6024 QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE SOCIO CULTURALE A DISTRIBUZIONE TOTALMENTE GRATUITA NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE ONLUS ALCLI “GIORGIO E SILVIA” PER LA LOTTA CONTRO LE LEUCEMIE E NEOPLASIE EMATOLOGICHE E SOLIDE DELL’INFANZIA E DELL’ADULTO LA FORZA DI RINASCERE ANNO XIN 60 PASQUA 2024QUADRIMESTRALEREG. TRIBUNALE DI RIETI N. 11/04 DELL’11/01/05
L’ALBERO DELLA VITA: LA FORZA DI RINASCERE
La casa dell’ALCLI “Giorgio e Silvia” si arricchisce di un altro simbolo: L’ALBERO DELLA VITA La nostra famiglia rappresenta da decenni un simbolo di richiamo per la città di Rieti, per reatini e non solo.
Lo era già al suo nascere, il 14 maggio 1987 a Roma, grazie alla forza e intuizione dei genitori di Giorgio e Silvia, due bambini di cui porta il nome, per sostenere la lotta contro le leucemie infantili e la ricerca medica.
Mentre scrivo ho ancora negli occhi e nella mente lo sguardo, il volto e le parole di questi grandi genitori:
“Abbiamo sofferto, sperato, ci siamo disperati … ma ci stiamo accorgendo che vivere nel dolore è ucciderli anche dentro di noi. Loro vivono e vogliamo che continuino a vivere con i sorrisi che, Giorgio e Silvia, ci hanno regalato fin dai primi giorni della loro vita. Rimanere chiusi nel nostro dolore non serve a nulla. Se riusciremo, invece, ad aiutare la ricerca medica a sconfiggere la malattia, sicuramente riusciremo a donare il sorriso a qualche bambino e alle loro famiglie. E, nella loro gioia ritrovata, rivedremmo il sorriso dei nostri figli”.
Perché questo simbolo?
L’albero della vita è presente in diverse culture con nomi diversi e viene generalmente considerato come sorgente di vita, luogo da cui ha origine ogni essere vivente. La vita viene rappresentata dai 4 elementi che compongono l’albero e ognuno di questi rappresenta un aspetto della vita stessa: radici che per essere ben salde devono andare in profondità, tronco solido e resistente e sostegno dei numerosi rami, foglie numerose che esprimono la vita e frutti, abbondanti solo in un periodo dell’anno e per questo preziosi.
Unendo questi elementi si può interpretare l’albero della vita come una sorta di augurio per una vita costruita su solide radici, che rappresentano la famiglia e le relazioni. Una vita che si augura sia anche piena e ricca, come le numerose foglie, ed intensa, cercando di cogliere il momento, di non lasciarsi sfuggire le occasioni, proprio come i frutti maturi.
Che insegnamento quel primo incontro con loro presso il Policlinico Umberto I di Roma: occhi umidi ma segnati dalla luce della speranza. Questa splendida storia di sofferenza e impegno prosegue da 37 anni grazie al tuo sostegno e a quello di tante altre persone generose; di volontari che ogni anno ci aiutano ad essere vicino alla ricerca medica e ai tanti bambini, adulti e famiglie che vivono la sofferenza e la solitudine della malattia onco-ematologica. Grazie di cuore!
All’albero della vita vengono affiancati anche 4 elementi: aria, acqua, terra, fuoco. Questi elementi sostengono l’albero e lo mantengono in contatto con il resto del mondo: l’acqua e il sole (fuoco) lo aiutano a crescere, la terra lo alimenta, l’aria lo rende parte della natura.
