La Voce della Bassa bresciana 2014 01

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La Voce

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della Bassa Bresciana WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT

MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO V - FEBBRAIO 2014

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Torna anche quest’anno al Centro fiera del Garda di Montichiari I servizi l’atteso appuntamento con una delle principali manifestazioni a livello da pag. 10 nazionale dedicata al settore primario: l’86ª edizione della Fazi Inchiesta

Lotta all’azzardo Nel Bresciano sarebbero 30mila le persone ormai affette da ludopatia. Numeri che, come quelli delle slot machine e della sale Vtl presenti sul territorio, non possono lasciare indifferenti

Il servizio a pag. 2-3

Bagnolo Mella

Carpenedolo

Dopo anni di attesa è arrivato il via libera alla tangenzialina

Tutto pronto per il Gran Carnevale giunto alla 56ª candelina

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Editoriale

L’azzardo del gioco di Massimo Venturelli

 Manerbio sarebbe, secondo alcune statistiche, il Comune con la più alta concentrazione di slot machine in Italia. Con una “macchinetta” ogni 90 abitanti surclassa la media del resto del Bresciano che si ferma “soltanto” a una ogni 160. A Orzinuovi l’Asl di Brescia aveva attivato uno dei primi servizi pubblici per affrontare il gioco patologico. Queste due sottolineature, da sole, bastano a dire che anche nella Bassa quello del gioco d’azzardo è un problema concreto, reale. Non a caso, nelle scorse settimane, sono stati quasi una decina i sindaci (o i loro rappresentanti) che hanno aderito all’iniziativa “1000 piazze per la legalità” lanciata da Palazzo Loggia a Brescia, per avviare anche nel Bresciano la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che introduca misure più efficaci in tema di prevenzione e cura delle patologie legate al gioco d’azzardo. A condividere con gli amministratori questa preoccupazione anche il mondo dell’associazionismo che, a tutte le latitudini del Bresciano, sta lavorando per creare una cultura capace di dire di no al miraggio del guadagno facile attraverso una semplice macchinetta. Certo la crisi in atto (che si fa sentire anche nella Bassa) sta spingendo un gran numero di persone, evidentemente disperate, a cercare nel gioco d’azzardo quello che il diritto al lavoro, pure sancito dalla Carta costituzionale, ormai non garantisce più. Si tratta di una ricerca effimera, pericolosa, che rischia di produrre gravi conseguenze. Non si tratta dunque di dire soltanto di no all’installazione di nuove slot o di favorirne la loro dismissione da tanti locali. Occorre mettere in atto sul territorio, con il concorso di tutte quelle agenzie educative in grado di affiancarsi con efficacia al cammino che Comuni e alcune associazioni hanno intrapreso, una efficace azione educativa, l’unica via per staccare la spina alla dipendenza del gioco che è sempre e comunque un azzardo.


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Primo piano Lotta al gioco d’azzardo. La legge d’iniziativa popolare viene contrastata da chi cerca facili guadagni

Istituzioni e società unite contro il gioco d’azzardo A seguito di un incontro che ha visto protagonisti 30 sindaci bresciani per avviare una raccolta firme per un nuovo progetto di legge, anche l’associazionismo è sceso in campo di Massimo Venturelli

 Quella in campo contro il gioco d’azzardo è una vera e propria task force. Sindaci, associazioni e movimenti, con il pieno appoggio di larga parte della politica (che dopo la gaffe del famoso decreto “Salva Roma” con la clausola vessatoria nei confronti di quegli enti territoriali rei di avere introdotto misure per contenere la diffusione del gioco con conseguente “danno erariale”, è evidentemente rinsavita) sono scesi in campo con una serie di iniziative atte a passare dal momento dell’analisi (il gioco d’azzardo è fenomeno che rischia di trasformarsi in piaga sociale) a quello della sintesi (proposte di legge di iniziativa popolare per una rigida regolamentazione del gioco e occasione di sensibilizza-

zione). Anche Brescia si è mobilitata. D’altra parte con più di 1000 slot machine presenti nella sola città e un rapporto di una “macchinetta” ogni 160 abitanti (rapporto che diventa di una a 90 a Manerbio, la realtà a più alto tasso di slot in Italia), con qualcosa come 1200 euro (ma i dati sono vecchi di un paio d’anni) che in media ogni bresciano immola ogni anno sull’altare del gioco d’azzardo e un numero sempre

crescente di giocatori affetti da ludopatia (un rapido giro tra i servizi pubblici e privati attivati negli ultimi anni per curare la patologia conferma che la stima di 30mila ludipatici è attendibile) il fenomeno non poteva essere ignorato. E così dalla sottoscrizione da parte di un numero sempre maggiore di primi cittadini del Bresciano del “Manifesto dei sindaci per la legalità” si è passati all’azione concreta. Nelle

scorse settimane la città ha ospitato l’iniziativa “Mille piazze contro il gioco d’azzardo”. Trenta sindaci si sono incontrati in palazzo Loggia per invitare i cittadini a firmare una proposta per una legge quadro sul gioco d’azzardo frutto del lavoro della “Terre di mezzo” e della Legautonomie. Insieme, dopo l’iniziativa del 25 gennaio scorso, promuoveranno nei rispettivi comuni la raccolta delle firme necessarie alla presentazione di un disegno di legge che prevede interventi più efficaci non solo in tema di contenimento del gioco d’azzardo, ma anche per quel che concerne la prevenzione dei suoi aspetti più deleteri. Un impegno, quello dei sindaci bresciani, che si affianca a quello di associazioni e movimenti da tempo in campo per denunciare il problema ed invitare la politica a precise assunzioni di responsabilità. Proprio quella politica che, per ammissione del consigliere regionale Fabio Rolfi in occasione di un forum che le Acli provinciali hanno dedicato al tema del gioco d’azzardo, non sempre ha avuto in questo campo un atteggiamento cristallino. Acli, Movimento Focolari, Azione cattolica, Cisl, Commissione diocesana Giustizia e pace, Comunità e scuola, Confcooperative, Cooperativa La Rete, Elefanti volanti, Andropolis, Lega consumatori, Pax Christi, Smi Gli Acrobati si sono messe insieme per continuare a “battere il ferro” di una diffusa sensibilizzazione sul tema della prevenzione al gioco d’azzardo.

Intervista. Nel percorso fatto con i Comuni è maturata la consapevolezza dei gravi problemi legati al gioco

L’obiettivo: “Sensibilizzare la cittadinanza e il parlamento”  Continua la lotta contro il gioco d’azzardo. Dopo la legge regionale votata all'unanimità lo scorso ottobre in Regione relativa alle slot machine, adesso, la società civile propone una legge di iniziativa popolare presentata dalla Legautonomie. “Nel percorso fatto con i Comuni – ha affermato Angela Fioroni (nella foto), della Lega autonomie Lombardia – è maturata la consapevolezza di tutti i problemi legati al gioco d’azzardo, di tutti i danni che si producono nelle comunità, nelle famiglie”. Chi gioca d’azzardo non vince, alla fine si per-

de sempre e a perdere non è solo il giocatore, ma tutto il nucleo familiare, e di riflesso la società. Questo il messaggio lanciato da Angela Fioroni che nella sua ricerca su questa calamità sociale ha potuto vedere i danni provocati dal gioco d’azzardo, che “in Italia è legalizzato, ma sarebbe meglio definire deregolamentato”. Si è quindi deciso di elaborare una proposta di legge atta a “regolarizzare il gioco d’azzardo, in modo da proteggere le fasce più deboli della popolazione". Dare lo stop alle slot machine nei bar, nei supermercati, nelle tabaccherie,

il fine ultimo della proposta, considerata la pericolosità e l’attrattiva di tali dispositivi all’interno di luoghi frequentati abitualmente dalla cittadinanza. La proposta di legge è una vera dichiarazione di guerra alle mafie, all’evasione, al riciclaggio di denaro sporco. In questo scontro i Comuni, nella fattispecie i sindaci, potranno decidere l'apertura e la chiusura delle sale “all’interno di un perimetro di pianificazione territoriale”. In tutto sono 21 gli articoli pensati per rior-

dinare in un codice unico tutte le norme sul gioco d’azzardo.


