Vroom Italia #303

Page 1

ANNO XXVI - MENSILE - NOVEMBRE 2014 - N° 303 - 4,00 Euro (Italy only)

NUOVA RUBRICA

IL VERDE IMPERA

W E I V CAMPIONATO DEL MONDO KZ E SUPER CUP KZ2 A SARNO

E R P

MARCO ARDIGÒ CONQUISTA FINALMENTE IL MONDIALE CHE GLI MANCAVA CON LA TONY KART. COSÌ PURE LA VORTEX CHE SUGGELLA LA SUA SUPREMAZIA IN TUTTE LE CATEGORIE CIK/FIA. IN KZ2 VAN DER BURGT RIPORTA ROSSI SUL TETTO DEL MONDO

MONDIALE KF E KFJ IN FRANCIA NORRIS E AHMED: SUPREMAZIA BRITANNICA

RESTAURO KART STORICI BIREL T6/PARILLA TG14

FOTO: D. PASTANELLA

POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L.353/03 70% ROMA AUT C/LT/19/2014

KARTING, EMOZIONE E PASSIONE

ATTREZZI & METODO Come intervenire sul kart senza fare (troppi) danni


www.vroomkart.it

sommario 303 GARE

24

24 CAMPIONATO DEL MONDO KZ E SUPER CUP KZ2 CIRCUITO INT.LE NAPOLI, PROVA UNICA 34 CAMPIONATO DEL MONDO KF/KFJ

info@vroom.it www.facebook.com/vroomkart twitter.com/vroomkart

OKKART SRL Sede Operativa: Via Mozart, 50 04011 Aprilia (LT) Tel. 06 83765049 Fax 06 9258732 info@vroom.it - www.vroom.it prezzo di copertina: 4 Euro Direttore Responsabile

ESSAY (F), PROVA UNICA

GIULIANO CIUCCI GIULIANI cggiuliano@vroom.it

TROFEI DI MARCA NAZIONALI

Vicedirettore FABINA GAVILLUCCI fgavillucci@vroom.it

42 EASYKART - JESOLO, 9a e ULTIMA PROVA 45 KGP - JESOLO, 9a e ULTIMA PROVA 52 ACADEMY-CHAMPIONKART - JESOLO - 7a prova 64 ROTAX MAX CHALLENGE ITALIA, SARNO - FINALE

34

66 PGK-Z INTERNATIONAL CHAMP’S, MESSINA - 5a prova

Contenuti Speciali Michele Aglieri vroomama@vroom.it Glenda Cappello vroomkids@vroom.it Maurizio Voltini mvoltini@vroom.it

TROFEI NAZIONALI / REGIONALI 46 KARTSPORT CIRCUIT, VIVERONE, 11a prova 50 “MARCELLO BELLUSCHI”, CITTADINO A DESIO 54 QUEEN CUP RACE- Prova Unica

Hanno Collaborato E. Brigatti, C. C. Giuliani, E. DeCiren, FM Press, L. Garatti, D. Ghinassi, L. Miraglia, F. Morandi, D. Pastanella, A.Pepe, A. Usai.

58 CUP RACE U.M.A. SULMONA (AQ), 7 prova a

60 TROFEO D’AUTUNNO A LONATO 70 POMPOSA ENDURANCE SERIES-500 MIGLIA GARAGE

86

80 ATTREZZI & METODO COME INTERVENIRE SUL KART SENZA FARE DANNI 86 LA FLUIDODINAMICA E I KART-III P. IL SIG. VENTURI E I SUOI EFFETTI BIREL T6/PARILLA T14

Registrazione al Tribunale di Latina n. 489 del 01-04-1989 © Copyright 2001 - Tutti i diritti riservati

8 GALLERY Le immagini che parlano 14 VROOMAMA

La posta 18 MONDOKART News & Anteprime 72 VROOMBOX Le Corse in Cifre 98 CALENDARIO GARE

Costo abbonamento x 12 copie 40 Euro Italia 108 Euro Europa 144 Resto del Mondo (no Australia)

Distribuzione: SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” SpA Via Bettola, 18-20092 Cinisello Balsamo (MI)

RUBRICHE

16 PRESA DIRETTA

Segreteria di Redazione Segreteria Abbonamenti FABINA GAVILLUCCI fgavillucci@vroom.it

