L'Orso in casa n. 8 2020/21

N. 9 | VENERDÌ 8 GENNAIO 2021

IL PUNTO Alessandria, ricomincio da 3

L’AVVERSARIA Un Como internazionale

TRIBUNA STAMPA 2020-2021 Voltiamo pagina

FOCUS La pattuglia degli ex Grigi corre ancora

LO SPONSOR NGF, da 80 anni sul territorio

2021 PRONTI

foto Ilaria Cutuli

ALLA SCALATA LA PARTITA Domenica 10 gennaio 2021, ore 15 ALESSANDRIA-COMO

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

foto Mario Bocchio

8 GENNAIO 2021 | L’ORSO IN CASA | 3

IL PUNTO / IL GIRONE A

Grigi, ricomincio da 3 La vittoria di Crema nell’ultimo turno del 2020, proietta l’Alessandria al terzo posto. Grigi con il terzo miglior attacco e la terza miglior difesa. Mercato in movimento: ecco Stanco di TINO PASTORINO ■ Due giornate al titolo, platonico, di campione d’inverno: solo il Como può contendere il primato alla capolista Renate. I lariani devono vincere entrambe le partite mentre i nero azzurri possono usufruire di un calendario favorevole. La squadra di Aimo Diana marcia ad un ritmo superiore rispetto alla passata stagione: a metà campionato aveva girato a 33 punti. Ora ha 38 punti, l’impegno casalingo contro la Pro Sesto e la trasferta di Lucca che possono oggettivamente prolungare una serie utile di dieci partite (otto vinte). Quello delle “pantere” è il miglior attacco del girone con 30 gol segnati, il terzo di tutta la serie C dopo Ternana (41) e Padova (32). Molto più impegnativo il percorso del Como che, a sua volta, ha sensibilmente migliorato rispetto alla scorsa stagione quando aveva ottenuto 23 punti al termine del girone di andata. In serie positiva da nove giornate (sei vittorie), affronta lo scontro diretto con i Grigi al Moccagatta e poi ospita il Novara. Il Como ha un rendimento esterno superiore a quello casalingo: in trasferta ha perso una sola volta (25 ottobre, 2-1 contro la Giana), un pareggio (2-2 a Pontedera) e ha vinto in casa del Renate (2-3).

Tutti in fila dal terzo al decimo posto con un punto di differenza. L’Alessandria (30) ha due

partite molto difficili: il citato scontro diretto con il Como e la trasferta di Busto Arsizio contro la miglior difesa del girone, quella della Pro Patria (26), che di gol ne ha subiti, ad oggi, solo 12. Calendario ostico per la Carrarese (29) che affronta due squadre in zona play off: prima l’impegno casalingo contro

Francesco Stanco Modenese di Pavullo, classe 1987, punta centrale da 1,91 m., è cresciuto con il Modena con cui ha giocato 8 stagioni in serie B, alcune delle quali inframezzate dai prestiti a Grosseto, Boca San Lazzaro, Valenzana, Pisa e Cittadella. Poi la cessione alla Cremonese (2016-17), il passaggio alla Sambenedettese (la miglior stagione con 12 gol il 2018-19), quindi la Feralpi che a gennaio lo gira al Cittadella in serie B (15 presenze, 2 reti). Quest’anno contratto biennale con l’Imolese (13 presenze, 11 da titolare e 1 gol, al Fano), da cui arriva in prestito.

la Juventus (25) poi la trasferta a Vercelli dopo che la Pro (28) avrà ospitato il Piacenza.

Il calendario propone due avversarie abbordabili per il Lecco (27) ma con qualche preoccupazione per le 3 sconfitte esterne consecutive e che ospita la Lucchese (peggior difesa con 30 gol subiti) prima di vedersela, a Gorgonzola, con l’AlbinoLeffe. La Pro Patria (26) andrà in trasferta a Livorno per poi ospitare i Grigi: ha già perso cinque partite, quattro di misura ma solo la Juventus è stata capace di segnarle più di due gol.

Il terzetto a quota 25 è composto da Juventus, reduce da tre sconfitte consecutive, Pontedera, 8 punti nelle ultime quattro giornate con 2 gol segnati a partita e Grosseto, squadra decisamente da trasferta con i 20 punti ottenuti (come il Renate) lontano dallo Zecchini.

I torinesi giocheranno a Carrara e poi al “Mocca” contro il Piacenza; gli amaranto ospitano l’AlbinoLeffe per poi andare a Crema; i neo promossi se la vedranno contro avversari di zona play out, prima il derby con la Pistoiese, poi il volo in Sardegna, ad Olbia.

Rapido sguardo in zona pericolo che coinvolge le squadre da quota 19 (Pergolettese) in giù: chi sta meglio, sembra un paradosso, è la Lucchese (11) fanalino di coda ma con 8 punti nelle ultime cinque giornate. Bene anche l’Olbia (18) che non perde da sei giornate (due vinte). Disastro Novara (18) che non vince da undici partite. Delle ultime nove in graduatoria, cinque hanno cambiato allenatore: Pergolettese, Pistoiese, Novara (2 volte), Giana (peggior attacco, 12 gol segnati) e Lucchese. Il Livorno (13) ha 5 punti di penalizzazione ma un organico e un allenatore in grado di togliersi presto dalle sabbie mobili.

