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D Davide è stato camorrista e non lo nasconde. Mi accompagna g lui dentro le Vele, a Scampia. All’ingresso ha scritto, ccon i ragazzi di lĂ : “La cultura è l’unica arma di riscatttoâ€?. Mi racconta che il giorno prima ha conosciuto una rragazza di 15 anni che non sa nĂŠ leggere nĂŠ scrivere: in balĂŹa di chiunque, povera del suo futuro che rischia giĂ b di d non avere. Dentro le Vele ha occupato abusivamente cinque stanze, dentro le quali sta aprendo, con l’aiuto di c ci tanti amici, un centro di aggregazione giovanile. “Mi stai t tan a cuoreâ€?, cu â€œĂˆ vietato calpestare i sogniâ€?, cosĂŹ si legge sui muri m e non sai che cosa è piĂš strano: se l’immondizia che ti sta o questa forza educativa che si vuole sprigionare s intorno int da queste ferite. Proprio nello stesso giorno, a poche centinaia d quest di metri, in inauguriamo un campetto di calcio nuovo nell’oratorio piĂš pi vicino, re regalato dalla Serie A con i soldi delle multe ai giocatori. Strani S incroci. Non si capisce chi siano gli abusivi. Non si capisce chi siano i campioni. campio Un bambino mi chiama e vuole giocare con il pallone: non te lo dimentichi piĂš un sorriso cosĂŹ in mezzo a tanti perchĂŠ.

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Bresciani a Rivoli. Si può guardare avanti con fiducia

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͚͛ ……Ž‡•‹ƒ Limone sul Garda. Monari ricorda S. Daniele Comboni

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Í›Í? …‘Â?‘Â?‹ƒ Confartigianato. Eugenio Massetti: “Siamo furibondiâ€?

͛͞ ’‘”– Brescia calcio. Cristiano Bergodi: “Credo nel gruppo�

ÂŽ …‘Ž’‘ †‹ –‡ƒ–”‘ †‡Ž …ƒ‹Â?ƒÂ?‘ Silvio Berlusconi annuncia a sorpresa, nell’aula del Senato, il sĂŹ del Pdl alla fiducia al governo e i suoi senatori scattano in piedi acclamandolo. Segue il voto e Letta è salvo con l’appoggio pieno del partito. La mossa del Cavaliere ha una doppia conseguenza: da una parte sancisce il suo suicidio politico, mettendo a nudo tutte le contraddizioni di una scelta che fino a pochi minuti prima sembrava contraria. Dall’altra, però, questa mossa serve a far saltare il progetto di deberlusconizzazione soft del governo, orchestrato da Letta. Ma facciamo un passo indietro. Il coro nei giorni scorsi era uno solo da parte della maggioranza dell’opinione pubblica:

irresponsabili, indegni. Il proclama di Arcore con cui si erano intimate le dimissioni dei ministri Pdl dal governo aveva bisogno di una seria resa dei conti con un voto di fiducia in Parlamento. CosĂŹ Letta ha trascinato tutti in aula e ha richiamato il Paese alla responsabilitĂ . “L’Italia corre un rischio irrimediabile e fatale, sventarlo dipende da noi e dalle scelte che assumeremo in aula, dipende da un sĂŹ o da un noâ€?. Letta, al cui fianco sedeva Alfano e gli altri ministri dimissionari del Pdl ha chiesto al Parlamento di distinguere la vita del governo dalle vicende di Berlusconi. “In uno Stato democratico le sentenze si rispettano e si applicano, fermo restando il diritto intangibile ad una difesa efficace, ma no a trattamenti ‘ad personam o contra personamâ€?. Un discorso di 45 minuti concluso con una citazione di Benedetto Croce: “Ciascuno di noi ora si ritiri nella sua profonda coscienza e procuri di non prepararsi, col suo voto

poco meditato, un pungente e vergognoso rimorsoâ€?. Ore convulse. Ancora una volta la percezione che in gioco ci fossero gli interessi di qualcuno prima degli interessi degli italiani. La caduta del governo sarebbe stata una catastrofe in un momento in cui le imprese e le famiglie non sentono per nulla gli effetti della cosidetta “ripresinaâ€? e continuano a stringere i denti per arrivare a fine mese. Una catastrofe con in vista il comissariamento della trojka europea per la legge di stabilitĂ e l’ennesima figuraccia a livello internazionale. Una catastrofe perchĂŠ lo scenario elettorale e istituzionale all’orizzonte sarebbe stato quello delle elezioni anticipate con il “porcellumâ€? e quindi con un futuro Parlamento piĂš o meno nelle stesse condizioni dell’attuale: praticamente bloccato. Il colpo di scena di Silvio, invece, spariglia ancora una volta le carte, ma dice sempre di piĂš quanto il suo tempo stia per scadere. Ora

che succederĂ nel Pdl? Sacconi parla giĂ di riconciliazione: “La delegazione Pdl al governo e’ pienamente legittimata. Berlusconi si è comportato da vero padre nobile del centrodestra italiano mentre Alfano si è dimostrato un vero leaderâ€?. Staremo a vedere se il colpo di teatro del caimano basterĂ a riconciliare i falchi con le colombe, l’anima moderata con quella estremista, quella cattolica con quella laicista. Ciò che è certo è che un centrodestra equilibrato, popolare, rispettoso delle istituzioni e di governo è un bene troppo grande per l’Italia intera a cui non si può rinunciare con o senza Berlusconi. Pd e Scelta civica, che non devono aver preso troppo bene la scelta finale di Silvio, si troveranno ancora seduti al tavolo dello scomodo e imbarazzante alleato. Anche se quel che è accaduto non è irrilevante. Quel che resta è comunque una brutta giornata per la Repubblica con la speranza che domani sia un giorno nuovo.


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Si può guardare avanti con fiducia ƒŽ ÍšÍ˜Í˜Í Â“Â—ÂƒÂ–Â–Â”Â‘ •ƒ…‡”†‘–‹ „”‡•…‹ƒÂ?‹ •–ƒÂ?Â?‘ ˜‹˜‡Â?†‘ Â?‡ŽŽƒ …‹––ƒ†‹Â?ƒ ƒŽŽ‡ ’‘”–‡ †‹ ‘”‹Â?‘ —Â?ƒ Â?—‘˜ƒ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ ’ƒ•–‘”ƒŽ‡ …Š‡ Šƒ ƒÂ?–‹…‹’ƒ–‘ Â?‘Ž–‹ ƒ•’‡––‹ †‡Ž …ƒÂ?Â?‹Â?‘ ˜‡”•‘ Ž‡ —Â?‹–Â? ’ƒ•–‘”ƒŽ‹ …Š‡ ƒÂ?…Š‡ Žƒ Š‹‡•ƒ „”‡•…‹ƒÂ?ƒ •–ƒ ƒˆˆ”‘Â?–ƒÂ?†‘

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n oratorio tutto nuovo, a Rivoli, a servizio di quattro parrocchie e una Chiesa, quella bresciana, che sta camminando, non senza quella fatica che è di tutte le cose nuove, sul percorso delle unitĂ pastorali. Due storie importanti ma che, apparentemente, corrono su due binari paralleli. In realtĂ un punto di convergenza c’è. La Chiesa bresciana ha intrapreso il cammino delle unitĂ pastorali. Un percorso giĂ battuto da anni, prima con la fase del discernimento e poi con la celebrazione, nel dicembre 2012, del Sinodo diocesano. Un percorso che ora è affidato agli sforzi di una apposita commissione diocesana, strumento a suo tempo indicato anche dal vescovo Monari per accompagnare un lavoro che deve nascere dal basso. A Rivoli, cittadina di 35mila abitanti alle porte di Torino, il 15 settembre scorso è stato solennemente benedetto il nuovo oratorio di Santa Maria della Stella, pensato come punto di riferimento per tante attivitĂ che le quattro parrocchie del locale centro storico stanno portando avanti da qualche anno. L’oratorio è frutto visibile, l’ultimo in ordine di tempo, di un progetto pastorale che ha per protagonisti quattro sacerdoti. Bresciani. Nel 2008, rispondendo a una espressa richiesta giunta dal card. Poletto, allora arcivescovo di Torino, Brescia donava alla Chiesa piemonte-

se quattro sacerdoti, per dare vita a un’esperienza pastorale nuova, sperimentale. Si trattava di farsi carico della cura pastorale di quattro parrocchie del centro storico di Rivoli, in una forma nuova, quasi collegiale. Una forma che, qualche anno piĂš tardi, Brescia avrebbe “codificatoâ€? nelle unitĂ pastorali. Qui i due binari si incontrano. La piccola porzione di Chiesa bresciana che alle porte di Torino cammina da anni su questo sentiero può essere guardata con attenzione, con sguardo critico, da chi da poco ha intrapreso un percorso piĂš o meno analogo. Don Giovanni Isonni, don Angiolino Cobelli (subentrato nel 2010 a don Davide Ferrari), don Andrea Zani e don Paolo Ravarini, i quattro sacerdoti bresciani che avevano accolto l’invito, sono diventati, probabilmente a loro insaputa, gli avamposti dell’esperienza dell’unitĂ

pastorale “Due – afferma don Giovanni Isonni, parroco della comunitĂ di Santa Maria della Stella – erano i punti fermi alla base della richiesta del card. Poletto: che i preti bresciani facessero vita comunitaria e che, pur mantenendo la titolaritĂ delle singole parrocchie, lavorassero insieme, seguendo ciascuno un settore della pastoraleâ€?. Ăˆ stata e continua ad essere per don Giovanni e i suoi confratelli un’esperienza molto ricca “che ci permette di sperimentare il valore grande della vita comunitaria e del lavoro condivisoâ€?, afferma il sacerdote. Brescia, dunque, può guardare con attenzione a Rivoli: la distanza fisica consente quel positivo distacco necessario per comprendere e valutare con equilibrio tutti gli aspetti di questa nuova esperienza pastorale. A Rivoli i quattro sacerdoti bresciani sanno che la loro esperienza ha in sĂŠ aspetti che possono “tornare utiliâ€? alla loro Chiesa madre. “In occasione del Sinodo dello scorso anno – afferma al proposito don Giovanni Isonni – abbiamo presentato alcune osservazioni sulla vita comunitaria dei sacerdoti un aspetto che, forse, ancora manca al dibattito in corso a Brescia sulle unitĂ pastorali. L’esperienza ci sta insegnando giorno per giorno che si tratta veramente di valore aggiunto. PerchĂŠ, a nostro modo di vedere, le unitĂ pastorali prima ancora di essere una questione di tipo organizzativo sono una

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scelta di vita di Chiesa nuova. Vivendo insieme diamo poi testimonianza alla nostra gente di quelli che sono i fonda-

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menti dell’operare insieme introdotto dal 2008â€?. Don Isonanni tocca cosĂŹ un problema che è anche bresciano: i timori della gente, talvolta silenziosi altre manifesti, che la prospettiva delle unitĂ pastorali, che il passaggio dal “vecchioâ€? (non piĂš sostenibile in futuro per una serie di ragioni evidenti che hanno nel calo dei sacerdoti solo l’aspetto piĂš evidente, ndr) al nuovo possa rivelarsi un impoverimento. “Anche a Rivoli – conferma don Isonni, parroco della comunirtĂ centrale dedicata a Santa Maria della Stella – la gente ha faticato e continua a faticare nel vivere e nell’accettare la nuova impostazione pastorale. Passo dopo passo, però, ha finito con il maturare

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La Commissione diocesana per le unità pastorali in questi mesi ha lavorato per predisporre uno strumento utile per le parrocchie già in cammino o che hanno intenzione di camminare insieme. Il documento prevede un'introduzione, il momento della proposta, il momento della preparazione, il momento della costituzione e il momento di accompagnamento e di verifica. Questo documento molto operativo recepisce di fatto le

indicazioni arrivate dal Sinodo dello scorso dicembre (nella foto). Le indicazioni presenti nel sussidio fanno riferimento al Capitolo V e, in ultima analisi, a tutto il documento “Comunità in cammino”. L’impostazione tocca i seguenti livelli: indicazioni pratiche per i vari soggetti e gli organismi coinvolti nella costituzione delle unità pastorali, strumenti concreti come schede di lavoro da utilizzare nelle singole fasi proposte dal

la consapevolezza che il numero dei preti di oggi non è più quello di una volta e che diventa sempre più importante il ruolo dei laici che sono chiamati a vivere nuove e più ampie responsabilità all’interno delle comunità parrocchiali”. C’è un ultima considerazione di don Isonni che suona come una sorta di “rassicurazione” a chi anche a Brescia guarda ancora con un minimo di legittima diffidenza al nuovo, alle unità pastorali. “Sono convinto – afferma – che l’esperienza che stiamo vivendo a Rivoli, fatta anche di sacrificio e di fatica, sia una ricchezza, perché è tanto quello che abbiamo ricevuto, in termini di stimoli per pensare il nostro essere Chiesa”.

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documento sinodale e schede di verifica del cammino intrapreso da usarsi nelle parrocchie con l’affiancamento della Commissione diocesana. Nei prossimi giorni il sussidio sarà preso in esame dal Consiglio episcopale e, successivamente, dopo un ritorno nella Commissione, verrà pubblicato (molto probabilmente verrà distribuito nella data dell’8 dicembre) a un anno di distanza dall'assemblea sinodale.

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La dura condanna della globalizzazione dell’indifferenza pronunciata da papa Francesco in occasione della sua visita a Lampedusa lo scorso mese di luglio aveva scatenato una presa di coscienza collettiva del profondo dramma di chi sceglieva di fuggire dalla povertà , dalla miseria, dalla guerra anche a costo della propria vita. Improvvisamente tutti avevamo aperto gli occhi, ci eravamo sentiti. Poi... Poi sono passate poche settimane. Le carrette del mare

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hanno continuato a puntare le coste italiane con il loro carico di tragedia, scafisti-schiavisti senza scrupoli hanno continuato il loro traffico, interessati solo ai dollari ricavati e che non possono preoccuparsi della contabilitĂ della morte. Quella è roba da statistica o, come è avvenuto, da denuncia del Papa e di chi continua a credere che l’accoglienza del fratello, prima ancora che un dovere morale, sia un compito cristiano. Con il tempo le fila di chi “ex cathedraâ€? aveva applaudito

alle parole “lampedusaneâ€? di papa Francesco si sono ridotte, e cosĂŹ la tragedia dell’altro giorno a Scicli con la morte di 13 immigrati costretti a bastonate e a frustate a gettarsi in acqua, insieme a tanti altri compagni di viaggio, in vista delle spiagge siciliane, non sembra avere suscitato particolari reazioni. Davanti alla difesa pervicace del “particolareâ€?, della ragione di “parteâ€?, chi si ricorda ancora della globalizzazione dell’indifferenza? (Massimo Venturelli)

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anto rumore per nulla. Il governo guidato da Enrico Letta ottiene al Senato l’auspicata ampia fiducia considerata dallo stesso premier come l’unica condizione per portare avanti l’esperienza dell’esecutivo, dopo la burrasca dei giorni precedenti. Per un intero fine settimana il Paese era rimasto con il fiato sospeso dinanzi all’annuncio dato da Berlusconi di voler staccare la spina al governo Letta. Un’operazione chirurgica che aveva nelle dimissioni dei gruppi parlamentari di Camera e Senato (prontamente sottoscritte da quasi tutti come atto d’amore nei confronti del leader) prima con l‘imposizione di un passaggio analogo al guppo di ministri Pdl nella squadra di Letta, poi si profilava insomma uno scenario che tutti, con una straordinaria (per l’Italia) sintonia di sentimenti, nel Paese hanno definito inquietante e preoccupante. Berlusconi, insomma, sembrava essere riuscito ancora una volta a rimettere in carreggiata la nave del Pdl e, per ammissione di alcuni dei suoi piĂš stretti collaboratori (Brunetta in testa nel corso di una puntata di “Porta portaâ€?) a dare una sterzata significativa alla sua situazione giudiziaria che si stava avviando, in mezzo a mille polemiche, al voto sulla sua decadenza da senatore. Un primo sasso in un meccanismo “perfettoâ€? (ma non senza qualche aspet-

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dimettersi. Nessuno di loro ha gradito che l’ordine perentorio fosse giunto senza nemmeno una consultazione preventiva. E cosĂŹ dalla pattuglia guidata da Alfano sono giunti ad Arcore i ripetuti inviti a riconsiderare non solo la questione dimissioni, ma anche la sfiducia nei confronti del governo Letta in un momento di massima difficoltĂ per il Paese. Per il Pdl si è aperta probabilmente la pagina piĂš travagliata della sua storia. Progressivamente, tra un vertice e l’altro, è andata aumentando la consistenza del dissenso con Berlusconi e le sue decisioni. Tra scissioni annunciate, formazioni

di nuovi gruppi parlamentari e strappi dolorosi si è giunti al dibattito in Senato. E, qui, sorpresa delle sorprese, Berlusconi, preso atto delle parole di Letta, ha annunciato il voto di fiducia al governo. Il premier, ottenuto il consenso richiesto (235 voti a favore) ha preso la via della Camera (per un dibattito appena avviato al momento di mandare in stampa questa edizione di “Voceâ€?, ndr). Il clima di oggettiva tensione, a dispetto del ripetuto ritorno del termine “pacificazioneâ€? del dibattito, e la situazione di difficoltĂ di Berlusconi potrebbero tornare ad essere un ostacolo sul cammino dell’esecutivo.

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/¡LPSHJQR FRVWDQWH GHOOD UHWH &DULWDV Dozzine di donne con veli integrali neri entrano ed escono dalle stanze di Caritas Giordania dove si registrano i profughi siriani. Si muovono in gruppo, per proteggere sĂŠ e le ďŹ glie dalle molestie. Sono tutte donne sole, i mariti sono morti o rimasti in Siria a combattere. Alcune portano con sĂŠ i neonati. Gli altri 5 o 6 ďŹ gli rimangono in strada a giocare o a lavorare, vendendo piccoli prodotti come caramelle o bibite per portare

a casa 5 dinari al giorno. Nelle cittĂ di Zarqa e Mafraq, non lontano dal conďŹ ne con la Siria, i giordani hanno fatto affari d’oro, afďŹ ttando case e garage al doppio del prezzo: i prezzi possono andare dai 100 ai 250 dinari. Sono questi solo pochi dei tanti problemi che costituiscono l’altra faccia della medaglia, altrettanto drammatica, della guerra in Siria. Si tratta delle condizioni in cui sono costrette a vivere le migliaia di pro-

fughi in fuga dalla Siria e delle difďŹ coltĂ che stanno incontrando i Paesi che hanno aperto le loro frontiere. Uno di questi è la Giordania. Anche qui in prima linea nell’assistenza ai profughi c’è la Caritas locale. Quotidianamente deve fare fronte alle richiesta di denaro per pagare l’afďŹ tto, per l’acquisto di latte e pannolini. In Giordania sono oggi 570mila i siriani (su 2 milioni di rifugiati e 4 milioni di sfollati interni), di cui 132mi-

la, i piÚ poveri, al campo di Zaatari. Caritas italiana, che sta aiutando la consorella giordanasta nell’ambito dell’emergenza Siria, ha stanziati 550mila euro per aiutare le Caritas medio-orientali che accolgono i profughi. A breve partirà un progetto per bambini disabili nel centro N.S. della Pace ad Amman. L’intera rete di Caritas internationalis ha messo a disposizione oltre 15 milioni di euro per gli aiuti alla Siria.


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‡‰‹‘Â?‡ ‘Â?„ƒ”†‹ƒ ƒÂ?‹–Â?ÇŁ ‹Ž ’† …Š‹‡†‡ —Â? …‘Â?ˆ”‘Â?–‘ •—ŽŽƒ ”‹ˆ‘”Â?ƒ Troppi progetti di riforma e nessun frutto di una attenta analisi dei bisogni reali e di un serio confronto consigliare. CosĂŹ il consigliere regionale pd Giantonio Girelli (nella foto) “bocciaâ€? le diverse proposte di riforma presentate, senza alcun mandato particolare, da singoli consiglieri regionali (nella fattispecie Rizzi, Lega Nord e Carugo, Pdl). Di riforma della sanitĂ lombarda avevano parlato un po’ tutte le forze politiche nel corso della campagna elettorale

che, nei mesi scorsi, si era conclusa con la vittoria di Roberto Maroni. Lo stesso presidente della Regione aveva messo tra i punti del suo programma una attenta revisione di un sistema che, seppure caratterizzato da significative eccellenze, cominciava a mostrare la corda e necessitava di adeguati correttivi. Di qui la decisione di istituire una commissione presieduta da Umberto Veronesi con il mandato di compiere una ricognizione sulla sanitĂ lombarda,

sui bisogni dei territori per dare al Consiglio regionale tutti gli elementi su cui impostare il percorso di revisione. “Senza tenere conto del lavoro di indagine – ha affermato Girelli – sono spuntate due proposte di riforma che mettono mano soltanto all’aspetto organizzativo (la divisione del territorio lombardo in Asl) senza entrare nel merito dei bisogni dei cittadini lombardi e dei territori di riferimento�. Di qui la richiesta di una seria discussione in sede consigliare.

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l problema piĂš grave della Somalia è l’assenza totale di Stato. Ad affermarlo è mons. Giorgio Bertin, amministratore apostolico di Mogadiscio, nonchĂŠ presidente di Caritas Somalia. Bertin porta sulle spalle la pesante ereditĂ lasciatagli da Pietro Salvatore Colombo, il vescovo – originario di Carate Brianze – assassinato all’esterno della cattedrale di Mogadascio nel luglio del ‘89. “La sua scomparsa ha suscitato profonda commozione e rimpianto. Egli aveva fatto dono del suo sacerdozio alla missione in Somalia, prodigandosi con zelo e grande caritĂ apostolica nella cura delle anime ed al servizio dei fratelli. La testimonianza che egli ha reso alla veritĂ , le molte iniziative della sua sollecitudine per i bisognosi, l’opera di pace costantemente svolta restano in benedizione nella memoria di quella Chiesa e di tutto il popolo somaloâ€?. CosĂŹ Giovanni Paolo II ricordava la figura di mons. Colombo, sottolineandone l’importante opera apostolica svolta in terra d’Africa. Da sempre martoriata da conflitti interni, la Somalia si presenta oggi come un Paese in attesa di trovare il suo equilibrio, nonostante sia protagonista di una guerra strisciante che si protrae dagli inizi degli anni ‘90, con la caduta del dittatore Siad Barre.“Il centrosud del Paese è in mano a diverse entitĂ , compresi i famosi shabbadâ€? sottolinea mons. Bertin, riferendosi

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dali e le forze militari di stanza nel corno d’Africa. “La risposta internazionale è stata buona; da 3 milioni di persone che rischiavano di morire di fame siamo scesi a circa 800mila che hanno ancora bisogno di un supporto, di un aiuto esternoâ€?. La soluzione ai maggiori problemi che colpiscono la Somalia – scarsitĂ di cibo e mancanza di zone di approvvigionamento d’acqua, secondo la lunga esperienza del Vescovo di Gibuti – risiede in un ritorno alla sicurezza che può essere garantita solo dal ritorno di istituzioni statali. In tal senso federalismo non è una soluzione, considerato che dietro a tale termine, evidenza mons. Bertin, spesso si celano gli “interessi dei vari clanâ€?. Eppure la Somalia ha ancora le sue carte da giocare, a dimostrarlo è la recente visita a Roma del presidente Hassan Sheick Mohamd, che ha ricordato quanto sia importante il ruolo dell’Italia nella ricostruzione della Somalia, sia a livello politico che associazionistico. “Per la Somalia c’è una speranza – afferma mons Bertin –. In questi 23 anni di caos, di anarchia, quest’ultimo tentativo è sicuramente il piĂš serioâ€?. Il Vescovo di Gibuti si riferisce al processo politico sviluppatosi da un anno e mezzo circa. “La Somalia è come un bambino appena nato, ma a causa di agenti interni rischia di morireâ€?. Cionostante “il bambino è nato, bisogna solo insegnargli a camminareâ€?.

