L'Orso in casa n.7 2021/22

N. 7 | GIOVEDÌ 25 / VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021

IL PUNTO Brescia, che ripartenza Grigi, tre punti d’oro

L’AVVERSARIA Cremonese, i playoff a portata di mano

FACCIA A FACCIA Russo, Milanese e Pierozzi: Grigi in Azzurro

BACKSTAGE I segreti del centro sportivo Michelin Sport Club

LO SPONSOR

foto Lorenzo Colombo

Sabbione, il prosciutto di casa

LA PARTITA ALESSANDRIA-CREMONESE Sabato 27 novembre 2021 - Ore 14,00

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L’ORSO IN CASA | 3

foto LaPresse

IL PUNTO / IL CAMPIONATO Brescia: che ripartenza.

Solo Pisa e Lecce rimangono in scia.

Poi nove squadre in tre punti a giocarsi i play off.

A Ferrara una grande Alessandria vince la prima in trasferta

Tre punti d’

oro

di TINO PASTORINO ■ Al Pisa, senza i tre squalificati, basta una punizione di Cohen dopo 7 minuti per avere la meglio sul Benevento, al terzo stop consecutivo. Partita vibrante il posticipo domenicale con gli ospiti che possono recriminare su un gol annullato ad Improta nel recupero oltre alle decisive parate di Nicolas. I toscani mantengono il secondo posto tornando alla vittoria che mancava dal 2 ottobre. Ma la squadra del momento è la capolista Brescia: Pippo Inzaghi conosce benissimo la serie B e la sua esperienza è stata fondamentale per risollevare le sorti di una squadra che, dopo due sconfitte consecutive, ha vinto quattro delle ultime cinque partite disputate e sono state tutti successi con un solo gol di scarto.

Il miglior attacco della cadetteria, 26 gol, ha visto protagonisti ben tredici diversi giocatori. Vincere a Vicenza non è stato facile considerato che Diaw ha sprecato il rigore del possibile 2-2.

Ora è quella del Lecce la mi-

gliore serie positiva: una sola sconfitta, alla prima giornata a Cremona, e 24 punti dopo il pari a Frosinone che tiene a distanza i ciociari.

Poi l’equilibrio: dal quarto al dodicesimo posto troviamo nove squadre in tre punti ed ad ogni giornata tutto può succedere. Menzione per il Monza che ritrova Dani Mota (doppietta) e chiude, pur soffrendo, la serie utile del Como che non perdeva da sette turni (cinque vittorie). Gran secondo tempo della Cremonese a Reggio Calabria: partita vinta in rimonta, pur con un rigore fallito da Fagioli ma Pecchia ha trovato un vero e pro-

I marcatori 8 Coda (Lecce, 2 rig.)

7 Dionisi (Ascoli, 3 rig.)

6 Corazza (Alessandria, 1 rig.), Donnarumma (Ternana, 1 rig.), Galabinov (Reggina, 2 rig.), Lucca (Pisa, 1 rig.), Lapadula (Benevento), Mulattieri (Crotone) 5 Gori (Cosenza, 1 rig.), Colombo (Spal), Strefezza (Lecce), Falletti (Ternana), Okwonkwo (Cittadella)

prio trascinatore in Buonaiuto.

Sempre in difficoltà il Parma che si aggrappa alle parate di Buffon: ora la squadra di Maresca è appaiata alla Ternana con solo 3 punti sulla zona play out.

In coda, delle ultime sei, chi ha fatto più punti nell’ultimo mese è stata l’Alessandria: gran bella prestazione in casa Spal, forse la miglior partita stagionale, con i ragazzi in maglia Grigia capaci di rimontare due volte lo svantaggio e piazzare la botta vincente con Arrighini, vale a dire 3 gol in 15 minuti. Ma è già ora di pensare all’imminente sfida contro la Cremonese, la grande rivale della stagione 2016-17, che si presenterà al Moccagatta con uno score di 10 punti conquistati in trasferta, tutti nelle ultime cinque uscite e con la sola sconfitta di Brescia del 23 ottobre.

