L'Orso in casa n.10 2018/19

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 10 VENERDÌ 28 DICEMBRE 2018

61 anni fa.

1 gennaio 1958 Alessandria-Juventus.

Mattrel anticipa in uscita Sandro Vitali (foto Renato Sartorio)

IL PUNTO

Le due facce di Piacenza

L’AVVERSARIO

Juve, pronti a migliorare

13 DOMANDE A...

Tommaso Cucchietti

MUSEO GRIGIO

La grande storia dell’Orso

LO SPONSOR

UN DERBY

Pico Maccario

SUGGESTIVO

ndria Alessa s U23 Juventuenica Dom mbre 30 dice ,30 ore 14

il piACenzA, nonostAnte lA sConfittA CAsAlingA, mAntiene lA testA dellA ClAssifiCA. il pro piACenzA inveCe stA per dAre l’Addio Al CAmpionAto

3 L’ORSOINCASA

venerdì 28 dicembre 2018

di Tino Pastorino il punto

LE DUE FACCE DI PIACENZA

I

l pro piacenza, purtroppo, è avviato sulla similare strada dell’addio al campionato che, però, potrà avvenire solamente dopo quattro rinunce. la prima è arrivata contro la pro vercelli, la seconda contro la Juventus, la terza arriverà contro il siena. poi, però, ci sarà la pausa e quindi si riprenderà solo il 20 gennaio. o meglio: i rossoneri potranno essere esclusi solamente tra un mese, il giorno della gara con l’Alessandria.

Cosa accade, in termini di regolamento, in caso di mancata presentazione di una squadra sul campo di gioco o rinuncia a disputare una partita? viene in aiuto l’articolo 53 delle noif, “rinuncia a gara e ritiro od esclusione delle società dal Campionato”.

Comma 2: “la società che rinuncia alla disputa di una gara di campionato o di altra manifestazione o fa rinunciare la propria squadra a proseguire nella disputa della stessa, laddove sia già in svolgimento, subisce la perdita della gara con il punteggio di 0-3, o con il punteggio al momento più favorevole alla squadra avversaria nonché la penalizzazione di un punto in classifica, fatta salva l’applicazione di ulteriori e diverse sanzioni per la violazione dell’art. 1 comma 1 del g.s.”

Comma 5: “... la società che rinuncia per la quarta volta a disputare gare è esclusa dal Campionato o dalla manifestazione ufficiale”.

Comma 7: “Alle società che rinunciano a disputare gare od a proseguire nella disputa delle stesse, sono irrogate anche sanzioni pecuniarie nella misura annualmente fissata dalle leghe e dal settore per l’Attività giovanile e scolastica. le stesse sono altresì L’ORSO IN CASA supplemento al n. 101 de ‘il piccolo’ di venerdì 28 dicembre 2018

tenute a corrispondere eventuali indennizzi, secondo le determinazioni degli organi disciplinari”.

Comma 8: “Alle società che si ritirino o siano escluse dal Campionato o da altre manifestazioni ufficiali nei casi di cui al comma 3 del presente articolo sono irrogate sanzioni

SORRIDONO I GRIGI

Al giro di boa Piacenza in testa alla classifica con 36 punti ma è un girone di andata mai così anomalo con 8 partite da recuperare, una da ripetere (Cuneo-V.Entella) e una da completare (Olbia-R.Siena). Piacenza (una partita in meno) con 3 punti di vantaggio sulla Pro Vercelli, potenziale capolista con 2 partite da recuperare e Arezzo che invece ha sempre giocato. A quota 31 la Carrarese, in piena crisi, con 1 punto nelle ultime 4 giornate e a tabellino pieno. A 29 punti il Pisa dalle mille occasione sprecate (oltre ad una partita in meno) e la V.Entella che di recuperi ne deve giocare ben 6. Fa parte del gruppo di testa anche la R. Siena, a 28, e con 2 gare in meno. L’Alessandria che respira puro ossigeno a quota 20: è tornata la vittoria dopo 65 giorni, in una partita non facile ma disputata con applicazione e concretezza. Onore ai gol di Sartore e Santini ma “grassetto” per Santini stesso e Bellazzini, assist man di una gara che ci auguriamo sia la vera svolta della stagione.

A cura di Ufficio stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione mauro risciglione Foto di ilaria Cutuli, www.museogrigio.it

pecuniarie fino a dieci volte la misura prevista per la prima rinuncia; le stesse sono altresì tenute a restituire eventuali percentuali alle società che le hanno in precedenza ospitate e che, per effetto della rinuncia o della esclusione, non possono essere a loro volta ospitate”.

Cosa succede ai calciatori tesserati per la società esclusa dal campionato?

