349_ILLEGNO_2018

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Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (MI) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice Web and Magazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I20141 Milano - www.webandmagazine.media

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349 giugno 2018 - anno 97 dal 1922


QUALITY ECOSYSTEM La filiera completa per il futuro del legno

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09

EDITORIALE IL LEGNO E LA TECNOLOGIA di Pietro Ferrari

10

FOCUS LA CURA DEL LEGNO di Sonia Maritan

16

LA PAROLA A... GIULIO TRAVO UN MONDO SEMPRE PIÙ PICCOLO di Paolo Ferrari

20

TECNOLOGIE MICROTEC L'ALTA TECNOLOGIA DEL LEGNO, IN TUTTO IL MONDO di Paolo Ferrari

26

TECNOLOGIE TERMOLEGNO IL VALORE DELL’ESSICCAZIONE di Paolo Ferrari

30

TECNOLOGIE WDE MASPELL IL RISULTATO DI QUALITÀ NELLA SODDISFAZIONE DEI NOSTRI CLIENTI di Paolo Ferrari

36

TECNOLOGIE WEINIG LO SPETTACOLO DELLA TECNOLOGIA di Paolo Ferrari

40

TECNOLOGIE INCOMAC LA INCOMAC VI DÀ IL BENVENUTO di Pietro Ferrari

44

TECNOLOGIE ROMANUTTI LEGNO LA CULTURA DELL’ESSICCAZIONE di Pietro Ferrari

48

TECNOLOGIE FESTOOL UNA PARATA DI NOVITÀ di Pietro Ferrari

50

AZIENDE FAL COSTRUIRE SU MISURA di Pietro Ferrari

54

QUOTAZIONI

SOMMARIO 349 IL LEGNO GIUGNO 2018 www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com


dal 1922

GIUGNO 2018

56

FOCUS VERO LEGNO ITARBOR “ARBOR”: IL CUORE DI UN’IMPRESA di Sonia Maritan

62

SCENARI ELVIO FLORIAN LEGNI DI LATIFOGLIE PROTAGONISTI DEL MERCATO di Sonia Maritan

66

ARTE E PROGETTO AHEC IL FRASSINO MODIFICATO DIVENTA UN MATERIALE NOBILE di Beatrice Guidi

72

INDIRIZZI UTILI

Saremo presenti con il nostro stand a Milano dal 8 al 12 maggio

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COLOPHON

dal 1922 anno 97

349 giugno 2018 348 april 2018

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direttore responsabile editor in chief pietro giovanni ferrari

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IL LEGNO

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IL LEGNO E LA TECNOLOGIA Abbiamo dedicato questo numero de Il Legno, in distribuzione a Xylexpo, ad alcuni aspetti tecnologici che non mancano di suscitare qualche riflessione sul rapporto tra legno e tecnologia. Chi ricorda i decenni di grande espansione del settore con i formidabili sbocchi sull’edilizia e sulla produzione del serramento e del mobile ha ben presente un panorama in cui la produttività e la velocità dei flussi di rifornimento erano i valori di base nel commercio. Un tempo felice, sostanzialmente “facile” se paragonato ai tempi attuali che un operatore di lungo corso ma più cha mai attento oggi alle dinamiche del mercato come Giulio Travo ci racconta nell’intervista che pubblichiamo in questo numero. Un altro commento significativo a queste dinamiche è quello descritto nel suo intervento all’Assemblea sui legni di latifoglie svoltasi nel novembre dello scorso a Venezia: un potente affresco che ci racconta di una dinamica in grande evoluzione proiettata sulla visione di un legno come risorsa scarsa a fronte di una crescente domanda da parte del mercato.

We have dedicated this issue of Il Legno, in distribution at Xylexpo, to some technological aspects that do not fail to elicit some reflection on the relationship between wood and technology. Who remembers the decades of great expansion of the sector with the formidable outlets on building and construction production of window and door furniture has a panorama in which productivity and speed of supply flows were the basic values in the trade. A happy time, substantially "easy" when compared to the current times that a long-time operator but more than ever attentive today to the dynamics of the market as Giulio Travo tells us in the interview that we publish in this issue. Another significant comment to these dynamics is the one described in his speech to the Assembly on hardwood held in

GIUGNO 2018

di Pietro Ferrari

redazione@webandmagazine.com

EDITORIALE

Queste dinamiche rendono il legno un materiale sempre più prezioso e le tecnologie di prelievo forestale e prima lavorazione sempre più efficienti e sofisticate, per permettere l’ottimizzazione di una risorsa che diventa sempre più carica di aspetti qualitativi. Per questo parliamo di macchine e di utensili che lavorano dal prelievo forestale allo sfruttamento intensivo del materiale legnoso. Una natura ambigua tra commodity e materia pregiata è, in questi anni, la caratteristica del legno, caratteristica che si riflette sul suo mercato.

Wood and technology

November 2017 in Venice: a powerful fresco that tells us of a dynamic in great evolution projected on the vision of a wood as a scarce resource to facing a growing demand from the market. These dynamics make wood an ever more precious material and forest harvesting and processing technologies are increasingly more efficient and sophisticated, to allow optimization of a resource that becomes increasingly charged with qualitative aspects. This is why we are talking about machines and tools that work from forest harvesting to the intensive use of wood. An ambiguous nature between commodity and precious material is, in these years, the characteristic of wood, a characteristic reflected in its market.

09 EDITORIALE


redazione@webandmagazine.com

FOCUS di Sonia Maritan

OLYMPO SYSTEM ANTITARLO

Il 26 ottobre scorso, in attesa della giornata successiva dedicata al “1° Congresso sullo stato dell’arte nelle costruzioni di legno” organizzato dal GQL, ho avuto il piacere di intervistare alcune aziende sponsor dell’evento, in particolare la triade di Olympo System Antitarlo: ArteControl Consulting di Gianfranco Magri, ArteMobili di Giuseppe Balzano e ReD Restauro e Decorazioni di Antonio Desiderio, che insieme si occupano della tutela del legno dall’attacco degli agenti biologici di degrado, tarli, tèrmiti, umidità.

LA CURA DEL LEGNO per stabilire le scalette di priorità negli interventi di cura e per la programmazione degli interventi a lungo termine, sia di cura, sia di prevenzione. Si dividono in due branche fra loro complementari, quello entomologico Olympo InsectControl, per la protezione del legno e quello microclimatico Olympo ClimaControl, per la sua conservazione e durabilità. L’esecuzione operativa delle disinfestazioni radicali e la messa in sicurezza tramite applicazione di bio-deterrenti antitarlo, invece, rientrano nelle prerogative di Antonio Desiderio e Giuseppe Balzano, che posseggono le competenze e le tecnologie.

FOCUS

IN APERTURA, DA SINISTRA A DESTRA: GIUSEPPE BALZANO, GIANFRANCO MAGRI E ANTONIO DESIDERIO, NELLE ALTRE FOTO SONIA MARITAN MENTRE RACCOGLIE LA LORO INTERVISTA.

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Con Gianfranco Magri di ArteControl Consulting, parliamo della tutela del legno. «Noi curiamo il costruito, quello già in opera, con tecnologie radicali eco-compatibili e preveniamo, con diverse metodologie, l’insorgere dei problemi che possano compromettere la durabilità del legno. Le mie competenze attengono alla diagnosi del degrado, alla formulazione dei progetti di tutela, che includono indagini di approfondimento, cura, messa in sicurezza e manutenzione ordinaria e ai monitoraggi . I monitoraggi, che svolgo personalmente, sono importanti


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GIUGNO 2018

Antonio e Giuseppe rappresentano il nocciolo duro fra i miei partner perché sono i più fedeli interpreti dei principi sui quali si fonda Olympo System Antitarlo: un criterio di approccio integrato di tutte le fasi che concorrono alla tutela e alla conservazione programmata del legno». Quindi fate anche un’opera fondamentale di prevenzione? «Oympo System Antitarlo è un sistema operativo che attua principi di integrazione e di sinergia interdisciplinare, per rispondere adeguatamente a ogni fase del progetto di tutela; la prevenzione ha un posto di rilievo in Olympo System Antitarlo, che la considera una fase essenziale del processo di tutela lungo la filiera del legno. La prevenzione si attua con sistemi meccanici e chimici. Un sistema puramente chimico è l’applicazione di bio-deterrenti selettivi, inodori e atossici, per la protezione nel tempo delle carpenterie dall’attacco dei tarli, ripetuta periodicamente come ordinaria manutenzione. Un sistema puramente meccanico è la cattura dei tarli con le trappole elettro-luminose UVA Olympo Expo, per la disinfestazione permanente e per l’interferenza nelle escursioni dei tarli adulti fra locali adiacenti; un altro sistema è l’applicazione alle finestre di zanzariere, per bloccare le incursioni dei tarli dall’esterno. Un sistema misto, sia meccanico, sia chimico, è la creazione di barriere estrusive, Olympo Safety, per intercettare le larve di tarlo provenienti dalle porzioni esterne delle travi, prima che raggiungano le porzioni interne; si tratta di iniettori, per forzare in profondità il bio-deterrente nel tratto interno della trave prossimale alla parete perimetrale, attraverso la quale si aggetta all’esterno, nei sottotetti. La fase preventiva di tutela si attua su strutture lignee ancora esenti da infestazioni, o già bonificate, ma Olympo System Antitarlo va molto oltre: è un sistema completo a 360 gradi, che si svolge come un processo lungo la filiera del legno; le fasi che lo compongono sono integrate: la diagnosi sullo stato del legno, l'identificazione degli insetti, la cura del legno infestato, cioè la disinfestazione radicale con tecnologie differenziate in funzione del tipo di manufatto, la messa in sicurezza, il controllo sulle criticità collaterali e i controlli periodici sullo stato di integrità, il monitoraggio entomologico e quello micro-climatico, im-

portante soprattutto per la carta, e la manutenzione ordinaria. Queste fasi sono concepite come processo, perché possano essere contrapposte alle corrispondenti fasi dell’infestazione, le quali si snodano, a loro volta, come un processo lungo la filiera del legno. Al completamento del processo di tutela concorre il Polo Interdisciplinare, che unisce alle nostre competenze quelle complementari». LE IMMAGINI SI RIFERISCONO ALL’INTERVISTA, REALIZZATA PRESSO L’ECOAREA BETTER LIVING DI RIMINI IL 26 OTTOBRE SCORSO, A GIANFRANCO MAGRI DI ARTECONTROL CONSULTING, GIUSEPPE BALZANO DI ARTEMOBILI E ANTONIO DESIDERIO DI RED RESTAURO E DECORAZIONI CHE INSIEME HANNO COSTITUITO OLYMPO SYSTEM ANTITARLO.

WOOD CARE On October 26th. 2017, waiting for the next day dedicated to the "1st Congress on the state of the art in wooden constructions" organized by the GQL, We had the pleasure to interview some companies sponsoring the event, in particular the triad of Olympo System: ArteControl Consulting by Gianfranco Magri, ArteMobili by Giuseppe Balzano and ReD Restoration and Decorations by Antonio Desiderio, who together take care of the protection of wood from the attack of biological agents of deterioration, woodworms, tarnishes, humidity.

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FOCUS


FOCUS

FOCUS

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OLYMPO SYSTEM ANTITARLO

Salvaguardate la salute del legno e della carta con molteplici tipologie di interventi: anche la carta subisce un processo di invecchiamento come il legno? «Diciamo che, oltre all’invecchiamento nel tempo, molto più veloce rispetto al legno, la carta subisce molto l'azione dell'umidità e lo strumento del monitoraggio microclimatico permette, non solo la misurazione di questa, ma l’acquisizione dei transitori giornalieri, mensili e stagionali, e la determinazione, negli spazi espositivi, dell’incidenza derivante dai flussi dei visitatori, nel caso di ambiti museali. L’aspetto importante del nostro sistema è che noi seguiamo il committente anche dopo le disinfestazioni radicali. Dopo aver liberato il legno dagli infestanti, infatti, applichiamo sulle sue superfici un antitarlo liquido, per garantire nel tempo la protezione da nuove re-infestazioni e, per rendere costante sine die questa protezione, replichiamo l’applicazione ogni due anni; è questa la manutenzione ordinaria».

lazzo dell’Archivio di Stato a Foligno, il Palazzo Vescovile di Città della Pieve, per citarne alcuni, allontaniamo una duplice minaccia, sia alla salute dell’uomo, derivante dal guano e dalle zecche molli, sia a una serie di beni di origine animale, pelle, cuoio, piume e pellicce, derivante da catene alimentari parassitarie, culminanti con l’attacco ai beni di insetti specializzati. Un servizio del Polo Interdisciplinare inerente alla diagnostica sullo stato delle travi ammalorate dai tarli o dalle tèrmiti è quello dei test resistografici; questi sono la specializzazione, fra gli altri professionisti dislocati sul territorio, di Gerolamo Stagno, che, infatti, fa parte del Polo Interdisciplinare oltre a essere uno dei fondatori di GQL. Il servizio di maggior impiego del Polo Interdisciplinare è la disinfestazione ambientale contro i parassiti delle larve di tarli anobidi, Scleroderma e Pymeotes, che stazionano negli ambienti e attaccano frequentemente l’uomo, procurandogli eritemi dolorosi o pruriginosi; veri flagelli, quando l’infestazione di tarli è virulenta e trascurata da tempo».

Quale ruolo ha il Polo Interdisciplinare? «“Coordinare le specializzazioni fra loro complementari in progetti di lavoro unitari e sinergici”. Così recita l’introduzione della pagina del sito che ne illustra gli scopi per offrire servizi a 360°, chiavi in mano. Le possibilità di intervento del Polo Interdisciplinare sono molto varie; ad esempio, le prospezioni con droni nelle volte alte, che ci permettono di eseguire ispezioni non invasive e a costi più contenuti rispetto alla predisposizione di ponteggi. Con l’allontanamento colombi, realizzato in diversi interventi, come il Castello Sforzesco di Milano, la Loggetta Pa-

La vostra attività include anche le perizie? «Personalmente esercito l’attività di perito solo nella funzione di CTP (Consulente Tecnico di Parte) nei contenziosi civili; non sono interessato a esercitare la funzione di CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal Tribunale), sia perché questa non è la mia attività principale, sia per una precisa scelta deontologica. Le infestazioni da xilofagi, infatti, non sono un accadimento statico, ma un processo dinamico. Congelare gli interventi curativi, come è d’obbligo avvenga a seguito dell’avvio di un contenzioso, espone i beni attaccati dagli insetti xilofagi a un rapido ed esponenziale


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processo di degrado, esiziale nel lungo lasso di tempo necessario per arrivare a sentenza. Prima di assumere un incarico, pertanto, mi accerto che il postulante abbia ragione e che io abbia la possibilità di sostenerne le ragioni in modo documentato, dopodiché mi adopero in tutti i modi per scoraggiarlo dall’avviare un contenzioso, esortandolo ad addivenire a una conciliazione, a qualunque condizione, anche la peggiore, quella di accollarsi l’onere della cura per intero: alla fine gli costerebbe meno, in ogni caso. La mia funzione e la mia perizia assumono, quindi, la valenza tattica di strumenti per esercitare una pressione nei confronti della controparte, al fine di indurla alla conciliazione. A volte, nel corso di cause civili, sono stato incaricato come CTP esperto del settore, a supporto di CTU nominati dal Giudice». La conciliazione costituisce sempre il miglior compromesso, ma gli esperti, quando serve una perizia, sono indispensabili per avere una diagnosi corretta! «Certo, la diffusione della cultura del buon progettare, per poter ben costruire e, in senso estensivo, per ben ristrutturare e per ben conservare, è esattamente il valore che ho colto sin dall’inizio nel Gruppo Qualità Legno. Soprattutto, per far diminuire drasticamente le cause di degrado a danno dei manufatti lignei; la mia professione vive sul degrado del legno, ma sull’interesse immediato prevalgono il mio innato spirito propedeutico e la ricerca del rapporto fiduciario e fidelizzato nel tempo con il cliente. Per questo, apprezzo l’esortazione di Franco Laner a progettare il legno, in tutte le sue fasi; aggiungerei progettarlo con competenza e onestà, innanzitutto intellettuale. Anche l’ultima delle istanze, la conservazione, quasi sinonimo di durabilità, fa parte di una catena – questo è il senso del

processo virtuoso –, che percorre, di progetto, in progetto, tutta la filiera del legno, a partire dal taglio dell’albero. Alcuni degli errori attengono alle abitudini di gestione del e nel costruito, spesso sbagliate, per insufficienza nella formazione di base e per scarsa attitudine culturale al management e alla prevenzione; queste si riallacciano in modo diretto alle mie competenze specifiche. La competenza è indispensabile per formulare diagnosi corrette, che risalgano alle cause prime dei fenomeni e riconoscano le interazioni di processo, lungo la filiera del legno». A quando risale la creazione di Olympo System Antitarlo, che somma le competenze di ArteControl Consulting, ArteMobili e ReD Restauro e Decorazioni? «Ci conosciamo da parecchi anni e, in Olympo System Antitarlo, nato nel 2016, dopo anni di collaborazioni e di condivisioni di principi e programmi, ognuno di noi ha portato le sue specifiche competenze che ci permettono, lavorando in sinergia, di ottenere ottimi risultati, e rendere fedelmente operativi i principi della Conservazione Preventiva e Programmata di Giovanni Urbani. Inoltre, essendo in tre e abi-

GIUGNO 2018

APPLICAZIONE DI BIO-DETERRENTE ANTITARLO, DA SINISTRA A DESTRA E DALL'ALTO VERSO IL BASSO: NEBULIZZATA IN SUPERFICIE PER MESSA IN SICUREZZA, A PENNELLO SU OPERE D'ARTE LIGNEE DECORATE, IMMISSIONE FORZATA IN PROFONDITÀ, INIETTORI PER IMMISSIONE FORZATA IN PROFONDITÀ. SOTTO, DA SINISTRA, CONTENIMENTO ANTITARLO PROGRAMMATO: CON APPLICAZIONE DI BIO-DETERRENTE SU SOFFITTI LIGNEI DEL MUSEO MONASTERO S. CHIARA (NA) E SU SOFFITTO SUITE PRESIDENZIALE DELL'ABITAZIONE DELL'AMBASCIATORE NEGLI STATI UNITI.


FOCUS

tando a Napoli, Perugia e Milano, costituiamo un’asse che unisce l’intero Paese». DISINFESTAZIONE BOLLA ANOSSICA, DA SINISTRA A DESTRA E DALL'ALTO VERSO IL BASSO: PER GLI ARREDI DELLA SALA STORICA NELLA BIBLIOTECA DEGLI UFFIZI, PER DISINFESTAZIONE MUMMIA DEL BEATO BIANCONI NELLA CHIESA SAN MICHELE DI, ARCANGELO BEVAGNA (PG), PER LE BARE DI BEATO BIANCONI A SAN MICHELE ARCANGELO BEVAGNA (PG) E PER L'ARCHIVIO STORICO MONTONE (PG). SOTTO, DA SINISTRA, MONITORAGGIO MICROCLIMATICO DATALOGGER: PER LA SALA ANTICOLLEGIO E PER LA SALA DEL CONSIGLIO DEI X, ENTRAMBE AL PALAZZO DUCALE (VE), E PER IL MUSEO DEL MONASTERO DI SANTA CHIARA (NA). MONITORAGGIO ENTOMOLOGICO: CON TRAPPOLA ELETTRO-LUMIONOSA UVA AMBIENTATA IN UN'ABITAZIONE, CON TUBI UV A LUCE NERA DELLE TRAPPOLE ELETTRO-LUMINOSE UVA (PER LA DISCREZIONE) CHE CATTURANO TARLI E TARME DEI TESSUTI, CON ESEMPIO DI TAVOLA COLLANTE CON EVIDENZIAZIONE DELLE CATTURE AL PALAZZO DUCALE (VE) E INFINE, UN'ALTRA TRAPPOLA ELETTRO-LUMINOSA UVA AMBIENTATA NEL MUSEO GALLERIA NAZIONALE UMBRA.

Una triade di aziende caratterizza così il servizio completo per la tutela del legno: a Giuseppe Balzano di ArteMobili, particolarmente dedito al restauro, chiediamo a quale tipo di comunicazione si affidino. «In questo momento siamo presenti su Linkedin e su Facebook e stiamo ottenendo notevoli riscontri. Abbiamo, inoltre, ognuno il proprio sito internet, che rilancia costantemente, da uno all’altro, le tematiche della filosofia di Olympo System Antitarlo, delle tecnologie di disinfestazione radicale e delle metodologie di contenimento programmato, di messa in sicurezza, prevenzione e ordinaria manutenzione . D’altra parte, noi stessi ci incontriamo molto spesso su Skype, ci scambiamo opinioni, pareri, valutiamo i progetti nella parte teorica e pratica, le varie problematiche che possono sorgere. Io sono un restauratore di antiquariato e ho il laboratorio a Boscotrecase in provincia di Napoli, e questo rimane il mio ambito di competenza. Possiedo tutte e tre le tecnologie di disinfestazione radicale: Olympo Etere (anossica per opere d’arte), Olympo Zephyrus (termo-induttiva per carpenterie), Olympo M.I.TO.S. (microonde con cabina fissa per manufatti d’arredo)». Si occupa anche delle problematiche del legno strutturale? «Per quanto riguarda le disinfestazioni sì. Negli ultimi anni sia io sia Antonio Desiderio ci siamo votati più

OLYMPO SYSTEM ANTITARLO

alla disinfestazione e alla cura del legno, che al restauro vero e proprio, perché questo è diventato il servizio maggiormente richiesto». Vi state occupando di molti casi inerenti le costruzioni di legno? «Alcune, ma la nostra attività prevalente riguarda le coperture lignee dei soffitti e dei solai, sia di costruzioni nuove, sia di immobili antichi. Spesso interveniamo nelle fasi di ristrutturazione, quando le nuove travi manifestano attività di tarli dopo essere state messe in opera». Infine, parliamo con Antonio Desiderio, titolare di ReD Restauro e Decorazioni, che collocandasi nel centro Italia rappresenta idealmente la cerniera di Olympo System Antitarlo. «Sono campano, di Pompei, ma opero a Corciano, in provincia di Perugia: il mio laboratorio è dotato della tecnologia microonde M.I.TO.S. con cabina componibile in loco, per la disinfestazione degli arredamenti. Questo è importante perché consente di realizzare uno dei punti di forza di Olympo System Antitarlo: la contestualizzazione dell’infestazione e l’azione integrata di rimedio; infatti, non è oggetto di infestazione nello stesso ambiente, di solito, soltanto


dal 1922

www.artecontrolconsulting.it - www.antitarlo.net - www.centroantitarloperugia.com la copertura lignea dei soffitti, ma lo sono anche gli arredi, i parquet e gli infissi, le opere d’arte, quando presenti. Ecco come funziona la nostra sinergia operativa: Giuseppe interviene con la tecnologia termo-induttiva Olympo Zephyrus sulle carpenterie di copertura, sui cori lignei, se si tratta di una chiesa e con la tecnologia anossica Olympo Etere sulle opere d’arte, mentre io mi occupo di tutti i manufatti di arredo movibili, con la tecnologia microonde M.I.TO.S. (Microonde In Totale Sicurezza); entrambi siamo preposti all’applicazione di bio-deterrente antitarlo dopo la disinfestazione, per la messa in sicurezza da nuove re-infestazioni. Gianfranco rappresenta la parte progettuale e “ideologica” di Olympo System Antitarlo e si occupa delle relazioni con la clientela. Sono restauratore d’arte, lignea, lapidea, pittorica e sono, quindi, un punto di riferimento per le Soprintendenze, nei confronti delle quali sono garante per la compatibilità fra le tecnologie di disinfestazione, con i loro protocolli applicativi, e i materiali costitutivi dei manufatti da disinfestare, per la loro integrità». A proposito di consulenza e quindi della prima indagine, come vi relazionate per confezionare il servizio? «Negli interventi collaboriamo attivamente tutti e tre, anche se siamo in tre sedi diverse; in questo i "social", soprattutto Skype, ci aiutano molto. Può, comunque, capitare che io vada a Napoli, o che Giuseppe o Gianfranco vengano da me a Perugia, oppure che si vada noi nella sede di ArteControl Consulting a Milano. Grazie alla nostra intercambiabilità, ci scambiamo i ruoli nella fase di sopralluogo, coprendo, in tal modo, tutto il territorio nazionale. Ci occupiamo, a tutto tondo, sia di Musei, Biblioteche, Residenze Storiche, Chiese, sia del Civile privato, che rappresenta il nostro core business. Il sopralluogo è essenziale per capire la logistica e, soprattutto, quale famiglia di insetti stia infestando i manufatti lignei, in quale misura e con quale distribuzione dei focolai, nel senso della contestualizzazione, per adottare le tecnologie più opportune, in funzione delle varie tipologie di manufatti da disinfestare. L'eliminazione degli insetti nocivi avviene, sia tramite l'utilizzo di una specifica tecnologia, o di metodologie ampiamente sperimentate, sia apportando

modifiche all'ambiente in cui i manufatti lignei sono conservati, ad esempio variando il tasso di umidità. I nostri programmi di intervento non si limitano alla eliminazione dei tarli ma anche a capire le cause della loro presenza, per attuare tutte le necessarie misure di prevenzione, a partire dalla correzione delle criticità ambientali e strutturali, che possano favorire l’insediamento e la proliferazione degli insetti xilofagi». Vi sono capitati casi di attacchi xilofagi alle costruzioni di legno? «Qualche caso di edifici di legno attaccati dai tarli ci è capitata; si tratta, in genere, di mancata attuazione delle misure minime di ordinaria manutenzione, con applicazione periodica di bio-deterrenti, che avrebbero protetto gli edifici dagli attacchi xilofagi. Una misura prudenziale sarebbe, con gli edifici di nuova costruzione e anche nelle ristrutturazioni, che il materiale ligneo venisse sottoposto a trattamento radicale di disinfestazione prima della messa in opera e subito dopo protetto con bio-deterrenti antitarlo, avviando un programma di ordinaria manutenzione a scopo di mantenimento e prevenzione. La maggior parte dei nostri interventi, comunque, avviene sul costruito storico».

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RESTAURO, DA SINISTRA A DESTRA E DALL'ALTO VERSO IL BASSO: DEL CALCO PER LA RICOSTRUZIONE DEL FREGIO DELLA BARA DEL BEATO BIANCONI NELLA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO BEVAGNA (PG), PER LA PULITURA DI UN FREGIO DORATO, PER IL RITOCCO DI UN AFFRESCO, PER LA STUCCATURA DEI FORI DI SFARFALLAMENTO DI TARLI SUL PIANO DI UN TAVOLO ROTONDO E PER IL RESTAURO PITTORICO SU SOFFITTI LIGNEI DECORATI. NELLE IMMAGINI SOTTO, DA SINISTRA A DESTRA E DALL'ALTO VERSO IL BASSO: TYECNOLOGIA ANOSSICA OLYMPO ETERE, TECNOLOGIA TERMO-INDUTTIVA OLYMPO ZEPHYRUS E TECNOLOGIA MICROONDE OLYMPO M.I.TO.S.


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LA PAROLA A... di Pietro Ferrari

GIULIO TRAVO

UN MONDO SEMPRE PIÙ PICCOLO

LA PAROLA A...

Le dinamiche, a volte bizzarre a volte esasperanti, del commercio del legno nelle parole di un operatore protagonista del settore

Incontriamo a Torino Giulio Travo, un interprete del settore che ha attraversato in ruoli diversi il percorso del settore legno degli ultimi decenni. Pietro Ferrari - Come si è evoluta questa dinamica del calo di funzione dell'intermediazione? Giulio Travo - Evoluta o involuta? Il ruolo dell'agente negli anni è diminuito di rilevanza: un fattore determinante per questa dinamica è stato il venir meno della necessità di fare ordini in grandi quantitativi. L'accesso ai mercati è diventato più facile sia dal punto di vista delle esportazioni sia dal punto di vista delle importazione: è diventato un mercato aperto. Io farei, però, una distinzione tra mercati evoluti e altri mercati: nei mercati evoluti come il Nordamerica, caratterizzati dalla presenza di grandi gruppi che preferiscono avvalersi di agenti in esclusiva o di filiali dirette, il fatto di servire direttamente i clienti è una dinamica in corso da molti anni.

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Sono aziende che dispongono anche della possibilità finanziaria di avere uffici diretti, i piccoli servono pochi clienti con piccoli volumi. Per quanto riguarda i Paesi dell'Est, la figura dell'agente non è stata mai vista come indispensabile, a meno che unisse a quello commerciale il ruolo di collaudo, le agenzie classiche, tolte le dovute eccezioni, sono viste come un costo e non come un servizio. Pietro Ferrari - Parlando di mercati più remoti e complessi? Giulio Travo - In Africa il ruolo d'agente è sempre legato a quello del collaudo con una forte presenza in loco. In Asia abbiamo di tutto, da grandissime realtà a vere e proprie pulci in termini di fatturato. Per questo ci sono agenti che hanno trovato uno spazio ben definito in un segmento di quella miriade di prodotti diversi che sono reperibili in quei mercati, operando con realtà di dimensioni varie,e disparate.


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Non dobbiamo poi dimenticarci la crisi: il portato della crisi è stato che molte aziende di intemediazione hanno visto una riduzione drammatica del volume d'affari e molte hanno cessato l'attività. Pietro Ferrari - Sono dinamiche inarrestabili ma non si perde qualcosa, perdendo la figura dell'agente? Giulio Travo - È il mercato che definisce il ruolo maggiore o minore dell'agente e la sua funzione: oggi la dinamica commerciale è più snella, i clienti conoscono le lingue straniere, le difficoltà di comunicazione sono diminuite, un tempo bisognava raggiungere volumi più alti, oggi non

più: c'erano meno agenti ma più grandi e consolidati. Io ho iniziato l'attività di agente nel 1993 e da allora la dinamica di mercato ha visto chiudere o ridimensionare la loro attività. Quando pensiamo agli anni Settanta, ricordiamo che c'era fame di materia prima e il fattore importante era acquistare, disporre della merce, il mercato era nelle mani di chi vende, oggi il mercato, ormai su scala mondiale, è nelle mani del cliente, del consumatore. Pur in questo contesto, sul mercato dal punto di vista della qualità del materiale c'è ancora posto per tutti, quello che è fondamentale è il servizio. In Italia, rispetto all'estero, la mia impressione è stata quella di una proliferazione di agenti. Nel nostro mercato di casa, la guerra dei prezzi è esasperata e apre le porte a coloro che sono stati esclusi da mercati più avanzati, a questo ha contribuito anche la diaspora di figure commerciali causata dalla riduzione di personale operata dai grandi gruppi distributori; queste fi-

GIULIO TRAVO IN UN RECENTE INTERVENTO PUBBLICO. IL LEGNO IN TUTTE LE SUE FORME, SOTTO IL SEGNO DELLA QUALITÀ.

gure hanno iniziato delle attività autonome, aumentando la pressione sui prezzi, con un eccesso ulteriore di capacità distributiva. In sintesi oggi come agente devi essere più qualificato, più preparato, più presente sul mercato, forse, un tempo era troppo facile. Oggi è determinante la specializzazione.

!VENDERE E COMPRARE ! Pietro Ferrari - Come si è evoluta la mentalità di chi compra? Giulio Travo - Paradossalmente la dinamica di chi compra era esasperata in termini di lotta sul prezzo, un prezzo che, poi, non era così determinante nella composizione del valore del prodotto, altrettanto paradossalmente questa esasperazione era molto più accentuata da parte di piccoli operatori o artigiani che da parte di realtà industriali più strutturate.

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LA PAROLA A...


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LA PAROLA A...

GIULIO TRAVO

Pietro Ferrari - Il servizio quanto pesa oggi? Giulio Travo - Fino agli anni Settanta il servizio era incorporato nel prezzo praticato, grazie a utili importanti sulla materia prima. Oggi i servizi sono diventati più onerosi e complessi ma non si riesce a far passare il servizio, dal trasporto allo scarico, come un costo da riversare sul cliente. Pietro Ferrari - La funzione finanziaria dell'intermediazione è cambiata, è sempre presente o è scomparsa? Giulio Travo - I pagamenti si sono deteriorati ulteriormente, i pagamenti continuano a essere più o meno lunghi come

prima ma il rischio è molto più elevato, a causa anche di una legislazione che solo recentemente è diventata meno permissiva. Pietro Ferrari - Ha pesato la legislazione dei singoli stati fornitori sui flussi di approvvigionamento di materie prime? Giulio Travo - Hanno pesato essenzialmente le normative europee a tutela delle importazioni. Oggi abbiamo la EUTR contro il taglio illegale che è un grosso vantaggio teorico ma non dà termini di riferimento: è l'importatore che deve valutare i documenti che accompagnano le partite di legname. Tra l'altro è suo onere tradurre la letteratura fornita magari in lingua russa o cinese. Combattere il taglio illegale e fermare certe produzioni a basso prezzo si farebbe efficacemente mettendo degli uffici a certificare la conformità del prodotto, e non scaricarlo sull'operatore. Qualsiasi documentazione è contestabile, specialmente da provenienze remote. Pietro Ferrari - Quello del legno in senso stretto è forse diventato un settore più povero, anche se troviamo un'enfasi più esasperata sul legno come il materiale più sostenibile? Giulio Travo - C'è sicuramente per il legno in senso stretto una riduzione degli utilizzi, se pensiamo invece ai derivati, o ai prodotti a base legno i consumi privati sono decisa-


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A world getting always smaller Giulio Travo: "The market defines the major or minor role of the agent and its function: today the commercial dynamics are more streamlined, the customers know foreign languages, the communication difficulties have decreased, once it was necessary to reach higher volumes, today no more: there were fewer agents but bigger and more consolidated. I started acting as an agent in 1993 and since then the market dynamics fred many firma to change its role or to close . When we think of the seventies, we remember that there was hunger for raw material and the important factor was to buy, to dispose of the goods: the market was in the hands of those who sell, today the market, now on a global scale, is in the hands of the customer. Even in this context, on the market from the point of view of the quality of the material there is still room for everyone, what is fundamental is the service. In Italy, compared to abroad, my impression was in the past of a proliferation of agents. In our home market, the price war was exaggerated and opened the doors to those who have been excluded from more advanced markets, to this has also contributed the diaspora of commercial figures caused by the reduction of tradesmen operated by large distributors; these figures began autonomous activities, increasing price pressure, with a further excess of distribution capacity. In conclusion today as an agent you must be more qualified, more prepared, more on the market, perhaps, once it was too easy. Specialization is crucial today."

mente cresciuti. C'è un'evoluzione, che era facilmente prevedibile, che va però valutata sui singoli prodotti che si sono proposti al mercato, d'altra parte sarebbe inconcepibile usare il legno per certi utilizzi mentre andrebbe valorizzato di più il suo pregio. Pietro Ferrari - Lei come socio "storico" di Vero Legno come vive i valori di questo consorzio? Giulio Travo - La funzione base del consorzio, oggi, è di aumentare il numero degli associati: quando è nato, circa vent'anni fa, c'erano finanziamenti con grandi possibilità di investimenti in promozione e pubblicità. Oggi, per una serie di crisi ricorrenti e quest'ultima in particolare, Vero Legno è entrata un po' in sofferenza, ciononostante sono state fatte cose importanti, i rapporti con Federlegno sono migliorati, con loro stiamo lavorando per un marchio Vero Legno per le segherie: avremmo sicuramente bisogno di più risorse che oggi possono passare solo per l'aumento degli associati. Questo ci permetterebbe di riguadagnare visibilità e parlare a un universo più ampio. Siamo un po' a un bivio come Vero Legno. Avete passato una stretta difficile, stringendo i denti, e mi permetto di augurarvi l'auspicabile successo, soprattutto verso il grande pubblico.


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MICROTEC

microtec.eu

di Pietro Ferrari

L'ALTA TECNOLOGIA DEL LEGNO, IN TUTTO IL MONDO

TECNOLOGIE

Un global player a livello mondiale: la Microtec.

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VARI ASPETTI DELL'AZIONE DI GOLDENEYE E DELLE SUE APPLICAZIONI.

Il legno non ha segreti per la Microtec di Bressanone. Microtec è leader tecnologico nella scansione biometrica per la massimizzazione della resa e del valore aggiunto nella industria del legno. L’azienda sviluppa costantemente nuovi approcci e soluzioni per aumentare l'efficienza in tutte le fasi della produzione, tanto nelle moderne segherie quanto nell’industria. Proprio in questo contesto, apparentemente semplice, l'alta tecnologia Microtec risulta essere vincente. Con oltre 100 brevetti registrati, l’azienda altoatesina produce tomografi e scanner biometrici in grado di scoprire la presenza di nodi, crepe, bolle di resina, metalli, incrinature, inneschi di decomposizione presenti nel legno.

A global player worldwide: Microtec Wood has no secrets for Microtec from Bressanone, Italy. Microtec is, in fact, a technological leader in biometric scanning for maximizing efficiency and added value in the wood industry. The company is constantly developing new approaches and solutions to increase efficiency at all stages of production, both in modern sawmills and the wood processing industry. Precisely in this context, apparently simple, the high technology Microtec turns out to be winning. With over a hundered patents registred, the South Tyrolean company produces biometric tomographs and scanners able to detect the presence of knots, cracks, resin pockets, metals and rot decay present in the wood. Using a variety of innovative techniques, from simple measurement to infrared or laser scanning, from own developed cameras to X-ray machines to computerized tomographs, Microtec is able to "see" physically inside logs and wooden boards. These scanners, used all over the world, act as the "brain" of a sawmill and help cutting wood optimally, reducing waste and making the most of this resource.


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TECNOLOGIE

The software, also developed by the company, allows perfect control of all processing steps such as cutting, milling or gluing. Keeping the whole wood processing chain under control - the scanning and optimization of solutions along the entire woodworking chain serve as the "intelligence" of the entire industrial production

MICROTEC

microtec.eu

structure. The interconnection and analysis of all scanning results, through a comprehensive control and in the context of "Industry 4.0", allow an increasingly efficient production, which adapts flexibly to the wishes of the customer. Many international awards or prizes were awarded to the com-


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pany, such as the Schweighofer Prize or the National Innovation Award, Andrea Pininfarina and the Marcus Wallenberg Prize. The Microtec staff is a team of engineers, software and hardware developers, electrical engineers and automation technicians and has a modern research and development department that works

daily with the most modern and promising technologies and solutions. The company's success and its continuous growth is based, since its foundation, on the innovative strength and the ability to respond quickly to the individual needs of customers.


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TECNOLOGIE

MICROTEC

TECNOLOGIE

Utilizzando una varietà di tecniche innovative, dal semplice rilevamento alla scansione a infrarossi o laser, dall'uso di telecamere sviluppate ad hoc alle macchine a raggi X fino ai tomografi computerizzati, Microtec è in grado di "vedere" fisicamente all'interno di tronchi ed assi in legno.

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microtec.eu

Questi scanner, utilizzati in tutto il mondo, fungono da “cervello” di una segheria e permettono di tagliare il legno in modo ottimale, diminuendo gli scarti e sfruttando al massimo questa risorsa. Il software, anch'esso sviluppato dall'azienda, consente di controllare in modo ottimale tutte le fasi di lavorazione come il taglio, la fresatura o l'incollaggio. La scansione e l'ottimizzazione delle soluzioni lungo l'intera catena di lavorazione del legno, servono da "intelligenza" di tutta la struttura della produzione industriale. L'interconnessione e l'analisi di tutti i risultati di scansione, attraverso un controllo omnicomprensivo ed in ottica di "Industria 4.0", consentono una produzione sempre più efficiente, che si adatta in modo flessibile ai desideri del cliente. Non si contano i premi e i riconoscimenti internazionali conferiti all’azienda negli ultimi anni, come il Schweighofer Prize o il Premio Imprese x Innovazione – Andrea Pininfarina a ancora il prestigioso Marcus Wallenberg Prize. Lo staff Microtec è composto da ingegneri, sviluppatori di software e hardware, ingegneri elettrici e tecnici dell'automazione e possiede un moderno reparto di ricerca e sviluppo aziendale che lavora quotidianamente con le più moderne e promettenti tecnologie e soluzioni. Il successo dell'azienda e la sua continua crescita si basa, fin dalla sua fondazione, sulla forza innovativa e la capacità di rispondere in tempi rapidi alle esigenze individuali dei clienti.


THE FINE ART OF DRYING

Padiglione 2 - St

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DE NARDI s.r.l. - Via Zannini, 18 - 36020 Campolongo sul Brenta (Vicenza) Italia telefono +39/0424 816309 - fax +39/0424 558846 - info@denardisrl.com - www.denardisrl.com


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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

TERMOLEGNO

IL VALORE DELL’ESSICCAZIONE

TECNOLOGIE

Possiamo brevemente riassumere il percorso di Termolegno e le novità tecnologiche presentate negli ultimi anni? Termolegno inizia il suo viaggio nel mondo dell’essiccazione venticinque anni fa, e la dedizione della famiglia Fornasier ha portato il marchio ad essere riconosciuto internazionalmente per affidabilità ed efficienza. È stato indubbiamente un percorso in continua crescita soprattutto in termini di qualità e ricerca scientifica, che ha permesso di offrire strumenti intuitivi e facilmente adeguabili ad ogni realtà imprenditoriale e settore di attività – sia essa una segheria di resinosi o latifoglie, un produttore di pallet e imballaggi fuori standard, oppure parquettificio o mobilificio, produttore di legno per edilizia o serramenti. Indubbiamente la tecnologia di essiccazione Termolegno si è molto evoluta negli anni. Siamo ora in grado di stimare i tempi di essiccazione con una migliore precisione, fornire al produttore i consumi di energia elettrica e termica per singolo ciclo di essiccazione, rilevare la velocità dell’aria durante tutta le fasi di essiccazione per gestire il ciclo con valori reali, offrire un servizio di controllo in remoto degli impianti sia da parte dell’operatore di essiccazione che da parte dei nostri tecnici specializzati. Se guardiamo al futuro, possiamo anticipare brevemente la nostra adesione al Progetto Industria 4.0 che ci permette di innovare la produzione interna degli essiccatoi. È prevista prossimamente l’acquisizione di nuovi impianti robotizzati e macchinari funzionali alla produzione degli essiccatoi che rivoluzioneranno l’attività degli operatori in Termolegno per rendere il lavoro più efficiente con sistemi di interconnessione e integrazione

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www.termolegno.com

dei reparti produttivi. Obbiettivo finale è l’aumento della qualità e la riduzione dei tempi di produzione degli essiccatoi stessi. Cosa troverà il visitatore di Xylexpo allo stand Termolegno in termini di nuove proposte? Lo staff Termolegno sarà a diposizione del visitatore Xylexpo allo stand nr. K09 L10 del padiglione 2 per presentare le proposte tecnologiche più avanzate.


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I recuperatori di calore, i sistemi di riscaldamento integrati alimentati a gas metano/GPL/gasolio, le celle combinate essiccazione e vaporizzazione e i pre-essiccatoi sono alcune delle nuove proposte che verranno esibite in fiera. L’attenzione verrà posta sull’efficienza energetica degli impianti Termolegno, grazie ad uno studio tecnologico approfondito siamo stati in grado di ridurre i costi di essiccazione a m3. L’essiccatoio Termolegno è anche un bene agevolabile e rientra a tutti gli effetti nel progetto Industria 4.0; grazie alle funzionalità aggiuntive del software di gestione dei cicli, gestione dei lotti di legno essiccato, dei costi di energia elettrica e termica.

Inoltre con una netta riduzione dei tempi di essiccazione, gli essiccatoi Termolegno danno al cliente un prodotto essiccato di alta qualità e allo stesso tempo un risparmio energetico notevole. Cosa significa in termini di crescita la presenza internazionale di Termolegno? Con 35 agenzie di rappresentanza nel mondo Termolegno è in grado di offrire svariati lay-out possibili, una vasta gamma di optional e funzioni opzionali, e servizi post vendita in 55 paesi diversi. La presenza internazionale di Termolegno ha permesso nel corso degli anni di acquisire competenze specifiche e arricchirsi con l’esperienza sul campo negli ambiti dell’essiccazione di legni tropicali sudamericani e africani, latifoglie temperate di provenienza europea, resinosi del nord Europa, della Russia, del Sud America e del Sud Africa. I programmi di essiccazione della Termolegno sono testati in base alla tipologia del legno e alla sua provenienza. Il servizio di assistenza remota e di consulenza specializzata consente inoltre di supportare l’operatore durante i cicli di essiccazione.

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TECNOLOGIE


TECNOLOGIE

TERMOLEGNO

TECNOLOGIE

Quali sono oggi le caratteristiche del software e le dotazioni elettroniche di un impianto di essiccazione a partire dalla possibilità di controllo in remoto? L’essiccazione è un mondo molto complesso, l’elettronica ed i software hanno il compito di semplificarlo e renderlo accessibile a chiunque. Le centraline New 6800, soprattutto se abbinate al software RX che possiede una rappresentazione grafica animata e visibile in tempo reale, rendono tutte le operazioni molto intuitive. Il software RX può gestire fino a 32 essiccatoi contemporaneamente anche da remoto e di connettersi a TERMOLEGNO SUPPORT per usufruire dell’assistenza di un tecnico specializzato Termolegno. L’elettronica è stata studiata per essere versatile dando al cliente la possibilità di configurare un pacchetto software idoneo alle proprie esigenze produttive, aggiungendo alla piattaforma standard una serie di opzioni quali 8/24 fasi; kit energy per monitorare i consumi elettrici e/o Återmici; kit antifreezing e defrosting per lo scongelamento delle cataste e anti congelamento degli scambiatori di calore; kit advance drying che oltre a fornire una proiezione del tempo di essiccazione interviene autonomamente nei parametri per velocizzare o rallentare il ciclo, anemometri per rilevare e variare la velocità dell’aria, la temperatura e l’umidità all’interno delle cataste e Kit HT per il trattamento fitosanitario ISPM 15.

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www.termolegno.com

A journey toward the future Termolegno begins its journey into the drying world twenty-five years ago, and the work of the Fornasier family has led the brand to be internationally recognized for reliability and efficiency. it has undoubtedly been a path in continuous growth, above all in terms of quality and scientific research, which has allowed them to offer tools that are intuitive and easily adaptable to every business reality and sector of activity - be it a resinous or hardwood sawmill, a pallet manufacturer and non-standard packaging, or parquet or furniture mill, wood producer for building or doors and windows manufacturers. Undoubtedly Termolegno drying technology has evolved over the years. We are now able to estimate drying times with better accuracy, provide the producer with the consumption of electricity and heat for each drying cycle, detect the air speed during all the drying phases to manage the cycle with real values, offer a remote control service of the systems both by the drying operator and by firm’s specialized technicians. Looking to the future, Termolegno can briefly anticipate its adherence to Progetto Industria 4.0, which allows them to innovate the internal production of dryers. the acquisition of new robotic systems and machinery for the production of dryers is expected soon, which will revolutionize the activities of the Thermolegno operators to make the work more efficient with interconnection systems and integration of production departments. The final goal is to increase the quality and reduce the production time of the dryers themselves.


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TECNOLOGIE

WDE MASPELL

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IL RISULTATO DI QUALITÀ NELLA SODDISFAZIONE DEI NOSTRI CLIENTI

Una storia che compie 56 anni, iniziata quando l’Ing. Vincenzo Pagnozzi con la sua intuizione riguardo l’essiccazione sottovuoto del legno ha aperto le porte a questo mondo che al 2018 ha prodotto 91 brevetti internazionali e 5000 macchine distribuite in tutto il mondo.