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La proposta di legge d’iniziativa popolare Cinque i punti fondamentali in cui si articola la proposta di legge d’iniziativa popolare: misure per la tutela della salute degli individui; i poteri dei Comuni; contrasto reale alle infiltrazioni mafiose e ad altre forme di illegalità; i luoghi del gioco, le caratteristiche dei giochi; il recupero dei finanziamenti necessari per le cure, la prevenzione e la ricerca. I bresciani interessati alla sottoscrizione della legge potranno rivolgersi ai rispettivi Comuni e ai circoli Acli per contribuire al raggiungimento delle 50mila firme necessarie per la presentazione della proposta.

Associazionismo. Le Associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli) muovono guerra alle “Stlot machine”

Queste le ragioni della discesa in campo delle associazioni Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e giocatori. 88 miliardi di euro, a tanto ammonta il giro d’affari legato al circuito delle slot e delle lotterie di Roberto Rossini

 Gli italiani, con 88 miliardi di euro, sono tra i più viziosi del globo in quanto a giochi vari, dalle lotterie alle scommesse, dal poker online alle slot machine che, come un cancro in metastasi, invadono anche le città. Sono ormai 3 milioni gli italiani considerati “giocatori problematici” e quasi un milione gli italiani considerati “giocatori patologici”: con una vera e propria dipendenza da gioco, come se fosse droga o alcol. Accanto al gioco d’azzardo rischiano di fiorire altri mercati, non proprio equi e solidali, tra cui l’usura. Per questo anche le Acli e altre organizzazioni popolari si sono mos-

se. Perché quando le difficoltà arrivano a colpire i lavoratori, gli effetti peggiorano l’instabile e precaria situazione in cui versa una parte delle famiglie italiane. La pensionata che si fuma i risparmi di una vita, il padre che si mangia la casa di famiglia, il disoccupato che ruba in casa sua oggetti e soldi per ripagare gli strozzini... Casi, si dirà. Forse. Ma quando so-

no tanti, allora non si tratta più dei casi di una ruota della (s)fortuna guidata da una mano invisibile e ineffabile. Sono invece le vittime di una seduzione che fa leva su una naturale compulsione umana, che sfrutta la crisi economica e l’indegna penuria di risorse. Così il destino diventa cinico e baro. Cinico perché non si preoccupa

se i giocatori sono poveri o ricchi, sani o malati. Baro perché non c’è scampo: il giocatore è la parte debole o debolissima. Più che lottare contro delle macchine da gioco si gioca contro una una macchinazione commerciale. Lo Stato fa la pubblicità ai suoi giochi. Prende i soldi da questi giochi. Si fa finanziare. Poi dovrà pagare i costi per intervenire sulle ludopatie. Ma l’imperativo morale è far quadrare i conti: una morale quadrata e calcolatrice. Alle conseguenze ci pensiamo dopo. Inutile chiedere di giocare con moderazione: si può essere moderati verso una tentazione? Il buon consiglio copre la nostra falsa etica: basta raccomandare di stare attenti, poi “non ci compete”. Noi certamente non vogliamo uno Stato proibizionista. Non vogliamo neppure uno Stato che non tassa i giochi e lascia deregolato quest’ambito commerciale. Vorremmo invece più tasse per i gestori (attualmente la tassazione è ridicola). Vorremmo che la decisione se poter mettere o meno delle slot machine appartenesse sia allo Stato sia al sindaco, entrambi obbligati a tenere conto del numero delle ludopatie o di altri indicatori di rischio sociale. Insomma, sembra ma non lo è: non è più solo un bel gioco.

