
27° CONGRESSO DELLE ACLI PROVINCIALI DI PORDENONE APS
Porcia, 12 ottobre 2024
RELAZIONEDI FINE MANDATO DELPRESIDENTEANGELO BALLARIN
Stiamo arrivando alla fine di questa giornata, ora tocca a me.. poi terminato toccherà a voi. Desidero ringraziare il CentroAnziani ed il comune di Porcia per averci ospitati, * i gentili ospiti presenti in primis don Giorgio, Giovanna Merighi, PaoloTomasin edAndrea Barachino per la disponibilità a portarci degli spunti di riflessione e loro esperienze per far crescere la nostra associazione, * le associazioni che hanno accettato l’invito a condividere anche questo nostro momento assembleare
* e tutti voi, carissimi delegati e presidenti di circolo, che avete dedicato ulteriore tempo all’associazione, oltre a tutto il lavoro e la disponibilità che date nei vostri territori.
Dicevo, stiamo, sto arrivando alla fine di questo lungo percorso come presidente provinciale partito nel 2016 e che mi ha dato la possibilità di conoscere quell’associazione che mi è stata da “madre e da padre nell’oratorio del mio paese da quando avevo circa 10/11 anni e che ora, da adulto, mi chiede di proseguire ed essere supporto di altri.
Fare una sintesi di tutto il lavoro svolto assieme a Luciano,Alessandro, Giancarlo e Nicola sicuramente farà perdere qualcosa, ma credo che sia necessario anche per darela giusta riconoscenza del tempo dedicato e del lavoro svolto da questa presidenza.
Pordenone è una delle più piccole provinceACLIste italiane chiude il 2023 con 600 soci nei 6 circoli territoriali di Cordovado, Pravisdomini,Torre di Pordenone, Porcia, Pordenone e Cordenons - 250 soci recuperati direttamente dai circoli, mentre 350 dai servizi – Nel 2024 purtroppo sta continuando la tendenza al calo .. minima, ma continua... La difficoltà di trovare tempo e volontà per incontrarsi in un'esperienza di gruppo, è arrivato anche nelle nostre strutture dove però è ancora possibile incontrare persone che fanno del volontariato e della condivisione del proprio tempo una perla preziosa. La chiusura di due circoli storici è stata controbilanciata dalla nascita di due nuove realtà (Torre e Porcia) che con passione stanno portando avanti le loro attività. il volontariato rimane per Pordenone la forza generatrice di ogni attività – ovviamente ad esclusione dei servizi professionali (CAFAcli, PatronatoAcli ed ENAIPACLI) che sono attività economiche con propri dipendenti - le aclipordenonesi si fondano sulla disponibilità di noi, di tutti noi presenti e nelle persone che ci stanno aspettando nei nostri circoli, che trovano nella fede, nel lavoro e nella democrazia i punti fondanti del nostro ritrovarsi e che si impegnano anche nell'organizzazione degli organi delle strutture locali e della sede provinciale.
- se posso fare un piccolo inciso, ritengo che per la sede provinciale sia opportuno fare alcune valutazioni – anche di natura economica - per l’inserimento di figure che possano dare una disponibilità più ampia delle “2 ore dopo cena” per riuscire a cogliere maggiori
opportunità che il sistema nazionale ACLI può offrire con lo scopo di migliorare l’offerta di aiuto verso i circoli territoriali e di conseguenza alla popolazione della provincia.
Ringraziare Giancarlo,Alessandro, Luciano e Nicola, ma anche Milvia che si è occupata della segreteria, Loris che mi ha aiutato nel gruppo di acquisto solidale, Marco Pioe Serena per il supporto con il Servizio CIvile per il tempo, le discussioni, le idee e leanalisi, per il percorso fatto assieme è una cosa doverosa.
