Trapianto di Parole

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PASSAPORTO PER I SOGNI


PER RESPIRARE ANCORA Lei solo un respiro lungo una vaporosa strada di catrame non piange il mio dolore non respira la mia anima dove sogni di baci muoiono attraversando registrazioni magnetiche lei solo un respiro io nessuno nel silenzio del pensiero io sconfitto dell’alfabeto. Rende 29.09.1996


DIPINGERE SULL’ALTALENA Dipingere il nostro amore con parole di sogni i pensieri del vino rosso respirano sull’altalena cavalli prigionieri del vento il treno corre il paesaggio un’altalena da nord a sud dipingere sull’altalena le parole di domani le promesse di felicità l’ansia della solitudine dipingere senza gesso i colori della rivoluzione e amare i tuoi occhi belli sull’altalena del vino rosso. 01/02/97


COW BOY Cow boy cattura l’amore del selvaggio west cow boy dal cappello largo non catturare i miei sogni non catturare la mia donna cow boy dal cappello largo non catturare la polvere i capelli di Marzia cow boy dal cappello largo non catturare i miei baci sono per lei cow boy non catturare il cielo. 07/04/97


TU UNA DONNA La fiamma del tuo cerino ha acceso la mia fantasia ma non bruciare i baci del mio amore l’alfabeto di Alessandra le fragole del bosco la polvere del palcoscenico donna zanzara pungente del sillabario pasto magnetico del lupo solitario nel cerchio del ballerino non sei signora di sera dopo l’imbrunire zanzara che ti nutri del dolore delle ossa senza occhi e senza cuore teatro che fa sognare il buio dove nasconde metà luce zanzara dal veleno dolce non donna non signora. 18/05/97


PASSAPORTO PER I SOGNI Sul ponte di canapa fili e teatro non separare il vino dall’aceto dio dal diavolo la vita dalla morte una riva di sogni Istanbul preghiere a Meteora un palcoscenico mobile dove arcate di favole danzano su ori trasparenti e gialli sogni di canapa indiana un teatro di stoffa sospensioni di simboli il mio cuore non s’innamora non separare i sogni. 06/08/97


PALCOSCENICO Non recitare parole il primo maggio è lontano prigioniero dei sogni prigioniero dei fumetti non recitare parole slogan poesie tramonti di cristallo catene di libertà il primo maggio è lontano prigioniero del sindacato delle bandiere dei concerti il primo maggio non è più lotta. 30/04/1998


CENTRO STORICO Lungo la strada in salita il silenzio ha chiuso una porta inchiodato ad un sogno l’ultimo centro storico gioca con pinocchio danzano bugie politiche e la pioggia non bagna più i tetti respirano piano i lamenti l’ungo l’orizzonte della speranza il bivio dell’arcobaleno abitato dai gatti colori rosicchiati dai topi lungo la strada in salita il silenzio ha chiuso una porta. 02/05/98


PER NON FERMARSI Io non muoio perchĂŠ sono giĂ morto dopo il si della sposa nessuno mangerĂ i miei confetti promesse di puntini sospensivi legato alla colla della parola innamorarsi tante volte e non fermarsi per il si legare il mio amore alla puttana distruggere le note della chitarra sconfiggere i deserti della mente ma uomini no. 03/05/98


PER NON INNAMORARSI Al limite dell’altalena gioca la puttana della gonna lunga abitare le parabole oscillare nei pensieri della mente non innamorarsi dei sogni del vocabolario dell’amore dei paesaggi sconfitti il limite l’altro limite il sogno l’altro sogno l’amore l’altro amore innamorarsi di nessuno un lasciapassare per l’alfabeto un lasciapassare per i sogni. Rende 11.05.1998 ore 15,25


POESIA Dietro le mosche corre la poesia della musica dolce nell’acqua della fontana del centro storico sul sorriso delle lacrime tra le dita della mia mano oltre la velocità della luce mi parla dei sogni della notte scrive l’equazione delle cellule rosse abita sospiri e speranze corre lungo sentieri di polvere nel fiume di fango sulla giostra dei cavalli corre sui falò del mare dove onde bruciano discorsi Rende 14.05.1998


APPUNTI DI LAVORO Una pagina d’altalena ritorna il gioco della vita dove la matita colora di rosso il tuo amore dipingere elettroni lungo sentieri di giorni accarezzare sogni dove tempeste di baci ti attendono luci di cortocircuito e correre lungo sentieri di futuro. Maggio ‘98


DIDASCALIE DEL TERZO MILLENNIO


DIDASCALIE DI OMBRE Didascalie di percorsi nell’immaginario delle formiche vibrazioni di orizzonti movimento di ruote gommate didascalie del terzo millennio a nord del paradiso a sud la prova del nove a sud pietre da spaccare. Rende 21.05.1998


LA GEOGRAFIA DEL PARADISO Divisioni di misteri catturano spazi linee di discorsi tinte e graffiti colorano poteri passaggi di silenzi incrociano strade panorami abbagliati a picco corrono pensieri disegnano ragioni separate linee di discorsi disegnano ancora domani Rende 30.05.1998


ISOLATORE Io isolatore di serie dilettante del gioco di corto circuito difendere il velo della comunicazione dell’arte impedire il passaggio dei sogni dilettante del gioco del terzo millennio dilettante del gioco di dio dilettante del segno di croce aggiungere acqua nel mare distillare il sale dalla parola isolatore senza ferie d’agosto massacrato dal verso della canzone isolatore di serie dilettante del numero verde. Rende 03.06.1998 ore 10,12


