La Finestra luglio/agosto 2009

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LA FINESTRA

Luglio/Agosto 2009

VA L L E D E I M Ò C H E N I

Per tutta l’estate attività e laboratori legati alla lavorazione dei metalli FOCUS

Acqua fredda, caldo metallo Il sito archeologico di Acqua Fredda venne rinvenuto casualmente nel 1979 durante i lavori di ampliamento della vicina strada. La scoperta più importante è rappresentata da nove forni in ottimo stato di conservazione, ma sono stati rinvenuti anche frammenti di grandi ugelli in ceramica...

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i trova a Passo Redebus, tra l’Altopiano di Piné e la Valle dei Mòcheni, una delle più importanti fonderie preistoriche dell’intero arco alpino. Il sito archeologico di Acqua Fredda, risalente alla tarda età del Bronzo (XIII-XI secolo a.C.), dall’autunno scorso è una delle aree archeologiche destinate a museo più alte d’Europa (1440 metri) e testimonia un’intensa ed estesa attività di lavorazione dei minerali di rame, con nove forni fusori, strumenti per la lavorazione del minerale di rame (come le macine che servivano a polverizzare il minerale grezzo e le parti terminali dei mantici), senza dimenticare l’enorme discarica di scorie. E proprio nel luogo in cui fin dall’antichità erano lavorati i minerali di rame i Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia, in collaborazione con l’Apt Altopiano di Piné Valle di Cembra e il Consorzio Pro Loco Valle dei Mòcheni, proporranno per tutta l’estate attività e laboratori legati alla lavorazione dei metalli: dalla realizzazione di strumenti, allo spettacolo teatrale dedicato al mito di Vulcano (circa venti i posti disponibili per ogni attività, iscrizioni presso l’Apt Altopiano di Piné e Valle di Cembra). Un programma arricchito da visite guidate, escursioni e incontri che vedranno la partecipazione di esperti di archeologia e metallurgia. Il 4 agosto alle 20.30 presso l’Istituto Mocheno/ Bersntoler Kulturinstitut di Palù del Fersina Franco Marzatico presenterà “Dal

ugelli in ceramica (la parte terminale di mantici per la ventilazione artificiale), resti di pali, travi, macine in pietra. Poco a valle è stata individuata anche la discarica dei residui di lavorazione: 2200 mq di superficie per uno spessore che giunge in alcuni punti fino a 2 metri, 1000 tonnellate il peso stimato. Proprio nel periodo di massima attività estrattiva e fusoria (attorno al XII a.C.) comparve la Cultura di Luco, diffusa in TrentinoAlto Adige, Tirolo, Engadina, caratterizzata da una particolare brocca o boccale in ceramica che doveva avere anche un forte significato rituale. All’epoca nella nostra regione le comunità vivevano in villaggi dislocati in punti strategici per il controllo delle vie di comunicazione: nel fondovalle, su terrazzamenti o su alture.

minatore al metallurgo: i forni preistorici al Passo del Redebus”, mentre il 20 agosto alle 21.00 presso il Centro Congressi Piné 1000 si terrà una serata sul tema “Le vie dei metalli nella preistoria” condotta da Paolo Bellintani. Il sito archeologico di Ac-

qua Fredda (è il nome di una sorgente poco distante) venne rinvenuto casualmente nel 1979 durante i lavori di ampliamento della vicina strada. Tra il ‘79 e il ‘95 sono stati effettuati nove sondaggi di scavo in un’area di circa 50 metri di lato. Dopo le iniziative pionieristiche di Ernst Preuschen e Giuseppe Sebesta, le ricerche, svolte in collaborazione del BergbauMuseum di Bochum, sono state condotte inizialmente da Renato Perini, quindi da Franco Marzatico. La scoperta più importante è rappresentata dai nove forni quadrangolari di circa mezzo metro di lato, in ottimo stato di conservazione, ma sono stati rinvenuti anche frammenti di grandi

Archeotrekking

Il 22 agosto alle 9.00 partirà l’“Archeotrekking” sulle tracce della metallurgia preistorica, mentre il 3 settembre alle 9.00 sarà possibile partecipare ad un’uscita sul territorio per scoprire “I forni fusori del Redebus, la miniera di Palù del Fersina e il sito archeologico di Montesei di Serso”.

Laboratori e spettacoli

“Acqua Fredda, caldo metallo”… l’11 settembre alle 16.00 è prevista una visita guidata al sito archeologico di Acqua Fredda con un laboratorio didattico per bambini a partire dai sei anni. Il 7 agosto e il 4 settembre alle 16.00 il gruppo Emit Flesti proporrà uno spettacolo teatrale interattivo per famiglie da titolo “Piè zoppi, man’ di fata… Le meraviglie di Vulcano”. “All’idea di quel metallo”… Il 31 luglio e il 21 agosto alle 16.00, quindi il 23 agosto, nell’ambito del Bersntol ring, e il 27 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, dalle ore 14.30, il programma prevede attività di archeologia sperimentale per scoprire i segreti della fusione dei metalli assieme a Enrico Belgrado, esperto di archeometallurgia.


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