L'Orso in casa n.15 2018/19

IL PUNTO

Incertezza playout

MUSEO GRIGIO

La grande storia dell’Orso

I NOSTRI GIOVANI L’Under 12 di Paolo Zago

LO SPONSOR

Cura e igiene con Sapi Med

ARRIVA LA CAPOLISTA

ndria Alessa tella n Virtus E marzo 16 Sabato 14,30 ore

LA PARTITA AVVINCENTE BIG-MATCH AL MOCCAGATTA CONTRO LA VIRTUS ENTELLA

Foto Ilaria Cutuli

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 16 VENERDÌ 15 MARZO 2019

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L’ORSOINCASA

Venerdì 15 marzo 2019

TUTTO DECISO O QUASI PER LA GRIGLIA PLAYOFF, IN CODA SI ATTENDONO LE DECISIONI DELLA LEGA: QUANTE SQUADRE AFFRONTERANNO I PLAYOUT?

di Tino Pastorino il punto

PLAYOUT GIRONI “A” E “B”

INCERTEZZA Discorso spareggi tutto da definire foto Matteo Serra

V

irtus Entella padrona del campionato: capolista con 4 lunghezze di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Piacenza, ma con ancora 3 partite da recuperare. I liguri possono decidere del proprio destino (la serie B) attraverso le sfide che giocheranno a Vercelli il 19 marzo e a Piacenza il 9 aprile (entrambe di martedì) con l’intermezzo della partita casalinga contro la Lucchese il 26 marzo. Il calendario prevede per squadra di Boscaglia anche lo scontro casalingo contro la Robur Siena il 23 marzo, la trasferta di Novara il sabato successivo e la gara casalinga contro l’Arezzo alla vigilia di Pasqua.

Certo, un calendario ancora molto impegnativo ma la struttura dei bianco celesti che possono vantare anche la miglior difesa del girone lascia ampi margini per la conquista di un titolo che dovrebbe ribadire la forza di uno dei club più interessanti emersi nell’ultimo decennio.

Tutto deciso, o quasi, per la griglia play off, almeno fino alla nona posizione: le caselle se le spartiranno Piacenza, Arezzo, Siena, Carrarese, L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 21 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 15 marzo 2019

Pisa, Pro Vercelli, Pro Patria e Novara.

Rimane in ballo il decimo posto, attualmente del Pontedera, 36 punti ma che deve ancora incamerare i 3 punti del Pro Piacenza.

Alle spalle dei toscani 5 squadre in 3 punti: Juventus, Alessandria, Gozzano, Olbia e Pistoiese. I bianconeri a loro volto avranno i 3 punti del Pro e quindi possono ancora insidiare il posto per gli spareggi promozione, soprattutto alla luce dello scontro diretto in programma proprio nel turno di questo sabato.

Discorso play out: tutto in attesa delle decisioni definitive della Lega Pro dopo le esclusioni del Pro Piacenza nel girone A e del Matera nel girone C. Come era stato preannunciato nella definizione del regolamento, le disposizioni potranno e saranno modificate o quanto meno integrate. Attualmente sul sito della Lega stessa sono segnalate come 4 le squadre del girone A che andranno agli spareggi salvezza: Arzachena, Albissola, Lucchese e Cuneo ma il regolamento, in realtà, prevede quanto scritto nel box accanto.

La squadra ultima classificata nei gironi “A” e “B” al termine della regular season retrocederà direttamente al Campionato di Serie D. La disputa dei Play out nei gironi “A” e “B”, avviene tra le squadre classificatesi al penultimo e terzultimo posto dei gironi secondo la seguente formula: a) la squadra terzultima classificata di ogni girone disputa una gara di andata ed una gara di ritorno con la squadra penultima classificata del proprio girone; la gara di andata viene disputata sul campo della squadra penultima classificata; b) a conclusione delle due gare di cui alla lettera a), in caso di parità di punteggio, dopo le gare di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità viene considerata vincente la squadra in migliore posizione di classifica al termine del campionato;La squadra che risulterà perdente retrocederà al Campionato di Serie D; c) la squadra penultima classificata di ogni girone al termine della regular season retrocederà direttamente al Campionato di Serie D, qualora il distacco dalla squadra terzultima classificata del proprio girone sia superiore a 8 punti; d) nel caso di disputa in entrambi i gironi delle gare di cui alla lettera a), le squadre vincenti si affronteranno disputando una gara di andata ed una gara di ritorno, secondo accoppiamento determinato da sorteggio integrale; d1) nel caso di disputa in un solo girone delle gare di cui alla lettera a), la squadra vincente e la terzultima classificata dell’altro girone si affronteranno disputando una gara di andata ed una gara di ritorno, secondo accoppiamento determinato da sorteggio integrale; d2) nel caso di retrocessione diretta in entrambi i gironi della penultima classificata, le terzultime classificate di entrambi i gironi, si affronteranno disputando una gara di andata ed una gara di ritorno, secondo accoppiamento determinato da sorteggio integrale; e) a conclusione delle due gare di cui alle lettere d) o d1) o d2), in caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità saranno disputati due tempi supplementari di 15’ e, perdurando tale situazione, saranno eseguiti i calci di rigore.

