Un fiore per la vita - Dicembre 2023

NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE ONLUS ALCLI “GIORGIO E SILVIA” PER LA LOTTA CONTRO LE LEUCEMIE E NEOPLASIE EMATOLOGICHE E SOLIDE DELL’INFANZIA E DELL’ADULTO

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ANNO XI - N 59 NATALE 2023 - QUADRIMESTRALE - REG. TRIBUNALE DI RIETI N. 11/04 DELL’11/01/05

QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE SOCIO CULTURALE A DISTRIBUZIONE TOTALMENTE GRATUITA

IL NATALE È … UN INNO ALLA VITA

LUCIO BOLDRIN << EDITORIALE

LA VALLE REATINA AL CENTRO DI PIAZZA SAN PIETRO PER UN MESSAGGIO DI PACE AL MONDO

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el pomeriggio di sabato 9 dicembre si è svolta la tradizionale inaugurazione del presepe in Piazza San Pietro che quest’anno ha visto al centro dell’attenzione Greccio e la Valle reatina.

Ottocento anni fa, san Francesco d’Assisi volle realizzare il primo presepe e Onorio III approvava per i Frati Minori la Regola Bollata. Nel ricordo di questo duplice anniversario, le rappresentazioni di quest’anno della Natività in piazza San Pietro e nell’Aula Paolo VI arriveranno dalla nostra diocesi di Rieti. Si vuole così cercare di far rivivere l’atmosfera del Natale 1223, quando san Francesco, di ritorno da un viaggio in Terra Santa, chiese di rievocare la nascita di Gesù e di farlo proprio in un paese che gli ricordava Betlemme: Greccio, borgo reatino immerso tra le rocce a 700 metri di altezza. Piazza San Pietro si è trasformata, quindi, in una ideale Greccio, dove intorno alla greppia, al bue e all’asinello, sono stati collocati pochi personaggi: quelli che realizzarono il desiderio del Poverello, come il nobile Giovanni Velita e sua moglie Alticama, tre frati compagni del Santo e alcuni pastori.

La memoria torna a quanto narrato da Tommaso da Celano, che descrisse il primo presepe vivente della storia. Si è scelto di immaginare quanto avvenne allora attraverso una rappresentazione artistica: la scena vede al centro l’affresco della grotta di Greccio davanti al quale un frate minore celebra la messa, in presenza di san Francesco con in braccio il Bambinello e la Madonna.

Accanto San Giuseppe in adorazione, il bue e l’asinello.

Nella rappresentazione si fa riferimento anche ai quattro Santuari francescani e alla città di Rieti.

Anche ai miei “ragazzacci” in carcere, che si stanno adoperando a preparare i presepi nei vari reparti, ho fatto riferimento a questo primo presepe di san Francesco e di prendere l’ispirazione di ciò che questo simbolo natalizio vuole richiamarci: l’impegno di costruire una vera pace per vivere in un domani veramente libero.

Un impegno che parte da una collaborazione e volontà di tutti per costruire la pace e la libertà nel rispetto di tutti e della diversità di un popolo, di una persona che sono le ricchezze dell’umanità tutta. Facile da scriversi e da dirlo, ma estremamente difficile da viversi, come

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vediamo nella quotidianità, personale e mondiale, in questi periodi difficili nei quali viviamo.

Abbiamo vissuto gli anni della pandemia del covid ma non abbiamo imparato nulla. Se ne è usciti con una realtà più nervosa, arrabbiata, più povera per molti e un maggior arricchimento economico per pochi. Come sempre la speculazione l’ha fatta da padrona anche sulla sofferenza e morte di milioni di persone, allagrando ulteriormente la forbice sociale.

Fattori economici dei signori dell’industria delle armi e in nome di un dio che Dio non è, si sta creando morte e povertà nei conflitti tra Ucraina e Russia, Israele e Palestina, nella oppressione nella quale vivono le donne, non solo afghane e negli altri 12/14 conflitti silenziosi presenti nello Yemen e in tanti altri paesi africani. Senza dimenticare il dramma della siccità e della fame che segna milioni di bambini e persone.

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ALCLI >> SOMMARIO

ALCLI << SANTINA PROIETTI

UN FIORE PER LA VITA

N.59 ANNO XI NATALE 2023

LA FORZA DELLA VITA: L’IMPEGNO PER DARE PIÙ VITA AI NOSTRI GIORNI

DIRETTORE RESPONSABILE Lucio Boldrin

EDITORIALE >> di Lucio Boldrin La valle reatina al centro di piazza San Pietro per un messaggio di pace al mondo

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ALCLI >> di Santina Proietti La forza della vita: l’impegno per dare più vita ai nostri giorni

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ALCLI >> di Emilio Garofani Fermi tutti!

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MEDICINA E BENESSERE >> Manuel Ginnetti e Marco Ferretti Rosso come … pomodoro

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CAPO REDATTORE Giuseppina Orsolillo REDAZIONE Fabrizio Pacifici Emlio Garofani Stefano Martellucci Francesca Ulizio Federico Fiocco Aurora Carfagna Eleonora Angelini Catiuscia Rosati Deborah Moscatelli Francesca Tilli

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SEGRETERIA c/o Casa Accoglienza Via del Terminillo Tel e Fax 0746.271672 www.alcli.net redazione@alcli.it

TESTIMONIANZE E VOLONTARIATO >> di Mirella Nobile Giornata del sollievo 11 novembre 2023: la conferma

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TESTIMONIANZE E VOLONTARIATO >> di Anna Negri Amore e Professionalità

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L’ALCLI E I GIOVANI >> di Angelica Dante Può nascere un fiore nel nostro giardino…

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IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ALCLI

L’ALCLI E I GIOVANI >> di Redazione Alcli Benvenuta!

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PRESIDENTE Santina Proietti

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NORMATIVA >> di Fabrizio Pacifici Titolare effettivo, comunicazione obbligatoria anche per le associazioni

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NORMATIVA >> di Federico Fiocco Estratto contributivo inps errato: risarcimento del danno per il cittadino

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NEWS E INIZIATIVE >> di Redazione Alcli

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PRESIDENTE ONORARIO P. Lucio Boldrin VICE PRESIDENTE Emilio Garofani CONSIGLIERI Stella Cornacchiola Federico Fiocco Deborah Moscatelli Francesco Puglielli Monica Cortella Roberta Giovannelli Fabrizio Pacifici si ringrazia per la collaborazione grafica STUDIO GRAFICO MIRKO CIANCA

La tua Vita è un gran dono! Custodiscila come un tesoro, Amala e soprattutto Impiegala per Amare!

chiuso in tipografia il 05 dicembre 2023

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ari amici e care amiche, in questo periodo più che mai, sentiamo la vita preziosa ed è ancora più prezioso poter festeggiare insieme il Natale. Non è scontato perché tante persone non lo potranno fare.

Quando iniziamo a dare per scontato luoghi, sentimenti, ricorrenze, persone, togliamo loro la vitalità, l’importanza, l’essenza.

Il Natale è la nascita più bella, quella della speranza di salvezza, quella del senso della vita. Dobbiamo cogliere nelle nostre vite, unicità, splendore, significato, ogni vita va difesa e vissuta pienamente fino alle fine.

Gli ultimi eventi personali e dell’associazione, mi hanno ancora più spinto a riflettere sulla vita e sui veri valori, che sono il nostro faro.

Siamo spesso distratti dalle mille cose da fare e dal progettare, che ci dimentichiamo di assaporare la giornata. Non c’è mai tempo, ma poi, quando accadono eventi che ti fanno fermare, capisci che con “l’andare sempre di corsa” si perdono alcuni momenti essenziali. “L’essenziale è invisibile agli occhi” si legge spesso; il cuore non è un organo di senso eppure vede più e meglio degli occhi, legge nel cuore degli altri.

Dato che tutto può cambiare improvvisamente, è importante imparare a non dare niente per scontato e ad apprezzare ciò che abbiamo nel momento presente, perché molti la normalità l’hanno persa.

L’apprezzamento delle piccole cose e delle persone importanti può portare a una maggiore felicità e gratitudine nella vita.

La vita va ascoltata, accolta con attenzione, momento dopo momento, nei dettagli,

nei particolari, anche quando c’è sofferenza e saper trovare anche nella sofferenza i segnali di umanità. Dobbiamo trovare stimoli per tornare a sorridere e ad amare perché i legami affettivi sono un baluardo alla nostra umanità: l’amore può salvare.

Non è facile comprendere il valore della propria esistenza e vivere appieno la grandiosità e la bellezza di questo dono divino, ma è proprio questo che ci ha ispirato in questi anni: donare qualità di vita anche nella malattia.

Ad esprimere al meglio questo concetto sono stati i volontari che hanno fatto il corso di formazione in Hospice, durante la Giornata delle cure Palliative, promossa insieme alla ASL e all’Hospice San Francesco. Per tutti è stato un cammino dentro se stessi, in cui hanno riscoperto parti di sé che erano assopite, hanno rivissuto sentimenti lasciati in disparte, hanno visto con i loro occhi la vita attraverso gli occhi dei pazienti e come ha scritto la fondatrice di tutto il movimento hospice nel mondo, Cicely Saunders: “Non preoccupiamoci di aggiungere giorni alla vita, ma di dare più vita ai giorni”.

Voglio ringraziare tutti i volontari, tutti coloro che con le proprie caratteristiche ed attitudini, in ogni attività e servizio che fanno, danno il proprio aiuto senza attendersi nulla in cambio, se non il sorriso del malato. Grazie ai soci e agli amici dell’ALCLI perché grazie a tutti voi, troviamo la forza di andare avanti nella nostra missione al fianco di chi soffre.

Dare più vita ai giorni, è un concetto bellissimo che dovremmo diffondere anche a chi non ha malattia, perché dobbiamo imparare a vivere intensamente ogni giorno, apprezzando le piccole cose e la normalità quotidiana che dobbiamo sentire come preziosa.

Per me il Natale è un inno alla vita che dobbiamo cantare, accogliere, difendere, accettare, affrontare ed amare.

Auguri a tutti per un Natale di amore per la vita.

Maria Teresa di Calcutta 4

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EMILIO GAROFANI >> ALCLI

MEDICINA E BENESSERE << MANUEL GINNETTI E MARCO FERRETTI

FERMI TUTTI!

“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro” Giovanni Paolo II

ROSSO COME …

POMODORO

occhi quando ci si relaziona con il prossimo ancor più se giovane, magari un figlio o un nipote. Oggi è chiaro che tra i più giovani e il resto del mondo è come se ci fosse una barriera che a molti di loro, impedisce di comunicare. Ecco che qui gli adulti possono senz’altro fare un passo verso di loro, occorre mandare un segnale più forte e più potente che oltrepassi e rimuova questo ostacolo che impedisce la comunicazione. C’è l’urgente bisogno di tornare ad essere genitori, nonni, educatori nelle più varie declinazioni di intervento, in maniera consapevole e seria, tralasciando quei ruoli spesso equivoci e pericolosi che creano disorientamento e confusione. Ora, subito, Istituzioni, Famiglia, Scuola, Parrocchia, centri Sportivi, Associazioni di volontariato, devono rendersi conto della priorità assoluta di porre nuovamente al centro dell’attenzione questa fragilità emergente che si chiama “GIOVANI”, prendendosi cura di loro semplicemente facendoli sentire importanti come è vero che lo sono, dando ascolto alle loro esigenze e magari affrontando insieme i loro problemi. C’è il dovere di non lasciarli soli e in balia di altre forme di educazione senz’altro potenti ed incidenti ma altrettanto pericolose e spesso dannose. Mi sto riferendo alle insidie proposte dai social che hanno ormai monopolizzato la giornata, la testa, le emozioni dei ragazzi e si sono sostituiti in molti casi, a tutte le altre figure umane vere. In alcuni casi, i nostri ragazzi vivono la realtà virtuale e non più quella reale. In maniera pericolosa sono stati sottratti agli affetti veri, quelli che riescono a fare la differenza tra il bene e il male.

Voglio augurare a tutti di trascorrere questo Natale con ritrovata attenzione e ascolto per i nostri giovani che proprio quando non lo chiedono e quando fanno del tutto per evitarci, hanno più bisogno di noi, della nostra amorevole presenza e guida.

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redo fermamente che oggi più che mai si debba ripartire da queste Sante parole.

Natale, un periodo che ci induce a riflettere, perché portatore di una storia meravigliosa e importante per l’umanità.

Vorrei insieme a voi, fare delle riflessioni sui giovani, forse anche in seguito ai raccapriccianti fatti di cronaca che sempre più spesso li vede come protagonisti, che troppo presto perdono la loro innocenza, la loro spensieratezza, la loro normalità.

I giovani, e quindi i figli, appartengono e sono di tutta una comunità e dovremmo sentirci tutti responsabili quando vediamo ragazzi senza punti di riferimento, disorientati, in balia di tutto e di se stessi. Molto spesso, anziché assumere noi adulti sulle nostre spalle questo senso di responsabilità, non facciamo altro che limitarci ad osservare e giudicare. E quello che risulta maggiormente grave e che lo facciamo in modo asettico e distaccato.

Ma proviamo a chiederci se è sempre stato così? Se oggi avvertiamo tanta gravità in tutto quello che succede, che cosa è cambiato? Ecco forse cercando di dare una risposta a questa domanda possiamo renderci conto di ciò che realmente sta accadendo e di quanto l’abisso sia davvero dietro l’angolo se non si inverte la rotta. Io parto da un assunto che vuole essere anche una certezza per chi come me crede. I giovani d’oggi sono come i giovani di sempre.

Perché il loro cuore, il loro essere come sempre viene e lo fa Dio. La loro anima, Il loro cuore sono desiderosi di bene, di bello, di vero, esattamente come l’anima e il cuore dei giovani di altri tempi. Perché allora oggi sembra tutto così diverso da ieri? Perché sembra così difficile che questi desideri di bene, di bello, di vero emergano? È dovere di noi adulti cercare di dare una risposta a tutto ciò, ne vale del futuro del nostro mondo. È mia convinzione che oggi, forse più di ieri non ci si ponga in ascolto delle mutate esigenze dettate da un tempo che va troppo veloce, che non si dia il giusto valore alla comunicazione, ma non quella irreale e a distanza, ma quella comunicazione che alla base ha il contatto, il calore, che sprigiona la meravigliosa sensazione di guardarsi negli

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l pomodoro: un condimento fantastico per insalata, pizza, pasta; non parliamo poi della scarpetta per “pulire il piatto” … mm divino! Ma qualcuno si è mai fermato a pensare cos’altro può fare questo alimento per noi??

Il Solanum Lycopersicum (il suo nome scientifico C. Linneo) è sempre più studiato per i suoi potenziali effetti benefici per il nostro organismo a più livelli. Ma prima cerchiamo un attimo di capire meglio di cosa stiamo parlando: Il pomodoro è un frutto, ebbene sì dal punto di vista botanico è un frutto ma dal punto di vista alimentare è più riconducibile alle verdure. Le caratteristiche nutrizionali variano a seconda della cultivar, delle condizioni del terreno, di quelle ambientali nonché dalle tecniche colturali; generalmente il pomodoro presenta un basso tenore in zuccheri, risulta essere povero di fibre per lo più riscontrabili nella buccia o nei semi, sono presenti acidi organici che ne determinano il sapore e il pH; la parte migliore è data dalle vitamine ma soprattutto dai suoi antiossidanti sulla quale è diretto il focus delle ricerche attuali.

Tra le vitamine più concentrate nel pomodoro troviamo la vitamina C o acido ascorbico, un potentissimo antiossidante che partecipa non solo alle reazioni di terminazione dei radicali liberi, ma è anche un coenzima fondamentale per una serie di reazioni biochimiche, oltre ad aumentare l’assorbimento del ferro indispensabile per l’eritropoiesi (genesi dei globuli rossi) e per la formazione dei citocromi, implicati e strettamente necessari per la produzione di energia a livello cellulare; un’altra vitamina abbastanza rappresentata è la vitamina A o per essere più precisi la provitamina A nota come beta carotene, in realtà è importante sottolinearlo perché il beta carotene è vero che può essere metabolizzato dal nostro organismo a vitamina A ma il tasso di conversione è grosso modo del 25%. Il beta carotene è una molecola che, come l’acido ascorbico, svolge dei ruoli sia vitaminici che antiossidanti; fa parte della categoria dei carotenoidi più precisamente dei caroteni, la sua struttura chimica in virtù dei doppi legami che sono presenti lungo la sua lunga catena carboniosa gli conferiscono una colorazione arancione (vedi

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le carote). Un altro carotenoide addirittura più espresso è il licopene, e proprio su di lui adesso andremo a concentrarci.

Questo pigmento bioattivo presenta una struttura simile a quella del beta carotene e anche nel suo caso i doppi legami lungo la catena carboniosa ne conferiscono una colorazione rossa (è presente anche in altri frutti e verdure di colore rosso). Il licopene non viene metabolizzato dal corpo in vitamina A, quindi non presenta un effetto vitaminico ma le sue proprietà antiossidanti stanno richiamando sempre più interesse.

Le variazioni di colore del pomodoro dipendono principalmente dal rapporto delle concentrazioni tra i carotenoidi in esso contenute, in particolare licopene e beta carotene; un’altra variabile è il grado di maturazione.