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Dal 2013 grazie al progetto europeo TV4NEWOOD (Thermo Vacuum for new wood) è stata intrapresa la strada della caratterizzazione del legno termo trattato sottovuoto con il sistema Termo Vuoto brevettato dalla WDE MASPELL. Il progetto finanziato dal programma ECO-INNOVATION della comunità Europea ha avuto come risultato finale la creazione del marchio VacWood® che pone definitivamente il legno Termo Vuoto trattato in una posizione chiara e vantaggiosa sul mercato dei legni termicamente modificati. Lo sviluppo del mercato del legno europeo e non, individua il VacWood® come garanzia in termini di qualità del processo e dei risultati finali e accentua l’esigenza di eco compatibilità sia del prodotto che del processo stesso. L’evoluzione della tecnologia dei macchinari ha inoltre sottolineato come il Termo Vuoto nelle sue diverse forme e dimensioni possa essere considerato un processo che permette un risparmio notevole in termini di energia e acqua rispetto al sistema di termo trattamento del legno in atmosfera; tale risparmio è ulteriormente accentuato dalla bivalenza della macchina che può effet-

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SRI LANKA


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tuare con lo stesso carico sia l’essiccazione, sia il trattamento ad alta temperatura. Il soggetto che poi fa la differenza nella riuscita di un prodotto, in questo caso anche di un’intuizione, è il cliente finale che da sempre la WDE MASPELL considera un partner da ascoltare e seguire accuratamente. Dove il processo industriale finisce e dove le esigenze del mercato hanno in qualche modo la prevalenza sulle meccaniche più grandi, si creano delle sinergie tra cliente e WDE MASPELL per portare a termine delle specificità che sono il vero motivo per cui andare fieri del nostro lavoro. La fortuna della WDE MASPELL è quella di interloquire con il mondo intero e quando questo è il tuo specchio, guardarsi attorno diventa un’impresa non sempre facile. È da questo confronto che nascono le collaborazioni con i nostri clienti per lo studio delle tipicità legate alle loro esigenze e al loro mercato; alcune di queste testimonianze che abbiamo il piacere di riassumere e condensare nelle prossime righe, sono per la nostra azienda preziose e concorrono alla crescita di un modello di alta qualità al quale sempre tendiamo.

ville con una nuova gamma di materiali: dai legnami più poveri fino a quelli più pregiati che grazie al Termo Vuoto acquisiscono oltre alla stabilità e alla durabilità anche un’eleganza e unicità del prodotto finito.

!SRI LANKA !

!CILE !

La musa ispiratrice di questo viaggio attraverso le nostre esperienze condivise viene da un’azienda dello SRI LANKA che nell’ edizione 2016 della fiera di Milano Xylexpo, esprime la sua idea di termo trattare del pino che in questo paese era diventato una specie infestante che il governo aveva deciso di abbattere in maniera massiccia per far posto di nuovo alle specie legnose autoctone. Parte quindi il progetto per un Termo Vuoto in questa lontana isola, un macchinario con la giusta flessibilità per poter lavorare sia softwood che legname tropicale, un’applicazione sui generis in quanto specie già durabili. I test sono stati quindi effettuati su pino, mogano e teak, con risultati invidiabili. Il cliente ha potuto così ampliare il suo catalogo di mobili, infissi e finiture per alberghi e

Sull’onda dei test applicati alle conifere sia per scopi commerciali che scientifici (finalizzati appunto alla caratterizzazione) e grazie alla possibilità creata da un Termo Vuoto installato presso un nostro cliente italiano con cui portiamo quotidianamente avanti test e prove sia di essiccazione che trattamento, abbiano intrapreso la strada del termo trattamento del pino radiata; questa specie legnosa, conifera di media densità a elevata velocità di crescita abbonda sul territorio cileno. Il progetto ha unito una nuova frontiera di trattamento alla storica esperienza e competenza del nostro cliente. Intorno al Termo Vuoto si sviluppa un’intera fabbrica completamente creata per supportare la sua produzione che a oggi tratta a ogni carico 13 m3 di pino radiata pronto per essere lavorato; grazie inoltre alla collaborazione dell’università locale è stata effettuata una caratterizzazione completa che ha fornito strumenti per future proposte e vendite nella sua area d’interesse.

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TECNOLOGIE


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TECNOLOGIE

WDE MASPELL

!NORVEGIA ! La sfida di provare il nostro prodotto in condizioni climatiche sfavorevoli arriva poi dal Nord Europa estremo patria del Thermowood, il sistema di trattamento brevettato dai Finlandesi, dove il nostro Termo Vuoto arriva fino a circa 69°N di latitudine; ad aspettarlo, questa volta, un altro legno e la sua storia: larice per rivestimenti esterni. Il larice locale è una grande risorsa e l’utilizzo prevalentemente da esterno ne richiede delle buone caratteristiche di durabilità anche in funzione della vicinanza al mare; prova dopo prova il Termo Vuoto si rivela la scelta vincente, tanto che il cliente lo pubblicizza come materiale esente da manutenzione ed ecocompatibile; tutto ciò grazie alla possibilità di riciclo totale del materiale in quanto, nel processo, non viene utilizzato nessun additivo chimico né prima né dopo il trattamento. Grazie a questa macchina nel profondo nord ora abbiamo degli splendidi esempi di pali in larice da mm. 110 termo trattati e utilizzati per recinzioni e travature non portanti; questo successo ci ha inoltre aperto la strada alla vendita di un altro impianto Termo Vuoto nello stesso paese a un nostro storico cliente di essiccatoi che così rinnova la fiducia della tecnologia WDE MASPELL. Poi come da migliore tradizione nordica, il legno termo trattato viene utilizzato anche nella costruzione delle saune,

www.wde-maspell.it

campo in cui già l’essiccazione sottovuoto, grazie all’elevata temperatura di ciclo, aveva ottenuto grandi riscontri.

!FRANCIA ! La Francia, da sempre nostro grande mercato che vanta almeno 500 impianti WDE MASPELL, ci regala vari progetti ed interessanti peculiarità; qui incontriamo chi va un po’ oltre al termo trattamento del legno per migliorare alcune sue qualità (prima fra tutte la durabilità) e si cimenta con il rovere già nella sua magnifica veste di legno duro. Sono le finiture di pregio e i mobili lo scopo del nostro incontro con il cliente sito nel sud ovest della Francia che grazie anche al centro di essiccazione e trattamento ECOLWOOD vicino a Lione, del quale siamo partner, affina la tecnica di produzione di mobili e rivestimenti di pregiato rovere e non solo. Anche in questo caso incontriamo nuovamente una realtà che aveva già fatto della strada con la WDE MASPELL con un essiccatoio a pressa prima e poi con uno più grande a ventilazione.

!BELGIO ! In questo paese si è realizzata la vendita del secondo più grande impianto Termo Vuoto mai costruito da 25 metri cubi di capacità. Il nostro cliente, un ingegnere di grande competenza tecnica, ha studiato tutti i processi di modificazione termica esistenti inviando il suo materiale per eseguire dei test. La WDE MASPELL con passione ha seguito e documentato questo lavoro che alla fine, grazie ad un risultato comparato, ha portato alla decisione del cliente di entrare nel team del Termo Vuoto. Il legno principalmente lavorato da questa azienda è il faggio atto alla costruzione di abitazioni. Sempre in Belgio un’altra realtà di Termo Vuoto per un’azienda che proprio in questi giorni ha deciso di cambiare il suo modello di 8 metri cubi per uno più grande in quanto il mercato è cresciuto e ha saturato la sua possibilità di produzione. Un successo dovuto all’abilità dei nostri partner in sinergia con la nostra tecnologia che ci rende orgogliosi dei passi che si stanno concretizzando.

!POLONIA ! TECNOLOGIE

Di nuovo una sfida, dimostrazione che non era ardito pen-

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NORVEGIA


dal 1922

GIUGNO 2018

BELGIO

STATI UNITI

sare a un legno termo trattato come isolante sia termico che acustico; qui le informazioni che ci sono state concesse sono molto scarse data la segretezza delle lavorazioni. Il nostro Termo Vuoto lavora del faggio da 35 mm essiccandolo da verde per poi termo trattare direttamente e il suo campo di applicazione è quello delle porte di sicurezza.

portoghesi che propone una gamma di legni e tipi di parquet inimmaginabile, ora arricchisce il suo catalogo con parquet in pino e frassino termo trattati esaltando le sue caratteristiche di aumento delle durabilità e della durezza superficiale, punti cardine per questo tipo di lavorazione e posa.

!BRASILE !

!ITALIA !

Si ripropone la questione dei legni tropicali, questa volta espressamente dedicati a mobili sia da interno che da esterno grazie anche al basso contenuto di (V.O.C) Volatile Organic Compound prossimo o uguale al legno non trattato. Il teak e l’eucalipto sono stati utilizzati fin da subito sia nei test di start up sia nei mesi a seguire. Il cliente ha potuto ampliare e rafforzare la sua produzione di mobili durabili beneficiando delle ulteriori caratteristiche di colore e durabilità acquisite dalle essenze trattate.

Per ultimo ma non per importanza come si fa con i veri partner, i pionieri che hanno accettato per primi la sfida conquistando numerose battaglie, il nostro amico Sandro della ALAC srl di Recanati (Macerata) che ha sostenuto il progetto fin dagli albori nel 2010; oggi ne cogliamo insieme i frutti e quotidianamente ci scambiamo quelle informazioni e impressioni fondamentali per lo sviluppo di un’ idea e per trovare le soluzioni a problematiche sempre presenti.

!STATI UNITI ! Acero, rovere americano, pioppo e frassino sono state le essenze con cui la nostra storia Termo Vuoto è iniziata negli Stati Uniti, ma ciò che ha caratterizzato questa esperienza è la produzione di strumenti musicali in acero termo trattato, per cui in collaborazione con l’università locale e un costruttore di chitarre è iniziata la produzione degli strumenti con lastre da mm. 6 termo trattato.

!PORTOGALLO ! Finalmente abbiamo l’ultimo reale riscontro, quello che solo il parquet di qualità può dare, uno dei grandi produttori

La WDE MASPELL è presente, come a ogni edizione, alla fiera Xylexpo di Milano (padiglione 2, stand F21) eguagliando insieme alla manifestazione il traguardo di oltre 50 anni di attività. I successi che l’azienda porta con sé in questa prima parte del 2018 riguardano la consegna di un essiccatoio sottovuoto in Francia fra i più grandi della gamma offerta, modello SQUARE da 70 metri cubi di capacità, un nuovo Termo Vuoto per la Francia e diversi progetti nell’est Europa che vedono coinvolta la produzione delle lamelle. Proprio in questi paesi la prossima attività fieristica del 2018 si concentrerà per rafforzare la conoscenza dell’azienda che ha inventato l’essiccazione sottovuoto.

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TECNOLOGIE The quality achievement in the satisfaction of our customers

TECNOLOGIE

A story that turns 56, started when Ing. Vincenzo Pagnozzi with his intuition regarding the vacuum drying of wood has opened the doors to this world, which in 2018 produced 91 international patents and 5000 machines distributed all over the world. Since 2013, thanks to the European project TV4NEWOOD (Thermo Vacuum for new wood), the road to characterizing thermo-treated vacuum-treated wood has been undertaken with the TVS Vacuum system patented by WDE MASPELL. The project financed by the ECO-INNOVATION program of the European community has resulted in the creation of the VacWood® brand that definitively puts the treated Thermo Vuoto wood in a clear and advantageous position on the market of thermically modified woods. The development of the European and non-European wood market identifies VacWood® as a guarantee in terms of process quality and final results and highlights the need for eco-friendliness of both the product and the process itself. The evolution of the technology of the machines has also underlined how the Termo Vuoto in its different shapes and dimensions can be considered a process that allows a considerable saving in terms of energy and water compared to the system of thermo treatment of wood in the atmosphere; this saving is further accentuated by the bivalence of the machine that can perform both drying and high temperature treatment within the same load. The subject that then makes the difference in the success of a product, in this case also an innovative idea, is the final customer that WDE MASPELL has always considered a partner to listen and follow carefully. Where the industrial process ends and where the needs of the market have in some way the prevalence on the largest mechanics, synergies are created between the customer and WDE MASPELL to complete the specifics that are the real reason to be proud of our work. The success of WDE MASPELL is that of interacting with the whole world and when this is your mirror, looking around becomes a business that is not always easy. In this continuous comparison that collaborations with our customers are born to study the typicality related to their needs and their market; some of these stories that we have the pleasure of summarizing and condensing in the next few lines, are precious for our company and contribute to the growth of a high quality model to which we always tend.

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WDE MASPELL

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SRI LANKA The inspiring muse of this journey through our shared experiences comes from a company of SRI LANKA that in the 2016 edition of the Milan fair Xylexpo, expresses its idea of thermo treatment of the pine that in this country had become an invasive species that the Government had decided to break down massively to make way for the native wood species again. So the project for a Thermo Vuoto in this far away place starts, a machine with the right flexibility to work both softwood and tropical timber, a special application on already high durable species. The tests where then carried out on pine, mahogany and teak, with enviable results. The customer was able to expand its catalog of furniture, fixtures and finishes for hotels and villas with a new range of materials: from the poorest wood to the finest woods that, thanks to the Thermo Vacuum, acquire a stable and elegance and uniqueness of the finished product. CHILE On the wave of the tests applied to conifers both for commercial and scientific purposes (finalized precisely to the characterization) and thanks to the possibility created by a Thermo Vacuum installed at one of our Italian clients with which we carry out daily tests and tests both of drying and treatment, embarked on the path of the heat treatment of the Radiata Pine; this woody species, a medium-density conifer with a high growth rate, abounds in the Chilean territory. The project has combined a new treatment frontier with the historical experience and expertise of our client. Around the Termo Vuoto there is an entire factory completely created to support its production, which currently handles 13 m3 of Radiata Pine for every load, ready to be worked; thanks also to the collaboration of the local university, a complete characterization has been carried out which has provided tools for future proposals and sales in its area of interest. NORWAY The challenge of testing our product in hard climatic conditions then comes from Northern Europe, the extreme home of Thermowood, the treatment system patented by the Finns, where our Thermo Vacuum reaches up to about 69 ° N of latitude; waiting for him, this time, another wood and its history: larch for external cladding. The local larch is a great resource and its use mainly from the outside requires good durability characteristics also as a function of proximity to the sea; test after trial the Thermo Vacuum is the winning choice, so much so that the customer advertises it as a maintenance-free and environmentally friendly material; all this thanks to the possibility of total


recycling of the material as no chemical additives are used in the process either before or after treatment. Thanks to this machine in the deep north we now have some splendid examples of larch poles of mm. 110 heat treated and used for bearing fences and non-load beams; this success has also paved the way for the sale of another Thermo Vacuum plant in the same country to our historic dryer customer, who thus renews the trust of the WDE MASPELL technology. Then, according to the best Nordic tradition, the heat treated wood is also used in the construction of saunas, a field in which vacuum drying, thanks to the high cycle temperature, had already achieved great results. FRANCE France, which has always been a large market with at least 500 WDE MASPELL plants, offers us various projects and interesting features; here we meet those who go a bit 'beyond the heat treatment of wood to improve some of its qualities (first of all the durability) and engages with the oak already in its magnificent appearance of hardwood. The purpose of our meeting with the customer located in the south-west of France, thanks to the ECOLWOOD drying and treatment centre near Lyon, of which we are partners, refines the production technique of furniture and wall coverings. fine oak and not only. Again we meet again a reality that had already made the road with the WDE MASPELL with a press dryer first and then with a larger one with ventilation. BELGIUM In this country the sale of the second largest Termo Vuoto plant ever built by 25 cubic meters of capacity was realized. Our client, a high-level engineer, has studied all the existing thermal modification processes by sending his material to perform tests. The WDE MASPELL with passion has followed and documented this work that in the end, thanks to a comparative result, led to the decision of the customer to enter the team of the Termo Vuoto. The wood mainly worked by this company is the beech suitable for the construction of housing. Also in Belgium another reality of Termo Vuoto for a company that just in these days has decided to change its model of 8 cubic meters for a bigger one as the market has grown and saturated its production possibilities. A success due to the ability of our partners in synergy with our technology that makes us proud of the steps that are taking shape. POLAND Again a challenge, proof that was not so far to think of a heat treated wood as both thermal and acoustic insulation; here the information that has been given to us is very few due particular production of the final costumer. Our Thermo Vacuum works on 35 mm beech drying it from green and then we treat it directly and its field of application is that of security doors.

