Emagazine 5 2013

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IN QUESTO NUMERO: •GLI EBOOK 
 MIGLIORANO 
 IL MONDO

•L’EDITORIA 
 DIGITALE SI DÀ 
 APPUNTAMENTO 
 A ROMA

•WUZ.IT 
 DIVENTA SOCIAL

•LA RUBRICA “ROBA DA READER” •LA RECENSIONE 
 DI “LE ROCKSTAR NON MUOIONO MAI ” 
 DI DANIELE 
 PASQUINI •TUTTE LE NEWS 
 DI “INTO THE NET”

magazine N.05 2013


N .05

- 2013

e.Magazine

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook
 e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare il grado di “informazione” dei lettori sulle tematiche
 editoriali che li interessano e riguardano direttamente.


N .05

- 2013

e.Magazine

Il primo Magazine dedicato al panorama della nuova editoria digitale. Notizie e retroscena del mondo degli eBook
 e dell'editoria digitale. Un modo diretto per aumentare il grado di “informazione” dei lettori sulle tematiche
 editoriali che li interessano e riguardano direttamente.


N .05

- 2013

Editoriale I NTO THE NET

C ON S IMPLICISSIMUS DA E ATALY

Gli eBook
 migliorano
 il mondo

Nicoletta Azzolini

Che i contenuti digitali possano essere una valida alternativa all'uso spropositato di carta, allo spreco di materiali e all'utilizzo massivo di immensi macchinari tipografici che concorrono alla creazione di un libro cartaceo è ormai una certezza.

LE BIBLIOTECARIE NEWYORKESI DI “LIBRARY FOR ALL”
 E LE INIZIATIVE LEGATE
 AGLI EBOOK DI “HUMBLEBUNDLE” CI RICORDANO
 COME SIA FACILE E GIUSTO
 DIFFONDERE CULTURA
 TRAMITE IL DIGITALE. Certo, premesso che l'utente che compra un ebook reader, lo utilizzi se non proprio al suo massimo potenziale, comunque in maniera continuativa; premesso, insomma, che non legga solo un ebook all'anno!

CLASSIFICHE E RECENSIONI SCOPRI LE TOP 5, LA RECENSIONE
 DI “Le rockstar non muoiono mai” di Daniele Pasquini, IL PERCORSO DI LETTURA E I LIBRI DEL MESE Ma più i libri digitali diventano una parte ovvia della nostra realtà quotidiana, più nascono iniziative originali e creative, che non si fermano alla mera creazione e vendita di eBook ma che danno il loro contributo e impattano sul mondo non solo in termini di alberi salvati.

I L C ARTELLO DEGLI E B OOK

La possibilità di inviare con un clic milioni di libri in giro per il globo ha infatti ispirato due interessanti iniziative che hanno lo scopo nobile e ultimo della beneficenza. "Library for all" parte dal concetto che i paesi in via di sviluppo non necessitino tanto (o non soltanto) di pacchi di cibi e medicinali, quanto di strutture e infrastrutture che permettano agli abitanti di ac-

FOCUS ON

Wuz.it diventa 
 social

2


N .05

- 2013

Editoriale I NTO THE NET

C ON S IMPLICISSIMUS DA E ATALY

Gli eBook
 migliorano
 il mondo

Nicoletta Azzolini

Che i contenuti digitali possano essere una valida alternativa all'uso spropositato di carta, allo spreco di materiali e all'utilizzo massivo di immensi macchinari tipografici che concorrono alla creazione di un libro cartaceo è ormai una certezza.

LE BIBLIOTECARIE NEWYORKESI DI “LIBRARY FOR ALL”
 E LE INIZIATIVE LEGATE
 AGLI EBOOK DI “HUMBLEBUNDLE” CI RICORDANO
 COME SIA FACILE E GIUSTO
 DIFFONDERE CULTURA
 TRAMITE IL DIGITALE. Certo, premesso che l'utente che compra un ebook reader, lo utilizzi se non proprio al suo massimo potenziale, comunque in maniera continuativa; premesso, insomma, che non legga solo un ebook all'anno!

CLASSIFICHE E RECENSIONI SCOPRI LE TOP 5, LA RECENSIONE
 DI “Le rockstar non muoiono mai” di Daniele Pasquini, IL PERCORSO DI LETTURA E I LIBRI DEL MESE Ma più i libri digitali diventano una parte ovvia della nostra realtà quotidiana, più nascono iniziative originali e creative, che non si fermano alla mera creazione e vendita di eBook ma che danno il loro contributo e impattano sul mondo non solo in termini di alberi salvati.

I L C ARTELLO DEGLI E B OOK

La possibilità di inviare con un clic milioni di libri in giro per il globo ha infatti ispirato due interessanti iniziative che hanno lo scopo nobile e ultimo della beneficenza. "Library for all" parte dal concetto che i paesi in via di sviluppo non necessitino tanto (o non soltanto) di pacchi di cibi e medicinali, quanto di strutture e infrastrutture che permettano agli abitanti di ac-

FOCUS ON

Wuz.it diventa 
 social

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quisire conoscenze. “Library for all” è dunque una piattaforma progettata per del fondo, ha già ricevuto più del 90% della funzionare in situazione precarie (ovvero cifra richiesta. con tablet low-cost e connessioni traballanti) che si sta riempiendo di contenuti digitali ed educativi grazie al supporto di alcuni editori ma soprattutto grazie al crowdfunding. Il progetto, infatti, è stato lanciato tramite il famoso portale Kickstarter e a una Cory Doctorow, uno degli autori dell’ultimo bundle disponibile ha sponsorizzato l’iniziativa, sottolineandone il valore nella diffusione settimana dalla chiusura della cultura e della lettura.

magazine

Mensile on line di informazione libraria
 
 Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma
 n° 269/2011 del 20-09-2011

Copia digitale gratuita

Edito da Absolutely Free

via Roccaporena, 44 00191 Roma

IN REDAZIONE

Daniele Azzolini 
 direttore responsabile 
 Moreno Scorpioni 
 inchieste

Gianluca Comuniello recensioni 
 Nicoletta Azzolini 
 Oscar Mancini
 interviste e rubriche 
 Ivan Pasquariello 
 segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità

Il progetto è ambizioso ma anche più che abbordabile, proprio grazie alle possibilità del digitale e se sarà, come sembra probabile, definitivamente finanziato, potrà raggiungere più di 250 milioni di bambini in tutto il mondo. 
 Altro progetto ma con finalità sempre similare è “Humble eBook Bundle”, una raccolta di eBook (questa volta di genere sci-fi) che l’utente può comprare DRM-free facendo una donazione a piacere. Presi separatamente i titoli proposti costerebbero più di 70 dollari, acquistati invece nell’Humble Bundle, non solo il lettore può ottenere un forte sconto ma saprà anche di finanziare tanto enti benefici quanto le associazioni degli autori. Un modo intelligente per diffondere l’amore per la lettura, promuovere libri, renderli più accessibili e al contempo, grazie agli alti numeri delle donazioni (l’ultimo bundle ha già venduto più di 18,000 pacchetti in meno di due giorni) un modo per finanziare enti e associazioni che a loro volta si dedicano a valorizzare e sponsorizzare la cultura.

visita il sito absolutelyfree.it 3


quisire conoscenze. “Library for all” è dunque una piattaforma progettata per del fondo, ha già ricevuto più del 90% della funzionare in situazione precarie (ovvero cifra richiesta. con tablet low-cost e connessioni traballanti) che si sta riempiendo di contenuti digitali ed educativi grazie al supporto di alcuni editori ma soprattutto grazie al crowdfunding. Il progetto, infatti, è stato lanciato tramite il famoso portale Kickstarter e a una Cory Doctorow, uno degli autori dell’ultimo bundle disponibile ha sponsorizzato l’iniziativa, sottolineandone il valore nella diffusione settimana dalla chiusura della cultura e della lettura.

magazine

Mensile on line di informazione libraria
 
 Registrazione presso il Tribunale Civile di Roma
 n° 269/2011 del 20-09-2011

Copia digitale gratuita

Edito da Absolutely Free

via Roccaporena, 44 00191 Roma

IN REDAZIONE

Daniele Azzolini 
 direttore responsabile 
 Moreno Scorpioni 
 inchieste

Gianluca Comuniello recensioni 
 Nicoletta Azzolini 
 Oscar Mancini
 interviste e rubriche 
 Ivan Pasquariello 
 segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità

Il progetto è ambizioso ma anche più che abbordabile, proprio grazie alle possibilità del digitale e se sarà, come sembra probabile, definitivamente finanziato, potrà raggiungere più di 250 milioni di bambini in tutto il mondo. 
 Altro progetto ma con finalità sempre similare è “Humble eBook Bundle”, una raccolta di eBook (questa volta di genere sci-fi) che l’utente può comprare DRM-free facendo una donazione a piacere. Presi separatamente i titoli proposti costerebbero più di 70 dollari, acquistati invece nell’Humble Bundle, non solo il lettore può ottenere un forte sconto ma saprà anche di finanziare tanto enti benefici quanto le associazioni degli autori. Un modo intelligente per diffondere l’amore per la lettura, promuovere libri, renderli più accessibili e al contempo, grazie agli alti numeri delle donazioni (l’ultimo bundle ha già venduto più di 18,000 pacchetti in meno di due giorni) un modo per finanziare enti e associazioni che a loro volta si dedicano a valorizzare e sponsorizzare la cultura.

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S PECIALE

L’editoria

digitale si dà appuntamento a Roma

Moreno Scorpioni

Si è tenuta lo scorso 5 giugno al centro congressi Eataly di Roma la convention di Simplicissimus Book Farm, uno tra i maggiori distributori di eBook in Italia insieme al gruppo Mondadori, Edigita e BookRepublic. Un incontro che è stato un momento di confronto (ma anche di scontro) per gli editori distribuiti da Stealth (la piattaforma di distribuzione creata da Simplicissimus) e per coloro che si affacciano timidamente al mercato dell’editoria digitale. Ma anche un incontro fortemente voluto da Antonio Tombolini che ha cerca-

nel regno del gusto di Eataly «Nel 2017 negli Stati Uniti
 il mercato degli ebook supererà quello dei libri di carta», ha
 affermato il CEO di Simplicissimus Antonio Tombolini, aprendo
 la convention, «e questo deve
 far riflettere». to il faccia a faccia insieme al suo team

Antonio Tombolini, CEO di Simplicissimus (quasi) al completo con gli editori distribuiti per fare il punto sulla rapida e profonda rivoluzione che sta investendo l’editoria, per definire la situazione attuale e per analizzare i trend e le prospettive future.
 Insieme ai 200 editori intervenuti, tra cui Raffaello Avanzini, Ad di Newton Compton Editori, e alla luce di grafici e dati riguardanti direttamente la piattaforma STEALTH, il CEO di Simplicissimus ha raccolto interventi e domande da parte degli ospiti.

Tre i topic fondamentali toccati:

1. Editoria digitale, 
 bufala o realtà? 2. I numeri, i numeri veri per favore: ma quanti eBook si vendono 
 in Italia? E quanto 
 è forte STEALTH? 3. Ma alla fine, 
 ci si guadagna o no? 
 E chi ci guadagna? 4


S PECIALE

L’editoria

digitale si dà appuntamento a Roma

Moreno Scorpioni

Si è tenuta lo scorso 5 giugno al centro congressi Eataly di Roma la convention di Simplicissimus Book Farm, uno tra i maggiori distributori di eBook in Italia insieme al gruppo Mondadori, Edigita e BookRepublic. Un incontro che è stato un momento di confronto (ma anche di scontro) per gli editori distribuiti da Stealth (la piattaforma di distribuzione creata da Simplicissimus) e per coloro che si affacciano timidamente al mercato dell’editoria digitale. Ma anche un incontro fortemente voluto da Antonio Tombolini che ha cerca-

nel regno del gusto di Eataly «Nel 2017 negli Stati Uniti
 il mercato degli ebook supererà quello dei libri di carta», ha
 affermato il CEO di Simplicissimus Antonio Tombolini, aprendo
 la convention, «e questo deve
 far riflettere». to il faccia a faccia insieme al suo team

Antonio Tombolini, CEO di Simplicissimus (quasi) al completo con gli editori distribuiti per fare il punto sulla rapida e profonda rivoluzione che sta investendo l’editoria, per definire la situazione attuale e per analizzare i trend e le prospettive future.
 Insieme ai 200 editori intervenuti, tra cui Raffaello Avanzini, Ad di Newton Compton Editori, e alla luce di grafici e dati riguardanti direttamente la piattaforma STEALTH, il CEO di Simplicissimus ha raccolto interventi e domande da parte degli ospiti.

Tre i topic fondamentali toccati:

1. Editoria digitale, 
 bufala o realtà? 2. I numeri, i numeri veri per favore: ma quanti eBook si vendono 
 in Italia? E quanto 
 è forte STEALTH? 3. Ma alla fine, 
 ci si guadagna o no? 
 E chi ci guadagna? 4


«Dati e grafici sono fondamentali per analizzare la situazione attuale e comprendere la direzione da seguire, in qualsiasi impresa» afferma Tombolini, che conclude: «Per questo è importante saperli leggere con attenzione». Come c’era da aspettarsi, l’argomento che più ha solleticato l’attenzione de-

gli editori è stato quello del prezzo dei libri digitali. Prendendo spunto dai dati estratti dalla piattaforma, è risultato che gli eBook più remunerativi sono quelli a €4,99: almeno per quanto riguarda gli editori presenti nella piattaforma STEALTH, un eBook a €4,99 vende praticamente il doppio di uno a €3,99. Dato interessante è anche quello che riguarda i sottocosto, che pone finalmente fine al dibattito: tra un eBook a €0,99 e uno a €1,99 non c’è poi così tanta differenza nella media delle vendite.

La discussione si è poi spostata sullo stato dell’arte di SBF, sull’andamento del mercato digitale in Italia e sulle prospettive future dell’editoria elettronica. In particolare, Tombolini ha posto l’accento su alcuni dati: degli

8840 editori presenti in Italia, solo 930 hanno digitalizzato completamente o in parte il proprio catalogo. Di questi publishers digitali, Stealth ne distribuisce circa il 60% (più o meno 600 editori) mentre il restante 40% è diffuso da altre piattaforme elettroniche. Tombolini ha spiegato che questa di Simplicissimus è una scelta aziendale precisa: quella cioè di puntare sui piccoli e medi editori i quali, scegliendo la piattaforma Stealth, possono vedere i loro libri digitali presenti sugli store on-line e incoraggiandoli così a investire con nuovi prodotti editoriali. Complessivamente, ha sottoli5


«Dati e grafici sono fondamentali per analizzare la situazione attuale e comprendere la direzione da seguire, in qualsiasi impresa» afferma Tombolini, che conclude: «Per questo è importante saperli leggere con attenzione». Come c’era da aspettarsi, l’argomento che più ha solleticato l’attenzione de-

gli editori è stato quello del prezzo dei libri digitali. Prendendo spunto dai dati estratti dalla piattaforma, è risultato che gli eBook più remunerativi sono quelli a €4,99: almeno per quanto riguarda gli editori presenti nella piattaforma STEALTH, un eBook a €4,99 vende praticamente il doppio di uno a €3,99. Dato interessante è anche quello che riguarda i sottocosto, che pone finalmente fine al dibattito: tra un eBook a €0,99 e uno a €1,99 non c’è poi così tanta differenza nella media delle vendite.

La discussione si è poi spostata sullo stato dell’arte di SBF, sull’andamento del mercato digitale in Italia e sulle prospettive future dell’editoria elettronica. In particolare, Tombolini ha posto l’accento su alcuni dati: degli

8840 editori presenti in Italia, solo 930 hanno digitalizzato completamente o in parte il proprio catalogo. Di questi publishers digitali, Stealth ne distribuisce circa il 60% (più o meno 600 editori) mentre il restante 40% è diffuso da altre piattaforme elettroniche. Tombolini ha spiegato che questa di Simplicissimus è una scelta aziendale precisa: quella cioè di puntare sui piccoli e medi editori i quali, scegliendo la piattaforma Stealth, possono vedere i loro libri digitali presenti sugli store on-line e incoraggiandoli così a investire con nuovi prodotti editoriali. Complessivamente, ha sottoli5


neato l’imprenditore marchigiano, sono oltre 20.000 i titoli distribuiti dalla piattaforma Stealth.

piattaforma. Nel pomeriggio infatti la parola è passata a Enrica Menozzi e Luca Razzano, rispettivamente Content Acquisition Manager e Developer di SBF, che hanno illustrato le modifiche apportate alla piattaforma Stealth tra

Non solo un momento per fermarsi a riflettere insieme ai propri clienti sull’editoria digitale ma anche una giornata per promuovere e presentare le novità della

cui la 
 possibilità di caricare files di tutti i formati e di tutte le dimensioni, la consulta dello storico delle schede del libro e l’upload massivo dei metadati. Federico Pugnaloni, CTO di SBF, ha presentato Backtypo, strumento di authoring che permette di produrre e auto-pubblicare Il centro congressi di Eataly Roma

contenuti editoriali

digitali in maniera diretta, senza la necessità di ricorrere a costose 
 procedure di conversione; Stealth Comics, ossia uno strumento utile per distribuire fumetti in Ultima Kiosk, al fine di averne una lettura corretta vignetta per vignetta; e infine Stealth books for kids, in cui l’equilibrio tra componente grafica e testo risulti ideale al fine di realizzare ottimi eBook per ragazzi. A chiudere i lavori della Convention Luca Conti, consulente di comunicazione e blogger, il quale ha annunciato l’approdo di Simplicissimus Book Farm in Brasile, testimoniando così la vocazione globale dell’azienda di Antonio Tombolini.

visita il sito absolutelyfree.it 6


neato l’imprenditore marchigiano, sono oltre 20.000 i titoli distribuiti dalla piattaforma Stealth.

piattaforma. Nel pomeriggio infatti la parola è passata a Enrica Menozzi e Luca Razzano, rispettivamente Content Acquisition Manager e Developer di SBF, che hanno illustrato le modifiche apportate alla piattaforma Stealth tra

Non solo un momento per fermarsi a riflettere insieme ai propri clienti sull’editoria digitale ma anche una giornata per promuovere e presentare le novità della

cui la 
 possibilità di caricare files di tutti i formati e di tutte le dimensioni, la consulta dello storico delle schede del libro e l’upload massivo dei metadati. Federico Pugnaloni, CTO di SBF, ha presentato Backtypo, strumento di authoring che permette di produrre e auto-pubblicare Il centro congressi di Eataly Roma

contenuti editoriali

digitali in maniera diretta, senza la necessità di ricorrere a costose 
 procedure di conversione; Stealth Comics, ossia uno strumento utile per distribuire fumetti in Ultima Kiosk, al fine di averne una lettura corretta vignetta per vignetta; e infine Stealth books for kids, in cui l’equilibrio tra componente grafica e testo risulti ideale al fine di realizzare ottimi eBook per ragazzi. A chiudere i lavori della Convention Luca Conti, consulente di comunicazione e blogger, il quale ha annunciato l’approdo di Simplicissimus Book Farm in Brasile, testimoniando così la vocazione globale dell’azienda di Antonio Tombolini.

visita il sito absolutelyfree.it 6


Apple (e anche Macmillan) invece nega ogni accusa e anzi sostiene con fermezza quanto tutta l'operazione non fosse nient'altro che una normale trattativa editore/distributore e come in realtà il tutto avesse portato più benefici al mercato degli eBook di quanto non avrebbe fatto la politica aggressiva di Amazon.

I L F OCUS

Il cartello degli eBook: la storia fino ad adesso Ecco come Apple è finita davanti al giudice insieme a cinque tra i maggiori editori
 americani per un sospetto cartello
 sul prezzo degli eBook. Nicoletta Azzolini

Denise Cote, giudice americano, ha ancora alcune settimane per decidere se e quanto Apple (e cinque maggiori editori americani) sia di fatto colpevole di aver imposto un cartello sul prezzo degli ebook.

di aver contrattato per facilitare, da parte di Apple, gli sforzi di questi editori a mettere un punto sulla competizione dei prezzi, imponendo invece i propri tramite un modello distributivo "ad agenzia".

Per chi non sapesse cosa sta succedendo e in che cosa sia rimasto impelagato il colosso di Cupertino, proponiamo un resoconto della situazione.

Tutto è nato da qui: nel 2010 venne messo in commercio il primo iPad e da subito si cominciò a utilizzare il metodo di vendita ad agenzia per il mercato eBook. Il Modello Agenzia proibisce in sostanza ai partner di vendere altrove a minor prezzo i medesimi titoli presenti su iBookstore. Se a quel punto su iBookStore richiedi anche che il prezzo degli eBook oscilli per forza tra determinate cifre (generalmente dai 12,99 dollari

I cinque editori finiti nel mirino della giustizia insieme ad Apple sono Hachette, HarperCollins, Macmillan, Penguin, and Simon & Schuster. 
 L'accusa, depositata a New York, è quella

in su) ecco che tutto il mercato si deve per forza adattare ai prezzi (tendenzialmente più alti) messi su iBookstore.

Il dipartimento di giustizia americano, comunque, ha a propria disposizione mail su mail e telefonate su telefonate fra i pezzi grossi della Apple e quelli delle case editrici nonché una serie di note e mail inviate internamente alla Apple per decidere di volta in volta la rotta da tenere.

Amazon, invece, aveva tentato di imporre la propria idea, ovvero che per un utente il massimo proponibile per un eBook fosse 9,99 dollari. Questo creò non pochi problemi con gli editori, che avevano la sensazione di svendere il proprio prodotto (e che stavano cercando anche di riprendere accordi con gli autori riguardo alle royalties); alcuni, addirittura, cancellarono i propri prodotti dal portale. E finirono, quindi, ad accordarsi con Apple affinché venisse imposto sul mercato un prezzo più alto e affinché anche gli altri store, Amazon compresa, dovessero adattarsi. O almeno di questo vengono accusati e già Simon & Schuster, Hachette Book Group e HarperCollins hanno reso noto di voler patteggiare.

Tutti gli editori al banco non hanno negato le trattazioni (così come non hanno negato di aver anche cercato di trattare con Amazon) ma hanno reso noto quanto il prezzo di $9,99 di Amazon li spaventasse (alcuni hanno anche sottolineato che Amazon arrivò a minacciarli) e come dal canto loro fosse inevitabile dover trovare un punto di incontro con Apple. 7


Apple (e anche Macmillan) invece nega ogni accusa e anzi sostiene con fermezza quanto tutta l'operazione non fosse nient'altro che una normale trattativa editore/distributore e come in realtà il tutto avesse portato più benefici al mercato degli eBook di quanto non avrebbe fatto la politica aggressiva di Amazon.

I L F OCUS

Il cartello degli eBook: la storia fino ad adesso Ecco come Apple è finita davanti al giudice insieme a cinque tra i maggiori editori
 americani per un sospetto cartello
 sul prezzo degli eBook. Nicoletta Azzolini

Denise Cote, giudice americano, ha ancora alcune settimane per decidere se e quanto Apple (e cinque maggiori editori americani) sia di fatto colpevole di aver imposto un cartello sul prezzo degli ebook.

di aver contrattato per facilitare, da parte di Apple, gli sforzi di questi editori a mettere un punto sulla competizione dei prezzi, imponendo invece i propri tramite un modello distributivo "ad agenzia".

Per chi non sapesse cosa sta succedendo e in che cosa sia rimasto impelagato il colosso di Cupertino, proponiamo un resoconto della situazione.

Tutto è nato da qui: nel 2010 venne messo in commercio il primo iPad e da subito si cominciò a utilizzare il metodo di vendita ad agenzia per il mercato eBook. Il Modello Agenzia proibisce in sostanza ai partner di vendere altrove a minor prezzo i medesimi titoli presenti su iBookstore. Se a quel punto su iBookStore richiedi anche che il prezzo degli eBook oscilli per forza tra determinate cifre (generalmente dai 12,99 dollari

I cinque editori finiti nel mirino della giustizia insieme ad Apple sono Hachette, HarperCollins, Macmillan, Penguin, and Simon & Schuster. 
 L'accusa, depositata a New York, è quella

in su) ecco che tutto il mercato si deve per forza adattare ai prezzi (tendenzialmente più alti) messi su iBookstore.

Il dipartimento di giustizia americano, comunque, ha a propria disposizione mail su mail e telefonate su telefonate fra i pezzi grossi della Apple e quelli delle case editrici nonché una serie di note e mail inviate internamente alla Apple per decidere di volta in volta la rotta da tenere.

Amazon, invece, aveva tentato di imporre la propria idea, ovvero che per un utente il massimo proponibile per un eBook fosse 9,99 dollari. Questo creò non pochi problemi con gli editori, che avevano la sensazione di svendere il proprio prodotto (e che stavano cercando anche di riprendere accordi con gli autori riguardo alle royalties); alcuni, addirittura, cancellarono i propri prodotti dal portale. E finirono, quindi, ad accordarsi con Apple affinché venisse imposto sul mercato un prezzo più alto e affinché anche gli altri store, Amazon compresa, dovessero adattarsi. O almeno di questo vengono accusati e già Simon & Schuster, Hachette Book Group e HarperCollins hanno reso noto di voler patteggiare.

Tutti gli editori al banco non hanno negato le trattazioni (così come non hanno negato di aver anche cercato di trattare con Amazon) ma hanno reso noto quanto il prezzo di $9,99 di Amazon li spaventasse (alcuni hanno anche sottolineato che Amazon arrivò a minacciarli) e come dal canto loro fosse inevitabile dover trovare un punto di incontro con Apple. 7


braccio destro di Jobs per circa venti anni. L'accusa lo ha additato come "capo della cospirazione" dell'aumento forzato del prezzo degli eBook, mentre nell'ultima testimonianza Eddy Cue ha di nuovo ricordato come il tutto non fosse altro che semplici trattative, da considerarsi standard e non sospette, Tracciato delle telefonate intercorse fra i vari editori imputati
 riguardanti la questione del prezzo degli eBook sebbene abbia ammesso come queste trattative abbiano di fatto portato a un aumento dei prezzi e come fosse per lui comprensibile D'altro canto, ci sono alcune mail di Steche anche Amazon si sia dovuta adattare. ve Jobs, inviate ai propri manager, che mettono l'azienda di Cupertino in cattive Ormai accuse e difesa hanno messo in acque. In queste mail Steve Jobs spiegava campo tutto ciò che avevano a disposizioproprio quanto fosse necessario utilizzane e nelle prossime settimane sarà reso re il modello ad agenzia . noto l'ultimo passaggio del processo: la Eddy Cue, vice-presidente senior dei decisione finale del giudice Cote. Servizi e Software Internet di Apple, giura che le mail incriminate altro non erano che bozze mai inviate e la situazione è più spinosa che mai, giacché Jobs stesso non può testimoniare. Cue è di fatto il testimone chiave di tutto il processo, il più invischiato nelle trattative, essendo dtato il

Una delle mail di Steve Jobs.

visita il sito absolutelyfree.it 8


braccio destro di Jobs per circa venti anni. L'accusa lo ha additato come "capo della cospirazione" dell'aumento forzato del prezzo degli eBook, mentre nell'ultima testimonianza Eddy Cue ha di nuovo ricordato come il tutto non fosse altro che semplici trattative, da considerarsi standard e non sospette, Tracciato delle telefonate intercorse fra i vari editori imputati
 riguardanti la questione del prezzo degli eBook sebbene abbia ammesso come queste trattative abbiano di fatto portato a un aumento dei prezzi e come fosse per lui comprensibile D'altro canto, ci sono alcune mail di Steche anche Amazon si sia dovuta adattare. ve Jobs, inviate ai propri manager, che mettono l'azienda di Cupertino in cattive Ormai accuse e difesa hanno messo in acque. In queste mail Steve Jobs spiegava campo tutto ciò che avevano a disposizioproprio quanto fosse necessario utilizzane e nelle prossime settimane sarà reso re il modello ad agenzia . noto l'ultimo passaggio del processo: la Eddy Cue, vice-presidente senior dei decisione finale del giudice Cote. Servizi e Software Internet di Apple, giura che le mail incriminate altro non erano che bozze mai inviate e la situazione è più spinosa che mai, giacché Jobs stesso non può testimoniare. Cue è di fatto il testimone chiave di tutto il processo, il più invischiato nelle trattative, essendo dtato il

Una delle mail di Steve Jobs.

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L A NOVITÀ

Wuz.it diventa social Moreno Scorpioni

È il 3 maggio 2006 quando Alice.it, storico sito italiano su libri ed editoria nato nel 1996, passa il testimone a Wuz.it che ne aggiorna il concetto, proponendosi da subito come un'importante risorsa on line per gli amanti dei libri e della lettura.
 Oggi, dopo anni al servizio dei lettori e dopo aver raccolto intorno a sé una base numerosissima di aficionados, addetti ai lavori e semplici curiosi, Wuz apre le porte della redazione a tutti i suoi lettori, invitando questa straordinaria community a dire la propria con il piglio competente e appassiona-

Il libro nella rete ha trovato
 la sua community: circa 400mila
 utenti unici, 1 milione di pagine viste al mese, un database che conta 1.500.000 titoli affiancati da 10mila recensioni e più di 2 mila interviste. to che da sempre la contraddistingue. Una community del libro che con i suoi interventi e contributi affiancherà, integrandolo e rendendolo un vero work in progress, il flusso di informazioni e approfondimenti su libri, scrittori ed editoria che la redazione produce. «Il nuovo Wuz è nato!» ha dichiarato Giulia Mozzato, direttore

di Wuz– «Abbiamo lavorato per rendere il nostro sito un luogo di condivisione, una piazza dove scambiarsi opinioni sull’ultimo libro del nostro autore preferito, dove raccontare quello che ci ha entusiasmato o deluso delle ultime pagine lette, dove dare vita a gruppi di lettori in cui il confronto sia

all’ordine del giorno. Con il nuovo Wuz abbiamo voluto dare la possibilità agli utenti di far parte della nostra redazione. Crediamo molto in questa che abbiamo definito un’evoluzione social, un cambiamento dovuto e voluto, che ci colloca al passo con i tempi, che rappresenta per noi un grande arricchimento in termini di contenuti e partecipazione della rete.» Il nuovo Wuz si presenta con una veste grafica completamente nuova, per poter offrire agli utenti un’esperienza di 9


L A NOVITÀ

Wuz.it diventa social Moreno Scorpioni

È il 3 maggio 2006 quando Alice.it, storico sito italiano su libri ed editoria nato nel 1996, passa il testimone a Wuz.it che ne aggiorna il concetto, proponendosi da subito come un'importante risorsa on line per gli amanti dei libri e della lettura.
 Oggi, dopo anni al servizio dei lettori e dopo aver raccolto intorno a sé una base numerosissima di aficionados, addetti ai lavori e semplici curiosi, Wuz apre le porte della redazione a tutti i suoi lettori, invitando questa straordinaria community a dire la propria con il piglio competente e appassiona-

Il libro nella rete ha trovato
 la sua community: circa 400mila
 utenti unici, 1 milione di pagine viste al mese, un database che conta 1.500.000 titoli affiancati da 10mila recensioni e più di 2 mila interviste. to che da sempre la contraddistingue. Una community del libro che con i suoi interventi e contributi affiancherà, integrandolo e rendendolo un vero work in progress, il flusso di informazioni e approfondimenti su libri, scrittori ed editoria che la redazione produce. «Il nuovo Wuz è nato!» ha dichiarato Giulia Mozzato, direttore

di Wuz– «Abbiamo lavorato per rendere il nostro sito un luogo di condivisione, una piazza dove scambiarsi opinioni sull’ultimo libro del nostro autore preferito, dove raccontare quello che ci ha entusiasmato o deluso delle ultime pagine lette, dove dare vita a gruppi di lettori in cui il confronto sia

all’ordine del giorno. Con il nuovo Wuz abbiamo voluto dare la possibilità agli utenti di far parte della nostra redazione. Crediamo molto in questa che abbiamo definito un’evoluzione social, un cambiamento dovuto e voluto, che ci colloca al passo con i tempi, che rappresenta per noi un grande arricchimento in termini di contenuti e partecipazione della rete.» Il nuovo Wuz si presenta con una veste grafica completamente nuova, per poter offrire agli utenti un’esperienza di 9


navigazione fluida e intuitiva. Già da oggi sarà possibile registrarsi, ottenendo un profilo personale tramite il quale condividere la propria libreria, inserire le proprie recensioni, votare i libri letti e fare molte altre cose. I contenuti prodotti dalla redazione verranno dunque affiancati da quelli prodotti dagli utenti: questa reciprocità sarà il vero punto di forza di WUZ e farà la differenza, rendendo pubblico un laboratorio ricchissimo e vivace di dibattito sui libri e le storie che in essi sono contenute. Il sito – che può contare su un database di 1.500.000 titoli – raccoglie a oggi oltre duemila interviste e oltre diecimila recensioni. Questo archivio importante costituirà una base sulla quale continuare a costruire, con il contributo di tutta la community, un

punto d’osservazione privilegiato per tutti coloro che amano leggere e condividere la propria passione per i libri. Wuz diventa oggi un social network che al centro della propria identità pone l'amore per i libri e la consapevolezza che il web sia un alleato formidabile per permettere a quelle stesse idee e storie di trovare nuovi lettori.

visita il sito oktennis.it 10


navigazione fluida e intuitiva. Già da oggi sarà possibile registrarsi, ottenendo un profilo personale tramite il quale condividere la propria libreria, inserire le proprie recensioni, votare i libri letti e fare molte altre cose. I contenuti prodotti dalla redazione verranno dunque affiancati da quelli prodotti dagli utenti: questa reciprocità sarà il vero punto di forza di WUZ e farà la differenza, rendendo pubblico un laboratorio ricchissimo e vivace di dibattito sui libri e le storie che in essi sono contenute. Il sito – che può contare su un database di 1.500.000 titoli – raccoglie a oggi oltre duemila interviste e oltre diecimila recensioni. Questo archivio importante costituirà una base sulla quale continuare a costruire, con il contributo di tutta la community, un

punto d’osservazione privilegiato per tutti coloro che amano leggere e condividere la propria passione per i libri. Wuz diventa oggi un social network che al centro della propria identità pone l'amore per i libri e la consapevolezza che il web sia un alleato formidabile per permettere a quelle stesse idee e storie di trovare nuovi lettori.

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L A R ECENSIONE

L’isola dell’assenza Gli dei non possono morire.
 E quindi dove vanno, quando
 fanno perdere le loro tracce?

Gianluca Comuniello

Kurt Cobain. Jim Morrison. Bob Dylan. John Lennon. Elvis Presley.
 No, non è il super gruppo messo su nell'aldilà da un manager molto scaltro per fare una vagonata di soldi. Sono semplicemente gli abitanti di un'isola molto speciale. L'isola in cui si sono nascosti i grandi del rock secondo Daniele Pasquini. Fedele all'adagio secondo il quale "le rockstar non muoiono mai", Pasquini si è chiesto se la frase non potesse essere presa alla lettera. Cioè niente retorica del "Kurt vivrà sempre nel cuore dei suoi fan" oppure "di

Morrison resteranno le canzoni, splendide poesie". No, niente buonismo in salsa rock di questo genere. Quelli bravi a spiegare come si faccia a scrivere narrativa dicono spesso che tutto parte dalla domanda "what if?"... "E se?"
 Daniele sceglie di rendere centrale e letteralmente vera nel suo "E se?" l'abusata frase "le rockstar non muoiono mai" e costruirci intorno il suo gradevole narrare, pieno di amore per la musica. Quindi scopriamo che Joy, venerata rockstar del prossimo futuro (gli eventi si svolgono fra qualche anno) si fa tentare da un personaggio bizzar-

ro che fa un'offerta altrettanto bizzarra: quella di poter sparire dai radar della celebrità. Niente più fans accaniti davanti casa, niente più pressione dei media, la possibilità di creare la propria musica solo per sè stessi. Joy tituba ma poi accetta. Un finto incidente aereo lo catapulta in un'isoletta al largo del Pacifico dove vivrà con i personaggi summenzionati, lontani dai clamori e dalle insidie dello stardom. Si, ma poi? E' il non saper riempire il vuoto lasciato da questa domanda che spingerà Joy, passato lo stordimento iniziale, verso una scelta drastica e sorprendente. Il racconto scorre via veloce e piacevole, come tutte le cose di Pasquini che ho avuto la fortuna di leggere finora. L'interesse maggiore sta a mio avviso nelle domande implicite che il testo pone a noi lettori. Prima fra tutte: come riusciamo a relazionarci con l'assenza, noi abitanti del terzo millennio? Sembra una domandona da contenitore culturale intellattualoide, ma viene fuori spontanea mentre si leggono le sessanta pagine del racconto. Ed è una domanda interessante sia dal punto di vista del fan che della celebrità. Del fan: perchè se un tempo c'erano solo i dischi e se andava bene un'intervista mal tradotta per avere qualche notizia della tua rockstar di riferimento, ora abbiamo tutto (mancherebbero rock star degne di questo nome, ma è un altro discorso): quante volte va al cesso, con chi va a letto, quando, perchè etc. etc.

Daniele Pasquini, classe '88, collabora come
 giornalista con varie testate fiorentine. Il suo
 primo romanzo pubblicato è Io volevo Ringo Starr
 (Intermezzi Editore, 2009). Online
 si trova su danielepasquini.wordpress.com Quindi la prima domanda sull'assenza ha per oggetto il fan: come si relaziona con l'improvvisa perdita di senso di un importante spazio della sua vita prima occupato dal suo musicista preferito? Quale è il succedaneo migliore? Sostituirlo con altro o credere che sia ancora là, nascosto da qualche parte, per quanto improbabile sembri come ipotesi?
 La seconda domanda sull'assenza, quella che Pasquini affronta nel suo libro, riguarda la star: come reagisce quando passa dalla totale attenzione alla totale mancanza della stessa? Se pensiamo a Cobain concludiamo che probabilmente era la benedizione che cercava. Forse anche Lennon. Ma è sempre vero? Nel senso: ci sono state nella storia 11


L A R ECENSIONE

L’isola dell’assenza Gli dei non possono morire.
 E quindi dove vanno, quando
 fanno perdere le loro tracce?

Gianluca Comuniello

Kurt Cobain. Jim Morrison. Bob Dylan. John Lennon. Elvis Presley.
 No, non è il super gruppo messo su nell'aldilà da un manager molto scaltro per fare una vagonata di soldi. Sono semplicemente gli abitanti di un'isola molto speciale. L'isola in cui si sono nascosti i grandi del rock secondo Daniele Pasquini. Fedele all'adagio secondo il quale "le rockstar non muoiono mai", Pasquini si è chiesto se la frase non potesse essere presa alla lettera. Cioè niente retorica del "Kurt vivrà sempre nel cuore dei suoi fan" oppure "di

Morrison resteranno le canzoni, splendide poesie". No, niente buonismo in salsa rock di questo genere. Quelli bravi a spiegare come si faccia a scrivere narrativa dicono spesso che tutto parte dalla domanda "what if?"... "E se?"
 Daniele sceglie di rendere centrale e letteralmente vera nel suo "E se?" l'abusata frase "le rockstar non muoiono mai" e costruirci intorno il suo gradevole narrare, pieno di amore per la musica. Quindi scopriamo che Joy, venerata rockstar del prossimo futuro (gli eventi si svolgono fra qualche anno) si fa tentare da un personaggio bizzar-

ro che fa un'offerta altrettanto bizzarra: quella di poter sparire dai radar della celebrità. Niente più fans accaniti davanti casa, niente più pressione dei media, la possibilità di creare la propria musica solo per sè stessi. Joy tituba ma poi accetta. Un finto incidente aereo lo catapulta in un'isoletta al largo del Pacifico dove vivrà con i personaggi summenzionati, lontani dai clamori e dalle insidie dello stardom. Si, ma poi? E' il non saper riempire il vuoto lasciato da questa domanda che spingerà Joy, passato lo stordimento iniziale, verso una scelta drastica e sorprendente. Il racconto scorre via veloce e piacevole, come tutte le cose di Pasquini che ho avuto la fortuna di leggere finora. L'interesse maggiore sta a mio avviso nelle domande implicite che il testo pone a noi lettori. Prima fra tutte: come riusciamo a relazionarci con l'assenza, noi abitanti del terzo millennio? Sembra una domandona da contenitore culturale intellattualoide, ma viene fuori spontanea mentre si leggono le sessanta pagine del racconto. Ed è una domanda interessante sia dal punto di vista del fan che della celebrità. Del fan: perchè se un tempo c'erano solo i dischi e se andava bene un'intervista mal tradotta per avere qualche notizia della tua rockstar di riferimento, ora abbiamo tutto (mancherebbero rock star degne di questo nome, ma è un altro discorso): quante volte va al cesso, con chi va a letto, quando, perchè etc. etc.

Daniele Pasquini, classe '88, collabora come
 giornalista con varie testate fiorentine. Il suo
 primo romanzo pubblicato è Io volevo Ringo Starr
 (Intermezzi Editore, 2009). Online
 si trova su danielepasquini.wordpress.com Quindi la prima domanda sull'assenza ha per oggetto il fan: come si relaziona con l'improvvisa perdita di senso di un importante spazio della sua vita prima occupato dal suo musicista preferito? Quale è il succedaneo migliore? Sostituirlo con altro o credere che sia ancora là, nascosto da qualche parte, per quanto improbabile sembri come ipotesi?
 La seconda domanda sull'assenza, quella che Pasquini affronta nel suo libro, riguarda la star: come reagisce quando passa dalla totale attenzione alla totale mancanza della stessa? Se pensiamo a Cobain concludiamo che probabilmente era la benedizione che cercava. Forse anche Lennon. Ma è sempre vero? Nel senso: ci sono state nella storia 11


del rock delle stelle che nutrivano il loro talento proprio con la pressione che milioni di persone che ti guardano in qualsiasi momento ti mettono addosso? Joy sembra una di queste e diventa quindi una sorta di paradigma del musicista "social": quello che non puo' fare a meno di sentirsi impigliato in una rete di celebrità, per quanto soffocante. Un'altra domanda interessante posta dalla lettura di Pasquini riguarda l'arte. In un passaggio del racconto infatti dice che su quell'isola era concentrato il meglio dell'arte del Novecento. E forse un po' è vero. Nel senso che i nomi citati all'inizio hanno scosso le fondamenta del ventesimo secolo alla pari di altri personaggi ai quali affibbiamo con più disinvoltura l'etichetta di Artista con la A maiuscola. Perchè pero', nonostante una sdoganamento più accentuato della cosiddetta cultura bassa, i vari Kurt, Bob, John, Jimi, non stanno nello stesso Pantheon dei Picasso, Munch, Hemingway e via dicendo? Perchè ci sono ancora G.I.I. (Giornalisti Imbecilli Imperanti) che li accostano più facilmente ad una Lady Gaga che ad un Van Gogh? Ecco, su questo mi piacerebbe sentire la risposta di Pasquini. E vorrei dirgli che anche a me alcuni degli abitanti di quell'isola mancano un sacco.

Intermezzi Editore, casa editrice toscana attiva dal 2008, specializzata in narrativa di autori esordienti italiani e stranieri, inaugura la collana Ottantamila. Ottantamila è una collana digitale pensata
 per la narrativa breve, per racconti tra le 40.000
 e le 80.000 battute. Si tratta di testi di difficile
 collocazione nella distribuzione cartacea, troppo
 brevi per diventare un libro e troppo lunghi
 per una collana di racconti, e che ora grazie
 alla distribuzione digitale possono raggiungere
 quel pubblico che cerca letture veloci e agili ma
 intense e di qualità, senza limiti di genere.
 
 L'uscita ufficiale dei primi tre Ottantamila è
 avvenuta il 16 maggio 2013, presentati in occasione del Salone del Libro di Torino: “Alba”, un racconto
 partigiano di Guido Perosino, “Le rockstar non muoiono mai”, un viaggio nell'immaginario
 tra le grandi leggende della musica, scritto da
 Daniele Pasquini e “La voglia” di Michele Turazzi, storia di immigrazione in una Milano del dopoguerra Gli e-book sono acquistabili presso il sito dell’editore e presso le libreria collegate alla piattaforma
 digitale STEALTH. 12


del rock delle stelle che nutrivano il loro talento proprio con la pressione che milioni di persone che ti guardano in qualsiasi momento ti mettono addosso? Joy sembra una di queste e diventa quindi una sorta di paradigma del musicista "social": quello che non puo' fare a meno di sentirsi impigliato in una rete di celebrità, per quanto soffocante. Un'altra domanda interessante posta dalla lettura di Pasquini riguarda l'arte. In un passaggio del racconto infatti dice che su quell'isola era concentrato il meglio dell'arte del Novecento. E forse un po' è vero. Nel senso che i nomi citati all'inizio hanno scosso le fondamenta del ventesimo secolo alla pari di altri personaggi ai quali affibbiamo con più disinvoltura l'etichetta di Artista con la A maiuscola. Perchè pero', nonostante una sdoganamento più accentuato della cosiddetta cultura bassa, i vari Kurt, Bob, John, Jimi, non stanno nello stesso Pantheon dei Picasso, Munch, Hemingway e via dicendo? Perchè ci sono ancora G.I.I. (Giornalisti Imbecilli Imperanti) che li accostano più facilmente ad una Lady Gaga che ad un Van Gogh? Ecco, su questo mi piacerebbe sentire la risposta di Pasquini. E vorrei dirgli che anche a me alcuni degli abitanti di quell'isola mancano un sacco.

Intermezzi Editore, casa editrice toscana attiva dal 2008, specializzata in narrativa di autori esordienti italiani e stranieri, inaugura la collana Ottantamila. Ottantamila è una collana digitale pensata
 per la narrativa breve, per racconti tra le 40.000
 e le 80.000 battute. Si tratta di testi di difficile
 collocazione nella distribuzione cartacea, troppo
 brevi per diventare un libro e troppo lunghi
 per una collana di racconti, e che ora grazie
 alla distribuzione digitale possono raggiungere
 quel pubblico che cerca letture veloci e agili ma
 intense e di qualità, senza limiti di genere.
 
 L'uscita ufficiale dei primi tre Ottantamila è
 avvenuta il 16 maggio 2013, presentati in occasione del Salone del Libro di Torino: “Alba”, un racconto
 partigiano di Guido Perosino, “Le rockstar non muoiono mai”, un viaggio nell'immaginario
 tra le grandi leggende della musica, scritto da
 Daniele Pasquini e “La voglia” di Michele Turazzi, storia di immigrazione in una Milano del dopoguerra Gli e-book sono acquistabili presso il sito dell’editore e presso le libreria collegate alla piattaforma
 digitale STEALTH. 12


I P ERCORSI DI L ETTURA

Viaggi tra le righe Nicoletta Azzolini

Anche in digitale le guide
 e i percorsi di viaggio
 si moltiplicano e si specializzano, facendo scoprire al lettore i luoghi più strani, più lontani e inesplorati ma anche quelli vicini, così vicini che quasi se ne dimentica il valore.

Le vacanze si avvicinano. Le ferie sognate per tutto l'anno, il caldo, il mare, i viaggi. Mai come questo anno, però, le ferie Viaggiatori solitari 
 di Cristiano Denanni rischiano di saltare e i teleDelirium Edizioni giornali già segnalano un Se parti pensando di tornare, ti sbagli.
 calo nelle partenze, ci assiIl viaggio non è fatto per questo.
 curano che ad agosto le Il viaggio è l'ascolto del mondo.
 Di cose piccolissime soprattutto, e talvolcittà saranno ancora pieta di cose molto grandi. Non si tratta di ne. andare verso uno o più luoghi precisi, ma i più imprecisi possibile. Si tratta
 Ciononostante questo ridi imparare a perdersi, l'unica possibilità di incontrare, vedere, sentire, trovare mane il momento per soqualcosa. Quello che conosciamo,
 gnare nuove mete, per imo immaginiamo di conoscere, non lo troviamo, lo sappiamo già. maginarsi a esplorare luo-

ghi sperduti, ad assaporare strane pietanze. Viaggi che possono essere per luoghi lontanissimi, ma anche vicinissimi, inaspettatamente sorprendenti e raggiungibili con un treno o addirittura in bici. Tanti autori negli ultimi anni hanno cercato di raccogliere in voluminose guide i luoghi più strani, gli eventi più sorprendenti e le mete più nascoste dell'Italia e del mondo, permettendoci di spaziare con la mente e immaginare viaggi non convenzionali. Viaggi che sono momenti di vita, che sono terapie anti-stress, bagagli di ricordi, fughe dalla realtà o semplici momenti di stacco, cosicché al nostro ritorno tutto ci possa apparire più chiaro, visto sotto una nuova prospettiva. E se il viaggio dovrà essere rimandato all'anno prossimo, pazienza, i libri e le guide potranno tenerci compagnia e aiutarci a organizzare al meglio la tanto agognata partenza.

Travel Therapy. Come 
 scegliere il viaggio giusto al momento giusto di Brunini Federica, 
 Morellini Editore Ci sono luoghi che cambiano,
 se non la vita, almeno l'umore. Perché viaggiare fa bene. A patto di sapere dove andare. Quale meta per aggiustare
 un cuore spezzato? E quando ci siamo appena innamorati? E per curare il mal da ufficio? Una guida ironica per orientarsi nel mondo. Diagnosi, rimedi e itinerari da seguire suddivisi per criterio di distanza. Per conoscere
 un mondo che non pensavi esistesse.

101 viaggi straordinari 
 di Ceccato-Forlani - Newton Compton Spesso sono i dettagli – le storie e le leggende locali, gli incontri casuali – a rendere un viaggio un’esperienza unica, indelebile nella memoria. In questo libro troverete 101 straordinari suggerimenti, lontani dalle classiche mete turistiche. Feste indigene in mezzo alla foresta amazzonica, città che nascono dal nulla nel deserto del Nevada, arcipelaghi sconosciuti sulle rotte di Joseph Conrad, riti ancestrali, divinità potenti e capricciose che giocano con il destino degli uomini, cimiteri magici e molto altro ancora.

Roma, oltre i luoghi 
 comuni: Garbatella 
 di Katharina Gasterstadt Absolutely Free Editore Una guida interattiva sul quartiere di Roma "Garbatella" con prefazione di Giovanni Rivolta divisa in 16 tappe,
 6 argomenti, 1 mappa cliccabile,
 2 filmati e più di 100 foto. Tappe, percorsi, informazioni, aree tematiche, foto gallery e mappe interattive. Roma, oltre i luoghi comuni:
 per viaggiatori, non turisti.

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I P ERCORSI DI L ETTURA

Viaggi tra le righe Nicoletta Azzolini

Anche in digitale le guide
 e i percorsi di viaggio
 si moltiplicano e si specializzano, facendo scoprire al lettore i luoghi più strani, più lontani e inesplorati ma anche quelli vicini, così vicini che quasi se ne dimentica il valore.

Le vacanze si avvicinano. Le ferie sognate per tutto l'anno, il caldo, il mare, i viaggi. Mai come questo anno, però, le ferie Viaggiatori solitari 
 di Cristiano Denanni rischiano di saltare e i teleDelirium Edizioni giornali già segnalano un Se parti pensando di tornare, ti sbagli.
 calo nelle partenze, ci assiIl viaggio non è fatto per questo.
 curano che ad agosto le Il viaggio è l'ascolto del mondo.
 Di cose piccolissime soprattutto, e talvolcittà saranno ancora pieta di cose molto grandi. Non si tratta di ne. andare verso uno o più luoghi precisi, ma i più imprecisi possibile. Si tratta
 Ciononostante questo ridi imparare a perdersi, l'unica possibilità di incontrare, vedere, sentire, trovare mane il momento per soqualcosa. Quello che conosciamo,
 gnare nuove mete, per imo immaginiamo di conoscere, non lo troviamo, lo sappiamo già. maginarsi a esplorare luo-

ghi sperduti, ad assaporare strane pietanze. Viaggi che possono essere per luoghi lontanissimi, ma anche vicinissimi, inaspettatamente sorprendenti e raggiungibili con un treno o addirittura in bici. Tanti autori negli ultimi anni hanno cercato di raccogliere in voluminose guide i luoghi più strani, gli eventi più sorprendenti e le mete più nascoste dell'Italia e del mondo, permettendoci di spaziare con la mente e immaginare viaggi non convenzionali. Viaggi che sono momenti di vita, che sono terapie anti-stress, bagagli di ricordi, fughe dalla realtà o semplici momenti di stacco, cosicché al nostro ritorno tutto ci possa apparire più chiaro, visto sotto una nuova prospettiva. E se il viaggio dovrà essere rimandato all'anno prossimo, pazienza, i libri e le guide potranno tenerci compagnia e aiutarci a organizzare al meglio la tanto agognata partenza.

Travel Therapy. Come 
 scegliere il viaggio giusto al momento giusto di Brunini Federica, 
 Morellini Editore Ci sono luoghi che cambiano,
 se non la vita, almeno l'umore. Perché viaggiare fa bene. A patto di sapere dove andare. Quale meta per aggiustare
 un cuore spezzato? E quando ci siamo appena innamorati? E per curare il mal da ufficio? Una guida ironica per orientarsi nel mondo. Diagnosi, rimedi e itinerari da seguire suddivisi per criterio di distanza. Per conoscere
 un mondo che non pensavi esistesse.

101 viaggi straordinari 
 di Ceccato-Forlani - Newton Compton Spesso sono i dettagli – le storie e le leggende locali, gli incontri casuali – a rendere un viaggio un’esperienza unica, indelebile nella memoria. In questo libro troverete 101 straordinari suggerimenti, lontani dalle classiche mete turistiche. Feste indigene in mezzo alla foresta amazzonica, città che nascono dal nulla nel deserto del Nevada, arcipelaghi sconosciuti sulle rotte di Joseph Conrad, riti ancestrali, divinità potenti e capricciose che giocano con il destino degli uomini, cimiteri magici e molto altro ancora.

Roma, oltre i luoghi 
 comuni: Garbatella 
 di Katharina Gasterstadt Absolutely Free Editore Una guida interattiva sul quartiere di Roma "Garbatella" con prefazione di Giovanni Rivolta divisa in 16 tappe,
 6 argomenti, 1 mappa cliccabile,
 2 filmati e più di 100 foto. Tappe, percorsi, informazioni, aree tematiche, foto gallery e mappe interattive. Roma, oltre i luoghi comuni:
 per viaggiatori, non turisti.

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I BESTSELLER

Le promozioni

Le Classifiche

da tenere d’occhio Tra le offerte del mese spiccano due editori: il primo, Chiarelettere, propone in sconto il suo intero catalogo di saggi sull’attualità, la politica, la società. Il se-

dei libri digitali La top 5 dei maggiori eBook Store italiani nella settimana 24/6 - 30/6 Subito ai primi posti della classifica Khaled Housseini torna in Italia con il nuovo “E l’eco rispose” edito da Piemme. 1.
 Vita di una
 donna licenziosa di Saikaku, ES

1.
 E l'eco rispose
 di Khaled
 Hosseini
 Piemme

1.
 L'amore è un
 difetto meraviglioso di Graeme Simsion Longanesi

2.
 La forza del destino
 di Marco Vichi
 Guanda

2.
 Resistere non serve
 a niente di Walter Siti Rizzoli

2.
 Inferno
 di Dan Brown
 Mondadori

2.
 E l'eco rispose
 di Khaled Hosseini Edizioni Piemme

3.
 Come il mare
 di Wilbur Smith
 Longanesi

3.
 9 vite come i gatti di F. Taddia, M. Hack - BUR

3.
 Nel profondo di te
 di Sylvia Day
 Mondadori

4.
 Inferno
 di Dan Brown
 Mondadori

4.
 EEssere casalegglo. fine del mondo in 3, 2, 1 minuti
 di Diecimila.me
 ADD Editore

3.
 Un grande Paese: L'Italia tra vent'anni e chi la cambierà
 di Luca Sofri, BUR

4.
 Un regalo perfetto
 di Karen Swan
 Newton Compton Editori

4.
 Inferno
 di Dan Brown
 Mondadori

5.
 Un'estate d'amore
 di Allie Spencer
 Newton Compton Editori

5.
 E a mio nipote
 Albert lascio...
 di David Forrest
 Il Saggiatore

1.
 E l'eco rispose
 di Khaled
 Hosseini
 Edizioni Piemme

5.
 Appuntamento
 al buio
 di Danielle
 Steel
 Sperling & Kupfer

5.
 Un grande Paese:
 L'Italia tra 20 anni
 e chi la cambierà
 di Luca Sofri, BUR

Khaled Hosseini (Kabul, 4 marzo 1965),
 è uno scrittore e medico statunitense. Di origine afgana, pashtun, è nato a Kabul, dove
 ha vissuto la sua infanzia. È l'autore del bestseller “Il cacciatore di aquiloni”.La casa di
 produzione di Steven Spielberg, DreamWorks, ha acquistato i diritti di entrambi
 i romanzi, per trarne dei film.

condo editore, Laterza, propone in offerta un suo fiore all’occhiello, la collana Contromano, dedicata ai racconti di luoghi, città e paesi fatti da grandi scrittori. Tutti i titoli della collana sono disponibili fino al 31 luglio a €4,99.

14


I BESTSELLER

Le promozioni

Le Classifiche

da tenere d’occhio Tra le offerte del mese spiccano due editori: il primo, Chiarelettere, propone in sconto il suo intero catalogo di saggi sull’attualità, la politica, la società. Il se-

dei libri digitali La top 5 dei maggiori eBook Store italiani nella settimana 24/6 - 30/6 Subito ai primi posti della classifica Khaled Housseini torna in Italia con il nuovo “E l’eco rispose” edito da Piemme. 1.
 Vita di una
 donna licenziosa di Saikaku, ES

1.
 E l'eco rispose
 di Khaled
 Hosseini
 Piemme

1.
 L'amore è un
 difetto meraviglioso di Graeme Simsion Longanesi

2.
 La forza del destino
 di Marco Vichi
 Guanda

2.
 Resistere non serve
 a niente di Walter Siti Rizzoli

2.
 Inferno
 di Dan Brown
 Mondadori

2.
 E l'eco rispose
 di Khaled Hosseini Edizioni Piemme

3.
 Come il mare
 di Wilbur Smith
 Longanesi

3.
 9 vite come i gatti di F. Taddia, M. Hack - BUR

3.
 Nel profondo di te
 di Sylvia Day
 Mondadori

4.
 Inferno
 di Dan Brown
 Mondadori

4.
 EEssere casalegglo. fine del mondo in 3, 2, 1 minuti
 di Diecimila.me
 ADD Editore

3.
 Un grande Paese: L'Italia tra vent'anni e chi la cambierà
 di Luca Sofri, BUR

4.
 Un regalo perfetto
 di Karen Swan
 Newton Compton Editori

4.
 Inferno
 di Dan Brown
 Mondadori

5.
 Un'estate d'amore
 di Allie Spencer
 Newton Compton Editori

5.
 E a mio nipote
 Albert lascio...
 di David Forrest
 Il Saggiatore

1.
 E l'eco rispose
 di Khaled
 Hosseini
 Edizioni Piemme

5.
 Appuntamento
 al buio
 di Danielle
 Steel
 Sperling & Kupfer

5.
 Un grande Paese:
 L'Italia tra 20 anni
 e chi la cambierà
 di Luca Sofri, BUR

Khaled Hosseini (Kabul, 4 marzo 1965),
 è uno scrittore e medico statunitense. Di origine afgana, pashtun, è nato a Kabul, dove
 ha vissuto la sua infanzia. È l'autore del bestseller “Il cacciatore di aquiloni”.La casa di
 produzione di Steven Spielberg, DreamWorks, ha acquistato i diritti di entrambi
 i romanzi, per trarne dei film.

condo editore, Laterza, propone in offerta un suo fiore all’occhiello, la collana Contromano, dedicata ai racconti di luoghi, città e paesi fatti da grandi scrittori. Tutti i titoli della collana sono disponibili fino al 31 luglio a €4,99.

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I L LIBRO IN ANTEPRIMA

E mo

t’ammazzo

La stramba storia del commissario
 e del pugile
 che inventarono
 lo spaghetti noir

TAGLIATA in piccoli pezzi e lasciata a macerare nell’aceto di vino bianco. Oppure appiattita con il batticarne e messa a cuocere nel forno. Giannino Tulliani Frittozzi, Bibi per gli amici, guardava la ragazza della finestra di fronte e scuoteva la testa. Lei era così diversa dalle altre. No, con lei niente amore. Solo sesso. E se poi fosse arrivato l’amore, beh avrebbe sempre potuto arrostire quelle costolette così tenere. E servirle con lardo di Colonnata. L’amore? Già, certo, l’amore…

Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta. Bibi lo diceva sempre. O era Burt Lancaster ne “Il Gattopardo”? «È un vero bocconcino». Bibi se lo ripeteva da un’ora. Incollato alla finestra in quel soffocante pomeriggio d’agosto, tormentava con la mano un termometro da cucina. Il controllo della temperatura ha un’importanza fondamentale nella cottura delle carni. Poi lo posava sul tavolo e cominciava ad agitare il bicchiere dove aveva appe-

TITOLO

E MO T’AMMAZZO

AUTORE

GIORGIO CIMBRICO

FORMATO EBOOK

EPUB/MOBI

PREZZO

€ 4,99

PAGINE

272

COLLANA

GIALLO.DOC

na versato del ghiaccio e due dita di whisky. Era nervoso. Guardava quella ragazza dalla pelle chiara e ripensava all’ultima lite con il padre. «I sentimenti, Bibi. È questo il tuo grande problema. Ne sei totalmente privo. Non ti appassioni, non ti entusiasmi, non ti innamori. È mai possibile che non ti piaccia proprio niente della vita?» «Mi piace l’odore del napalm al mattino» «Maledizione Bibi, sei scemo? Questa è di Robert Duvall in “Apocalipse Now”. Per una volta, almeno con me, potresti usare le tue parole e non quelle di un film?» «Certo babbo. Quando vuoi che cominci?» «Diciamo da domani?» «Dopotutto, domani è un altro giorno»

Era stato in quel preciso momento che Galeazzo Tulliani Frittozzi aveva scagliato in direzione del figliolo il suo kasumi. Un oggetto raro, un pezzo da collezione disegnato dall’artista giapponese Ai Kobayashi. Oppure, se lo si volesse vedere da un’altra angolazione, un coltello di ventotto centimetri con lame in acciaio damascato a trentasette strati. Fosse stato centrato, ora Bibi non sarebbe più tra noi. Fortunatamente per lui, l’anziano genitore con il passare del tempo aveva perso la mira dei giorni migliori. Bibi aveva evitato il colpo ed era scappato via. Da allora, parliamo di tre settimane fa, non si erano più visti né sentiti. Era dura ammetterlo, ma il babbo aveva ragione. Era chiaro a tutti che Bibi fosse privo di sentimenti, nessuno però sapeva il perché. L’amore per lui era terreno proibito. Ogni volta che l’aveva provato, era stato assalito dal vecchio demone. Le sue passioni, donne e cucina, si erano fuse, creando un unico oggetto del desiderio. Le belle gambe di Sofia erano diventate cosciot15


I L LIBRO IN ANTEPRIMA

E mo

t’ammazzo

La stramba storia del commissario
 e del pugile
 che inventarono
 lo spaghetti noir

TAGLIATA in piccoli pezzi e lasciata a macerare nell’aceto di vino bianco. Oppure appiattita con il batticarne e messa a cuocere nel forno. Giannino Tulliani Frittozzi, Bibi per gli amici, guardava la ragazza della finestra di fronte e scuoteva la testa. Lei era così diversa dalle altre. No, con lei niente amore. Solo sesso. E se poi fosse arrivato l’amore, beh avrebbe sempre potuto arrostire quelle costolette così tenere. E servirle con lardo di Colonnata. L’amore? Già, certo, l’amore…

Fuoco e fiamme per un anno, e cenere per trenta. Bibi lo diceva sempre. O era Burt Lancaster ne “Il Gattopardo”? «È un vero bocconcino». Bibi se lo ripeteva da un’ora. Incollato alla finestra in quel soffocante pomeriggio d’agosto, tormentava con la mano un termometro da cucina. Il controllo della temperatura ha un’importanza fondamentale nella cottura delle carni. Poi lo posava sul tavolo e cominciava ad agitare il bicchiere dove aveva appe-

TITOLO

E MO T’AMMAZZO

AUTORE

GIORGIO CIMBRICO

FORMATO EBOOK

EPUB/MOBI

PREZZO

€ 4,99

PAGINE

272

COLLANA

GIALLO.DOC

na versato del ghiaccio e due dita di whisky. Era nervoso. Guardava quella ragazza dalla pelle chiara e ripensava all’ultima lite con il padre. «I sentimenti, Bibi. È questo il tuo grande problema. Ne sei totalmente privo. Non ti appassioni, non ti entusiasmi, non ti innamori. È mai possibile che non ti piaccia proprio niente della vita?» «Mi piace l’odore del napalm al mattino» «Maledizione Bibi, sei scemo? Questa è di Robert Duvall in “Apocalipse Now”. Per una volta, almeno con me, potresti usare le tue parole e non quelle di un film?» «Certo babbo. Quando vuoi che cominci?» «Diciamo da domani?» «Dopotutto, domani è un altro giorno»

Era stato in quel preciso momento che Galeazzo Tulliani Frittozzi aveva scagliato in direzione del figliolo il suo kasumi. Un oggetto raro, un pezzo da collezione disegnato dall’artista giapponese Ai Kobayashi. Oppure, se lo si volesse vedere da un’altra angolazione, un coltello di ventotto centimetri con lame in acciaio damascato a trentasette strati. Fosse stato centrato, ora Bibi non sarebbe più tra noi. Fortunatamente per lui, l’anziano genitore con il passare del tempo aveva perso la mira dei giorni migliori. Bibi aveva evitato il colpo ed era scappato via. Da allora, parliamo di tre settimane fa, non si erano più visti né sentiti. Era dura ammetterlo, ma il babbo aveva ragione. Era chiaro a tutti che Bibi fosse privo di sentimenti, nessuno però sapeva il perché. L’amore per lui era terreno proibito. Ogni volta che l’aveva provato, era stato assalito dal vecchio demone. Le sue passioni, donne e cucina, si erano fuse, creando un unico oggetto del desiderio. Le belle gambe di Sofia erano diventate cosciot15


ti da fare arrosto con le patate, davvero deliziose. La pancia piatta di Lucilla si era trasformata in trippa alla romana, ma forse quella volta aveva esagerato con il peperoncino. Le costolette sensuali di Amanda erano state spuntature perfette per il barbecue. Giannino, come suo padre, era uno chef. Uno di successo. Proprietario di un ristorante a Testaccio, nel cuore di Roma, vicino al vecchio mattatoio. Cucina di qualità tutti i giorni. Se eri davvero fortunato, potevi capitare lì in qualche serata speciale. Quelle in cui il polpettone in crosta non era necessariamente fatto con carne di manzo. Alto, magro, folti capelli neri. Un bel viso, occhi grandi, naso affilato, labbra leggermente carnose. C’era qualcosa di femminile in lui. Ma non c’erano dubbi, alle donne piaceva. Tanto. E Bibi ne approfittava. Le circuiva, le accalappiava, ci usciva a cena, le invitava in casa, le portava a letto. Se la cosa finiva lì, potevano tornare indietro con le loro gambe. Se invece scattava l’amore, il posto di quelle gambe sarebbe stato nel forno. CLARA, la ragazza della finestra di fronte, continuava a cercare qualcosa da mettersi. Si muoveva pigramente in quell’appartamento al terzo piano di un palazzo inizio Novecento. Uno dei

cinque, nel rione Prati, di proprietà della famiglia Tulliani Frittozzi. Al momento indossava una sottoveste abbastanza corta da lasciare scoperta gran parte delle cosce. Era stato il bianco di quella carne da latte a entusiasmare Bibi. Voleva conoscerla, scoprire il suo nome, praticare sesso sfrenato e poi decidere cosa fare. Lei girava per casa mezza nuda. Non sapeva che due occhi grandi e pieni di passione la stavano osservando da almeno un’ora.

«Sì, magari una brava giornalista è anche quella che riesce a scrivere

Ah, se suo padre fosse stato lì, avrebbe capito quanto fosse ingiusto dire che il povero Bibi non aveva sentimenti. E quello allora, cos’era? Clara era piccolina, bionda, capelli corti, formosa, occhi verdi e pieni di vita. Collaborava con la redazione sportiva di un grande quotidiano politico. Giornalista sarebbe stata una definizione azzardata. Forse era esagerato anche il verbo lavorare. Diciamo che passava gran parte del tempo aspettando una telefonata. La chiamavano, le chiedevano di andare a una conferenza stampa, alla presentazione di un torneo di basket, all’apertura di un nuovo circolo di tennis.

Bibi quella sera l’aveva vista rispondere al telefono, fare un piccolo salto di gioia, stringere i pugni, portarli con un breve scatto verso la testa, per poi bloccarli a cinque centimetri dalle tempie e, messa giù la cornetta, esibirsi in una piccola danza.

«Clara, dieci righe in cronaca locale. Ricordatelo, non una di più. Una brava giornalista è quella che rispetta le misure»

qualcosa di più di dieci righe» «Clara, ci risiamo? Vuoi che chiami qualcun altro? Lo sai benissimo quanto è lunga la fila di collaboratori che aspetta di prendere il tuo posto». «Va bene, vado e trasmetto le dieci righe prima possibile. Come al solito»

«Clara, è la tua occasione» «Cosa c’è, stavolta le righe sono diventate quindici?» «Devi intervistare Alan Sherman, il nuovo attaccante della Roma. Arriva a Fiumicino alle 21.15, con un volo della British Airways proveniente da Londra. Al giornale si sono ammalati in tre, ho soltanto il notturno. Vai, gli fai qualche domanda e ci mandi settanta righe per l’edizione nazionale. Perché tu l’inglese lo parli, vero?» «Certo, corro»

Altro non era riuscita a dire. Erano le 19.30, aveva il tempo per prepararsi e andare in aeroporto. Problemi? No, anche se lei e l’inglese avevano lo stesso rapporto che Bibi aveva con il genere femminile. Lo faceva a pezzi. Ma un’occasione così non poteva lasciarsela scappare senza neppure averci provato. ALLA Garbatella, dall’altra parte della città, Ugo Ceccarelli stava vivendo un momento magico. Seduto sulla tazza del bagno, leggeva Dylan Dog. Cosa poteva chiedere di più alla vita? Eppure ogni tanto, diciamo ogni sei pagine, avvertiva una strana sensazione. Non aveva ancora sentito Clara. Stavano assieme da poco più di dieci anni. 17 giugno 2001, una data che non avrebbe mai dimenticato. Quel giorno la Roma aveva vinto il terzo scudetto. Lei gli telefonava tutte le sere, si raccontavano i fatti della giornata e poi decidevano dove vedersi. Stavolta, niente. Quel silenzio non lo convinceva. Aveva provato a chiamarla, ma il telefonino aveva squillato a vuoto. Avrebbe ritentato tra un po’, ora aveva cose più importanti da fare. Dylan Dog e il suo assistente Groucho erano impegnati nell’ennesima discussione e quel personaggio, disegnato come il vec16


ti da fare arrosto con le patate, davvero deliziose. La pancia piatta di Lucilla si era trasformata in trippa alla romana, ma forse quella volta aveva esagerato con il peperoncino. Le costolette sensuali di Amanda erano state spuntature perfette per il barbecue. Giannino, come suo padre, era uno chef. Uno di successo. Proprietario di un ristorante a Testaccio, nel cuore di Roma, vicino al vecchio mattatoio. Cucina di qualità tutti i giorni. Se eri davvero fortunato, potevi capitare lì in qualche serata speciale. Quelle in cui il polpettone in crosta non era necessariamente fatto con carne di manzo. Alto, magro, folti capelli neri. Un bel viso, occhi grandi, naso affilato, labbra leggermente carnose. C’era qualcosa di femminile in lui. Ma non c’erano dubbi, alle donne piaceva. Tanto. E Bibi ne approfittava. Le circuiva, le accalappiava, ci usciva a cena, le invitava in casa, le portava a letto. Se la cosa finiva lì, potevano tornare indietro con le loro gambe. Se invece scattava l’amore, il posto di quelle gambe sarebbe stato nel forno. CLARA, la ragazza della finestra di fronte, continuava a cercare qualcosa da mettersi. Si muoveva pigramente in quell’appartamento al terzo piano di un palazzo inizio Novecento. Uno dei

cinque, nel rione Prati, di proprietà della famiglia Tulliani Frittozzi. Al momento indossava una sottoveste abbastanza corta da lasciare scoperta gran parte delle cosce. Era stato il bianco di quella carne da latte a entusiasmare Bibi. Voleva conoscerla, scoprire il suo nome, praticare sesso sfrenato e poi decidere cosa fare. Lei girava per casa mezza nuda. Non sapeva che due occhi grandi e pieni di passione la stavano osservando da almeno un’ora.

«Sì, magari una brava giornalista è anche quella che riesce a scrivere

Ah, se suo padre fosse stato lì, avrebbe capito quanto fosse ingiusto dire che il povero Bibi non aveva sentimenti. E quello allora, cos’era? Clara era piccolina, bionda, capelli corti, formosa, occhi verdi e pieni di vita. Collaborava con la redazione sportiva di un grande quotidiano politico. Giornalista sarebbe stata una definizione azzardata. Forse era esagerato anche il verbo lavorare. Diciamo che passava gran parte del tempo aspettando una telefonata. La chiamavano, le chiedevano di andare a una conferenza stampa, alla presentazione di un torneo di basket, all’apertura di un nuovo circolo di tennis.

Bibi quella sera l’aveva vista rispondere al telefono, fare un piccolo salto di gioia, stringere i pugni, portarli con un breve scatto verso la testa, per poi bloccarli a cinque centimetri dalle tempie e, messa giù la cornetta, esibirsi in una piccola danza.

«Clara, dieci righe in cronaca locale. Ricordatelo, non una di più. Una brava giornalista è quella che rispetta le misure»

qualcosa di più di dieci righe» «Clara, ci risiamo? Vuoi che chiami qualcun altro? Lo sai benissimo quanto è lunga la fila di collaboratori che aspetta di prendere il tuo posto». «Va bene, vado e trasmetto le dieci righe prima possibile. Come al solito»

«Clara, è la tua occasione» «Cosa c’è, stavolta le righe sono diventate quindici?» «Devi intervistare Alan Sherman, il nuovo attaccante della Roma. Arriva a Fiumicino alle 21.15, con un volo della British Airways proveniente da Londra. Al giornale si sono ammalati in tre, ho soltanto il notturno. Vai, gli fai qualche domanda e ci mandi settanta righe per l’edizione nazionale. Perché tu l’inglese lo parli, vero?» «Certo, corro»

Altro non era riuscita a dire. Erano le 19.30, aveva il tempo per prepararsi e andare in aeroporto. Problemi? No, anche se lei e l’inglese avevano lo stesso rapporto che Bibi aveva con il genere femminile. Lo faceva a pezzi. Ma un’occasione così non poteva lasciarsela scappare senza neppure averci provato. ALLA Garbatella, dall’altra parte della città, Ugo Ceccarelli stava vivendo un momento magico. Seduto sulla tazza del bagno, leggeva Dylan Dog. Cosa poteva chiedere di più alla vita? Eppure ogni tanto, diciamo ogni sei pagine, avvertiva una strana sensazione. Non aveva ancora sentito Clara. Stavano assieme da poco più di dieci anni. 17 giugno 2001, una data che non avrebbe mai dimenticato. Quel giorno la Roma aveva vinto il terzo scudetto. Lei gli telefonava tutte le sere, si raccontavano i fatti della giornata e poi decidevano dove vedersi. Stavolta, niente. Quel silenzio non lo convinceva. Aveva provato a chiamarla, ma il telefonino aveva squillato a vuoto. Avrebbe ritentato tra un po’, ora aveva cose più importanti da fare. Dylan Dog e il suo assistente Groucho erano impegnati nell’ennesima discussione e quel personaggio, disegnato come il vec16


chio attore comico, lo divertiva proprio tanto. Una donna poteva aspettare, avrebbe richiamato a fumetto finito. Non senza fatica, Clara aveva trovato qualcosa da mettersi. Un paio di jeans e una maglietta che aveva comprato in quel viaggio a Las Vegas con Gino, ragazzo un po’ volgare ma bravo a letto. Si era divertita davvero e ogni volta che indossava quella T-shirt le venivano in mente Gino, le folli notti passate a giocare a Blackjack, l’attesa dell’alba facendo l’amore, le lunghe dormite, le luci di quella città che sembrava un Luna Park. BIBI era pronto a cacciare. Aveva mandato giù il whisky, si era messo la giacca bianca di lino sulla camicia azzurra con i primi due bottoni fuori dall’asola, aveva aperto la porta di casa e si era trovato davanti suo fratello più grande, Giuseppe Tulliani Frittozzi detto Peppe. Un concentrato record di problemi e malattie. Peppe era affetto da onicofagia. Si mangiava le unghie. Dicono che tutto fosse cominciato da piccolo, dopo la nascita di Bibi. L’amore dei genitori che si spostava da uno all’altro dei figli, affermavano gli psicologi, era stato all’origine di un senso d’ansia crescente nel bambino. Forse avrebbero formulato una diagnosi diversa se avessero saputo che Bibi, prima di andare a dormire, lo

picchiava ogni sera con il suo Pinocchio. Burattino in legno pesante!

«Perché tu con le donne come ti comporti?»

Peppe soffriva, tra l’altro, anche di tricotillomania. Si strappava intere ciocche di capelli. I medici dicevano che lo faceva per un bisogno di compensazione affettiva. Anche qui, gli illustri scienziati ignoravano il fatto che Bibi lo avesse iniziato alla pratica alla tenera età di sette anni, minacciando, se non avesse ubbidito, di torturarlo con un coltello durante la notte.

«Lasciamo perdere»

Peppe (forse qualche disturbo glielo aveva regalato anche questo diminutivo) non era molto equilibrato neppure adesso che di anni ne aveva ventotto. E quando si trovava in difficoltà, quando unghie da mangiare e capelli da strappare non gli bastavano più, chiedeva aiuto al fratellino. Era l’esempio più convincente di come la sindrome di Stoccolma non fosse un’invenzione degli psichiatri. «Voglio fare sesso» «Sono lusingato» «Bibi, non fare il cretino. Mi servono soldi » «Peppe, è mai possibile che per fare sesso devi pagare?»

«Bibi, dai. Mi bastano cento euro» «Peppe, vado di fretta. Devo incontrare un’amica» «Bibi, posso venire con te?» «Non vado in giro con uno squilibrato» «Allora dammi cento euro» «Eccoli, ma è l’ultima volta» Peppe era entrato in ascensore ed era scomparso. Per almeno una settimana non si sarebbe rivisto da quelle parti. Bibi era sceso fischiettando, sentiva già il brivido della nuova avventura. A ogni rampa di scale si ripeteva la stessa domanda. Cosa devo fare per agganciare quella ragazza? In realtà era stato più semplice di quanto avesse pensato. Lei era uscita di corsa dal portone, si era diretta verso una Yaris d’annata, aveva aperto la borsa ed aveva visto scivolare le chiavi della macchina nel tombino accanto al marciapiede. Avrebbe voluto chiamare un taxi, ma non riusciva a trovare il cellulare. Maledizione, l’aveva lasciato da Carlotta, l’amica del cuore che era andata a salutare nel pomeriggio prima che partisse per Barcello-

na. Il telefonino di Clara sarebbe rimasto in casa di Carlotta fino al suo ritorno. Tra due settimane. La rabbia aveva innescato una reazione a catena. Clara aveva stretto I denti, aperto la bocca solo per lanciare urla agghiaccianti, preso a pugni l’auto, provato a mettere la sua manina nella feritoia, alzato lo sguardo al cielo. Pausa di due secondi, per poi ricominciare per intero il giro. Denti, bocca, urla, pugni, manina, sguardo. Un delirio. Bibi sorrideva. Si era avvicinato lentamente, aveva attraversato la strada con passo sicuro, le aveva poggiato delicatamente la mano su una spalla e poi con un “tono 7, esterno sera”, la sua migliore voce da playboy, le aveva sussurrato. «Signorina, serve aiuto?» «Non mi rompa le palle, non è il momento. Si levi di torno». «Signorina, vuole che l’accompagni da qualche parte?» «Sì, all’aeroporto di Fiumicino. Ma di corsa, ho fretta». Clara l’aveva detto tutto d’un fiato, poi era tornata al suo giro di imprecazioni. Bibi le aveva voltato le spalle, aveva fatto dieci passi, aveva aperto la BMW 17


chio attore comico, lo divertiva proprio tanto. Una donna poteva aspettare, avrebbe richiamato a fumetto finito. Non senza fatica, Clara aveva trovato qualcosa da mettersi. Un paio di jeans e una maglietta che aveva comprato in quel viaggio a Las Vegas con Gino, ragazzo un po’ volgare ma bravo a letto. Si era divertita davvero e ogni volta che indossava quella T-shirt le venivano in mente Gino, le folli notti passate a giocare a Blackjack, l’attesa dell’alba facendo l’amore, le lunghe dormite, le luci di quella città che sembrava un Luna Park. BIBI era pronto a cacciare. Aveva mandato giù il whisky, si era messo la giacca bianca di lino sulla camicia azzurra con i primi due bottoni fuori dall’asola, aveva aperto la porta di casa e si era trovato davanti suo fratello più grande, Giuseppe Tulliani Frittozzi detto Peppe. Un concentrato record di problemi e malattie. Peppe era affetto da onicofagia. Si mangiava le unghie. Dicono che tutto fosse cominciato da piccolo, dopo la nascita di Bibi. L’amore dei genitori che si spostava da uno all’altro dei figli, affermavano gli psicologi, era stato all’origine di un senso d’ansia crescente nel bambino. Forse avrebbero formulato una diagnosi diversa se avessero saputo che Bibi, prima di andare a dormire, lo

picchiava ogni sera con il suo Pinocchio. Burattino in legno pesante!

«Perché tu con le donne come ti comporti?»

Peppe soffriva, tra l’altro, anche di tricotillomania. Si strappava intere ciocche di capelli. I medici dicevano che lo faceva per un bisogno di compensazione affettiva. Anche qui, gli illustri scienziati ignoravano il fatto che Bibi lo avesse iniziato alla pratica alla tenera età di sette anni, minacciando, se non avesse ubbidito, di torturarlo con un coltello durante la notte.

«Lasciamo perdere»

Peppe (forse qualche disturbo glielo aveva regalato anche questo diminutivo) non era molto equilibrato neppure adesso che di anni ne aveva ventotto. E quando si trovava in difficoltà, quando unghie da mangiare e capelli da strappare non gli bastavano più, chiedeva aiuto al fratellino. Era l’esempio più convincente di come la sindrome di Stoccolma non fosse un’invenzione degli psichiatri. «Voglio fare sesso» «Sono lusingato» «Bibi, non fare il cretino. Mi servono soldi » «Peppe, è mai possibile che per fare sesso devi pagare?»

«Bibi, dai. Mi bastano cento euro» «Peppe, vado di fretta. Devo incontrare un’amica» «Bibi, posso venire con te?» «Non vado in giro con uno squilibrato» «Allora dammi cento euro» «Eccoli, ma è l’ultima volta» Peppe era entrato in ascensore ed era scomparso. Per almeno una settimana non si sarebbe rivisto da quelle parti. Bibi era sceso fischiettando, sentiva già il brivido della nuova avventura. A ogni rampa di scale si ripeteva la stessa domanda. Cosa devo fare per agganciare quella ragazza? In realtà era stato più semplice di quanto avesse pensato. Lei era uscita di corsa dal portone, si era diretta verso una Yaris d’annata, aveva aperto la borsa ed aveva visto scivolare le chiavi della macchina nel tombino accanto al marciapiede. Avrebbe voluto chiamare un taxi, ma non riusciva a trovare il cellulare. Maledizione, l’aveva lasciato da Carlotta, l’amica del cuore che era andata a salutare nel pomeriggio prima che partisse per Barcello-

na. Il telefonino di Clara sarebbe rimasto in casa di Carlotta fino al suo ritorno. Tra due settimane. La rabbia aveva innescato una reazione a catena. Clara aveva stretto I denti, aperto la bocca solo per lanciare urla agghiaccianti, preso a pugni l’auto, provato a mettere la sua manina nella feritoia, alzato lo sguardo al cielo. Pausa di due secondi, per poi ricominciare per intero il giro. Denti, bocca, urla, pugni, manina, sguardo. Un delirio. Bibi sorrideva. Si era avvicinato lentamente, aveva attraversato la strada con passo sicuro, le aveva poggiato delicatamente la mano su una spalla e poi con un “tono 7, esterno sera”, la sua migliore voce da playboy, le aveva sussurrato. «Signorina, serve aiuto?» «Non mi rompa le palle, non è il momento. Si levi di torno». «Signorina, vuole che l’accompagni da qualche parte?» «Sì, all’aeroporto di Fiumicino. Ma di corsa, ho fretta». Clara l’aveva detto tutto d’un fiato, poi era tornata al suo giro di imprecazioni. Bibi le aveva voltato le spalle, aveva fatto dieci passi, aveva aperto la BMW 17


M3 Cabrio, era salito, aveva tirato giù la capote. «Signorina, io sono pronto. Non 
 viene?» Lei l’aveva guardato stupita e in una frazione di secondo aveva deciso che era meglio rischiare una corsa in auto con uno sconosciuto che dire al caporedattore che rinunciava al servizio. Dopo il primo passo però, aveva visto quel ragazzo uscire dall’auto. «Ci ha ripensato?» «No, sto solo facendo il giro per aprirle la portiera». «È davvero gentile, grazie». «Salga pure, sentodi potermi fidare di lei. Anche se l’ultima volta che mi sono fidato di una pupa è stato a Parigi nel ’40. È uscita per comprare un fiasco di vino, e due ore dopo i tedeschi hanno invaso la Francia». Lei aveva riso. Quelle parole erano di Peter Falk in “Invito a cena con delitto”. Ma Clara non lo sapeva. E non era l’unica cosa che non sapesse. «Mr Sherman, Roma, good, no?»

Alan Sherman, ragazzone di centonovantadue centimetri per 80 chili, guardava incuriosito quella ragazza. Bellina, ma parlava una lingua misteriosa. Appena uscito dall’area arrivi, scortato da due omoni che dovevano tutelarne la privacy, l’aveva vista correre verso di lui. Quella biondina aveva lo sguardo da disperata e lui aveva ceduto. A gesti, aveva capito che si sarebbe trattato di un’intervista veloce. A parole, ancora non aveva capito niente.

«A meraviglia, grazie a lei. È il mio salvatore».

«Mr Sherman, Roma, scudetto, tu forte, thank you».

«Amò, ma ndo cacchio stai?»

Era stato quel signore così gentile, quello che l’aveva fatta volare a bassa quota da Roma centro a Fiumicino aeroporto, a toglierla ancora una volta dai guai. Le aveva chiesto di formulare le domande in italiano, alla traduzione ci avrebbe pensato lui. Una vera magia. L’inglese, nel senso del calciatore non della lingua, era stato gentile. Aveva detto anche un paio di cose buone per un titolo. Clara lo aveva ringraziato, poi aveva ringraziato Bibi e si era messa a scrivere. Aveva trasmesso il servizio collegandosi con il Wi-Fi dell’aeroporto e finalmente aveva cominciato a rilassarsi. «Tutto a posto, signorina?»

«Bene, adesso dobbiamo festeggiare. Ci vuole una cena degna dello scoop del giorno». «Non so. Prima dovrei chiamare il mio fidanzato». «Faccia pure, ecco il telefonino».

cendeva la pipa e si lasciava avvolgere dalla vecchia poltrona dell’ufficio. Sfogliava distratto le pagine, non c’era mai un titolo che catturasse l’attenzione. Gli sembrava tutto così banale. Fino a quando non si rovinava l’umore leggendo la cronaca locale. Da una settimana l’apertura era sempre riservata agli articoli di Carlo Stancarelli. Lo specialista di nera.

Ugo aveva risposto al secondo squillo.

«Sto lavorando, sono a Fiumicino. È meglio se ci vediamo domani». «Vabbè amò. Mo me vedo a partita registrata da Roma e poi me ne vado a dormì. Avemo preso ‘n inglese. È ‘n fenomeno. Deve esse arivato oggi». «Ciao, Ugo». «A domani, amò». Clara aveva restituito il cellulare a Bibi. «Possiamo andare». IL COMMISSARIO Giovanni Strambelli aveva l’abitudine di leggere il giornale la sera, finito il lavoro. Prima però beveva mezzo bicchiere di succo d’arancia e mandava giù una pasticca contro l’allergia al mondo. Poi, si ac-

SULLA CALDA ESTATE ROMANA L’INCUBO DEL SERIAL KILLER Il sommario aveva il chiaro compito di alzare la pressione di Giovanni. “Negli ultimi dodici mesi scomparse tre ragazze. I giovani hanno paura la polizia non li protegge” Erano cinque anni che Strambelli comandava il XV Distretto Prati e di crimini ne aveva risolti tanti. Ma quel caso sembrava un mistero senza soluzione. Le ragazze erano morte e il colpevole era sicuramente un serial killer, su questo non aveva dubbi. Le vittime avevano numerosi elementi in comune. 
 Bianche, età tra i ventidue e i ventisei anni, bionde, belle, di estrazione borghese. E, maledizione, abitavano tutte in zona Prati.

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M3 Cabrio, era salito, aveva tirato giù la capote. «Signorina, io sono pronto. Non 
 viene?» Lei l’aveva guardato stupita e in una frazione di secondo aveva deciso che era meglio rischiare una corsa in auto con uno sconosciuto che dire al caporedattore che rinunciava al servizio. Dopo il primo passo però, aveva visto quel ragazzo uscire dall’auto. «Ci ha ripensato?» «No, sto solo facendo il giro per aprirle la portiera». «È davvero gentile, grazie». «Salga pure, sentodi potermi fidare di lei. Anche se l’ultima volta che mi sono fidato di una pupa è stato a Parigi nel ’40. È uscita per comprare un fiasco di vino, e due ore dopo i tedeschi hanno invaso la Francia». Lei aveva riso. Quelle parole erano di Peter Falk in “Invito a cena con delitto”. Ma Clara non lo sapeva. E non era l’unica cosa che non sapesse. «Mr Sherman, Roma, good, no?»

Alan Sherman, ragazzone di centonovantadue centimetri per 80 chili, guardava incuriosito quella ragazza. Bellina, ma parlava una lingua misteriosa. Appena uscito dall’area arrivi, scortato da due omoni che dovevano tutelarne la privacy, l’aveva vista correre verso di lui. Quella biondina aveva lo sguardo da disperata e lui aveva ceduto. A gesti, aveva capito che si sarebbe trattato di un’intervista veloce. A parole, ancora non aveva capito niente.

«A meraviglia, grazie a lei. È il mio salvatore».

«Mr Sherman, Roma, scudetto, tu forte, thank you».

«Amò, ma ndo cacchio stai?»

Era stato quel signore così gentile, quello che l’aveva fatta volare a bassa quota da Roma centro a Fiumicino aeroporto, a toglierla ancora una volta dai guai. Le aveva chiesto di formulare le domande in italiano, alla traduzione ci avrebbe pensato lui. Una vera magia. L’inglese, nel senso del calciatore non della lingua, era stato gentile. Aveva detto anche un paio di cose buone per un titolo. Clara lo aveva ringraziato, poi aveva ringraziato Bibi e si era messa a scrivere. Aveva trasmesso il servizio collegandosi con il Wi-Fi dell’aeroporto e finalmente aveva cominciato a rilassarsi. «Tutto a posto, signorina?»

«Bene, adesso dobbiamo festeggiare. Ci vuole una cena degna dello scoop del giorno». «Non so. Prima dovrei chiamare il mio fidanzato». «Faccia pure, ecco il telefonino».

cendeva la pipa e si lasciava avvolgere dalla vecchia poltrona dell’ufficio. Sfogliava distratto le pagine, non c’era mai un titolo che catturasse l’attenzione. Gli sembrava tutto così banale. Fino a quando non si rovinava l’umore leggendo la cronaca locale. Da una settimana l’apertura era sempre riservata agli articoli di Carlo Stancarelli. Lo specialista di nera.

Ugo aveva risposto al secondo squillo.

«Sto lavorando, sono a Fiumicino. È meglio se ci vediamo domani». «Vabbè amò. Mo me vedo a partita registrata da Roma e poi me ne vado a dormì. Avemo preso ‘n inglese. È ‘n fenomeno. Deve esse arivato oggi». «Ciao, Ugo». «A domani, amò». Clara aveva restituito il cellulare a Bibi. «Possiamo andare». IL COMMISSARIO Giovanni Strambelli aveva l’abitudine di leggere il giornale la sera, finito il lavoro. Prima però beveva mezzo bicchiere di succo d’arancia e mandava giù una pasticca contro l’allergia al mondo. Poi, si ac-

SULLA CALDA ESTATE ROMANA L’INCUBO DEL SERIAL KILLER Il sommario aveva il chiaro compito di alzare la pressione di Giovanni. “Negli ultimi dodici mesi scomparse tre ragazze. I giovani hanno paura la polizia non li protegge” Erano cinque anni che Strambelli comandava il XV Distretto Prati e di crimini ne aveva risolti tanti. Ma quel caso sembrava un mistero senza soluzione. Le ragazze erano morte e il colpevole era sicuramente un serial killer, su questo non aveva dubbi. Le vittime avevano numerosi elementi in comune. 
 Bianche, età tra i ventidue e i ventisei anni, bionde, belle, di estrazione borghese. E, maledizione, abitavano tutte in zona Prati.

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L ETTORI E T ABLET

Roba da reader Nicoletta Azzolini

Le ultime notizie dal mondo degli eBook reader e dei tablet, per essere sempre aggiornati sulla nuova tecnologia e i nuovi progetti nell’ambito della lettura digitale. Differenziarsi dai tanti tablet sul mercato diventa sempre più difficile. La Panasonic, però,
 con il suo nuovo ToughBook ha trovato una
 nuova chiave di sviluppo rendendo il suo nuovo prodotto resistente all’acqua, alle alte
 e alle basse temperature, alle cadute.
 Un esempio di utilizzo perfetto: in cucina tra
 i fornelli con la propria app di ricette preferita!

Dopo risultati parecchio deludenti,
 la Barnes&Noble ha deciso di rinunciare
 alla produzione dei suoi Nook HD e HD+,
 puntando solo ai propri eBook Reader.

La Nintendo annuncia il futuro lancio di uno store dedicato solo agli eBook (in particolare per bambini) per le proprie consolle 3ds e WiiU.
 
 Le notizie sono ancora piuttosto vaghe, ma il primo paese a beneficiare di questa novità sarà naturalmente il Giappone e pare che l’azienda si sia già accordata con un importante editore nipponico, Dai Nippon Printing. Il negozio dovrebe partire con almeno 300 titoli in catalogo con prezzi che oscilleranno fra i 700 e gli 800 yen (al cambio attuale tra €5,40 e €6,20)

visita il sito absolutelyfree.it 19


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 Le notizie sono ancora piuttosto vaghe, ma il primo paese a beneficiare di questa novità sarà naturalmente il Giappone e pare che l’azienda si sia già accordata con un importante editore nipponico, Dai Nippon Printing. Il negozio dovrebe partire con almeno 300 titoli in catalogo con prezzi che oscilleranno fra i 700 e gli 800 yen (al cambio attuale tra €5,40 e €6,20)

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N EWS

in pratica si sfrutta un certo voltaggio per modificare la tensione superficiale dei liquidi di cui lo schermo è composto.

Into the net

Stephen King dice no al digitale

gitale. Forse, in futuro, ma per il momento lasciamo che la gente compri in una vera libreria» ha dichiarato King al Wall Street Journal.

L’AIE contro il Decreto Profumo Con un comunicato ufficiale l’AIE si è pronunciata contraria al Decreto Profumo, in particolare su due punti: 1 – introduzione dei libri

Amazon compra 
 Liquavista

Amazon ha confermato di aver acquistato da Samsung Liquavista, un'azienda che produce particolari schermi a colori pensati per device portatili quali smart-

Stephen King non pubblicherà una versione eBook del suo nuovo romanzo, Joyland, atteso nelle librerie il 4 giugno. «Per ora non ho pensato alla versione di-

digitali nelle classi prime delle elementari e delle medie; 2 – l’abbassamento del 30% dei tetti di spesa

Ecco Libro/Mania, la piattaforma di selfpublishing made in Italy

DeAgostini e NewtonCompton hanno fondato Libromania, società per la promozione di libri loro e di terzi e hanno annunciato l’uscita di Libro/Mania, la piattaforma tutta italiana di assisted self-publishing.
 L’autore che carica gratis il proprio testo sulla piattaforma riceverà supporto dal team di editors fornito da Libro/ Mania con tanto di correzione della bozza, editing

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phone, tablet e eReader. La particolare tecnologia degli schermi in questione si chiama Electrowetting:

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gitale. Forse, in futuro, ma per il momento lasciamo che la gente compri in una vera libreria» ha dichiarato King al Wall Street Journal.

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 Liquavista

Amazon ha confermato di aver acquistato da Samsung Liquavista, un'azienda che produce particolari schermi a colori pensati per device portatili quali smart-

Stephen King non pubblicherà una versione eBook del suo nuovo romanzo, Joyland, atteso nelle librerie il 4 giugno. «Per ora non ho pensato alla versione di-

digitali nelle classi prime delle elementari e delle medie; 2 – l’abbassamento del 30% dei tetti di spesa

Ecco Libro/Mania, la piattaforma di selfpublishing made in Italy

DeAgostini e NewtonCompton hanno fondato Libromania, società per la promozione di libri loro e di terzi e hanno annunciato l’uscita di Libro/Mania, la piattaforma tutta italiana di assisted self-publishing.
 L’autore che carica gratis il proprio testo sulla piattaforma riceverà supporto dal team di editors fornito da Libro/ Mania con tanto di correzione della bozza, editing

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phone, tablet e eReader. La particolare tecnologia degli schermi in questione si chiama Electrowetting:

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Impennata per gli eBook in Italia
 Cresce il mercato dei libri digitali in Italia: raddoppiano in poco meno di sei mesi i titoli disponibili in ebook (oggi sono 60.598, l’8,3% dei titoli in commercio), prodotti da circa 2mila editori (1.978 per la precisione). Rappresentavano a dicembre l’1,8% del mercato trade del libro, in crescita dell’89% sull’anno precedente. Oggi il 44,6% delle novità italiane sono pubblicate anche in versione digitale. Sono solo alcuni dei dati resi noti (le cifre a cura dell’Ufficio studi AIE sono in allegato) alla sesta edizione di Editech, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e in corso a Milano per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto e le prospettive dell’editoria in termini di innovazione tecnologica. 
 Numeri in crescita sia per la lettura (+45,5% i lettori in digitale sull’anno precedente) che per l’acquisto (+63,1% rispetto al 2011). L’ebook in Italia è ancora preferito dagli uomini: il 61,5% legge almeno un ebook (mentre il 48,3% legge un libro di carta).

vario, promozione e post-editing. Il tutto gratis per l’autore.

Qual è l’eBook più diffuso a mondo? Il catalogo Ikea. La cadenza è rarefatta ma

l'impatto è enorme: 
 la pubblicazione periodica digitale più diffusa al mondo esce infatti una sola volta l'anno ma nella sua ultima edizione, quella 2013, ha raggiunto i 212

Editoria: per Giulio Anselmi è crisi vera.
 Riduzione di pubblicità, numero di copie di quotidiani vendute e dato ancor più grave di lettori, calo dell'occupazione e delle retribuzioni del settore e, last but not least, diminuzione perfino degli stabilimenti di stampa e previsioni nere per il futuro prossimo. È il quadro di una crisi lunga, quello che è stato tratteggiato nella prima giornata della Conferenza internazionale dell'industria editoriale e della stampa a Bergamo.
 «Bisogna mantenere alto l'interesse per la carta stampata, che resta il core business ben conosciuto e sperimentato e tuttora produce oltre il 90% dei ricavi» ha sottolineato il presidente degli editori e dell’ANSA Anselmi «È però importante investire sugli sviluppi tecnologici e comportamentali legati ai nuovi media». Anselmi ha lanciato un appello alla politica spiegando che «l'informazione è un'industria strategica per il Paese" e che "da questa crisi epocale si può uscire solo con una strategia comune, fra editori e giornalisti, che si rivolga in primo luogo al governo». E ha ribadito alcune richieste, fra le quali interventi che accompagnino la trasformazione industriale e misure che favoriscano il ricambio generazionale con il rifinanziamento della Legge 416 e nuove assunzioni di giovani.

milioni di copie, una tiratura da sogno per qualsiasi editore. Realizzato in 62 edizioni e 29 lingue, letto secondo le stime Ikea da almeno

400 milioni di persone. L'edizione italiana, sempre nel 2013, ha avuto una tiratura di 16 mlioni di copie.

Legnini: "Iva al 4% anche per l'editoria online" Il sottosegretario all'Editoria chiede di parificare l'aliquota fiscale dei prodotti stampati a quella dei libri elettronici. «Non vedo ragioni per modificare l'Iva agevolata sui prodotti editoriali e anzi si pone semmai il tema del trattamento analogo per l'editoria on line, che non gode del medesimo trattamento» parola di sottosegretario.

@AFeditore 21


Impennata per gli eBook in Italia
 Cresce il mercato dei libri digitali in Italia: raddoppiano in poco meno di sei mesi i titoli disponibili in ebook (oggi sono 60.598, l’8,3% dei titoli in commercio), prodotti da circa 2mila editori (1.978 per la precisione). Rappresentavano a dicembre l’1,8% del mercato trade del libro, in crescita dell’89% sull’anno precedente. Oggi il 44,6% delle novità italiane sono pubblicate anche in versione digitale. Sono solo alcuni dei dati resi noti (le cifre a cura dell’Ufficio studi AIE sono in allegato) alla sesta edizione di Editech, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) e in corso a Milano per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto e le prospettive dell’editoria in termini di innovazione tecnologica. 
 Numeri in crescita sia per la lettura (+45,5% i lettori in digitale sull’anno precedente) che per l’acquisto (+63,1% rispetto al 2011). L’ebook in Italia è ancora preferito dagli uomini: il 61,5% legge almeno un ebook (mentre il 48,3% legge un libro di carta).

vario, promozione e post-editing. Il tutto gratis per l’autore.

Qual è l’eBook più diffuso a mondo? Il catalogo Ikea. La cadenza è rarefatta ma

l'impatto è enorme: 
 la pubblicazione periodica digitale più diffusa al mondo esce infatti una sola volta l'anno ma nella sua ultima edizione, quella 2013, ha raggiunto i 212

Editoria: per Giulio Anselmi è crisi vera.
 Riduzione di pubblicità, numero di copie di quotidiani vendute e dato ancor più grave di lettori, calo dell'occupazione e delle retribuzioni del settore e, last but not least, diminuzione perfino degli stabilimenti di stampa e previsioni nere per il futuro prossimo. È il quadro di una crisi lunga, quello che è stato tratteggiato nella prima giornata della Conferenza internazionale dell'industria editoriale e della stampa a Bergamo.
 «Bisogna mantenere alto l'interesse per la carta stampata, che resta il core business ben conosciuto e sperimentato e tuttora produce oltre il 90% dei ricavi» ha sottolineato il presidente degli editori e dell’ANSA Anselmi «È però importante investire sugli sviluppi tecnologici e comportamentali legati ai nuovi media». Anselmi ha lanciato un appello alla politica spiegando che «l'informazione è un'industria strategica per il Paese" e che "da questa crisi epocale si può uscire solo con una strategia comune, fra editori e giornalisti, che si rivolga in primo luogo al governo». E ha ribadito alcune richieste, fra le quali interventi che accompagnino la trasformazione industriale e misure che favoriscano il ricambio generazionale con il rifinanziamento della Legge 416 e nuove assunzioni di giovani.

milioni di copie, una tiratura da sogno per qualsiasi editore. Realizzato in 62 edizioni e 29 lingue, letto secondo le stime Ikea da almeno

400 milioni di persone. L'edizione italiana, sempre nel 2013, ha avuto una tiratura di 16 mlioni di copie.

Legnini: "Iva al 4% anche per l'editoria online" Il sottosegretario all'Editoria chiede di parificare l'aliquota fiscale dei prodotti stampati a quella dei libri elettronici. «Non vedo ragioni per modificare l'Iva agevolata sui prodotti editoriali e anzi si pone semmai il tema del trattamento analogo per l'editoria on line, che non gode del medesimo trattamento» parola di sottosegretario.

@AFeditore 21


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