Vroom Italia #302

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ANNO XXVI - MENSILE - OTTOBRE 2014 - N° 302 - 4,00 Euro (Italy only)

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KARTING, EMOZIONE E PASSIONE

Ecco nei particolari come si aggirava la regola in KFJ per andare forte quanto un KF!

W E I V Come si guida sul circuito di Viterbo sede del Trofeo Nazionale Csai 2014

E R P

! E R O I L G I M L I A C N I V E H C E … NALE D'ITALIA A K ARTING NAZIO IN G IO E A R IV V P U IL C TA K O EN R MEGLIO RAPPRES A SIENA LA FINA

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18 MOTORI IRREGOLARI IN KFJ A PFI QUEI FORI DA COLMARE 72 COME SI GUIDA A VITERBO SULLA ORME DEGLI UFFICIALI 84 MAD56 PER DISTINGUERSI DA PILOTI 88 VINTAGE HISTORIC MASTER & BRITISH HISTORIC KART CLUB GARAGE

Direttore Responsabile

GIULIANO CIUCCI GIULIANI cggiuliano@vroom.it Vicedirettore FABINA GAVILLUCCI fgavillucci@vroom.it

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78 LA FLUIDODINAMICA E I KART-II P. COME RESPIRA UN MOTORE

Redazione WALTER GUCCI wgucci@vroom.it

GARE

Contenuti Speciali Michele Aglieri vroomama@vroom.it Glenda Cappello vroomkids@vroom.it Maurizio Voltini mvoltini@vroom.it

CAMPIONATO EUROPEO KF/KFJ 22 PF INTERNATIONAL (UK), 4a PROVA

Hanno Collaborato N. Brancher, E. Brigatti, C. C. Giuliani, E. DeCiren, FM Press, L. Garatti, D. Ghinassi, S. Marinucci, L. Miraglia, F. Morandi, Motorsport XL, D. Pastanella, A.Pepe, A. Usai.

TROFEI DI MARCA 30 ROK CUP ITALIA - FINALE NAZIONALE A SIENA 66 PGK-Z INTERNATIONAL CHAMPIONSHIP - 4a prova TROFEI NAZIONALI / REGIONALI 36 KARTSPORT CIRCUIT, CHIGNOLO 9a prova 40 ENDURANCE: 6 ORE A VIVERONE 42 UPN: CUP RACE LAZIO LATINA 8a prova CUP RACE UMA A L’AQUILA - 7a prova CUP RACE CAM PARADISO - 6a prova 48 TROFEO LE CONT, PISTA VERDE- 9a prova 52 TROFEO LE VIE DEL VINO A ORTONA 54 TROFEO RADIO STUDIO DELTA A CERVIA 56 CAMPIONATO TRIVENETO - ALBERONE 7a prova 58 CAMP. REG CSAI CITTADINI, ALCAMO 6 a prova 60 CAMP. REG SICILIA, VITTORIA - 8 a PROVA RUBRICHE 6 GALLERY Le immagini che parlano 10 VROOMAMA Dove osano i grandi 12 MONDOKART News & Anteprime 62 VROOMBOX Le Corse in Cifre 70 VROOMKIDS Talento, questo sconosciuto II 94 FITNESS La capacità di reazione 97 CALENDARIO GARE

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MOTORI IRREGOLARI IN KFJ A PFI

Ecco come una particolare lavorazione della testata consentiva di aggirare la regola sulla capacità minima di 14cc nella camera di combustione

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Segreteria di Redazione Segreteria Abbonamenti FABINA GAVILLUCCI fgavillucci@vroom.it Costo abbonamento x 12 copie 40 Euro Italia 108 Euro Europa 144 Resto del Mondo (no Australia) Stampa: Rotopress International S.r.l. per conto di Grafiche Professionali Roma Srl Distribuzione: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” SpA Via Bettola, 18-20092 Cinisello Balsamo (MI) Registrazione al Tribunale di Latina n. 489 del 01-04-1989 © Copyright 2001 - Tutti i diritti riservati La riproduzione di illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della casa editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nelle loro riproduzione sulla rivista. Tutte le pubblicazioni su Vroom avvengono senza eventuali protezioni di brevetti d’invenzione; inoltre, i nomi delle merci coperti da eventuale marchio registrato, vengono utilizzati senza tenerne conto.


