L'Orso in casa n.12 2019-20

L’ORSOINCASA ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 - N. 12 - VENERDÌ 14 FEBBRAIO 2020

TANTI AUGURI VECCHIO ORSO

ndria Alessa Lecco nica Dome io bra 16 feb 0 ,3 ore 17

LA PARTITA CON IL LECCO FUORI GLI ARTIGLI

SOMMARIO

Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

5

IL PUNTO

Questione di aritmetica

TINO PASTORINO

6

L’AVVERSARIO

Alla larga dai playout

TINO PASTORINO

8

ATTENTI A QUEI DUE

11

19122020

3

L’EVENTO

7 anni in Grigio TINO PASTORINO

18

LO SPONSOR

La tradizione guarda avanti GIGI POGGIO

14

20

IL COMPLEANNO

I NOSTRI GIOVANI

La mia Alessandria

108: tanti auguri vecchio orso

Under 13 alto livello

TINO PASTORINO / GIGI POGGIO

TINO PASTORINO

MICHELA AMISANO

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 12 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 14 febbraio 2020

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio - www.museogrigio.it

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

NOVITÀ PVC-SPC Ecosostenibile e adatto al grande calpestio

COCUZZA SRL Corso Virginia Marini 44 - Alessandria 0131.445658 - 335.8255312

IL GIRONE A

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

CLASSIFICA

INFO PREVENDITE

La griglia playoff rimane molto compatta.

I Grigi rallentano fermati da una Giana in ripresa Squadra

Punti

G

V

N

P

GF

GS

DR

Monza

60

25

18

6

1

51

15

36

Renate

43

25

11

10

4

32

18

14

Pontedera

42

25

11

9

5

38

32

6

Carrarese

39

25

10

9

6

42

35

7

Novara

38

25

10

8

7

35

28

7

Robur Siena

38

25

10

8

7

30

28

2

AlbinoLeffe

35

25

9

8

8

27

23

4

Alessandria

34

25

8

10

7

31

29

2

Arezzo

33

25

7

12

6

31

27

4

Pistoiese

32

25

6

14

5

23

20

3

Pro Patria

32

25

7

11

7

32

29

3

Como

32

25

7

11

7

28

24

4

Pro Vercelli

31

25

7

10

8

26

26

0

Juventus U23

30

25

6

12

7

27

33

-6

Lecco

28

25

7

7

11

26

40

-14

Pianese

24

25

4

12

9

23

28

-5

Giana Erminio

23

25

5

8

12

26

44

-18

Pergolettese

21

25

4

9

12

17

34

-17

Gozzano

19

25

3

10

12

21

35

-14

Olbia

19

25

3

10

12

26

44

-18

26A GIORNATA Domenica 16 febbraio 2020

27A GIORNATA Domenica 23 febbraio 2020

Gozzano - Pianese

(15/2 ore 20,45)

R. Siena - Albinoleffe (22/2 ore 20,45)

Pro Patria - Arezzo

(ore 15,00)

Pontedera - Alessandria

(ore 15,00)

Monza - Juventus U23

(ore 15,00)

Monza - Arezzo

(ore 15,00)

Como - Olbia

(ore 15,00)

Renate - Pergolettese

(ore 15,00)

Pontedera - Giana Erminio (ore 17,30)

Juventus U23 - Pianese

(ore 15,00)

Alessandria - Lecco

(ore 17,30)

Olbia - Pistoiese

(ore 15,00)

Albinoleffe - Novara

(ore 17,30)

Giana Erminio - Como

(ore 17,30)

Pergolettese - Pro Vercelli

(ore 17,30)

Carrarese - Gozzano

(ore 17,30)

Pistoiese - Robur Siena

(ore 17,30)

Lecco - Pro Patria

(ore 17,30)

Carrarese - Renate

(17/2 ore 20,45)

4

Pro Vercelli - Novara (24/2 ore 20,45)

ALESSANDRIA-LECCO

PUNTI VENDITA VIVATICKET • GRUPPO ANTEPRIMA Piazza Garibaldi 40 - Alessandria • TABACCHERIA ROVERETO Spalto Rovereto 25 - Alessandria • TABACCHERIA MALAGRINO Corso C. Marx 44 - Alessandria • TABACCHERIA BAR NERVI Piazzetta Bini 5/B - Alessandria • L’OBLÒ - Via Genova 128 Spinetta Marengo (AL) • SASSONE VIAGGI BY STAT Via Saffi 1 - Casale Monf.to (AL) • TRAVEL Via Torino, 30 - Ovada (AL) • S.O.M.S. Oviglio Grigi Club “Gino Armano” Via XX Settembre 30 - Oviglio (AL) ON LINE: www.vivaticket.it STADIO MOCCAGATTA (Via Bellini) Sabato 15 febbraio dalle ore 15,30 alle ore 19 Domenica 16 febbraio dalle ore 15,30 fino al termine del 1° tempo

PREZZI DI VENDITA (con di diritti di prevendita) • Tribuna d’Onore € 100 ridotto € 70 • Tribuna Giovanni Ferrari € 40 ridotto € 25 • Tribuna Centrale € 35 ridotto € 25 • Tribuna Laterale € 30 ridotto € 20 • Rettilineo € 15, ridotto € 10 • Curva Nord € 10, ridotto € 7 • Curva Ospiti (Sud) € 10 • Ridotti per donne e under 18 • Gratis bambini fino a 8 anni, accompagnati da un adulto con biglietto • Speciale Ragazzi: biglietto € 5 (da 6 anni compiuti ai 18 anni da compiere, promozione solo per il settore Rettilineo)

Informazioni su: www.alessandriacalcio.it

5

Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

TINO PASTORINO

PILLOLE

Duello tra Dalla Bona e Gazzi: 73 anni in due, tra i migliori di Giana-Alessandria

QUESTIONE DI ARITMETICA Monza a +17 sul Renate, nuova seconda Carrarese che succede? Gozzano e Olbia in fondo

er il primo posto è ormai solo questione di aritmetica: ad oggi sono 17 i punti di vantaggio del Monza (miglior attacco della Lega Pro con 51 gol segnati e miglior difesa del girone con 15 gol subiti) e già qualcuno auspica professionalità fino al termine della stagione per il club brianzolo (cit. Presidente del Renate).

Sorpasso nella lotta per il secondo posto: il Renate scavalca un Pontedera in calo, la cui ultima vittoria risale al 12 gennaio scorso, proprio nello scontro diretto con le “Pantere” neroazzurre e adesso i toscani sono attesi da una della squadre più in forma del momento, la Giana.