LE MOSCHE SONO ROSSE Quando i sogni non muoiono le parole finiscono prima della morte l’altezza non è misurata dal metro le mosche sono rosse nel libro fotografico di internet nella sintesi dello spazio volano le parole sono finite il silenzio comunicazione lacrime distrutte dal disegno digitale programma del terzo millennio schema estratto di paura dopo il novecento ancora le mosche sono rosse quando i sogni non muoiono. Rende 19.06.1998 ore 15,30


SPAZIO D’OPPOSIZIONE File di parole per dipingere discorsi per ingannare l’amore i sogni dei lavoratori raccogliere parole raccogliere promesse fabbricare bugie raccogliere poteri didascalie di giornalismo ombre di labirinti raccolta di bugie onde sinusoidali di politica file di parole spazio d’opposizione per nascondere sistemi. Rende 24.08.1998 ore 09,40


HIROSHIMA Le parole sono cose le cose sono parole il mio cervello ha bombardato New York dopo la morte di Hiroshima tutti i giorni a tutte le ore assopito dall’inquieta solitudine altri cervelli hanno bombardato New York dopo la morte di Hiroshima cieli invasi da garze magnetiche paesaggi di volti il mio cervello ha bruciato New York il mio cervello ha bruciato Hiroshima grida Hiroshima bruciano i miei occhi il mio cervello non sente il mio cervello un archivio un archivio di sogni. Rende 26.08.1998 ore 09,50


LA STORIA DELL’ANIMA Il mio paese è il sud dove l’anima dopo la morte solo per tre giorni mangia il pane e l’acqua a lume di lampada ad olio il mio paese è il sud povero come la terra dei Navajos libero come l’idea dei briganti Calabresi il mio paese è il sud seduto al bivio del vicolo cieco guarda oltre il muro l’infinito il mio paese è il sud vestito di bianco e di nero rammenda filo spinato pantaloni strappati racconta illusioni di leggende disegnando sentieri di speranze il mio paese è il sud il mio paese è il vento il vento che ha vinto la morte. Rende 27.07.1998 ore 11,30


SCRIVERE ROSSO M’illudo oggi domani vivere ancora scrivere rosso vincere l’asta di dio scrivere altro alfabeto didascalie di anime stop di clonazione didascalie di bombe riproduzione di anime m’illudo oggi domani pace solo nel cassetto immagine che non sogna immagine delle bombe intelligenti. Rende 18.12.1998 ore 18,30


DIDASCALIE DI COLORI Didascalie di colori nero fascista bianco democristiano rosso colorato lavoratore e spirito santo la poesia non mangia carne d’agnello la storia del genere umano le sponde del Colorado gli elefanti disegnano triangoli il popolo del fango il tradimento della preghiera didascalie di lacrime didascalie di miracoli tutti dietro la porta nessuno all’appuntamento dopo il tramonto stelle. 02.01.1999 ore 22,20


Poesie escluse (anni ‘60)


MOSTRE La mia chitarra con voce scordata recita l’eterno riposo, gli occhi del dolore, le cose alle mostre: una zanzara dipinta una mosca che vola, indietro nel tempo come lumache con gli anni che pesano con il cielo acceso: La fiaba, la trottola, il nascondiglio, le foglie secche di Achille dipinte per dire: piango... mi fermo... nel tuo salotto all’angolo grigio... Appesi, tristi col vento del suo ultimo cuore che dice: muoio, vi lascio. Mostre di vita alla chiesa con anime vuote, con mani bianche che stringono il santo rosario, pregano i morti al guizzo degli anni e dondola a vuoto la tua poltrona, gira la taglia, sciogliti il nodo.


QUANDO TI PARE Quando ti pare forse resti certo in equilibrio, dietro le sette stelle attaccato al filo di seta, al cavallo che dondola al vertice amaro ma non le stelle dell’orsa maggiore; quelle di villa Madama appese alla vetrina, quelle del deserto del tavolo di marmo che brillano di miele. Forse ti pare allora che giri attorno al vento e certo ad una gamba sul filo a ventimila tu resti in equilibrio.


MACCHIE Quelle del sole che bucano fitte le nuvole; passa il cuore dei morti, indietro ho lasciato la paglia, il carro, i tuoi piedi, le mani unte di sangue, il coltello spezzato. In senso destrorso girano gli assi puntano a sud l’arcobaleno di nebbia, non piove, non dormo, e guardo le macchine del secolo, guardo la camicia di giallo nel tuo corpo tutto una macchia di sole bruciato, di quello che ritarda l’arrivo dell’ultimo treno.


COSE DI PAROLE


CARAMBOLA DI PAROLE Vorrei dire prima quello che dirò dopo nei sogni senza denaro la vita scorre serena dire l’altro per non dire nulla accorciare le ali alle zanzare per arrivare lentamente alla fine voglio dire basta voglio dire tutto non disegnare parole non ingannare la storia parole sussurrate dai sogni carambola di cieli carambola di pianeti sull’altro tappeto verde della storia carambole di parole segnano punto. Rende 31.08.1998 ore 12,19


COSE DI PAROLE Noi parole di periferia parole di numeri cose di parole oggetto di discussione conflitto di labirinti descrizione annullata da teoremi marciti cose di parole cose abbandonate. Rende 24.08.1998 ore 16,50


PUBBLICITA’ Fittasi parole fittasi rumore fittasi partiti pubblicità fittasi l’amore fittasi coscienze fittasi lavoro fittasi sogni fittasi dio pubblicità bugie e fantasmi. Rende 09.09.1998 ore 17,10


COCCI DI DIAMANTI Noi proprietari di sogni proprietari d’illusioni firmati da passaporti clandestini trasporto d’emozioni gratuite lungo il paradiso artificiale cancellazione di preghiera proprietà della miseria dal diamante scolpito cocci rossi cancellare il rosso dei lavoratori cancellare il rosso dello spirito santo spedire posta alle comete buste legate con lo spago lettere censurate da arcobaleni noi proprietari di luna park proprietari di birilli proprietari di manichini. Rende 15.09.1998 ore 18,30