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CIK-FIA CAMPIONATO EUROPEO KF-KFJ

GARA

PF INTERNATIONAL (UK), 30-31 AGOSTO – 4a PROVA

La kermesse continentale non poteva trovare migliore location per assegnare il titolo della KF e KFJ. E il circuito di PFI ancora una volta si è dimostrato tra i più spettacolari e tecnici del circus. Non è un caso che a conquistare l’ambito traguardosiano stati due paladini di scuola britannica, Callum Ilott (KF) ed Enaam Ahmed (KFJ) che si sono tolti la soddisfazione di primeggiare anche in questa quarta e decisiva prova. Successo che attesta ancora una volta la validità propedeutica delle competizioni Cadetti d’Oltremanica. TESTO E FOTO D.PASTANELLA

KF CHAMPIONSHIP STANDING AFTER PFI (GBR) P 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

N 106 103 120 119 129 132 115 104 121 127

Driver Ilott, Callum Nielsen, Nicklas Norris, Lando Joyner, Tom Kari, Niko Lorandi, Alessio Hiltbrand, Pedro Tiene, Felice Van Leeuwen, M. Aubry, Gabriel

Nat Ita QH Ita F ESP QH ESP F SWE QH GBR 9 25 (3) 0 10 DNK 7 (9) 8 20 (7) GBR 10 16 7 11 9 GBR 0 (6) 6 25 0 FIN 0 20 9 13 6 ITA 6 0 2 16 0 ESP 8 11 0 5 0 ITA 5 13 10 9 0 NLD 0 10 0 0 4 FRA 0 8 0 0 0

SWE F GBR QH GBR F PoINtS 20 10 25 99 25 9 20 89 0 (1) 11 64 16 4 8 59 0 0 7 55 13 0 16 53 (5) 5 13 42 0 2 0 39 11 6 0 31 9 0 9 26

11 102 Basz, Karol pt. 26; 12 155 Besancenez, Paolo pt. 24; 13 163 Janker, Hannes pt. 23; 14 123 Daruvala, Jehan pt. 19; 15 117 Darras, Julien pt. 16; 16 167 Hodgson, Oliver pt. 13; 17 124 Sitnikov, Nikita pt. 11; 18 109 Norris, Oliver pt. 9; 19 107 Maestranzi, Marco pt. 8; 20 113 Dabski, Karol pt. 8; 21 168 Lundgaard, Daniel pt. 7; 22 116 Rossel, Kevin pt. 6; 23 133 Mazepin, Nikita pt. 5; 24 130 Lundqvist, Linus pt. 5; 25 101 Moilanen, Aatu pt. 4; 26 148 Cristofaro, Nick pt. 3; 27 105 Stupenkov, Egor pt. 1; 28 128 Marcu, Dionisios pt. 1; 29 131 Haapalainen, Tuomas pt. 1; 30 122 Pulcini, Leonardo pt. 1; 31 156 Xia, Yifan pt. 1; 32 110 Tujula, Tuomas pt. 0; 33 146 Okada, Takuya pt. 0; 34 160 Heinonen, Johannes pt. 0

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RULE


BRITANNIA Enaam Ahmed (dx) e Callum Ilott rappresentano il futuro della scuola motoristica britannica... ma non sono i soli! Tanti i talenti inglesi che hanno ravvivato le competizioni europee, a partire da Lando Norris, Dan Ticktum, Max Fewtrell e il campione del mondo in carica Tom Joyner. Grazie a loro il Regno Unito è il faro di riferimento del movimento kartistico internazionale.

