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STRUTTURALEGNO

044 marzo 2024 english text

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☐ I vincitori della II edizione e i cinque progetti del I Wood Architecture Prize di Luca Compri, Lorenzo Serra, Felix Perasso, Roland Baldi e Marco Lavit

☐ Le giunzioni a due terzi di legno con rinforzo a croce del professor Ragazzo

☐ Nel focus tecnologia gli impianti evoluti di cui il software è protagonista alle prime fiere del 2024: Eurobois, Holz-Handwerk, Dach+Holz e Xylexpo

☐ V capitolo del manuale “Classificare il legno”: offrire/vendere una costruzione

☐ Nel prossimo numero l’intervista a Orlando Giannino e gli incontri all’IHF di Innsbruck 2023 con Rotho Blaas, SCM, Soltech e X-Lam Dolomiti

Hundegger ROBOT-Compact La macchina professionale: compatta e flessibile!

Poste Italiane spaSped. Abb. Post.D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 LO /MI/euro 1 0,00 In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagar e la relativa tariffa Editrice webandmagazine s.r.l.Via Valla, 16I-20141 Milanowww.webandmagazine.media
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COLOPHON STRUTTURALEGNO 44 MARZO 2024 RIVISTA DELL’ARCHITETTURA IN LEGNO
044 marzo 2024 english text www.webandmagazine.media ☐ vincitori della II edizione e cinque progetti del Wood Architecture Prize di Luca Compri, Lorenzo Serra, Felix Perasso, Roland Baldi e Marco Lavit ☐ Le giunzioni a due terzi di legno con rinforzo a croce del professor Ragazzo ☐ Nel focus tecnologia gli impianti evoluti di cui software è protagonista alle prime fiere del 2024: Eurobois, Holz-Handwerk, Dach+Holz e Xylexpo ☐ V capitolo del manuale “Classificare legno”: offrire/vendere una costruzione ☐ Nel prossimo numero l’intervista a Orlando Giannino e gli incontri all’IHF di Innsbruck 2023 con Rotho Blaas, SCM, Soltech e X-Lam Dolomiti Hundegger ROBOT-Compact La macchina professionale: compatta e flessibile! www.hundegger.com Poste Italiane Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (Convertito legge 27/02/2004 46), art. comma LO/MI/ eur 10,00 caso mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) restituzione mittente che impegna pa gare relativa tariffa Editrice webandmagazine s.r.l. Valla, I-20141 Milano www.webandmagazine.media STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651
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Antonio Marco Alcaro, Sandy Attia, Roland Baldi, Silvia Barbero, Gregor Baumbusch, Manuel Benedikter, Barbara Brambilla, Simone Bossi, Guido Callegari, Cristian Campagnaro, Ugo Campeotto, Giovanni Carlini, Elena Casati, Luca Compri, Barbara Corsico, Ferdinando Crespi, Andreas Erla- cher, Helmuth Ferretti, Mauro Frate, Luca Dal Bianco, Oskar Da Riz, Elena Dellapiana, Andrea Dell’Orto, Viviana Deruto, Pierluigi Gambardella, Ro- berto Gargiani, Roberta Gerli, Davide Maria Giachino, Giuseppe Giacobbi, Alberto Giampaoli, Luca Gibello, Sila Giriftinoglu, Cristian Grandini, Sila Giriftinoglu, Albert Grumer, Stefania Kaswalder, Harald Kofer, Marco Lavit, Silvia Lavit, Alessandra Leardini, Matondo Luzolo (detto Sam), Rudolf Markt, Tommasi Martini, Daniel Mazza, Mattia Micheletto, Stefano Moravi, Thomas Mur, Francesco Nichetti, Fabio Ogge- ro, Gabriele Paris, Felix Perasso, Eleonora Peretti, Claudio Pichler, Daniel Pinter, Felice Ragazzo, Almerico Ribe- ra, Carlo Scolari, Cristina Sella, Gianni Sella, Alberto Serra, Lorenzo Serra, Reinhard Thaler, Cristina Rizzi Mengon, Francesco Rizzi Mengon, Roberta Rizzi Mengon, Werner Rizzi, Diego Ruggeri, Fabio Spera, Armin Strickner, Luciano Tagliaferri, Daniel Tolpeit, Gianluca Viero, Laura Villani, Maria Chiara Voci, Andrea Zenari.

L’editoriale è dedicato al Maestro Emilio Ambasz con un rimando ad altri autorevoli archistar: Tadao Ando, Jean Nouvel, Renzo Piano.

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SOMMARIO

EDITORIALE

di Sonia Maritan

IL PADRE DELL’ARCHITETTURA

“CHE

RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE A
QUESTO NUMERO:
NUMERO 44
MUOVE IL CUORE” MEMENTO di Sonia Maritan CIAO GIORGIO COLLOQUIUM MENGON LEGNAMI di Sonia Maritan e Pietro Ferrari UNA PASSIONE DA “COSTRUIRE” PUBBLIREDAZIONALE RIWEGA VSK – GLI SCHERMI E LE MEMBRANE TRASPIRANTI AUTOADESIVI SCIENTIA di Felice Ragazzo METAMORFOSI CONNETTIVE LIGNEE II CAPITOLO 009 017 010 020 024 LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ di Andrea Zenari CLASSIFICARE IL LEGNO CAPITOLO 5 - I parte 032
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SIMPOSIUM WOOD ARCHITECTURE PRIZE di Sonia Maritan L’USO VIRTUOSO DEL LEGNO IN ARCHITETTURA 042 044

UN MANIFESTO COERENTE E REPLICABILE DI ABITAZIONE NATURALE di Luca Compri

UN ESEMPIO DI RISANAMENTO CONSERVATIVO IN PACATA CONTINUITÀ CON L’INTORNO di Lorenzo Serra

IL LEGNO CHE TI SORPRENDE

UN MODELLO DI OSPITALITÀ SOSTENIBILE E DI RIGENERAZIONE URBANA di Felix Perasso

UN INTERPRETE RAFFINATO DEI VALORI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE di Roland Baldi

ABITARE LA NATURA OGGI di Marco Lavit

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FOCUS TECNOLOGIA a cura della Redazione

TECHNICA ESSETRE di Sonia Maritan

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COLLOQUIUM HUNDEGGER di Sonia Maritan LA NUOVA GENERAZIONE COMPACT

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Il Padre dell’architettura “che muove il cuore”

Dovremmo fare semente dell’insegnamento di Emilio Ambasz1, padre, profeta e poeta dell’architettura ecologica sin dagli anni Settanta, che lo scorso 30 novembre ha ricevuto la Laurea Honoris Causa ‘Aurelio Peccei’ in Design Sistemico del Politecnico di Torino nel Salone d’Onore del Castello del Valentino, alla presenza del Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, della vicedirettrice del Dipartimento di Architettura e Design Silvia Barbero e del coordinatore del Collegio di Design, Cristian Campagnaro La s a flosofa, is irata al Green over the grey, è stata in grado di suggestionare alcuni dei più noti nomi dell’architettura contemporanea, da Renzo Piano a Jean Nouvel, a Tadao Ando, i ter rete ra f atissimo di un messaggio di riconciliazione tra regno naturale e o do artifciale di c i l ACRO di o a i ia o e a costituito una pietra miliare. Il progetto si basa sul concetto del ‘verde sopra il grigio’ ed è frutto della volontà dell’architetto di restit ire alla co it i ettari di terre o s c i sor e l edifcio a si iosi certifcata a c e da i da i e di is ra io e dell a ie te ter ico co dotta da a e a a Cor oratio , Kyushu University e Nippon Institute of Technology, secondo c i la reali a io e di A as co tri isce i odo si ifca-

tivo alla riduzione del consumo di energia e di emissioni di CO2, garantisce nelle stagioni calde una differenza di 15° C tra l’esterno e l’interno della prodigiosa piramide e contribuisce all’abbattimento dell’isola di calore circostante. All’inaugurazione del 1995 (il progetto è del 1990) c’erano 76 varietà vegetali e 37.000 piante. Il previsto sviluppo naturale della piramide verde, spinto dalla forza della biodiversit , a s c e o i el ce tro ACRO di o a, or ai la d ar della citt , si co ti o variet e ia te altra arte, asce dal suo genio il “primo giardinobosco verticale” per la sede ENI a Roma realizzato nel 1998 e il suo Ospedale di Mestre è riconosciuto come il primo ‘giardino della salute’!

Inventore e creatore di oggetti di grandissima portata, sorprendente varietà ed eccezionale successo in tutto il pianeta – gli oggetti a s a fr a so o i case, fci e strade di o i co ti e te A as a i oltre co dotto a s a erso ale ricerca el ca o della rogettazione industriale e meccanica per lo sviluppo di componenti e prodotti da cui è nata una incredibile sequenza di idee, frutto di oltre 220 brevetti industriali a suo nome: “La mia preoccupazione – ciò che ho sempre perseguito – è sempre stata quella di inventare dei prototipi”. Eppure, lo stesso Ambasz, separa le due sfere, affermando ancora: “Per costruire un palazzo che salvaguardi l’ambiente ci vuole tecnologia, ma per fare Architettura con la A maiuscola ci vuole Arte. Non si devono mai confondere, infatti, le acrobazie tecnologiche d’un palazzo che rispetta l’ambiente e risparmia energia con i sentimenti che suscita un’opera d’architettura che muove il cuore”. Durante il conferimento della Laurea Honoris Causa in Design Sistemico è stato ricordato il ruolo di Ambasz curatore di Architettura e esi al M se o Moder Art o New or MoMA , dove, tra l altro, or a i la ostra di straordi ario s ccesso Ital t e ew domestic landscape (1972)” portando alla ribalta mondiale gli oggetti del design italiano. In occasione della cerimonia, è stata allestita nel Salone d’Onore del Castello del Valentino una mostra pop-up, a cura di Elena Dellapiana e Alberto Serra, che ha raccolto una selezione di una cinquantina di oggetti presentati proprio allora, oltre a ospitare alcuni o etti fr ati da A as stesso a testi o ia a della s a visio e del rodotto i d striale MoMA c e co la rece te ostra E er i Ecolo ies si f al e te a erto a a i orta te rifessio e s ll evol io e del ra orto ra arc itett ra e ovi e to a ie talista proprio grazie all’impulso dell’”Istituto Emilio Ambasz per lo studio congiunto dell’ambiente costruito e naturale” nato in seno al museo nel 2020 grazie a una importante e generosa donazione della Legacy Emilio Ambasz Foundation LEA “Ho sempre creduto che progettare, cioè inventare – ha affermato Emilio Ambasz durante la cerimonia in suo onore –, sia un atto dell’immaginazione che genera miti. Sono convinto che il vero compito dell’architettura inizi una volta soddisfatte le esigenze funzionali e comportamentali. Non è la fame, ma l’amore e la paura – e talvolta la meraviglia – che ci spingono a creare. Il contesto culturale e sociale dell’architetto e del designer cambia costantemente, ma il loro compito, credo, rimane sempre lo stesso: inventare e dare forma poetica al pragmatico”. “Per me – ha affermato Ambasz – l’architettura corrisponde con la ricerca di una dimora spirituale. Da un lato, gioco con gli elementi concreti che appartengono al mio tempo, come la tecnologia. Il mio lavoro non è altro che una ricerca volta a dare forme architettoniche a cose primordiali. I miei progetti hanno a che fare con l’esistenza a livello emotivo, passionale ed essenziale. Mi interessano la passione e l’emozione quando assumono una veste apparentemente senza tempo”. Un insegnamento prezioso quello del padre dell’architettura ecologica che ci indica una strada concreta per restituire all’ambiente almeno una parte di quello che gli abbiamo sottratto!

strutturalegno pagina 009 EDITORIALE di Sonia Maritan
Nota 1: Membro onorario dell’American Institute of Architects e del Royal Institute of British Architects, Ambasz vanta un eccezionale palmares di premi e riconoscimenti internazionali, dei quali una parte del lungo elenco è disponibile sulla a i a i i edia di E ilio A as
Un ritratto di Emilio Ambasz durante la cerimonia in suo onore al Politecnico di Torino nel Salone d’Onore del Castello del Valentino il 30 novembre 2023. ...chiunque di noi sogna di ascoltarlo sempre (così l’autrice dell’editoriale).

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Una passione da “costruire”

A Castelleone, in provincia di Cremona, lo scorso 26 luglio abbiamo visitato Mengon Legnami che come ci racconta Cristina Rizzi Mengon, insieme ai fratelli Roberta e Francesco, dal 1953 ha fatto del legno il pilastro essenziale per lo sviluppo di un futuro sostenibile, dove la bioedilizia rappresenta un’alternativa green all’edilizia tradizionale: case, tetti e portici in legno le soluzioni proposte.

In questa pagina, nell'immagine sopra, la famiglia al completo, da sinistra a destra, in seconda fla Francesco Rizzi e Pietro Rizzi, padre anche di Roberta e Cristina, in prima fla con al centro la madre Gemma Mengon. A destra il team di Mengon Legnami nel gazebo, da sinistra a destra: Matondo Luzolo (detto Sam), Roberta Rizzi Mengon, Cristian Grandini, Francesco Nichetti, Barbara Brambilla, Francesco Rizzi Mengon, Giuseppe Giacobbi e Cristina Rizzi Mengon.

Nella pagina a destra, l'immagine sopra ritrae l'antica sede produttiva con la casa della famiglia Mengon. Sotto, due realizzazioni di Mengon Legnami, a sinistra Villa Giulia e a destra Villa Elena, entrambe parte del villaggio di casette di legno a Casale Cremasco-Vidolasco, in provincia di Cremona.

Una scelta nata anche dal desiderio di offrire alle persone la possibilità di vivere in un ambiente sano, sicuro e sostenibile come abbiamo riscontrato durante il tour ai tre cantieri: di Crema, di Montodine in provincia di Cremona e di un terzo a Mozzanica in provincia di Bergamo, dopo la visita aziendale di cui rimangono impresse le robuste capriate con le sezioi so f e

Dal 1953 Mengon Legnami opera nel settore legno, investendo in soluzioni innovative che garantiscano la realizzazione di case, coperture e strutture in legno all’avanguardia garantendole in termini di sicurezza antisismica, durata nel tempo, riduzione dei consumi, eco-sostenibilità e libertà progettuale.

Preventivazione, progettazione, produzione e posa di strutture in legno su misu -

ra la mission dell'azienda che Cristina Rizzi Mengon ci illustra organizzando un percorso razionale e completo dall'azienda ai cantieri del territorio circostante.

La visita inizia nel reparto produttivo. «Da due anni Cristian Rizzi gestisce il centro di lavoro Apache Essetre – racconta Cristina Rizzi Mengon – che è il cuore produttivo dell’azienda: grazie al centro di taglio legno si possono realizzare le code di rondine, le inclinazioni dei tetti, le barbe, le sagome... Lui rappresenta la quarta generazione. Gemma Mengon è la fglia di mio nonno Giovanni Pietro Mengon, fondatore dell’azienda, che si occupava di commercio di legnami. Il nonno e la nonna misuravano le travi e facevano la vendita di legname da cantiere.

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A PASSION TO "BUILD"

In Castelleone, in the province of Cremona, last July 26th we visited Mengon Legnami which, as Cristina Mengon tells us, together with her brothers Roberta and Francesco, since 1953 has made wood the essential pillar for the development of a sustainable future, where green building represents a green alternative to traditional construction: wooden houses, roofs and porches are the proposed solutions. A choice also born from the desire to offer people the opportunity to live in a healthy, safe and sustainable environment as we found during the tour of the three construction sites: Crema, Montodine in the province of Cremona and Mozzanica in the province of Bergamo, after the company visit of which the sturdy trusses with the river-use sections remain imprinted. A production process dictated by industry 4.0 that of Mengon Legnami, which moved from trade to construction production, thanks to the 2020 investment in a new Essetre work center which allowed the company, now in its fourth generation, to align itself with technology contemporary.

Mio padre Pietro ha proseguito nell’attività commerciale. Mio fratello Francesco Rizzi ha cominciato a progettare i tetti con un programma Dietrichs. Con lui, gradualmente siamo passati alla produzione di tutta la fliera del tetto. Dal legname alla fnitura delle travi, ma soprattutto alla progettazione dei tetti: prima il cliente ci chiedeva dei travetti di una certa misura, oggi le sezioni vengono determinate dai nostri progettisti, dopo i rilievi in cantiere e poi si va in produzione».

Ci viene illustrato il processo produttivo. «Quando arrivano i disegni – spiega Cristian Rizzi –, io defnisco il programma, inserisco le barre, carico i pezzi e la macchina li processa.

Si tratta di una gestione 4.0, grazie a un investimento del 2020 che ci ha permesso di sostituire una vecchia Essetre con l'attuale Apache e di allinearci alla tecnologia contemporanea».

«Lavoriamo tutte le componenti delle case a telaio – aggiunge Cristina Rizzi Mengon –, travature con vernice all’acqua per la copertura, le pareti, oltre ai solai e i portici. Forniamo tutta la gamma. Anche gli elementi curvi che vengono preparati con delle dime grandi, con un apposito carrello si fa pressione sulle lamelle secondo un procedimento molto graduale volto a ottenere l'arco. Su certe dimensioni di curvi però ci serviamo da Special Wood. Ogni commessa viene trattata autonomamente».

Da dove proviene il legname? «Il lamellare di Abete arriva da Austria e Germania – riprende Cristina Rizzi – , raramente ci hanno chiesto Rovere o Larice massello».

Il centro di lavoro di Essetre rappresenta il cuore produttivo di Mengon Legnami, ma notiamo anche una CT800 Stromab

Rispetto alla doppia pagina successiva, nella pagina di sinistra in alto è ripreso il centro di lavoro Techno One di Essetre che rappresenta il cuore del reparto produttivo dell'azienda e nelle immagini sotto due fasi di montaggio di Villa Elisabetta a Mozzanica, in provincia di Bergamo, che esemplifca il tipico sistema a telaio che realizza Mengon Legnami. Nella pagina destra in alto il reparto produttivo e un particolare della produzione delle travature curve. Al centro nell'immagine Cristina Rizzi con Sonia Maritan in visita lo scorso 26 luglio durante il reportage. Sotto, il deposito di travature Uso Trieste di Abete.

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MENGON LEGNAMI

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di Sonia Maritan e Pietro Ferrari

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e una linea Sarmax...

«La CT800 la utilizziamo per dei tagli semplici e veloci – spiega il direttore di produzione Francesco Rizzi –. Con la macchina Sarmax, che lavora da quattro o cinque anni, facciamo l’impregnazione all’acqua. I pezzi vengono impregnati una volta sola, consigliamo tuttavia una mano di fnitura successiva. Ultimamente viene preferito il colore bianco, ma anche le classiche fniture in legno sono richieste. La macchina viene svuotata ogni volta che si cambia colore e comunque a fne serata, l’acqua viene fltrata tramite un apposito macchinario e riutilizzata per i cicli di pulizia successivi.

Siamo in grado di dare il prodotto fnito, compresi isolanti, teli, tegole, lastre fbrocemento, lucernari, tubi solari, sistemi anticaduta e altri componenti. Per i rilievi in cantiere escono mio fratello Francesco con l’architetto Giuseppe Giacobbi, talvolta altri geometri che con la stazione totale prendono le misure e fanno il rilievo accurato in base al quale si progetta la struttura, e, dopo la controfrma del tecnico del committente, viene passata la distinta dei pezzi da tagliare a Cristian in produzione. I posatori, nostri dipendenti adeguatamente formati e in possesso della ‘Certifcazione carpentiere legno’, lavorano con molta accuratezza».

La visita prosegue nel settore uffci. Dopo aver visitato il capannone torniao i fcio dove i co tria o ar ara Brambilla e Giuseppe Giacobbi che fra l fcio tec ico di Me o Le a i e i cantieri rappresentano due anelli fondamentali per la buona riuscita delle realizzazioni. Se l'architetto lo collochiamo naturalmente in questo ambito, Barbara ha una storia che ci sorprende... «Io sono arrivata come impiegata – racconta Barbara Brambilla –, poi mi sono innamorata di questo lavoro, mi piace soprattutto andare in cantiere, approfondire la parte tecnica. Ho imparato il lavoro sul campo: da ragioniera a geometra. Aggiungo che lavorare da Mengon Legnami rappresenta anche un arricchimento dal punto di vista umano:

da mamma ho spesso molti imprevisti, ma non mi hanno mai negato il tempo o imposto degli schemi rigidi da rispettare. Questo mi fa amare ancora di più il mio lavoro».

Anch’io ho respirato l’atmosfera dei cantieri...

«Io da libero professionista mi occupo dal 2010 di preventivazione – racconta l'architetto Giuseppe Giacobbi – e poi seguo i progetti in costante dialogo con i clienti. Molti clienti trovano un clima di fducia in Mengon Legnami. Il processo realizzativo grazie al software si è velocizzato, anche se il cliente è sempre più informato ed esigente. Spesso ci chiedono di arrivare a progetti innovativi con risultati sorprendenti, per esempio includendo elementi curvi. Senza mai perdere l’artigianalità anche se disponiamo di tecnologie avanzate».

Pietro Ferrari chiede quale possa essere il tocco artigianale in un processo industriale.

«Per esempio l’elemento fnale decorativo del travetto che chiamiamo barba o barbacane – risponde Giuseppe Giacobbi –, magari vengono disposte sei o sette sagome già defnite e poi il cliente ne chiede una diversa! L'importante è dare una risposta, portando in scala la forma e affdandosi alla bravura del singolo operatore che riesce a fare un buon lavoro a mano. Oppure in cantiere può essere importante trasformare un’incomprensione o una richiesta diversa del cliente in soluzione, risolvere eventuali dettagli rimasti in sospeso in corso d’opera con un ultimo tocco che soddisfa i desideri specifci del cliente».

Sonia Maritan chiede se il centro di lavoro Essetre imponga delle standardizzazioni.

«Francesco, da autodidatta – spiega Cristina Rizzi – oggi fa fare alla macchina quello che vuole e padroneggia con abilità il processo produttivo. Riesce 'a chiedere' alla macchina qualsiasi cosa, utilizzando il programma Dietrich's che è

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molto complesso e fessibile, generando rendering che il cliente apprezza molto». In quale territorio operate?

«Principalmente sul territorio lombardo –risponde Cristina Rizzi – e poi in Liguria, Toscana, Lazio, ma può capitare di andare a lavorare anche fuori dall’Italia. Addirittura ci è capitato un grosso lavoro nel Burkina Faso, spostando il padiglione del Principato di Monaco dell'Expo 2015 in quel Paese e montandolo per la Croce Rossa Internazionale. Il target sono le imprese ma anche molti privati per piccoli lavori come portichetti e i servizi proposti sono: calcoli strutturali, lavorazioni speciali, assistenza in cantiere, consulenza, fornitura e posa di linee vita anticaduta, fornitura materiali edili. Va sottolineato che abbiamo un ingegnere esterno che segue la parte strutturale».

Come promuovete la vostra attività?

«A livello pubblicitario con azioni sponsorizzate e mirate sui social – precisa Cristina Rizzi –, ma ci affdiamo molto anche al passaparola. Per divulgare i nostri lavori ci serviamo di Facebook, Instagram e Linkedin: abbiamo una Digital Media Specialist che segue la parte di comunicazione relativa ai social».

Quanti progetti realizzate mediamente all'anno?

«A livello di impresa abbiamo elaborato circa 440 preventivi nel 2022 – risponde i se e iaco i a da do a verifcare sul monitor del computer in diretta, per rispondere al quesito – con circa 150 progetti realizzati. Quest’anno siamo a pari con gli scorsi anni».

Quali sono i progetti per il futuro?

«Dopo quattro generazioni – risponde Giuseppe Giacobbi –, è importante saper trasmettere a chi arriva come si deve lavorare qui. È importante che chi arriva acquisisca questa capacità. Il passaggio è già iniziato.

Non è un lavoro standard quello che facciamo, il nostro team però ha il suo bell’equilibrio e questo permette a tutti di lavorare serenamente».

«Io vedo un grande impegno – aggiunge Barbara Brambilla – da parte di tutti».