Art. 110 del noif - svincolo per inattività della società: “nel caso in cui la società non prenda parte al Campionato di competenza, o se ne ritiri o ne venga esclusa, o ad essa sia revocata l’affiliazione, i calciatori per la stessa tesserati, salvo casi eccezionali riconosciuti dal presidente federale, sono svincolati d’autorità”. se le ipotesi previste nel precedente comma si verificano a Campionato già iniziato, i calciatori svincolati possono tesserarsi per altre società subito dopo la pubblicazione del provvedimento. tale possibilità è esclusa per coloro che hanno già disputato anche una sola gara del girone di ritorno del Campionato, cui partecipa la prima squadra della società divenuta inattiva. il provvedimento adottato lo scorso anno per il caso modena. il giudice sportivo, visto la mancata disputa della gara santarcangelo-modena del 5 novembre 2017, causa mancata presentazione della squadra ospite, ha deliberato l’esclusione del modena dal campionato 2017/2018 di serie C. si tratta infatti della quarta rinuncia e, da regolamento, il provvedimento è stato inevitabile. Conseguentemente la lega ha annullato i risultati conseguiti in dieci partite, inclusi gli 0-3 a tavolino.

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5

reti. i BomBer grigi manuel de luca e Claudio santini

il girone A

L’ORSOINCASA

LA CLASSIFICA Piacenza campione provvisorio Squadra

piacenza

Punti

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virtus entella

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13

9

2

robur siena

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pro vercelli Arezzo

Carrarese pisa

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19

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pontedera

28

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7

7

novara

23

18

Alessandria

20

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Juventus U23

18

18

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Albissola

pro piacenza olbia

22 18 16

7

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20

0

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-2

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3

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Arzachena

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29

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4

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5 1

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-11

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29 12

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20A GIORNATA ANDATA Domenica 30 dicembre 2018 virtus entella - gozzano olbia - Albissola Carrarese - Arzachena Alessandria - Juventus U23 Arezzo - lucchese Cuneo - pisa novara - pontedera pistoiese - pro patria robur siena - pro piacenza piacenza - pro vercelli

(ore 12,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30)

7

11

18

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venerdì 28 dicembre 2018

-12 -6 4

-18

21A GIORNATA RITORNO Domenica 20 gennaio 2019

gozzano - Cuneo (sab. 19 - ore 14,30) Pro Piacenza - Alessandria (ore 14,30) pro vercelli - Arezzo (ore 14,30) Juventus U23 - Carrarese (ore 14,30) pro patria - olbia (ore 14,30) pontedera - piacenza (ore 14,30) pisa - robur siena (ore 14,30) Arzachena - virtus entella (ore 14,30) lucchese - pistoiese (ore 18,30) Albissola - novara (lun. 21 - ore 20,30)

Al momento di andare in stampa, non si sono ancora disputate Arzachena-gozzano e Juventus U23-pro piacenza (giovedì 27 dicembre ore 14,30) PREVENDITE ALESSANDRIA-JUVENTUS U23 PUNTI VENDITA VIVATICKET

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5 L’ORSOINCASA

venerdì 28 dicembre 2018

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JUVENTUS U23 Pronti a migliorare nel girone di ritorno

È

l’unica società ad aver aderito al progetto “seconde squadre”. l’impegno sportivo fa sempre capo alla proprietà exor n.v., società di investimento (fCA, Cnh international, ferrari, the economist) controllata dalla famiglia Agnelli. e’ un’azienda italiana di diritto olandese (sede ad Amsterdam) con capitale di circa 24 miliardi di dollari.

L’ALLENATORE mauro zironelli, veneto di thiene, 48 anni il 21 gennaio prossimo, ha iniziato ad allenare nel settore giovanile del vicenza, prima e del Bassano poi. quindi Abano t. in eccellenza, sacilese e Alto vicentino in serie d e 2 anni a mestre con la promozione in serie C (miglior allenatore di categoria nel 2017).

Alterna schemi che vanno dal 3-5-2 al 4-33, al 3-4-1-2 modificando a seconda delle esigenze dettate dai giocatori a disposizione.

LA STAGIONE i 18 punti in classifica non sono certo quanto la società si aspettava alla vigilia, soprattutto le 10 sconfitte rimediate faranno effetto nel mercato di riparazione. la stessa frequenza nei cambi di modulo confermano la mancanza

L’ORSOINCASA

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a perugia), morelli (3 anni a livorno), zappa (pistoiese), emmanuello (in serie B con Cesena, perugia e pro vercelli), Kastanos (8 presenze in serie A con il pescara), Bunino che ha conosciuto la B a pescara, livorno e vercelli (e 19 presenze in grigio lo scorso anno), pozzebon (portato da mestre dal mister) ma anche alcuni infortuni “pesanti” che hanno privato la rosa di elementi come i difensori Alcibiade e parodi oltre al centrocampista toure appena recuperato. A prescindere dallo schema, i giocatori affidabili si possono facilmente individuare (dal minutaggio) nel portiere del favero, nei difensori centrali Andersson e Coccolo, nei terzini del prete (a destra) e Beruatto (a sinistra). il centrocampo si basa su muratore Kastanos pereira e di pardo. in attacco le rotazioni coinvolgono Bunino, mavididi e zanimacchia.

foto Ilaria Cutuli

l’avversario di Tino Pastorino

i BiAnConeri di zironelli, UniCA soCietà Ad Aver Aderito Al progetto “seConde sqUAdre”, pAgAno l’impAtto in qUestA nUovA reAltà, sUBendo 10 sConfitte

di certezze che non possono solo essere addebitate agli infortuni.

IL MERCATO qualche investimento importante (vedi mavididi), giocatori con un po’ di esperienza in categoria e non solo come Beruatto (vicenza), Coccolo (prato), del prete (ultime 3 stagioni

LA ROSA portieri: 1 del favero (98), 12 Busti (00), 30 nocchi (90). difensori: 2 Andersson (sve98), 3 zappa (97), 4 zanandrea (99), 19 morelli (96), 20 Beruatto (98), 24 Coccolo (98), 27 Kameraj (Kos-99), del prete (86).

Centrocampisti: 5 muratore (98), 6 toure i. (ger-98), 7 emmanuello (94), 8 Kastanos (Cip-98), 10 pereira (Bra-98), 18 di pardo (99), 21 fernandes (Ang-99). Attaccanti: 9 Bunino (96), 11 mavididi (rdc-98), 14 olivieri (99), 17 zanimacchia (98), 25 pozzebon (97). sono lungo degenti parodi (d) e Alcibiade (d). hanno freschi problemi fisici Bunino e pereira.

IN CAMPIONATO virtus entella - Juventus U23: 1-0 (1-0) marcatore nizzetto al 13’.

Juventus (3-4-1-2): del favero; del prete Andersson zanandrea; di pardo (morelli dal 84’) olivieri Kastanos (pozzebon dal 84’) Beruatto; pereira (zanimacchia dal 34’); emmanuello (toure i. dal 72’) mavididi (petrelli dal 72’).

avversari nella storia

di Sergio Giovanelli Alessandria Juventus 1927-28 al campo degli Orti

9 vittorie grigie

La prima volta agli Orti

S

e dovessimo parlare solo di Juventus B faremmo in fretta: un solo precedente, quello della prima giornata di campionato con la paradossale vittoria in trasferta ottenuta al moccagatta. non possiamo neppure raccontare di partite tra le squadre “B” di Alessandria e Juventus perché nelle due stagioni in cui queste furono ammesse alla serie C (che allora si chiamava prima divisione) grigi e bianconeri militarono in gruppi diversi.

Approfittiamo invece dell’occasione per ripercorrere a grandi linee la storia dei confronti tra Alessandria e Juventus a livello di prime squadre. malgrado la relativa vicinanza geografica e la militanza nello stesso campionato bisogna attendere diversi anni prima che si verifichi l’incrocio tra le due squadre. infatti la nostra storia parte dalla stagione 1923-24 e prende il via dal campo degli orti. e’ il novembre 1923, giorno 11. le due squadre sono a pari punti in classifica, ma i grigi appaiono superiori: vanno in vantaggio già all’ 11’ con elvio Banchero e dopo il momentaneo pareggio di Audisio segneranno altri due punti con Bay e Baloncieri su rigore. in queste prime stagioni si verifica un certo equilibrio: fermo restando che l’Alessandria a torino non vince, sul proprio terreno riesce spesso a prevalere nei confronti di un’avversaria che diventa di anno in anno sempre più potente.

Con l’inizio della serie A si avvia l’epoca d’oro della Juventus del quinquennio con Carcano in panchina e con Bertolini e ferrari in campo. malgrado tutto su sei partite giocate al littorio (l’attuale moccagatta) i grigi ne vincono tre e ne pareggiano una. Anzi tra il marzo 1932