Testimonianza. A fronte di una scelta difficile, l’apprezzamento di tanti clienti è la migliore compensazione

Via le slot machine dai bar, e senza rimpianti di sorta  Fiorella Bertoletti e il marito Giuseppe Perini (nella foto) sono i proprietari del bar Tio Pepe di Brescia. In controtendenza rispetto a tanti colleghi che in tempo di crisi fanno fatica a rinunciare ai guadagni che le slot machine procurano, hanno saputo dire basta. “Anche noi – raccontano – avevamo finito col cedere alle insistenze delle società che gestiscono questa forma di gioco d’azzardo e avevamo installato, seppure a titolo sperimentale, alcune slot”. Ben presto, però, si accorgono che il clima che andava

creandosi era ben diverso da quello respirato sino ad allora nel locale di viale Venezia a Brescia. “Mi dava un fastidio fisico – ricorda Fiorella – vedere gente che sprecava tempo e denaro davanti allo schermo della slot, senza alcuna possibilità di dialogo su questioni diverse da gioco”. Così come era lontano dall’idea di bar che li aveva guidati sino ad allora sentire clienti che chiedevano loro di spegnere la slot per il tempo necessario a recarsi a un bancomat per procurarsi altri soldi da giocare o raccogliere le confessioni di chi

ammetteva di essersi giocato i risparmi di una vita. Di qui la scelta di rispedire al mittente le slot. “Una scelta – affermano – di cui non ci siamo mai pentiti e l’apprezzamento di tanti nostri clienti è stata la migliore compensazione dei mancati introiti”. Non si sentono eroi, Fiorella e Giuseppe, e non hanno particolari consigli da dare ai colleghi. “Ma a chi – affermano – ha resistito sino a oggi senza cedere alla slot ci sentiamo di dire di tenere duro”. Perché prima del cassetto c’è la coscienza e la tranquillità personale.


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La parola ai lettori L

IL MEGLIO DELLA BASSA

Pavone: premiati i migliori studenti

LETTERE

A Pavone Mella, paese scoperto dall’attore-regista Pieraccioni per i 16 spettatori che hanno assistito a un suo film all’Aurora, sono stati premiati con borse di studio gli studenti (quattro) della scuola secondaria di primo grado, 28 della secondaria di secondo grado e i laureati (Chiara Bresciani, Stefania Gottarelli, Angela Guerreschi, Valentina Meneghel, Mattia Priori).

Una testimonianza Egr. direttore, nel 2011 mio figlio, violista, viene operato per un tumore al cervello nel centro ospedaliero Bellaria a Bologna. Stava facendo lezione nel conservatorio di Genova quando la parola gli è venuta a mancare, e da quel giorno è cominciato il suo calvario Scrivo per dare conforto e speranza a chi attraversa questi momenti molto dolorosi. Il mio violista, solo 50 anni, la morte lo voleva portare via con sé. La diagnosi: sei mesi di vita. Impazzivo dal dolore, corsi a Padova da S. Antonio, il mio Santo, ma un giorno varcai la soglia del chiostro di Santa Maria delle Grazie e vidi il nostro papa Paolo VI che mi guardava con le braccia spalancate; li posai mio figlio, e Lui lo accolse. Sì, lo accolse, ne sono sicura, come sono sicura che il nostro Paolo VI prega la Madonna delle Grazie che interceda a Gesù per il mio violista. La fede aiuta a capire molte cose e non posso negare che un intervento divino c’è stato. È un miracolo di Paolo VI? Lo credo fermamente, il mio violista a distanza di sei mesi già cominciava a riprendersi, le risonanze miglioravano, il responso funesto si allontanava; sono andata dal mio parroco e gli ho detto che il mio violista aveva cominciato a sorridere. Abbiamo detto una Messa di ringraziamento. Dopo un anno ha ripreso ad andare a Genova al Conservatorio, è ritornato fra i suoi ragazzi e ha ripreso a insegnare. Va in automobile, in moto, non è uno spericolato, ma a 50 anni la vita dovrebbe dare ancora la gioia di sentirsi forti anche davanti alle mille difficoltà subite. E lui ci prova ogni giorno, è venuto anche a Brescia nel mese di ottobre a fare la corsa Orientiris. È vivo, e a due anni dall’operazione è ritornato a vivere sebbene la chemioterapia lo faccia un po’ soffrire. E così sono ritornata nel Santuario delle Grazie proprio ne giorno in cui il rettore mons. Piccinelli ha svelato ai presenti che dopo 17 anni è stato valutato il miracolo al nostro papa Paolo VI e che presto sarà Beato. Io mi auguro che vicino a questo lontano miracolo ci sia anche quello al mio violista perché il percorso del suo calvario si accorcia sempre di più. E

IL PEGGIO DELLA BASSA

Bagnolo e Pontevico: liberare il centro Bagnolo Mella (nella foto, via Gramsci) e Pontevico, accumunati dall’auspicio che si tolgano i veicoli pesanti dai centri attraversati dalla Statale 45 bis, la Cremona Brescia. A Bagnolo Mella, decenni fa, aveva penato una soluzione il sindaco Cesare Lanzani che ipotizzava un “percorso verde” da e verso la città; fece approvare la costruzione del cavaferrovia, realizzato con una strada a doppio senso rimasta però solo tale. A Pontevico attendono una tangenziale, ma il progetto è fermo: il percorso è tracciato da decenni ma non è ancora stato costruito il ponte sull’Oglio.

Giornali della comunità

Radio Voce Spazio all'intrattenimento e all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3 - 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tramite il canale streaming via internet all'indirizzo www.radiovoce.it

poi è ritornato a guardare il cielo, i colori della natura, il vento che gli sfiora il viso quando sale verso le alte cime. Certo, le mie sono parole che sono state troppo a lungo chiuse nel cuore e ora la speranza e la fede che mi hanno aiutato, mi aiutano ancora a vivere. Il 15 gennaio scorso c’è stata l’ultima risonanza che ha confermato che il mio violista sta bene e le cure sono finite. Alba Pioletti

Benvenuto Alessandro

È disponibile il numero di febbraio del bollettino della parrocchia Santa Maria Annunciata di Isorella “La piccola Venezia della Bassa”. Al centro dell’attenzione il tema “Famiglia e chiesa parrocchiale” e l’approfondimento sulla Quaresima. Da segnalare, anche, le note sui Santi e le feste del mese di marzo.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

Egr. direttore, noi, romeni, che viviamo a San Paolo e Cremezzano, abbiamo ricevuto con tanta gioia e speranza la notizia riguardante il nuovo parroco don Alessandro Cremonesi. Preghiamo il Signore che anche questo ministro di Dio, come don Alfredo Savoldi, continui le attività riguardante il progetto Romania accanto al forte gruppo di San Paolo che ormai da anni svolge la sua missione anche in Romania. Assicuriamo il nuovo parroco delle nostre preghiere, il nostro rispetto e la nostra fiducia in lui. Mariana Ghergu

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Bassa bresciana”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a bassabresciana@vocemedia.it.


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Bassa occidentale

Orzinuovi. Dal pensiero creativo all’empatia “La Resilienza, ovvero la capacità di rispondere con flessibilità alle situazioni che si presentano nella vita quotidiana e di mettere in atto le proprie abilità di vita” è il titolo del ciclo di incontri a cura della psichiatra Anna Martinelli che si terrà nel centro “Moro” di via Palestro. Tre gli appuntamenti previsti nei giovedì del mese di marzo e con inizio alle ore 20.45. Il ciclo apre il 6 marzo con “Il pensiero creativo”. L’incontro successivo è previsto per il 13 marzo sul tema “Il pensiero critico”. L’ultimo appuntamento del ciclo, giovedì 20 marzo, tratterà “L’empatia”. Il corso è gratuito, ma dietro iscrizione da effettuarsi entro il 28 febbraio. Info: Ufficio cultura del Comune di Orzinuovi 0309942210-215; biblioteca 030942711.