BRAZIL The question of tropical woods is once again actual, this time expressly dedicated to both indoor and outdoor furniture, thanks also to the low Volatile Organic Compound (V.O.C) content next to or equal to untreated wood. Teak and Eucalyptus they were used immediately both in the start-up tests and in the following months. The customer was able to expand and strengthen its production of durable furniture, benefiting from the additional colour and durability characteristics acquired from the treated woods. UNITED STATES Maple, American Oak, Poplar and Ash were the essences with which our history Termo Vuoto began in the United States, but what has characterized this experience is the production of musical instruments in maple, heat treated, so in collaboration with local university and a guitars manufacturer began the production of instruments with 6 mm. Hard Maple heat treated. PORTUGAL Finally we have the last real feedback, the one that only quality parquet can give, one of the great Portuguese producers that offers a range of wood and unimaginable parquet types, now developed its catalogue with Pine and treated Ash wood parquet, exalting the its characteristics of increased durability and surface hardness, key points for this type of processing and installation. ITALY Last but not least, as is done with the real partners, the pioneers who first accepted the challenge conquering numerous battles, our friend Sandro from ALAC srl a drier and treater hub situated in Recanati (MC) who supported the project since its beginnings in 2010; today we gather the fruits together and every day we exchange information and impressions that are fundamental for the development of an idea and to find solutions to always-present problems. The WDE MASPELL, as with every edition, will be at the Xylexpo fair in Milan (Hall 2, Stand F21), equaling together a 50-year milestone of the event. The successes that the company comes with it in the first part of 2018 concern the delivery of a vacuum dryer in France among the largest in the proposed models range, SQUARE model of 70 cubic meters of capacity, a new Thermo Vacuum for France and several projects in Eastern Europe that involve the production of lamellae. Precisely in these countries, the upcoming 2018 trade fair will focus on strengthening the knowledge of the company that invented vacuum drying.

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WEINIG GROUP

www.weinig.com

di Pietro Ferrari

LO SPETTACOLO DELLA TECNOLOGIA

Weinig protagonista a Norimberga.

TECNOLOGIE

Holz-Handwerk è stato un enorme successo per la Weinig, azienda leader sul mercato della lavorazione del legno massello e dei materiali in legno. In totale il Gruppo ha venduto 107 tra macchinari e sistemi. Gli ordini in ingresso hanno permesso di raggiungere obiettivi ambiziosi. Una parte significativa di questo successo è merito delle competenze chiave nella profilatura e nella produzione di serramenti. "Siamo molto soddisfatti e abbiamo avuto conferma della nostra strategia di mercato THINK WEINIG", conclude il Direttore Vendite e Marketing Gregor Baumbusch.

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I maggiori consensi sono arrivati in particolare dai singoli macchinari adattati con cura alle esigenze specifiche dei clienti e dall'offerta completa lungo l'intera catena di produzione del valore. Tutte le tecnologie sono studiate per garantire ai clienti i massimi vantaggi. Il Gruppo Weinig nel suo complesso ha esposto 35 modelli. I principali temi sono stati la digitalizzazione e la produzione in rete. A questo scopo Weinig aveva approntato due postazioni in cui si sono svolte presentazioni con moderatore. In una delle due postazioni si sono svolte presentazioni con un buon successo


dal 1922

GIUGNO 2018

UNA GRANDE ATTRAZIONE: LO STAND DEL GRUPPO WEINIG HA ATTIRATO IL PUBBLICO INTERNAZIONALE DRAWING CROWDS: THE STAND OF THE WEINIG GROUP ATTRACTED AN INTERNATIONAL AUDIENCE IN DROVES A DESTRA: GREGOR BAUMBUSCH.

The show of technology The event was extremely successful for the market leader in solid wood and panel processing. A total of 107 machines and systems were sold across the group. Ambitious order inflow targets were met. The core competencies profiling and window production played a major role in this success. “We are very satisfied and see our market strategy THINK WEINIG confirmed,” summarized Chief Sales and Marketing Officer Gregor Baumbusch. The trump cards were above all the individual machine solutions carefully tailored to individual customer requirements and the complete range of products along the entire value chain. All technologies are designed for maximum customer benefit. The Weinig Group presented a total of 35 exhibits. The focus was on digitization and networked production. Weinig had set up two focus stations, where moderated presentations were held. One of the two well-attended demonstrations informed customers about the W4.0 digital standard, in which more and more Weinig products can be integrated. The test station of the Weinig App Suite, the “digital window to the machine park”, was often surrounded by many visitors. In this presentation, Weinig convincingly demonstrated how efficient the synergy with the Siemens cloud solution

MindSphere already is. In the “Virtual Reality Corner” visitors to the stand had the opportunity to look inside a high-performance window production line using 3D glasses. Cutting-edge technology, integrated production as part of the Weinig Solid Work Flow and the trend-setting standard Weinig W 4.0 digital merged into a spectacular experience. Weinig manages the business unit panel processing under the Holz-Her brand. At this part of the exhibition stand, the live demonstration of Nextec technology, which was shown for the first time in Nuremberg, was the biggest visitor magnet. The CNC production of custom-made furniture in only three steps fascinated the audience again and again. The Weinig Group was able to welcome customers and interested parties from 51 countries during the four days of the Holz-Handwerk trade fair. The increasing fusion of trade and industry was clearly noticeable. Technologies such as the successful Weinig CNC center Conturex for window manufacturers are representative of this development.

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WEINIG GROUP

www.weinig.com

SUCCESSO DELLE DIMOSTRAZIONI DAL VIVO: LE PRESENTAZIONI DI W4.0 DIGITAL E DELLA PRODUZIONE DI SERRAMENTI IN RETE HANNO ATTIRATO GRANDE ATTENZIONE. LIVE DEMOS IN FOCUS: THE PRESENTATIONS OF W4.0 DIGITAL AND NETWORKED WINDOW PRODUCTION ATTRACTED A LOT OF ATTENTION.

TECNOLOGIE

di pubblico per informare i clienti sullo standard 4.0, che è sempre più utilizzato nei prodotti Weinig. La postazione di prova di Weinig App Suite, la "finestra digitale sul parco macchine", ha registrato spesso il tutto esaurito. Weinig ha chiaramente dimostrato l'efficienza della sinergia con MindSphere, la soluzione cloud di Siemens. Nel "Virtual Reality Corner" i visitatori hanno avuto la possibilità di entrare nel vivo di un impianto ad alte prestazioni per la realizzazione di infissi grazie agli occhiali 3D. Tecnologia di punta, produzione completa inserita nel Solid Work Flow di Weinig e il moderno standard Weinig W 4.0 digital si sono trasformati in una esperienza spettacolare. Weinig ha rappresentato anche il settore della lavorazione del legno massello attraverso il marchio Holz-Her. In questa parte dello stand le dimostrazioni live della tecnologia Nextec, presentata per la prima volta a Norimberga, sono state il principale polo di attrazione per i visitatori. La produzione CNC di mobili su misura in soli tre passaggi ha nuovamente appassionato il pubblico. Durante le quattro giornate di Holz-Handwerk il Gruppo Weinig è riuscito ad accogliere visitatori e clientida

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51 paesi. La fusione tra industria e artigianato e sempre più evidente. Tecnologie come il centro di lavorazione CNC Conturex di Weinig per la produzione di serramenti è il vero rappresentante di questo sviluppo.


Amiamo e ameremo sempre il legno Il miglior legno Teak, Rovere, Okoumè tavolame, lamellari, compensati, tronchi scopri tutto quello che possiamo offrirti su:

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INCOMAC

www.incomac.com ESSICCATOIO CON PORTONI SCORREVOLI.

di Pietro Ferrari

INCOMAC SARÀ LIETA DI INCONTRARVI ALLO STAND G22 - PAD. 02 A XYLEXPO INCOMAC LOOKS FORWARD TO MEET YOU AT STAND G22 - HALL 02 AT XYLEXPO

LA INCOMAC VI DÀ IL BENVENUTO “Gente in cammino” è il motto della dinamica azienda veneta.

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La società Incomac s.r.l., con sede in Montebelluna, provincia di Treviso, è stata fondata nell’agosto del 1975 e quindi festeggia, nel 2018, il suo 43mo compleanno. È un’ottima occasione per ricordare i molti avvenimenti di questo lungo periodo, caratterizzato anche da continui progressi tecnologici. Il 1975 è stato un anno molto importante, non solo per noi dell’Incomac: nel Vietnam è terminata la guerra e l’Indocina alimentava la speranza di un lungo periodo di pace nel mondo. Iniziava la produzione degli essiccatoi Incomac, che, in 42 anni, ne ha prodotti una media di 20 al mese, installati in 94 Paesi diversi: da Punta Arenas (in Chile) alla Tasmania (in Australia), da Kucking (in Borneo) a Surabaya (in Indonesia), da Vladivostok (in Russia) a Guan Zhou (in China). Nei primi anni l’Incomac ha prodotto solo Essiccatoi a condensazione (sistema “pompa di calore”) alimentati con energia elettrica. Questo sistema si è rapidamente diffuso ovunque, poiché in quegli anni non erano ancora utilizzate le caldaie a scarti di legno, con produzione di acqua calda.

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Sono state prodotte 200 pompe di calore solo nel 1976, primo anno di vita dell’Incomac e primo volo commerciale del Concorde. Ecco il 1977: sono state prodotte 300 pompe di calore.


dal 1922

GIUGNO 2018

Nel 1979 nasce, in Giappone il primo cellulare, il giocattolo che rivoluzionerà la nostra vita. La Ryanair irrompe nei cieli nel 1985 e le capitali europee saranno alla portata di milioni di persone. Nello stesso anno viene inventato il cd Rom, scoperta cruciale dell’era moderna. Fino al 1985 l’Incomac continua a produrre pompe di calore, ma l’anno è stato cruciale anche per noi. La produzione si diversifica: gli essiccatoi a condensazione sono affiancati dai così detti “Essiccatoi di tipo tradizionale”. Sono impianti che recuperano il calore dell’acqua calda prodotta da caldaie a scarti di legno, ora già largamente diffuse. Ma il processo di essiccazione stava già subendo profonde trasformazioni: l’Incomac passava da un controllo manuale del ciclo di essiccazione ad un controllo con dispositivi elettronici. L’Evoluzione è stata rapidissima, paragonabile a quella del cellulare. Nel 1988 l’Incomac, sempre in prima linea, ha introdotto il controllo del ciclo di essiccazione con il Personal Computer, installato, in prima assoluta, in una segheria di Roma. Il software elaborato prevedeva un ciclo a 20 fasi, e, attualmente, italiani e stranieri, operano tutti con cicli a 20 fasi. Ma questa “copiatura” è stata per noi uno sprone per fare sempre di più e meglio. Nell’anno ’88 funzionava ancora il Telex, ma la trasformazione dei sistemi di comunicazione era in corso: nel 1989 compariva il Fax, che, in breve tempo avrebbe cancellato il Telex. In politica, nel novembre dello stesso anno, è di grande risonanza la caduta del muro di Berlino.

Il decennio seguente, 1990-2000, vede un susseguirsi di eventi estremamente importanti: Rivoluzione Informatica, Trattati Europei, Avvenimenti Bellici. Nel 1990 c’è la Riunificazione della Germania, nel 1991 la Disintegrazione dell’URSS e della Yugoslavia, nel 1993 il Trattato di Maastricht e di Schengen, nel 1996 la “Mucca Pazza” si diffonde in Inghilterra. Con il 2000 termina il “secolo breve” mentre con “Internet” tutto diventa più veloce. È doveroso ricordare che, nel febbraio del 2000, muore il Prof. Guglielmo Giordano indimenticabile maestro di tutti gli operatori dell’industria del legno e di cui, il fondatore dell’Incomac Dott. Paolo Pesente, è stato allievo e collaboratore. Niente è paragonabile a quanto successo l’11 settembre 2001: 2 aerei si abbattono sulle Torri Gemelle, un terzo aereo è dirottato contro il Pentagono ed il quarto aereo si schianta su un campo, grazie all’intervento eroico dei passeggeri. Il mondo non sarà più lo stesso! Nel 2002 viene introdotto l’Euro sotto forma di denaro contante, in 12 Paesi europei. Nello stesso anno iniziano guerre disastrose in Iraq e Afghanistan, preludio ad una serie infinita di attentati terroristici. Tuttavia, all’inizio del nuovo secolo, in economia sembra essere arrivata l’età dell’oro, ma nel 2007-2008 scoppia la crisi dei mutui sub-prime in U.S.A. ed il mondo entra in una crisi pari o peggio di quella del 1929. Solo ora sembra si stia andando verso un miglioramento. Durante il primo decennio del nuovo secolo, l’Incomac viene ristrutturata sia su base societaria, sia come azienda produttiva: è potenziata la produzione interna con investimenti per nuove macchine produttive (robot di saldatura e lavorazioni meccaniche computerizzate) e nuovo personale nell’Ufficio Tecnico e Commerciale. Ma la maggior attenzione è riservata all’elettronica: dall’iniziale sistema computerizzato detto “Socrates Essicca” si passa al “Socrates Evolution” e all’attuale “Socrates Advanced” con tecnologia wireless e touch-screen. Spariscono i cavi e i dati sono trasmessi via onde radio. In politica, nel 2008, viene eletto alla Casa Bianca il primo presidente nero, si consolida il potere di Putin in Russia ed avanza economicamente la Cina. La ricerca scientifica non si ferma: nel 2012 viene indivi-

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ABBINAMENTO DI ESSICCATOIO CON CONCENTRATORE PARABOLICO S

TECNOLOGIE


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STRUTTURE SOTTO LA NEVE.

duato il Bosone, la particella teorizzata da Higgs. Purtroppo continuano le tragedie dei profughi nel mare che dureranno fino a quando non si fermeranno le guerre in corso. La Comunità Europea, nel 2014, lancia il programma Horizon 2020, finanziamenti per progetti “Green”. La Green Economy è una economia volta a produrre miglioramenti al benessere umano riducendo, nel contempo, i rischi ambientali ed ecologici. L’Italia, rispetto agli altri Paesi, non è rimasta indietro ed ha sviluppato la Green Technology con notevoli progressi nelle innovazioni. Anche in Incomac si è consolidato questo concetto introducendo grandi progressi per consentire forti risparmi di energia.

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Due sono le innovazioni introdotte in anni recenti: • I Recuperatori di calore Negli essiccatoi molto calore viene perduto attraverso le serrande: durante il ciclo di essiccazione viene espulsa aria calda ed umida dall’interno ed introdotta aria fredda dall’esterno. I Recuperatori sostituiscono le serrande e recuperano fino al 60% del calore espulso. Si riducono i tempi di riscaldamento, quindi i tempi di essiccazione e di conseguenza anche il consumo di energia elettrica dei ventilatori. La temperatura molto più bassa dell’aria immessa in atmosfera, ne riduce il riscaldamento e contribuisce alla riduzione dell’effetto serra. • Il Concentratore Parabolico Solare Produce acqua calda fino a 100°C, segue il percorso del sole captando in ogni momento il massimo dei raggi solari. È stato presentato alla fiera Xylexpo del 2014. Ancora un cenno all’Elettronica, è stata denominata “Socrates” perché la filosofia dell’Incomac è sempre la stessa: con l’entusiasmo di ieri e l’esperienza di oggi.

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POMPA DI CALORE DA 50 METRI CUBI.

Leader in innovation The company Incomac s.r.l., based in Montebelluna, province of Treviso, was founded in August 1975 and therefore celebrates its 43rd birthday in 2018. There are two innovations introduced in recent years: • Heat recovery systems In the driers, much heat is lost through the shutters: during the drying cycle, hot and humid air is expelled from the inside and cold air is introduced from the outside. The recuperators replace the dampers and recover up to 60% of the expelled heat. The heating times are reduced, the drying times and consequently also the electricity consumption of the fans are also reduced. The lower temperature of the air introduced into the atmosphere reduces its heating and contributes to the reduction of the greenhouse effect. • The Solar Parabolic Concentrator It produces hot water up to 100 ° C, follows the path of the sun, capturing the maximum solar rays at all times.It was presented it at the 2014 Xylexpo fair. Incomac concludes with a nod to the Electronics: it was called it again "Socrates" because the philosophy of the Incomac is always the same: with the enthusiasm of yesterday and the experience of today.



ROMANUTTI LEGNO

www.romanuttilegno.it

di Pietro Ferrari

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LA CULTURA DELL’ESSICCAZIONE

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TECNOLOGIE

TECNOLOGIE

Romanutti Legno, dall'impegno pionieristico alle tecnologie più avanzate.


dal 1922

GIUGNO 2018

IN QUESTE FOTO: ESSICCATOI TRADIZIONALI DI NUOVISSIMA CONCEZIONE. ESSICCATOI SOTTOVUOTO. LA PREPARAZIONE DEL CARICO DI ESSICCATOI SOTTOVUOTO. TAVOLAME IN MAGAZZINO.