Dopo la Cremonese, ecco l’ultimo turno infrasettimanale con la trasferta in casa del Pordenone; poi Cittadella, Reggina, Parma e Vicenza per chiudere il girone di andata.

Ma la 14esima giornata propone la super sfida di vertice tra Brescia e Pisa dove sarà in palio una “fettina” di serie A. Da seguire anche il match tra Ascoli e Monza con le due squadre appaiate a quota 21 e poi c’è un Como-Parma che potrebbe essere una sorta di ultima spiaggia per gli emiliani. E’ proprio una serie B spettacolare!

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4 | L’ORSO IN CASA

La classifica di Serie B Squadra

I prossimi turni

PT

G

V

N

P

GF

GS

DR

BRESCIA

27

13

8

3

2

26

16

10

LECCE

24

13

6

6

1

21

10

11

PISA

22

13

7

4

2

19

11

8

FROSINONE

22

13

5

7

1

18

10

8

CREMONESE

22

13

6

4

3

17

12

5

REGGINA

22

13

6

4

3

14

11

3

ASCOLI

21

13

6

3

4

18

16

2

MONZA

21

13

5

6

2

14

12

2

PERUGIA

20

13

5

5

3

14

12

2

CITTADELLA

20

13

6

2

5

14

14

0

BENEVENTO

19

13

5

4

4

18

12

6

COMO

19

13

5

4

4

20

17

3

TERNANA

17

13

5

2

6

21

20

1

PARMA

17

13

4

5

4

17

18

-1

COSENZA

15

13

4

3

6

13

19

-6

SPAL

14

13

3

5

5

18

16

2

ALESSANDRIA

11

13

3

2

8

14

24

-10

CROTONE

8

13

1

5

7

13

24

-11

LR VICENZA

4

13

1

1

11

12

27

-15

PORDENONE

3

13

0

3

10

8

28

-20

14ª GIORNATA sabato 27 novembre 2021 Crotone-Vicenza ven. 26/11, ore 18,00 Lecce-Ternana ven. 26/11, ore 20,30 Alessandria-Cremonese ore 14,00 Ascoli-Monza ore 14,00 Benevento-Reggina ore 14,00 Frosinone-Pordenone ore 14,00 Cosenza-Spal ore 14,00 Brescia-Pisa ore 16,15 Perugia-Cittadella ore 18,30 Como-Parma dom. 28/11, ore 20,30

15ª GIORNATA martedì 30 novembre 2021 Ternana-Crotone lun. 29/11, ore 20,30 Cremonese-Frosinone ore 18,00 Pisa-Perugia ore 18,00 Vicenza-Benevento ore 20,30 Monza-Cosenza ore 20,30 Pordenone-Alessandria ore 20,30 Reggina-Ascoli ore 20,30 Spal-Lecce ore 20,30 Parma-Brescia merc. 1/12, ore 18,00 Cittadella-Como merc. 1/12, ore 20,30

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L’ORSO IN CASA | 5

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A causa delle norme di distanziamento, la capienza dello stadio è ridotta al 75%

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Si ricorda inoltre l’obbligo di indossare la mascherina (almeno di tipo chirurgico o FFP2) e di mantenere l’opportuno distanziamento.

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L’ORSO IN CASA Supplemento al ‘Il Piccolo’ del 26/11/21 e ‘Il Novese/L’Ovadese’ del 25/11/21 A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico Cristina Pigoni Impaginazione Mauro Risciglione Foto Nicolò Guerra, Lorenzo Colombo In collaborazione con Medial srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

INFO: www.alessandriacalcio.it

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6 | L’ORSO IN CASA

MUSEO GRIGIO / IL PERSONAGGIO

La Cremonese di Luzzara A 15 anni dalla morte è ancora vivo il ricordo e l’affetto nei suoi confronti. Un presidente che ha regnato per 35 anni portando i grigiorossi dalla Serie C ai fasti della Serie A di MARIO BOCCHIO ■ Domenico Luzzara simbolo di un calcio che non c’è più. Sono quindici anni che il Presidentissimo della Cremonese se ne è andato. Ciò che è rimasto però è il suo ricordo nel cuore dei tifosi e gli splendidi campionati con lui alla guida.