Stampa: Rotopress International S.r.l. per conto di Grafiche Professionali Roma Srl

90 RESTAURO KART STORICI

Dove osano i grandi

Redazione WALTER GUCCI wgucci@vroom.it

La riproduzione di illustrazioni e articoli pubblicati dalla

ATTREZZI & METODO

80 Diamo qualche

consiglio ai neofiti che volessero intervenire sul motore, mostrando gli attrezzi necessari e le procedure basilari, oltre agli errori da evitare a cura di Tech GP

rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della casa editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti anche se non pubblicati e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nelle loro riproduzione sulla rivista. Tutte le pubblicazioni su Vroom avvengono senza eventuali protezioni di brevetti d’invenzione; inoltre, i nomi delle merci coperti da eventuale marchio registrato, vengono utilizzati senza tenerne conto.

6


UN REGALO PREZIOSO Ecco tre volumi indispensabili per la conoscenza del mondo del kart. NATALE PROMOZIONE DI

IO DA GRANDE FARÒ IL PILOTA + DOVE OSANO I GRANDI + MANUALE DEL KART €55,00 INVECE DI € 59,00!

Io da grande farò il pilota Indicazioni e consigli per i lupetti del kart. Un libro che, più che da leggere, è da “usare”. Può essere utile per il piccolo pilota di casa, ma, di sicuro, potrà servire anche a mamma e papà. € 15,00 + spese di spedizione

COLLANA ARCHIMEDE

Dove osano i grandi un'agile guida sul ruolo educativo dei genitori nello sport. Dall’esperienza di Vroommama nasce un’agile guida sul ruolo educativo dei genitori nello sport. Quali sono i valori del karting? E dello sport in generale? Come educare bambini e ragazzi nello sport? Come dar loro il buon esempio? “Dove osano i grandi” è uno strumento prezioso da conservare, per riflettere e accompagnare ogni giorno i ragazzi in pista nel segno del divertimento e della maturazione personale. € 15,00 + spese di spedizione

Il Manuale del Kart giunto alla 4a edizione (prossimo alle 5 mila copie vendute)

ARCHIMEDE EDITORE SRL Sede Operativa: Via Mozart, 1 04011 Aprilia (LT) Tel. 06 9258734 - Fax 06 9258732 info@vroom.it - www.vroom.it

Figure, grafici e tabelle e consigli aggiornati per chiarire i dubbi del pilota amatore, ma anche un valido supporto per chi ha già una buona esperienza. € 29,00 + spese di spedizione

RICHIEDILI SUBITO A: ARCHIMEDE EDITORE SRL TEL. 06.92062356 - FAX 06.9258732 WWW.VROOM.IT - MAIL: INFO@VROOM.IT


GARA

24

CIK FIA KZ WORLD CHAMPIONSHIP

CIRCUITO INTERNAZIONALE NAPOLI, SARNO (SA), 12 OTTOBRE 2014


KZ IL COLPO DI GRAZIA

La Tony Kart/Vortex chiude la stagione conquistando il mondiale della KZ. Così il cerchio si chiude. Con l’ambìto titolo iridato KZ l’azienda di Prevalle ribadisce la sua posizione di prestigio nel mondo anche a livello agonistico dopo quella commerciale TESTO E FOTO DI D.PASTANELLA

Il Podio Mondiale KZ con il duo della Tony Kart Vortex Marco Ardigò e Flavio Camponeschi, l’olandese Dreezen e Alberto Viglino, responsabile acquisizione dati Dakton (made in Prevalle)

L'IMMAGINE CHE CONTA

Un'edizione che si ricorderà per il ritorno alla titolazione che merita: il titolo mondiale della classe regina, la KZ, la F1 del karting. Il trofeo finito, neanche farlo apposta, nella bacheca del team che meglio ha lavorato in questi ultimi anni. La Tony Kart, e il suo team che ha ridimensionato i famigerati preparatori d'oltralpe. Una vittoria senza alcun strascico polemico, vuoi mettere? Una competizione che ha lasciato il segno, un segno verde nell'occasione, ben marcato, ma allo stesso tempo una competizione che lascia intendere un futuro più credibile, nella speranza che tali promozioni, a favore dell'immagine karting nel mondo, non debbano arrivare da una sola azienda.

GO!ARDIGO! Con Marco Ardigò. Al bresciano punta di diamante dei verdi di Prevalle mancava proprio questo riconoscimento e a Sarno è riuscito finalmente e meritatamente a mettere in bacheca

SARNO, LA PISTA DEL MONDIALE 41 partenti, tutte le case impegnate in quello

che è l'evento più importante della stagione. Le manche sembrano sfilare via lisce con due vittorie di Ardigò e il solo campione europeo in carica Rick Dreezen ad insidiare i due portacolori Tony Kart. Dietro è guerra aperta per cercare di guadagnarsi un posto al sole. Le manche e la stessa prefinale mostrano tempi sul giro dei protagonisti molto simili. A questi livelli non ti aspetti che qualcuno possa fuggire via con qualche decimo nel taschino, e mentre anche Dreezen è costretto a lasciare spazio ai due portacolori Tony Kart per le prime due posizioni, dietro si alternano altri piloti rappresentativi della categoria. Thonon risultato protagonista di spicco all’europeo, non riesce ad entrare nella sfida che conta. La stessa Crg da sempre al vertice della KZ fatica con i suoi piloti a trovare la giusta competitività. Anthony Abbasse (Sody Kart) chiude quarto la prefinale per poi scivolare in decima posizione finale. Anche Bas Lammers è lontano. Kozlinski e Lundberg sono veloci, ma non abbastanza da impensierire la coppia di testa... E così in finale è il “solito” Paolo De Conto a infiammare gli animi. Il trevigiano dopo il ritiro in una manche per un contatto con Toninelli – al rientro alle corse dopo un anno di stop – risale in prefinale dalla 22esima posizione all'ottava, facendo segnare il giro veloce. Da qui, immaginare che il portacolori della Birel potesse addirittura andare a prendere e passare Camponeschi, che proteggeva le spalle ad Ardigò, ce ne passa. Invece con una staccata perentoria agguanta il comando della finale mondiale. Poco dopo però tutto sfuma per un suo errore quando in staccata lascia andare per un attimo sottocoppia il motore: in un colpo gli tornano così davanti Ardigò, Camponeschi e Dreezen. A De Conto sconsolato non rimane che duellare per il quarto posto con Torsellini, che alla fine avrà la meglio.

il trofeo più significativo (come spesso ci ricordano sia Beggio che Rossi) per un kartista che ha vissuto la sua lunga parabola ascendente. Ci ha messo 10 anni (tanti sono quelli passati correndo con la Tony Kart) Ardigò a esaudire questo sogno... Ci ha messo del suo per non perdere la calma nei momenti critici, e dopo tante notti agitate, in cui si riproponeva il solito assillante incubo, a Sarno è arrivato il momento favorevole per centrare l’obiettivo (che il Tony Kart/Vortex avesse fatto un altro passo avanti nella classe regina lo si era capito in occasione dell’europeo). E che obiettivo! Forse nemmeno lui avrebbe immaginato che tanta pazienza sarebbe stata poi ripagata con il massimo riconoscimento a cui un kartista navigato (31 anni) potrebbe mai ambìre. La titolazione Campionato del Mondo è un riconoscimento dal valore incomparabile e Marco Ardigò attualmente è il più rappresentativo a vestire la maglia iridata.

ARDIGÒ-CAMPONESCHI, COPPIA D’ASSI! Venerdì nelle qualifiche Flavio Camponeschi davanti a Marco Ardigò... Domenica la bandiera a scacchi sancisce la vittoria mondiale di Ardigò davanti a Camponeschi, come dire, una supremazia indiscussa. Altre edizioni ci ricordano dei pronostici scontati alla vigilia... ma la vittoria di questo mondiale era già scritta forse ancora prima di arrivare a Sarno, per poi rendersi conto dati alla mano che non ce ne sarebbe stato per nessuno. I tempi di qualifica sono un segnale che taglia le gambe agli avversari, una conferma che quello che si prevedeva stava per accadere. Le manche? Un palliativo, tanto per fare delle prove e non perdere il vero obiettivo che il team Tony Kart aveva in serbo: la conquista del suo primo titolo iridato con Vortex, ben 20 anni dopo quello conquistato in Polonia da Jarno Trulli col Tony Kart motorizzato Pavesi. La tappa di Sarno e il ritorno alla titolazione di campionato del mondo anche per la KZ era la giusta occasione per la Tony Kart/Vortex... E non se l'è lasciata sfuggire... Bell’impresa!