La cottura del pomodoro facilita la disgregazione dei complessi proteiche e la dissociazione degli aggregati cristallini di carotenoidi in cui il licopene è incorporato aumentandone la biodisponibilità, ovvero la quota assorbita dal nostro organismo. Anche l’assunzione contemporanea di grassi vegetali determina un aumento della biodisponibilità di questo pigmento bioattivo, in quanto esso è una molecola lipofila e quindi si solubilizza nell’olio che è una matrice lipidica; per questo è bene cuocere a fuoco lento il pomodoro con olio EVO per un tempo significativamente lungo.

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MEDICINA E BENESSERE >> MANUEL GINNETTI E MARCO FERRETTI

TESTIMONIANZE E VOLONTARIATO << MIRELLA NOBILE

GIORNATA DEL SOLLIEVO 11 NOVEMBRE 2023: LA CONFERMA

Siamo arrivati finalmente a rispondere alla domanda iniziale: cosa può fare il pomodoro per noi?

Numerosi studi epidemiologici hanno sostenuto che l’assunzione giornaliera di 2-20 mg di licopene apporta benefici significativi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, principalmente ipertensione e aterosclerosi.

L’introduzione del licopene nella dieta e il miglioramento della salute cardiovascolare sono principalmente legati alle sue forti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. In letteratura sono presenti studi che sottolineano come l’assunzione di licopene tramite gli alimenti, principalmente pomodoro, e l’assunzione tramite integratori presenti qualche differenza dal punto di vista bioattivo. Si è visto che gli interventi che integravano il pomodoro sono stati associati a riduzioni significative del colesterolo LDL, IL-6 (interleuchina 6, parametro per misurare l’infiammazione) e miglioramenti dell’afta epizootica (una malattia acuta, caratterizzata da uno stato febbrile e dalla comparsa di afte, lesioni vescicolari a carico delle mucose e della cute di animali ungulati artiodattili domestici); mentre l’integrazione di licopene ha ridotto la pressione arteriosa sistolica.

Recenti studi hanno evidenziato un potenziale effetto preventivo del licopene nel riduce il rischio di sviluppo di tumori; la predominanza di particolari meccanismi sembrava dipendere dalla localizzazione dell’organo tumorale e dalla capacità di immagazzinamento locale del licopene.

Una meta analisi di studi ha valutato l’effetto del licopene su vari tipi di cancro. I risultati positivi, negativi o inconcludenti sono riportati nella seguente tabella.

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Si è visto che risulta particolarmente efficace nel prevenire il tumore alla prostata.

Il licopene può esercitare i suoi effetti antitumorali attraverso vari percorsi, tra cui l’attivazione e l’induzione dell’apoptosi, può avere effetti nella prevenzione delle metastasi, nonché può ridurre la progressione del cancro alla prostata. Vengono inoltre aumentati gli effetti antiossidanti e anti-proliferativi; si riscontra anche una diminuzione del livello sierico di PSA, riducendo l’angiogenesi e diminuendo le citochine infiammatorie.

Alla luce di queste evidenze sarebbe bene integrare la nostra alimentazione con pomodori e cibi “di colore rosso” per avere un’assunzione ottimale di licopene rendendolo un valido compagno per la salute del nostro organismo.

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os’è cambiato, cosa c’è di diverso dal primo giorno in cui ho messo piede in questa “casa”?

C’è qualcosa che a dirlo così sembrerebbe retorico, perfino banale, ma che invece per me è sostanziale: LA CONFERMA! Conferma di piccole verità a cui per esperienze già vissute nel mio percorso personale ero magari già arrivata, o mi ero avvicinata, ma vivere, anche se ancora pochissimo, toccare con mano, respirare da vicino, spalanca improvvisamente il sipario…

La domanda al colloquio di selezione è stata: “Perché sei qui, perché questa scelta?” E ricordo la mia risposta: “Bella domanda, … non lo so, forse perché ho già vissuto situazioni del genere. Non mi sento spaventata da ciò a cui si va incontro e vorrei offrire la mia mano, consapevole che probabilmente sarà molto più quello che riceverò di quello che potrò dare”.

Oggi però mi prende un dubbio: non sarà magari che c’è anche un altro motivo, non così nobile poi? Non sarà che quella paura della morte che tutti abbiamo, mi spinge qui, dimora dove le vite sono arrivate alla soglia, per scoprire e vedere cosa succede, come succede, quando si arriva al termine, illudendomi che vedendolo prima negli altri sarò poi “preparata” quando toccherà a me?

Non ci avevo mai pensato sotto questo aspetto, ma l’essere umano è un impasto di fango e lacrime e, se le lacrime sono il linguaggio dell’anima, il fango è quello che parla delle nostre paure e dei nostri abissi dove si nasconde la parte meno limpida di noi. Ed è a questo punto che faccio una scoperta meravigliosa: seppure nel dolore della consapevolezza, quando più quando meno, LA VITA RESTA VITA FINO ALL’ULTIMO ISTANTE, soprattutto quando c’è un premuroso accompagnamento, fatto di sollievo per il dolore del corpo e dell’anima.

Penso che ogni vita che non si spenga all’improvviso ma che stia andando lentamente verso la fine con un percorso di malattia, meriti di chiudersi circondata da persone che

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se ne prendano cura in tutti i suoi aspetti, facendola sentire preziosa fino all’ultimo istante dell’ultimo giorno, anche se poi “ogni morte è individuale, come la vita che l’ha preceduta”.

La preziosità del messaggio che arriva a chi si prende cura, è che non solo “a parole” la vita è preziosa: QUI, in questo posto, lo arrivi a sentire, a toccare con mano … QUI si sgretola tutto ciò che è facciata, tutto ciò che è maschera. Torniamo NOI, quelli che siamo veramente. Te lo raccontano gli occhi: quelli di chi sta pian piano concludendo il suo itinerario, e quelli di chi con dedizione e abnegazione, lo sta accompagnando in questa conclusione.

