
10 minute read
NOTIZIE
from VOLO
PAVULLO NEL FRIGNANO I 110 ANNI
DELL’ AERO CLUB D’ITALIA
Advertisement
MARCO MINARI
L’aeroporto di Pavullo
L’Aero Club d’Italia ha scelto l’aeroporto di Pavullo nel Frignano per festeggiare in una tre giorni di eventi il 10, 11 e 12 settembre 2021, i 110 anni del sodalizio. Un sodalizio nato ufficialmente a Roma il 22 novembre 1911 che oggi con questo compleanno cerca di rivitalizzare il comparto dell’aviazione generale. Sotto il cappello dell’Aero Club d’Italia troviamo non solo il volo turistico, da diporto o privato ma specialità come l’acrobazia aerea, il deltaplano, il pallone aerostatico, il paracadutismo, il parapendio, il volo a vela e l’aeromodellismo. Spetta all’Aero Club d’Italia, rappresentante ufficiale dell’Italia presso la FAI (Federazione Aeronautica Internazionale), il compito di rilasciare attestati VDS (volo diporto sportivo) e aeromodellismo, e certificare istruttori e scuole di oltre 100 aero club affiliati. I tre giorni della festa dell’Aero Club d’Italia sono stati l’occasione per una serie di incontri e iniziative, tra cui un confronto tra lo stesso AeCI e altre associazioni come Piloti di Classe, AOPA e HAG, ma ha anche visto l’assemblea e degli stati gene-
rali dell’avio turismo di Città dell’Aria, una associazione che riunisce amministrazioni comunali che nel proprio territorio abbiano aeroporti, aviosuperfici e campi volo ma anche personaggi famosi nel mondo dell’aviazione. Agli incontri erano presenti anche la presidente di FIAVET (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo), un rappresentante locale di Federalberghi e nella giornata di domenica del ministro del turismo Massimo Garavaglia, che ha chiuso la manifestazione con una conferenza sul tema dell’avio turismo.
La manifestazione di Pavullo ha avuto il suo fulcro aeronautico nella giornata di sabato 11 quando un buon pubblico interno, circa 1200 persone, ed esterno alla struttura, ha potuto seguire con interesse un air show durato un paio d’ore, riproposto in parte la domenica mattina. Nelle due giornate si sono esibiti in volo aerei come il Sukhoi Su-26 di Sergio Dallan, un Waco UPF-7, il Dardo di Maurizio Cheli, lo Yakovlev Yak-50, il North American Harvard/ Texan (AT-6) T6, il Christen Pitts S-2B. Il tutto con lancio di paracadutisti, autogiro e decolli di alianti al traino. In totale la stima di pubblico si aggira tra le 3500 e 4000 persone. In totale sono stati circa 450 i velivoli transitati da Pavullo, con oltre 50 aero club presenti e 45 presidenti dei sodalizi. In statica, oltre a molti aerei suddivisi in tutto il campo, presenti diverse forze armate, ma totalmente assente l’Aeronautica Militare. Grande interesse per l’HH101 della Marina Militare basato sulla base di Luni che ha perennemente avuto persone in coda per visitare il suo interno. Presente l’AW 169, consegna numero 1000 della Guardia di Finanza, l’AW139 dei Vigili del Fuoco, e Agusta Bell AB212 della Polizia. Nei suoi interventi Giuseppe Leoni ha proposto una unione delle forze delle associazioni di categoria per il rilancio di questo settore che oggi viene considerato interessante non solo dagli appassionati, ma anche dal mondo del turismo «Dopo aver visto il grande successo del fly-in organizzato a luglio a Pavullo che ha avuto una grande partecipazione, ho deciso, visto il bel posto, e la capacità di organizzazione, di tenere qui l’evento per festeggiare i 110 anni dell’Aero Club d’Italia. Una manifestazione per tirare una riga sulla pandemia, promuovendo il ritorno a volare». Come ha sottolineato il presidente dell’Aero Club Pavullo Roberto Gianaroli «celebrare i 110 anni dell’Aero Club d’Italia ha rappresentato un momento di orgoglio per Pavullo e soprattutto un momento di riconoscimento da parte di un ente nazionale, l’Aero Club d’Italia, di un processo di sviluppo che dura da ormai 20 anni. Pensiamo che questo sia un momento di partenza non di arrivo, da cui sviluppare nuove iniziative sia sull’infrastruttura sia per i cittadini». Sottolineando come l’AeCi abbia una funzione di cultura, Giuseppe Leoni ha voluto concretamente proporre qualcosa che potesse abbracciare il mondo del volo e quello del turismo. «La nostra proposta è quella di impegnarsi a contattare da subito e per primo l’Aero Club della Germania e portare in giro per l’Italia altri equipaggi alla scoperta del nostro paese durante il giro d’Italia, risolvendo ad esempio il problema della presenza della benzina nelle aviosuperfici. Successivamente poi contattare gli aero club in Svizzera e Francia per fare cultura aeronautica e di territorio». Per dimostrare come le aviosu-

