Zootecnica | Rivista avicola - Novembre 2025

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EDITORIALE

Il mercato globale del pollame si conferma, ancora una volta, tra i più resilienti dell’intero settore zootecnico. La crescita prevista per il 2025 si attesta al 2,5%, secondo l’ultimo outlook Rabobank, in linea con l’anno precedente. Il pollo si conferma, almeno nel breve periodo, la proteina animale più accessibile, anche più delle uova, i cui prezzi sono aumentati in molti mercati. A sostenere il settore sono la domanda stabile e la riduzione dei costi di produzione, favorita dal calo dei prezzi dei mangimi.

Tuttavia, permangono criticità. In molte aree chiave, Europa, Medio Oriente, Africa e America Latina, la crescita dell’offerta è rallentata dalla scarsità di riproduttori, una condizione che non si prevede in miglioramento prima del 2026. L’influenza aviaria resta un rischio rilevante, soprattutto in vista della stagione invernale nell’emisfero nord, rendendo la biosicurezza e la gestione sanitaria sempre più centrali.

L’Asia continua a trainare la crescita globale, con incrementi significativi in Cina, Turchia e Sud-Est asiatico. Sul fronte del commercio, mentre Brasile, UE e Stati Uniti hanno registrato un calo delle esportazioni, Paesi come Thailandia, Russia e Ucraina stanno guadagnando nuove quote di mercato.

Il 2025 si avvia così verso una chiusura solida, ma tutt’altro che priva di incognite. Una domanda ancora forte, un’offerta limitata, costi di produzione in discesa e rischi sanitari in aumento compongono un quadro dove flessibilità, visione e capacità di adattamento restano le parole chiave.

➤ Marianna Caterino

NOVEMBRE 2025

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ATTUALITÀ

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PRIMO PIANO

TechnoSpore® nei broiler: la meta-analisi

DOSSIER

Polli da carne: conciliare benessere animale e sostenibilità

18 22

FOCUS

Lavorare per una maggiore persistenza dell’ovodeposizione e una produzione di uova più sostenibile: un approccio integrato

MARKETING

Le dinamiche dell’industria avicola brasiliana: una rassegna del decennio 2013–2023

32

TECHNICAL COLUMN

La qualità dell’acqua

NUTRIZIONE

Ottimizzare benessere e produzione nelle galline ovaiole mediante glicani di precisione

Microbiota stressato? La corretta soluzione nutrizionale

40

VETERINARIA

Guida pratica per valutare la qualità dei pulcini di u n giorno

44 48

RATIFICA DELL’ACCORDO UE-MERCOSUR

E AGGIORNAMENTO DELL’INTESA

COMMERCIALE COL MESSICO

Il 3 settembre, la Commissione europea ha ratificato l’accordo con il Mercosur (EMPA, EU-Mercosur Partnership Agreement) e allo stesso tempo l’aggiornamento dell’intesa commerciale tra UE e Messico. L’accordo politico col Mercosur era stato raggiunto nel dicembre 2024 dopo trattative che erano iniziate nel lontano 1999. Mercosur, lo ricordiamo, sta per Mercado Común del Sur e indica l’organizzazione sudamericana, istituita nel 1991 sulla scia del mercato unico europeo, che ha creato una zona di libero scambio tra Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay.

L’accordo

L’intesa riguarda l’abbattimento delle barriere commerciali e la liberalizzazione degli scambi su molti prodotti provenienti dall’America Latina: dalla carne bovina al pollame, dallo zucchero al miele, dal riso alla frutta tropicale. L’intesa ridefinisce ovviamente anche le regole sulle esportazioni europee verso i Paesi sudamericani di prodotti industriali (automobili, macchinari, farmaci) e agroalimentari (vini, liquori, cioccolato e formaggi), oltre a beni di abbigliamento, scarpe di pelle e tessuti. Si prevede che, se entrerà in vigore, le esportazioni agroalimentari dell’UE verso il Mercosur cresceranno di quasi il 50%. Grazie alla protezione di 344 Indicazioni Geografiche europee, metterà anche fine alla concorrenza sleale dei prodotti del Mercosur che imitano quelli autentici dell’UE. Andando più in dettaglio, l’accordo prevede una protezione piena e completa di tutti i comparti strategici dell’UE afferenti al settore agricolo. In primo luogo, limita le importazioni agroalimentari preferenziali dal Mercosur a una frazione della produzione europea (per esempio, l’1,5% per la carne bovina e l’1,3% per il pollame). In secondo luogo, stabilisce solide misure di salvaguardia a tutela dei prodotti europei sensibili contro eventuali aumenti dannosi delle importazioni dal Mercosur. In questo senso, la Commissione propone di integrare l’accordo con un atto giuridico che renda operativo il capitolo sulle salvaguardie bilaterali dell’EMPA. Questo atto, che sarà adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, mira in particolare a proteggere i settori agricoli più importanti e sensibili

dell’UE, riconoscendo le preoccupazioni degli agricoltori europei. La Commissione affronterà la questione con i Paesi del Mercosur al fine di garantire una corretta attuazione dell’accordo.

L’aggiornamento dell’intesa commerciale tra UE e Messico

Il nuovo accordo tra Ue e Messico sosterrà ulteriormente la crescita economica e rafforzerà la competitività da entrambe le parti. Il Messico è uno dei partner commerciali di più lunga data dell’UE e il secondo partner commerciale

dell’UE in America Latina, con l’accordo originario che risale al 2000. Ogni anno, nell’ambito dell’attuale accordo commerciale, l’UE esporta in Messico beni e servizi per un valore superiore a 70 miliardi di euro, sostenendo oltre 630.000 posti di lavoro nell’UE. Essendo per quanto riguarda i prodotti alimentari un importatore netto (un Paese che importa più di quanto esporta), il Messico trarrà grande beneficio dalle esportazioni agricole europee. Il nuovo accordo UE-Messico rivisto eliminerà i restanti dazi proibitivi sulle esportazioni agroalimentari europee verso il Messico, come formaggi, pollame, carne suina, pasta, mele, confetture, nonché cioccolato e vino. L’eliminazione di questi dazi, che attualmente raggiungono fino al 100% su alcune esportazioni europee, renderà i prodotti agricoli dell’UE molto più competitivi sul mercato messicano. Inoltre, procedure più semplici renderanno più rapido ed economico per gli esportatori agroalimentari vendere i propri prodotti in Messico. L’accordo estende anche la protezione contro le imitazioni a 568 prodotti alimentari e bevande europei tradizionali e di alta qualità (Indicazioni Geografiche).

Impatti sull’industria avicola

Secondo la Commissione europea l’UE consentirà l’importazione senza dazi di una quota di 180.000 tonnellate di pollame. Questo volume sarà introdotto gradualmente nell’arco di cinque anni.

• Ciò rappresenta l’1,3% della produzione totale dell’UE.

• È inferiore rispetto alle attuali importazioni dal Mercosur (293.000 tonnellate nel 2024).

• È in gran parte compensato dalle esportazioni globali dell’UE, pari a 2,1 milioni di tonnellate (2024).

• Si prevede che il consumo di pollame nell’UE aumenterà ogni anno di un ammontare simile alla nuova quota preferenziale.

Nonostante ciò, non sono mancate critiche in Italia di chi, come Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, è preoccupato di gravi ripercussioni, soprattutto in quanto a disparità degli standard produttivi: "Pur consapevoli che rappresenti uno dei trattati commerciali più significativi mai siglati, riteniamo che l’accordo Ue-Mercosur sia un pericolo concreto e inaccettabile per la filiera avicola europea, che sembra ancora una volta essere sacrificata a beneficio di altri settori all’interno degli accordi commerciali".

I prossimi passi

L’accordo è stato firmato, ma non è ancora entrato in vigore. L’Unione europea dovrà approvarlo attraverso due passaggi:

• la votazione a maggioranza qualificata in Consiglio europeo;

• la votazione a maggioranza semplice al Parlamento europeo.

INFLUENZA

AVIARIA, IL RUOLO DELLE SPECIE

“PONTE” NELLA TRASMISSIONE DEL VIRUS

DAI SELVATICI AL POLLAME

Aironi, garzette, gallinelle d’acqua e fagiani comuni potrebbero rappresentare anelli importanti nella catena di trasmissione del virus dell’influenza aviaria dagli uccelli selvatici al pollame allevato nel Nord Italia, svolgendo il ruolo di “ospiti ponte” tra le aree umide frequentate dalle specie in cui il virus si mantiene (come germani reali e gabbiani) e gli allevamenti avicoli.

È quanto emerge da uno studio di eco-epidemiologia realizzato dal Laboratorio di epidemiologia e analisi del rischio in sanità pubblica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), pubblicato di recente sulla rivista scientifica Transboundary and Emerging Disease. Lo studio ha confrontato la distribuzione geografica dei focolai in allevamenti avicoli registrati nel Nord Italia (EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto) durante l’epidemia di influenza aviaria del 2017/2018, con quella di 40 specie di uccelli selvatici presenti sullo stesso territorio, identificate da una ricerca svolta nel 2019 tramite fototrappole installate nei pressi di 10 allevamenti. Basandosi sui dati di rilevamento relativi alle specie e al territorio considerati disponibili nella libreria online eBird, oltre che su ulteriori variabili ambientali e bioclimatiche, sono stati sviluppati dei modelli di distribuzione spaziale per ciascuna specie. Data la numerosità delle specie, queste sono state raggruppate in 7 cluster diversi in base alla somiglianza della loro distribuzione, che si allineava anche con la loro affinità ecologica e tassonomica. L’associazione tra la distribuzione dei focolai e quella delle specie selvatiche è stata quindi analizzata tramite un approccio che ha combinato diverse metodiche, includendo sia tecniche statistiche classiche sia approcci di machine learning

In base alle analisi svolte, il cluster comprendente la maggior parte delle specie osservate – appartenenti alla famiglia degli ardeidi (airone bianco maggiore, airone rosso, garzetta e airone guardabuoi), assieme alla gallinella d’acqua e al fagiano comune – mostra una maggiore associazione con la distribuzione geografica dei focolai domestici. Il cluster a cui appartenevano specie tipicamente considerate ◗ ATTUALITÀ

ospiti di mantenimento del virus – come il germano reale (anseriformi) e i gabbiani reali e comuni (laridi), pur mostrando una associazione positiva con i focolai, risulta meno importante rispetto al gruppo degli ardeidi. Questi risultati sottolineano la complessità dell’interfaccia selvatico/domestico nell’epidemiologia dell’influenza aviaria, suggerendo che una gamma di specie più ampia di quella tipicamente considerata potrebbe essere coinvolta nell’ecologia del virus. Includere le specie “ponte” nei programmi di sorveglianza epidemiologica potrebbe rendere più efficaci gli sforzi di campionamento previsti da questi programmi e permettere di identificare precocemente segnali di una possibile trasmissione del virus al pollame.

Fonte: www.izsvenezie.it/influenza-aviaria-specie-ponteselvatici-pollame

TECHNOSPORE® NEI BROILER:

LA META-ANALISI

Il settore avicolo è in rapida espansione ed è fondamentale migliorare la sostenibilità della produzione. I progressi genetici nell’allevamento dei polli da carne hanno portato a cambiamenti nel tasso di crescita, nella morfologia delle carcasse e nell’efficienza alimentare.

Infatti, i polli da carne moderni hanno tassi di crescita, efficienza alimentare e resa delle carcasse notevolmente superiori rispetto ai loro predecessori, riducendo al minimo l’uso di risorse. Tuttavia, questo progresso ha avuto un costo: una ridotta immunocompetenza e una maggiore vulnerabilità alle malattie infettive. Nei sistemi di produzione ad alta densità, dove il carico patogeno e i tassi di trasmissione sono intrinsecamente elevati, questi volatili geneticamente a crescita rapida sono più suscettibili alle epidemie.

Ciò amplifica l’onere economico per i produttori attraverso l’aumento della mortalità, dei costi di trattamento e delle perdite di rendimento. Prove sempre più numerose, infatti, suggeriscono che la selezione genetica per una crescita rapida altera anche il microbioma intestinale, riducendone spesso la diversità e la stabilità rispetto alle razze a crescita più lenta o tradizionali. Queste linee tradizionali ospitano tipicamente comunità microbiche più diversificate ed equilibrate, associate a una maggiore resilienza immunitaria e resistenza alle malattie. Al contrario, gli uccelli a crescita rapida mostrano spesso cambiamenti nel microbioma che compromettono la funzione di barriera intestinale e favoriscono i batteri pro-infiammatori o opportunisti. Insieme, queste vulnerabilità genetiche e microbiche creano un sistema biologicamente fragile in cui anche infezioni minori

possono aggravarsi rapidamente, portando a perdite economiche significative e ricorrenti.