«Abbiamo fatto il nostro percorso – racconta Roberta Rizzi Mengon, la sorella di Cristina e Francesco che ci ha raggiunto ell fcio tec ico , a partire dagli Anni Ottanta quando è entrato mio padre nel commercio, poi negli Anni Novanta mio fratello ha inserito il computer e ha acquistato dei macchinari che prima non c’erano. Successivamente abbiamo cominciato a prendere in considerazione l’idea della progettazione e produzione dei tetti. Abbiamo acquistato i terreni sfruttando le agevolazioni e abbiamo costruito questo capannone che misura trenta per settanta metri senza colonne con risultati operativi eccezionali. In futuro entrerà la nuova generazione che sembra già orientata a raccogliere questa preziosa eredità: oltre a Cristian Rizzi, fglio di Francesco, che già lavora in azienda, Nicolò – fglio di Cristina – sta studiando Economia e Commercio. Dovrà fare le prime esperienze fuori dall’impresa di famiglia, come abbiamo fatto tutti noi prima di loro, per poi arrivare arricchito di esperienze utili.

Si sta parlando molto di case in legno in costante crescita ma stiamo cominciando a occuparci anche di nuovi prodotti isolanti come quelli a basa di paglia, in alternativa a quelli di fbra di legno, lana di roccia, canapa o altri. E bisogna guardare anche all’intelligenza artifciale, i droni nel cantiere e la realtà virtuale, strumenti che possono valorizzare il nostro mestiere».

«Sembra avveniristico – chiosa Cristina Rizzi –, ma dobbiamo sapere che gli addetti che accendevano i lumi nelle città entrarono in sciopero per contrapporsi all’illuminazione elettrica. Gli “accenditori” di lanterne alimentate a olio o per mezzo di candele si sentivano usurpati del loro lavoro».

Terminata la visita aziendale, Cristina Rizzi ci guida in un tour nel territorio intorno a Mengon Legnami, dove l'azienda ha seminato i germogli dell'edilizia gre-

Cristina Rizzi e Sonia Maritan

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en con le sue strutture in legno. A Casale Cremasco troviamo un delizioso villaggio di casette di legno.

«La prima parte del villaggio è del 2018 – spiega Cristina Rizzi – e l’ultima parte di due anni fa. Questo terreno era da tempo a disposizione dei miei partner che realizzano la fnitura (serramenti, cappotti, impianti, pavimenti etc) delle case in legno che noi produciamo. Rappresentano un'azienda che si chiama Dea Edile, il cui studio tecnico architettonico realizza i progetti che noi trasformiamo in realtà abitative. Noi ingegnerizziamo ogni loro progetto, produciamo le pareti nel nostro stabilimento, le montiamo col nostro personale, coibentiamo la struttura, posiamo il tetto e Dea Edile lo fnisce, per fornire un 'chiavi in mano' dalle fondazioni alla cucina.

Questo villaggio è costituito da sei villette che si connotano con nomi femminili e che si sono perfettamente inserite nel territorio, perché sono state intonacate come le loro vicine costruite con tecniche tradizionali. La prima villa da quando abbiamo iniziato a montare le pareti è stata resa funzionante in soli cinque mesi e mezzo con il cliente che già la abitava e la cucina operativa. La costruzione della villa Cinzia, la seconda, è iniziata il giorno 8 gennaio 2024 e in 3 giorni siamo già alla posa del tetto [ndr]».

Avete raccolto dei feedback su coloro che vivono in queste case?

«I clienti sono contenti – risponde Cristina Rizzi –, uno in particolare, che sono andata a visitare a Santo Stefano Lodigiano con dei potenziali committenti ha affermato che non vorrebbe mai andare a lavorare per stare nella sua nuova casa e assorbire i benefci che i materiali naturali gli trasmettono».

Cosa pensi delle certifcazioni di sostenibilità?

«Io penso che sia fondamentale prestare attenzione alle nuove costruzioni anche dal punto di vista dei materiali, il legno cresce naturalmente e – a differenza del cemento – non ha bisogno di energia,

ma dobbiamo pensare anche al ciclo di fne vita degli stessi.

Quando questi edifci saranno da abbattere, cosa ne sarà di questi materiali? Se noi costruiamo con materiali come la paglia o altri composti che ritornano alla natura abbiamo fatto centro, anche in questo ultimo aspetto che acquisisce sempre più importanza».

Il pacchetto muro in paglia è una soluzione interessante!

«Rappresenta una soluzione tecnica che riceve un punteggio maggiore, anche quando si tratta di analizzare dei Fondi pubblici per le scuole, grazie al loro fne vita garantito. Sarebbe bello anche implementarlo con un valore aggiunto che potrebbe essere la certifcazione EVA».

In occasione della Foresta del Cansiglio abbiamo parlato con te, con Giovanna Fongaro titolare di FBE WoodLiving e con l'architetto Viviana Deruto – Presidente del ProgettoCasaBioEcologica, Fondatrice e direttrice dell’IRSA, Istituto di Ricerca Scienze dell’Abitare, esperta in bioarchitettura, bioclimatica, biourbanistica, geobiologia e architettura del verde che si occupa da anni di materiali da costruzione naturali oltre che del protocollo EVA – di come sarebbe importante o rire ella f it ra le sol io i sol io i per il benessere abitativo (la geobiologia risale ai tempi di Vitruvio anche se viene co e e te def ita e s i «Se il cliente ha una sensibilità per questi temi, come spesso accade a chi si rivolge ai professionisti del legno strutturale, tutto questo diventa interessante. È possibile anche studiare la disposizione delle stanze secondo i punti cardinali in base a determinati criteri, visto che si sta costruendo ex novo. Si tratta di un pacchetto extra da offrire come valore aggiunto».

Dall'osservatorio di Mengon Legnami , quale prevale fra le due principali tipologie costruttive: l'X-Lam e il sistema a telaio?

«La maggior parte delle costruzioni in Nord Europa e Nordamerica sono a

COLLOQUIUM
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telaio, noi con il sistema a telaio siamo indipendenti, in caso di richiesta comunque acquistiamo la parete in X-Lam, e in effetti abbiamo costruito anche utilizzando questo sistema alternativo e adottando l'ibridazione fra i due sistemi. Prima della crisi, avevamo accarezzato l'idea di acquistare il terreno accanto a noi e realizzare uno stabilimento per l’X-Lam, ma poi abbiamo rinunciato».

Voi dovete garantire anche la resistenza ai sismi…

«Ci sono esempi e prove di resistenza al sisma delle pareti a telaio e in X-Lam molto positivi. La 'casa dei tre porcellini' deriva da una favola.

C’è un muratore settantenne che da un paio d’anni ha iniziato a fare case in legno che mi ha detto: “Io ho sempre costruito in mattoni e cemento, ma adesso butterei giù tutto e rifarei tutto in legno.

Guardando la fnitura esterna non si capisce che sotto c’è il legno, si realizza un secondo cappotto e poi l’intonaco. Tutta la parete esterna di una casa a telaio misura in totale 30 centimetri di spessore contro i 40-45 della muratura per raggiungere la stessa classe energetica!”».

La Villa Elisabetta si trova a Mozzanica, in provincia di Bergamo. «Questa villa è stata realizzata con il sistema a telaio e la lana di roccia come isolante, le pareti vengono assemblate in azienda e installate dai nostri posatori sul posto. Gli incastri a coda di rondine vengono ormai realizzati in azienda direttamente sulla macchina Essetre. Poi passiamo al tetto e lo isoliamo. Successivamente Dea Edile si occupa della fnitura. C’è anche il fotovoltaico in copertura e questa casa è stata certifcata in classe A4».

In questa doppia pagina, nella pagina sinistra in alto Villa Adalberta a Casale Cremasco-Vidolasco, in provincia di Cremona, realizzata con il sistema a telaio. Sotto le lavorazioni a coda di rondine realizzate con il centro di lavoro Techno One di Essetre. In questa pagina, sopra Villa Elisabetta a Mozzanica, in provincia di Bergamo, già richiamata illustrando due fasi di cantiere, in alto a destra una realizzazione nel pavese: una capriata uso fume di Abete spazzolato (e impregnato noce chiaro). In basso, Villa Cristina a Casale Cremasco-Vidolasco, in provincia di Cremona, contraddistinta dal sistema a telaio, visualizzata in fase di cantiere e allo stato fnale.

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TECHNO ONE di ESSETRE

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Techno One è il centro di lavoro a CN a portale fsso di Essetre che esegue lavorazioni di fresatura, taglio, foratura su elementi in legno lamellare e massiccio su componenti per realizzare case in legno, tetti, pergole, gazebi, parchi giochi, etc.

Techno One è caratterizzata da:

• una testa a 5 assi interpolanti con programmazione libera, grazie alla quale è in grado di eseguire tutte le lavorazioni previste sulle strutture in legno e offre inoltre la possibilità di svolgere nuove lavorazioni, senza necessità di installare ulteriori aggregati;

• magazzino porta utensili a 9 posizioni installato su un lato del portale; sul lato opposto è stato installato un ulteriore magazzino porta utensili a due posizioni per alloggiare l’aggregato a catena e altri utensili;

• un sistema di carico automatico che permette di posizionare automaticamente una serie di travi che poi vengono trasportate una a una nella zona di lavoro per mezzo di pinze speciali gestite dal controllo numerico;

• due pinze a CNC per la movimentazione e lo staffaggio della trave all’interno della zona di lavoro per avere una massima precisione;

• un sistema di scarico automatico per travi a mezzo di pistoni pneumatici per far scorrere la trave s dei s orti i tefo , evita do cos di da e iarlo

Il centro di lavoro è gestito dal un nuovo Software E Live, con visualizzazione tridimensionale del pezzo e delle relative lavorazioni. La sua versatilità permette di interfacciarsi con i i oti ro ra i Cad Ca s ecifci er str tt re i le o Il software è inoltre provvisto di sistema di simulazione e anti collisione.

COLLOQUIUM
016 Centro di lavoro Techno One di Essetre.

Ciao Giorgio

strutturalegno a i a

Nello scorso ero di tr tt ra Le o a ia o dato oti ia della di artita di ior io i otti la settimana prima dello scorso Natale, per me come per molti un amico sincero con una vera passione per il legno. Da decenni si occupava di costruzioni in legno come ingegnere strutturista e dirigente presso grandi aziende del comparto, maturando esperienze in ingegneria strutturale, management d’impresa, direzione commerciale e gestione di commesse in Italia e all’estero.

In questo ultimo lungo periodo di malattia molti membri di questo suo ‘mondo del legno strutturale’ gli sono stati vicini, così io che ho mantenuto sempre un contatto con lui. Tutti noi abbiamo diversi ricordi di lui, io ne conservo in particolare tre, quello legato al primo convegno a Rimini del GQL di cui condividemmo il successo e di cui lui fu uno dei relatori, l’ultima edizione a cui riuscì a partecipare dell’Holzbau forum di Lazise a cui era stato evidentemente contento di prendere parte nonostante fosse molto affaticato e il convegno di GQL alla prima edizione di Wood Experience (una nuova versione della più nota Legno & Edilizia) che ebbi il piacere di presentare e nel quale il suo tratto galante si espresse appieno. Premesso che è stato un interprete di primo piano in GQL come se retario, arte del co itato scie tifco di tr tt ra Le o er olti a i e c e el o d la start i ovativa Hol a srl attiva nel settore della progettazione e realizzazione di costruzioni in legno, decise di preparare un buono pranzo per ogni partecipante al convegno che riportava il logo della sua società e tutti lo trovammo un gesto veramente gentile e garbato, come era lui. A proposito di questo evento veronese, il professor architetto Davide Maria Giachino lo scorso 8 gennaio ha scritto: «Pensando a Giorgio mi viene in mente l’ottobre del 2021 a Verona, quando presentammo con il GQL il convegno “Filiera italiana del legno. Possibilità e confni . Mi colp molto vederlo perch la malattia lo aveva già travolto, ma lui era pieno di vita e si prodigò al massimo per accoglierci nella sua città, voleva farci sentire a casa. Aveva organizzato tutto a puntino, proprio da ingegnere, al termine del convegno offr il pranzo a tutti nell’area brea allestita per noi nella fera, si era assicurato che tutti avessimo ricevuto il suo coupon omaggio, un semplice segno del suo animo aperto e generoso verso il prossimo. Era stanco e dopo pranzo si allontanò dalla fera e non feci in tempo a salutarlo, purtroppo quella fu l’ultima volta che lo vidi di persona. emevo per la sua salute conoscendo il suo male terribile, e ogni tanto gli scrivevo per sapere come stava, una volta gli confessai che avevo paura a farlo. Ci siamo scritti ancora ad aprile del 202 , mi disse che aveva iniziato una nuova chemio e che stava benino, quella sua risposta mi fece tremare le gambe, ma anche in quell’occasione fu gentilissimo, gli avevo chiesto dei pareri sul cantiere di Milano e lui mi diede una serie di consigli come sempre molto tecnici e pragmatici. Giorgio è stato per tutti noi del GQL un riferimento importante, come segretario era impeccabile, durante le lunghe riunioni on line nel periodo della pandemia, dove spesso si divagava pensando al futuro e ai progetti impossibili, era lui che

ci riportava con i piedi per terra e ci aiutava a concretizzare le idee. Era un vero gentlemen, sempre elegante e rassicurante, non aveva paura di esprimere la propria opinione, anche se differente rispetto a quella di chi lo circondava, lo faceva sempre in modo educato, corretto, senza esprimere giudizi n risultare offensivo.

Grazie Giorgio per avere camminato insieme a noi, ora sei in buone mani»!

Il dice re da Ro a so o arrivati altri essa i i reda io e er ior io i otti i sie e alle co do lia e alla a i lia, i particolare alla moglie e al piccolo Giulio. Il primo dall’ingegner Diego Ruggeri: «Rivolgo un pensiero di grande affetto e ammirazione al nostro Giorgio. Mi sarebbe piaciuto fare molte pi cose con lui. o potuto apprezzarlo durante un ftto scambio di idee e visioni sul futuro del nostro settore, in occasione di un articolo scritto insieme a lui nel 2021 per l’Industria delle Costruzioni. Sempre lucido e schietto, mai banale, generoso nel trasferire ciò che conosceva ai pi giovani. Si scusava con me quando per il dolore provocato dalla malattia non riusciva a revisionare il testo nei tempi che ci eravamo dati. E ogni volta mi chiedevo se meritassi queste scuse, io che ero onorato per il solo fatto che stava dedicando del tempo a me, nonostante tutto, per un articolo che riporta il suo nome a fanco al mio. Grazie Giorgio per quello che hai dato a tutti noi come professionista e come persona. Grazie per i semi che hai piantato durante il tuo percorso su questa terra, li custodiremo e li faremo germogliare».

Lo stesso giorno è arrivato anche il messaggio dell’architetto Fabio Spera: «Per me Giorgio è stata una persona autentica, diretta, mai troppi giri di parole, il suo punto di vista era sempre assolutamente chiaro, mai una sbavatura. Di animo buono e altruista, le volte in cui gli ho chiesto un parere e un aiuto per questioni di lavoro non se lo è fatto dire due volte, si è reso disponibile fornendomi suggerimenti e informazioni che mi sono state di prezioso aiuto. iposa in pace caro Giorgio, ovunque tu sia».

A inizio Anno, il 3 gennaio, è arrivato anche il pensiero del professor Felice Ragazzo «Il nostro Caro ingegner Giorgio ignotti, già Segretario GQL, se n’è andato. Un funesto destino non gli ha permesso di passare le Feste di Fine Anno in letizia con i suoi Cari, con Giulio in primo luogo non ha voluto che un ciclo di vita normale gli desse modo di godersi in pace e con soddisfazione i risultati di una vita dedicata al legno. Noi che l’abbiamo conosciuto e stimato vogliamo ricordarlo e lo ricorderemo sempre. Vogliamo che i suoi Cari sappiano quanto grande sia stato l’affetto che ciascuno di noi nutriva nei suoi confronti e lui altrettanto per ciascuno di noi». I olte ri io i o li e, al o e to dei sal ti s l f ire dell i co tro, olti di oi a o visto ior io sorride te co i raccio il iccolo Giulio ed è così che io voglio ricordarti amico mio, per questo ti dico solo “Ciao Giorgio”.

MEMENTO di o ia Marita

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K li sc er i e le membrane traspiranti a toadesivi

L’azienda altoatesina Riwega da più di 25 anni contribuisce a fare progettare e costr ire edifci soste i ili e co ortevoli, attraverso l tili o di siste i c e ara tiscono nel tempo le migliori prestazioni in ateria di coi e ta io e, i er ia ter ica, ve tila io e, isola e to ac stico, i erea ilit all ac a, te ta all aria e teta al ve to I t tto esto, ioca o ruolo fondamentale i prodotti scelti per la crea io e dei acc etti migliori sono le loro caratteristic e tec ic e e la loro drata el te o, i liore sar il loro contributo a mantene-

re sta ili le caratteristic e e efc e dei acc etti stessi e, i di, dell i tero edifcio A esto ro osito, li sc er i e le e ra e tras ira ti, della linea Riwega I eternitycomfort, co tri isco o a rote ere li edifci dai risc i di i fltra ioe d ac a i co ert ra e i arete, e, co te ora ea e te, so o ele e to di re ola io e ter o i ro etrica, di cotrollo della di sio e del va ore, di teta all aria e di te ta al ve to l o iettivo evitare e o e i di co de sa i tersti iale, a da do cos a i liorare l e fcie a e er etica de li edifci li sc er i e le e ra e tras ira ti

PUBBLIREDAZIONALE RIWEGA
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sono tessuti multistrato composti da due strati i tess to o tess to si tetici c e rote o o fl io ale icro oroso, o re o olitico ai ali so o accoppiati tramite un sistema di termosaldat ra a es a sio e i di, la funzione principale per cui sono nate le membrae da tetto e da arete si ide tifca ella rote io e dell edifcio e del acc etto coi e te dalle i fltra io i d ac a c e rove o o dal rivesti e to ester o della co ert ra es te ole, co i, lastre, la iere, ecc o della acciata ve tilata a elli da acciata, ele e ti li ei, cera ici, ecc o dai s oi ti critici es ca i i, f estre, co l vi, ecc ra le molteplici proposte presentate dalla liea Riwe a I eter it co ort, trovia o le VSK, la linea di schermi e membrane traspiranti c e rese ta a co leta serfcie a toadesiva co colla te a ase dispersione acrilica o bituminosa. i ova io e i orta te c e a evola e veloci a il lavoro di osa i o era di esti ateriali, ave do i oltre il va ta io della co leta adesio e alla s erfcie di s orto c e li re de i resiste ti alle a io i ecca ic e dov te al cal estio o alle lavora io i ester e I articolare, el lavoro di re a rica io -

e de li ele e ti er li edifci i le o, co e areti, solai o arti di co ert ra, o ort o avere i a rote io e interna ed esterna predisposta in stabili e to, er evitare ro le i di idit negli elementi quando sono esposti agli a e ti ester i io ia, eve, ra di e, e ia, idit , ve to, ecc elle asi di trasporto e di cantiere. Una soluzione otti ale l a lica io e i sta ili e to del re o al va ore i er ea ile VSK Clear 280 sulle partizioni interne di pareti e solai e della membrana traspirante impermeabile VSK Classic Light sulle facce esterne di areti e de li ele e ti di co ert ra esse do e tra i rodotti a toadesivi s t tta la s erfcie, permettono una posa acile, veloce e i er etta adere a c e e da rote io e sia rovvisoria tras orto e ca tiere c e def itiva della str tt ra i le o e dell i vol cro edili io. lteriore caratteristica del re o al vaore K Clear , sta el atto di essere se i tras are te esto er ette di a te ere a visi ilit della s erfcie s c i vie e osato, c e i olti casi dive ta tile er i divid are s ccessivi ti di fssa io di lteriori str tt re o strati del acc etto, acilita do e veloci a do cos le s ccessive asi di lavoro i ca tiere

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VSK – SELF-ADHESIVE BREATHABLE SCREENS AND MEMBRANES

For more than 25 years, the South Tyrolean company Riwega has contributed to the design and construction of sustainable and comfortable buildings, through the use of systems that guarantee the best performance over time in terms of insulation, thermal inertia, ventilation, acoustic insulation and weatherproofng. water, air tight and wind tight. In all of this, the products chosen for the creation of the packages play a fundamental role: the better their technical characteristics and their durability over time, the better their contribution will be to maintaining stable the benefcial characteristics of the packages themselves and, therefore, of the entire building.

In this regard, the screens and breathable membranes of the Riwega I eternitycomfort line contribute to protecting buildings from the risks of water infltration into the roof and walls, and, at the same time, are an element of thermo-hygrometric regulation, control of vapor diffusion, air tightness and wind tightness; the objective is to avoid interstitial condensation phenomena, thus improving the energy effciency of buildings. The screens and breathable membranes are multilayer fabrics composed of two layers of synthetic non-woven fabric that protect a microporous or monolithic functional flm to which they are coupled via an expansion heat sealing system. Therefore, the main function for which roof and wall membranes were created is identifed in the protection of the building and the insulating package from water infltrations coming from the external covering of the roof (e.g. tiles, tiles, slabs, sheets, etc.) or of the ventilated facade (facade panels, wooden, ceramic elements, etc.) or its critical points (e.g. chimneys, windows, valleys, etc.). Among the many proposals presented by the Riwega I eternitycomfort line, we fnd the VSK, the line of breathable screens and membranes which has a complete self-adhesive surface with acrylic or bituminous dispersion-based glue. It is an important innovation that facilitates and speeds up the work of installing these materials, also having the advantage of complete adhesion to the support surface which makes them more resistant to mechanical actions due to trampling or external processing.

In particular, in the prefabrication work of elements for wooden buildings, such as walls, foors or roofng parts, it is advisable to already have internal and external protection prepared in the factory, to avoid humidity problems in the elements when they are exposed to external agents (rain, snow, hail, fog, humidity, wind, etc.) during transport and construction phases.

An optimal solution is the factory application of the VSK Clear 280 waterproof vapor barrier on the internal partitions of walls and foors and the VSK Classic Light waterproof breathable membrane on the external faces of walls and roofng elements; Since they are both self-adhesive products on the entire surface, they allow easy, fast and perfect adhesion installation which acts as both temporary (transport and construction site) and defnitive protection of the wooden structure and building envelope. A further characteristic of the VSK Clear 280 vapor barrier is that it is semi-transparent; this allows maintaining visibility of the surface on which it is laid, which in many cases becomes useful for identifying subsequent fxing points of further structures or layers of the package, thus facilitating and speeding up the subsequent work phases on site.

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Il legno, ora ancora più naturale. Ritorno alla natura con la tecnologia ADLER CrystalClearTechnology (CCT). Elevata trasparenza, tonalità più chiare - perfetta protezione dagli agenti atmosferici e dai raggi UV. La nuovissima tecnologia di rivestimento assicura a finestre e porte in legno un aspetto incredibilmente genuino e ancora più bello.

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di Felice Ragazzo

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Metamorfosi connettive lignee

– II capitolo

Il capitolo II della rubrica “Scientia” riservata al professor Felice Ragazzo, studioso e inventore in tema di i io e di ti o a oliedrico i sostit io e delle co essio i oliedric e delle s erfci di co tatto (come l’incastro a metà legno a cava e tenone o quello a coda di rondine), ci propone le “Giunzione a due terzi di legno con rinforzo a croce”. Da questo capitolo l’autore ha ritenuto di passare prevalentemente a un’illustrazione dei suoi disegni e rendering in bianco e nero sempre nel quadro del ‘programma metamorfosi’ da immaginare come una catena di cui ogni anello è un capitolo.