Manifestazione quasi perfetta – e sottolineiamo quasi – perché fino alla giornata decisiva non si è parlato d’altro che della squalifica dalla competizione del pilota KFJ n°499, il motore del quale è stato trovato con un sistema per aggirare la misurazione della camera di combustione. Una scoperta per certi versi anche fortuita (sebbene vi fosse già qualche fondato sospetto sul preparatore avvezzo a tali furberie) di cui trattiamo più approfonditamente a parte e che comunque, col fatto stesso di essere stata rivelata, ha dato più credibilità al già prestigioso appuntamento. Infatti dopo le qualifiche sono spariti tutti i motori irregolari e così si è avuta la certezza che a PFI abbia vinto il binomio kart-pilota realmente più forte. Confermando l’europeo CIK quale massima espressione agonistica per giovani kartisti. Se da un lato appare sacrosanta la squalifica, e sicuramente si auspica massima severità da parte dell'autorità sportiva internazionale nel giudicare simili irregolarità, tale scoperta è servita anche per riaccreditare la manifestazione continentale CIK FIA e di conseguenza il mondiale in programma il 21 di settembre a Essay (F). A ravvivare l’ampio paddock del Paul Fletcher International (certamente poco eclatante nell’occasione causa lo scarno numero di partecipanti all'europeo: circa 50 presenze in ciascuna categoria) ci hanno pensato le vecchie glorie dei kart storici del British Historic Kart Club con oltre 30 mezzi che hanno fatto la storia, e la gloria di questo sport. Hospitality e dimostrazioni in pista che hanno sicuramente arricchito la manifestazione.

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ROK CUP ITALIA

CIRCUITO INTERNAZIONA DI SIENA, 14 SETTEMBRE 2014

Rok Cup regina d’Italia

INTRODUZIONE W.GUCCI UFF STAMPA E FOTO OTK M&C - FG

L

a tappa finale della Rok Cup Italia disputatasi a Siena in un weekend tipicamente estivo si conferma la manifestazione che meglio accentra la migliore espressione del vivaio karting nazionale. Un evento tra i più seguiti grazie alla promozione attuata dalla Vortex nelle diverse Aree lungo lo Stivale. Il comparto che si è creato è il più rinomato a livello nazionale e anche i nomi scesi in pista

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qualificano la manifestazione come la più rappresentativa nel panorama agonistico italiano. Circa 160 piloti partecipanti suddivisi tra le 5 categorie ben rappresentate con la Mini Rok promossa classe regina con 57 iscritti.

LE GARE MINI ROK. MARSEGLIA DOMINA La graduatoria dei tempi racchiude in un solo secondo e tre decimi la bellezza di cinquantasette piloti! Con queste premesse le manche si sono rivelate Mini Rok. Leonardo Marseglia


Super Rok Vantini

Mini Rok Start

I CAMPIONI ROK 2014: LEONARDO MARSEGLIA, DOMENICO CICOGNINI, DANILO ALBANESE, RICCARDO CINTI E GIANMARCO ERCOLI

insidiose per tutti. Musto, Michelotto, De Sanctis, Fusco e Serravalle, sono stati capaci di vincerne due a testa. La prefinale è risultata decisiva per delineare i papabili alla vittoria finale. Su tutti Marseglia. Subito dietro Musto, buon secondo, il grintoso Bogdanov e due protagonisti di tutta la stagione Gori e Limena. La prefinale è stata caratterizzata da una neutralizzazione al quarto giro, con lo “Slow” che ha innescato un episodio controverso. “Skeed” è stato pizzicato in fallo dalla direzione di gara, avendo recuperato posizioni durante lo “Slow” subendo la

logica sanzione, alla quale il concorrente ha opposto reclamo. Così la classifica è stata posta sub judice, in attesa dell’appello. In finale Leonardo Marseglia è il pilota da battere. Il pugliese sfila in testa tirandosi dietro Musto e Bogdanov. Quest’ultimo sembra il più motivato e insidioso per il battistrada mettendo in pratica le sue intenzioni e passando al comando con una certa determinazione. Marseglia non si

