L'Orso in casa n.2 2019/20

L’ORSOINCASA ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 - N. 2 - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2019

LA PARTITA AL MOCCAGATTA UN SOLIDO PONTEDERA

Foto Mario Bocchio

ndria Alessa era Ponted ca ni Dome re b 6 otto 0 ,3 7 ore 1

FABIO ARTICO

Conoscere questa città e il suo stato d’animo nei confronti dei Grigi mi aiuta molto in questo nuovo ruolo per trasmettere ai ragazzi senso di appartenenza e per spiegare cos’è la nostra maglia

LA STRADA GIUSTA

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SOMMARIO

Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

5

14

IL PUNTO

L’EVENTO

Botta e risposta

Campo della Vittoria

TINO PASTORINO

GIGI POGGIO

6

18

L’AVVERSARIO

LO SPONSOR

Solido Pontedera

Evoluzione continua

TINO PASTORINO

GIGI POGGIO

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NON SOLO NUMERI

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20

A partire dal 14...

Artico: la strada giusta

L’INTERVISTA

I NOSTRI GIOVANI

GIGI POGGIO

GIGI POGGIO

MICHELA AMISANO

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 78 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 4 ottobre 2019

Il nostro percorso

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio - www.museogrigio.it

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

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IL GIRONE A

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

CLASSIFICA

INFO PREVENDITE

Il Monza vola, ma l’Alessandria rimane in scia Giana Erminio ultima: Albè torna in panchina Squadra

ALESSANDRIA-PONTEDERA PUNTI VENDITA VIVATICKET • GRUPPO ANTEPRIMA Piazza Garibaldi 40 - Alessandria • TABACCHERIA ROVERETO Spalto Rovereto 25 - Alessandria • TABACCHERIA MALAGRINO Corso C. Marx 44 - Alessandria • TABACCHERIA BAR NERVI Piazzetta Bini 5/B - Alessandria • L’OBLÒ - Via Genova 128 Spinetta Marengo (AL) • SASSONE VIAGGI BY STAT Via Saffi 1 - Casale Monf.to (AL) • TRAVEL Via Torino, 30 - Ovada (AL) • S.O.M.S. Oviglio Grigi Club “Gino Armano” Via XX Settembre 30 - Oviglio (AL)

Punti

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Monza

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Alessandria

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Renate

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Novara

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Pontedera

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7

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10

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Carrarese

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3

1

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Robur Siena

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Como

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Pro Patria

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ON LINE: www.vivaticket.it

AlbinoLeffe

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Arezzo

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Pianese

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Pro Vercelli

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STADIO MOCCAGATTA (Via Bellini) Sabato 5 ottobre dalle 9,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 19 Domenica 6 ottobre dalle 15,30 fino al termine del 1° tempo

Pistoiese

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Gozzano

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Olbia

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Juventus U23

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3

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Lecco

6

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0

5

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Pergolettese

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Giana Erminio

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2

5

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8A GIORNATA Domenica 6 ottobre 2019

4

9A GIORNATA Domenica 13 ottobre 2019

Como - Giana Erminio (5/10 ore 20,45)

Pro Vercelli - Juve U23 (12/10 ore 20,45)

Albinoleffe - Robur Siena

(ore 15,00)

Carrarese - Pergolettese

Gozzano - Carrarese

(ore 15,00)

Lecco - Pianese

(ore 15,00)

Pianese - Juventus U23

(ore 15,00)

Olbia - Pro Patria

(ore 15,00)

Pistoiese - Olbia

(ore 15,00)

Alessandria - Como

(ore 17,30)

Pro Patria - Lecco

(ore 15,00)

Giana Erminio - Novara

Alessandria - Pontedera

(ore 17,30)

(ore 15,00)

(ore 17,30)

Monza - Albinoleffe

(ore 17,30)

Arezzo - Monza

(ore 17,30)

Renate - Gozzano

(ore 17,30)

Novara - Pro Vercelli

(ore 17,30)

Robur Siena - Arezzo

(ore 17,30)

Pergolettese - Renate

(ore 17,30)

Pontedera - Pistoiese (14/10 ore 20,45)

PREZZI DI VENDITA (con di diritti di prevendita) • Tribuna d’Onore € 100 ridotto € 70 • Tribuna Giovanni Ferrari € 40 ridotto € 25 • Tribuna Centrale € 35 ridotto € 25 • Tribuna Laterale € 30 ridotto € 20 • Rettilineo € 15, ridotto € 10 • Curva Nord € 10, ridotto € 7 • Curva Ospiti (Sud) € 10 • Ridotti per donne e under 18 • Gratis bambini fino a 8 anni, accompagnati da un adulto con biglietto • Speciale Ragazzi: biglietto € 5 (da 6 anni compiuti ai 18 anni da compiere, promozione solo per il settore Rettilineo) PORTA 2 GRIGI AL MOCCA Promozione attivabile ai botteghini dello stadio sabato 5 ottobre Maggiori informazioni su: www.alessandriacalcio.it

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Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

TINO PASTORINO

IL PUNTO

BOTTA E RISPOSTA

Alessandria, regina per un giorno, con Chiarello, “bomber di scorta” Risponde subito il Monza che riconquista la vetta strapazzando la Juve U23 PILLOLE COPPA ITALIA A NOVARA Mercoledì 9 ottobre 2019 Novara-Alessandria (ore 20,30).

La vincente affronterà la Juventus U23 (che ha il fattore campo)

anciata la sfida cominciano i “botta e risposta”: Alessandria capolista per un giorno, Monza che risponde proprio al Moccagatta contro una Juventus tanto arrendevole quanto deludente. La squadra Fininvest è a quota 18 punti con una sola sconfitta; Grigi a 17, con cinque vittorie consecutive e l’imbattibilità in corso di Valentini. Per entrambe le contendenti uno zero in casella: Monza che non ha mai pareggiato, Alessandria che non ha mai perso (unica nel girone A).