Erano gli anni ’60 e la Cremo vivacchiava in Terza Serie. Erano lontani i tempi della gloria nella massima categoria e nel 1967 era arrivata un’umiliante retrocessione in D. Domenico Luzzara ereditò il timone della società da Luciano Grandi e al primo tentativo vinse il campionato tornando tra i professionisti.

Dopo un breve regno ad interim del presidente uscente, Luzzara divenne di nuovo il numero uno e qui iniziò il sogno. Nel 1977 la squadra dominò il campionato di Serie C, tornando in B. In seconda serie rimase solo un anno ma qualcosa era cambiato. Nel

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Ugo Tognazzi con Domenico Luzzara

1981 arrivò una nuova promozione, con Guido Vincenzi in panchina e la consapevolezza di poter sognare in grande. Luzzara scelse l’ex bandiera Emiliano Mondonico come allenatore e fu una decisione più che azzeccata. Dopo gli spareggi persi nel 1983, nella stagione successiva arrivò la grande promozione in A: Cremona e la Cremonese

Mi ritorni in mente Gigi Turci, professione portiere Alessandria-Cremonese nel segno di Luigi Turci, professione portiere.

Arrivò nei Grigi per la stagione 1991’92, proveniente dal Treviso. Giocò un solo campionato in C1 (undicesimo posto con l’altalena Sabadini-Riccomini-Sabadini alla guida tecnica) per poi ritornare a Cremona, la sua città. A soli 22 anni, nel 1992, diventò il titolare, prendendo il posto di Rampulla.

L’unica sfortuna fu quella di nascere in un’epoca in cui i portieri italiani erano i migliori al mondo e la nazionale restò così un’utopia. Turci comunque rimase titolarissimo negli anni delle storiche salvezze in A. Sembrava potesse andare all’Inter, per sostituire Zenga ma alla fine gli venne preferito Pagliuca. Proprio contro i nerazzurri rimediò un brutto infortunio a causa di un intervento folle di Paul Ince. Fine del campionato per Turci e fine dell’avventura grigio rossa. La sua carriera continuò ad alti livelli con Udinese e Samp.

erano tra i grandi. Il sedicesimo posto riportò in cadetteria i grigiorossi ma era solo un arrivederci. Perché negli anni seguenti la squadra disputò altri 5 anni in A da protagonista, vincendo l’Anglo-Italiano nel 1993 e lanciando nel grande palcoscenico molti giocatori, Antonio Cabrini e Gianluca Vialli su tutti. Furono campionati fantastici, di enormi gioie, sempre con il grande Luzzara alla guida. Purtroppo negli ultimi anni la situazione divenne sempre più difficile, i tempi erano cambiati così come le persone e la Cremo sprofondò in C2.

Luzzara lasciò il timone nel 2002, con la squadra lontana dai bei tempi che furono.

Nonostante ciò l’affetto nei confronti del Presidente non è mai cambiato. Dopo la sua morte nel 2006, gli venne intitolato il piazzale dello stadio perché Domenico Luzzara è stato colui che ha reso tutto possibile, è stato la Storia con la esse maiuscola della Cremonese.

L’ORSO IN CASA | 7 foto facebook U.S. Cremonese

IL MODULO Il mister alterna il 4-2-3-1 al 4-3-3 adattandosi alle caratteristiche dell’avversario. La difesa è imperniata su Carnesecchi (2 partite saltate per infortunio), sui centrali Okoli e Bianchetti con Sernicola e Valeri quarti. Con il centrocampo “a 3” ecco Valzania, Castagnetti e Gaetano (Fagioli l’alternativa). Davanti Baez, Di Carmine e Buonaiuto (o Zanimacchia).

Con i due mediani, si alza in mezzo

stesso undici per due volte consecutive.

Gaetano o Fagioli con ai lati Buonaiuto e Zanimacchia. Di Carmine è la punta centrale con Ciofani pronto dalla panchina. Senza dimenticare che Pecchia non ha mai schierato lo

IL TECNICO Fabio Pecchia (Formia, 1973) è stato confermato sulla panchina grigiorossa dove era arrivato il 7 gennaio scorso al posto di Bisoli. In precedenza aveva allenato la Juve U23, rientrato in Italia dopo l’esperienza in Giappone (Fukuoka). Nel 2017 ha conquistato la serie A con il Verona. Antonio Porta è il vice, già con Pecchia ai tempi di Gubbio.

