sistentemente elevate, spiegando all’anziano, la migliore modalità per idratarsi correttamente e per alimentarsi adeguatamente, con l’assunzione di cibi adatti al periodo estivo. I Soccorritori hanno anche fornito all’anziano, le indicazioni più opportune sulle precauzioni da usare per difendersi dai “colpi di calore” e per una attività motoria adeguata alle patologie sofferte (ad es. le modalità più sicure per i movimenti più frequenti - per piegarsi e raccogliere da terra qualche cosa, per alzarsi dal letto, per farsi la doccia e lavarsi in sicurezza, ecc). Anche il ritmo sonno-veglia dell’anziano è stato oggetto di attenzione da parte dei Soccorritori, i quali talora, durante la visita domiciliare, hanno aiutato l’anziano a risolvere i piccoli problemi pratici anche correlati all’uso di piccoli elettrodomestici o del cellulare. Oltre alle visite domiciliari, i Soccorritori hanno anche contattato, telefonicamente, l’anziano per le necessità pratiche emergenti e per un controllo ravvicinato ove, alla visita, ne fosse emersa la necessità. ASPETTI GENERALI EMERSI AL TERMINE DELLA SPERIMENTAZIONE. •Buon rapporto di fiducia tra anziano e volontario. •L’Anziano con piacere aspetta la visita e la telefonata del volontario, che è diventato un punto di riferimento importante. •Il rapporto creatosi con il passare dei mesi ha fatto sì che, in alcuni casi, la persona assistita chiedesse un aiuto per le attività quotidiane oltre a quelle stabilite dal progetto. Fiduciosi che le idee per il reclutamento di nuovi volontari possa a breve arricchire l’elenco di coloro che oggi hanno offerto questo servizio.
ta dell’insostituibile, provvidenziale, prezioso contributo della dr.ssa Mariateresa Lorenzi, generosa di sè che non ha ceduto all’impegno nemmeno in un momento delicato della propria salute e ha rivelato ottime doti didattiche, insieme alla dr.ssa Carla Laffranchi, al dr. Mirko Tassinari, al dr. Hassan Shakr Mhdi che hanno permesso di avviare il programma; individuando tra i loro assistiti i dieci anziani da inserire nella sperimentazione. Un ringraziamento commosso ai volontari della Croce Rossa e della Croce Bianca che hanno partecipato alla sperimentazione con ammirevole semplicità, fervore, passione, disponibilità e dedizione, opportunamente motivati e diretti dal sig. Maurizio Bonomi, (un vulcano di energia ed entusiasmo, Commissario della CRI di Bergamo) e dalla determinazione della sig. Maria Grazia Paleni, Presidente della croce Bianca di Bergamo. Un riconoscimento speciale all’insostituibile contributo dell’infaticabile dr.ssa Elena Rottoli, coordinatore dell’ AAT 118 di Bergamo, esempio di inesauribile generosità volontaristica, competenza professionale e calore umano. Un doveroso tributo va alla dr. ssa Teresa Falgari, medico volontario della CRI, giovane geriatra “in fieri”, alla quale è stata affidata la direzione e la responsabilità di armonizzare tutte le forze in campo e che si è rivelata un concentrato di infaticabile ed entusiastica volontà, energia, resistenza, perseveranza, tenacia associate a doti personali di equilibrio e determinazione, abile, efficace e ponderata tessitrice dei rapporti tra MMG, soccorritori e “vecchietti”. Tutti hanno lavorato con convinzione, consapevoli del significato dell’iniziativa e insieme hanno dimostrato che quello proposto è un modello concreto, sostanzialmente possibile, praticabile, ragionevole. Certo un modello fra tanti, ma fattibile: comunque una prima possibile risposta ad un bisogno crescente. A tutti loro crediamo spetti di diritto il ringraziamento della Comunità bergamasca. La testimonianza diretta di coloro che sono stati in campo, dovrà essere ovviamente integrata dalle necessarie osservazioni, considerazioni, valutazioni critiche, da proposte integrative, dagli indispensabili consigli, dal rilevamento di possibili falle, dai suggerimenti migliorativi che aspettiamo da tutti. Vogliamo concludere questo excursus di un impegno iniziato anni fa con un due belle notizie. La prima: il progetto è stato richiesto da altre Province; la seconda è che nel corso del 21° Congresso della Federazione Europea del Soroptimist International, tenutosi a Firenze nel luglio scorso, sono stati attribuiti i riconoscimenti ai migliori progetti realizzati: tre i finalisti al Best practice Award per l’obiettivo “Health &Food Security” e fra questi il progetto presentato dal Club di Bergamo che si era proposto di “sensibilizzare le istituzioni pubbliche e private, gli operatori sociali e sanitari per la realizzazione di azioni condivise di assistenza agli anziani consentendo loro di invecchiare in salute nelle proprie abitazioni”, ha ricevuto una particolare menzione. Auguriamoci quindi che l’impegno profuso in questa iniziativa possa proseguire, trovare sostegno e soddisfacente risposta. (Emilia Strologo)
SI PUÒ FARE... CON TE!
GRAZIE A... Al termine della sperimentazione che si concluderà alla fine dell’anno, grazie alla disponibilità dei volontari a prolungare il loro impegno, anche se il periodo previsto è formalmente ultimato, si avverte vivo il dovere e il piacere di ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita del progetto, prima di tutto condividendolo e poi divenendone parte attiva. Tutti coloro che - esperti e professionisti - portatori di esperienze diverse (competenze che sono state armonizzate e integrate in un sistema interattivo), silenziosamente, anonimamente, spontaneamente, gratuitamente si sono prestati con dedizione, sacrificando tempo ed energie all’elaborazione di questo progetto per strutturarlo e verificarne la fattibilità. Con loro Giovanna Bosatelli (Presidente del Soroptimist Club di Bergamo) che ha colto immediatamente l’importanza del fenomeno assumendo (con determinazione) il ruolo di stake holder del progetto, di colei senza il cui supporto l’impresa non avrebbe potuto evolversi all’interno di una rete di solidarietà e condivisione sociale. Ringraziamenti sentiti vanno alla dr.ssa Mara Azzi, Direttore dell’ATS di Bergamo, che ha individuato, sin dall’inizio, le implicazioni e le opportunità offerte dal progetto, assumendo la veste di policy maker, di garante e motore personale del medesimo. Un ringraziamento grandissimo va ai Medici di Medicina Generale: la dr.ssa Gloria Dolci, primo anello della catena solidale, che si è arricchi-