Equilibrio nelle sezione gol: uno in più quelli segnati dai biancorossi, uno in meno quelli subiti dagli alessandrini. Il tutto in attesa del recupero di elementi importanti per entrambi i club: più lunga la degenza di Rigoni mentre è questione di giorni per rivedere in campo Gazzi e

L

L’INIZIATIVA ALLO STADIO COI NONNI

A

nche l’Alessandria aderirà alla Festa dei Nonni. Per la gara con il Pontedera, l’acquisto di un biglietto ridotto per un under 18 consentirà l’ingresso al nonno al costo di un euro. Nel caso in cui il nipote abbia meno di 8 anni, (ingresso gratuito), il nonno pagherà sempre un euro e in

Casarini.

Alle spalle delle contendenti un quartetto: il “giovane” Novara e il coriaceo Renate con 14 punti; Pontedera (bella reazione alla batosta contro il Renate) e Carrarese (una delle pronosticate alla vigilia) con 12. Tutte hanno perso una sola volta. La grossa incognita con potenzialità ancora inespresse ma con una rosa di categoria è il Siena: 10 punti e fattore campo tutto da ricostruire ma quanto fatto vedere a Monza, alla lunga, tornerà utile e di valore.

Zona play-out: è di certo un giudizio prematuro ma Giana (unico cambio in panchina del girone), Pergolettese, Lecco e Juventus pagano un avvio stentato e per certi versi preventivabile soprattutto per i milanesi e i cremaschi. Fanno invece scalpore i 2 gol a partita di media subiti dai bianconeri.

questo caso il nipotino pagherà la stessa cifra. Per gli abbonati over 65 stessa opportunità con ingresso per il nipote a un euro, acquistando il biglietto ai botteghini in prevendita, in base agli orari forniti dalla società. Inoltre nonno e nipote potranno provare l’emozione di scendere in campo con i Grigi nel momento dell’ingresso sul terreno.

Prenotazioni via mail a: info@alessandriacalcio.it entro giovedì 3 ottobre, ore 18, con recapito telefonico.

SALTI IN PANCHINA Girone A: Albè prende il posto di Maspero alla Giana. Il Lecco esonera Gaburro. Girone B: Triestina esonera Pavanel sostituendolo con Princivalli, FeralpiSalò saluta Zenoni ed assume Galderisi, Imolese licenzia Coppitelli per insediare Atzori. Girone C: a Bari Vivarini prende il posto di Cornacchini, a Rende Andreoli sostituito con Tricarico IL MERCATO CONTINUA Arezzo: ingaggiato il difensore Luca Ceccarelli (83). Olbia: arrivato il difensore Gozzi (86) RIVERA ALLENATORE Corso UEFA A: primi classificati con 110/110 Paolo Zanetti (Ascoli, ex S.Tirol) e Cristian Stellini (Inter). Tra i neo “patentati” Mancini (ex Foggia), Calabro (ex Viterbese), Camoranesi, T. Cerezo, Coppitelli, Maresca, Zaffaroni (AlbinoLeffe), K. Zeman e Gianni Rivera CHE FINE HANNO FATTO? Tre le squadre non iscritte della passata stagione nel girone A: l’Albissola è ripartita dalla Seconda categoria mentre Lucchese e Arzachena sono state ammesse alla serie D (così come le più blasonate Palermo e Foggia). A Lucca è stato il terzo fallimento degli ultimi 15 anni.

In Sardegna c’è stato il concreto interessamento di Gabriele Volpi, patron dello Spezia oltre che della Pro Recco di pallanuoto, con il progetto Orlean Invest. In panchina sempre Mauro Giorico. Il retrocesso Cuneo ricomincia dalla Terza Categoria

TINO PASTORINO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

6

Foto: fb U.S. Città di Pontedera

L’AVVERSARIO

SOLIDO PONTEDERA

In serie C per l’ottava stagione consecutiva, i granata di Maraia sono protagonisti di un ottimo campionato: 3 vittorie, 3 pari e una sconfitta l club disputa la sua ottava stagione consecutiva in serie C dove ha raggiunto i play off nel 2014 (eliminato dal Lecce) e nel 2018 (eliminato al primo turno dalla Viterbese).

I

L’ALLENATORE Ivan Maraia, 51 anni, toscano nato in Svizzera, è al terzo campionato sulla panchina toscana dopo essere stato per cinque anni il vice di Paolo Indiani. In precedenza era stato il secondo di Leonardo Semplici, attuale tecnico della Spal, in quel di Arezzo nella stagione 2009-10. Da calciatore ha vestito per 6 anni la maglia granata.

LO SCHEMA TATTICO Abitualmente viene utilizzato il 3-5-2.

Mazzini è il portiere titolare. La difesa ha i suoi cardini in Ropolo (secondo anno), Cicagna e Piana. Calcagni (quarto anno) e Daniele Mannini (secondo anno) sono gli esterni, con caratteristiche più difensive il primo, più di spinta l’ex Sampdoria (377 gare in blucerchiato). A centrocampo, dopo l’infortunio di Caponi, i ruoli sono consolidati in Bernardini, Barba e Serena (secondo anno, figlio dell’allenatore Michele Serena). Le rotazioni offensive coinvolgono Caio De Cenco, Tommasini (8 reti lo scorso

campionato) e Semprini.

IL MERCATO ESTIVO Movimenti equilibrati e programmati per il club toscano: uscito il portiere Biggeri (alla Viterbese) arriva dall’Atalanta Mazzini (era a Carrara). In difesa si è ovviato alle partenze di Benedetti (alla Pro Vercelli) e Borri (al Piacenza) con l’ex Grigio Piana, svincolatosi dalla Paganese e Cicagna dal Venezia (era a Reggio Emilia). Vettori ha smesso passando nei quadri tecnici societari. Qualche rotazione in più per il centrocampo con il prestito dal Monza di Barba (era alla Giana) e l’arrivo dal Genoa di Bernardini (ex Lucchese). In attacco via Pinazuti (al Novara) ecco De Cenco dal Padova.

LA STAGIONE Buona classifica con 12 punti frutto di 3 vittorie, 3 pareggi ed una sola

sconfitta, 4-0 a Meda contro il renate alla seconda giornata. Sono 11 i gol segnati (3 da De Cenco, 2 da Piana, Calcagni e Semprini, 1 da Tommasini e Mannini), 10 quelli subiti.

LA ROSA Portieri: 1 Sarri (99), 12 Bianchi (01), 22 Mazzini (98). Difensori: 2 Pavan (98), 3 Ropolo (93), 5 Risaliti (95), 6 Benassai (98), 13 Salvi (99), 15 Cicagna (99), 18 Piana (94), 24 Balloni (00). Centrocampisti: 4 Giuliani (99), 7 Mannini (83), 8 Caponi (88), 10 Barba (95), 14 Bernardini (98), 16 Bardini (00), 17 Serena (99), 19 Calcagni (94), 20 Bruzzo (99). Attaccanti: 9 De Cenco (Bra-89), 11 To m m a s i n i (98), 21 Semprini (98), 23 Negro (98).

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Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

SERGIO GIOVANELLI

AMARCORD

QUEL FILO AZZURRO Cosa lega, calcisticamente, Alessandria e Pontedera?

Aver battuto entrambe la Nazionale in amichevole, nel 1956 e nel 1994

osa unisce Alessandria e Pontedera? Di primo acchito chiunque risponderebbe: “sono nello stesso girone di campionato”. Vero. Ma non solo. Il filo rosso che avvicina le due città percorre vie tortuose. Le due ruote ad esempio. A pedali o con il motore. Pontedera è famosa nel mondo per la Piaggio, l’azienda che produce la Vespa (inutile aggiungere altro); Alessandria è celebre per essere la città della bicicletta: qui si cominciò a fare sul serio a livello agonistico, qui sorse la prima grande azienda produttrice di velocipedi, la Maino, qui venne fondata nel XIX secolo la prima Federazione Internazionale di ciclismo (l’antenata dell’attuale UCI).

Questo avvicina l’industria manifatturiera delle due città, ma le squadre di calcio? I Grigi sono stati in A, il Pontedera, al massimo in C. Eppure, entrambe nella loro sala dei trofei possono esibire lo “scalpo” della Nazionale che hanno sconfitto sul campo. Parliamo, è vero, di incontri amichevoli, ma questi risultati fuori pronostico fanno sempre notizia. Il 5 dicembre 1956 a Firenze, gli azzurri, in preparazione al match contro l’Austria, affrontarono i grigi: 3-2 il risultato finale (le reti di Morbello e la doppietta di Pratesi fecero sì

C

Firenze, 5 dicembre 1956 Nazionale A - Alessandria 2-3

che i grigi al 60’ fossero sul 3-0!); per commentare la partita si scomodarono tutte le più autorevoli firme del giornalismo dell’epoca, anche se i titoli dei giornali

IL TESTIMONE

IL RICORDO DI MATTEO ROSSI

È

il 6 aprile 1994, e nel pomeriggio le agenzie di stampa battono la notizia: Italia-Pontedera è finita 1-2. Nelle redazioni, qualche giornalista pensa ad un errore: avranno dimenticato lo zero, sarà finita 10-2. Nella formazione toscana di C2 ci sono nomi che sono e resteranno sconosciuti nei piani alti del calcio. Chi farà più fortuna sarà Alfredo Aglietti, una parentesi anche a Verona (prima Hellas, poi Chievo) dopo l’anno in A col Napoli. È lui, a metà frazione, a segnare il 2-0, ribat-

tendo in rete una respinta di Marchegiani. C’è anche il centrocampista Matteo Rossi (nella foto di quel giorno con Paolo Maldini), che nel campionato di C1 1995-’96 (allenatori Gianfranco Motta e poi Enzo Ferrari) avrebbe poi vestito la maglia grigia. «Andammo in vantaggio con una mia rete, e avrebbe potuto essere tranquillamente il gol

furono molto sobri. Solo Il Piccolo si sbilanciò con un “L’Alessandria ha sconfitto la Nazionale A (3-2)”.

Il 6 aprile 1994 l’Italia di Sacchi perse con il Pontedera del “sacchiano” D’Arrigo 2-1, un’amichevole di preparazione ai mondiali di USA ‘94. La Gazzetta dello Sport titolò in prima pagina: “Nazionale battuta 2-1. Ai Mondiali il Pontedera”.

La differenza in questa storia sta che l’Italia del 1958 non andò ai mondiali eliminata dall’Irlanda del Nord, quella del 1994 arrivò in finale perdendo ai rigori con il Brasile. della bandiera che da solo vale come una vittoria. Invece anticipò quello di Aglietti» ricorda Rossi. Che aggiunge: «Nella speranza che gli Azzurri riuscissero almeno ad acciuffare il pari – Massaro intanto aveva accorciato le distanze – il secondo tempo venne allungato di qualche minuto, tra le proteste di chi era arrivato a Coverciano per vedere la Nazionale, ma si era immedesimato in noi calciatori di quarta serie che stavamo facendo l’impresa». D’Arrigo, aveva battuto Arrigo, che di cognome fa Sacchi.

Due mesi dopo l’Italia è protagonista di un grande Mondiale negli Usa: le magie di Baggio ci regalano la finale, solo i rigori ci negano il titolo.

Mario Bocchio

GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Martedì 24 settembre 2019

Foto: Ilaria Cutuli

L’INTERVISTA

Dobbiamo andare avanti con lo stesso equilibrio di questi primi mesi, sapendo che ci sono ampi margini di miglioramento e crescita

ARTICO LA STRADA GIUSTA

8

9

Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

Lo staff 2019/20: Conti, Servili, Martini e Scazzola

unedì, dopo la vittoria di Lecco, è fin troppo facile scrivere di calcio e intervistare Fabio Artico ma, conoscendolo, sappiamo già che non indulgeremo in banalità o facile ottimismo. Però...

«Però questa classifica ce la teniamo stretta - puntualizza il DS Grigio - perchè non solo è meritata ma è anche la logica conseguenza di un lavoro fin qui fatto molto bene, con grande scrupolo, attenzione, tutti insieme. Adesso dobbiamo andare avanti con lo stesso equilibrio di questi primi mesi, sapendo che ci sono ampi margini di miglioramento e crescita».

L

Margini di crescita dove?

«Nella condizione di squadra e dei singoli, quelli, per esempio, arrivati un po’ in

Lecco: giocatori e tifosi uniti dopo il raddoppio di Chiarello

ritardo e che, ora, mordono il freno per recuperare il tempo perduto e, più in generale, nella necessità di far salire ancor di più il livello del nostro collettivo, perfezionandoci anche nei particolari. Ma, comunque, continua Artico - la strada è quella giusta, come abbiamo deciso d’imboccarla a metà luglio, in società, sposando termini che sono concetti quotidiani, declinabili all’infinito: lavoro, umiltà, professionalità».

