ANNO XXVI - MENSILE - gIugNO 2014 - N°298 - 4,00 Euro (Italy only)
KARTING, EMOZIONE E PASSIONE
GaraGe
La cik vara i nuovi paraurti contro i tamponamenti
Non c'è solo la F1
W E I
Le categorie aLternative
ieri oggi
domani
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE
V E
R P
paul di resta
Alonso in kArt A MigliArino
foto: d. pastanella
Il Set Up del Black Star e del road reBel crG
ANticipo regolAmeNti 2015
editoriale di giuliano ciucci giuliani Joe, sebbene non amasse la notorietà, era già un personaggio a certi livelli dell’ambiente motoristico di auto, moto e kart. Siamo entrati in contatto grazie a Pierluigi Mancini che collaborava con me nella realizzazione di servizi sulla tecnica del kart. Io e Joe, ci siamo stretti la mano per la prima volta nel 2009 dopo numerosi dialoghi telefonici e altrettanta corrispondenza email. Ci eravamo già detti abbastanza prima di quell’incontro – a cui poi ne sono seguiti altri – per capire che la nostra visione sul mondo viaggiava sullo stesso binario. E, in particolare, ci siamo ritrovati nel momento in cui la sua cognizione sulla meccanica legava con la mia linea editoriale. E così è decollata una serie di servizi tra i più significativi che Vroom abbia mai pubblicato. Vuoi perché Joe ha fatto subito intendere la sua preparazione sull’argomento, su come il motore prescinde da un registro o una specifica configurazione, ma allo stesso tempo in quei servizi venivano trasmessi dei messaggi eloquenti su come, attuando determinate scelte, ogni praticante avrebbe beneficiato e trovato maggiore soddisfazione da questa disciplina motoristica. Joe avrebbe voluto insegnare ai ragazzi, anche a quelli che frequentavano la facoltà di ingegneria meccanica, come arrivare a trovare la soluzione per migliorare la prestazione del motore. Eravamo così giunti a decidere che sarebbe stato opportuno realizzare una pubblicazione mirata a questo obiettivo. Non ci eravamo dati una scadenza. L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato in pista a Sarno, giovedì 20 marzo, passeggiando nel paddock insieme a Kiki, l’inseparabile bullterrier. Abbiamo parlato a lungo del nostro rapporto e del perché ci siamo allontanati per circa 1 anno. Un’incomprensione, poi fortunatamente chiarita. Perché per Joe l’aspetto più importante era il rapporto umano. E proprio nel rispetto di questa amicizia che io avevo male interpretato un suo desiderio. Ci siamo risentiti per futili motivi, via telefono. Fino a quando mi è giunto domenica sera un messaggio: Joe se n’era andato. Ancora non ho metabolizzato quanto è successo, è un po’ tutto irreale, come un incubo. Anche quando sono entrato nella chiesa di S.S. Maria Assunta, a Posillipo. Anche quando Kiki si è fatta sentire, irrompendo nell’ultimo applauso a Joe. L’impressione che Joe non era lì, tantomeno nella bara, era tangibile, almeno per me. È comparso come solo un extraterrestre sà fare (e non è un caso la denominazione della sua officina: Alien Engineering), per lasciare un segno come solo una persona eccezionale sà fare, trasmettendo quella ricchezza d’animo difficile da individuare in noi poveri mortali. E la tua espressione nel momento in cui mi hai scorto all’uscita della Chiesa mi ha sollevato convincendomi che Joe era solo di passaggio, che la sua presenza di persona dotata e ricca di amore per il prossimo era richiesta, purtroppo, in altri lidi, e che solo tu Lucia ne eri a conoscenza. A te Lucia va il mio ringraziamento per aver trattenuto Joe su questo pianeta così da arricchire anche la mia esistenza. Con affetto Giuliano
Uno spirito libero
DeDicato a Joe romano
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sommario giugno 2014
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ATTUALITÁ