25


GARA

CIK FIA KZ2 WORLD CHAMPIONSHIP CIRCUITO INTERNAZIONALE NAPOLI, SARNO (SA), 12 OTTOBRE 2014

KZ2

VAN DER BURGT RIPORTA ROSSI SUL TETTO DEL MONDO Se nella classe regina la Tony Kart ha dettato legge, nella cadetti della classe col cambio la DR si conferma come il marchio che meglio risponde agli esami importanti del calendario internazionale TESTO E FOTO DI D.PASTANELLA

28


Il traguardo raggiunto dal team di Danilo Rossi non è stato un caso, ma frutto di un continuo lavoro da parte di un gruppo che ha saputo ottimizzare le sinergie a disposizione per conquistare il tetto del mondo dopo una stagione corsa al vertice. Con la conquista della Super Coppa KZ2, massimo riconoscimento a livello mondiale da parte della CIKFIA, il team DR si conferma e mette la ciliegina sulla torta con il suo pilota Ryan Van der Burgt (entrato di diritto nell’Olimpo del karting, quello che conta), dopo il doppio podio del 2012 nella World Cup con Antonsen e Negro e il titolo europeo sempre con Antonsen nel 2013. E anche DR, sebbene risulti una struttura con pochi anni di attività, sta tracciando un percorso imprenditoriale importante e soprattutto credibile. Un esempio di serietà che promuove la professionalità di questo ambiente tra gli sport motoristici nel mondo.

BENE, BRAVI, BIS Dopo il podio di Negro e Antonsen alla Coppa del Mondo nel 2012 e il titolo europeo conquistato lo scorso anno da Antonsen, era nell’aria la possibilità

di fare il colpo grosso per chi, come Danilo Rossi, di titoli mondiali vinti se ne intende. Questa volta è un pilota semisconosciuto in campo internazionale, l’olandese Ryan Van der Burgt a salire sul gradino più alto del podio, a testimonianza di come il progetto DR sia nato con le giuste fondamenta e procede il suo cammino professionale con rigore metodico e idee chiare. E così Van der Burgt, sempre veloce per tutto il weekend, esce allo scoperto nella prefinale. E sarà proprio questa prestazione a risultare determinante per la conquista del titolo. Dal sesto posto l’olandese realizza il capolavoro conquistando la vittoria e la prima fila a fianco del connazionale Paauwe. In finale Van der Burgt è bravo a capitalizzare la prestazione della prefinale, bruciando Paauwe al via e tirando dall’inizio alla fine senza mai voltarsi nonostante avesse il neo campione italiano Lorenzo Camplese che gli rosicchia metri fino ad arrivare al traguardo con solo poco più di un decimo di distacco. Terzo conclude Paauwe in lotta serrata con il brillante Luca Tilloca e un altrettanto motivato Francesco Celenta.

L’olandese Ryan Van der Burgt, allievo di Danilo Rossi alla sua prima esperienza internazionale conquista il massimo riconoscimento, e con lui tutto il team DR che si conferma tra i più competitivi della categoria. Sul podio anche il neo campione italiano Camplese, arrivato in scia al vincitore, e l’olandese Paauwe.

29


GARA

CIK-FIA WORLD KF-KFJ CHAMPIONSHIP ESSAY (FRANCE) 19-21 SETTEMBRE 2014

LA FORMULA... AGLI INGLESI 34

In una manifestazione che mantiene il suo appeal nonostante le categorie monomarcia non rispecchino più il movimento kartistico nazionale, la scuola britannica la fa da padrone. Poco più che un trampolino di lancio verso l’avventura in monoposto, il mondiale KF e KFJ ha confermato il potere dei piloti e team d’oltremanica, quasi a sentenziare il nuovo corso che avanza. Piloti appena teenager che cercano il successo in kart come biglietto da visita per attrarre sponsor e team prima del salto in macchina… Questo il percorso (indicato dalla FIA) e tracciato dal promotore delle gare CIK. E con almeno una decina di piloti da vertice della classifica che daranno l’addio al Karting dopo il mondiale di Essay, il trend sembra ormai consolidato e irreversibile. E la scuola italiana perde sempre più colpi...


