SERIM: ALTRO CHE MACCHINETTE Intervista di Roberto Maestroni - Foto di Sergio Nessi BRUNO MAZZOLENI, PRESIDENTE DI SERIM, CI RACCONTA IL MONDO DEL VENDING, LA MODERNA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA DI BEVANDE E ALIMENTI Come è nata la sua azienda? “Serim nasce nel 1979. Io sono entrato in azienda nel 1981 per sviluppare l’area commerciale, dopo un’esperienza in Zanussi di Valbrembo, oggi N&W. I soci che avevano investito in questa attività poco dopo decisero di dedicarsi ad altro e io nell’83 ho proseguito in autonomia, con solo due collaboratori. È stato un periodo molto impegnativo ma sono riuscito a creare terreno fertile per la crescita degli anni successivi, mosso da entusiasmo e determinazione. Oggi posso dire che è stata una bella avventura, totalizzante perchè non esistevano orari e momenti di riposo o vacanza, ma piena di soddisfazioni. I risultati raggiunti oggi, Serim per fatturato si attesta stabilmente tra le prime dieci realtà di settore a livello nazionale con un fatturato di circa 50 milioni di euro, sono anche frutto dell’impegno di allora”. E questo a prescindere dalle condizioni del mercato di allora “Negli anni 80 il mercato del vending era già abbastanza saturo. Il servizio di distribuzione automatica era giá presente nelle aziende più strutturate e la sfida si giocava, ed é così ancora oggi, più sulla qualità del servizio e sull’attenzione al cliente. La nostra è un’attività operativamente complessa. Elementi fondamentali sono un team commerciale efficiente e dinamico, una buona trattativa in fase di acquisto del prodotto, la gestione del personale che con regolarità rifornisce ed esegue una corretta manutenzione dei distributori e, infine, il controllo degli incassi, fase delicata poiché il contante comporta sempre qualche rischio”. Quanti collaboratori avete ad oggi? “Serim si è recentemente ampliata a seguito della fusione con le altre aziende del gruppo, tra cui due societá del Piemonte e Gebar, che si occupa di gestione bar aziendali, scolastici, ospedalieri e universitari, oggi sono complessivamente 460 collaboratori”. Quali sono le tendenze del mercato? “Nel vending l’evoluzione tende a una sempre più spiccata concentrazione. È un settore maturo che sta vivendo una grande trasformazione, con sistemi di vendita sempre più complessi, nuovi distributori automatici più performanti ,a partire dall’impiego delle carte di credito per giungere alle più innovative nuove tecnologie come le applicazioni per smartphone. cambiamenti che richiedono continui investimenti sia tecnologici sia in termini di formazione del personale. Senza dimenticare la recente introduzione dell’obbligo alla certificazione degli incassi”. Ci spieghi meglio... “Dal primo aprile di quest’anno è in vigore l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate gli incassi di ogni singolo distributore, rilevandoli via palmare e con georeferenziazione di prossimità”. Altro che macchinette del caffè! “I distributori automatici fanno ormai parte della quotidianità delle persone, che non immaginano quanta ricerca e tecnologia vi siano dietro. Basti pensare che con una sola macchina arriviamo a offrire anche 300 tipologie di prodotti. Anche in termini di assistenza, il personale deve essere altamente qualificato e, in caso di problemi, in grado di intervenire entro due o tre ore al massimo. In questo siamo secondi solo al 118”. Oltre ad avere prodotti confezionati vengono anche distribuiti prodotti freschi? “Vero, c’è una domanda in crescita di prodotti da conservare a 4°C, come panini e tramezzini, e l’aspetto più complesso é mantenere la catena del freddo”. E prodotti come pasti caldi? “Se pur tecnicamente gestibile, questo tipo di prodotti non ha ancora preso piede perché l’utilizzo