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4 | L’ORSO IN CASA | 8 GENNAIO 2021

pillole

La classifica

DALLA C

SERIE C GIRONE A PT 38 34 30 29 28 27 26 25 25 25 24 22 19 18 18 18 16 14 13 11

G 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 17 7 17 17 17

V 12 10 9 8 8 8 7 7 7 7 7 5 5 5 3 4 3 4 4 2

N 2 4 3 5 4 3 5 4 4 4 3 7 4 3 9 6 7 2 6 5

P 3 3 5 4 5 6 5 6 6 6 7 5 8 9 5 7 7 11 7 10

GF 30 26 25 19 22 24 17 17 24 18 17 18 24 16 14 18 23 12 20 15

GS 16 21 16 14 19 19 12 16 20 16 20 17 26 21 22 23 25 26 20 30

DR 14 5 9 5 3 5 5 1 4 2 -3 1 -2 -5 -8 -5 -2 -14 0 -15 foto Ettore Dognini

Squadra Renate Como Alessandria Carrarese Pro Vercelli Lecco Pro Patria Pontedera Juventus U23 Grosseto Pro Sesto AlbinoLeffe Pergolettese Pistoiese Olbia Novara Piacenza Giana Erminio Livorno Lucchese

I BOMBER DELLA SERIE C Girone A 9 Galuppini (Renate, 4 rig.)

Infantino (Carrarese, 5 rig.)

8 Capogna (Lecco, 2 rig.)

Manconi (AlbinoLeffe, 1 rig.)

7 Eusepi (Alessandria, 2 rig.)

6 Morello (Pergolettese) Gatto M. (Como) Arrighini (Alessandria) Boccardi (Grosseto) Comi (Pro Vercelli) Gabrielloni (Como, 2 rig.)

Rolando (Pro Vercelli, 4 rig.)

Girone B 10 Bortolussi (Cesena, 1 rig.)

9 Ganz (Mantova, 3 rig.)

8 Mokulu (Ravenna, 1 rig.)

7 Guccione (Mantova, 4 rig.)

Nicastro (Padova) 6 Biasci (Carpi, 5 rig.)

Ronaldo (Padova, 3 rig.)

Della Latta (Padova) Melchiorri (Perugia) Girone C 10 Cianci (Potenza, 3 rig.)

9 Falletti (Ternana, 5 rig.)

Partipilo (Ternana) Curcio (Foggia, 4 rig.)

8 Antenucci (Bari, 1 rig.)

6 Vantaggiato (Ternana) Plescia (Vibonese) Pandolfi (Turris)

I prossimi turni 18ª GIORNATA domenica 10 gennaio 2021

19ª GIORNATA domenica 17 gennaio 2021

Carrarese-Juve U23 sab. 9/1, ore 15,00 Renate-Pro Sesto ore 12,30 Alessandria-Como ore 15,00 Giana Erminio-Pergolettese ore 15,00 Lecco-Lucchese ore 15,00 Livorno-Pro Patria ore 15,00 Novara-Olbia ore 15,00 Piacenza-Pro Vercelli ore 15,00 Pontedera-AlbinoLeffe ore 15,00 Grosseto-Pistoiese ore 17,30

Lucchese-Renate sab. 16/1, ore 15,00 Pistoiese-Giana E. sab. 16/1, ore 15,00 Pro Patria-Alessandria sab. 16/1, ore 15,00 Juventus U23-Piacenza ore 12,30 Olbia-Grosseto ore 12,30 AlbinoLeffe-Lecco ore 15,00 Como-Novara ore 15,00 Pergolettese-Pontedera ore 15,00 Pro Sesto-Livorno ore 15,00 Pro Vercelli-Carrarese ore 15,00

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Dati estrapolati dal sito della Lega Pro

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 1 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 8 gennaio 2021 A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico Cristina Pigoni Impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio In collaborazione con Medial srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

8 GENNAIO 2021 | L’ORSO IN CASA | 5

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MUSEO GRIGIO / AMARCORD

Quando Meroni affondò i Grigi

focus L’EVENTO

Aveva solo 19 anni, ma era già talento puro. Il 4 febbraio 1962, al Sinigaglia, incontrò l’Alessandria. Finì 4-2 per i lariani di SERGIO GIOVANELLI

CONTRO IL COMO, NEL ’74, IL DEBUTTO DEGLI ULTRAS

■ Nella lunga (e poco felice per i Grigi) storia delle partite tra Alessandria e Como ci sono alcuni episodi che vale la pena ricordare.

In questo caso più di un momento vogliamo parlare di una persona, un giocatore che con il Como ha giocato la sua unica partita di campionato contro i Grigi: Luigi Meroni.

Seconda di ritorno in Serie B. È il 4 febbraio 1962 e allo stadio Sinigaglia si affrontano due formazioni che non sono del tutto tranquillo. Peggio stanno i padroni di casa direttamente invischiati nella zona retrocessione. Il primo tempo della partita sembra dimostrare che i lariani sono formazione da bassa classifica. Passano in vantaggio ma poi commettono due grossi errori difensivi che permettono prima a Cappellaro (sarà il capocannoniere della B a fine stagione) e a Migliavacca di segnare.

Nella ripresa, a parte l’operato negativo dell’arbitro che regala un calcio di rigore ai lariani (negandone uno ben più evidente poco dopo) che permette loro di pareggiare e poi espelle Sandro Vitali per un fallo veniale, è proprio Meroni ad ergersi protagonista.