scompone e al momento opportuno rimette in riga il temibile Bogdanov e mette giù il piede del gas. Alle spalle del battistrada si fanno strada Fusco e il folletto Cecchi, che se la vedono con Skeed, Michelotto Limena, Serravalle, De Sanctis e Pizzi. I sorpassi non mancano e il divertimento è garantito. Il finale di gara è piuttosto monotono per il leader Marseglia, il quale amministra gli oltre tre secondi di vantaggio. Più

intensa è la bagarre per il podio così pure per le posizioni a seguire. Fusco ha la meglio su “Skeed” e Cecchi, al culmine di una bella rimonta, si prende il podio ai danni di Michelotto e Pizzi. Decisamente da dimenticare è stata la corsa del campione internazionale in carica Abrusci, rimasto attardato nelle sportellate dei primi giri della finale e scivolato a metà gruppo. JUNIOR ROK. CICOGNINI VINCE E CONVINCE Dopo aver siglato la pole in soli tre giri Cicognini, il favorito della vigilia, vince entrambe le manche, Rok Giuseppe Gaglianò

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come si guida

CIRCUITO INTERNAZIONALE DI VITERBO

SULLE ORME DEGLI UFFICIALI COME SI GUIDA SUL CIRCUITO INTERNAZIONALE DI VITERBO, SEDE DEL TROFEO NAZIONALE CSAI DI QUEST’ANNO DI NICOLA BRANCHER

Per i kartisti “normali” delle categorie nazionali, dopo quasi una stagione di gare a livello regionale e possibilmente non troppo distanti da casa, arriva sempre il momento della “tentazione”: quella di partecipare alla gara titolata clou della propria categoria. Un’occasione particolarmente appetibile con il Trofeo Nazionale Csai, che decretando il top driver italiano su prova unica diventa molto praticabile anche dal punto di vista economico, soprattutto in relazione al corrispettivo: oltre al titolo, che comunque va a un pilota solo per categoria, c’è l’indubbia soddisfazione/curiosità di vedere a che livello ci si possa porre sul piano

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nazionale, e non solo con i piloti “del vicinato”. Per questo molti si lasciano blandire facilmente da questa opportunità, e in questo caso non è poi così male cedere alle tentazioni. Restano però le difficoltà di andare a correre su un tracciato distante e magari sconosciuto, per non parlare di tanti dubbi che ti possono arrivare ad affollare la mente prima della gara, fra i “se”, i “ma” e i “come”.

PREPARAZIONE ALL’EVENTO

Alle 2 del mattino qualcuno di sicuro è ancora al capannone o nel garage di casa, sta riprendendo da mille angolature tutte le domande che gli si sono affollate in testa, soppesato

ogni singola questione tenendola tra le mani, accarezzandola, con il piacere che solo il parlare delle nostre passioni vere ci può regalare. La possibilità di partecipare a quella gara importante è germogliata come spinta da vita propria all’interno del team, si sono detti che forse è l’occasione giusta, l’anno giusto, si sentono preparati, tecnicamente e fisicamente a posto. In quella magica nottata cominciano a chiedersi se bastano un telaio e una scocca di ricambio o due telai completi sono indispensabili, come fare con l’unico motore che hanno a disposizione (non è pensabile andare a correre a cinquecento chilometri da casa e dover rientrare dopo qualche


giro perché si è grippato o perché si è storto un fusello), cominciano carta e penna a fare i conti di quanto gli costerà un’esperienza di questo tipo e realizzano abbastanza presto che probabilmente sarà un’emozione difficile da ripetere in futuro. I giorni poi scorrono via veloci tra serate passate dal preparatore di turno, fine settimana dedicati a tirare a lustro telai e materiale, pizze tra amici durante le quali ognuno proietta e riproietta il suo personalissimo film. Alla fine il fatidico giorno arriva, il furgone è stipato fino all’inverosimile e il foglio con l’interminabile lista di quello che serve o potrebbe servire riposa finalmente su un ripiano dell’officina,