Chi avevamo considerato come la più attrezzata nel novero delle pretendenti alla seconda piazza, parliamo della Carrarese, è reduce da due sconfitte consecutive contro avversarie in zona playout: questa è senza dubbio la sorpresa del mese di febbraio. Gli apuani sono ora insidiati dal Novara e dalla Robur Siena che non vanno di certo fortissimo visti i 6 punti conquistati nelle ultime quattro uscite. Per la compagine di mister Baldini subito l’opportunità di rifarsi nella sfida casalinga contro il Re-

P

IL PUNTO

nate, avanti di 4 punti.

Dal settimo posto inizia la grande bagarre playoff con otto squadre racchiuse in soli 5 punti e qui gli scontri diretti avranno una valenza doppia. Solo domenica ci sono già in programma tre sfide: Pro Patria (32) - Arezzo (33); AlbinoLeffe (35) - Novara (38); Pistoiese (32) - Robur Siena (38).

In coda prosegue la caduta libera del Gozzano: il cambio di guida tecnica non ha portato gli effetti sperati: quattro sconfitte consecutive, un solo punto nelle ultime sette giornate. La squadra si è spenta dopo aver battuto la Juve U23. Anche per i novaresi è in programma uno scontro diretto che vale doppio contro la Pianese, reduce da 4 pareggi di fila. Fa notizia l’Olbia che torna a vincere dopo 22 domeniche mentre il Lecco (10 punti nelle ultime sette partite) deve amministrare le 4 lunghezze che separano i blucelesti dalla “zona rossa”.

Tra i marcatori si è inceppato Infantino (clamorose le due occasioni fallite in Sardegna, dove era al rientro dopo lo stop per l’influenza), fermo a 15 gol mentre è tornato a segnare, dopo un mese, gol numero 11, Galuppini che raggiunge Cutolo, ipnotizzato da Facchin nel tiro dagli 11 metri in Arezzo-Como.

ANCHE IL MOCCAGATTA TRA LE CINQUE FACCIATE ESEMPIO DI ARCHITETTURA Le facciate degli impianti sportivi sono il manifesto dello stile architettonico a cui appartengono. Lo scrive Archistadia, rivista online di architettura sportiva. Tra i cinque impianti nel mondo citati a sostenere questa teoria, oltre all’Ibrox di Glasgow, lo Yankee Stadium di New York, il Minerao di Belo Horizonte e il Louis II di Montecarlo, anche il Moccagatta di Alessandria e la sua facciata in puro stile neo-classico.

CAMBI A NOVARA E LIVORNO Due storiche avversarie dei Grigi hanno cambiato proprietà. A Novara, dopo 13 anni, lascia la famiglia De Salvo (che mantiene solo una quota di minoranza). Maurizio Rullo è il nuovo patron, Rappresenta la TM Commodities di Monaco di Baviera (Commercio, trattamento e riciclo di materiali ferrosi), Marcello Cianci è il nuovo Presidente. Elisa Rullo il Vice.

A Livorno lascia dopo 21 anni Aldo Spinelli (80 anni lo scorso gennaio).

Arriva la Xindayang Corporation (costruttrice di minicar elettriche) facente parte del gruppo Geely Motor, la società cinese proprietaria del marchio Volvo. Trattativa aperta.

SPICCIOLI DI MERCATO La Pistoiese ha ingaggiato il centrocampista italo canadese Ciccone ('95) svincolatosi dal Lanusei. La Juve U23 sfoltisce la rosa con due uscite: il difensore Rafael Fonseca va in Francia all’Amiens; l’attaccante Frederiksen va in Olanda al Fortuna Sittard.

ASTA TORNA IN GRANATA Antonio Asta torna al Torino dopo 8 anni: entra a far parte dello staff tecnico di Moreno Longo ha preso il posto di Mazzarri.

L’AVVERSARIO

TINO PASTORINO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

6

Foto www.calciolecco1912.com

ALLA LARGA DAI PLAYOUT Il Lecco torna in Serie C dopo 7 stagioni In panchina l’ex Grigio Gaetano D’Agostino

a disputato tre tornei di Serie A (l’ultimo nella stagione 1966-67) e undici di Serie B (l’ultimo nel 1972-73). Annovera nel suo palmarès la vittoria di una Coppa Italia di serie C nel 1977 e una Coppa Anglo-Italiana nello stesso anno. Retrocesso nel 2012 (sconfitta ai playout) torna tra i professionisti dopo sette stagioni in serie D ed il fallimento del dicembre 2016. Ha vinto il girone A di quarta serie con ben 27 punti di vantaggio sull’Unione Sanremo.

H

IL TECNICO Gaetano D’Agostino, palermitano, classe 1982, siede sulla panchina blu-celeste dal 4 ottobre al posto di Marco Gaburro, esonerato proprio dopo la sconfitta casalinga ad opera dei Grigi. L’ex tecnico dell’Alessandria e Virtus Francavilla si avvale della collaborazione di Gaetano Mancino (vice) e, dalla scorsa settimana, di Carlo Zotti, nuovo preparatore dei portieri (ex Roma, Palermo e Sampdoria), già compagno di squadra del mister e, insieme, campioni d’Europa under 21 nel 2004.

LO SCHEMA TATTICO Viene adottato il 3-43: in porta Livieri ha

preso il posto di Safarikas; in cinque per le rotazioni difensive ovvero Procopio, il capitano Malgrati, Bastrini, Merli Sala e Milillo. A centrocampo i punti fermi sono Carissoni (2 gol domenica scorsa) e Giudici sugli esterni mentre in mezzo ruotano Moleri, Bobb e Bolzoni. In attacco danno affidamento Strambelli, Fall e Negro con D’Anna e Capogna pronti a fare la loro parte.

IN EVIDENZA Francesco Bolzoni, centrocampista (foto a destra con la maglia del Palermo), classe 1989, di Lodi, era quella figura di riferimento e di esperienza che mancava alla squadra nella zona nevralgica del campo. Arrivato a gennaio dall’Imolese, era reduce dalla vittoria in serie D con il Bari (31 pres. 1 gol). Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter con cui ha esor-

dito in serie A, nella massima divisione ha vestito anche le maglie di Siena (41 pres. 1 gol) e Palermo. In serie B ha giocato per il Frosinone, per il Novara e per lo Spezia.

LA STAGIONE La secca sconfitta di Monza ha interrotto una serie di 8 risultati utili consecutivi di cui le vittoria contro Gozzano, Olbia e Novara. Domenica scorsa ha vinto lo scontro diretto con la Pergolettese ed ora ha 4 punti da amministrare per evitare la zona playout. Ha subito 40 gol: peggio hanno fatto solo Giana e Olbia.

IL MERCATO La squadra è cambiata rispetto alla partita di andata: otto uscite (tra cui Vignati, Scaccabarozzi, Pedrocchi, Chinellato) e sei nuovi arrivi dal mercato di gennaio.