SOFFITTA DI CAMPAGNA Il labbro del coniglio non mangia l’erba il dente del coniglio non beve l’acqua asfissia di sigarette asfissia di conflitti arrotolati tra le stoffe delle vetrine colorati da dipinti di dolore svariate tinte annunciano lacrime di vento vetrine buie vetrine trasparenti vetrine luminose cavalcano orizzonti artificiali all’interno del diario di una soffitta di campagna di una soffitta innamorata. Rende 04.11.1998 ore 21,57


PERIFERIA INNAMORATA Periferia rurale periferia di un ginocchio periferia di un giornale ultima pagina pubblicitĂ per cucinare le tue parole per cucinare i tuoi sogni dipingere illusioni su tele di contatto su tele graffiate. Rende 04.11.1998 ore 22,20


TURISMO Sospiri di speranze semi di galassie sfiorano la terra liquido seminale percorre il tuo corpo nel cielo sconfitto l’ago della bussola non segna nord bandiere rosse vanno le masse sciopero di preghiere sciopero di fischietti sciopero di pagine bianche. Rende 21.11.1998


CAPOLINEA Spezzare la speranza ultima corsa capolinea di pagine bianche digitare al computer itinerari di merda itinerari di santi capolinea ultima pagina parole d’incenso leggenda di benedizione capolinea ultima corsa. Rende 23.11.1998 ore 08,55


TRANSFERT Innalzano bandiere slogan sconfitti passaggio obbligato intimismo del transfert numeri di meno jota trasferte di speranza trasferte di lacrime respirano sogni marea di voci psicoterapia politica transfert di comete innalzano recinti. Cosenza 15.12.1998 ore 18,20 (casa delle cultura)


SEMPRE VENT’ANNI A sud il bivio dell’amore di fronte strade di formiche ragazze mangiano zanzare di fronte la chiesa tende teatro dell’acqua santa mani zeppe di mosche cercano di ricucire parole annullare sogni laggiù zanzare innamorate folle di preghiere fulmini di sogni spuntano oneste puttane a sud il bivio dell’amore. Rende 14.01.1999 ore 14,10


LIMITE DI CURVE


IL RUMORE DEI SOGNI Il silenzio è solo in cima alla collina ho venduto i miei sogni cavalli senza zoccoli il pulsante nucleare comandato dalla tosse ho comprato i tuoi sogni sotto le tegole di Monte Mario ho nascosto i tuoi giuochi tra le bugie del telegiornale il pulsante dell’amore consumato dai ricordi ho venduto speranze dopo l’appuntamento del deserto gemello del silenzio ascolta il rumore dei sogni. Rende 20.01.1999 ore 13,05


Segmento retta tra due punti la storia in soffitta la finestra illuminata gli occhi del gatto esplorano il tetto teorema a zigzag sentinelle di numeri sentinelle di rette acrobazie di punti limite di curve limite di speranze limite di architetto libertĂ di mercato libertĂ di potere. Rende 21/22.01.1999


CURVE Vocabolario immaginario preghiera dettagliata preghiera senza pace lupi con l’osso alla gola sogni con cieli in mano seppellitemi a nord del mio cervello sandali di vetro strade picchettate a mano corsie senza geometria curve e diagrammi fili di lana indiana leggono le tue mani schermi di computer ingigantiscono ombre ingigantiscono curve. Rende 05.02.1999 ore 17,12


Altro ho lasciato indietro che altro cercherò domani la ragione di ieri la ragione di oggi antenne di sabbia antenne di cellule parole di giganti parole di ombre altro presente ho lasciato indietro altro passato cercherò domani per lasciare indietro altro per lasciare indietro futuro. Rende 10.02.1999 ore 18,20


LIMITE DI CURVE Una strada lunga trent’anni rughe e parole incrociano voli di speranze all’infinito stop altre strade che non sono di sabbia altri deserti che non sono d’amore una strada che non ha più vent’anni incrociano deserti le lumache nascoste tra le rughe del vento incrociano farfalle i sogni sorpresi dai fari antinebbia incrociano curve i numeri dell’altalena linee le parentesi dell’algebra punti le lettere dell’alfabeto polizia gli scioperi dei lavoratori incroci di vento incroci di fiamme Rende 17.02.1999 ore 09,30



OCALAN Voglio bene ad un sogno la realtà non esiste la realtà della sintesi ricamata a punto croce l’uomo accusato terrorista percorso incatenato dalla bufera dialogo d’immagine resurrezione di giorni costruzione di favole voglio bene ad un sogno giovane come il tuo lontano dalla morte sovrapposizione d’immagini parcheggio dell’ultimo pensiero distrazione lontane di mosche voglio bene ad un sogno al tuo di linee spezzate. Rende 25.02.1999 ore 15,15


SOFFITTE DI SOLE


SANTUARIO SINDACATO Il mio paese ha il volto nascosto penne del pensiero prestato giorni d’autunno filmati finire la cena nel diluvio ascoltare il fischio del vento la voce del pane bianco giorni d’autunno programmati perpendicolari passi di scioperi c’ero anch’ io laggiù nella casa della speranza tutti zoppi al santuario dei sogni veleno per la puttana chiodi per appendere l’arcobaleno chiodi per bucare le gomme il mio paese ha il volto truccato. 04/02/2000


CARNEVALE DUEMILA Carnevale vestito di farina maschere bianche tappi di vetro polvere di sorrisi sigillano coriandoli di sogni linee curve di carnevale ballano disegni di sospiri ballano piedi di farina stop di vetrine stop di fermate. 06/02/2000