si parte. Saranno in ogni caso anche al di là del semplice risultato sportivo giornate in pista indimenticabili, un’esperienza da condividere per sempre. Ad ogni gara a livello Nazionale aperta ai piloti amatoriali questa storia si ripete, i capannoni e le piccole officine cambiano, cambiano le marche di telai e motori ma non la passione di chi ci prova, di chi almeno per una volta vuole assaporare il gusto del grande palcoscenico, di chi si vuole misurare ad un livello più alto. Vroom da sempre sostiene e vive di questa stessa voglia di competere e vuole continuare come fatto anche in passato, a dare un piccolo ma

significativo contributo ai piloti e team che si apprestano a gareggiare su piste non conosciute perché lontane da casa, con la pubblicazione dei tracciati gara, completi di un buon numero di indicazioni che solo piloti esperti e gran conoscitori della pista possono dare. Il Trofeo Nazionale Prodriver quest’anno si terrà dal 7 al 9 novembre sul circuito Internazionale di Viterbo. Abbiamo chiesto ad Alessandro Giulietti (Campione italiano KZ2 2012/2013) e a Marco Maestranzi (vice campione italiano KF2 nel 2013) cosa pensano del tracciato di Viterbo e come si guida, passando dalle traiettorie ideali ai cambi marcia. Ecco quello che ne è uscito.

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garage

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LA FLUIDODINAMICA E I KART – 2a PUNTATA


COME RESPIRA UN MOTORE IN QUESTA SECONDA FASE IN CUI TRATTIAMO DI FLUIDODINAMICA, VEDIAMO QUALI SONO I FENOMENI COINVOLTI NELL’AMMISSIONE DI ARIA DENTRO AL NOSTRO PROPULSORE a cura di Maurizio Voltini Nella puntata iniziale della nostra trattazione della fluidodinamica - pubblicata su Vroom di settembre abbiamo visto come a richiamare aria all’interno del motore (di qualsiasi motore) sia la differenza di pressione che si crea fra l’esterno e l’interno grazie al movimento del pistone, ovviamente coadiuvato da una serie di passaggi, valvole e così via. Abbiamo anche rimarcato come il concetto base da tener sempre presente, quando vogliamo maggior resa dal nostro propulsore, è che più aria entra nel motore e quindi più benzina possiamo mischiare (miscelare) ad essa, più potenza otteniamo. È uno dei principi base del motorismo da corsa e della preparazione. Ora, detto ciò, è anche abbastanza evidente (ma comunque lo rimarchiamo) che per far affluire tutta quest’aria al motore - parlavamo di 30 litri al secondo per un 125 cc che gira sopra i 14mila giri, ricordate? - occorra uno specifico condotto: quello d’aspirazione. Che viene solitamente “corredato” di un sistema di ammissione (lamelle o altro), di un carburatore o comunque di un organo che faccia da acceleratore, nonché di un filtro dell’aria (ormai sono generalizzati anche fra i motori da competizione) che nel caso dei kart ha pure il compito di silenziare il rumore prodotto all’aspirazione.

UN FLUSSO TRAVAGLIATO

Già da quanto abbiamo appena scritto, diventa evidente anche a chi non sia ferrato in ingegneria come si tratti di un sistema che può raggiungere una certa complessità. E pur senza andare ad analizzare in modo più specifico e approfondito i All’interno di un motore a 2 tempi vi sono svariati condotti, ma il più importante è probabilmente quello di aspirazione, visto che se non entra aria a sufficienza poi non c’è più nulla da fare. Il condotto di aspirazione necessita di valvole che consentano la giusta ammissione, come quelle a lamelle, ma anche una conformazione il più possibile lineare o quantomeno “addolcita”: ecco il motivo della presenza dei diffusori all’interno del pacco lamellare.