Nella Bibbia era presente come simbolo di una vita esente da preoccupazioni, in opposizione all’albero della conoscenza. Nella mitologia egizia il primo uomo e la prima donna emersero da un albero; nel caso dell’albero della vita egiziano il significato racchiude sia la vita che la morte. Nella mitologia cinese è presente un albero
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EDITORIALE
LUCIO BOLDRIN <<
UN FIORE PER LA VITA
EDITORIALE >> di Lucio Boldrin L’albero della vita: la forza di rinascere
ALCLI >> di Santina Proietti Abbiamo bisogno di umanità
ALCLI >> di Emilio Garofani Verso l’assemblea dei soci... Un momento di unione e confronto
MEDICINA E BENESSERE >> Manuel Ginnetti e Marco Ferretti L’importanza di una dieta equilibrata
PREVENI-AMO >> di Angelini Eleonora e Carfagna Aurora Omnia vincit amor l’amore vince su tutto
NORMATIVA >> di Fabrizio Pacifici Intelligenza artificiale al servizio del terzo settore
NEWS E INIZIATIVE >> di Redazione Alcli pag. 13 pag. 14
N.60 ANNO XI PASQUA 2024
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucio Boldrin
CAPO REDATTORE
Giuseppina Orsolillo
REDAZIONE
Fabrizio Pacifici
Emlio Garofani
Stefano Martellucci
Francesca Ulizio
Federico Fiocco
Aurora Carfagna
Eleonora Angelini
Catiuscia Rosati
Deborah Moscatelli
Francesca Tilli
SEGRETERIA
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Via del Terminillo
Tel e Fax 0746.271672
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IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ALCLI
PRESIDENTE
Santina Proietti
PRESIDENTE ONORARIO
P. Lucio Boldrin
VICE PRESIDENTE
Emilio Garofani
CONSIGLIERI
Stella Cornacchiola
Federico Fiocco
Deborah Moscatelli
Francesco Puglielli
Monica Cortella
Roberta Giovannelli
Fabrizio Pacifici
si ringrazia per la collaborazione grafica
STUDIO GRAFICO MIRKO CIANCA
chiuso in tipografia il 25 marzo 2024
John Adams
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pag. 3 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 11 ALCLI >> SOMMARIO S Se non mettiamo noi stessi al servizio dell’umanità, chi altri dovremmo servire?
VERSO L’ASSEMBLEA DEI SOCI ...
UN MOMENTO DI UNIONE E CONFRONTO
Cari amici, il momento della Santa Pasqua spero sia per ognuno di noi un’occasione di miglioramento, di gioia, di rinascita. Nella nostra associazione, nonostante i 37 anni di attività, siamo sempre alla ricerca di migliorare il nostro operato, di capire dove possiamo intervenire per prevenire errori, per essere più efficaci ed incisivi nel risolvere le tante criticità del mondo sanitario e le problematiche dei nostri malati alle prese con la battaglia più difficile. Ci mettiamo sempre in discussione perché abbiamo sempre da imparare da tutti e dalla vita stessa che ci dà esperienze preziose.
cari, cittadini che partecipano alle nostre iniziative di beneficenza, dalle Uova ai Torroni, alle donazioni. Questa grande generosità che viviamo ogni giorno, ci impone anche una grande responsabilità: ogni donazione, ogni contributo, ogni offerta è finalizzata a progetti e con chiarezza, proprio durante l’Assemblea dei soci, rendicontiamo tutto, perché ogni socio si deve sentire parte di tutta l’attività e deve conoscere le entrate e le uscite, esattamente come in famiglia. Ancor prima degli obblighi di legge, abbiamo sempre fatto un articolato rendiconto affinché tutti potessero partecipare all’attività, esprimendo opinioni, dubbi, critiche.
In questo periodo, con un ingranaggio ormai collaudato, è partita l’organizzazione per la distribuzione delle UOVA di Pasqua che sono da sempre un importante contributo per tutte le nostre attività. Ne approfitto per ringraziare i meravigliosi volontari e amici, sparsi in tutta la provincia, che hanno distribuito le UOVA solidali. È emozionante pensare che in ogni casa ci sia un uovo colorato, ovvero un pezzettino di ALCLI, un tassello che insieme ad altri tasselli, ci ha consentito di aiutare tante persone. Ebbene anche le UOVA di Pasqua come tutte le nostre iniziative ed attività, saranno puntualmente raccontate ed illustrate nell’imminente Assemblea dei Soci.
