TIR n. 215/luglio-agosto 2018

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Albo Nazionale degli Autotrasportatori

Mensile - Luglio/Agosto 2018 - n. 215

PACCHETTO MOBILITÀ: SI TORNA IN COMMISSIONE TRASPORTI

GASOLIO: COME NASCE IL RIMBORSO DELLE ACCISE

TECNICA: PER LA MANUTENZIONE SERVIZI SU MISURA

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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma C/RM/30/2017



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EDITORIALE

MASSIMO DE DONATO direttore responsabile

Il pacchetto mobilità torna all’esame della Commissione Trasporti dell’Europarlamento. cos a

si a fie oliscono le speran e

n accor o in tempi

i gi ngere

tili per il settore.

e è ero c e alc ne elle norme inserite nell ini iati a com nitaria anno otten to n primo ia libera e si tro ano ora a a rontare na stra a meno tort osa, è ero anc e, in atti, c e na parte essen iale ella ri orma a rice to n br sco stop c e risc ia a esso i pregi icare t tto il processo. e ltime noti ie gi nte a trasb rgo ci anno ann nciato n n lla i atto s temi c ia e per l a totrasporto come ello ei tempi i g i a e i riposo, el istacco ei la oratori e elle regole s ll accesso al mercato temi c e rappresentano il c ore elle battaglie a rontate finora a molti tati membri, ra c i l talia, per ren ere le con i ioni i la oro in nione e ropea pi e e e regolari. opo pi i n anno, ci si ritro a cos sostan ialmente al p nto i parten a, nel bel me o i n impasse c e risc ia i ann llare gran parte el la oro s olto finora. a stra a tracciata è ormai ella el riesame con t tti i tempi tecnici c e esto comporta. empi connessi anc e alla sca en a ormai prossima i esta legislat ra. el maggio 20 , in atti, si torner al oto in ropa e c è il risc io, concreto, i non ri scire a gi ngere a n accor o nei prossimi mesi, consi eran o c e si tratta i estioni s c i si registra n marcato isallineamento ra i aesi com nitari. intanto il mercato italiano contin a a so rire la concorren a, spesso sleale, el cabotaggio straniero.


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Mare Porti sempre più competitivi Nel 2017 le merci nei porti italiani hanno superato i 500 milioni di tonnellate. Intervista con Zeno D’Agostino, presidente di Assoporti

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Energia L’anno caldo del petrolio Nei primi mesi del 2018 il prezzo del carburante in Italia è stato tra i più alti d’Europa. Entro il 2030 le richieste di petrolio dovrebbero diminuire per il diffondersi delle energie alternative

Accise Dalla Carbon Tax a oggi Le prime misure compensative a favore dell’autotrasporto sono state previste nel 1999. E sono state decisive per il settore

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Tecnica Un servizio su misura Le case costruttrici offrono contratti di riparazione e manutenzione programmata che garantiscono la prevenzione dei guasti. Tutte le proposte

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p.20 TIR- Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XVII N° 215 - luglio-agosto 2018 Comitato cientifico Presidente Maria Teresa Di Matteo; icepresidente Giuseppina Ferrannini; icepresidente Silvio Faggi; Componenti Antonio Amato, Massimo Costa, Marco Cattabiani, Giuseppina Della Pepa, Claudio Donati, Amedeo Genedani, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa, Patrizio Ricci, Pasquale Russo, Luigi Tarquini ire ione eda ione ia C Pia a, oma el irettore esponsabile Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it Capo edattore Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it edattore Antonella Vicini vicini@rivistatir.it rafica Marco Banci egreteria Adele Maddonni redazione@rivistatir.it


IN QUESTO NUMERO MIT: squadra al lavoro Intanto il settore dell’autotrasporto in fermento chiesto un incontro al ministro Toninelli

I vettori italiani perdono quota Uno studio di Confartigianato Trasporti mostra la crescita della domanda di trasporto merci in Italia; ma ad avvantaggiarsene sono le imprese straniere

La sfida si vince uniti Durante l’assemblea di Anita sottolineata la necessità di integrare i trasporti e l’industria per migliorare l efficien a

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Visione di sistema per i trasporti In un messaggio rivolto all’assemblea di Anita, il ministro Toninelli ha fatto il punto su alcune questioni chiave per il suo dicastero

2028: come cambia l’e-commerce Il mercato online, secondo uno studio della Caseleggio Associati, continuerà a crescere nei prossimi anni e sarà sempre più automatizzato

Arte in movimento Il trasporto di opere d’arte richiede esperienza, attenzione, documenti e autori a ioni l esperien a di chi lavora sul campo

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Editoriale p.1 Fisco p.38

Europa p

Notizie p.35

Lavoro p Scadenze p

Stampa Europea p

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Collaboratori rafici Giuliana Caniglia (progetto), Massimo Jatosti illustratore esti Giovanna Astori (Istat), Paolo Barilari, Donatella Berna (Istat), icola ap zzo, ngelo iaravolo, ndrea erro, ndrea i li, a rizio erafini, ederico antillo - CHIUSO IN REDAZIONE IL 12.07.2018 C C C P C Crea ibri rl ia onna limpia, oma gen ia na ionale P rl el mirta barbeschi hp it e MP rti rafiche Picene rl tabilimenti ia accareccia, Pome ia oma ditore rti rafiche Picene rl, ia onna limpia, oma C Proprietario Comitato Centrale per l lbo a ionale degli utotrasportatori di Cose per Conto di er i, ia iuseppe Caraci, oma C egistra ione ribunale di oma n del

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EUROPA

ALLA RICERCA DI UN NUOVO COMPROMESSO Il Parlamento europeo ha bocciato le proposte su distacco, tempi di guida e riposo e cabotaggio e rinviato il testo alla

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ommissione

rasporti a finc

utto da rifare per il Pacchetto mobilità. Il Parlamento europeo, nella riunione plenaria del 4 luglio, ha infatti deciso di rinviare il Pacchetto alla Commissione Trasporti affinch lo ri eda e tro i un nuovo compromesso. A distanza di un anno e due mesi dalla presentazione del Pacchetto da parte della Commissione Ue siamo quindi fermi al punto di partenza, almeno per quanto riguarda le tre

lo ri e a

proposte più “spinose”, ovvero accesso a professione e mercato, orari di guida e riposo e distacco transnazionale. Ma come si è arrivati a questo punto? Facciamo un passo indietro, al 24 maggio, quando la Commissione Trasporti dell’Europarlamento ha votato le prime proposte in merito a noleggio dei veicoli, uniformazione dei sistemi di pedaggio e tariffazione delle infrastrutture. Su queste tre proposte è stato autorizzato il

GERMANIA: DA QUESTO MESE PEDAGGIO SU TUTTE LE STRADE STATALI A partire da luglio in Germania i mezzi pesanti devono pagare il pedaggio su tutte le strade statali. Una novità che deriva dall’entrata in vigore di un emendamento del Federal Tunk Road Toll Act tedesco, del 31 marzo scorso, che pone come obiettivo al Paese il miglioramento della rete stra ale e a tostra ale, al fine i garantire infrastrutture più sicure e moderne. L’estensione della rete passerà da 15.000 chilometri di strade statali e autostrade a pagamento, a circa 40.000 chilometri. Il sistema di esazione del pedaggio è gestito in Germania dalla società Toll Collect.

trilogo con il Consiglio che però ha raggiunto solo un orientamento di massima (quindi non vincolante); bisognerà quindi aspettare la presidenza austriaca e erificare se i la ori potranno essere terminati a fine anno Storia diversa invece per le tre proposte su accesso, distacco e tempi di guida. A inizio giugno la commissione Trasporti dell’Europarlamento ha votato le sue proposte (cfr. Tir 214, pag. 7) che però hanno scatenato diverse proteste, non solo tra i sindacati ma anche all’interno dello stesso Parlamento europeo. Contestate soprattutto le modifiche fatte ai tempi di guida e di riposo, come l’obbligo di tornare a casa ogni tre settimane o del cronotachigrafo sui veicoli da 2,4 a 3,5 tonnellate che svolgono trasporti internazionali. Anche queste tre proposte avrebbero dovuto costituire la base per il Trilogo, ovvero il negoziato tra rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione per raggiungere rapidamente un accordo. Una coalizione trasversale di deputati europarlamentari ha però avanzato una mozione, poi accolta, per bloccare il mandato a negoziare. Le tre proposte sono state quindi rinviate a una nuova discussione in Plenaria dell’Europarlamento, che si è svolta appunto il 4 luglio, e che ha deciso di rinviare nuovamente il tutto alla Commissione Trasporti per una nuova elaborazione.


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EUROPA

LA CORTE UE BOCCIA LA RETE AD ALTA VELOCITÀ Mentre in Italia si discute sull’Alta Capacità ferroviaria per il trasporto delle merci, in Europa la Corte dei Conti pone forti dubbi sulla rete ferroviaria ad alta velocità Ue così come è stata reali ata finora In una recente relazione scaturita dall’analisi effettuata in 6 Paesi – Francia, Spagna, Italia, Germania, Portogallo e Austria – la linea ad alta velocità ferroviaria è stata definita un sistema disomogeneo di linee nazionali senza un coordinamento adeguato a livello transfrontaliero”.

Tutto questo ha reso la rete troppo costosa e con tempi di realizzazione troppo lunghi. egli tati sottoposti a erifica emerso che il costo medio di un chilometro è di 25 milioni di euro. In Italia si sale a 28 milioni di euro. Nel complesso, i 1.280 km di linea AV nel nostro Paese sono costati 42 miliardi di euro. In compenso siamo al primo posto quanto a liberalizzazione e apertura del mercato nel settore ferroviario. In molti casi, inoltre, i treni che utilizzano linee ad alta velocità si muovono al 45% della velocità massima per la quale quelle linee sono state progettate. E ancora, su tre delle sette linee completate il numero dei passeggeri che viaggia è nettamente inferiore alla cifra ideale di 9 milioni l’anno.

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EUROPA

TIR MONACO

BRENNERO, UNA QUESTIONE ANCORA APERTA

INNSBRUCK

Durante tutta l’estate continueranno le

VERONA

limitazioni al valico: i divieti del sabato,

BOLOGNA

le giornate di contingentamento e i controlli

LA SPEZIA

anti migranti. Per il ministro Toninelli i blocchi unilaterali austriaci sono inaccettabili

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uo e incognite sulla libera circola ione al rennero ono partiti, infatti, i controlli straordinari antimigranti alla frontiera con talia e ermania ntanto, nelle scorse settimane sono entrati in igore ulteriori di ieti, gi pre isti dal go erno austriaco, relati i al transito dei me i pesanti sull asse del rennero durante tutti i sabati esti i a sabato giugno sono atti e limita ioni sulla e sulla in dire ione ud, uindi, erso l talia a sabato luglio e fino al agosto sono operati e in ece limita ioni in dire ione ord, erso la ermania, dalle alle n di ieto, uesto, che sia aggiunge a uello gi esistente a partire dalle ore e che, in pratica, preclude completamente la circolazione ai tir diretti in ermania in ueste giornate noltre, in uesto periodo esti o si applica anche il cosiddetto lockabfertingung, cio il contingentamento del numero dei

mezzi pesanti (circa 300 ogni ora) in alcune giornate particolarmente trafficate, come i luned di luglio itua ioni che rendono il trasporto delle merci italiane particolarmente difficoltoso Un problema che resta aperto nonostante il renner Meeting dello scorso giugno ll incontro presieduto dal coordinatore del corridoio scandina o mediterraneo e, Pat Cox, non erano presenti né il ministro Danilo Toninelli, n uello tedesco Andreas Scheuer l go ernatore della regione del Tirolo Günther Platter, in ece, era presente ma ha rifiutato di firmare il documento finale con cui sono stati confermati e rilanciati gli impegni presi sulla rete l trasferimento delle merci dalla strada al ferro infatti l alternati a su cui si sta la orando per alleggerire il traffico lungo l importante asse che collega i mercati del ud con uelli del ord uropa e lungo il uale

LIVORNO

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Gruppo di lavoro al Brenner Meeting

TONINELLI: NON SONO ACCETTABILI BLOCCHI UNILATERALI DEL TRAFFICO CHE

DA


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TIR uro in ece il giudi io del ministro sulle limitazioni ai mezzi pesanti imposte dall ustria ono inaccettabili e danneggiano sia l ambiente sul ersante italiano sia i fatturati delle imprese nostrane Si tratta – ha aggiunto Toninelli – di di ieti non concordati che appaiono peraltro in contrasto con lo spirito delle intese del ertice di Monaco il precedente incontro sul tema che si s olto a febbraio scorso d e con il principio di libera circola ione delle merci che informa il diritto della e a spaccatura con l ustria stata raffor ata anche dalla firma di un protocollo aggiunti o siglato solo dal ministro dei rasporti austriaco, Norbert Hofer, dal presidente dell lto dige, Arno Kompatscher, e dallo stesso Platter, che pre ede, ROMA ROM fra le altre cose, la crea ione di un BARI pedaggio di corridoio fra Monaco NAPOLI e erona per ridurre il transito dei tir na proposta gi elaborata che ipoti a un aumento delle TARANTO tariffe per i mezzi Euro 0/Euro 4 da , a , euro per ogni km e per gli uro e uro da , a , euro a km l protocollo GIOIA T TAURO ribadisce anche la necessit del contingentamento e punta a estendere le misure di limita ione del traffico anche alla rete iaria PALERMO meglio le collegata, federale e statale arie aree n talia, in ece, le associa ioni di d uropa categoria hanno chiesto azioni daranno concrete per la rimo ione del benefici enormi alla contingentamento ene oninelli nostra economia, che finalmente ha ribadito che i considerando che di ieti imposti dall ustria ai camion circa il dell import e ben oluti dall uregio sono molto export italiano passa per dannosi per l ambiente e per i l arco alpino fatturati delle imprese italiane , ha

ogni anno transitano , milioni di eicoli pesanti l Memorandum of understanding a in uesta dire ione e rappresenta un aggiornamento del testo gi siglato a oma nel l Memorandum stabilisce infatti l attua ione di inter enti sul corridoio candina o Mediterraneo, della rete centrale , e in particolare sul Corridoio del rennero tra Monaco di a iera e erona, attra erso progetti infrastrutturali che fa oriscano l intermodalit e una mobilit pi sostenibile li impegni finan iari di lungo termine sul corridoio del rennero, nell ambito della strategia ANCONA – ha sottolineato il ministro Toninelli – rappresentano una sfida fondamentale per connettere