Un’esperienza antica, lasciata in mani giovani, motivate e proiettate nel futuro. È questo il biglietto da visita di Romanutti Legno, azienda situata a San Giovanni al Natisone (UD), che oggi si colloca tra le prime realtà in Europa per l’essiccazione tradizionale e sottovuoto di ogni tipo di essenza legnosa. Nata dall’intuizione pionieristica del suo fondatore, Mario Romanutti, primo imprenditore nel Triangolo della Sedia a proporre forni per l’essiccazione del legno, che con occhio vigile e mente aperta ha adottato tutto ciò che poteva migliorare i processi d’essiccazione fino ad arrivare a una conduzione dell’essiccazione completamente computerizzata, l’azienda è guidata dai figli Francesco e Francesca, che con la stessa passione e perizia di Mario forniscono il migliore servizio di essiccazione ed evaporazione del legno per i clienti nazionali ed europei. Sulla base della tipologia della materia da lavorare, del prodotto che il cliente vuole realizzare e di variabili come l’umidità, l’ambiente e la finalità di utilizzo, lo spessore, il tipo di legno, persino la stagione e il tempo intercorso dal passaggio alla segheria, Romanutti Legno consiglia quale procedura di essiccazione intraprendere - tradizionale o sottovuoto - per ottenere il migliore risultato. Con accuratezza e accortezza, procede al controllo del materiale in arrivo, al lavoro manuale di carico e scarico degli impianti e ai processi di essiccazione. All’esperienza sul campo si è da sempre unita la sensibilità dell’utilizzo della tecnologia di ultima generazione: l’azienda, infatti, dispone di forni, 7 tradizionali e 27 sottovuoto, per garantire il massimo risparmio di tempo, la sicurezza del procedimento e un risultato ineccepibile.

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TECNOLOGIE


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TECNOLOGIE

ROMANUTTI LEGNO

www.romanuttilegno.it

La lavorazione funziona a ciclo continuo e in caso di anomalie all’impianto un allarme computerizzato avverte via cellulare il responsabile che risolve e riattiva il ciclo in tempo reale. Inoltre, nei suoi 4.000 m2 di magazzino, Romanutti Legno custodisce in spazi capienti e sicuri i materiali dei propri clienti, venendo incontro alle loro tempistiche ed esigenze. La ricerca della qualità e la vocazione al perfezionamento sono una costante per l'azienda fin dalla sua costituzione e per dar seguito a questo impegno Romanutti Legno si è certificata ISO 9001, un sistema di gestione della qualità che dimostra come la struttura organizzativa interna sia coerente e capace di svolgere l’attività con serietà, responsabilità e continuità, rendendo la gestione di ogni fase lavorativa più strutturata e documentabile, dando significato al processo di crescita organizzativa dell’impresa.

Romanutti Legno, from the pioneering start up to the most advanced technologies

TECNOLOGIE

An ancient experience, left in young hands, motivated and projected into the future: this is the business card of Romanutti Legno, a company located in San Giovanni al Natisone (UD), which today ranks among the first firms in Europe for traditional and vacuum drying of all types of wood. Born from the pioneering intuition of its founder, Mario Romanutti, the first entrepreneur in the Triangle of the Chair to propose wood drying ovens, which with a watchful eye and an open mind has adopted everything that could improve drying processes until you get there to a completely computerized drying management, the company is led by his sons Francesco and Francesca, who with the same passion and expertise as Mario provide the best drying and evaporation of wood for national and European customers. Based on the type of material to be processed, the product that the customer wants to achieve and variables schemes such as humidity, the environment and purpose of use, thickness, type of wood, even the season and the time elapsed from the passage at the sawmill, Romanutti Legno advises which drying procedure to take - traditional or vacuum - to obtain the best result. Accurately and carefully, it checks the incoming material, the manual work of loading and unloading the plants and drying processes. The experience in the field has always combined the sensitivity of using the latest generation of technology: the company, in fact, owns ovens, 7 traditional and 27 vacuum-packed, to ensure maximum time savings, the safety of the procedure and an irreproachable result. The processing works in a continuous cycle and in the event of system anomalies a computerized alarm informs via cell phone the person who resolves and reactivates the cycle in real time. Moreover, in its 4,000 square meters of warehouse, Romanutti Legno keeps the materials of its customers in wide and safe spaces, meeting their timing and needs. The pursuit of quality is a constant for the company since its establishment and to follow this commitment Romanutti Legno has been certified ISO9001, giving meaning to the process of organizational growth of the company.

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ROMANUTTI LEGNO di M. Romanutti s.r.l.



HOLZMATIC ENGINEERING s.r.l.

Zona Artigianale Rasun, 19 - 39030 Rasun Anterselva holzmatic@rolmail.net - www.holzmatic.it


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TECNOLOGIE di Pietro Ferrari

FAL DI BRUGNARA E CHISTE'

www.fal.tn.it

COSTRUIRE SU MISURA

Un grande “sarto delle strutture” fornisce all’universo dei costruttori componenti su misura e tutto quanto serve per realizzare tetti, case ma anche grandi strutture con travi e pareti in legno.

L’UFFICIO TECNICO, CUORE DELL’ATTIVITÀ DI FAL.

La Fal di Lavis (Trento) è presente sul mercato dal 1962 ma ha cambiato da tempo la sua natura originaria di grande magazzino di legnami assolutamente dominante sui suoi mercati di riferimento diventando il partner ideale di carpentieri, studi tecnici, imprese di costruzioni e di quanti cercano un valido e certificato suppporto per il taglio di tetti e case in legno, senza nulla aver perso del suo originario ruolo di punto vendita di legname. La forza di proposta dell’azienda è basata su due centri taglio Hundegger K1 e K2 e sul centro Scm Oikos, recente-

GLI OPERATORI ALLA LINEA SCM OIKOS E HUNDEGGER K1 E K2.

LA FALEGNAMERIA.

mente introdotto in azienda, centro che è in grado di lavorare travi con sezioni fino a 300x1250 millimetri ma anche di effettuare lavorazioni su pareti X-Lam. Per le funzioni che queste tecnologie non arrivano a effettuare, cinque falegnami sono sempre disponibili per effettuare quelle lavorazioni in cui l’intervento umano è indispensabile I disegni tridimensionali delle strutture in legno sono realizzati dall’ufficio tecnico Fal con i software Dietrich’s e Sema e vengono successivamente trasferiti ai centri taglio. Ci dice Luca Brugnara, Amministratore delegato della società che incontriamo in una bella mattina di sole presso lo stabilimento di Lavis: “L’ufficio tecnico è il cuore della Fal: premesso che tutta la parte ingegneristica e dei calcoli strutturali e quant’altro è seguita da studi esterni, noi ci occupiamo della progettazione al fianco del carpentiere. Il carpentiere viene in azienda, si siede al fianco del nostro disegnatore, il quale recepisce le sue esigenze che talvolta sono documentate da un mero schizzo su un foglio di carta e da lì si costruisce con dei software specifici il progetto. Da questo progetto condiviso con il carpentiere nasce la lista del materiale da predisporre, nasce il preventivo e una volta confermato, la lista derivata viene trasferita ai centri taglio in maniera automatica”. Una volta realizzati i componenti il carpentiere procede alla posa in cantiere.


!TEMPI, COSTI E RISCHI RIDOTTI ! Ci dice ancora Brugnara “Parlando di gusto della costruzione, c’è una piccola nota dolente nella tradizione del puro carpentiere, perché quest’ultimo, nato per costruire con la sega sul tetto, in ginocchio per ore e ore, con il tetto che fornisce la Fal, praticamente lavora solo in assemblaggio, quindi la figura storica del carpenLE LINEE HUNDEGGER K1 E K2. LA LINEA SCM OIKOS tiere va un po’ a sfumare, probabilmente non è sbagliato”. È giusto che sia così: perché quella del lavoro sui tetti era una fatica che, oggi, se può essere evitata è tanto di guadagnato. Soprattutto quando viene fornita una struttura, una casa, un tetto, in cui i tempi sono ridotti e si abbassa il The Fal di Lavis (Tn) has been on the market since 1962 but has long since chanrischio di cantiere: invece di stare su l tetto per mesi,l’operaged its original nature of large timber warehouse absolutely dominant on its refetore in una settimana fa il suo lavoro. rence markets becoming the ideal partner for carpenters, technical firms, Sottolinea ancora Brugnara ”Pensiamo anche alle spese di occupazione dei suoli pubblici in città o per ampliare o riconstruction companies and operators looking for a valid and certified support strutturare: col cantiere in calcestruzzi ci vogliono tre mesi, for the cutting of roofs and wooden houses, without loosing anything of its original in una settimana qui, invece, si va, si noleggia una gru, si role as a point of sale of timber. montano le pareti, che sono già preparate, si posa il tetto e The strength of the company's proposal is based on two Hundegger cutting centers quindi si toglie il cantiere. Tutto questo grazie al lavoro di K1 and K2 and on the Scm Oikos center, recently introduced into the company, a progettazione preventiva realizzata a livello di ufficio teccenter that is able to work beams with sections up to 300x1250 mm but also to nico, Tant’è che lo stiamo arricchendo, aumentando il nuwork on walls X -LAM. For the functions that these technologies do not reach, five mero di persone che vi lavorano : proprio perché c’è più carpenters are always available to carry out those operations where human inbisogno di progettazione che di personale in reparto di protervention is indispensabile. duzione e, successivamente, in cantiere”. But Fal is not just industry, the company warehouse has a constant and immediate availability of 3,500 cubic meters of lamellar beams in seventy sections, double!COMMERCIO E SERVIZIO ! blade, beads, panels for reinforcements, planks and panels for carpentry, as well Possiamo dire che oggi in Fal c’è un’attività di commercio as for a large stock, about 350 cubic meters, prompt delivery of Xlam walls of valegno e un’attività di commercio e servizio, un servizio verious thicknesses and sizes. The goods are delivered with their own vehicle fleet ramente in profondità che si rivolge al carpentiere e gli dà which also has trucks for exceptional transport. la possibilità di evadere degli ordini, che, altrimenti, da solo, Finally, as a complement to the activity of cutting center and timber trade, Fal senza attrezzarsi di tecnologia non potrebbe assumersi. has recently expanded its product range by intensifying its collaboration with the companies Riwega, Roofrox and 3-Therm: it will thus be possible to purchase at the Fal plant, in addition to the wood, all other materials complementary to the construction of the roof and wooden houses such as, for example, ironmongery, insulation, membranes with high transparency and steam brakes. Even fans of DIY, to conclude, will find at Fal material suitable for their needs proposed by highly qualified personnel.

A firm in evolution

I DEPOSITI DI SEMILAVORATO.

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TECNOLOGIE


TECNOLOGIE

FAL DI BRUGNARA E CHISTE'

OPERATORI IN FALEGNAMERIA.

OPERATORE IN VERNICIATURA.

Brugnara commenta ancora “Il nostro cliente ha la possibilità di fare a meno di un magazzino, di non avere un geometra nella sua squadra, di non avere un mezzo di trasporto per consegnare il legname: noi sostanzialmente diamo un servizio chiavi in mano”. Ovviamente non ci si ferma qui: il tema della finitura è fondamentale: il prodotto strutturale, essendo sempre più un oggetto d’arredo, implica dei servizi in più: viene effettuata la spazzolatura, l’asciatura e , infine, la verniciatura con diverse proposte di tinte eseguite da un reparto interno all’azienda. È stato volutamente mantenuto l’organico di operai specializzati, dal falegname al verniciatore a chi ai occupa delle finiture proprio per dare un prodotto non industriale: il paradosso vincente sta nel fatto che Fal è un’industria che genera un prodotto di qualità e flessibilità artigianale.

!UN MATERIALE VINCENTE ! TECNOLOGIE

Sulle tematiche della sostenibilità nel mondo delle costru-

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www.fal.tn.it

zioni, Fal opera con un occhio sul mercato e un altro sul futuro. “Noi non vogliamo sostituirci alla mentalità del cliente - commenta Brugnara - ma vogliamo aiutarlo a capire che la sostenibilità ecologica a livello di costruzioni sarà il futuro e vorremmo anche che il carpentiere o il cliente finale capisse che questa non è una moda. In futuro il mondo delle costruzioni cercherà sempre più il legno. Mi piace anche osservare che il mercato, anche dal punto di vista economico, sta modificando il suo approccio: costruire in legno una volta era caro, adesso la costruzione in legno sta arrivando rapidamente ai livelli di costo di quella in mattone. Quando si mette sul piatto della bilancia la scelta se stare sul tradizionale o se stare sul legno, si sta affievolendo l’aspetto del fattore economico e tutti i vantaggi del legno pesano sulla bilancia. Sono convinto che il costruire in legno nel 2018 sta diventando il nuovo boom dell’edilizia, quello che si era verificato negli anni Sessanta, e sarà tutto concentrato su questo materiale naturale”.

!UN’ANIMA COMMERCIALE ! Ma Fal non è solo industria, il magazzino dell’azienda ha una disponibilità costante e immediata di 3.500 metri cubi di travi lamellari in settanta sezioni, bilama, perline, pannelli per le armature, tavolame e pannelli per falegnameria, oltre che per un’ampia giacenza, circa 350 metri cubi, pronta consegna di pareti in Xlam di vario spessore e misura. La merce viene consegnata con un proprio parco mezzi che dispone anche di autocarri per trasporti eccezionali. Infine, a completamento dell’attività di centro taglio e commercio legname, Fal ha recentemente ampliato la propria gamma di prodotti intensificando la collaborazione con le società Riwega, Roofrox e 3-Therm: sarà così possibile acquistare presso lo stabilimento Fal, oltre al materiale in legno, tutti gli altri materiali complementari alla costruzione del tetto e delle case in legno quali, ad esempio, ferramenta, isolanti, membrane ad alta trasparenza e freni al vapore. Anche gli appassionati del faidate, per concludere, potranno trovare alla Fal materiali adatti alle proprie esigenze proposto da personale altamente qualificato.



SEGATI E SQUADRATI DI CONIFERE

dal 1922

QUOTAZIONI

> IL PREZZO MEDIO DEL LEGNAME SULLA PIAZZA DI MILANO Rilevazione della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano dei prezzi minimi e massimi dall’importatore o dal grossista all’utilizzatore finale, Iva esclusa. Rilevazione del 12 aprile 2018

ABETE TAVOLAME - SPESSORI DA MM 20 A 60, LARGHEZZE CM 16 IN AVANTI, LUNGHEZZA M 4

assortimento primo/secondo assortimento secondo assortimento terzo falegnameria assortimento terzo assortimento quarto assortimento fianchi assortimento imballo travetti per imballo

m3 m3 m3 m3 m3 m3 m3 m3

670,00 580,00 430,00 330,00 290,00 285,00 195,00 195,00

740,00 640,00 450,00 345,00 310,00 305,00 210,00 210,00

sottomisure, spess. da mm 20 a mm 30, lungh. m 4: assortimento terzo assortimento quarto

m3 m3

250,00 235,00

270,00 245,00

sovrapprezzi: per lo spessore di mm 20: q 20,00 al m3; per merce prismata: q 25,00 al m3; per piallati su una faccia e due fili: q 40,00 (+) al m3; per sezionatura a misura (per taglio): q 5,00 al m3; per merce essiccata: + 15% (+) al m3; per trattamento HT ISPM 15 FAO per merce fresca da euro 20,00 a euro 30,00 secondo spessore al m3

morali e travetti sez. comm. lungh. m 4 per imballo e armatura morali e travetti sez. comm. lungh. m 4 scelti per tetti listelli da m 4 in avanti, sezioni e lunghezze commerciali smezzole mercantili, sez. comm. fino a m 4,50 smezzole mercantili, sez. comm. da m 5 in avanti travi squadrate uso Trieste, lung. comm. sezioni: fino a cm 13/16 da cm 16/19 in avanti travi in abete lamellare sezioni e lunghezze commerciali (qualità a vista)

m3 m3 m3 m3 m3

270,00 395,00 270,00 360,00 385,00

290,00 410,00 305,00 385,00 425,00

m3 m3 m3

230,00 260,00 580,00

240,00 270,00 620,00

assortimento primo/secondo assortimento secondo assortimento terzo falegnameria

m3 m3 m3

700,00 600,00 350,00

760,00 640,00 365,00

assortimento U/S assortimento quinto

m3 m3

415,00 385,00

445,00 425,00

assortimento U/S assortimento quinto

m3 m3

410,00 360,00

440,00 380,00

base spess. mm 52 in tavole refilate - KD

m3

500,00

530,00

assortimento primo (n. 2 clear - con max 15% n. 3 clear), base spessore mm 78 - KD assortimento secondo (n. 4 clear), base spessore mm 78 - KD componenti per serramenti in douglas KD (essiccato) - VG

m3 1.300,00 1.390,00 m3 1.020,00 1.060,00 m3 1.350,00 1.400,00

assortimento primo (n. 2 clear con max 15% n. 3 clear), base spessore mm 78 - KD assortimento secondo (n. 4 clear), base spessore mm 78 - KD componenti per serramenti in hemlock KD (essiccato) - VG

m3 m3 m3

meranti rovere pino del nord

m3 820,00 900,00 m3 1.500,00 1.800,00 m3 820,00 900,00

LARICE TAVOLAME - SPESSORI DA MM 20 A 80, LARGHEZZE CM 16 IN AVANTI, LUNGHEZZA M 5

PINO DEL NORD TAVOLAME - SPESSORI, LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI ABETE DEL NORD TAVOLAME - SPESSORI, LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI PITCH-PINE, YELLOW-PINE