Siamo in fermento per i preparativi: diversi volontari insieme al Consiglio direttivo stanno lavorando ogni giorno per preparare al meglio questo appuntamento a cui teniamo molto. Sin dalla nostra nascita, abbiamo sempre fatto della trasparenza, una delle nostre priorità. Raccogliamo ogni giorno la fiducia di molte persone che ci affidano i propri
L’annuale Assemblea dei Soci vuole essere un momento di relazione e di confronto tra tante persone unite ed animate da un solo grande ideale: poter aiutare le persone nel nome di un volontariato puro e sincero. Per noi l’Assemblea è sempre un’occasione per emozioni intense perché è la sintesi di un impegno di 365 giorni l’anno, un’opportunità per confrontarci con i soci che esprimono il loro giudizio sull’operato, opinioni che verranno ascoltate con attenzione perché solo nell’ascolto e nel confronto, possiamo migliorare.
L’Assemblea è anche un momento “intimo”, perché apriamo completamente lo scrigno di tutto ciò che facciamo, ci mettiamo a nudo come in una famiglia dove non ci sono segreti, ma condivisione e sostegno.
Stiamo preparando tutto il materiale per raccontarvi questo ultimo anno e non per mera elencazione delle azioni compiute, ma per rendervi partecipi di una straordinaria esperienza che ci consente di fare del bene. Insieme possiamo cambiare questo mondo, o quanto meno possiamo cambiare la qualità di vita dei nostri malati. È con questo spirito che ci prepariamo a vivere questa festività cristiana che ci infonde tanta speranza nella vita futura. Auguri a tutti soci, motore della nostra associazione, ai volontari che sono il cuore della nostra attività e a tutta la comunità che risponde sempre con grande generosità alle nostre richieste di condivisione dei progetti.
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EMILIO GAROFANI << ALCLI
cancerogenicità per l’uomo: Le prove sono inadeguate negli esseri umani e inadeguate o limitate negli animali da esperimento.
L’aflatossina B1 (AFB1) viene inserita dallo IARC nel gruppo 1 ed è un contaminante dei mangimi che pertanto rappresentano una potenziale fonte di esposizione al rischio per gli animali da allevamento, e di conseguenza per l’uomo, inoltre è possibile ritrovarla negli alimenti
direttamente consumabili dall’essere umano come cereali, frutta e spezie.
La AFB1 subisce un metabolismo epatico negli animali da allevamento, soprattutto nei bovini ma anche negli ovini e nei caprini portando alla formazione dell’aflatossina M1 meno tossica (gruppo 2B secondo IARC). Una volta
introdotte nell’organismo animale o umano che sia, una buona parte viene eliminata tramite l’escrezione fecale (tramite la bile) ed urinaria, mentre una parte viene immagazzinata nel tessuto adiposo e nella componente grassa del latte in quanto sono molecole lipofile; negli animali da latte questo fa sì che una porzione di micotossine venga a ritrovarsi nei prodotti alimentari destinati all’uomo come il latte per l’appunto, e nei prodotti caseari.
Anche la conservazione degli alimenti gioca un ruolo importante infatti è bene tenere alimenti come cereali, frutta secca e spezie in zone asciutte e con temperature controllate (sotto i 10 °C) in modo da non rendere possibile la proliferazione di questi ospiti sgraditi e
invisibili.
Come accennato non sono presenti delle tecniche di bonifica per gli alimenti che siano in grado di ridurre la carica di contaminazione una volta avvenuta perciò l’unico modo efficace risulta essere quello di controllare la crescita dei funghi che le producono; ma come se non bastasse questi microorganismi sono ubiquitari.