86 REGOLAZIONE DI BASE DEL TELAIO IL BLACK STAr E IL rOAD rEBEL DELLA CrG 94 FITNESS IL CUOrE GARE CAMPIONATO EUROPEO KF/KFJ 42 MUrO LECCESE, 1a PrOvA v vA TROFEI DI MARCA v vA 48 rOK CUP NOrD - JESOLO 4a PrOvA v L vIBrATA vA A 4 a PrOvA ATA v vA 50 rOK CUP CENTrO - vA 52 EASYKArT - vITErBO 3a PrOvA v vA TROFEI DALLE REGIONI v vA 56 KArTSPOrT CIrCUIT, vIvErONE, 3a/4 a PrOvA v vA 62 UPN - CUP rACE LAZIO - LATINA 4 a PrOvA 66 UPN - CUP rACE UMA - MAGLIANO 1a PrOvA v vA 67 UPN - CUP rACE CAM - PISTA PArADISO 2a PrOvA v vA 68 CAMP. rEG TrIvENETO, PISTA vErDE 3a PrOvA v vA 72 CAMP. rEG CSAI ZONA 1,PISTA WINNEr 1a PrOvA v vA 74 TIrrENO TrOPHY, CECINA 2a PrOvA v vA v vA 75 CAMP. rEG CSAI LAZIO, ArCE 4a PrOvA 76 CAMP. rEG CSAI PISTE, FAv FAvA vArA 4a PrOvA v vA 78 CAMP. rEG CSAI CITTADINI, CAMPOFELICE 1a Pr 80 CAMP. rEG TrIvENETO, JESOLO 3a PrOvA v vA
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non solo f1
È il sogno, l’obbiettivo di ogni kartista prima ancora del passaggio alle auto: la F1. Eppure vi sono altre categorie che premiano di più le capacità di un pilota con talento. Vediamo alcuni esempi di ex kartisti che hanno fatto carriera fuori dalle monoposto
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Redazione WALTER GuCCi w wgucci@vroom.it CARLA DiLETTi cdiletti@vroom.it Contenuti Speciali Michele Aglieri vroomama@vroom.it Glenda Cappello vroomkids@vroom.it Maurizio Voltini mvoltini@vroom.it Hanno Collaborato Actualfoto, M. Angiolella, N. Brancher, M. Bregani, E. Brigatti, Chiara C. Giuliani, FM Press, D. Ghinassi, R. Imperio, A. Milioni Motorsport XL, S. Murtas, D. Pastanella, A.Pepe, M. Perrucca. Segreteria di Redazione Segreteria Abbonamenti FAbinA GAViLLuCCi f fgavillucci@vroom.it Costo abbonamento x 12 copie 40 Euro Italia 110 Euro Europa 150 Euro Zona 2: America, Asia, Africa 198 Euro Australia e Nuova Zelanda
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RUBRIChE 5 EDITORIALE Dedicato a Joe romano 8 GALLERY Le Foto del Mese 12 VROOMMAMA Quando il divertimento non è un’obbligo 14 PRESA DIRETTA La Posta dei Lettori 16 MONDOKART News & Anteprime 82 VROOMBOX Le Corse in Cifre 84 VROOMKIDS La mia prima gara! 97 GLI APPUNTAMENTI IN PISTA Calendario gare
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16 NUOVE SOLUZIONI DALLA CIK CAMBIA IL MONTAGGIO DEL MUSETTO 26 ALONSO IN KART A MIGLIArINO COL SEvErI/SGM 28 IERI, OGGI, DOMANI PAUL DI rESTA - COrrErE DA PrOFESSIONISTA 32 SPECIALE NON C’è SOLO LA F1 90 PRIMO PIANO I COMMISSArI DI PErCOrSO GARAGE
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Distribuzione: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” SpA Via Bettola, 18-20092 Cinisello Balsamo (MI) Registrazione al Tribunale di Latina n. 489 del 01-04-1989 © Copyright 2001 - Tutti i diritti riservati La riproduzione di illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della casa editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nelle loro
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in breve
5th SWS World FinalS 2014 le ManS (F), 9-10 Maggio 2014
Oltre 240 piloti provenienti da 20 paesi si sono ritrovati sul nuovo circuito a Le Mans per competere nelle tre categorie del 5° SWS World Finals, l’evento clou dell’anno per mezzi leisure. TesTo A.Bellen / foTo M.BregAni
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Australia, USA, Bahrein, Canada, Russia, Emirati Arabi, Europa… piloti dai cinque continenti hanno raggiunto il nuovo tracciato Le Mans International, inaugurato lo scorso 25 ottobre dal presidente della FFSA Nicolas Deschaux alla presenza del presidente della FIA Jean Todt e del presidente CIK-FIA lo sceicco Al-Khalifa, per la finale mondiale SWS promossa e organizzata dalla Sodikart. Tre le categorie, la Junior Cup per piloti fino ai 14 anni di età, la Sprint Cup per gli over 15, e la 500 miglia/12h Endurance Cup – alle quali i piloti finalisti si sono qualificati nei circuiti affiliati sparsi in tutto il mondo. Ben 130 sono le piste che hanno ospitato le 1.200 gare marcate
SWS a livello locale, con oltre 20.000 iscritti di 64 paesi. Ma solo i migliori hanno avuto la possibilità di correre per il titolo sul bellissimo tracciato di Le Mans. Molto tecnica e veloce, la pista di 1.375 metri è stata apprezzata da tutti i partecipanti, e sicuramente aggiunge un pezzo importante al polo di eccellenza per lo sviluppo delle nuove generazioni di piloti fortemente voluto dalla federazione francese.