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in sintonia sin da subito con i lettori del settimanale a don Marco Mori, direttore del Centro oratori bresciani che da questo numero “firmerĂ â€? in prima alcuni brevi racconti. Le sue saranno storie di vita vissuta che possono favorire una riflessione sui grandi temi della vita, attraverso la lente di ingrandimento di piccole storie, ma non per questo meno significative, storie di incontri che diventano metro per leggere e comprendere la realtĂ e la quotidianitĂ .

“Perdersi per trovarsiâ€?, in programma nella giornata di domenica 6 ottobre per le vie del centro storico di Brescia non è una semplice caccia al tesoro. Si tratta di un evento, promosso dalle associazioni Punto Missione e InOltre per giovani, che si propone un obiettivo duplice: l’interrelazione tra i partecipanti e la sensibilizzazione degli stessi ai temi della solidarietĂ internazionale e del volontariato. Le squadre coinvolte si sfideranno

in giochi di abilità fisica, culturale e logica, attraverso prove accattivanti e ricche di sorprese. Una giornata di puro e sano divertimento, che mantiene come sfondo la consapevolezza dell’aiuto: il ricavato della giornata, infatti, sarà interamente devoluto alle associazioni organizzatrici per il sostegno del Villaggio dei ragazzi Fabio, Sergio, Guido e del progetto Emera. Per informazioni: Giulia Dordoni, tel: 338 8332168, e-mail: giulia.dordoni@hotmail.it

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Ghiaia e desolazione In sette minuti la cittadina di Longarone... ha cessato di esistere, in sette minuti. I morti accertati ufficialmente superano, dai primi calcoli, la cifra di duemila. Per una vasta plaga di ancora immisurati chilometri quadrati, laddove prima esistevano, con le sue case, i suoi giardini, le villette e gli orti, verzicanti distese di conifere, siepi di bosso, dolci prati a solatio con le ultime margherite d’autunno, non c’è piĂš niente. In pochi minuti solamente, in quattro-sette minuti d’orologio, un inaudito, terrificante fenomeno naturale ha cancellato dalla faccia della terra una cittadina e sei frazioni operose...: lĂ dove era Longarone, dove erano cresciute le sue borgate, dove avevano preso volume e dimensione una cartiera, una fabbrica di accumulatori elettrici, varie altre industrie minori, non c’è che ghiaia e pantano. Uno che vi arrivi ora, ignaro di quanto dolce e invitevole fosse l’abitato della cittadina sul crocevia per la valle Zoldana e per la vallata del Vajont verso la val Cellino, non può capacitarsene in alcun modo, tanto naturale e logico è divenuto immediatamente il nuovo assetto della localitĂ . Che stanno a far lĂŹ quelle poche case sospese sul

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sono finiti piĂš di un chilometro a valle nel ritranquillizzato letto del Piave) che si era fermata contorta davanti a un primigenio scoglio preistorico, quasi che mai qui alcun adattamento e ragionamento della formica umana, mai fosse potuto giungere? “Erano le 11 meno un quarto di notte – racconta uno dei pochi superstiti, Giorgio Pioggia di 42 anni, cognato dell’ufficiale

postale – non ne avevo nemmeno voglia, ma avevo finito per andarmi a vedere in un bar presso il municipio l’internazionale di calcio che davano alla televisione. Improvvisamente, la luce si è spenta. Abbiamo sentito un boato pauroso, accompagnato da un uragano di vento. Abbiamo pensato subito a una tromba d’aria, a un terremoto, ma immediatamente abbiamo avvertito un clamoroso

scroscio d’acqua che durò alcuni minuti. La mia casa è sparita, come tante altre, nel giro di quei pochi momenti, e con essi mia sorella, mio fratello, mio cognato e due miei nipotiâ€?. Ha gli occhi allucinati, da bestia ferita a morte. “Era da tre giorni – aggiunge – che lassĂš stavano in grande allarme, ma non ci hanno avvertitiâ€?. In realtĂ , di questo enorme sinistro la colpa non è di alcuno. La diga è intatta al suo posto, incorrotta. NĂŠ gli smottamenti preconstatati potevano umanamente far presagire tanta massa di terra e macigni in precipizio sul lago, anche se a Vittorio Veneto, negli uffici dell’ex Sade, l’evento era stato previsto e sperimentato su un modellino in scala, che aveva dato una tracimazione d’acqua pari – nella proporzione – a un’altezza di cento metri: come press’a poco è accaduto. Non rimane che il dovere di arrenderci, pur nella nostra superbia di conquistatori degli spazi cosmici, di fronte alle immense e inconoscibili forze oscure della natura, la quale, nella conca di Longarone, ha improvvisamente ristabilito il suo smisurato imperio e la sua indomabile sopravvivenza sui nostri poveri morti.


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La parrocchia S. Alessandro Ono S. Pietro, il Comune di Ono S. Pietro e le associazioni di volontariato di Ono S. Pietro organizzano mercoledĂŹ 16 ottobre una ďŹ accolata in memoria di Davide e Andrea, i due fratellini morti a luglio nell’incendio nella casa del loro papĂ accusato di duplice omicidio. La comunitĂ si è giĂ attivata per ricordare i due ragazzi attraverso la costruzione di un oratorio. L’idea è arrivata da nonno Lino e dalla mamma Erica: aprire un oratorio,

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una realtà che manca da sempre in paese, per farlo diventare il punto di aggregazione dei giovani. E dedicarlo ai due fratellini. Il piano è ristrutturare un vecchio immobile del centro. Tutti parteciperanno anche materialmente, mettendoci qualcosa e il resto arriverà da una sottoscrizione pubblica che viene lanciata proprio il 16 ottobre, a tre mesi esatti dalla tragedia. Il programma del 16 ottobre è il seguente: alle 20 il ritrovo presso il campo sportivo di Ono S. Pietro,

alle 20.30 la partenza della ďŹ accolata commemorativa lungo le vie del paese, alle 21.20 la tappa presso la chiesetta SS. Pietro e Paolo e alle 22 l’arrivo della ďŹ accolata alla scuola elementare Aldo Moro di Ono S. Pietro e la celebrazione della S. Messa in memoria di Davide e Andrea. Nell’occasione, come si diceva, verrĂ anche aperta un sottoscrizione per permettere alla comunitĂ di raccogliere fondi per l’oratorio. Per informazioni, www. oratoriodavideandrea.it.

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a comunitĂ di Virle attinge a piene mani dalla tradizione mariana, la stessa che in passato ha forgiato il territorio. Oggi il parroco don Sandro Gorni riveste una grande aspettativa nei fedeli nati, cresciuti e vissuti nella sua comunitĂ , ma con l’attenzione al coinvolgimento delle nuove famiglie grazie anche al percorso dell’iniziazione cristiana. Sicuramente le feste quinquennali possono da un lato rinsaldare i legami con la tradizione e dall’altra avvicinare molte persone, attirate soprattutto dalla processione con un centinaio di figuranti ma anche dalla settimana di preghiera e preparazione. La devozione mariana è un qualcosa di concreto, basti pensare che la figura di Maria durante l’anno rivive nel rosario recitato nelle case e nelle chiese. La cadenza quinquennale delle feste mariane dĂ un maggiore risalto alla solennitĂ : “La Madonna – spiega don Sandro Gorni – ci spiega come vivere la fede con GesĂšâ€?. La preparazione è iniziata sabato 28 settembre con un pellegrinaggio a Castiglione delle Stiviere e con la Messa nel santuario di San Luigi Gonzaga, patrono dell’oratorio di Virle. L’appuntamento centrale delle celebrazioni è fissato per domenica 6 ottobre, festa della Madonna del Rosario, con alle 10.30 la S. Messa

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concerto della corale dei Santi Pietro e Paolo di Virle. LunedĂŹ 7 ottobre, infine, alle 15 la S. Messa solenne, officiata da mons. Giovanni Battista Morandini, per anziani e ammalati con la benedizione eucaristica lourdiana. Tutte le feste quinquennali sono state scandite da una serie di appuntamenti intergenerazionali: il buongiorno GesĂš per i bambini alle 8 del mattino e le Sante Messe alle 8.30, alle 16 e alle 20 celebrate ogni volta da un sacerdote differente. VenerdĂŹ 4, in particolare, alle 16, ci sarĂ la liturgia penitenziale e la S. Messa in San Giuseppe, mentre alle 16.15

i ragazzi sono attesi dalla benedizione mariana. Sabato, spazio alle confessioni pomeridiane per i bambini, alle 16.30 la Messa “Anni Azzurriâ€? e alle 18 la Messa solenne. Sullo sfondo delle feste quinquennali, c’è anche la collaborazione tra le parrocchie di Virle e di San Carlo con gli incontri annuali per i catechisti, con la festa della vita o il carnevale, con le proposte per gli adulti e con gli incontri per i genitori del sesto, settimo e ottavo anno. Da questo punto di vista anche le feste mariane possono incentivare l’impegno di avvicinamento delle parrocchie.

5LSUHVD O¡DWWLYLWj GHOOD 5LYD Riva Acciaio ha tolto il blocco degli impianti. Da lunedĂŹ 30 settembre 1400 dipendenti negli stabilimenti della Valcamonica, Varese, Lecco, Milano, Verona e Cuneo sono tornati al lavoro dopo lo stop deciso il 12 settembre 2013 dall’azienda a seguito del sequestro disposto dalla magistratura. Questo esito era molto atteso, data la mobilitazione degli ultimi giorni ad opera di lavoratori e cittadini delle zone dove hanno sede gli stabilimen-

ti della Riva Acciaio. La magistratura di Taranto ha garantito l’operatività finanziaria del gruppo, dando quindi modo alla produzione di proseguire. La stabilizzazione produttiva di Riva Acciaio andrà perseguita tramite un piano finanziario che, sotto il controllo del custode giudiziario, consentirà l’accantonamento progressivo delle risorse equivalenti a quelle per le quali si era imposto il sequestro. Fim-Cisl aveva da subito chiesto un provvedi-

mento urgente della magistratura o del Governo che garantisse la continuazione dell’attività produttiva nel pieno rispetto della legalità , dopo aver respinto l’ipotesi sia della Cassa integrazione che quella di un potenziale commissariamento, provvedimenti che, secondo dipendenti e sindacati, avrebbero potuto creare solo gravi problemi occupazionali. Dunque, dopo due settimane di inattività , i lavoratori si ritrovano soddisfatti.

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di Pisa non si occuperebbe piĂš del funzionamento delle pompe idrovore che impediscono alla falda di crescere e toccare il mare di veleni presente sotto lo stabilimento). “La situazione è davvero complessa, perchĂŠ presenta risvolti sia di carattere occupazionale che ambientale. Di certo, in questa fase, risulta a mio parere fondamentale – spiega il consigliere regionale di Patto Civico Michele Busi – che l’azienda renda esplicite le proprie intenzioni

circa il futuro del sito produttivo di Bresciaâ€?. In particolare - ha aggiunto il consigliere Busi se, come sembra, il problema principale è rappresentato da un costo dell’energia ritenuto eccessivo per poter proseguire la produzione nella nostra cittĂ , occorre aprire al piĂš presto un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati per garantire una soluzione che tuteli i posti di lavoroâ€?. Nel merito è intervenuto anche il vicecapogruppo della

Lega Nord in Consiglio regionale, Fabio RolďŹ . “L’allarme lanciato dai rappresentanti dei lavoratori – commenta Fabio RolďŹ â€“ deve essere necessariamente accolto da Regione Lombardia attraverso la costituzione di un tavolo tecnico, al quale l’azienda dovrĂ partecipare per poter trovare per trovare insieme misure consone a garantire il prosieguo dell’attivitĂ . La posta in gioco è alta e la cessazione dell’attivitĂ provocherebbe danni ingenti su diversi frontiâ€?.

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uesta moneta è partita due mesi fa e non è altro che un tentare di aiutare chi è nel bisognoâ€? afferma don Armando Nolli, riferendosi alla monetaâ€?faustinaâ€?. Nato per iniziativa della parrocchia del Centro storico di Brescia, il circuito creatosi attorno alla “moneta alternativaâ€? è giĂ una realtĂ consolidata. Coniata per la prima volata dalla zecca di Roma attorno 138 d.c. per celebrare il titolo di “Augustoâ€? appena conferito dal senato ad Annia Galeria Faustina, “la faustinaâ€? viene oggi riproposta dalla parrocchia dei Santi Faustino e Giovita che, in collaborazione con alcuni commercianti della zona, ha creato un meccanismo di condivisione in grado di consentire la fruizione di beni e servizi altrimenti difficilmente accessibili alle fasce piĂš deboli della popolazione. Come spesso accade, dove gli enti preposti non arrivano, a occuparsi del cosiddetto welfare, arriva la Chiesa. Del resto, la sussidiarietà è anche questo. Diversi i partecipanti attivi che hanno prestato parte del proprio tempo e del proprio denaro per la riuscita del progetto: commercianti, imprese, istituzioni locali e la Caritas, senza dimenti-

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senta in forma di “buono prepagatoâ€? del valore unitario di due euro spendibile in modo mirato solo presso l’esercizio commerciale indicato nella parte posteriore del buono stessoâ€?. Don Armando Nolli ci tiene a precisare che è grazie alla dimensione territoriale del progetto se in questi primi due mesi l’esperimento si è dimostrato valido. Chi si deve dar da fare “non è la parrocchia, non sono neanche le parrocchie, e non è nemmeno il vicarioâ€?. Chi si adopera per questa causa è la gente interessata a far sĂŹ che “la fausti-

naâ€? prenda piede:“Il barista, il ristoratore, il farmacista, il libraio, il minimarket e cosĂŹ via dicendoâ€?. Il progetto consiste nel versamento di quote di denaro presso i singoli esercizi interessati, questi timbrano “le faustineâ€? e la parrocchia si occupa poi della distribuzione delle banconote alla persone piĂš bisognose. Ăˆ da sottolineare che i vari esercizi si sono resi disponibili nel fornire un numero maggiore di prodotti rispetto a quanto versato. Quindi, se la parrocchia, grazie ai sostenitori del progetto, versa al negoziante 100 euro, il commerciante distribuisce i propri articoli per un valore pari a 120 euro, rinunciando in tal modo a parte del proprio guadagno. â€œĂˆ un progetto nato con il consenso dell’unitĂ pastorale e il nostro auspicio è che l’iniziativa coinvolga anche le altre parrocchie del centro storicoâ€? afferma il vicario zonale, Alfredo Scaratti. Dal mutuo soccorso alla costituzione di una comunitĂ solidale. Ăˆ questo il percorso che si spera venga intrapreso grazie alla “faustinaâ€?, soprattutto considerata la grave crisi economica che sta attraversando il Paese. Per ulteriori informazioni è consultabile in rete in sito http://www.sanfaustinobrescia.org/faustine oppure faustine@email.it

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/D IHQRPHQRORJLD GHOOD PRYLGD Se guardiamo al contesto della movida bresciana, negli anni Novanta e ďŹ no alla metĂ del decennio scorso, piazza Arnaldo ha rappresentato l’unico contesto dove si esprimevano adolescenti e giovani; poi è stato soppiantato dalla zona di Borgo Wuhrer, che ne ha minato l’importanza. Oggi, dopo un lavoro di riqualiďŹ ca, è la zona del Carmine a essere tra le preferite dai giovani. “Movida.Bsâ€? è il titolo del volume che il sociologo Paolo Corvo ha curato con Vincenzo Lanzoni, al ďŹ ne di comporre un quadro logico su uno degli argomenti che a livello di cronaca locale ha avuto maggior rilevanza negli ultimi mesi. L’indagine di Corvo e Lanzoni rientra nei quaderni di studio del Laboratorio di ricerca e intervento sociale (LaRis) dell’UniversitĂ cattolica di Brescia. “Interessante notare come certe zo-

ne di una cittĂ si siano ‘specializzate’ nell’intrattenimento di molte personeâ€? esordisce Corvo, che entrando piĂš nello speciďŹ co dice: “Bar vuoto e strada piena? Anche un sociologo di fama internazionale come Bauman ha preso in esame questi comportamenti giovanili per deďŹ nire l’attuale ‘società uida’. Fondamentalmente – prosegue Corvo – ci si sposta da un locale all’altro sempre alla ricerca di soddisfazione in contesti diversi, senza però mai riuscire a trovare stabilitĂ o intrecciare rapporti particolarmente profondi. Certamente un fenomeno contraddittorio che va studiatoâ€?. A incidere su queste forme sregolate di aggregazione in strada c’è anche una nuova dimensione dei locali? “Si viene dall’epoca del mutismo delle discoteche dove la musica rendeva impossibile interagire verbalmente,

oggi si prediligono locali in cui si possa comunicare anche se – spiega Corvo – l’uso continuo di cellulari e smartphone durante le interazioni fa tornare tutto su un piano autoreferenzialeâ€?. Chi si cimenta in queste forme di ritrovo lo fa secondo una logica di imitazione di un fenomeno di massa? “Certamente l’omologazione a quello che fa una moltitudine fa parte del comportamento di certi soggetti, soggetti che, d’altronde, agiscono in questo modo solo per soddisfare bisogni umani primari come la voglia di condivisione, l’autostima e l’identiďŹ cazione in qualcosaâ€?. Paolo Corvo conclude inďŹ ne dicendo: “Sempre Bauman è arrivato a stabilire che la uiditĂ e l’individualismo della nostra societĂ senza dubbio portano a consumare non piĂš solo gli oggetti, ma anche le relazioni umaneâ€?.


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‘Â?…ƒ†‡ŽŽŽ‡ ƒÂ?…ƒ”‡ŽŽƒ Â?‹••‹‘Â?ƒ”‹ƒ ‡ Â?‘•–”ƒ Â?‡”…ƒ–‘ Si rinnova a Roncadelle l’appuntamento con la solidarietĂ . Nei primi due weekend di ottobre il locale Gruppo missionario propone la “Bancarella missionaria e mostra mercatoâ€? a sostegno di progetti umanitari. Nella sala civica di via Roma, il sabato dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica per l’intera giornata, viene allestita una grande esposizione di oggetti artistici provenienti da Brasile, Camerun, Cile e Uganda e di manufatti realizzati dai sostenitori del gruppo. A contorno,

giochi per i piĂš piccoli e una mostra fotografica sulle attivitĂ finanziate. “Sono passati – spiega il presidente Giovanni Vespa – oltre 20 anni di attivitĂ del nostro gruppo, che è composto da una ventina di soci e che si avvale dell’aiuto di 250 sostenitori, di quello dell’amministrazione comunale, di associazioni e di gruppi di volontariatoâ€?. Anni che il gruppo missionario Roncadelle, con sede in via Don Vezzoli 29, ha speso ad aiutare le popolazioni in via di sviluppo con progetti specifici supportati in

loco da religiosi e laici. “Promuoviamo ed organizziamo iniziative nel campo della beneficenza attraverso raccolte di fondi da destinare alla cooperazione per lo sviluppo sociale ed economico con le comunitĂ che operano nei paesi emergenti. Le attivitĂ si articolano nella costruzione e gestione di case di accoglienza per l’infanzia abbandonata o in stato di bisogno, nello svolgimento di attivitĂ educativa e formativa dei bambini di cui ci facciamo carico, nel concedere contributi finalizzati

allo sviluppo agricolo e alla valorizzazione del territorio, nella promozione della donna e della famiglia e nel provvedere ad interventi di carattere eccezionale�. A sostegno delle proprie attività il gruppo organizza una serie di eventi, divenuti, nel corso degli anni, appuntamenti tradizionali: la bancarella della solidarietà in maggio, la festa dei continenti e la festa del sorriso in giugno, la mostra mercato in ottobre e la pesca di beneficenza a dicembre. (v.b.)

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uando negli anni Ottanta un ispettore del ministero degli Affari esteri chiese a Scaip di togliere dall’acronimo la “pâ€? finale, ci fu una vera e propria sollevazione da parte degli studenti piamartini e la denominazione restò tale. La lettera “pâ€? sta per “piamartinoâ€?, perchĂŠ proprio da alcuni fedeli di padre Piamarta nacque l’idea di portare sviluppo nei Paesi del Sud del mondo. Scaip (Servizio collaborazione assistenza internazionale piamartino), una delle cinque Ong bresciane, compie 30 anni. In questo lasso di tempo ha raccolto e distribuito oltre 21 milioni di euro di aiuti. Dalla costruzione di un pozzo alla realizzazione di un istituto scolastico che ospita 4.500 alunni a Santiago del Cile: piccoli e grandi progetti che hanno portato anche un po’ di brescianitĂ nel mondo, che hanno cercato soprattutto di educare i giovani poveri nel mondo del lavoro. La parte del leone la fanno anche i volontari laici impegnati in diverse attivitĂ in ambito formativo e nel campo del sostegno economico con il microcredito. Le attivitĂ comprendono piani di formazione scolastica e professionale (secondo il carisma specifico di padre Piamarta), accesso all’acqua, sviluppo rurale e zootecnico, laboratori informatici, avvio di piccole imprese

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0302306873), si prosegue giovedĂŹ 24 ottobre alle 19 con la corsa podistica solidale “Al traguardo per lo Scaipâ€? all’interno della “CorriperBresciaâ€?; pensata, su un percorso cittadino di otto chilometri (con partenza da piazzale Arnaldo), per le famiglie e per i bambini (5 euro per gli adulti, 3 per i bambini fino ai 13 anni e per i tesserati “CorrixBresciaâ€?). Il ricavato va a Scaip: cinque euro il costo dell’iscrizione per gli adulti (in omaggio maglietta Scaip); tre euro tesserati CorrixBrescia (in omaggio maglietta Scaip) e bambini fino ai 13 anni compiuti (in omaggio medaglia e maglietta Scaip). Sabato 26, inoltre, alcuni volontari porteranno la loro testimonianza al “Missio Meetingâ€? organizzato dalla Diocesi e, infine, domenica 27 alle 16 nella chiesa di Santa Maria Vittoria si potranno ascoltare le canzoni di Fabrizio De Andrè. Per tutto ottobre, Scaip sarĂ presente anche in alcuni esercizi commerciali del territorio: i clienti avranno, quindi, la possibilitĂ di donare un euro alla Ong bresciana. Mentre, fino a Natale, con un’offerta minima di 5 euro si potrĂ acquisterĂ un kit di semina di quattro differenti fiori (margherita, girasole, papavero e fiordaliso) per “seminare la speranzaâ€?. Speranza seminata, ad oggi, in molti Paesi (Brasile, Cile, PerĂš, Angola, Mozambico, Mali e Guinea, solo per citarne alcuni).