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TESTIMONIANZE E VOLONTARIATO >> ANNA NEGRI

AMORE E PROFESSIONALITÀ S

ono la moglie di Luigi Figorilli, non mi sono dimenticata di Voi ed è con profonda commozione che scrivo queste righe sperando di non scordare nessuno. Voglio ringraziare dal profondo del cuore tutti Voi che, negli ultimi mesi di vita di Luigi, vi siete occupati delle cure e ci avete accompagnato con amore e professionalità.

Accettare questo servizio domiciliare per me non è stato affatto facile poi, con il passare dei giorni, mi sono abituata alla Vostra presenza giornaliera, tanto da aspettarvi per avere un momento di conforto.

“Avrete bisogno dell’affiancamento di medici ed infermieri per affrontare questo nuovo problema, dovete attivare le cure palliative” mi avevano detto ed è stato così.

Il Luigi che avete conosciuto, tutto sulle sue, sempre con la risposta pronta e vigile su ogni cura che veniva proposta, purtroppo non era più lui e questo un po’ mi è dispiaciuto, anche con me faceva la voce grossa.

Poi ci ha raccontato la storia del gomitolo: “Tutti noi abbiamo una scatola con dentro un gomitolo, alla nascita cominciamo a tirarne il filo, tira e tira questo filo per alcuni finisceprimaeperaltridopo,oggipermequestofiloèfinito”.

“Quel filo ingarbugliato e pieno di nodi è finito nel giorno del mio compleanno papà e così l’11 ottobre sarà per sempre il nostro giorno speciale” ha scritto la figlia.

La malattia di base in questo non ha aiutato, ma non è il contesto per spiegare che persona è stata. La molteplice folla silenziosa che lo ha accompagnato in questo ultimo viaggio è stata la dimostrazione di quanto fosse amato e apprezzato. “Un vero uomo” lo hanno definito.

Ho avuto tanta paura, pensavo di non essere in grado di affrontare la morte in casa invece la paura è svanita e mi è venuta tutta la forza necessaria che non credevo di avere.

Luigi desiderava morire a casa e grazie a Voi questo è stato possibile.

Tutto è precipitato all’improvviso, come mi era stato spiegato, però non pensavo dovesse morire proprio quel giorno o forse non lo accettavo. Ho avuto paura di non essere in grado di affrontare l’emergenza che si è presentata tanto da voler chiamare il 118, però con l’aiuto della Dottoressa di turno, che mi dava indicazioni, ho cercato di essere lucida e, quando è arrivata Serena con la sua calma e la sua dolcezza, ho capito che non c’era più niente da fare: bisognava solo aiutarlo a sentire meno dolore possibile.

Lui, sempre vigile, mi ha fatto chiamare nostra figlia Elisa e Matteo, nostro figlio, era già con noi.

Serena ha predisposto le cure e come sempre ha dovuto spiegare cosa stesse facendo, Luigi non ha protestato e le si è rivolto dicendo “sei un angelo che mi sta accompagnando”.

Oggi posso dire che nella nostra bella Città, troppo spesso ferita, c’è un servizio, quello dell’HOSPICE, che le dà lustro.

Ringrazio pertanto tutti i medici, gli infermieri, i fisioterapisti, la psicologa e l’assistente sociale che hanno frequentato la nostra casa.

Con affetto Anna Negri

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ANGELICA DANTE >> L’ALCLI E I GIOVANI

GIOVANI << REDAZIONE ALCLI

BENVENUTA!

PUÒ NASCERE UN FIORE NEL NOSTRO GIARDINO…

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’arrivo del Natale ha un gusto dolceamaro quando hai dei posti vuoti a tavola.

Il mio posto vuoto si chiama Simona.

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affaela Bentivegna, 12 anni, la più giovane socia dell’ALCLI.

L’ospite indesiderato ha portato via il suo ultimo abbraccio troppo presto, spazzando via tutto ciò che ha trovato nella sua strada e lasciando un vuoto incolmabile.

Diamo il benvenuto nella grande famiglia dell’ALCLI alla più giovane socia della nostra associazione.

Era il 2019 quando la paura ha invaso la nostra famiglia, sono iniziate le prime visite e le assenze da casa.

Sentivo un vuoto dentro, soprattutto per due piccoli bambini che hanno visto la loro vita cambiare.

“Siamo felici che anche i giovani possano vivere l’esperienza del volontariato e dell’associazionismo perché è sin da bambini che si devono respirare i valori che ci guideranno nella nostra crescita. Per noi, i soci, sono il motore dell’associazione, ognuno ha un ruolo significativo di supporto, confronto, stimolo e condivisione e i giovani soci in particolare portano anche bella energia, vitalità e tanta speranza per il futuro – queste le parole della Presidente Santina Proietti – solo insieme, adulti, giovani e bambini possiamo difendere la coesione sociale e avere la forza di aiutare sempre i nostri malati e le loro famiglie.”

È stata una battaglia condivisa da tutti, ci siamo stretti tra noi per nascondere i segni evidenti delle cure: la stanchezza, la perdita dei capelli, il terrore di non riuscire a farcela.

Abbiamo affrontato il dolore con coraggio, nascondendo le lacrime dietro a sorrisi tirati e tristi.

Ancora oggi mi chiedo quanta forza e dedizione lei abbia impiegato…

La risposta la trovo nell’amore, negli abbracci, nei sorrisi dei suoi bambini, dei genitori, della sorella, del marito, delle amiche e dell’ALCLI. Lei purtroppo non ha vinto la sua battaglia, ma ci ha lasciato il suo ricordo e il suo esempio.

La sua perdita ha fatto sì che mettessi in ordine le mie priorità e che, dopo un anno di stand by, non mi lasciassi più prendere dall’ansia e dalla paura.

L’ALCLI, che dapprima ha accolto lei, ha preso me sotto la sua ala protettrice. Ho pensato fosse il luogo giusto dove approdare per poter dare il mio contributo, cercando di rendere il mio vissuto d’aiuto per gli altri.