Le disposizioni regolamentari di cui sopra potranno essere oggetto di modifiche e/o integrazioni nel caso in cui dovesse verificarsi nella stagione sportiva 2018/2019, l’esclusione dalle competizioni ufficiali di Lega Pro di una o più società ovvero la revoca dell’affiliazione dalla FIGC per una o più società. In tali ipotesi verrà conseguentemente ridotto il numero delle retrocessioni dalla Lega Pro alla Serie D e, pertanto, saranno apportati, al fine di garantire l’equilibrio della distribuzione del numero delle retrocessioni tra i tre gironi, i necessari adeguamenti alle disposizioni che regolano, per la corrente stagione sportiva, lo svolgimento dei play-out del Campionato di Serie C. A questo punto attendiamo solo la chiarezza definitiva.

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, www.museogrigio.it

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria, via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

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RETI IL BOMBER GRIGIO Manuel De Luca

il girone A

L’ORSOINCASA

LA CLASSIFICA Lucca e Cuneo, situazione critica Squadra

Punti

Piacenza

52

Virtus Entella

56

Arezzo

50

Pro Vercelli

47

Robur Siena Pisa

49

G

26

28 29 29 27

47

29

Pro Patria

43

29

Pontedera

36

Gozzano

31

Carrarese Novara

Juventus U23 Alessandria Olbia

47

42

Albissola

19

Arzachena Lucchese Cuneo

Pro Piacenza

24 17 17

GF

GS

DR

31A GIORNATA RITORNO

15

7

6

41

26

15

Pro Vercelli - Arzachena

(ore 14,30)

Olbia - Pisa

(ore 14,30)

17

14

13

8

12

11

12

7

6

34

26

10

31

6

5

7

8

29

4

8 6

10

Esclusa dal campionato

15

10

Carrarese - Arezzo

Albissola - Gozzano Siena - Lucchese

24

13

15

30

36

-6

32A GIORNATA RITORNO

7

24

29

-5

Cuneo - Alessandria

9

27 31 31

29 32 31

38

15

30

18

24

46

9

23

26

20 7

• GRUPPO ANTEPRIMA Piazza Garibaldi 40 - Alessandria • TABACCHERIA ROVERETO Spalto Rovereto 25 - Alessandria • TABACCHERIA MALAGRINO Corso Carlo Marx 44 - Alessandria • TABACCHERIA BAR NERVI Piazzetta Bini 5/B - Alessandria • L’OBLÒ Via Genova 128 - Spinetta Marengo (AL) • SASSONE VIAGGI BY STAT Via Saffi 1 - Casale Monferrato (AL) • ORAVA TRAVEL Via Torino, 30 - Ovada (AL) • S.O.M.S. Oviglio - Grigi Club “Gino Armano” Via XX Settembre 30 - Oviglio (AL) • D VIAGGI P.zza Repubblica 3 - Novi Ligure (AL) ON LINE: www.vivaticket.it INFO: www.alessandriacalcio.it

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Alessandria - Virtus Entella

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PREVENDITE ALESSANDRIA-VIRTUS ENTELLA PUNTI VENDITA VIVATICKET

10

5

12

7

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Novara - Cuneo

13

10 1

22

12

Sabato 16 marzo 2019

40

10

6

32

26

53

13

16

23

32

9 5

35

20

45

15 12

46

4

9

29

29

3

10

6

28

4

5

29

29

13

12

8

29

5

12

29

28

30

P

29

31

Pistoiese

N

14

29

31

V

29

32

4

Venerdì 15 marzo 2019

16

37

37

44 33

2

-5 0

-7 -7

-28 -22 4

-3

Piacenza - Pistoiese

Pontedera - Juventus U23 Pro Patria - Pro Piacenza

Sabato 23 marzo 2019 Pistoiese - Olbia

Arzachena - Pontedera

Juventus U23 - Pro Vercelli Gozzano - Novara

Lucchese - Pro Patria

(ore 14,30)

(ore 14,30)

(ore 16,30)

(ore 16,30)

(ore 16,30)

(ore 18,30)

(ore 20,30)

3-0

(ore 14,30)

(ore 14,30) (ore 14,30)

(ore 14,30)

(ore 16,30)

(ore 18,30)

Pisa - Carrarese

(ore 20,30)

Virtus Entella - Robur Siena

(ore 20,30)

Arezzo - Virtus Entella

Pro Piacenza - Albissola

(ore 20,30)

STADIO MOCCAGATTA (Via Bellini) Venerdì 15 marzo dalle 17 alle 19 Sabato 16 marzo dalle 12,30 fino al termine del 1° tempo PREZZI DI VENDITA (comprensivi di diritti di prevendita) Tribuna d’Onore € 100, ridotto € 70 Tribuna Giovanni Ferrari € 40, ridotto € 25 Tribuna Centrale € 35, ridotto € 25 Tribuna Laterale € 30, ridotto € 20 Rettilineo € 14, ridotto € 10 Curva Nord € 10, ridotto € 7 • Curva Sud € 10 Ridotti per donne e under 18 Speciale Ragazzi: biglietto € 5 (da 8 anni compiuti ai 18 anni da compiere, promozione valevole solo per il settore Rettilineo)

3-0

5

L’ORSOINCASA

Venerdì 15 marzo 2019

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l’avversario di Tino Pastorino

ANTONIO GOzzI è SINONIMO DI ENTELLA. GRANDE APPASSIONATO DI CALCIO, NATO A ChIAVARI NEL 1954, è PRESIDENTE DEL GRUPPO DUFERCO. ED è PROPRIETARIO DEL CLUB DAL 2007

L’ORSOINCASA

ENTELLA, LA B NEL MIRINO Liguri in testa non per caso

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Venerdì 15 marzo 2019

MERCATO E’ stato un mese di gennaio importante con gli arrivi di Matteo Mancosu da Montreal, l’ex di turno Iocolano dal Monza, Giuseppe De Luca, alle prese con problemi fisici, è rientrato dal prestito al Cluj mentre si è rinforzato il reparto difensivo con Chiosa (Novara), Migliorelli (Atalanta, era a Venezia) e De Santis (Ascoli). Innesti che hanno ampiamente colmato le partenze di Diaw (a.