Le gare La bella atmosfera di rivalità e sportività ha contraddistinto anche questa quinta
edizione della finale mondiale SWS. Nella categoria Sprint, equipaggiata con i Sodi GTMax e motori Rotax anziché Sodi RX250 motorizzati Honda, il tedesco Marcel Prokscha si è dimostrato il migliore dei 75 piloti al via. I campioni del 2012 e 2013 Kevin Caprasse (B) e Sebastien Fournet (F) hanno cercato di rendergli la vita difficile, ma il 2°posto nella prima finale e la vittoria nelle successive due sono state sufficienti per il tedesco del circuito XXL di Berlino. Secondo a quasi 30 punti di distacco il belga Simon Delvenne, con l’inglese Piers Prior del circuito Buckmore Park che
completa il podio dopo una fantastica gara nell’ultima finale. Migliore degli italiani, Paolo D’Amico del Kartodromo Messina chiude 17esimo in classifica generale, 3° nella seconda finale il suo miglior piazzamento. Nella Junior Cup, corsa con i Sodi LR5 con motori Honda, il russo Michael Belov ha sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi sia il titolo che la stagione nella Kart Racing Academy, opportunità questa di passare ad una categoria racing. Da sottolineare anche la performance dei piloti che hanno completato il podio,
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ieri oggi
domani
Paul di resta Correre da professionista di roberto chinchero - foto: actualfoto
Nella prima fase del mondiale di F1
considerare chiusa la sua partita con la
2014 Daniel Ricciardo è stato uno delle
Formula 1.
(poche) sorprese dell’anno. All’australiano va riconosciuto il merito di essere riuscito
Dopo tre stagioni in Formula 1 sei tornato
a sopravanzare il compagno di squadra
nel campionato DTM, ritrovando una
Sebastian Vettel, meritandosi titoli importanti.
nuova generazione di vetture. Che feeling
Da quando il “quadri-campione” ha esordito
hai avuto?
nella massima formula (era il 2007) per i
«Tornare in Mercedes mi ha fatto sentire a
suoi vicini di box è sempre stata vita dura,
casa, visto il numero di anni che ho trascorso
nessuno escluso. Ed anche nelle categorie
con questo costruttore. Ho ritrovato persone
minori non è stato poi tanto diverso. Ma c’è
che conoscevo già molto bene, ed altre che
un eccezione. Nel 2006 Vettel era nel team
hanno preso il posto di chi è stato spostato
ASM di Formula 3, ed al suo fianco c’era
sul programma Formula 1. La macchina ha
lo scozzese Paul di Resta. Fu lotta vera,
poco a che vedere con quella che utilizzavo
e a prevalere fu Di Resta, al termine di un
io fino al 2010 (i regolamenti tecnici sono
confronto senza esclusione di colpi. A soli
cambiati drasticamente n.d.a.) e nei test
vent’anni di età il cugino di Dario Franchitti
pre-campionato ho lavorato per adattarmi
sembrava avviato ai massimi palcoscenici
al meglio. Credo che sia molto più difficile
del motorismo mondiale, ma qualcosa si
tornare in DTM arrivando dalla Formula 1 che
inceppò. Senza budget a disposizione, e
viceversa, ma conto di essere a buon punto.
senza un’entità come la Red Bull che lanciò
Anche se c’è da fare ancora del lavoro sulla
la carriera di Vettel, Di Resta si ritrovò sul
vettura per riuscire a lottare per la vittoria,
piatto un’offerta da professionista per correre
sono contento di come mi sono adattato».
nel campionato DTM. Sposò la causa, e
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per quattro stagioni fu uno dei piloti ufficiali
La macchina è realmente simile ad una
Mercedes, vincendo il titolo piloti nel 2010
monoposto come comportamento?
e riuscendo a salire sul podio nel 50% della
«Confermo. Il DTM non è più una macchina
corse disputate. Poi arrivò l’attesa chiamata in
turismo come la precedente generazione
Formula 1, ma l’esperienza dal 2011 al 2013
di vetture, ma concettualmente è una
si è rivelata meno soddisfacente del previsto,
monoposto con un tetto sulla testa. Il
al punto da ritrovarsi lo scorso inverno
comportamento è quello, anche se poi
senza una concreta possibilità di restare nel
dall’esterno le forma appaiono quelle di una
Circus. Da qui il ritorno nel DTM, ma senza
vettura Turismo derivante dalla serie».