CONFERENZA Circoli di matematica lettere di geometria composizioni di vertici dio parola del mio pensiero parola senza geometria pennellata d’immagine pensieri senza vernice il mio pensiero ha dipinto dio la tela bianca segni di dio invisibile lo spazio i tuoi discorsi cercano dio la tela è ancora bianca. Rende, 23/02/2000


ARMATA ROSSA La terra un soffitto scuola di futuro passato remoto le tavole della legge zoppica la terra dopo la ragazza l’altra ragazza se muoio seppellitemi nei paesi che ho visitato così non muoio ad Ucrainkà baciatemi seppellitemi lungo i sentieri della guerra nelle foreste dell’anima dietro il recinto dell’alfabeto seppellitemi senza terra seppellitemi senza lacrime seppellitemi perché non sono morto. 28/02/2000


‘NDRANGHITA Schizzi di parole ‘ndranghita idea di libertà nel bosco il pasto del latitante nascosto sotto la cenere da mia nonna cerchi di carabinieri libertà di regole libertà di codici libertà di radici due libertà due dittature repressioni ‘ndranghita idea di libertà. 14/03/2000


VERNICE DI TEMPI


IL CENTRO DELLA GOCCIA Cucire la realtĂ cucire il futuro i tetti delle tegole tonde il mare dipinto da Enotrio aghi di computer fili rossi di seta parole saldano recinti. Rende studio, 06/11/1999


II

Grida di vendetta al cospetto di dio diario incandescente parole di condanna vendetta sconfitta di dio piedistallo d’aria velocità della luce verifica di sorgente vagoni di parole viaggiano a sud m’illudo di vivere se muoio telefono perdonate dio. Rende studio, 06/11/1999


IL CENTRO DEL NEUTRONE Il sole dipinge colori anelli azzurri vacanze di vetrine file di pensieri ascolti virtuali di pubblicitĂ sintesi di equilibri teorie di libertĂ accostamenti di mafia vetrine di natale disegnate col dito vetrine immaginarie sogni collettivi di speranze il sole dipinge colori esplosione di libertĂ esplosione di ore. 11/11/99


II Poeta non esplodere rabbia poesia esplosione d’amore poesia di zigomi consumati dai baci esposizione di gioia esposizione d’allegria esposizione di sentimenti parentesi in vetrine piste di cioccolato amaro terra marciapiede dei poveri terra marciapiede di morte poeta non esplodere rabbia due bandiere due dogma crocevia di bandiere crocevia di dogma parole con le scarpe rotte crocevia di lupi. 11/11/99


QUARTIERE DUE

Gli occhiali vanno a messa leggere tra le righe dell’acqua santa momenti di parole espansione di saliva oltre la bocca ritirare anime dal monte di pegni dissociare terroristi salire le scale del terremoto intonare inni disturbare silenzi abbassare occhi davanti alle statue di gesso discorsi due file parallele di popolo due discorsi due sentieri la recita una sola assoluzione appuntamento in paradiso. 26/11/99


PAROLE SENZA SANGUE Ginnastica di parole ginnastica di lacrime pulpito di capitalismo selvaggio marcite cellule cerebrali annullano dignitĂ scompigliano discorsi dividono famiglie ginnastica di povertĂ carezze dolci di bambini ginnastica di pensieri affollamento di concetti trapianto di parole. Rende studio, 03/12/99


II Solo con i versi ho nascosto parole dietro libertà di movimento valvole picchiano in testa ho nascosto motori brucia l’oroscopo delle figlie di Maria libertà di religioni. Rende studio, 03/12/99


TRAPIANTO DI TEMPI Intagliare parole il tuo discorso in cornice coperto dal vetro retinato chirurgia d’immagine mescolare polenta sintetizzare progetti nascondere la fine con l’alcol della spugna verniciare parole. Rende studio, 0 5/12/99


PAROLE FUORI PISTA


SCURE Il sole dal vetro una strada di trucioli porta a Roma olio d’oliva per lubrificare la storia pareggiare la corsa impedire la caduta un cerchio di lance per uccidere la morte la morte parentesi una strada di violenza porta a Washington cerini incendiano villaggi benedizioni a lampade spente scure d’ossigeno per governi scure per decapitare disegni scure per discutere sovranità . 21/03/99


REPORTER Reporter dell’immagine del cerchio reporter dei colloqui del CD-ROM del libretto di credenza del banchetto delle mosche il cielo ha bisogno di anime dialogo di bombe trapianto di anime trapianto di sogni conferenze stampa partigiani senza testa processi affumicati reportage di futuro parabole di zeri. 29/03/99


PLANIMETRIA Planimetria del mio cervello sepoltura di dio sepoltura di canzoni planimetria di sogni affacciati dal balcone guardano passaggi di fiaccole niente luce per la preghiera niente cibo per le lucertole arrampicare lo sguardo al muro precipitano pensieri precipitano lucertole precipitano bombe il muro barriera il muro distanza. 06/04/99


PAROLE FUORI PISTA Negare la somma dei numeri complessi abolire sentieri distruggere il tempo calcoli matematici piste di guerra indicazioni di rovine numeri vaganti libertà di planimetrie studiate negare le somme della vita negare la luna nel pozzo non correggere compiti di sogni non annullare le curve dell’amore. 27/04/99


RADICI Radici scrittura della terra profondità di teorema alberi periscopio trasmissioni d’immagini legamenti di schemi colori del buio logaritmo di vermi corridoi di esplosioni casseforti di fango chiusure di lucchetti il mondo non è nato. 30/04/99