L’AVVERSARIA / CREMONESE

Playoff a portata di mano Torna al Moccagatta una “classica”, nel ricordo del testa a testa di 4 anni fa.

L’undici di Fabio Pecchia risale la classifica e si candida a un ruolo da protagonista in B di TINO PASTORINO ■ Tornata in serie B nel 2017 dopo undici stagioni in terza serie e due finali play off perse (contro il Cittadella nel 2008 e contro il Varese nel 2010), ha il nono posto del 2019 come sua migliore classifica.

Il club è stato sette volte in serie A, l’ultima nel 1996.

La società Industriale (acciaierie), editore (Mondo Padano, Cremona1 TV), Giovanni Arvedi (Cremona, 1937) ha rilevato la proprietà nel 2007. Cavaliere del Lavoro, Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte, attualmente ricopre la carica di Presidente Onorario. Dal luglio 2017 il Presidente del club è Paolo Rossi, commercialista cittadino, già legato ad Arvedi per rapporti di lavoro.

Dal novembre 2020 Ariedo Braida è il Direttore Generale. Simone Giacchetta, ex AlbinoLeffe, è il Direttore Sportivo.

La campagna acquisti Sono 10 i giocatori in prestito in una rosa che presenta 16 over complessivi; 4 gli stranieri dei quali 2 con passaporto italiano.

Significativi i rinnovi dei prestiti di Carnesecchi, portiere di grande prospettiva, e del trequartista Gaetano (Napoli). Poi ci sono 3 ex Novara, finora poco utilizzati: Nardi, Collodel, Zunno. Dalla Juve sono arrivati Fagioli e Zanimacchia. Ravanelli, Meroni e Sernicola sono del Sassuolo.

Gli investimenti sono stati fatti per Valzania e Vido (c’è diritto di riscatto dall’Atalanta) e per Di Carmine, acquistato dal Verona.

La stagione Obiettivo play off: è stata anche secon-

Daniel Ciofani 2 reti al suo attivo in questa stagione

da in classifica e si è rilanciata con la vittoria di Reggio Calabria dove ha disputato un secondo tempo di grande qualità malgrado il rigore fallito da Fagioli. Ha ora 22 punti di cui 10 conquistati in trasferta. Buonaiuto, ex Perugia e Benevento, il miglior marcatore con 4 centri.

La rosa Portieri: 12 Marco Carnesecchi (00), 22 Dorian Ciezkowski (Pol-01), 45 Mouhamadou Sarr (Sen-97), 4 Enrico Alfonso (88). Difensori: 15 Matteo Bianchetti (93), 23 Alessandro Crescenzi (91), 32 Christian Dalle Mura (02), 2 Alessandro Fiordiliso (99), 13 Andrea Meroni (97), 55 Caleb Okoli (01), 6 Luca Ravanelli (97), 17 Leonardo Sernicola (97), 3 Emanuele Valeri (98), 27 Daniel Frey (Fra-02). Centrocampisti: 16 Paolo Bartolomei (89), 10 Cristian Buonaiuto (92), 19 Michele Castagnetti (89), 5 Riccardo Collodel (98), 94 Francesco Deli (94), 21 Nicolò Fagioli (01), 70 Gianluca Gaetano (00), 8 Filippo Nardi (98), 14 Luca Valzania (96). Attaccanti: 7 Jaime Bàez (Ury95), 9 Daniel Ciofani (85), 29 Samuel Di Carmine (88), 11 Luca Strizzolo (92), 18 Luca Vido (97), 98 Luca Zanimacchia (98), 99 Marco Zunno (01).

I nazionali Tre giocatori in Under 21: il portiere Carnesecchi (15 partite e fascia da capitano) di proprietà dell’Atalanta come il difensore Okoli e il centrocampista offensivo Fagioli.

Dalle Mura, altro difensore centrale (cartellino della Fiorentina), fa parte dell’Under 20 di Bollini.