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L e
c at e gor ie
a lt e r n at i v e
Non c’è solo la
F1
È il sogno, l’obbiettivo di ogni kartista prima ancora del passaggio alle auto: la F1. Eppure vi sono altre categorie che premiano di più le capacità di un pilota con talento. Vediamo alcuni esempi di ex kartisti che hanno fatto carriera fuori dalle monoposto
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di Maurizio Voltini
p
pe r
i
pil o t i
pr of e s sionis t i
S
i sa che quasi sempre, quando si parla
dall’altro dovrebbe far capire che non esiste
un discorso un po’ controcorrente, in un
di Mondiale, per i kartisti ce ne sono
solo la F1. Quest’ultimo è un discorso che
ambiente come quello del karting che a
solo due: quello karting e quello Formula 1.
acquisisce anche maggior valore andando
tutti i livelli vede la F1 come punto d’arrivo,
Eppure ve ne sono altri tre, perché oltre a
a comprendere altre categorie che pur non
riferimento precipuo e comunque “sogno” per
quello dei rally troviamo anche il Mondiale
avendo la titolazione Fia, godono comunque
chi inizia a correre con le quattro ruote piccole.
Endurance (WEC) e il Mondiale Turismo
di risonanza mondiale: basti pensare al DTM
Ovvero: ma siamo davvero sicuri che sia
(WTCC) che fra l’altro godono di un seguito
tedesco oppure a gare americane come
giusto, per un kartista che pensa di proseguire
sempre maggiore, ultimamente. Ciò da
la Nascar Sprint Cup e l’Indycar. Ma non
nell’automobilismo, aspirare alla Formula 1?
un lato dovrebbe servire a dare valore al
bisogna sottovalutare neppure la SuperGT
Certamente questa categoria rappresenta il
karting anche come disciplina in sé, al di là
giapponese o la V8 australiana.
“massimo”, nell’immaginario collettivo, e non
del suo ruolo di “vivaio” per l’automobilismo;
Tutto ciò ci permette di introdurre e sviluppare
soltanto riferendosi alle monoposto. Tuttavia,
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gara
CIK-FIa EUrOPEaN KF & KFJ CHaMPIONSHIPS Pista La ConCa, MURo LECCEsE (LE) - 11-12 Maggio 2014 - RoUnd 1
Nuove leve all’ Quelli che alla vigilia prevedevano che i protagonisti dell’europeo della scorsa stagione – Nicklas Nielsen, Felice Tiene, Karol Basz e il campione del mondo in carica Tom Joyner in testa – sarebbero venuti fuori alla lunga, hanno preso un abbaglio, perché alla fine a cannibalizzare fin dalle qualifiche questo primo appuntamento continentale sono stati due inglesi: Callum Ilott (Zanardi/Parilla) e Lando Norris (FA Kart/Vortex). Testo S.Murtas / foto D.Pastanella
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Oltre alla prova maiuscola di Ilott e Norris in KF – quest’ultimo penalizzato da alcuni errori d’inesperienza – e di Enaam Ahmed e Devlin De Francesco in KFJ, il primo appuntamento europeo ha confermato alcuni trend non certo positivi, come una griglia di soli 67 piloti nella Junior (in quanto categoria di accesso alle competizioni internazionali ci si aspettava una lista decisamente più consistente!), e un tasso ancora elevato di contatti e comportamenti antisportivi con conseguenti penalità. A tale riguardo, la recente comunicazione del World
l’ arrembaggio Motor Sport Council, che consente alla CIK d’inasprire le penalità, ci pare assolutamente appropriata e inderogabile. E se in pista i colpi di scena non si sono fatti attendere, una cosa è certa: a dominare la Junior è sempre l'OTK.