LORO Che sanno loro dei profughi del Kosovo delle bombe sulla Serbia dell’amore respinto del sacrificio della puttana che sanno loro dei vivi e dei morti del cielo senza pioggia del fango della montagna che sanno loro della preghiera rassegnata della benedizione dell’acqua santa che sanno loro se non sono nè vivi nè morti. 29/09/99


L’ECO DALLA A ALLA LUNA


DISCORSI Scrivere il tuo discorso rigettare parole sorrisi attorno alle lacrime baci sulla bocca del tuo amore la freccia segnala il senso unico la strada cosparsa di miele piedi scalzi per la vendemmia vino rosso per il compleanno vino rosso sulle mani dell’arcobaleno linee di storia antica parole con zoccoli di legno calci sul tuo discorso. Rende, 16/12/99


DALLA B ALLA ZETA Prigioniero dell’inchiostro di china il salotto dell’avventura la stufa del mulino del cielo la polvere dei vecchi scaffali la voce sonora dei libri l’eco negli occhi di mamma sbarre a quadretti sul foglio sbarre di acero vecchio chiusura di giorno simboli e date pressione di tasti pressione di fumo. Rende, 16/01/2000


FAVOLE CON IL PUNTO Comunicare umanitĂ comunicare sogni favole con il naso lungo favole di sesso femminile pinocchio donna congresso di rose rosse comunicazione di lacrime fasci di giorni clandestini avvisano processi manovrati tagliare capelli per il voto guarigioni di virus morte di barboni comunicare umanitĂ tra parentesi fabbricare discorsi riscontro di vangelo la frusta nel tempio indulgenze di Roma giubileo fittizio favole con il punto. Rende, 17/01/2000


NOVECENTO Dalla lettura di “EVENTI� di Matteo Collura

Una pagina prima giuochi di carte il teatro sulle ruote poker di gabbiani una pagina dopo test di parole novecento traguardo di zeri danze di sospiri gridano giorni gridano notti test di motori test di sconfitte test di pescivendoli novecento una pagina dopo. Rende, 06/03/2000


ARCHIVI


IL RAGAZZO DELLE FOTO A META’ Dalla visione del film “ Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar

Sintesi di sentimenti flash di lontananza raccolta di immagini file di pensieri teatro disarmato segni di aids suore con l’uccello in bocca cerchio di puttane archivi di ciliegie mature il dolore sconfitto le tue foto a metà. Rende 19/10/99


ARCHIVI

pugni digitali pugni virtuali pugni di parole l’anima stampata tipografia dispari collezione di graffi collezione di cieli collezione di sogni archivi la merenda con il pane di pietra l’interruttore aperto corto circuito della fame cultura elaborata nascosta nella sala d’attesa scrittura mobile schiacciare la libertà geometria di corto circuito parabole incandescenti.


II

I sapori delle parole allo spiedo l’alleanza della merla col camino il fumo e l’atmosfera le parole delle scommesse la resurrezione di pasqua arlecchino vestito da barone scuola di sogni scuola di partiti scuola di sci parole saltano recinti. 24/10/99


TRAMPOLI

Trampoli di gesso trampoli di note la notte dei fili burattini e uccelli folla colore di polvere le parole a casa il non detto al caffè ho baciato le tue guance ti ho sussurrato il non detto non di parole non di carezze. 15/05/99


II innamorato per baciare le tue labbra sulla sponda sinistra del mare al crocevia del vento al crocevia della rugiada innamorato senza le lacrime innamorato per l’ultima volta seduto al caffè vicino al non detto. 15/05/99


SUI SENTIERI DELLE PAROLE SCUCITE


PULLMAN

Dietro ho lasciato parole contestazione di giocattoli tunnel torre rosse casse di pianoforti ho lasciato parole dietro il mare cieli capovolti pieni di farfalle spazi di carnevale promesse di coriandoli ho lasciato speranze a sud ho lasciato sospiri a nord. Rende, 05/08/99


GIOIOSA MAREA

Il velo e l’amore sequenze pirotecniche immagini supersoniche barre antitetaniche lavoratori in parentesi paesaggi scritti paesaggi greci dove non ci sono piÚ favole barche e parole scucite: Rende, 6/08/99


TEATRO ALLO SPECCHIO

Parole allo specchio anime di saliva anime di smalto filastrocca allo specchio filastrocca della nonna filastrocca di preghiera preghiera allo specchio selezione di parole filastrocca di chiacchiere filastrocche di dio dio allo specchio masserizie di comete masserizie di cervelli peso sulle spalle: 10/08/99


SUI SENTIERI DELLE PAROLE SCUCITE

Le mie parole non scrivono la storia le mie parole non scrivono la musica parole innamorate anestesia di parole sentieri digitali scommesse di lupi aggettivi in disordine le mie parole segnano il passo passaggio di uomini scalzi passaggi di corto circuiti. Rende, 13/08/99


PAROLA La parola uno scoglio la parola deserto fabbrica sentieri sonori la parola soggetto la parola rumore. Rende, 13/08/99



PAROLE A CONCERTO

Il cibo della preghiera nello spazio di una conchiglia calpestare l’acqua santa il rumore del palazzo le parole della tua lettera friggono l’uovo la chiocciola d’oro tutto lontano da un racconto di parole da un racconto di mio padre irrigazione di parole concimazioni di discorsi aspirare le stelle le sedie a dondolo le radici dei sogni le parole sconfitte. 26/08/99


A DUE RAGAZZE

Colorare la vita colorare le parole nel silenzio dei tuoi occhi l’amore nell’arco dei tuoi capelli l’affetto colorate la mia vita colorate i miei sogni colorate il mio amore. 10/09/99