Nell’ultimo quarto d’ora di partita propizierà i due gol del 4-2 finale con un tiro respinto dal portiere e ribattuto in porta da un compagno e con un assist (parola che all’apoca non era ancora stata inventata ma che rende l’idea).

I momenti decisivi della gara li facciamo raccontare direttamente da Davide Castelli, giornalista de La Gazzetta dello Sport: “L’Alessandria capitola al 29’. Traversone di Ballarini, Mascetti di testa apre benissimo su Meroni II che spara dalla destra: Notarnicola devia e Stefanini II insacca comodamente a porta vuota. Rete capolavoro al 42’; Stefanini II fa fuori abilmente due avversari poi lancia a Meroni II che dal fondo pesca al millimetro Sartore che insacca al volo”.

Da notare che nella cronaca Meroni è chia-

8 settembre 1974, arriva al Moccagatta la Fiorentina di Antognoni e di Nereo Rocco, per la Coppa Italia. Tutti folgorati dai tifosi gigliati, che esibiscono tamburi, lanci di carta e soprattutto lo striscione “Ultras Viola”. Dopo quella partita – come ricorda Mario Di Cianni, lo storico Capo Mario – di fatto anche ad Alessandria nasce il movimento degli Ultras. Lo striscione “Ultras Fedelissimi” (il primo nucleo ultrà viene supportato dal Club Fedelissimi che ha sede al Bar Jolly in piazza Garibaldi) viene esposto per la prima volta il 29 settembre 1974, a Como, in occasione della prima giornata di campionato. Lo stadio Senigallia ha la pista da ciclismo a fare da contorno al rettangolo di gioco e quindi è facile “appoggiarlo” sulla pista, in modo che fosse ben visibile a tutti. «Il Club Fedelissimi approntò il suo pullman, noi un altro: i due mezzi partirono da piazza Garibaldi, mentre i torpedoni di Alè Grigi dagli Orti - racconta Di Cianni -. Quattro mezzi non erano poco per il 1974. Molti andarono in macchina, compresa anche una sezione dei ragazzi degli Ultras di via Lodi, che poi confluirono con noi.

Quando partimmo furono tantissimi a salutarci compreso il nucleo storico delle Ultras Girls. Nello stesso anno, infatti, nacque anche la prima sezione femminile degli Ultras Alessandria, erano una novità per quei tempi le ragazze allo stadio! Dopo il gol, Gigi Manueli venne sotto la curva, fu il delirio. Ulivieri si fece parare il rigore da Pozzani e così vincemmo.

L’entusiasmo era alle stelle. Al ritorno c’erano ad aspettarci i tifosi che non avevano preso parte alla trasferta, come se fossimo noi la squadra».

Mario Bocchio

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Dopo Como, il passaggio al Genoa.

Poi l’esplosione al Toro e la tragica fine

mato Meroni II per distinguerlo da Benito Meroni, attaccante del Como di alcuni anni prima. La squadra lariana, come detto in pieno marasma aveva da poco cambiato allenatore chiamando Francesco Tortarolo con Giulio Cappelli nel ruolo di Direttore sportivo. Entrambi con un passato nei Grigi: Tortarolo da giocatore, Cappelli come allenatore e Direttore tecnico negli ultimi anni di Serie A (1958-60).

Dicevamo di Meroni. Benchè solo diciannovenne il fantasista comasco aveva già rivelato tutte le sue potenzialità tanto da diventare un pezzo pregiato del calciomercato. L’estate successiva verrà ceduto al Genoa e poi al Torino dove resterà fino al tragico incidente che pose fine alla sua vita. Nel Toro giocò contro i Grigi, al Moccagatta in Coppa Italia.

Quello del Sinigaglia resterà l’unico confronto in campionato tra Meroni e l’Alessandria.

8 GENNAIO 2021 | L’ORSO IN CASA | 7

L’AREA TECNICA Giacomo Gattuso è nato a Como 52 anni or sono.

Con i lariani ha giocato 184 partite tra serie B e serie C ma la carriera da tecnico si è sviluppata soprattutto a Novara, dove ha guidato la prima squadra, sempre da subentrato, per quattro volte. E’ tornato a Como (già allenato in serie D nel 2005-06) la scorsa estate quale vice di Banchini, poi esonerato il 2 dicembre. I numeri sono eloquenti: media punti a gara 2,6 per “Jack” contro 1,75 del suo predecessore. Gattuso si avvale della collaborazione di Massimiliano Guidetti, altro comasco doc, approdato anch’egli da Novara. E’ stato calciatore da oltre 300 gol in carriera (59 con la maglia dello Spezia).

LO SCHEMA TATTICO E’ un 3-4-3 che potremmo definire elastico nell’interpretazione offensiva: i due esterni alti possono agire anche da trequartisti ma in alcune circostanze si è visto anche il classico “1” dietro alle due punte (3-4-1-2). Tutto ciò grazie alla duttilità di elementi come Terrani, Cicconi e, soprattutto, Massimiliano Gatto (6 gol). La boa offensiva è l’italo-argentino Franco Ferrari mentre Gabrielloni (6 gol) è prolifico anche entrando dalla panchina. Iovine, Bellemo e H’Maidat i riferimenti in mezzo al campo.

Bertoncini e Crescenzi le certezze davanti all’esperto Facchin. A disposizione anche Toninelli, dopo l’infortunio mentre nelle rotazioni ci sono Arrigoni, Bovolon, Solini e Dkidak.