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Il marito e la moglie sono diventati papà e mamma e i genitori di lui e di lei sono diventati nonni. Inizia un cammino di collaborazione che rende gioiosi i nonni e sereni i genitori. Il primo semplice compito dei nonni è quello di accudire i nipotini, di stare con loro e di consentire cosÏ al neopapà e alla neomamma il mantenimento delle loro normali attività anche lavorative. Le famiglie che

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affidano i figli ai nonni sono oggi in Italia una su due e chi non lo può fare ne sente pesantemente la mancanza. L’attivitĂ di babysitteraggio dei nonni è stata valutata in 50 miliardi l’anno. Ma al di lĂ di questa “assistenzaâ€? i nonni sono, soprattutto, una risorsa educativa immensa in termini di disponibilitĂ , saggezza, modello di vita. Se il ruolo dei nonni è svolto adeguatamente, rispettando i confini, diventano educatori

impareggiabili e fondamentali. Quindi non sono soltanto importanti per ciò che fanno, ma anche per ciò che sono. Nei casi, poi, in cui i legami con le famiglie d’origine siano stati caratterizzati da difficoltĂ o incomprensioni, la nascita di un bambino è l’occasione quasi sempre propizia per distendere i rapporti. Quanti â€?miracoliâ€? fanno i neonati sulla strada del riavvicinamento e della

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rappresentano una risorsa capace di supplire, per tutto il tempo necessario, anche alle carenze di mamma e papà . Pensiamo infine, ma non per ultimo al loro ruolo nell’educazione alla fede. I nonni che pregano, i nonni che hanno il tempo per parlare di GesÚ, che sfogliano insieme al nipotino le pagine del Libro Sacro, che fanno visita al Santissimo, sono nonni bellissimi. Anche quando ci

fosse il divieto assoluto di papà e mamma di insegnare la religione ai figli, i nonni – pur rispettandolo – passeranno ai nipoti, attraverso la loro vita quei valori che sono fondamentali per ogni buon cristiano. Diciamo dunque loro un grande grazie nel giorno della loro festa, ma soprattutto amiamoli e valorizziamoli con l’impegno a essere loro accanto quando ne avranno bisogno. (Luigi Domenighini)

Nonni angeli custodi, quando, oltre a vegliare sui nipoti, contribuiscono attivamente all’intera economia famigliare. Lo stesso papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale della gioventĂš, ha sottolineato la centralitĂ di queste figure e di “come è importante l’incontro tra le generazioni ‌ questo rapporto, questo dialogo è un tesoro da conservare e alimentareâ€?. Alla Giornata mondiale della gioventĂš papa Francesco ha

pensato ai nonni e ai bambini e ha sottolineato l’importanza del dialogo fra le generazioni, “tesoro da conservare e alimentareâ€?. L’occasione del riferimento è dato dalla festa odierna dei santi Gioacchino e Anna, che la tradizione della Chiesa identifica come i genitori di Maria, quindi nonni di GesĂš. “Quanto sono importanti i nonni nella vita della famiglia per comunicare quel patrimonio di umanitĂ e di fede che è essenziale per ogni societĂ !â€?.

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e nonna di 40 nipoti. Sono oggi piĂš di 12 milioni, i nonni italiani over 65, circa il 20% della popolazione e contribuiscono ogni anno con circa 4 miliardi di euro dalle loro pensioni per sostenere ďŹ gli e nipoti. Somma alla quale bisogna aggiungere le ore di spese nell’attivitĂ di baby sitter. Considerando una tariffa di 7 euro all’ora, si può stimare che questo lavoro non retribuito valga circa 24 miliardi di euro l’anno. PiĂš che di nonni, parlerei dunque di “SuperNonniâ€?, che oltre

al loro bagaglio di esperienza e al particolare legame affettivo con i nipoti, offrono alla societĂ e alla famiglia, oggi piĂš che mai, un sostegno fondamentale. Dati raccolti a livello nazionale, dicono infatti che il 55% delle donne che lavorano afďŹ dano i ďŹ gli ai propri genitori o suoceri, che si posizionano cosĂŹ a pieno titolo come “prima istituzioneâ€? dell’infanzia: l’asilo nido accoglie infatti soltanto il 22,4 % dei bimbi. Le mamme continuano ad afďŹ dare

i propri ďŹ gli ai nonni in primo luogo per la ďŹ ducia (50%) e solo in minima parte per motivazioni pratiche come comoditĂ (22%), convenienza economica (8,4%) o mancanza di alternative (7,9%). 1 nonno su 3 si occupa dei nipoti e circa il 10% di loro vive in casa dei ďŹ gli, percentuale che sale al 18,6% se si tratta di nonne, dato riconfermato anche dal fatto che il 63% degli accessi pediatrici avviene in compagnia dei nonni e non dei genitori.

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”œ‹Â?—‘˜‹ Dz ‡Â?‡”ƒœ‹‘Â?‡ †ƒ …—•–‘†‹”‡dzǣ …‘‹Â?˜‘Ž–‹ ͙͘͘͘ ”ƒ‰ƒœœ‹ Il Centro per la famiglia di Orzinuovi ha rilevato come necessitĂ sempre piĂš sentita da parte delle scuole (soprattutto dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e delle parrocchie, di fornire strumenti e conoscenze formative. Il progetto è nato con la collaborazione della Fondazione della comunitĂ bresciana e con il sostegno della Cassa rurale artigiana di Borgo San Giacomo. Dal punto di vista delle tematiche il Centro ha ritenuto focalizzarsi su aspetti di grande

attualitĂ : educazione alla salute ed educazione alimentare, educazione all’affettivitĂ , prevenzione alle nuove dipendenze da internet, social network e gioco d’azzardo. Il progetto coinvolge volontari, testimonial e figure professionali riconosciuti capaci di proposte “di sensoâ€? per il giovane. In particolar modo collaborano con il Centro per la famiglia di Orzinuovi, l’Asl di Brescia, l’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda (Ospedale di Manerbio), l’associazione “Per

una vita migliore� di Desenzano del Garda, le associazioni di volontariato attivo. I destinatari degli incontri sono i giovani e i giovanissimi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Orzinuovi, Orzivecchi, Pompiano, Borgo San Giacomo, Villachiara e gli educatori degli oratori delle parrocchie di Orzinuovi, Pompiano, Trenzano, Coniolo, San Paolo, Flero, Brandico, Poncarale, raggiungendo cosÏ piÚ di mille ragazzi. Il progetto che si sviluppa fino a febbraio 2014

vedrà coinvolti piÚ di 1000 ragazzi, avrà un seguito in primavera con la realizzazione di un Convegno come raccolta di quanto emergerà dai lavori proposti, in modo che diventi una proposta strutturale nella relazione tra nuove generazioni e le iniziative del Centro per la famiglia di Orzinuovi. Per informazioni, si può telefonare al Centro da lunedÏ al sabato dalle 9 alle 12, scrivere una email a orziperlafamiglia@libero.it e visitare il sito www.perlafamigliaorzinuovi.it.

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n occasione dei 300 anni dalla dedicazione alla Madonna di Loreto della chiesa parrocchiale di Borgosotto, la comunitĂ di questa popolosa frazione di Montichiari si prepara ad un periodo di festa che culminerĂ , domenica 6 ottobre alle 17,30, con la celebrazione liturgica presieduta dal Vescovo di Brescia Luciano Monari. “La devozione alla Madonna di Loreto – dichiara il parroco di Borgosotto padre Rinaldo Guarisco - si è diffusa a partire fin dalla metĂ del XV secolo. Oltre alle diverse testimonianze di chiese, altari e edicole elevati ad onore della Vergine lauretana nella diocesi di Brescia, anche il nostro edificio di culto costituisce un esempio di devozione che nei secoli è andata a crearsi e crescere tra la popolazione del nostro territorio e, dopo un periodo di oblio, viene ora riscoperta con meraviglia a distanza di 300 anni da quando i nostri avi decisero di erigere un Tempio dedicato alla Madonna di Loreto, a protezione dello stesso borgoâ€?. Il rito della dedicazione, dopo la riforma del 1977, è integrato nella celebrazione eucaristica “che vede i fedeli essere invitati a partecipare con fervore a questi sacri e suggestivi riti, affinchĂŠ, in religioso ascolto della Parola di Dio, la comunitĂ cristiana, inserita ÇŻ

a Cristo, cresca in Lui come vero tempio spiritualeâ€?. “Il rito – prosegue padre Guarisco - prevede alcuni momenti solenni e specifici: l’aspersione dell’assemblea con l’acqua santa, perchĂŠ sia segno del lavacro battesimale; il canto delle litanie dei santi, perchĂŠ alla nostra voce si unisca il canto della Chiesa celeste; la solenne preghiera di

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celebrazione, con la quale la chiesa verrĂ affidata alla potenza divina per essere luogo di quell’intima unione tra Dio e l’umanitĂ . Infine con l’unzione del crisma questo edificio di culto diventa simbolo di Cristo (l’unto di JahvĂŠ) con gli ulteriori due momenti dell’incensazione e dell’accensione delle candeleâ€?. La chiesa di Borgosotto è sede della comunitĂ parrocchiale dal 1969, l’ultima ad essere costituita dopo quelle di Novagli e di Vighizzolo sul territorio monteclarense. Collegata all’importante momento di questa ricorrenza è prevista anche la presentazione del libro “I trecento anni della chiesa della Beata Vergine di Loreto in Borgosotto di Montichiariâ€? che avrĂ luogo sabato 5 ottobre alle 20,45 durante il concerto di musica sacra con la Corale polifonica Ars Nova e il Coro Acanthus, entrambi di Carpenedolo. Il volume ripercorre la genesi e le motivazioni sottese all’erezione della chiesa, con interessanti interventi di storici ed esperti del settore. Gli ultimi appuntamenti della settimana mariana si terranno sabato 12 ottobre con una fiaccolata che si snoderĂ dalle frazioni sino al colle di San Pancrazio, mentre domenica 13 ottobre alle 10,30 la santa messa chiuderĂ ufficialmente l’anno giubilare.

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‘Â?ƒ–‘ ƒ ˆ‡•–ƒ †‡ŽŽƒ ƒ†‘Â?Â?ƒ †‡Ž ‹‰Ž‹‘ La Festa della Madonna del Giglio, che si svolge il terzo sabato d’ottobre, ricorda il miracolo avvenuto il 30 luglio del 1707. Il piccolo dipinto del XV secolo affrescato sul muro del Casello fuori dalla porta di Verona fu al centro di un episodio considerato miracoloso: un mazzolino di gigli disseccati posto davanti all’immagine della Madonna rivelò improvvisamente un germoglio verde. Si gridò al miracolo e ci fu un gran accorrere di gente anche

dai paesi circostanti. Ci furono guarigioni e altri eventi ritenuti miracolosi. Nel giro di breve tempo con le offerte raccolte si costruĂŹ una chiesa apposita e con una festa mai vista (la terza domenica di ottobre del 1711) vi si collocò l’immagine strappata dal muro del Casello. Dopo circa due secoli la Chiesa della Madonnina, detta anche Chiesone, fu chiusa al culto e destinata ad usi diversi. Il dipinto fu allora trasportato nella chiesa di Sant’Antonio a

Lonato dove si trova tuttora; è stato restaurato nel 1991. La ricorrenza sarà celebrata sabato 19 ottobre: alle 18.30 la Messa solenne accompagnata dal Coro della Basilica. La Festa sarà preceduta dalla consueta Novena del Rosario a partire da giovedÏ 10 alle 20 e la domenica seguente, 20 ottobre, alle 16.30 sarà impartita la benedizione a bambini e ragazzi. La festa sarà preceduta da due concerti musicali: sabato 5 ottobre alle 21

il concerto “Altissima luceâ€? con il repertorio corale dell’Ensemble, composto da tra gli altri da Letizia Barozzi (canto, arpa, percussioni) e Edda Guastalla (canto, salterio, percussioni). Nel concerto in programma a Sant’Antonio eseguiranno brani della tradizione mariana europea. Domenica 13 ottobre alle ore 17 è in programma il concerto per pianoforte con Caterina Goglione che suona le musiche di Beethoven, Chopin, Debussy e Ravel.

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e giornate estive sono giĂ un ricordo. Ma sul Garda le presenze turistiche, complice la clemenza del tempo, sono ancora numerose. Merito anche della destagionalizzazione, da anni auspicata dagli attori coinvolti nella filiera turistica e divenuta la parola d’ordine, dall’inizio del suo mandato, di Silvia Razzi, assessore al turismo e alla cultura della Provincia, che da gardesana ha un occhio privilegiato sulle vicende turistiche benacensi. Ragionando su bilanci e prospettive del comparto turistico l’assessore pone l’accento su alcuni aspetti ritenuti fondamentali per il rilancio del settore. “Anche sul Garda, che rappresenta, con il 63% di arrivi e il 72% di presenze, il polmone del nostro sistema turistico si impone un ripensamento strategico. Per cogliere risultati lusinghieri, che si traducano in reali prospettive socio-economiche, è sempre piĂš necessario che il turismo faccia rete con lo sport, con la cultura, con l’ambiente e con l’enogastronomiaâ€?. Una risorsa “sportivaâ€? è rappresentata dalle “due ruoteâ€?. “La provincia di Brescia è la piĂš ciclabile della Lombardia. Il mio assessora-

to ha predisposto nuovi strumenti di informazione e ha avviato il progetto “Bike hotelâ€? che consente alle strutture alberghiere di ospitare i ‘biker’ e le loro famiglie offrendo servizi e comfort adeguatiâ€?. Anche la proposta di eventi culturali di qualitĂ si coniuga con il turismo per sviluppare una economia alternativa. “Il Festival del Vittoriale, l’Estate musicale a Salò, le rassegne teatrali Lune di Teatro in Valtenesi e Mythos alle Grotte di Catullo a Sirmione, rappresentano solo la punta dell’iceberg di proposte culturali che il Garda offre e che si connotano nella valorizzazione di un lin-

guaggio artistico territoriale e come veicolo di divulgazione turisticaâ€?. Anche l’ambiente, giocato con il turismo, può diventare preziosa risorsa economica. “Il patrimonio verde del nostro territorio, costellato di uliveti, vigneti, limonaie, giardini e parchi, è un valore apprezzato, da salvaguardare e valorizzare. Senza dimenticare la qualitĂ delle spiagge e delle acqueâ€?. Una forte attrattiva turistica viene dall’offerta enogastronomica. “Il turista che si fa guidare dal ‘piacere della tavola’ si immerge nell’ambiente, nella cultura, nella storia e nelle tradizioni dei nostri luoghi e potrĂ cogliere una esperienza ricca di emozioniâ€?. Quattro assi per giocarsi la partita piĂš delicata: quella di Expo 2015. Sul Garda la Provincia, insieme agli attori coinvolti nel “Sistema Brescia per Expoâ€?, ha promosso una convention alla quale hanno partecipato le delegazioni diplomatiche di 18 Paesi che saranno protagonisti alla manifestazione milanese. “Abbiamo parlato di ospitalitĂ e di ricettivitĂ e cercato di capire come intercettare almeno una parte dei milioni di turisti attesi, per creare i presupposti di una concreta ripresa economica che ricada sul nostro territorioâ€?.

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0RQLWRUDJJLR FRQVXPL XQ QXRYR VHUYL]LR VenerdĂŹ 4 ottobre alle 18 in sala consiliare l’Amministrazione comunale di Lonato del Garda presenta il servizio “Energy Feedback Mobileâ€? grazie all’accordo di sponsorizzazione siglato con la societĂ Key Word. L’accordo prevede la sponsorizzazione da parte di Key Word di un servizio per il controllo e monitoraggio dei consumiâ€? di gas relativi ad alcuni immobili comunali (scuole, municipio..). Obiettivo dell’iniziativa è quello di ridurre i consumi e i relativi costi evitando gli sprechi, individuando le anomalie di consumo, per sensibilizzare i

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responsabili degli immobili comunali a un uso sempre piĂš consapevole dell’energia. L’individuazione degli sprechi e l’introduzione di sane abitudini sono delle concrete possibilitĂ di riduzione del costi energetici per la Pubblica Amministrazione e per il cittadino. In piĂš, con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza a un utilizzo sempre piĂš razionale dell’energia e di supportare la riduzione dei consumi di energia elettrica e gas per una riduzione dei costi delle bollette, l’accordo prevede la promozione sul territorio del servizio gratuito “Energy Feedback Mobileâ€? (attivabile sul sito https://www.energyfeedback.it/ lonato) e rivolto alla famiglia e alle piccole/medie imprese. Il Servizio “Energy Feedback Mobileâ€? (rivolto a cittadini e alle Pmi), ideato e fornito da Key Word, consente di tenere sotto controllo i consumi energetici, è gratuito e non richiede cambiamenti nei contratti di fornitura attivi. Consente di effettuare l’analisi e il confronto mensile dei consumi di energia elettrica e gas nonchĂŠ individuare gli sprechi imparando a conoscere meglio i propri comportamenti energetici e modificare quelli sbagliati per ridurre i consumi e realizzare, contemporaneamente, risparmi economici e un minore impatto ambientale. Inoltre utilizzando il servizio l’utente può accrescere la propria conoscenza dei contatori di energia elettrica e gas ottenendo, tra le altre cose, la possibilitĂ di controllare se è in debito o credito rispetto all’acconto indicato in bolletta.


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ma principale dell’evento sarĂ il viaggio in ogni sua forma, con bauli, valigie, borse e cappelli a farla da protagonisti, ma non solo, a “Mercanti in Viaggioâ€? si potrĂ trovare oggettistica e arredo di design, dischi e vinili, usato, riciclo e artigianato. “Mercanti in Viaggioâ€? sarĂ un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di moda, collezionisti e semplici curiosi che avranno la possibilitĂ di visitare i giardini del castello tra labirinti di rose,

giardini segreti, un giardino bioenergetico e il brolo dei frutti antichi, accompagnando il visitatore alla scoperta anche delle sale che per l’occasione vestiranno una scenografia d’altri tempi, in perfetta sintonia con l’atmosfera del castello franciacortino. L’inaugurazione della manifestazione è prevista per sabato 5 ottobre alle ore 17. I visitatori saranno accolti con un aperitivo e con la musica dal vivo dei “The Dada Swingin’ Clubâ€? che allieteranno i pre-

senti fino alle 22. La manifestazione Mercanti in Viaggio resta però allestita e visitabile anche il giorno successivo, domenica, con orario continuato dalle ore 10 fino alle 20. Ingresso sabato 5: 4 euro (gratis bambini fino ai 12 anni) con Vintage Cocktail di benvenuto a cura di “Buca di Baccoâ€? e musica dal vivo con i “The Dada Swingin’ Clubâ€?. Ingresso domenica 6: 3 euro (gratis bambini fino ai 12 anni). Info: www.facebook.com/mercantiinviaggio (b.l.)

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opo mesi di silenzio che i Comuni di Castegnato, Ospitaletto, Paderno e Passirano avevano interpretato come un avvicinamento al no definitivo al progetto della “discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi Bosco Stellaâ€? (una discarica di 4 milioni di metri cubi tra Castegnato e Paderno Franciacorta in localitĂ â€œBosco Stellaâ€?), la Regione Lombardia ha anticipato all’inizio della scorsa settimana con una lettera inviata ai quattro Sindaci che “il Proponenteâ€? Aprica-a2a aveva depositato “documentazione integrativa a carattere volontarioâ€? con richiesta di “aggiornamento dei pareriâ€?. Nella stessa lettera la Regione comunicava ai Comuni, Provincia, Asl e Arpa che il termine ultimo per l’espressione dei pareri di competenza era fissato a 30 giorni dalla data di ricezione della documentazioneâ€? recapitata tra il 20 e il 21 settembre (l’eventuale parere di competenza da parte degli Enti dovrĂ quindi essere presentato entro il 20-21 ottobre prossimo). “Questa nuova documentazione – commenta Giuseppe Orizio, sindaco di Castegnato, il Comune sul quale grava oltre il 95% del progetto di discarica, che giĂ si è raccordato con gli altri Primi cittadini per la ripresa immediata e incisiva di una

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che abbiamo piĂš volte fornito ed ai pareri di Arpa e Asl, fossero piĂš che sufficienti per consentire alla Regione di motivare senza difficoltĂ e incertezze il proprio no. Invece non è cosĂŹ. Il documento di Apricaa2a – continua Orizio – riformula valutazioni sulla tipologia di rifiuti, la localizzazione e la compatibilitĂ con gli strumenti programmatici. Ripropone buona parte di quanto giĂ scritto in precedenza sulle compensazioni, il monitoraggio e le distanze dell’impianto proposto dal centro abitatoâ€?. A seguito di ciò, nei giorni successivi si è tenuto nel Palazzo comunale del capoluogo provinciale, l’incontro richiesto dai Sindaci dei Comuni coinvolti con il sindaco di Brescia Emilio Del Bono per valutare insieme la questione “Bosco Stellaâ€?. Il Primo cittadino del capoluogo si è impegnato a chiedere ai Presidenti del Consiglio di sorveglianza e di gestione di a2a il ripensamento del progetto su Bosco Stella, individuando le alternative che, stando ai documenti prodotti dalla municipalizzata, ci sono e sono percorribili. Tra le prime indicazioni che i quattro Sindaci hanno giĂ condiviso c’è la richiesta alla Regione Lombardia di un tempo molto piĂš lungo di quello assegnato di soli 30 giorni per le osservazioni e i pareri alla documentazione prodotta da Aprica-a2a.

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‘†”‹Â?‘ Â? –”‹‡Â?Â?‹‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?•‡‰Â?ƒ †‡ŽŽƒ …—Ž–—”ƒ “Il museo raccoglie ed espone testimonianze e attrezzi legati al bosco, all’allevamento del bestiame e all’artigianato di montagna. La collezione illustra diversi aspetti della vita in epoca rurale, dalla caccia alla fienagione, dal lavoro del tagliaboschi a quello del falegname, dagli oggetti medici a quelli tipici della lavorazione del formaggioâ€?. In questi termini è stato presentato il museo Etnografico di Lodrino, che nel

prossimo triennio entrerĂ a far parte del Sistema museale di Valtrompia. Nell’ambito delle iniziative che prenderanno il via nell’immediato futuro è doveroso citare la pubblicazione di un libro dedicato a Lodrino. Sulla scia dei successi riscontrati dagli esperimenti ludico-creativi realizzati nel museo dei Magli di Sarezzo, anche a Lodrino verrĂ proposta la medesima modalitĂ di approccio alla cultura locale. In vista di tale progetto, tre

giovani volontari stanno già seguendo un corso formativo che permetterà loro di mettere a disposizione dei piÚ piccoli i propri fine settimana. Il nuovo corso che si appresta a intraprendere il Comune di Lodrino, e che lo vedrà impegnato fino al 2015, interesserà anche il turismo. La proposta dell’assessore Simone Bettinsoli, relativamente al triennio culturale lodrinese, prevede infatti la valorizzazione

di sentieri, parchi e piste ciclopedonali. A questi si deve aggiungere l’importante ruolo svolto, all’interno del percorso turistico, del rifugio di Nasego. Tre anni caratterizzati da innumerevoli novità , ma anche da esperimenti già rodati, come gli spettacoli artistici nati in collaborazione con il teatro. Medesimo discorso riguarderà i convegni e la pubblicazione di opuscoli che in passato hanno riscosso un certo successo.