EUROPA

sottolineato Amedeo Genedani l presidente di natras ha chiesto che dalle parole si passi ai fatti , confermando che le associa ioni del settore non hanno mai ostacolato lo sfor o finan iario italiano per un trasferimento progressi o del traffico dalla gomma al ferro anche se tale progetto a concordato con la categoria Per Paolo Uggé, icepresidente di Conftrasporto, oninelli ha ribadito sia i principi della oad lliance, siglata in seno alla e dai principali ministri dei rasporti, sia uanto dichiarato nel precedente renner Meeting che riconobbe l assoluta esigen a di e itare ini iati e unilaterali econdo uno studio reali ato da sfort e Conftrasporto, un ora di ritardo per l attra ersamento del rennero costa pi di milioni di euro, di cui a carico dell autotrasporto nita, presediuta da Thomas Baumgartner, in ece, ha e iden iato che l incontro non ha portato risultati reali sul tema del blocco e ha sottolineato che gli incolonnamenti e gli intasamenti sono socialmente dannosi per gli autisti e aggra ano l impatto ambientale del trasporto su strada Per farli diminuire in certe ore del giorno o in concomitan a di alcune giornate, l associa ione propone di abolire il di ieto notturno almeno per i eicoli con motori uro o e l utili o della ter a corsia da ol ano erso ud nfine, Claudio Donati, segretario generale di ssotir, ha definito la posi ione dell ustria sul rennero un esempio eclatante di una politica antieuropea, perch impostata sul pri ilegio dei presunti interessi na ionali di uel Paese

DANNEGGIANO SIA L’AMBIENTE SIA I FATTURATI DELLE IMPRESE NOSTRANE


MIT

SQUADRA AL LAVORO

Intanto il settore dell’autotrasporto è in fermento: chiesto un incontro al ministro Toninelli per affrontare le principali questioni c e a iggono il settore Rixi

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l ministero dei Trasporti è pronto ad affrontare le numerose sfide che caratterizzano un dicastero così complesso. La squadra è infatti ora al completo, grazie alla designazione come sottosegretari di Michele Dell’Orco, Edoardo Rixi e Armando Siri. Michele Dell’Orco, classe 1985, è stato eletto con il Movimento 5 Stelle ed è al suo secondo mandato. Nella precedente legislatura è stato componente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della Commissione Parlamentare per le questioni regionali. Edoardo Rixi, laurea in Economia e Commercio, classe 1974, è stato invece eletto con la Lega. Già deputato con la Lega Nord nel 2010 e Consigliere regionale in Liguria dove ha ricoperto l’incarico di assessore allo Sviluppo economico con delega anche a Porti e Logistica, alle elezioni di quest’anno è stato candidato come capolista alla Camera. Armando Siri, 1971, è giornalista dal 1988 e autore di numerosi

saggi politico– economici. Alle elezioni politiche del 4 marzo si è candidato con la Lega al Senato ed è stato eletto nel collegio dell’Emilia Romagna. Al momento in cui andiamo in stampa con questo numero di Tir, tuttavia, non sono ancora state assegnate le deleghe e non sappiamo quindi a chi competerà ascoltare le richieste dell’autotrasporto; un settore in fermento che ha anche proclamato un fermo dal 6 al 9 agosto se non troveranno soluzione alcune questioni ancora aperte. Unatras ha infatti chiesto un incontro con il ministro Danilo Toninelli per riuscire a sciogliere diversi nodi, quali la situazione al Brennero, dove l’Austria ha imposto un contingentamento o l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete. Senza contare che non è ancora stata emanata dall’Agenzia delle Entrate la circolare che consente le deduzioni forfettarie per le spese non documentate delle imprese di autotrasporto.

LUGLIO/AGOSTO2018

Dell’Orco

Siri

COMPLETATE LE NOMINE AL MIT Proprio mentre andiamo in stampa con questo numero, è arrivata la notizia che il ministro Danilo Toninelli ha completato le nomine interne al MIT. Ecco la squadra completa: Capo di Gabinetto Gino Scaccia; Capo dell fficio legislati o Alfredo Storto; Capo della Segreteria Gaetano Marzulli; Capo della Segreteria tecnica Dimitri Dello Buono; Capo Dipartimento Infrastrutture Assunta Luisa Perotti; Capo Dipartimento Trasporti Elisa Grande; Struttura tecnica di missione per le infrastrutture prioritarie: Alberto Chiovelli.


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ASSOCIAZIONI

no st io i on artigianato rasporti mostra come la domanda di trasporto merci in Italia cresca al pari della media Ue. a a a antaggiarsene sono le imprese straniere

I VETTORI ITALIANI PERDONO QUOTA

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resce la domanda di trasporto in Italia ma ad avvantaggiarsene sono soprattutto le imprese straniere, specialmente quelle dell’Est Europa dove il costo del lavoro è più basso. Torna a parlare di questo tema Confartigianato Trasporti con alcuni dati diffusi dall fficio studi Confederale Nel primo trimestre del 2018 il fatturato nel settore trasporto terrestre registra in Italia una crescita del 4% (in linea con il +3,8% dell’Unione europea); il dinamismo è confermato anche dalla crescita del traffico autostradale di mezzi pesanti (+5,4% nel primo bimestre 2018). Tuttavia “le imprese di autotrasporto dei Paesi a basso costo del lavoro – sottolinea l’associazione – hanno acquistato quote rilevanti di mercato a scapito di imprese nazionali e degli altri maggiori Paesi europei”. In dieci anni il traffico merci interna ionale da e verso l’Italia gestito da vettori di Paesi a basso costo del lavoro delle imprese di trasporto è

cresciuto del +78,3% (+24,3 miliardi di Ton/Km) a fronte di un calo del -62,6% (-18,0 miliardi di Ton-Km) dei vettori italiani e del -52,1% (-18,4 miliardi di TonKm) degli altri Paesi con alto costo del lavoro quali Germania, Spagna, Francia ed Austria. La quota di mercato dei vettori italiani imbocca un sentiero di discesa dal 2005 – con un’unica interruzione nel 2015 – fino a

toccare il minimo del 20,2% nel 2017, quota quasi dimezzata (-15,9 punti percentuali) rispetto al massimo di 36,1% rilevato nel 2004. Il report evidenzia anche che il Brennero è il valico alpino che registra il maggior traffico di merci su strada con 30,2 milioni di tonnellate, a cui si aggiungono 11,9 milioni di tonnellate che transitano su treno. Le limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti generano quindi un elevato impatto sull’autotrasporto, dato che l’Autostrada del Brennero concentra il , del traffico autostradale italiano di veicoli pesanti, con un aumento del 6,4% nell’ultimo anno e gestisce un traffico di eicoli pesanti all’ora che percorrono l’intero tratto, il 37,2% in più della media delle autostrade italiane.

QUOTA DI MERCATO DEI VETTORI ITALIANI SU IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI DALL’ITALIA 36,1

30,7 26,4 22,2 20,2 2004 2008 2012 2016 2017

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LAVORO ITS

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Durante l’assemblea di Anita sottolineata la necessità di integrare i trasporti e l in stria per migliorare l e ficien a. Baumgartner: logistica e trasporti devono essere riconosci ti come ser i i a alto valore aggiunto

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LA SFIDA C UNITI di Andrea Ferro

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na brezza di ripresa alita sul Paese e incoraggia le prospetti e, ma affinch ueste correnti benefiche si raffor ino, occorre che l talia affronti con determinazione la questione infrastrutturale all interno di un piano organico di s iluppo di reti, fisiche e irtuali n ballo c la competiti it di un sistema produttivo sempre più otato all e port Competiti it che si misura sull efficien a dei trasporti e della logistica al servizio dell industria in un rapporto di interdipendenza imprescindibile e sulla cui fun ionalit si gioca la sfida decisi a

il messaggio che sale dal Teatro Politeama di Palermo in occasione dell assemblea annuale di nita l con egno rasporti e logistica cosa chiede l industria, come risponde il sistema stata l occasione per un confronto su tutte le questioni di stretta attualit al Pacchetto mobilit in discussione a Strasburgo, ai divieti imposti dal Tirolo al Brennero, dall aumento del carburante allo s iluppo irrefrenabile dell e commerce “È necessario un approccio comune che coin olga i soggetti in campo ha detto nella sua rela ione il presidente di Anita, Thomas

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Baumgartner a logistica e il trasporto non possono più essere visti come un costo da comprimere quanto più possibile per contenere il prezzo del prodotto, bensì devono essere riconosciuti come servizi ad alto valore aggiunto e a ele ata ualit Il rapporto tra sistema produttivo e mobilit delle merci come chia e di olta a fa ore dello s iluppo stato sottolineato da Guido Ottolenghi, presidente del Gruppo Tecnico ogistica, rasporti, conomia del Mare di Confindustria “La logistica e il trasporto sono la cinghia di trasmissione della ripresa gra ie all e port ha detto Ennio Cascetta, amministratore unico di M , un settore che cresce pi del Pil econdo Cascetta il futuro del settore va strutturato su uattro pilastri competiti it e innovazione per le imprese di autotrasporto, rafforzamento dell intermodalit , incenti a ione del rinnovo del parco mezzi nel segno della sostenibilit e un mercato dell autotrasporto regolato da forme di concorren a leale Le esigenze del sistema produttivo rispetto alla logistica sono state espresse attraverso le testimonianze di Marzia Gianesini, ruppo Cal edonia, di Marco Porzio, estl , Ezio Potenza, Fca, Tareq Rajjal, ma on


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VISIONE DI SISTEMA PER I TRASPORTI n n messaggio in iri ato ai partecipanti all’assemblea di Anita, il neo ministro Toninelli ha fatto il punto su alcune questioni chiave per il suo dicastero, come il Brennero e la guida autonoma

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na colonna portante dell economia sen a la quale il Paese si bloccherebbe Cos il neo ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, ha definito l autotrasporto in un messaggio indirizzato ai partecipanti all assemblea annuale di nita, che si s olta il giugno scorso a Palermo n messaggio in cui ha fatto il punto su alcune questioni essenziali per il suo dicastero, assicurando una comunicazione costante con il settore ltre l circa delle nostre merci viaggia su gomma – ha ricordato il Ministro – e, al di l della di ersifica ione, dobbiamo anche rendere migliori le nostre infrastrutture e i servizi alla mobilit per rendere migliore e pi produtti o il ostro la oro a oro senza il quale, semplicemente, il Paese si bloccherebbe Nodo centrale del discorso

di oninelli la necessit di considerare il settore in un ottica di sistema “I trasporti non possono essere pi isti separati dall industria, dalla manifattura, dai ser i i per servizi mi riferisco a una gamma che a dal commercio al turismo Una razionale integrazione logistica fondamentale Dalle Alpi passa il 70% del nostro import e port Ma le lpi non sono così distanti dai porti come si possa pensare cco che tutto si tiene insieme u uesto punto il Ministro ha richiamato l atten ione anche su uello che sta accadendo al rennero edi pagg , sottolineando come “iniziative unilaterali di blocco come quelle del Tirolo non possono essere subite passivamente, ma richiedono risposte chiare e sen a rotture, ma con la giusta ferme a

Le merci devono viaggiare – ha proseguito – in modo uido, anche dal mare e poi lungo lo Stivale o erso il confine ord e oltre ltro tema fondamentale uello della sostenibilit Ci sono di erse leve premiali – fiscali o tariffarie o comunque incentivanti – per favorire la conversione dei me i di trasporto Con ersione fondamentale sia sul fronte delle emissioni che, pi in generale, per garantire pi ualit , efficien a e sicurezza al vostro lavoro e per garantire meglio l incolumit di tutti uelli che iaggiano in strada A questo proposito Toninelli ha citato la guida assistita e autonoma e il platooning, che consente di alleggerire i carichi di guida e di viaggiare in piena sicure a

Danilo Toninelli

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INVESTIMENTI 2018

IL DECRETO PUBBLICATO SUL SITO DEL MIT Quattro le tipologie di beni incentivabili. La domanda potrà essere presentata soltanto in via telematica, dopo la pubblicazione el ecreto in a etta ficiale e entro il 15 aprile 2019

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l ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato sul proprio sito internet i provvedimenti sui contributi agli investimenti per il 2018 che ammontano a 33,6 milioni di euro (cfr. Tir 213, pag. 5). In base al Decreto ministeriale 20 aprile 2018, n. 221, gli incentivi sono stati così suddivisi:

9,6 MILIONI DI EURO per l’acquisizione, anche mediante loca ione finan iaria, di autoveicoli nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o

superiore a 3,5 Ton, a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG, ibrida ed elettrica, nonché per l’acquisizione di dispositivi idonei ad operare la riconversione di autoveicoli per trasporto merci a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica;

9 MILIONI DI EURO per la radiazione per rottamazione di automezzi di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 Ton, con contestuale acquisizione, anche mediante locazione finan iaria, di autome i industriali pesanti nuovi di fabbrica, adibiti al trasporto merci di massa complessiva pari o superiore alle 11,5 Ton, di categoria ecologica Euro 6;

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14 MILIONI DI EURO per l’acquisizione, anche mediante loca ione finan iaria, di rimorchi e semirimorchi nuovi di fabbrica, per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicure a e di efficien a energetica, nonché per l’acquisizione di rimorchi e S/R o equipaggiamenti per auto eicoli specifici superiori a tonnellate allestiti per trasporti in regime ATP, rispondenti a criteri avanzati di risparmio energetico e rispetto ambientale;

1 MILIONE DI EURO per l’acquisizione, anche mediante loca ione finan iaria, di gruppi di 8 casse mobili e un rimorchio o semirimorchio portacasse, così da facilitare l’utilizzazione di differenti modalità di trasporto in combinazione fra loro, senza alcuna rottura di carico. Al momento il Decreto non è ancora stato pubblicato in a etta fficiale; ricordiamo quindi che gli investimenti agevolabili sono esclusivamente quelli che saranno avviati dopo la sua pubblica ione in a etta e fino al termine del 15 aprile 2019. Il MIT ha anche pubblicato il Decreto Dirigenziale 5 luglio 2018, che contiene le istruzioni per la compilazione e la presentazione della domanda, che dovrà essere presentata in via telematica.