Probiotici

Di fronte a queste sfide, la gestione microbica nella produzione avicola ha acquisito una rinnovata importanza. Sebbene gli antibiotici siano stati a lungo utilizzati per controllare le infezioni e favorire la crescita, il loro uso diffuso è ora sottoposto a crescenti pressioni a causa delle preoccupazioni relative alla resistenza antimicrobica, all’evoluzione delle normative e al cambiamento delle aspettative dei consumatori. Ciò ha stimolato l’interesse per strategie alternative che favoriscano la salute dei volatili senza ricorrere ai farmaci. In questo contesto, è generalmente accettato che i probiotici abbiano il potenziale di migliorare l’aumento di peso, il peso corporeo finale, la digestione e la conversione alimentare, stabilizzando il microbioma intestinale, rafforzando la funzione di barriera intestinale e modulando le risposte immunitarie. Affrontando alcune delle cause alla radice della suscettibilità alle infezioni, i probiotici offrono un approccio più sostenibile e preventivo per mantenere la salute e la produttività nei moderni sistemi di allevamento dei polli da carne.

I probiotici sono microrganismi vivi che, se somministrati in quantità adeguate, apportano benefici alla salute dell’ospite. Esistono due categorie principali di probiotici batterici nell’alimentazione animale: i batteri sporigeni e i batteri lattici, ciascuno con i propri punti di forza e di debolezza. I batteri sporigeni sono termostabili, il che li rende adatti ad essere aggiunti ai mangimi pellettati. Questi batteri sono utilizzati principalmente negli animali monogastrici e producono enzimi digestivi per migliorare la conversione alimentare. Sono noti soprattutto per la loro capacità di inibire i patogeni gram-positivi. I batteri lattici, invece, sono spesso utilizzati nei giovani animali grazie alla loro rapida attivazione nel tratto gastrointestinale rispetto ad altri probiotici. Questi batteri sono noti per la loro capacità di produrre acido lattico e si sono dimostrati efficaci contro i patogeni gram-negativi.

C’è poi un’altra specie di batteri che combina il meglio di entrambi: il Bacillus coagulans. Questo è attualmente l’unico probiotico conosciuto che è sia termostabile sia in grado di produrre grandi quantità di acido lattico. Ciò significa che sopravvive al processo di pellettizzazione, inibisce i batteri gram-positivi e gram-negativi, produce enzimi digestivi e favorisce il miglioramento generale dell’ambiente intestinale.

TechnoSpore® – Il B. coagulans

Gli studi hanno dimostrato che il ceppo unico di Biochem di questo eccezionale probiotico, il Bacillus coagulans DSM 32016, può migliorare la digestione delle proteine, modulare e bilanciare il microbiota intestinale e stimolare il sistema immunitario. Ciò può migliorare la conversione alimentare, rafforzare le difese immunitarie e la funzione di barriera intestinale e promuovere un mix microbico stabile ed equilibrato. Questi effetti benefici per la salute, che sono collegati al miglioramento delle prestazioni e alla riduzione della mortalità, sono stati chiaramente dimostrati nel settore avicolo.

TechnoSpore® è il primo probiotico a base di B. coagulans registrato nell’UE per l’alimentazione animale e rimane l’unico disponibile per questo uso. Attraverso test approfonditi in vivo, è stato dimostrato che TechnoSpore®:

• Riduce la mortalità in condizioni di produzione ottimali e difficili

• Riduce la carica intestinale di Clostridium perfringens, Escherichia coli e Salmonella

• Riduce le lesioni intestinali indotte da agenti patogeni e i danni epiteliali

• Migliora l’altezza dei villi per un maggiore assorbimento dei nutrienti

▲ Figura 1 - La conversione alimentare (sia tecnica che economica), il peso corporeo finale e l’incremento ponderale giornaliero sono migliorati negli uccelli trattati con TechnoSpore® rispetto a quelli trattati con un probiotico multiceppo

▲ Figura 2 - Tasso di mortalità dei polli da carne e degli animali scartati/abbattuti in allevamenti trattati con TechnoSpore® rispetto agli animali trattati con un probiotico multiceppo

• Migliora l’indice di conversione alimentare in condizioni di produzione ottimali e difficili

• Migliora il peso corporeo in condizioni di produzione ottimali e controlla il calo delle prestazioni in condizioni di produzione difficili

• Migliora la qualità della lettiera, la salute dei cuscinetti plantari e riduce gli scarti nei macelli

• Migliora la resa delle carcasse, del petto e delle cosce

La meta-analisi

TechnoSpore® è stato testato in 25 allevamenti dell’Europa centrale per 119 cicli con 3,2 milioni di animali. Da settembre a dicembre 2023 è stato somministrato un integratore probiotico multiceppo in dosi di 500 g/ tonnellata (1,6 × 109 CFU/kg di mangime). Da febbraio a dicembre 2024 questo probiotico multiceppo è stato sostituito da TechnoSpore® somministrato a 400 g/tonnellata (1,0 × 109 CFU/kg di mangime). La formulazione del mangime è rimasta invariata durante l’intero periodo di prova.

Le prestazioni dei volatili sono state migliorate grazie all’integrazione con TechnoSpore®. Sia l’indice tecnico di conversione alimentare (basato sul peso corporeo finale) che quello economico (basato sul peso della carcassa) sono diminuiti con l’integrazione di TechnoSpore®, il che evidenzia la capacità di TechnoSpore® di migliorare l’utilizzo dei nutrienti (Figura 1). Inoltre, gli aumenti

osservati nel peso corporeo finale e nell’incremento ponderale giornaliero erano statisticamente significativi (p = 0,03) nei volatili integrati con TechnoSpore®

Negli uccelli alimentati con TechnoSpore®, la mortalità è stata ridotta del 5% e la quantità di uccelli scartati e/o abbattuti è stata ridotta del 7,1% (Figura 2). Il fattore europeo di efficienza produttiva (EPEF) può essere utilizzato per confrontare i risultati dei polli da carne provenienti da diversi allevamenti e regioni. Questo fattore standardizza i risultati tecnici, tenendo conto della conversione alimentare, della mortalità e dell’incremento ponderale giornaliero. L’analisi dei dati raccolti ha rivelato un miglioramento dell’EPEF di oltre il 4,7% con l’integrazione di TechnoSpore®, con una tendenza verso la significatività statistica (p = 0,09) (Figura 2).

Nel complesso, questa meta-analisi dei dati relativi a 3,2 milioni di polli da carne suggerisce che TechnoSpore® può essere uno strumento efficace per migliorare le prestazioni, la conversione alimentare, la conformazione e l’efficienza complessive. Sebbene il confronto sia stato effettuato rispetto a dati storici, la formulazione dell’alimentazione è rimasta invariata durante tutto il periodo di prova, rafforzando la rilevanza degli effetti osservati. Queste tendenze indicano un impatto positivo di TechnoSpore® in condizioni reali di produzione. Articolo sponsorizzato

POLLI DA CARNE: CONCILIARE BENESSERE ANIMALE E SOSTENIBILITÀ

Il passaggio a sistemi più rispettosi del benessere animale nelle filiere dei polli da carne risponde alle crescenti aspettative dei consumatori, ma presenta al contempo alcune sfide per il settore, in particolare sul fronte della sostenibilità. Per garantire il successo di questa transizione, è fondamentale adottare un approccio integrato che riguardi l’intero ciclo produttivo, valorizzi i benefici rispetto a tutte le dimensioni della sostenibilità e preveda efficaci strategie di mitigazione. Il caso dell’azienda norvegese Norsk Kylling dimostra come benessere animale, riduzione delle emissioni e redditività economica possano coesistere.

➤ Bianca Furlotti

Responsabile settore alimentare Compassion in World Farming (CIWF) Italia

Il benessere animale dovrebbe rappresentare un pilastro fondamentale della sostenibilità nei sistemi zootecnici. L’importanza del tema è testimoniata da diversi fattori, inclusa la prossima revisione della normativa europea in materia, i numerosi pareri scientifici pubblicati dall’EFSA1 a supporto delle nuove direttive e un interesse crescente da parte dei consumatori2, sempre più attenti alle condizioni in cui vengono allevati gli animali.

Un’attenzione che si traduce nella disponibilità a pagare un prezzo maggiore per prodotti che rispettano standard più elevati di benessere animale: secondo il rapporto BEUC del 20243, il 76% degli intervistati si è detto disposto a pagare un prezzo più alto (Figura 1).

In particolare, la produzione di polli da carne si trova oggi al centro di un processo di transizione che mira a conciliare esigenze etiche, ambientali ed economiche. In

questo percorso, un ruolo chiave è giocato dall’adozione di genetiche a crescita più lenta e dei requisiti dello European Chicken Commitment4 (ECC), una richiesta concordata nel 2017 da oltre 30 organizzazioni per la protezione degli animali per affrontare le principali problematiche di benessere animale della produzione avicola moderna.

Genetiche a più lento accrescimento: il criterio cardine

La selezione genetica dei polli destinati alla produzione commerciale ha negli anni privilegiato il tasso di crescita e l’efficienza alimentare, ottenendo animali estremamente efficaci: alta resa di carne, soprattutto quella del petto, indice di conversione alimentare basso e generale richiesta di risorse produttive ridotta. Questo approccio ha permesso di ridurre i costi e l’impatto produttivo, ma numerosi studi scientifici mostrano come la selezione

1 European Food Safety Authority (EFSA). Animal Welfare. Disponibile su: https://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/animal-welfare

2 Commissione europea. Animal welfare: Commission proposes new rules to improve the protection of animals during transport. Comunicato stampa, ottobre 2023. Disponibile su: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_23_4951

3 BEUC – The European Consumer Organisation. Farm animal welfare: What consumers want – Survey. Febbraio 2024. Disponibile su: https://www.beuc.eu/sites/default/files/publications/BEUC-X-2024-016_Farm_animal_welfare_what_consumers_want_ survey.pdf

4 https://welfarecommitments.com/europeletter/it

intensiva abbia compromesso la salute e la qualità di vita dei polli5, sollevando crescenti preoccupazioni sul fronte del benessere animale. L’utilizzo di genetiche a crescita più lenta rappresenta una risposta concreta: questi animali mostrano una migliore salute locomotoria, uno sviluppo più armonico degli organi interni, una maggiore robustezza immunitaria e una ridotta incidenza di miopatie6,7,8. Inoltre, sono più attivi e in grado di esprimere comportamenti naturali, elementi che contribuiscono fortemente a migliorare il benessere complessivo. Qualsiasi percorso volto a migliorare il benessere nelle filiere avicole dovrebbe quindi partire dalla genetica: non solo è l’aspetto che impatta più significativamente sul benessere degli animali, senza il quale altri interventi strutturali o migliori pratiche di gestione potranno produrre solo effetti parziali9,10, ma è anche quello che richiede tempistiche di implementazione più lunghe, una pianificazione accurata, investimenti graduali e una stretta collaborazione con i fornitori.

Il passaggio a razze a crescita più lenta, che mostrano migliori indicatori di benessere animale, non è però privo di sfide, soprattutto sul piano ambientale ed economico. Le genetiche approvate dalla richiesta unificata prevedono cicli produttivi più lunghi, con un conseguente dispendio di risorse di allevamento maggiore, a fronte di una resa inferiore della carne del petto, tutti fattori che possono aumentare sia l’impronta ambientale che i costi del ciclo produttivo. Tuttavia, queste genetiche presentano svariati vantaggi che vengono spesso trascurati o sottovalutati (inferiore mortalità e declassamenti delle carcasse, inferiore utilizzo di antibiotici, tra gli altri), che insieme a efficaci strategie di mitigazione possono bilanciare il miglioramento del benessere animale con la sostenibilità complessiva del sistema.

Strategie di mitigazione e vantaggi: un approccio integrato

Gli impatti, i benefici e le strategie di mitigazione si articolano principalmente attorno a tre aree chiave: la

formulazione dei mangimi e delle diete degli animali, le pratiche di produzione e lavorazione e infine l’offerta e la comunicazione verso i consumatori.

Interventi sui mangimi I mangimi rappresentano la componente principale dell’impatto ambientale ed economico nella produzione di polli da carne, contribuendo per circa il 75% delle emissioni. Le razze a crescita più lenta hanno cicli di vita più lunghi e richiedono una maggiore quantità di mangime, di conseguenza, le strategie di mitigazione più

5 Nielsen, S. S., Alvarez, J., Bicout, D. J., Calistri, P., Canali, E., ... & Michel, V. (2023). Welfare of broilers on farm. EFSA Journal, 21(2), e07788.

6 Nicol, C. J., Abeyesinghe, S. M., & Chang, Y.-M. (2024). An analysis of the welfare of fast-growing and slower-growing strains of broiler chickens. Frontiers in Animal Science, 5, 1374609.

7 Baxter, Mary, et al. A comparison of fast growing broiler chickens with a slower-growing breed type reared on Higher Welfare commercial farms. PloS one 16.11 (2021): e0259333.

8 Dixon, Laura M. Slow and steady wins the race: The behaviour and welfare of commercial faster growing broiler breeds compared to a commercial slower growing breed. PLoS one 15.4 (2020): e0231006

9 Schuck-Paim, C., and W. J. Alonso. Quantifying Pain in Broiler Chickens: Impact of the Better Chicken Commitment and Adoption of Slower-Growing Breeds on Broiler Welfare. Center for Welfare Metrics (2022).

10 Nielsen, S. S., Alvarez, J., Bicout, D. J., Calistri, P., Canali, E., ... & Michel, V. (2023). Welfare of broilers on farm. EFSA Journal, 21(2), e07788.

▲ Figura 1 – Rapporto BEUC 2024

efficaci si concentrano sugli ingredienti utilizzati. Una prima soluzione consiste nella riduzione del contenuto di soia nelle diete, privilegiando fonti locali e sostenibili. Il report pubblicato da ADAS e commissionato da AVEC nel 202411 sull’impatto della transizione verso sistemi conformi ai criteri dello European Chicken Commitment ha evidenziato una differenza minima nel contenuto di soia tra i mangimi convenzionali (25,5%) e quelli ECC (23,2%). Tuttavia, i dati raccolti sul campo mostrano che, grazie all’uso di genetiche a crescita più lenta, è possibile ottenere riduzioni fino al 10%12. Alcune di queste razze, inoltre, si adattano meglio a diete meno digeribili e con un contenuto inferiore di proteine e aminoacidi13,14, permettendo l’adozione di razioni a basso impatto e minore densità energetica, personalizzate in base alla razza e al sistema di allevamento. Un ulteriore vantaggio riguarda inoltre i gruppi parentali delle razze approvate nell’ambito dello European Chicken Commitment, che risultano più produttivi e consumano meno mangime15, contribuendo a compensare l’impatto ambientale ed economico dei cicli di vita più lunghi.

Fase di produzione

La durata maggiore del ciclo produttivo risulta in quantità superiori di deiezioni e un maggiore uso di energia. Sul fronte del consumo energetico, che è comunque marginale nella produzione avicola rispetto ad altre produzioni zootecniche, l’utilizzo di energie rinnovabili può contribuire a mitigare le emissioni dovute a riscaldamento ed elettricità, mentre la presenza di luce naturale aiuta a ridurre l’uso di illuminazione artificiale durante il giorno. Le deiezioni possono essere trattate per la produzione di biocarburante e biogas.

Nell’ambito di questa macroarea la rilevanza principale è tuttavia relativa ai vantaggi intrinsechi delle razze a

più lento accrescimento: le uova dei gruppi parentali hanno una maggiore schiudibilità16 (maggiore produttività), le genetiche a più lento accrescimento presentano un’inferiore mortalità in fase di allevamento e inferiori declassamenti al macello17 che riducono considerevolmente scarti, sprechi di cibo e di mangimi ma anche le perdite economiche.

Uno studio del 202518 mirato a quantificare il bilanciamento tra benessere animale e sostenibilità ambientale nella produzione di polli da carne in Svezia, ha indicato che i benefici in termini di benessere ottenuti passando a due razze di polli a crescita più lenta (Ranger Classic e JA757) e riducendo le densità di allevamento da 36 a 25 kg/m² superavano significativamente l’aumento delle emissioni di gas serra associato alle due misure.

Il lato della domanda

Un’altra importante sfida per l’industria avicola è

11 ADAS per AVEC. European Chicken Commitment Report. Marzo 2024. Disponibile su: https://avec-poultry.eu/wp-content/ uploads/2024/05/European-Chicken-Commitment-Report-ADAS-March-2024.pdf

12 Norsk Kylling. (2022). Responsibility report 2022. Disponibile su: https://issuu.com/norskkylling/docs/responsibility_ report_2022?fr=sYTdjMTYxMjE5MzI

13 Chodová, D., Tůmová, E., & Ketta, M. (2021). The response of fast-, medium-and slow-growing chickens to a low protein diet. Czech Journal of Animal Science, 66(3).

14 Kreuzer, M., Müller, S., Mazzolini, L., Messikommer, R. E., & Gangnat, I. D. (2020). Are dual-purpose and male layer chickens more resilient against a low-protein-low-soybean diet than slow-growing broilers?. British poultry science, 61(1), 33-42

15 Mostert, P. F., Bos, A. P., van Harn, J., & de Jong, I. C. (2022). The impact of changing toward higher welfare broiler production systems on greenhouse gas emissions: a Dutch case study using life cycle assessment. Poultry Science, 101(12), 102151

16 Ibid. Mostert, P. F., Bos, A. P., van Harn, J., & de Jong, I. C. (2022).

17 Baxter, M., Richmond, A., Lavery, U., & O’Connell, N. E. (2021). A comparison of fast growing broiler chickens with a slower-growing breed type reared on Higher Welfare commercial farms. PloS one, 16(11), e0259333.

18 Karlsson, L., Keeling, L., & Röös, E. (2025). What is a better chicken? Exploring trade-offs between animal welfare and greenhouse gas emissions in higher-welfare broiler systems. Sustainable Production and Consumption

19 ISMEA. Maggio 2024. Disponibile su: https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13077

▲ ©Norsk Kylling

soddisfare la domanda crescente di carne di pollame a livello globale e nazionale (+5,9% in Italia nel 202319) e al tempo stesso introdurre migliori standard di benessere animale. A complicare ulteriormente la transizione è la preferenza di clienti e consumatori per alcuni tagli di carne come il petto, dato che le genetiche a crescita più lenta in molti casi presentano una resa del petto inferiore e una resa della coscia più alta rispetto a quelle convenzionali.

In quanto a mitigazioni e benefici di una produzione di migliore benessere, in primo luogo va sottolineato che la differenza di resa del petto tra genetiche conformi all’ECC con tasso di crescita intermedio e genetiche a rapido accrescimento è più bassa che tra razze a crescita lenta e razze a crescita rapida. In secondo luogo, è possibile incrementare l’efficienza e al tempo stesso ridurre i costi utilizzando l’intera carcassa (per esempio, prelevando dallo stesso esemplare la coscia e la zampa).

Questa strategia si può perseguire creando nuovi prodotti o nuove ricette che permettano l’uso dell’intera carcassa, incentivando il consumo della carne scura (per esempio, le cosce).

Guardando ai vantaggi pratici, la riduzione degli scarti, dei declassamenti e della mortalità aiutano a ridurre il divario nel rendimento in carne rispetto ai polli convenzionali. L’inferiore incidenza di miopatie

influenza positivamente la qualità della carne, e l’utilizzo di razze più robuste prevede un utilizzo ridotto degli antibiotici, entrambi temi che, oltre a rappresentare un vantaggio economico per la filiera, rispondono alle aspettative di consumatori sempre più attenti alla qualità e al profilo nutrizionale dei prodotti.

Un esempio dal campo: migliore benessere animale, emissioni ridotte, prezzi costanti

Norsk Kylling è un’azienda norvegese produttrice di polli da carne parte del gruppo REMA 1000 che nel 2022 ha trasformato il 100% della propria produzione allineandola ai requisiti dell’ECC. Il percorso dell’azienda rappresenta un esempio concreto di transizione riuscita verso un modello che integra benessere animale, sostenibilità ambientale e redditività economica. Sul fronte ambientale, l’azienda ha saputo coniugare gli obiettivi di miglioramento del benessere animale con l’impegno nella riduzione delle emissioni. Il passaggio a razze a crescita più lenta non ha comportato un aumento dell’impronta di carbonio, grazie all’adozione di strategie di mitigazione mirate. Tra queste, spicca la significativa riduzione del contenuto di soia (certificata come esente da deforestazione) nei mangimi, portata al 10% nel 2022 e

con l’obiettivo di eliminarla completamente entro il 2030. La transizione verso standard più elevati comporta inevitabilmente dei costi, ma, come menzionato, le razze a crescita più lenta offrono numerosi vantaggi che possono contribuire a compensare l’impatto economico. Norsk Kylling, ad esempio, ha registrato una riduzione della mortalità giornaliera del 27% grazie all’adozione di queste genetiche, una maggiore produttività dei gruppi parentali e un numero inferiore di scarti al momento della macellazione, con una conseguente diminuzione del 36% dei rifiuti a fine ciclo produttivo. Il beneficio più significativo riguarda però la resa in carne: il cambio di razza ha permesso all’azienda di ottenere la stessa quantità di prodotto con tre milioni di animali in meno all’anno. Questo bilanciamento ha consentito a Norsk Kylling di mantenere invariato il prezzo al consumo, dimostrando come il miglioramento del benessere animale possa andare di pari passo con la sostenibilità economica. Il successo di questa transizione non sarebbe stato possibile senza una forte campagna di marketing e sensibilizzazione condotta in collaborazione con il supermercato REMA 1000. Attraverso lo slogan “Pensiamo che i polli che vivono meglio siano anche più buoni” e l’introduzione di una certificazione di conformità agli standard ECC direttamente sulle confezioni, l’azienda è riuscita a rafforzare la fiducia dei consumatori e a valorizzare il prodotto. I risultati sono stati concreti: in un solo anno, la notorietà del marchio è passata dal 67% al 72%, mentre la quota di mercato del supermercato è cresciuta del 7% 20

Il terzo pilastro della sostenibilità: la dimensione sociale

Un ultimo, ma non meno importante, aspetto della transizione verso sistemi più sostenibili riguarda la dimensione sociale. Le razze a crescita più lenta allevate in sistemi con migliori standard di benessere hanno una maggiore immunità naturale e sono meno soggette ad ammalarsi rispetto alle razze convenzionali, risultando in un utilizzo inferiore di antibiotici (9 volte più basso rispetto ai sistemi convenzionali nei Paesi Bassi nel 202221), aspetto cruciale che contribuisce a combattere l’antibioticoresistenza.

Migliorare il benessere fisico e mentale degli animali negli allevamenti ha effetti positivi anche sulle condizioni di lavoro degli operatori. Ambienti con luce naturale, densità di allevamento più basse e animali meno stressati e più sani rendono il lavoro quotidiano più sicuro e gestibile. Inoltre, l’utilizzo ridotto di antibiotici contribuisce a diminuire il rischio di sviluppare antibioticoresistenza o allergie tra i lavoratori. Gli operatori che lavorano in sistemi con un migliore livello benessere sono orgogliosi di prendersi cura di animali in salute, “più felici” e più inclini a esprimere comportamenti naturali; di conseguenza, spesso sono entusiasti di condividere con trasparenza il proprio lavoro. Questo non solo rafforza la fiducia dei consumatori ma può essere utile ad attrarre nuovi lavoratori, oltre che a incentivare le nuove generazioni a prendere le redini dell’attività di famiglia.

Concludendo

Guardando al futuro della produzione avicola, è evidente che il miglioramento del benessere animale non rappresenta solo una scelta etica, ma una priorità condivisa da consumatori, investitori e decisori politici. Perché questa transizione sia efficace, è necessario adottare un approccio sistemico, che analizzi l’intero ciclo produttivo, identifichi le sfide e valorizzi i benefici indiretti, ambientali, economici e sociali. Il caso di Norsk Kylling dimostra che con una pianificazione attenta, strategie di mitigazione mirate e una comunicazione trasparente, è possibile coniugare benessere animale e sostenibilità.

In Europa, oltre 39022 aziende si sono impegnate a rispettare criteri di migliore benessere nelle proprie filiere di polli da carne, a cui si è recentemente aggiunto il principale produttore avicolo francese Gruppo LDC23, contribuendo in maniera significativa alla disponibilità per clienti e consumatori di prodotti più rispettosi. Anche in Italia, Gruppo Fileni sta dimostrando che è possibile integrare tutti gli aspetti della sostenibilità mettendo il benessere animale al centro del modello produttivo. Il futuro della filiera avicola passa da qui: polli più sani, sistemi più resilienti e consumatori più consapevoli.

20 CIWF (2024) Norsk Kylling: pionieri nella produzione avicola sostenibile e rispettosa di migliori standard di benessere. Disponibile su https://www.compassionsettorealimentare.it/media/7456766/caso-di-studio-su-norsk-kylling_2024.pdf

21 Autoriteit Diergeneesmiddelen (2023). Het Gebruik van Antibiotica Bij in 2022. https://www.autoriteitdiergeneesmiddelen.nl/nl/publicaties/sda-rapporten-antibioticumgebruik

22 ChickenWatch (visitato ad agosto 2025) https://chickenwatch.org/progress-tracker?filterK=Broiler

23 CIWF (2025). Disponibile su https://www.compassionsettorealimentare.it/news/il-produttore-ldc-in-francia-si-impegnaper-lecc/

LAVORARE PER UNA MAGGIORE PERSISTENZA

DELL’OVODEPOSIZIONE E UNA PRODUZIONE DI

UOVA PIÙ SOSTENIBILE: UN APPROCCIO INTEGRATO

Con l’aumento della popolazione globale e della domanda di proteine di alta qualità, le uova rappresentano una fonte accessibile e nutriente. Tuttavia, la sfida è produrre di più riducendo l’impatto ambientale. Trouw Nutrition propone il Layer Longevity Program, un approccio integrato per estendere il ciclo produttivo delle galline ovaiole, migliorando la sostenibilità e la redditività.

L’aumento costante della popolazione globale (+10% entro il 2030) associato a cambiamenti socio-economici (70% della popolazione che abita nelle aree urbane), a livelli di reddito più elevati (+2%/anno) e all’importanza del ruolo delle proteine di alta qualità per la salute umana hanno sicuramente portato, negli ultimi anni, a una richiesta crescente, a livello globale, di fonti proteiche. Le uova costituiscono una delle fonti disponibili più convenienti di proteine animali di alta qualità.

In questo scenario la vera sfida è quella di produrre di più riducendo la pressione sulle risorse del pianeta. La sostenibilità, infatti, sta diventando una questione fondamentale per le autorità, la filiera alimentare e il consumatore. Come conseguenza, il produttore deve trovare il modo per bilanciare l’aumento della richiesta di uova con l’impatto economico e ambientale. Il prolungamento dei cicli produttivi delle ovaiole è un modo sostenibile per far fronte a questo aumento della domanda.

L’estensione del ciclo produttivo porta sicuramente numerosi vantaggi, tuttavia, bisogna avere la consapevolezza che quando la gallina invecchia la qualità dell’uovo si riduce e i fabbisogni nutrizionali sono diversi rispetto alle precedenti fasi. Non è solo una questione di “aggiungere delle settimane” alla vita della ovaiola, ma, soprattutto, di migliorarne la qualità, dando la priorità alla nutrizione, alla salute e alla gestione dello stress.

Il Layer Longevity Program (programma per la longevità dell’ovaiola) è stato costruito in base alla ricerca e all’esperienza di Trouw Nutrition, per ogni fase di sviluppo dell’animale, per estendere il ciclo di produzione dell’ovaiola e supportarla durante le ultime fasi della produzione.

La deposizione della ovaiola generalmente non supera le 80 settimane di vita, anche se la produttività può essere ancora molto alta. Con le giuste conoscenze possiamo allungare il periodo di produzione di diverse settimane e sbloccare il potenziale genetico degli animali. Oltre al management, al controllo delle patologie e alla gestione degli eventi stressanti, la nutrizione è uno strumento molto potente nel concetto di persistenza della ovodeposizione.

LA POLLASTRA:

LA FASE DI “MAKE OR BREAK”

Il concetto fondamentale del Layer Longevity Program, per quanto riguarda i fabbisogni nutrizionali, è che ogni fase della vita della ovaiola ha bisogno di un approccio fatto su misura.

La fase di pulcino/pollastra ha l’obiettivo di sviluppare un gruppo che arrivi al peso corporeo ottimale, all’uniformità e alla corretta capacità di ingestione: le basi per la longevità dell’ovaiola. Questo è il motivo per il quale la fase di pollastra deve essere considerata come cruciale per “porre le basi” o “distruggere” la longevità della ovaiola.

BENEFICI DI UN CICLO PIÙ LUNGO

Allungare il ciclo di produzione dell’ovaiola è un modo sostenibile per produrre più uova. Non incontra solo il bisogno di una maggiore richiesta di proteine di origine animale, ma aumenta anche la redditività in allevamento. Il Layer Longevity Program (LLP) fornisce un’unica visione integrata per supportare gli allevatori in questo viaggio. L’obiettivo è quello di ottimizzare le prestazioni del gruppo attraverso un supporto personalizzato in ogni fase del ciclo di produzione. Da questo possiamo ottenere molteplici benefici:

- aumentare la redditività con un numero più elevato di uova per gallina risparmiando sui costi di produzione, in particolare l’investimento sulle nuove pollastre che si va a spalmare su un periodo più lungo;

- operazioni sostenibili con un miglior utilizzo delle risorse e una riduzione dell’impronta di carbonio per kg di uova;

- sicurezza e qualità dell’alimento, più uova per andare incontro alla crescente richiesta del mercato.

UNA VISIONE INTEGRATA: LAYER LONGEVITY PROGRAM E MYEGGPRINT

Il Layer Longevity Program è un programma completo che aiuta a estendere il ciclo di produzione della ovaiola e migliora le performance lungo tutta la vita dell’animale. Il programma, in base all’esperienza e alla Ricerca e Sviluppo di Trouw Nutrition, riconsidera tutti i fabbisogni nutrizionali dell’animale, da pulcino, pollastra, ovaiola e fine deposizione combinando la nutrizione con soluzioni gestionali con l’obiettivo principale della longevità. Lo strumento per il calcolo dell’LCA (Life Cycle Assessment), denominato MyEggPrint, completa il programma e ti permette di monitorare l’impronta di carbonio del tuo allevamento (per kg di uova). La piattaforma online MyEggPrint consente di identificare, in modo semplice, i principali fattori che determinano le emissioni e di adottare misure di mitigazione dell’impatto del processo produttivo e di tutta la filiera. MyEggPrint, attraverso la sua interfaccia user-friendly,

è progettato per essere intuitivo e facile da utilizzare. Dopo il calcolo delle emissioni totali tramite metodo LCA certificato, fornisce un report su misura che evidenzia le aree specifiche di miglioramento e fornisce raccomandazioni pratiche sulla sostenibilità. MyEggPrint sfrutta l’analisi dei dati e offre informazioni specifiche per aiutare i produttori a ottimizzare i loro processi produttivi e ridurre il loro impatto ambientale, garantendo la protezione dei dati.

Con questo approccio di precisione Trouw Nutrition mira a supportare il corretto sviluppo delle ovaiole, ridurre lo stress e ottimizzare le performance e la redditività, dando agli animali quello di cui hanno bisogno per crescere in modo ottimale e raggiungere il target delle 500 uova in 100 settimane.

A PROPOSITO DI TROUW NUTRITION

Trouw Nutrition è la divisione Nutreco dedicata

all’alimentazione animale ed è leader mondiale nei settori dell’alimentazione, dell’allevamento e della salute per la produzione di carne, uova e latte di qualità. Da quasi un secolo sviluppa prodotti alimentari innovativi e metodi più sostenibili per l’allevamento di animali da reddito e da compagnia.

Secondo Trouw Nutrition l’alimentazione animale e una buona gestione degli allevamenti possono avere il potere di trasformare il settore e persino il Pianeta. Grazie al team dedicato di 8.300 esperti e a una rete globale di 71 stabilimenti di produzione in 105 paesi, l’azienda collabora con i clienti per risolvere le sfide che la filiera alimentare deve affrontare e raggiungere l’obiettivo di nutrire il futuro, fornendo un servizio completo con integratori, additivi per mangimi, premiscele, modelli nutrizionali e servizi personalizzati e integrati. I nostri marchi globali includono NutriOpt ™, Selko ™ , Milkiwean ™, Maxcare ™ e Sprayfo ™ .

Articolo sponsorizzato

LE DINAMICHE DELL’INDUSTRIA AVICOLA

BRASILIANA: UNA RASSEGNA DEL DECENNIO

2013–2023

L’industria avicola del Brasile ha registrato uno sviluppo notevole nel corso dell’ultimo decennio. Mentre la produzione di carne di pollo e di uova è aumentata rapidamente, la produzione di carne di tacchino è diminuita in modo significativo dal 2017, dopo un aumento iniziale. Le ragioni di questo andamento saranno discusse più dettagliatamente in seguito. L’esportazione di carne di pollo si è sviluppata in modo particolarmente dinamico. Al contrario, le esportazioni di carne di tacchino si sono più che dimezzate tra il 2013 e il 2023. Le esportazioni di uova sono state trascurabili rispetto a quelle di carne di pollo. L’obiettivo di questo articolo è di tracciare le dinamiche nelle singole aree dell’industria avicola e identificare i fattori trainanti.

➤ Hans-Wilhelm Windhorst Professore Emerito all’Università di Vechta, Germania

La posizione del Brasile nell’industria

avicola globale

Nel 2023, il Brasile si è classificato secondo dietro agli USA nella produzione di carne di pollo, quinto nelle uova e nono nella carne di tacchino ( Tabella 1 ). Era il leader indiscusso nelle esportazioni di carne di pollo e si è classificato quarto nelle esportazioni di carne di tacchino dietro agli USA, alla Polonia e alla Germania. Il Brasile già deteneva questa posizione nel 2013, sebbene con un volume commerciale molto più elevato. Si è classificato quinto nella produzione di uova, ma le esportazioni di uova erano pressoché irrilevanti, poiché oltre il 99% della produzione era consumata a livello nazionale. L’analisi che segue si concentrerà principalmente sullo sviluppo nella produzione e nel commercio di carne di pollo e di tacchino e prenderà in considerazione la situazione della produzione di uova solo in termini di dipendenza del volume di produzione dal consumo pro capite (Tabella 2).

Carne di pollo – esportazioni in crescita più rapida rispetto alla produzione

Tra il 2013 e il 2023, la produzione di carne di pollo è aumentata da 12,3 milioni di tonnellate metriche1 a 14,8 milioni di tonnellate metriche, ossia del 20,5%. La Figura 1 mostra che l’aumento continuo è stato interrotto tra il 2016 e il 2018. Le esportazioni sono aumentate nello stesso periodo da 3,9 milioni di tonnellate metriche a 5,1 milioni di tonnellate metriche, ossia del 32,0%. Vi è stato un calo nei volumi di esportazione nel 2017 e nel 2018, con le esportazioni che sono aumentate nuovamente solo a partire dal 2021. Un’analisi più dettagliata dello sviluppo del consumo pro capite mostra che vi è stata anche una leggera diminuzione da 42,1 kg a 42,0 kg nel 2018, ma che il consumo è poi aumentato di quasi 3 kg fino a superare i 45 kg dal 2020 ed è rimasto a questo livello. Quali sono state le ragioni di questa tendenza al ribasso nel 2017 e nel 2018 e del rinnovato aumento?

Nel marzo 2017, la polizia federale brasiliana ha lanciato l’Operazione “Carne Fraca” (Operazione Carne Debole).

1Mt = tonnellata metrica = 1.000 kg

■ Tabella 1 – Il ruolo del Brasile nella produzione e nel commercio globale di carne di broiler (2023) (fonte: ABPA Relatório Annual 2024)

■ Tabella 2 – Produzione ed esportazioni di carne avicola e uova in Brasile (2023); dati in migliaia di tonnellate metriche (fonte: ABPA Relatório Annual 2024)

Prodotto Produzione

Carne di broiler

Carne di tacchino

Altra carne

Uova (miliardi di unità)

Esportazioni

Esportazioni (% sulla produzione)

solo il consumo interno è diminuito, ma numerosi Paesi hanno anche vietato le importazioni di carne dal Brasile. Si è verificata una massiccia perdita di fiducia e ci sono voluti diversi anni affinché la situazione si stabilizzasse di nuovo. L’industria della carne ha subito perdite per miliardi. Le esportazioni di carne di pollo da carne sono state significativamente meno colpite rispetto alla carne di tacchino, come sarà mostrato in una sezione successiva. La pandemia di Covid-19 ha avuto anch’essa un ruolo importante. Poiché molti ristoranti, mense scolastiche e universitarie erano chiusi, più pasti sono stati preparati nelle abitazioni private, il che ha portato a un aumento delle vendite di carne nel settore della grande distribuzione alimentare e a un calo delle esportazioni. Le esportazioni sono poi nuovamente aumentate in modo significativo una volta terminata la pandemia.

Successo nelle esportazioni di polli interi e tagli

▲ Figura 1 – Andamento della produzione e delle esportazioni di carne di broiler in Brasile tra il 2013 e il 2023 (elaborazione grafica di A. S. Kauer basata su dati ABPA)

Le aziende leader nella produzione e commercializzazione di carne sono state accusate di estendere le date di scadenza, mescolare carne avariata con carne fresca e distribuirla a livello nazionale e internazionale. Ispettori governativi sono stati arrestati perché erano stati corrotti dalle aziende e avevano rilasciato certificati di idoneità. Anche politici di primo piano sono stati coinvolti nello scandalo. Quando la frode è stata resa pubblica dai media e sono iniziati procedimenti legali, non

Il successo del Brasile sul mercato globale della carne di pollo dipende in parte dalla tipologia del prodotto.

La Figura 2 mostra che mentre i tagli erano di gran lunga il prodotto di esportazione più importante con una quota del 71,7%, le carcasse intere rappresentavano ancora il 20,4%. Questo differenziava il Brasile dagli USA, che esportavano solo piccole quantità di carcasse intere. La domanda di queste ultime era particolarmente forte nei Paesi dell’Asia Occidentale, in particolare nella Penisola Arabica. Qui, le aziende brasiliane dominavano il mercato. Al contrario, i tagli erano esportati principalmente in Asia Orientale e Sud-Orientale, così come in Sudafrica e Messico (Tabella 3).

Come si può vedere dalla Figura 3, Cina, Giappone e Repubblica di Corea rappresentavano oltre un quarto delle esportazioni totali, con la Cina come leader indiscusso. Resta da vedere se questo cambierà nei prossimi anni, dato il forte aumento della produzione cinese (Windhorst, 2024).

Alcuni Paesi della Penisola Arabica hanno anche investito significativamente nella produzione di pollo; nonostante ciò, la domanda è aumentata più rapidamente della produzione negli ultimi anni. Anche il turismo internazionale in rapida crescita in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti ha giocato un

■ Tabella 3 – I primi otto paesi destinatari delle esportazioni brasiliane di carcasse intere e tagli (2023) (elaborazione dati: ABPA Relatório Annual 2024)

Carcasse intere

Paese di destinazione

EAU

Arabia Saudita

Yemen

Iraq

ruolo in questo. Poiché la carne di pollo non è soggetta a divieti religiosi di consumo, ha dominato i menu.