Lando Norris, neo campione iridato della KF, si fa trovare pronto all’appuntamento clou dell’anno nonostante una stagione non proprio brillante come sempre accade per chi approccia alla KF. Comunque gli si riconosce il talento e la determinazione del campione. In alto, Lando Norris e Enaam Ahmed i due inglesi campioni del mondo portati in trionfo dal loro team (anch’esso inglese) RFM A sinistra, in un fotomontaggio, Lando Norris e Enaam Ahmed, il duo più rappresentativo della scuola britannica

KF NORRIS IL PREDESTINATO

Il giovane inglese, nella stagione del debutto nella categoria, si aggiudica il titolo che prima della prefinale sembrava essere nelle mani di Nielsen. Il tratto distintivo di un campione, in grado di essere nel posto giusto al momento giusto, purtroppo per l’ultima volta su una pista di kart. TESTO S.MURTAS / FOTO D.PASTANELLA (WAFEPROJECT)

I PROTAGONISTI

LANDO NORRIS

Il Campionato del Mondo 2014 della KF sicuramente verrà ricordato per essere stato conquistato dal pilota più giovane nella storia delle competizioni karting. A soli 14 anni Lando Norris (FA Kart/ Vortex) ribalta i pronostici e si fa trovare pronto all’appuntamento più importante della sua giovane carriera… Ma così non sembrava essere scritto. Dopo una splendida stagione nelle fila della cadetti, Norris ha qualche difficoltà ad adattarsi alla KF, gli manca la regolarità impressionante mostrata in KFJ. Ma a Essay è bravo ad approfittare della prefinale disastrosa del suo principale avversario, e in finale mostra

la superiorità cui ci aveva abituati nella Junior, condotta di gara impeccabile e giro veloce, tanto per gradire. Nell’occasione i valori in campo sembravano accreditarlo di un secondo posto, dietro a Nielsen: 2° tempo in qualifica, 2° dopo le manche con due vittorie. Dopo di che, è tornato il Lando visto in KFJ. Ha bruciato le tappe, ci ha regalato momenti di sport esaltanti, e lascia il karting da campione. La sua nuova carriera nelle monoposto è già iniziata…

NICKLAS NIELSEN

Non ha centrato né la vittoria né il podio, dopo la bandiera a scacchi ha macchiato il suo mondiale con una manovra che non appartiene certo all’etica sportiva, ma è certamente stato uno dei maggiori

protagonisti del weekend. Nicklas Nielsen (Kosmic/Vortex) ha ancora una volta mancato l’appuntamento mondiale, non certo per suoi demeriti, e si ritrova un’altra sconfitta che brucia nel suo palmares. Dopo il finale deludente del campionato europeo, il danese ha iniziato il weekend francese con una grande dimostrazione di velocità, determinazione e concentrazione, demolendo la concorrenza con un dominio schiacciante. Giro veloce in qualifica (49”093), vittoria in tutte e quattro le manche con ben 4” di vantaggio sul 2°, e giro veloce in ogni manche. Quando si dice dominio assoluto. Poi la prefinale sul bagnato e l’imponderabile: Nielsen è in pole e alla prima staccata Joyner forza l’entrata

35


GARAGE ATTREZZI & METODO Diamo qualche consiglio ai neofiti che volessero intervenire sul motore, mostrando gli attrezzi necessari e le procedure basilari, oltre agli errori da evitare di TechGP illustrazioni: Evan DeCiren

Quando si eseguono interventi meccanici di una certa importanza, cioè più impegnativi di quelli dell’ordinaria manutenzione, sovente si pongono dei problemi che, soprattutto per i neofiti, possono risultare non tanto facili da risolvere. Nel presente articolo si vuole descrivere i sistemi corretti per lo smontaggio e il montaggio dei motori, e più in particolare quelli della categoria KZ. Di regola, chi lavora su questi propulsori, è abbastanza “smaliziato” e quindi è già scontato che effettua le varie operazioni in modo accorto, ciò che non è il caso per i neofiti. Si presume cioè che chi compie l’intervento abbia già un’esperienza ed abilità adeguate. Purtroppo però le cose non stanno sempre in questi termini e non è affatto

escluso che ci sia qualcuno che, pur non essendo nuovo a interventi meccanici anche difficoltosi, possa avere le idee non perfettamente chiare su un determinato punto. In questo servizio si vuole descrivere i sistemi corretti, ma si farà allusione anche alle pratiche da evitare, per eseguire quelle operazioni che più frequentemente occorre effettuare per smontare e/o rimontare un motore. Verranno indicati gli attrezzi da impiegare, con particolare riferimento a quelli più versatili ovverosia utilizzabili “universalmente” o quasi. Naturalmente ad essi si vanno ad aggiungere quelli specifici, che chiunque abbia un po’ di dimestichezza, dovrebbe essere in grado di realizzare da sé con un minimo di ingegno e di abilità.