KF NOrrIS all’attaCCO, IlOtt rISPONdE Un bel duello quello tra Callum Ilott e il connazionale Lando Norris che si sublima al quarto giro della finale. Fino a quel momento i due si erano sostanzialmente equivalsi, con Norris che si era aggiudicato la pole per la prefinale, mentre
Ilott si aggiudicava quella della finale. Un duello che sicuramente si riproporrà negli appuntamenti successivi.
i protagonisti
CallUM IlOtt Prova di forza del pilota Zanardi. Non si fa intimorire dall’incontenibile supremazia di Norris, visto che nonostante le tre vittorie e un 2° posto nelle manche, Ilott si deve accontentare della corsia esterna della prima fila al via della prefinale. Poco male, perché il diretto rivale sbaglia la partenza
e si fa infilare da ben tre piloti, mentre Ilott si porta al comando e non si guarda più indietro facendo segnare anche il tempo più veloce della gara. In finale le cose non cambiano, resiste caparbiamente all’attacco del giovane rivale nel corso del 4° giro tagliando meritatamente per primo il traguardo, vittoria che lo catapulta in testa alla classifica generale.
laNdO NOrrIS Fa e disfa; è il più veloce in qualifica, in tre delle quattro manche disputate (e tutte vinte) e in finale, in prefinale scatta dalla
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garage “SULLE ORME DEGLI UFFICIALI” Regolazione di base del telaio by N. Brancher
Il set up del Black star e del road reBel della crG
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Continua con questo numero la serie di servizi sul set up di base dei telai che vanno per la maggiore, nell’ottica di fornire - com’è nello spirito di questa rubrica - delle preziose “dritte” su come impostare l’assetto ai tantissimi piloti amatoriali e lettori di Vroom, alla continua ricerca di nozioni e suggerimenti funzionali al miglioramento delle proprie conoscenze e prestazioni. Informazioni indispensabili che pervengono direttamente dai responsabili in pista dei maggiori Racing Team con una serie di indicazioni sull’assetto da cui partire per spremere al massimo il vostro adorato telaio. Questo mese prenderemo in esame due blasonatissimi prodotti della CRG, il Black Star ( KF) e il Road Rebel (KZ).
Grazie alla disponibilità del patron Giancarlo Tinini abbiamo passato un paio d’ore nella sede della CRG a Lonato, all’interno dei locali che ospitano i mezzi e i materiali del Racing Team approfittando di una sosta da trasferta tra le competizioni dei vari campionati. Nell’occasione meccanici e piloti erano rientrati il giorno prima. Si respirava così a pieni polmoni l’essenza stessa del mondo racing in cui convivono gli aspetti tecnici e sportivi con quelli logistici di un team in continuo spostamento da una zona all’altra del pianeta per rappresentare al meglio i colori dell’azienda. Da una parte il bilico e i furgoni per l’assistenza veloce, intorno le decine di telai appena scaricati, i banchi di
lavoro dalle dimensioni assolutamente generose, “armati” di tutto punto, compresa una serie completa di assali posizionati sul retro della varie strutture, meccanici in azione sui mezzi che verranno presumibilmente utilizzati a La Conca. Tra i banchi per il montaggio dei telai si aggira Jordon Lennox Lamb al quale abbiamo approfittato per chiedere un autografo. Nonostante gli evidenti impegni il team manager della CRG si stacca dalle sue svariate attività e si presta a esaudire tutte le nostre richieste. Una splendida opportunità non solo per carpire le varie configurazioni che abbiamo di seguito riportato ma per argomentarle, commentarle per quanto possibile dato il tempo a nostra disposizione.
SEDILE
La misurazione va fatta con un metro estensibile appoggiando la striscia metallica sull’assale con una inclinazione che la ponga con un angolo di 90° rispetto all’inclinazione della schiena del sedile, non parallela al terreno quindi ma orientata di circa 60° verso l’alto. A questo punto si misura la distanza tra il sedile e il bordo interno dell’assale. Per il corretto posizionamento del sedile si presti attenzione alle misure qui riportate, non si guarda alla distanza tra il sedile e i tubi anteriori del telaio che ne sono diretta conseguenza.