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P R I M O

P I A N O

M A D

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Per distinguersi da piloti Visita e analisi alla mad56, azienda trentina che cura la personalizzazione dei caschi e delle livree di kartisti e mezzi TESTO DI N. BRANCHER - FOTO D. PASTANELLA

È

ormai appurato che un bel casco non migliora le prestazioni, ma sono in pochi ormai i piloti che non ricorrono alle cure dei professionisti del settore per farsi personalizzare il proprio “elmo”. Nell’era dell’apparire non potrebbe essere altrimenti e poi non neghiamolo, anche nel mascolino sport del motore l’occhio vuole la sua parte. Ogni pilota desidera distinguersi, alla ricerca di quel tratto di originalità e unicità che è un po’ nel DNA di ognuno di noi. Livree dei kart e dei caschi, tute personalizzate, adesivi e pubblicità degli sponsor, tutto contribuisce a migliorare lo spettacolo per la propria soddisfazione e per chi guarda.

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La mad 56 è una delle aziende che operano in questo settore. Siamo andati a visitare la factory in cui vengono aerografati i caschi per dare un’occhiata dall’interno a questo mondo spettacolare che colora sogni e ambizioni.

Ho deciso di aprirla in seguito ad una discussione nel mio vecchio e primo posto di lavoro: prima facevo il grafico pubblicitario, ma poi mi sono tuffato in questa esperienza da imprenditore anche grazie al sostegno della mia famiglia.

Vroom: siamo abituati a vederti sulle piste in veste di pilota di successo, basti ricordare il titolo italiano Prodriver nel 2010 e il titolo di Vicecampione italiano KZ2 nel 2013, oggi invece siamo qui a visitare la tua azienda, quando e perché nasce la mad56? Massimo Dante: La mad56 nasce il 2 gennaio 2012 nella città di Rovereto (TN).

Vroom: E l’idea per il progetto? Massimo Dante: Coltivo questa passione da quand’ero piccolo, da quando in particolare ho iniziato a correre con il kart nel 2000. La prima cosa che guardavo quando arrivavo in pista era il casco dei vari piloti. Su tutte le riviste di settore il casco era la mia prima cosa da focalizzare: conoscevo il casco di ogni singolo pilota, dai campioni del mondo


SIAMO ANDATI A VISITARE LA FACTORY IN CUI VENGONO AEROGRAFATI I CASCHI PER DARE UN'OCCHIATA DALL'INTERNO A QUESTO MONDO SPETTACOLARE CHE COLORA SOGNI E AMBIZIONI.

http://www.mad56.it

ai piloti delle gare regionali. Alla mad56 si verniciano caschi nuovi ed usati, da quelli da snowboard a quelli da bici fino ai caschi da kart, formula e moto. Si realizzano anche kit adesivi per le carene da kart di tutte le marche. Moltissimi guardando un casco finito si chiedono come si possa arrivare ad un prodotto così complesso: proviamo con Dante a dare un’idea delle varie fasi relative alla “produzione”.

PRIMA FASE Come prima fase bisogna capire quale è la richiesta del cliente interagendo

direttamente per comprendere le esigenze nel dettaglio e per poi iniziare a fare un primo disegno al computer, nel quale dovranno essere realizzati i tratti di base del casco e la scelta dei colori da utilizzare. Solitamente si realizzano almeno 2 o 3 disegni prima di arrivare a quello definitivo: a questo punto, quando il cliente conferma la bozza, si inizia con la realizzazione vera e propria.

PROCEDURE PER LA VERNICIATURA. Si parte smontando tutto quello che è possibile (le guarnizioni, la visiera ed eventuali adesivi). Si passa poi alla carteggiatura della calotta (casco) per far

Massimo Dante: trentino, si specializza prima nel settore grafico pubblicitario e da alcuni anni anni combina la passione e la conoscenza diretta del mondo karting con il talento per la verniciatura dei caschi.