COLORARE LA MISERIA

Urbi et Orbi acquasanta e parole colorazione della miseria ritmi di fango la casa senza tetto bruciano le parole del vento arrivederci alle foglie domani addio la verifica del creato impossibile la bufera la mostra dei batteri il tempo in provetta un bazar i tuoi occhi un bazar i miei pensieri aquile le mie mani siccità di parole siccità di confetti dio è sordo dio è cieco. 29/09/99


II Catacombe di parole cavalcare l’immagine la nave di pietra la sentenza è più in alto stop sul mare di neve stop del cinema muto mescolare le carte friggere l’olio addizionare giurie addizionare parole addizionare rumore dimenticare le virgole tirare le somme. 29/09/99


EMBARGO Balla Cuba con il soffio di dio balla Cuba senza pane nel bosco fragole rosse sorrisi per sognare sorrisi per sperare balla Cuba ritmi amari ritmi umani ritmi dolci colori che non sono colori ritmi che non sono ritmi fragole che non sono fragole balla Cuba balla l’embargo. 3/10/99


VIA RECINTO


TESTAMENTO Testamento di corridoi inchiodato da regole d’acciaio nutrizione di sogni foglie di ali di zanzare testamento di popolo applausi di geometria incastri a coda di rondine nella coppa gelato al pistacchio lunghe code di lucertole pavimenti di algebra irrisolta testamento di musiche gregoriane testamento di regole scritte stesura di numeri stesura di favole centro discorsi. Rende, 12.06.2000


MONTEREY Recinto di sogni recinto di cammelli recinto di cultura toreri col mantello bianco chiese senza punterie motori picchiano in testa recinto di colori piazzale di bossoli dopo il recinto parabole recinto di storia file di giganti file di atleti via recinto scoperta di tamburi Motonave Monterey, 07.07.2000


VULCANO Cavalli di fuoco suonano arpe gocce di fumo gocce di zolfo sulla tua bocca gocce di vino bianco gocce di baci nei tuoi occhi sul mare di Santorini ho bevuto il tuo amore gocce di sogni cercano il tuo mantello l’isola bianca il rosso del vulcano spento nel mio salvadanaio amore nel mio salvadanaio versi nel mio salvadanaio giorni cavalli di fuoco suonano arpe. Motonava Monterey (Cantorini), 10.07.2000


INVITO Parliamo al PAB di noi di altro musica acida tavoli bazar di parole bazar di promesse brindisi di birra nera bazar di auguri fotografie di baci fotografie di sentimenti innamorato senza l’amore giuochi di sogni giuochi di sesso Rende, 21.07.2000


MOSAICI DI GERUSALEMME Raccolta di frammenti insieme di mosaici parole alle pareti disegni di legenda segni di + e di – matematica a faccia vista incroci di ponti crocevia di virgole raccolta di speranza. Rende, 04.08.2000


GESTIONE Gestire il fittizio abitare parole segmenti e curve abitano teoremi orbite ellittiche numeri di serie lettere col punto suonano il jazz nella casa delle parabole abitano bugie discorsi conflitti teoremi sindacali il sonno il sonno della parola di dio adagiato sul cuscino il barbone sudato collane d’insetti collane di sogni. Rende, 12.08.2000


QUARTIEREDUE

2

Geometria di virgole parallelo di scommesse parallelo di coscienze parallelo di labirinti insetti scortano parole insetti vincono scommesse quartiere di anime quartiere di parole mugnai di sogni parabole di favole. Rende, 23.09.2000


IL CIBO DELLE PARABOLE Inchiostro rosso inchiostro di sangue di gallina per disegnare l’uovo di pasqua resurrezione di favole mescolare la colla con le dita mescolare la missione alla speranza inchiostro rosso per scrivere vangeli disegnare parabole indicare falle fotografare raggi X consumare parole. Rende, 27.09.2000


VIA RECINTO Brucia il colore delle parabole Mosca abita al soffitto distanza di dinamite crollano favole rulli di scommesse parole di cinema muto nella mia mano dinamite nella mia mano l’occidente abitare via recinto abitare pallottole abitare Gerusalemme abitare scintille. Rende, 06.10.2000


RULLI Fragole allo specchio aste di preghiere confusione di statue contorno di favole la tartaruga corre sul vetro la lingua taglia la parola prigioniero delle parabole prigioniero dello specchio l’occidente e la libertà l’abitacolo dell’astronauta la franchigia delle calamità Rende,


LUOGHI


G8 Miseria invisibile poleposition di menzogne globalizzazione di spazi G8 dopo gli scudi G8 senz’appello poleposition a stelle e strisce poleposition di violenze comunista non prossimo tuo poleposition di briganti poleposition di mani alzate le lumache non corrono a Roma. Rende, studio 31.7.2001


AGOPUNTURA La luna dipinge l’altare lo zaino rosso spuntano bevande indiane agopuntura per l’elemosina agopuntura per la piazza agopuntura per le parole lo zaino rosso pubblicità di parole teoremi di luna di miele pentagono barriera. Rende, studio 17.08.2001


DIARIO LONTANO Il giuoco delle farfalle bombe e crociate miseria nel teleobiettivo minestrone di mosche condimento di sangue dio contro allah cervello fittizio civiltĂ in corsivo consenso della paura sovranitĂ di pensiero dio semaforo verde dio semaforo rosso diario futuro diario lontano. Rende, 1.11.2001


GUERRA DI ANIME Il silenzio brucia le parole zero meno meno dio meno meno sogni meno meno ingegneri di anime aggiustamento di coscienze. Rende, studio, 14.11.2001


SANTITA’ Santità ditemi dov’è dio? Nei tank israeliani nell’anima dei kamikaze palestinesi nell’oro dei tesori vaticani santità ditemi dov’è dio? Nel cuore delle bombe intelligenti nei campi dei profughi afgani sotto le macerie delle torri di manhattan ditemi santità dov’è dio? Nella preghiera dell’angelus di piazza San Pietro nell’acqua santa di di pasqua nella mensa dei ricchi nelle bestemmie del taglialegna nella montagna di fuoco santità ditemi dov’è Dio? Rende, 05.12.2001