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8 | L’ORSO IN CASA

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FACCIA A FACCIA / I NOSTRI RAGAZZI IN NAZIONALE

Grigi in Azzurro alessandriacalcio.it

L’ORSO IN CASA | 9

Alessandro Russo

Tommaso Milanese

Edoardo Pierozzi

Russo convocato nell’Under 21 di Nicolato e in campo a Frosinone contro la Romania.

Nell’Under 20 di Bollini, le presenze di Pierozzi e Milanese, che segna anche un gol.

Il percorso in Nazionale di tre giovani Grigi, tra orgoglio e tanta voglia di imparare di GIGI POGGIO ■ Sommate, fanno sessanta le presenze complessive in azzurro di Milanese, Pierozzi e Russo, i tre giovani Grigi, convocati a metà novembre nelle rappresentative Under 20 (Pierozzi e Milanese) Under 21 (Russo).

Curricula di tutto rispetto per i nostri ragazzi, tutti convinti che esperienze come queste siano sempre formative. E poi c’è la fierezza che può fornire l’indossare i colori del proprio Paese a livello internazionale.

L’orgoglio per la chiamata è percepibile dalle loro parole cariche di emozione. «Aspettavo questo esordio in Under 21, dopo aver già vestito la maglia azzurra nelle selezioni più giovani» confessa il portiere Alessandro Russo, in campo a Frosinone nell’amichevole vinta 4-2 con la Romania. E aggiunge Pierozzi «Quando torni in azzurro ritrovi sovente vecchi compagni, con cui hai già condiviso esperienze precedenti e trovi subito le motivazioni giuste, ammesso che servano motivazioni particolari».

E Milanese, in gol contro contro la Romania nel 7-0 finale, gli fa eco «Sono giorni di lavoro intenso ma sempre molto stimolante, quelli che trascorriamo in Nazionale, in cui si impara a ottimizzare in poco tempo, concetti e situazioni, a volte, anche nuove».

Ecco parliamo di concetti e situazioni da metabolizzare in poco tempo... «Nell’Under

- ribatte Russo - io lavoro con Mareggini, allenatore dei portieri nello staff di mister Nicolato e l’attenzione è concentrata su esercitazioni che stimolino essenzialmente brillantezza e reattività. Poi c’è, ovviamente, l’approfondimento della conoscenza degli avversari e le esercitazioni tattiche».

«Il tempo riservato alla tattica è stato fondamentale anche con mister Bollini, in Under 20 - aggiunge Pierozzi - con lavoro più basato sui concetti».

La puntualizzazione di Milanese entra ancor di più nel merito «Avevamo poco tempo tra le due gare giocate con Repubblica Ceca e Romania e quindi si è spesa massima attenzione alle situazioni tattiche, con mister Bollini a insistere sugli schemi e sulla palla».

Un’esperienza che servirà? La risposta è affermativa, come tutte le circostanze che puntano ad alzare la soglia della qualità e dell’intensità dell’impegno.

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10 | L’ORSO IN CASA

BACKSTAGE / IL CENTRO DI ALLENAMENTO DEI GRIGI

Michelin Sport Club di GIGI POGGIO ■ Se la memoria non ci inganna (possibile...) l’Alessandria si allena sui campi del Michelin Sport Club da una trentina d’anni. Nell’impianto attiguo al grande stabilimento, alla periferia di Spinetta Marengo, arrivò per primo Renzo Melani con Brilli e compagni alla fine degli anni 80 e fu subito promozione.

Negli anni, successivamente, ai due campi già utilizzati e teatro anche di agguerritissimi match di categorie amatoriali, si è aggiunta un’altra superficie. Li, sono sfilati centinaia di titolari della prima squadra ma anche generazioni di giovani Grigi, fino al trasferimento a Centogrigio, sede operativa e di lavoro.

Gli accordi attuali tra società e il nuovo consiglio direttivo dell’associazione sportiva dilettantistica Michelin Sport Club, affida all’Alessandria l’utilizzo dei tre campi e la relativa manutenzione.