DOUGLAS FIR IN TAVOLE - SPESSORI LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI

HEMLOCK IN TAVOLE - SPESSORI LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI

COMPONENTI LAMELLARI A TRE STRATI PER SERRAMENTI, SEZIONE STANDARD

800,00 700,00 810,00

840,00 740,00 840,00


• EUROPEE IN TAVOLE DI BUON ASSORTIMENTO, CON STAGIONATURA COMMERCIALE

• EXTRAEUROPEE IN TAVOLE REFILATE ALL’ORIGINE ED ESSICCATE AL FORNO, ASSORTIMENTO F.A.S.

rovere americano rosso/bianco, base mm 27 rovere americano rosso/bianco , base mm 52 frassino, base mm 27 frassino, base mm 52 ciliegio americano, base mm 27 ciliegio americano, base mm 52 yellow poplar (tulipier), base mm 52

• TROPICALI IN TAVOLE REFILATE DI BUON ASSORTIMENTO ED ESSICCATE AL FORNO

abura/bahia samba - wawa ayous iroko mogano sipo-utile

• NAZIONALI CON STAGIONATURA COMMERCIALE

noce scelto pioppo non refilato per falegnameria pioppo refilato rovere scelto

• COMPENSATI DI BUONA QUALITÀ, DIMENSIONI NORMALI

pioppo, spessore mm 4 multistrati pioppo, spessore mm 10 multistrati pioppo, spessore mm 20 multistrati betulla Russia, spessore mm 12 multistrati betulla fenolico con film antiscivolo, spessore mm 30 multistrati betulla Russia C spessore mm 6 (cinque strati) fenolici resinosi CDX, base spessore mm 10 compensato okumé, base spessore mm 15 fenolici resinosi BX, base spessore mm 10

• ESOTICI MULTISTRATI E PANIFORTI LISTELLARI

spessore mm 10 meranti spessore mm 20 paniforti listellari con pioppo all’esterno, spessore mm 18 controplaccati mogano, spessore mm 4 - 5 strati controplaccati akatio, spessore mm 4 - 5 strati

• PANNELLI DI BUONA QUALITÀ, DIMENSIONI NORMALI

truciolari standard, calandrati, spessore mm 4 truciolari standard, spessore mm 18 truciolari tutto pioppo, spessore mm 20 truciolari ignifughi classe 1, spessore mm 18 truciolari idrofughi, V100, base mm 18 truciolari nobilitati legni vari e colori spessore mm 20 truciolari nobilitati, bianco, 120 gr, spessore mm 20 truciolari controplaccati akatio, spessore mm 19 medium density fiberboard (MDF), base spessore mm 4 medium density fiberboard (MDF), base spessore mm 19 medium density fiberboard (MDF), ultralight spessore mm 19 truciolari oriented strand board (OSB), base spessore mm 9 pannelli di fibra di legno, tipo normale, base spessore mm 3,2 lamellare finger-joint in massello (faggio), spessore mm 32

• PANNELLI PER L’EDILIZIA

abete, per casseforme mm 27 trave doppia T (h. 20)

• PERLINE GREZZE DA RIVESTIMENTO

abete, spessore mm 10 assito abete maschiato (per sottotetto) mm 21 pino, spessore mm 10

m3 500,00 655,00 m3 720,00 850,00 m3 1.070,00 1.215,00 m3 695,00 775,00 m3 m3 m3 m3 m3 m3 m3

1.330,00 1.860,00 920,00 1.030,00 1.020,00 1.350,00 770,00

1.380,00 1.960,00 970,00 1.100,00 1.970,00 1.420,00 820,00

m3 800,00 m3 580,00 m3 700,00 m3 1.220,00 m3 1.150,00

900,00 600,00 730,00 1.260,00 1.250,00

m3 2.500,00 m3 240,00 m3 170,00 m3 850,00

3.700,00 260,00 185,00 950,00

m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2

4,15 7,30 12,40 9,00 42,00 2,50 6,20 18,20 6,50

4,65 7,80 12,90 10,50 52,00 2,80 6,70 20,20 6,80

m2 m2 m2 m2 m2

7,80 10,50 13,50 7,60 7,60

8,80 11,50 14,00 8,10 8,10

m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2

1,95 4,50 5,60 8,50 7,60 10,50 8,00 14,70 1,80 6,40 5,70 3,60 1,40 45,00

2,25 4,80 5,90 8,90 7,80 11,00 8,50 16,70 2,00 7,40 6,70 4,10 1,70 70,00

m2 m

16,00 9,50

17,00 10,00

m2 m2 m2

7,15 9,00 8,20

7,85 9,50 9,00

SEGATI DI LATIFOGLIE SEMILAVORATI

faggio naturale (fino a mm 60 di spessore) faggio evaporato (fino a mm 60 di spessore) rovere frassino


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FOCUS VERO LEGNO di Sonia Maritan

INTARBOR

www.intarbor.it

“ARBOR”: IL CUORE DI UN’IMPRESA La Brianza è ricca di aziende storiche che hanno sviluppato una propria specificità nel campo dei tranciati, sin dall’origine a vocazione internazionale, seppur in modo molto diverso dagli anni passati. Gianni e Renzo Calastri, titolari di Intarbor, ci raccontano di come, sfruttando conoscenze ed esperienze maturate in quasi mezzo secolo, possono affrontare le sfide dei nuovi mercati.

FOCUS VEROL EGNO

Come nasce il nome dell'azienda? «Quando abbiamo costituito la nostra società nel 1972 abbiamo voluto scegliere un nome originale e abbiamo quindi pensato, occupandoci di legno, di chiamarci "Arbor", ossia albero in latino. Aggiungendo il suffisso “INT” abbiamo voluto dichiarare l’orientamento aziendale votato anche all’internazionalità. Così è nato il nome “Intarbor”». Nel corso di questi decenni e a fronte di un mercato diverso rispetto gli esordi di Intarbor, la vostra vocazione è rimasta la stessa?

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«La nostra idea originaria è stata quella di produrre materie prime per mobilieri, poiché in Brianza questo mercato era molto fiorente. Facciamo ancora questo stesso mestiere, anche se il mercato è cambiato e la produzione di mobili ha subito una notevole mutazione: il mobile di tipo classico e artigianale è rimasto solo una piccola nicchia. Oggi, “purtroppo” le aziende moderne utilizzano diversi prodotti alternativi al legno e alle impiallacciature. Sentiamo quindi forte la responsabilità e il dovere di portare alla conoscenza dei nostri nuovi interlocutori la bellezza e l’unicità propria del vero legno. Cerchiamo, infatti, un costante dialogo con


dal 1922

GIUGNO2018

A reference point in Brianza Until a few years ago Intarbor was a leading company in the production and sale of fine wood and precious woods, of which many still very available today. In fact, Intarbor can supply, on request, even briar-shaped panels measuring 250 x 125 cm that are regularly exported overseas. Today Intarbor is a reference point in Brianza and abroad of smoked veneers such as Oak, Larch and Eucalyptus; moreover, in the last period is proposing treated woods like the Harborica or with more textural textures such as surfaces treated with a saw, wave effect and an innovative "live tree" processing. This last one, responding to the current trend, emphasizes all the natural characteristics of wood such as knots and splits which in the past were considered defects while today are synonymous with the uniqueness of the product, naturally this processing is reserved for particularly "lively" wood species. As for the more traditional woods like Rovere, Canaletto, European Walnut and Frassino, they are regularly present in Intarbor range. It is with pride that, thanks to the contacts the owners have all over the world, the firm guarantee an efficient supply and immediate availability of even the rarest and most sought-after woods .

architetti e designer al fine di indicare loro i legni adatti alla realizzazione dei più disparati progetti. È innegabile che a partire da interni di case, arredamenti di negozi, allestimenti di imbarcazioni e in generale la valorizzazione degli ambienti, il legno rimanga sinonimo di alta qualità ed esclusività; ancor più oggi a fronte dell’ampia possibilità di scelta». Come si esplica la vostra offerta? «La nostra clientela oggi ha richieste molto specifiche per quanto riguarda qualità e caratteristiche tecniche. Per questo, avvalendoci dell’esperienza raccolta negli anni, proponiamo legni naturali, trattati, affumicati, tinti e materici, senza trascurare i legni più classici come radiche e frisè. La nostra mission è quella di soddisfare al meglio queste nuove esigenze». Quali sono i legni per i quali siete più conosciuti? «Fino a qualche anno fa eravamo un’azienda leader nella produzione e vendita di radiche e legni pregiati dei quali

ancor oggi abbiamo vasta disponibilità. Possiamo, infatti, fornire su richiesta anche pannelli giuntati di radica della misura di 250 x 125 centimetri che esportiamo regolarmente oltre oceano. Oggi siamo un punto di riferimento in Brianza e all’estero di tranciati affumicati quali Rovere, Larice ed Eucalipto; inoltre nell’ultimo periodo stiamo proponendo legni trattati come l’Harborica o con textures più materiche come superfici trattate a effetto sega, a onda e un’innovativa lavorazione “live tree”. Questa ultima, rispondendo al trend attuale, mette in risalto tutte le caratteristiche naturali del legno quali nodi e spaccature che in passato erano considerati difetti mentre oggi sono sinonimo di unicità del prodotto, naturalmente questa lavorazione la riserviamo a specie legnose particolarmente “vivaci”. Per quanto riguarda i legni più tradizionali come Rovere, Canaletto, Noce europeo e Frassino rimangono regolarmente presenti nel nostro assortimento. È con orgoglio che, grazie ai contatti che abbiamo in tutto il mondo, garantiamo un’efficace approvvigionamento e un’immediata disponibilità anche dei legni più rari e ricercati».

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NELLA PAGINA DI SINISTRA: GIANNI CALASTRI CON SONIA MARITAN E CON PIETRO FERRARI, IN QUESTA PAGINA SONIA MARITAN CON RENZO CALASTRI.

FOCUS VERO LEGNO


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FOCUS VERO LEGNO

INTARBOR

FOCUS VERO LEGNO

Quali sono i legni che prevedete possano avere uno sviluppo a breve termine? «Sicuramente l’Harborica – non è una specie legnosa ma il nome del prodotto – che costituisce una novità assoluta nel panorama del tranciato: attraverso un processo di impregnazione con inchiostri si conferiscono delle colorazioni inedite e accattivanti al legno. È una proposta che ci auguriamo possa rappresentare un nuovo trend nell’ambito del design, in quanto innovativa, dinamica e originale. Il tranciato Harborica – disponibile anche in massiccio – infatti, sarà proposto da alcune aziende al Salone del Mobile 2018, ormai alle porte». Quali sono le aspettative per il mercato futuro? «Ci rendiamo conto che la tecnologia sta trovando largo utilizzo anche nel settore del legno tranciato. Per stare al passo con i tempi e le nuove metodologie Intarbor ha sviluppato un sistema di archivio e catalogazione fotografica che condivide con i clienti in base alle loro richieste.

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www.intarbor.it

Questo non elimina completamente la necessità di fare il “collaudo” in prima persona, ma può, in maniera immediata, dare una “preview” della qualità e della quantità disponibile a magazzino in corrispondenza delle esigenze effettive».


dal 1922

GIUGNO2018

Quale peso ha la comunicazione nel vostro business? «La riteniamo essenziale e facciamo parte del Consorzio Vero Legno sin dalla sua fondazione, ma la difficoltà maggiore che incontriamo è quella di riuscire a portare a conoscenza di architetti e designer tutte le possibilità che realmente possiamo offrire e l’ampia gamma di legni di cui disponiamo; quindi speriamo di riuscire ad ampliare questa platea di professionisti e imprenditori con l’aiuto di Vero Legno che peraltro si sta a sua volta rinnovando».

IN QUESTE PAGINE, IN ALTO, DA SINISTRA A DESTRA: ROVERE AFFUMICATO, ROVERE LIVE TREE, EUCALIPTO FRISÉ AFFUMICATO, PARTICOLARE DI ROVERE EFFETTO SEGA, PANNELLO GIUNTATO IN RADICA DI OLMO, PANNELLO GIUNTATO IN RADICA DI NOCE). SOTTO HARBORICA CON LE SUE COLORAZIONI INEDITE E LA LINEA DI TAVOLI "WHACT DESIGN” DI RENZO CALASTRI: A SINISTRA UN TAVOLO DI NOCE EUROPEO E A DESTRA UN TAVOLO IN RADICA DI ROVERE. NELLA PAGINA SUCCESSIVA, GIANNI CALASTRI E LA STORIA DEI TRANCIATI CHE HA SEGNATO LA BRIANZA E IL SUO TESSUTO IMPRENDITORIALE.

La vostra attività guarda oltre i tranciati? «Parte sempre da questa nostra specializzazione, ma per mio fratello – risponde Gianni Calastri – si è ampliata nella produzione di tavoli con la linea “Whact design”, di cui è l’ideatore e il creatore: qualità e unicità sono caratteristiche che contraddistinguono i suoi lavori alla ricerca di un connubio tra arte e design. Utilizzando legni ricercati e naturali realizza tavoli esclusivi di alta qualità, una gamma che si amplia giorno dopo giorno, visibile su www.intarbor.it e anche sui social network come Instagram: whact_woodenartdesign e Facebook: Whact wooden art design».

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FOCUS VERO LEGNO


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FOCUS VERO LEGNO

INTARBOR

La vostra competenza nel campo dei tranciati – osservazione che mi deriva anche dai tavoli di Renzo – non si limita alla fornitura di un prodotto, ma riguarda anche una consulenza esperta? «Il desiderio è che la nostra azienda sia sempre più considerata un punto di riferimento per una fattiva collabora-

zione con le aziende produttrici, infatti, attraverso il dialogo dispensiamo spesso consigli su tipologie di “giuntature”, incollaggi e finiture. Non ci limitiamo quindi alla vendita dell’impiallaccio o tranciato ma puntiamo a un servizio a 360 gradi in sinergia con le aziende stesse».

FOCUS VERO LEGNO

NELLA MEMORIA DELLE TRANCE, NELLE TRACCE DI UN SAPERE La storicità di aziende come Intarbor si porta dietro altre storie affascinanti, come quella che ci racconta Gianni Calastri, il più anziano di cinque fratelli, che ricorda il nonno quando produceva mobili che poi portava con un carretto a Legnano dove li rifinivano. È così che nasce nelle generazioni successive l’idea di produrre materia prima per i mobilieri, in un mercato florido come quello brianzolo, quando, nei primi anni di vita di Intarbor, c'erano in attività circa 80 trance. A quei tempi, quando Gianni Calastri era un ragazzo, la domenica arrivavano da altre regioni pullman carichi di persone per comprare i mobili “della” Brianza. I mobili di quegli anni, nella mentalità degli acquirenti, dovevano essere i mobili “per la vita”. Oggi ne è rimasta solo una di tranceria in Brianza e i tranciatori sono costretti a effettuare questa lavorazione nei Paesi di origine del legno, continuando a viaggiare nei cinque Continenti per approvvigionarsi dei tronchi da trancia visionandoli in prima persona, ma in quegli anni, che sembrano così lontani, c'era molta richiesta di tranciato anche e forse soprattutto dall'estero, in particolare dall’area nordeuropea. Tornando al presente, lo sappiamo, in questi ultimi dieci anni si è ridotta di molto la produzione del mobile nel nostro Paese, ma il sapere costruito nel tempo rimane a disposizione grazie ad aziende storiche come Intarbor. E poi, questo rimane un “pezzo” di storia della cultura italiana che Gianni Calastri ci ha regalato e, insieme agli altri fondatori del Consorzio Vero Legno, ci sarebbe un meraviglioso racconto da scrivere, mettendo insieme pazientemente tutti i tasselli di questa storia, una storia tutta italiana, anzi brianzola, perché loro sono depositari di quel passato di trancerie, che in parte si è perso, ma sono anche i custodi preziosi di una cultura radicata nel settore del legno e i grandi conoscitori di questo materiale: sono i Maestri che potrebbero insegnare a nuove generazioni come lavorare il legno e potrebbero trasmettere come valorizzarlo ai progettisti.