Cittadella), Simone Benedetti (d. Pisa), Germoni (d. Juve Stabia), Di Paola (c. Monza) oltre a zigrossi (d), Magrassi (a), Puntoriere (a).

D

foto: facebook virtusentella.chiavari

al campionato di Promozione Ligure del 2002-03 alla serie B conquistata nel 2014: questa la recente escalation del club bianco azzurro che, dopo essere subito retrocesso dalla cadetteria, ha usufruito del ripescaggio per il caso Catania (illecito), ha raggiunto il nono posto nel 2016, l’undicesimo nel 2017 e quindi la retrocessione della scorsa estate dopo i play out.

LA SOCIETÀ Antonio Gozzi è sinonimo di Entella. Grande appassionato di calcio è nato a Chiavari nel 1954, è Presidente del gruppo Duferco, è proprietario del club dal 2007 e con Lui sono scaturiti i recenti importanti successi sportivi. Si avvale della collaborazione di Matteo Matteazzi, anch’egli di Chiavari, con un passato da difensore centrale in serie C tra Montevarchi, Carrarese, Empoli, Lucchese, ora nel ruolo di Direttore Generale e con Matteo Superbi Direttore Sportivo, incarico che ricopre dal 2008 (da calciatore ha calcato anche i campi di serie A con il Lecce).

LO STAFF TECNICO Roberto Boscaglia, siciliano di Gela, classe 1968, ex Brescia, Novara e Trapani, che ha portato dalla serie D alla serie B. E’ il mister scelto per riportare la squadra nella cadetteria. Il suo vice è Giacomo Filippi.

LA STAGIONE Capoclassifica con 56 punti, 4 di vantaggio

sul Piacenza e 3 partite da recuperare (Pro Vercelli e proprio il Piacenza in trasferta, Lucchese in casa). ha perso 4 volte: contro il Cuneo (2-0), ad Olbia (2-1), in casa contro la Pro Patria (0-1) e a Siena (1-0). Eccellente il percorso in Coppa Italia: dopo aver eliminato il Genoa in uno storico derby, la corsa si è fermata a Roma contro i giallorossi (4-0, ottavi di finale). Sono 46 i gol all’attivo, 20 al passivo ovvero la miglior difesa del girone.

Nella sfida di sabato saranno assenti lo squalificato Nizzetto e l’infortunato Adorjan (campionato finito).

Simone Iocolano ride felice dopo il gol del 2-0 segnato al Pontedera

LA ROSA (sono stati indicati accanto al ruolo i minuti di utilizzo dopo 31 partite tra campionato e Coppa Italia) – Portieri: 1 Paroni (1323’), 12 Massolo (1317’), 37 Siaulys (90’). Difensori: 3 Cleur (t.d. 618’), 4 Belli (t.d. 2388’), 5 Chiosa (d.c. 736’), 6 Crialese (t.s. 1332’), 15 Pellizzer (d.c. 2329’), 19 Baroni (d.c. 956’), 30 Migliorelli (t.s. 232’), 33 De Santis (d.c.

360’). Centrocampisti: 8 Urso (m. 23’), 10 Nizzetto (c. 2172’), 16 Icardi (c. 923’), 17 Ardizzone (c. 924’), 23 Paolucci (c. 1850’), 24 Adorjan (tq. 904’), 27 Eramo (c. 1929’). Attaccanti: 7 Dany Mota (p.c. 2141’), 9 Caturano (p.c. 1073’), 11 Currarino (s.p. 863’), 14 De Luca (s.p. 6’), 18 Petrovic (p.c. 411’), 20 Iocolano (tq. 543’), 26 Di Cosmo (a.d. 217’), 32 Mancosu (p.c. 624’).

LO SCHEMA TATTICO Boscaglia predilige la difesa a 4 e il trequartista dietro alle 2 punte. Tra i pali il titolare è Paroni, ristabilitosi dopo un infortunio. I centrali sono Pellizzer e Chiosa con Belli e Crialese terzini. Le rotazioni a centrocampo coinvolgono 5 giocatori: Nizzetto (5 reti) Eramo (5 reti) Paolucci Ardizzone ed Icardi. Il ruolo dietro alle punte vede alternarsi Iocolano e Currarino. Davanti punti fissi sono il portoghese Mota (13 gol) e Mancosu (5 reti) con Caturano devastante quando entra dalla panchina (5 centri).

IN CAMPIONATO Sabato 9 marzo 2019.

Virtus Entella-Pontedera: 3-0 (1-0) Marcatori: Mancosu al 36’, Iocolano all’80’, Eramo al 93’.

Entella (4-3-1-2): Paroni; De Santis Pellizzer Chiosa Crialese; Ardizzone (dal 68’ Eramo) Nizzetto (dal 83’ Urso) Paolucci; Currarino (dal 68’ Iocolano); Mota (dal 72’ Caturano) Mancosu (dal 84’ Icardi). Note: espulso Pinzauti (P) al 87’.

avversari nella storia

di Sergio Giovanelli

8 febbraio 2012.

Servili para il rigore calciato da Lenzoni.

La partita finirà 0-0.

E’ l’ultimo match dell’Entella giocato al Moccagatta

favola che diventa storia

Dopo anni nell’ombra, la luce della B

L

a squadra rappresentativa di Chiavari nasce pochi mesi prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale come Entella FBC. Comincia a partecipare ai campionati federali dopo il conflitto raggiungendo la Serie C (allora Prima divisione) nel 1933 dove rimarrà fino al 1948. Vi tornerà negli anni ‘60 prima di scomparire ancora nelle categorie inferiori. Rivede i campionati professionisti a partire dal 1982 con la denominazione di Entella Bacezza.

La società muore nel 2001 per fallimento dopo aver conquistato la Coppa Italia Dilettanti. Nel 2002 una squadra del circondario (il Valle Sturla Borzonasca) si sposta a Chiavari e diventa il nuovo Entella. Nel 2010 si trasforma in Virtus Entella quando risale in C2. Da lì comincia una cavalcata che, nel 2014, la porta in Serie B. Nel 2018 la retrocessione in Lega Pro. Facile immaginare come la possibilità di incrocio tra Grigi ed Entella fossero pressoché nulle finché l’Alessandria frequentava i piani alti della piramide calcistica.

Fu con la retrocessione in C del 1967 che si materializzò il primo incontro della storia. A Chiavari, nel novembre 1967, su uno 0-0 scialbo tra due squadre che, in quel momento occupavano posizioni basse in classifica. Nel girone di ritorno, alla “prima” in Piemonte giocata a Pasqua fu Ramon Francisco Lojacono a decidere un incontro che fu, addirittura più brutto di quello giocato in Liguria.

Al termine del campionato le due squadre finirono appaiate a metà classifica ma si separarono perché l’Entella “emigrò” nel girone centrale.

Curioso il caso del doppio ex Luca Simeoni: nel 2011-12 in grigio all’andata, nell’Entella al ritorno

Per ritrovarsi impiegarono oltre 17 anni e lo fecero nel torneo di C2. Prima partita a Chiavari nel dicembre 1986 (una costante, il calendario non ha mai proposto l’andata in Piemonte) e pareggio per 11, replicato, stavolta a reti bianche, al Moccagatta. L’anno successivo prima vittoria dei bianco-celesti per 2-0. Splendido il 4-0 con cui i Grigi vinsero al Moccagatta (Cecotti, Piconi, Manueli, Petricone) che, tuttavia, alla fine si rivelò inutile perché l’Alessandria terminò terzultima e retrocesse (in estate fu ripescata per rinuncia del Montebelluna, ma questa è un’altra storia).

Da quel 4-0 si passa direttamente al settembre del 2011: ancora C2 (si chiama Lega Pro Seconda Divisione) e ancora Chiavari. I Diavoli Neri vincono 2-1 e pareggiano 0-0 il ritorno.

Altra sospensione fino a quest’anno: l’Entella scende dalla B, non viene ripescata come avrebbe meritato (causa penalizzazione del Cesena) e affronta in casa, un’Alessandria che sulla carta appare inferiore. I grigi passano in vantaggio

poi il risultato viene ribaltato fino al 3-1 finale.

I NUMERI In totale 9 partite giocate, tutte in campionato: l’equilibrio complessivo è stato modificato dall’ultima partita: 3 vittorie bianco-celesti, 2 grigie e 4 pareggi. In parità le reti: 8-8. Molto diverso il conteggio limitato alle partite giocate ad Alessandria: 2 vittorie dell’Orso e due pareggi con un conto-gol di 5-0. L’Entella, finora, non hai mai violato la rete del Moccagatta.

Teodoro Lorenzo, Gigi Manueli e Enzo Mocellin con quattro presenze sono i giocatori più volte in campo nella sfida.

Nello scarno elenco dei marcatori spiccano ancora Manueli assieme ai liguri Caturano e Daniele Rossi con due reti.

Questi due sono anche gli autori delle uniche doppiette. Daniele Rosso è un doppio-ex che però ha giocato questa partita solo con l’Entella.

A proposito di doppi ex sono 25 in totale.

Di questi solo due hanno giocato con entrambe le maglie. Claudio Moro è quello che ne ha fatte di più: 3 di cui una con i Grigi. Particolare il caso di Luca Simeoni. Nel 2011-12 il centrocampista spezzino è stato schierato da De Petrillo contro l’Entella. A novembre ha lasciato i grigi alla volta di Chiavari e nel ritorno Prina lo ha messo in campo contro l’Alessandria.

Simone Iocolano è, nelle rose attuali, l’unico ad aver vestito i colori delle due formazioni anche se da Grigio non ha avuto la possibilità di giocare contro la sua attuale squadra.

www.museogrigio.it

LA GRANDE STORIA

LA RIVINCIT ORSO

DELL’

verso il nuovo millennio

di Sergio Giovanelli

L’

QUATTORDICESIMA PUNTATA

15 anni dopo ancora spareggio, ancor

estate del 1995 fu caratterizzata dall’Alessandria “regina del mercato” per via degli innumerevoli acquisti che stravolsero la rosa.

Tra i nuovi arrivi gente come il difensore Argentesi, il regista Fontana, gli attaccanti Giraldi (promessa della Fiorentina e Fresta) oltre al ritorno di Ferrarese, dopo sei anni.

Al confermato allenatore Motta il compito di guidare la squadra alla conquista della B. Intanto, per celebrare il ritorno alla normalità dopo l’alluvione, sul terreno del Moccagatta appena rifatto venne sfidato in amichevole il Milan. La prima uscita stagionale fu una festa con undicimila spettatori.