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osa è e vuol essere la “Caritasâ€? in un paese di montagna? Istruttivo e stimolante è stato l’incontro con i volontari (16 attualmente) del gruppo di Bovegno che recentemente si sono dati assetto ufficiale di gruppo parrocchiale, dopo incontri e riflessioni compreso il convegno delle Caritas parrocchiali al Prealpino. “Sono 10 anni – spiegano – che operiamo nella comunitĂ e sentivamo il bisogno di una pausa di aggiustamento per adeguarci ai bisogni attuali con un modo uniforme di azioneâ€?. Nella accezione popolare “caritĂ â€? ha significato di aiuto materiale a chi tende la mano, aspetto con numeri sempre piĂš preoccupanti. A Bovegno gli operatori non vogliono essere percepiti come “quelli della caritasâ€?, estranei che intervengono nelle situazioni di disagio materiale. In montagna il problema del “disagioâ€? ha assunto progressivamente, dal dopoguerra, caratteristiche specifiche. Fino a non molto tempo fa in paese il “cortileâ€? era luogo emblematico di solidarietĂ , amore concreto e vero per il prossimo: luogo di incontro e gioco per i giovanissimi coi nonni, naturali custodi, attenti e premurosi ed anche severi, ricevendone rispetto e compagnia fino al ritorno dei genitori, occupati in fabbrica o nell’allevamento e agricoltura montana. Lo scambio di ospitalitĂ nella varie case, soprattutto per i piĂš piccoli era naturale. In quel contesto l’aiuto “delicatoâ€? era normale gesto di solidarietĂ : inesistente o rarissimo era il “mendicanteâ€? visto comunque

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seguenze anche drammatiche; dati recenti evidenziavano i numeri dei suicidi di anziani in alta valle superiori nettamente sul resto della valle (95mila abitanti). “Come rispondere?â€? si sono chiesti a Bovegno. Ci sono stati una decina di incontri formativi con Luca Mazzotti della Caritas diocesana di Brescia: un percorso che ha evidenziato cos’è un gruppo parrocchiale Caritas col comandamento dell’ amore; laboratori guidati di confronto e analisi dei bisogni reali dei piĂš deboli; la visione della distribuzione mensile dei pacchi viveri (25 beneficiari quindicinali di cui un terzo italiani) come occasione di contatto per entrare nella solitudine rispettandone il “pudoreâ€?, di conoscenza e anche informazione.

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4XDVL FRPH 9LFWRU +XJR Ispirato al celebre romanzo di Victor Hugo, “Notre Dame de Parisâ€?, il musical “Paris 1482â€? è frutto del talento dei ragazzi della compagnia teatrale “Giovani in musical and feel the fairâ€?, nata nel 2010 grazie alla fusione di due gruppi preesistenti, uno di Villa e uno di Carcina. La compagnia teatrale è attualmente composta da 40 persone, ragazzi e ragazze, dai 15 anni in

su. Lumezzane, Montichiari, Villa Carcina, Lograto, Rocca Franca e Collebeato sono i Comuni in cui, nel 2012, è stato portato in scena “Paris 1482â€?. Adesso il gruppo si prepara ad andare in scena a Sarezzo, al Teatro San Faustino, il 16 novembre prossimo. Un altro importante appuntamento, prima della tappa saretina, è previsto per sabato al Forno fusorio di Tavernole, nell’ambito

della rassegna “La fucina del musical – the best ofâ€?. “Mosèâ€?,“San Francesco d’Assisiâ€?, “Puoi ricominciareâ€?, senza dimenticare “Greaseâ€?, sono i cavalli di battaglia della compagnia teatrale. Alcuni dei migliori brani di questi spettacoli verranno portati in scena a Tavernole. Esibizioni che, in passato, sono state la fortuna delle due compagnie, prima che decidessero di unirsi. VerrĂ inol-

tre proposto il meglio dell’ultimo spettacolo,“Paris 1482â€?, oltre a una piccola anticipazione dello spettacolo che i ragazzi hanno in cantiere per il 2014: “Mamma mia!â€?. Al di lĂ degli attori, del corpo di ballo e della direzione, i membri della compagnia non dimenticano mai di ricordare l’importante lavoro svolto da chi sta dietro le quinte: ďŹ gure indispensabili per la buona riuscita degli spettacoli.


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‡Â?Â?‘ Â? …‘Â?…‡”–‘ ‹Â? ‘Â?‘”‡ †‡ŽŽƒ ‡ƒ–ƒ Â?Â?—Â?…‹ƒ–ƒ Domenica 6 ottobre alle 20.30 nella parrocchia di S. Stefano a Cemmo si terrĂ un concerto in onore della beata Annunciata. Alternando brani musicali dell’Orchesta “Il plettroâ€? diretta dal maestro Alberto Bugatti, si leggeranno testi sulla vita consacrata in memoria della comunitĂ religiosa che il 9 ottobre 1842 a Cemmo Madre Annunciata iniziava al suo ritorno da Venezia. I testi tratti dal documento “ Vita consecrataâ€?, letti da Margherita Mensi, ci dicono che la vita religiosa

è a lode della TrinitĂ . Dal 1842 ad oggi la Valle Camonica custodisce le comunitĂ religiose delle Suore Dorotee di Cemmo che vivono nel loro essere comunitĂ il ministero dell’educazione nella scuola, nella parrocchia e in altre istituzioni a servizio della crescita umana e spirituale delle persone. La Casa della Beata Annunciata è aperta a tutti coloro che desiderano trascorrere qualche ora o giorno nel silenzio e nella preghiera oppure per confrontare il loro cammino

quotidiano con una sorella della comunitĂ . Nata a Rovato il 9 maggio 1800, Annunciata rimase orfana dei genitori a sette anni. A 17 anni aprĂŹ nella sua casa una scuola per le fanciulle povere del paese. A 22 anni divenne la prima insegnante della scuola femminile di Rovato. Nel 1831 andò a Cemmo dove si trovava una scuola aperta da Erminia Panzerini, che ďŹ n dal 1821 la gestiva secondo lo spirito dell’Opera di Santa Dorotea. Annunciata vi prestò la sua opera

di maestra per 10 anni. Alla morte della Panzerini nel 1842 si trasferĂŹ a Venezia divenendo una suore dorotea. Nell’ottobre dello stesso anno ritornò a Cemmo con altre due religiose e nel 1843 emise i voti. Nel 1853 aprĂŹ a Cemmo un noviziato proprio, diffondendosi anche fuori dall’Italia. MorĂŹ il 23 marzo 1882; è stata beatiďŹ cata il 21 aprile 1991. Per saperne di piĂš, ci si può rivolgere via mail casabeataannunciata@ doroteedicemmo.it o telefonicamente 036442000.

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’assessore regionale all’agricoltura della Lombardia Gianni Fava ha visitato ad alcune aziende zootecniche e agroalimentari della Vallecamonica. In particolare, l’interesse del responsabile regionale del dicastero dell’Agricoltura, si è focalizzato sul tema delle attivitĂ del settore in montagna e sulle produzioni di eccellenza, tra cui spicca il formaggio Silter, prodotto dalle malghe del Guglielmo fino all’alta malga delle case di Viso. In visita all’Azienda agricola di Marta Andreoli ad Artogne, l’assessore Fava ha potuto verificare la filiera diretta latte-Silter, con l’applicazione del disciplinare che viene richiesto ai produttori aderenti al consorzio per l’ottenimento della Dop. Ha quindi visitato l’Azienda Cissva, che rappresenta oggi un’eccellenza produttiva, occupazionale, gestionale e alimentare del territorio. Quindi alla Cantina Rocche dei Vignali di Losine

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per verificare la situazione della vinificazione in valle e lo stato dell’arte dei vini camuni. Una visita con assaggi di prodotti tipici all’Azienda agricola S. Faustino di Ceto, che rappresenta l’applicazione diretta delle

iniziative messe in campo dall’UniversitĂ della Montagne di Edolo a sostegno dell’occupazione di giovani laureati in agraria, aiutato a diventare imprenditori di sĂŠ stessi, magari direttamente sul territorio camuno. L’Assessore Fava ha concluso la sua visita camuna all’UniversitĂ di Edolo per dare inizio all’anno accademico e per un convegno sul Silter. Prima della Valle Camonica, l’assessore Fava aveva fatto visita alle aziende vitivinicole dell’est mantovano, con particolare riferimento alla produzione di Lambrusco prodotto da vitigni lombardi; successivamente ad alcune cantine della Franciacorta, in occasione della manifestazione “Cantine aperteâ€?. LA visita dell’assessore regionale all’agricoltura precede le azioni di studio del nuovo “Piano di sviluppo ruraleâ€? 2013-2020 che la Regione Lombardia proporrĂ all’Unione europea per sostenere iniziative ritenute di importanza strategica per gli assaggi agricoli di uno stato mem-

Esperienze che sconvolgono la vita 2SHUD )HGHUDWLYD 7UDVSRUWR $PPDODWL /RXUGHV ZZZ RIWDO RUJ

15 - 21

ottobre

Pellegrinaggio interdiocesano a Lourdes con gli ammalati

25 - 27

ottobre

Pellegrinaggio interdiocesano a Roma

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novembre Pellegrinaggio in Terrasanta con gli ammalati e i giovani Presiede Mons. Gian Paolo Angelino Presidente Generale dell’Oftal

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bro. Iniziative che saranno finanziate adeguatamente e che sul territorio camuno nel settennato 2017-2013, hanno portato un finanziamento a fondo perduto che ha superato i 35 milioni di euro a fronte di oltre 100 azioni condotte sulla montagna, nei boschi, nel sistema agro-silvo-pastorale camuno. Un esempio tra i tanti: una strada ristrutturata che conduce ad una malga è lo strumento per riattivare una piccola, ma importante economia di zona che consente a qualche famiglia di integrare il reddito. Questa stessa strada diventa spesso uno strumento di grande utilitĂ per il lavoro nei boschi, per la protezione dell’ambiente, per l’attivitĂ antincendio, per il trekking turistico. Ăˆ un esempio sui tanti che dimostra quanto l’investimento che la ComunitĂ montana ha programmato ed autorizzato dalla Regione nel piano di sviluppo rurale, riesca a far ripartire una realtĂ economica anche piccola, ma vitale per i territorio di montagna.


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voluto dal Comune. Guidato dall’archeologa Giovanna Bellandi, un gruppo di giovani studenti ha proseguito le indagini, mentre da metĂ agosto sono stati avviati i cantieri di restauro e conservazione di alcune delle strutture portate alla luce. A ďŹ ne settembre il supporto dell’UniversitĂ di Cambridge per alcune soďŹ sticate operazioni di rilevazione satellitare. Il campo archeologico è stato reso possibile dal supporto economico della Regione Lombardia, Fondazione

Cariplo, Parco dello Stelvio, Sovrintendenza, ComunitĂ montana, Ecomuseo Alta Via dell’Oglio, Cai di Manerbio, oltre all’UniversitĂ cattolica. La quarantina di studenti, stagisti e archeologi, turnandosi, ha soggiornato oltre i 2000 metri alle Casine di Bles. Sembra che l’ipotesi di un insediamento militare longobardo sia da abbandonare deďŹ nitivamente (nonostante i ritrovamenti in paese di reperti del VI-VII secolo) e che ci si debba indirizzare sul basso Medioevo,

sulla base di una chiave, rinvenuta in loco giĂ nel 2011, e una moneta padovana, databili attorno alla ďŹ ne del XIII secolo. Ulteriori reperti (una punta di giavellotto, un dado da gioco, una ďŹ bbia circolare, una parte di collana e di un calice) e osservazioni (muri, soglie, un focolare) verranno vagliati in attesa di riaprire il cantiere di scavo nell’estate 2014. Tutte le fasi dell’ultima campagna e un’ampia documentazione sul blog http:// scavitordeipaga.blogspot.it/. (g.c.)

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6RVWHJQR DOO¡RFFXSD]LRQH 7 ottobre al 7 novembre 2013, salvo chiusura anticipata. Il plafond verrĂ costituito per un massimo di 2 milioni di euro e sarĂ destinato a tutte le realtĂ produttive della provincia, con particolare riguardo a quelle della Valle Camonica individuate da Fondazione Opera Caritas San Martino come beneďŹ ciarie del Progetto “Cantiere Valle Camonica – Mano Fraterna – Sostegno all’occupazioneâ€?. I finanziamenti, che non prevedono spese di istruttoria, saranno di importo massimo di 50mila euro per aziende che assumeranno a tempo indeterminato e di 30mila euro per aziende che assumeranno a tempo determinato. Il rimborso potrĂ avvenire da 18 a 24 mesi e il ďŹ nanziamento non potrĂ essere utilizzato per estinguere o decurtare esposizioni bancarie giĂ in essere.

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a Banca di Valle Camonica annuncia l’emissione di un social bond per un ammontare di 10 milioni di euro dalle caratteristiche innovative. Se da un lato lo 0,40% dell’ammontare nominale collocato sarĂ devoluto a titolo di liberalitĂ alla Fondazione, contestualmente verrĂ costituito un plafond di ďŹ nanziamenti, a condizioni agevolate, ďŹ no a 2 milioni di euro destinati a imprese che assumono persone in situazione di disagio. I proventi raccolti e il plafond costituito saranno destinati per sostenere il Progetto “Cantiere Val Camonica – Mano Fraterna – Sostegno all’occupazioneâ€?, promosso da Caritas diocesana per favorire l’inclusione lavorativa da parte delle aziende di persone in condizioni di fragilitĂ e a rischio di esclusione sociale, cosĂŹ come il reinserimento di lavoratori espulsi dal mondo del lavoro a motivo della crisi economico-ďŹ nanziaria. “Sono particolarmente orgoglioso di

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presentare questo nuovo social bond – ha dichiarato il direttore generale di Banca di Valle Camonica, Stefano Vittorio Kuhn – che testimonia la costante attenzione del nostro Istituto al sostegno di progetti volti alla inclusio-

ne occupazionale nel territorio, in momenti particolarmente delicati come quelli che stiamo attraversando�. Le obbligazioni emesse dalla Banca hanno un taglio minimo pari a 1.000 euro e potranno essere sottoscritte dal

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In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: “Accresci in noi la fede!â€?. Il Signore rispose: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: ‘SrĂ dicati e vai a piantarti nel mare’, ed esso vi obbedirebbe. Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirĂ , quando rientra dal campo: ‘Vieni subito e mettiti a tavola’? Non gli dirĂ piuttosto: ‘Prepara da mangiare, strĂ­ngiti le vesti ai ďŹ anchi e sĂŠrvimi, ďŹ nchĂŠ avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu’? AvrĂ forse gratitudine verso quel servo, perchĂŠ ha eseguito gli ordini ricevuti? CosĂŹ anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: ‘Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare’â€?.

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rrendersi. Quanto si è scritto su questa chiusa dei servi inutili, e quante interpretazioni si sono tentate per attenuare il peso dell’affermazione. Invece, credo, la crudezza dell’affermazione è il segnale della massima libertĂ di chi crede: come quando GesĂš parla del seme gettato nel campo e che cresce sia che il contadino sia sveglio o dorma. Ăˆ la libertĂ della fede che ha il coraggio di arrendersi e di credere che, dopo aver fatto tutto quello che si doveva fare, non si è altro che inutili, che, cioè, non sta piĂš nelle nostre mani ma in Dio la forza di arrivare al risultato. Credo che faccia piĂš paura questa affermazione che l’apparente svalutazione dell’azione del servo. Fa piĂš paura affidare a qualcun altro il risultato, mettersi nelle mani di qualcun altro. Per questo è fede: perchĂŠ umanamente non agiremo mai cosĂŹ, perchĂŠ quello che interessa normalmente è il risultato, non il procedimento. Lo sentiamo come un’appropriazione indebita del lavoro altrui. Percepiamo

il risultato come il frutto dei nostri sforzi. Per questo suona cosĂŹ male quell’aggettivo “inutiliâ€? e, ancora di piĂš, il ragionamento che sta alla base. PerchĂŠ toglierci il compimento sembra negare la fatica. La paura non sta nell’inutilitĂ ma nel non aver potere sul risultato. Ma la logica di GesĂš va in un altro senso e, paradossalmente, è un invito alla tranquillitĂ interiore: la responsabilità è del padrone e il servo, quando agisce, fa solo il suo dovere; cosĂŹ chi crede, deve riempire di senso il suo agire ma non può sentirsi padrone della propria fede e dei risultati. Altrimenti l’errore è dietro l’angolo e si chiama spesso fanatismo, imposizione, persecuzione. Agire al posto del padrone, in questo campo, è quasi sempre un disastro. PerchĂŠ vogliamo applicare a Dio i nostri criteri, far dire a Dio quello che pensiamo. Aumentare la fede sta proprio in questo: imparare ad affidare a Dio la sua parte senza cadere negli opposti del disimpegno e del fanatismo. In fondo è solo accondiscendere dolcemente all’azione di Dio, magari nemmeno

comprendendola fino in fondo. Ma poi: il servo deve comprendere in pieno il disegno del padrone? O piuttosto non basterĂ che compia la sua parte? Bisogna imparare ad arrendersi anche a questo. Le sue vie non sono le nostre vie. Spesso. E la nostra incapacitĂ di abbracciare tutto insieme il piano di Dio non deve abbassare la nostra tensione a servirlo. Proprio cosĂŹ: servirlo. E da servi inutili, incapaci di arrivare da soli al risultato che è solo Suo. PerchĂŠ è infinitamente piĂš grande del risultato al quale arriveremmo da soli; perchĂŠ ci sovrasta anche se non lo capiamo o non lo ammettiamo. E cosĂŹ non capiamo la tranquillitĂ interiore che questa posizione ci può dare. Ma, d’altro canto, si tratta di recuperare la dimensione vocazionale della nostra fede che troppo spesso sostituiamo con la dimensione della scelta, fingendo che siano la stessa cosa. Chi sceglie, anche se per amore, lo fa con un obiettivo, con un fine, per un risultato. Chi è chiamato si arrende. Non sa la fine. Ma si fida di chi lo chiama. Ăˆ servo inutile. Appunto.

0D *HV q HVLVWLWR YHUDPHQWH" Per secoli venne ritenuta cosa certa che GesĂš fosse esistito e che i Vangeli fornissero notizie assolutamente attendibili su GesĂš. Soltanto alla fine del XVIII secolo, durante l’illuminismo, uomini come Reimarus, Strauss, Kähler‌ si chiesero se GesĂš fosse realmente esistito e se fosse la stessa persona di quello predicato dalla Chiesa. Nacque cosĂŹ la questione del “GesĂš storicoâ€?, cioè il tentativo, attraverso procedimenti storiografici precisi, di stabilire l’esistenza e l’identitĂ precisa di GesĂš di Nazareth: quando è nato e vissuto? Cosa ha veramente detto e fatto? C’è corrispondenza tra quanto la Chiesa dice di Lui e quanto Egli è stato storicamente? La questione nacque non come esigenza interna alla Chiesa, come volontĂ dei credenti

di approfondire storicamente la figura di GesĂš; ma venne essenzialmente posta al di fuori della Chiesa, come sospetto/dubbio sulla realtĂ e la veridicitĂ del GesĂš che la comunitĂ dei credenti annunciava. Anche per questo motivo, la Chiesa ha inizialmente visto con diffidenza tale ricerca; oltretutto non è poi neppure necessaria la dimostrazione storiografica per riconoscere che un uomo è veramente esistito (una persona può essere vissuta realmente, ma magari non c’è piĂš la possibilitĂ di avere dei documenti storici che attestano la sua esistenza). D’altra parte, poi, all’epoca – siamo alla fine del ‘700 – non si disponevano ancora di grandi conoscenze storiografiche e risultava pertanto difficoltoso affrontare seriamente la questio-

ne. Progressivamente, però, la Chiesa stessa si avvide della necessitĂ di poter indagare anche storiograficamente la figura di GesĂš, in forza proprio di uno dei motivi centrali della sua fede: GesĂš non è una favola, ma è il Dio fatto uomo realmente esistito e storicamente e geograficamente collocabile all’interno della storia dell’umanitĂ . Si giunge cosĂŹ, alla situazione attuale: noi oggi, grazie ai documenti storici e ai ritrovamenti archeologici, possiamo con sicurezza affermare che GesĂš è esistito. Insomma, nessuno può oggi mettere seriamente in dubbio l’esistenza storica di GesĂš. Questo non porta automaticamente a credere in Lui: GesĂš è esistito‌ e di fronte alla sua persona rimane la domanda: chi sei tu GesĂš di Nazareth?


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Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno proclamati santi il prossimo 27 aprile. I Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saranno iscritti nell’Albo dei Santi il 27 aprile 2014, Domenica II di Pasqua, della Divina Misericordia. A decretarlo è stato il Papa, durante il Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione dei due Papi, svoltosi questa mattina nella Sala del Concistoro del Palazzo apostolico vaticano. La data scelta da Papa Francesco è quella della

festivitĂ istituita da Giovanni Paolo II. La notizia arriva dal Vaticano, dove Papa Francesco ha annunciato la canonizzazione dei due predecessori durante un Concistoro di cardinali in corso lunedĂŹ 30 settembre. Per quanto riguarda la santiďŹ cazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, la conferma ufďŹ ciale della canonizzazione era arrivata all’inizio di luglio 2013, quando Papa Francesco aveva ďŹ rmato il decreto per i due predecessori. Wojtyla e Roncalli

verranno proclamati santi insieme. Papa Francesco aveva “approvato il miracolo, attribuito all’intercessione del Beato Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla), Sommo PonteďŹ ceâ€? e aveva “approvato, inďŹ ne, i voti favorevoli della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi circa la canonizzazione del Beato Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli)â€?, quindi aveva deciso di convocare un Concistoro. Facile ipotizzare una Piazza San Pietro gremita all’inverosimile come era

giĂ successo con la beatiďŹ cazione di Wojtyla. Il rito di beatiďŹ cazione di Giovanni Paolo II era stato aperto dal cardinale Agostino Vallini: “Il totale afďŹ damento a Maria, che da vescovo avrebbe espresso con il motto ‘Totus tuus’, rivela anche il segreto di guardare il mondo con gli occhi della Madre di Dio – aveva detto il cardinale –. I tratti della sua spiritualitĂ , ai quali rimase fedele ďŹ no alla morte, furono la devozione sincera allo Spirito Santo e all’amore alla MadonnaÂť.

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’è “un pericolo che tutti corriamoâ€?. Ed è “il rischio di adagiarsi, della comoditĂ , della mondanitĂ nella vita e nel cuore, di avere come centro il nostro benessereâ€?. Lo ha detto, ieri mattina, Papa Francesco, nell’omelia della messa a piazza San Pietro per la Giornata dei catechisti, in occasione dell’Anno della fede. Commentando la parabola del ricco del Vangelo, che indossava vestiti di lusso e ogni giorno si dava ad abbondanti banchetti, e del povero che era alla sua porta e non aveva di che sfamarsi, il Pontefice ha evidenziato: “Se le cose, il denaro, la mondanitĂ diventano centro della vita ci afferrano, ci possiedono e noi perdiamo la nostra stessa identitĂ di uomini: guardate bene, il ricco del Vangelo non ha nome, è semplicemente un ricco’. Le cose, ciò che possiede sono il suo volto, non ne ha altriâ€?. Ma, ha domandato il Santo Padre, “come mai succede questo? Come mai gli uomini, forse anche noi, cadiamo nel pericolo di chiuderci, di mettere la nostra sicurezza nelle cose, che alla fine ci rubano il volto, il nostro volto umano? Questo succede quando perdiamo la memoria di Dioâ€?. Infatti, “se manca la memoria di Dio, tutto si appiattisce, tutto va sull’io, sul mio benessere. La vita, il mondo, gli altri, perdono la consistenza, non contano piĂš nulla, tutto

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diventa lui stesso nullitĂ â€?. Noi “siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, non a immagine e somiglianza delle cose, degli idoli!â€?. E qui s’inserisce il discorso sul catechista, che è “colui che custodisce e alimenta la memoria di Dio; la custodisce in se stesso e la sa risvegliare negli altriâ€?. Francesco ha indicato come modello a cui ispirarsi Maria che, dopo aver accolto l’annuncio dell’Angelo, “non pensa all’onore, al prestigioâ€?, ma parte per aiutare la cugina Elisabetta e levando il suo Magnificat fa “memoria dell’agire di Dioâ€? avvenuto nella sua vita. Ed

è cosĂŹ “per ogni cristiano: la fede contiene proprio la memoria della storia di Dio con noi, la memoria dell’incontro con Dio che si muove per primo, che crea e salva, che ci trasforma; la fede è memoria della sua Parola che scalda il cuore, delle sue azioni di salvezza con cui ci dona vita, ci purifica, ci cura, ci nutreâ€?. Il catechista è proprio “un cristiano che mette questa memoria al servizio dell’annuncio; non per farsi vedere, non per parlare di sĂŠ, ma per parlare di Dio, del suo amore, della sua fedeltĂ . Parlare e trasmettere tutto quello che Dio ha rivelato, cioè la dottrina nella sua totalitĂ , senza tagliare nĂŠ aggiungereâ€?. Il catechista, ha osservato il Papa, “allora è un cristiano che porta in sĂŠ la memoria di Dio, si lascia guidare dalla memoria di Dio in tutta la sua vita, e la sa risvegliare nel cuore degli altriâ€?. Certo “è impegnativo questo! Impegna tutta la vita!â€?. Di qui la domanda ai catechisti: “Siamo veramente come sentinelle che risvegliano negli altri la memoria di Dio?â€?. Il catechista è “uomo della memoria di Dio se ha un costante, vitale rapporto con Lui e con il prossimo; se è uomo di fede, che si fida veramente di Dio e pone in Lui la sua sicurezza; se è uomo di caritĂ , di amore, che vede tutti come fratelli; se è uomo di ‘hypomonÊ’, di pazienza, di perseveranza, che sa affrontare le difficoltĂ , le prove, gli insuccessi, con serenitĂ e speranza nel Signore; se è uomo mite, capace di comprensione e di misericordiaâ€?.