il problema non sia da ricercare in bave metalliche (che possono essere rimosse con un raschietto) in corrispondenza dei margini delle cave per gli anelli elastici di ritegno. Se dopo aver verificato che non ci sono bave e non si riesce a levarlo, è importante non insistere più del dovuto. Il problema può essere risolto facilmente, ed in maniera molto corretta dal punto di vista meccanico, impiegando un estrattore appositamente studiato per sfilare gli spinotti dai pistoni. Attrezzi di questo genere sono reperibili in commercio. Solitamente vengono forniti completi di una serie di spine di differenti diametri, che li rendono praticamente universali per impiego. Per i motori dei kart KZ, che di regola usano spinotti del diametro di 15 mm, si può usare l’attrezzo Yamaha YU-1304, 90890-01304.

RIMOZIONE DELLO SPINOTTO

Levare lo spinotto del pistone, può sembrare una cosa abbastanza semplice, ma all'atto pratico a volte presenta qualche difficoltà. Una volta rimossi i fermi di ritegno (clip) (operazione da eseguire dopo avere accuratamente ostruito l'apertura del basamento, in modo da evitare che i fermi possano cadere dentro all’atto di levarli) in teoria dovrebbe essere sufficiente spingerlo fuori a mano dalla sede del pistone, con l'aiuto di un cacciaspine o di un trafilato del diametro adatto, perché sui motori KZ si usano spinotti del tipo flottante. La rimozione, non di rado, avviene senza alcuna difficoltà. Altre volte però può non essere proprio così e in quel caso occorre fare attenzione ed agire in maniera corretta sotto l'aspetto meccanico. Bisogna evitare che la biella venga sottoposta a sollecitazioni trasversali di notevole entità. Traducendo: se usate il martello, la biella si piega. Innanzitutto bisogna accertarsi che

80

1 - Spinotto 2 - Pistone 3 - Cuscinetto ad oghi piede biella 4 - Attrezzo


RIMOZIONE ROTORE ACCENSIONE

BLOCCAGGIO ROTORE ACCENSIONE

Anche per immobilizzare il rotore dell’accensione, si dovrebbe utilizzare l’apposita chiave che PVL mette in vendita. Bisognerebbe evitare di usare una pistola pneumatica ad aria compressa: 1. perché si danneggia del dado che tiene fissato il rotore all’albero motore 2. perché così facendo l’albero motore riceve dei colpi altrimenti evitabili.

BLOCCAGGIO TAMBURELLO INTERNO FRIZIONE Uno dei problemi più sentiti dagli appassionati che intervengono di persona sui motori del proprio kart o di loro amici, è quello di individuare un sistema o di un attrezzo, con il quale immobilizzare il tamburo interno della frizione, in modo da potere allentare o serrare il dado, che unisce questa parte all'albero primario del cambio. Sono da scartare la pistola pneumatica ad aria compressa; ma anche sistemi più o meno "rozzi" come quello di incastrare a mo’ di cuneo un oggetto metallico, tra mozzo e campana della frizione, impedendo quindi la rotazione di quest'ultima per mezzo dell'ingranaggio conduttore della trasmissione primaria, che però a sua volta andrebbe immobilizzato. Al giorno d'oggi tutte le frizioni hanno mozzo e campana in lega di alluminio, e di conseguenza in questo modo è assai facile causare loro danni. Le case costruttrici, di regola, mettono in vendita questo indispensabile attrezzo. In mancanza di un attrezzo speciale della casa, si può facilmente fabbricarne uno, impiegando dei dischi frizione in acciaio lisci già usati e uniti tra di loro. Si applica poi una robusta impugnatura (barra di acciaio) opportunamente sagomata, per mezzo di saldatura. Questo sistema è molto valido, ma purtroppo bisogna realizzarne uno per ogni motore se il tamburello della frizione non ha le stesse caratteristiche. Si può prendere in considerazione l’acquisto di uno degli attrezzi speciali dalle caratteristiche versatili realizzati a questo scopo da Case come la Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki.