Il campionato, con l’Alessandria nel ruolo di alternativa numero 1 al quotatissimo

Verso il 2000...

di Gigi Poggio

Ravenna, partì con il piede sbagliato: un punto in due giornate contro altrettante neo-promosse. Pochi gol segnati e tanti gol subiti caratterizzarono l’avvio di campionato fino a metà novembre quando, nonostante gli inserimenti del centrocampista Notaristefano e del difensore Benedetti, prima la Carrarese poi il Novara (in Coppa, ma era squadra di C2) maramaldeggiarono al Moccagatta. Logica conseguenza fu l’esonero di Motta sostituito da un altra vecchia gloria della panchina Enzo Ferrari. Il nuovo tecnico la vorò soprattutto sull’aspetto psicologico e riuscì ad infondere nuova fiducia alla squadra tanto che, ad un certo punto, i play-off apparivano vicini. Tre vittorie consecutive fuori casa tra cui quella ottenuta a Ravenna,

F

abrizio Palenzona, nuovo presidente della Provincia, eletto nella primavera del ‘95, dopo aver superato Massimo Bianchi, sostenuto dal Centro-destra, Lega Nord esclusa, mostrava subito la fierezza del nuovo ruolo e lanciava messaggi significativi alla politica alessandrina. Recuperare la centralità del capoluogo, investendo in innovazione e logistica, era un messaggio, nemmeno troppo cifrato, in una fase in cui piovevano accuse sull’amministrazione leghista, ritenuta dalle forze dell’Ulivo, priva di un programma di prospettiva e sviluppo. Nel gioco a incastri della politica di quei mesi, la Lega Nord, in realtà, sosteneva sia il Comune di Alessandria, direttamente, che la Provincia dove Gianfranco Cuttica di

poi ancora la lezione tattica inflitta alla Spal fecero apparire il traguardo a portata di mano. Due pareggi nelle ultime tre partite contro squadre di bassa classifica e il sogno naufragò tramutandosi in un settimo posto tutto sommato deludente.

Per la C1 1996-97 si evitò di stravolgere nuovamente l’organico limitandosi a sostituire alcuni elementi; venne fuori una squadra abbastanza equilibrata in grado, sicuramente di competere per le posizioni di vertice.

Fabrizio Palenzona

Mario Ivaldi

La squadra che battè il Prato nello spareggio di Reggio Emilia l’11 giugno 2000.

Più a destra Claudio Maselli esulta con i tifosi in delirio.

Sotto, Angelo Montrone: con la sua doppietta e il gol di Scazzola si torna in C1

TA DI reggio

ra Prato. C1 riconquistata Malgrado un inizio di stagione con risultati altalenante la classifica sorrise ai Grigi.

Alla decima giornata nel gruppo di testa ci sono anche loro con la possibilità di agguantare il vertice battendo il Siena di Orrico. Il big-match finì 0-0 e da quel momento, lentamente, la squadra cominciò a “battere in testa”. Qualche partita andata male, risultati non corrispondenti alla prestazione, una resa ridotta di qualche elemento fecero scivolare l’Alessandria in posizioni di rincalzo fino all’ottavo posto

finale con ben otto punti di distacco dalla qualificate ai play-off. Non fu tanto il risultato sportivo a preoccupare i tifosi quanto gli eventi all’interno della società.

Il presidente Amisano entrò in contrasto con Cerafogli e Pettazzi che, ad un certo punto, lo lasciarono solo. L’imprenditore valenzano quindi, si rassegnò a ridimensionare almeno in parte le ambizioni incaricando il DS Melani di allestire una buona formazione ma senza svenarsi. Ci furono numerose conferme affiancate dall’arrivo di giovani in gamba (Fantini) ed elementi navigati (Biagianti, Costi, Lanotte, Fornaciari, Gasparini). Giuliano zoratti venne scelto come mister. Il tecnico ebbe grossi problemi > segue a pagina 12

Il Piccolo del 5 gennaio 2000

Revigliasco occupava la carica di Assessore alla Cultura. Alessandria mostrava però ancora tutte le ferite dell’alluvione del novembre appena passato. Nonostante l’immane sforzo, profuso anche grazie all’aiuto dei volontari arrivati da tutta Italia, la vita riprendeva a stento, anche per i danni riportati da scuole e uffici pubblici collocati nella zona dell’esondazione del Tanaro. La conferma del finanziamento statale per gli interventi di ripristino (duecento miliardi di lire, con una prima tranche del 30%, immediatamente disponibile), peraltro, non metteva in secondo il clamore relativo agli avvisi di garanzia a sindaco e assessori dell’attuale maggioranza e anche di quelle precedenti, ritenute colpevoli di non aver predisposto piani di prevenzioni

utili ad allertare del pericolo.

Forze economiche e sociali s’interrogavano sul futuro da dare all’alessandrino e l’eco di queste ipotesi si rifletteva sulla campagna elettorale per le elezioni politiche che, nella primavera del ‘96, portava in città i big della politica nazionale. Ruolo della Cittadella, anche in relazione al futuro dell’Università, nuovo Piano Regolatore e sviluppo della città, commercio e grande distribuzione erano i temi del dibattito, in cui interveniva anche il Prefetto della città, Gallitto, con un emblematica accusa ad Alessandria colpevole, a suo dire, di “non saper valorizzarsi”. E il dibattito saliva di tono, con l’approssimarsi delle elezioni > segue a pagina 12

verso il nuovo millennio

di Sergio Giovanelli

28 luglio 1995 Alessandria-Milan.