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SCENARI di Sonia Maritan

ELVIO FLORIAN

LEGNI DI LATIFOGLIE PROTAGONISTI DEL MERCATO

SCENARI

Tra gli interventi di altissimo livello che hanno caratterizzato l'Assemblea sui Legni di latifoglia (IHC), svoltasi a Venezia nel novembre dello scorso anno, non è mancato un importante contributo di Elvio Florian: qui di seguito riportiamo la sua relazione restituita in prima persona ...ci sembrerà così di riascoltarlo. La filiera integrata come ecosistema di elevata efficienza qualitativa è il risultato di un cambiamento storico caratterizzato da una significativa trasformazione nel mondo del legno e della stessa concezione di fare business. L'iniziativa imprenditoriale di Eugenio Florian, mio padre, affonda le proprie radici nel lontano 1974 nel cuore della pianura Padana, a quel tempo era un semplice commerciante che si dedicava all'acquisto e alla vendita per una segheria del luogo. In quarant'anni ha guidato la crescita di questo gruppo realizzando ciò che un tempo avrei definito un sogno ovvero una squadra di sedici società specializzate per diversi prodotti di distribuzione distribuite tra Italia, Croazia, Francia, Ungheria, Aree a forte presenza di materie prime. Una realtà che comprende più di novecento dipendenti e circa 300mila metri cubi di legno movimentati all'anno. La crescita di un'azienda in genere dipende da molteplici fattori ma nello specifico caso del settore del legno ci sono state delle ben precise possibilità di innovazione che hanno permesso un'evoluzione irreversibile. Tale processo evolutivo ha com-

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Nelle parole di Elvio Florian la poesia e la concretezza del commercio delle latifoglie europee: una testimonianza raccolta all' International Hardwood Conference 2017 del quale il Gruppo Florian era main sponsor.

portato nel tempo la possibilità di creare la cosiddetta filiera integrata ovvero una sequenza di lavorazioni effettuate in successione al fine di trasformare la materia prima in prodotto finito. Il concetto di filiera nel mondo del legno è per me il risultato ottenuto dall'analisi dei seguenti fattori: la trasformazione della materia prima, la subordinazione della produzione alle esigenze del mercato, l'approvvigionamento delle materie prime, il concetto di internazionalizzazione, il luogo del fornitore, la tecnologia del legno e il prodotto da commercializzare, le dinamiche del mondo dei legni duri, in special modo il Rovere. Questi sono, infatti, i


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A change in perspectives

primi fattori che hanno fatto cambiare il sistema: nel passato il mercato del legno era caratterizzato da aziende medio-piccole. In quegli anni la situazione economica del nostro Paese era in pieno sviluppo, per cui il focus delle imprese italiane del settore si fermava al confine nazionale. Il business del legno era fondato prevalentemente sulla vendita di materiale segato, fresco, tavolame, listellato e gestito da piccole e medie segherie che necessitavano di grandi spazi di stoccaggio. Da qui in avanti il primo elemento di rivoluzione è stata l'introduzione di una nuova fase di trasformazione del materiale, in primis gli impianti di stagionatura artificiale. La rivoluzione successiva ha subordinato sempre di piÚ la logica produttiva alle esigenze dell'industria, affiancando alla produzione di tavolame tradizionale quella di refilato e semilavorati con costi certi e definiti per chi li usa.

The European hardwoods were and are able to guarantee price stability in the medium and long term. This change in perspective marked a radical evolution of the wood market has led to a new focus that has outlined the production of the brand and the marketing strategies in general. At one time these strategies were mainly based on direct sales by sellers, managers, sales agents, traders who used traditional methods. Today, however, it is important to structure a marketing plan and a product communication to make the latter understand and know its characteristics. My vision for the future sees a wood market increasingly oriented towards an integrated supply chain system, ie an autonomously organized system able to guarantee constant quality. The future scenario will be characterized by an ever-increasing demand for the material in the face of increasingly limited availability, which will entail the need

!ALLE FONTI DELLA MATERIA PRIMA ! L'approvvigionamento della materia prima rappresenta da sempre il vantaggio competitivo determinante della strate-

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SCENARI


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SCENARI

ELVIO FLORIAN

gia aziendale. Un valore aggiunto molto importante della pianificazione strategica interna. Purtroppo l'Italia non è un territorio generoso nelle materie prime per cui le prospettive future sarebbero sempre state legate a un business locale poco competitivo. A un certo punto della mia carriera iniziai a intuire una grande verità sul nostro business, ovvero che senza la gestione della materia prima non sarei mai stato in grado di sviluppare i concetti di internazionalizzazione. Per raggiungere un ruolo importante nel mercato del legno era comunque necessario controllare il più possibile il prodotto stesso. Grazie a questo concetto oggi ci sono diverse tipologie di mercato e lavorando in tutti i continenti c'è la possibilità di vendere prodotti sia di alta qualità sia più economici.

!IL ROVERE AL CENTRO DEL MERCATO DELLE LATIFOGLIE !

SCENARI

Perché ho creduto nei legni duri, specialmente nel Rovere? Perché a questo punto diventava di fondamentale importanza analizzare il mercato per capire su quali specie pun-

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tare e quali investimenti effettuare. Io ho deciso di investire nei legni duri, soprattutto il Rovere, per i seguenti motivi: le caratteristiche tecniche di questo legno, il sistema di standardizzazione e classificazione del prodotto, le certificazioni e infine la possibilità di poter svolgere un'iniziativa di marketing importante.


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TECNOLOGIE

In passato pochi credevano nelle potenzialità del mercato del legno duro, il Rovere alla luce di questo ha rappresentato la scommessa più importante e soddisfacente di questo mercato. Si tratta di una specie legnosa straordinaria che dagli anni 2000 ha iniziato a essere protagonista dell'arredamento. Un ulteriore punto che mi ha incoraggiato a seguire il mercato dei legni duri è stato il sistema della classificazione americana che in Europa, in quel tempo, non esisteva e che poteva garantire una costante standardizzazione del prodotto, sinonimo questo di un mercato di qualità costante. Il fatto di poter distribuire materiali di qualità costante nel tempo con caratteristiche mediamente superiori rispetto allo standard precedente ha fatto sì che la domanda di legni duri europei aumentasse in misure importanti rispetto al passato. Questo anche grazie alla crescente sensibilità ecologica dell'opinione pubblica.

I legni duri europei erano e sono in grado di garantire una stabilità dei prezzi a medio e lungo termine. Questo cambio di prospettiva che ha segnato un'evoluzione radicale del mercato del legno ha comportato un nuovo focus che ha delineato la divulgazione del brand e le strategie del marketing in generale. Un tempo queste strategie si basavano soprattutto sulla vendita diretta da parte dei venditori, responsabili, agenti di commercio, commercianti che si servivano di metodi tradizionali. Oggi, invece, è importante strutturare un piano marketing e una comunicazione di prodotto per far capire e conoscere quest'ultimo e le sue caratteristiche. La mia visione per il futuro vede un mercato del legno sempre più orientato verso un sistema di filiera integrata, ovvero un sistema organizzato autonomamente in grado di garantire una qualità costante. Lo scenario futuro sarà caratterizzato da una domanda sempre più elevata del materiale a fronte di una disponibilità sempre più limitata, ciò comporterà la necessità di industrializzazione della lavorazione del tronco con l'obiettivo di valorizzare ogni singolo prodotto legno. I principali player del nostro mondo saranno i medi e grandi Gruppi che sapranno attuare questi procedimenti creando il proprio sistema di filiera. Credo, infine, che i legni duri europei saranno sempre più protagonisti in un mercato di élite disposto ad acquistare a prezzi sostenuti elementi di grande qualità e durabilità.

for industrialization of trunk processing with the aim of enhancing each individual wood product. The main players of our world will be the medium and large groups that will be able to implement these processes by creating their own supply chain system. Lastly, I believe that European hardwoods will be increasingly protagonists in an elite market willing to buy high quality and durability elements at high prices.

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SCENARI


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ARTE E PROGETTO di Pietro Ferrari

AHEC

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Una storia che vede negli Stati Uniti la termomodificazione del legno in primo piano.

ARTE E PROGETTO

IL FRASSINO MODIFICATO DIVENTA UN MATERIALE NOBILE

Gli scavi di Copperwood hanno avuto inizio nell’autunno del 2015 per dar seguito al sogno di una famiglia americana formata da quattro persone che era alla ricerca di una dimora sobria, moderna ed efficiente dal punto di vista energetico. Il nome dell’edificio, pensato dal figlio del proprietario, trae ispirazione dal colore dei boschi e del paesaggio circostanti; un luogo intatto e naturale adiacente a terreni agricoli e a fauna selvatica, ma non ideale per l'agricoltura. Fondamentalmente, la soluzione di design ha raggiunto un equilibrio tra le esigenze di vita del proprietario e l'amore per il viaggio. Dei venti acri di terreno, circa tre erano disponibili per la costruzione, con gran parte delle restanti zone umide in superficie. Di quei tre ettari, un oleodotto abbandonato era posizionato da nord-ovest a sudest, contribuendo a restringere ulteriormente le possibili location e i concept progettuali.

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Il costruttore Haus ha scelto il frassino americano termicamente modificato per le pareti esterne della casa. "I nostri clienti ci hanno chiesto se avessimo mai usato legno modificato termicamente. All'epoca la risposta era no, quindi abbiamo cercato il prodotto e trovato il fornitore più vicino a Woodhaven, fuori dal Kansas. Ci è piaciuto l'aspetto dei campioni di frassino trattato termicamente rispetto a quello degli altri legni. Il grano e il colore sono stati i fattori principali: il frassino aveva una grana più visibile, mentre alcune delle altre specie avevano una grana meno pronunciata". - ha dichiarato Christopher Short, direttore di Haus. Il proprietario della casa ha scelto di non proteggere il materiale termicamente modificato attraverso oli o vernici, e ha voluto lasciare che il materiale si trasformasse naturalmente in un grigio più scuro. Haus ha implementato nel muro un sistema parapioggia, e Woodhaven, fornitore del


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American ash at his best The architects, Haus, chose to specify thermally modified American ash for the exterior walls of the house. “Our clients asked if we had ever used thermally modified wood. The answer at the time was no, so we then researched the product and found the closest supplier to be Woodhaven, out of Kansas. Ultimately, we liked the appearance of the thermally treated ash samples more than some of the others.

legno, ha offerto un sistema di clip/guarnizione che consente all'acqua di defluire dalla cavità del muro. Considerando il clima dell'Indiana, gli architetti si aspettano che il materiale possa durare per circa 25 anni. I materiali esterni proseguono anche all'interno sia nel rivestimento delle pareti della camera da letto che nel rivestimento della parete delle scale e, sebbene l'interno sia leggermente più chiaro, rimane fedele al colore di base originale del frassino termicamente trattato.

!L'USO ESTERNO DEI LEGNI DI LATIFOGLIA !

degli elementi principali del design concept, trasformandosi in una serie sfalsata di barre che formano l'ala della camera da letto, l'ala della parte giorno e l'ala del garage, ciascuna perpendicolare all'altra formando un layout a Z. Ogni componente si muove con l’angolo mantenendo l'orientamento solare desiderato e le relazioni ortogonali, in modo anche da farlo funzionare perfettamente per i panorami desiderati e l'accesso all’abitazione. Non è stato un problema ottenere un'abbondante luce naturale negli spazi abitativi e nelle camere da letto principali, ma si voleva anche una buona qualità di luce nel livello inferiore, che includesse una parziale uscita verso sud.

"L'uso esterno dei legni di latifoglia americani termicamente modificati sta crescendo notevolmente di anno in anno, non solo in Europa ma in tutto il mondo, incluso negli Stati Uniti, come dimostra questo progetto. La modificazione termica (TMT) trasforma i legni di latifoglia non durevoli, come il frassino e il tulipier, in materiali durevoli che non si deteriorano o danneggiano nell'uso outdoor. Gli architetti hanno quindi a loro disposizione un'opzione di legno sostenibile che invecchia bene, senza finiture, e offre una maggiore stabilità durante l'uso. Quest'ultimo fatto, insieme al ricco scurimento del legno, significa che i legni di latifoglia TMT sono utilizzati negli interni così come negli esterni, come Haus ha fatto in questa sorprendente dimora nell'Indiana. "- ha aggiunto David Venables, direttore europeo di AHEC. Haus voleva progettare gli spazi con un orientamento primario a est-ovest per ottenere un'illuminazione ottimale grazie al!sole passivo, ma ciò è stato impossibile a causa della conduttura ad angolo. La conduttura è diventata però uno SUGGESTIVE IMMAGINI DI COPPERWOOD HOUSE.

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ARTE E PROGETTO


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ARTE E PROGETTO

Il desiderio di avere più luce ha portato alla creazione di un giardino ben illuminato a nord, sul lato di ingresso della casa, che poi ha portato all’idea del ponte coperto. Era importante per il cliente che il prodotto finale soddisfacesse l'intento progettuale di Haus e che il processo fosse efficiente; pertanto, Haus ha anche ricoperto il ruolo di construction manager del progetto tramite una società consociata (WERK | Building Modern), guidando l'intero team, incluso il proprietario, che ha collaborato a progettazione/coordinamento/supervisione delle finiture interne. Il progetto è stato sostanzialmente completato a fine settembre 2016.

!HAUS ! Haus è uno studio di design di Indianapolis che aiuta i clienti a creare architetture e interni personalizzati e dettagliati; lavorando selettivamente con una clientela unifamiliare residenziale e una clientela commerciale.

ARTE E PROGETTO

!IL FRASSINO AMERICANO ! Il frassino americano è ideale per la curvatura e la tornitura, ed è robusto e resistente, con grana, carattere e colore distintivi. Cresce comunemente nelle foreste di latifoglie miste presenti nella regione orientale degli Stati Uniti. Stando ai dati della Forest Inventory Analysis (FIA), la massa legnosa di frassino negli Stati Uniti corrisponde al 5,1% della massa complessiva di latifoglie presente sul

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AHEC

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territorio. Il frassino americano cresce a ritmi di 12,1 milioni di metri cubi ogni anno, con un abbattimento annuo di 6,1 milioni di metri cubi. Il frassino ha un colore legno chiaro, con alburno che varia dal bianco al giallo e il durame che va dal marrone chiaro al marrone scuro. Essendo molto duro, stabile quando è asciutto e facile da rifinire e macchiare, è ideale per mobili e pavimenti. Per saperne di più sul frassino americano e sulla modificazione termica visita: www.americanhardwood.org/en/examples/case-studies/new-opportunities-for-us-hardwood

Grain and color was the biggest factor – ash had a more visible grain – whereas, some of the other species had a less-pronounced grain.” – Christopher Short, Principal of HAUS Architecture. The owner of the house chose not to protect the thermally modified material through oils or lacquer and instead let the material naturally weather into a darker grey. HAUS were set on detailing the wall as a rain screen system, and Woodhaven, who supplied the timber, offered a clip/furring system supporting that approach, allowing water to drain out of the wall cavity. In the Indiana climate, the architects expect the material to last about 25 years.


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ANCHE GLI INTERNI VEDONO IL LEGNO PROTAGONISTA.

The exterior materials are continued through the interior to the bedroom wings and the stair wall cladding and, although the interior has lightened somewhat, remains true to the thermally treated ash’s original base colour. “The external use of thermally modified American hardwoods is growing significantly year on year not just in Europe but around the world, including in the USA, as this project demonstrates. Thermal modification (TMT) turns non-durable hardwoods such as ash and

tulipwood into durable materials that don’t decay or deteriorate in outdoor use. Architects therefore have a sustainable timber option that ages well, without finishing, and provides increased stability in use. The latter fact, together with the rich darkening of the wood means that TMT hardwoods are also being used internally as well as externally as HAUS Architects have done in this striking dwelling in Indiana.” – David Venables, AHEC’s European Director.


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