e l’ottobre 1937 quattro vittorie e uno 0-0 suggellano la supremazia territoriale mandrogna. questa serie positiva si allunga ulteriormente considerando il 2-2 del campionato di guerra 1944 ed il 2-0 del marzo 1947. in quell’anno poi, si giocò due volte e in autunno (campionato 1947-48) la Juventus ruppe l’incantesimo vincendo 3-1. da allora mai più vittorie alessandrine nei (pochi) match disputati successivamente. nel triennio di serie A 1957-60 la partita più bella venne giocata esattamente 60 anni fa, il 28 dicembre 1958. grigi in vantaggio con lorenzi all’8’, raddoppio sempre ad opera di “veleno” tre minuti più tardi e poi una lunga battaglia; al quarto d’ora della ripresa nicolè (futuro grigio) accorciò le distante e a soli sessanta secondi dal triplice fischio Corradi mise in rete il pallone del pareggio. lo 0-2 del marzo 1960, reti di nicolè – ancora lui! – e Charles, chiuse definitivamente la serie delle partite di campionato. l’ultima volta fu in Coppa italia, la sola sfida delle tre di Coppa che il sorteggio fece disputare ad Alessandria. 6 settembre 1964. i grigi sono in B e i bianconeri soffrono la supremazia delle milanesi. Al moccagatta di Cristofaro beffa Anzolin al 21’. sul finire del primo tempo menichelli pareggia e nel finale stacchini dà la botta finale alle ambizioni mandrogne. dopo questi precedenti c’è voluta la reintroduzione delle formazioni “B” per rivedere un incontro tra Alessandria e Juventus. la gara di andata, lo sappiamo, si è disputata sempre qui perché la Juve U23 ha il moccagatta come sede ma, come detto, si giocava tecnicamente in trasferta.

I NUMERI Alessandria e Juventus hanno incrociato i tacchetti in totale 40 volte (compresa l’andata di quest’anno). i grigi hanno al loro attivo 9 vittorie e 6 pareggi. di questi solamente una vittoria e due pareggi ottenuti in campo avverso. suona molto meglio il bilancio della sfida ad Alessandria: 8 vittorie grigie, 4 pareggi, 7 vittorie bianconere (una in Coppa italia). orso in vantaggio di misura nei gol 3130 (ma 44-98 in totale).

DOPPI EX non abbiamo a disposizione spazio sufficiente per raccontare la storia di tutti coloro che hanno vestito le due maglie. di questi uno, Cristian Bunino, è nella rosa della Juve U23 dopo essere stato per la prima parte della scorsa stagione tra i grigi. prima di lui un solo giocatore ha maturato i requisiti per essere considerato un doppio ex. si tratta di luciano robotti, attaccante alessandrino cresciuto in maglia grigia e poi passato alla Juventus nel 1932. schierato nella squadra “B” bianconera tra il 1932 ed il 1934 totalizzò 31 presenze in prima divisione prima di tornare a casa. nei grigi rimase tra il 1935 ed il 1941 accumulando 143 presenze complessive tra campionato e Coppa italia. negli ultimi anni hanno militato nell’Alessandria piccolo, Barlocco e vannucchi (cresciuti nella Juve), fischnaller (ha vinto il viareggio in prestito dal sudtirol) e filippo Boniperti, nipote di giampiero, bandiera della squadra strisciata e presidente per un quarto di secolo.

Andando indietro nel tempo il numero dei personaggi aumenta. nella nostra narrazione abbiamo già parlato di Carcano, Bertolini, ferrari e nicolè. l’elenco dei molti doppi ex si apre cronologicamente con domenico poggi, a torino nella stagione 1912-13 e ad Alessandria dal gennaio 1915 al termine del campionato. tra gli altri possiamo citare Baiocco, porrini, Bachini, Avallone, mazzia, Bercellino, garzena, rava, l’albanese lushta, “farfallino” Borel, oltre a numerosi altri che sono cresciuti nelle giovanili juventine senza mettere piede in prima squadra.

tredici domande a di Gigi Poggio

TOMMASO CUCCHIETTI Nato a

Data di nascita

Stato civile

Prima società

Hai sempre giocato in questo ruolo

Squadra del cuore

Momento top della carriera

Avversario o compagno che ha fatto più carriera

Mister più importante Passatempo

24 gennaio 1998

Fidanzato

Scuola Calcio Torino Sì sempre in porta

Torino

Terzo portiere in A col Toro Simone Edera

Andrea Menghini

Mi piace andare a pescare

Natalie Portman

Musica preferita

Il rap italiano

8

venerdì 28 dicembre 2018

Torino

Attrice preferita

Attore preferito

L’ORSOINCASA

Leonardo Di Caprio

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9 L’ORSOINCASA

foto Claudio Cavalli - La Libertà

venerdì 28 dicembre 2018

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LA GRANDE STORIA

L’INESORAB ORSO

DELL’

gli anni sessanta

di Sergio Giovanelli

D

OTTAVA PUNTATA

La retrocessione in Serie C segna la fi

opo il buon campionato disputato, le aspettative dei tifosi nei confronti dei grigi crebbero. la campagna acquisti del 1965 che avrebbe dovuto portare ad un potenziamento della rosa, diede il risultato opposto. il direttore tecnico Cappelli lasciò Alessandria alla volta di varese portando con sé riccardo sogliano e sandro vitali, quindi un giovane promettente ed una colonna della squadra; poppi e Cardillo tornarono alle rispettive società di origine; dal milan giunse in prestito maddè, un prospetto di lusso ma vincolato da un accordo che, di fatto, ne impedì l’utilizzo. dulcis in fundo ci furono problemi con il contratto di Bettini tanto che l’anziano centravanti dopo cinque partite di campionato decise di abbandonare. i nuovi gori e pasquina, entrambi

Il ’68 di Alessandria

di Gigi Poggio

centrocampisti, assieme a dalle vedove diventato titolare ed al rientrato tagnin (per la quarta volta), furono le uniche novità della stagione.