Spero che la storia di mia zia possa aiutare qualcuno, che la sua tenacia e il suo non abbattersi alle prime difficoltà sia d’esempio.

E come cantava Rino Gaetano in una delle sue canzoni preferite.

E qui non ho dimenticato ciò che questi anni mi hanno insegnato: regalo sorrisi e abbracci di conforto a chiunque ne abbia bisogno, perché ascoltare rimanendo in silenzio il più delle volte è il modo migliore per dimostrare vicinanza.

“Può nascere un fiore nel nostro giardino, che neanche l’inverno potrà mai gelare”.

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FABRIZIO PAFICIFI >> NORMATIVA

NORMATIVA << FABRIZIO PACIFICI

TITOLARE EFFETTIVO,

COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA ANCHE PER LE ASSOCIAZIONI

È

finalmente operativo il portale per la comunicazione obbligatoria del titolare effettivo, predisposta sul sito della Camera di Commercio, sul quale sarà possibile effettuare la comunicazione del Titolare effettivo medesimo in base a quanto previsto dal decreto legislativo numero 231/2007 e successivi decreti attuativi.

È importante, però, tenere presente che tale previsione non comprende solo il registro delle persone giuridiche private tenuto presso le prefetture ma anche l’istituzione di appositi registri regionali delle persone giuridiche private (qualora le stesse abbiano un ambito di operatività limitato al territorio di una Regione e operino nelle materie di competenza regionale; v. dpr 361/2000 art. 7).

L’obbligo di comunicare la titolarità effettiva si estende quindi anche agli enti iscritti nei registri regionali.

Dal 9 ottobre scorso, data di pubblicazione in GU, decorrono i 60 giorni concessi dal legislatore agli enti obbligati ai fini della normativa ad effettuare la comunicazione del titolare effettivo, trascorsi i quali scattano le sanzioni irrogate dalla Camera di Commercio.

rinnovare l’adempimento allo scadere dei 12 mesi anche senza variazione di informazioni.

da quelli non riconosciuti.

Nel caso di interesse relativo all’obbligo di comunicazione è opportuno considerare solo le associazioni riconosciute all’interno delle quali il Titolare Effettivo si individua valutando le seguenti variabili:

La comunicazione Titolare Effettivo potrà essere effettuata sul sito della Camera di Commercio attraverso la procedura DIRE, alla quale il legale rappresentante dell’ente considerato potrà accedere utilizzando SPID, CNS, la CIE o le eventuali credenziali in suo possesso.

• i fondatori, se in vita; • i beneficiari, se individuati o facilmente individuabili; • i titolari di funzioni di direzione e amministrazione.

Dovrà essere selezionata la procedura DIRE- Titolare effettivo e indicate le informazioni di cui sopra in base al tipo di ente considerato ed infine la pratica prima del suo invio dovrà essere firmata con il dispositivo di Firma digitale.

Titolare effettivo: quali informazioni inviare e come effettuare la comunicazione

Le imprese costituite dopo il 10 ottobre 2023 avranno, invece, solo 30 giorni per ottemperare a tale comunicazione che non può essere effettuata unitamente ad altri adempimenti ma deve seguire un iter ad hoc.

Nel caso analizzato i soggetti interessati alla comunicazione sono le persone giuridiche private quindi le associazioni riconosciute e le fondazioni, in base a quanto previsto dall’art. 4 del decreto 55/2022, che dovranno fornire le seguenti informazioni:

La scadenza dei termini è quindi fissata all’8 dicembre 2023 (slittata all’11 dicembre a causa della concomitanza con le festività), ma è da sciogliere il dubbio legato all’eventuale obbligatorietà estesa anche alle associazioni.

• i dati identificativi e la cittadinanza delle persone fisiche indicate come titolare effettivo ai sensi dell’articolo 20, comma 4, del decreto antiriciclaggio per le persone giuridiche private; • il codice fiscale dell’ente; • la denominazione dell’ente; • la sede legale e, ove diversa da quella legale, la sede amministrativa dell’ente; • l’indirizzo di posta elettronica certificata.

Titolare effettivo, anche le associazioni tra i soggetti obbligati all’invio della comunicazione?

I soggetti obbligati all’invio della comunicazione del titolare effettivo sono: • imprese dotate di personalità giuridica; • persone giuridiche private; • trust produttivi di effetti giuridici rilevanti ai fini fiscali; • istituti giuridici affini al trust.

Chi è il Titolare effettivo di un’associazione: definizione

È bene quindi evidenziare che anche le associazioni sono interessate a tale comunicazione. Le associazioni riconosciute e le fondazioni devono difatti rispettare tale adempimento in qualità di persone giuridiche private.

L’ente dovrà inoltre presentare una nuova pratica entro 30 giorni nel caso in cui dovessero variare i dati comunicati in precedenza ed avrà comunque l’onere di

La definizione di Titolare Effettivo discende dall’ art. 20 del d.Lgs 231/2007 e nel caso delle persone giuridiche private è Titolare effettivo “la persona fisica per conto della quale è realizzata un’operazione o un’attività, ovvero, nel caso di entità giuridica, la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano tale entità, ovvero ne risultano beneficiarie”.

In particolare, il Decreto numero 55/2022 individua come obbligati alla comunicazione nell’art. 1 comma 2 lett. H - “… le associazioni, le fondazioni e altre istituzioni di carattere privato che acquistano la personalità giuridica con l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361”.

Come già analizzato in occasione di un precedente approfondimento, per ben identificare il Titolare Effettivo di un’associazione è bene scindere gli enti riconosciuti

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FEDERICO FIOCCO >> NORMATIVA

NEWS E INIZIATIVE << REDAZIONE ALCLI

OTTOBRE

ESTRATTO CONTRIBUTIVO INPS ERRATO:

PARLIAMONE CON I MEDICI CONVEGNO Una giornata di buona sanità: medici, associazioni di volontariato e cittadini, insieme per parlare di prevenzione.