Come abbiamo già parlato dell'immobilizzazione del rotore di accensione, passiamo ora alla sua rimozione. Questo organo è installato sull’albero motore, per mezzo di un accoppiamento conico. Per la sua rimozione PVL mette in vendita l’apposito estrattore.

L'impiego di estrattori a due bracci o tre bracci del tipo universale, reperibili in qualunque ferramenta, è da scartare perché è buona norma applicare lo sforzo di trazione in prossimità della zona di calettamento.

DI BASE, SERVE ANCHE UN SUPPORTO PER IL MOTORE, IN MODO DA POTER LAVORARE AGEVOLMENTE 81


garage

LA FLUIDODINAMICA E I KART – 3a PUNTATA

L’aria aumenta la velocità dove la sezione del condotto si stringe e così diminuisce la pressione (disegno a destra): l’effetto di risucchio studiato da Venturi permette di aspirare benzina, secondo lo schema classico di un carburatore (disegno sopra)

IL SIG. VENTURI E I SUOI EFFETTI CHI ERA GIOVANNI BATTISTA VENTURI Si tratta di un fisico italiano nato a Bibbiano nel 1746 e morto a Reggio Emilia nel 1822, che insegnò logica, geometria e fisica. Contribuì molto allo studio dei fenomeni idraulici dal punto di vista fisico e uno dei più importanti connessi alla meccanica dei fluidi riguarda proprio l’effetto che ancor oggi porta il suo nome.

86

IN QUESTO TERZO APPUNTAMENTO CON LA FLUIDODINAMICA E LE SUE IMPLICAZIONI MOTORISTICHE, SPECIE QUANDO APPLICATE AL MONDO DEI KART, VEDIAMO COSA SUCCEDE ALL’INTERNO DEI CARBURATORI a cura di Maurizio Voltini


Dal punto di vista fluidodinamico, i carburatori “a vaschetta” soffrono della presenza di molti elementi perturbatori nel condotto, ma la valvola a ghigliottina fa da “Venturi variabile”

Nelle puntate precedenti di questa serie dedicata alla fluidodinamica e alle sue implicazioni non solo teoriche e fisiche, ma pure nelle applicazioni reali in campo motoristico e kartistico, passiamo finalmente a quello che è l’oggetto maggiormente coinvolto quando si tratta di aria aspirata dal motore: il carburatore. Un componente determinante, e non solo nei propulsori kartistici, per svariati motivi: innanzitutto serve a miscelare aria e carburante nelle corrette proporzioni per avere la migliore combustione e quindi per far funzionare al meglio il motore stesso (si parla di “rapporto stechiometrico”); poi serve anche ad ospitare il sistema dell’acceleratore, costituito da una valvola a farfalla, a ghigliottina o similare; infine, con la sua sezione caratteristica di passaggio, determina pure il “carattere” del motore e la sua erogazione. Insomma, il carburatore è un elemento fondamentale e indispensabile, e non solo per permettere al motore di funzionare. Ovviamente, parlando in generale, può essere sostituito da un sistema di iniezione elettronica; ma siccome in campo kartistico l’iniezione non è (ancora) impiegata normalmente, al momento ignoreremo completamente questa tipologia di alimentazione (salvo parlarne prossimamente su Vroom, visto che esperimenti sono in corso).

PIU’ VELOCITA’, MENO PRESSIONE

Spesso, quando parliamo di carburatori, sentiamo nominare il termine Venturi associato alla parte più stretta del condotto interno. In realtà questo è un cognome, quello del fisico italiano che a cavallo del 1800 studiò la meccanica dei fluidi, arrivando a dare il nome

alla legge che lega velocità e pressione di un fluido in un condotto. L’effetto Venturi, appunto. Capita infatti che quando l’aria passa in velocità dentro un condotto, la pressione che esercita sulle pareti sia inferiore a quella atmosferica; e più la velocità aumenta, più la pressione diminuisce. Al di là di altre applicazioni di questo fenomeno (come il tubo di Venturi o venturimetro, per misurare la velocità di un fluido) in campo motoristico e nella fattispecie nel carburatore, questo effetto viene sfruttato per richiamare quasi automaticamente il carburante nel condotto di aspirazione, dove si miscela con l’aria andando a costituire quel flusso che sarà possibile accendere in camera di combustione per ottenere la spinta sul pistone. Detta così, sembra molto semplice: in realtà le cose non sono proprio così lineari, e vi sono alcuni aspetti da considerare, oltre al fatto che la quantità di benzina va in qualche modo regolata in base alle condizioni di funzionamento del motore, come apertura dell’acceleratore e regime.