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5LFRUGDQGR OD FDQRQL]]D]LRQH GHO &RPERQL Il 5 ottobre ricorre il decimo anniversario della canonizzazione di San Daniele Comboni (Limone sul Garda 1831-Khartoum 1881). La ďŹ gura e l’opera di Daniele Comboni meritano di essere conosciute e apprezzate: si possono cogliere alcuni spunti signiďŹ cativi per mantenere vivo l’impegno e la passione per la missione della Chiesa. “Precursore, evangelizzatore, profeta, pioniere, gigante missionario, promotore, liberatore, sacerdote e vescovo dal cuore magnanimo che sa perdonare, e specialmente amico dell’Africa, per la quale non esita a sacriďŹ care tuttoâ€?: sono queste le parole con cui il card. Francis Arinze traccia un ricordo di San Daniele Comboni. Nella sua epoca molte persone in Europa parlavano dell’Africa come oggetto di esplorazione, di occupazione, di spartizione o di dominio. L’Africa era vista come oggetto e non come

soggetto. Sull’Africa Comboni pensava e diceva cose diverse da quelle che la gente era abituata da ascoltare. Da una parte esortava gli africani a prendere in mano il loro futuro, dall’altra cercava di persuadere l’Europa a credere nell’Africa. Daniele Comboni reputava di primaria importanza per la rigenerazione dell’Africa la preghiera, la sofferenza, la croce. Nella sua vita non mancarono le difďŹ coltĂ , ma anche la perserveranza: “Se non riuscirò a nulla, Dio – scrisse San Daniele Comboni – Dio si accontenterĂ delle buone intenzioni? Ăˆ certo che io non risparmierò nĂŠ fatiche, nĂŠ viaggi, nĂŠ la vita per riuscire nell’impresa: io morrò con l’Africa sulle labbraâ€?. Comboni era perfettamente conscio delle difďŹ coltĂ che il missionario deve affrontare per annunciare il Vangelo ai non cristiani e per ottenere la loro adesione a Cristo: “A quante difďŹ coltĂ non

dovremo andare incontro prima di abituare questo popolo alle idee e ai costumi del Vangelo, esigere la pratica della legge morale, la restituzione, la rinuncia all’odio, l’inviolabilitĂ del matrimonio, la castitĂ , la caritĂ , tutte cose quasi impossibili a una natura decaduta. Come tocchiamo qui la necessitĂ della grazia. Il solo pensiero che ci impedisce di disperare è la storia della Chiesa che ci addita piĂš d’un popolo barbaro quanto ai nostri cari dell’Africa, essersi sottomesso al giogo di Cristoâ€?. Aveva le idee chiare anche sulle virtĂš distintive del missionario che “deve essere disposto a tutto: alla gioia e alla mestizia, alla vita e alla morte, all’abbraccio e all’abbandono. La nostra vita è un misto di dolore e godimenti, di affanni e speranze, di patimenti e conforti. Si lavora con le mani e con la testa, si viaggia a piedi o in piroga, si studia,

si suda, si soffre, si gode: ecco quello che vuole da noi la Provvidenzaâ€?. Mons. Leo Meurin, vescovo di Bombay, dopo una visita al Cairo agli istituti di Comboni nel 1869 ebbe a dire: “Io conosco Comboni; saran trascorsi dei secoli e si parlerĂ ancora di lui, perchĂŠ è lui che ha trovato la chiave per sciogliere il grande problema di cristianizzare l’Africa centraleâ€?. I comboniani di Limone offrono alle parrocchie l’opportunitĂ di approfondire la conoscenza e il pensiero di San Daniele mediante la possibilitĂ di realizzare un pellegrinaggio parrocchiale presso la casa natale del Santo. Il percorso multimediale introduce a una conoscenza della vita e delle tappe piĂš signiďŹ cative del percorso spirituale di San Daniele. Per informazioni, telefonare al numero 0365954091 o consultare il sito www.combonianilimone.it.

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Domenica 6 ottobre Ore 10.30 - Virle Treponti S. Messa in occasione della festa della Madonna del Rosario.

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VenerdĂŹ 4 ottobre Ore 6.50 - Brescia S. Messa presso il Seminario minore.

Ore 17.30 - Borgosotto di Montichiari - S. Messa per l’anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale.

La Cancelleria della Curia diocesana annuncia i seguenti provvedimenti dell’Ordinario:

LunedĂŹ 7 ottobre, alle 15.30, è in programma in Seminario (via delle Razziche) l’inaugurazione dell’anno accademico dello studio teologico Paolo VI. Dopo la preghiera, il saluto del rettore( mons. Carlo Bresciani) e l’introduzione del Prefetto degli studi (don Ovidio Vezzoli), don Luigi Girardi (preside dell’istituto di liturgia pastorale a Padova) interviene su “La Riforma liturgica tra realtĂ e speranzeâ€?.

Ore 18.30 - Brescia Inaugurazione del Giardino dell’ascolto presso la chiesa di San Giuseppe. Sabato 5 ottobre Ore 19 - Limone del Garda S. Messa in memoria di San Daniele Comboni.

LunedĂŹ 7 ottobre Il Vescovo partecipa a Caravaggio alla Conferenza episcopale lombarda.

La nomina del rev.do don Diego Gabusi a presbitero collaboratore della parrocchia di Caionvico, in cittĂ .

Dall’8 all’11 ottobre il Vescovo partecipa al pellegrinaggio dell’Unitalsi a Lourdes.

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n nuovo anno di proposte e incontri. Domenica 6 ottobre, alle ore 17.30, si inaugureranno i corsi organizzati all’interno del Centro Mater Divinae Gratie per l’anno pastorale 2013-14. Ma di cosa si occupa il Centro e chi lavora all’organizzazione delle sue attivitĂ ? Mater Divinae Gratie è una struttura attraverso la quale la comunitĂ delle suore dorotee di Cemmo si propone, dal 1967, di trasmettere la propria passione per l’educazione e il suo interesse per la formazione, rivolgendosi soprattutto alle generazioni piĂš giovani. Il centro sorge in cittĂ in via Emiliano 30 e i suoi corsi, rivolti sia a laici che sacerdoti, offrono non solo occasioni di riflessione spirituale e culturale, ma anche semplici spazi di ascolto e confronto per uomini e donne di tutte le etĂ . Nel programma 2013-14, che come giĂ detto avrĂ inizio nel pomeriggio di domenica 6 ottobre, ci saranno fondamentalmente tre macro-aree di lavoro: “Preadolescenti, adolescenti e giovaniâ€?, “Adulti spiritualitĂ â€? e “Adulti formazioneâ€?. Per quanto riguarda le proposte rivolte ai giovani, da sempre destinatari principali delle attivitĂ del Centro Mater Divinae Gratie, quest’anno si svolgeranno incontri per la formazione di animatori, incontri di preghiera e lettura liturgica. Veramente corposa la sezione “Adulti spiritualitĂ â€?, che in calendario ha appuntamenti fino a novembre 2014. Tra questi ci saranno dibattiti, occasioni di adorazione eucaristica, corsi per la pratica religiosa quotidiana, spettacoli teatrali, weekend di meditazione e molto altro ancora‌ PiĂš ristretto, ma di certo non meno interessante, è invece il programma sulla formazione rivolta agli adulti. Spiccano infatti in questo

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momento di incontro dedicato al tema dell’amare e del farsi amare e accompagnato da musica e immagini. Come è possibile ottenere piĂš informazioni sui corsi o iscriversi? Recandosi personalmente al Centro in via Emiliano 30, consultando il sito www.materdivinaegratiae.it, scrivendo una e-mail all’indirizzo info@materdivinaegratiae.it oppure chiamando il numero di telefono 030 384721 (nelle fasce orarie 9-13 e 15-18). Qualora fosse prevista una quota di iscrizione per un determinato corso, il versamento va effettuato sempre indicando nominativo e data del corso che si desidera frequentare.

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Sabato 12 ottobre a Villa Pace di Gussago ritorna la Scuola del Concilio dalle 15 alle 17. Il percorso è proposto dall’Azione cattolica e dall’UfďŹ cio diocesano per gli organismi di comunione in collaborazione con la Scuola di teologia per laici e l’UfďŹ cio diocesano per la scuola. Il corso, ospitato a Villa Pace di Gussago, si articola in un biennio di base e nel terzo anno a carattere laboratoriale. Le iscrizioni sono ancora aperte: si può telefonare al numero 03040102.

Domenica 6 ottobre alle 19 le monache del Monastero della Visitazione di via Costalunga 18 a Brescia festeggiano i primi 60 anni della nuova sede. In questa ricorrenza nella chiesa del Monastero si terrà un concerto di musica classica offerto dagli amici del Monastero. Il programma prevede l’esecuzione fra gli altri di brani di Bach, Paganini, Puccini e Verdi. Si esibiscono Romina Novis (soprano), Anca Vasile (violino) ed Enrico Pompili (pianoforte).

“Io sono la vite, voi i tralciâ€? è il tema del Meeting diocesano chierichetti. GiovedĂŹ 17 ottobre dalle 14 l’accoglienza presso il Seminario minore in via Musei 58 e il ritiro del pass per i giochi in piazza Tebaldo Brusato. Alle 16 la camminata verso il Duomo, alle 16.30 la preghiera con il Vescovo, la consegna del mandato e della tessera del chierichetto. A seguire la merenda presso il Seminario minore. In caso di pioggia il ritrovo è in Duomo alle 16.30.

Il Gruppo piccolo Samuele è un cammino di orientamento e accompagnamento vocazionale, per ragazzi dalla 5ÂŞ elementare ďŹ no alla 3ÂŞ media, che amano stare insieme, che servono all’altare, che mostrano una certa vivacitĂ spirituale (preghiera, confessione, partecipazione attiva alla messa) e si coglie un desiderio d’approfondire l’amicizia con GesĂš. Gli incontri si tengono presso la sede del seminario minore in via Museo 58 a Brescia. Il pranzo è al

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sacco. Per informazioni, contattare don Giovanni Milesi al numero 3474139309 (giovannimilesi@ gmail.com) o don don Giorgio Gitti (3384753474 dongitti@libero.it). Le date degli incontri (dalle 9.30 alle 16.30) sono le seguenti: domenica 27 ottobre, domenica 17 novembre, venerdÏ 27 e sabato 28 dicembre, domenica 26 gennaio, domenica 23 febbraio, domenica 23 marzo, domenica 27 aprile. Dal 24 al 28 giugno è in programma, invece, un camposcuola a Corteno.

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ffonda le sue radici nel periodo precedente alla Seconda guerra mondiale, quando mons. giuseppe Berardi aveva avviato la Scuola diocesana femminile di musica sacra nell’ambito dell’Azione cattolica. Nel 1952 prese il nome di Scuola diocesana di musica sacra-sezione femminile. Dopo la morte di Berardi, la Scuola fu affidata all’Ufficio liturgico diocesano e nel 1988 fu istituita proprio la Scuola diocesana di musica Santa Cecilia, che dal 2007 è gestita dalla Fondazione diocesana Santa Cecilia. La finalitĂ principale della Scuola è quella, innanzitutto, di curare la formazione dei responsabili e animatori della musica liturgica (organisti, strumentisti, direttori coro). L’offerta formativa si struttura secondo tre indirizzi: l’indirizzo liturgico-musicale, l’indirizzo musicale e le attivitĂ musicali per minori. L’indirizzo liturgico-musicale prevede il corso di organo, il corso di direzione coro, il laboratorio di letteratura e vocalitĂ corale, il corso di canto liturgico e il laboratorio di canto gregoriano. Rispetto al passato, la novitĂ principale di quest’anno è rappresentata dalla scelta della Fondazione di elargire 10 borse di studio per ragazzi dai 12 ai 16 an-

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parrocchie che vogliono investire nella formazione di un organista. A questo si aggiungono anche le proposte individuali per far conoscere ai bambini l’organo come macchina sonora e come patrimonio culturale. La Scuola si propone, conservando il patrimonio della musica sacra e favorendo le nuove forme del canto sacro, di preparare organisti, direttori di coro, cantori, animatori e strumentisti per il servizio liturgico. “Le parrocchie – sottolinea il direttore don Alberto Donini – sfruttano poco questo

aspetto della formazione, le persone invece hanno paura di avere a che fare con cose troppo difficili. Le parrocchie, purtroppo, hanno anche la tendenza a improvvisare: mancano proposte efficaci per far conoscere ai ragazzi questi strumenti, noi proviamo in modo non scolastico e non barboso a interessare i ragazziâ€?. Ampio anche il pubblico di destinatari: ragazzi, giovani e adulti. I corsi individuali (organo, pianoforte, chitarra classica, violino, violoncello, flauto e canto) si rivolgono anche a persone senza una preparazione specifica. In passato ha riscosso molto successo il laboratorio di lettura e vocalitĂ teatrale, che da fine ottobre a fine maggio coinvolge molti utenti di Brescia, Milano, Bergamo e Cremona. La scuola diocesana di musica Santa Cecilia ha a disposizione un consistente patrimonio di strumenti musicali di proprietĂ della Fondazione diocesana Santa Cecilia: vengono utilizzati per lo svolgimento delle attivitĂ didattiche e per manifestazioni artistiche quali concerti e saggi. Va anche aggiunto che riscuotono una partecipazione anche tutte quelle attivitĂ musicali per minori come l’avviamento alla musica, la propedeutica musicale, la musica d’insieme, “Vorrei suonareâ€? e il coro di voci bianche. Per informazioni, si può consultare anche il sito internet www.santaceciliabrescia.it.

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,O &RQFLOLR KD DSHUWR VWUDGH QXRYH I lavori del XII Colloquio internazionale di studio dell’Istituto Paolo VI sono stati incentrati sul tema “Il Concilio e Paolo VI a cinquant’anni dal Vaticano IIâ€? e, se non è la prima volta che l’Istituto si confronta con il periodo conciliare, è però la prima senza il suo storico presidente Giuseppe Camadini, spentosi nel luglio dello scorso anno. “Senza la sua dedizione – ha ricordato don Angelo Maffeis (nella foto) – e il suo impegno, l’Istituto non avrebbe conosciuto lo sviluppo che ha avuto e non avrebbe potuto guadagnare la stima di cui oggi gode ben al di lĂ dell’ambito locale e degli stessi conďŹ ni italianiâ€?. La ricorrenza dell’elezione di Montini e le numerose occasioni in cui è stato studiato il Vaticano II, hanno portato l’Istituto nuovamente sulle tematiche conciliari, questa volta secondo un approccio

epistemologico e una piĂš scrupolosa attenzione al quadro storiograďŹ co che si è andato via via elaborando in mezzo secolo. All’interno di questo quadro si sono mossi gli interventi del gesuita Michael Paul Gallagher, The Style of Paul VI and the Style of Vatican II, dedicato alla novitĂ dello “stileâ€? e dei gesti montiniani propri della sua personalitĂ e rintracciabili giĂ negli anni precedenti al pontiďŹ cato, dove l’apertura verso la cultura contemporanea e la volontĂ di dialogare con tutti rappresentano un modo innovativo di vivere la Chiesa e di incarnare il messaggio evangelico. Non meno dinamico il rapporto tra Paolo VI e la Curia romana, oggetto dell’intervento di Evelyne Maurice, che si dipana per gran parte della vita di Giovanni Battista Montini e che da ponteďŹ ce lo vede impegnato a rinnovarne l’operativitĂ

e la struttura, mentre Philippe Levillain esamina le scelte del Conclave e in rapporto a quelle di Paolo VI, evidenziando come raramente, a detta dell’ambasciatore RenĂŠ Brouillet, “un pontiďŹ cato sia iniziato in condizioni cosĂŹ ingrateâ€? e “le chiavi di San Pietro siano state pesantiâ€?. “Molto è stato scritto e tanto rimane da scoprire sull’argomento complesso del Concilio Vaticano IIÂť, ha osservato il card. Poupard, ma piĂš di tutte restano valide le parole dello stesso Montini che, nel preambolo dell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, riassumeva cosĂŹ il senso del Concilio: “Rendere la Chiesa del XX secolo ancora piĂš atta ad annunciare il Vangelo all’umanitĂ â€? del tempo presente. L’attualitĂ del dibattito intorno al Concilio, secondo Jean-Dominique Durand, mostra che la sua comprensione non rappresenta

ancora un quadro interpretativo deďŹ nitivo e tanto meno paciďŹ co, giacchĂŠ non solo storici e teologi fanno ancora fatica a comprendersi e i loro linguaggi a diventare complementari, ma al loro interno le posizioni restano sovente distanti. Rileggere i documenti conciliari dopo mezzo secolo richiede un’attenzione particolare e lo sforzo di capire che ciò che 50 anni fa era “contemporaneoâ€?, oggi va compreso e storicizzato. Gesti e parole profetici nel pontiďŹ cato di Montini, divenuti per noi normali nel percepire e vivere la Chiesa, rappresentano una tappa fondamentale della storia ecclesiastica che attraverso il Concilio ha aperto strade nuove per dialogare con le culture contemporanee e mostrare alle nuove generazioni il mistero di Cristo e della sua Chiesa con parole adatte e vive.


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Proseguono con una buona partecipazione di educatrici dell’infanzia e di coordinatrici gli appuntamenti con i seminari di inizio anno scolastico, proposti dalla Fondazione Lesic (Centro di formazione dell’Adasm Fism di Brescia) presso il centro “Family Hopeâ€? di via mons. Luigi Fossati 1 a Brescia. L’ultimo dei sei incontri previsti, in programma sabato 12 ottobre, avrĂ per tema “Le indicazioni per il curricolo: novitĂ e prospettiveâ€?: interverranno

Italo Fiorin, docente alla Lumsa di Roma, per mettere a fuoco i “Traguardi di sviluppo alla luce delle indicazioniâ€? e come “Programmare alla luce delle indicazioniâ€? e Claudia Belpietro, coordinatrice e formatrice Adasm Fism, che condurrĂ un laboratorio di gruppo a conclusione della giornata. Per informazioni: 03043494, int. 70 e www.lesic.it Dal 23 settembre 2013, inoltre, gli ufďŹ ci di Adasm Fism Brescia, Cooperativa servizi scuole

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materne e Lesic sono operativi nella nuova struttura dell’ex seminario diocesano in via Bollani n.20 (zona Mompiano), dove è disponibile un ampio parcheggio per le auto. E’ possibile raggiungere la nuova sede anche con la metropolitana (fermata “Europaâ€? e 5 minuti di cammino) e con gli autobus linea 15 (fermata via Schivardi), linea 17 (fermata via Schivardi – via Riccobelli) e linea 10 (fermata viale Europa).

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unedĂŹ 23 settembre 2013 è stato ufficialmente inaugurato l’inizio dell’anno scolastico 2013-2014, evento trasmesso in tv dal cortile del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del ministro dell’Istruzione, dell’UniversitĂ e della Ricerca Maria Chiara Carrozza. Un altro anno inizia, pieno di buoni propositi e di speranze per un futuro migliore e piĂš ricco di prospettive. Anche i discorsi tenuti dalle autoritĂ sopra menzionate andavano in questa direzione. Si è parlato di “istruzione a tutti i livelliâ€? (quindi, compresa la scuola dell’infanzia) come di “uno dei pilastri e degli assi portanti della nostra societĂ â€?. Si è utilizzato come “antidotoâ€? per combattere la crisi sempre piĂš dilagante nel nostro Paese il tema dello sviluppo del “capitale umanoâ€?, ossia delle conoscenze, delle capacitĂ possedute dai cittadini che possono favorire una crescita economica costante. Il capitale umano, tanto denigrato in questi ultimi anni, sostituito da successo e denaro, torna finalmente ad essere un valore in grado di creare ricchezza (non solo economica), in quanto tassello importante perchĂŠ ognuno si senta libero di esprimere e di sviluppare i suoi peculiari talenti. Papa Francesco, il 7 giugno scorso, nel suo discorso ai giovani delle scuole dei Gesuiti, diceva: “la scuola è uno degli ambienti educativi in cui si cresce per imparare a vivere. Vi aiuta non solo nello sviluppare la vostra intelligenza, ma per una formazione inte-

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alla comunitĂ . Anche ai bambini piĂš piccoli, di tre, quattro e cinque anni, si “insegnaâ€? a riconoscere e a coltivare le proprie attitudini, ad innalzarsi senza timore verso ideali valoriali di ampio respiro. Sarebbe sbagliato considerare i bambini di questa etĂ troppo piccoli per avvicinarsi a valori ritenuti “troppo altiâ€?. Piuttosto, i bimbi hanno bisogno di avere accanto persone adulte disposte a dare voce alle loro domande. L’anno scolastico è iniziato, un grande lavoro aspetta adulti e bambini, e, come dice il Presidente della Repubblica: “A tutti: buona scuola, buon anno nuovo negli studi e nel vostro cammino verso il futuroâ€?.

ISTITUTO VENDITE GIUDIZIARIE DEL TRIBUNALE DI BRESCIA

Via Dalmazia, 135 25125 Brescia - Tel. 030.348410 - Fax 030.3542433 - Internet: www.ivbrescia.com www.tribunale.brescia.it - E-mail:ivgbresciaď˜łivgbrescia.com PROGRAMMA DELLE VENDITE IN SEDE DEL 05/10/13 ORE 16.00 E SEGUENTI LOTTO 25/F BENI FURGONE CITROEN JUMPER COLORE BIANCO TG. EF513HA ANNO 2010, CILINDRATA 2198 CC, KW 88, ALIMENTAZIONE GASOLIO, CON CHIAVE, LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE, MANCANTE DI CERTIFICATO DI PROPRIETA’ SI DA ATTO CHE, IN CASO DI ASTA DESERTA AL PREZZO BASE, SI PROCEDERA’ SUBITO ALLA VENDITA AL MAGGIOR OFFERENTE BASE ASTA EURO 5.500,00. LOTTO 24/F BENI AUTOVETTURA FORD FOCUS C-MAX 1.6 TDCI COLORE GRIGIO CHIARO TG. CL694AH ANNO 2003, CILINDRATA 1560 CC, KW 80, CON CHIAVE, LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE E CERTIFICATO DI PROPRIETA’. KM 118.000 CIRCA BASE ASTA EURO 3.000,00. AUTOVETTURA FIAT PANDA HOBBY BIFUEL, BENZINA/GPL, COLORE BIANCO TG. BN978SK ANNO 2000, CILINDRATA 899 CC, KW 29, CON CHIAVE, LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE E CERTIFICATO DI PROPRIETA’ BASE ASTA EURO 500,00. EURO 3.500,00. LOTTO 22/F BENI AUTOVETTURA AUDI A6 WAGON 2.5 TDI 4 X 4 CAMBIO AUTOMATICO TG. BV068BC ANNO 2001, CILINDRATA 2496 CC, KW 132, CON CHIAVE, LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE E CERTIFICATO DI PROPRIETA’ SALDATRICE A FILO CEA ECHO 352 A CARRELLO CON TORCIA, SPAZZATRICE PER PAVIMENTI FAIP, ASPIRATORE PROFESSIONALE PER POLVERI E LIQUIDI MARCA CFM , TRAPANO A COLONNA TT 25, COMPUTER PORTATILE TOSHIBA SATELLITE PRO S500 MAGGIOR OFFERENTE LOTTO 539 BENI DIVANO STOFFA CHIARA A TRE POSTI, POLTRONA IN PELLE MARRONE CHIARO, SCRITTOIO IN LEGNO SCURO CON UN CASSETTO E ALZATA, TV COLOR THOMSON CON TELECOMANDO BASE ASTA EURO 560,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 521 BENI QUOTA DI PARTECIPAZIONE NELLA SOCIETA’ AIRONE BLU SRL EURO 200.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 559 BENI N°10 CONFEZIONI TRATTAMENTO LABOINA 9000, N°10 CONFEZIONI LABOINA 5000, N°8 CONFEZIONI LABOINA 3000, N°6 CONFEZIONI

LABOINA 9000 CREMA NOTTE, N°15 CONFEZIONI LABOINA 500 DONNA BASE ASTA EURO 5.840,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 544 BENI MOBILE BASSO LEGNO COLORE VERDE CON 4 ANTE LEGNO, DUE CASSETTI, ANTA CENTRALE, TAVOLO RETTANGOLARE IN CRISTALLO , 4 SEDIE IN FERRO CON SEDUTA IN MIDOLLINO, MOBILE VETRINA CON ANTA IN VETRO, TRE CASSETTI E RIPIANI INTERNI BASE ASTA EURO 1.440,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 575 BENI MOBILE SOGGIORNO COMPONIBILE A MURO, COLOR PANNA, CON TRE ANTE LEGNO, ANTA IN VETRO E DUE CASSETTI, VANO PORTA TV, MOBILE BASSO LEGNO COLOR AVORIO CON TRE ANTE E UN CASSETTO, DUE DIVANI A TRE E DUE POSTI IN VELLUTO ROSSO, DIVANO DUE POSTI STOFFA A FIORI, TV COLOR LCD LG 32 POLLICI CON TELECOMANDO, TV COLOR LCD TELEFUNKEN CON TELECOMANDO BASE ASTA EURO 640,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 564 BENI TAPPETO TABUS MISURE CM 250 X 310 FONDO BOURDEAUX BASE ASTA EURO 3.600,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 592 BENI N°200 PICCOLE ICONE RAFFIGURANTI IMMAGINI SACRE STAMPATE SU LASTRA D’ARGENTO BASE ASTA EURO 4.800,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 574 BENI N°30 TAPPETI VARIE MISURE E COLORI, STILE MODERNO/ETNICO, N°5 TAPPETI IN COCCO E MATERIALI VARI, TRE TAPPETI TONDI SFONDO ROSSO, DUE STUOIE STILE ETNICO, DUE SCARPIERE IN LEGNO A TAPPARELLA, TRE MOBILI UFFICIO BIANCHI, TAVOLINO BASSO, DUE FORNI DA INCASSO IN ACCIAIO E VETRO, DUE CAPPE IN ACCIAIO VERNICIATO NERO BASE ASTA EURO 74.560,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 534 BENI MULETTO ELETTRICO OM E50N ANNO 1994 CON UNA CHIAVE E CARICA BATTERIA BASE ASTA EURO 8.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 588 BENI FOTOCOPIATRICE CON FASCICOLATORE MARCA OLIVETTI COPIA 9825, STAMPANTE

EPSON DFX 8000, TRE COMPUTER COMPLETI DI UNITA’ CENTRALE , MONITOR SCHERMO PIATTO, TASTIERE E MOUSE BASE ASTA EURO 3.600,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 547 BENI MOBILE SOGGIORNO IN LEGNO COLOR ORO CON DISEGNI STILE VENEZIANO CON 4 ANTE LEGNO, 4 CASSETTI E ALZATA 4 VETRI, VETRINA LEGNO COLOR ORO E DISEGNI CON 4 ANTE E UN CASSETTO, ALZATA VETRO CON ANTA, TAVOLO TONDO ALLUNGABILE LEGNO COLOR ORO CON DISEGNI, 4 SEDIE LEGNO COLOR ORO, MOBILE BASSO LEGNO MARRONE CON 4 ANTE E 4 CASSETTI, CASSETTONE LEGNO MARRONE CON 4 CASSETTI , DIVANO TRE POSTI E DUE POLTRONE STOFFA A FIORI, TAVOLINO BASSO, SCRIVANIA, COMPUTER PORTATILE ACER TRAVEL 5730, STAMPANTE MULTIFUNZIONE HP OFFICEJET 4500 BASE ASTA EURO 880,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 582 BENI POLTRONA RELAX ECOPELLE COLORE NERO, SPECCHIO CON CORNICE COLOR ORO, SCRIVANIA IN LEGNO CON 6 CASSETTI LATERALI, MOBILE VETRINETTA IN LEGNO, BICI DA SPINNING, MOBILE LEGNO 5 ANTE VETRO, DIVANO TRE POSTI PELLE MARRONE, MOBILE LEGNO CON RIBALTA, CASSAPANCA IN LEGNO, MOBILE LEGNO CON APERTURA SUPERIORE A DUE CASSETTI, DUE POLTRONE BASE ASTA EURO 1.480,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 624 BENI MOBILE SOGGIORNO LEGNO MARRONE CON TRE ANTE LEGNO, TRE CASSETTI E ALZATA TRE ANTE VETRO, MOBILE BASSO LEGNO MARRONE CON 4 ANTE E 4 CASSETTI, MOBILE LEGNO MARRONE CON TRE ANTE LEGNO, TRE CASSETTI E ALZATA TRE ANTE VETRO, DIVANO TRE POSTI E DUE POLTRONE IN PELLE COLOR SENAPE, TAVOLINO BASSO RETTANGOLARE, TAVOLO RETTANGOLARE ALLUNGABILE IN LEGNO MARRONE CON 6 SEDIE IN LEGNO E SEDUTA IN PAGLIA, TV COLOR PHILIPS 28�CON TELECOMANDO, LETTORE DVD E VIDEOREGISTRATORE SEITECH BASE ASTA EURO 880,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE


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‘Â?•‹†‡”ƒœ‹‘Â?‹ ƒ ˜‡”‹–Â? ° “—‡ŽŽƒ …Š‡ •‹ •…‘’”‡ •‡Â?’”‡ ƒŽŽƒ ˆ‹Â?‡ La verità – scrive Marcello Veneziani – combacia con la realtĂ tramite l’intelligenza. Ma l’intelligenza ci fa sospettare che togliere il sostegno a Letta a causa dell’Iva non sia la veritĂ . L’intelligenza ci fa leggere il sito web del suo Giornale – il cui direttore incolpa Letta – dove i liberi commenti parlano di falsitĂ o sono beffardi. L’intelligenza ci fa rilevare che dopo il ritiro dei ministri, non v’è stata alcuna manifestazione del

suo popolo, liberato dal tiranno Letta. L’intelligenza ci fa osservare che perďŹ no i suoi ministri sono increduli e il suo segretario politico si dichiara “diversamente berlusconianoâ€?. L’intelligenza ci ricorda che è stato il suo governo a introdurre l’Imu attraverso la legislazione del federalismo (marzo 2011) e che è stato anche il suo governo ad aumentare l’Iva (settembre 2011). L’intelligenza ci fa leggere la sua lettera dove spiega perchĂŠ imporre

le dimissioni ai suoi ministri, che inizia parlando dell’Italia e si conclude con un attacco ai giudici e alla giustizia. Ecco: la verità è quella che si scopre sempre alla ďŹ ne. In questo caso nelle frasi ďŹ nali. Le larghe intese Pd-Pdl ci sembravano una buona cosa per dar respiro e paciďŹ care un Paese esausto. Tutto qui: è questa la realtĂ e la minima veritĂ . Metterle in dubbio signiďŹ ca tradire l’intelligenza. (Roberto Rossini)

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uesto è un tempo tribolato che ci porta a vivere a breve termine, senza progetti o grandi aspirazioni per il futuro. Eppure negli ultimi 40 anni abbiamo assistito a una forte diminuzione della disuguaglianza: negli anni Settanta la metĂ della popolazione mondiale viveva sotto la soglia di povertĂ , oggi “soloâ€? un settimo di tutti gli abitanti della terra vive con meno di 1 dollaro al giorno. Secondo stime recenti di Banca d’Italia, nel nostro Paese chi lavora controlla meno della metĂ della ricchezza e i pensionati sono tra le categorie economiche piĂš solide. Nonostante le disparitĂ , la lotta di classe che vedeva contrapposto capitale e lavoro sembra risolta, ma oggi animano le nostre piazze, reali o virtuali che siano, altre tensioni: tra chi ha una casa e chi no, tra chi ha la cittadinanza e chi la vorrebbe, tra chi lavora e chi sta cercando o

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relativo svantaggio su diversi fronti, in particolare su quello economico. La vulnerabilitĂ odierna, collegata alla carenza di sicurezza e libertĂ , colpisce in modo trasversale tutta la popolazione, dando una dimensione nuova alla disuguaglianza. Ăˆ una fragilitĂ che irrompe quando va in crisi il “contratto socialeâ€? su cui si è retto lo sviluppo: cioè sull’incastro virtuoso tra lavoro, famiglia e welfare, i tre pilastri in grado di assicurare il benessere. Questa societĂ vulnerabile è in realtĂ una societĂ vulnerata, ovvero colpita. Il 18% dei giovani-adulti è disoccupato, dato ancora piĂš allarmante se pensiamo che proprio i giovaniadulti sono chiamati a porre le premesse per costruire il futuro. L’antropologo indiano Arijun Appadurai direbbe che è necessario sviluppare la “capacitĂ di aspirareâ€?, cioè la capacitĂ che chiama in causa la partecipazione delle per-

sone a dar forma al futuro, ai progetti di vita. Le aspirazioni nutrono la democrazia, e la stessa capacitĂ di aspirare è la premessa per riconoscere la propria condizione, per prendere parola, per protestare e allearsi, per cambiare la propria vita. Per abitare la storia e migliorarla un po’.

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ISTITUTO VENDITE GIUDIZIARIE DEL TRIBUNALE DI BRESCIA

Via Dalmazia, 135 25125 Brescia - Tel. 030.348410 - Fax 030.3542433 - Internet: www.ivbrescia.com www.tribunale.brescia.it - E-mail:ivgbresciaď˜łivgbrescia.com PROGRAMMA DELLE VENDITE IN LUOGO DEL 07/10/13 ORE 8.30 E SEGUENTI LOTTO 598 BENI ALLE ORE 9.00 E SEGUENTI IN CAPRIANO DEL COLLE VIA SAN GIORGIO N°33 N°100 CAPPE IN ACCIAIO INOX MARCA FRANKE, ANCORA IMBALLATE BASE ASTA EURO 8.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 652 BENI ALLE ORE 9.15 E SEGUENTI IN BRESCIA VIALE VENEZIA N°284 DUE CELLE FRIGO MARCA MZ UNA CON TEMPERATURA FINO A MENO 17° E L’ALTRA CON TEMPERATURA FINO A ZERO GRADI BASE ASTA EURO 8.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 305 BENI ALLE ORE 9.45 E SEGUENTI IN BRESCIA VIA SAN FAUSTINO N°66 N°3 TAVOLI QUADRATI LEGNO BIANCO, TAVOLO RETTANGOLARE IN LEGNO, N° 16 SEDIE IN LEGNO VERDE E BIANCO, LAVASTOVIGLIE ARISTARCO, BANCONE IN ACCIAIO CON LAVABO E FRIGO, BANCO IN ACCIAIO CON ANTA SCORREVOLE, FRIGO IN ACCIAIO, BANCO IN ACCIAIO CON MOBILE DISPENSA A DUE ANTE, AFFETTATRICE, 4 TAVOLI TONDI, 16 SEDIE IN FERRO, SPECCHIO RETTANGOLARE, 6 SGABELLI BIANCHI E VERDI BASE ASTA EURO 7.080,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 535 BENI ALLE ORE 9.45 E SEGUENTI IN BRESCIA VIA SAN FAUSTINO N°66 BANCO BAR CON PIANO IN MARMO, COMPLETO DI ACCESSORI E LAVABICCHIERI BASE ASTA EURO 4.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 532 BENI ALLE ORE 11.00 E SEGUENTI IN SAREZZO VIA SERADELLO N° 163/B CENTRO DI LAVORO MAGNA MAT. 0163 BASE ASTA EURO 10.400,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 567 BENI ALLE ORE 11.15 E SEGUENTI IN GARDONE VAL TROMPIA VIA MICHELANGELO N°64 DUE RETTIFICHE TANGENZIALI MARCA JUNG BASE ASTA EURO 6.400,00 E PROGRESSIVE

RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 566 BENI ALLE ORE 12.00 E SEGUENTI IN LUMEZZANE VIA ZIMA N°43 TRE PONTI SOLLEVATORI PER AUTO DA 3000 KG CADAUNO, MACCHINA SMONTAGOMME G940 BASE ASTA EURO 7.600,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 13/F BENI ALLE ORE 14.45 E SEGUENTI IN BRESCIA VIA ALLEGRI N°115 LOTTO DI MOBILI E ATTREZZATURA UFFICIO, SCRIVANIE, COMPUTER, FOTOCOPIATRICE, STAMPANTI, CALCOLATRICI, FRIGO INDESIT, STUFA ELETTRICA N°22 SCANSIE IN METALLO ROSSO, H 5 METRI, 2 CASSONI IN ACCIAIO, 200 SCATOLE DI MATERIALE PER PRODUZIONE FILTRI, CALANDRA ELETTRICA, INCOLLATRICE, CARRELLO, BANCO LAVORO, SCANSIA, 8 BANCHI LAVORO, FOGLI IN ACCIAIO PER FILTRI, PIASTRA A CALDO, PRESSA STAMPA FONDELLI, COMPRESSORE, CARRELLO CON MORSA, ARMADIO IN FERRO, BILANCERE DI GROSSE DIMENSIONI, SPAZZOLATRICE, PUNTATRICE ELETTRICA, MOLA COMPRESSORE, PRESSA IDRAULICA, DUE MOTORI, PIEGATRICE MANUALE, DUE CARRELLI IN ACCIAIO, 30 STAMPI VARI , TRAPANO A COLONNA, SEGATRICE, DUE TRANSPALLET, UN IMBALLATORE, TAGLIERINA A PEDALE, SCALA, DUE CARRELLI, 50 SCATOLE VARIE DIMENSIONI CONTENENTI UTENSILI VARI, 21 BANCALI DI CARTONE, SCALA, MOBILE AD ANGOLO, 16 ROTOLI FILTRANTI, 12 TANICHE CONTENENTI MATERIALE CHIMICO, 3 ARMADIETTI,CASSETTIERA E ARMADIO SI DA ATTO CHE, IN CASO DI ASTA DESERTA AL PREZZO BASE DI STIMA SI PROCEDERA’ SUBITO AD UN NUOVO ESPERIMENTO CON PREZZO BASE RIDOTTO DEL 25% BASE ASTA EURO 6.685,32. LOTTO 300 BENI ALLE ORE 15.15 E SEGUENTI IN CASTENEDOLO PRESSO AUTOPARCO BRESCIA EST SEMIRIMORCHIO TRE ASSI TG. CN019110 BASE ASTA EURO 4.000,00 E PROGRESSIVE

RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 300 BENI ALLE ORE 15.30 E SEGUENTI IN BRESCIA VIA VERZIANO 126/B TRATTORE STRADALE SCANIA R500 COLORE BIANCO TG. CZ538EA ANNO 2006 CON CHIAVE, MANCANTE DI LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE E CERTIFICATO DI PROPRIETA’, KM 550.000 CIRCA SEMIRIMORCHIO A SPONDE, MARCA ZORZI, TRE ASSI, TG. AA92430, MANCANTE DI LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE E CERTIFICATO DI PROPRIETA’BASE ASTA EURO 24.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 23/F BENI ALLE ORE 15.30 E SEGUENTI IN BRESCIA VIA VERZIANO 126/B MACCHINA OPERATRICE SEMOVENTE CON BRACCIO TELESCOPICO CON FORCHE MARCA JLG TG. ACL227 ANNO 2004, OMOLOGAZIONE LCP4018, CON CHIAVE, LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE, ORE DI LAVORO 4.900. MAGGIOR OFFERENTE LOTTO 543 BENI ALLE ORE 16.00 E SEGUENTI IN VEROLAVECCHIA VIA VITTORIO VENETO SNC COMPUTER PHILIPS, STAMPANTE HP LASERJET , FAX SAMSUNG SF5100, N°6 FRIGORIFERI DA PASTICCERIA, FORNO PER PANE, DUE FRIGO , FRIGO BASSO LUNGO CIRCA 3 METRI PER SURGELATI, FRIGO A COLONNA SCAIOLA, DUE FRIGO APERTI CON RIPIANI, MACCHINA IN ACCIAIO PER COTTURA POLLI ALLO SPIEDO, ESPOSITORE RISCALDA POLLI, FRIGO APERTO CON MENSOLE, 16 RIPIANI OBLIQUI IN LEGNO PORTA VERDURE, DUE FRIGO CON VETRO, DUE FRIGO RETTANGOLARI A VASCA, 10 METRI LINEARI DI SCAFFALI IN METALLO BASE ASTA EURO 31.840,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE LOTTO 650 BENI ALLE ORE 16.30 E SEGUENTI IN LONATO VIA MONICO N°2 PRESSO HAO YOU DUO SRL N°50 SCAFFALATURE IN METALLO A 5 RIPIANI PER ESPOSIZIONE BASE ASTA EURO 8.000,00 E PROGRESSIVE RIDUZIONI DI 1/5 DEL PREZZO BASE



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bbiamo con noi un giornalista che presenta nella sua matrice ebraica una pluralitĂ di prospettiveâ€? ha esordito mons. Canobbio, salutando il suo ospite. Di fronte a una platea gremita, i relatori hanno intrattenuto il pubblico spaziando dalla religione alle rispettive tradizioni culinarie, passando in rassegna Freud, S. Agostino, ma anche Dr Jekill & Mr Hide. Apparenti divagazioni per addentrarsi nei meandri di una contrapposizione che vede coinvolta la religione, la politica, la societĂ civile, quanto “l’uomo di stradaâ€?. Forse il piĂš incline – quest’ultimo – il piĂš attento, a notare ciò che gli accade intorno. Nel corso degli ultimi 30 anni abbiamo assistito all’avvento vorticoso della globalizzazione, chi denunciandone i mali, chi esaltandola come una nuova era di prosperitĂ . Nel mentre, popoli e persone si muovevano e si muovono velocemente, da un continente

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zia ebraica degli anni venti del ‘900 all’Italia del dopoguerra. Un peregrinare personale che rappresenta la storia, spesso tragica, dell’Europa del secolo scorso: “La famiglia Lerner è stata quasi completamente sterminata nel suo luogo di origine perchĂŠ riteneva eccentrica la scelta di partire per la Palestinaâ€? racconta il giornalista. Oggi come allora alcune nuvole cupe intrise d’identitarismi si affacciano all’orizzonte. Da qui la necessitĂ di affrontare il tema dell’identitĂ , anche in termini religiosi. “Noi, in genere – ha affermato mons. Canobbio – parliamo di cattolicesimo, di ebraismo, di protestantesimo, di islam e di induismo supponendo di conoscere giĂ l’identitĂ precisa contenuta in questi termini. In veritĂ ciascuno di questi termini contiene una pluralitĂ di orientamentiâ€?. Diversificazioni che spesso si trasformano in vere e proprie contrapposizioni, basti pensare al conflitto fra sunniti e sciiti. Una con-

trapposizione religiosa sfociata in violenza al solo scopo di affermare la propria identitĂ . In un contesto simile, “un teologo cattolico – sottolinea mons. Canobbio – che si interroga sull’identitĂ non può, se è onesto, non tenere conto che la matrice dalla quale proviene è plurale “. Ed è su tale versante che si palesa la “costrizioneâ€? – per il teologo – di tentare una sintesi degli elementi della tradizione che lo hanno preceduto, “se vuole essere effettivamente cattolicoâ€?. Mons. Canobbio ricorda infatti che il termine cattolico – nella sua etimologia – vuol dire “secondo la totalitĂ â€?. Bresciano, lombardo e quindi italiano, Canobbio evidenzia come gli italiani abbiano dimenticato che essere tali significa venire da una contaminazione di culture. Longobardi, carolingi, francesi, spagnoli e via elencando sono i popoli che hanno costituito l’identitĂ bresciana:“Quello che in forma strumentale si è tentato di fare

nei decenni passati nel nostro territorio, relativamente alla difesa dell’identitĂ , è una costrizione ideologica perchĂŠ l’identitĂ non è mai data una volta per tutteâ€? afferma il teologo. Sulla stessa linea Gad Lerner che, dopo aver narrato le peregrinazioni della sua famiglia, si è rivolto al pubblico invitandolo a non considerare la sua esperienza “come strana, particolare, esotica, lontana. PerchĂŠ se vi interrogate scoprirete che le identitĂ plurali contraddistinguono anche ciascuno di voiâ€?. I relatori si sono poi soffermati sui cambiamenti portati nella Chiesa da papa Francesco. Un Papa distante da quel “potereâ€? che è andato a insinuarsi “dentro una contaminazione non del tutto positiva con le organizzazioni politicheâ€?. Eppure, conclude Canobbio, “c’è un filone, carsico, dentro la tradizione, che fa da antidoto, e forse è questo filone che sta venendo alla luceâ€?che sta venendo alla luceâ€?.

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ŽŽ‡ ƒ͘Ž‹Â?‡ ƒ”‘Ž‡ ‹Â? Ž‹„‡”–Â? La libreria “Paolineâ€?, in via Gabriele Rosa, 57 a Brescia, ospita alle 18 del 3 ottobre la presentazione del libro “Parole in libertĂ . Diario semiserio della madre di un disabileâ€? di Laura Previdi. Il libro, dato alle stampe dalle stesse Paoline, racconta il vissuto dell’autrice come esempio e testimonianza per molti. Con il linguaggio estremamente coinvolgente, poetico, ricco di citazioni dotte, mai pesante,

‘˜ƒ–‘ ‹Â?Â–ÂƒÂ‰Â‡ĆŹÂŠÂƒÂ?†Â?ƒ†‡ Laura Previdi affronta infatti lo spinoso argomento della disabilitĂ grave: un continuo, instancabile inno alla vita. Insieme all’autrice partecipa alla presentazione Paolo Marchiori, malato di Sla e presidente della sezione bresciana di Aisla, l’associazione che si occupa della tutela, dell’assistenza, la cura dei malati di Sla e dello sviluppo della ricerca scientiďŹ ca nel campo di una malattia neurodegenerativa.