Bolzoni dall’Imolese, Milillo dalla Viterbese, Riccardo Forte dal Piacenza, Livieri dal Pisa, Agostinone dall’Alessandria, Cheddira dall’Arezzo. Ad ottobre erano arrivati gli svincolati Bobb, Strambelli e Maikol Negro.

LA ROSA Portieri: 1 Safarikas (Gre-99), 22 Jusufi (99), 38 Livieri (97). Difensori: 3 Agostinone (88), 4 Milillo (97), 6 Migliorini (88), 13 Malgrati (83), 18 Procopio (96), 19 Merli Sala (89), 24 Carissoni (97), 31 Bastrini (87), 32 Pastore (94). Centrocampisti: 28 Moleri (98), 36 Bolzoni (89), 37 Bobb (Gam-96). Attaccanti: 7 Giudici (92), 9 Fall (Sen-91), 10 Strambelli (88), 11 D’Anna (90), 17 Forte (99), 20 Capogna (88), 21 Lisai (89), 25 Maffei (99), 30 Cheddira (98), 35 Negro (88).

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Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

SERGIO GIOVANELLI

AMARCORD

COL LECCO VITA DURA L’incrocio tra Alessandria e Lecco prende il via la vigilia di Natale del 1950 I lariani sconfitti al Moccagatta solo 7 volte su 20. Colombo il più presente

a storia della sfida tra Alessandria e Lecco si sviluppa a partire dagli anni ‘50, da quando, cioè, i Grigi finiscono per la prima volta in Serie C. In effetti 35 dei 41 match di campionato si giocano in questa divisione, tranne i 6 del periodo 1962-66 che vide entrambe le squadre in Serie B. La nostra storia prende il via la vigilia di Natale del 1950 quando i mandrogni per la prima volta si recarono presso “Quel ramo del Lago di Como...”. Qui incontrarono i Bravi che intimarono: «Questa vittoria non s’ha da fare, né domani, né mai».

Fu un “mai” che durò 50 anni fino al 22 ottobre 2000 quando l’Alessandria, finalmente, violò il terreno lecchese.

Diverse le cose al Moccagatta. Il Lecco ha sempre reso la vita dura ai Grigi. In venti trasferte alessandrine i lariani una volta su due hanno strappato almeno un pareggio subendo solo 7 sconfitte.

La partita del maggio 1951, inutile ai fini della classifica, diventò quasi epica: vento fortissimo che impediva lanci lunghi, grigi in 10 per l’espulsione di Vitto e gol del successo segnato da Arezzi ad un quarto d’ora dalla fine.

20 settembre 1964, campionato Serie B. Alessandria-Lecco finisce in parità: 0-0 (www.museogrigo.it)

L

Tre vittorie consecutive, poi una serie di altrettanti pareggi per arrivare alla prima sconfitta del gennaio 1970: 0-1 su rigore e fine dei sogni di gloria.

Emozionante il 3-3 del febbraio 1971.

Subito avanti il Lecco; immediato pareggio di Lorenzetti, poi Gritti e Marchi danno il 3-1 agli ospiti al riposo. Cambiato l’incerto portiere Binelli i grigi rimontano nella ripresa con un rigore di Sassaroli e con Paesanti. Da allora risultati alterni; l’ultimo incrocio risale al dicembre 2011 con il Lecco maramaldo grazie a Temelin.

Tony Colombo con ben 19 partite è il giocatore più presente nella sfida Alessandria-Lecco. Tra i lariani Giovanni Sacchi è il leader con 14 gare giocate. Tra i Grigi

STORIE

IL LECCO E QUELLA COPPA VINTA E OGGI INTROVABILE

L

a coppa era in argento massiccio e ad ogni torneo ne veniva prodotta una completamente diversa da quella del torneo precedente. Sia per la purezza dell’argento che per l’unicità del manufatto, aveva ed ha un grande valore sportivo, simbolico ed economico.

Veniva prodotta dall’argentiere della Real Casa Britannica che era “Garrand” a Regent Street. Stiamo parlando del Torneo Anglo-Italiano, la competizione calcistica tra club italiani e inglesi svoltasi dal 1970 al 1996. Il Lecco lo vinse superando i bianconeri del Bath City, dove

giocava anche il noto Greaves, anche se a fine carriera: era il 1977 e in quell’anno i Blucelesti primeggiarono anche nella Coppa Italia di serie C, battendo la Sangiovannese. Giocava anche Ewert Skoglund, figlio dell’ex interista Nacka, giunto in riva al Lario come autentica promessa, ma mai capace di esprimersi sui livelli del padre. Molti ricordano ancora oggi

troviamo Di Brino e Vanara con 10 partite e Adriano Zanier a 9.

Il “doppio ex” più volte in campo è Angelo Giglio, otto partite divise equamente tra le due maglie; Berta e Sergio Ferrari si sono scambiati i ruoli: Berta 3 in grigio e 2 in celeste-blu, Ferrari il contrario. Tra i doppi ex ancora Romano Bagatti (4 gare), Bruno Chinellato (3, 2 in grigio). Ci sono poi Azimonti, Cappellaro, Frank e Marconi che hanno giocato la partita solo nel Lecco pur avendo militato anche ad Alessandria.

Cappellaro, con tre gol in due partite è secondo tra i marcatori in una classifica guidata da Giuseppe Galluzzo, autore di 4 reti. Con lui Frigerio e Giraldi che sono i grigi con il maggior numero di reti.

la carne di montone immangiabile del Worcestershire e l’aggressività sportiva degli inventori del calcio, in un mondo semplice e genuino, dove i suoi attori arrivano al campo mezz’ora prima delle partite con la famiglia al seguito. Dall’altro lato c’erano le ambizioni di una piccola società, il Lecco, che riusciva a conciliare una soddisfacente gestione familiare alle speranze di un pubblico ancora troppo nostalgico degli anni trascorsi in serie A. II prestigioso trofeo, sollevato al cielo da capitan Piero Volpi, fece bella mostra di sè per molti anni nella sede di via Don Pozzi, fino a quando il Lecco scomparve per qualche anno dal calcio professionistico. Putroppo sparì anche la coppa, e ancora oggi non si trova più.

Mario Bocchio

SUGGESTIONI

TINO PASTORINO / GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

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Roberto Gilardengo in redazione (foto Mauro Risciglione)

CHI È Alessandrino d.o.c., nato al Cristo il 12 novembre 1956 (Scorpione).

Maturità classica. Arriva a “Il Piccolo” nel maggio 1979. Poi Caporedattore.

Poi Direttore dal settembre 2000.

Attualmente... ovvero dal 1° dicembre 2018, diciamo “in pensione”.

LA MIA ALESSANDRIA Roberto Gilardengo comincia la carriera come cronista sportivo La trasformazione della città vista attraverso l’evoluzione de “Il Piccolo”

hi meglio di Roberto Gilardengo - con quel cognome tipicamente alessandrino, poi...

