2 minute read

gigi rigamonti

MARIA GRAZIA MARELLI

Ho incontrato Maria Grazia Marelli poche volte. Mi aveva regalato i suoi quaderni di disegni e appunti grafici in un pomeriggio trascorso insieme a Milano.

Advertisement

Ero colpito dal suo sguardo profondo ed intenso, malinconico. Da allora non ci siamo più visti.

Qualche mese fa, Massimo, suo marito e mio grande amico, mi manifesta il desiderio di avere una scultura del volto di Maria Grazia che nel 2002 ci ha lasciato.

Non ci pensavo, ma l’arte raccoglie gli stimoli prima della ragione, e in uno dei miei ultimi viaggi a San Pantaleo, nel mio studio in Sardegna, trovo, dimenticati tra le tele, un paio di chili di plastilina e decido di plasmare il ritratto di Maria Grazia. Non avevo nulla che mi aiutasse a ricordare il volto, a modellare, solo le mie mani.

Massimo mi aveva dato una piccola e sbiadita foto tessera. Lei non amava farsi fotografare.

Ricordando i suoi tratti, le sue opere, i ricordi di Massimo è nata una scultura cruda che vagamente ricorda quanto Maria Grazia era lieve e schiva.

Era di maggio. Faceva molto caldo. Ho lasciato il mio studio per due settimane e quando sono tornato la scultura si era scomposta. Il volto spezzato come i tasselli di un puzzle.

Il ritratto è ancora lì segnato da un occhio, il naso, i capelli, tra i colori e i pennelli.

Mi piace che il caso abbia diviso il ritratto di Maria Grazia, quella scultura spezzata broker rappresenta le diverse sensibilità che lei celava e possiamo incontrarla tra le tele e i colori, nel luogo intimo dell’arte.

Gigi Rigamonti

Maria Grazia Marelli nasce nei primi anni 50 a Nova Milanese.

Vive i fermenti culturali e sociali degli anni 70 e frequenta il Liceo Artistico di Monza per poi iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo un primo periodo di studi alla scuola del maestro Pompeo Borra, segue gli insegnamenti di Domenico Purificato e le lezioni di De Grada.

In seguito la Facoltà di Architettura di Milano, brevi esperienze d’insegnamento e poi le sue opere minimaliste e intimiste. Partecipa a mostre collettive e a diversi concorsi, ottenendo riconoscimenti personali e sino al 2020, quando scompare, produce le sue carte, le tele e i quaderni con il suo mondo artistico.

Le opere da pag. 43 a pag. 49 sono di Maria Grazia Marelli, disegni su carta, ‘90 . 2019 Collezione privata Marelli . Domenichini Si ringraziano Tecla Fiora Maria Domenichini e Massimo Domenichini

LA GRANDE CONSOLATRICE (DETAIL) . Sereirrof 70x110 cm., huiles sur toile, 2016

– 51 – III THE NEW CODE

géographie infernale

This article is from: