Un solo destino

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Un solo destino. Prima generazione

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Airen scosse energicamente la testa. - No! Credi che io sappia ciò di cui parli ma ti sbagli!- gridò esasperata ed esausta. Anika si alzò dal suo cantuccio e fece un passo in avanti. Allungò una mano. - Consegnami ciò che ti ho chiesto.- disse. Airen non si mosse. - Giurami di scrivere che sei pentita, che non farai più nulla di insolito, che non andrai più nel bosco, che non incontrerai più strane creature, che non….. - Consegnami ciò che ti ho chiesto!- ripeté Anika a voce più alta e dura. Airen esitò ancora. - Tutto quello che pensi e fai è…..sbagliato, è… - Nostro padre si vergognerebbe di te.- sentenziò Anika irata- E’ questo che hai deciso? Credere nelle fandonie degli uomini piuttosto che nelle verità di nostro padre? Hai scelto di tradire la sua memoria, i suoi studi, tutto ciò in cui lui confidava? Ogni uomo e donna sceglie in cosa credere, Airen. Airen non aprì bocca. Chinò lo sguardo a terra, imponendosi di non piangere. - Io ho scelto liberamente di continuare gli studi di nostro padre.riprese Anika in tono più pacato- Se tu non vuoi seguire il mio esempio, rispetto la tua decisione. Ma tu altrettanto devi aver riguardo per la mia. Adesso dammi quella pergamena. Airen questa volta ubbidì. Senza alzare lo sguardo, sollevò flemmaticamente il braccio per passare a sua sorella prima il foglio di pergamena e poi il calamaio. Fu inevitabile per le due sorelle non sfiorarsi le dita, e quando questo avvenne avvertirono entrambe una singolare sensazione, come una vibrazione che le scosse e le fece pensare contemporaneamente che quella forse poteva essere l’ultima volta che si toccavano e vedevano in quella vita. Anika tornò ad accucciarsi nel suo cantuccio per segnare con le sue parole la fine della sua storia e l'inizio di tutte le altre.


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