ASSALI Ø 50 MM
CRG
DUREZZA
SPESSORE
T1 T2 T3 T4 T5 T6 T7 S20 S25 M20 M25
120 200 90-100 130 230 - 250 110 140 60 - 70 90 160-170 160-170
2,5 mm 2 mm 2 mm 2,5 mm 2 mm 2 mm 2mm 2 mm 2,5 mm 2 mm 2,5 mm
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INTERVISTA ALVARO AVIGO, Respo
25 anni a
La visione del karting da chi lo vive da sempre a pochi metri dal nastro di asfalto, rischiando in prima persona per tutelare la sicurezza di tutti, piloti e
bordo pista
non. Ripercorriamo insieme con gli occhi del commissario di percorso, gli utlmi 25 anni del nostro
amatissimo sport per comprendere da un’altra prospettiva come si è evoluto e quali emozioni riesce a donare. 90
testo e foto d. Pastanella
p o n s a b il e C o m m i s s ari d i p e rcor s o S
pesso le ricorrenze e le date importanti
di Lonato e di Manerba, quest’ultima gestita
di volta in volta.
portano con se ricordi lontani nel
da un certo Calogero Vanaria, fondatore
come si diventa responsabile dei
tempo, aneddoti che ti fanno riaffiorare
della Kalì Kart. Presa la licenza Csai da
commissari ?
normalmente i bei tempi andati, con quella
commissario di percorso, dopo qualche
Non c’è un corso o un’investitura, nel mio
punta di malinconia di eventi importanti che
esperienza nei rally, conobbe il karting dopo
caso il gruppo col tempo ha scelto il proprio
ci hanno accompagnato nel nostro percorso
la nascita della South Garda Karting in
responsabile in base alla fiducia creatasi.
di vita. E allora ti ritrovi alla 25esima edizione
occasione della prima gara del trofeo Camel
Quanti giorni fate in pista durante l’anno?
del Trofeo Andrea Margutti, il più longevo
Junior nel 1989.
I primi anni arrivavamo a fare anche 70-80
trofeo che si svolge in Italia, a collaborare
Da quel momento iniziò la formazione di
giorni di pista, ora negli ultimi anni le gare
per la rivista più importante e longeva del
un gruppo di commissari di percorso che
sono un pò diminuite e ne facciamo circa
settore, Vroom appunto che compie 25 anni
ancora ad oggi, dopo 25 anni, vede molti dei
40-50. Le ore passate in pista sono davvero
e ti ritrovi a fare quattro chiacchere con il
suoi membri iniziali farne ancora parte.
tante...s iamo tra i primi ad arrivare e tra gli
responsabile dei commissari di percorso
Cerchiamo quindi di conoscere il punto
ultimi ad andarsene. Specialmente nelle gare
per scoprire che sono ben 25 anni che fa
di vista sulla nostra amatissima disciplina
internazionali si arriva a fare anche 5-6 giorni
questo mestiere... e a questo punto capisci
motoristica da chi è a contatto con questo
in pista consecutivi.
che nel lontano 1989 qualche alchimia
ambiente da così tanto tempo.
E come vi organizzate per mangiare ?
strana ci deve essere stata per far quadrare
Abbiamo capito da dove nasce la tua
Ci portiamo il pranzo al sacco perchè spesso
in questo modo date ed eventi.
passione e come ti sei approcciato
non c’è il tempo o la pausa per andare a
E proprio attraverso gli occhi, i ricordi, le
a questo mondo, ma per chi volesse
mettere le gambe sotto un tavolo e quindi ci
emozioni di un commissario di percorso,
avvicinarsi a questo mondo come
dobbiamo attrezzare per restare nelle proprie
che si è concesso anche 10 anni di lavoro
commissario di percorso, può vivere
postazioni dalla mattina alle 8 fino talvolta le
all’Autodromo di Monza nel contesto della
solo con questo mestiere o bisogna
7 di sera.
Formula 1, che abbiamo deciso di raccontare
mantenersi un lavoro primario?
Stando in pista così vicini ai kart, hai mai
l’ennesimo punto di vista diverso di questo
No, assolutamente, questo mestiere è
paura ?
magnifico sport, una panoramica a 360° che
passione ma non ti permette di poterti
Sì, la paura c’è, anche perchè la metà del
Vroom persegue da così tanti anni.
mantenere come lavoro principale, sono gli
nostro gruppo ha avuto il suo incontro
Alvaro Avigo, classe ‘46, da amatore
organizzatori delle varie manifestazioni che
ravvicinato con un kart, specialmente i primi
praticante del motocross e da buon
retribuiscono questo ruolo, ma non vi è una
anni non avevamo nessuna postazione o
bresciano frequentava le piste di auto cross
tariffa definita, sono accordi che si prendono
protezione, stavamo fermi nell’erba in mezzo
A sinistra un primo piano del responsabile Alvaro Avigo. Sotto lo “squadrone” di commissari al gran completo in occasione del Trofeo Margutti 2014 alla South Garda Karting.
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