L’AVVERSARIA / COMO

Lariani internazionali Dopo i fasti della Serie A e B, le disastrose gestioni societarie: ma il Como adesso sembra aver imboccato la strada giusta.

Il club fa capo ad una società londinese, A.D. un americano di TINO PASTORINO ■ Società che ha disputato 13 campionati di serie A e 34 di serie B, nel terzo millennio ha pagato disastrose gestioni finanziarie (l’era Preziosi si chiudeva nel 2003) culminate con un primo fallimento nel dicembre 2004, dopo tre retrocessioni consecutive (dalla serie A alla serie C2). Si riparte dalla serie D, nel 2005, per tornare tra i professionisti tre anni dopo (gestione tecnica di Ninni Corda, vince la Coppa Italia di categoria).

Sette anni di Lega Pro per il ritorno in B dopo il quarto posto nel girone A e la cavalcata vincente dei play off (con Carlo Sabatini in panchina). Immediata la retrocessione: non bastano tre allenatori (Sabatini, Festa, Cuoghi) per evitare l’ultimo posto in classifica.

E ritorna l’incubo finanziario con la Co.Vi.Soc. che concede l’iscrizione alla Lega Pro ma l’istanza di fallimento viene accolta a fine luglio 2016. Il campionato è disputato con la società in esercizio provvisorio, fino all’arrivo della moglie di Essien (ex calciatore di Chelsea a Milan) che rileva il club ma il nuovo crack è dietro l’angolo: il 30 giugno 2017 il Como ancora è escluso dai campionati professionistici. Nuovo sodalizio, grazie

all’interessamento delle istituzioni locali, e si riparte dalla serie D, vinta nel 2019 con Marco Banchini in panchina.

La società Dall’aprile 2019 il club fa capo alla SENT Entertainment Ltd. società londinese che produce video sportivi (la proprietà è indonesiana, la famiglia Hartono è considerata tra i magnati del tabacco). Lo statunitense Michael Milton Gandler, già responsabile marketing all’Inter di Thohir, è l’Amministratore Delegato.

Il Direttore Sportivo Carlalberto Ludi, ex Novara, è alla seconda stagione con il Como. Ha giocato in serie B e in serie A con il club piemontese con cui ha chiuso la carriera nel 2016 per passare al settore giovanile e, poi, alla prima squadra, che ha lasciato nel marzo 2019.

Il mercato Innesti mirati, portieri a parte, in tutti i reparti: Bertoncini (Reggina), Magrini (Carpi) in difesa; Arrigoni (Siena) a centrocampo; Terrani e Ferrari dal Bari e Rosseti dall’Ascoli in attacco. Poi il gruppo “estero”: l’inglese Foulds (Everton), il magrebino con passaporto olandese Dkidak (Den Bosch), il ghanese Agyakwa (Watford) per la difesa; gli inglesi Mc Nulty (QPR) per il centrocampo e Walker (QPR) per l’attacco.

La rosa Portieri: 1 Facchin (87), 12 Bolchini (99), 22 Zanotti (94). Difensori: 2 Toninelli (92), 4 Solini (93), 13 Crescenzi (92), 15 Soldi (02), 23 Foulds (Ing-98), 24 Agyakwa (Gha-01), 26 Magrini (97), 27 Bertoncini (91), 34 Dkidak (Mar-00). Centrocampisti: 3 De Nuzzo (99), 5 Bovolon (98), 6 Iovine (91), 8 Celeghin (98), 11 Cicconi (97), 14 Bellemo (95), 18 H’Maidat (Mar95), 20 Mc Nulty (Ing-00), 21 Arrigoni (94). Attaccanti: 7 Terrani (94), 9 Gabrielloni (94), 10 Gatto (95), 17 Rosseti (94), 19 Walker (Ing-99), 32 Ferrari (Arg-95).

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8 | L’ORSO IN CASA | 8 GENNAIO 2021

Un anno da B... attaglia Si chiude un 2020 surreale per ciascuno di noi: tante abitudini sono venute a mancare, anche quel clima da stadio che scaldava le domeniche e che teneva la gente unita. I momenti più bello e più brutto dell’anno sono condensati in un’unica data, il 5 luglio. Il ritorno in campo con il Siena, una sorta di liberazione anche per noi giornalisti dopo tanta astinenza da grigi, ma nel contempo le lunghe procedure sanitarie prima di entrare, gli spalti vuoti e la sensazione di assistere a una partita di allenamento piuttosto che a un turno di playoff. Tutto nuovo,

Ricorderemo per sempre le parole di capitan Gazzi La pandemia ci ha fatto ci fa sentire tremendamente fragili. “Tempi incerti” ha scritto Alessandro Gazzi nei giorni del lockdown. “L’emergenza epocale che stiamo vivendo comprime il nostro stato d’animo, lacerandolo come una abrasione che brucia fastidiosamente, che pulsa e che ha bisogno di tempo per rimarginarsi.

Rinchiusi e responsabilizzati a rimanere nel nostro casalingo girovagare attorno alle preoccupazioni, assistiamo alla televisiva conta dei morti”. Cosa sarà mai il calcio davanti ai morti? Del 2020 vogliamo ricordare proprio le parole del capitano dei Grigi, uomo vero. Cosa desideriamo per 2021?

Quella Serie B che manca da tanti, troppi anni. E che il presidente Luca Di Masi ha chiaramente messo nei suoi progetti.