Con questo secondo Capitolo ci confrontiamo con la “Giunzione a due terzi di legno con rinforzo a croce , codifcato con la “Figura 41” nella seconda tavola del Trattato “L’architettura del legno” di Bartolomeo Saldini (Fig. 01). La scelta di questo incastro è dettata da varie ragioni: in primo luogo costituisce già di per sé una variante, un po’ più complessa, del più semplice incastro a “metà legno” (che sarà trattato in futuro); secondariamente, ammette sviluppi che approda o a s erfci ri ate i f e, erc si resta a si ifcativi e i s ali svil i di carattere generativo con l’arrotondamento degli spigoli. Nell’immagine seguente – vistosamente fuori-scala – sono dislocate i fla le sette i otesi ela orate (in mezzeria una di esse è la modellazione della versione originaria). Come si trattasse di un cantiere, sono pure sparpagliati senza ordine apparente vari “frammenti” dalle sembianze lapidee in

a f ra io e c e a t tta l a area di essere area sco f ata i Partiamo però subito dalla forma base di cui all’immagine originaria. È facile dedurre, data la relativa complessità, che si tratti di una giunzione per strutture medio-grandi, applicabile su tetti, solai, scale, nonché grandi pareti a telaio. Tenuto conto, poi, della particolare geometria, si deduce altresì che è un tipico prodotto di carpenteria agevolmente realizzabile in cantiere coi soli impieghi di segaccio e scal ello articolar e te si ifcativi sono i due tagli diagonali, i quali incrociandosi nelle mezzerie producono un piccolo vacuo (pari allo spessore della lama) a far sì che le due punte dei prismi interni non si tocchino. Ciò, poiché lo spessore della lama avendo una certa dimensione, genera una piccola imprecisione d’innesto. È tuttavia un fattore di notevole speditezza realizzativa. Volendo, ma con maggiore fatica, si potrebbe

SCIENTIA
024 025 Figura 3
Figura 1
Figura 4

fare tutto anche con solo scalpello. Ora, dato il fatto che il taglio si affonda per i due terzi dello spessore, ovvero, ben più che in un semplice “Metà legno”, viene da chiedersi come il Saldini abbia potuto titolare il giunto in modo così ottimistico La croce, i e etti, re de i ftto il serraggio, nel senso che aumentano le s erfci di co tatto c e i a o tano a dodici, ma la vera forza del pezzo f isce er essere li itata a solo ter o di sezione. Inoltre, se la sezione del pezzo fosse quadrata, il terzo rimanente sarebbe rettangolare e, l’orientamento di tale rettangolo, rispetto a un carico ortogonale al piano della croce, sarebbe staticamente il più sfavorito. Merita poi osservare co e la rid io e di e fcieza statica derivi anche dal fatto che le forme combacianti manifestino una rilevante spigolosità, la quale, come sappiamo, è fautrice di concentrazioni di sforzo. E ci , a do si verifca el f roso le o, e i fcia lterior e te l e fcie a I conclusione, si può dire che l’essenziale vocazione di questo incastro sia quella di contrastare i movimenti rotatori che si possono venire a determinare sul piano formato dall’incrocio dei due pezzi. In considerazione di tutti questi aspetti, era inevitabile che ogni tentativo di miglioramento, soprattutto con l’introdu-

io e di s erfci di ti o liscio, irasse a rendere meno penalizzante l’inevitabile asportazione di materia tale da consentire la compenetrazione o la giustapposizione. Al riguardo sono qui di seguito esposte sette ipotesi che in un modo o nell’altro tentano di fornire una soluzione e, beninteso, sempre alla luce di tecnologie sviluppabili tramite CNC Merita osservare che, a differenza del “Capitolo I”, dove sono elaborati processi evolutivi in continuità con alcune ipotesi di partenza, qui sono trattate più o meno alla pari, e per un solo grado evolutivo, sette distinte idee.

IPOTESI 1

La prima ipotesi si fonda su di un presupposto molto semplice: arrotondare a raggio costante di dimensione esigua ogni spigolo interno. L’esiguità del raggio, ovviamente, deve essere compatibile con le proprietà meccaniche di una fresa cilindrica a testa tonda (Fig. 03). A prima vista il cambiamento sembrerebbe di poco conto, ma a ben vedere, i ri o l o o, o si verifca i l a odo centrale di due terzi. In questo caso, invece, si riduce alla metà dello spessore del pezzo. La differenza è lieve, tuttavia alta e te si ifcativa E, i a eta il diametro della fresa, più aumenta la

Figura 2 Figura
5

di Felice Ragazzo

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massa legnosa rimanente Nella f ra a seguire sono evidenziate le linee di conf e delle varie icro s erfci c e ormano il nucleo centrale. Dall’immagine si deduce pure il fatto che le lavorazioni possono essere fatte tutte con soli tre gradi di libertà. Merita fare attenzione alla micro-sella in posizione mediana poiché la ritroveremo in molte altre ipotesi (Fig. 04, lato destro).

Guardando poi l’immagine successiva si nota un dettaglio che merita di essere evidenziato, poiché attiene al rapporto generale che si instaura tra la geometria poliedrica del pezzo, rispetto a geometrie “a-poliedriche” delle giunzioni. In pratica, nei casi in cui i raccordi interni si interseca o co le s erfci ester e del e o si generano delle anomalie spaziali che si manifesteranno come micro-vuoti a incastro composto.

IPOTESI 2

In questo caso, come in altri che vedremo, occorre produrre delle micro-superfci o i a ra io costa te, a c e passano dal raggio della fresa prestabilita al ra io i f ito di se e to rettilineo; ovviamente con raggi mai inferiori a quello della fresa prestabilita (Fig. 04 lato sinistro).

Con l’ipotesi 2 è tentata la scommessa di utilizzare la forma del cono per sostituire i prismi interni, ovvero, quello che nell’arc eti o def ito ri or o a croce , i diventa a “semi-coni multipli”, concavi e convessi. Anche in questo caso la parte più problematica è sempre quella centrale. Ma anche i micro-raccordi tra interno ed esterno, stante la rigidità di sistema dettata dal diametro della fresa redef ita, o so o di oco co to i 05). Il vincolo meccanico dato dal diaetro della resa i f isce esa te e te nella zona centrale, poiché nelle concavit co ic e al e resa redef ita non può lavorare in prossimità dei vertici. Occorre allora creare dei raccordi supplementari per fare in modo che la suerfcie ella s a e eralit sia ov e liscia e mai con zone di raggio inferiore a quello della fresa.

Ciò diventa risolutivo se al centro si introd ce a s erfcie di s odo a or a di sella concava e convessa.

Ciò a partire dai punti in cui i raccordi diverrebbero di raggio inferiore a quelli della fresa prestabilita. Tale necessità è dettata dal fatto che nel gioco di rota026 027

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Figura 6 Figura 7 Figura 9

zioni e simmetrie non sempre i bordi risultano coincidenti e, soprattutto, tangenti Si tratta di un problema che abbiamo già riscontrato nelle giunzioni riferite alla “Tavola 48”.

In questo caso la sella si compone di cine icro s erfci e, a ra io costa te, c’è soltanto il nucleo centrale. Purtroppo, le attro s erfci di co tor o, elle da cui partono i semi-coni, non possono essere a raggio costante, poiché nel passaggio tra la parte concava a quella convessa il bordo non può che essere rettilineo, mentre nelle mezzerie ci deve essere necessariamente un arco di cerchio. L’incompatibilità tra bordi rettilinei e isoparametriche ad arco di cerchio fa sì che i bordi interni di queste quattro icro s erfci sia o deter i ate da semi-ellisse.

Per quanto riguarda i raccordi che incrocia o le s erfci ester e, i svil ato un criterio mirante a trasformare i tratti terminali delle coppie di raccordi situati alle asi dei se i co i i icro s erfci non più a raggio costante per far sì che i rispettivi micro-raccordi risultino lisci; come ben si vede nell’immagine (Fig. 06). Per concludere, merita osservare

che questa seconda soluzione offre una massa di legno maggiore nella parte più delicata che è quella centrale, benché si sconti un consistente svuotamento sui fa c i co cavi lo it di ali

IPOTESI 3

Mor olo ica e te l i otesi a f e alla numero 1, soltanto che i raccordi hanno raggio pari a un sesto dell’altezza del pezzo, ovvero la metà dell’altezza degli scalini. In pratica, il raccordo concavo più il raccordo convesso hanno altezza pari ai prismi a base triangolare (pieni e vuoti) che formano il “rinforzo a croce”, la cui altezza è un terzo dell’altezza totale. E se si considera l’intera catasta di raccordi principali che sono quattro, l’altezza complessiva raggiunge i due terzi dell’altezza massima.

Quali residui della matrice poliedrica originaria e, in particolare, delle facce triangolari positive e negative della “croce”, sopravvivono solo quattro piccoli triangoli rettangoli isosceli.

tto il resto a a tato da s erfci curvi-formi a raggio costante raccordate (Fig. 07). Fanno eccezione quattro co ie di icro s erfci sit ate i rossi-

Figura 8 Figura 10

di Felice Ragazzo

strutturalegno pagina

mità delle intersezioni tra raccordi interni e s erfci ester e, co e eraltro a iamo già visto nei casi precedenti. alvo c e, i esto caso, rofli e roriet s a iali di tali icro s erfci ano caratteristiche del tutto peculiari, poic dettate dalle co ti e s erfci di raccordo ordinarie (Fig. 08).

Come in altri casi, è il focus centrale a costituire da snodo per i raccordi radiali e, come in altri casi, al centro si forma una sella la c i s erfcie i a ia ta adrangolare ed è, come negli altri casi, in parte positiva e in parte negativa. In questa soluzione conforta il fatto che ella o a ce trale si adde sa ei fachi concavi prossimi alla sella molta più materia che nei casi precedenti, senza tenere conto del fatto che nel punto centrale della sella stessa la profondità è metà dell’altezza massima. È vero che una certa penalizzazione è determinata dallo smusso longitudinale c e ta e te co la s erfcie esterna (diciamo verticale), tuttavia, in linea di intuito un bilancio complessivo di robustezza deve anche tenere conto del maggior addensamento di materia determinato dai macro-raccordi trasversali.

Quindi, in teoria, si tratta di una soluzione che genera un incastro notevolmente più robusto che i precedenti. Merita anche osservare che i grandi diametri presupposti per la fresa cilindrica a testa tonda inducono a pensare a tempi ridotti di lavorazione.

IPOTESI 4

L’obiettivo posto con l’ipotesi 4 è di rendere a cora i or a ica la co fra io e e erale delle s erfci ris etto alle soluzioni 3 e 1

In pratica, a parte l’ampia sella centrale, se re co cavo co vessa, le s erfci si riducono a quattro coppie: due concave e due convesse.

Occorre notare che l’ampiezza della sella non è frutto di una scelta arbitraria, ma è bensì determinata dalla necessaria continuità e tangenza tra le isoparametriche della sella stessa e quelle delle s erfci adiace ti i Nat ral ete, er a o o elle icro s erfci di ris lta c e si sit a o s lle o e di co fne tra interno ed esterno.

Poiché qui, tranne che nei raccordi concavi trasversali e in quelli convessi longitudinali, non è più posto il vincolo del

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Figura 11 Figura 13 Figura 14

raggio costante, ogni tangenza deve essere costruita mediante appropriate linee NURBS. E, poi, in particolare, ogni minima or io e di s erfcie deve se re ris ltare di raggio pari o maggiore della fresa cilindrica a testa tonda prestabilita (Fig. 10). Date queste caratteristiche, a lume di intuito, la soluzione qui ipotizzata dovrebbe offrire una notevole robustezza. Merita poi pensare che, nonostante la asi eva esce a della co f ra io e s erfciale, dove la r de eo etria originaria della “croce” sembra qui quasi apparire come dissolta, l’effetto rigidità rispetto a possibili piccole rotazioni (diciamo sul piano della croce) è comunque assolutamente garantito. Inoltre, data la generalizzata liscezza delle s erfci, alora, co e acceato so ra, si dovessero verifcare iccoli movimenti questi avrebbero un effetto dissipativo di energia. Cosa molto importante nelle strutture soggette a elevate sollecitazioni.

IPOTESI 5

Con l’ipotesi 5 è giocata la scommessa di deter i are s erfci c e, ei loro quarti, siano le più unitarie possibili.

e si escl do o i raccordi co le s erfci piane trasversali (le quali sono a raggio costante), praticamente ogni singolo arto dive ta ica s erfce

Con le stesse isoparametriche sono costruite le sezioni del nucleo centrale che formano una sorta di rosa stellata a quattro petali in continuità a tutto il resto. L’accentuata corrugazione che si manifesta soprattutto al centro scaturisce da due diverse azioni: la prima deriva dalla necessità di creare un’adeguata oro rafa volta a costit ire da vi colo (morbido…) rispetto a movimenti rotatori in ordine al piano della croce; la seconda, invece, deriva dalla necessità di rendere il più semplice possibile ciascun raccordo tra settore concavo e settore convesso. Raccordo che è delineato dalle diagonali. Merita osservare che, se da lato le s erfci ass o o a caratterizzazione unitaria, dall’altro se ne eleva il loro grado. Con la più minuziosa parcellizzazione dei lievi concavi e dei lievi convessi che non in altri casi, si fa sì che diventi modestamente usurante l’asportazione lignea (Fig. 11).

Agli estremi dei raccordi periferici a ragio costa te, a di rofla io e se i el -

SCIENTIA
12
Figura
15
Figura

di Felice Ragazzo

strutturalegno pagina

Figura 16

littica, non mancano micro-raccordi di risulta, sempre per la ragione che la caratterizzazione liscia dell’interno è in contraddizione con la poliedricità dell’esterno (Fig. 12).

IPOTESI 6

L’ipotesi 6 postula un concetto spaziale i ce trato s lla f ra di ara oloide iperbolico. In effetti, a ben guardare la co f ra io e ori i aria, o di fcile scorgere come il gioco di pieni e di vuoti formata da rettangoli e triangoli costituisca una sorta di discretizzazione, certamente grossolana, ma indubitabile del sopracitato paraboloide iperbolico. Merita osservare c e detta f ra costit isce i realt a s erfcie ri ata , lo si vede bene dalle immagini. Come già più volte detto in altre parti di esto st dio, la s erfcie ri ata riveste un ruolo particolare nelle lavorazioni tramite CNC per il fatto di essere costituita da linee rette

Il criterio qui adottato per costruire il paraboloide iperbolico è stato quello di i sta orre, s lle d e s erfci traverse e s lle d e s erfci lo it di ali dello scasso, quattro segmenti di parabola, opportunamente dimensionati in rap -

Treatise "The architecture of wood" by Bartolomeo Saldini is dictated by various reaso s frst o all it alread co stit tes i itsel a sli tl ore co le varia t o the simpler " half wood” (which will be treated in the future); secondly, it admits develo e ts t at lead to ri ed s r aces f all , eca se it le ds itsel to si ifca t a d s al develo e ts o a e erative at re wit t e ro di of the edges. 030 031

orto alle ro or io i dell oro rafa orii aria Ci si ifca c e, sta te l orietamento del disegno, sui piani verticali stanno le sezioni paraboliche mentre sui piani orizzontali stanno le sezioni iperbolic e L i tera s erfcie si i terseca co i piani interessati in modo cuspidale. Pertanto, è reso necessario un raccordo dettato dal raggio della fresa cilindrica a testa tonda stabilita a priori.

Anche in questo caso la profondità massima di scavo nel punto centrale coincide con la metà dello spessore del pezzo (Fig. 13).

Permane pure in questa soluzione il problema dei micro-raccordi a geometria irregolare, raccordi che in questo caso si situano alle estremità delle parabole, dove queste si intersecano con il volume globale (Fig. 14).

IPOTESI 7

Quest’ultima ipotesi, nella breve rassegna qui approntata, sviluppa un concetto spaziale assai ambizioso: ridurre tutto a ica s erfcie, beninteso eccettuando i due piani di scasso trasversali e le due porzioni di piano facenti parte delle fa cate laterali

In pratica si tratta di una sella che sinte -

WOODEN CONNECTIVE METAMORPHOSES – Chapter II

Chapter II of the "Scientia" column reserved for Professor Felice Ragazzo, scholar and inventor on the subject of non-polyhedral type joints to replace the polyhedral connections of the contact surfaces (such as the half-wooden socket-andtenon joint or the dovetail), offers us the “Two-thirds wooden joint with cross reinforcement”. From this chapter the author decided to move mainly to an illustration of his black and white drawings and renderings, always within the framework of the 'metamorphosis program' to be imagined as a chain of which eac li is a c a ter e c oice o t is oi t codifed i t e seco d ta le o t e

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ti a l i tera oro rafa della arte i ter a dell’incastro. Si tratta di un’ipotesi che o ecessita di s erfci a siliarie di raccordo i esto ti o di co fgurazione spaziale è un po’ nella natura dell’incastro di “Figura 41”.

Infatti, l’abbiamo già ritrovata in alcune delle ipotesi precedenti, ma in più piccole dimensioni e sempre situata al centro, come abbiamo visto a partire dall’ipotesi i er s ssiste a s ecifcit t tte le linee guida, tanto quelle periferiche, quanto quelle mediane (e assiali), sono e def ite se i ellissi i

Gli assi maggiori misurano quanto la larghezza del pezzo, mentre gli assi minori (qui a loro volta dimezzati) misurano un terzo dell’altezza del pezzo.

Come già messo in luce nell’articolo intitolato “L’incastro a metà legno…” in Struttura Legno n. 40/2023, questo tipo di s erfcie c e, va ricordato, i arte positiva e in parte negativa, possiede una proprietà prodigiosa: è simultaneae te ta e te a s erfci la ari ortogonali tra di loro.

In questo caso è simultaneamente tangente ai piani di scasso trasversali e alle fa cate laterali

Nella co f ra io e a se icerc i, a

s erfcie si ilare co te lata el Brevetto Frame+, come si può vedere nell’articolo “Un nuovo brevetto per il legno” in Struttura Legno n. 32/2021. Nel concludere questa breve rassegna merita osservare che, anche in questo caso, l’affondo massimo al centro non va oltre la metà dell’altezza del pezzo. Pertanto, l’obiettivo dichiarato all’inizio di attenuare le vertiginose asportazioni di materia che si riscontra nel modello originario preso a pretesto, pare raggiunto. Adesso si tratterebbe di valutare ciascuna delle ipotesi rispetto a reali comporta e ti fsici e ci meriterebbe che fosse fatto con un’adeguata campagna di prove distruttive su pezzi reali di legno. Intanto con le ultime due immagini è fornita una visione circa la praticabilità delle s erfci i oti ate di a delle soluzioni, la numero 05, con la simulazione dell’elettro-fresatura mediante il software Alphacam (Figg. 17/18).

procedere ai passaggi successivi volti alla stereotomia tramite CNC.

ig. : potesi . imulazione solida, a fni di verifca, della conclusa programmazione delle lavorazioni tramite il software Alphacam.

Fabio Spera

Fabio Spera è consulente nell’ambito della progettazione antincendio dal 1998, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno, ha collaborato a progetti di adeguamento di centri commerciali, alberghi, case di cura e soprattutto all’adeguamento delle strutture sportive del CONI al Foro Italico di Roma e dei Musei Capitolini. La sua attività professionale per conto di strutture pubbliche e private non si è mai interrotta e prosegue ancora oggi, accompagnata negli ultimi anni da docenze per la formazione di quadri RPP, centri di avviamento al lavoro e interventi al Master internazionale di II livello sul Restauro architettonico e cultura del patrimonio. Negli ultimi anni si è dedicato alla sperimentazione e ricerca nel settore della prefabbricazione leggera di sistemi costruttivi legno con legno, ottenendo di brevetto per invenzione industriale per un “Sistema costruttivo a pannelli intelaiati per la realizzazione dizioni in campo strutturale” (domanda n. -

Figura 17 Figura 18 Fig. 17: Ipotesi 5. Fase conclusiva della programmazione delle lavorazioni tramite il software Alphacam. Con tale elaborato digitale si può
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Classifcare il legno

Ca itolo I arte

Siamo giunti al quinto capitolo di “CLASSIFICARE IL LEGNO: Norme Tecniche per le costruzioni - Certifca io e dei rodotti Reda io e dei ro etti str tt rali esec tivi I co trolli i ca tiere , il vol e di A drea e ari licato da Ri erale o el co t tti i relativi a ior a e ti er att ali are le or ative al rese te Ricordia o le lica io i della re a io e e dell i trod io e s l ero , il Ca itolo s l ero , il s L , il I arte s L , il Ca itolo II arte s L e il Ca itolo s l ero Il e lti o ca itolo c e ro o ia o i d e arti, i titolato O rire e ve dere a costr io e di le o , o v ol essere rattato di iritto a o rire ese i di casi co creti er evitare ossi ili co testa io i

L'accettazione in cantiere e la verifca delle classi di appartenenza per mezzo della classifcazione a vista del legno nuovo e del legno antico

Sino a ora abbiamo preso in considerazione quali sono gli o li i del rod ttore, trasformatore e commerciante di prodotti in legno a uso strutturale. La norma quadro sulle costruzioni in Italia sono le NTC del le ali esordisco o al ca itolo co “Tutto il legno per impieghi strutturali deve essere classifcato secondo la resistenza, prima della sua messa in opera”.

C i er deve classifcare il legno strutturale? La or ativa revede, d e f re o li atorie: il produttore (così come def ito el C R cio il soggetto responsabile della messa nel mercato del prodotto str tt rale e il irettore dei Lavori Il irettore dei Lavori, ria della essa i o era, teto a verifcare c e i rodotti sia o delle classi reviste dal ro etto e, i caso di o corris o de a, rif tare le evet ali or it re lo revedo o le N C al ca itolo e i particolare: “Per gli elementi di legno massiccio, su ogni fornitura, dovrà essere eseguita obbligatoriamente una classifcazione visuale in cantiere su almeno il 5% degli elementi co -

stituenti il lotto di fornitura, da confrontare con la classifcazione effettuata nello stabilimento”. Attraverso esta o eraio e, il irettore dei Lavori te to a verifcare le classi di a arte e a dei materiali consegnati (foto 30) e analizzare se questi sono conformi a quanto previsto dal ro etto esec tivo delle o ere er i ateriali e rodotti reca ti la Marcat ra CE, le N C revedo o “sarà onere del Direttore dei Lavori accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere a ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, la Dichiarazione di Conformità in riferimento alla specifca norma europea o allo specifco enestare ecnico Europeo previsti per ciascun prodotto. Sarà inoltre onere del Direttore dei Lavori verifcare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione. Il Direttore dei lavori dovrà rifutare ogni materiale non conforme e non potrà proseguire con la sua posa in opera”.

La or ativa o def isce i c e odo l a io e di re istra io e de a essere svolta, certo c e si re de ecessario dare evide a di esto co trollo La verifca di ti olo ie, classi e o a i lie per prodotti di legno da costruzione può essere atta solo attraverso la classifcaio e a vista di o i si ola trave o elemento (foto 31).

I erito alla co ete a c e deve avere il irettore dei Lavori er svol ere i dov ti co trolli, l appendice della norma N del ell a ito della alifca io e de li addetti alla classifca io e recisa a to se e la classifcazione a vista dovrebbe es-

LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
032 033

68 Classificare

sere eseguita da un operatore di comprovata competenza per lo svolgimento di questa attività come specifcato dalla norma EN 140 1-1. Il classifcatore dovrebbe essere in possesso di una specifca formazione professionale e di una esperienza commisurata alla tipologia di attività che svolge. La formazione, attestata da un ente indipendente da quello per cui opera il classifcatore, dovrebbe includere almeno la conoscenza dei seguenti elementi: i contenuti delle norme di classifcazione, le caratteristiche fsiche e meccaniche della materia prima legno, l’infuenza delle caratteristiche sulla resistenza meccanica, la modalità di misurazione delle caratteristiche del legno massiccio strutturale”. La modalit di re istra io e dell accetta io e dei materiali in cantiere potrebbe essere fatta come di seguito riportato. È proosto a si istra ese io di ver ale di accettazione del materiale da redigere a c ra del irettore dei Lavori

L CL C N

L L N

La classifca io e a vista del le o idispensabile per rispettare quanto previsto dalla or ativa i vi ore, i odo da garantire la prestazione di resistenza meccanica richiesta dal progetto. La verifca delle classi di a arte e a, el caso del le o assiccio, deve avve ire attraverso la classifca io e a vista di t tte le acce della trave Classifcare il le o si ifca sosta ial e te is rare a serie di caratteristic e e verifcare se este rie tri o ei li iti revisti della classe def ita dalle or e di classifcazione. Queste norme sono delle regole scritte da Commissioni Tecniche nazionali o europee.