- poteva raccontarci qualcosa di Alessandria, degli alessandrini e dei Grigi? E allora non ci siamo fatti scappare l’occasione. L’incontro con lui avviene in un bar del centro, pieno mattino, di quelli luminosi, in una lunga chiacchierata che avrebbe potuto durare davvero all’infinito, tra ricordi e riflessioni che richiamano facce, gesti ed emozioni, peraltro totalmente condivisi. Al Piccolo dal 1979, prima come cronista sportivo poi come caporedattore e, infine, dai primi

C

anni 2000 direttore responsabile, Gilardengo ha vissuto e determinato i cambiamenti e le evoluzioni della testata della città, confrontandosi con le trasformazioni, i momenti di passaggio e le svolte di Alessandria.

«Stiamo vivendo un periodo di crisi strutturale in città, una crisi di sistema che ha sicuramente radici lontate e cause diverse e che si sta manifestando in questi anni in tutta la sua gravità. La situazione dei conti del Comune è emblematica e fornisce un’idea chiara di tutto il contesto. Poi gli alessandrini, si sa, amano un po’ piangersi addosso e quindi faticano a darsi risposte e trovare

soluzioni... che dovrebbero essere rapide, tra l’altro».

Quarant’anni di lavoro in un giornale sono un periodo molto lungo, di trasformazioni profonde a cominciare dal modo di concepirlo e realizzarlo. Vuoi raccontarci quest’esperienza e questo percorso?

«E’ vero; il giornale così come era pensato, scritto e poi stampato materialmente era un prodotto completamente diverso. La storia dei grandi quotidiani e le figure dei giornalisti in voga qualche decennio fa ci rimandano a un’epoca quasi mitica, dove

SUGGESTIONI

Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

ROBERTO GILARDENGO

9

si lavorava con stili e tempi differenti e la cronaca di questo o quel fatto erano sovente fatte al volo o dettate in diretta, da qualche telefono».

POZZANI

MALDERA

BARBIERO

REJA

MANUELI

COLOMBO

VOLPATO

DOLSO

DALLE VEDOVE

PANCHINA: SERVILI GALPAROLI CONTRATTO FONTANA BONGIORNI BAROZZI GONZALEZ MARESCALCO

DI BRINO

BAISI

E’ stato così anche per te?

«I miei primi passi li ho compiuti al seguito dei Grigi, in un’epoca di transizione, quando, alla fine degli anni ‘70, la società, esaurita l’esperienza della famiglia Sacco, era gestita da Bruno Cavallo, di cui erano note la competenza nell’individuare talenti e la disinvoltura, tra virgolette, nel gestire i conti.

Tempi e movimenti per noi cronisti erano totalmente diversi e le notizie giravano con facilità, senza troppi segreti. La fortuna di quel giornalismo stava nell’essere l’unica fonte credibile e accreditata. C’era contatto diretto coi dirigenti e i giocatori, anzi, sovente erano proprio loro che ti venivano a cercare. Zero mediazioni, niente filtri e scrivere pezzi e fare cronaca era quasi semplice, pur con gli inconvenienti del caso».

Vale a dire?

«Beh, l’assedio di La Spezia, dopo un’esultanza del fotografo del giornale al gol dei Grigi. Il caso volle che fosse proprio accanto alla panchina degli spezzini che non la presero benissimo. Alla fine della partita, ci chiusero negli spogliatoi dove eravamo scesi per le interviste di rito. Per fortuna, trovammo rifugio nel pullman dei Grigi segue a pagina 10

anni Da oltre 20 ampana na c la vera cuci andria in Aless

RISTORANTE PIZZERIA

&

di Vincenzo Giordano

Alessandria Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005

SUGGESTIONI che ci riportò a casa, nascosti».

E quanto alla costruzione del giornale?

«Ah, sicuro, il giornale era un prodotto più complesso e, per molti aspetti, più sofisticato, con figure professionali eterogenee ed esclusive come, ad esempio, i linotipisti, autentici artigiani della composizione delle pagine, con una procedura che oggi rimanda quasi alla preistoria».

La tua esperienza di cronista sportivo è durata qualche anno, almeno fino agli anni 90, affiancata però da incursioni nella cronaca e perfino nella giudiziaria. Il Piccolo, nel frattempo, aveva assunto una posizione dominante nel panorama dell’informazione cittadina e non solo. Sono stati anni di crescita anche per te, immaginiamo...

«Sì, confermo. Anni di crescita per il giornale e anche per me che, dietro l’input del direttore, Paolo Zoccola, mi rendevo conto di come il mio lavoro e le pagine che curavo dovessero convivere col resto del giornale e non un corpo separato. Sono stati insegnamenti preziosi di cui avrei fatto tesoro più avanti. Scrivere poco dei Grigi era peraltro non semplice. Alla guida della società erano arrivati prima un gruppo di alessandrini e poi Gino Amisano. Era una fase di grande entusiasmo, in cui si mischiavano fiducia e voglia di fare le cose in grande. E uno di quesi momenti in cui avevi la sensazione (come peraltro ora) che la società di

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

Nel 1988 a Sassuolo mentre intervista Adelmo Capelli

calcio agisse da traino per il resto della città. Momenti belli da raccontare per me che, non dimentichiamolo, anche allora ero un grande tifoso dei Grigi».

Ma poi è venuto il momenti di staccarsi dallo sport...

«Il Piccolo stava cambiando; le strategie e le indicazioni della proprietà puntavano ad alzare l’asticella di vendite e ricavi. Sono intervenuti cambiamenti importanti che hanno coinvolto la stessa impostazione grafica. Nel mio nuovo ruolo di direttore, all’inizio degli anni 2000, sono arrivato interpretando questo spirito che doveva fare del giornale uno strumento che raccontasse la città, pensando ai lettori, fornendo spazio alle realtà cittadine e dando loro voce.

Prima dell’avvento del web e dei social, il problema di come comunicare già si poneva.

Ora, invece, siamo in una situazione quasi estrema e questo si misura, ahimè, innanzitutto dal calo delle vendite».

Parliamo di oggi, e anche della tua di-

10

mensione di tranquillo tifoso del rettilineo...

«Sono abbonato e seguo costantemente, le vicende di squadra e società. Sono convinto che, aldilà degli alti e bassi che sono propri di una discplina sportiva, questa società abbia un’identità e una sua forza che sono la miglior garanzia per fare calcio a buon livello, soprattutto in questa momento e in questa città. Senza Di Masi, per intenderci, non so se staremmo qui a parlare di calcio e di serie C. Da appassionato poi guardo con occhi un po’ perplessi un calcio divenuto troppo tattico, ossessionato da questo “giropalla” di cui tutti parlano, senza rendersi conto che si tratta della dimostrazione tragica e lampante di quanto i giocatori non sappiano più dribblare. Non voglio addentrami in disquisizioni che non mi competono.