Allenatore fu federico Allasio, in buon passato da giocatore del torino ed una discreta carriera, senza grossi acuti da mister. Ad Alessandria non ebbe fortuna e finì per pagare con l’esonero un avvio di stagione turbolento lasciando il posto ad Aristide Coscia. nel frattempo la società, gestita commissariamente da gino testa ma in realtà guidata dal vice remo sacco, corse ai ripari ingaggiando due grossi nomi: Bruno nicolè, attaccante di peso anche se un po’ in ribasso e ramon lojacono, argentino naturalizzato già avanti con gli anni ma ancora valido. il campionato proseguì con la squadra stabilmente piazzata

in zona pericolo e neppure il nuovo cambio tecnico con Coscia sostituito dall’ungherese giramondo szekely modificò l’andamento generale. finì che la salvezza arrivò con una al termine di una volta mozzafiato alla penultima giornata.

I

l quinquennio tra il 1965 e il 1970 visse del clamore dell’ottavo centenario della fondazione della città, festeggiato nel 1968. omologate le due amministrazioni locali di Comune e provincia al nuovo assetto del centro-sinistra, la città, attraverso la politica, sondava nuove strategie di sviluppo, forte di una classe dirigente che trovava determinazione e idee nei giovani assessori vandone e simonelli. l’aumento delle contribuzioni sui generi di consumo per risolvere il problema del deficit delle casse comunali e, contemporaneamente, fornire risorse per il rilancio industriale del capoluogo era il primo atto di politica economica della nuova giunta. simonelli lavorava a un’idea di pianifica-

zione che immaginava interventi in diversi settori dal commercio all’agricoltura, fino all’individuazione di aree destinate all’insediamento di attività industriali. primo passo era stato, proprio nel ‘65, l’acquisto da parte della fiat di un terreno di proprietà comunale, in via sclavo, su cui far sorgere una filiale che avrebbe dato lavoro a 250 operai. lo stesso piano regolatore, a lungo

BILE DECLINO Figurine edizione Mira, stagione 1966/67

ne di un’epoca

l’esperienza negativa convinse l’ing. sacco, nel frattempo diventato Commissario straordinario, a rinnovare la squadra nel intento, se non di conquistare la promozione, almeno di non soffrire. via nobili, melideo, migliavacca e tagnin arrivarono elementi

discusso e poi approvato nel ‘68, interpretava questo spirito per il quale sviluppo, insediamenti produttivi, verde erano le parole d’ordine, su cui, peraltro, si rischiava di calare il documento in una realtà ancora in affanno, come affermava un’indagine della Cassa di risparmio da cui emergeva che il 32% delle abitazioni del comune era stata costruita tra il 1801 e il 1914. e il

come mirko ferretti, mario Colautti, luciano magistrelli, Ulisse gualtieri che avrebbero dovuto garantire un buon rendimento assieme ai giovani legnaro, dalle vedove e rossi. si ingaggiò anche un giocatore dal passato altisonante: mario david già protagonista della Coppa Campioni vinta dal milan 1963 e nazionale nell’infausta trasferta ai mondiali di Cile ‘62. in panchina un mister importante come hector puricelli, l’oriundo uruguaiano già campione d’italia con il milan nel 1955 e autore di ottime prestazioni con varese, portato dalla C alla A. il risultato di questo rinnovamento? la retrocessione in C! licenziato puricelli tornò Cappelli, rimase un mese poi si richiamo szekely ma fu tutto vano. la relegazione fu matematica a due giornate dalla fine sebbene fosse scontata già da parecchie settimane. sintomo della confusione esistente all’interno del pianeta grigio fu il vorticoso alternarsi dei portieri. tra i pali

Nel 1968 è in atto lo smantellamento del vecchio teatro Marini.