PRECISIONE INTERMEDIA

Se invece parlassimo di automobili o motocicli impiegati anche per strada, ovvio che le situazioni in cui si viaggia a gas completamente aperto sono molte meno. E anche ad acceleratore parzializzato abbiamo la necessità di carburazioni molto precise. Ecco perché i carburatori da auto sono diventati più complessi pur mantenendo il sistema “a farfalla” (aggiungendo però doppio Venturi, freno aria e così via) mentre quelli da moto si sono sviluppati in un’altra direzione: la valvola a ghigliottina, più o meno cilindrica. Il vantaggio di questo sistema di acceleratore è quello di creare una sezione variabile proprio in corrispondenza del venturi. Di conseguenza, in corrispondenza del foro di ingresso benzina (polverizzatore) si ha sempre la massima depressione possibile. Ciò rende più precisa la carburazione, a patto di inserire un “marchingegno” che limiti il flusso di benzina alle aperture inferiori: lo spillo conico. Questo perché, non avendo appunto

87


Speciale RESTAURO KART STORICI

IL RESTAURO CONSERVATIVO DEL BIREL T6 MOTORIZZATO DA UN PARILLA TG14 DI 100 CC. RECUPERATO IN UN MAGAZZINO, FERMO DA ALMENO UNA QUINDICINA DI ANNI 92


Il restauro conservativo di un qualsiasi veicolo ritenuto di interesse storico, si differenzia dal restauro totale in quanto, gli interventi effettuati sul mezzo si limitano alla sua rimessa in efficienza senza alterarne il suo stato di mezzo “usato”. Il veicolo ovviamente non deve trovarsi in pessime condizioni generali, non deve aver subito nel tempo radicali modifiche strutturali e di meccanica tali da inficiarne l'originalità voluta dal costruttore. E' questo il caso del kart che viene presentato in questo servizio. Si tratta di un Birel T6 motorizzato da un Parilla T 14 di 100 cc. Il veicolo recuperato in un magazzino, era fermo da almeno una quindicina di anni e si trovava nello stato in cui appare nelle fotografie, parzialmente smontato, con adesivi vari non corrispondenti al mezzo e con abbondanti strati di morchia accumulatisi negli anni per l'uso e per il successivo abbandono. Dopo aver valutato il reale stato del mezzo sia dal punto di vista meccanico che dal punto di vista telaistico si è deciso di procedere ad un restauro conservativo in modo tale che il veicolo, alla fine del lavoro potesse conservare la sua cosiddetta “patina” di vecchio ma, ritrovasse la sua efficienza dei migliori tempi. I lavori sono iniziati con un servizio fotografico completo del mezzo allo stato del ritrovamento. Queste fotografie oltre ad essere utili per il montaggio finale sono servite ad un confronto fra “il prima “ ed “ il dopo “ restauro. Il restauro è sostanzialmente diviso in due branche: per prima la parte motoristica che prevede il totale smontaggiocontrollo del propulsore, di tutti gli organi della trasmissione e della parte elettrica; la seconda riguarda la parte telaistica che consente di ripristinare la scocca eliminando eventuali problematiche quali ruggine, vecchie saldature e soprattutto procedere ad una accurata pulitura di tutti i residui di sporco depositatisi nel tempo nonché la revisione degli

93


IL PORTALE DI ANNUNCI DEDICATO AL KART

COMPRAVENDITA DI TELAI, MOTORI, ACCESSORI E RICAMBI.

www.bazardelkart.it Inserisci i tuoi annunci GRATIS dal sito o via email. Fai una foto con il tuo telefonino, aggiungi il testo e scrivi a annunci@bazardelkart.it e il tuo annuncio sarà automaticamente pubblicato.

Bazar del Kart è una iniziativa Vroom - Archimede Editore


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.