Mario Bocchio

Il ‘nuovo’ calcio in tempo di pandemia Il ‘Covid’ 2020 ci ha portato un calcio diverso, fatto di TV e stadi vuoti. E ci ha svelato aspetti inediti come i rumori e le voci del campo, l’assenza di violenza, il brusco calo degli incassi societari, il rendimento diverso di giocatori che ‘patiscono’ o ‘gradiscono’ la calca sugli spalti. Solo una cosa è rimasta uguale, nel calcio: i debiti.

Perciò l’augurio è che il 2021 porti la riforma del sistema, partendo da un ‘costo del lavoro’ sostenibile. E magari, qui da noi, la serie B. Raimondo Bovone

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tutto diverso da prima: questa è un’istantanea sportiva del 2020, marginale e irrilevante se paragonata al dolore e alle morti, ma indicativa di come ogni piccolo particolare sia stato stravolto. Per il 2021, invece, il primo auspicio è immediato: l’Alessandria e il mercato invernale non sono mai stati troppo in sintonia, si spera che le scelte societarie in questo gennaio di trattative siano davvero quelle giuste e conducano verso il traguardo atteso da tutta la città.

Massimo Delfino

I grigi, gli dei del calcio e gli errori da non rifare Più brutta, l’Alessandria vista contro la Pergolettese non avrebbe potuto essere. Eppure, la musa Eupalla di breriana memoria ha voluto regalarci i tre punti: che gli dei del calcio si siano finalmente ricordati dei grigi?

Attenzione, però: il 2020 è stato avaro di soddisfazioni e il torneo che dovrebbe essere (parole del patron Luce Di Masi) quello della conquista del sogno ha visto finora un Orso troppo discontinuo. Ecco perché non si dovrà sbagliare più nulla, a cominciare dal mercato di riparazione. Perdere l’ennesima occasione sarebbe troppo.

Marcello Feola

Il silenzio irreale del ‘Mocca’.

Che voglia di rivedere piena la Nord Quanto è stato triste vedere i grigi giocare in un Moccagatta vuoto. La spinta dei tifosi, l’arma in più tante volte decisiva per superare le difficoltà, è venuta a mancare per un anno intero. Perciò, l’augurio è che l’arrivo dei vaccini possa portare con sé, oltre al termine di uno dei periodi più brutti e tristi della nostra storia, anche la riapertura degli stadi. E che dalla Nord, finalmente, possa tornare a salire quell’urlo che tremare gli avversari fa. E che è in grado spingere l’Alessandria verso un sogno chiamato serie B. Marina Feola

TRIBUNA STAMPA / PA

2020

Voltiamo

a cura di MAURO RISCIGLIONE ■ Il Covid-19 ha cambiato il nostro modo di vivere, le nostre abitudini, le nostre passioni. Anche per il calcio è stato un anno davvero travagliato. Lo è stato per gli atleti, per le società, per i tifosi e per gli addetti ai lavori: stadi chiusi, allenamenti “blindati”,

8 GENNAIO 2021 | L’ORSO IN CASA | 9

Nodi cruciali per il futuro Il 2020 poteva essere un anno buono, molto più di una tappa di avvicinamento: questa era la sensazione di tutti quel 23 febbraio, sulla strada del ritorno da Pontedera, quando è, invece, calato il sipario sulla regolarità, del calcio e della vita. Era un’Alessandria in crescita. Un’Alessandria che in estate, ha scelto di

giocare a carte scoperte quando ancora la rosa era una cantiere. Un’Alessandria che ha impiegato un po’, anche troppo, per diventare squadra da serie C, per mentalità e atteggiamento, ma può ancora rientrare. Non deve più sbagliare: né partite, né scelte tattiche, né giocatori. Anche il mercato dirà se, in un girone abbordabile, i Grigi sapranno fare la differenza: il 2021 è la grande occasione, sarebbe imperdonabile non sfruttarla. Centrocampo e panchina sono i nodi cruciali.

Mimma Caligaris

Per l’Alessandria finisce un 2020 in sospeso, sperando in un 2021 storico

ASSATO E FUTURO

02021

o pagina

conferenze stampa in video, severe procedure sanitarie in tribuna stampa.

Seguire il nostro amato sport non è mai stato così complicato.

Cosa resterà del 2020 e cosa ci aspettiamo da questo 2021 appena cominciato?

Lo abbiamo chiesto ai giornalisti delle testate alessandrine accreditate, che ringraziamo per il loro contributo.

Difficile commentare questo 2020 complicato sul fronte sportivo, con la pandemia che ha sconvolto ogni scenario. In casa grigia il pareggio amaro di Carpi ha lasciato l’amaro in bocca per quello che una squadra, all’inizio non favorita ma senza pressioni, avrebbe potuto centrare.

Un’estate da protagonista sul mercato ha prodotto una compagine che, sulla carta e in diverse occasioni, ha dimostrato di poter rispettare i pronostici. L’augurio per il 2021 è racchiuso in una sola parola: continuità.