Il Ministro del Turismo On. Massimo Garavaglia (a sinistra) e l’Arch. Giuseppe Leoni
perfici o gli aeroporti possano diventare punti di aggregazione ma anche risorse economico turistiche, sono stati presi ad esempio Pavullo, Serristori e San Marino. A Pavullo si è sviluppato un progetto innovativo e lineare con l’aero club come gestore, integrando l’aeroporto all’interno del sistema territorio, e con la realizzazione di un parco, il terzo hangar per l’elisoccorso e una pedonale illuminata ad uso della popolazione residente e turistica intorno allo scalo, realizzata da un gruppo di imprenditori locali, The First Group, partiti in dodici quattro anni fa e ora arrivati a 150. A Serristori la struttura nasce per il fine nobile di dare ai disabili la possibilità di volare, con una scuola di volo per disabili per l’abilitazione agli ultraleggeri. Serristori è vicina all’associazione sportiva dei Baroni Rotti e al WeFly Team. Nella struttura è stato realizzato un ristorante, la pista di volo in erba e asfalto, pi-

Una visuale del piazzale dell’aeroporto, sullo sfondo l’HH101 della Marina Militare
scina e appartamenti e si pone come punto di accoglienza per piloti e turismo, non solo aerei. Anche San Marino ha portato la sua storia di storico sodalizio che contro tutto e tutti è riuscito a crearsi uno spazio in uno Stato che di spazi non ne ha molti e che si pone a disposizione per incrementare il turismo nella repubblica del Titano. La parola turismo è risuonata per tutto il week end e la neonata associazione “Città dell’Aria”, ha spiegato come voglia essere un mezzo di crescita culturale sociale e sportiva, ma anche volano sul piano economico e turistico in particolare condividendo esperienze ma soprattutto promuoversi insieme negli altri paesi. Si pensi che soltanto nei tre giorni di Pavullo si è registrato un impatto economico verso hotel e alloggi del territorio oltre 250 i pernottamenti di cui la maggior parte per due - tre giorni, oltre agli acquisti nei negozi del territorio e alla ristorazione. Secondo il senatore Luca Briziarelli che ha presentato in Senato il Disegno di Legge ‘Legge quadro per la valorizzazione e la promozione del volo da diporto e sportivo e dell’avioturismo’, l’associazione Città dell’Aria ha il significato di andare incontro alle amministrazioni.«A tre mesi dall’idea di questa associazione - dice il politico umbro - siamo già a oltre 100 affiliazioni tra comuni e aviosuperfici distribuiti in 18 regioni su 20. Seguiremo insieme il percorso di approvazione della legge quadro a mia firma ma sottoscritta da forze politiche trasversali per la valorizzazione e promozione del volo da diporto sportivo e l’avioturismo. Realizzeremo una serie di iniziative di promozione come una mostra itinerante che si aprirà prima
Un autogiro con fumogeno in esibizione

dei 100 anni dell’AM, e la presenza come associazione alla fiera aeronautica di Friedrichshafen. Visto che alcuni sindaci hanno paura ad avere strutture di volo nel loro comune, vogliamo far capire che sono un valore aggiunto e che possono aiutare l’economia e il lavoro». L’associazione vuole essere inoltre per gli aero club, un interlocutore, anello di congiunzione tra il mondo del volo e le istituzioni. Più volte si è immaginato di poter valorizzare questo segmento del turismo italiano e che l’avioturismo possa essere un obbiettivo verso turisti alto spendenti in arrivo da altre nazioni europee. Far scegliere l’Italia al posto di Croazia, Grecia e Francia, facendo conoscere il nostro Paese è la missione. Secondo Briziarelli la promozione passa anche attraverso l’istituzione di una giornata nazionale del volo il 19 aprile, data già approvata a San Marino. Per la presidente di Fiavet Ivana Jelinic, Città dell’Aria è un progetto neonato, ma con tema conosciuto nel mondo turistico ma con norme ed i limiti infrastrutturali che hanno aiutato questo settore.«credo che nel post pandemia un rilancio – dice Ivana Jelinic – con il supporto della politica, sia una opportunità, anche se si tratta di un turismo di nicchia, ma in grado di muovere e sensibilizzare una opinione pubblica e un parterre di persone appassionate con una capacità di spesa medio elevata e che possono essere dei turisti alla scoperta di territori. Un vantaggio per l’economia ma anche per le agenzie di viaggio che avranno la possibilità di offrire servizi a 360 gradi ad una nicchia di turisti non solo italiani ma anche stranieri. Il vantaggio della creazione dell’associazione dà ai nostri operatori, le agenzie di viaggio, un interlocutore che trasmettere quelle informazioni di base rispetto ai territori e soprattutto alle piste dove è possibile far atterrare gli aeroplani così da costruire una gamma di servizi pacchettizzati nei dintorni rendendoli facilmente fruibili». Al ministro Garavaglia, arrivato domenica a Pavullo in aereo da L’Aquila, è spettato chiudere