Sebbene pesticidi e in particolare fungicidi non siano ospiti graditi nelle pietanze che portiamo in tavola, a volte ci tutelano dalla contaminazione da parte delle micotossine; infatti mentre è possibile studiare e monitorare gli effetti biologici dei fitofarmaci, non è possibile farlo per queste tossine.
Sebbene pesticidi e in particolare fungicidi non siano ospiti graditi nelle pietanze che portiamo in tavola, a volte ci tutelano dalla contaminazione da parte delle micotossine; infatti mentre è possibile studiare e monitorare gli effetti biologici dei fitofarmaci, non è possibile farlo per queste tossine.
Opinione comune Evidenza scientifiche fitofarmaci (pesticidi,fungicidi, ecc.)
additivi
patogeni
contaminanti alimentari (micotossine)
patogeni additivi
fitofarmaci
Nella credenza popolare, invece, i fitofarmaci (più comunemente noti come erbicidi, fungicidi, rodendicidi, ecc.) vengono erroneamente considerati all’apice della piramide del rischio alimentare e da evitare più di ogni altra cosa; essi nonostante non siano ben voluti nei nostri alimenti sono composti controllati da enti specifici e testati per anni prima di essere immessi nel commercio; inoltre sono anche soggetti a controlli dopo la messa in commercio stessa.
Nella credenza popolare, invece, fitofarmaci (più comunemente noti come erbicidi, fungicidi, rodendicidi, ecc.) vengono erroneamente considerati all’apice della piramide del rischio alimentare e da evitare più di ogni altra cosa essi nonostante non siano ben voluti nei nostri alimenti sono composti controllati da enti specifici e testati per anni prima di essere immessi nel commercio; inoltre sono anche soggetti a controlli dopo la messa in commercio stessa. Al contrario, si è visto che patogeni e contaminanti di origine naturale come le micotossine stesse rappresentano un grave rischio per la salute del consumatore, che si espone senza saperlo ad assunzioni croniche di tossine che come abbiamo detto possono avere, nel tempo, degli effetti nefasti. Questa osservazione ci porta ad affermare che alcuni tipi di alimenti, ad esempio quelli di origine biologica nei quali per legge la maggior parte dei fitofarmaci non può essere utilizzata per la produzione delle cultivar, potrebbero risultare più “rischiosi” di altri; ovviamente non si vuole demonizzare il prodotto “biologico” che deve rimanere una delle scelte primarie da fare quando ci si trova al supermercato, ma sarebbe opportuno avere delle accortezze come una buona conservazione del prodotto e di assicurarsi che ciò che si sta comprando sia di origine Europea (Italia e Germania sono i paesi che offrono un maggior controllo dei loro prodotti)
Alcuni dati sulle micotossine:
I metaboliti secondari prodotti dai funghi, noti come micotossine, sono in grado di causare micotossicosi (malattie e morte) nell'uomo e negli animali. La contaminazione dei mangimi e delle derrate alimentari da parte dei funghi avviene spesso in modo naturale ed è accompagnata dalla presenza di micotossine. Il verificarsi della contaminazione da contaminanti naturali (micotossine)
Al contrario, si è visto che patogeni e contaminanti di origine naturale come le micotossine stesse rappresentano un grave rischio per la salute del consumatore, che si espone senza saperlo ad assunzioni croniche di tossine che come abbiamo detto possono avere, nel tempo, degli effetti nefasti.
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PREVENI-AMO << DI ANGELINI ELEONORA E CARFAGNA AURORA
OMNIA VINCIT AMOR
L’AMORE VINCE SU TUTTO
L’amor che move il sole e l’altre stelle (Paradiso, Canto XXXIII, Divina Commedia di Dante Alighieri).
Dante e Beatrice in un’illustrazione di Gustave Dorè Parlare d’amore interessa i poeti e gli artisti, che ne descrivono la complessità, ma anche i giovani e meno giovani, che ne affrontano le “sfumature”. Possiamo affermare che l’amore è una forza che regola il mondo. Il nostro sconfinato bisogno d’amore non è di certo limitato all’infanzia, ma ognuno di noi conserva da adulto, nel suo intimo, il desiderio di amare ed essere amato; aspirare ad un amore che non abbia limiti è proprio del nostro essere. L’eterogeneità nell’interpretazione di questo sentimento nasconde anche delle difficoltà nel viverlo: il timore persistente di amare si chiama filofobia e si ha quando subentrano le contraddizioni, l’irrazionalità e la paura tipiche delle emozioni dell’amore. Questo aspetto è legato anche al fatto che la personalità, la cultura e
l’educazione ricevuta influiscono sulla manifestazione dell’amore. L’amore non solo viene dato, ma anche ricevuto e ricambiato; ecco perché, oltre alla paura di amare, possiamo parlare di una condizione che porta gli individui che la sperimentano ad avere paura anche di essere amati. Da uno studio, condotto dal Penn State’s College of Health and Human Development della Pennsylvania, emerge che le persone si sentono amate in una gamma di situazioni e contesti interpersonali molto più ampia di quelle relative alle sole relazioni romantiche. Si fa riferimento ai piccoli gesti quotidiani, agli incontri occasionali con gli amici, agli scambi con i propri animali o alle interazioni con i propri familiari. Lo studio in questione si è proposto di indagare se ci siano, aldilà di differenze individuali e di personalità, alcune opinioni culturalmente condivise riguardo al significato del sentimento dell’amore. Lo studio intendeva, quindi, esplorare le credenze sulle conoscenze sociali e non le opinioni personali dei soggetti; sono state coinvolte 495 persone di nazionalità statunitense divise per entrambi i sessi alle quali è stato chiesto di valutare, in un inventario di 60 situazioni possibili, dalle più “amorevoli” o romantiche alle più negative o neutre, quali fossero quelle in cui è più facile sentirsi amati. Ebbene, a quanto pare, non è solo il classico “ti amo” a primeggiare nella lista delle priorità! Le persone apprezzano le azioni amorevoli in una varietà di scenari, compresa la condivisione di un’emozione positiva con un estraneo o in situazioni non riferite ad una relazione romantica, come un bambino che dorme fra le loro braccia o qualcuno che mostra compassione per loro nei momenti difficili. In conclusione, lo studio, sebbene non abbia la pretesa di fornire una risposta esaustiva alla questione, pone comunque in evidenza alcuni aspetti interessanti. Sentirsi amati non significa solo ricevere gratificazioni da una relazione romantica. Anzi, i contesti e gli scenari della vita quotidiana e di relazione, in cui possiamo sentirci amati e in connessione con gli altri, sono molti di più e molto più “ordinari” di quanto potremmo immaginare. Il nostro cane che ci corre incontro scodinzolando, un amico che ci incoraggia in un momento difficile o che nonostante gli impegni dedica del tempo a stare con noi, il fugace sorriso di
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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
AL SERVIZIO DEL TERZO SETTORE
L’Intelligenza Artificiale (AI) è una delle tecnologie più innovative e rivoluzionarie dei nostri tempi e sta innegabilmente cambiando il nostro modo di vivere e lavorare. Il Terzo Settore sta già sperimentando un crescente impiego dell’AI per migliorare le proprie attività e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.
L’Intelligenza Artificiale (AI) si sta affermando come uno degli strumenti più promettenti per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle organizzazioni non profit.
Usare l’AI nel Terzo Settore può portare numerosi vantaggi può:
• creare delle comunicazioni più personalizzate, adattate alle esigenze e alle preferenze dei singoli donatori o gruppi di donatori;
• creare campagne creative migliori e più velocemente: utile per ottimizzare i tempi e si basa su dati di target e obiettivi mirati, definiti in fase di analisi iniziale;
• migliorare la tua raccolta fondi: può supportare le organizzazioni nella pianificazione e nell’implementazione di campagne di raccolta fondi rendendole più efficaci;
• prevedere e monitorare l’andamento dei progetti, facilitando la presa di decisioni e l’allocazione delle risorse.