Su quell’area sorgerà il nuovo teatro comunale

Bilancio del Comune, approvato di li a pochi giorni affermava questa volontà di crescere, con stanziamenti cospicui per opere pubbliche tra le quali la nuova scuola Carducci e il nuovo teatro comunale, che avrebbe preso il posto del vecchio marini, il cui smantellamento si stava ultimando proprio in quei giorni. Una città che, nell’ottavo centenario della fonda-

grigi ben 4 numeri uno: al portiere titolare patregnani subentrò Bertoni, acquistato a novembre ma raccolsero presenze anche Centini, già esperto ma all’esordio assoluto in serie B ed il ventenne Avelino moriggi. in quattro per incassare 48 reti in campionato ed una in Coppa italia. dunque quattordici anni dopo i grigi riassaporarono l’amaro gusto della serie C. Una terza serie comunque di buon livello tecnico con tre gironi ed una sola promozione. l’idea iniziale era quella trascorrere una stagione di assestamento ringiovanendo la formazione mettendo fuori rosa i “senatori”. l’allenatore pietruzzi ed il direttore tecnico giorcelli misero in pratica queste direttive ma i risultati furono negativi. fu così che si dovette richiamare prima pasquina e magistrelli, poi trinchero e dall’undicesima giornata anche lojacono. l’ar-

> segue a pagina 12

zione, viveva un fermento culturale mai visto prima; dai dibattiti ai cicli cinematografici al Concorso internazionale di Chitarra Classica, nato proprio nel 1968. ma il ‘68 era, appunto, l’anno dell’ottavo centenario della fondazione della città.

Amaele Abbiati, ex sindaco e futuro parlamentare, lungi dall’immaginare “celebrazioni carnevalesche” esortava a parlare “una buona volta di questa nostra città, a noi stessi e soprattutto agli altri” e aggiungeva “dobbiamo uscire dal color grigio che ci viene solitamente assegnato,perfino sulle maglie dei nostri atleti”. la risposta era però decisamente intrigante con eventi > segue a pagina 12

gli anni sessanta

di Sergio Giovanelli

gentino prese letteralmente in mano la squadra ed alla fine con i suoi 14 gol sarà l’elemento determinante per conquistare un piazzamento di centro classifica. A fine gennaio, addirittura, lojacono scalzò giorcelli dal suo ruolo assumendo la carica di allenatore in seconda. tra queste due stagioni, nell’ambito dei festeggiamenti per l’800° compleanno della città, si giocò al moccagatta una partita amichevole di cui si parla ancora oggi: contro il santos, la squadra brasiliana di pelè. moccagatta gremito e grigi in gran spolvero capaci di tenere testa ai bianconeri paulisti per tutto il primo tempo. lo 0-2 finale venne considerato gran risultato. sette giorni più tardi l’amichevole contro l’altra formazione brasiliana del portuguesa

(persa 3-1) venne malinconicamente giocata davanti a pochi intimi.

Una robusta iniezione di giocatori provenienti da serie B e C cambiò il volto della squadra nell’estate 1968 in previsione di una stagione che si preannunciava straordinaria per via di una novità: la possibilità di sostituire, a partita in corso, un giocatore di movimento cosa fino ad allora consentita solo nelle amichevoli e nelle gare di Coppa italia. si iniziarono a vedere nella rosa alessandrina elementi provenienti dalla lazio, una collaborazione dovuta al fatto che l’ing. sacco aveva interessi anche nella

società romana. tra i tanti arrivati anche un giovane difensore lombardo proveniente dal legnano: Antonio Colombo, destinato ad indossare il grigio per un bel po’ di tempo. il campionato fu quanto mai contraddittorio: dopo un inizio tranquillo con la squadra felicemente piazzata in posizioni di immediato rincalzo venne improvvisamente richiamato giulio Cappelli come d.t. questi cambiò registro tecnico alla squadra, cominciando con lo spostamento di lojacono da “libero” a centravanti! la mossa diede un immediato risultato: un 4-0 perentorio

Due eventi sportivi caratterizzano il 1968: al Moccagatta l’esibizione degli Harlem Globe Trotters e del Santos di Pelè. Più a destra il sindaco Piero Magrassi ancor oggi indimenticabili come le prodezze di pelè, ospite dei grigi, al moccagatta, con il suo santos e gli estri acrobatici degli harlem globettrotters. Una città, quella del centenario, che si immaginava nel futuro e cercava di dotarsi di strutture che ne potessero sorreggere lo sviluppo. la politica delle aree attrezzate, valorizzate dall’intervento comunale con l’implementazione di strutture e servizi, poi cedute a prezzi vantaggiosi, per insediamenti produttivi e industriali, era il binario su cui si pensava potessero correre le direttrici della crescita. Così fu alla fine del 1969 per l’avvio delle operazioni che avrebbero portato alla nascita dello stabilimento michelin a spinetta marengo e alla creazione

delle zone industriali nelle periferie della città. mentre il pCi denunciava il logoramento dell’alleanza tra democristiani e socialisti che aveva retto la città nei mesi roventi della stagione di lotte operaie e studentesche, le elezioni del 1970 confermavano in Comune (con magrassi sin-

daco) e in provincia la maggioranza di centro-sinistra, registrando però l’ulteriore incremento del consenso del pCi. e le condizioni per una svolta che riportasse le sinistre al governo della città stavano già maturando sulla spinta della situazione politica nazionale.