La commissione nazionale di riferimento la Co issio e Le o se re dellNI e in particolare il ruppo di Lavoro Legno strutturale, e tre ello e ro eo il r o di tec ici del settore C N C

. Questi sono i gruppi ai quali appartengono gli esperti europei di tecnologia del legno e del settore della classifca io e del le o c e co divido o le es erie e delle diverse Na io i allo

70

Classificare il legno
Verbale di accettazione dei materiali a base legno in cantiere il legno
oto ravi di legno massiccio marcate C . oto perazione di classifcazione a vista.
Classificare il legno
delle La
metodi blicata delle tronco, Vediamo che del • Il dimensione

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70 Classificare

gati metodi di misurazione delle caratteristiche licata el or isce i metodi di misurazione delle caratteristic e del le o sia esso to do, idi tro co, o se ato i di co se io e prismata. Vediamo in particolare quali so o le caratteristic e c e devo o essere considerate nella classifca io e del legno massiccio a uso strutturale:

nodo. Il metodo generale prevede di esaminare ciascun nodo e misurare i nodi sulle superfici e sui bordi e fare la media delle due larghezze D e d o misurare solamente la larghezza minore d (foto 32). Il metodo alternativo prevede di esaminare ciascun nodo e misurare la sua dimensione su due lati paralleli agli spigoli della faccia.

nodo. Il metodo generale prevede di esaminare ciascun nodo e misurare i nodi sulle superfici e sui bordi e fare la media delle due larghezze D e d o misurare solamente la larghezza minore d (foto 32). Il metodo alternativo prevede di esaminare ciascun nodo e misurare la sua dimensione su due lati paralleli agli spigoli della faccia.

nodo. Il metodo generale prevede di esaminare ciascun nodo e misurare i nodi sulle superfici e sui bordi e fare la media delle due larghezze D e d o misurare solamente la larghezza minore d (foto 32). Il metodo alternativo prevede di esaminare ciascun nodo e misurare la sua dimensione su due lati paralleli agli spigoli della faccia.

• Il legno di reazione (foto 33) ed il legno rosato, in questo caso è necessario misurare la lunghezza o la larghezza del rettangolo in cui si iscrive l’alterazione o misurare la sua estensione massima nella somma dei 4 lati. I due difetti si misurano allo stesso modo.

• Il legno di reazione (foto 33) ed il legno rosato, in questo caso è necessario misurare la lunghezza o la larghezza del rettangolo in cui si iscrive l’alterazione o misurare la sua estensione massima nella somma dei 4 lati. I due difetti si misurano allo stesso modo.

• Il legno di reazione (foto 33) ed il legno rosato, in questo caso è necessario misurare la lunghezza o la larghezza del rettangolo in cui si iscrive l’alterazione o misurare la sua estensione massima nella somma dei 4 lati. I due difetti si misurano allo stesso modo.

• Le fessure da ritiro, si misura l’inclinazione della fessura creatasi in seguito al ritiro (foto 34).

• Le fessure da ritiro, si misura l’inclinazione della fessura creatasi in seguito al ritiro (foto 34).

• Le fessure da ritiro, si misura l’inclinazione della fessura creatasi in seguito al ritiro (foto 34).

• Il tasso di accrescimento, si procede con la misura dello spessore medio degli anelli (foto 35). A tale riguardo è necessario segnare una linea retta più lunga possibile in senso radiale, contare gli anelli e determinarne lo spessore medio. Se il midollo è presente, non considerare uno spessore di 25 mm attorno al midollo.

• Il tasso di accrescimento, si procede con la misura dello spessore medio degli anelli (foto 35). A tale riguardo è necessario segnare una linea retta più lunga possibile in senso radiale, contare gli anelli e determinarne lo spessore medio. Se il midollo è presente, non considerare uno spessore di 25 mm attorno al midollo.

• Lo smusso, è necessario misurare la larghezza dello smusso totale su ogni faccia e definirne il rapporto con la larghezza della faccia (foto 36).

• Il tasso di accrescimento, si procede con la misura dello spessore medio degli anelli (foto 35). A tale riguardo è necessario segnare una linea retta più lunga possibile in senso radiale, contare gli anelli e determinarne lo spessore medio. Se il midollo è presente, non considerare uno spessore di 25 mm attorno al midollo.

• Lo smusso, è necessario misurare

• Lo smusso, è necessario misurare la larghezza dello smusso totale su

• Il nodo si is ra val ta do a ra ioe della di e sio e della s erfcie sulla quale appare il nodo. Il metodo e erale revede di esa i are cia-

erfci e s i ordi e are la edia delle d e lar e e e d o is rare sola e te la lar e a i ore d del dia etro oto er il Casta o oppure il diametro minore B (foto 32 er la trave Il etodo alter ativo revede di esa i are ciasc odo e misurare la sua dimensione su due lati paralleli agli spigoli della faccia.

• Il legno di reazione (foto 33) e il legno rosato, i esto caso ecessario misurare la lunghezza o la larghezza del retta olo i c i si iscrive l alterazione o misurare la sua estensione assi a ella so a dei lati I d e difetti si misurano allo stesso modo.

• Le fessure da ritiro, si is ra l i cli azione della fessura creatasi in seguito al ritiro oto

• Il tasso di accrescimento, si rocede con la misura dello spessore medio de li a elli oto A tale ri ardo ecessario se are a li ea retta i l a ossi ile i se so radiale, contare gli anelli e determinarne lo s essore edio e il idollo rese te, o co siderare o s essore di attor o al idollo er val tare co recisio e l et di al ero, tile ese ire er e o di un succhiello la conta degli anelli (1 er a o , te sile esse iale er ricavare a carota di le o il s c c iello te sile c e si tili a er raticare ori el le o, costit ito da un'asta di acciaio terminante con un tagliente elicoidale conico e fornito all'altra estremità di una impugnatu ra c e serve er i ri ere oto di rotazione) per poi contare gli anelli reccia ialla i dicata ella oto bis) e quindi gli anni con precisione. Il oro di circa

• Lo smusso, ecessario is rare la larghezza dello smusso totale su ogni accia e def ir e il ra orto co la larghezza della faccia (foto 36).

• Le cipollature non sono mai ammes se oto e oto tra e c e er il Casta o dove vi li ite arti colare c e sar descritto i ava ti

LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
il legno 70 Classificare il legno
Foto 34 Modalità di misura dell’inclinazione della fibra Foto 35 Modalità di misura dello spessore medio degli anelli Foto 36 Modalità di misura dello smusso 72
Foto 35 Modalità di misura dello spessore medio degli anelli Foto 36 Modalità di misura dello smusso
Modalità di misura dell’inclinazione
della fibra
che Foto 34 Modalità di misura dell’inclinazione della fibra Foto 35 Modalità di misura dello spessore medio degli anelli Foto 36 Modalità
misura dello smusso e Uso Trieste, è necessario midollo e l’asse centrale • L’attacco fungineo oto odalit di misura del nodo singolo. oto odalit di misura dell inclinazione della fbra. oto odalit di misura dello spessore medio degli anelli. oto bis oto odalit di misura dello smusso. oto odalit di misura del legno di reazione.
Le cipollature non sono mai ammesse (foto 37 e foto 38) tranne
di
l succhiello un utensile che si utilizza per contare gli anelli di accrescimento sulla sezione del tronco e uindi gli anni della pianta con precisione.

che sarà descritto più avanti.

• I cretti e fratture non sono mai ammessi (foto 39 e foto 40).

• Le deformazioni di falcatura e arcuatura devono essere misurate per la deformazione massima rispetto ad un elemento diritto di lunghezza 2 m.

Classificare il legno

• Lo svergolamento è valutato considerando la base della trave con un limite massimo di 1 mm ogni 2,5 cm di larghezza della base stessa, misurato come valore massimo su 2 m di lunghezza.

• Per alcuni prodotti, quale il castagno in presenza di cipollatura o le travi Uso Fiume

Cipollatura su sezione

Foto 40

non sono mai am-

Foto 37

Cipollatura dovuta a legno di reazione

Foto 38

Presenza di frattura castagno dove vi è un limite particolare sarà descritto più avanti. cretti e fratture non sono mai ammessi 39 e foto 40). deformazioni di falcatura e arcuatura devono essere misurate per la deformazione massima rispetto ad un elemento diritto di lunghezza 2 m.

per il castagno dove vi è un limite particolare che sarà descritto più avanti. non sono mai ammessi

Le deformazioni di falcatura e arcuadevo o essere is rate er la deformazione massima rispetto a un elemento diritto di lunghezza 2 metri.

Cipollatura su sezione longitudinale

Foto 39

per il castagno dove vi è un limite particolare che sarà descritto più avanti.

Presenza di cretto

non sono mai ammessi

falcatura e arcuatura devono essere misurate per la deformazione massima rispetto ad un elemento diritto di lunghezza 2 m.

Foto 40

falcatura e arcuatura devono essere misurate per la deformazione massima rispetto ad un elemento diritto di lunghezza 2 m.

Presenza di frattura

val tato co sidera do la ase della trave co li ite assi o di o i , c di lar e a della ase stessa, israto co e valore assi o s etri di lunghezza.

is rare l eccentricit c e data dalla dista a tra il idollo e l asse ce trale dell ele e to oto

• L attacco fungineo deve essere valtato co e rese te o o rese te, nel caso di azzurramento e muffe (foto este o co ro etto o la resistenza meccanica degli elementi li ei e erta to se re a esso, e tre el caso di carie l attacco o ai a esso oto e oto

• Lo svergolamento è valutato considerando la base della trave con un limite massimo di 1 mm ogni 2,5 cm di larghezza della base stessa, misurato come valore massimo su 2 m di lunghezza.

• er alc i rodotti, ale il Casta o i rese a di ci ollat ra o le travi so i e e so rieste, ecessario

• Per alcuni prodotti, quale il castagno in

• Lo svergolamento è valutato considerando la base della trave con un limite massimo di 1 mm ogni 2,5 cm di larghezza della base stessa, misurato come valore massimo su 2 m di lunghezza.

base della trave con un limite massimo di mm ogni 2,5 cm di larghezza della base stessa, misurato come valore massimo su 2 lunghezza.

alcuni prodotti, quale il castagno in presenza di cipollatura o le travi Uso Fiume

Foto

Modalità

Le diverse s ecie le ose so o ide tifcate co acro i i c e riassmono il nome della specie stessa. Gli acro i i so o def iti dalla or a

Limiti di classificazione delle travi di conifera italiana

Foto 41

Modalità di misura dell’eccentricità

Foto

Presenza

Foto 42

Presenza di muffa su legno di abete

longitudinale Foto 39 Presenza di cretto Foto 40 Presenza di frattura
per il castagno dove vi è un limite particolare
necessario misurare l’eccentricità che è data dalla distanza tra il centrale dell’elemento (foto
deve essere valutato come presente o non presente, nel caso di
41).
41
di misura dell’eccentricità
42
oto Cipollatura dovuta a legno di reazione. oto
oto resenza di cretto. oto resenza di frattura. oto
. oto resenza
di muffa su legno di abete
Cipollatura su sezione longitudinale.
odalit di misura dell eccentricit
di muffa su legno di abete.

Foto 43

Presenza di legno cariato

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Foto 44

Presenza di legno cariato

Foto 45

Rilievo del contenuto di umidità

Foto 46

Foto 43

Presenza di legno cariato

Foto 44

Presenza di legno cariato

Foto 45

Rilievo del contenuto di umidità

Modalità di misura delle fessure passanti

strutturalegno pagina

CL N C art e ave reac ed t e frst art o t e f t c a ter o CLA I IN OO Technical standards for co str ctio rod ct certifcatio ra ti o e ec tive str ct ral ro ects O site c ec s , t e vol e A drea e ari lis ed Riberalegno in 2011 with all the related updates to update the regulations to the present. We recall the publications of the preface and introduction in iss e , C a ter i iss e , i L , art I o L , C a ter art

II o L a d C a ter o er e e lti ate chapter that we propose i two arts, e titled Ofering and selling a woode co str ctio , is ot intended to be a treatise on law but to offer examples of concrete cases to avoid ossi le dis tes

Acceptance on site and verifcatio o t e classes to w ic t e elo ea s o t e visi le classifcatio o ew wood a d old wood according to the framework standard on wooden constructions w ic i Ital are t e N C are cr cial, t also knowing that the classifcatio o t e str ct ral wood is t e res o si ilit of the producer and the Co str ctio Ma a er

Foto 46

Modalità di misura delle fessure passanti

N N e indicano: C B Picea abies, B L Abies alba, L C Larix decidua, N Pseudotsuga menziesii, N Pinus sylvestris, NNL Pinus nigra variante laricio, C Quercus petrae e robur, Fagus sylvatica e C Castanea sativa li assorti e ti osso o essere classifcati co e le o resco, co co te ti di idit s eriore al R, o re co e le o def ito r raded , co contenuto di umidità media del lotto i eriore o ale al R ed ecceio al e te al R Le odalit di rilievo del contenuto di umidit , co e revisto dalla N N , def ito dalla N N e si può impiegare lo strumento che si basa sul metodo resistivo oto

La classifca io e a vista i ase alla resiste a il rocesso edia te il ale si assegna un elemento ligneo a una categoria resistente oppure a una classe di resiste a revista dalla N N ; a ogni categoria o classe di resistena so o associati valori caratteristici di assa vol ica, resistenza e modulo di elasticità I io e delle diverse aree eo rafc e orestali di ori i e della ateria ri a le o ecessario a licare diverse or e or late a secoda delle esigenze locali. La norma N N riporta la corrispondenza tra le classi deter i ate a vista e elle di resistenza meccanica.

La ta ella se lifcativa ri ortata s tr tt ra Le o corris ode te al ca itolo del Ma ale Classifcare il le o

74 Classificare il legno

UNI EN 14081-1, è definito dalla UNI EN 13183-2 e si può impiegare lo strumento che si basa sul metodo resistivo (foto 45) .

La classificazione a vista in base alla resistenza è il processo mediante il quale si assegna un elemento ligneo ad una categoria resistente oppure ad una classe di resistenza prevista dalla UNI EN 338; ad ogni categoria o classe di resistenza sono associati valori caratteristici di massa vo-

in Italia possono essere classificati per uso strutturale con la presente norma. Vi è una particolarità esclusiva del castagno per il quale è concessa la presenza di cipollatura solo nel caso in cui il valore di eccentricità sia limitato ad 1/6 della base della trave e il raggio della cipolla sia al massimo 1/3 della base della trave (foto 47 e foto 48).

er il le a e di bete rosso, bete bianco, ino laricio, ouglasia e Larice segato da alberi che crescono nelle oreste italia e ossi ile a licare la or a er la classifca io e a vista N , arte e , ella revisio e licata ad aprile 2010. i se ito so o ri ortati i ara etri di classifca io e a vista def iti da esta or a La odalit di rilievo della dimensione dei difetti rispecchia quanto descritto recede te e te eccezione applicabile a tutte le specie le ose classifcate co la or a NI l a issi ilit di ess re assa ti di testa oto er il le a e di Castagno a licabile solo la norma italiana N : e i di, sola e te le travi ottenute da alberi cresciuti in Italia possono essere classifcati er so str tt rale co la presente norma. i a articolarit escl siva del Casta o er il ale concessa la presenza di cipollatura solo el caso i c i il valore di ecce tricit sia li itato a della ase della trave e il raggio della cipolla sia al massimo 1/3 della ase della trave oto e oto È necessario fare sempre molta attenzione alla presenza di parti soggette ad attacchi da parte di agenti patogeni che

E’ necessario fare sempre molta attenzione alla presenza di parti soggette ad attacchi da parte di agenti patogeni che possono ridurre drasticamente

LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
legno
036 037
misura delle
oto resenza di legno cariato. oto ilievo del contenuto di umidit . oto
cariato cariato contenuto di umidità
fessure passanti resenza di legno cariato. oto odalit di misura delle fessure passanti.

UNI EN 14081-1, è definito dalla UNI EN 13183-2 e si può impiegare lo strumento che si basa sul metodo resistivo (foto 45) .

La classificazione a vista in base alla resistenza è il processo mediante il quale si assegna un elemento ligneo ad una categoria resistente oppure ad una classe di resistenza prevista dalla UNI EN 338; ad ogni categoria o classe di resistenza sono associati valori caratteristici di massa vo-

possono ridurre drasticamente la resistenza meccanica degli ele e ti di le o oto L attacco or al e te avvie e s di ra o c e si s e ato o s erite da i cide ti dov ti all a atti e to i osco Nella classifca io e del Casta o necessario misurare il nodo nel lato minore e nel lato maggiore. o da e tale i oltre rilevare anche la presenza dei nodi di r o osti a e o di c di distanza tra loro e misurarli oto Nor al e te il le o di Casta o vie e i esso s l mercato allo stato fresco. Tuttavia vi la ossi ilit di e ett are la sta io at ra, o era io e che può durare anche qualche a o oto allo sco o di cooscere eve t ali vi i o idetifca ili allo stato resco

er le immagini utilizzate, dalla foto alla evidenziamo che la numerazione della fotografa ricalca la se uenza proposta nel manuale originario , evidenziamo che sono state fornite dall autore come il testo. ingraziamo ndrea enari e lmerico ibera che hanno curato la realizzazione di CL C L L N rima edizione pubblicata nel icembre , ditore: iberalegno. n particolare, per uesto articolo, si tratta di alcune tabelle e di numerose immagini a corredo della parte del Capitolo che descrivono le modalit di misurazione del legname secondo i formati

in Italia possono essere classificati per uso strutturale con la presente norma. Vi è una particolarità esclusiva del castagno per il quale è concessa la presenza di cipollatura solo nel caso in cui il valore di eccentricità sia limitato ad 1/6 della base della trave e il raggio della cipolla sia al massimo 1/3 della base della trave (foto 47 e foto 48).

E’ necessario fare sempre molta attenzione alla presenza di parti soggette ad attacchi da parte di agenti patogeni che possono ridurre drasticamente la resistenza meccanica degli elementi di legno (foto 49). L’attacco normalmente avviene su di un ramo che si è spezzato o su ferite da incidenti dovuti all’abbattimento in bosco.

Nella classificazione del castagno è necessario misurare il nodo nel lato minore e nel lato maggiore.

E’ fondamentale inoltre rilevare anche la presenza dei nodi di gruppo posti a meno di 15 cm di distanza tra loro e misurarli (foto 50).

Normalmente il legno di castagno viene messo nel mercato allo stato

norma UNI EN 1912 riporta la corrispondenza tra le classi determinate (pagina 76)

Per il legname di cabile solo la norma italiana 11035-2:2010

Tabella con i limiti delle travi di conifera (pagina 76)

Per il legname cabile solo la norma

11035-2:2010

le travi ottenute

le travi ottenute da alberi cresciuti rispondenza tra a vista e quelle di La tabella semplificativa al capitolo 2 del bianco, pino laricio, segato da nelle foreste italiane plicare la norma nella revisione 2010. Di seguito rametri di classificazione definiti da questa di rilievo della dimensione rispecchia quanto dentemente. Un’eccezione a tutte le specie con la norma UNI missibilità di fessure (foto 46).

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oto odalit di misura della cipollatura. oto sempio di trave con midollo eccentrico ma conforme. oto Legno di castagno con attacco da patogeni. oto
Limiti di classificazione delle travi di castagno italiano isura del nodo su legno di castagno. oto Catasta di travi di castagno in stagionatura.

L’uso virtuoso del legno in architettura

a cura di Sonia Maritan

Il webinar, trasmesso in diretta il 16 gennaio scorso, per la formazione continua organizzata dall rdine degli rchitetti ianifcatori, aesaggisti e Conservatori di Roma e provincia è stato interamente dedicato al I WAP2023 con il titolo “L’uso virtuoso del legno in architettura: l’esempio del Wood Architecture Prize by Klimahouse”. Sulla piattaforma della formazione dell’Ordine degli architetti di Roma è possibile vederlo per gli architetti iscritti all’ordine di ogni provincia italiana (an- che in modalità asincrona garantisce 3 CFP): https://formazione.architettiroma.it/offerte-dettaglio.php?tipo=3&offerta=1157

Lo stimolo alla ricerca di un linguaggio architetturale dell’edilizia in legno crediamo nasca anche grazie a iniziative come il Wood Architecture Prize di Klimahouse, il prestigioso premio che celebra il valore architettonico e sostenibile delle opere italiane in legno nato con la prima edizione del 2023 e a cui abbiamo dedicato un webinar organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma con il contributo di Struttura Legno il 16 gennaio scorso, a qualche settimana dall’apertura della diciannovesima edizione di Klimahouse e della cerimonia di premiazione della seconda edizione del premio i cui sette vincitori sono stati annunciati durante Klimahouse lo scorso Primo febbraio 2024. Il webinar dedicato al I WAP2023, con il titolo “L’uso virtuoso del legno in architettura: l’esempio del Wood Architecture Prize by Klimahouse” è stato moderato da Sonia Maritan (inframezzando le presentazioni con la restituzione di qualche dato e del contesto nel quale nasce il seme dell’architettura naturale), preceduto dai saluti del direttore della fera di Bolzano Thomas Mur introdotto a sua volta dal Tesoriere OAR Antonio Marco Alcaro e dal Coordinatore scientifco lberto iampaoli, che ha via via presentato gli autori dei 5 progetti premiati, intitolati come segue (in accordo con l’OAR anche per la creazione della locandina dell’evento) e dei quali riportiamo le loro personali relazioni

corredate da oto rafe, re deri e disegni dei relativi progetti:

1. UN MANIFESTO COERENTE E REPLICABILE DI ABITAZIONE NATURALE - Luca Compri, architetto, vincitore della categoria Architettura privata: “Casa 4”;

2. UN ESEMPIO DI RISANAMENTO CONSERVATIVO IN PACATA CONTINUITÀ CON L’INTORNO - Lorenzo Serra, architetto, vincitore della Menzione speciale: “Ninin” - un rifugio nel bosco a Gorzegno (CN);

3. UN MODELLO DI OSPITALITÀ SOSTENIBILE E DI RIGENERAZIONE URBANA Daniel Tolpeit e Felix Perasso, architetti e Stefano Moravi, ingegnere, vincitori della categoria Architettura sperimentale: “ otel La Briosa”;

4. UN INTERPRETE RAFFINATO DEI VALORI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE - oland Baldi, vincitore della categoria Architettura pubblica: Scuola materna di Sluderno;

5. ABITARE LA NATURA OGGI - Marco Lavit, vincitore della Menzione speciale Under 35: “Lilelo Little Leisure Lodge”.

Negli ultimi anni il trend della green economy ha stimolato la crescita di progetti architettonici che hanno incorporato il le o i odo creativo er creare edifci moderni ed ecologici che si integrano bene con l’ambiente circostante. L’uso del legno come materiale da costruzione

SIMPOSIUM_ WOOD ARCHITECTURE PRIZE

ARCHITECTURE PRIZE

a cura di Sonia Maritan

strutturalegno

sostenibile è un elemento distintivo di molti progetti moderni soprattutto nella regione del Trentino-Alto Adige (a Bolzano è ata la fera Kli a o se , oic si cerca di integrare l’architettura con l’ambiente naturale e promuovere la sostenibilità ambientale. I progetti illustrati dimostrano come il legno possa essere utilizzato in odo i ovativo er creare edifci ionali di qualità architettonica, contribuendo alla valorizzazione e alla promozione dell’architettura sostenibile. L’architettura in legno contemporanea offre numerosi vantaggi, come il basso impatto ambientale, la riduzione delle emissioni di carbonio, un cantiere sicuro e un’atmosfera accogliente e calda e li edifci Le costr io i i le o so o “Near Zero Energy Building” (N.Z.E.B.) e si avval o o di oreste a estio e certifcata (PEFC/FSC) oltre a leggi che guidano la progettazione in ambito energetico, sismico e di qualità costruttiva. Sia i clienti, sia i costruttori ricercano il comfort abitativo interno. Sono stati interessanti anche i concetti espressi durante la premiazione a marzo 2023 in occasione di Klimahouse, come al convegno dell’8 giugno 2023 “Progettare in legno: gli esempi del Wood Architecture Prize 2023” al Castello del Valentino a Torino, entrambi presentati da Maria Chiara Voci e Andrea Dell’Orto, di alcuni membri della giuria (composta da Sandy Attia, anuel Benedi ter, Guido Callegari, Mauro Frate, oberto argiani e Luca ibello). Come ha affermato il professor uido Callegari “un Premio di architettura dovrebbe istituire un laboratorio per individuare le premesse, le logiche e le strategie”. L’architetto Mauro Frate ha ro osto a rifessio e i d ttiva e a osto l’accento su alcuni binomi, come “artigianale/industriale (i dettagli nascono dall’artigianato ma poi bisogna industrializzarli , durevole effmero (la forza di produrre una casa che ha il suo ciclo di vita), leggero/pesante (l’architettura si deve alleggerire perché leggero equivale a consumare meno), denso/rado (la densità in alcuni casi frana, crea terreni in movimento e produce dei disastri). Il legno può giocare un ruolo rispetto a questi concetti”!

N C

The webinar held on January 16th for the continuous training organized by the Order of Architects, Planners, Landscape Architects and Conservators of Rome and its province which gives the right to the 3 CFP was entirely dedicated to the I WAP2023 with the title “The virtuous use of wood in architecture: the example of the Wood Architecture Prize by Klimahouse”. On the training platform of the Order of Architects of Rome it is possible to see it for architects registered with the order of an Italian province, in asynchronous mode, and receive the related professional training credits.