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ASSOCIAZIONI

Luigi Merlo è stato eletto alla presidenza dell’associazione che si amplia anche con l’ingresso di Amazon e altri attori della logistica, dell’intermodalità e dei servizi portuali

le nostre aziende segue la stessa rotta. Attraverso questo progetto sarà possibile garantire la massima rappresentanza nei principali tavoli tematici istituiti a livello ministeriale nei dicasteri di riferimento e nelle Autorità di Sistema Portuale”. Federlogistica parteciperà anche al tavolo di coordinamento “Confmare”, istituito a livello confederale lo scorso dicembre

NUOVI PLAYER IN FEDERLOGISTICA

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l rinnovo degli organi e il rilancio dell’associazione: queste le priorità dell’assemblea di Federlogistica Conftrasporto che si è riunita a Roma lo scorso 11 luglio. Per quel che riguarda il primo punto, la riunione ha salutato l’elezione – alla sua presidenza – di Luigi Merlo. Altra questione all’ordine del giorno quella dell’allargamento e del potenziamento dell’associazione che vede ora l’ingresso di grandi attori operanti nel settore della logistica, dell’intermodalità e dei servizi portuali. Fra i nomi di maggior rilievo spicca quello di Amazon. Federlogistica si candida quindi a diventare interlocutore sia nei confronti delle istituzioni del settore, sia delle strutture di coordinamento che si sono venute a creare all’interno dei porti grazie all’ultima riforma. Come ha spiegato Luigi Merlo, “ci sono importanti evoluzioni nella logistica che si sono sviluppate in Italia, come la dorsale dell’Alta

mportanti “Ci sono i istica nella log evoluzioni te in o sviluppa che si son ale me la dors Italia, co he oggi Velocità c a t l A ’ l l e d re per i utilizza si pensa d ome acità, o c l’Alta Cap reti ione delle s s e n n o c r e l‘int ortuali. le parti p n o c T n e T adro ndi, un qu i u q , o m a i Abb à e degli le priorit l e d o r a i h c e”. raggiunger a d i v i t t e obi

Velocità che oggi si pensa di utilizzare per l’Alta Capacità, o come l’interconnessione delle reti TEN-T con le parti portuali. Abbiamo, quindi, un quadro chiaro delle priorità e degli obiettivi da raggiungere”. Per il segretario generale di Conftrasporto-Confcommercio Pasquale Russo, “il rinnovo degli organi di rappresentanza, necessari per analizzare e comprendere la complessa e articolata realtà in cui operano

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Luigi Merlo

per coordinare l intera filiera marittima e composto da operatori e imprese che agiscono sul mare, nei porti e nella logistica connessa. L’obiettivo è anche quello di incoraggiare l’interscambio di know how fra le varie aziende di settori diversi con lo scopo di migliorare le relazioni, la progettazione, l’interconnessione e l’intermodalità nella consapevolezza che l’integrazione sia alla base di una logistica moderna ed efficiente


TIR

ASSOCIAZIONI

RESTITUIRE VALORE AL LAVORO

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Massimo Stronati, riconfermato presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi, ha posto l’accento sulla i ficile sit a ione lavorativa in Italia e sul ruolo delle cooperative, che offrono e creano nuovo lavoro

I

temi del lavoro, del welfare e del futuro della cooperazione di produzione e lavoro sono stati al centro dell’assemblea nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi, durante la quale la federazione ha cambiaot nome rispetto al precedente Confcooperative Federlavoro e Servizi. L’assemblea, che si è svolta a giugno, oltre a confermare alla presidenza Massimo Stronati ha messo in luce la difficile situazione lavorativa in Italia e la necessità di ridare dignità alla persona e al valore del lavoro. “Il lavoro resti al centro, sia

difeso e tutelato il suo valore – ha sottolineato Stronati –. Le cooperative, quelle vere, da sempre producono e creano lavoro. Non delocalizzano, non spostano capitali e siti produttivi all’estero. Sono imprese del territorio, imprese di persone e lavoratori che creano reti di servizi per i cittadini e per le comunità. Prima la persona poi gli utili”. In Italia sono sempre più infatti i lavoratori sfruttati e senza tutele. Secondo un rapporto del Censis per Confcooperative Lavoro e Servizi nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni i sottoccupati sono 158.000; gli occupati part–time involontario 650.000, i giovani in posi ioni di la oro non ualificate 415.000. I lavoratori a rischio povertà in Italia sono oltre 2.700.000. A questi vanno aggiunti 3,3 milioni di lavoratori irregolari e

vizi voro e Ser a L e v i t a r Confcoope 700 soci conta 193. .200 i sono 150 t a p u c c o i e gl

3 milioni di Neet tra i 18 e i 35 anni. Un quadro drammatico che rischia di creare 5,7 milioni di pensionati poveri entro il 2050. Stronati ha quindi sottolineato la necessità di una transizione verso modelli produttivi più innovativi, per rendere più competitive le aziende e più competenti i lavoratori, facendoli crescere in formazione e qualità. “Oggi – ha continuato Stronati – dobbiamo decidere cosa fare per quei lavoratori che saranno espulsi dal mercato del lavoro. Le previsioni indicano oltre 3 milioni di lavoratori a rischio esclusione dal mercato nei prossimi 15 anni. Dobbiamo interrogarci su come riassorbirli. Quale dignità del lavoro si potrà garantire loro. Su questi temi ci auguriamo un confronto proficuo e serrato con il nuovo Governo”. Confcooperative Lavoro e Servizi conta 193.700 soci e gli occupati sono 150.200. “Stiamo dimostrando con i fatti che quando in una comunità opera la cooperazione vera, intesa come servizi alle persone, alle imprese, alla collettività, in quei territori il valore del lavoro e la dignità delle persone resiste. Le cooperative – ha concluso – offrono lavoro che a sua volta crea lavoro, crea nuovo welfare, crea futuro”.

Massimo Stronati


ASSOCIAZIONI

SMART ROAD: NASCE L’OSSERVATORIO TECNICO

L

a strada verso la guida autonoma e connessa, in Italia, si completa di un nuo o tassello opo la firma del Decreto Smart Road, lo scorso marzo, e l’annuncio dei primi test in ambito urbano che avranno luogo a Torino (Cfr. Tir 213, pag. 17), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito un Osservatorio tecnico che nasce con il compito di supportare la realizzazione delle smart road e la sperimentazione dei veicoli a guida autonoma. L’Osservatorio tecnico di supporto per le smart road e per il veicolo connesso e a guida automatica – questo il suo nome per esteso – è presieduto dal direttore generale per i Sistemi Informativi e Statistici del MIT ed è composto anche da altri quattro direttori generali del ministero (Motorizzazione; Sicurezza Stradale; Strade, Autostrade e Vigilanza e Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali; Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali) insieme a due rappresentanti della Struttura Tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle

L’organismo è stato istituito dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il compito di supportare la realizzazione delle nuove strade digitalizzate e la sperimentazione dei veicoli a guida autonoma 15 infrastrutture e l’alta sorveglianza e a un rappresentante del ministero dell’Interno. Fra i suoi compiti, principalmente, il coordinamento delle varie attività che si svolgeranno sul territorio per testare la guida autonoma (compreso l’esame delle richieste di autorizzazione) e la promozione di studi e approfondimenti su temi ritenuti particolarmente importanti per attuare quanto previsto dal Decreto Smart Road. Oltre alla sperimentazione, il testo prescrive infatti la digitalizzazione della rete viaria nazionale – condizione imprescindibile perché i mezzi si connettano con le infrastrutture – in tre tappe. La prima è già il 2025; entro questa data sarà necessario aver

LUGLIO/AGOSTO2018

trasformato la rete TEN-T e tutta la rete autostradale. In questa prospettiva spetterà al nuo o organismo erificare l’avanzamento del processo di trasformazione e la conformità alle norme tecniche degli interventi. Particolare attenzione sarà posta, poi, al tema della sicurezza e della proprietà dei dati (questioni legate alla privacy su cui si discute da tempo anche negli altri Paesi). Tra le attività dell’Osservatorio sono previste, inoltre, anche la pubblicazione di una relazione annuale sull’attività svolta e sullo stato dell’arte delle iniziative individuate sul territorio nazionale e l’aggiornamento dell’elenco delle infrastrutture che assumeranno la ualifica di smart road.


Adriatico Adriatico Orientale Settentrionale 25.134.624 Ton 66.588.816 Ton

Ligure Occidentale 68.052.439 Ton

+8,8%

Genova,Savona Vado

+4,2%

-6,9%

Ligure Orientale 18.260.066 Ton

Trieste, Monfalcone

Venezia, Chioggia

+13,6%

Adriatico Centro Settentrionale 26.508.485 Ton

La Spezia Marina di Carrara

+2,1% Ravenna

Tirreno Settentrionale 41.070.163 Ton

Adriatico Centrale 11.024.933 Ton

-1,6%

-0,2%

Ancona–Falconara Pescara, Pesaro San Benedetto del Tronto, Ortona

Livorno, Piombino Portoferraio Rio Marina, Cavo Tirreno Centro Settentrionale 16.754.432 Ton

-0,3%

Civitavecchia Fiumicino Gaeta Mare di Sardegna 48.844.273 Ton

-1,8%

Cagliari–Sarroch Olbia, Porto Torres Golfo Aranci Oristano Portoscuso–Portovesme, Santa Teresa di Gallura

Adriatico Meridionale 16.923.523 Ton

Dati in crescita per i porti italiani

Bari, Brindisi Manfredonia Barletta, Monopoli

+5,4%

Napoli,Salerno Castellammare di Stabia

Ionio 21.648.287 Ton Tirreno Meridionale Ionio e Stretto (non costituita) 59.031.528 Ton

Sicilia Occidentale 6.980.467 Ton

+3,8%

16 16

-2,3%

Tirreno Centrale 37.398.775 Ton

Palermo Termini Imerese Porto Empedocle Trapani

500.320.226 Ton + 1,4 % L’analisi di Assoporti prende in esame dati Istat ed Eurostat. La portualità italiana si posiziona al terzo posto per merci movimentate e al primo posto per passeggeri. Entrando nel dettaglio delle merci emerge che il 2017 ha segnato un aumento delle movimentazioni totali di merce pari a +1,4% superando i 500 milioni di tonnellate. Le movimentazioni nei porti dalle Autorità di Sistema Portuale e dalle Autorità Portuali di Gioia Tauro e Messina, sono costituite per circa il 37,5% da rinfuse liquide; per il 13,9% da rinfuse solide; per il 23% da merci in contenitore; per il 21,2% da merci Ro-Ro; per il 4,2% da altre merci varie. Nel complesso le merci varie rappresentano oltre il 48% del totale movimenti. Risultati positivi sono registrati per le rinfuse liquide (+3,3%), per i Ro-Ro (+7,8%); mentre risultati negativi ci sono per le rinfuse solide (-5,3%) e le merci in contenitore (-2,1%).

-3,9%

Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Villa San Giovanni, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Messina Milazzo-Tremestieri Sicilia Orientale 36.099.415 Ton

+7,5% Catania Augusta

-12,2% Taranto


TIR

INTERVISTA

PORTI SEMPRE PIÙ COMPETITIVI Nel 2017 le merci nei porti italiani hanno superato i 500 milioni di tonnellate. Intervista con Zeno D’Agostino D’Agostino, presidente di Assoporti, che sottolinea il rinnovato ruolo del Mezzogiorno

U

n settore sostanzialmente in buona salute e in crescita, che conferma il suo ruolo centrale all’interno dell’economia del Paese. Questo è quanto emerge dal report pubblicato da Assoporti, l’associazione che riunisce i porti italiani, con l’analisi dei movimenti portuali in Italia nel 2017, che è anche il primo anno successivo alla riforma. Zeno D’Agostino, D’Agostino presidente di Assoporti e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, illustra le principali dinamiche della portualità italiana nel contesto europeo e internazionale.

Zeno D’Agostino

“Abbiamo presentato a Livorno un lavoro complesso per dare un quadro standardizzato delle informazioni statistiche relative ai porti. I dati presentati sono interessanti e positivi: nell’anno 2017 c’è stata una buona crescita in tutti i settori della portualità nazionale. Quello che è stato riscontrato – ha spiegato D’Agostino – è il ruolo che hanno le Autostrade del Mare per la portualità (un programma che prevede di far viaggiare le merci fra nazioni in modo combinato strada-mare,

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INTERVISTA

spostando camion, container e automezzi sulle navi e limitando il congestionamento della rete stradale, NdR): se crescono le utostrade del Mare significa che continuano a crescere i traffici inframediterranei, uelli che negli ultimi anni avevano sofferto delle crisi economiche e soprattutto politiche dei Paesi che si affacciano in quell’area.

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Come sta andando il Mediterraneo sul fronte del trasporto marittimo? Qual è il ruolo dell’Italia? Dai dati del rapporto emerge che le relazioni all’interno del Mediterraneo si rafforzano. Questo è importante perché guardando i numeri e le statistiche alcuni fenomeni risultano poi ridimensionati. Parlo ad esempio della grande enfasi che si dà alla Via della Seta e alle relazioni fra Europa, Italia e Cina Ma alla fine, il traffico che si muo e in queste direzioni, almeno per il nostro Paese, non è così importante come quello che invece coinvolge il cabotaggio marittimo e le Autostrade del Mare. La Via della Seta va a toccare la portualità settentrionale ma i ussi nel Mediterraneo vedono la portualità meridionale come soggetto protagonista. Questo aspetto è stato messo in evidenza dai dati statistici in modo strategico: non c’è solo un ruolo del Settentrione ma c’è anche un ruolo importante del Sud, che cresce sempre di più. Questo è anche un tema di politica nazionale per i trasporti marittimi. Il ruolo del Me ogiorno a enfati ato; ci significa anche che il Mezzogiorno ha bisogno di investimenti per poter perseguire determinati obiettivi e che c’è una visione strategica su questi porti.