Negli 8 anni passati, la ricerca di collaborazioni è stata la "parola d'ordine" dell'operato delle due presidenze che ho avuto l’onere e l'onore di presiedere e probabilmente proprio la collaborazione con tante realtà, le più diverse, la creazione di una rete di contatti sono stati i risultati migliori del nostro operato… una sintesi del nostro lavoro lo possiamo inscrivere nelle tre parole PARTECIPAZIONE, FAMIGLIAE PACE che abbiamo individuato anche all'interno del percorso congressuale nazionale "il coraggio della pace" che ci porterà a rinnovare il nostro consiglio provinciale che andrà poi ad eleggere ilnuovo presidente provinciale e la presidenza che glidarà supporto.
L'educazione alla partecipazione, principalmente verso i giovani, si è espressa nella realizzazione dei vari incontri di "Futuro al Voto" con la prima rete di collaborazione tra ACLI,AGESCI,AZIONE CATTOLICAe Pastorale Giovanile con lavolontà di "portare la politica ai giovani".. la volontà di avvicinare i partiti politici – siamo riusciti a portare praticamente tutto l'arco parlamentare - ai giovani presenti ai nostri "futuro al voto, i giovani incontrano i candidati alle elezioni..." europee, politiche, regionali, referendum. eventi che hanno avuto lapartecipazione anche di 150 giovani preparati, divisi in gruppi, pronti a dialogare e farsi raccontare il come ed ilperchè il singolo candidato desiderava avere il suo voto.Alato nell’ultimo anno, in collaborazione con l'ufficio Eurodesk e Progetto Giovani di S.VIto alTagliamento e gli istituti scolastici Le Filandiere e Sarpi, comeACLI pordenonesi abbiamo fatto dialogarealcuni nostri esperti giovani del nazionale con i ragazzi per valutare assieme le opportunità proposte dell'Europa. uN pensiero PARTICOLARE è stato rivolto alle FAMIGLIE ed ai servizi a loro dedicati. Se da una parte la volontà politica di una maggiore diffusione degli sportelli di CAFACLI e PatronatoACLI per essere piùvicino allefamiglie, agli anziani (sportelli focalizzati principalmente nella città di Pordenone ed in alcuni altri centri, ma non nei circoli territoriali) è entrata in conflitto -ed ha perso- con leovvie logiche di razionalizzazione economica dei servizi, a livello di associazione abbiamo cercato di organizzare diverse attività che confido possano essere replicate anche nel prossimo avvenire., alcune attività:
* il consolidamento del gruppo di acquisto solidale GASACLI, con i circa 300 ordini dell’ultimo anno, ha permesso a diverse famiglie associate di approfittare dell'acquisto a prezzi agevolati di alcuni prodotti.Attraverso i contatti coi fornitori del GASACLI siamo riusciti a costruire anche il PROGETTO POVERTA’(finanziato anche dai fondi 5x1000) che ha sostenuto l'emporio solidale di Pordenone della caritas diocesana ed alcuni gruppi caritatevoli presenti nei vari comuni della provincia con l’acquisto di generialimentari e prodotti per la casa
* attività di formazione sull’uso dello smartphone con dei corsi di informatizzazione digitale che ha permesso a circa 100 di soci ed avventori "non più giovani" di conoscere i rudimenti dei "telefonini" ormai troppo importanti per essere lasciati nel cassetto.
* e negli ultimi 2 anni, poi, come Pordenone abbiamo accettato di partecipare ad un progetto nazionale tra il Movimento consumatorie leACLI che ha portato all’apertura dello sportello RIPARTO. sportello dove è possibiletrovare assistenza nella grave problematica del sovraindebitamento che non sempre viene intercettato dai servizi sociali. La positiva collaborazione con la Fondazione Wellfare di Pordenone ha permesso di mettere a disposizione gratuitamente operatori preparati del settore finanziario che analizzano ed accompagnano “i malcapitati” dall'analisi del problema ad una possibile soluzione seguendo le normative attuali.Attualmente sono stati ascoltati circa una ottantina di persone nei circa 2 anni di progetto; alcuni sono stati supportati, ad altri sono stati consigliati degli altri strumenti.
* parlare di Famiglia è però anche parlare di integrazione tra le famiglie ed integrazione di usi e costuminel nostro paese; da qui nasce lacollaborazione con diverse comunità ed associazioni del comune di Pordenone per organizzare nei primi giorni di marzo l'iniziativa Porte aperte a Pordenone - alla sua terza edizione - che ha visto più di 1000 presenze di diverse nazionalità in ogni evento.