Le esigenze legate alla preparazione e agli allenamenti, nonchè quelle rappresentate dai tecnici che si sono succeduti sulla panchina Grigia hanno ovviamente portato a continui miglioramenti nella dotazione delle strutture, dagli spogliatoi agli spazi comuni

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Da 30 anni l’Alessandria si allena alle porte di Spinetta Marengo, nell’impianto accanto al grande stabilimento.

Un centro sportivo all’avanguardia, con 3 campi, palestra, uffici, sala video e tanto verde

foto Gigi Poggio

L’ORSO IN CASA | 11

per riunioni e proiezioni, fino ai locali per gli staff. Tre gli edifici utilizzati dal gruppo squadra, con il più grande, a due piani, in cui sono collocati spogliatoi, infermeria, sala video, al piano terra e uffici per lo staff al primo piano. Attigui, la palestra e un altro edificio, in cui è ospitato il magazzino attrezzi e lo spogliatoio di mister e collaboratori.

In questi ultimi mesi, accanto a importanti interventi nell’impianto di irrigazione, si è proceduto alla rizollatura dei due campi più utilizzati con l’allargamento delle loro superfici, intervento reso necessario per l’oggettivo carico di lavoro a cui sono costantemente sottoposti.

Ma i lavori non si fermano qui perchè, a breve, è prevista la piantumazione di 22 esemplari di Paulownia, di cui sono certificate le peculiarità di pianta in grado di assorbire le emissioni di C02. Le piante stesse andranno a compensare l’abbattimento degli 11 alberi, finalizzato ai lavori sui due campi, disegnando un percorso verde che sarà rivolto al miglior utilizzo di tutto il centro sportivo che prevede importanti novità, curate dal Michelin Sport Club.

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12 | L’ORSO IN CASA

LO SPONSOR

Con Gianluca Sabbione scopriamo i segreti del Salumificio Sabbione. Una storia di famiglia, iniziata nel 1928, da nonno Dante e portata poi avanti con passione e impegno dai genitori

Sabbione Il prosciutto di casa di GIGI POGGIO ■ Incontriamo Gianluca Sabbione titolare dell’omonimo salumificio e parliamo del mondo della sua attività, ricordando che quello tra Sabbione e l’Alessandrino è un rapporto che inizia molto tempo fa.

«La storia del prosciutto Sabbione è una storia di famiglia, iniziata nel 1928 dalla generazione di mio nonno Dante e portata poi avanti con passione e impegno dai miei genitori. In pratica io ci sono nato dentro, crescendo nell’azienda di famiglia con la curiosità e la naturalezza che solo i bambini possono sviluppare. Ho imparato a vivere e condividere la nostra attività come un momento fondamentale della zona in cui abitiamo: le idee per le nostre lavorazioni e per i nuovi prodotti mi vengono dalle piccole cose che ci circondano e dalla storia stessa della mia famiglia. Mi piace pensare che i colori e i profumi della nostra terra siano parte integrante del Sabbione».

Cos’è cambiato nel corso del tempo?

«Negli anni sicuramente è aumentata da parte di tutti l’attenzione per la salubrità di ciò che mangiamo. Noi diciamo sempre che siamo orgogliosi di quello che non c’è nei nostri prodotti: il Sabbione, infatti, è un prosciutto cotto di alta qualità, realizzato rispettando la filiera artigianale, ma modulato da standard produttivi moderni. Un prosciutto a bassa umidità, realizzato senza l’uso di proteine di soia e polifo-

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sfati, né latte o derivati del latte e privo di glutine, per permettere a tutti i nostri consumatori di gustarlo in assoluta tranquillità.

Pochi ingredienti, selezionati, sani e certificati».

La vostra azienda segue una scelta distributiva particolare?

«Sabbione, da sempre, privilegia la capillarità: il rapporto diretto e i km 0 per noi sono davvero un mantra da valorizzare conservare. Ci siamo ovviamente evoluti negli anni

e cerchiamo di parlare con più interlocutori per raggiungere un pubblico, piano piano, sempre più vasto. Ma la sostenibilità della distribuzione finora ha sempre rappresentato la nostra forza e la nostra identità: e qui torna il discorso del territorio: insomma, ci muoviamo tra chi conosciamo, perché crediamo che il commercio locale sia il motore e il fulcro della nostra attività».