In piedi da sinistra: Toccafondi, Carletti, Mariotto, Fresta, Argentesi. Accosciati: Ferrarese, Fontana, Sacchetti, Avallone, Gutili, Giraldi

ad amalgamare giovani e vecchi ed i risultati tardarono ad arrivare. Ovviamente fu il mister a farne le spese e al suo posto arrivò Corrado Orrico. La mano dell’esperto allenatore toscano si vide immediatamente almeno sul piano dell’impegno e dell’intensità di gioco, un po’ meno nella classifica.

A fine stagione i Grigi furono costretti ai play-out con la Pistoiese con lo svantaggio di dover vincere in quanto piazzati peggio dei rivali. Al Moccagatta i grigi si suicidarono.

Partirono sparati senza sfondare; al 15’ Pistoiese in dieci per un’espulsione e finalmente Vivani segnò direttamente su punizione. Poi accadde di tutto: prima Tedesco poi lo stesso Vivani si fecero buttar fuori e a tempo ormai scaduto Medri cadde in area dopo un contatto con Lizzani.

Fischio dell’arbitro e rigore segnato da Mazzucato. In più ci fu l’episodio del cane poliziotto che morse un giocatore pistoiese in procinto di entrare in campo. A Pistoia gli arancioni vinsero 2-1.

Nel frattempo Amisano iniziò le trattative con la famiglia Spinelli per cedere la società.

Per effetto di questa situazione si impostò l’annata del ritorno in C2 come una stagione di transizione in attesa degli eventi. Claudio Maselli diventò allenatore ed ebbe ai propri ordini una formazione adatta ad un campionato senza infamia e senza lode. Il passaggio di proprietà venne ufficializzato nel mese di febbraio anche se, formalmente Amisano rimase in sella come presidente.

Sportivamente il campionato fu del tutto anonimo con pochi momenti veramente comunali del ‘97 che vedevano la riconferma quasi plebiscitaria di Francesca Calvo che superava il candidato delle forze progressiste, Mario Ivaldi. Una maggioranza forte che aveva dovuto convivere con criticità differenti, dall’ambiente alla gestione delle Municipalizzate, contesti nei quali la determinazione della Calvo aveva fatto sempre la differenza, anche a costo di scelte controcorrente. Così era stato con l’accorpamento del Teatro Comunale ad Aspal, azienda di gestione delle farmacie o con l’armamento dei Vigili Urbani fino alla decisione di modificare la toponomastica, sostituendo (o tentando di sostituire) alle strade alessandrine nomi come Marx o Gramsci, poco in linea con il verbo leghista. Nella quotidianità la città sembrava

esaltanti. In pratica ila stagione trascorse con l’Alessandria mai coinvolta nelle lotte per il saliscendi e senza sprazzi di vitalità.

La conseguenza diretta fu il diradarsi del pubblico sugli spalti del Moccagatta che arrivò a toccare il minimo storico di 192 paganti (senza abbonati) in occasione dell’ultima, inutile partita contro la Pro Sesto.

Con Gino Amisano presidente, Roberto Spinelli Amministratore Delegato l’Alessandria si apprestò a disputare, in C2, l’ultima annata agonistica del XX secolo. Sullo scheletro dell’anno precedente venne costituita una rosa competitiva composta da giocatori di grande duttilità e di sicuro affidamento sotto l’aspetto psicologico.

Il campo disse subito una cosa importante: le migliori squadre del girone sono Spezia

e Alessandria. L’undici guidato da Mandorlini diede subito prova della sua solidità prendendo la testa della classifica incalzata; i Grigi risposero mantenendosi di conserva fino a metà stagione. Poi, rendendosi conto dell’imbattibilità degli avversari (che chiusero il torneo con zero sconfitte) rallentarono il passo chiudendo la stagione regolare al secondo posto con quattro punti di vantaggio sul sorprendente Castelnuovo Garfagnana. La crudele formula dei play-off mise l’Alessandria a confronto con il coriaceo Meda; lo 0-0 ottenuto in trasferta sembrò chiudere il discorso qualificazione a favore della squadra a cui bastava non perdere la partita in casa. Fino al 70’ della gara del Moccagatta tutto sembrava filare sul binario prescritto: due

La rievocazione della battaglia di Marengo. Nel 2000 l’edizione del bicentenario

GLI INDIMENTICABILI

reti di margine (Serra e Masitto gli autori) e pochi minuti. Invece il Meda al 77’ agguantò il pareggio facendo trascorrere un quarto d’ora da incubo agli spettatori di fede grigia. Il triplice fischio aprì all’Alessandria le porte della finale play-off di Reggio Emilia con il Prato imbottito di ex (Toccafondi, Vivani, Argentesi).

Quindici anni dopo Modena ecco il momento della rivincita: una partita secca per stabilire chi deve salire in C1. I Grigi, questa volta, non si fecero sorprendere: andarono in vantaggio con Montrone, raddoppiarono con Scazzola, terminarono il primo tempo sul 2-1 (Maccarone), poi al quarto d’ora della ripresa ancora Montrone chiuse definitivamente il discorso che il gol di Gori a pochi minuti dalla fine riaprì solo per quanto riguarda il punteggio finale. Un 3-2 che servì a cancellare il 2-3 del 1985 dalla memoria dei tifosi.

> continua

aveva passato il trauma dell’alluvione, anche se il Tanaro veniva ora monitorato con attenzione più consapevole, grazie anche al nascere di una nuova sensibilità in materia di protezione civile.