Carne di tacchino – forte calo nella produzione e nel commercio

A differenza della stabile evoluzione della produzione e delle esportazioni di carne di pollo, a partire dal 2017 la carne di tacchino ha subito un crollo massiccio. La Figura 4 mostra che la produzione è aumentata tra il 2013 e il 2017, raggiungendo un picco di 390.000 tonnellate metriche. I volumi di produzione sono poi diminuiti drasticamente a partire dal 2018, raggiungendo un minimo di appena 133.000 tonnellate metriche nel 2023, un calo del 66% rispetto al 2017. Le esportazioni di carne di tacchino hanno seguito un andamento simile: hanno raggiunto il loro massimo nel 2016 a 140.000 tonnellate metriche, ma poi sono diminuite a solo 38.000 tonnellate metriche entro il 2019, prima di risalire a 70.000 tonnellate metriche negli anni successivi. I cambiamenti nella quota di esportazioni sulla produzione sono notevoli. Qui, il valore più basso è stato raggiunto nel 2019 al 22,1%, salendo al 52,6% nel 2023. Questo aumento è strettamente legato al calo del consumo pro capite da 0,6 kg a solo 0,3 kg tra il 2020 e il 2023. Questa dinamica straordinaria è una conseguenza della già citata Operazione “Carne Fraca”, che ha avuto un impatto molto più forte sulla produzione, sul consumo interno e sulle esportazioni rispetto alla carne di pollo. Tra il 2017 e il 2019, il volume delle esportazioni è sceso da 110.000 tonnellate metriche a 38.000 tonnellate metriche, ovvero di circa due terzi. Le principali regioni di esportazione, Africa ed Europa, sono state particolarmente colpite: le esportazioni verso l’UE (27) sono calate da 43.584 a 8.027 tonnellate metriche, con quelle verso i Paesi Bassi, principale acquirente, scese da 31.848 a 7.221 tonnellate

Tagli

Cina

Giappone

Sudafrica

Filippine

EAU

Rep. di Corea

Arabia Saudita

Messico

metriche (-77,2%) e verso la Germania da 3.228 a 248 tonnellate metriche (-92,3%). Le esportazioni verso l’Africa sono diminuite del 46,4%, con il Sudafrica a -57,0%, il Gabon a -80,0% e l’Angola a -45,4%.

Sono stati necessari diversi anni affinché le aziende brasiliane esportatrici di carne di tacchino recuperassero da questo scandalo, ristabilissero la fiducia e aumentassero nuovamente le esportazioni. In questo ha contribuito la scarsità di carne di tacchino risultante dai massicci focolai di influenza aviaria nei pollai di tacchini negli USA nel semestre invernale 2022/23. La Tabella 4 mostra i cinque principali Paesi di destinazione nel 2023.

Poiché la domanda interna è diminuita a partire dal 2020, le aziende leader si sono concentrate sempre più sulle esportazioni. Le regioni target più importanti erano l’America e l’Africa. Esse rappresentavano oltre tre quarti delle esportazioni totali nel 2023, con poco più del 15%

■ Tabella 4 – I cinque principali paesi destinatari delle esportazioni brasiliane di carne di tacchino (2023); dati in mt (elaborazione dati: ABPA Relatório Annual 2024)

Paese di destinazione Esportazioni Esportazioni (% sulla produzione)

* la somma non corrisponde a causa dell’arrotondamento

destinate ai Paesi membri dell’UE. L’Asia aveva un ruolo minore, poiché il consumo di carne di tacchino non è diffuso lì e il prodotto è presente principalmente solo nei centri urbani che giocano un ruolo nel turismo. Nel 2023 i tagli sono stati il principale prodotto esportato, con una quota dell’82,4%. I Paesi acquirenti più importanti erano Messico, Paesi Bassi, Sudafrica e Cile. I prodotti trasformati rappresentavano il 10,8% delle esportazioni. Paesi Bassi, Germania, Cile e Sudafrica erano le destinazioni più importanti. I tacchini interi rappresentavano solo il 6,8% delle esportazioni complessive e venivano richiesti principalmente da Messico e Singapore.

Alti tassi di crescita nella produzione e nel consumo di uova

La produzione di uova in Brasile è aumentata di 20,9 miliardi di uova, ossia del 61,2%, tra il 2013 e il 2021, quando ha raggiunto il picco a 55 miliardi di uova. La Figura 5 mostra che la produzione è aumentata particolarmente rapidamente tra il 2019 e il 2021, ma è diminuita nuovamente nei due anni successivi, stabilizzandosi intorno a 52 miliardi di uova. È evidente che la pandemia di Covid-19 ha giocato un ruolo decisivo nella rapida crescita del consumo pro capite da 230 a 257 uova tra il 2019 e il 2021, trainata dalla maggiore preparazione di cibi nelle abitazioni. Quando l’ondata di infezioni è diminuita e i ristoranti hanno riaperto, il consumo pro capite è sceso del 6,8% fino al 2023.

▲ Figura 2 – Esportazioni di carne di broiler in Brasile (elaborazione grafica di A. S. Kauer basata su dati ABPA)

Le esportazioni hanno avuto un ruolo marginale per i produttori brasiliani di uova: nel 2023, oltre il 99% delle uova prodotte è stato consumato a livello nazionale. In totale, sono state esportate solo 25.407 tonnellate metriche, di cui il 65% come uova con guscio e il 35% come prodotti trasformati (uovo in polvere e uovo liquido). I principali acquirenti erano Giappone e Taiwan; mentre i prodotti trasformati erano principalmente importati da Giappone, USA e Qatar. È degno di nota che il volume di esportazione delle uova da

▲ Figura 3 – Quota dei dieci principali paesi destinatari delle esportazioni brasiliane di carne di broiler (2023) (elaborazione grafica di A. S. Kauer basata su dati ABPA)

cova, pari a 25.427 tonnellate metriche, era quasi pari a quello delle uova destinate al consumo umano. Il Messico ne ha preso poco più della metà, seguito da Senegal, Paraguay e Sudafrica. Il valore commerciale delle uova da cova era più del doppio di quello delle uova per consumo. Nel complesso, il commercio estero di uova è stato relativamente marginale nell’l’industria brasiliana delle uova.

Sintesi e prospettive

L’analisi precedente ha documentato la straordinaria dinamica dell’industria avicola brasiliana tra il 2013 e il 2023. Sono stati raggiunti tassi di crescita assoluti e relativi molto elevati nella produzione di carne di pollo da carne e di uova, almeno fino al 2021. Con la fine della pandemia di Covid-19, la produzione è diminuita leggermente. Le esportazioni di carne di pollo hanno raggiunto un nuovo massimo di oltre 5 milioni di tonnellate metriche nel 2023, mentre quelle di uova hanno avuto un ruolo marginale. La produzione e l’esportazione di carne di tacchino si sono sviluppate in modo completamente diverso. Dopo un picco nella produzione nel 2017, sia la produzione sia le esportazioni sono crollate entro il 2019. Questo calo è stato causato da uno scandalo sulla ▲ Figura 4 –Andamento della produzione e delle esportazioni brasiliane di carne di tacchino tra il 2013 e il 2023 (elaborazione grafica di A. S. Kauer basata su dati ABPA)

▲ Figura 5 – Andamento della produzione di uova e del consumo pro capite di uova in Brasile tra il 2013 e il 2023 (elaborazione di A. S. Kauer basata su dati ABPA)

carne scoperto nel 2017. Numerosi paesi hanno smesso di importare carne di tacchino e sono stati necessari diversi anni affinché le esportazioni aumentassero nuovamente. Tuttavia, i volumi di produzione hanno continuato a diminuire, non da ultimo a causa del calo del consumo pro capite.

Nei prossimi anni la produzione e le esportazioni di carne di pollo continueranno a crescere dinamicamente, sostenute dalla domanda globale, mentre le prospettive per l’industria del tacchino appaiono meno ottimistiche a causa della riduzione del consumo interno. L’andamento della produzione di uova sarà invece determinato dall’evoluzione del consumo pro capite.

Fonti dei dati e bibliografia complementare

ABPA (ed.). Relatório Annual 2020. São Paulo.

ABPA (ed.). Relatório Annual 2024. São Paulo.

Windhorst, H.-W. (2019). The dynamics of global poultry meat trade between 2006 and 2016 at continent and country level. Zootecnica International, 41(3), 26-31.

Windhorst, H.-W. (2021). The Champions League of the egg producing countries. Zootecnica International, 43(1), 26-29.

Windhorst, H.-W. (2022). Patterns and dynamics of global egg and poultry meat trade. Part 2: Poultry meat trade. Zootecnica International, 44(3), 24-27.

Windhorst, H.-W. (2023). Patterns and dynamics of global turkey meat production and trade. Part 2: Turkey meat trade. Zootecnica International, 45(3), 22-26.

Windhorst, H.-W. (2024). Was it the decade of Asia? The dynamics and patterns of global meat and egg production between 2012 and 2022. Zootecnica International, 45(5), 26-31.

LA QUALITÀ DELL’ACQUA Aspetti pratici e gestione

L’acqua è un nutriente essenziale per i volatili. Fornire un approvvigionamento idrico pulito durante tutta la produzione favorisce la salute, il benessere e le performance degli animali, il che è importante a prescindere dal sistema di produzione utilizzato. La disinfezione dell’acqua durante la produzione è parte integrante di un buon sistema di gestione del gruppo. Il controllo della contaminazione batterica e della formazione di biofilm nell’impianto di abbeveraggio è fondamentale per ridurre l’esposizione degli animali a microrganismi nocivi e diminuire il rischio di diffusione delle malattie.

Pulizia delle linee dell’acqua tra un gruppo e l’altro

Prima di applicare un programma di sanificazione quotidiana dell’acqua, è importante pulire accuratamente il più possibile l’impianto di approvvigionamento idrico per rimuovere biofilm, incrostazioni e altri depositi. Dopo la rimozione degli animali, sciacquare le linee con acqua: questo permetterà di eliminare eventuali sedimenti mobili. Riempire quindi le linee di abbeveraggio con la soluzione detergente, alla diluizione raccomandata dal produttore; questa operazione può essere effettuata tramite un dosatore o un medicatore (Dosatron). Una volta riempite le linee con la soluzione detergente, lasciarla agire il più a lungo possibile, idealmente per 72 ore, verificando però con il produttore che ciò non danneggi l’attrezzatura. Dopo la pulizia delle linee, sciacquarle e riempirle con il consueto sanificante utilizzato in presenza degli animali fino al momento del ripopolamento, in modo che i batteri non si riformino.

Sanificazione quotidiana delle linee dell’acqua

La pulizia delle linee dell’acqua tra un gruppo e l’altro rappresenta solo metà del lavoro. Anche dopo un’accurata pulizia, se è ancora presente un numero significativo di batteri, funghi o lieviti, il biofilm può riformarsi completamente in 2–3 giorni. Pertanto, l’ultimo passo è stabilire un programma di sanificazione quotidiana dell’acqua. Questo andrà a beneficio sia degli animali sia dell’impianto idrico. I tre

sistemi di sanificazione più comuni sono il biossido di cloro, il cloro con acidificazione e il perossido di idrogeno.

• Il biossido di cloro è un potente sanificante costituito da clorito di sodio e acido inorganico. È una forma instabile di cloro che si degrada rapidamente in acqua sicura e sale. La conversione si ottiene mescolando la soluzione di clorito con acido citrico, trasformando così il clorito in biossido di cloro.

• Il cloro con acidificazione è un sistema che elimina i microrganismi presenti nell’acqua utilizzando acido ipocloroso (HOCl) e ione ipoclorito (OCl ). È necessario utilizzare due dosatori separati per immettere sia l’acido sia il cloro: uno per pompare l’acido e uno per pompare il cloro. I prodotti non devono mai essere miscelati nello stesso serbatoio.

• I prodotti a base di perossido di idrogeno possono anch’essi risultare molto efficaci per sanificare l’impianto idrico. Il perossido di idrogeno stabilizzato agisce bene sui biofilm perché è un ottimo ossidante e può degradare il biofilm. Inoltre, non è corrosivo per l’impianto di abbeveraggio ed è piuttosto efficace contro batteri, funghi e virus. È in grado di degradare a fondo le alghe, permettendo loro di passare attraverso gli abbeveratoi a goccia senza ostruirli né bloccarli. Oltre alla sanificazione continua delle linee dell’acqua, tutti gli abbeveratoi a campana devono essere lavati con una soluzione disinfettante almeno tre volte a settimana. Lavare accuratamente campana e bacinella con una spazzola o un tampone abrasivo. L’acqua di lavaggio deve essere raccolta in un secchio e rimossa dal capannone. Gli abbeveratoi a goccia devono essere sciacquati ogni giorno, in modo da mantenere l’acqua fresca e il livello batterico basso per tutta la durata del gruppo.

Misurare l’efficacia

della sanificazione delle

linee dell’acqua

Un’informazione importante per capire quanto sia stato efficace il programma di sanificazione è il valore di ORP dell’acqua; questo può essere misurato con un apposito lettore ORP, ampiamente disponibile. ORP sta per oxidationreduction potential (potenziale di ossido-riduzione) ed è un ottimo modo per verificare se il programma di sanificazione dell’acqua sta funzionando. Un forte ossidante distrugge letteralmente virus, batteri e altro materiale organico presente, lasciando l’acqua microbiologicamente sicura. Un valore di ORP compreso tra 650 e 700 millivolt indica un’acqua di buona qualità. Un valore di ORP più basso, ad esempio 250 millivolt, indica un forte carico organico che molto probabilmente comprometterà la capacità del sanificante di disinfettare correttamente l’acqua. In sintesi, è importante utilizzare le informazioni su pH, ORP e livello di cloro per determinare se il programma di sanificazione è efficace e anche per prevenire danni alle attrezzature dovuti a un uso eccessivo di sostanze chimiche. Due punti importanti da tenere presenti sono che nessun sanificante o prodotto chimico deve essere presente nell’impianto idrico durante la somministrazione di vaccini, farmaci o vitamine e che non bisogna mai mescolare prodotti diversi nella stessa soluzione madre.

Passo uno – Scegliere un sanificante

Scegliere un prodotto sanificante in grado di sciogliere efficacemente eventuali biofilm o mucillagini presenti nell’impianto. Tra i prodotti più efficaci per questo scopo vi sono le soluzioni concentrate di perossido di idrogeno. Prima di utilizzare qualsiasi detergente potente, assicurarsi che le tubazioni di sfiato funzionino correttamente, in modo che la pressione dell’aria nelle linee possa essere rilasciata. Consultare i fornitori dell’attrezzatura prima dell’uso dei prodotti, per evitare danni inutili.

Passo due – Preparare la soluzione sanificante

Per ottenere i migliori risultati, utilizzare i prodotti alla massima concentrazione consigliata sull’etichetta. La maggior parte dei dosatori (Dosatron) consente concentrazioni comprese tra lo 0,8% e l’1,6% del materiale originale. Se è necessario impiegare concentrazioni superiori, è preferibile preparare la soluzione madre nel serbatoio principale e distribuirla senza utilizzare un dosatore o Dosatron. Ad esempio, se è richiesta una soluzione al 3%, mescolare tre parti di detergente con 97 parti di acqua per ottenere la soluzione finale. Una soluzione sanificante eccellente può essere preparata utilizzando una soluzione di perossido di idrogeno al 35%. Miscelarla come descritto per ottenere la soluzione al 3%.

Passo tre – Pulire le linee

Per riempire e pulire 100 piedi (30,48 metri) di linea dell’acqua da ¾ di pollice (1,905 cm) servono 30–38 litri di acqua. Se il capannone è lungo 500 piedi (152,40 metri) e ha due linee dell’acqua, bisogna preparare almeno 380 litri

▲ Serbatoio del medicatore Dosatron

di soluzione sanificante. Le linee dell’acqua devono essere progettate in modo da poter essere aperte per drenare completamente quando la pulizia è terminata.

Seguire questi passaggi:

1) Aprire le linee dell’acqua e drenarle completamente. 2) Iniziare a pompare il detergente attraverso le linee dell’acqua.

3) Osservare l’acqua che esce dalla linea di scarico per verificare la presenza del prodotto, ad esempio tramite formazione di schiuma.

4) Una volta che le linee dell’acqua sono riempite con il detergente, chiudere il rubinetto e lasciare il prodotto nelle linee per tutto il tempo raccomandato dal produttore (oltre 24 ore, se possibile).

5) Dopo il periodo di posa, risciacquare le linee. L’acqua utilizzata per il risciacquo dovrebbe contenere il livello di sanificante normalmente presente nell’acqua di abbeveraggio per gli uccelli. In assenza di un programma standard di sanificazione dell’acqua, aggiungere 113 g di candeggina al 5% per 1 litro di soluzione madre e proporzionare questa soluzione madre al ritmo di 7,5 g per litro d’acqua. Questo garantirà 3–5 ppm di cloro nell’acqua di risciacquo.

6) Dopo la pulizia, la sanificazione e il risciacquo, l’acqua deve essere fresca e clorata (3–5 ppm nel punto di abbeveraggio più lontano dalla fonte). Se si utilizza un misuratore ORP, il valore minimo dovrebbe essere 650. 7) Le linee che prelevano acqua da un pozzo per i capannoni avicoli devono essere anch’esse pulite e sanificate tra un gruppo e l’altro. È preferibile non far passare direttamente l’acqua delle linee esterne attraverso le linee interne del capannone. Collegare un tubo flessibile al rubinetto del dosatore per svuotare le linee esterne.

Passo quattro – Tenere il sistema pulito

1) Una volta che il sistema è stato sanificato, è importante mantenerlo pulito. Definire quindi un buon programma quotidiano di sanificazione dell’acqua per i vostri animali. Il programma ideale di sanificazione delle linee dell’acqua dovrebbe prevedere l’iniezione sia di un sanificante sia di un acido. È importante notare che questa procedura richiede due dosatori o iniettori, poiché acidi e candeggina non devono mai essere miscelati nella stessa soluzione madre.

2) Se è disponibile un solo dosatore o iniettore, allora iniettare candeggina (concentrazione al 5%) al dosaggio di 40 g per litro di soluzione madre. Proporzionare a 7,5 g per litro di acqua di abbeveraggio.

3) L’obiettivo è fornire una fonte di acqua di abbeveraggio pulita con un livello continuo di cloro compreso tra 3 e 5 ppm nel punto del capannone più lontano dal dosatore.

▲ Un pulcino che beve
▲ PHmetro

OTTIMIZZARE BENESSERE E PRODUZIONE

NELLE GALLINE OVAIOLE MEDIANTE GLICANI

DI PRECISIONE

Il benessere delle galline ovaiole è spesso compromesso dal fenomeno del feather pecking, che porta a lesioni, a mortalità e a un calo produttivo. In questo studio, condotto su 16.000 galline Lohmann Brown, è stata valutata l’integrazione di glicani di precisione in grado di modulare il metabolismo del microbiota intestinale. I risultati mostrano un miglioramento della persistenza produttiva, una minore mortalità e delle condizioni migliori di piumaggio e zampe. I dati ottenuti suggeriscono che i glicani di precisione potrebbero contribuire a supportare il benessere delle galline ovaiole allevate a terra.

➤ Francesca Leone

Dottoressa in Scienze e Tecnologie delle

Produzioni Animali

Dottoranda in Scienze

Ambientali

Introduzione

Negli ultimi anni, la transizione dagli allevamenti in gabbia a sistemi alternativi è diventata una priorità in Europa, spinta dalle richieste dei consumatori e dalle raccomandazioni scientifiche (EFSA, 2023). Tuttavia, questo cambiamento comporta nuove sfide gestionali, in particolare l’aumento del feather pecking, fenomeno caratterizzato dall’asportazione di piume da parte di alcuni individui ai danni dei conspecifici (Dixon, 2008). Questo comportamento, spesso legato a stress e frustrazione di non poter mettere in atto comportamenti specie-specifici, può causare ferite, dolore, cannibalismo e riduzione delle performance produttive (Schreiter et al., 2019). Diversi fattori influenzano il feather pecking, tra cui la genetica, la gestione della luce, la densità, ma anche l’alimentazione (Rodenburg et al., 2008). È stato osservato,

infatti, che squilibri nutrizionali o alterazioni del microbiota intestinale possono favorire questo comportamento, in quanto hanno effetti su ansia, attività motoria, risposta allo stress e sui sistemi serotoninergico/dopaminergico, influenzando così la capacità delle galline di affrontare le sfide dell’ambiente in cui vivono (Mens et al., 2020; Van der Eijk et al., 2019). I progressi nella biologia molecolare stanno aiutando la comunità scientifica a comprendere meglio il funzionamento del microbiota e delle sue vie metaboliche nell’intestino animale (Sergeant et al., 2014; Glendinning et

al., 2020). Sono state individuate e sintetizzate delle sostanze, chiamate modulatori metabolici del microbioma, in grado di influenzare le funzioni metagenomiche specifiche dei batteri intestinali, modificando la produzione di metaboliti nell’intestino, con l’obiettivo finale di ottenere benefici per gli animali e per l’ambiente (Walsh et al., 2021). In questo contesto si collocano i glicani di precisione: carboidrati con legami glicosidici specifici, capaci di indirizzare i metabolismi microbici verso vie più favorevoli, migliorando l’utilizzo delle proteine e riducendo la produzione di metaboliti dannosi (Walsh et al., 2021; Jacquier et al., 2022).

Alla luce dei risultati positivi già osservati nei polli da carne in termini di performance e benessere (Jacquier et al., 2022; Bortoluzzi et al., 2023), il presente studio ha valutato se l’integrazione di glicani di precisione nella dieta di galline ovaiole potesse contribuire a migliorare le performance e ridurre la reattività, limitando il feather pecking

Materiali e metodi

Lo studio è stato svolto su 16.000 galline Lohmann Brown debeccate, dalla 48ª alla 78ª settimana di vita. Gli animali erano suddivisi in due capannoni con condizioni ambientali simili e alimentati ad libitum:

• gruppo trattato (T) riceveva una dieta a base di mais e soia arricchita con i glicani di precisione;

• gruppo controllo (C) veniva alimentato con la stessa dieta, ma senza l’integrazione di glicani.

Durante la prova sono stati raccolti giornalmente tutti i parametri produttivi, come le uova deposte, le uova scartate, il tasso di mortalità, e mensilmente è stato valutato il benessere animale secondo il Welfare Quality Protocol® (2019), con il quale si assegna un punteggio alla livrea di diverse parti del corpo (testa, dorso, coda, cloaca) in base all’asportazione delle piume e al numero delle lesioni (in questo caso anche alla cresta), e un punteggio alla condizione

dei cuscinetti plantari. Inoltre, per valutare la reattività degli animali, sono stati applicati due test comportamentali: il novel object test (NOT) e l’avoidance distance test (ADT). Il NOT valuta la reazione delle galline di fronte a un oggetto nuovo introdotto nell’ambiente, misurando la curiosità o la paura in base all’avvicinamento o alla fuga da esso. L’ADT misura la distanza alla quale le galline si spostano quando un osservatore si avvicina, indicando il livello di paura o fiducia verso l’uomo. Infine, sono state fatte delle analisi metagenomiche dei contenuti intestinali di un campione di animali per valutare i cambiamenti nei percorsi metabolici.

Risultati

La produzione di uova è rimasta coerente con gli standard della linea genetica, con un calo fisiologico dovuto all’età. Tuttavia, dalla 72ª settimana le galline del gruppo trattato hanno mantenuto una persistenza nella deposizione più elevata, risultato di interesse in un’ottica di cicli produttivi più lunghi per ridurre i costi (Bain et al., 2016). Non sono emerse differenze sostanziali nella percentuale di uova scartate, salvo durante episodi di stress da caldo, noti per ridurre la qualità del guscio (Mashaly et al., 2004), in cui il gruppo T ha mostrato una percentuale di scarti inferiore. La mortalità cumulativa è risultata invece più bassa nelle galline che ricevevano i glicani di precisione (2,9% vs 4,3%), suggerendo un effetto positivo sulla salute intestinale e immunitaria, in linea con quanto osservato in altri studi (Yadav e Jha, 2019; Lobo et al., 2023). Dalle valutazioni del benessere, è emerso che le galline del gruppo trattato presentavano un piumaggio più integro e meno lesioni ai cuscinetti plantari, grazie all’additivo che permette una minor escrezione di azoto, e, di conseguenza, una migliore qualità della lettiera, come già dimostrato negli studi sui broiler (Jacquier et al., 2022). I risultati della livrea sono stati confermati dai test comportamentali: le galline del gruppo

T hanno mostrato una maggiore curiosità verso l’oggetto nuovo e una maggiore confidenza nei confronti dell’uomo, accorciando le distanze dai valutatori. Una relazione positiva uomo–animale è un fattore chiave per il management, con effetti positivi sul benessere e sulla produttività (Papageorgiou et al., 2023). Inoltre, la diminuzione della paura e dello stress sono state spesso associate a una minore propensione al feather pecking in diversi studi (Uitdehaag et al., 2008; Hüttner et al., 2023). Le analisi metagenomiche hanno mostrato un miglior utilizzo delle proteine e hanno confermato l’effetto dei glicani di precisione sul cambiamento favorevole nel metabolismo del microbiota. Questi cambiamenti metabolici si riflettono in una migliore salute intestinale e in un potenziale contenimento della reattività e, di conseguenza, dei comportamenti indesiderati come il feather pecking

Conclusioni

Nel presente studio, l’integrazione di glicani di precisione nella dieta di galline ovaiole ha migliorato la persistenza produttiva, ridotto la mortalità e il feather pecking, e ha supportato la salute intestinale. Questi risultati aprono la strada a ulteriori indagini su come i glicani di precisione possano rappresentare uno strumento per ottimizzare il benessere e le performance delle galline ovaiole.

Bibliografia

Bain, M. M., Nys, Y., & Dunn, I. C. (2016). Increasing persistency in lay and stabilising egg quality in longer laying

cycles: What are the challenges? British Poultry Science, 57(3), 330–338. https://doi.org/10.1080/0007 1668.2016.1161727

Bortoluzzi, C., Tamburini, I., & Geremia, J. (2023). Microbiome modulation, microbiome protein metabolism index, and growth performance of broilers supplemented with a precision biotic. Poultry Science, 102, Article 102595. https://doi.org/10.1016/j. psj.2023.102595

Dixon, L. M. (2008). Feather pecking behaviour and associated welfare issues in laying hens. Avian Biology Research, 1(2), 73–87. https://doi. org/10.3184/175815508X363251

EFSA Panel on Animal Health and Animal Welfare (AHAW), Nielsen, S. S., Álvarez, J., Bicout, D. J., Calistri, P., Canali, E., Drewe, J. A., Garin-Bastuji, B., Gonzales Rojas, J. L., Gortázar Schmidt, C., Herskin, M., Miranda Chueca, M. Á., Padalino, B., Pasquali, P., Roberts, H. C., Spoolder, H., Stahl, K., Velarde, A., Viltrop, A., Winckler, C., Estevez, I., Guinebretière, M., Rodenburg, B., Schrader, L., Tiemann, I., Van Niekerk, T., Ardizzone, M., Ashe, S., Hempen, M., Mosbach-Schulz, O., Rojo Gimeno, C., Van der Stede, Y., Vitali, M., & Michel, V. (2023). Welfare of laying hens on farm. EFSA Journal, 21(4), e07789. https://doi. org/10.2903/j.efsa.2023.7789

Glendinning, L., Stewart, R. D., Pallen, M. J., Watson, K. A., & Watson, M. (2020). Assembly of hundreds of novel bacterial genomes from the chicken caecum. Genome Biology, 21, 34. https://doi.org/10.1186/s13059-020-1947-1

Hüttner, J., Clauß, A., Klambeck, L., Andersson, R., Kemper, N., & Spindler, B. (2023). Association with different housing and welfare parameters on results of a novel object test in laying hen flocks on farm. Animals, 13(13), 2207. https://doi.org/10.3390/ani13132207

Jacquier, V., Walsh, M. C., Schyns, G., Claypool, J., Blokker, B., Bortoluzzi, C., & Geremia, J. (2022). Evaluation of a precision biotic on the growth performance, welfare indicators, ammonia output, and litter quality of broiler chickens. Animals, 12(3), 231. https://doi.org/10.3390/ ani12030231

Lobo, E., Bajagai, Y. S., Kayal, A., Ramirez, S., Nikolić, A., Valientes, R., & Stanley, D. (2023). Precision glycan supplementation improves gut microbiota diversity, performance, and disease outbreak resistance in broiler chickens. Animals, 14(1), 32. https://doi.org/10.3390/ ani14010032

Mashaly, M. M., Hendricks, G. L., Kalama, M. A., Gehad, A. E., Abbas, A. O., & Patterson, P. H. (2004). Effect of heat stress on production parameters and immune responses of

commercial laying hens. Poultry Science, 83(6), 889–894. https://doi.org/10.1093/ps/83.6.889

Mens, A. J. W., Van Krimpen, M. M., & Kwakkel, R. P. (2020). Nutritional approaches to reduce or prevent feather pecking in laying hens: Any potential to intervene during rearing? World’s Poultry Science Journal, 76(4), 591–610. https://doi.org/10.1080/00439339.2020.1772 024

Papageorgiou, M., Goliomytis, M., Tzamaloukas, O., Miltiadou, D., & Simitzis, P. (2023). Positive welfare indicators and their association with sustainable management systems in poultry. Sustainability, 15(14), 10890. https://doi.org/10.3390/su151410890

Rodenburg, T. B., Komen, H., Ellen, E. D., Uitdehaag, K. A., & van Arendonk, J. A. M. (2008). Selection method and early-life history affect behavioural development, feather pecking and cannibalism in laying hens: A review. Applied Animal Behaviour Science, 110(3), 217–228. https://doi.org/10.1016/j.applanim.2007.09.009

Schreiter, R., Damme, K., von Borell, E., Vogt, I., Klunker, M., & Freick, M. (2019). Effects of litter and additional enrichment elements on the occurrence of feather pecking in pullets and laying hens – A focused review. Veterinary Medicine and Science, 5(3), 500–507. https://doi.org/10.1002/vms3.184

Sergeant, M. J., Constantinidou, C., Cogan, T. A., Bedford, M. R., Penn, C. W., & Pallen, M. J. (2014). Extensive microbial and functional diversity within the chicken cecal microbiome. PLOS ONE, 9, e91941. https:// doi.org/10.1371/journal.pone.0091941

Uitdehaag, K., Komen, H., Rodenburg, T. B., Kemp, B., & Van Arendonk, J. (2008). The novel object test as predictor of feather damage in cage-housed Rhode Island Red and White Leghorn laying hens. Applied Animal Behaviour Science, 109(3), 292–305. https://doi. org/10.1016/j.applanim.2007.03.008

Van der Eijk, J. A. J., de Vries, H., Kjaer, J. B., Naguib, M., Kemp, B., Smidt, H., Rodenburg, T. B., & Lammers, A. (2019). Differences in gut microbiota composition of laying hen lines divergently selected on feather pecking. Poultry Science, 98(12), 7009–7021. https://doi. org/10.3382/ps/pez336

Walsh, M. C., Jacquier, V., Schyns, G., Claypool, J., Tamburini, I., Blokker, B., & Geremia, J. M. (2021). A novel microbiome metabolic modulator improves the growth performance of broiler chickens in multiple trials and modulates targeted energy and amino acid metabolic pathways in the cecal metagenome. Poultry Science, 100(2), 100800. https://doi.org/10.1016/j. psj.2020.10.054

Yadav, S., & Jha, R. (2019). Strategies to modulate the intestinal microbiota and their effects on nutrient utilization, performance, and health of poultry. Journal of Animal Science and Biotechnology, 10, 2. https://doi. org/10.1186/s40104-018-0310-9

Welfare Quality® Consortium. (2019). Welfare Quality® assessment protocol for laying hens. Lelystad, The Netherlands: Welfare Quality®

MICROBIOTA STRESSATO? LA CORRETTA

SOLUZIONE NUTRIZIONALE

La salute intestinale ha un impatto significativo sul benessere degli animali, sulle loro performance e sul ritorno dell’investimento economico. È infatti noto che, se il tratto gastrointestinale (GI) si trova in uno stato di salute ideale, ne consegue un’ottimizzazione dell’assorbimento dei nutrienti ingeriti con la dieta; al contrario, un intestino “stressato” non svolge in maniera efficace il suo dovere, ostacolando il riassorbimento e, di conseguenza, peggiorando le performance degli animali allevati.

➤ Susanna Lolli Manager, Business Development

Performance Solution Poultry Expert Istituto delle vitamine - Dsm, Segrate (MI) susanna.lolli@dsm.com

Stress del microbiota

Il GI è soggetto a molte fonti di stress che modificano, anche irreversibilmente, l’equilibrio del microbiota. Il microbiota è un ecosistema complesso, densamente popolato da microrganismi, quali i batteri che vivono in simbiosi con l’organismo ospite. Questo processo avviene a partire dal primo giorno di vita dell’animale, immediatamente dopo la schiusa e prosegue in allevamento fin dalla prima beccata: si instaura così l’equilibrio simbiotico tra ospite e microbiota. Questo equilibrio può essere compromesso da aspetti gestionali e influenzato dall’ambiente circostante, ad esempio il passaggio da una fase alimentare a un’altra, le vaccinazioni e la scarsa biosicurezza.

Le principali cause di stress sono:

• Contaminazione da micotossine

• Gestione in azienda

• Temperatura e umidità

• Infestazioni di endo- ed ectoparassiti

▲ Figura 1 – Il targeting del metabolismo funzionale del microbioma offre un nuovo potente strumento per l’industria avicola

et al., 1995), come ammoniaca, acido solfidrico, ammine, fenoli, tioli e indoli, che hanno effetti citotossici, genotossici e cancerogeni.

Studi sui polli da carne hanno dimostrato l’influenza della concentrazione proteica e della fonte utilizzata nella dieta sul microbiota intestinale e sulla morfologia intestinale. L’aumento delle proteine non digeribili, ad esempio tramite l’inclusione di farina di colza nel mangime, ha mostrato una riduzione della concentrazione di acidi grassi volatili nel cieco e un aumento dei prodotti di fermentazione proteica che influenzano negativamente sia l’equilibrio del microbiota sia la morfologia intestinale (diminuzione dell’altezza dei villi e aumento della profondità delle cripte).

• Nutrizione non bilanciata Alcune delle componenti dietetiche come fattori antinutrizionali, lipidi ossidati, micotossine e proteine in eccesso, infatti, sono tutti in grado di indurre una risposta infiammatoria intestinale. Le proteine sono il principale substrato azotato per i microrganismi del GI, ne aumentano la crescita e la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA) (Colon et al,. 2015). Tuttavia, le proteine possono potenziare i prodotti di fermentazione putrefattivi (Silvester

Equilibrio del microbiota

Sono oltre 400 le specie batteriche che vivono, si riproducono e muoiono nel tratto gastrointestinale (Lactobacillus, Enterococcus, Streptococcus, ecc.); questi batteri fermentano i carboidrati semplici e producono acidi grassi volatili (acido acetico, butirrico e propionico), utilizzati come

fonte di energia dalle cellule epiteliali, per promuovere la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Pertanto, la perdita dell’omeostasi può avere serie ripercussioni sullo stato di salute dell’ospite, al punto da poter causare l’insorgenza di un ampio numero di patologie di natura metabolica, immunomediata e infiammatoria (Yoon et al., 2015).

L’alimentazione ricopre un ruolo fondamentale per prevenire potenziali alterazioni di tale stato di simbiosi, considerando anche l’abbandono degli antibiotici a favore di una prevenzione sul sistema immunitario sempre più attenta, è ormai comune l’introduzione nella dieta di additivi che contribuiscano al suo mantenimento (Angelakis and Raoult, 2010; Huyghebaert et al., 2011; Kiarie et al., 2013; Pan and Yu, 2014).

I biotici di precisione (PB, precision biotics) sono prodotti nutrizionali che influenzano percorsi metabolici specifici del microbioma per controllare il profilo dei metaboliti prodotti nell’intestino dai batteri, come gli acidi grassi a catena corta (SCFA) e i metaboliti azotati. Diversi studi scientifici di recente pubblicazione hanno evidenziato l’effetto della somministrazione di PB ai polli da carne sulla risposta allo stress enterico. È stato osservato che i PB hanno migliorato la salute intestinale e le performance di crescita dei polli trattati. L’azione benefica di questi PB sulle vie metaboliche del microbioma può spiegare l’aumento di alcuni noti marcatori di salute intestinale, come l’espressione dei geni coinvolti nel trasporto dei nutrienti, nell’infiammazione e nel ciclo cellulare. Una strategia per lo sviluppo di PB consiste nello screening di glicani per la loro capacità di modulare percorsi selezionati del microbioma in un insieme diversificato di comunità microbiche. I glicani forniscono una classe chimicamente diversificata di strutture molecolari note per esibire un’ampia serie di bioattività sulle comunità microbiche. Tuttavia,

il modo dettagliato in cui i glicani influenzano la funzione metabolica del microbioma è strettamente legato alla sua struttura. A differenza di molti prebiotici e probiotici utilizzati nell’alimentazione animale, il potenziale dei PB risiede nella loro capacità di attivare le principali vie microbiche utili, piuttosto che modulare l’abbondanza di taxa microbici che variano da animale ad animale. La capacità di orientare le vie del microbioma nel GI degli animali con l’uso dei PB apre immense possibilità per modulare la fisiologia dell’ospite attraverso i metaboliti microbici. Il sistema immunitario è un esempio notevole della relazione simbiotica tra l’ospite e il suo microbioma, in cui il normale sviluppo e la normale funzione immunitaria dell’ospite dipendono da una vasta gamma di metaboliti microbici prodotti da substrati alimentari e dell’ospite e sintetizzati de novo dal microbiota. Questa stretta relazione simbiotica ha dato origine all’idea dell’olobionte, come un organismo composto dall’ospite e dal suo microbioma. Tuttavia, quando questa relazione simbiotica viene disturbata da infezioni enteriche, come la coccidiosi nei polli da carne, l’uso di PB per reindirizzare le funzioni metaboliche microbiche può essere un’importante strategia nutrizionale per minimizzare l’impatto negativo di tali infezioni.

Una soluzione unica e specifica

Sul mercato esistono numerosi additivi in grado di modulare l’abbondanza dei taxa microbici, ma solo un eubiotico, o meglio il biotico di precisione, riesce a condizionare e orientare le vie metaboliche dei batteri del microbioma. Per definizione, Symphiome™ Poultry è una miscela di oligosaccaridi con legami glicosidici specifici (11 tipi).