Il 5 e 6 ottobre, all’interno della cornice di Castello Quistini a Rovato, torna il mercatino Vintage & Handmade pronto a replicare il successo dell’edizione passata che ha registrato oltre 2000 ingressi e raccolto commenti molto positivi da tutti i partecipanti. L’evento, dal titolo “Mercanti in Viaggioâ€?, sarĂ un’immersione totale in un mondo retrò, fatto di oggettistica, abbigliamento e arredo rigorosamente in stile vintage. Tema principale dell’evento sarĂ il viaggio

in ogni sua forma, con bauli, valigie, borse e cappelli protagonisti ma non solo, a “Mercanti in Viaggioâ€? si potrĂ trovare oggettistica e arredo di design, dischi e vinili, usato, riciclo e artigianato. L’inaugurazione è prevista sabato 5 ottobre alle 17. Domenica apertura dalle 10 alle 20. Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 4 euro (compresivi di cocktail di benvenuto) per la giornata di sabato e di 3 euro per la domenica. Per i bambini sino a 12 anni l’ingresso è gratuito

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renderĂ il via nelle prossime settimane la 17ÂŞ edizione della rassegna teatrale per scuole e infanzia “Storie, storie, storieâ€? promossa dal teatro Telaio. Il calendario di appuntamenti (che si articoleranno fino a marzo 2014) di questa stagione è davvero ricco e coinvolge svariate location tra Brescia e provincia. La nuova edizione della proposta, che lo scorso anno ha registrato oltre 15mila presenze, è stata presentata in palazzo Loggia, dall’assessore alla Scuola e alle politiche giovanili del Comune capoluogo Roberta Morelli, dal direttore artistico del Teatro Telaio, Angelo Pennacchio e dalla direttrice organizzativa Maria Ranzi. Sono stati loro a illustrare le caratteristiche degli appuntamenti 2013/14. “Innanzitutto trovo decisamente significativo – afferma l’assessore Morelli – che anche quest’anno, per la sesta volta consecutiva, l’inaugurazione della rassegna si svolgerĂ nel carcere di Canton Mombello con uno spettacolo rivolto esclusivamente alle famiglie dei detenutiâ€?. Come giĂ detto gli spettacoli avranno luogo

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portato anche all’estero in altri dieci Paesi, essendo uno spettacolo basato soprattutto sulla gestualitĂ con interventi minimi di una voce narrante fuori campoâ€?. La nuova edizione di “Storie, storie, storieâ€? sarĂ inaugurata il 26 ottobre prossimo con la proposta, all’interno del carcere di Canton Mombello, dello spettacolo “Gocceâ€?, una proposta sul ciclo dell’acqua che il Telaio ha realizzato con il patrocinio di A2A e Aob2. L’apertura a Canton Mombello è stata possibile grazie alla collaborazione con l’associazione “Carcere e territorioâ€?. L’intero programma, le schede degli spettacoli e le indicazioni dei luoghi, si possono consultare sul sito dedicato alla rassegna: http://storiestoriestorie. teatrotelaio.it, su cui possono essere consultate anche le condizioni di prenotazione.

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'RSR OD %LEELD O¡HTXLYRFR GHO VXG Ha preso il via, lo scorso 1Âş ottobre nella sala Bevilacqua di via Pace 10 a Brescia, il 37° anno di attivitĂ della Ccdc (Cooperativa cattolico democratica di cultura) con l’incontro dal titolo “La Bibbia nella letteratura italianaâ€?, per presentare l’omonima opera in sei volumi, di cui quattro giĂ pubblicati, dell’editrice Morcelliana, curata dal professor Pietro Gibellini, professore ordinario emerito di Letteratura italiana all’UniversitĂ di Venezia. Il card. Ravasi, scrivendo ne “Il Sole 24 oreâ€? del volume dedicato all’Antico Testamento, ha definito quest’opera quale una “campionaturaâ€? sul grandioso insediarsi delle Scritture ebraiche nella cultura occidentale. Relatore della serata è stato il professor Carlo Carena (nella foto), giĂ docente di Lettere italiane latine e greche nei licei, assistente di letteratura latina all’universitĂ di Torino, traduttore dei classici greci e latini e saggista. L’attrice Giusi Turra ha letto alcuni testi scelti e commentati dal professor Pietro Gibellini. Un secondo incontro è in programma per martedĂŹ 8 ottobre, quando presso la sala Bevilacqua si affronterĂ il tema “L’equivoco del Sudâ€?. Alla serata, promossa dalla Ccdc in collaborazione con la rivista “CittĂ &dintorniâ€? la Cisl di Brescia e i Padri della Pace, quale interverranno Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, il sociologo Aldo Bonomi e il sacerdote bresciano don Carlo

Panizza, sacerdote bresciano che da oltre 30 anni risiede a Lamezia Terme, in Calabria, dove ha fondato la comunitĂ Progetto Sud, sul modello della ComunitĂ di Capodarco guidata dal suo confratello ed amico don Vinicio Albanesi. Alla ComunitĂ Progetto Sud è stato assegnato un immobile confiscato alla criminalitĂ organizzata, in uno dei quartieri piĂš ‘caldi’ della cittĂ . IntrodurrĂ i lavori Felice Scalvini, assessore ai servizi sociali del Comune di Brescia.

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di Brescia, sul tema (quanto mai attuale) “Il ruolo del Capo dello Stato nella crisi della forma di governoâ€?. ChiuderĂ la “solenne adunanzaâ€? la chiamata dei nuovi soci: Franco Castelli, professore di malattie infettive e tropicali dell’UniversitĂ degli studi di Brescia, don Giuseppe Fusari, direttore del Museo diocesano e Maurizio Tira, professore di tecnica e di pianificazione urbanistica dell’UniversitĂ degli studi di Brescia

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uesto libro è stato scritto poche settimane dopo l’elezione di papa Francesco. Ciononostante è un volume di grande attualitĂ perchĂŠ, da un lato, è un’occasione per conoscere da vicino chi è questo Papa 'venuto quasi dalla fine del mondo', dall’altro lato è sorprendente perchĂŠ parte delle cose, dei comportamenti, che abbiamo visto in queste settimane, erano giĂ presenti in questo volume, in quanto insiti nella personalitĂ di Bergoglioâ€?. CosĂŹ il giornalista di BresciaTv – Piergiorgio Chiarini – ha dato il via alla presentazione dell’ultima fatica letteraria di Stefano Filippi, “La vera storia di Papa Francescoâ€?, (Ed. Barbera – pag. 138). Classe 1962, Filippi ha lavorato alla Rai di Venezia, al mensile “30Giorniâ€? e al quotidiano “L’Arenaâ€?, prima di passare al “Giornaleâ€? per il quale ha seguito i conclavi del 2005 e del 2013. “Bergoglio ha sempre vissuto cosĂŹ – afferma Filippi – e la parte biografica del libro è utile in questo senso, per capire come viveva in Argentinaâ€?, per comprendere come i comportamenti “fuori dal protocolloâ€?, che oggi destano scalpore, sono gli stessi di un tempo, nella loro ordinaria straordinarietĂ . “Come viveva da gesuita, da insegnante, da rettore del seminario, da cardinale e adesso da Papaâ€? ha evidenziato Fi-

lippi. Eppure, chi sostiene che papa Bergoglio abbia creato una frattura rispetto ai suoi predecessori si sbaglia. L’autore, infatti, ricorda come la maggior parte delle scelte – in tema di protocollo, fatte da papa Francesco – non siano cosĂŹ inusuali come molti vogliono far credere: a partire dalla scelta di non andare ad abitare nel palazzo Apostolico, fino alla scelta di vestirsi interamente di bianco, senza il rosso della mozzetta e della stola. Non è solo estetica la “continuitĂ â€? di Bergoglio, soprattutto se riferita all’apostolato di Benedetto XVI. Filippi ricorda come le “riformeâ€? in

seno alla curia romana operate da Francesco, e che alcuni hanno scambiato per una forma di progressismo, non sono altro che la continuazione di quanto iniziato da Ratzinger, anche in campo teologico, del resto l’ultima enciclica è stata scritta a quattro mani. Che Bergoglio sarebbe stato un papa fuori dal comune lo si è compreso fin dai primi istanti del suo pontificato, quando davanti alla folla assiepata in piazza S. Pietro chiese, “per favoreâ€?, di pregare per lui. Sono innumerevoli “i piccoli gestiâ€? di Francesco, le vere novitĂ , elencati da Filippi nel suo volume. Su tutti l’autore ne ha voluto ricordare uno. “Dopo un’udienza concessa a noi giornalisti, proprio in conclusione, Papa Francesco evitò di darci la consueta benedizione. Al momento rimanemmo tutti stupiti, poi, a un certo punto, dopo alcuni passi, si voltò verso di noi, con quelle scarpe nere, fatte apposta per i suoi piedi piatti, e disse: “Non voglio mettere in imbarazzo nessuno. Molti di voi non appartengono alla Chiesa cattolica, altri non sono credenti. Impartisco di cuore questa benedizione, ma nel silenzio, a ciascuno di voi, rispettando la coscienza di ciascuno, ma sapendo che ciascuno di voi è figlio di Dio. Che Dio vi benedicaâ€?. In quel momento, ricorda l’inviato del Giornale, Francesco fece breccia nel cuore di tutti.

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La mattina alle 6.25 Radio Voce trasmette dalla Casa madre delle Ancelle la S. Messa. L’omelia di don Faustino Guerini si può riascoltare scaricandola dal sito internet.

Da questa settimana la diretta della Santa Messa del sabato alle 18.30, avrà luogo dalla chiesa di Concesio Pieve su TT 2 Teletutto (87) e Super Tv (92-115).

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Torna l’Ottobre missionario e la diocesi si prepara a vivere le numerose iniziative predisposte dall’UfďŹ cio per le missioni. Come tradizione, in questo mese la rubrica Ecclesia (in onda alle 11) si occupa di temi missionari: nella prima puntata, che sarĂ trasmessa domenica, interviene don Carlo Tartari, il direttore dell’UfďŹ cio per le missioni, . In primo Piano (alle 9.20 circa) suor Francesca Bernacchia presenta il nuovo anno di attivitĂ della

La prossima puntata della rubrica settimanale “La Buona Notiziaâ€? apre con il servizio su “Paolo VI e il Concilioâ€? sulla base dei lavori del XII Colloquio internazionale di studio dell’Istituto Paolo VI di Concesio. A seguire, “La preghiera ecumenica a San Francescoâ€? che dimostra una volta di piĂš, come, al di lĂ delle diverse confessioni, la preghiera sia senza dubbio l’elemento uniďŹ cante per i cristiani; “Famiglia in camminoâ€? è il titolo del servizio che presenta il

casa di spiritualità Mater Divinae Gratiae che si trova in città , a Urago Mella. La Buona novella, a cura di Betty Cattaneo, va in onda in due parti dalle 9 alle 10 e dalle 11 alle 12 (all’interno, la S. Messa dalla cattedrale), e in differita su Radio Voce Camuna, Ecz, Radio Claronda, Radio Basilica Verolanuova, Radio Ponte di Manerbio e Radio RaphaÍl. Le rubriche si possono riascoltare sul sito www.radiovoce.it nella sezione podcast.

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nuovo anno pastorale dell’UfďŹ cio famiglia; l’apertura delle “Missioni a Collebeatoâ€?. La rubrica “4 parole...â€? è con don Francesco Pedrazzi, direttore dell’UfďŹ cio per la catechesi, su “Start Upâ€?, la Festa della fede 2013. “La Buona Notiziaâ€? va in onda: la domenica alle 13.05 su Teletutto e alle 18.30 su Tt2 Teletutto; su Super TV la domenica e il martedĂŹ alle 20; su PiĂš Valli TV la domenica alle 8; su TeleBoario la domenica alle 8.15 e alle 10; e su www.vocemedia.tv.

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7HUPLQD ´3UHVD GLUHWWD¾ ULSDUWH ´5HSRUW¾ Informare, educare, intrattenere. Sono i tre obiettivi che la tv italiana, dalla sua nascita e per molti anni ha tentato di raggiungere. Ben sapendo che la potenza del piccolo schermo avrebbe plasmato la società , restava da decidere se questo cambiamento sarebbe stato in bene o in peggio. Nei tre capisaldi sopraelencati ci sono infinite potenzialità comunicative, perchÊ i modi di proporli e di mischiarli fra di loro si evolvono di pari passo con i tempi, con la società , con il mondo che cambia. La tv avrebbe avuto un grande futuro, se avesse continuato a correre in equilibrio su questi tre binari.

Come sappiamo le cose sono andate diversamente. L’intrattenimento ha preso il sopravvento e ha inquinato educazione e informazione. Forse per una questione di soldi: è piĂš facile fare tanto pubblico con varietĂ e intrallazzi. Forse per una necessitĂ di livellamento culturale: ignoranza e disinformazione stanno alla base del concetto di povertĂ , e un popolo povero è un popolo debole, debole ma magistralmente “intrattenutoâ€?. Fatto sta che in Italia negli ultimi 30 anni la tv, privata o pubblica che fosse, ha preso una direzione ben precisa e ha concentrato le sue forze per potenziare ciò che la sera ci fa asso-

pire beati sul divano dopo una dura giornata (di lavoro?). Per trovare informazione ed educazione ormai bisogna cercare fra i canali tematici, che danno solo quella specifica medicina, 24 ore su 24, rendendola forse un po’ nauseante. E soprattutto spesso poco efficace. Un panorama deludente. Forse per questo spiccano ancor piĂš, nella tv generalista, quei programmi che vanno controcorrente facendo dell’informazione e dell’educazione i loro pilastri portanti, riuscendo anche a fornire una buona dose di intrattenimento. Si è appena conclusa, il 23 settembre scorso, la 9ÂŞ edizione di “Presadiret-

taâ€?, lo spazio di approfondimento di Rai Tre condotto da Riccardo Iacona. Ed è giĂ iniziata, il 30 settembre, la 17ÂŞ ’edizione di “Reportâ€?, l’ammiraglia condotta da Milena Gabanelli che dal 1997 ci racconta le realtĂ scomode del Belpaese. Ogni lunedĂŹ alle 21.05 su Rai Tre. Un autunno caldo per il terzo canale: prima Iacona, poi la Gabanelli, senza soluzione di continuitĂ . Sembra un azzardo, una forzatura. Non si rischia di spingere troppo sull’acceleratore, di ingolfare il pubblico con tonnellate di tristi veritĂ collettive? No. Se non fossimo assuefatti da varietĂ , fiction e quizzoni, ci accorgeremmo di quan-

to sia vitale per i telespettatori assistere almeno una volta alla settimana al vilipendio politico, culturale ed economico che stiamo subendo. Se è vero che la crisi ci sta colpendo con forza, è anche vero che siamo vulnerabili per colpa di chi, in un modo o nell’altro, lavora per un tornaconto personale danneggiando gli altri. I volti della crisi sono molti, “Presadirettaâ€? e “Reportâ€? ce li mostrano tutti, lasciando a noi il giudizio finale. Non per scandalizzarsi, non per deprimersi o per arrabbiarsi, ma piuttosto per prendere le misure, per leggere i segni dei tempi, per imparare a vedere bene le cose.


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Negli anni Settanta la Formula Uno era diversa da quella a cui siamo oggi abituati. Le macchine erano piĂš rudimentali, le piste molto piĂš pericolose, le norme di sicurezza quasi inesistenti. Era un altro mondo, dunque, in cui contava realmente la capacitĂ di ogni singolo pilota nel guidare la sua autovettura, mentre ingaggiava una lotta non solo contro gli avversari per vincere ma anche contro il pericolo della velocitĂ forsennata che, troppo spesso, portava alla morte. Si capisce

che una realtĂ di questo tipo sia una materia molto affascinate da raccontare, soprattutto al cinema. Non a caso Ron Howard ha scelto di portare sullo schermo “Rushâ€?, una storia ambientata in quel mondo. “Rushâ€? racconta la lotta per il titolo nel campionato del mondo di F1 fra Lauda, austriaco, taciturno, solitario, scostante e Hunt, inglese, bello, affascinante, donnaiolo, perso tra feste, alcool e droghe. Due personalitĂ agli antipodi che si scontrano sulla pista, dando vita

ad un duello entusiasmante nel 1976, anno del terribile incidente occorso a Lauda. Howard è bravo nel raccontare la storia. Ma piĂš che sulle corse il ďŹ lm si concentra sullo scontro-incontro dei due protagonisti, e sulla loro lotta contro la paura della morte. Hunt vincerĂ quel titolo, ma il ďŹ lm mostra molto bene come il vincitore morale della storia sia Lauda, capace di scegliere la vita, piuttosto che tuffarsi verso la morte incoscientemente. (Paola Dalla Torre)

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renderĂ il via l’8 ottobre, con l’incontro “Cut La stanza 1973-2013: uno spettacolo lungo quarant’anniâ€? la 6ÂŞ edizione della rassegna di commedia dell’arte promossa dal Centro universitario teatrale “La stanzaâ€? e che quest’anno ha come tema “La maschera si fa voltoâ€?. La rassegna, realizzata con il contributo dell’UniversitĂ cattolica e della Fondazione Asm, intende trarre spunto dai meccanismi teatrali per indagare i grandi temi sociali ed esistenziali dell’uomo, quindi le stesse domande che si pone l’attore sono trasferibili anche al pubblico: che cosa accade si abbandonano le maschere “socialiâ€? che si indossano quotidianamente nel teatro della vita? Che cosa succede quando la maschera si fa volto? Un tentativo di risposta a queste domande, che comporta una sana critica al potere del conformismo per una ricerca della VeritĂ interiore, sarĂ dato attraverso l’aiuto sia di artisti nazionali ed internazionali sia attraverso spettacoli, laboratori e conferenze messi nel cartellone della rassegna che si snoderĂ sino al prossimo mese di dicembre. Il Centro universitario teatrale “La Stanzaâ€? ripropone, con la VI edizione della “Rassegna di Commedia dell’Arteâ€?, la tradizione di questo importante patrimonio cultu-

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rale italiano che ha avuto diffusione e successo in tutta Europa a partire dalla fine del ‘500. Il Cut, consapevole del rischio che la tradizione della commedia dell’arte possa smarrirsi, pur essendo la matrice di numerosi generi teatrali, si propone di mettere in evidenza e di sviluppare gli aspetti ancora creativi e ricchi di stimoli di questa espressione artistica. Diversi gli spazi individuati da Maria Candida Toaldo, direttore artistico della manifestazione, per la 6ÂŞ edizione della rassegna di commedia dell’arte: dalla sala polifunzionale dell’UniversitĂ cattolica di via Trieste, al Teatro San Carlino di corso Matteotti, dal foyer del Teatro Sociale di via Cavallotti allo spazio teatro dell’Istituto Canossa di via San Martino della battaglia. Quattro gli spettacoli in programma per il mese di ottobre, a partire da “I menecmiâ€?

di Plauto proposto, sabato 12 ottobre alle 21 nella sala polifunzionale della Cattolica, dalla compagnia teatrale “la Resistenza della Poesiaâ€? dell’UniversitĂ degli studi di Urbino. Il 18 ottobre, nello stesso spazio, verrĂ proposto lo spettacolo “Affaire Picpusâ€?. Per lunedĂŹ 21 è in cartellone “Le commediantiâ€?; il 23 “@rleu, diavolo buffoâ€?. In cartellone anche alcune lezioni spettacolo come “L’arte del mimo e del gestoâ€? (25 ottobre , ore 21 sala polifunzionale della Cattolica), “Gli Uccelli di Aristofane tra finzione scenica e realtĂ politica, in collaborazione con il Ctb (29 ottobre, oere 17.45, foyer Teatro Sociale). Chiudono la programmazione alcuni laboratori teatrali, la proiezione cinematografica “Dal volto alla maschera, Mephysto di Istvan Szaboâ€? (5 novembre, sala polifunzionale della Cattolica) e gli incontri con Flavio Emer, 8 novembre e con Nadia Zatti. Tutti gli appuntamenti inseriti nel programma della rassegna sono a ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni: Servizio formazione permanente, UniversitĂ cattolica del Sacro Cuore, Contrada Santa Croce 17, Brescia, tel. 030.2406504; e-mail: form.permanente-bs@unicatt.it; Cut “La Stanzaâ€? - UniversitĂ cattolica del Sacro Cuore, Via Trieste 17, Brescia - Tel. 3401495254.

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La notizia, al momento di mandare in stampa questa edizione di “Voceâ€?, deve ancora trovare una conferma. Quello che è certo è che un commerciante, di 52 anni, è stato ritrovato morto, nel laghetto del parco Ducos a Brescia, Alla moglie e ai figli avrebbe lasciato scritti in cui, facendo riferimento alle gravi difficoltĂ professionali, dichiarava la sua incapacitĂ di affrontare il futuro. E poi la scomparsa da casa sino al ritrovamento nel parco cittadino.

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Anche se gli inquirenti sono ancora al lavoro per stabilire se quello messo atto dal commerciale possa essere un sucidio, il fatto porta per l’ennesima volta alla ribalta il disagio di un numero sempre maggiore di imprenditori dinanzi alla crisi che non passa mai e che, come denuncia in questa pagina Eugenio Massetti di Confartigianato, deve fare i conti con una politica irresponsabile. Un disagio che a volte si traduce in gesti estremi.

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entre a Brescia, sabato scorso, si aprivano gli stati generali di Confartigianato Lombardia, nella capitale i ministri del Pdl rassegnavano le proprie dimissioni. Meno di 48 ore dopo, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Unione di Brescia, non usa giri di parole nel descrivere le sue impressioni sul quadro politico che si è venuto a creare nel Paese: “La gente è stanca del fatto che si usi la politica per difendere i propri interessi personaliâ€?. La decisione del Pdl di aprire la crisi di governo ha creato un malcontento generale nella popolazione, osserva Massetti, oltre che uno sbigottimento a fronte dell’uso improprio che viene fatto del potere.“Qui siamo con l’acqua alla gola e rischiamo di annegare, ma la politica, che dovrebbe legiferare e decidere per noi, in realtĂ non sta decidendo se non per sĂŠ stessaâ€?. Il quadro politico descritto è ben poco confortante. Intanto, mentre i vertici di governo si dimostrano incapaci di adempiere ai compiti assegnatigli dall’elettorato, nelle tasche degli italiani gravano scadenze, nuove imposte e aumenti: iva, imu, tares e service tax. “Facciamo nomi e cognomi – afferma il rappresentante di Confartigianato – Silvio Berlusconi e il Pd hanno dimostrato che anche con una grande coalizione non sono in grado di reggere le fila del potere del Paese,

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per neanche sei mesiâ€?. Una “dĂŠbâcle totaleâ€? che ha avuto come immediata conseguenza l’aumento dell’iva, riferisce Massetti. Un aggravio che porterĂ , inevitabilmente, all’inasprirsi della crisi economica generale. “Noi rappresentanti delle imprese siamo veramente furibondi. Qualcuno diceva “non ho piĂš lacrime per piangere. Qui non abbiamo piĂš neanche i centesimi per arrivare a fine mese, noi,

non solo per pagare gli stipendiâ€?. Come rappresentare una categoria sempre piĂš vessata dalla politica? Questo l’argomento principale affrontato dai delegati delle oltre 100mila imprese riunitisi a Brescia sabato. “Ci siamo detti ciò che ognuno di noi pensa, al fine di riuscire a rappresentare al meglio le imprese alle quali oggi manca un riferimento indispensabile: la politicaâ€?. L’assenza di un interlocutore

valido ha creato una voragine fra i bisogni delle aziende e la realtĂ politica, ormai troppo distante dalle imprese, come dal resto della societĂ . Un ruolo che deve essere ricoperto da qualcuno, magari proveniente dal mondo imprenditoriale: “Ci siamo chiesti se non fosse il caso di mettere in pista qualche idea nuova che può arrivare anche dal nostro mondoâ€?. Il tempo di elencare le priorità è finito: “Qui c’è solo da decidere se, per portare avanti le nostre istanze, dobbiamo entrare tutti in politica, dato che nessuno ci segue, diversamente non abbiamo tante altre alternativeâ€?. La crisi economica ha portato a un punto in cui pressochĂŠ “tutto è diventato una prioritĂ â€?. I politici, secondo Massetti, devono effettuare i tagli dove questi sono possibili, senza andare sempre a prelevare dal “bancomat del cittadinoâ€?. La principale colpa di questo governo? Non sono state le scelte, ma “il fatto di non aver scelto per tutto il Paeseâ€?, potando l’Italia fuori dal mercato.