We believe the stimulus to search for an architectural language for wooden buildings also arises thanks to initiatives such as the Klimahouse Wood Architecture Prize, the prestigious prize that celebrates the architectural and sustainable value o Italia woode wor s or wit t e frst edition of 2023 and to whom we dedicated a webinar organized with the contribution of this magazine on January 16th by the Order of Architects of Rome, a few weeks after the opening of the nineteenth edition of Klimahouse and the awards ceremony of the second edition of the award whose winners were announced during Klimahouse last February 1st 2024.

The webinar dedicated to the I WAP2023, with the title “The virtuous use of wood in architecture: the example of the Wood Architecture Prize by Klimahouse” was moderated by Sonia Maritan (interspersing the presentations with the return of some data and context in the which the seed of natural architecture is born), preceded by greetings from the director of the Bolzano fair Thomas Mur introduced in turn by the OAR Treasurer Antonio Marco Alcaro and t e scie tifc coordi ator Al erto iapaoli, who gradually introduced the authors of the 5 awarded projects, titled as follows (in agreement with the OAR also for the creation of the event poster) and of which we report their personal reports accompanied by photographs, renderings and drawings of the related projects.

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pagina 040 041

The illustrated projects demonstrate how wood can be used in an innovative way to create functional buildings of architectural quality, contributing to the enhancement and promotion of sustainable architecture. In recent years, the green economy trend has stimulated the growth of architectural designs that have incorporated wood creatively to create modern, eco-friendly buildings that integrate well with their surroundings. The use of wood as a sustainable building material is a distinctive element of many modern projects, especially in the Trentino-Alto Adige region (the Klimahouse fair was born in Bolzano), as it seeks to integrate architecture with the natural environment and promote environmental sustainability. Contemporary wooden architecture offers numerous advantages, such as low environmental impact, reduced carbon emissions, a safe construction site and a welcoming and warm atmosphere in buildings. The wooden buildings are “Near Zero Energy Building” (N.Z.E.B.) and make se o certifed a a ed orests as well as laws that guide the design in the ener, seis ic a d co str ctio alit felds Both customers and builders are looking

for internal living comfort. The concepts expressed during the award ceremony in March 2023 at Klimahouse as well as at the conference on 8 June 2023 “ The virtuous use of wood in architecture: the example of the Wood Architecture Prize by Klimahouse” at Castello del Valentino in Turin, both presented by Maria Chiara, were also interesting Voci and Andrea Dell’Orto, of some members of the jury (made up of Sandy Attia, Manuel Benedikter, Guido Callegari, Mauro Frate, Roberto Gargiani and Luca Gibello). As Professor Guido Callegari stated “An architecture award should establish a laboratory to identify the premises, the logic and the strategies”. The architect Mauro rate ro osed a i d ctive refectio and placed the emphasis on some binomials, such as “ artisanal/industrial (details arise from craftsmanship but then they must be industrialized), durable/ephemeral (the strength of producing a house that has its own cycle of life), light/heavy (architecture must be made lighter because light equals consuming less), dense/sparse (density in some cases collapses, creates moving terrain and produces disasters). Wood can play a role in these concepts”!

In questa doppia pagina, i 5 progetti premiati al I WAP 2023 (di cui segue la descrizione), in particolare in alto da sinistra a destra: “Casa 4” a Magnago (MI) di Luca Compri, “Ninin” - un rifugio nel bosco a orzegno CN di Lorenzo erra, otel La Briosa

B di aniel olpeit, eli erasso e tefano oravi. In basso, a sinistra la Scuola materna di Sluderno

B di oland Baldi e a destra Lilelo Little Leisure Lodge" nel Moferrato di Marco Lavit.

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a cura di Sonia Maritan

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N C

location: Magnago

year: 2016

client: private

mq: 200 mq

mc: 447 mc

cost: 300.000

status: built

team: LCA architetti

photo: Simone Bossi

windows and frames: SMP serramenti

furniture: Falegnameria Codar cor : Tecnosugheri

impresa: novello case

Luca Compri, architetto, vincitore della categoria Architettura privata con “Casa 4” afferma da sempre che: “La bioarchitettura e la bioedilizia non esistono. L’utilizzo quasi esclusivo di materiali naturali e fonti energetiche rinnovabili sono esigenze contemporanee legate alle emergenze ambientali, ma restano vincoli e non fni di progetto. Per fare architettura, buona architettura, dobbiamo prima pensare allo spazio, alla luce, alla poesia”. Con queste parole ha presentato la sua casa isolata rivestita in sughero a vista di 190 mq (con l’azienda Novello Case). “Casa quattro” in legno, paglia di riso e sughero progettata da LCA architetti (Luca Compri Architetti) è una casa sostenibile caratterizzata da un’architettura estremamente semplice. La struttura si trova a Magnago, un piccolo paese vicino a Milano; i proprietari sono una giovane coppia di informatici che hanno deciso di vivere e lavorare a stretto contatto con la natura. L edifcio si trova ai ar i i del aese e si affaccia su un piccolo bosco di querce. Al piano terra troviamo l’ingresso, la cucina, una camera da letto, uno studio, due bagni, una lavanderia e un ampio soggiorno; al piano rialzato sono collocati una piccola palestra, una camera da letto, un bagno e un secondo studio con affaccio sul soggiorno. Il centro della casa è caratterizzato da uno spazio a doppia altezza pieno di luce naturale, completamente vetrato a nord e parzialmente a sud; al f e di i sta rare dialo o diretto co il paesaggio esterno libero da muri che ne ostacolano la vista. Lo spettacolo unico e meraviglioso del cielo, della campagna e del bosco è una presenza costante nella vita quotidiana della casa e delle persone che la abitano (nella casa non c’è la TV). All’esterno, la semplicità della composizione architettonica richiama i piccoli casali e i fe ili della ca a a lo arda, rede do la casa edifcio ri itivo rivo di ogni elemento non essenziale. La natura orienta anche la scelta dei materiali da costruzione: legno per la struttura di base, paglia di riso e sughero come

isola ti le f it re i ter e e li arredi so o in pietra e legno di Rovere.

L’unico “capriccio” decorativo riguarda la lavora io e s erfciale dell isola te esterno in sughero a vista: le lastre sono state pantografate in 3D e decorate in modo eccentrico – in netto ma voluto contrasto con l’anima povera della casa – il trattae to s erfciale e la at rale a del materiale rende vive e vibranti di luce le facciate della casa. Isolare la casa con la paglia di riso, è stata una scelta soprattutto di carattere etico. Fino a poco tempo fa questo materiale naturale era considerato uno scarto, oggi viene invece recuperato e riutilizzato in ambito edile. La creazione di nuove fliere produttive ha fatto sì che i coltivatori potessero ottenere ulteriori introiti dalla loro attività, oggi fortemente in crisi causa la globalizzazione e il libero mercato che hanno determinato un forte ribasso dei prezzi e della qualità del riso. L’intenzione era quella di nobilitare elementi (come il sughero e la paglia) di er s olto overi er evide iare le loro caratteristiche uniche in termini non solo di soste i ilit , e fcie a e d ra ilità ma anche e soprattutto di bellezza e er or a ce L edifcio a toali e tato grazie agli apporti di energia solare passiva e attiva, azzerando consumi ed emissioni di CO2; i materiali utilizzati sono quasi completamente naturali e possono essere facilmente riciclati una volta dismesso l’edifcio I clie ti so o artiti da idea di casa “tradizionale” per poi orientarsi verso scelte più sostenibili ed ecologiche. “Casa 4” è nata grazie a un percorso di crescita culturale e confronto tra il progettista e la committenza; la volontà di

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entrambi è stata quella di lavorare a un progetto bioecologico, eticamente corretto, con un’anima semplice e naturale e un’architettura nuda quasi primitiva. “Casa 4” è un’abitazione sperimentale che si candida come alternativa alla reali a io e di edifci co tec ic e costr ttive “tradizionali” (cemento e mattone); è una risposta concreta e sostenibile all’emergenza ambientale che caratterizza il nostro presente e il nostro futuro prossimo.

, N C

Casa quattro designed by LCA architetti (Luca Compri Architects) is a sustainable house characterized by extremely simple architecture. The property is located in a small town near Milan, the owners are a young couple of computer scientists who have decided to live and work in close contact with nature and a little oak grove.

The building is located on the edge of the village and overlooks a small wood of acacias O t e ro d foor we f d t e entrance, the kitchen, a bedroom, a study, two bathrooms, a laundry room and a lar e livi roo o t e e a i e foor there is a small gym, a bedroom, a bathroom and a study overlooking the living room. The center of the house is characterized by a double-height space full of natural light, fully glazed to the north and partially to the south; in order to establish a direct dialogue with the external landscape free from walls that obstruct the view. The unique and wonderful spectacle of the sky, the countryside and the forest are a constant presence in the daily life of the house and of the people who live there.

On the outside, the simplicity of the architectural composition recalls the small farmhouses and barns of the Lombard countryside, making the house a primitive building devoid of any non-essential element. Nature also guides the choice of building materials: wood for the basic structure, rice straw and cork as insulators; t e i terior f is es a d r is i s are i stone and oak wood. The only decorative “whim” concerns the surface processing of the external insulation in visible cork: the slabs were pantographed in 3D and decorated in an eccentric way - in sharp but deliberate contrast with the poor soul of the house - the naturalness of the material makes the facades of the house alive and vibrant with light. The intention was to ennoble elements (cork and straw) that were very poor in themselves to highlight their unique characteristics in terms not o l o s stai a ilit , e fcie c a d drability but also and above all of aesthetic beauty. The building is self-powered thanks to the contributions of passive and active solar energy, eliminating consumption and C0 2 emissions; the materials used are almost completely natural and can be easily recycled once the building is decommissioned. The will of the designer and the clients was to work on a bio-ecological project, ethically correct, with a simple and natural soul and an almost primitive bare architecture. Casa 4 is an experimental building, which is intended to prove that it’s possible to build with “non-traditional” materials like concrete and bricks. It provides a sustainable and tangible approach in response to the current and ongoing climate crisis.

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a cura di Sonia Maritan

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TORNO

Lorenzo Serra, architetto, vincitore della Menzione speciale con “Ninin”: un rifugio nel bosco a Gorzegno (CN) ha sottolineato che “l’atto più sostenibile che si possa fare oggi è quello di recuperare l’esistente: gli oceani e le foreste sono i polmoni del pianeta.

Il legno è il materiale da costruzione più adattabile oltre che il più sostenibile. Certamente bisogna sovvertire alcune logiche: il Castagno locale del Ninin non può costare più dell’Abete che arriva da ‘fuori’. Ogni materiale vuole la sua logica d’impiego: la regola dell’arte, ma certamente i materiali della tradizione sono naturali ed è anche questo a donare a questo piccolo progetto una certa ricchezza umana”!

Il “Ninin” è un ampliamento in legno di un antico “ciabot” di alta langa a Gorzegno, in provincia di Cuneo. L’intervento di rifunzionalizzazione ha come obiettivo il risanamento conservativo di un piccolo rustico in pietra un tempo funzionale alle attività agricole, tipologia diffusa in tutta l’Alta Langa piemontese. Le dimensioni ridotte (inferiore ai 50 mq), la collocazione in spazi ora rinaturalizzati o marginali ai campi, al di fuori dei centri urbani, rendono interessante il loro recupero come rifugi per residenze temporanee e turistiche.

Queste costruzioni potrebbero tornare alla terra se a lasciare tracce, rif ti di alcun tipo. Per questo i lavori di recupero sono stati progettati seguendo i principi che sottendono a queste costruzioni, quanto mai attuali: impiego di quanto si ha a disposizione secondo il minor spreco di risorse sia umane che materiali. Si è quindi scelto di utilizzare materiali locali, quali la pietra arenaria e il legno di Castagno, e a basso impatto ambientale quali calce idraulica di provenienza italiaa, a elli di ca a a o di f ra di le o per l’isolamento, in modo da garantire un minimo consumo di energia sia in fase di costruzione che di uso.

Il valore documentale e la fascinazione che conquista chi veda queste case ha portato a effettuare un lavoro di recupero il più possibile rispettoso dell’esistente collocando quindi funzioni quali cucina e servizi igienici, che richiedono un forte adeguamento tecnologico e poco compatibili con la preesistenza, nell’ampliamento. Quest’ultimo rispetta proporzioni e ri ci i costr ttivi dell edifcio ori i ale collocandosi sul prospetto est del fabbricato esistente e seguendo la pratica della tradizione locale di allungare la manica da una delle facciate “corte” del fabbricato originario.

La scelta di utilizzare un’intelaiatura in legno per ampliare il volume esistente, è se rata f da s ito la strate ia costr t-

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© Fabio Oggero.
pagina 044 045 Barbara Corsico.

tiva più promettente per la possibilità di poter dimensionare le sezioni strutturali di travi e o ta ti al f e di oterli tras ortare e a e iare i sito di cos di fcile accesso e inoltre per la velocità e facilità di montaggio. La tecnica giapponese del “sou sugi ban”, applicata alle tavole di rivestimento, ha soddisfatto l’esigenza di arricchirlo a livello estetico e proteggerlo ulteriormente, senza impiegare vernici o impregnanti industriali chimici. Anche per le f it re i ter e so o stati scelti ateriali “naturali”, quali velature a calce e olii.

Opere realizzate sul “ciabot”:

• Manutenzione straordinaria della copertura con sostituzione dell’orditura principale e secondaria, realizzazione di assito e strato impermeabilizzante. Ricollocazione manto in lastre di pietra originali, dette “ciape” e realizzazione di strato isolante interno in canapa;

• Realizzazione di vespaio areato e nuova pavimentazione in pietra del piano terra;

• ras or a io e della f estra s rospetto est in porta per ricavare il nuovo accesso alla parte in ampliamento;

• Realizzazione di impianto elettrico esterno senza intaccare l’integrità dei muri in pietra;

• Stilatura dei giunti dei muri in pietra sul lato interno con malta di calce idraulica;

• Sostituzione dei serramenti esistenti con serramenti di acciaio di colore nero dotati di vetrocamera ad anta singola;

• Rifacimento di solaio interno con struttura in legno di Castagno, composto da doppio tavolato con interposto strato di argilla espansa klincherizzata;

• Posa di una piccola scala interna che colleghi i due piani internamente.

Opere per la realizzazione dell’ampliamento:

• Scavi e movimenti terra, scavo e getto in opera dei cordoli in cemento armato di fondazione dell’ampliamento;

• Realizzazione della struttura lignea portante;

• Realizzazione copertura e tamponamenti verticali e orizzontali in legno co strato isola te i f ra di le o

• Realizzazione e posa di serramenti di acciaio di colore nero e vetrocamera ad anta singola;

• Realizzazione impianto idraulico collegato all’acquedotto locale e cisterna di accumulo;

• Realizzazione impianto elettrico;

• Realizzazione di impianto fotovoltaico stand alone con batterie di accumulo;

• Realizzazione impianto smaltimento acque nere;

• Realizzazione e posa di rivestimento di facciata in tavole di Castagno;

• Velatura a calce del tavolato di rivestimento interno in perline di Abete.

L N Lorenzo Serra architect, winner of the Special Mention with “Ninin”: a refuge in the woods in Gorzegno (CN) underlined that “The most sustainable act that can be done today is to recover what already exists: the oceans and forests are the lungs of the planet. Wood is the most adaptable building material as well as the most sustainable. Certainly we need to subvert some logic: the local Ninin chestnut cannot cost more than the fr that comes from ‘outside’. Each material has its own logic of use: the rule of art, but certainly traditional materials are natural and this is also what gives this small project a certain human richness”.

The “Ninin” is a wooden extension of an ancient “ciabot” from the Alta Langa in Gorzegno, in the province of Cuneo. The objective of the refunctionalization intervention is the conservative restoration of a small stone farmhouse once functional to agricultural activities, a typology widespread throughout the Piedmontese Alta Langa. Their small size (less than 50 m2), their location in spaces now renaturalised or ar i al to t e felds, o tside of urban centres, make their recovery as shelters for temporary and tourist residences interesting.

These constructions could return to the earth without leaving any traces or waste

Barbara Corsico. © Fabio Oggero.

ARCHITECTURE PRIZE

a cura di Sonia Maritan

strutturalegno

of any kind. For this reason, the recovery works were designed following the principles underlying these constructions, which are more current than ever: use of what is available with the least waste of both human and material resources.

It was therefore chosen to use local materials, such as sandstone and chestnut wood, and low environmental impact materials such as hydraulic lime of Italian ori i , e or wood f er a els or isulation, in order to guarantee minimum consumption of energy both during construction and use.

The documentary value and the fascination that conquers those who see these houses has led to carrying out a recovery work that is as respectful as possible of the existing, thus placing functions such as kitchen and toilets, which require a strong technological adaptation and are not very compatible with the pre-existence, in the ‘expansion.

IL LEGNO CHE TI SORPRENDE

Il primo premio nazionale per l’architettura in legno: II edizione

The latter respects the proportions and construction principles of the original building by placing itself on the east facade of the existing building and following the local tradition practice of extending the sleeve from one of the “short” facades of the original building.

The choice to use a wooden frame to expand the existing volume immediately seemed to be the most promising construction strategy due to the possibility of being able to size the structural sections of beams and uprights in order to be able to transport and handle them on such a site. di fc lt to access a d also or t e s eed and ease of assembly.

The Japanese technique of “sou sugi ban”, a lied to t e claddi oards, satisfed the need to enrich it on an aesthetic level and further protect it, without using paints or chemical industrial impregnators.“Natural” materials were also chosen for the i ter al f is es, s c as li e a d oil la es

Dopo il grande successo della prima edizione, Klimahouse ha proposto un nuovo viaggio alla scoperta delle più sorprendenti e innovative architetture in legno in Italia con il Wood Architecture Prize 2024 che si è caratterizzata con 3 vincitori, 4 menzioni speciali, 12 fnalisti e 80 partecipanti.

L’ambizione del premio è quella di promuovere la ricerca di un processo di prgetto e costruzione attraverso il legno, che corrisponda ai criteri a livello internazionale dettati dalle urgenti questioni climatiche e della sostenibilità.

Vengono accolte con interesse le opere di architettura e di ingegneria ideate e realizzate nella logica di fliera territoriale. L’attenzione si è concentrata sulla durabilità e su quelle opere, in cui il legno viene impiegato in combinazione con altri materiali sostenibili, nella prospettiva di perseguire un progetto sensibile all’ambiente. Il premio si rivolge agli architetti e a tutti i membri della fliera delle costruzioni in legno: anche committenti, startup, PA, imprese e altri soggetti possono partecipare. Le candidature sono inoltre aperte a tutti gli edifci, anche a quelli non certifcati CasaClima.

Anticipiamo i nomi dei 7 progetti premiati di cui parleremo nei prossimi numeri:

• Vincitore Architettura Privata

Casa del custode – Studio Camilla De Camilli - Arch. Camilla De Camilli

Una struttura a padiglione semplice, modulare, basata sul sapiente accostamento di tre soli elementi: la struttura intelaiata lignea, i pannelli in vetro e il pavimento in graniglia veneziana. Un intervento rigoroso e poetico, dalle linee essenziali, ben inserito nel contesto di un parco naturale. L’effcacia dell’opera si riscontra anche nella sua fessibilità d’uso: pensata come guardiania, è utilizzata come spazio di socializzazione riabilitativa per utenti affetti da disturbi dell’alimentazione.

• Vincitore ex-aequo Architettura pubblica Ampliamenti edifci terapeutici a Forte Rossarol – Arbau Studio - Arch. Marta Baretti e Arch. Sara Carbonera Una sapiente riqualifcazione di ex baraccamenti militari privi di alcun pregio. Gli ampliamenti, in continuità per estrusione dei corpi di fabbrica preesistenti, riplasmano nella totalità i singoli fabbricati conservandone le geometrie elementari e, con controllate quanto minime variazioni formali da uno all’altro, conferiscono unità all’insieme, grazie anche al sobrio e coerente disegno dello spazio pubblico. pagina 046

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© Fabio Oggero.
Fabio Oggero.

ARCHITECTURE PRIZE

a cura di Sonia Maritan

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I vincitori della categoria Architettura sperimentale “Hotel La Briosa” hanno portato un esempio particolare di edilizia sostenibile. L’architetto Felix Perasso lo avevamo conosciuto in occasione della premiazione, mentre l’architetto Daniel Tolpeit insieme all’ingegnere Stefano Moravi li abbiamo ascoltati in occasione del webinar e alternandosi nella loro presentazione hanno saputo restituire con grande completezza la logica di questo intervento dal punto di vista estetico ma anche tecnico. L’Hotel La Briosa è situato nel centro storico di Bolzano e si integra in una sequenza di edifci i arte storici l o la ia dei Capuccini, affacciandosi verso il parco e il monastero dei Cappuccini.

L edifcio a fa ca v oto ra rese tado un accento urbanistico in questo fronte strada. Il conteso storico più ampio è caratterizzato dal metodo di costruzione artigianale dei tempi – muratura in pietra ricoperta da intonaci grezzi e imperfetti c e ifca o li edifci i ico esemble. Alla base del progetto Hotel La Briosa c’è una visione, formulata in primis

da una committenza che punta su un modello di ospitalità di qualità e al benessere degli ospiti. La loro convinzione che l’architettura, gli spazi interni, le scelte di materiali e costruzioni possono garantire questo benessere abitativo hanno portato a un esempio particolare di edilizia alberghiera integrata nel territorio locale. Nel contesto più ampio questa visione segue da un lato l’idea di una sostenibilità di principi semplici e in parte legati alla tradizione locale, e dall’altro lato l’esigenza di costruire allo stato dell’arte adottando sistemi di costruzione e tecnologie di prefabbricazione moderne e avveniristiche. Il concetto architettonico dell’Hotel La Briosa è basato sulla fusione di elementi contrastanti, che danno come risultato, un unico organismo tra tradizione e modernità. Stili e metodi di costruzione tra loro apparentemente difformi e in parte contrastanti si fondono in un linguaggio moderno e contemporaneo, dando all’edifcio un’apparenza inaspettata ma rispettosa del contesto storico

Il concetto architettonico viene approfondito all i ter o dell edifcio L os ite vie e acco a ato da sce o rafe di s a i

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rmin tric ner.
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diversi che hanno l’obiettivo di stupire e sor re dere c i li attraversa L as etto fale dell edifcio e def ito co e i ovativo, fresco, leggero e brioso.

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L’intervento urbanistico prevede il recuero ar iale di edifcio i rat ra, la sopraelevazione e l’ampliamento di esso. ato c e l edifcio esiste te dal to di vista strutturale era in pessime condizioni, e stato demolito parzialmente e ne sono state recuperate parti del piano terra e il basamento a partire dal quale è stata realizzata la nuova struttura multipiano con pareti prefabbricate in legno. Il progetto sviluppato nell’ambito di un intervento di rigenerazione urbana è caratterizzato da un approccio sperimentale sia con riferimento alle scelte formali che gli aspetti processuali e costruttivi.

La facciata è caratterizzata dall’integrazione di aperture strombate in cemento sabbiato e idrofobizzato che declinano i edita co f ra io e di acciata Le s erfci co ic e di esti arc i asi etrici cambiano la proporzione e percezione delle aperture a secondo dell’angolo

visivo. Queste forme a doppia curvatura sono state realizzate con elementi prefabbricati in cemento con aggiunzione di sabbia delle dolomiti e sono stati inseriti nella costruzione in legno. L’elemento storico dell’arco rappresenta un citato all’edifcio esiste te e al co testo i a io, e viene reinterpretato con forme e metodi di costruzioni attuali.

Il resto della facciata è ricoperto da strati di intonaci che cambiano lavorazione, granulazione e colorazione verso l’alto dell edifcio er str tt rare il vol e ella verticalità e cambiare la percezione dei colori a riguardo della luce del giorno. I colori argillosi si appoggiano ai tetti di tegole in terracotta e laterizio e si integrano nel contesto. All’ultimo piano si trova una terrazza panoramica con delle vasche di terra con 40 cm di profondità. Queste vasche sono collegate con un tetto verde inclinato. Data la inclinazione di 52 gradi, il tetto viene percepito come una facciata verde. Il piano terra riprende il tema delle volte a crociera tradizionali e lo interpreta in modo innovativo usando sempre il materiale legno protagonista. Questo si presenta al naturale per mantenere i valori di sostenibilità alla base del progetto. La realizzazione del rivestimento ligneo parte dallo sviluppo del modello 3D tramite software CAM che sovrintende il taglio a controllo numerico con cinque assi di tutti gli elementi. Lasciando spazio tra ogni tavola di legno, la volta integra anche le qualità fonoassorbenti necessarie. La tradizione del legno si completa quindi con l’utilizzo delle tecnologie di progettazione e produzione più avanzate.