I porti italiani escono da una riforma importantissima che ne ha rivoluzionato l’assetto amministrativo. Siamo passati

da singole autorità portuali ad Autorità di sistema. Com’è adesso la situazione al loro interno? Diciamo che le condizioni sono molto diverse l’una dall’altra. Si va da situazioni che non si sono riuscite a determinare, come quella dell’Autorità dello Stretto, fra Gioia Tauro e Messina (attualmente non è stato ancora trovato un accordo sull’accorpamento fra le due autorità portuali, NdR) a unioni interregionali. In alcuni casi invece le Autorità di sistema sono nate dalla fusione di autorità presenti nella stessa regione; in altri casi alcune Autorità di sistema non hanno visto modificare sostan ialmente la propria condizione. A questo punto il processo di fusione fra ex autorità portuali si è definiti amente concluso d oggi sono tutte più o meno allineate. La cosa interessante è che finalmente ueste nuo e realt si stanno definendo anche sul fronte terra sistemi portuali, infatti, non si stanno componendo solo di porti ma stanno integrando anche altre realtà logistiche dell’interno e interporti.

Assoporti ha rappresentato i porti italiani a Shangai in un evento internazionale sull’economia del mare. Qual è la foto dell’Italia che avete portato in Cina? Abbiamo portato una foto calibrata sugli interessi di quei Paesi, e della Cina in particolare, sull’Italia. Negli ultimi anni, dopo l’investimento sul Pireo, è cambiato l’approccio sull’Europa. Prima il punto di riferimento era il Nord Europa, ora c’è una visione molto più meridionale. Quindi anche l’Italia è tornata ad essere un centro importante per i loro interessi. Al Transport Logictic di Shangai abbiamo parlato delle nostre nuove infrastrutture, dei nostri nuovi progetti, dei nostri nuovi servizi. E abbiamo avuto molti contatti sia con investitori cinesi, sia con operatori logistici e dello shipping.

LUGLIO/AGOSTO2018


TIR

LAVORO PORTI

A GENOVA UN OSSERVATORIO SULL’AUTOTRASPORTO Associazioni e sindacati uniti per cercare di risolvere i problemi del settore: dai lunghi tempi di attesa al porto, al dumping sociale, al fenomeno della delocalizzazione di Nicola Capuzzo

A

Genova le associazioni imprenditoriali dell’autotrasporto (Confartigianato Trasporti, Cna-Fita, Fai-Conftrasporto e Trasportounito) e i sindacati confederali (Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti) hanno costituito un organismo territoriale finali ato a indi iduare soluzioni ai problemi economici e sociali del settore del trasporto su gomma. Problemi che hanno dato vita anche a uno sciopero della categoria a luglio. Chiamato Osservatorio logistica trasporto merci e spedizione Genova, il nuovo soggetto si pone come obiettivo l’individuazione di soluzioni ai problemi del settore dell autotrasporto, difficolt connesse all’ambiente di lavoro, alla salute e sicurezza e a tutto l’aspetto del processo logistico, di trasporto e dei costi che si riferiscono alla sicurezza.

Una delle criticità più attuali e importanti da risolvere riguarda i lunghi tempi d’attesa che i camion e gli autisti devono subire in determinate fasce orarie per scaricare e ricaricare i container nel porto di Genova, in particolare al Voltri Terminal Europa. Gioacchino D’Andria, presidente della Fai provinciale di Genova, ha parlato di “attese che a volte superano anche le 4 o 5 ore, incidendo negativamente sulla produttività dei mezzi stradali”. Il coordinatore dell’Osservatorio, Giuseppe Bossa, ha spiegato che questo nuovo organo si occuperà anche di “vigilare sul rispetto della disciplina nazionale ed europea, non

LUGLIO/AGOSTO2018 GENNAIO2017

solo in materia del contrasto al dumping sociale ma anche in materia di tutela sulla concorrenza nei trasporti”. A questo proposito sindacati e associazioni datoriali pensano di “elaborare proposte e iniziative di sostegno e assistenza alle imprese dell’autotrasporto”. I componenti l’Osservatorio, infine, hanno messo nel mirino il fenomeno della delocalizzazione che coinvolge molte imprese italiane operanti nel nostro territorio come imprese straniere, violando i principi della disciplina nazionale ed europea “cabotaggio e combinati” e della concorrenza sleale.

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LAVORO

IL PREZZO DEL GASOLIO I INDUSTRIALE IVA ACCISE

565,60 260,26 617,40

555,59 258,06 617,40

549 25 617

1.550 1.500 1.455 1.450

AL CONSUMO

1.445 1.440

1.443,27

1.435 1.430

1.431,05

1.425 1.420

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L’ANNO N CALDO DEL PETROLIO di Antonella Vicini

Nei primi mesi del 2018 il prezzo del carburante in Italia è stato tra i più alti d’Europa. Secondo l’Unione Petrolifera entro il 2030 le richieste di petrolio dovrebbero diminuire per il diffondersi delle energie alternative

LUGLIO/AGOSTO2018

1.42

GEN

el mese di maggio, in Brasile, gli autotrasportatori sono scesi in piazza per manifestare contro l’aumento del prezzo del carburante. A giugno, è toccato agli autotrasportatori cinesi; e anche in Europa si è registrato fermento per le stesse ragioni. La causa è una e tocca un po’ tutti: dall’inizio dell’anno, infatti, il costo del greggio è continuato a salire toccando nella seconda metà di maggio gli 81 dollari al barile. In generale, nei primi sei mesi del 2018 le quotazioni del Brent – il petrolio del Mare del Nord il cui prezzo vale come riferimento mondiale – hanno oscillato fra i 65 e i 75 dollari. Si tratta di un’impennata di circa il 50% rispetto allo scorso anno, legata a una serie di fattori geopolitici, come la crisi in Venezuela, il nuovo congelamento dei rapporti fra Stati Uniti e Iran (da settembre è previsto lo stop degli acquisti del greggio iraniano) o le

FEB

M


IO IN ITALIA

9 6 0

549,47 256,71 617,40

568,25 260,84 617,40

VALORI PER 1000 LITRI

611,57 270,38 617,40

1.499,35

629,59 274,34 617,40 1.521,33

1.446,49

05 1.423,58

MAR

APR

MAG

GIU

continue instabilità mediorientali, ma che affonda le sue radici soprattutto nei tagli imposti dall’Opec all’immissione dell’oro nero sul mercato. È più di un anno, infatti ormai, che l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio – che controlla circa il 78% delle riserve mondiali e il 50% di quelle di gas naturale – ha deciso un contingentamento della produzione facendo lievitare il prezzo del greggio disponibile. Per porvi rimedio è stato da poco siglato l’accordo Opec plus che dovrebbe far salire la produzione di un milione di barili al giorno. Nel nostro Paese al costo della materia prima, e alla variabilità del mercato, si aggiungono però anche altri elementi, come gli onerosi tributi che incidono fortemente sulle tasche dei consumatori. Basta controllare i dati mensili forniti dall’Osservatorio Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) per notare negli ultimi mesi

l’andamento ascendente del prezzo industriale del gasolio, passato dai 565,60 euro per mille litri di gennaio ai 611,57 del mese di maggio. Cifra che, una volta aggiunte Iva e accise arriva a 1.499,35 euro. Tutto questo porta l’Italia ai primi posti in Europa per il costo del carburante. Guardando più nel dettaglio, secondo quanto riportato dal Bollettino settimanale dell’energia della Commissione Ue, i prezzi aggiornati al 25 giugno scorso, mostrano l’Italia seconda per quel che riguarda la benzina senza piombo (1.636,72 euro per 1000 litri), preceduta dai Paesi Bassi (1.650) e seguita dalla Grecia (1.635), contro una media europea di 1.451,84. Svetta al primo posto, invece, per il gasolio (1.516,28), seguita dalla Svezia (1.498,03) e dal Regno Unito (1.490,98). Anche in questo caso la media Ue è ben al di sotto (1.350,32). Questo per quel che riguarda il quadro attuale. Da qui al 2030 le cose potrebbero cambiare relativamente alla richiesta di oro nero. Secondo l’ultimo report dell’Unione Petrolifera sulle “Previsioni di domanda energetica e petrolifera 2018-2030”, le dinamiche dei consumi energetici

saranno infatti in uen ate dalla diffusione di tecnologie più efficienti che interesseranno tutto il sistema energetico. In questo senso – spiega il dossier – “avrà un ruolo importante anche l affermarsi di modifiche alla mobilità e il diffondersi di eicoli sempre pi efficienti ; tutto ciò comporterà una progressiva riduzione dei volumi complessivi dei prodotti petroliferi. Scendendo nel dettaglio del settore del trasporto merci, secondo l’elaborazione dell’UP la domanda complessiva di gasolio, e in particolare quella di gasolio per autotrazione, si assesterà sui olumi attuali fino al ra il 2025 e il 2030 subirà gli effetti di un insieme di fattori: un parco automobilistico pi efficiente e di composizione diversa dall’attuale, il trasferimento di un certo quantitativo di merci dalla strada alla ferrovia/nave, la presenza sempre più consistente di veicoli a GNL che sostituiranno quelli a più alta percorrenza nel trasporto delle merci. Anche se il petrolio continuerà ad avere un ruolo centrale. Al 2030 in Italia si stima una domanda di circa 54 milioni di tonnellate di petrolio; 4,1 milioni di tonnellate in meno rispetto ai consumi del 2017.

“Dobbiamo distinguere fra ciò che avverrà in Europa e in Italia e ciò che avverrà nel mondo. Nel mondo ci sarà certamente una richiesta di forte incremento di energia (quasi il 30% al 2040), innanzitutto perché la popolazione mondiale passerà dai 7 miliardi e mezzo attuali ai 9 miliardi e poi perché avremo fenomeni di urbanizzazione importanti. In Europa, e in Italia, è da molti anni che si lavora per l’efficienza energetica e che si sono avviati progetti di utilizzo di carburanti alternativi come il GNL o il metano per i mezzi pesanti che rimpiazzeranno parzialmente il petrolio”. Claudio Spinaci Direttore generale dell’Unione Petrolifera

LUGLIO/AGOSTO2018

21


TIR

CARBURANTI

RIMBORSO ACCISE: DALLA CARBON TAX A OGGI Le prime misure compensative a favore dell’autotrasporto sono state previste nel 1999. E sono state decisive per lo sviluppo del settore

N

el nostro Paese, come in altri dell’Unione europea, su alcuni prodotti di largo consumo grava un forte peso fiscale ra uesti prodotti c il carburante, sul uale nel corso degli anni si sono succedute accise di vario tipo che hanno contribuito a farne al are il pre o, fino a rendere il carburante italiano tra i più cari d uropa na spesa che incide circa il 30% sui costi operativi delle imprese di autotrasporto, minandone di fatto la competitività a livello comunitario

Per uesto i ari go erni che si sono avvicendati negli anni hanno scelto di introdurre misure compensative a favore degli autotrasportatori

LA CARBON TAX E I PRIMI RIMBORSI ediamo uindi come si arri ati all’attuale sistema del recupero delle accise, partendo dal 1999, anno in cui è stata introdotta la cosiddetta Carbon Tax, con l’obiettivo dichiarato di contribuire alla riduzione del consumo di prodotti energetici in uinanti na tassa che ha trovato applicazione fino al dicembre e che è subito stata accompagnata dalla decisione del Governo di procedere al rimborso (previsto dalla egge n dell’aumento dell’accisa sul gasolio per i veicoli di massa complessiva superiore a 11,5 tonnellate, tramite credito di imposta

IL GASOLIO ITALIANO È TRA I PIÙ CARI E D’EUROPA INCIDE CIRCA IL 30% SUI COSTI OPERATIVI

DE


VI

TIR l beneficio ha a uto effetto dal 16 gennaio 1999 ed è stato applicabile fino al dicembre , o ero fino a che, in seguito a una Direttiva europea, è venuta meno la possibilità di assoggettare il gasolio commerciale a un livello di tassa ione inferiore all ali uota di accisa minima comunitaria È bene ricordare che la concessione da parte dell’Italia di un aiuto a favore delle imprese che effettuano trasporti stradali fu riconosciuta come compatibile con il mercato comune con la decisione del Consiglio C del maggio ella moti a ione, la Comunità europea scriveva che “le misure compensative si erano rese necessarie per e itare gra i difficolt di carattere economico e sociale nel settore stradale già gravato dalla frammentazione del mercato e dalla morfologia dell’Italia, in attesa di misure a li ello infrastrutturale Qualsiasi altro provvedimento è risultato inadeguato a misura – concludeva la Comunità europea – non ha carattere

CARBURANTI LAVORO

Cosa dice la Direttiva Ue 2003/96/CE La Direttiva statuisce, all’articolo 5, un principio fondamentale: “Gli Stati membri possono applicare, sotto controllo fiscale, ali uote d imposta differen iate a condi ione che dette ali uote rispettino i li elli minimi di tassa ione stabiliti nella presente direttiva e siano compatibili con il diritto comunitario, nei seguenti casi: uando le ali uote differen iate sono direttamente connesse con la ualit del prodotto, uando le ali uote differen iate dipendono dai li elli uantitati i del consumo di elettricit e dei prodotti energetici utilizzati per il riscaldamento, per i seguenti usi: trasporti pubblici locali di passeggeri compresi i ta i , raccolta di rifiuti, for e armate e pubblica amministrazione, disabili, ambulanze, tra uso commerciale e non commerciale, per i prodotti energetici e l elettricit di cui agli articoli e E, all’articolo 6, spiega che: “Gli Stati membri possono concedere le esenzioni o le riduzioni del livello di tassazione di cui alla presente diretti a direttamente, attra erso un ali uota d imposta differenziata, rimborsando totalmente o in parte l imposta ersata

DELLE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO, MINANDONE LA COMPETITIVITÀ A LIVELLO COMUNITARIO


LAVORO FUNZIONA IN EUROPA COME

eciso che hanno d i s e a P i a Europ gli Sono sei in l gasolio a u s e s i c c a a re le ia si tratt l a t I ’ l di rimborsa l a e r tatori. Olt llo e autotraspor ia, Portoga n e v o l S , o cino i Belg l nostro vi i o i p di Francia, m e s e rendendo ad o ai Ungheria. P ene concess i v o s r o b m i il r a 3,5 Ton. d’Oltralpe, e r o i r e p u s massa scelta veicoli di alcolato a c ali e n e i v o s iffe region r a t e Il rimbor l o d n solo a o applica rfettaria ( o f a t dall’aziend o u q i l icando un’a to il oppure appl anno acquis h e h c à t e i soc e). però per le ioni divers g e r e r t o n alme gasolio in Paese