Fabio Artico calciatore ad Alessandria ha lasciato il segno. E’ passato un po’ di tempo, strade diverse, altre piazze e altri contesti e poi è arrivata la chiamata di Luca Di Masi ed eccoti in una nuova veste: è come ricominciare da capo?

«Certo; in questo ruolo ho maturato esperienze qualche tempo fa ma qui, ad Ales-

sandria, la storia è inevitabilmente diversa.

Io mi sento in discussione continuamente e non potrebbe essere altrimenti, anche se sono sereno e sul pezzo, ma farei un pessimo servizio a me e alla società se non pensassi che devo affinarmi e crescere ancora. Naturalmente, essere stato ad Alessandria, conoscere questa città e il suo stato d’animo nei confronti dei Grigi mi aiuta molto in questo nuovo ruolo per trasmettere ai ragazzi senso di appartenenza, per spiegare cos’è la nostra maglia, perchè devono metabolizzare da subito che comunque questa è una piazza che ti entra dentro e che, quindi, lavorare al Moccagatta deve rappresentare sempre uno stimolo e un’emozione. Come lo è per me, d’altronde». segue a pagina 10

GRUPPO

alessandria

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L’INTERVISTA

Il giorno della presentazione alla stampa

Da Direttore sportivo hai individuato le figure dello staff che poi sei è andato a costruire. Com’è la relazione nel quotidiano con loro?

«C’è grande condivisione ed empatia tra noi e il lavoro procede sempre spedito. Li conoscevo da tempo e conoscevo anche la loro qualità di uomini e professionisti e, ora, c’è la conferma che la fiducia posta nella scelta è stata ben riposta. Poi, certo, si discute, perchè ognuno di noi può avere la propria visione ma poi la sintesi è sempre quella che ci fa agire insieme. E poi, in generale, c’è grande rispetto per i ruoli, aspetto le valorizza le singole figure e le singole professionalità con una influenza positiva nel gruppo dei giocatori che, infatti, vedo unito e collaborativo. Ecco, quando li vedo, i ragazzi mi danno l’idea di stare proprio bene insieme...»

Poi c’è il mister; ieri, a Lecco, ti abbiamo visto parlare fitto con lui prima della partita. Un confronto continuo...

«Come deve essere, d’altronde. Il nostro allenatore è una grande conoscitore di calcio e lavorare con lui è estremamente piacevole. Abbiamo idee simili e comunque anche nelle diversità sappiamo trovare momenti

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

10

Uno storico striscione della Nord dedicato a lui

di condivisione. Poi ha grande mestiere e grandi capaci gestionali: la sua mano si vede ovunque e nei minimi particolari».

Torniamo al tuo ruolo e al tuo rapporto con la città: oggi come vivi Alessandria?

«La vivo come la vivo da sempre, con affetto per come mi ha accolto e messo in

condizione di esprimermi in campo e per le amicizie che mi ha fatto incontrare e che sono diventate le amicizie di una vita, vere e profonde. Sono sicuramente un Fabio Artico diverso, meno istintivo e più razionale perchè me lo impone il ruolo e la funzione che oggi rivesto ma, contemporaneamente, continuo a essere uno che Alessandria la ama per quel che è, per le persone che la frequentano e la animano e per quello che ti sanno e possono dare e sono affascinato e orgoglioso per quello che sto facendo».

Inevitabile pensare all’era Sarri, tornando a quegli anni, a quelle criticità e a quei problemi e non proiettarsi poi nell’oggi che, invece, ha un aspetto certo più roseo e di prospettiva...

«Gli shock emotivi di quegli anni ci hanno sicuro resi più responsabili e più legati a questa maglia e a questi colori. Oggi viviamo in prima persona, a cominciare da me, un’esperienza in cui possiamo costruire qualcosa di davvero importante... e penso proprio che siamo sulla strada giusta».

11

Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

GIGI POGGIO

NON SOLO NUMERI

GAZZI Foto: Ilaria Cutuli

A PARTIRE DAL 14...

Abbiamo preso a pretesto i numeri per raccontare storie di calcio Cominciamo con il nostro capitano: una carriera ventennale

segue a pagina 12

NON SOLO NUMERI

Gian Piero Ventura

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

12

Antonio Conte

14

Il numero della sua maglia ispirato al grande Cruyff e ricorrente nella sua vita

78

Presenze nei Grigi in tre campionati Ha vinto la Coppa Italia di C

talità, passando dalla lotta per salire in A, alla promozione, fino al grande expoit della grande stagione giocata nel Bari di Ventura con Ranocchia e Bonucci e poi l’amarezza della retrocessione. Se tu pensi a come è Bari, grande città, vitale e appassionata e pensi a come si possa là vivere il calcio, potrai immaginarti quanto sia stato utile e bello come e calciatore vivere là quasi 7 anni».

E il Toro?

«Col Toro il salto di qualità c’è stato per il confronto con una piazza prestigiosa, conosciuta in tutto il mondo, dai colori alla storia...e poi l’Europa League, un momento in cui ho avuto la percezione di aver raggiunto quello che volevo».

a storia, tutta la storia, è fatta di numeri ma non solo. I numeri, comunque e in ogni caso, servono sia a quantificare che spiegare fatti, scelte e comportamenti. Anche noi dell’Orso in Casa abbiamo preso a pretesto i numeri per raccontare qualche storia e, in questo senso, abbiamo deciso di cominciare dal nostro capitano, Alessandro Gazzi e rac-

L

contare la sua storia di calciatore attraverso alcuni numeri della sua carriera.

Allora Ale, due le piazze dove hai giocato il maggior numero di partite, a Bari 239 e a Torino, in granata, 104.

Cosa resta di quella esperienza?

«A Bari ho giocato le mie prime partite nel calcio che conta, vivendo momenti che ti formano davvero, dal contesto alla men-

Ma non sono poche nemmeno 78 presenze coi Grigi e un trofeo, la Coppa Italia di Serie C, che non arrivava da 45 anni esatti...

«Vincere è bello ovunque e in qualunque categoria perchè vincere non è mai facile.

Quel giorno ce l’ho in mente ancora adesso per la marea di gente che c’era allo stadio e il clima che si respirava e ti dava, dal vivo, la sensazione di aver lavorato al meglio perchè tutta quella gente fosse lì».

13

Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

Jean François Gillet

Due mister, soprattutto nella tua carriera: Ventura con cui hai giocato 158 partite e Conte 59. Un loro profilo...

«Con Conte ho vinto un campionato di B a Bari e lì ho avuto modo di conoscere l’ambizione che ha nel proprio lavoro, con una cura dei dettagli trasversale a tutta la gestione tecnica e organizzativa, in campo e fuori. Aspetti mai visti, con una dedizione e una passione che hanno poi fatto la differenza. Ventura aveva un approccio al lavoro che insisteva anche molto sugli aspetti motivazionali, per convincerti ad arrivare dove tu stesso pensavi non saresti mai arrivato. Il Toro in Europa League è emblematico di questo modo di

Con la Coppa Italia di Serie C vinta nel 2018

gestire teste e gambe da parte dello stesso Ventura».

Molti avversari e molti compagni nella tua carriera...

«Impossibile ricordarli tutti, almeno quelli che ho affrontato. Ma una sensazione ce l’ho, bella distinta e cioè la qualità di certe giocate e certi giocatori, viste in serie A, la bellezza dei gesti atletici, l’estetica della corsa. E la spinta e la motivazione al confronto con quei campioni. Compagni con cui ho condiviso tante vicende? Beh... Gillet a Bari e Torino. Centinaia di partite con lui, un vero personaggio, un po’ fuori dagli schemi ma un vero talento che oggi, a

quaìrant’anni gioca ancora nel suo paese, allo standard Liegi».

Nella tua carriera soprattutto la maglia 14; come mai?

«Innanzitutto come riferimento a Holli e Benji e all’epopea di quel cartone animato e poi al numero di maglia di una grande protagonista del calcio come Johann Cruyff: mio padre era un suo grande estimatore.

Ma poi il 14 ricorre nella mia vita... e sovente. Mia nonna abitava al 14 e io, da piccolo, partendo dalla panchina avevo sempre quel numero».

A volte i numeri non sono solo numeri...

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L’EVENTO

GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

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CAMPO DELLA VITTORIA Il Moccagatta... prima del Moccagatta Ripercorriamo le vicende storiche che hanno portato alla sua edificazione 90 anni fa

elle molte, preziosissime pagine scritte sulla storia di Alessandria negli ultimi secoli, Alberto Ballerino si è sovente confrontato con le vicende relative all’edificazione dello stadio di Alessandria.

«La storia dello stadio della nostra città s’intreccia in maniera quasi indissolubile con quella della vita politica e amministrativa alessandrina degli anni ‘20 dello scorso secolo - ci racconta il giornalista con una doverosa premessa. Il Regime dava allo sport, in generale, un grande valore culturale e propagandistico. La realizzazione di nuovi impianti, dai campi di calcio alle piscine, fino alle piste per la corsa rispondeva a questo disegno, in cui convivevano il mito della forza e della com-

N

petizione che coinvolgesse la partecipazione delle masse. Non è un caso che proprio a quegli anni risalga la costruzione di alcuni impianti italiani come quello di Bologna o quello di Parma o lo stesso San Siro. E Alessandria non si sottrasse a questa tentazione».

Solo necessità legate alla propaganda o anche l’opportunità di dare una ribalta più funzionale a una squadra, in quel momento, tra le più forti d’Italia?

«In parte esisteva anche questa necessità; il valore della squadra, in quegli anni era assoluto, senza dimenticare che la dirigenza poteva contare su uomini forti come Ronza, tra i più solerti e competenti collaboratori di Teresio Borsalino o Ladislao Rocca che, contemporaneamente, da de-

Il Moccagatta quando era ancora “Campo del Littorio” Foto: Fondo Sartorio

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Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

Il progetto del monumento ai caduti a cui doveva essere intitolato il nuovo stadio

In alto, nel ‘56 al termine del match contro la Fiorentina.

A sinistra un utopistico progetto di ampliamento del 1968

putato al parlamento e presidente della squadra, seguì le varie fasi di edificazione dello stadio».

Ma chi elaborò il progetto e soprattutto da chi partì l’idea?

«L’idea, ribadisco, è originata da un’iniziativa di natura politica e parte dall’Ente sportivo di proprietà della Federazione Provinciale Fascista, allora governato dal potentissimo ras casalese, Cerutti, avviato a una luminosa carriera nelle gerarchie del Regime. L’area venne dunque trasferita in concessione trentennale dal Comune di Alessandria che versò anche all’ente una consistente cifra in denaro ma poi qualcosa s’inceppò. Il prefetto di Alessandria Selvi,

infatti, pensava che lo stadio nascente dovesse rifarsi nell’iconografia della sua architettura al mito dei Caduti, secondo una tradizione legata alla cultura anglosassone e in tal senso spinse per il progetto dell’architetto Bonicelli, in cui lo stadio veniva denominato “Campo della Vittoria”».

Più che uno stadio, dunque, un monumento ai Caduti...

«Un orientamento che non incontrò molto consenso in città, dove si pensava che il monumento dovesse certamente essere edificato ma in altro luogo e altro contesto e che, come per incanto, all’atto della sostituzione di Salvi, venne immediatamente superato».

Ma siamo già nella primavera del 1929...

«E lì i lavori partirono davvero, con l’affido alla Ditta Gandini e la concessione trentennale della struttura, così come edificata, all’Ente: niente stadio dedicato ai Caduti ma la schematica denominazione di Stadio del Littorio. Ma non era finita qui. Per il completamento dell’opera, utilizzata la prima volta il 6 ottobre ma inaugurata ufficialmente il 28 dello stesso mese, il Comune concedeva un prestito trentennale di 350.000 lire al Partito Fascista che non avrebbe mai onorato il contratto con il passaggio della proprietà dell’impianto allo stesso Comune. Come vedi - conclude Ballerino - una storia in cui si mischiano tanti elementi, tutti di estrema curiosità».