L’Alessandria 1969/70.

In piedi da sinistra: Bagatti, Moriggi, Binelli (secondo portieri), Piacentini, Chinellato, Magri, Colombo.

Accosciati: Frank, Villa, Dori, Legnaro, Di Giovanni, De Luca alla pro patria in trasferta con tripletta di ramon. fu un fuoco di paglia. il rendimento complessivo finì per risentirne creando malumori e rovinando l’ambiente nello spogliatoio. A marzo Cappelli se ne tornò da dove era venuto e tutto rientrò nella normalità. troppo tardi, però, i troppi punti lasciati per strada consentirono solo di ottenere un discreto settimo posto ed il rimpianto di aver forse sprecato un’occasione. per la prima volta dopo alcune stagioni il calciomercato non portò la ristrutturazione totale della squadra. Ai punti fermi della stagione precedente, salutati lojacono e Corbellini, vennero aggiunti pochi elementi, in particolare i centrocampisti magri e marella ed i promettenti attaccanti milanisti villa e frank. Alla guida tecnica un allenatore preparato come manente. A campionato iniziato ci si rese conto che la rosa non era così competitiva come sembrava. dalla lazio a novembre rientrarono ai grigi de luca e di giovanni accompagnati da Bagatti. le cose migliorarono ma non di molto e allo scoccare dell’ultima giornata di campionato l’Alessandria si ritrovò ad occupare un anonimo nono posto staccata di ben venti punti dal novara primo in classifica. ventisei giocatori schierati con diversi elementi provenienti dal vivaio: oltre agli ormai titolari moriggi, legnaro (gaetano, anche il fratello francesco giocherà qualche partita) e Berta scenderà per la prima volta in campo con i grandi anche un diciassettenne vogherese: gigi manueli.

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GLI INDIMENTICABILI

Quando dal “Moccagatta” si alzava il grido “Ramon al cuore!”

N

ato a Buenos Aires. oriundo. fuoriclasse. vita sregolata da playboy. questo è stato francisco ramón loiácono, croce e delizia dei tifosi di lanerossi vicenza, fiorentina e roma. indossò anche la maglia azzurra della nazionale. nel 1965 la sampdoria lo cedette all’Alessandria: qui ramon ritrovò la voglia di giocare e alla fine con le sue 4 reti contribuì alla salvezza dei grigi. la stagione successiva fu disastrosa e la squadra retrocesse in C. in questo campionato il vecchio campione si rivitalizzò, imponendosi in fase di regia e come realizzatore. poi si adattò nel ruolo di libero e con la sua classe ed il suo potente tiro riuscì a gonfiare le reti avversarie soprattutto con i tiri da fermo. per i tifosi resterà sempre nella mente il grido di “ramon al cuore!”, urlato dagli spalti del “moccagatta” quando l’asso italo-argentino trafiggeva con i suoi imparabili tiri i portieri avversari. lo fece in totale 34 volte. la squadra di solito pranzava al “napoleon”, a lui invece aprirono un conto aperto da rosina, in piazza goito (oggi don soria), un posto dove si mangiava bene, ma mica tanto leggero. in campo a volte dopo aver fatto uno scatto, loiácono doveva andare in un angolo e liberarsi con le dita in gola. da rosina qualche volta arrivava anche con Claudia mori, una sua fiamma. lojacono, con l’aiuto di mario pietruzzi, nel 1968-’69 assolse il doppio compito di giocatore-allenatore. poi chiuse con il calcio giocato a legnano.

Mario Bocchio

lo sponsor di Gigi Poggio

“V

ent’anni di vendemmie e un trend di crescita costante che ha riscontri importanti in Italia e all’estero”. Così vitaliano maccario, uno dei titolari della pico maccario fotografa l’attuale situazione della cantina che nel 2017 ha festeggiato il ventennio di produzione.

“Nel mondo esiste una diversa cultura e una differente consapevolezza del bere.

Questo rende, contemporaneamente, più semplice e più gratificante il nostro lavoro, con l’orgoglio di promuovere un territorio vocato al vino e solo desideroso di farsi conoscere, rinfrescando appena un po’ la propria immagine”.

Barbera d’Asti ma non solo, dunque... “La Barbera d’Asti è un vino che ha storia e radicamento territoriale. E’ il vino delle nostra tradizione e partire di qui ci ha consentito di arrivare lontano come conferma il riconoscimento dei 3 bicchieri assegnatoci dalla Guida del Gambero Rosso”.