La nuova scadenza elettorale del ‘99, portava contemporaneamente alle consultazioni per le Europe e le Provinciali.

In queste ultime, Palenzona bissava il successo del ‘95, superando un altro ex democristiano, Ugo Cavallera. Ma nei due enti già si lavorava a due eventi che avrebbero dato risalto alla città; in Comune si progettava l’ultimo San Silvestro del secolo, mentre in Provincia fervevano i preparativi per la grande rievocazione del secondo centenario della battaglia di Marengo.

U

“Chiamatemi semplicemente Sasà”

na vita sempre al fronte, in prima linea per Salvatore Avallone, detto Sasà.

Centrocampista. Una carriera sempre in bilico tra il grande calcio e l’onesta professione in serie C. Da vero uomo del Sud, c’è chi lo ama e chi lo odia e lui - nonostante oggi si goda con profitto il privilegio di fare il team manager nella squadra della sua città natale, la Salernitana in B - si sente il colore grigio marchiato sulla pelle. “Ad Alessandria ho vissuto sei stagioni indimenticabili e soprattutto importanti nel contesto della mia carriera. L’Alessandria mi ha trasmesso valori e sentimenti che difficilmente avrei potuto recepire altrove”.

Cresciuto nella Juventus, ha avuto anche la possibilità di giocare la finalissima della Coppa Uefa contro la Fiorentina e di alzare in alto nella notte il trofeo. Venivo da una serie di problemi fisici che poi si riflettevano anche sul morale. Giunto ad Alessandria ero sul punto di mollare tutto. “Ferruccio Mazzola, un grande allenatore, mi ha trasmesso la voglia di lottare, di non arrendermi, mi ha trasformato in un uomo nuovo, quindi in un giocatore nuovo”. L’esordio, in casa contro il Vicenza: “Vincemmo 1-0 e proprio Mazzola vinse la scommessa sul mio conto, in squadra ritrovai Paolo Siroti, che era stato mio compagno alla Juve”. In totale, Avallone ha collezionato ben 157 presenze in maglia grigia: “La forza del gruppo è sempre stato il nostro zoccolo duro. Permettetemi però di spendere una parola speciale per il povero Paolo Perugi, che ci ha lasciati troppo presto per una brutta malattia. Di lui ricordo l’umiltà e la serietà, un calciatore d’altri tempi che ho avuto la fortuna di avere come compagno”.

Mario Bocchio

i nostri giovani di Michela Amisano

ZAGO: “IO E LUCA SIAMO MOLTO IN SINTONIA, NON ESISTE UN PRIMO ALLENATORE O UN SECONDO E OGNI DECISIONE VIENE CONDIVISA”

L’ORSOINCASA

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Venerdì 15 marzo 2019

PRONTI A GIOCARE IL CALCIO VERO L’Under 12 di Zago e Negrisolo

Q

uesta settimana riflettori puntati che poi si è mantenuto negli anni, mi ha sulla formazione Under 12 di Mister portato felicemente ad allenare qui” – racPaolo zago e del suo collaboratore conta zago -. “Io invece avevo cominciato Luca Negrisolo. ad allenare i bambini a Spinetta, poi all’AuMister, raccontateci qualcosa di voi… rora, ma non riuscendo a conciliare il calcio “E’ il mio terzo anno qui e anche per il mio con lo studio e il lavoro ho smesso” – si instaff, formato dal Collaboratore Tecnico serisce Negrisolo. “Cinque anni fa sono Luca Negrisolo e dal dirigente accompastato contattato dall’Alessandria e da tifoso gnatore Lorenzo Celestre. Quest’anno abGrigio non potevo chiedere di meglio. Ho biamo anche l’aiuto di Claudio Vay. I primi avuto la fortuna di poter lavorare con Paolo due anni ho allenato con gli U9 2008 e (zago ndr), lui è una figura di riferimento 2009, quest’anno invece gli U12 2007. Ho importante e mi sento molto coinvolto in giocato nelle squadre provinciali della proquesto gruppo”. vincia di Pavia e poi ho iniziato Com’è il vostro rapporto? poi ad allenare i Pulcini della “Siamo molto in sintonia, non L’ANNO PROSSIMO squadra di Mede, dove ricoprivo esiste un primo allenatore o QUESTO GRUPPO anche il ruolo di responsabile un secondo e ogni decisione dell’attività di base e della scuoviene condivisa. C’è totale fiDOVRà AFFRONTARE la calcio. Successivamente l’apducia e i ragazzi sono abituati UN SALTO prodo all’Alessandria, perché a rapportarsi con entrambi. Ci IMPORTANTE, quando una squadra profesconfrontiamo su tutto, anche ANDRà A GIOCARE sionistica ti offre una opportuin partita, e spesso abbiamo CONTRO SQUADRE nità non si può dire di no, ma visioni differenti, ma che divenPROFESSIONISTIChE soprattutto perché il progetto tano un arricchimento.”

PARI LEVA che si voleva costruire a livello Che tipo di campionato affrondi metodologia di allenamento, tate?

“Quest’anno affrontiamo un campionato provinciale, che si divide in autunnale e primaverile. E’ l’ultimo campionato dell’attività di base. Giochiamo sotto leva, contro i 2006, e questo ci porta a confronti strutturali e fisici importanti. Spesso abbiamo il doppio impego il sabato e la domenica. Le nostre avversarie sono Don Bosco, Terruggia,

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Venerdì 15 marzo 2019

NEGRISOLO: “DA TIFOSO GRIGIO NON POTEVO ChIEDERE DI MEGLIO. hO LA FORTUNA DI POTER LAVORARE CON PAOLO, FIGURA DI RIFERIMENTO IMPORTANTE. MI SENTO MOLTO COINVOLTO” Derthona, Novese, Acqui, Fulvius, Valenzana, Ovada.”