San Paolo. Una conferenza sul tema venerdì 21 febbraio nell’auditorium delle scuole medie alle ore 21

Conoscere la fitodepurazione L’iniziativa proposta dal locale circolo di Legambiente punta a far conoscere i benefici economici e ambientali di questo sistema di autodepurazione di Francesco Uberti

 La gestione delle acque reflue rappresenta un importante ambito di attenzione nella gestione del territorio da parte degli Enti locali. Ed è proprio di questo che si parlerà a San Paolo nella serata di venerdì 21 febbraio presso l’auditorium delle scuole medie alle ore 21. Nell’incontro, organizzato dal locale circolo di Legambiente, si parlerà in particolare della necessità di depurazione delle acque superficiali di San Paolo

e delle relative frazioni di Cremezzano, Scarpizzolo e Trignano. La proposta che verrà avanzata sarà quella della fitodepurazione, vale a dire di riprodurre quel ciclo naturale di autodepurazione tipico di alcuni ambienti in cui sono presenti organismi particolari. L’intento è ovviamente

quello di garantire una maggiore pulizia e vivibilità di un territorio già duramente provato: “Pochi decenni or sono, si poteva bere l’acqua delle rogge, canali e fossi irrigui e si poteva tranquillamente fare il bagno, in particolare nel laghetto di Scarpizzolo – sottolineano gli organizzatori

nella presentazione dell'incontro –. Le pessime condizioni attuali delle nostre acque di superficie e sotterranee, ci impongono di attuare interventi per depurare gli scarichi fognari prima di riconsegnarli alle rogge e alla terra”. Nel corso della serata interverranno don Gabriele Scalmana, della Pastorale per il creato della diocesi di Brescia e Mauro Lajo, esperto nella realizzazione di simili impianti, e verranno inoltre proiettati dei filmati per spiegare questo particolare processo di depurazione. “La proposta che facciamo – proseguono gli organizzatori, che al proposito hanno anche invitato i rappresentanti degli Enti territoriali preposti allo specifico servizio – è adatta anche ad altre aree del territorio che per le sue caratteristiche (piccoli Comuni con molte piccole frazioni) può consentire applicazioni serie e convinte di tecnologie depurative dei reflui urbani che utilizzino anche la fitodepurazione, anche come trattamento secondario che terziario di finissaggio, con numerosi e indubbi vantaggi economici e ambientali”. 2:Layout

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Bassa centrale Bagnolo Mella. Soddisfazione nel Comune bassaiolo per il Piano triennale delle opere della Provincia di Brescia

Via libera alla “tangenzialina” La Provincia metterà a disposizione 1 milione 700mila euro per il primo stralcio dell’intervento di realizzazione dell’opera il cui costo complessivo è previsto intorno ai 5 milioni di euro di Mario Bruni

 La notizia dell’approvazione del piano triennale delle opera 2014/2016 della Provincia di Brescia è stata accolta con soddisfazione a Bagnolo Mella in quanto tra i progetti che inizieranno la fase operativa in questo 2014 è stata inserita la realizzazione della bretella che unirà la SS 45 bis e la Sp 7 in territorio bagnolese. “Non posso che ribadire la soddi-

Che

sfazione per questa decisione – ha confermato il sindaco Cristina Almici – . La Provincia ha compreso l’importanza che quest’opera riveste per il nostro Paese e per il suo futuro e ha deciso di realizzarla anche in un periodo come questo nel quale gli Enti locali devono fare i conti con

FILCA CISL BRESCIA FILCA CISL BRESCIA FILCA CISL Servizi FILCA gestiti dalla CISL di Brescia cosa fa il sindacato

FILCA-CISL di Brescia? Attività Sindacale

BRESCIA

risorse ridotte. Una volta realizzata, questa bretella offrirà un contributo prezioso alla qualità della vita nella nostra cittadina, costretta a fare i conti con le molteplici problematiche poste dal traffico, soprattutto quello pesante”. La Provincia metterà a disposizione