Prezzo industriale egno nito , e ia , talia , rancia , elgio , inlandia , lo enia , stonia , Paesi assi , rlanda , Malta , Portogallo , ermania , Cipro , animarca , epubblica Ceca , recia , Croa ia , omania , ustria , lo acchia , ituania , ngheria , ettonia , Polonia , ussemburgo , pagna , ulgaria ,

Accisa Prezzo* al trasportatore , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

*Confronto pre i gasolio in uropa al

gennaio


TIR discriminatorio l fatto che alcune imprese o settori beneficiano di talune misure fiscali non implica di per s che esse siano contrarie nella forma o nella sostanza all’interesse comune Sempre per ridurre gli effetti economici e sociali della Carbon a , nel fu introdotto un ulteriore meccanismo agevolativo che riconosceva un credito di imposta rapportato al uantitati o di gasolio consumato anche per gli autotrasportatori con veicoli di massa complessiva superiore a , tonnellate L’agevolazione, prevista inizialmente per il periodo dal settembre del al dicembre dello stesso anno, è stata continuamente prorogata, semestralmente o annualmente, fino al dicembre ed decaduta definiti amente dal gennaio , o ero con il termine della Carbon a Nel frattempo, la Comunità europea ha provveduto alla ristruttura ione del uadro

comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità”, approvando la iretti a C edi bo che definisce commerciale il gasolio utili ato ai fini del trasporto di merci per conto terzi o per conto proprio, effettuato con autoveicoli a motore o con autoveicoli con rimorchio adibiti esclusivamente al trasporto di merci su strada, aventi peso a pieno carico massimo ammissibile pari o superiore a , tonnellate, anche se la stessa Direttiva consentiva all’Italia una deroga applicabile sui mezzi con peso a pieno carico fino a , tonnellate, fino al gennaio

DALLA CARBON TAX AL RIMBORSO DELLE ACCISE opo il ad ogni aumento delle accise sul gasolio, i vari Governi hanno sempre provveduto a sterilizzarne l’incremento, consentendo agli autotrasportatori di organizzare il recupero, entro i limiti precedentemente determinati

CARBURANTI

el

, poi, con il n , con ertito con modifica ioni dalla egge n , il rimborso di tutti gli aumenti dell ali uota di accisa sul gasolio ai soggetti interessati stato reso fisso e strutturale partire dal gennaio il rimborso si è attestato definiti amente a uota , euro per mille litri di prodotto Tuttavia, la platea degli autotrasportatori agevolabili è man mano diminuita a egge dicembre , n , ha infatti ristretto il campo di applicazione dell’agevolazione, escludendone, a decorrere dal gennaio , il gasolio consumato dai veicoli di categoria Euro 0 o inferiore mentre la Legge di Stabilità ha poi escluso, a decorrere dal gennaio , il gasolio per autotrazione consumato dai eicoli di categoria uro o inferiore decorrere dal gennaio , poi, a meno che non vi sia un intervento del Governo, entrerà in vigore la decisione assunta con la egge di tabilit ,e fino ad ora sempre procrastinata, che prevede un taglio del 15% delle accise di cui godono gli autotrasportatori

ANCHE TERMINATA LA CARBON TAX, A OGNI AUMENTO DELLE ACCISE SUL GASOLIO I VARI GOVERNI HANNO SEMPRE PROVVEDUTO A STERILIZZARNE L’INCREMENTO


2028 26

Il mercato delle vendite online, secondo uno studio della Casaleggio Associati continuerà a crescere nei prossimi anni e sarà sempre più automatizzato. Tutto questo cambierà anche la logistica

L

o scorso anno 1,79 miliardi di persone nel mondo hanno effettuato un acquisto online. E per il 2018 è prevista una crescita dell’8%. Venditori e operatori logistici sono così chiamati ad affrontare una serie di mutamenti, con conseguenze anche sulla distribuzione dell’ultimo miglio, legati al cambio di comportamento dei consumatori e dei grandi brand, che offriranno acquisti sempre più automatizzati, con offerte su misura per i clienti. Non solo. Negozi fisici e negozi online dialogheranno in modi nuovi, ad esempio i capi potranno essere provati solo virtualmente, tramite la realtà aumentata, e

EVOLUZ I sempre virtualmente si potranno ottenere suggerimenti per gli abbinamenti. Così evolverà nel 2028 l’e-commerce, secondo lo studio “E-commerce in Italia nel 2018” presentato dalla Casaleggio Associati che oltre a riportare i dati attuali analizza anche i trend di evoluzione dell’e-commerce. A livello mondiale, il valore del mercato e-commerce al dettaglio del 2017 è stimato in 2.290 miliardi di dollari (+23,2% rispetto all’anno precedente) con Cina e Stati Uniti

IL VALORE DEL FATTURATO E-COMMERCE IN ITALIA NEL 2017 È STIMATO

IN


Z IONE E-COMMERCE

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che rappresentano il 69,1% dell’ecommerce globale. In Europa, il valore dell’ecommerce è invece stimato in 602 miliardi di euro, sempre per il 2017, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. E le previsioni per l’anno in corso parlano di un fatturato in aumento a 660 miliardi di euro. Qual è invece la situazione nel nostro Paese? Secondo lo studio, Olanda e Italia sono i due Paesi in cui il mercato degli

acquisti online è cresciuto più velocemente e si prevede un aumento del 14% ogni anno fino al 2021. Il valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2017 è stimato in 35,1 miliardi di euro, con una crescita dell’11% sul 2016. Il mercato e-commerce continuerà quindi a crescere, con un fatturato che entro il 2021 raggiungerà i 4.479 miliardi di dollari. Ma cambierà anche profondamente, in termini di trend e di evoluzione del mercato. Innanzitutto vi sarà una maggiore tendenza all’internazionalizzazione. Il baricentro del mondo si sta spostando sempre più verso l’Asia quindi le aziende dovranno sfruttare sempre più le opportunità

dell’e-commerce internazionale. Poi vi sarà sempre maggiore attenzione all’omnicanalità, con una maggiore integrazione tra mondo fisico e mondo digitale. I negozi reali non scompariranno nel 2028 ma cambieranno e diventeranno parte dell’esperienza di acquisto del cliente. Si farà grande uso della realtà aumentata che consente la visualizzazione di un oggetto per sovrapposizione di immagini. Si potrà quindi provare virtualmente come un prodotto potrebbe stare a casa propria o un vestito addosso. E ancora il consumatore sarà sempre posto più al centro delle strategie delle aziende. Vi sarà un utilizzo sempre più massiccio degli assistenti vocali. Gli acquisti saranno effettuati dal personale di servizio, ovvero da intelligenze artificiali, sull’esempio di Siri, che opereranno sulla rete per conto dei clienti. Infine la consegna che sarà sempre più a misura del cliente e quindi sempre più flessibile e su misura: consegna più rapida, anche in giornata, possibilità di decidere l’orario, una restituzione sempre più facile. I venditori cercano partner logistici con un ampio network, che penetrano anche le aree suburbane e che consegnano in fretta. Si affermeranno poi nuove frontiere rispetto alla delivery, ad esempio tramite i droni, che consentono di consegnare senza rischi di ritardo dovuti al traffico, o l’utilizzo di veicoli sempre più automatizzati.

IN 35,1 MILIARDI DI EURO, CON UNA CRESCITA DELL’11% SUL 2016

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n museo a cielo aperto”. È questa la definizione più comune per descrivere un Paese, il nostro, che conta quasi 5mila fra chiese, aree archeologiche e monumenti, pubblici e privati, aperti al pubblico. E di questi più di 4mila sono musei, gallerie o collezioni: spazi che senza i servizi di trasporto sarebbero molto diversi da come li vediamo oggi. Per arrivare nelle sale espositive i quadri, le statue o le installazioni, infatti, devono spesso affrontare lunghi viaggi, attraverso Paesi o continenti diversi e per mezzo di differenti modalità. Quello della logistica e della movimentazione è quindi un settore chiave nella

vita culturale di una nazione e particolarmente impegnativo dal momento che maneggia opere uniche e dal valore inestimabile. Dalla preparazione all’imballaggio fino alla spedizione, tutto il processo necessita di grande accuratezza. Alla base vi sono innanzitutto una serie di regole stabilite a livello internazionale e nazionale (in Italia c’è il testo unico dei Beni Culturali) che chiariscono sia le linee guida da seguire sia la documentazione da fornire. Si passa poi allo studio del tipo di prodotto (materiale, dimensioni, criticità) e alla pianificazione del trasporto che comprende l’uso di veicoli con specifiche

caratteristiche tecniche, come la temperatura controllata o le sospensioni che attutiscano le vibrazioni, per garantire l’integrità di questi beni così preziosi. È necessario ricorrere inoltre a coperture assicurative ad hoc e a personale altamente qualificato. Come spiega Roberta Gili, amministratore delegato di Italiacargo, azienda specializzata in questa tipologia di trasporto, “ci sono anche tecnici e ingegneri che studiano la protezione più idonea per le opere, soprattutto per quelle più antiche”. Considerando che l’arte è un campo in continua evoluzione,

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ARTEIN IIN IN NMOVIMENTO MOVIMENTO ARTE ARTE IN MOVIMENTO Il trasporto di opere d’arte richiede esperienza, attenzione, documenti e autorizzazioni. Dall’imballaggio alla spedizione, l’esperienza di chi lavora sul campo


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le stesse opere però possono richiedere accorgimenti diversi. “Abbiamo avuto creazioni molto particolari che vanno da semplici biciclette con attaccati carretti antichi che trasportano delle buste a produzioni che a fine evento sono state buttate. Come è successo con un’opera di grande effetto scenico che ha vinto la Biennale 2015 consistente in ciotole di terracotta contenenti polveri colorate; le polveri sono state poi cestinate. Ci sono invece delle situazioni – prosegue la Gili – in cui non c’è nemmeno bisogno dell’imballaggio. Abbiamo movimentato, ad esempio, una statua di 700 chili, alta quasi 2 metri che raffigura un uomo gigante, realizzata con una resina particolarmente resistente che è stata trasportata in una semplice gabbia in molti Paesi europei”. La movimentazione fra Stati richiede però maggior lavoro per quel che riguarda documenti e autorizzazioni. I beni culturali – di cui fanno parte le opere d’arte – non possono circolare liberamente come altre “merci” e sono soggetti a particolari tutele. Anche per evitare fenomeni come quello del contrabbando. È il caso, riferisce sempre la Gili, di un trasporto realizzato per una mostra collettiva in Svizzera di 13 artisti con 34 opere d’arte provenienti da quattro Paesi

differenti e da diverse città al loro interno. “Uno degli elementi più critici – spiega – è rappresentato dagli adempimenti doganali e documentali e da normative molto complesse che vanno seguite scrupolosamente e che variano anche in base all’età dell’opera, al valore e alla tipologia”. Cosa succede, invece, quando le opere sono spostate attraverso più modalità di trasporto? Venezia con la Biennale, che richiama ogni anno artisti da tutto il mondo, rappresenta un ambiente perfetto per la multimodalità. “Per movimentare le opere – conclude Roberta Gili – utilizziamo tutti i mezzi di trasporto disponibili. Abbiamo trasportato da poco un’opera che proveniva dal Messico, dapprima in aereo poi via camion. Poi da Venezia è stata imbarcata e trasferita al luogo dell’esposizione. La caratteristica di Venezia è che l’ultimo miglio deve essere effettuato con barche piccole per via dei canali piuttosto stretti. Si tratta quindi di un ultimo miglio abbastanza complesso”.

La statua di un uomo gigante, alta quasi 2 metri, realizzata con una resina particolarmente resistente, è stata trasportata in una semplice gabbia in molti Paesi europei.

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PREVENIRE Ăˆ MEGLIO CHE CURARE

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di Paolo Barilari

SERVIZI SU MISURA Le principali case costruttrici offrono contratti di riparazione e manutenzione programmata che garantiscono la prevenzione dei guasti. Ecco tutte le proposte

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ANCHE QUANDO SI PARLA DI CAMION ra i servizi post vendita offerti dalle case costruttrici ci sono i contratti di riparazione e manutenzione programmata. Contratti che, a fronte di una spesa fissa mensile, garantiscono la prevenzione dei guasti con un calendario di controlli in officina e anche la copertura delle spese. Naturalmente la copertura è più o meno estesa in proporzione alla formula scelta e alla quota mensile che si è disposti a pagare. Il numero delle componenti del veicolo incluse nel pacchetto può variare. La catena cinematica, ad esempio, è un gruppo complesso e fondamentale che è bene tutelare con questi pacchetti, ma ci sono aziende che investono ottenendo una copertura più estesa che serve ad evitare sorprese. Garanzia dei costi di manutenzione e riparazione, riduzione dei tempi di fermo macchina e

maggiore valore residuo del mezzo sul mercato dell’usato sono i vantaggi di questi pacchetti, che con il tempo si sono sempre pi e oluti, fino a raggiungere, in alcuni casi, una personalizzazione degli inter enti in officina fatta in base al tipo di impiego e al percorso effettuato dal mezzo. Le più recenti novità in questo settore nascono dallo sviluppo ormai avanzato della connettività tra camion, officina e sede dell a ienda bietti o, prevenire i guasti invece che ripararli, grazie a un controllo costante, a distanza, del funzionamento e dello stato di salute del mezzo. Sono i servizi “uptime”, messi a punto per di ridurre a zero gli impre isti e gli stop non programmati in officina Nel futuro i camion senza sistemi di diagnosi remota saranno una vera rarità, dei dinosauri in via di estinzione. Qui di seguito una sintesi dei servizi di riparazione e manutenzione delle principali case costruttrici.

QUATTRO PACCHETTI PREDEFINITI L’OLANDESE DAF OFFRE MULTISUPPORT, CON PREZZO FISSO PER CHILOMETRO. SI PUÒ SCEGLIERE IL LIVELLO DI SERVIZIO TRA QUATTO PACCHETTI PREDEFINITI. Alla base c’è il pacchetto Care che prevede la sola manutenzione. Il gradino successivo, l’Xtra Care, aggiunge la riparazione dei componenti della trasmissione e l’assistenza in caso di guasto. Più completi i pacchetti Flex Care e Full Care: il primo garantisce anche la riparazione di altre componenti oltre alla trasmissione e alle ripara ioni necessarie per usura meccanica dei principali pe i; il ull care, infine, introduce il concetto di ptime utti i contratti possono essere stipulati per un massimo di otto anni.