Le stanze dell’hotel sono caratterizzate da un mobile in legno di Castagno a forme curve che porta al culmine il concetto delle forme arrotondate ad arco. Vengono usati materiali tradizionali come il legno massivo di Castagno e Abete rosso, l’intonaco in argilla e il pavimento in terrazzo alla veneziana su una base di calce. Il comfort all’interno è assoluto: il sistema di e issio e radia te a so ftto ara tisce una temperatura interna omogenea e al contempo è strutturato per correggere

Il dottore forestale Andrea Zenari è proprietario della “fattoria del legno” di Caltrano (VI) che nasce dall’unione di due concetti pratici legati alla “fattoria” come ambiente dove si coltiva e si produce e il “legno”: il materiale nobile prodotto in modo sostenibile utilizzato nell’edilizia e nel benessere della vita quotidiana.

La fattoria del legno è una tipica tree farm dove al vivaismo, vocato alla produzione di alberi di Natale, si associa la valorizzazione del territorio con funzione turistica e didattica legata alla materia prima legno. Ma tree farm è anche il servizio di gestione delle aree forestali con scopo produttivo dal punto di vista manageriale: l’azienda che gestisce gli impianti e il taglio dei boschi con la certifcazione forestale PEFC.

ATTIVITÀ FORMAZIONE

SEGHERIA MOBILE

LAVORAZIONE DEL LEGNO

SELVICOLTURA

NATURALISTICA

CONOSCERE IL BOSCO

LABORATORI PER BAMBINI

SILVOTERAPIA

CORSI DI CARPENTERIA

CORSI PER BOSCAIOLI

www.fattoriadellegno.com
Barbara Corsico.

ARCHITECTURE PRIZE

a cura di Sonia Maritan

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acusticamente l’ambiente. La ventilazione meccanica è completamente occultata alla vista. L’elemento caratterizzate delle sta e oi la f estra ad arco co il sistema oscurante che si solleva dal basso verso l’alto in modo da garantire la privacy interna consentendo l’ingresso della luce del sole.

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ell edifcio esiste te co str tt ra orta te i ietra ori i aria e te edifcato agli inizi del 1900 si sono mantenute, per ragioni urbanistiche, solo alcune porzioni di muratura perimetrale dei primi due piani fuori terra poi ancorate alla nuova struttura portante. Questa si sviluppa per i primi 2 piani fuori terra con sistema costruttivo massiccio in c.a. e i successivi 4 piani a struttura massiccia in legno. Anche il piano interrato è stato ampliato con strutture in c.a. I piani dal secondo al quinto e la terrazza sono realizzati con struttura completamente prefabbricata in legno. La scelta è caduta su questo materiale per ragioni di sostenibilità e ricerca del comfort interno, ma anche per la leggerezza globale della struttura che ha consentito di realizzare parte della struttura facendo appoggiare 4 piani completi su uno sbalzo di 5 metri senza ricorrere a strutture in pre o post tensione. La scelta della tipologia costruttiva strutturale è caduta sul sistema Holzius che prevede pareti in legno massiccio a montanti verticali accostati tra loro e disposti su più strati, collegati tra loro tramite listelli roflati a coda di ro di e I tal odo l’elemento parete viene realizzato senza la presenza di colle e connettori metallici. Le areti eri etrali dell edifcio so o i di del tipo Holzius a tre strati con spessore pari a 18 cm, mentre quelle interne sono del tipo Holzius a 2 strati con spessore pari a 12 cm. Le pareti del vano scale e del vano ascensore sono in X-LAM con spessore rispettivamente pari a 12 e 14 cm. Analogamente alle pareti, anche per i solai è stato scelto il sistema Holzius che prevede un elemento massiccio costituito da travetti in legno accostati tra loro e collegati tramite perni in legno. Gli spessori utipagina 050 051

lizzati sono 12 e 20 cm per i solai interpiano e 24 cm per il solaio di copertura della terra a L i tero edifcio stato reali ato con la massima attenzione alle prestazioni energetiche, anche se trattandosi di intervento urbanisticamente inquadrato co e ri alifca io e co a lia e to, la richiesta minima era avere una classe e er etica f ale costit ita dalla Casaclima C in base alla normativa vigente nella Provincia Autonoma di Bolzano.

Le scelte progettuali hanno comunque co se tito di certifcare l edifcio i classe Casaclima A.

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La str tt ra dell edifcio e stata reali ata in legno lunare proveniente dalla zona di Vipiteno (BZ). Si tratta di uno dei più anti -

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Barbara Corsico. Barbara Corsico. rmin tric ner. © Felix Perasso.

chi sistemi costruttivi dell’edilizia in legno, secondo il quale la qualità del legname è i f e ata dalla ase l are i c i avviene il taglio. Il massello lunare, controllato e certifcato dalle a torit orestali sia er quanto riguarda la selezione dei boschi, che del periodo di taglio, garantisce, infatti, particolare durevolezza e resistenza oltre che elevatissimi standard di benessere abitativo. La maggioranza delle imprese che hanno collaborato per la realizzazione de La Briosa hanno sede in Alto Adige. La committenza ha sempre espresso la volontà di valorizzare il territorio, ed è stata ripagata con qualità e competenza, basata quest’ultima sulla grande esperienza delle aziende locali in tema di edilizia in legno. L’esigenza di utilizzare materiali naturali non si è limitata a quelli visibili, ma ha interessato tutta la costruzione. Da qui la scelta degli elementi in legno massiccio senza colla per la struttura portante e dei rivestimenti. Tutto il legno visibile è al naturale, senza vernici o trattamenti che non siano naturali al 100%.

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Hotel la Briosa represents a bold and innovative architectural interpretation of a

• Vincitore ex-aequo Architettura pubblica

multistory wooden building in the context of the historic city center of Bolzano, Italy. The project is characterized by an experimental approach regarding formal choices, processes, and construction aspects. Seemingly dissimilar architectural styles are integrated into a project full of contrasting elements, resulting in a single organism in which tradition and modernity coexist. Hotel La Briosa is a virtuoso exercise in terms of building biology and the technological solutions adopted. From a partly demolished existing building, the new multistory structure was built with prefabricated wooden walls, characterized by the integration of splayed concrete openings that create a fresh and playful a ade co f ratio

e wood was l ered at a s ecifc time regarding moon phases and was given special drying times and conditions to ensure the best durability and quality in terms of living comfort. Hotel La Briosa represents a model of sustainable and integrated hospitality with an architectural vision of territoriality, considering supply chains, the production of regional engineered wood components, and the involvement of local workers.

Roberto Rocca Innovation Buildings – Studio Filippo Taidelli - Arch. Filippo Taidelli

Un’opera di grandi dimensioni che utilizza la struttura lignea (sistema travi-pilastri) a vista, in combinazione con altri materiali (cemento armato per gli orizzontamenti; metallo e vetro per le chiusure). La semplicità e il rigore dell’impianto planimetrico, insieme alla luminosa ariosità degli interni, restituiscono ambienti di particolare qualità per la fruizione comune.

• Menzione progettista Under 35

The Hermitage – LLABB Architettura

Un “cabanon” concepito come spazio minimo, risolto con cura nell’equilibrato ancorché non scontato disegno dei dettagli. Un’indicazione di metodo realizzativo, a prescindere dall’opinabile collocazione del manufatto in un contesto naturale pregevole in quanto privo di tracce antropiche.

• Menzione speciale della giuria

A.I.D.I – Accoglienza in dispensa – Mixtura

Per aver interpretato un’insolita quanto marginale commessa, conferendo una seppur basica dignità d’immagine a un servizio caritativo di prima necessità in un contesto urbano slabbrato e diffcile.

• Menzione speciale della giuria

Casa zero – Outstudio Architetture

Per la radicalità di un recupero edilizio che lavora all’interno di un antico involucro in pietrame, coibentando e rivestendo le pareti, lignei come i solai e la copertura. Si sottolinea la scabra originalità degli interni, lontani da atmosfere patinate.

abriele aris.

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a cura di Sonia Maritan

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L’architetto oland Baldi, vincitore della categoria Architettura pubblica: Scuola materna di Sluderno, lo abbiamo ascoltato in tutte le occasioni legate a questo premio, lui insieme al suo studio ha fatto olti edifci lici i se ito alla artecipazione di numerosi concorsi vinti. Così è stato anche per la scuola in X-LAM di Sluderno nel quale l’architetto ha evidenziato anche l’aspetto didattico di formazione sull’utilizzo di materiali naturali/ sostenibili, enfatizzando che “sempre più usiamo il legno”!

Il comune di Sluderno si trova in una valle in Alto Adige che collega Italia, Austria e Svizzera e dove cure del paesaggio e sviluppo sostenibile si intrecciano con un’alta qualità della vita e una particolare attenzione verso l’architettura.

Il progetto è il risultato di un concorso di architettura vinto nel 2011. Il compito era quello di realizzare una scuola materna con tre sezioni e i relativi spazi funzionali. Già nelle prime fasi del progetto, è stato dato grande valore alla creazione di un edifcio dalle li ee c iare e da li ele eti riconoscibili che si armonizzasse con il contesto.

L’idea alla base era quella di dare all’ar-

Luogo: Sluderno

Committente: Comune di Sluderno

Progetto architettonico: Roland Baldi architects

Collaboratori: Arc Harald Kofer

Arch. Sila Giriftinoglu

Arch. Elena Casati

Arch. Carlo Scolari

Direzione Lavori: Roland Baldi architects

Progetto strutture: Dr. Ing. Andreas Erlacher

Progetto impianti meccanici: Energytech

Progetto impianti elettrici: Dr. Ing. Reinhard Thaler

Progetto illuminotecnico: Roland Baldi architects

Progetto degli arredi: Roland Baldi architects

Progetto custic: Euroakustik

Coordinamento della sicurezza: Ing. Giovanni Carlini

uperfcie: 2063 m² (di cui 997,38 m² interni)

Volume: 3.681,92m³

Inizio lavori: 02/10/2017

Fine lavori: 07/11/2018

c itett ra la or a ico o rafca di a casa per creare un ambiente amichevole e familiare per i bambini.

La ova sc ola si colloca ra li edifci esistenti in modo da completare il tessuto urbano del piccolo centro cittadino. L’accesso avviene da una piazzetta pubblica che si inserisce all’interno di una più ampia area pedonale.

Con la Scuola materna di Sluderno, Roland Baldi Architects ha realizzato una costruzione in legno, sostenibile e a misura di bambino.

Il tetto a falde, la facciata intonacata e le ra di f estre, s alsate ra di loro, ricordano il disegno di un bambino riportato alle dimensioni reali.

All’interno, tutti gli ambienti sono accessibili tramite l’ampio e luminoso foyer, che il c ore io ale dell edifcio ed ache un’area di benvenuto, relax e gioco. Le aule, con i loro spazi per le attività di gruppo e di sostegno, sono orientate verso sud, in favore della luce e con affacci verso l’area gioco e il giardino.

I mobili in legno, come sgabelli, tavoli e armadietti, progettati su misura, insieme ai colori utilizzati, trasmettono una sensazione di sicurezza.

Al piano superiore il tetto a falde genera uno spazio articolato in diverse altezze.

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Barbara Corsico.

Dal punto di vista tecnico l’intera scuola è stata costruita con pannelli strutturali di legno. L’uso di questo materiale ritorna nei tagli che individuano gli ingressi e nelle e erose i otti delle f estre c e caratterizzano in modo espressivo le facciate intonacate di bianco.

All’interno continua l’alternanza tra legno e s erfci i to acate, co a redoi a a al le o er le f it re, le orte, i so ftti e li arredi c e si co leta o co l’uso di colori diversi per differenziare le diverse sezioni della scuola.

Al f e di a e tare lterior e te la soste i ilit a ie tale, l edifcio stato dotato di un tetto verde e progettato rispettando gli standard energetici di “Casa Clima A”.

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The municipality of Sluderno is situated in a valley in South Tyrol, which connects Italy, Austria and Switzerland, where landscape and sustainable development are combined with a high quality of life and a special attention to architecture.

The project is the result of an architectural competition won in 2011. The task was to design a new kindergarten with three group rooms and the associated functional areas.

Alread i t e frst ases o t e arc itectural design, particular attention was paid to create a building with clear lines and recognizable elements that harmonize with the existing context of the village center of Sluderno.

The idea behind the design was to give the architecture the iconographic shape of a house to create a friendly and familiar environment for children.

The new kindergarten is located between the primary school and the cultural centre i lace o t e old da rser a d fts naturally into the existing village centre. Access is through a public square in front of the building, which is part of a pedestrian area. With the Sluderno Kindergarten, Roland Baldi Architects created a child-friendly and sustainable timber construction with a gable roof, plastered facade a d si ifca t wi dows o di ere t

sizes, with their staggered layout and dimensions, recall the design of a child. Inside, all the rooms are accessed through the spacious foyer, which is also a welcome, recreation centre and play area. The group rooms face south towards the play and recreation areas in the garden. The custom-made wooden furniture, such as stools, tables and wardrobes, together with the colours deliberately used, convey a sense of security. On the upper foor, t e a le roo def es vario s roo s with different heights.

From a technical point of view, the entire building is constructed as a wooden structure. The use of the material is reeated i t e si ifca t i cisio s o t e entrances and windows, which give the façade its character, while the remaining areas are plastered.

In interior spaces the game alternates between wood and plastered surfaces, giving predominance to wood in the form of doors, wood-clad ceilings and solid wood furniture. In addition, a different colour scheme differentiates the different areas. In order to further increase the sustainability of the building, the building was covered with a green roof and constructed according to “Klimahaus A” standards.

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ar a iz. tudio oland Baldi. tudio oland Baldi.

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a cura di Sonia Maritan

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Progetto: LILELO/Little Leisure

Lodge (www.lilelo.it)

Progettista: Atelier LAVIT (www.atelier-lavit.com)

Ingegnere: Studio PETRINO

Strutture lignee: NOVARTITEC

Fondazioni: RODINI srl

Serramenti: GRAZIANO

Crediti foto/video: Silvia Lavit & Daniel Mazza (www.silvialavit.com)

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L’architetto Marco Lavit, vincitore della

Menzione speciale Under 35: “Lilelo Little Leisure Lodge”, ci ha portato tutta la leggerezza delle sue architetture, pur precisando che “”.

Immerso tra le vigne, questo ritaglio di Monferrato, posto al limite naturale di un reve cri ale, a ra rese tato f da subito uno spunto progettuale ricco di stimoli. Un lotto ben orientato ma scosceso, la cui morfologia richiede soluzioni attente e calibrate.

Grazzano Badoglio si iscrive in un paesaggio agricolo e viticolo di particolare alit sotto il roflo a ie tale, aesaggistico e naturalistico. Come per ogni esercizio progettuale, la teoria si confronta con la storia del territorio, il termine francese terroir orse ello c e i ai ta a capire l’importanza di un paesaggio e di sito, erc allo stesso te o e i dica il bagaglio storico e culturale che è intrinseco al luogo.

L’Amministrazione locale e i cittadini hanno mostrato sin da subito apertura e curiosità. La necessità di tutelare e valorizzare il paesaggio circostante diventa quindi il comune denominatore dello scambio col Comune e la Regione, un esercizio a cui ormai siamo abituati e nel quale ci muoviamo agilmente nell’ambito internazionale, accompagnando la committente

grazie alle recenti esperienze orientate verso strutture abitative insolite e innovative. La richiesta di questi moduli abitativi leggeri e prefabbricabili è crescente e si confronta con aziende produttrici e le falegnamerie, che evolvono parallelamente per soddisfare questa nuova domanda Con LILELO, il lodge viene pensato come un’evoluzione della capanna primitiva, l’archetipo originario che trascrive il rapporto tra l’uomo e la natura. Come le capanne ancestrali, anche qui la nozione del vivere i sie e trova s a io ella rifessione progettuale.

Le strutture, seppur indipendenti, dialogano tra loro preservando la dovuta intimità di ciascuna: una sorta di piccola comunità, ove rapporti e indipendenza, convivialità e discrezione convivono ai due estremi: una capanna è quindi destinata a reception e luogo di incontro e condivisione, mentre le altre tre strutture sono suite, indipendenti ma interconnesse tra loro. In questo dialogo, i lodge diventano parte del paesaggio circostanze, come la sovrapposizione di layer differenti. In Giappone parleremmo di paesaggio preso in prestito, lo shakkei. I lodge vengono pensati come un luogo unico da abitare da una posizione dominante, affacciati sui flari delle viti e s lle colli e all ori o te La morfologia del luogo detta le regole progettuali: irregolare e accidentata necessi-

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ta di adattamenti strutturali. Il volume abitato si costruisce a partire da tre piani inclinati, due falde che vanno a incontrarsi al culmine per creare il tetto, elemento di protezione e riparo anch’esso molto caro alla cultura giapponese dell’abitare. L’elemento di copertura diventa quindi anche parete laterale e appoggio a terra. Un appoggio studiato come una moltitudine di “zampe” che permettono un’adattabilità costante alla complessa morfologia della collina.

L’unione delle due esigenze; quella di adattarsi al versante scosceso e di rialzarsi per isolarsi dal suolo, porta a concepire capanne rialzate da terra a circa 2,50 metri, consentendo di creare un punto di vista verso l’esterno diverso da quello che si percepisce arrivando.

Come un rifugio, il pavimento rialzato e il tetto spiovente costituiscono i due elee ti rioritari le s erfci eri etrali so o s erfci vetrate a erte, er lasciare entrare il paesaggio.

Nelle zone bagno questa trasparenza viene attenuata da listellature orizzontali in legno, per garantirne la giusta privacy. Le due falde di copertura slittano tra di loro per creare naturalmente dei lucernari che permettono alla luce zenitale di illuminare indirettamente la stanza, come in un luogo di culto o meditazione, mentre un piano orizzontale, oltre a controven-

tare l’insieme della struttura, crea il pavimento e la terrazza della suite. Le capanne sono esposte verso valle e accessibili da scale laterali integrate tra i sostegni delle strutture; listellature orizo tali i le o i ftte deter i a o ester a e te la f it ra l o le alde i corrispondenza dello spazio privato delle singole capanne; le stesse listellature ombreggiano la terrazza verso valle, ombreggiando e proteggendo da sguardi i discreti le vasc e ordic e oste a flo pavimento.

Ovunque si cerca l’equilibrio tra spazio privato e semipubblico, tra interno ed esterno, con soluzioni semifuide che celano e tutelano la privacy ma nel contempo creano rapporti con il contesto. In tal senso le vetrate sono protagoniste della scena: l’ampia vetrata verso valle crea un piano di trasparenza che separa lo spazio privato dall’importanza del paesaggio circostante. Le logiche progettuali dietro la scelta dei serramenti sono state il minimalismo d’impatto, la poca partizione, massima apertura, andando a preferire il vetro naturale tendente ai verdi, non extra-chiaro, per valorizzare le caratteristiche materiali del vetro come della specie lignea o del metallo. Gli interni sono studiati ad hoc nell’intento di offrire spazi ampi e di respiro, inserendo pochi oggetti, selezionati e dando spazio all’adattabilità e alla libertà di appropriazione del Lodge, all’interno come sulla terrazza ombreggiata.

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LILELO (Little Leisure Lodges) is a eco-hotel in the heart of Piedmont.

Set in a landscape of vineyards and wooded areas, the facility comprises a village of four independent wood and glass cabins whose design was inspired by the image of traditional haystacks. Three of them house the suites, while the fourth is a common space.

The interior of the three suites is organized as a continuum, with the breakfast nook near the deck leading to the sleeping area, which leads to the bathroom at the

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a cura di Sonia Maritan

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opposite end. The only door is to the restroom. The result is a refuge that ensures privacy, while also offering the option of entertaining other guests. The last cabin comprises a generous outdoor space and a large kitchen. It was conceived more as a meeting place than a reception area, and includes a large table where guests can sit together.

Designed with an eye on sustainability a d e er e fcie c si at ral a d eco-compatible materials, the cabins are raised off the ground, a construction approach that responds to the sloping land of the site. Atelier LAVIT took up the challenge of using prefabricated elements but without resorting to standardization. These actors are refected i t e roo , a A s ape with two fully glazed triangular elevations, which also acts as a wall and a load-bearing structure. The lodges weren’t designed as closed volumes from which the openings were subtracted, but as a space created by three inclined surfaces,

following the Japanese logic of working on layers. With a rectangular plan measuring 6 x 9m and a ceiling height of 5.5 m, these little lodges are made of larch treated only with oil, a natural element that’s absorbed into the wood, enriching and nourishing it as it ages. Wood is also featured in the furnishings as well as the wall a d foor f is es e ca i s t ere ore blend perfectly with their natural setting, al ost as i t e were ca o fa ed

In the Lilelo project, windows play a fundamental role from both the functional and aesthetic perspectives, bringing light as well as the landscape into the cabins. i wi dows were c ose to ft sea lessl into the wooden structure. The glass itself is a natural color, and not extra-clear, to make the most of its materiality. The windows therefore encourage a harmonious, almost symbiotic relationship between inside and out, which is the underlying aim of the entire project.

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photo credits: Silvia Lavit / Daniel Mazza

FOCUS tecnologia

a cura della Redazione

Il “focus tecnologia” racconta di impiant evolut che otmizzano le emissioni e macchine intercollegate tra loro con sistemi intelligent di supervisione in cui il sofware rappresenta la voce principale. Di fere rappresentatve per il setore come l’Eurobois che ha dato grande risalto al recruitng e all'aggiornamento delle competenze professionali. L'aumento della produtvità, la maggiore convenienza, la semplifcazione e l'accelerazione dei processi di lavoro e la massima sicurezza sono gli obietvi principali delle grandi aziende come è emerso all’Holz-Handerwerk di Norimberga. Al Dach+Holz Internatonal di Stoccarda erano in mostra le nuove tecnologie al servizio delle esigenze della bioedilizia e in occasione di Xylexpo a Milano si potranno esplorare le tecnologie, i sofware e servizi digitali più congeniali alle proprie necessità produtve.

The "technology focus" tells of advanced plants that optmize emissions and machines interconnected with intelligent supervision systems where sofware represents the main voice. Representatve fairs for the sector like Eurobois have given great emphasis to recruitng and updatng professional skills. Increasing productvity, greater convenience, simplifcaton, and acceleraton of work processes, and maximum safety are the main objectves of large companies as emerged at Holz-Handerwerk in Nuremberg. At Dach+Holz Internatonal in Stutgart, new technologies serving the needs of green building were on display, and during Xylexpo in Milan, one can explore technologies, sofware, and digital services most suitable for their producton needs.

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Innovazione in vetrina

Essetre presenta un’altra innovazione tecnologica che è stata esposta a Eurobois e al DACH+HOLZ Interatio al e c e verr ostrata i occasio e di olte altre fere el corso dell a o, a sar i io e anche dal 7 al 10 maggio durante l’Open house annuale a Thiene presso la sede aziendale insieme ad altri diversi ce tri di lavoro i io e ra ie allo s owroo virt ale di Essetre oi, or ai ossi ile toccare co a o le acc i e a c e da casa cos a c e er l lti a ata, ec o , e er la i ric iesta, ec o ast

A febbraio Essetre è stata presente alla fera Eurobois di Lione, dove a resetato il suo centro di lavoro per il legno Techno Fast

Il salone dell'industria del legno a Lione si co er ato a ta e to di rimo piano in Europa.

Con 29.363 visitatori e 523 espositori riuniti resso l E re o, i atti, est lti a edizione di Eurobois ha segnato un nuovo record di presenze.

alle diverse asi di tras or a io e del leo alla ro otica e all arreda e to, ieri dell eve to e co er a o r olo strategico per l'intero settore. a attro ior i i te sa e ricca di occasio i di etwor i , si ess e a i aio i, a di ostra io e di di a is o e un’ambizione sempre crescenti e che

a raccia o t tti i co arti della fliera

Il salone si è contraddistinto per aver gara tito a rese a diversifcata e ilaciata dell'intero ecosistema dell'industria del legno.

er t tto ci c e ri arda la ri a e la seco da ase di lavora io e e le relative di ostra io i, E ro ois ri a e l ica locatio ra cese i c i sia ossi ile vedere da vici o acc i e i a io e, assistere alla produzione di pannelli a telaio e molto altro ancora.