I miei ricordi, sarà, l’età, sono legati ad altri giocatori e altri numeri».

E a proposito di giocatori, non puoi sottrarti nemmeno tu dal tormentone dei nostri articoli, la tua top 11...

«Facile e ovvio: la formazione che salì in B con Ballacci e fece gioire una città intera: Pozzani; Maldera, Di Brino, Reja, Barbiero, Colombo; Manueli, Volpato, Baisi, Dalle Vedove, Dolso. In panchina Servili, Galparoli, Contratto, Fontana, Bongiorni, Barozzi, Gonzalez e Marescalco. Sulla grafica, metterei uno schema attuale che ricalchi le squadre di oggi. Per una volta fatemi fare ancora il cronista sportivo...»

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alessandria

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11

Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

GIGI POGGIO

L’EVENTO

7 ANNI GRIGIO in

el febbraio del 2013 Luca Di Masi, acquisita l’intera proprietà della società, diventava presidente dell’Alessandria. Le settimane che avevano proceduto la definizione dell’accordo e il passaggio delle quote nelle sue mani, restano nelle cronache di allora come segnate da rumors e anticipazioni che mai però riuscirono ad arrivare al cuore della notizia. L’improvvisa e, peraltro, imprevedibile sua presenza nella trasferta siciliana di Milazzo, il 3 febbraio, svelava il mistero e faceva piena luce sull’evento che di lì a quello si sarebbe realizzato con la firma degli accordi e la presentazione ufficiale, segnate da parole, idee e strategie chiare e puntuali.

In quei mesi, la geografia del calcio di Se-

N

Il 6 febbraio 2013 Luca Di Masi acquisiva la proprietà dell’Alessandria e ne diveniva il Presidente conda Divisione, in campo e fuori, era profondamente diversa. A guidare la Lega Pro, divisa in Prima e Seconda Divisione, Mario Macalli, dirigente determinato in ogni circostanza, anche avversa. Nel girone A, in cui giocavano i Grigi, presenze note come Venezia, Monza, Pro Patria e Renate ma anche realtà oggi in categorie inferiori

come Mantova, Forli, Savona e altre ancora completamente sparite come il Bassano, il Bellaria, il Castiglione, il Milazzo e il Val d’Aosta.

La distanza che oggi misuriamo da quel calcio, nei nomi e nei luoghi segnala un percorso di crescita costante che ha dato stabilità alla società e identità al suo marchio e alla sua immagine. Una storia in cui, come nell’anima e nel DNA dei Grigi, esiste spazio solo per emozioni forti, trascinanti mai banali, con l’impegno a crescere e a costruire il futuro da grande squadra e grande società, senza dimenticare da dove arriviamo ma sapendo altresì dove vogliamo e possiamo arrivare.

7 anni di lavoro che restano in pagine esaltanti di storia, in cui vivono idee e ricordi, sacrificio, impegno ed entusiasmo.

CLEUR 18

Gabriel

Foto: Ilaria Cutuli

IL COMPLEANNO

SERGIO GIOVANELLI

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

18 febbraio 2012, la partita del Centenario: Artico esulta dopo il gol del raddoppio sul Rimini.

Accanto, Amilcare Savojardo col suo megafono (www.museogrigio.it) In basso Grigi-Vado del 2007

Martedì 18 febbraio i Grigi compiranno 108 anni Tante vittorie nei match giocati proprio quel giorno

M

IL PERSONAGGIO

QUELLA STRANA MA STRORDINARIA INTERVISTA A TRITZ

I

l magiaro Lőrinc Tritz, attaccante classe 1902, è sicuramente uno tra i più validi esponenti della celebre scuola calcistica danubiana approdati in maglia grigia. Arrivò nel 1925 insieme al mediano Sándor Simòka, collezionando in totale 22 presenze e realizzando 15 gol. Dopo una sola stagione, finì al MTK

utti siamo convinti, a ragione, che la storia dei Grigi incroci quella del calcio italiano.

Uomini e campioni, eventi e momenti che da Alessandria hanno poi fatto il giro del Paese, storie di calcio da farne un romanzo.

Un percorso fatto di vicinanza e rivalità (il calcio del Quadrilatero), di innovazione tecnica e tattica come per la scuola alessandrina degli anni ‘20, di calciatori come Baloncieri e Ferrari capaci di segnare un’epoca, coniugan-

T

TANTI AUGURI VECCHIO ORSO artedì prossimo l’Alessandria compirà 108 anni. Di gloria, di gioia, di “mai una gioia”, di sofferenza di tripudio.

Ma c’è una data che porta bene ai grigi. È il 18 febbraio, si, proprio il giorno che, convenzionalmente, è stato fissato come data di fondazione della società (nel 1912).

In questa data il calendario ha regalato 14 partite, tutte di campionato. Nove volte si è giocato in casa, 5 in trasferta. 7 vittorie dei grigi, solo 2 sconfitte.

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Ripercorriamo rapidamente la storia del compleanno grigio.

1923 (11 anni) Una gara fondamentale per il campionato: Grigi e Novara in lotta per vincere il girone: il 2-1 finale portò avanti l’Alessandria che, però, perse lo spareggio con il Padova.

1934 (21 anni) I Grigi diventano… maggiorenni perdendo al “Lit-

torio” con l’Ambrosiana-Inter. Nell’ultima mezz’ora Meazza e Serantoni fissarono il punteggio per i nerazzurri, 1940 (28 anni) Primo compleanno in trasferta e prima vittoria. Ad Udine i grigi vanno sul 4-0 poi si rilassano e subiscono due gol ininfluenti.

1951 (39 anni) Siamo in C, a Biella si risolve tutto in 7 minuti: al 1’

Budapest, per poi trasferirsi al Pécs-Baranya e fare le valigie per Lucerna. Giocò una sola partita con la maglia della Nazionale ungherese, a Vienna il 19 settembre 1926, quando i maestri magiari si imposero per 3-2 sull’Austria.

Il nostro storico del lontano calcio alessandrino, Ugo Boccassi, ha ritrovato una curiosa intervista a Tritz, apparsa su “Il Can Can” del 3 ottobre 1925. È ammogliato, è scapolo, è divorziato, è fidanzato?

Si domandano ansiose lo stuolo di signorine che ogni domenica rendono civettuolo il campo dei grigi. «Chi sa cmè

cal quata ben – diceva sorridendo una biondina – Adés cal viga davanti al Bar Florè a voi ferméli. A nò cacià tònc, po’ des c acacia anche lù» mormorava sospirando. Anche la mia fidanzata ne è talmente entusiasta che quando vede Tritz gli… strizza l’occhio. Per soddisfare la curiosità di tutte le sue ammiratrici e per tutte le lettrici de “Il Can Can”, blocco Tritz all’uscita dal campo. Gutan Adend, mei Herr Tritz, wie geht et ihnen Spreche Sie Deutsch? Neem – risponde. Good evening, Sir Tritz, how are you? Do speak English? Tritz rimane muto. Buenas tar-

15

Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

LA STORIA È ANCHE IL DOMANI do stile e razionalità. Efficacia ed eleganza, di miti del calcio come Gianni Rivera, primo Pallone d’Oro italiano, di momenti bui e dolorosi come il Moccagatta alluvionato nel ‘94, di vicende fantastiche e inimmaginabili come la Tim Cup del 2016.

E ogni volta che capita di raccontarla, questa storia, è inevitabile aggiungere un tassello, per quel che arriva dalla memoria e nel ricordo di qualcuno, per quello che abbiamo vissuto noi, in prima persona, per quel che ci piacerebbe vivere, in futuro, tutti insieme, come il traguardo di una vita.

Una storia, tante storie. Gli albori del calcio fatto da dirigenti visionari come Badò e Savojardo e poi la Grande Guerra e le vicende eroiche di Ticozzelli e Smith e ancora la scuola alessandrina che con Rangone insegna calcio e genenera cam-

Arezzi segna per i grigi su rigore, poco dopo Costanzo sigla il primo pareggio.

1962 (50 anni) Compleanno storico festeggiato alla grande: a Brescia si vince 3-0 grazie a Vitali, Sergio Bettini e Rizzo.

1968 (56 anni) Vittoria a Treviglio 3-2

Lorinc Tritz con Renato Cattaneo (a destra)

pioni come Baloncieri, Elvio Banchero, Ferrari, Bertolini, Cattaneo e Gandini e poi la Coppa Coni nel 1927 prima di esordire nel nuovo stadio che sarà poi il Moccagatta. E i campioni che sfilano

in rimonta con due gol in due minuti: da 2-1 a 2-3.

1973 (61 anni) 1-1 con il Seregno; rete di Dolso, autorete di Paparelli.

1979 (67 anni) Rivincita con la Biellese 2-0. Ferraris e Gardiman (al suo unico gol in grigio).

1990 e 1996 (78-84 anni) Doppia sfida con il Modena: 0-0 in casa contro l’allora capolista e poi sconfitta (l’unica in trasferta) per 2-1 con gol decisivo subito in pieno recupero.

2001 (89 anni) 1-1 con il Cesena: Cri-

des, senor Tritz, como està usted. Habla espanol ? Tritz non parla. Bon soir, monsieur. Parlez vous francais. Tritz mi guarda inebetito. Bona sira, siur Tritz, ul capìs l’italiòn. Ma sì, capire itagliano. Oh, accidenti finalmente ci comprendiamo. Signor Tritz le piace la nostra città? Ighen, molto pella; pelle strade, pelli monumenti, bellissimo quelo nuovo Piazza Vitorio Emanele. E che cosa ne dice delle nostre ragazze? Oh, oh! Quele bellissime. Veduto molto pelle pampine. Me piacere moltissimo spezialmente porsaline. Io subito inamorare, ma non potere parlare, loro

dal 1929, su quel prato, i più grandi, i campioni del mondo: Meazza, Piola, Combi, Orsi e tanti altri. Una storia che diventa la storia del colore della propria maglia, i Grigi, e vive nei decenni a venire, nei grandi cambiamenti della città e del calcio, conoscendo la realtà delle categorie inferiori e delle difficoltà economiche, tra declini e rinascite, dalla prima C nel dopoguerra all’ultima A nel 1957. Una storia emblematica che racconta tante storie e, forse, le spiega.

Poi c’è l’oggi, con l’impegno quotidiano e costante a costruire qualcosa di importante, l’oggi del Moccagatta riqualificato, l’oggi di un settore giovanile ricco di potenzialità, l’oggi di una solidità economica che è la prima garanzia per il domani. Perchè la storia è anche domani.

Gigi Poggio

stiano Scazzola pareggia il rigore di Rizzitelli.

2007 (95 anni) La più triste: 3-0 al Vado, ma siamo in D e non riusciamo a risalire.

2012 (100 anni) La partita del centenario.

Il Rimini è la vittima sacrificale. Artico e Fanucchi danno il via alla festa.

2018 (106 anni) Incastonata tra due partite di Coppa (che i grigi vinceranno) questa sfida, l’ultima della serie dei compleanni, finisce 0-0 contro il Monza: l’unico brivido la testata di Piccolo salvata sulla linea a portiere battuto.

non capire. E i dirigenti mai lasciare solo, sempre acompaggnare. Pasegiare sempre con dirigenti, campo, manciare: sempre con dirigenti. È soddisfatto della cucina alessandrina? Ighen, ighen. Me molto piacere, me manciare anciolotti, quando dirigente non vede. Signor Tritz mi permetta un’ultima domanda: lei è ammogliato? Nem, essere sciapolo. Meno male. Tritz è libero. Ed ora a voi graziose ammiratrici. Fatevi sotto, chissà che qualcuna riesca a dribblarlo!

Mario Bocchio

14 DOMANDE A...

GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

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FRANCESCO COSENZA “Ciccio”, calabrese doc, ha appena compiuto 34 anni. Difensore nel dna, inizia la carriera nella Reggina. Ama il kitesurf e la pasta con il pomodorino

Dove sei nato Locri (Reggio Calabria)

Il tuo compagno che ha fatto più carriera Francesco Acerbi

Quando sei nato 5 febbraio 1986

Il mister più importante della tua carriera Papagni, Pagliari, Atzori, Scazzola, Liverani

Il tuo stato civile Sposato

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La prima società in cui hai militato Reggina

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Hai sempre giocato in questo ruolo Sì sempre in difesa

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La tua squadra del cuore La Reggina

La musica che più ti piace Pop rock

Il momento “top” della tua carriera I playoff tra Reggina e Novara per salire in serie A

Il tuo piatto preferito La pasta con pomodorino fresco

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Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

Francesco

COSENZA 33

LO SPONSOR

GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

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LA TRADIZIONE GUARDA AVANTI

A Pico Maccario è stato conferito il riconoscimento dei Tre Bicchieri: un traguardo che pone l’azienda al top della qualità tra i vini d’Italia n questi anni, abbiamo constatato quanto nel mondo sia maturata una diversa cultura e una differente consapevolezza del bere. Questa situazione ha reso più semplice e più gratificante il nostro lavoro, accrescendo in tutti noi, contemporaneamente l’impegno e l’orgoglio nel promuovere un territorio vocato al vino che ha bisogno di farsi ulteriormente conoscere, ricercando anche attraverso una immagine di ritoccare un po’ la propria identità. Facciamo questa affermazione forti dell’esperienza di vent’anni di vendemmie, confortati da un trend di crescita costante che ha riscontri importanti in Italia e all’estero».