BENVENUTI IN ELEMENTS ELEMENTS: IVECO HA BATTEZZATO COSÌ I PRINCIPALI SERVIZI DELLA SUA OFFERTA POST VENDITA. OBIETTIVO: ALLUNGARE LA VITA DEI VEICOLI E RENDERNE FACILE LA GESTIONE. Gli elementi con i quali costruire un pacchetto su misura sono quattro: la manutenzione, l’assistenza alla catena cinematica, le altre riparazioni – ad esempio sull’impianto elettrico e sulle centraline – e freni&frizione (pastiglie e dischi, guarnizioni frenanti per i camion con freni a tamburo, e tutto quello che riguarda la frizione). I quattro Elements si possono combinare creando sei pacchetti diversi: small, medium, large, extralarge, 2 extralarge e 3 extralarge.

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COSTI SOTTO CONTROLLO IN CASA MAN I PACCHETTI DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA SI CHIAMANO SERVICE CONTRACT E SONO PROPOSTI A TRE LIVELLI DI COPERTURA. Il livello Comfort comprende tutti gli interventi di manutenzione e ispezione elencati nel piano di manuten ione del eicolo l Comfort Plus aggiunge la garan ia sugli a ionamenti Man, garan ia che, a richiesta, pu essere estesa ad altre parti del eicolo n altro gradino e tro iamo il Comfort uper, un contratto di manutenzione e riparazione che contiene tutti gli interventi di assistenza e ispezione nell’ambito della manutenzione ordinaria, cos come tutte le ripara ioni di componenti di usura e le ripara ioni sul eicolo in generale Man er ice Care invece il sistema “dell’era digitale per la gestione proattiva della manutenzione”, per la gestione preventiva e a distanza della manuten ione, con passaggi in officina pianificati in anticipo

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SICUREZZA IN PRIMO PIANO QUATTRO SERVICE CONTRACTS: QUESTA L’OFFERTA DI MERCEDES BENZ PER I CLIENTI DEI SUOI VEICOLI INDUSTRIALI. IL CONTRATTO BASE EXTEND DÀ UNA GARANZIA ESTESA SULLA CATENA CINEMATICA. Il pacchetto Select aggiunge alla garanzia sulla catena cinematica anche la manutenzione. L’Extend Plus oltre alla carena cinematica garantisce riparazioni e assistenza per altri importanti elementi, quali le prese di forza, gli assali, il retarder, l’impianto frenante, il climati atore, lo ster o, i sistemi di sicure a, le sospensioni l contratto Complete copre tutti i la ori di officina, riparazioni e manutenzioni – inclusi i componenti soggetti ad usura. Nel pacchetto c’è anche il soccorso stradale. nfine il ser i io ptime il collegamento in rete del eicolo con il ser i io assisten a Mercedes permette di ottimi are le soste in officina a telediagnosi automatica erifica costantemente lo stato dei sistemi del eicolo e reagisce tempestivamente alle situazioni critiche e quando sono necessari lavori di manutenzione e riparazione.


GUIDA SENZA PENSIERI START & DRIVE. SINTETIZZATO NEL NOME CHE RENAULT TRUCKS HA DATO AI SUOI SERVIZI DI RIPARAZIONE E MANUTENZIONE PROGRAMMATA C’È IL PRINCIPIO BASE DI QUESTI PACCHETTI. Il trasportatore deve solo pensare a guidare e a far funzionare la sua azienda. Alla cura del camion ci pensa l’assistenza della Casa. Start&Drive assicura un piano di manuten ione adattabile in fun ione dell impiego del camion nteressante anche il contratto ndurance, che enault rucks propone per camion con pi di cin ue anni di ita ndurance pu durare fino a mesi; inclusi cambio olio motore, filtro e pre filtro carburante, controlli pre enti i e sconti su ricambi originali Pre isto un massimo di due inter enti contratto mesi o tre inter enti contratto mesi con sostitu ione di olio motore, filtri olio, filtro e pre filtro carburante e controllo su 50 punti soggetti a usura.

AFFIDABILITÀ E OPERATIVITÀ BEN ARTICOLATA L’OFFERTA DELLA SCANIA. IL PRIMO PACCHETTO SI CHIAMA MAIN E DÀ LA MANUTENZIONE PROGRAMMATA. el Main ci sono anche alcune arianti la le costruita ad hoc sul singolo eicolo; la enior, per eicoli con pi di anni di ita; la Plus che controlla attentamente tutti gli elementi che possono in uen are i consumi l secondo pacchetto il Mac, che alla manuten ione aggiunge la copertura della catena cinematica l Mac Pro estende la copertura ad altri importanti elementi del eicolo, al di l della catena cinematica Chiude l offerta cania il pacchetto Mr ull, che garantisce assisten a e ripara ioni per un massimo di anni o km o it di cania, la manuten ione essibile, che utili ando il costante collegamento telematico tra eicoli e officine anali a i reali dati di impiego del eicolo e stabilisce tempi e modi per una manutenzione su misura.

TRE COLORI PER TRE CONTRATTI BLUE, SILVER E GOLD I CONTRATTI PROPOSTI DA VOLVO TRUCKS. CON IL CONTRATTO VOLVO BLUE LA MANUTENZIONE PREVENTIVA È INCLUSA E I COSTI SONO NOTI IN ANTICIPO. nclusa anche la connessione remota con l officina econdo livello la copertura Silver, che insieme alla manutenzione preventiva offre un vantaggio all’azienda con un’operatività garantita del 100%, riparazioni complete per il veicolo e tutta la manutenzione preventiva e il piano di assistenza comprende anche le riparazioni relative alla catena cinematica. Copertura integrale scegliendo il contratto Gold. La manutenzione preventiva, il piano di assisten a e le ripara ioni sono tutte incluse n pacchetto che, come tutti uelli integrali offerti anche dalle altre Case, costa di più ma garantisce un più alto valore residuo del mezzo al momento della vendita come usato.

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TIR

TECNICA

IL FUTURO ELETTRICO DI MAN La casa tedesca ha presentato alla stampa un e-truck basato sul modello TGM, che sarà disponibile sul mercato dal 2021. Intanto ha avviato in Germania test su strada per il platooning

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on due mesi di anticipo sull’IAA 2018, Man offre una panoramica sui prodotti che a settembre saranno in fiera ad Hannover. Dal 2 al 6 luglio, la casa di Monaco di Baviera ha presentato, infatti, a Berlino la gamma TG al

completo, con un’interessante novità tutta elettrica. Un e-truck basato sul modello TGM per la logistica urbana, che si aggiunge quindi al TGE appena entrato in produzione, che già dal prossimo autunno sarà testato in contesti cittadini presso 9 aziende che lo utilizzeranno nella distribuzione urbana. E dal 2021 sarà

disponibile sul mercato. Già nel 2012 Man aveva presentato il prototipo di Man Metropolis per la raccolta di rifiuti da tonnellate a trazione elettrica. Anche in questo caso si tratta di un modello da 26 tonnellate, caratterizzato da una motrice per la distribuzione, completamente elettrica, con telaio a cassa mobile in configura ione assiale Dotato di batterie che possono essere montate al di sotto della cabina di guida e lateralmente sul telaio, il me o offre fino a km di autonomia; le sospensioni pneumatiche sugli assi anteriore e posteriore garantiscono una capacità di adattamento a ogni situazione di carico in città. Il motore elettrico, con una potenza di 264 kW, è disposto al centro del telaio e trasmette la coppia da 3100 Nm alle ruote di comando senza ingranaggi. Le prove avverranno in Austria e saranno utilizzati soprattutto telai con cassoni frigo, casse mobili e strutture per bevande. Fra i veicoli in prova anche una combinazione di autoarticolato a base Man TGM. Test su strada anche per il platooning, ma questa volta in Germania. Dal 25 giugno scorso la casa tedesca ha dato il via, infatti, alla sperimentazione della guida in convoglio in condizioni di reale utilizzo lungo un percorso di 145 chilometri sull'autostrada A9, direzione Norimberga. Fino all’inizio di agosto i veicoli saranno scarichi e successivamente saranno impiegati in condizione di normale utilizzo con carichi di componenti meccaniche, bevande o carta.

26 Ton a trazione elettrica per 180 km di autonomia


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NOTIZIE

SMART ROAD: PROVE TECNICHE PER CORTINA 2021 n team di esperti interna ionali per affiancare nas nel progetto “Smart Mobility” e sperimentare le smart road già nel 2021. I mondiali di sci di Cortina del 2021 saranno l’occasione per testare un nuovo modello di mobilità intelligente in grado di gestire al meglio i ussi di traffico e migliorare la sicure a stradale Il pool di esperti, presieduto dal presidente di Anas Ennio Cascetta, Cascetta, lavorerà allo sviluppo della progettazione esecutiva dell’infrastruttura tecnologica e dei servizi che saranno utilizzati dall’evento. “Il progetto che vede protagonista la viabilità di accesso a Cortina in occasione dei mondiali – ha spiegato Cascetta – rappresenta il primo prototipo di smart mobility in Europa che vuole realizzare piattaforme integrate per la gestione della mobilità, partendo dai servizi e dalle tecnologie offerte dalle smart road Anas con l obietti o di garantire maggiore sicure a, uidit del traffico e comfort di guida

INTERMODALITÀ: ACCORDO PER IL PORTO DI GENOVA Ministero delle nfrastrutture e dei rasporti, fi Rete Ferroviaria Italiana e Autorità di sistema portuale del Mar igure ccidentale hanno firmato un accordo per potenziare il sistema ferroviario del porto di Genova e l’ultimo miglio. Si tratta di un investimento da 35 milioni di euro che prevede interventi sul collegamento ferroviario fra Parco Rugna, Bettolo e bivio S. Limbania che permetteranno di trasportare container più grandi attraverso binari lunghi 750 metri. In questo modo si punta a integrare sempre più l’importante scalo ligure con la rete europea dei Core Corridor TEN-T.

FERROBONUS: NUOVI CONTRIBUTI DALLE REGIONI Nuovi stanziamenti per il trasporto intermodale in Lombardia e Liguria. Il ministero dei Trasporti ha reso disponibili le intese siglate con queste due regioni per attivare stanziamenti aggiuntivi per il Ferrobonus. La normativa rende possibili infatti integrazioni regionali ai contributi per il trasporto ferro-strada. I nuovi contributi previsti da Lombardia e Liguria sono validi per il triennio 2018–2020 e ammontano a 600.000 euro annui per la Lombardia e a 200.000 annui per la Liguria. Saranno elargiti ai soggetti già ammessi al Ferrobonus statale. L’attribuzione avverrà sulla base della documentazione ricevuta dal MIT, fermo restando che il valore cumulato dell’incentivo nazionale e di quello regionale non può superare la soglia di 2,50 euro per treno/Km. Anche il Piemonte aveva stanziato 600mila euro in 3 anni nell’ambito del Patto Logistico del Nord Ovest.

LUGLIO/AGOSTO2018

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GRAN BRETAGNA

IRLANDA

BREXIT: FUTURO INCERTO PER L’AUTOTRASPORTO BRITANNICO

E ANCHE L’ISOLA VERDE SI PREPARA PER NON RIMANERE ISOLATA

n Gran Bretagna il cammino verso la Brexit significa, nel lungo periodo, un futuro incerto per il trasporto su strada. Gli operatori infatti si dicono preoccupati, nonostante i dati registrino un 2017 positivo per il settore e le previsioni per il 2018 siano altrettanto positive, come rivela un campione di circa 500 aziende di trasporto e logistica interpellate dalla FTA, la Freight Transport Association. La crescita del trasporto stradale nazionale e internazionale, e della maggior parte delle attività di import-export, del trasporto aereo, dei trasporti marittimi e anche dei servizi intermodali ferroviari, è molto incoraggiante per l’industria logistica. utta ia, a causa delle pressioni in a ionistiche in Gran Bretagna e all’estero e l’incertezza per il futuro delle relazioni commerciali con l’Ue dopo l’entrata in vigore effettiva della Brexit, molti operatori sono preoccupati riguardo le loro prospettive future a lungo termine. “Con la logistica che sostiene l’economia britannica a tutti i livelli, sia nazionale sia internazionale, è cruciale che il settore sia sostenuto da piani concreti per le future relazioni del Regno Unito con l’Europa”, ha affermato Elizabeth de Jong, membro del direttivo della FTA. L’attuale momento positivo potrebbe drasticamente terminare sen a piani fissi per i futuri rapporti commerciali del Regno Unito con l’Europa. Il 14% delle aziende intervistate dalla FTA ha dichiarato di aver già ridotto le decisioni di investimento dopo il voto di lasciare l’Ue. Fonte di preoccupazioni anche il possibile blocco del libero mo imento dei la oratori stranieri, che finora hanno rappresentato una indispensabile risorsa per l’autotrasporto britannico.