Nella sala conferenze della V° Comunità Montana Montepiano Reatino, il 25 ottobre, a parlare di prevenzione si sono ritrovati insieme medici dell’Ospedale di Rieti, associazioni di volontariato che operano nel sociale e cittadini attenti alla propria salute.

L’incontro, promosso da AMAR e AUSER in collaborazione con la LILT e l’ALCLI, nell’ambito del Progetto Vivamente, invecchiamento attivo, ha trattato diversi temi importanti per la sanità reatina, in particolare il tema della prevenzione primaria e secondaria.

Durante il dibattito, infatti, è stato possibile nella postazione di ALCLI DONNA, raccogliere le prenotazioni per gli screening di tre tipi di tumore: mammella, colon retto e cervice uterina.

RISARCIMENTO DEL DANNO PER IL CITTADINO

C

on questo articolo si vuole segnalare un caso concreto sottoposto alla Suprema Corte di Cassazione (sentenza Corte di Cassazione n.8604/2016) nel quale un cittadino, a seguito di un errato estratto contributivo rilasciato dall’INPS, si è visto riconoscere il risarcimento dei danni a carico proprio del predetto ente.

Infatti nel caso di specie, l’utente, una volta ottenuto l’estratto contributivo dall’Istituto previdenziale dal quale emergeva il raggiungimento del diritto a pensione, rassegnava anticipatamente le dimissioni dal posto di lavoro confidando nella correttezza del conteggio dei contributi ricevuto dall’INPS. Senonché, successivamente, il suddetto estratto contributivo si rilevava erroneo e, quindi, le dimissioni erano avvenute anticipatamente rispetto all’ottenimento del diritto a pensione.

L’assicurato, quindi, a causa dell’errato conteggio dei contributi rilasciato dal’INPS per il periodo intercorrente tra le dimissioni e il percepimento del primo rateo di pensione, rimaneva privo di reddito.

Alla luce di quanto sopra è evidente il danno arrecato al lavoratore dall’INPS che, a causa delle erronee informazioni comunicate allo stesso con l’estratto contributivo certificativo, presentava dimissioni volontarie confidando nell’ottenimento della pensione a decorrere dalla medesima data di dimissioni.

Quindi, il cittadino, al fine di ottenere dall’INPS il risarcimento del danno consistito nelle retribuzioni non percepite nel periodo intercorrente tra le dimissioni e il pensionamento, ricorreva al Tribunale del Lavoro e, all’esito dei tre gradi di giudizio, otteneva quanto richiesto.

Infatti, la Suprema Corte, con la sentenza citata, affermava la responsabilità dell’INPS per il “…danno subito dall’assicurato che si sia dimesso anticipatamente, avendo riposto affidamento sull’estratto conto contributivo rilasciato dall’ente, ancorché in data risalente e senza sottoscrizione di un funzionario che ne attesti la provenienza, in quanto riproduzione di un documento elettronico facente piena prova della corrispondenza tra i dati in esso riportati e le registrazioni risultanti dagli archivi elettronici dell’ente”.

INCONTRO FONTE COLOMBO, ULTIMO SABATO DEL MESE “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Con un’Omelia incentrata sull’amore che sa riconoscere i fratelli veramente bisognosi, Don Fabrizio Borrello ha celebrato la consueta messa inserita negli incontri di Fonte Colombo, che da molti anni la nostra associazione organizza l’ultimo sabato di ogni mese presso il Santuario, insieme ai frati francescani.

Una platea attenta composta da volontari, pazienti, amici dell’ALCLI, ha ascoltato le parole del Vangelo consolidando il senso di comunità e fratellanza, di cui abbiamo molto bisogno, soprattutto in questo periodo. Dopo la pausa estiva, l’incontro del 28 ottobre è stato il primo della nuova stagione.

NUOVO SPORTELLO DI ASCOLTO E ORIENTAMENTO DELL’ALCLI A TALOCCI Finalmente è arrivato il grande giorno, l’apertura dello sportello a sostegno delle famiglie e dei malati oncologici. Il 15 Ottobre 2023 è una data che resterà nella storia della nostra associazione. La comunità della Sabina ha accolto con entusiasmo il nuovo Sportello di Ascolto e Orientamento dell’ALCLI, realizzato in sinergia con Le Capanne di Talocci e il Comune di Fara in Sabina. Lo Sportello di Piazza Mazzini a Talocci, inaugurato domenica 15 ottobre, sarà aperto due volte a settimana per dare sostegno, aiuto e ascolto alle persone del territorio. Presente all’inaugurazione il Consiglio Direttivo dell’ALCLI, guidato dalla Presidente Santina Proietti, il Presidente onorario Padre Lucio Boldrin e la Dr.ssa Marina Liberati, i vertici dell’associazione Le Capanne di Talocci, il Presidente Silvio Fabrizi e Romina Abbatelli, il Sindaco di Fara in Sabina Roberta Cuneo, il Vice Sindaco Simone Fratini, Mariano Calisse Responsabile regionale dei Piccoli Comuni. Per info contattare la Segreteria allo 0746 790978, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, dalle ore 16 alle ore 19.

Colgo l’occasione per augurare a tutti un sereno Natale in un anno in cui per la nostra Provincia e, in particolare per Greccio e per tutta la Valle Santa, ricorre un importante anniversario, ovvero l’ottocentenario della prima rappresentazione del Presepe di San Francesco. Che sia questo di buon auspicio per la PACE in tutte quelle terre martoriate dalla guerra.

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CAMMINATA PER LA VITA Domenica incredibile per la prevenzione: la Camminata per la vita del 1 ottobre, che ha aperto ufficialmente l’Ottobre Rosa, ha coinvolto un’intera comunità di Rieti e provincia, unendo il capoluogo con il resto del territorio. La manifestazione, promossa e organizzata in collaborazione con la ASL, da ALCLI DONNA, progetto di prevenzione dell’ALCLI “Giorgio e Silvia”, ha raggiunto numeri superiori alle precedenti edizioni. Il lungo e colorato corteo cittadino è partito dopo la benedizione e il saluto del Vescovo di Rieti, Mons. Vito Piccinonna.