Anche il segmento dell'interior design ha ulteriormente consolidato la sua presenza grazie a uno spazio espositivo ad hoc: resso COHOME, la oratorio di ro etta io e del le o or a i ato da li E ie e tiers de l A e le e t ra ais,

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è stato possibile scoprire gli ultimi sviluppi e i trend più rilevanti. Tra i momenti salienti dell’evento spicca la fnale del 15 Campionato Europeo dei Giovani Falegnami, or a i ata i colla ora io e co la d ratio Coa o i e e i Co a o s d evoir, c e a attirato ta tissi i s ettatori co corre ti der , rove ie ti da t tta E ro a, so o stati i e ati er e ore a costr ire sofsticati odelli rogettuali in legno.

Sono inoltre andati in scena gli Eurobois A ards 2024 oc s s soste i ilit , tec ica e desi , dove il co test a esso i luce le principali innovazioni e gli ultimi sviluppi tecnologici delle aziende espositrici A ro osito di iova i, lavoro e ora io e, co i di st de ti i visita,

FEATURED INNOVATION

i tera area dedicata alle o erte di lavoro e un numero straordinario di co tatti re istrati resso li e ti di ora io e rese ti, E ro ois a dato ancora una volta grande risalto al recruiting e all'aggiornamento delle co ete e ro essio ali, ro ovendo l'attrattività delle numerose carriere lavorative c e il settore o re Essetre, co il s o centro di lavoro a CN Techno Fast, a arteci ato alla fera, ette do sotto i rifettori la s a tecnologia avanzata per lavorare il le o, la qualità made in Italy e il suo know how altamente specializzato che contraddistingue l’azienda nel panorama internazionale.

Eurobois è stata un’occasione unica per esplorare le nuove frontiere del

Essetre presents another technological innovation which was presented in Lyon at Eurobois last February and at Dach+Holz International in Stuttgart at the beginning of March and which will be presented at many other fairs during the year such as the Forum Bois Construction by Épinal/Nancy, Fimma in Valencia, in Thiene at the company headquarters together with various other working centers in operation.

Thanks to the virtual showroom in Essetre, it is now possible to "touch" the machines even "from home"... the same goes for the latest addition, Techno PF 2T 1250, and for the most requested, Techno Fast. Essetre, with its CN Techno Fast machining center, participated in Eurobois, putting the spotlight on its advanced technology for working wood, the made in Italy quality and its highly specialized know-how which distinguishes the company in the panorama international. The French fair was a unique opportunity to explore the new frontiers of the sector and discover how Techno Fast (and the other work centers) is redefning woodworking in the era of the fourth and now ffth industrial revolution. Another highly prestigious showcase was the Dach+Holz International fair which in Germany represents the event for the construction and roofng sector and for ssetre it was the opportunity to present Techno Fast with its cutting-edge features, at demonstration of Essetre's commitment to offering advanced and effcient solutions to face and overcome the challenges of the sector, in a context of exchange with a large group of professionals, architects, engineers and contractors, to share knowledge and the mastery of Made in Italy and create new connections.

In queste pagine, alcuni momenti allo stand di Essetre al DACH+HOLZ di Stoccarda di inizio marzo e sopra il centro di lavoro Techno One di Essetre.

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settore e sco rire co e ec o ast e li altri ce tri di lavoro sta ridef e do la lavora io e del le o ell era della arta e or ai della i ta rivol io e i d striale. Un’altra vetrina di grande prestigio è stata la fera DACH+HOLZ International, che si è tenuta a Stoccarda dal 5 all’8 marzo 2024, e c e i er a ia ra resenta l’evento del settore delle costruzioni e delle coperture.

Essetre a arteci ato a c e est ao a esto i orta te eve to il ale stato l’occasione per l’azienda di presentare il centro di lavoro per il legno Techno

Fast I esto co testo Essetre si ita a a io r o di ro essio isti, arc itetti, i e eri e a altatori, er co dividere co osce e, la aestria del ade

in Italy e creare nuove connessioni. Il ce tro di lavoro a CN ec o ast stato i ostra co le s e io alit all avaardia, a di ostra io e dell i e o di Essetre ell o rire soluzioni avanzate ed effcienti per affrontare e vincere le sfde del settore

L’azienda invita il settore a lasciarsi ispirare dalle ultime innovazioni e a sperimentare il t ro della lavora io e del le o, do o E ro ois e ACH HOL , a olte altre a i esta io i feristic e Ri ortia o di se ito le fere i c i Essetre sar rese te el corso dell a o, oltre all’Open House annuale dal 7 al 10 magio resso la sede dell a ie da a ie e, i rovi cia di i ce a, co alc i dei ce tri di lavoro i io e

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Modellazione geometrica 3D

Modellazione FEM automa�ca

Analisi sismica sta�ca o dinamica

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La nuova generazione Compact

In occasione di Klimahouse a Bolzano abbiamo incontrato, in rappresentanza di Hundegger Italia, il suo amministratore delegato Luca Dal Bianco e il suo Responsabile Commerciale Ugo Campeotto con i ali a ia o atto il to s lla sit a io e del ercato italia o, a a c e visitato li fci della sede di H de er Italia, i rossi it del lesso feristico, arricc ito dal ovo a a i o a to atico c e re der il servi io a cora i e fcie te I ter i i di tec olo ia la ova Ro ot Co act ris o de a target medio-piccolo ma lo fa con sei assi!

A Bolzano in occasione di Klimahouse abbiamo visitato lo stand di Hundegger Italia: con Luca Dal Bianco e Ugo Campeotto abbiamo fatto il punto sulla situazione del mercato italiano, ma anche parlato di novità, sia riguardo le innovazioni nelle tecnologie con la nuova Robot Compact, ma anche in termini di logistica come abbiamo riscontrato visitando li fci della sede di Hundegger Italia, in prossimità del plesso feristico, c e si arricchita con il nuovo magazzino automatico per rendere il servizio ancora più snello e smart.

Abbiamo chiesto a Luca Dal Bianco come sia andato il 2023 per Hundegger Italia. «Nel 2023 si è chiuso il ciclo di fnalizzazione delle grandi vendite che io defnisco il “periodo delle gioie e dei dolori” – risponde Luca Dal Bianco –perch alla richiesta spronata dagli incentivi abbiamo dovuto rispondere con competenza e puntualità

(considerando anche la mancanza di reperibilità della merce e dei materiali le macchine tuttavia dovevano essere consegnate Nel 2022 abbiamo fatto l’anno record con impianti venduti e adesso si riparte, nonostante si sia chiuso un ciclo, con ottime prospettive anche per il 2024...».

«Per il 2024 abbiamo già alcune linee – aggiunge Ugo Campeotto riguardo l’anno nuovo – in dirittura d’arrivo a livello di vendite. Le prospettive sono molto buone, però ci sono le incognite legate alle aspettative dei clienti per l’industria 5.0 che dovrebbe essere un’integrazione della 4.0 completata dalle componenti legate al risparmio energetico e alle specifche dei macchinari per la transizione ecologica. Noi siamo già in linea con questo protocollo , ma il mercato ha rallentato perch i potenziali acquirenti sono in attesa di capire in cosa consisteranno le regole per accedere agli sgravi fscali».

«In realtà sappiamo già com’è questa legge fnanziaria – puntualizza Luca Dal Bianco – ma mancano ancora le relative direttive. Le direttive le stiamo aspettando tutti per capire i contenuti del Decreto e quali clausole conterrà.

Diciamo che, se è come speriamo, dovremmo subito avere una ricaduta positiva, perch le aziende vogliono innovare e vogliono investire in innovazione».

Con l'Art. 38 del decreto legge del 2 marzo 2024, n. 19, è stato (nel frattempo) istituito il piano Transizione 5.0. Il programma mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema

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di crediti d'imposta [ndr]. Le innovazioni più attrattive sono relative all’aggiornamento del software?

«Non solo – risponde Luca Dal ianco –, secondo me sarà molto interessante anche la obot Compact una nuova macchina che ci mancava e che arriverà a luglio anche sul mercato italiano».

Le tecnologie Hundegger sono dunque in piena attività, e porteranno sul mercato italiano una nuova macchina!

«Si tratta di una macchina compatta – precisa Ugo Campeotto – che si rivolge soprattutto alle aziende che hanno poco spazio e che vogliono acquistare un macchinario con un costo accessibile, senza dover rinunciare alla competitività e alla fessibilità di produzione. La dimensione di lavoro per le travi è 50 per 00 millimetri, dunque adatto a qualsiasi tipologia di tetto. Si tratta di una nuova modalità costruttiva della macchina che non richiede pi la fossa».

THE NEW COMPACT GENERATION

«Dispone anch’essa dell’aggregato a sei assi – aggiunge Luca Dal Bianco – e un magazzino utensili ancora pi importante di quello dei robot precedenti».

Una entry level più compatta ma dotata di tutti gli aggiornamenti tecnologici?

«Si tratta di un centro taglio alla portata di aziende familiari – dice ancora Luca Dal Bianco – dal punto di vista dell’investimento che ampia il nostro mercato verso l’imprenditore medio-piccolo e l’entr level

Per quanto riguarda poi il soft are, Cambium è in continua evoluzione e inoltre è integrato in altri pacchetti come l’automazione.

ggi la ricerca dell’automazione va verso il carico automatico da magazzino e scarico in uscita con impacchettamento.

Queste sono tutte automazioni di

On the occasion of Klimahouse in Bolzano we met, representing Hundegger Italia, its CEO Luca Dal Bianco and its Sales Manager Ugo Campeotto with whom we took stock of the situation of the Italian market, but we also visited the offces of the headquarters in undegger Italia, near the exhibition complex, enriched by the new automatic warehouse which will make the service even more effcient. In m2 there is everything they previously had in 200 m2 of traditional warehouse with shelves with a very interesting use of space that makes the most needed products available, for example those that can affect machine downtime and those required more than frequent. In terms of technology, the new Robot Compact responds to a medium-small target but does so with six axes, so we are not talking about entry level in the sense of a limitation in operations, but about a precise response to the needs of smaller companies to have access to a latest generation technology that does not give up competitiveness and production fexibility.

In 2022 undegger Italia has a record year with plants sold and, despite having closed a cycle, it has started again with excellent prospects for 202 too...

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contorno a quello che è il centro di lavoro, del quale noi stiamo cercando di ampliare le prestazioni sia a livello tecnico-meccanico ma anche a livello soft are per dare ai nostri clienti un pacchetto completo».

«Sono tutte opzioni – spiega Ugo Campeotto – che possono essere implementate anche in un secondo tempo, non solo per la Robot Compact ma per tutte le macchine. Oggi potremo entrare anche da quei clienti che pensavano che Hundegger fosse appannaggio delle grandi aziende».

«Pensiamo che la tecnologie del sei assi –precisa Luca Dal Bianco – è stata portata anche nel sistema Compact, quindi non parliamo di entr level nel senso di una limitazione nelle operazioni, ma di una risposta precisa alle esigenze di aziende pi ridotte di disporre di una tecnologia di ultima generazione».

In Italia ormai ci sono circa 500 macchine Hundegger, quindi forse dovremmo approfondire anche l’aspetto dell’assistenza…

«In effetti fra ricambistica e assistenza c’è una grande mole di lavoro – racconta l’amministratore delegato di Hundegger Italia – e cerchiamo sempre di migliorare il servizio. Adesso in Italia abbiamo la ot Line, una persona fssa che fa assistenza giornaliera e una serie di tecnici per quanto riguarda le manutenzioni, le installazioni e in generale tutto quello che riguarda l’assistenza. undegger Italia nel suo piccolo sta crescendo e sfruttando anch’essa gli incentivi l’anno scorso abbiamo fatto un investimento importante nel magazzino automatico».

In effetti, è una novità importante anche il magazzino automatico installato in Hundegger Italia (che andiamo a vedere uscendo dalla fera desso potete rispondere più tempestivamente alla domanda legata alla ricambistica?

« rattandosi di una quantità di articoli importante – illustra Luca Dal Bianco – naturalmente non possiamo avere a

magazzino tutte le componenti degli impianti undegger. Infatti mentre noi acquistavamo un magazzino automatico, la casa madre ne acquistava una dozzina proprio per essere sempre pi effcienti come Gruppo sia nella dimensione locale che nella sede principale Certamente abbiamo a disposizione i prodotti di maggior necessità, ad esempio quelli che sappiamo che possono incidere sul fermo macchina e quelli richiesti pi di frequente. Questo magazzino ci garantisce una certa digitalizzazione, conseguente rintracciabilità e ottimizzazione dello spazio in una parola una maggior effcienza del servizio ai clienti. In mq abbiamo tutto quello che avevamo in 200 mq di magazzino tradizionale a scaffali con uno sfruttamento dello spazio molto interessante».

Le prossime fere in programma

«Siamo in partenza, appena fnisce limahouse, – conclude Luca Dal Bianco – per partecipare all’ pen aus di undegger che inizia il 5 febbraio e che dopo 10 anni è stato organizzato nuovamente presso la casa madre ad a angen in Germania. A seguire, dal 5 all’ marzo, saremo anche al DAC L International 2024 - fera principale per l'industria delle coperture e del legno (alla prossima edizione il settore si incontrerà per fare rete e scambiare idee a Colonia dal 24 al 2 febbraio 202 ».

ul fnire del nostro scambio allo stand Hundegger di Klimahouse passa il fondatore di questa grande realtà che ormai ha raggiunto i 600 dipendenti, Hans Hundegger e io ritrovo la stessa persona pacata, gentile e semplice conosciuta molti anni prima. Una dimostrazione che il successo di un imprenditore può abbinarsi a una certa classe…

In apertura in alto a destra, la nuova Robot Compact e nella pagina di sinistra uno scatto dello stand di Hundegger al DACH+HOLZ International 2024 di Stoccarda.

In questa pagina, la direttrice della rivista Sonia Maritan in visita alla sede di undegger talia insieme all amministratore delegato della fliale italiana della tedesca Hundegger AG Luca Dal Bianco, davanti al nuovo magazzino automatico installato a inizio anno.

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Sonia Maritan e Luca Dal Bianco vicino al magazzino automatico.
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di Viviana Deruto

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Un mondo se a co f i

Scm Group, riferimento a livello mondiale nelle tecnologie per la lavorazione di una vasta gamma di ateriali e ei co o e ti i d striali, si racco tata attraverso diverse vetri e feristic e e li lti i esi, ra c i il or Hol a I ter atio al di I s r c a f e , il ac Hol a toccarda dal all Mar o ed es orr a c e alla rossi a edi io e di le o a Mila o dal al a io, dove si otra o es lorare le tec olo ie, i so tware e servi i di itali i co e iali alle ro rie ecessit rod ttive co str e ti lti ediali e i ersivi di lti a e era io e Allo sta d CM di ac Hol so o stati rota o isti il ce tro di lavoro c c Oi os e il ovo so tware d i ter accia Maestro active ea wall

CHRONICAE DACH+HOLZ

SCM è tornata a Dach+Holz International con innovazioni all’avanguardia e un ricco programma di dimostrazioni tecniche e approfondimenti dedicati all’industria delle costruzioni in legno. Il risultato dei continui investimenti in ricerca e sviluppo e la costante attenzione del Gruppo italiano alle più attuali esigenze della bioedilizia, si sono potute toccare con mano in uno spazio espositivo all’insegna dell’alta tecnologia e degli ultimi trend del settore.

A spiccare nello stand è stato il centro di lavoro cnc Oikos XS c e il lico i fera a ot to vedere i a io e i t tte le s e ote ialit , ra ie a de o dedicate alla realizzazione di elementi strutt rali s ecifci diverse ti olo ie di areti timber frame, porzioni di tetto, travi strutt rali ed ele e ti co co essio e f Altre demo sono state dedicate al software per sperimentare live i vantaggi offerti dalla nuova HMI Maestro active beam&wall, trasversale a tutti i modelli delle gamme Oikos e Area dei centri di lavoro c c er l edili ia i le o L eve to di toccarda stato i oltre l occasio e er a ro o dire l i tera aa CM er il settore i acco lie te SCM Arena si è potuto assistere a prese ta io i s lle altre ovit dell a ia proposta di soluzioni cnc, come Oikos XL+, e la levigatrice-calibratrice per pareti CLT DMC System XL, oltre c e scoprire gli ultimi trend insieme a esperti di bioedilizia.

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i os L per grandi sfde ecosostenibili Oi os L il ovo ce tro di lavoro

cnc dedicato alla produzione di colonne e travi strutturali con sezione max. 1250x610 mm

Questa soluzione non solo eredita tutti i va ta i di Oi os L, c c scelto da clie ti leader del settore sia i E ro a c e el Nord A erica, a li a lifca ra ie all i le e ta io e di una seconda unità di lavoro indipendente con una lama di diametro 1150 mm

In linea con la crescente diffusione intera io ale di edifci lti ia o i le o, Oi os L st diato er s erare a c e le sfde rod ttive i co lesse

La struttura robusta e adeguatamente di e sio ata della acc i a co se te, infatti, di sostenere e lavorare elementi molto pesanti, fno a tonnellate, oltre a materiali molto duri.

lessi ilit altra arola d ordi e erc alsiasi o era io e s t tte le acce del pezzo è possibile senza bisogno di riposizionamenti, grazie all'innovativa arc itett ra a assi dell it di lavoro principale.

rod ttivit e recisio e so o altre esie e ri arie, alla ase di esto odello La seco da it la a a assi ermette di usufruire di un raggio utile della lama di ben mm No solo l tili o di una lama al posto di un utensile a catena consente di ottenere una maggiore velocit di esec io e e a i liore alit di lavora io e altro va ta io la ossi ilit di eseguire degli stacchi da barra con spessore massimo di 610 mm.

Determinante è la strategia di lavorazione alla base di Oikos XL+, c e co i a la seco da it la a co la it di lavoro ri ci ale c e o ta a la a di dia etro

CHRONICAE SCM
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CHRONICAE DACH+HOLZ

CM ret r s to ACH HOL I ter atio al wit state o t e art i ovatio s a d a ric ro ra e o tec ical de ostratio s a d i si ts dedicated to t e ti er co str ctio i d str e res lt o co ti o s i vest e t i researc a d develo e t a d t e Italia ro s co sta t oc s o t e latest re ire e ts o t e ree ildi i d str will e o s ow i a e i itio s ace dedicated to i tec olo a d t e latest tre ds i t e sector ro i e t o t e sta d will e t e Oikos XS c c ac i i ce tre, w ic visitors to t e air will e a le to see i actio i all its ote tial, t a s to de os dedicated to t e rod ctio o s ecifc str ct ral ele e ts di ere t t es o ti er ra e walls, roo ortio s, str ct ral ea s a d ele e ts wit f co ectio Ot er de os will e dedicated to so tware, to e erie ce live t e adva ta es o ered t e ew Maestro active beam&wall HMI, tra sversal to all odels o t e Oi os a d Area ra es o CNC ac i i ce tres or ti er co str ctio e t tt art eve t will also e a o ort it to ta e a closer loo at t e e tire CM ra e or t e ti er co str ctio i d str i a cos SCM Arena, rese tatio s will e ive o t e ot er ew additio s to t e wide ra e o c c sol tio s s c as Oikos XL+ and DMC System XL, a to atic sa di cali rati ac i e, as well as discoveri t e latest tre ds to et er wit ree ildi e erts

NEW PRODUCTS PRESENTED IN DIGITAL MODE

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OIKO L is t e ew CNC ac i i ce tre or t e rod ctio o columns and structural beams with a max. crosssection of 1250x610 mm is sol tio as i erited all c aracteristics o OIKO L, a ac i i ce tre c ose leadi co a ies ot i E ro e a d Nort A erica, a li i all its adva ta es, t a s to t e i le e tatio o a second independent machining unit with a 1150 mm diameter saw blade

DMC System XL: progettata in grande, per formati extra

A due anni dal lancio di DCM System XL levigatrice-calibratrice per il settore edilizia in legno con i primi tre moduli (gruppo rullo, tampone e trasversale), la macc i a vie e lterior e te arricc ita co ovi r i c e er etto o la lavorazione sia della faccia superiore che di quella inferiore di a elli CL f o a di lar e a e di s essore Le ovit rese tate a ac Hol sono il gruppo rullo inferiore, il gruppo tampone superiore e inferiore e il gruppo trasversale “a zainetto” a c e esti moduli sono totalmente combinabili e integrabili tra di loro in base alle esigenze rod ttive del clie te, o re do altissima versatilit di confgurazione (plus distintivo di DMC System XL e l ifca io e dei componenti e delle parti comuni per ottimizzare i costi di gestione

La solida struttura in acciaio è pensata per una lunga durata, per sostenere le lavorazioni più intensive, assicurando una totale assenza di vibrazioni.

Inoltre, la calibratrice-levigatrice automatica è sviluppata per rendere le operazioni di manutenzione da parte dell’operatore facili, veloci e sempre sicure. Il risparmio energetico è elemento fonda e tale la acc i a stata a ositamente studiata con una soluzione tecnica e un design ottimizzato per consumi minimi di aria compressa.

A c e esta sol io e, co e t tta la proposta tecnologica di SCM per la levigatura, punta ad aumentare il valore del rodotto f ito i liora do e la f it ra s erfciale, ris ecc ia do le lti e te de e di ercato c e redili o o le pareti in CLT a vista e rodotto c e sia

il più naturale possibile (senza ricorrere a lteriori tratta e ti s erfciali

ANTICIPATIO XYLEXPO

SCM si prepara alla prossima edizione di Xylexpo con un programma di innovazioni tecnologiche e digitali particolarmente ricco, sia per il valore delle novità che il gruppo italiano ha in serbo per l’intero settore della seconda lavorazione del legno, sia per le inedite modalità di presentazione. I visitatori potranno infatti esplorare le tecnologie, i software e servizi digitali più congeniali alle proprie necessità produttive in un modo completamente nuovo, con strumenti multimediali e immersivi di ultima generazione che proietteranno ancora di più il pubblico di Xylexpo nel futuro della lavorazione del legno e nel cuore dell’intera offerta SCM, senza confni.

evol io e art H a c e ocalier o i ovit all i ter o di processi automatizzati, integrati e completi, studiati er ris o dere alle ove sfde rod ttive e dedicati a o i settore a licativo arredamento e cucine, serramenti, porte, pavimentazioni, edilizia, trattamento delle superfci, nautica, caravan e falegnameria. Per ogni ambito verranno mostrate soluzioni integrate e avanzate di acc i e e i ia ti co l i te ra io e a c e delle altre tec olo ie CM societ del r o CM er la lavora ioe di ateriali ali vetro, ar o, etallo, plastica e compositi. Soluzioni volte a rendere i processi pi sostenibili ed effcienti anche nella produzione a lotto 1 e a ottenere prodotti personalizzati con a alit e livelli di desi se re al to No a c era o a ro o di e -

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ti s li i ce tivi di I d stria

A io s a io sar dedicato a c e ai software e servizi digitali sviluppati per accompagnare il cliente durante tutte le fasi del processo produttivo, dalla piaifca io e e ro etta io e del ro rio prodotto alla manutenzione delle sue acc i e i a rica I evide a i ovi servizi digitali abilitati dalla piattaforma IoT Maestro connect, dis o i ile a c e nella nuova versione mobile. Lo scambio co ti o di i or a io i dalla acc ina al cloud consente a SCM di fornire ai clienti un accesso tempestivo a risposte e consigli dedicati per supportare operatori e a te tori elle loro sfde e iso i di a to o ia ell so, ella atenzione e nella programmazione della acc i a e del so tware

A esto ro osito verr ri rodotta i fera una versione pienamente operativa della Digital Control Room di SCM, dove si otr sco rire co e i dati ve o o elaborati per fornire servizi di assistenza proattiva e advisory, con l'obiettivo di

ara tire co ti it rod ttiva al clie te grazie alle più evolute tecnologie digitali e all atte io e costa te del tea ervice SCM.

Al s o de tto a le o a c e MES SCM aggiornato completamente scalabile in base alle esigenze del cliente. Tra i ri ci ali va ta i, la acile co f railit delle i ter acce e la ossi ilit di itegrazione con software e servizi digitali ter i i i dota io e dal clie te aert ra c e CM sta ette do se re più al centro della propria offerta digitale ra ie ai ro ra i di art ers i svilati co so tware o se ester e Er o o ia e acilit d so so o i l s della nuova consolle eye-M, comune a tutte le acc i e CM, c e re de i a evole il lavoro dell o eratore e o re a rogrammazione modulare e una potenza di calcolo superiore.