Francesco Conti

Solidità e serietà societaria sono le basi concrete Non è facile analizzare il 2020, senza calcio giocato dalla fine di febbraio e campionato concluso dopo la 27a giornata con promozione diretta di Monza, Vicenza, Reggina e poi Reggiana ai play-off, con l’Alessandria già guidata da mister Gregucci piazzata al 5° posto con 40 punti. Il bilancio dell’attuale campionato alla pausa (30 punti conquistati e 3a posizione in classifica) per i grigi non è negativo. Alla ripresa l’aspetto più importante sarà determinato dalla solidità delle varie società e l’Alessandria, grazie al presidente Di Masi, è un esempio concreto di solidità finanziaria, di serietà e di organizzazione a 360 gradi… per ottenere ogni traguardo!

Mario Marchioni

Caro 2021, per favore riporta i tifosi allo stadio Finalmente ci siamo lasciati alle spalle il 2020, un anno difficile da descrivere in poche parole, anche se tutti abbiamo la piena consapevolezza di quello che è accaduto. Ora comincia il 2021 ed è fin troppo facile immaginare cosa chiedere al nuovo anno. Abbiamo capito che la salute è il bene primario, che non deve mancare mai. Proprio per questo rivedere i tifosi, in massa e non contingentati, allo stadio avrebbe un significato che andrebbe oltre tutto il resto.

Se poi i tifosi, e ovviamente noi ci riferiamo a quelli grigi in particolare, oltre a poter tornare al ‘Mocca’ avessero anche qualcosa da festeggiare...

Fabrizio Pozzi

La Dirigenza dei Grigi è rara fortuna Seguire l’Alessandria Calcio è un mestiere difficile poiché, nella dimensione provinciale in cui tutti operiamo, si confondono presto due ruoli: quello del giornalista e quello del tifoso quale ciascuno di noi è. A me, volendo conciliare le predette anime, viene dunque da osservare che questa Dirigenza è stata, è, e sarà una rara fortuna per come ha saputo accostarsi, con disinteressata passione, ai Grigi e per come ha finora cercato di rendere grande la maglia che tutti amiamo. Ed allora, se il successo è il premio che arride ai tenaci, che sia per Tutti un Felice 2021!

Silvio Bolloli

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FOCUS / DOVE SONO?

Gigi Scotto al Latte Dolce in Sardegna

La pattuglia degli ex Grigi corre ancora Ieri hanno indossato il grigio, oggi calcano i campi della D. Scopriamo chi sono e dove giocano, con alcune curiosità: Mirco Spighi a San Marino e Andrea Badan in Inghilterra di TINO PASTORINO

Alex Sirri nel Bitonto in Puglia

Roberto Sabato a Forlì

Michele Valentini alla U. Clodiense

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■ Leggendo e curiosando tra statistiche e categorie varie abbiamo scoperto, o meglio rintracciato, ex Grigi, sparpagliati in tutti i nove gironi della serie D. Nel girone A, in provincia, a Casale e a Tortona cinque ex, due in maglia nero stellata M’Hamsi (c) e Brugni (c) allenati da Francesco Buglio; tre con l’HSL neo promossa, Teti (p), Maggi (d), Andriolo (a). Nell’altra neo promossa, il Pont Donnaz H.A. di Roberto Cretaz gioca Filip (c). In Liguria, maglia Sanremese, c’è Ponzio (d) con in panca Alessio Bifini mentre alla Lavagnese tra i pali c’è Scatolini. In Lombardia alla Caronnese, qui siamo nel Varesotto, abbiamo trovato Marietta (p) e Rocco (a).

Nel girone B, a Seregno con Arnaldo Franzini c’è Tentoni (c); a Lodi, maglia Fanfulla, ecco il duo Pascali (d), Brognoli (c). Classe 1981 il difensore con 29 presenze e 5 gol nel 200203, 11 le presenze in Grigio per il centrocampista nella stessa stagione. Sempre in questo girone, a Sona, nel veronese, è atteso l’esordio di Maicon (1981), uno degli uomini del “triplete” interista.

Si parla veneto nel girone C con Valentini (c) alla U. Clodiense, Filiciotto (c) al Caldiero T. (siamo in provincia di Verona) e Boron (d) al San Giorgio-Sedico, nel bellunese.

Rigorosamente in ordine alfabetico per le squadre del girone D che ci interessano.

L’Aglianese (provincia di Pistoia) ha tesserato Bellazzini (c). A Forlì facevano coppia Roberto Sabato (d) e Akammadu (a) ma Franklyn ha già cambiato squadra trasferendosi nel

girone C, al Campodarsego che lotta per non retrocedere. San Giovanni Marignano è in provincia di Rimini e nella Marignanese ecco Nodari (d): per lui una manciata di presenze in Grigio nel 2001-02. Mezzolara è invece una frazione di Budrio (siamo in provincia di Bologna) e qui gioca Fabio Roselli (c), classe 1983, 67 presenze e 2 gol dal 2011 al 2013, ora allenato dal brasiliano Romulo Togni (affrontato da calciatore con Sorrento, Spal e Cuneo). A San Mauro Pascoli, nella Sammaurese, ha trovato ingaggio Gambaretti (d), allenato da Stefano Protti, fratello del più celebre Igor.

Girone E in terra di Toscana. Precedenza al Siena di Alberto Gilardino con Terigi (d) e con Gerace (c), in prestito annuale. Alla retrocessa Pianese è rimasto il capitano Simeoni (c) mentre al Ponsacco ingaggio per Coralli (a). A Scandicci, in provincia di Firenze, troviamo Andrea Ferretti (a), 25 partite e 7 gol nel 2012-13 e, tornando nel senese, al Lornano-Badesse allenato da Vitaliano Bonuccelli c’è Ghinassi (d) mentre che sorpresa alla Sinalunghese con Camillucci (c), classe 1981, 32 presenze e 1 gol nel 2010-11.