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6째 HISTORIC MASTER GO KART ALA (TN) 6 SETTEMBRE 2014

L'universo vintage non delude mai. Dall'Italia al Regno Unito, un unico filo conduttore: la passione. In questa pagine, la rassegna dell'Historic Master di Ala e dell'evento organizzato dalla BHKC a supporto del campionato europeo KF-KFJ a PFI. In apertura, uno stupendo esemplare di Deavinson Sprint/Parilla TT27 dell'87.

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H I S T O R I C M A S T E R

TALIAN H TI

O IST

RIC

RIECCOCI ALL'ANNUALE APPUNTAMENTO CON HISTORIC MASTER GO KART , LA PRIMA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA IN ITALIA E RISERVATA AI KART STORICI DALLE ORIGINI FINO AL COMPIMENTO DEL 20° ANNO.

THE FIRS

“GO”- KART

GO-KART CLUB

La kermesse voluta fin dal 2009 dal Musical Watch Veteran Car Club di Brescia, club federato ASI, è giunta ormai alla 6^ edizione, svoltasi anche quest'anno sul tecnicissimo kartodromo di Ala in provincia di Trento. Come sempre l'entusiasmo e la passione che anima i partecipanti è palpabile fin dall'apertura dei cancelli del circuito, alle 7 del mattino. Già dalle prime luci dell'alba, lunghe file di camper officina, carrelli, piccoli autocarri e automobili, stazionano davanti all'ingresso della pista nella frenetica attesa di poter andare a “prender posto” all'interno dell'area paddock. Alle 08:00 puntuali come un orologio svizzero (non sarebbero gli impiegati del Musical Watch!!!) l'efficiente segreteria

del MWVCC con Fabio e Claudia inizia a esporre il calendario e gli orari delle batterie, distribuendo ai partecipanti la bella borsa del Club con all'interno il programma, i numeri di gara e il rituale gadget dell'edizione 2014. Mentre tutti si apprestano a finire di montare le proprie “officine”, già si sentono i primi ruggiti dei motori che, come noto per la maggior parte sono senza silenziatore. Il metallico sibilo dei vecchi bicilindrici Rumi si mescola con il sordi ruggiti dei coetanei Bultaco e BM o dei più recenti Sachs e Rotax. In una zona del paddock, dove Giorgio Carini si è piazzato con tutta la sua scuderia, ad un certo punto si sente un particolare rumore che nonostante sia smorzato dai silenziatori, non dà adito ad alcun dubbio: Giorgo assistito dal suo vecchio meccanico Battista

Cesareni, ha acceso i bicilindrici MBA-Morbidelli, favolosi motorimontati sui telai Kalì,Tony, Allkart, daranno poi spettacolo portati in pista da eccellenti piloti quali Marcello Zazzaroni, Luigi Bizzarri nonché dallo stesso Giorgio Carini. Nell'angolo dei box più vicino all'ingresso della pista, hanno preso posto tutti gli amici bresciani del registro storico Tony Kart capeggiati da Giovanbattista Fantini, meccanico della Tony Kart ai tempi del fondatore Antonio Bosio. Qui abbiamo incontrato Ulisse Ider e

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fitness Messa a punto del pilota – 12 puntata

CAPACITÀ DI REAZIONE

La capacità di reazione rappresenta una delle chiavi che portano al successo in diverse discipline sportive. Anche per gli sport motoristici vale il medesimo assunto. In ogni competizione viene promossa la velocità di reazione massima del conducente. L’MXL mostra quanto sia importante la capacità di reazione di un pilota e come sia possibile ottimizzarla. Testo Andreas Friedrich | Foto Pirelli, www.kartfoto.de | Fonti Schnabel, G., Harre, D. & Borde A. (1997). Trainingswissenschaft, Weineck, J. (2000). Optimales Training.