Quali sono le novità di casa Sabbione?

«In un’azienda familiare come la nostra, l’arrivo di ogni prodotto viene salutato con tanto affetto, come si trattasse di un nuovo nato! E recentemente abbiamo lavorato molto per concentrarci sul pre-affettato di Sabbione, una scelta moderna e molto pratica, per tutte le esigenze, veicolata attraverso un packaging lineare e pulito di chi, come noi, è abituato ad andare al sodo delle cose.

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La storia di Sabbione

1928 Nonno Dante apre la macelleria: un’attività a conduzione familiare

1970 Papà Antonio e mamma Angela, oltre al salame, decidono di produrre anche il prosciutto cotto

1990 Insieme a Gianluca cresce anche la produzione che si concentra esclusivamente sul prosciutto cotto

2000 E’ Gianluca a dirigere l’attività.

L’identità dell’azienda affonda le radici nei valori della tradizione

2018

Dopo anni di studi, di prove e di indagini, vede finalmente la luce il secondo prodotto di casa Sabbione, un prosciutto che celebra l’esperienza di Sabbione: il Ventotto

Perché Sabbione 1928 ha scelto di diventare sponsor dell’Alessandria Calcio?

«Il calcio racchiude molti valori che ci sono cari: la passione, il legame con il territorio, un linguaggio schietto e la fiducia reciproca.

L’Alessandria Calcio per noi rappresenta un simbolo di tenacia, tradizione e coerenza: per questo abbiamo scelto di supportarla dal 2015, mantenendo sempre un occhio di riguardo alle sue attività collegate ai più giovani. Perché è lì che crediamo stia il valore più alto del calcio stesso. L’Alessandria per noi è il sogno che avevamo da bambini, è la gioia delle cose più semplici. Un pallone, un campo, l’età dei giochi, qualche amico e un panino al prosciutto. Cosa volere di più?»

OTTICA VINCIGUERRA-PROLI

PAVAN e RE ALESSANDRIA Via Milano 35 I 0131 260043

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14 | L’ORSO IN CASA

I NOSTRI GIOVANI / IL COORDINATORE TECNICO

Corrado

Buonagrazia «La relazione con Cerri è molto stretta, poiché come collaboratore tecnico mi sento il suo braccio destro nella conduzione del settore giovanile».

Obiettivo stagionale: la “verifica”, visto che si gioca con squadre di A e B in giù, ma ci ritroviamo in tutte le nostre attività».

di MICHELA AMISANO ■ Questa settimana intervista a tutto tondo al Coordinatore Tecnico del Settore Giovanile Corrado Buonagrazia.

Corrado, stagione di cambiamenti: nuovo direttore (Massimo Cerri ndr) e nuovi campionati per alcune formazioni…

«Sì, in questo avvio di stagione, come dice sempre il Direttore Cerri, ci stiamo conoscendo. Avevo già avuto il piacere e la fortuna di incontrarlo al mio primo anno di Alessandria quando lui si occupava della prima squadra e già allora mostrava attenzione per il settore giovanile. Ora la nostra relazione è molto stretta, poiché come collaboratore tecnico mi sento il suo braccio destro nella conduzione del settore giovanile. Io e Marco Defrancisci siamo stati un po’ i traghettatori per la conoscenza della trasversalità delle situazioni in essere. A oggi stiamo andando verso una visione più targata sulle idee del Direttore. Lui si è concentrato più sulla Primavera, lasciando a me le formazioni dall’U17

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Quale l’obiettivo di questa stagione?

«L’obiettivo che ci siamo prefissati quest’anno è la verifica poiché, grazie all’impresa della prima squadra, ci troviamo a giocare nei campionati di Serie A e B con le squadre U17, U16 e U15. L’U14 e l’U13 invece continuano a disputare un campionato al quale erano abituate. Il grosso salto per il mio lavoro è sugli staff e con gli staff delle tre squadre nazionali 17, 16 e 15. La verifica che vogliamo fare è capire se il lavoro che è stato fatto finora è ancora competitivo così come lo è stato in Lega Pro. A oggi posso dire che è così. L’idea di calcio e l’identità dei gruppi sono riconoscibili e competitivi, soprattutto grazie ad alcuni innesti mirati in particolare sulla formazione U17. L’U16 e l’U15 hanno una base storica di ragazzi che arrivano dall’attività di base che si affrontano pari livello con giocatori selezionati attraverso una scouting più largo del nostro. Se oggi fossimo al termine di questa stagione saremmo in parte soddisfatti, lavoreremmo per crescere ulteriormente e potremmo affermare che anche ciò che era stato fatto in passato tendeva già al livello che abbiamo raggiunto. Quello che posso dire fin da ora è che il sentirci un