Tre gli ex in Abruzzo, girone F: in provincia di Teramo, il Pineto con Nicolao (d) e il Castelnuovo Vomano con Loviso (c). In provincia di Chieti la Vastese di Massimo Silva con Kenneth Obodo (c).

Il girone G coinvolge la Sardegna e a Sassari, al Latte Dolce, troviamo la coppia formata da Partacchiola (d) e da Luigi Scotto (a). Al

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Mirco Spighi a San Marino Mirco Spighi gioca nel campionato di San Marino con la Folgore/Falciano che vanta una partecipazione in Champions League e quattro in Europa League.

Andrea Badan in Inghilterra Andrea Badan gioca in Inghilterra nell’Oldham Athletic, in League Two (quarta serie professionisti).

E’ allenato da Harry Kewell, ex Liverpool.

Derby di ex nel girone E: Andrea Ferretti gioca a Scandicci, mentre Cristiano Camillucci è alla Sinalunghese Lanusei c’è in porta La Gorga. Nel continente, con la Nocerina, ecco un’altra coppia: Santiago Morero (d) e Ciccio Talamo (a).

Ancora ordine alfabetico per il girone H: nell’area metropolitana di Bari c’è il Bitonto con Sirri (d); in zona Salento, a Casarano, gioca Samon Reider Rodriguez (a), 38 pre-

senze e 7 gol tra il 2009 e il 2010 mentre in Basilicata, nel potentino, il Lavello di Karel Zeman annovera tra le proprie fila Vitofrancesco (d). Infine a Sorrento ha trovato un ingaggio Mezavilla che ora gioca da difensore centrale.

Chiudiamo con il girone I: in Sicilia nell’area

Sordità?

Il 2021 è l’anno della prevenzione dell’udito Regalatevi il tempo per un controllo gratuito

metropolitana di Catania c’è il Biancavilla con Guerriera che abbiamo conosciuto esterno difensivo ma che ora gioca da mezzala. Nel Messina FC altra trasformazione per Alessandro Marchetti, anch’gli da laterale a centrocampista centrale. Con lui anche Fissore (d).

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foto Michela Amisano

I NOSTRI GIOVANI / NEREO OMERO

Si torna in campo Buone notizie dal settore giovanile: finalmente sono ripresi gli allenamenti a CentoGrigio. Speranze per i campionati di MICHELA AMISANO ■ In questo primo numero del 2021, facciamo il punto della situazione con il Responsabile del Settore Giovanile Grigio, Nereo Omero, che ci racconta come è cambiato dopo il nuovo stop di novembre per le nuove disposizioni sanitarie.

«Il momento di emergenza di novembre è stato affrontato con profondo senso di responsabilità nei confronti dell’emergenza sanitaria e di tutte le persone che soffrivano ed erano in difficoltà per via della pandemia.

Pertanto non abbiamo svolto allenamenti, non abbiamo potuto incontrare i nostri ragazzi, ma abbiamo provato a stare loro vicino con alcune sfide, giochi e video da produrre soprattutto per l’attività di base per stimolarli e perché sentissero il club vicino. Con gli allenatori abbiamo continuato a incontrarci da remoto, per continuare a migliorare il nostro metodo, cercando di trovare nuovi spunti di crescita dei nostri principi di gioco».

A dicembre invece sono ripresi gli allenamenti…

«Fortunatamente la situazione sanitaria nel

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Quali le prospettive per il nuovo anno?

«Al momento il nuovo anno non ci dà certezze. Stiamo attendendo gli sviluppi, speriamo positivi. Ci auguriamo che l’arrivo dei vaccini possa essere per noi la luce in fondo al tunnel, così da poter tornare ad allenarci senza pensieri, pensando solo mese di dicembre è migliorata al campo e alle difficoltà che il e, con i giusti protocolli, stando campo ci propone. Le nostre attenti alla salute dei ragazzi, alintenzioni sono di tornare ad allenatori, sanitari e dirigenti, ablenarci con tutte le nostre catebiamo riaperto le porte ai nostri gorie, anche con gli allenamenti quasi 300 atleti. E’ stato bello collettivi dei più piccoli, pur ririvederli, si sono presentati con conoscendo le difficoltà sanitatantissima voglia di allenarsi e, rie e pertanto attendiamo con nonostante gli allenamenti ingrande rispetto gli sviluppi dei Nereo Omero dividuali dall’U12 all’U6, la loro DPCM e dei protocolli della FIGC. presenza è stata molto buona.

Per la ripresa dei campionati Dall’U19 all’U13 gli allenamenti invece sono sembra tutto un po’ più complicato e l’obiettistati collettivi perchè i loro campionati rienvo, a oggi, è quello di ripartire per marzo trano nella lista di quelli di interesse nazionale almeno per le categorie dell’agonistica, ma e, almeno sul campo, nulla è cambiato e chiaramente tutto dipenderà dell’evolversi abbiamo potuto proseguire come riteniamo della pandemia e, se ci fosse un nuovo pegpiù opportuno per la crescita calcistica e gioramento, temo non riprenderemo a giola formazione dei nostri giovani atleti. Il care in campionato. Queste difficoltà stanno CentoGrigio è stato molto disponibile e abperò facendo riscoprire a tutti noi il grande biamo potuto utilizzare ancora più spogliatoi piacere di dedicarci alla formazione dei nodi quelli che avevamo in precedenza e quindi stri ragazzi e loro stanno mostrando pasabbiamo aumentato ancora di più gli spazi sione, dedizione, senso di sacrificio e il grana nostra disposizione. Questo ha garantito de sogno di vestire la maglia dei Grigi al ancora più sicurezza e testimonia con quale Moccagatta. Come spesso capita al genere serietà il club compia ogni scelta e porti umano, durante le difficoltà diamo il meglio avanti la propria missione nei confronti dei di noi e questo è motivo di grande orgoglio ragazzi». e di grande ottimismo».