Un traguardo prestigioso e stimolante; non certo un punto di arrivo... “Assolutamente no; i tre bicchieri certificano, comunque, un traguardo che ci pone al top della qualità tra i vini in Italia ed esserci arrivati proprio con il nostro Lavignone, cioè la nostra Barbera d’Asti è un risultato che dedichiamo a tutto il territorio che ci sentiamo di rappresentare”.

Una Barbera d’Asti nel gotha dei vini italiani, vuol dire anche capacità di accompagnare il gusto del consumatore...

“Il consumatore è attento e informato, legge, s’informa e curiosa. Molti, per esempio, sono venuti a visitare la nostra cantina a Mombaruzzo, dopo aver bevuto il no-

tAgliAto il trAgUArdo dei 20 Anni di prodUzione, piCo mACCArio festeggiA il prestigioso riConosCimento Al lAvignone, AssegnAto dAllA gUidA del gAmBero rosso

L’ORSOINCASA 14 venerdì 28 dicembre 2018

PICO MACCARIO Barbera d’Asti ma non s stro vino al ristorante. Evidentemente il lavoro fatto sul nostro prodotto ha portato a risultati decisivi ma senza snaturarne l’identità; si è trattato solo di dargli un tratto più beverino, togliendogli acidità, con più eleganza e meno struttura. Pochi dettagli che si sono rivelati

importanti. A questo va aggiunto poi il fatto non secondario relativo alle vendemmie, anticipate di quasi un mese, nella consapevolezza che vale sempre la pena produrre un po’meno per produrre meglio”. pico maccario però ha un’infinita gamma di prodotti... “Ci sono le Barbere nelle loro diverse declinazioni, dall’Epico al 3 Roveri fino al Villa della Rosa e poi i due Monferrato Bianco Vita ed Estrosa e ancora il Gavi, il Villa della Rosa Chardonnay e il moscato Dolcevita, per finire con il già citato Lavignone che proponiamo anche nella versione rosato”.

15L’ORSOINCASA

venerdì 28 dicembre 2018

olo...

La cantina e il Barbera d’Asti Lavignone.

A sinistra, Pico e Vitaliano Maccario. In alto, l’ex cinema Moderno in piazzetta della Lega, sede del futuro showroom

Un’infinitA gAmmA di prodotti: le BArBere, dAll’epiCo Al 3 roveri Al villA dellA rosA, i dUe monferrAto BiAnCo vitA ed estrosA, il gAvi, il villA dellA rosA ChArdonnAy e il mosCAto dolCevitA, per finire Con lAvignone, AnChe nellA versione rosAto

e qui parliamo di un altro prodotto di grande successo... “Il Rosato sta andando molto bene, effettivamente; anche qui stiamo parlando di qualcosa di profondamente legato alla tradizione, trattandosi di un rosè derivato dalla stessa Barbera d’Asti; una volta lo si chiamava chiaretto e ora rosato ma le caratteristiche sono identiche. Abbiamo lavorato sulla bellezza visiva del prodotto, sapendo che, anche nel consumatore di vino, l’occhio vuole la sua parte e il risultato è stato finora eccellente, se si pensa che il Rosato è il nostro secondo prodotto più venduto, con un consenso straordinario negli Stati Uniti”.

parlavi prima di bellezza visiva e l’immagine e la linea cromatica della vostra azienda hanno davvero, e non casualmente, una marcia in più... “Il prodotto va realizzato poi confezionato; nulla dunque è casuale, dalle bottiglie alla loro confezione con l’idea delle matite, fino alla location della cantina, con un investimento sull’incoming che la devono rendere accogliente e accattivante. Il gusto del consumatore si evolve e migliora e noi dobbiamo essere sulla sua stessa lunghezza d’onda”. onda, permettimi il gioco di parole, che vi porterà presto nel cuore di Alessandria con lo show room in piazzetta della lega... “Un progetto ambizioso che vedrà presto la luce e di cui siamo orgogliosi per l’amore che portiamo per questa città, per la sua tradizione, noi che ci sentiamo, da sempre, Grigi dentro”.

FORNITURE IDROTERMOSANITARIE ARREDO BAGNO

C o n ce d i t i u n a n u ova d i m e n s i o n e d i b e n e ss e re FEST E B UONE SAN MICHELE (AL) Via Vecchia Castello 13 • Tel. 0131 361289 ESPOSIZIONE Via Vecchia Castello 1 • Tel. 0131 361127 • E.mail: webmaster@termosanitaria.it

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G R U P P O

alessandria GLI AUGURI DI ALESSANDRIA AUTO VIAGGIANO SEMPRE CON VOI

SPINETTA MARENGO (AL) - S. S. 10, n° 20