TIR n. 215/luglio-agosto 2018

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EUROPA

ALLA RICERCA DI UN NUOVO COMPROMESSO Il Parlamento europeo ha bocciato le proposte su distacco, tempi di guida e riposo e cabotaggio e rinviato il testo alla

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utto da rifare per il Pacchetto mobilità. Il Parlamento europeo, nella riunione plenaria del 4 luglio, ha infatti deciso di rinviare il Pacchetto alla Commissione Trasporti affinch lo ri eda e tro i un nuovo compromesso. A distanza di un anno e due mesi dalla presentazione del Pacchetto da parte della Commissione Ue siamo quindi fermi al punto di partenza, almeno per quanto riguarda le tre

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proposte più “spinose”, ovvero accesso a professione e mercato, orari di guida e riposo e distacco transnazionale. Ma come si è arrivati a questo punto? Facciamo un passo indietro, al 24 maggio, quando la Commissione Trasporti dell’Europarlamento ha votato le prime proposte in merito a noleggio dei veicoli, uniformazione dei sistemi di pedaggio e tariffazione delle infrastrutture. Su queste tre proposte è stato autorizzato il

GERMANIA: DA QUESTO MESE PEDAGGIO SU TUTTE LE STRADE STATALI A partire da luglio in Germania i mezzi pesanti devono pagare il pedaggio su tutte le strade statali. Una novità che deriva dall’entrata in vigore di un emendamento del Federal Tunk Road Toll Act tedesco, del 31 marzo scorso, che pone come obiettivo al Paese il miglioramento della rete stra ale e a tostra ale, al fine i garantire infrastrutture più sicure e moderne. L’estensione della rete passerà da 15.000 chilometri di strade statali e autostrade a pagamento, a circa 40.000 chilometri. Il sistema di esazione del pedaggio è gestito in Germania dalla società Toll Collect.

trilogo con il Consiglio che però ha raggiunto solo un orientamento di massima (quindi non vincolante); bisognerà quindi aspettare la presidenza austriaca e erificare se i la ori potranno essere terminati a fine anno Storia diversa invece per le tre proposte su accesso, distacco e tempi di guida. A inizio giugno la commissione Trasporti dell’Europarlamento ha votato le sue proposte (cfr. Tir 214, pag. 7) che però hanno scatenato diverse proteste, non solo tra i sindacati ma anche all’interno dello stesso Parlamento europeo. Contestate soprattutto le modifiche fatte ai tempi di guida e di riposo, come l’obbligo di tornare a casa ogni tre settimane o del cronotachigrafo sui veicoli da 2,4 a 3,5 tonnellate che svolgono trasporti internazionali. Anche queste tre proposte avrebbero dovuto costituire la base per il Trilogo, ovvero il negoziato tra rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione per raggiungere rapidamente un accordo. Una coalizione trasversale di deputati europarlamentari ha però avanzato una mozione, poi accolta, per bloccare il mandato a negoziare. Le tre proposte sono state quindi rinviate a una nuova discussione in Plenaria dell’Europarlamento, che si è svolta appunto il 4 luglio, e che ha deciso di rinviare nuovamente il tutto alla Commissione Trasporti per una nuova elaborazione.


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