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DOMANDE A...

1 / Dove sei nato A Latisana, in provincia di Udine

SIMONE

CORAZZA

2 / Quando sei nato Il 22 marzo 1991 3 / Il tuo stato civile Sono sposato 4 / La prima società in cui hai militato La Fossaltese 5 / Hai sempre giocato in questo ruolo Sì, sempre in attacco 6 / La tua squadra del cuore Simpatizzo per il Milan 7 / Il momento “top” della tua carriera Alla Reggina 8 / Il tuo compagno che ha fatto più carriera Paolo Faragò 9 / Il mister più importante della tua carriera Mimmo Toscano 10 / Il tuo passatempo preferito Mi piacciono le serie Tv

12 / Il tuo attore preferito Leonardo Di Caprio 13 / La musica che più ti piace Mi piace il rock

foto Ilaria Cutuli

11 / La tua attrice preferita Nicole Kidman

14 / Il tuo piatto preferito Adoro la pizza

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LO SPONSOR / NGF

Dagli anni ‘40, l’azienda è impegnata nella costruzione di strade e produzione di conglomerati bituminosi usati per l’asfaltatura. Nel 2003 brevetta il calcestruzzo “Becopom”

■ Le belle immagini del sito raccontano bene la storia della NGF di Casalcermelli, azienda della famiglia Nizzo giunta alla terza generazione di attività. In quelle foto in bianco e nero c’è l’evoluzione che NGF ha vissuto dagli anni ‘40 dello scorso secolo, periodo in cui si è avviata l’operatività di una realtà profondamente legata al territorio per la natura degli interventi e dei lavori realizzati ma che poi, col tempo, ha saputo confrontarsi con l’evoluzione della domanda, anche in contesti differenti e in realtà geografiche limitrofe.

Oggi a condurre l’azienda sono i nipoti e uno di loro, Roberta Nizzo con le sue parole e le sue considerazioni, ci introduce nel mondo NGF raccontandoci di una realtà cresciuta nel tempo, con l’attenzione a nuove logiche imprenditoriali, dalle tecniche uti-

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Da 80 anni sul territorio lizzate, ai nuovi ambiti di intervento fino al costante rinnovamento del parco macchine operatrici.

«La NGF - ci spiega Roberta Nizzo - nasce come azienda famigliare impegnata nella costruzione di strade e nella produzione, nella vendita e nella posa di conglomerati bituminosi, usati nell’asfaltatura di superfici

carrabili, più o meno estese, utilizzando sia materiali naturali che riciclati, inerti e calcestruzzi. La continuità generazionale nella gestione aziendale - puntualizza poi la Nizzo - è stata certamente determinante nella nostra crescita e nella nostra evoluzione. E poi c’è la buona reputazione che NGF si è costruita nei decenni a stretto contatto con

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gli enti pubblici che sono stati sempre sempre i committenti di lavori importanti sul territorio. Essere presenti e operativi, in interventi così strategici con la realizzazione di opere come le strade, ci ha fornito stimoli e idee e ha favorito il nostro impegno a concentrarci sul costante miglioramento produttivo e sul rinnovamento... e questo continuiamo a fare».

Con attività e proposte sempre perfezionate...

«Certamente, a cominciare dai lavori di scavo, alle fognature e alle urbanizzazioni di aree civili ed industriali per conto sia di privati che di enti pubblici, alla produzione e la consegna del calcestruzzo, con particolare

riferimento alla Becopom, il calcestruzzo ecologico, leggero, termoisolante e facilmente pompabile che la ditta N.G.F. s.r.l. ha brevettato nel 2003 e che da allora viene commercializzato e venduto con successo ed apprezzamento da parte del mercato per massetti interni ed esterni, per i rinfianchi e riempimenti coesivi di volte, archi e cupole, per l’isolamento termico di sottotetti, per la messa in sicurezza di serbatoi interrati dismessi e riempimenti di cavità, fino al recupero dei materiali da demolizione, col servizio di posizionamento e noleggio di soluzioni logistiche per la raccolta dei rifiuti da demolizione nelle aree di cantiere dei clienti, operando nella convinzione che la strategia del recupero sia la strada giusta per un futuro più green e la modalità d’intervento più compatibile con l’ambiente».

E a un certo punto l’incontro e la collaborazione commerciale con l’Alessandria Calcio...

«I Grigi, come NGF, sono una realtà profondamente legata al territorio e, come NGF, società che ha investito risorse importanti, partendo da una tradizione consolidata che però guarda avanti e lontano.

Per la nostra azienda è stato giusto, a un certo punto, investire in questa partnership che può darci slancio e visibilità ma che vuole anche privilegiare un’idea di territorio che continua a pensare positivo e guardare con fiducia al futuro... anche a quello più ravvicinato».

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