NATALE 2001 Selciato di parole gli stivali della preghiera schegge palestinesi rombi di coscienze rombi di carriere mercato di maschere sentinelle di croci sentinelle di ceri. Rende, studio, 25.12.2001


VIDEO CONTRO (dopo la visione di un video di “Orazio Garofalo”) Emozioni di ceri emozioni di tacchi a spillo esplosione d’altoforno primo piano d’eroina altro piano magazzini di storia colloqui d’acqua santa primo piano d’interni ritratti di psiche ritratti di sogni ritratti d’archivi Rende, cucina, 05.01.2002


MANIFESTO (a cinque mesi della 58° Mostra del Cinema di Venezia 2001) Incisioni di spot incisioni di baci incisioni di note vulcano di croci libertà incisione schermata pubblicità. Rende, studio 15.01.2002


ASSISI 2002 Mercato di parole

Rende, cucina, 25.01.2002


LUOGHI L’anima un luogo l’uomo un luogo la parola un luogo dio ogni luogo vendere parole comprare parole sputare l’umanità. Rende, studio 02.02.2002


PRINCIPIO ZERO


PARABOLE Le parole sono chiese il piombo della rivoluzione le parole rivoluzione tacchi a spillo per essere bella tacchi di gesso per accorciare le parabole sintesi d’avventura bocca dolce di marmellata rivoluzione di miele d’ape accorciare le parabole della speranza le favole del vangelo il futuro degli uomini giubileo stereotipo corriere dello sport forza papa Rende, 28.10.2000


BREVETTO Principio zero innamorato della morte innamorato dei sogni brevettare la vita prologhi al possibile principio zero reattore magnetico reattore di maschere brevetto di parabole incrocio di anime Mosca di cera prologhi al possibile principio zero Rende, 17.11.2000


VENTO DIGITALE Ad ovest della bufera giornale digitale retromarcia e capitalismo ad ovest della bufera preghiere di calciatori preghiere miliardarie tamburi allo specchio rughe di angeli sommosse digitali vetrine di anime dettagli di ricerca la morte balla in discoteca poeti e parabole favole in ginocchio marciapiedi nella mia stanza successi di sogni pasti di aragosta al fango Rende, 24.01.2001


SIPARIO Il sogno è finito sulla brace il mio cervello ferro battuto curve di semicerchi il tuo petto psicanalisi di corto circuito indagine con l’angoscia sopravviverò alla siccità sopravviverò al salto in alto sopravviverò alla morte al sipario di Shakspeare al balletto di filo rosso alla rivoluzione del capitalismo sopravviverò applausi sipario aperto Rende, 03.02.2001


INTIFADA Matematica di parabole la grata col pane bianco il teorema all’olio d’oliva il teorema degli scontri abbasso dio viva dio forza dio la folla dell’intifada la preghiera dentro la campana di vetro la macchina pneumatica sterilizzazione dell’anima il tuo corpo freddo la pelliccia di visone sopraffiato d’angoscia dentro la campana di vetro scorta armata dentro la campana di vetro il calcio d’angolo del vangelo calcio d’angolo di sentiero intifada matematica di dio Rende, 21.02.2001


Alessandro Sicilia

TRAPIANTO DI PAROLE

Facoltà di Lettere e filosofia Università degli Studi della Calabria.


Alessandro Sicilia ci ha regalato un nuovo libro di poesie, dopo un

intervello ragionevolmente lungo e ben impegnato

ripensamento

nel

su quanto fin qui ha fatto e scritto. Intanto sono

arrivati anche i meritati riconoscimenti ai suoi meriti letterari, sotto forma di segnalazioni e

premi, pubblicazioni di testi in prestigiosi

periodici, partecipazioni a

grandi eventi culturali: insomma la sua

dimensione quantomeno nazionale non può più essere messa in dubbio, e fa piacere rilevare come, sia pure con un certo ritardo, il mondo della cultura –a

differenza di tanti altri – riesce a far

quadrare abbastanza bene i conti , dando ad ognuno più o meno quello che gli spetta per le sue capacità e la sua tenacia. A questo punto il problema che viene immediato alla mente del lettore è se il mondo di Sicilia sia cambiato, se siano cambiate le sue

tecniche e in che modo, e quanto in questi cambiamenti

vada di pari

passo con la nuova risonanza e notorietà assunta dai

suoi testi, con le nuove responsabilità che gli toccano. E dunque come prima cosa una parola per tranquillizzare chi tema di non trovare più il poeta degli altri libri, capace di portare ad esperienza generale le abitudini e i pensieri di una specifica, sanguigna realtà, di trovare nelle inesauste correnti della cultura popolare le forme e i contenuti di un messaggio leggibile, con efficacia, a centinaia e migliaia di chilometri di distanza dal luogo in cui fu scritto e da cui trasse la propria ispirazione. Alessandro Sicilia non tradisce le nostre aspettative, non ci tradisce, e non solo in componimenti

come Palcoscenico,

Didascalie di

ombre, La storia dell’anima o il bellissimo Centro

Storico (del

1998), che rinviano direttamente ai temi delle

precedenti raccolte, con lo spessore

della politica e delle sue

delusioni, con l’evocazione allegorica dello spazio

in cui si


consumano le esistenze degli uomini, con l’inavvertito scorrere del tempo sui corpi, per cui ci si trova a somigliare sempre di più ai padri e ai nonni, fra quei mobili, su quelle strade, con quei gesti, pronunciando quelle parole, mai rinnovate eppure mai consumate, forse