I primi dati emersi dalla giornata rilevano che ci sono state quasi 600 adesioni per lo screening alla mammella, circa 200 adesioni per lo screening alla cervice uterina e colon retto. Un’adesione superiore a tutte le edizioni precedenti. Hanno partecipato alla Camminata per la vita, in base ai kit venduti in prevendita e nella stessa giornata circa 2350 persone.

“Mi sono commossa a vedere la folla di persone che hanno risposto alla nostra chiamata e hanno deciso di prendersi cura di sé. È con gioia che faccio un primo bilancio della Camminata per la Vita che mi sorprende sempre, siamo andati oltre ogni edizione precedente, diventa una conferma importante nel mondo della prevenzione in provincia”- commenta Marisa Sciarrini.

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NOVEMBRE GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE PALLIATIVE In una gremita sala conferenza della Casa di Accoglienza, si è svolta l’11 novembre la seconda Giornata Nazionale delle Cure Palliative organizzata dall’ALCLI, ASL e Hospice San Francesco.

Negli ultimi 12 mesi i pazienti seguiti in hospice domiciliare sono passati da 15 a 40, aumentati 10 posti letto in hospice degenza. È stato inoltre attivato il progetto di pet therapy con un educatore e una psicologa deputati. Sono stati formati 15 volontari, molti dell’ALCLI, attraverso un articolato corso di formazione, per poter “stare nella sofferenza” dell’altro, in modo adeguato al fianco del personale sanitario.

Presenti all’evento il personale medico ed infermieristico dell’Hospice, i dirigenti della ASL, la Presidente dell’ALCLI, Santina Proietti, i volontari del primo corso di formazione in Hospice e altre associazioni del territorio come la Pastorale della Salute, Sport e Terapia, Capanne di Talocci, Coordinamento per la Salute.

Esempio di buona sanità: efficienza e cura amorevole del paziente.

COME FINANZIARCI

MESSA DEI DEFUNTI 11 NOVEMBRE Si è svolta come ogni anno nella giornata dell’11 novembre, la Commemorazione dei Defunti nella sala conferenze della Casa di Accoglienza.

Una tradizione che si rinnova da oltre trent’anni a cui l’associazione tiene molto per condividere con la comunità, il valore della memoria. Grazie alle telecamere dell’emittente televisiva RTR, la celebrazione è potuta giungere nelle case di molte persone impossibilitate a venire per motivi di salute. ”Il destino dei volontari si è legato in modo indissolubile a quello di ogni persona cara che è stata assistita: ciascuno ha lasciato un segno profondo nelle nostre esistenze e non vogliamo dimenticare nessuno, per loro e nel loro ricordo, ritroviamo la forza per continuare ad essere al fianco dei malati e delle loro famiglie - ha sottolineato la Presidente dell’ALCLI, Santina Proietti.

LA SQUADRA DI MAMANET DI MOVIMENTO È BENESSERE AL CAMPIONATO NAZIONALE Fine settimana all’insegna dello sport.

Si è svolto il 18 e 19 novembre a Roma il Campionato italiano di Mamanet, che ha visto la partecipazione di 26 squadre, per un totale di circa 300 atlete provenienti da tutta Italia.

Ha partecipato anche la formazione di Rieti.

La squadra di Rieti è nata grazie a Sport di Tutti – Inclusione, progetto sostenuto da Sport e Salute. Nell’ambito della collaborazione territoriale la More Sport ha accolto in squadra le donne del nostro progetto “Movimento è benessere”, promosso da ALCLI DONNA, il gruppo di prevenzione dell’ALCLI ODV e la ASL di Rieti. Alcune delle donne della squadra sono infatti reduci da interventi per la rimozione di tumori al seno.

Nella squadra reatina di Mamanet, partita per il week end sportivo, ci sono state anche volontarie e pazienti oncologiche. “Quando siamo partiti a Marzo, non immaginavamo di vivere un progetto, che diventa non solo di prevenzione e di sostegno al sistema immunitario, ma anche di promozione alla vita” - commenta Marisa Sciarrini responsabile del gruppo ALCLI Donna.

In quanto associazione di volontariato senza fini di lucro, l’ALCLI “Giorgio e Silvia” riesce a finanziare le proprie attività esclusivamente grazie all’aiuto ed alla collaborazione dei suoi soci, volontari e di iniziative e manifestazioni il cui ricavato viene devoluto alla nostra associazione.

Puoi sostenere l’ALCLI in diversi modi: compilando e consegnando in segreteria la scheda di iscrizione che trovi in questa sezione e versando la quota d’iscrizione di 26,00 Euro o superiore a propria esclusiva discrezione, su: Conto Corrente Bancario Intesa San Paolo IBAN IT80F0306914603000003010265 intestato ad ALCLI “Giorgio e Silvia”; Conto Corrente Postale IBAN IT44L0760114600001013701790 intestato ad ALCLI “Giorgio e Silvia”; destinando il 5×1000 della propria dichiarazione IRPEF (decreto ministeriale di attuazione del comma 337 Art 1, lettera A, legge N. 226 del 2005, Finanziaria 2006) alla nostra Associazione (regolarmente inscritta all’Agenzia delle Entrate) indicando il Codice Fiscale 90028400571 oltre alle consuete iniziative di Natale e Pasqua, puoi scegliere di realizzare le tue bomboniere con le nostre “Pergamene solidali”; richiedendo la partecipazione dell’ALCLI “Giorgio e Silvia” a manifestazioni che si svolgono nella nostra Regione, attraverso le quali far conoscere le nostre finalità e devolvere le eventuali offerte raccolte

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