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e la Brexit preoccupa l’autotrasporto e la logistica britannica, ancora maggiore è la preoccupazione in Irlanda. L’isola verde ha sempre contato molto sulla Gran Bretagna come piattaforma per l’arrivo e la partenza di merci da e per l’Europa continentale. Per mantenere il usso degli scambi, l rlanda de e prepararsi per una Brexit “dura”, a uno scenario in cui, a marzo 2019, il Regno Unito lascerà l’Ue senza un accordo. el corso della conferen a Mantenere il usso degli scambi’, organizzata dall’Irish Road Haulage Association (IRHA), il commissario europeo per l’agricoltura, Phil Hogan, ha dichiarato che “…nel prepararsi a una Brexit dura, il governo irlandese deve considerare la capacità dei porti irlandesi di spedire merci direttamente in Francia, scavalcando la Gran Bretagna”. Verona Murphy, presidente della IRHA, ha sottolineato che “la Brexit avverrà nel 2019 ma non a r alcun impatto fino al utta ia per il trasporto su strada irlandese ha già un impatto negati o terrificante; potrebbe danneggiare seriamente la nostra economia nazionale e le nostre relazioni commerciali internazionali”. Gli effetti sono già evidenti: maggiori ritardi nei porti doganali, lentezza dei controlli ispettivi che finora non sono stati applicati agli scambi in tutta l’Ue. Le implicazioni di questi controlli e i ritardi che creeranno per il transito di merci da e verso l’Irlanda minacceranno gravemente la competitività economica dell’isola. “Avremo ritardi dei traghetti – continua Murphy – chilometri di code nei porti, carenza di merci e aumento del prezzo dei beni di consumo a mano a mano che le restrizioni entreranno in vigore. Ci saranno anche aumenti nel costo del trasporto di merci; i iaggi di enteranno pi lunghi, meno efficienti e in ritardo


NEWS ROMANIA

GERMANIA

L’AUTOTRASPORTO TIRA, MA MANCANO LE INFRASTRUTTURE

BRENNERO: GERMANIA/AUSTRIA COLLOQUI TRA FERROVIE

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n Romania il settore dei trasporti sta attraversando un periodo favorevole, legato principalmente ai consumi privati, che nel 2017 sono aumentati di oltre il 10%. Quasi un quarto delle esportazioni di servizi, per un valore di 20 miliardi di euro, è stato effettuato dall’industria dei trasporti su strada. Tuttavia, l’infrastruttura rimane un grosso ostacolo allo sviluppo del settore (con solo 800 km di autostrada e altri 60 previsti per essere inaugurati nel 2018). La qualità delle infrastrutture è uno dei fattori considerati negli indici che misurano la competitività delle economie, come il World Economic Forum, dove nel 2017 la Romania perde sei posizioni rispetto al 2016, classificandosi al posto su Paesi

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B, le ferrovie tedesche e ÖBB, le ferrovie austriache, hanno iniziato a dialogare tra loro e insieme a 25 comunità locali sulle opportunità offerte per il trasporto merci dalla prossima apertura della galleria di base del Brennero. Molti sono i Comuni della valle dell’Inn che aspettano che il trasferimento del traffico di me i pesanti dalla strada alla ferro ia all’interno del tunnel migliori la loro qualità di vita. Il rennero il cuore del corridoio del traffico europeo dalla Scandinavia all’Italia. La nuova linea ferroviaria a due binari farà passare all’interno del tunnel circa 400 treni per direzione di marcia che trasporteranno passeggeri e merci.

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SPAGNA

PORTOGALLO

ANCHE IL PAESE IBERICO CONTRO IL DUMPING SOCIALE

TRASPORTO ANIMALI: PROTESTE CONTRO I MALTRATTAMENTI

l nuovo ministro dello sviluppo economico del nuovo governo spagnolo, José Luis Àbalos, conferma che la Spagna si unirà alla Road Alliance europea per combattere il dumping sociale nel settore dei trasporti. n pagna e idente la crescita preoccupante di otte domiciliate in Europa orientale che operano sia a livello nazionale sia internazionale”. José Luis Ábalos ha sottolineato le principali sfide del suo dipartimento: il regolamento nazionale sull’accesso al mercato, l’introduzione dell’eGovernment, il pacchetto legislativo per la mobilità e quello che si riferisce alle “condizioni sociali del mercato del lavoro”. Il ministro si è impegnato a “…lavorare intensamente per difendere gli interessi dei vettori spagnoli e lavorare intensamente contro il dumping sociale”.

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roteste a Lisbona contro il “deterioramento” delle condizioni di trasporto degli animali. L’attività di esportazione di animali vivi, effettuata soprattutto via mare, è iniziata in Portogallo nel 2015 e da allora ha avuto una “crescita esponenziale”, da 9.000 animali quell’anno a 103.000 l’anno scorso. Isabel Carmo della PATAV, la Piattaforma anti trasporto animali vivi, denuncia i maltrattamenti, le scosse elettriche consecutive, la caduta di animali sulle rampe, gli animali che muoiono e che vengono gettati in mare”. A dicembre 2017 il partito PeopleAnimal-Nature (PAN) aveva già presentato una bozza di risoluzione per limitare il trasporto di animali con l’obbligo di un veterinario a bordo e la restrizione per i viaggi oltre otto ore.


TIR

FISCO

IMPOSTE: ULTIME CHIAMATE Per chi non ha ancora saldato i debiti col Fisco, fino al 20 agosto è possibile pagare con una maggiorazione dello 0,40%. Istruzioni e scadenze per chi vuol pagare a rate o con il ravvedimento operoso di Angelo Ciaravolo

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utotrasportatori ai tempi supplementari. Chi ha saltato l’appuntamento del 2 luglio ha tempo fino al prossimo agosto, con la piccola maggiorazione dello , , per eseguire il ersamento delle imposte (saldo e acconto rpef, res, rap, addi ionali, a e contributi pre iden iali risultanti dal modello edditi

(l’allungamento dei termini di pagamento do uto al fatto che il agosto rientra all interno della proroga di erragosto Ma nulla do uto al isco nel caso in cui le imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi non superino ciascuna l’importo di , euro per le somme do ute a titolo di Irpef e addizionali regionali e comunali o se inferiore a ,

20 AGOSTO

euro per le somme da ersare a titolo di a e rap a ricordato che, per i titolari di partita a, ige l obbligo di effettuare i ersamenti esclusi amente in ia telematica direttamente mediante il ser i io telematico dell’Agenzia delle ntrate, ntratel o isconline, oppure ricorrendo ai ser i i di home banking delle banche e di Poste Italiane o anche utilizzando i ser i i di remote banking offerti dal sistema bancario n alternati a, possibile tramite gli intermediari abilitati al ser i io

CARBURANTI: FATTURA ELETTRONICA RINVIATA AL 2019 Tutto rinviato per la fattura elettronica. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato un Decreto Legge che posticipa al 1° gennaio 2019 l’entrata in vigore della fatturazione elettronica per la vendita di carburante ai soggetti titolari di partita Iva. Il rinvio vale per “gli impianti stradali di distribuzione” ma non per i distributori extra rete. L’obbligo, previsto dalla Legge di Bilancio 2018, sarebbe dovuto entrare il vigore il 1° luglio 2018, ma aveva scatenato le proteste dei benzinai che chiedevano più tempo per adeguarsi alla normativa. Il Decreto mantiene l’obbligo per tutti i soggetti Iva di pagare l’acquisto di carburanti con sistemi tracciati, ossia carta di credito, carta di debito, bancomat, assegno o bonifico bancario.


TIR

telematico Entratel commercialisti, Caf, ecc chi a corto di liquidità può sempre effettuare il pagamento a rate oppure compensare con e entuali crediti Ecco le regole.

VERSAMENTI A RATE contribuenti possono ersare in rate mensili le somme do ute a titolo di saldo e di acconto delle imposte (compresi i contributi risultanti dal uadro relati i alla uota eccedente il minimale , ad eccezione dell’acconto di no embre che de e essere eseguito tassati amente in un’unica soluzione. In ogni caso il pagamento rateale de e essere completato entro il prossimo mese di no embre a ratea ione non de e necessariamente riguardare tutti gli importi ma anche soltanto alcune delle imposte che scaturiscono dalle dichiarazioni sugli importi ratei ati do uta la maggiora ione dello , oltre gli interessi mensili nella misura dello , elati amente al calendario delle scaden e, ricordiamo che il ersamento della prima e della seconda rata de e essere eseguito entro il agosto , sen a alcun interesse e altre, entro il settembre, con interessi dello , ; il ottobre, con interessi dello , e l ultima rata, entro il no embre, con interessi dello ,

COMPENSAZIONI Gli autotrasportatori hanno la facoltà di compensare nei confronti dei di ersi enti impositori tato, nps, nti ocali, nail i crediti e i debiti risultanti dalla dichiarazione e dalle denunce periodiche contributi e il limite massimo per la compensazione dei crediti d imposta pari a euro icordiamo inoltre che con le nuo e regole, anche se il saldo del modello di erso da ero, hanno l obbligo di utili are esclusi amente i ser i i telematici messi a disposizione del Fisco. Potranno quindi farlo direttamente, con i ser i i eb o online dei canali telematici Fisco on line ed Entratel oppure, in alternati a, tramite gli intermediari autori ati Caf, commercialisti, ecc con i ser i i cumulati o o addebito unico di ntratel

RAVVEDIMENTO Chi non riesce a pagare entro il agosto, potr tutta ia regolarizzare la sua posizione ricorrendo al ra edimento operoso, per risparmiare la salata san ione del sulle somme omesse o tardi e icordiamo che dal agosto e fino al settembre, con il ra edimento sprint, la san ione ridotta pari allo , , per ogni giorno di ritardo mentre dal al settembre, la san ione pari all , oltre alla san ione, anno ersati anche gli interessi di mora, nella misura dello , noltre, possibile pagare anche dal trentunesimo al no antesimo giorno, con

FISCO

la san ione dell , e dal no antunesimo giorno fino al termine di presentazione della dichiara ione, con la san ione del , entro il termine di presentazione della dichiara ione successi a, la san ione del , mentre, oltre il termine di presentazione della dichiara ione successi a, la san ione sale al Con le nuo e regole, ricordiamo che il ra edimento non pu essere utilizzato soltanto uando engono notificati gli atti di liquidazione e di accertamento, comprese le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiara ioni fiscali

I PRINCIPALI CODICI TRIBUTO 4001 4033

IRPEF saldo. IRPEF acconto prima rata.

4034

IRPEF acconto seconda rata o acconto in unica soluzione.

6099 1668

IVA annuale saldo.

3801 3844 3843

Interessi di pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sezione Erario. Addizionale regionale. Addizionale comunale. Addizionale comunale acconto.


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LAVORO

IL LAVORO È SEMPRE PIÙ

AGILE

Un anno fa è stato introdotto lo smart working che presenta vantaggi sia per le aziende sia per i lavoratori. Ecco di cosa si tratta e quali sono le regole

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o smart working, o lavoro agile, è entrato nel nostro panorama giuridico un anno fa. È un rapporto di lavoro stabilito mediante accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa forniti dall’azienda. l la oro agile ha la finalit sia di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sia di permettere alle aziende una maggiore essibilit rispetto al telelavoro che viceversa si effettua

in una posta ione fissa al di fuori dell’azienda. Lo smart working, pur presentando elementi affini al la oro autonomo per ciò che concerne il tempo e luogo della prestazione, conserva le caratteristiche del lavoro subordinato sotto tutti i profili Agli smart workers deve essere garantito il medesimo trattamento normativo e retributivo riconosciuto ai lavoratori che all’interno dell’impresa svolgono le medesime mansioni. Seppur la prestazione di lavoro agile può essere resa senza precisi vincoli di orario o di luogo, in ogni caso va rispettata la durata massima dell’orario di lavoro, sia su base giornaliera che settimanale, derivante dalla legge o dal

contratto collettivo. Lo smart working rientra a pieno titolo negli incrementi di produtti it ed efficien a e pertanto gli incentivi di natura fiscale e contributi a, deri anti dai premi di produttività, vanno riconosciuti anche ai lavoratori che prestano la propria attività con modalità di lavoro agile (detassazione e welfare aziendale). La prestazione lavorativa può essere svolta in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa a definita nell accordo tra le parti la sede esterna che non necessariamente deve coincidere con l’abitazione del lavoratore. L’accordo tra il datore di lavoro e il lavoratore può essere a tempo determinato o indeterminato, anche a tempo parziale, e deve contenere oltre le modalità di esecuzione della


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dilatazione dei tempi di lavoro, ha introdotto il diritto per il 305mila lavoratore di disconnettere le gli smart workers strumentazioni tecnologiche in Italia +15% incremento in suo possesso, produttività per lavoratore lasciando alle parti la possibilità di 1 giorno di smart working regolamentare a settimana consente di risparmiare questo aspetto con circa 40 ore di spostamenti apposito accordo e in l’anno e 135 kg particolare individuare delle di CO2 l’anno fasce di reperibilità e di riposo del lavoratore. prestazione lavorativa svolta Il datore di lavoro deve garantire all’esterno dei locali aziendali, la sicurezza del lavoratore anche la defini ione delle forme e consegnare a lui e al di esercizio del potere direttivo rappresentante aziendale per la e di controllo del datore di sicurezza, con cadenza almeno lavoro, gli strumenti utilizzati dal annuale, un’informativa scritta sui lavoratore, i comportamenti del rischi connessi allo svolgimento lavoratore all’esterno dei locali della prestazione lavorativa. aziendali che potrebbero dare Il lavoratore deve essere luogo all’applicazione di sanzioni assicurato all’Inail contro gli disciplinari. Nel caso di accordo infortuni sul lavoro, compresi a tempo indeterminato ciascuna quelli occorsi durante il normale delle parti può recedere dal percorso di andata e ritorno contratto rispettando un preavviso dal luogo di abitazione a quello non inferiore a 30 giorni, elevati a individuato per lo svolgimento 90 in caso di lavoratori disabili o della prestazione lavorativa in presen a di un giustificato all’esterno dei locali aziendali. motivo. Il recesso comporta L’accordo individuale (e le il ripristino totale della sue modifica ioni de e prestazione lavorativa essere comunicato, entro il all’interno dell’azienda. giorno antecedente l’inizio Il legislatore, nel della prestazione, al ministero considerare che del Lavoro telematicamente l’assenza di vincoli attraverso la procedura online di orario potrebbe per l’invio delle comunicazioni determinare una obbligatorie.

IN ITALIA 305MILA LAVORATORI SMART Gli smart workers italiani hanno superato quota 305mila, sono quindi l’8% del totale dei lavoratori. A fornire i dati è l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano che sottolinea come il 36% delle grandi imprese italiane ha già avviato un progetto strutturato di smart working. Tra le PMI il 22% ha progetti anche informali di smart working, il 7% progetti strutturati mentre nella Pubblica Amministrazione solo il 5% degli enti ha attivi progetti strutturati e un altro 4% pratica lo smart working informalmente. Secondo l’Osservatorio l’uso del lavoro agile produce un incremento di produttività per le imprese pari a circa il 15% per lavoratore, ovvero 13,7 miliardi di euro di benefici complessivi a livello di sistema Paese. Per i lavoratori, anche una sola giornata a settimana di remote working può far risparmiare in media 40 ore l’anno di spostamenti e una riduzione di emissioni pari a 135 kg di CO2 l’anno.

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NORMATIVE

TARGHE PROVA: SI ATTENDE IL PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO Sospesa per il momento l’applicazione delle sanzioni in caso di utilizzo di targhe prova sui veicoli già immatricolati. Questa la decisione cui si è giunti dopo una serie di circolari dei ministeri dei Trasporti e degli Interni emanate sull’argomento negli ultimi due mesi.

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ediamo i fatti: lo scorso 30 marzo, il ministero dell’Interno emana una circolare con cui, interrompendo una prassi consolidatasi da anni, afferma che l’utilizzo della targa prova non è consentito su veicoli già immatricolati, men che meno su quelli privi di regolare copertura assicurativa RCA oppure non in regola con la revisione. Il ragionamento del Ministero muove dal dettato letterale della normativa in materia (l’art. 1 del DPR 474/2001), che prevede la circolazione in prova del mezzo non immatricolato soltanto in presenza di determinate esigenze (prove tecniche, sperimentali, costruttive ecc..), e purché venga guidato da uno dei soggetti indicati tassativamente dalla norma (costruttori, concessionari, esercenti officine di riparazione e trasformazione ecc..) munito di autorizzazione alla circolazione di prova. È vero – evidenziano gli Interni – che la prassi è favorevole all’utilizzo della targa prova, sempre da parte di soggetti autorizzati, anche su mezzi immatricolati ma il fatto che tra uesti soggetti figurino anche le officine di riparazione e di trasformazione “non implica affatto che il titolo autorizzativo in esame possa servire per la circolazione di veicoli immatricolati non revisionati, privi di

assicurazione RCA o quant’altro…”. Il ministero dei Trasporti, al contrario, non sembra concordare con questo indirizzo, mostrandosi invece “possibilista” nel ritenere utilizzabile la targa di prova anche su veicoli immatricolati. Il Dicastero dei Trasporti, infatti, con una sua circolare sempre del 30 maggio, ha ritenuto valide le istruzioni che aveva impartito sul tema nel febbraio 2004 (dove, per l’appunto, si permetteva l’uso della targa prova su mezzi immatricolati) “non essendo allo stato attuale inter enute modifiche normati e, concernenti la disciplina della circolazione di prova, che impongono una rivisitazione delle stesse”. Tuttavia, permanendo questa diversità di vedute, i due Ministeri hanno deciso non solo di istituire un tavolo tecnico “con il compito di esaminare possibili soluzioni normative volte a prevenire e contrastare detto fenomeno”, ma anche di deferire la questione al Consiglio di Stato che, pertanto dovrà chiarire “se, ed eventualmente entro quali limiti, sia legittimo consentire l’utilizzo delle targhe di prova su veicoli già immatricolati”. Nel frattempo il personale di Polizia si asterrà dal sanzionare l’impiego delle targhe prova (sempre a cura di operatori autorizzati) su mezzi immatricolati ma privi di assicurazione RCA.


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Investimenti 2017: presentate oltre duemila domande

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ono 2.048 le domande presentate dalle imprese, entro la scadenza del 15 aprile 2018, per ottenere i contributi agli investimenti previsti dal Decreto 20 giugno 2017, n. 305. Lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha anche evidenziato che il numero delle istanze presentate quest’anno è superiore a quello dell’anno precedente (con 1.565 pratiche) e che la richiesta totale degli incentivi fatta dalle imprese, pari ad oltre 49 milioni di euro, supera notevolmente lo stanziamento previsto dal Decreto, pari a 36 milioni. Il Ministero ha poi precisato che per ciascuna tipologia d’investimento finan iabile le richieste di contributo hanno superato lo specifico stan iamento pre isto dal pro edimento, eccetto che per l’acquisto del gruppo di 8 casse mobili con un portacasse, e che quindi, non essendo possibile operare una sostanziale rimodulazione delle risorse tra un investimento e l’altro, ciascun contributo subirà una riduzione variabile tra il 15 e il 45%. In particolare: - per gli autoveicoli a trazione alternativa le aziende hanno chiesto contributi per circa 13,7 milioni di euro a fronte dei 10,5 disponibili; - per l’acquisizione di nuovi autoveicoli di categoria Euro 6 con contestuale rottamazione di vecchi autoveicoli, sono stati richiesti 18,5 milioni rispetto ai 10 previsti; - per l’acquisizione di rimorchi o semirimorchi per trasporto intermodale, infine, le imprese hanno fatto domanda per 16,6 milioni rispetto ai 14,4 stanziati. Queste prime notizie sulle richieste degli incentivi agli investimenti 2017 potrebbero peraltro subire delle modifiche nel corso dell istruttoria che ora il Ministero, attraverso RAM SpA, svolgerà sulle singole istanze e terminerà verosimilmente nel giro di un anno.

NORMATIVE

CQC scaduta da oltre 2 anni: precisazioni della Motorizzazione

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a Direzione Generale della Motorizzazione, con una circolare dell’11 giugno 2018, è tornata sull’argomento della CQC scaduta da oltre due anni. Dopo aver ricordato che per rinnovare una CQC scaduta da oltre due anni non sufficiente fre uentare un corso di rinnovo (di 35 ore) ma va superato un esame di ripristino, la Motorizzazione ha precisato che: - la domanda per l’esame di ripristino ha validità un anno; - se un soggetto è titolare di entrambe le tipologie di CQC (trasporto persone e cose), entrambe scadute da oltre 2 anni, deve presentare due istanze di esame, ciascuna corredata dalle relative attestazioni di versamento. Se deve rinnovare una sola tipologia e per l’altra chiedere l’esame di ripristino, vanno comunque presentate due istanze: una di rinnovo, l’altra per l’esame di ripristino; - la CQC rinnovata entro i due anni dalla scadenza, con il solo corso di frequenza, ha la validità di 5 anni dalla data di presenta ione dell istan a a un ufficio Motorizzazione; quella rinnovata con esame di ripristino, 5 anni dalla data di superamento dell’esame; - sul corso di rinnovo svolto entro due anni è stato specificato che consente il rinno o uin uennale senza esame, anche se la relativa istanza è presentata oltre i due anni dalla scadenza (ad es. se la CQC è scaduta il 25 maggio 2016 e il corso di rinnovo è terminato entro il 25 maggio 2018, il rinnovo di validità avverrà senza esame anche se la relativa istanza viene presentata a luglio 2018); - se viene richiesto il rinnovo di una patente contenente anche la ualifica ione C C patente CQC), ma quest’ultima risulta scaduta, verrà rilasciata una nuova patente di guida su cui non sarà più annotata la ualifica ione C C

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NORMATIVE

ECCEZIONALI: IN LOMBARDIA PIATTAFORMA ONLINE PER LE AUTORIZZAZIONI Passo avanti della Regione Lombardia per agevolare la vita delle imprese che effettuano trasporti eccezionali con l’attivazione della piattaforma informatica “Trasporti eccezionali”, che dovrebbe semplificare le procedure legate al rilascio dei titoli autorizzativi.

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a piattaforma è attiva nella Città Metropolitana di Milano, e nelle Province di Como, Brescia, Lodi, Mantova, Monza e Brianza e Varese. Le richieste inerenti la viabilità gestita da questi enti possono presentarsi solo attraverso la piattaforma (raggiungibile all’indirizzo www.teonline.servizirl.it). La domanda cartacea rimane ancora in vigore per le Province lombarde dove la piattaforma non è ancora operativa. L’informatizzazione delle procedure dovrebbe agevolare il ritorno alla normalità in tempi brevi. Infatti, uno dei capisaldi del sistema è l’inserimento online, da parte di ciascuna delle Province lombarde coinvolte, delle cartografie o elenchi stradali con e iden iate le limitazioni al transito in massa e in sagoma. Di conseguenza, l’impresa che si appresta a fare domanda, catasto stradale della Provincia alla mano, potrà studiare il percorso più appropriato in base alle caratteristiche del trasporto da eseguire, tenendo conto che (ed è questa la novità a cui si legano le speranze di velocizzare i tempi di rilascio delle autorizzazioni) per i trasporti compresi nei limiti evidenziati nel catasto, l’ente autorizzante non deve acquisire il nulla osta della Provincia interessata. L’accesso alla piattaforma avviene con le

credenziali che possono richiedersi a una qualsiasi delle Province comprese nella piattaforma. Le credenziali sono valide in tutte le Province incluse nella piattaforma, comprese quelle delle altre Regioni dove è già attiva da tempo (tra cui parte del Veneto, Emilia Romagna e Friuli V.G.); l’istanza di rilascio dell’autorizzazione è presentata online alla Città Metropolitana di Milano o alla Provincia dove ha sede l’azienda/operatore o una delle Province interessate al transito. Essa deve espressamente indicare l’itinerario e/o area interessati dal transito; la Provincia destinataria della domanda deve acquisire i nulla osta delle altre Province coinvolte dal transito (a meno che, come già scritto, il trasporto non rientri nei limiti di peso e o dimensionali fissati da uell nte sulle proprie strade). ualora il nulla osta enga rifiutato, la Pro incia potrà concordare con il richiedente un percorso alternativo adeguato oppure lo inviterà a ricercarne uno nuovo, riformulando la domanda di autorizzazione; per trasporti eccezionali di massa superiore alle 108 Ton, possono rilasciarsi soltanto autorizzazioni di tipo singolo o multiplo (no periodiche).


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SCADENZE E DIVIETI LUGLIO/AGOSTO/SETTEMBRE 2018 www.rivistatir.it

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RIMBORSO GASOLIO: gli autotrasportatori dovranno predisporre e inviare la domanda di rimborso sui quantitativi di gasolio consumati nel corso del secondo trimestre 2018.

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di giugno 2018.

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

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IMPOSTE SUI REDDITI: pagamento del saldo 2017 e del primo acconto 2018, senza maggiorazioni.

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RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 18 giugno, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

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IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) e al secondo trimestre (contribuenti trimestrali). INAIL: gli autotrasportatori dovranno effettuare il versamento della terza rata dei premi di autoliquidazione Inail 2017-2018, con la maggiorazione degli interessi RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 luglio, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%. IMPOSTE: ultimo giorno per versare le imposte sui redditi e i contributi, con la maggiorazione dello 0,40%. INPS: gli autotrasportatori artigiani versano la seconda rata per il 2018.

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AGOSTO 2018

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SPESOMETRO: invio dati fatture emesse e ricevute II trimestre 2018. SPESOMETRO: invio dati fatture emesse II semestre 2018, per chi aderisce all’opzione semestrale. COMUNICAZIONI: invio dati liquidazioni periodiche Iva relative al secondo trimestre 2018. Essendo un giorno festivo, la scadenza è prorogata al 1° ottobre

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 20 agosto, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di agosto 2018.

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IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

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SETTEMBRE 2018

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TIR

LAVORO

TRASPORTO IN CONTO TERZI DI RIFIUTI 2016 dati espressi in migliaia di tonnellate

,

62.325Ton ,

, %

32.345Ton

9,7%

6,2%

5,1%

,

53.679Ton

P

,

8,4%

POLONIA , %

193.110Ton ,

8,1%

, %

31.677Ton

M

5,0%

,

C

47 47

, %

83.131Ton ,

11,6%

65.463Ton 6,0%

,

ITALIA

10,2

SPAGNA , %

639.811Ton P

el , sette Paesi hanno trasportato l , dei rifiuti del totale e dati includono rifiuti solidi urbani, materie prime secondarie e spurghi ra uesti il primato spetta alla ermania, con il , del totale, seguita dall talia con il Confrontando l andamento nel tempo, nel uin uennio alcuni Paesi mostrano un trend in decisa crescita aumento per i eicoli italiani contenuto e inferiore alla media , Per talia, ermania e egno nito, infine, il trasporto di rifiuti rappresenta una uota dei trasporti totali in conto ter i superiore alla media e pari al ,

*

labora ione ir

aria ione interna rispetto al 2012

ato rispetto al trasporto su strada nel singolo Paese

ato

sul totale e

LUGLIO/AGOSTO2018

io anna stori e onatella erna


TIR

TRASPORTO MERCI SU STRADA IN EUROPA PER TIPOLOGIA DI MERCE TRASPORTATA 2016 dati espressi in mln di tonnellate/chilometro 45.898

Apparecchi meccanici ed elettrici per le comunicazioni, medicali, sistemi informatici

270.677

Prodotti alimentari bevande tabacchi

2,9%

17,2%

41.083

Altre merci

2,6% 40.725

53.919

Coke e prodotti petroliferi raffinati

Materie prime secondarie; rifiuti urbani e altri rifiuti

2,6% 37.751

3,4%

Posta, pacchi

2,4%

71.287

Mezzi di trasporto

37.075

4,5%

Attrezzature e materiali utilizzati nel tasporto di merci

2,4% 32.863

Mobili; altri manufatti

2,1%

25.729

Merci non individuabili

1,6% 15.787

Prodotti dell’industria tessile, cuoio e prodotti in cuoio

1,0%

48

7.925

Merci trasportate in traslochi, bagagli e bagaglio accompagnato

165.667

Prodotti da agricoltura, caccia e pesca

0,5%

10,5%

7.890

168.656

Carboni fossili, petrolio greggio e gas naturale

Merci raggruppate, merci di vario tipo trasportate insieme

0,5%

10,7% 116.448

Prodotti chimici, fibre sintetiche e artificiali; articoli in gomma e plastiche; combustibili nucleari

102.618

7,4%

Minerali metalliferi e prodotti da miniere e cave

112.695

6,5%

Metalli; manufatti in metallo, escluse macchine e apparecchi meccanici

7,2% 111.088

Vetro, ceramica, cemento

109.890

Legno, prodotti in legno e sughero (no mobili), articoli di paglia, carta e prodotti di carta

7,0%

7,1%

Quali sono le merci che si spostano di più in Europa? I prodotti alimentari e quelli dell’agricoltura, che insieme impegnano circa il 28% dei servizi di trasporto misurati in Ton/Km: il 10,5% per quanto riguarda agricoltura e pesca e il 17,2 per quanto riguarda i prodotti alimentari. Seguono poi il legno e prodotti in legno (7%) e i minerali metalliferi (6,5%).

Elaborazione Tir - Giovanna Astori e Donatella Berna

LUGLIO/AGOSTO2018




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