perché mai pienamente usate. Alessandro non ci tradisce

anche in quello che sembra più nuovo e peculiare di questo libro: il tema del Medio Oriente, così attuale e angosciante in questi giorni, è lo sviluppo di quelle “riflessioni di viaggio” a cui ci aveva abituati – fossero i tetti di Zakopane o i territori degli indiani d’America – che non possono stavolta

prescindere dalle sofferenze e dai drammi

che tutti conosciamo e che sono pressoché insopportabili per una sensibilità forte come la sua . La Monterey passa ai margini delle isole greche, forse l'Atlantide della fantasia platonica, ma la visione di Gerusalemme non si ferma al 2000 dei Mosaici e di Via recinto, ma si estende all'lntifada ("matematica di dio", dice il poeta di Non c'è posto per meno iota), ed al dio di Diario Lontano e Santità del 2001, comunque prima dell'esplosione di questi ultimi mesi, a conferma delle capacità profetiche di ogni vero poeta. E per quanto riguarda la forma, ancora gli accostamenti coraggiosi, che ti richiedono tempo e attenzione per capire come non siano affatto.-banali provocazioni, ma vere e proprie rivelazioni di verità luminosissime, che solo i nostri pensieri quotidiani ci costringono a non vedére: "lo isolatore di serie / dilettante del gioco di corto circuito ... / dilettante del gioco di dio ... / aggiungere acqua nel mare / distillare il sale dalla parola / isolatore senza ferie "d'agosto / massacrato dal verso della canzone / isolatore di serie dilettante del numero verde" è un canto in cui molti si possono riconoscere, e tanti avrebbero voluto essere loro a pensare che "le


moschee sono ancora rosse / quando i sogni non muoiono", o "fittasi dio / pubblicità", "seppellitemi perché non sono morto", "se muoio telefono / perdonate dio", "gli occhiali vanno a messa". Anche le presenze femminili non sono una novità, con la levità che sanno sempre avere nelle poesie, con il loro essere corpi del canto, versi fatti visione. C'è sempre Marzia, ancora la Marzia americana, con i capelli tra la polvere ed il cielo del west, e c'è Alessandra, Tu una donna, "donna zanzara pungente del sillabario ... / zanzara dal veleno dolce / non donna non signora", così strettamente legata all'alfabeto, quell'alfabeto che non sa scrivere, come è ben noto ad ogni affezionato lettore di Sicilia, che è difficile leggere Per respirare ancora senza immaginare che sia sempre lei la protagonista anche di quest'altra poesia, e accanto a lei sua variante collettiva del Quartiere due (e anche "poesia di zigomi"?). Queste conferme, che sono care al lettore per quel bisogno di conforto e assicurazioni che accompagna ogni avventura di consumo della poesia, non concludono però l'esperienza del libro. Già non sarebbe poco avere un’ altra raccolta ricca delle idee, delle sensazioni, della forza immateriale di quelle che l'hanno preceduta; ma qui c'è quel tanto di nuovo che ci garantisce che Sicilia continua a leggere ed interpretare il mondo per spiegarcelo con i suoi percorsi irrazionali e perciò verissimi. Ci sono le verità nuove, che si sono imposte negli ultimi tempi, con internet e la globalizzazione, ma ci sono anche le novità di metodo, di scrittura: i singoli pezzi si sono in qualche modo essiccati, resi più essenziali, c'è perfino un testo di un solo verso, il difficile Assisi 2002 della sezione Luoghi, che ricorda la durezza di vecchi testi sul sindacato di Lama. Si sarebbe tentati di dire che Sicilia è passato, sta passando, dalla lirica all'epigramma, per divenire un Flaiano meno


vissuto e rassegnato, immune alle agudezas di via Veneto, consapevole dì poter rappresentare quel vento che ha saputo salvare il sud dalla morte (La storia dell'anima) spazzando via i teoremi marciti (Cose di parole); ma sarebbe una lettura tutta tecnica del fenomeno, e perciò riduttiva, mentre ci troviamo dinanzi a qualcosa di più ricco e di più importante, che merita di essere letto alla luce del tempo e dei tempi del poeta. Sicilia è come il vino, grande protagonista della vita, come simbolo e come allegoria, e grande protagonista della sua società e della sua poesia. Come il vino sente il passare del tempo, e quando non è buono non lo regge, si svuota, viene meno, scompare; quando è buono si fa invece più ricco, più essenziale, più forte: basta un sorso là dove prima ce ne voleva un bicchiere. Trapianto di parole non è una botte nuova, ma la botte vecchia che il poeta aveva tenuto da parte dentro di sé, e che ora ci apre perché i commensali possano dire come alle nozze di Cana "Tutti, da principio, somministrano il vino migliore, e quando han già bevuto molto danno il meno buono; tu invece hai serbato il migliore fino ad ora". Si legga, con la devozione che è necessaria, parabole, una poesia dell'anno giubilare, che si apre con un programmatico "Le parole sono chiese", ma poi riesce a chiamare in causa la rivoluzione e i tacchi a spillo, l'avventura e la marmellata, il vangelo e il corriere dello sport e si chiude con un verso potente ed ambiguo come "forza papa",

che lascia a tutti la possibilità di connotarlo

secondo la via di Damasco (e di Gerusalemme) o quella di Arcore. Che altro Sicilia può tenere nascosto nelle sue cantine? E sarà un vino ancora più amaro e forte, come richiedono i tempi, o sarà dolce, come quello che ai tempi di Omero si otteneva mescolandolo al miele di api, perché il poeta è sempre capace dì sorprendere,


andando per strade che gli uomini non vedono finchÊ non è lui a mostrarle? Giovanni Polara


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