• ottimizzare le risorse: l’AI può aiutare a gestire in modo più efficiente le risorse, sia umane che finanziarie, identificando le aree di miglioramento e suggerendo azioni orientate alle performance e al benessere lavorativo. Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione dell’AI nel Terzo Settore presenta anche alcune sfide e considerazioni etiche:
• Privacy e protezione dei dati: l’uso dell’AI richiede l’elaborazione di grandi quantità di dati e questo, giustamente, solleva preoccupazioni riguardo alla privacy;
• Responsabilità e trasparenza: l’impiego dell’AI nelle decisioni e nelle azioni delle organizzazioni non profit solleva interrogativi riguardo alla responsabilità e alla trasparenza dei processi decisionali basati sull’Intelligenza Artificiale. Credo sia importante sottolineare come l’utilizzo di queste tecnologie debba diventare parte integrante della formazione del personale dell’organizzazione al fine di rispondere efficacemente ai dubbi di utenti e donatori sull’utilizzo dei propri dati.
La Generative AI è un tipo di intelligenza artificiale che è in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media in risposta a delle richieste dette prompt; si tratta di una delle applicazioni più promettenti dell’AI nel Terzo Settore, specialmente se pensiamo alla raccolta fondi e alla comunicazione con i donatori. Grazie alla AI generativa
possiamo creare contenuti originali e personalizzati, adattati alle esigenze e alle preferenze dei singoli donatori. Questo può aumentare l’efficacia delle campagne di raccolta fondi e migliorare il coinvolgimento dei donatori.
L’AI può essere un valido strumento anche per gestire e ottimizzare le risorse delle organizzazioni, sia umane che finanziarie e può aiutare a gestire in modo più efficiente le proprie risorse finanziarie, analizzando i dati delle donazioni e identificando le opportunità di crescita e di diversificazione delle fonti di finanziamento.
Ecco alcuni servizi e app online per iniziare a capire come funziona l’intelligenza artificiale:
• ChatGPT: tra le tante intelligenze artificiali oggi presenti sul mercato è quella più popolare. Al momento la sua versione a pagamento (v. 4) è estremamente performante e con una capacità di linguaggio e comprensione molto avanzata. Puoi utilizzarla anche in forma gratuita con gli algoritmi della v. 3.5. L’ultima versione sta recentemente aprendo l’ingresso alla navigazione di pagine web per ottenere output al passo con tempi.
• ChatSonic: un chatbot molto avanzato, aggiornato nei risultati in tempo reale. Ad oggi integra la possibilità di generare contenuti come articoli, piani editoriali e persino immagini.
Come organizzazione no profit prendiamo atto dei possibili vantaggi nell’uso dell’intelligenza artificiale per alcuni aspetti, ma siamo certi che non potrà mai sostituire le forse massive dei volontari sempre presenti e pronti a risolvere e ad aiutare chi è in difficoltà, nella malattia, nei trasporti, nel sostentamento economico e morale, ma soprattutto la capacità di amare!
13 WWW.ALCLI.NET NORMATIVA << FABRIZIO PACIFICI
8 MARZO 2024: UN’OPPORTUNITÀ PER PRENDERSI CURA DI SÉ
Al Centro Commerciale PERSEO, sempre disponibile a queste iniziative, l’ALCLI DONNA al fianco della ASL e della LILT ha preso parte ad una giornata di prevenzione in occasione della Giornata Internazionale della Donna. In mezzo a piantine di mimose, il personale della ASL ha raccolto prenotazioni per gli screening per la lotta ai tumori della mammella, colon retto, cervice uterina.
Presente alla manifestazione, che dalle ore 9 si è protratta fino alle ore 16, la referente di ALCLI DONNA, la volontaria Marisa Sciarrini, la Presidente Santina Proietti e le nostre volontarie con le Uova pasquali, dolci amiche da una vita che ci hanno consentito di sostenere molti dei nostri servizi a favore dei malati. Ha partecipato anche il Responsabile del Dipartimento Prevenzione, Dott. Gianluca Fovi, De Ruggiero e la referente degli screening la Dott.ssa Annalisa Aureli.