Under 15 in festa: vittoria contro il Genoa

po’ Cenerentola ci dà quello sprint in più che ci permette di affrontare gli avversari con più determinazione».

Il lavoro procede per principi di gioco?

«Sì, lavoriamo su principi di gioco e cerchiamo di mettere in campo un’identità che tenda a far esprimere le caratteristiche delle nostre squadre. Per noi è importante stare dentro la partita, andando a trovare risorse differenti, ad esempio tenendo di più la palla, mantenendo un atteggiamento coraggioso, dal momento che talvolta i valori fisici non sono uguali a quelli degli altri. Quando la gara è nelle nostre caratteristiche siamo competitivi».

Parliamo di U14 e U13…

«L’U14 e l’U13 ritrovano lo stesso percorso a cui erano abituate. Disputano il campionato Interregionale Professionistico della Regione Piemonte e Liguria. La formazione U14 ha grande potenziale, deve crescere molto, ma sta esprimendo prestazioni positive. L’U13 ha sofferto più dei grandi l’ultimo anno e mezzo di attività a singhiozzo post Covid e hanno avuto bisogno di un buon periodo di rodaggio per tornare “splendenti”».

Continua anche la sua supervisione sugli allenatori?

«Sì, oltre alla collaborazione con il Direttore Cerri, sono ancora supervisore di tutti gli allenatori. Per me questa è una stagione importante perché loro sono il mio gruppo di lavoro, un’appendice che sento molto mia.

Grazie alla disponibilità aggiuntiva che ci ha dato la società, abbiamo un parco allenatori molto nutrito. In totale, comprendendo anche staff medico e dirigenti siamo 75 persone.

Le risorse umane quando lavorano con impegno, con determinazione e con passione possono fare la differenza nella crescita dei ragazzi».

L’ORSO IN CASA | 15

I NOSTRI GIOVANI / IL CAMPIONATO PRIMAVERA2

UNDER 17

10ª GIORNATA sabato 27 novembre 2021

UNDER 16

11ª GIORNATA domenica 5 dicembre 2021

UNDER 15

8ª GIORNATA domenica 5 dicembre 2021

8ª GIORNATA domenica 5 dicembre 2021

Alessandria - V. Entella Como - Reggiana Cremonese - Cittadella L.R. Vicenza - Monza Parma - Udinese Pordenone - Venezia Riposa - Brescia

Alessandria - Empoli Bologna - Pisa Parma - Cremonese Sampdoria - Fiorentina Sassuolo - Genoa Torino - Juventus Riposa - Spezia

Alessandria - Torino Cremonese - Cagliari Genoa - Sampdoria Monza - Como Spezia - Juventus

Alessandria - Torino Cremonese - Cagliari Genoa - Sampdoria Monza - Como Spezia - Juventus

Classifica

Classifica

Classifica

Classifica

Udinese Parma Brescia Monza Virtus Entella L. R. Vicenza Cremonese Pordenone Venezia Cittadella Alessandria Como Reggiana

20 19 17 17 13 12 11 11 10 8 3 3 1

Sampdoria Bologna Genoa Fiorentina Empoli Juventus Sassuolo Cremonese Torino Alessandria Spezia Parma Pisa

23 19 19 17 14 14 12 11 11 9 8 5 3

Monza Juventus Genoa Torino Cagliari Alessandria Spezia Como Cremonese Sampdoria

16 14 13 12 9 8 8 5 3 0

Torino Cagliari Juventus Monza Sampdoria Alessandria Como Cremonese Genoa Spezia

16 15 12 12 10 8 7 7 6 5

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