Mi i i a io e de li s rec i di costi e ateriali e assi a e fcie a so o i vantaggi comuni di molti nuovi software del gruppo. Relativamente ai centri di laI li e wit t e i creased e a sio o lti store woode ildi s lo all , OIKO L as ee desi ed to overco e eve t e ost co le c alle es e ro st a d ade atel si ed str ct re o t e ac i e ea s very heavy elements of up to tons can be processed, as well as ver ard aterials le i ilit is a ot er e oi t, i act a o eratio o a side o t e wor iece ca e er or ed wit o eed o re ositio i , t a s to t e i ovative a is arc itect re o t e ai ac i i it rod ctivit a d recisio are ot er ri ar re ire e ts t at are t e asis o t is odel e seco d a is saw lade it allows a blade radius of an impressive mm rt er ore, t e se o a saw lade rat er t a a c ai saw a re ate ea s to wor aster a d ac ieve a etter alit A ot er adva ta e is t e a ilit to e ec te cuts from bars with a maximum thickness of 610 mm ecisive is t e ac i i strate e i d t e OIKO L , w ic co i es t e seco d saw lade it wit t e ai ac i i it t at as a diameter saw blade.

DMC System XL: built bigger to work harder wo ears a ter t e la c o DCM System XL, a to atic sa di cali rati ac i e or ti er co str ctio sector, wit its frsts t ree od les roller, ad a d cross elt its , t e ac i e as ee rt er e ric ed wit ew its t at e a le to process both top and bottom face o CL a els to wide a d t ic New eat res rese ted at ac Hol are bottom roller unit, top/bottom pad unit and “piggyback” crossbelt unit, mod les t at ca e fully combined and integrated with each other accordi to t e c sto er s rod ctio re ire e ts, o eri ver i confguration versatilit a disti ctive l s o CM ste L a d ifcatio o co o e ts a d co o parts to optimize operating costs e solid steel str ct re is co ceived to last lo a d wit sta d t e ost i te se ac i i , ra ti ero vi ratio rt er ore, t e a to atic sa di cali rati ac i e as ee develo ed to make the operator's maintenance work easy, fast and always safe. Energy saving is a e iss e t e ac i e as ee s ecifcall e i eered wit a o ti i ed desi a d tec olo ical sol tio for minimum compressed air consumption. Eve t is sol tio , as well as all CM sa di tec olo ical o er, is ai ed at improving the surface fnishing a d i crease t e val e o t e f is ed rod ct Refecti t e latest ar et tre ds i avi visi le CL walls a d a rod ct t at is as at ral as ossi le wit o t resorti to additio al s r ace treat e ts

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I evide a a c e Maestro stackwise, soluzione all'avanguardia progettata per a e tare e fcie a e rod ttivit Il sistema utilizza algoritmi all'avanguardia per analizzare e ottimizzare l'accatastamento dei pezzi durante il processo di talio a is ra, ace do i odo c e vegano posizionati strategicamente per otte ere la assi a e fcie a, rid cedo al i i o li s rec i e assi i a do la resa Novit a c e er la ordat ra con Maestro edgestore manager per la gestione centralizzata dei bordi del cliente, c e er ette di avere se re sotto controllo il loro consumo e la loro ubicazione nel magazzino, oltre alla condivisione delle informazioni con i software e i sistemi gestionali aziendali. altra rade ovit sar l o e i del ovo Technolog Center C uperfci a illasanta (MB), visita ile s ric iesta ei ior i della fera, a soli i ti da R o Mila o. Questi spazi sono stati ampliati e rinnovati per o rire a variet i a ia di tec olo -

ie o solo le sol io i erfci dedicate al f is i e elle CM di levi at ra e ressat ra, a a c e altre tec olo ie del gruppo, a completamento dei processi dei clienti.

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O t e s ect o w ic , a ll o eratio al versio o CM s i ital Cotrol Roo will e re rod ced, o eri t e c a ce to discover ow t e data is rocessed to rovide roactive a d advisor assista ce services, wit t e ai o ara teei t e clie t rod ctio co ti it t as to t e ost evolved di ital tec olo ies a d t e co sta t dedicatio o CM s ervice tea Also a i its d t is a dated CM ME so tware ll ada ta le to t e clie t s eeds o e o t e ai advata es i cl de eas co f ratio o t e i ter aces a d t e ossi ilit o i te rati wit so tware a d t ird art di ital services alread rovided t e clie t a o e i t at CM is laci i creasi l ore at t e ce tre o its di ital o er t a s to t e art ers i ro ra es develo ed wit e ter al o se so tware e ew e e M co sole or all o CM s ac i es ri s t e o s o er o o ics a d ease o se to

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a e t e o erator s wor easier It oasts od lar ro ra i a d i creased co ti ower e co o adva ta es o a lar e er o t e ro s ew so tware i cl de red ced e e dit re a d less aterial waste co led wit reater efcie c it re ard to c c ac i i ce tres a d drilli sol tio s, CM will rese t Maestro la or ot o fce a d ac i e CA CAM ro ra i I t itive a d d a ic, t is so tware tra s or s a idea i to a f is ed rod ct t a s to i telli e t a d tec olo icall adva ced ro ra i ctio s a d ore t a alread i te rated a s ro t e o fce to t e actor i a fas via a leasa t a d ast ser e erie ce Maestro active ea wall is t e ew HMI so tware dedicated to c c ac ii ce tres or ti er co str ctio It allows ic , eas a d all ro d co trol, t a s to ew ctio s s c as vis alisatio a d adva ced ser a a e e t as well as a totall re ewed ra ic i ter ace ali ed wit t at o t e latest e eratio o so tware or t e ea saw, Maestro o tiwise is t e ew c tti o ti i atio so tware or t e a ia i a el saws evelo ed or ro ra i rod ctio i t e o fce, t e so tware allows or t e a to atic e eratio o c tti dia ra s ide ti i t e est sol tio i ter s o waste, ti e a d costs ased o t e ara eters selected t e ser Also s owcasi is t e Maestro stac wise, a state o t e art sol tio desi ed to i crease e fcie c a d rod ctivit e s ste ses adva ced al orit s to a al se a d o ti ise iece stac i d ri t e ade to eas re c tti rocess, e s ri t at t e are strate icall laced to ac ieve a i e fcie tl , red ci scra s to a i i a d a i isi ret r New e tries also or ed e a di wit Maestro ed estore a a er or t e ce tralised a a e e t o clie t s ed es, w ic allows t eir co s tio to co sta tl e e t der co trol a d t eir locatio i t e ware o se, as well as s ari i or atio wit t e so tware a d t e co a a a e e t s ste s A ot er i orta t ew e tr will e t e o e i o t e ew CM erfci ec olo Ce ter i illasa ta M , w ic ca e visited d ri t e trade air, st i tes ro R o Mila o ese s aces ave ee e te ded a d oder ised to o er a wider ra e o tec olo ies ot st t e erfci sol tio s or f is i a d t e CM o es or sa di a d ressi , t also ot er ro tec olo ies, to co lete t e clie ts rocesses

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Le i ova io i tec olo ic e e di itali di CM er l edili ia i le o, co e le i citate Oi os e c ste L, sara o tra le rota o iste a c e della rossi a edi io e di le o Alle costr io i i le o CM riserver corner dedicato con presentazioni digitali e multimediali di ultima generazione, focalizzate sulle diverse esigenze produttive e applicative del settore.

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Infatti, grazie al continuo sviluppo di soluzioni avanzate e alla competenza di un team altamente specializzato SCM vuole essere art er a radi er i ro essio isti c e o era o i esto ercato, supportandoli in ogni esigenza applicativa e elle sfde costr ttive i co lesse L eve to a ra rese tato il c l i e di ercorso c e, assa do er le varie edi io i di or Hol a , a avoritomerose occasioni di scambio e networ-

i tra CM e l i tera fliera del ree building”. Un viaggio nel futuro delle costruzioni eco-sostenibili, iniziato a marzo con la prima tappa a Vilnius, e proseguito f o, a to, a I s r c A IH si av ta l o ort it di a ro o dire, in particolare, le ultime innovazioni SCM per la lavorazione di colonne, travi, pareti e altri ele e ti str tt rali, oltre c e er la levi at ra di a elli CL c e se ra non avere limiti di grandezza…

Uno scatto all'IHF di Innsbruck: nel prossimo numero l'intervista con il Product Area Manager Luciano Tagliaferri e con il Business Unit Manager dei centri di lavoro per l'edilizia in legno Tommaso Martini.

INTERNATIONAL HOLZBAU FORUM

CM too art i t e t I ter atio al Hol a or IH eld ro Noveer to ece er i I s r c A , i li e wit t e Italia ro s stro a d co sta t co it e t to t e rowt o ti er co str ctio i d str I act, t as to t e co ti o s develo e t o adva ced sol tio s a d t e e ertise o a i l s ecialised tea , CM ai s to e a all ro d art er or ro essio als o erati i t is ar et, s orti t e i ever a licatio re ire e t a d i t e ost co le co str ctio c alle es e eve t re rese ted t e c l iatio o a at t at, assi t ro t e vario s editio s o or Hol a , as ostered ero s o ort ities or e c a e a d etwor i etwee CM a d t e e tire ree ildi s l c ai A o r e i to t e t re o eco sstai a le co str ctio , w ic e a i Marc wit t e frst sto i il i s a d co ti ed all t e wa to I s r c At IH t ere was t e o ort it to lear ore a o t t e latest CM i ovatio s or t e rod ctio o col s, ea s, walls a d ot er str ct ral ele e ts, as well as t e sa di o CL a els

HMI maestro active beam&wall Operator console.

strutturalegno pagina

Un bilancio molto positivo

Il ila cio della Hol Ha dwer stato estre a e te ositivo er ei i , ra ie all elevata a f e a di clienti provenienti da Germania, Svizzera, Austria, Francia ed Europa dell'Est, ai numerosi e intensi colloqui tec ici d ra te t tti i ior i della fera, all otti a raccolta di ordi i e ersi o di alc i ac isti s o ta ei

Oltre alla presentazione di nuovi prodotti, il giro dello stand si è spesso concentrato s ro etti olto s ecifci di ovi clieti, per i quali sono state discusse le prime soluzioni.

Il dialogo si è concentrato anche sulle sinole sfde eco o ic e e tec ic e c e i clienti devono affrontare e sulle prospettive per i prossimi mesi.

Oltre alla debolezza generale dell'economia (edile), i clienti Weinig sono preoccupati anche per la carenza di manodo era alifcata, c e col isce se re più soprattutto i mestieri specializzati. Tuttavia, la maggior parte delle aziende di trasformazione è cautamente ottimista per il futuro. Molti visitatori dello stand Weinig a o a rofttato del atto c e alcuni concorrenti non erano presenti a 072 073

Norimberga per tenere colloqui particolarmente approfonditi con il team commerciale Weinig

ACQUISIZIONE DEL PORTAFOGLIO DI MACCHINE PER LA RETTIFICA DA STÄHLE-HESS ro rio all i i io della fera, Weinig ha annunciato l'acquisizione del portafoglio di levigatrici di Stähle-Hess GmbH. L'azienda di Reutlingen ha acquisito i disegni di progettazione e le competenze tecniche per la costruzione delle macchine Rotofnish, Gloria e Saturn, nonché i diritti di commercializzazione.

Le levigatrici saranno prodotte a Tauberbischofsheim a partire dal 2025 e vendute con il marchio Weinig. L'amministratore delegato regor Baumbusch ha espresso il suo entusiasmo per le nuove oppor-

CHRONICAE HH WEINIG www.weinig.it
FOCUS

tunità derivanti dall'acquisizione: «Siamo lieti di poter offrire ai nostri clienti anche la tecnologia otofnish e quindi una soluzione completa per le macchine di lavorazione per superfci perfette. Questa acquisizione rafforza la nostra posizione di fornitore leader di tecnologia nel settore della produzione di fnestre in legno e sottolinea il nostro impegno per l'innovazione e la soddisfazione dei clienti». Questo era più che evidente allo stand della fera Weinig di Norimberga, dove l'azienda ha presentato ai visitatori un'ampia gamma di innovazioni e ottimizzazioni di prodotto. L'aumento della produttività, la maggiore convenienza, la se lifca io e e l accelera io e dei processi di lavoro e la massima sicurezza sono stati gli obiettivi principali dell'azienda in tutte le gamme di prodotti

NUOVA SEGA TRASVERSALE SOTTO IL PIANO OPTICUT C 50+

La nuova OptiCut C 50+ è stata presentata in anteprima. La "sorella minore" della

OptiCut C 700+, la nuova sega trasversale sotto il piano di lavoro viene utilizzata er ta li trasversali di e i i iccoli f o a 300 mm di larghezza di taglio. Il box di aspirazione della polvere offre un migliore comportamento di aspirazione e riduce la formazione di trucioli nella macchina. L'OptiCut C 50+ è ideale per la lavorazione di tavole di specie legnose iste co e fcie te ta lio trasversale a misura. La macchina offre un elevato rado di fessi ilit , so ratt tto a do lo spazio è limitato. Una nuova caratteristica è l'altezza di lavoro standard di 900 mm per un lavoro ergonomico. Il design dell'OptiCut C 50+ è stato ottimizzato e ora si integra perfettamente con la nuova serie "Plus" (+).

NUOVO DISPOSITIVO DI IMPILAMENTO EUROSTACKER

Weinig ha presentato anche l'EuroStacker, la soluzione di transpallet pratica ed economica per l'impilamento semiautomatico, come ulteriore innova-

lcuni scatti dell olz and er , occasione per presentare moltissime gamme di prodotti einig e per diversi momenti di incontro allo stand e di convegnistica alla presenza dell amministratore delegato einig regor Baumbusch. no scatto anche della rappresentanza di einig talia, con onia aritan, in visita allo stand einig, fra udolf ar t alla sua destra esponsabile endita per la zona di reviso e Belluno, riuli enezia iulia e e ccount rentino lto dige e elmuth erretti alla sua sinistra esponsabile endita per lto dige e rentino .

www.weinig.it

di Viviana Deruto

strutturalegno pagina

zione nel settore del taglio. Con l'EuroStacker, l'operatore deve solo inserire le strisce di impilamento dopo ogni strato e il transpallet si abbassa automaticamente alla posizione successiva. Anche tutte le altre fasi di impilamento sono automatiche.

Per proteggere l'EuroStacker dagli incidenti da schiacciamento sono disponibili tre diversi sistemi di sicurezza: Safety Basic, Safety Classic e Safety Plus. In questo modo è possibile scegliere la soluzione più adatta alla propria applicazione.

PROFIMAT 50 ORA CON UNITÀ DI SMUSSATURA

A Norimberga è stata presentata per la prima volta un'unità di smussatura per la iallatrice e roflatrice rof at er la rod io e di rodotti roflati e la lavorazione di legno massiccio strutturale e legno umido.

Si posiziona automaticamente a seconda del mandrino sinistro e di quello superiore e o re a a iore fessi ilit ella lavorazione del legno massiccio strutturale in diverse dimensioni e con diversi

spessori di smusso. In combinazione con il pacchetto di controllo opzionale, è possibile posizionare larghezza e spessore con la semplice pressione di un pulsante e salvare i valori di impostazione per ottenere la migliore precisione di ripetizione possibile. Il pacchetto include il sistema di controllo Memory Plus, già collaudato nella serie Powermat.

NUOVO CONVOGLIATORE DI RITORNO PER IL CUBE 3

La Cube 3, la pialla più semplice al mondo, ha recentemente ottenuto un ottimo riscontro tra gli utenti rispetto al suo predecessore, la Cube Plus, grazie alle sue caratteristiche standard di qualità superiore e al design accattivante. Per rendere ancora più comodo l'utilizzo da parte di un solo operatore, la Cube 3 è ora dotata di un nuovo nastro di ritorno. Questo consente all'operatore di alimentare i pezzi non lavorati e di disimballare i pezzi lavorati allo stesso tempo.

Questo porta il potenziale di prestazioni della macchina a un nuovo livello. Il C e articolar e te e fcie te dal punto di vista energetico e può quindi e efciare di vari ro ra i di sovvezione per il risparmio energetico.

AUMENTO DELLE PRESTAZIONI A DUE CIFRE CON CONTUREX VARIO XS

Il centro di lavorazione CNC Conturex Vario XS di Weinig ha mostrato come la tecnologia intelligente possa essere utilizzata per ottenere un maggiore potenziale di resta io i Alla fera Hol Ha dwer è stato equipaggiato con la nuova corsa trasversale-longitudinale, in cui vengono lavorati ri a i rofli f ali e oi elli logitudinali.

Ciò comporta un aumento delle presta io i f o al La ova se e a multipezzo, in cui due pezzi vengono bloccati su una tavola e lavorati insieme, consente addirittura un aumento delle resta io i del

Ci si ifca c e ossi ile ra i ere la massima produttività e che ci sono s fcie ti riserve di resta io i er l alta stagione. 074 075

WEINIG
CHRONICAE HH
FOCUS

A VERY POSITIVE BALANCE

High turnout of customers from Germany, Switzerland, Austria, France and Eastern Europe, numerous and intense technical discussions during all days of the fair, excellent order collection and even some spontaneous purchases: the results of Holz-Handwerk were extremely positive for Weinig.

Many visitors to the Weinig stand took advantage of the fact that some competitors were not present in Nuremberg to hold particularly in-depth discussions with the Weinig sales team. In addition to the presentation of new products, the tour of the stand often focused on very specifc pro ects of current customers, for which the frst solutions were discussed. The dialogue also focused on the individual economic and technical challenges that customers face and on the prospects for the coming months. In addition to the general weakness of the (construction) economy, Weinig customers are also concerned about the shortage of skilled labor, which is increasingly affecting specialized trades in particular. However, most processors are cautiously optimistic about the future.

Acquisition of the grinding machine portfolio from Stähle-Hess

Right at the start of the fair, Weinig announced the acquisition of the sander portfolio of Stähle-Hess GmbH. The Reutlingen company acquired the design drawings and technical expertise for the construction of the Rotofnish, loria and Saturn machines as well as the marketing rights. The sanders will be produced in Tauberbischofsheim from 2025 and sold under the Weinig brand. Managing Director Gregor Baumbusch expressed his enthusiasm for the new opportunities resulting from the acquisition: «We are pleased to be able to also offer our customers the Rotofnish technology and thus a complete solution for processing machines for perfect surfaces. This acquisition strengthens our position as a leading technology provider in the wood window manufacturing industry and underlines our commitment to innovation and customer satisfaction." This was more than evident at the stand at the Weinig trade fair in Nuremberg, where the company presented visitors with a wide range of innovations and product optimizations. Increased productivity, greater convenience, simplifcation and acceleration of work processes and maximum safety have been the company's main objectives across all product ranges.

New OptiCut C 50+ undertable cross saw

The new OptiCut C 50+ has been previewed. The "little sister" of the OptiCut C 700+, the new under-table cross saw is used for cross cuts of smaller workpieces up to 300 mm cutting width. The dust extraction box offers improved suction behavior and reduces chip formation in the machine. The ptiCut C 0 is ideal for processing mixed wood species boards with effcient cross cutting to si e. The machine offers a high degree of fexibility, especially when space is limited. A new feature is the standard working height of 900 mm for ergonomic working. The design of the OptiCut C 50+ has been optimized and now integrates perfectly with the new "Plus" (+) series.

New EuroStacker stacking device

Weinig also presented the EuroStacker, the practical and economical pallet truck solution for semi-automatic stacking, as a further innovation in the cutting sector. With the EuroStacker, the operator only needs to insert the stacking strips after each layer and the pallet truck automatically lowers to the next position. All other stacking steps are also automatic. To protect the EuroStacker from crushing accidents, three different safety systems are available: Safety Basic, Safety Classic and Safety Plus. This way you can choose the most suitable solution for your application.

Profmat 50 now with chamfering unit

A chamfering unit for the rofmat 0 planer and profler for the production of profled products and the processing of structural solid wood and wet wood was presented for the frst time in Nuremberg. It automatically positions itself according to the left and upper spindle and offers greater fexibility in processing structural solid wood in different si es and with different bevel thicknesses. In combination with the optional control package, you can position width and thickness with the push of a button and save setting values to achieve the best possible repeat accuracy. The package includes the Memory Plus control system, already proven in the Powermat series.

New return conveyor for the Cube 3

The Cube 3, the world's simplest planer, has recently gained a great response from users compared to its predecessor, the Cube Plus, thanks to its superior standard features and attractive design. To make use by a single operator even more convenient, the Cube 3 is now equipped with a new return conveyor. This allows the operator to feed raw parts and unpack machined parts at the same time. This takes the machine's performance potential to a new level. The Cube 3 is particularly energy effcient and can therefore beneft from various energy saving subsidy programs.

Double-digit performance increase with Conturex Vario XS

The Conturex Vario XS CNC machining center from Weinig showed how intelligent technology can be used to achieve greater performance potential. At the Holz-Handwerk trade fair it was equipped with the new transverse-longitudinal stroke, in which the fnal profles are processed frst and then the longitudinal ones. This results in a performance increase of up to . The new multi-piece sequence, in which two pieces are clamped onto a table and machined together, even allows for a 20 increase in performance. This means that maximum productivity can be achieved and that there are suffcient performance reserves for the peak season.

INDEX

STRUTTURALEGNO

MARZO 2024

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Via Marie Curie, 15

39100 Bolzano

tel +39/0471 823630 • fax +39/0471 812415 info@hundegger.it - amministrazione@hundegger.it www.hundegger.de

Già da molti anni, l'azienda Hundegger è leader di mercato nel settore dei centri di taglio CNC con una quota di mercato che supera il 90 percento.

Le macchine universali e flessibili vengono utilizzate per tutte le parti in legno di carpenteria, lavorazioni, costruzioni con telai in legno, costruzioni a tronchi d'albero, costruzioni prefabbricate, fino alla produzione di attrezzi per parco giochi.

Innovativa - competente - orientata al cliente.

Per mezzo della loro struttura modulare, le macchine CNC possono essere adattate rapidamente e perfettamente alle specifiche richieste del cliente. L'alta precisione e qualità degli impianti completamente automatici incrementano il rendimento e la competitività di un'azienda di carpenteria in legnodalle piccole alle grandi imprese.

tecnologie

PRIBO s.r.l.

Via Galizia, 12

38087 SELLA GIUDICARIE (Trento) tel +39/0465 901945 - fax +39/0465 901959 info@pribo.it - www.pribo.it

Progettazione e fornitura macchine e impianti per la lavorazione del legno.

Scortecciatrici - Decatastatori - Accatastatori. Tecnologie per segheria – Piallatrici per legno rotondo – Vasche per immersione per pacchi/tavole – Rusticatrici – Macchine per la produzione di truciolo per lettiere di animali – Macinatori per scarti –Canali vibranti – Tavoli di montaggio per pareti in legno.

ADLER Italia s.r.l.

Via per Marco, 12/D

38068 Rovereto (Trento)

telefono +39/0464 425308 - fax +39/0464 480957

info@adler-italia.it - www.adler-italia.it

Con 630 dipendenti, ADLER è il principale produttore austriaco di vernici, pitture e protettivi per il legno. Fondata nel 1934, l'azienda a conduzione familiare rifornisce ogni anno con 21.000 tonnellate di vernice clienti in oltre 30 paesi in tutto il mondo. È inoltre la prima azienda del settore ad essere 100% neutrale per il clima dal 2018. In più, ha ridotto al minimo il suo impatto ambientale attraverso diverse misure: compensa le emissioni residue inevitabili con certificati di protezione del clima riconosciuti e contribuisce al finanziamento di nuovi progetti di protezione del clima.

▼ VERNICI PER LEGNO▼

La Fiera delle Costruzioni progettazione, edilizia, impianti

BOLOGNA

9/12 ottobre 2024

SAIE È UN NUOVO SAIE: la fiera non dimentica il passato e guarda al futuro già oggi presente. L'occasione in cui la community delle costruzioni si incontra trovando ispirazione sulle più recenti novità proposte dalle aziende protagoniste del mercato.

Settori espositivi: Progettazione e Digitalizzazione, Edilizia, Impianti, Servizi

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I numeri dell'ultima edizione di SAIE Bologna 2022

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