La Finestra gennaio/febbraio 2010

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La Finestra 69

TESTATINA

LETTERE AL DIRETTORE

Redazione "La Finestra" Viale IV Novembre 12 38051 Borgo Valsugana (TN) Tel. 0461.752622 Fax 0461.756833

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COMITATO OSPEDALE BORGO

LE NOSTRE DOMANDE ALL’ASS. UGO ROSSI

I

l 5 gennaio scorso, abbiamo letto sui quotidiani locali gli articoli relativi alla delibera provinciale che sottrae alla “Unità operativa multizonale di odontostomatologia dell’ospedale S. Lorenzo di Borgo Valsugana” l’attività di chirurgia orale nel settore odontoiatrico. Giustamente il sindaco di Borgo ha protestato appena conosciuto l’atto di giunta provinciale, interpretando così il pensiero della popolazione locale, dei loro amministratori e del nostro comitato, forte di ben 5.500 firme di adesione, perché ha visto in esso una diminuzione delle potenzialità operative del locale ospedale (già diminuite con la chiusura del punto nascita e con la diminuzione degli atti chirurgici svolti dalla locale equipe), nonché una svalutazione della professionalità riconosciuta anche fuori provincia, acquisita in decenni di attività, dall’equipe odontoiatrica

L'Ospedale S. Lorenzo di Borgo Valsugana

guidata fino alla fine di novembre 2009 dal dott. Ettore Valesi Penso (a cui va la nostra massima stima). A questa equipe odontoiatrica rimane l’attività di chirurgia orale rivolta ai disabili psichici e psicofisici (pag. 37 allegato al DPG. n° 3344 del 30-12-2009). Esplorato questo aspetto che è il più immediato e più che sufficiente per giustificare la protesta dei nostri amministratori non possono essere ignorati altri aspetti delle delibere in corso per regolamentare l’attività odontoiatrica che sarà presa in carico dalla APSS trentina. Se l’attività di chirurgia odontoiatrica che l’allegato al DPG n° 1585 del 25-06-2009 affidava alla “Unità operativa multizonale di odontostomatologia dell’ospedale S. Lorenzo di Borgo Valsugana” viene a questa sottratta, è giusto chiedersi a chi viene affidata; essa viene affidata alla equipe maxillo facciale del S. Chiara che la DPG del 25 giugno 2009

aveva abilitato all’attività di odontoiatria. (ecco in corsivo il testo DPG di riferimento: disporre la trasformazione della denominazione dell'Unità Operativa di Chirurgia maxillo-facciale del Presidio Ospedaliero S. Chiara di Trento, da "Unità Operativa di Chirurgia maxillo-facciale" a "Unità Operativa multizonale di Chirurgia maxillo-facciale e Odontostomatologia"). Premesso che chi è specializzato solo in maxillo facciale stando alle normative nazionali (di rango giuridico superiore alle delibere di una PAT) non è abilitato a svolgere attività odontoiatrica, nascono alcune domande da porre all’ass. Ugo Rossi. Come si può sperare di ottenere una diminuzione dei tempi di attesa nelle prestazioni odontoiatriche se vengono diminuiti gli addetti ai lavori? Come si può sperare di avere un servizio molto qualificato se esso viene tolto a chi è qualificato per

titoli accademici ed esperienza acquisita per darla a chi è privo dei titoli per esercitarla legalmente? Nessuno può ignorare che Borgo svolge già il 65-70% dell’attività chirurgica provinciale con tempi di attesa decisamente inferiori, 45gg di attesa, rispetto a quelli proposti dal S. Chiara che sono di circa sei mesi, secondo l’articolo apparso su L’Adige del 16/11/2009 titolato “Denti e affari in ospedale” a Trento. Invitiamo i nostri amministratori locali, in particolare il sindaco di Borgo e il presidente del distretto sanitario del C3, Fulvio Ropelato, ad interpellare l’ordine dei medici e degli odontoiatri per conoscere le competenze dei maxillo facciali rispetto agli odontoiatri. Invitiamo l’equipe odontoiatrica di Borgo a domandare “lumi” all’ordine dei medici sulla adeguatezza delle delibere nominate, a difendere le sue competenze e la sua professionalità nelle sedi opportune, perché così facendo non tutela solo se stessa ma anche i cittadini che hanno diritto a prestazioni svolte secondo la normativa da personale abilitato e professionalmente qualificato. Domande e inviti nell’interesse delle popolazioni. Ci aspettiamo il ripristino di una situazione che ci tuteli, che valorizzi al meglio le risorse disponibili, che produca risparmio e tempi di attesa ridotti. Prof. Paolo Costa Presidente del “Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Borgo e la riapertura del punto nascite”

Gennaio/Febbraio 2010

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