Due paramotori in volo con i fumogeni


la manifestazione sottolineando come il governo e la politica voglia supportare questo settore. «Siamo il paese più bello del mondo ma a furia di dirlo per anni non abbiamo fatto niente. Siamo il primo paese nei click a gennaio ma a consuntivo finiamo quinti o sesti. Per migliorare le parole chiave sono tre: promozione, organizzazione e qualità. Gli aerei privati, come la nautica e i cavalli, nel 2011 erano stati tassati. Un pregiudizio stupido che ha spostato aerei e navi fuori dall’Italia. Dobbiamo avere la massima qualità a tutti i livelli di servizio e fascia di prezzo. Il turismo alto spendente vale l’1% del comparto. Ma il suo impatto economico è pari al 15% sulla percentuale del 13% che è l’apporto al PIL (Prodotto Interno Lordo) nazionale da parte del turismo. Se diventasse 2% ci darebbe 40 miliardi in più. Per la promozione, il progetto dell’avioturismo, come per altre realtà come le città dei motori, verrà inserito in un hub nazionale sulla falsariga di quanto fanno già Spagna, Giappone e Svizzera. Avere strutture di alta qualità vuole dire creare intorno altre strutture di qualità per ogni livello di prezzo».
IN VOLO PER IL 110°
Foto di luca ocretti
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=JTcQK8wNmrg&t=73s
Domenica 5 settembre 2021 sarà una data da ricordare, tre pattuglie con velivoli VDS hanno voluto omaggiare il 110° anniversario della fondazione dell’Aero Club d’Italia con una magnifica formazione di ben 16 elementi, disegnando in cielo il numero 110. Il coordinamento tecnico dell’evento è stato affidato a un noto comandante, ex membro delle Frecce Tricolori, che ha messo a disposizione la conoscenza degli standard internazionali di questa disciplina grazie anche alla sua presenza come membro dello Standard Board di Formation and Safety Team americano. Insieme al Com.te Nino Vivona in biga, il Com.te Giancarlo Gusso (anche lui membro italiano dello standard board di FAST) ha tenuto un dettagliato briefing dell’evento a tutte le formazioni convenute sull’aviosuperficie di Santa Severa, a nord di Furbara. L’unione di Infinity Team, ai comandi del Maggiore Valentina Papa, del Blue Circe, del Pioneer Team sotto la leadership del Com.te Alberto Biagetti e il Fly Team ai comandi del Com.te Antimo De Rosa, hanno prodotto una formazione BALBO (nome internazionale dato alle formazioni aerea di massa) che ha suggellato il grande traguardo dell’Aero Club d’Italia nel modo più consono possibile: in volo! Dopo il decollo della Infinity Team, che presentava una inedita formazione a Zero, sono decollati in sequenza i quattro velivoli Pioneer che si sono affiancati in formazione a bastone per creare il primo Uno del dieci, seguiti a breve distanza dalla formazione Fly Team che ai comandi del loro leader si posizionava alla destra della formazione completando il secondo Uno del Centodieci. Un ringraziamento sentito a tutti quelli che hanno voluto e collaborato a realizzare questo particolare evento, primo fra tutti il Direttore Generale AeCI Gen. Giampaolo Miniscalco, i Com.ti Vivona e Gusso di European FAST, il capo formazione della pattuglia Infinity Com.te Andrea Franceschinis e tutti i piloti membri delle formazioni intervenute. Capt. Giancarlo “Gux” Gusso