1 milione 700mila euro per il primo stralcio dell’intervento, mentre per completare la bretella (il cui costo è previsto intorno ai 5 milioni di euro) interverrà una compartecipazione tra Provincia e Comune di Bagnolo. “Dopo tanti decenni trascorsi tra promesse e vuote parole – prosegue il sindaco Almici – siamo finalmente arrivati a dare il via a questo progetto che coinvolge strade importanti come via Gramsci, obbligate a subire il frequente passaggio di automobili e mezzi pesanti con conseguenze facilmente immaginabili per la sicurezza, ma anche per la salute dei cittadini. Con la sospirata realizzazione di questa bretella, che unirà via Tovini e via Leno, si potrà deviare il traffico, preservando così il passaggio dalla centrale via Gramsci, una strada che non è certo stata pensata per far viaggiare camion e autoarticolati per i quali sono necessarie arterie diverse. Il passo fondamentale per iniziare l’opera – conclude con soddisfazione Cristina Almici – è stato compiuto”.

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Bassa orientale Carpenedolo. Negli anni Cinquanta dettavano legge “i Goghi” con i loro stupendi manufatti

Gran Carnevale, 56ª candelina Tra carri allegorici degni di partecipare al Carnevale di Viareggio, albero della cuccagna e tiro alla fune senza dimenticare gnocchi, frittelle e lattughe di Angelo Marzocchi Pro loco Carpenedolo

 Dopo il triste periodo della Seconda guerra mondiale il nostro paese riprese la tradizione di festeggiare l’ultimo giorno di carnevale divertendosi con giochi popolari e con la sfilata per la piazza maggiore di carri allegorici, costruiti soprattutto “in loco”, straripanti di colori e di allegria. Negli anni Cinquanta dettavano legge “i Goghi” con i loro stupendi manufatti; fra questi sono rimasti leggendari “La nave” e “Il drago”, due opere degne del Carnevale di

La piazza invasa per la festa

Viareggio. Anche i ragazzi dell’oratorio, guidati da don Mario Donneschi, contribuirono alla crescita del Carnevale carpenedolese, partecipando con l’allestimento di carri e di sfilate di gruppi mascherati. Indimenticabile animatore e infaticabile organizzatore del Carnevale carpenedolese è stato Amatore Bolzoni, uomo dai molteplici interessi. A lui il nostro paese deve un doveroso e sincero

CALVISANO

EVENTI

CULTURA SPORT SPETTACOLI

8 - 9 marzo 2014

Agricoltura Commercio - Artigianato Arte - Gastronomia Luna Park Cinema e spettacoli Auto e moto storiche INFO: Calvisano Eventi tel. 030 9968353 - 030 9689819

grazie per la sua esuberante carica di buonumore e di umanità. Così la tradizionale festa del Carnevale, nella sua semplicità e giocosità, fatta di pignatte, tiro alla fune e cuccagna, è continuata ogni anno, patrocinata dall’Amministrazione comunale e dai vari comitati di volontari che si sono succeduti nel tempo, raggiungendo una risonanza inter-regionale nella 55ª edizione dello scorso anno

curata dalla Pro loco. Ultimamente il Carnevale carpenedolese ha ospitato “Il re gnocco” di Castel Goffredo e, in collaborazione con i carnevali veronesi, “Il papà del gnoco e la sua corte”. Altri importanti innesti sono stati il “Flashmob” musicale che lo scorso anno ha colorato di arancione la piazza (quest’anno il colore ufficiale sarà il giallo) e il gruppo di ballerini delle diverse associazioni di ballo locali che ha animato la piazza facendo divertire il numeroso pubblico. Altra grande attrazione del nostro Gran Carnevale, oltre ai bellissimi carri che ogni anno stupiscono per imponenza e fantasia, è la tradizionale gara della scalata dell’albero della cuccagna, è sempre un’emozione guardare questi impavidi e lasciatecelo dire, pazzi atleti che si arrampicano su quell’esile palo, giostra antica, ma che riesce ogni anno a tenere con il naso all’insù la folla festante. Non manca la parte più godereccia, il comitato cucinerà montagne di gnocchi, frittelle e lattughe e, per finire, l’estrazione dei premi di una ricca sottoscrizione a premi.