L’EVENTO

IL TESTIMONE

MARCO TARDELLI: “IL MOCCAGATTA AIUTA A FORMARE IL CARATTERE DI UN CALCIAT0RE” Mario Bocchio

SERGIO GIOVANELLI

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

L’

urlo nella notte di Madrid è diventato patrimonio dell’italianità. La voce di Marco Tardelli ha un sussulto: «Quel Mundial ridiede ottimismo a tutti gli italiani dopo anni difficili, pensiamo solo al terrorismo. Ecco perché è il più amato da tutti».

Un vero e proprio schizzo a centrocampo, i cui primi tratti affiorarono nella provincia.

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«Vero, prima a Pisa e poi a Como. La serie C era un serbatoio importante per il calcio italiano, oggi sinceramente non so se sia ancora così».

La sua esplosione avvenne a Como.

«Mi volle Giancarlo Beltrami, e trovai come allenatore Pippo Marchioro. Eravamo una bella squadra, concreta nel fare gioco e risultati, e venimmo promossi in B. Ricordo il portiere Rigamonti, gente come

MOCCAGATTA MILLE VITE Non solo calcio. Il prato verde del nostro stadio è stato teatro di altri sport ed eventi Dal rugby, alla boxe, al basket, ai concerti

ella sua vita il Moccagatta ha ospitato varie tipologie di spettacoli. Non solo calcio.

Nato come struttura destinata al gioco del pallone (anche se il progetto originale lo qualificava come impianto polisportivo), ha aperto le sue porte a molti più eventi delle 1703 gare ufficiali dei grigi.

La stessa Alessandria vi ha giocato tante amichevoli: celeberrimo l’incontro con il Santos di Pelè nel 1968, le sfide con Milan, Juventus, Genoa e Torino e molte

altre con avversarie nazionali ed internazionali.

Inoltre al “Littorio” negli anni ‘30 giocava l’Alessandria B nei tornei di I Divisione e Riserve.

Alessandria è stata sede di alcuni incontri di Nazionali e Rappresentative varie, nonché di spareggi: l’Italia B che nel 1931 battè la Francia del Sud-Ovest 2-0; oppure lo spareggio Pro Vercelli-Cairese di serie D negli anni’ 80.

Chi ha i capelli bianchi avrà assistito in estate a due importanti tornei come il

“Martiri della Libertà” e l’“Andrea Viviano”, oggi scomparsi.

Non solo pallone rotondo: anche quello ovale è stato protagonista sul prato del “Mocca” tra il 1956 e il ‘58 quando l’Alessandria Rugby militava in serie A. E come dimenticare la tournée dei mitici

Il rugby sul prato del Moccagatta

Il palco di Claudio Baglioni nel 1985

Set del film “Ora e per sempre”

N

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Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

Fontolan, Guidetti, Scanziani e l’attaccante Cappellini».

Proprio nella stagione 1974-’75, l’ultima dei Grigi in B, lei conobbe il “Moccagatta”.

«Uno stadio importante, lo stadio di Rivera.

Ricordo che vincemmo 3-2 con doppietta di Cappellini. All’andata i Grigi ci avevano battuti e avevamo tanta voglia di rifarci.

Ricordo soprattutto il pubblico che ci

faceva sentire il fiato sul collo, e diventava cattivo quando uno del Como faceva un fallo. Stadi come questo, soprattutto per un giovane, aiutano a formare il carattere».

Stadi e violenza…

«Tutti vogliamo fare qualcosa, ma non riusciamo mai a fare niente. Siamo rimasti solo noi italiani a non riuscire a debellare il malaffare e il razzismo negli stadi».

Harlem Globetrotters, i giocolieri della pallacanestro che ebbero il merito di diffondere la cultura del basket facendo conoscere la bravura dei giocatori di colore, fino ad allora esclusi dalla ribalta professionale?

Per finire con lo sport la boxe. Il 3 luglio 1963 Salvatore Burruni difese al Moccagatta la corona di campione europeo dei pesi mosca cobntro il francese Libeer. Il sardo si impose ai punti. Nel sottoclou Benito Michelon, in preparazione del match per il titolo italiano, si sbarazzò del suo avversario per KO tecnico.

La musica con il Cantagiro, i concerti (quello di Laura Pausini del 2009 costrinse i grigi a giocare due partite ad Ivrea a causa dei danni provocati dall’evento canoro) e… tutto quanto fa spettacolo. Buon compleanno Mocca!

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GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

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EVOLUZIONE C0NTINUA Giampiero Sacco, da 20 anni alla guida di DS Termoidraulica Le sfide del settore “impiantistica”

n ventennio alla guida della propria società è un dato di rilievo e non solo per gli annali. DS Termoidraulica è la “creatura” che Giampiero Sacco segue da vent’anni, ci racconta nel segno di una mission che coniuga impegno lavoro per rispondere alle sfide di un settore nevralgico come quello dell’impiantistica, perennemente a confronto con l’evoluzione della tecnologia e delle dinamiche del mercato. Una sfida che si gioca confrontandosi con il settore privato, quello pubblico e quello industriale, in un contesto che, negli anni, non è solo più alessandrino ma è andato crescendo e allargandosi nel confronto con dinamiche tecniche e commerciali in continua e velocissima evoluzione.

«Le mie prime esperienze nel settore risalgono, più o meno a trent’anni fa e i cambiamenti, dunque, li percepisco, anche per averli vissuti da sempre anche in prima persona, - dice il titolare di DS Termoidraulica -. Da semplice apprendista, crescendo e formandomi e salendo piano piano, prima come operaio e poi in società, arrivando proprio con DS Termoidraulica, alla mia prima azienda. Un percorso quotidiano in cui mi sono avventurato, acquisendo mestiere ed esperienza e, via via, prendendo consapevolezza che per trovare

U

mercato, è necessario, in primis, maturare la capacità di ascoltare, capire e confrontarsi con realtà sempre più esigenti e informate, per poi trovare, con loro, risposte alle domande che ti vengono poste».

Oggi DS Termoidraulica è qualcosa di importante e, comunque, in continua evoluzione...?

«Non siamo solo impiantistica ma tanto altro. Il nostro ambito di intervento riguarda gli impianti sanitari, quelli di riscaldamento, di refrigerazione e di condizionamento.