Dall'integrazione è molto facile arrivale alla parola PACE, percorso che ci ha sempre contraddistinto comeACLI pordenonesi. La nostra attiva partecipazione nella sottocommissione Pace della diocesi assieme adAC edAGESCI per la preparazione, principalmente per la s.messa del primo gennaio, si è rivitalizzata, purtroppo, dopo i tragici eventi dell’invasione dell’Ucraina e la guerra che ne è seguita. L’invio di materiale medico/sanitario ad una clinica di Odessa, la testimonianza viatelefono con Karkiv durante un consiglio provinciale, la creazione assieme ad altri di eventi di sensibilizzazione al problema di questi due anni ci hanno portato alla partecipazione diACLI nel tavolo della pace di Pordenone.
Parallelamente alla realizzazione di tutte queste iniziative, è corso l’impegno per dare una struttura finanziaria sana, positiva ed in grado di supportare le idee che man mano venivano proposte.
Abbiamo cercato di aumentare il tesseramento, sostenendo i circoli con riduzione dei costi tessera, ma non riuscendo ad intervenire coi servizi, fortemente deficitario visto il grande numero di accessi e di pratiche evase. Altro impegno è stato il percorso all’adeguamento di tutti i circoli e dellasede provinciale alle nuove normative legate al Codice del Terzo Settore.. una tegola impegnativa, ma necessaria – personalmente pur ritenendo pesante, sono convinto della necessità di una corretta burocrazia per difendere in primis i presidenti ed i consigli di presidenza delle nostre strutturedal “non perdere la casa”..certo ..come si dice..”ho sputato pallini”…
La presenza di un membro della presidenza nei servizi di CAFACLI e PATRONATOACLI ed in ENAIPFVG, purtroppo, non ha sortito l’effetto di avvicinare questi importanti apparati del mondoACLI con la sede provinciale e, tranne che l’inserimento di alcuni promotori sociali volontari nel Patronato e 2 anni di Servizio civile in ENAIP Fvg, non è stato possibile progettare alcuna azione utile alla cittadinanza.
L’importanza che COOPACLI (impresa sociale autonoma ed esterna, mafiglia del nostro sistema) ha sempre rivestito nel sistemaACLI di Pordenone è stata in qualche maniera segnalata, oltre che con una partecipazione economica anche mettendo a disposizione del CDAil vicepresidente provinciale, che eletto attraverso l’assemblea con le sue competenze ha dato il suo contributo
Arrivando alla parola PACE, siamo arrivati ad oggi.. al percorso congressuale “IL CORAGGIO DELLAPACE” proposto dalleACLI che ci porterà ad inizio dicembre al congresso nazionale a Roma.. certamente per noi di Pordenone, il congresso nazionale è una cosa lontana perché il peso della nostra provincia è forse uguale ad un “normale” circolo degli amici veneti, lombardi, toscani, laziali… eppure come diceva qualcuno… l’oceano è fatto di tante gocce…e se ne manca anche una sola .. si sente.
Molto interessante il messaggio del Presidente Emiliano che nello scorso consiglio nazionale ha voluto aprire la sessione congressuale dando importanti spunti per la discussione territoriale.. ma ritengo che per noi di Pordenone la parola che in questo momento è necessario porre in primis è il coraggio
Ringrazio per il “coraggio” che ciascun candidato ha messo nel candidarsi come consigliere provinciale e/o delegato al consiglio regionale e nazionale, ma è necessario un ulteriore passo di coraggio che ciascuno di noi deve fare per la nostra associazione provinciale, per la barca su cui abbiamo avuto piacere di salire.
E’necessarioche ci sia qualcuno che prenda in mano il timone, che qualcuno aiuti e supporti questa persona per muovere la barca associativa. Non è necessario viaggiare a 50 nodi, possiamo viaggiare anche a 10, 2 nodi, ma ritengo che sia importante prendere il coraggio di muovere la barca, altrimenti gli anni passati, il percorso fatto in questa e nelle passati presidenze è stato inutile.