Così Vitaliano Maccario, uno dei titolari della Pico Maccario fotografa l’attuale situazione della cantina che nel 2022 festeggerà il primo quarto di secolo di produzione.

sultato che dedichiamo, a maggior ragione, a tutto il territorio che ci sentiamo di rappresentare».

«I

Pico Maccario ha legato, in origine, il proprio nome alla Barbera d’Asti ma poi il contesto è un po’ cambiato e anche il senso e l’orientamento della vostra produzione...

«La Barbera d’Asti è un vino che ha una lunga storia e un profondo radicamento

territoriale. E’ il vino della nostra tradizione e partire di qui ci ha consentito di arrivare lontano come conferma il riconoscimento dei Tre bicchieri, assegnatoci dalla Guida del Gambero Rosso che, pur costituendo un traguardo prestigioso e stimolante, non è certo per noi un punto di arrivo.

I Tre bicchieri, in ogni caso, per il signicato che ha un premio del genere, certificano un traguardo che ci pone al top della qualità tra i vini in Italia. Esserci arrivati proprio con il nostro Lavignone, cioè la nostra Barbera d’Asti, è un ri-

Lavignone che non finisce di raccogliere riconoscimenti...

«E’ vero, ai Tre bicchieri di cui la nostra Barbera si fregia già da qualche anno, si aggiunge ora il premio per il vino con il miglior rapporto qualità/prezzo, risultato che dà un senso profondo al nostro lavoro, basato su grandi numeri e valorizza anche quel segmento di produzione di vini piemontesi, meno celebrati del Barolo».

Una Barbera d’Asti nel gotha dei vini italiani, per qualità e prezzo che va incontro in toto al consumatore...

«Il consumatore oggi è molto cambiato: legge, s’informa e curiosa. Molti, sono venuti a visitare la nostra

Pico e Vitaliano Maccario

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Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

cantina a Mombaruzzo, facendosi prendere dalla curiosità, dopo aver bevuto il nostro vino al ristorante. Altri incuriositi dal passaparola e, aggiungo, dalla varietà delle nostre proposte...»

Parliamone, dunque...

«Ci sono le Barbere nelle loro diverse declinazioni, dall’Epico al Nizza docg e poi i due Monferrato Bianco Vita e ed Estrosa e ancora il Gavi e il moscato Dolcevita, per finire con il già citato Lavignone che proponiamo anche nella versione rosato, prodotto che sta incontrando consenso e sta andando molto bene».

Rosato che nella tradizione veniva chiamato chiaretto...

«Con un profondo legame alla tradizione, trattandosi di un rosè derivato dalla stessa Barbera d’Asti. Abbiamo lavorato sulla bellezza visiva del prodotto, sapendo che, anche nel consumatore di vino, l’occhio vuole la sua parte e il risultato è stato finora eccellente, se si pensa che il Rosato è il nostro secondo prodotto più venduto, con un consenso straordinario negli Stati Uniti».

La vostra azienda comunque non si ferma mai. Quali i vostri programmi futuri?

«Molte cose e una a cui teniamo in particolare perchè valorizza quell’idea di incoming che rappresenta il volano per farci

ranno nelle nostre vigne, per essere presentate e conosciute dai diversi operatori. Si tratta di un evento nazionale a cui diamo grande significato soprattutto perchè si svolge per la seconda volta in pochi anni, nei nostri vigneti e afferma in modo chiaro e inequivocabile il prestigio del nostro territorio».

Il Lavignone è il vino con il miglior rapporto qualità/prezzo conoscre e, soprattutto, per farci venire a conoscere, nella nostra cantina, dove lavoriamo. Sto parlando di Enovitis, prevista per i prossimi 18 e 19 giugno, una sorta di fiera di settore in cui macchine eapparecchiature legate alla vitivicoltura saranno esposte e opere-

C’è poi il nuovo spazio commerciale in piazzetta della Lega, ad Alessandria...

«Una scelta di cuore, certamente perchè ci sentiamo profondamente legati al capoluogo, tanto da fare un investimento importante nel cuore della città, convinti delle potenzialità della scelta che ha portato al restauro di un immobile di grande pregio e storicità».

Legame con Alessandria che significa anche legame coi Grigi...

«Un legame profondo fatto di affetto e passione, per i colori, per la storia, con la fiducia che questa società ci porterà lontano».

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I NOSTRI GIOVANI

Paolo Zago guida la formazione U13 coadiuvato dal vice Massimo Battistella

MICHELA AMISANO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 14 febbraio 2020

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UNDER 13 ALTO LIVELLO

Mister Paolo Zago (a sinistra) e il suo vice Massimo Battistella

uesta settimana riflettori puntati sulla formazione Under 13 di Mister Paolo Zago e del suo collaboratore Massimo Battistella.

Q

«La mia esperienza all’Alessandria è cominciata quattro anni fa. I primi due anni ho allenato il gruppo U9 con l’annata 2008 e 2009, lo scorso anno la categoria U12 e questa stagione, con lo stesso gruppo, l’U13.

Durante l’estate, grazie al lavoro dei direttori che si sono ben adoperati per permettere alla squadra di affrontare nel migliore dei modi un campionato difficile, quello Interregionale Professionistico a 9 con squadre di Serie A, B e C, sono stati inseriti sei nuovi giocatori per avere a disposizione il doppio ruolo. E’ un campionato ligure-piemontese a dieci squadre, che comprende Juventus (squadra A e squadra B ndr.), Torino, Genoa, Sampdoria, Novara, Pro Vercelli, Virtus Entella e Spezia. Il livello è molto alto e la gara del weekend è veramente impegnativa. Abbiamo iniziato la stagione con alcuni test match contro squadre im-

portanti, seguendo poi con tornei e amichevoli, nel corso dei quali siamo stati sempre concentrati e propositivi nel ricercare il nostro principio di possesso e di gestione; questi impegni hanno poi portato la squadra all’esordio in campionato».

Quali le risposte fino a questo punto della stagione?

«Il campionato ha dato delle ottime risposte sotto l’aspetto del gioco, dell’intensità e della partecipazione dei ragazzi: la squadra è sempre rimasta in gara in tutte le partite del girone di andata e ha sempre dimostrato una buona ricerca dei nostri principi. Si è sempre cercato di gestire la palla e il gioco di fronte a tutti gli avversari, anche contro quelli di maggior caratura rispetto a noi, senza mai snaturare il nostro gioco e provando ad imporre la nostra idea di calcio.

