Qui Brescia n.ro 140

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Ricerca e sperimentazione ma in un mix sapiente e soprattutto fedele all’antica cucina tradizionale cinese e le sue millenarie ricette con metodi di cottura d’avanguardia. È questo il tuo approccio? “Sì è sempre meglio avere una base dove partire. Gli strumenti di cucina sono in costante evoluzione. Da un forno in mattone e fango giallo, siamo arrivati a molteplici tipologie di forni moderni estremamente adatti per svariate ricette”. Quali aspetti accomunano i gusti a tavola degli italiani e dei cinesi? “In Italia abbiamo pasta e ravioli come in Cina: in entrambi casi cerchiamo la bontà e i profumi dei ricordi, anche se la preparazione è diversa”. Come valuti la cucina italiana? “La cucina italiana è la migliore insieme a quella cinese secondo il mio punto di vista: entrambe hanno molte sfaccettature grazie alle quali scoprire sempre qualcosa di nuovo. Visitando da città a città e da regione a regione si trovano sempre delle chicche. Anche se, va riconosciuto, in questo momento la diffusione della cultura gastronomica italiana nel mondo è più sinonimo di qualità”. Nel tuo ristorante cosa è “d’obbligo” assaggiare? “Ce ne sono tante: sicuramente consiglio gli assaggi di varie Dimsum (gamberi al pepe di Sichuan) e l’anatra laccata su prenotazione tagliata davanti ai commensali”.


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Qui Brescia n.ro 140 by EDITA PERIODICI - Issuu