Un contesto variegato e in continua fibrillazione che incontra le esigenze più diverse, dalla famiglia che cerca il condizionatore, all’azienda che vuole un intervento di ristrutturazione dei propri impianti fino alla gestione del calore del condominio».

Quindi diverse realtà chiamate a convivere secondo le necessità di utenza e mercato.

«E’ così, in effetti. Siamo un team in cui operano professionalità diverse, dagli impiantisti ai tecnici che si muovono a 360

gradi nelle varie realtà in cui sono chiamati a operare, sempre a contatto con necessità diverse, a cominciare da quelle dei clienti, ma non solo».

Sempre attenti ad aggiornarsi per nuove sfide...

«Strategia logica e inevitabile; il nostro settore è uno di quelli nei quali devi saperti calare in maniera tempestiva e consapevole se vuoi essere competitivo e aggiornato. Il cliente, pubblico o privato, oggi, per la natura dei servizi e delle prestazioni che ti chiede, si informa, partendo da una base di conoscenza evidente. Da lì, parte per operare le proprie scelte, ma l’azienda deve essere pronta a rispondere, tempestivamente e correttamente. Questa è la base del nostro lavoro che significa, in uno slogan, formarsi per poi informare».

Esiste, o è esistito un momento di crisi, in questo settore?

«Alla crisi abbiamo cercato di rispondere con la qualità della proposta e la trasparenza dell’offerta. La famiglia così come

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ARGOMENTO

Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

l’azienda pubblica o il grande gruppo privato hanno bisogno di sapere come e quando spendere e noi abbiamo il dovere di dare risposte certe e convincenti, partendo dal dato incontestabile che forniture e prezzi hanno costi di mercato e sotto una certa soglia non si può scendere, se si vuole offrire e acquistare qualità. Noi cerchiamo di essere chiari con utenza e clienti e questo, alla fine, paga. Comunque, se crisi c’è stata, noi l’abbiamo avvertita poco. Abbiamo acquisito forniture importanti, non solo, in città. Penso alla “gestione calore” alla Scuola di Polizia di Alessandria, giusto per rendere l’idea del nostro giro d’affari e della qualità di certe nostre committenze.

Segno evidente che la nostra attività, in questi anni, è andata indiscutibilmente allargandosi, con servizi erogati anche fuori città con buoni riscontri e con tutti i diversi

Sordità?

Il 2019 è l’anno della prevenzione dell’udito Regalatevi il tempo per un controllo gratuito

rami della nostra azienda. E poi c’è poi la partnership con Carbotermo che si sta rivelando una collaborazione forte e strategica con risultati significativi in termini di numeri e lavoro, sempre all’insegna della qualità e dell’efficienza».

Da tempo sponsor e tifoso, sempre con grande fiducia.

«Fiducia di tifoso e imprenditore che crede in questa società e ritiene che collaborare e sostenere i Grigi sia importante per gli sforzi fatti da sempre da una società che ha basi solide e grande passione per quello che fa. Il marchio dell’Alessandria è sinonimo di calcio fatto bene, in maniera sostenibile e proiettata nel futuro che, tra l’altro, in questi primi mesi mi pare assolutamente roseo. Una situazione piacevole, insomma».

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L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

20 Foto: Michela Amisano

I NOSTRI GIOVANI

IL NOSTRO PERCORSO

Nereo Omero è al timone del settore giovanile per il quarto anno consecutivo Con lui facciamo una panoramica tra passato, presente e futuro (1) tagione 2019/20 iniziata da poche settimane, con il Responsabile del Settore Giovanile Nereo Omero una panoramica sulle formazioni, tra passato, presente e futuro…

S

«E’ appena cominciato il quarto anno.

Siamo a un buon punto del percorso. Ora il Settore Giovanile ha una fisionomia molto chiara, che ci distingue e che va nella direzione in cui avevamo il desiderio che andasse. Adesso arriva il momento più difficile, perché siamo cresciuti tanto nelle prestazioni e nei risultati. Infatti il difficile come sempre non è tanto arrivare, quanto mantenere quei livelli. Questo è un quesito che mi sto ponendo in questi giorni – ci confessa Omero – e mi rendo conto che la soluzione è saper ricondurre tutto alla squadra, all’essere umili, all’essere disponibili, al saper mettere in gioco qualcosa di sé per il proprio gruppo. E questo vale sia per il gruppo allenatori, sia per ogni singolo gruppo squadra. E’ un concetto talmente semplice che a volte si dà per scontato, ma che deve essere curato quotidianamente ed essere chiaro nella testa».

Una quarta stagione che ha visto due

Corrado Buonagrazia

Marco Defrancisci

conferme in due ruoli chiave, il Coordinatore Tecnico e il Responsabile dell’Attività di Base…

«Sì, il Coordinatore Tecnico è anche per questa stagione Corrado Buonagrazia, perché ritengo che sia una figura più che mai idonea per coordinare un gruppo di lavoro, poiché ha grandissime capacità comunicative, di sintesi, riesce a gestire tutti gli aspetti tecnici, tattici e metodologici insieme e quindi ritengo sia la persona più adatta per questo ruolo nel Settore Giovanile dell’Alessandria oggi. Conferma pienissima anche per il Responsabile dell’Attività di Base Marco Defrancisci. E’ sufficiente andare a vedere quanto la qualità media delle rose dei nostri “piccoli” e “piccolini” sia cresciuta, quanto sono capaci di essere dentro la nostra idea di calcio e di fare prestazioni weekend dopo weekend; spesso sono alla pari con squadre di club di Serie A e questo sicuramente è merito di Marco».

Veniamo agli staff e alle formazioni Nazionali dei Settore Giovanile. Quali le conferme e le novità?

«Lo staff della formazione Berretti è confermato quasi in toto, in particolare la guida del primo allenatore Fabio Rebuffi,

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Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

che è con noi da quattro anni in questa categoria, il quinto nel Settore Giovanile Grigio. E’ una rosa giovane che, nonostante questa caratteristica, fornisce il terzo portiere alla prima squadra, Christian Marietta. Inoltre Filip e Macchioni si sono allenati con soddisfazione, esordendo in qualche amichevole. L’U19 ha già proposto al professionismo importante giocatori come Robotti e ci sono altre tre-quattro individualità che secondo me possono fare un gran bel percorso. Posso dire che tutti i ragazzi, soprattutto quest’anno, riescono a esprimere un’idea di calcio che a me piace molto. Staff confermato anche per l’U17 con mister Silvio Cassaro. Per la prima volta da quando sono all’Alessandria è una rosa pura di 2003, più un portiere 2004. Sono ragazzi che hanno fatto bellissimi percorsi in rappresentativa, hanno dimostrato buonissime qualità in un contesto di squadra e che, con la giusta disponibilità, possono formare una squadra competitiva. Dopo qualche anno di pausa, stata riallestita la formazione U16 ed è stata affidata a mister Augusto De Bartolo, in precedenza allenatore dell’Under 14. Il loro campionato inizierà il 13 di ottobre contro il Novara. Sarà un campionato molto intenso dal punto di vista delle trasferte, perché affronteremo squadre di tutto il Nord Italia ed estremamente qualitativo perché il 70% delle compagini di questo campionato comprende tra i quattordici-quindici migliori settori giovanili

Adesso arriva il momento più difficile, perché siamo cresciuti tanto nelle prestazioni e nei risultati.

Dobbiamo mantenere certi livelli Nereo Omero

di Serie C, che non hanno nulla da invidiare ai settori giovanili di categorie superiori. L’U15 ha un nuovo mister, Claudio Manfrin, tanti ragazzi nuovi, tante novità. E’ una squadra che ha la serenità di avere davanti ancora un percorso lungo 4 anni per poter entrare sempre di più nella nostra idea di calcio e nella nostra mentalità di interpretarlo».

Passiamo alle formazioni dei più piccoli…

«Sì, abbiamo l’U14 che gioca a 11, 3 formazioni a 9: l’U13, l’U12 e l’U11, 2 formazioni a 7: l’U10 e l’U9 e una a 5 dei più piccini, senza dimenticare la Scuola Calcio che in questi giorni ha abbondantemente superato quota 100 iscritti e si sta avvicinando alla soglia dei 150. Un altro obiettivo che ci dimostra che il territorio alessandrino apprezza e segue la nostra iniziativa”.

Diversi ragazzi del Settore Giovanile aggregati in Prima Squadra, pertanto rapporti costanti con il nuovo Direttore segue a pagina 22

I NOSTRI GIOVANI Sportivo Artico…

«Negli ultimi due anni, da quando la valorizzazione dei giovani del Settore Giovanile dell’Alessandria è diventata un obiettivo da raggiungere, i rapporti sono stati sempre più intensi e proficui e prosegue questa grande collaborazione anche con il Direttore Sportivo Fabio Artico, che ha passione per il Settore Giovanile, grande occhio per i giovani e sa dare obiettivi a breve termine da raggiungere per la crescita del singolo, perché è giusto che il suo sguardo vada anche nello specifico del singolo ragazzo».

L’ORSO IN CASA I Venerdì 4 ottobre 2019

Prosegue la sinergia con la prima squadra Con il DS Artico grande collaborazione

Negli anni è cresciuta la qualità dei nostri allenatori con la presenza di tecnici dotati di abilitazioni professionali e tecniche che vengono riconfermati di anno in anno.

«Sì, riusciamo ad avere sempre più tecnici

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confermati negli anni ed è fondamentale per la nostra idea di calcio. Abbiamo un mister con patentino Uefa A e alcuni con Uefa B e Uefa C; quasi tutti sono patentati come da regolamento della Federazione e quelli non patentati sono tutti laureati in Scienze Motorie e sono idonei per allenare la categoria per cui sono stati scelti.

Questo è un aspetto fondamentale perché il nostro modo di lavorare ha bisogno di conoscenza, di tempo, fare sì che le persone credano al progetto e che ne abbiano grande consapevolezza. E poi molti componenti del Settore Giovanile qui stanno bene, sono soddisfatti di ciò che stiamo facendo, grazie alla proprietà, al Presidente Di Masi che non fa mancare nulla e anche grazie a un’idea di calcio che ci fa sentire sulla strada giusta, a favore dei ragazzi».

Prosegue sul prossimo numero

LE CLASSIFICHE DEI GIOVANI ORSI UNDER 17

BERRETTI Como Lecco Pro Vercelli Novara Giana E. Monza Pro Patria Alessandria Gozzano Renate

28/9/2019 Giana E. - Renate Gozzano - Pro Vercelli Lecco - Pro Patria Monza - Como Novara - Alessandria

5/10/2019 Alessandria - Pro Patria Como - Novara Lecco - Giana E. Pro Vercelli - Monza Renate - Gozzano

6 6 6 4 3 3 1 0 0 0

1-0 1-4 3-2 1-2 4-1

Renate Novara Monza Como Giana E. Lecco Pro Patria Alessandria Pro Vercelli Pergolettese Gozzano Olbia

29/9/2019 Alessandria - Lecco Pro Patria - Como Giana E. - Gozzano Novara - Olbia Pro Vercelli - Monza Renate - Pergolettese

13/10/2019 Lecco - Renate Como - Gozzano Monza - Alessandria Novara - Giana E. Olbia - Pro Vercelli Pergolettese - Pro Patria

UNDER 16 12 9 7 6 6 6 6 4 4 1 0 0

1-2 3-0 3-2 2-2 3-0

Alessandria Arzignano Gozzano Monza Novara Pergolettese Pro Patria Sudtirol Vicenza

13/10/2019 Alessandria - Novara Arzignano - Pergolettese Pro Patria - Monza Padova - Giana E. Sudtirol - Vicenza Riposa Gozzano

UNDER 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pro Vercelli Renate Novara Monza Pro Patria Giana E. Alessandria Gozzano Lecco Pergolettese Como Olbia

29/9/2019 Alessandria - Lecco Pro Patria - Como Giana E. - Gozzano Novara - Olbia Pro Vercelli - Monza Renate - Pergolettese

13/10/2019 Lecco - Renate Como - Gozzano Monza - Alessandria Novara - Giana E. Olbia - Pro Vercelli Pergolettese - Pro Patria

12 12 9 6 5 4 3 3 3 3 1 0

1-2 3-3 2-1 1-0 1-0

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Venerdì 4 ottobre 2019 I L’ORSO IN CASA

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