Credo che questa sia la chiave che ci ha permesso di affrontare il girone di andata con serenità. Giornata dopo giornata, il gruppo ha acquisito sempre più consapevolezza, tanto che le ultime tre gare con Juve A, Juve B e Torino sono state tre pre-

stazioni di livello. Dopo la pausa natalizia, abbiamo affrontato un test match con il Milan e, anche in questo caso, i riscontri, relativamente ai nostri principi, sono stati buoni. Da un paio di settimane è ripreso il campionato e stiamo lavorando per provare a mantenere alto il livello delle nostre prestazioni».

Parliamo dei suoi ragazzi…

«Sicuramente registriamo un miglioramento nell’applicazione dei principi e nell’attenzione, considerata anche l’età dei ragazzi.

Il gruppo ha bisogno però di crescere sotto l’aspetto della mentalità: nonostante sia consapevole dei propri mezzi e della propria qualità, talvolta manca in continuità. Da migliorare, inoltre, la gestione delle emozioni, sia positive che negative. Le emozioni positive dovrebbero essere condivise con il gruppo, poiché permettono la costruzione di un legame più saldo in un dato momento della partita o dell’allenamento e così da diventare l’elemento trascinante se condivise con tutti. Nel momento in cui viene esternata un’emozione negativa, questa deve portare

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Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

scelte. C’è condivisione anche sui mezzi, sui metodi e sui principi da allenare e il nostro confronto è sano e aperto. Lui sta migliorando la mia lettura della gara e di determinate situazioni in partita, poiché prima mi rapportavo a giocatori di fascia d’età più piccola. Durante le sedute di allenamento, quando si lavora sul collettivo le indicazioni e le correzioni arrivano da parte di entrambi, perché ho sempre reputato il mio collaboratore come un mio pari. Entrambi cerchiamo di dare ai ragazzi i principi importanti del nostro calcio perché ci crediamo e perché è quello che ci ha dato la forza per fare la differenza contro squadre anche più attrezzate di noi». a un miglioramento individuale, per permettere di superare le difficoltà e mettersi a disposizione del gruppo».

Su quali principi avete lavorato nella prima parte della stagione e su cosa lavorerete nei prossimi mesi?

«Il gruppo arrivava già da un percorso importante dal punto di vista dei principi generali e questo ha permesso un veloce adattamento dei nuovi giocatori a ciò che è l’idea di gioco dell’Alessandria Calcio. Si sono ripresi ed approfonditi principi come il giocare dentro, il giocare alle spalle, il giocare dentro per andare fuori e viceversa, mantenere l’ampiezza, il cambio lato con-

tinuo, lo smarcamento sopra linea per superare una linea di pressione, insomma tutte quelle situazioni collettive e/o individuali di possesso che consentissero ai nuovi di inserirsi al meglio all’interno del progetto Alessandria Calcio».

Chi è il suo vice e com’è il vostro rapporto con la squadra?

«Il mio vice è Massimo Battistella e nello staff c’è anche Lorenzo Celestre, come dirigente accompagnatore e collaboratore. Con Lorenzo ci conosciamo benissimo poiché abbiamo lavorato insieme gli scorsi anni, con Massimo è il primo anno. Il nostro rapporto è ottimo, di totale condivisione sulle

Sordità?

Il 2020 è l’anno della prevenzione dell’udito Regalatevi il tempo per un controllo gratuito

Cosa si aspetta dalla sua squadra al termine della stagione?

«Gli obiettivi penso possano essere principalmente tre. Sicuramente l’obiettivo principale è continuare a crescere nel proprio percorso, migliorarsi e prendere sempre maggior consapevolezza nei propri mezzi e nel credo dell’Alessandria. Sento che i giocatori pian piano inizino a capire, in base ai loro tempi, la nostra tipologia di calcio.

Li sento all’interno del progetto e del gruppo.

Il secondo obiettivo è quello di provare a ripetere le prestazioni che hanno mostrato in partite difficili e il terzo è condividere in maniera sana le loro emozioni, soprattutto quelle positive, per far sì che queste trascinino le prestazioni collettive, che sono quelle che permettono di fare la differenza».

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I NOSTRI GIOVANI

L’ORSO IN CASA I VenerdÏ 14 febbraio 2020

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LA FORMAZIONE UNDER 11 2019/2020

LE CLASSIFICHE DEI GIOVANI ORSI UNDER 17

BERRETTI Novara Lecco Renate Giana E. Monza Como Alessandria Pro Patria Pro Vercelli Gozzano

34 29 26 25 21 19 16 14 12 9

Monza Renate Novara Giana E. Pro Patria Lecco Alessandria Gozzano Pro Vercelli Como Olbia Pergolettese

UNDER 16 39 38 33 29 28 26 20 17 13 11 10 2

Monza Vicenza Novara Padova Pergolettese Giana E. Alessandria Pro Patria Gozzano Arzignano Sudtirol

8/2/2020 Pro Vercelli - Alessandria 2 - 1 Lecco - Como 1-1 Gozzano - Monza 2-3 Giana E. - Novara 2-2 Renate - Pro Patria 6-1

9/2/2020 Renate - Lecco 1-1 Gozzano - Como 3-0 Alessandria - Monza 0-4 Giana E. - Novara 1-0 Pro Vercelli - Olbia 6-1 Pro Patria - Pergolettese 2 - 0

9/2/2020 Pro Patria - Giana E. Alessandria - Vicenza Arzignano - Monza Padova - Novara Gozzano - Pergolettese Riposa Sudtirol

22/2/2020 Pro Patria - Giana E. Novara - Gozzano Monza - Lecco Como - Pro Vercelli Alessandria - Renate

23/2/2020 Olbia - Alessandria Lecco - Pro Patria Como - Giana E. Pergolettese - Gozzano Novara - Pro Vercelli Monza - Renate

16/2/2020 Sudtirol - Alessandria Giana E. - Arzignano Novara - Pro Patria Monza - Gozzano Riposa Pergolettese

UNDER 15 27 25 21 20 18 16 14 14 13 8 2

1-1 1-3 0-2 0-2 1-1

Renate Pro Vercelli Novara Monza Olbia Alessandria Pro Patria Lecco Como Giana E. Pergolettese Gozzano

38 36 35 31 23 22 21 17 15 15 10 7

9/2/2020 Renate - Lecco 2-0 Gozzano - Como 1-2 Alessandria - Monza 0-1 Giana E. - Novara 0-3 Pro Vercelli - Olbia 0-1 Pro Patria - Pergolettese 5 - 2

23/2/2020 Olbia - Alessandria Lecco - Pro Patria Como - Giana E. Pergolettese - Gozzano Novara - Pro Vercelli Monza - Renate

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Venerdì 14 febbraio 2020 I L’ORSO IN CASA

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