Per capacità di reazione, secondo Meinel/Schnabel (1987, 251) si intende la capacità di dare avvio, in seguito ad un segnale, ad un’azione motoria a breve termine e di eseguirla in maniera rapida. è pertanto necessario reagire al momento più opportuno e con una velocità adeguata alla situazione, ove la velocità massima risulta essere, perlopiù, quella ottimale. La velocità di reazione è di fondamentale importanza in tutti gli aspetti della nostra

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esistenza: nella vita di tutti i giorni, nel mondo del lavoro e nelle competenze sportive. Per velocità di reazione si intende la capacità di rispondere in tempi brevi ad uno stimolo (o ad una informazione). è necessario prestare attenzione, mentre si considera la velocità di reazione, anche al periodo di latenza, al tempo di reazione e alla capacità di anticipazione. In generale, per periodo di latenza si intende il tempo che intercorre dall’immissione di uno

stimolo ad un determinato organo o sistema di organi, alla prima reazione misurabile (elettrica, meccanica, o altre) da parte dell’organo stimolato. La durata del tempo di latenza è determinata dalla velocità di conduzione del nervo e dal ritardo nella eccitazione durante il passaggio attraverso la piastra terminale motrice, ovvero dalla durata dei processi biochimici. Il tempo di reazione è l’indicatore del grado di velocità di reazione (VILKNER


1977, p. 517f.; GROSSER 1991, p. 92). Il tempo di reazione è il tempo che va dall’impostazione di uno stimolo sensoriale all’inizio della reazione arbitraria. Tali prime reazioni sono, ad es. lo start nelle discipline come l’atletica leggera, o il tempo di partenza negli sport su due ruote, ovvero la pressione sul blocco di partenza o sul pedale. Negli sport motoristici si tratta soprattutto dello start. Nel tempo di reazione è coinvolta la fase di contrazione isometrica di un’espressione dinamica di potenza, ovvero il tempo necessario alla tensione della struttura muscolare. La durata di tali processi va da 0,004 a 0,01 secondi ed è influenzata dalla natura dello stimolo e dal tipologia di muscolo, nonché dalla temperatura corporea, dal grado di affaticamento e dalle capacità di concentrazione e di anticipazione dello sportivo. Il tempo di reazione è suddiviso in cinque fasi (ZACIORSKIJ 1968, p. 52): Fase 1: Presenza di eccitazione dei recettori Fase 2: Trasferimento dell’eccitazione al sistema nervoso centrale (SNC)

Fase 3: Transizione dello stimolo alle reti nervose e formazione di un segnale effettore Fase 4: Ingresso del segnale dal SNC al muscolo Fase 5: Stimolazione del muscolo e insorgere di una prima attività mioelettrica. A seconda del tipo di informazioni e del corrispettivo sistema di analisi, è possibile considerare quindi i seguenti fattori: V elocità di reazione ad informazioni ottiche, come ad es. negli sport motoristici. V elocità di reazione ad informazioni acustiche V elocità di reazione ad informazioni tattili V elocità di reazione ad informazioni cinestetiche.

è necessario operare una distinzione tra Reazioni semplici e Reazioni di scelta (o reazioni complesse). Le reazioni semplici sono caratterizzate dal fatto di essere la risposta data dallo sportivo ad un segnale noto in precedenza, mediante

un movimento consolidato. Esse sono determinate principalmente da processi ereditari dominanti, e pertanto non possono essere allenate. Esempi tipici di reazioni semplici possono essere lo start in seguito ad un segnale acustico (ad es. nel canottaggio, nell’atletica leggera, nel nuoto) oppure ad un segnale ottico (ad es. negli sport motoristici). A seconda del tipo di informazione ricevuta, la durata della reazione semplice è diversa. In ogni caso risulta essere necessario inserire un’adeguata formazione della reazione nei programmi regolari di allenamento, al fine di poter raggiungere il massimo dell’efficienza. La capacità di reazione non è importante solo nella F1. Anche nel karting la reazione più veloce nello start, nel cambio, nello sterzo e nello scarto risulta essere decisiva.

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