▲ Figura 2 – Symphiome™ è stato progettato specificamente per rendere i polli resistenti alle cause comuni di stress enterico. La dieta challenge prevedeva un’integrazione di patata proteica per generare lo stress enterico

Le catene di glicani che compongono il Symphiome™ promuovono l’insediamento di un microbiota che metabolizzerà le proteine residue nell’intestino, consentendo una minore produzione di ammoniaca, indoli e scatolo, che producono anche effetti citotossici sugli enterociti. Questo può essere verificato nella pratica attraverso l’indice del metabolismo proteico del microbioma. Si tratta di un valore che corrisponde al rapporto tra microrganismi favorevoli e sfavorevoli all’utilizzo delle proteine. Più alto è il valore, maggiore è il numero di microrganismi che utilizzano le proteine in modo benefico nell’animale. Viene raccolto il contenuto cecale degli animali e valutata l’espressione dei geni che metabolizzano favorevolmente le proteine in relazione ai geni che non le metabolizzano favorevolmente. Si estrae il DNA, si sequenzia l’intero genoma dei batteri e, con analisi bioinformatiche, si calcola l’abbondanza di geni benefici e non benefici correlati all’elaborazione delle proteine. La principale attività è il miglioramento del metabolismo

delle proteine del microbioma. Riduce la carica di patogeni opportunisti nel tratto digestivo e la putrefazione microbica delle proteine non assorbite che genera metaboliti reattivi dell’azoto che hanno un impatto negativo sul benessere, sulle emissioni e sulle performance.

In conclusione, i principali benefici del Symphiome™ sono:

• Protegge l’intestino ottimizzando la resilienza allo stress enterico dovuto a:

• Agenti patogeni opportunisti (ad esempio Clostridium perfringens, E. coli) e malattie

• Reazione alla vaccinazione per la coccidiosi

• Migliora l’utilizzazione dei nutrienti e le performance degli animali

• Migliora il benessere e riduce le emissioni

• Riduce la reattività/nervosismo degli animali

• Migliora il ROI

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GUIDA PRATICA PER VALUTARE

LA QUALITÀ DEI PULCINI DI UN GIORNO

STANDARD FONDAMENTALI E MONITORAGGIO SANITARIO VETERINARIA

La valutazione della qualità dei pulcini di un giorno (DOC) è fondamentale per il successo della produzione avicola. Questa guida pratica illustra i principali indicatori fisici, i fattori sanitari e i protocolli di analisi di laboratorio necessari a incubatori, veterinari e professionisti del settore avicolo per garantire le migliori prestazioni dei pulcini. Include gli standard riconosciuti per le linee commerciali Ross 308 e Cobb 500 e sottolinea l’importanza di metodi diagnostici come PCR, ELISA e analisi microbiologiche. Nel loro insieme, queste misure costituiscono un quadro completo per migliorare l’uniformità del gruppo, ridurre la mortalità e prevenire focolai di malattie.

➤ Nader Rangsaz Veterinario avicolo (DVM), Facoltà di Medicina Veterinaria, Università Islamica Azad, Shahrekord, Iran, Membro dello Young Researchers Club n.rangsaz@gmail.com

Introduzione

La base di un allevamento avicolo produttivo risiede nella qualità dei pulcini di un giorno. Sia le caratteristiche fisiche sia lo stato di salute determinano la crescita iniziale, l’efficienza alimentare e la sopravvivenza. Questa guida presenta metodi pratici per valutare la qualità dei pulcini di un giorno, integrare il monitoraggio sanitario e applicare le analisi di laboratorio, aiutando i professionisti del settore avicolo a mantenere standard elevati lungo tutto il ciclo produttivo.

L’importanza delle ispezioni fisiche nei pulcini di un giorno

L’ispezione visiva e fisica dei pulcini di un giorno negli incubatoi rappresenta una fase cruciale per garantire la qualità dei pulcini e le prestazioni del gruppo. Questo processo comprende la valutazione di caratteristiche esterne quali aspetto del pulcino, piumaggio, chiusura dell’ombelico, condizione delle zampe e condizione vitale generale. I pulcini sani devono essere vigili, attivi, privi di deformità, con piumaggio pulito e asciutto e un ombelico ben cicatrizzato. Identificare ed eliminare in questa fase i pulcini deboli, disidratati o anomali riduce la mortalità precoce e favorisce una crescita uniforme del gruppo. Tali ispezioni sono essenziali per mantenere gli standard dell’incubatoio e migliorare i risultati produttivi.

Indicatore Ross 308 standard Cobb 500 standard Condizione ottimale

Peso corporeo

■ Tabella 1 –Indicatori di qualità fisica dei pulcini di un giorno (Ross 308 e Cobb 500)

Qualità del piumaggio

Asciutto, soffice

Asciutto, soffice Nessuna zona bagnata

Condizione degli occhi Luminosi, chiari Luminosi, chiari Nessuna secrezione Becco e zampe Normali, puliti Normali, puliti Nessuna deformità

Test di attività Tempo di alzata ≤3 secondi Tempo di alzata ≤3 secondi Riflesso pronto

Condizione dell’ombelico Chiuso, asciutto, pulito Chiuso, asciutto, pulito Nessun gonfiore o secrezione

Mantenere i pulcini di un giorno in condizioni sanitarie ottimali è essenziale per garantire la loro vitalità e crescita. È importante monitorare costantemente le principali malattie virali e batteriche che possono colpire i pulcini in questa fase.

Il ruolo dei test di laboratorio nel controllo qualità dei pulcini di un giorno

I test di laboratorio svolgono un ruolo fondamentale nel controllo qualità degli incubatoi, garantendo la salute e l’uniformità dei pulcini di un giorno. Tra gli strumenti diagnostici più importanti, il saggio immunoenzimatico (ELISA) è ampiamente utilizzato per valutare il trasferimento di anticorpi materni e lo stato immunitario nei confronti di patogeni critici quali il virus della malattia di Newcastle (NDV), il virus della malattia infettiva della borsa (IBDV), il virus dell’influenza aviaria (AIV), Mycoplasma gallisepticum (MG), Mycoplasma synoviae (MS) e Salmonella spp. Risultati ELISA accurati forniscono indicazioni sull’efficacia della vaccinazione dei riproduttori e sulle performance delle misure di biosicurezza. Inoltre, la rilevazione di risultati ELISA positivi o la conferma mediante PCR per Mycoplasma e Salmonella nei pulcini di un giorno indica trasmissione verticale, segnalando gravi carenze gestionali che possono provocare mortalità precoce e perdite economiche. Pertanto, integrare test sierologici, molecolari e microbiologici nei protocolli di incubatoio e dei gruppi di riproduttori è essenziale per mantenere pulcini di alta qualità, ridurre il rischio di malattie e ottimizzare le prestazioni del gruppo

Fattori di qualità aggiuntivi

• Assorbimento del sacco vitellino: il residuo del tuorlo dovrebbe essere inferiore al 10% del peso corporeo per

▲ Figura 1Ispezione visiva e fisica dei pulcini di un giorno in incubatoio

garantire un’ottimale immunità ed energia.

• Salute degli organi interni: fegato, cuore e intestino devono essere ben sviluppati e privi di lesioni.

• Gestione ambientale: temperatura e umidità corrette durante l’incubazione, conservazione delle uova e alimentazione precoce contribuiscono a migliorare la qualità dei pulcini di un giorno.

• Biosicurezza: protocolli igienici rigorosi riducono il rischio di malattie e migliorano la produttività dell’incubatoio.

Riferimenti bibliografici

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BioChek. (2021). Practical guide to serology in poultry Reeuwijk, The Netherlands: BioChek UK Ltd. Cobb-Vantress. (2022). Cobb 500 broiler management guide. Siloam Springs, AR: Cobb-Vantress, Inc.

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■ Tabella 2 – Valutazione dello stato sanitario e principali malattie

Malattia

Omfalite

Salmonellosi

Agente patogeno

Impatto/effetti

E. coli, Staphylococcus Infezioni dell’ombelico, aumento della mortalità

Salmonella spp

Malattia di Newcastle Virus della malattia di Newcastle

Malattia infettiva della borsa Birnavirus

Mycoplasmosis

Mycoplasma spp. (MG/MS)

Bronchite infettiva Coronavirus

Sindrome da rallentamento e nanismo (RSS)

Astrovirus

Tipo di test Scopo Patogeni target

Microbiologia

Identificazione delle infezioni batteriche

PCR Rilevazione di DNA e RNA virale/batterico

ELISA Rilevazione di anticorpi e valutazione dello stato immunitario

Istopatologia Esame della patologia tissutale per infezioni

E coli, Salmonella

Mycoplasma, malattie virali e batteriche

Mycoplasma, malattie virali e batteriche

Mycoplasma, malattie virali

2 – Sierologia – Test ELISA

Setticemia, diarrea, scarsa crescita

Sintomi respiratori, mortalità

Immunosoppressione

Malattie respiratorie, ritardo nella crescita

Malattie respiratorie

Sindrome del pulcino bianco, ritardo nella crescita

■ Tabella 3 – Laboratory testing protocols

Swayne, D. E. (Ed.). (2013). Avian influenza (2nd ed.). Wiley-Blackwell.

Swayne, D. E. (Ed.). (2020). Diseases of poultry (14th ed.). Wiley-Blackwell.

Tona, K., Onagbesan, O., Bruggeman, V., & Decuypere, E. (2004). Effects of age of broiler breeders and egg storage on egg quality, hatchability, chick quality, chick weight, and posthatch growth to forty-two days. Poultry Science, 83(5), 736–743. https://doi.org/10.1093/ps/83.5.736

▲ Figura 3 – Microbiologia – Test colturalet
▲ Figura

Riproduttori e Incubatoi

Riproduttori

Guida internet

ADM Animal Nutrition Italy S.r.l. it.support@wisium.com

www.admanimalnutrition.com

Agritech commerce@agritech.it www.agritech.it

Albitalia infotecniche@albitalia.com www.albitalia.com

Albors info@albors.it www.albors.it

Ali Lohmann info@lohmann.it www.alilohmann.com

Arion Fasoli info@arionfasoli.com www.arionfasoli.com

Aviagen info@aviagen.com www.aviagen.com

Aviagen Turkeys Ltd turkeysltd@aviagen.com www.aviagenturkeys.com

Aza International info@azainternational.it www.azainternational.it

Babolna TETRA info@babolnatetra.com www.babolnatetra.com

Barbieri Belts info@barbieri-belts.com www.barbieribelts.com

Biochem bertarelli@biochem.net www.biochem.net

Big Dutchman big@bigdutchman.de www.bigdutchman.com

Biolab 2000 biolabvr@tiscalinet.it www.biolab2000.it

Carfed International Ltd carfed@carfed.co.uk

Carfed International Ltd Italy carfed@carfed.it www.carfed.it

Chick Farm Europe info@chickeurope.com www.novogen-layers.com

Cizo info@cizo.it www.cizo.it

Clerici Gino S.r.l. info@clerici.it www.clerici.it

Cobb Europe info@cobb-europe.com www.cobb-vantress.com

Codaf info@codaf.net www.codaf.net

Corti Zootecnici S.r.l. info@cortizootecnici.com www.cortizootecnici.it dsm-firmenich stefano.zappa@dsm-firmenich.com www.dsm-firmenich.com

Elanco italia_elanco@elanco.com www.elanco.com

EuroTier eurotier@dlg.org www.eurotier.com

Facco Poultry Equipment facco@facco.net www.facco.net

FIEM fiem@fiem.it www.fiem.it

FierAgricola Verona fieragricola@veronafiere.it www.fieragricola.it

FierAvicola info@fieravicola.com www.fieravicola.com

Gasolec sales@gasolec.com www.gasolec.com

Giordano Global info@giordanoglobal.com www.giordanoglobal.com/it/

Hendrix Genetics info@hendrix-genetics.com www.hendrix-genetics.com

Hubbard contact.emea@hubbardbreeders.com www.hubbardbreeders.com

Hy-line info@hylineitalia.com www.hyline.com/italian

Impex Barneveld BV info@impex.nl www.impex.nl

Intracare info@intracareitaly.com www.intracare.nl

Lallemand animalitaly@lallemand.com www.lallemandanimalnutrition.com

Lubing System info@lubing.it www.lubingsystem.com

Marel info.poultry@marel.com www.marel.com/en/poultry

Mbe Breeding Equipment info@mbefabriano www.mbefabriano.it

Meyn sales@meyn.com www.meyn.com

MSD Animal Health S.r.l. www.msd-animal-health.it

Newpharm info@newpharm.it www.newpharm.it

Officine Meccaniche Vettorello luciano@officinevettorello.it www.officinevettorello.com

Petersime N.V. info@petersime.com www.petersime.com

Riva Selegg info@rivaselegg.com www.rivaselegg.com

Royal Pas Reform info@pasreform.com www.pasreform.com

Roxell info@roxell.com www.roxell.com

Reventa info.reventa@munters.de www.reventa.de

Sacco S.r.l. info@saccosystem.com www.saccosystem.com

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Ska ska@ska.it www.ska.it

Sime-Tek info@sime-tek.com www.sime-tek.com

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