8 MARZO CENA SOLIDALE A COLLE ALUFFI
L’8 marzo per Rieti è una giornata che ha un profondo e stretto legame con il nostro Progetto Alessandra perché, qualche anno fa, un imprenditore molto sensibile, uno chef come Carlo Stocco ha ideato e organizzato con la Colle Aluffi Eventi, una serata solidale il cui ricavato viene devoluto al netto delle spese, al Progetto dell’ALCLI. È diventata una tradizione imprescindibile per moltissime persone che ogni anno riempiono la Pagota e il Giardino d’Inverno, della suggestiva struttura nella piana reatina. Durante la serata si sono esibiti tanti artisti e la loro arte è divenuta un mezzo per comunicare valori e per migliorare la qualità della vita. Tra i presenti i referenti del Progetto dell’ALCLI Marco Rosati e Roberta Giovannelli, alcuni consiglieri e molto volontari e amici dell’associazione. Il Progetto Alessandra, nato nel 2016 per amore, continua a generare amore. Il Consiglio direttivo ringrazia nuovamente gli organizzatori della serata e le tante persone che, sostenendo questo servizio per i pazienti oncologici, hanno consentito, negli anni, di donare 1186 parrucche in tutta Italia. Il sogno di Alessandra si è avverato!
PREVENZIONE DEL FUMO IN ETÀ GIOVANILE: PRESENTATO IL CONCORSO Istituita la prima edizione del Premio ALCLI “Giorgio e Silvia” per il miglior elaborato (quadro, scultura, fumetto, corto) che abbia come tema la prevenzione del fumo di sigaretta, strettamente connesso ad alcune patologie oncologiche.
Il progetto è stato riservato agli studenti dell’istituto E.P.N. sezione Liceo Artistico Antonino Calcagnadoro e si pone come obiettivo quello di sostenere ed incoraggiare i giovani studenti all’approfondimento delle problematiche connesse alla prevenzione delle patologie oncologiche per le quali, in molti casi, il fumo è la causa principale; di veicolare messaggi positivi volti alla prevenzione in campo oncologico e di sostenere e premiare le eccellenze giovanili.
Gli studenti del 2°, 3°, 4° e 5° anno dell’Istituto E.P.N., sezione Liceo Artistico Antonino Calcagnadoro, hanno realizzato opere a tema “Prevenzione dal fumo di sigaretta”. La consegna è avvenuta entro il 20 Febbraio 2024 presso la Casa di accoglienza dell’ALCLI “Giorgio e Silvia”, in via de Terminillo snc. Attendiamo il lavoro della giuria!
UN QUADERNONE PER I NOSTRI PENSIERI: L’AFRICA NEL CUORE
Nella Casa di Accoglienza è stato consegnato alla Dott.ssa Lorenza Garufi, volontaria di Afron, un quadernone speciale da donare ai bambini in cura presso la struttura del ST. MARY’S LACOR HOSPITAL in Nord Uganda, sostenuta da Afron anche con il contributo delll’ALCLI. In questa struttura con progetti mirati si forniscono una serie di servizi importanti per migliorare la sopravvivenza dei bambini affetti da Linfoma di Burkitt. La Presidente di Afron Titti Andreani, venuta nella nostra Casa di Accoglienza a Gennaio, ci ha lasciato questo quadernone per poterlo riempire di pensieri, disegni, messaggi di saluto e tanto altro da portare ai bambini in Africa. La comunità africana a sua volta farà arrivare presso l’ALCLI il suo personale quadernone: “una corrispondenza di amorosi sensi”. I fogli bianchi sono stati un’ispirazione per tutti volontari e ben presto si sono riempiti divenendo un ponte con l’Uganda. Un quaderno speciale che custodisce tutto il cuore dell’ALCLI.
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