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5LIRUPD GHOO¡$OHU HG HGLOL]LD SXEEOLFD Una delegazione di 50 rappresentanti della Cisl bresciana, guidati da Fabrizio Esposito del Sicet (sindacato inquilini) ha partecipato lo scorso 1Âş ottobre al presidio indetto davanti alla sede del consiglio regionale di Milano per protestare contro l’annunciata riforma dell’Aler e per chiedere con forza il rilancio dell’edilizia pubblica in Lombardia. Il presidio è stato pensato e realizzato come forma di reazione al man-

cato coinvolgimento di lavoratori e inquilini, soggetti che in passato hanno contribuito al cofinanziamento degli alloggi popolari con le trattenute Gescal, nel percorso decisionale della riforma dell’Aler. Un percorso che dovrebbe portare alla creazione di un unico organismo regionale completamente svincolato da ogni legame con il territorio. Il sindacato, come gli altri partecipanti al presidio milanese, non

contesta la necessitĂ di una riforma dell’Aler. Ciò che non convince è la scelta, interamente politica, di costituire un’unica azienda regionale, scelta che andrebbe nella direzione opposta rispetto al principio di sussidiarietĂ largamente praticato in Lombardia. Ciò che il Sicet propone, invece, è una nuova governance che elimini i consigli di amministrazione, mettendo in capo al presidente e ai direttori generali delle aziende,

con un adeguato sistema di controlli le funzioni dei cda. Contestualmente il presidio ha chiesto anche l’istituzione di un fondo regionale per l’edilizia pubblica per l’ediďŹ cazione di nuove case popolari, la manutenzione e il recupero degli alloggi degradati e per un’altra serie di interventi per garantire alle famiglie in difďŹ coltĂ canoni e spese sopportabili e all’Aler la sostenibilitĂ della gestione sociale degli alloggi.


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L’obiettivo è ben figurare, mantenendosi nella parte alta della classifica. E’ stata creata una squadra molto giovane ma con diversi giocatori con buona esperienza a questo livello, negli allenamenti e nelle partite amichevoli il gruppo ha giĂ dimostrato di essere arguto e pungente, in grado di dare filo da torcere ad ogni avversario per ottenere ottimi risultatiâ€? ha dichiarato Remo Pola, presidente del Rugby Brescia, in occasione

della presentazione in Loggia della squadra. Le sorti della squadra per la stagione 2013/2014 sono state affidate a Marco Pisati, (giĂ allenatore dell’Under 20 del Brescia nella stagione 2011/2012). Stando a quanto si è appreso dalla dirigenza di Via della Maggia, la decisione sarebbe ricaduta su Pisati in virtĂš degli ottimi risultati ottenuti con i ragazzi del vivaio.

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iducia. Ăˆ questa la prima dichiarazione del nuovo mister del Brescia calcio. “Io credo in questo gruppoâ€?. Lui è Cristiano Bergodi. Lui è il nuovo allenatore delle Rondinelle. Lui assicura di essersi fatto le ossa, meglio la corazza per dirla con le sue parole, in Romania alle piazze calde. Quindi Brescia non lo spaventa. Meglio, diciamo noi, visto che Brescia è una piazza che scotta, che brucia di passione per la propria maglia. I maligni dicono fosse la soluzione piĂš economica, i “ben informatiâ€? (tra virgolette appunto‌) che Corioni abbia subito mostrato qualche perplessitĂ e gli ironici sottolineano che se il “presâ€? non è convinto forse è un buon segno, visto la fiducia di qualche mese fa della societĂ di via Bazoli in Giampaolo. Ma la cronaca dice che ora sulla panchina delle rondinelle, dopo cinque anni sulle panchine piĂš importanti della Romania, siede mister Bergodi. Punto. Senza fronzoli. E poi aggiunge che il lavoro che lo aspetta ora è principalmente mentale. Fiducia e lavoro di testa. E questo giĂ ci piace. Niente recriminazioni, niente osservazioni negative in chi l’ha preceduto ma

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desiderio di fare bene e di farlo con questa squadra, questo gruppo, questi colori. I risultati, si spera, arrivino quanto prima. Ora si lavori. E non manca nemmeno, passando per la Romania la stoccata verso il presidente parlando di corazza “visto che i dirigenti vogliono mettere bocca su tutto�. Ovviamente solo in Romania. Qui

il presidente Corioni, presentando Bergodi alla stampa è stato altrettanto chiaro: “Degli allenatori è stato quello piĂš convinto della bontĂ della rosaâ€?. Nel comunicato di annuncio del nuovo mister il Brescia ringrazia Gigi Maifredi, come uomo di societĂ , per essersi reso disponibile per sedere in panchina nella sfida contro il Latina e ricorda che lo

staff di Giampaolo è stato sollevato dall’incarico. La cronaca futura racconta di una sfida ricca di fascino sabato 5 ottobre alle 15 al Rigamonti tra Brescia e Palermo. I siciliani hanno appena cambiato allenatore. Ringhio Gattuso è stato rimosso e sostituito da Beppe Iachini che all’esordio, nel turno scorso, ha subito vinto. Scontro agrodolce per le rondinelle ma anche per il mister rosanero che a Brescia ha conquistato la massima serie e, per questo, ha lasciato un segno indelebile nella storia di questa societĂ e del cuore dei tifosi. Ora la sfida è tutta di Bergodi e del suo staff. L’obiettivo? Qualcuno dice un miracolo; lui ha idee piĂš terrene e immediate: fare punti, magari da subito; anche se il campionato è ancora lungo.

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9LHWDWR VEDJOLDUH ,QL]LD OD QXRYD VWDJLRQH Un precampionato non esaltante per la Centrale del Latte Basket Brescia Leonessa. Comunque in crescendo, specie se guardiamo alle ultime due partite nel Trofeo Lombardia, prima con CantĂš e poi con Cremona, che hanno espresso sprazzi di buon gioco e che hanno offerto al coach Martelossi il modo di studiare, in attesa del pieno recupero degli infortunati, valide alternative in difesa come in attacco. E cosĂŹ dal grido di allarme del

patron Bonetti dopo le prime sconfitte ‘estive’ si è passati a toni piĂš concilianti, dettati dalla consapevolezza del buon lavoro di preparazione svolto per arrivare in forma alla ‘regular season’. Ma ora si fa sul serio, vietato sbagliare. Inizia la nuova stagione. E il ruggito della Leonessa, slogan utilizzato nella campagna abbonamenti, deve subito farsi sentire. Il debutto domenica 6 è casalingo: Pala San Filippo ore 18, avversario Upea Capo

d’Orlando col quale la scorsa stagione i confronti sono finiti in paritĂ . Particolarmente carica la presidente Graziella Bragaglio, fresca di riconferma, con un plebiscito di preferenze, alla guida della Lega nazionale pallacanestro. “Attendo con impazienza l’inizio della nuova stagione. Il campionato propone quest’anno diverse compagini molto competitive e agguerrite. Dovremo tenere alta la guardia partita dopo partita e non mollare mai. Ma

sono fiduciosa. Merito di un roster e di uno staff tecnico che con sacrificio, passione e impegno sono in grado di affrontare le sfide e di superare le difficoltĂ e di una societĂ che è come una grande famiglia, che progetta e investe nel futuro puntando sui giovani per crescere ulteriormenteâ€?. In attesa del debutto ‘sportivo’, la societĂ ha condotto una campagna abbonamenti piĂš che positiva, raddoppiando i numeri della passata stagione.


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Sport e formazione continuano ad andare a braccetto nel panorama sportivo ciessino. Dopo il corso di aggiornamento riservato agli allenatori di calcio e pallavolo è giunto il turno dei tecnici di judo, che si riuniranno sabato 5 ottobre al centro sportivo comunale di Calcinato (via Stazione) per prendere parte a due sessioni che affronteranno diverse tematiche teoriche e pratiche. La prima avrà inizio alle 15 sotto

la guida del maestro Matteo Fiorentino, che terrĂ una lezione su katame no kata e osae komi waza viste da parte di uke. Alle 16.30 è stato invece ďŹ ssato l’appuntamento con il maestro Corvetti, che illustrerĂ ai presenti varie nozioni di anatomia, ďŹ siologia, allenamento di forza e sviluppo. Il corso è coordinato dal responsabile del settore judo, Gualtiero Spagnoli. Si ricorda che l’ingresso è libero.

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nizia col botto la stagione dei Saints, che mettono le mani sulla Supercoppa Csi del basket dopo aver cucito sulla canotta lo scudetto provinciale lo scorso maggio. Al Palasport di Rezzato la Virtus trionfa su un Team 75 Lograto, compagine rafforzata da una campagna acquisti che ha portato nel quintetto base della Bassa Ignacio JosĂŠ Ochoa, giocatore argentino con un curriculum di tutto rispetto: Lumezzane e Monticelli le sue ultime squadre. Anche tra i Saints rinforzi di spicco: su tutti Bettinazzi e Iannace. La Virtus parte con il piede giusto, per niente impressionata dallo strapotere fisico degli avversari e capace di chiudere avanti di cinque punti il primo quarto. Nel secondo parziale scende in campo la stella Solfrini, ma le sorti del match restano in equilibrio e la gara si accende. L’agonismo non manca e il Lograto paga care le intemperanze dei suoi giocatori con un paio di tecnici e l’espulsione proprio di Ochoa. La svolta arriva nell’ultimo quarto, dove la Virtus allunga portando a +10 il vantaggio sui rivali per poi gestire il risultato nei minuti finali, in cui si rivede anche Alberto Ferrari, al rientro dopo il grave infortunio subito la scorsa stagione. Il punteggio finale è un 76-60 per

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tutti. Vedremo come andrĂ a finire. VIRTUS BRESCIA–TEAM 75 LOGRATO 76-60 VIRTUS BRESCIA: Bettinzoli, Iannace 2, Bettinazzi 6, Gadola, Ferrari 2, Cantamessa 14, Pagliari 19, Solfrini 19, Maestrelli, Ossola 1, Merlo 13. Allenatori: Paderno, Patti. TEAM 75 LOGRATO: Colombi, Resconi, Lancini, Volta 6, Cucciniello 9, Magoni 4, Cantamessa 1, Ochoa 15, Bernabè 2, Paderno 6, Sigalini 17. Allenatori: Sigalini, Mezzapelle. Arbitri: Paglierani e Rezzoagli. Note: parziali 17-12, 18-19, 21-15, 20-14; tiri liberi: Virtus 29/40; Team 75 19/28.

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Questa settimana inizia la nostra collaborazione con l’Anspi, l’Associazione nazionale San Paolo Italia per gli Oratori e i circoli giovanili nata durante il Concilio Vaticano II. Il numero totale dei tesserati Anspi è di 275mila. Ogni settimana con passione l’Anspi permette a migliaia di bambini, ragazzi, giovani e adulti di praticare un’attivitĂ sportiva e di divertirsi seguendo il motto caro “Gioca con il sorrisoâ€?.

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CATEGORIA AMATORI GIRONE C CLASSIFICA

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RISULTATI

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CAMMI CASTENEDOLO-RECINTECNICA 12-4 I DU DE LA CONTRADA-ANTRE UNITED

5-1

GSO CARPENEDA-REAL CHIESANUOVA

6-3

ATLETICO IDRO-GS SERENO

9-0

S.LUIGI GONZAGA-FUTURA LOOOPS

4-5

DUMPER BOTTICINO-FINTISKY F.C.

5-2

US ARDENS S. POLO-ORAT. LE 2 SANTE

9-1

RISULTATI

CLASSIFICA

OR. CAPRIANO D. COLLE-AMAT. CASTEGNATO 6-4

1

elle fasi nazionali di Belluria Igea Marina, le squadre bresciane si sono fatte amare conquistando il podio in tutte le categorie. Ecco il resoconto completo. Categoria Micro. Il podio di questa categoria era tutto bresciano con SC Montecchio che saliva sul gradino piÚ alto, al secondo posto il Sarnico e al terzo l’AC Erbusco. Miniscarabocchio. Due le squadre bresciane: il Montecchio e il Danifer che festeggiavano a pari merito il primo posto (evitando cosÏ il lancio della moneta); terzo posto per una compagine di Roma, l’Acilia mentre quarto piazzamento per il Rigamonti. Scarabocchio. In questa categoria il Pisogne, arrivato in finale, veniva superato di misura dal San Domenico Savio (Campania) conquistando cosÏ (quest’ultima) il gradino piÚ alto lasciando la seconda posizione agli sconfitti. Altra bresciana in terza posizione ovvero il Montecchio. Aspiranti. I nostri colori erano difesi dall’oratorio di Bagnolo Mella Fionda,

Brandico, Montecchio, Rizzo Fabbro e Ardens San Polo. Il Rizzo Fabbro si aggiudicava la finalina, conquistando il terzo posto battendo il San Lazzaro della Puglia. Primo posto per il Montecchio, vittoria facile (4 a 1) sul Traversara (Emilia Romagna). Preadolescenti. Dopo i gironi eliminatori sono state eliminate il Fionda San Luigi e il Pedrocca, mentre il Fionda oratorio Bagnolo Mella ha preso parte alla finale del terzo e quarto posto conquistando il bronzo al termine di

una sfida vinta 6 a3 contro gli emiliani della Nuova Spes. Maturi calcio a 5. Bottino quasi pieno in questa categoria con il Vermont che dopo un brillante girone eliminatorio vince in finale battendo per 4 a 2 l’Atletico Camelot della Toscana. Terzo ex aequo per i bresciani del Picca-Ma-Boni e del Black Pachanak. Calcio a 5 over 30. Anche in questa categoria, Brescia sale sul podio con l’MCM Football Club che, dopo la sconfitta nelle semifinali si deve accontentare della terza posizione. Calcio a 5 femminile. Tutto bresciano il podio con l’ASD Airone che battendo per 6 a 2 l’US Vezza d’Oglio conquista il gradino piĂš alto del podio. Terzo posto per il Branico. Calcio a 7 maschile. Grandi performance per i colori bresciani: il Dumper Botticino dopo aver superato le semifinali battendo per 3 a 2 i cugini della Valcamonica del Cafè Charmant, in finale viene sconfitto dal New Grill che sale sul gradino piĂš alto. Terza posizione divisa a metĂ tra Cafè Charmant e Casto Le Ferade.

3 3 3 3 3 3 3 0 0 0 0 0 0 0

CATEGORIA AMATORI GIRONE G

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CAMMI CASTENEDOLO I DU DE LA CONTRADA GSO CARPENEDA ATLETICO IDRO FUTURA LOOOPS DUMPER BOTTINO US ARDENS SAN POLO RECINTECNICA A SAN LUIGI GONZAGA FINTISKY F. C. p.ti ORATORIO LE 2 SANTE GS SERENO REAL CHIESANUOVA ANTRE UNITED

CINQUE ZETA – OR CALCIO CAZZAGO

2-2

OR CASTREZZATO – TURELLI VERNICIATURE 4-4 FC MONTORFANO –OR PODERNO

1-2

RECINTECNICA B -NEW CASTEL

4-2

ANSPI TRENZANO- USO BERLINGHETTO

4-2

OR SAN LUIGI LODETTO-RIPOSO

0-1

OR. PADERNO FRANCIACORTA 3 RECINTECNICA B 3 USO BERLINGHETTO 3 OR CAPRIANO DEL COLLE 3 TURELLI VERNICIATURE 1 CINQUE ZETA 1 OR CALCIO CAZZAGO 1 OR CASTREZZATO 1 FC MONTORFANO 0 OR SAN LUIGI LODETTO 0 NEW CASTEL 0 ANSPI TRENZANO 0 AMATORI CASTEGNATO 0

CATEGORIA OVER 35 RISULTATI

CLASSIFICA

AMICI CALCIO FLERO – BAR CANTUCCIO ODOLO 6-3

ASD OLD BOYS 3 MCM FOOTBALL CLUB 3 AMICI DEL CALCIIO FLERO 3 TRIS CALCIO PADERGNONE 3 BELOTTI ELETTRIMPIANTI 3 GSO FLERO 1 OVER 40 CALVAGESE 1 GSO MONTIRONE 1 ASD EVER GREEN 1 BAR CANTUCCIO ODOLO 0 ANSPI COLLIO VALSABBIA 0 OR ADRO 0 IL BORGO CALCIO 0

GSO MONTIRONE – ASD EVER GREEN

5-5

MCM FOOTBALL CLUB- OLAB

15-2

IL BORGO CALCIO – ASD OLD BOYS

5-6

BELOTTI ELETTROIMPIANTI OR ADRO

3-2

OVER 40 CALVAGESE- GSO FLERO

2-2

ANSPI COLLIO VALSABBIA- TRIS PADERGNONE 4-5

VENDITA AL PUBBLICO FORNITURA A SOCIETA SPORTIVE

POSSIBILI CONVENZIONI CON SOCIETA SPORTIVE E ORATORIALI Brescia - Via Fausto Gamba n. 22 - 25128 - Tel. 030 2512021 - leadersportď˜łlibero.it


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� ”‹…‘”†‘ †‹ †‘� ‹—•‡’’‡ Egr. direttore, la notizia della scomparsa di Don Giuseppe Davo, mi ha ha colpito profondamente. Ho conosciuto Don Giuseppe quando, occasionalmente, veniva nella mia comunità per la celebrazione della S.Messa. Ricordo la sua semplicità nel presentare la Parola di Dio, la sua amabilità con i chierichetti, raccontando loro della sua esperienza in missione. Lo ricordo nella preghiera, con tutti i sacerdoti defunti, affidandolo a nostro Signore GesÚ, Sommo ed Eterno Sacerdote. Anna Maria Fogazzi

Dz ”ƒ „ƒ•–ƒǤ ‡Â?•ƒ–‡ ƒŽ ÂƒÂ‡Â•Â‡Çł Egr. direttore, basterebbe il titolo “Ora basta, pensate al Paeseâ€? usato da Marco Calabresi, direttore della “Stampaâ€?, il 29 settembre scorso per esternare le mie storiche convinzioni e l’auspicio per un immediato futuro di impegno civile e sociale che trovi ampio consenso nei cittadini. Coloro che hanno avuto modo di avere incarichi istituzionali, anche a livello associativo o comunale, sono consapevoli che tali ruoli vanno esercitati con grande senso di responsabilitĂ e con determinazione a ricercare, sempre, ciò che può meglio rispondere al bene della comunitĂ rappresentata o governata. E ciò richiede impegno e la fati-

ca del confronto. In ogni caso ci vuole lealtĂ e determinazione nel promuovere coesione e partecipazione sociale; mai fare proposte irrealizzabili o che producono lacerazioni e sfiducia nelle diverse generazioni di cittadini. Governare con responsabilitĂ vuol dire, anche, promuovere giustizia sociale; saper dare risposte collettive ai tanti problemi e bisogni emergenti; evitare sprechi di risorse economiche ed umane, anzi, valorizzare tutte le potenzialitĂ esistenti, compreso quelle degli anziani in buona salute; tenere conto delle trasformazioni sociali e creare condizioni oggettive affinchĂŠ i giovani possano regolarmente accedere al mondo del lavoro, con adeguata preparazione, ma pure con la necessaria percezione che la societĂ ha bisogno del loro contributo. Gli indecenti spettacoli politici, anche di questi giorni, non hanno nulla a che vedere con la necessitĂ di ricreare un percorso di fiducia e di speranza che una societĂ molto migliore dell’attuale è possibile. Certo, vanno ricostruiti i rapporti umani, e, come ci esorta papa Francesco, deve primeggiare lo spirito di servizio, come in una grande famiglia. Giuseppe Delfrate

‘Ž‹†ƒ”‹‡–Â? ƒ ‡”Ž—•…‘Â?‹ Egr. direttore, la solidarietĂ al nostro leader Silvio Berlusconi ci accomuna tutti ed è un forte elemento di coesione politica ed umana. CosĂŹ come ci accomuna tristemente il dovere

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constatare in Italia la presenza di una sinistra incapace di sedersi ad un tavolo e fare le riforme senza il paraocchi della ideologia. Questo fa si che i problemi si aggravino e le ricette siano quelle antiche della supertassazione, che ingenera recessione ed anzichĂŠ fare aumentare la domanda aumentano la crisi. Ieri Berlusconi ha avuto il coraggio della ragione e la forza di chi sfida ricatti inaccettabili per il bene del Paese e degli italiani. Bene ha fatto a respingere al mittente il tentativo di chi vorrebbe estrometterlo dalla vita politica usando faziosamente ed impropriamente metodi anticostituzionali. Non c’era altra via che quella di ritirare la delegazione dei ministri dal governo. Letta, anzichĂŠ inveire contro Berlusconi, farebbe bene a guardarsi allo specchio: chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Giuseppe Romele

’’‡ŽŽ‹ ’‡” ‹Ž ˆ—–—”‘ †‡Ž ƒ‡•‡ Egr. direttore, scrivo tramite lei al Quirinale, e a Beppe Grillo e Giancarlo Casaleggio. Noi cittadini e cittadine che ogni mattina umilmente ci impegnamo per questo nostro amato Paese vi chiediamo: prestatevi per la riforma elettorale e nuova bicamerale per le “grandi riformeâ€? anche perchĂŠ ci sarĂ sicuramente una nuova sentenza della Consulta ad indicare i punti tassativi da modificare della legge vigente. Ogni anno nel giorno della Festa della Repubblica, si riapre il dibattito sulle riforme, sia per quanto ri-

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guarda la legge elettorale, sia per quanto concerne la riforma della Costituzione e il mio sogno ad un’ipotesi di presidenzialismo. Ribadisco comunque l’importanza di insistere sulle riforme per chiudere con 25 anni di nani e ballerine. E il prossimo presidente della Repubblica non sarĂ eletto con il sistema dei grandi elettori a vita e non. Ma dal popolo sovrano, fatto di Donne e Uomini che dignitosamente ogni mattina fanno grande il nostro Paese. Sto pensando al semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dei Ministri dell’Ue, quello dal 1Âş luglio al 31 dicembre 2014. SĂŹ, è vero, manca ancora molto e ma il 2014 dovrĂ essere l’anno dell’Europa in Italia. Ăˆ un semestre importante quello che ci aspetta! Da qui ad allora, molto e sempre di piĂš ne sentirĂ parlare, di questo semestre di presidenza di turno italiana. Ci sarĂ ancora un governo Letta. Magari puntellato per non farlo cadere proprio quando l’Europa ci guarda e ci aspetta al varco. Ma al semestre italiano tiene in modo particolare anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lo giudica “occasione cruciale e banco di prova per il rilancio dell’Ue e il ruolo d’uno Stato fondatore come il nostroâ€?. Per questo è piĂš che mai necessaria una bicamerale per le grandi riforme, con la speranza che sia ancora il presidente del Consiglio Letta a rappresentarci, magari con i 153 “Cittadiniâ€? del Movimento 5 Stelle a dare il loro contributo per una seria riforma del Paese. Celso Vassalini

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