Parliamo del vostro gruppo…

“Il gruppo è molto applicato e determinato, cercano di raggiungere sempre gli obiettivi che vengono prefissati. Hanno molta passione e sono molto uniti. L’anno prossimo dovranno affrontare un salto importante, andranno a giocare contro squadre professionistiche pari leva, il nostro obiettivo principale è quello di farli arrivare il più pronti possibile ai confronti che dovranno affrontare, sia dal punto di vista fisico che del gioco, sia individuale che collettiva. Siamo decisamente soddisfatti. Il campionato è l’aspetto che ha un peso minore rispetto alla crescita dei ragazzi, nonostante i risultati siano stati molto buoni nel corso del torneo autunnale e in questo primo scorcio primaverile.”

Cosa vi aspettate dalla vostra squadra per questa stagione?

“Il nostro obiettivo è quello di far sì che i ragazzi escano da soli dalle difficoltà, che comprendano quando e come raggiungere gli obiettivi di prestazione che fissiamo ogni partita con il Collaboratore Tecnico. Questa richiesta ha portato a far crescere l’intensità sia delle giocate che delle partite. Con Corrado Buonagrazia ci sentiamo tutti i giorni di allenamento per programmare la seduta, definire meglio gli obiettivi su cui andare a lavorare e poi confrontarci al termine. Lui è molto presente e questo è un valore aggiunto per noi allenatori per riuscire a dare rilievo ad aspetti che a volte capita di trascurare.”

lo sponsor di Gigi Poggio

S

apigen K è una delle tante “creature” di Sapi Med, l’azienda alessandrina che già nel proprio nome racchiude la missione dell’attività: studio applicazione plastiche industriali medicali. Perchè Sapi Med nasce nel 1981 con il Dilatan, con l’intento di creare sistemi e prodotti per la coloproctologia, in una storia di sperimentazione e innovazione che ha portato nel tempo l’azienda a produrre una gamma diversificata e specifica di strumenti ad alto standard qualitativo, contribuendo all’evoluzione di questa disciplina e impegnandosi nella ricerca di nuove soluzioni, con l’ampliamento e la diversificazione della linea dei propri prodotti.

Elena Oddenino, responsabile commerciale e marketing dell’azienda ci racconta storia e mission di Sapi Med. “Gli anni ‘80, epoca in cui Sapi Med ha cominciato la propria attività, sono anni in cui gli orizzonti della proctologia si sono arricchiti di cure e metodi innovativi. I farmaci e strumenti che si sono diffusi si sono rivelati il frutto di una nuova

SAPI MED NASCE NEL 1981 CON IL DILATAN, CON L’INTENTO DI CREARE SISTEMI E PRODOTTI PER LA COLOPROCTOLOGIA, IN UNA STORIA DI SPERIMENTAzIONE E INNOVAzIONE

L’ORSOINCASA 14 Venerdì 15 marzo 2019

SAPIGEN K

Nel segno della cura e de consapevolezza e di una nuova sensibilità che si stava facendo strada anche tra i medici. Di qui l’intuizione di mio padre, Gian Paolo Oddenino, presidente onorario di Sapi Med e del professor Giuseppe Dodi e la

conseguente decisione di creare una linea di prodotti monouso per rispondere alle necessità operative del medico proctologo, nel pieno rispetto delle esigenze del paziente”.

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Venerdì 15 marzo 2019

ll’igiene

SAPIGEN K ENTRA A SUPPORTO DELLA PROCTOLOGIA COME PRODOTTO DA BANCO PER LA SUA FUNzIONE DI DETERGENTE INTIMO, CON UNA SPECIFICA FUNzIONE DESTINATA AD ALLEVIARE AFFEzIONI VAGINALI E ANALI, SEGNALE DELL’ESISTENzA DI UNA PATOLOGIA E Sapigen K sposa questa filosofia... “Sapigen K entra in questa logica a supporto della proctologia come prodotto da banco per la sua funzione di detergente intimo, a corollario di altri dispositivi, con una specifica funzione destinata a lenire affezioni vaginali e anali, e quindi prurito e arrossamento, sintomi fastidiosissimi di per sè e, comunque, segnale dell’esistenza di una patologia. In tal senso, è stato appositamente formulato tenendo conto delle problematiche legate al benessere giornaliero ed alla prevenzione dei disturbi che possono verificarsi in ambito ginecologico e proctologico”.

Presidio medico e cosmetico, in un’unica soluzione... “Proprio così, in vendita in farmacia come prodotto da banco e sull’ecommerce”.

Con prerogative e caratteristiche che ne fanno un prodotto assolutamente naturale...

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A cominciare proprio dal cappero, di cui conosciamo solo l’uso alimentare e che invece è utilissimo proprio come anti arrossante”.

Ma l’incontro coi Grigi? “Sapi Med è un’azienda intimamente alessandrina e ci è piaciuto unire Sapigen K alla squadra dellla nostra città e per molti motivi; abbiamo apprezzato lo slancio della società, l’entusiasmo e la competenza dei dirigenti, l’idea che qualcuno volesse risollevare un marchio importante che poi è tradizione e storia. E siamo felicissimi di avere fatto questa scelta”.

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