La figlia della Dea

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7 che l'artefice del piano era qualcuno di cui si fidava. Per quanto pedante potesse essere, aveva sempre considerato Garrett un amico, mentre ora la stava trattando come banale merce di scambio. Eppure, se quel giorno non fosse intervenuta lei, Daniel non avrebbe mai acconsentito a far imbarcare un errante sulla sua nave. Gli erranti, o raminghi del nord, erano odiati in tutti i Sei Domini. Considerati ladri e traditori, venivano puntualmente cacciati da ogni città in cui osavano presentarsi. Vivevano in villaggi sparsi su tutto il territorio dell'Impero, ma, per lo più, si concentravano nel Giardino degli Dei, una delle foreste più antiche del regno. Era stata Nilys a intercedere in suo favore. Certo, l'aveva fatto credendo che lui potesse sostituirla come mozzo, ma le reali abilità che Garrett dimostrò di possedere lo collocarono da subito qualche grado sopra di lei. Mentre la ragazza pensava ai torti subiti, improvvisamente la testa cominciò prepotentemente a dolerle e la vista a venirle meno a poco a poco, ma costantemente. Il mare, oltre al parapetto, divenne una grande massa uniforme e incolore, i visi dei suoi compagni tante macchie rosee. Solo i barili di viveri accatastati l'uno sull'altro, a ridosso del castello di prua, rimasero nitidi; loro e l'uomo che gli stava passando sotto non rendendosi conto che erano in procinto di cadere. “I barili, Garrett!” gridò allungando una mano innanzi a sé, come a volerlo fermare. Lui si arrestò e gli altri pirati si voltarono di scatto per vedere cosa stesse capitando. Vi fu un attimo in cui tutti rimasero immobili; tutti comprese quelle botti. Nilys scosse il capo pensando di aver avuto un'allucinazione: nulla si stava rovesciando e nessuno era in pericolo. Ma, improvvisamente, un boato fragoroso ridestò la sua attenzione e quella degli altri pirati. Due fusti caddero a ridosso di Garrett e lo fecero rovinare a terra, ma senza colpirlo in pieno e senza arrecargli danni. In diversi corsero a sincerarsi dell'accaduto per poi preoccuparsi di salvare i viveri che si stavano spargendo sul ponte. Sgrunt, però, si guardò bene dal fare altrettanto; restò impassibile alle spalle della ragazza ghignando; nessuno gli avrebbe impedito di provocarla un po’. “Stolto chi somma donna e salpare, non fa che provocar gli dei del mare. Venti e burrasca sa trascinare, gravi lutti che non puoi scongiurare”.


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