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Calvisano. Si apre il sipario sull’edizione 2014 della manifestazione, tra eccellenze del territorio e devozione

È Tempo di Fiera agricola, con la Beata Cristina nel cuore L’assessore al commercio Fabio Narra: “Notiamo con piacere che gli espositori storici decidono di tornare, e registriamo nuovi ingressi che ci rendono soddisfatti del lavoro svolto” di Marco Vignoletti

s.r.l.

FOTOVOLTAICO

 Si rinnova l’appuntamento con la Fiera agricola e Sagra della Beata Cristina, a Calvisano il 14, 15 e 16 febbraio e l’8 e il 9 marzo (posticipata per evitare sovrapposizioni con altri eventi). L’iniziativa ha un duplice significato: da un lato la creazione di un osservatorio d’importanza strategica per la valorizzazione della produzione locale, dall’altro i festeggiamenti in onore della Beata Cristina Semenzi, dal 1512 amata patrona civile del paese, la cui festa cade il 14 febbraio. L’assessore al bilancio e commercio del comune di Calvisano Fabio Narra ha posto l’accento sul gioco di squadra: “L’or-

Il volto terreno della Beata Se è vero che la devozione non si alimenta di elementi materiali, è altresì innegabile che mettersi in preghiera davanti a sembianze note può aumentare quel senso di familiarità che esiste tra il fedele e il santo invocato. Questo, dunque, è il valore aggiunto delle ricostruzione del volto della Beata Cristiana Semenzi presentata alla comunità di Calvisano in occasione dell'edizione 2014 delle feste patronali. L'operazione è stata possibile grazie all'azione congiunta della parrocchia di San SIlvestro, della Fondazione Casa di Riposo, della curia arcivescovile di Spole-

to e Norcia e della parrocchia spoletina di San Gregorio che, coordinate da Giovanni Appiani, hanno preso contatto con Francesco Mallegni, professore ordinario presso il dipartimento di biologia e membro della facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Pisa, noto per avere dato un volto ad altri grandi del passato (Giotto, Dante, S. Antonio da Padova). Grazie alla collaborazione della curia di Spoleto, del locale presidio ospedaliero lo studio ha potuto definire i tratti della Beata che in questi giorni si possono ammirare a Calvisano.

ganizzazione, oltre che dal mio assessorato, è curata da “Calvisano eventi”, con l’Ufficio tecnico, la Polizia municipale e l’aiuto di numerosi volontari”. In tempi duri come questi portare a termine l’evento non è stata impresa facile, ma l’assessore ha tracciato un bilancio soddisfacente: “Nonostante le difficoltà, la nostra fiera continua ad essere un importante punto di riferimento – ha affermato – gli espositori storici decidono di tornare, e a questo si aggiungono nuovi ingressi che ci rendono soddisfatti del lavoro svolto. È un dato interessante – ha dichiarato Narra – forse legato alle tariffe vantaggiose che applichiamo e all’ingresso gratuito per i visitatori”. Certo, i numeri contano, ma a dare un sapore unico all’intera manifestazione è la ricorrenza legata alla Beata Cristina, a riconferma dell’amore profondo che da sempre la popolazione calvisanese nutre per lei. Quest’anno poi, grazie alle moderne tecnologie e all’impegno della Fondazione onlus Casa di riposo Beata Cristina, è possibile conoscere il suo vero volto. L’assessore Narra è attento anche a questo aspetto: “Il 14 febbraio partiremo proprio da lei, festeggiando la nostra Beata con una processione in suo onore per le vie del paese, seguita dalla Messa con la presentazione ai calvisanesi del suo volto”. Chi bene inizia…


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Speciale Montichiari Fazi. La Fiera agricola zootecnica italiana in scena dal 14 al 16 febbraio 2014

Una tradizione secolare Torna anche quest’anno al Centro fiera del Garda di Montichiari l’atteso appuntamento con la manifestazione dedicata al settore primario: l’86ª edizione della Fazi di Mario Bruni

 La Fiera agricola zootecnica italiana (Fazi) è la fiera dedicata al settore primario del Centro fiera di Montichiari che, con l’appuntamento in programma dal 14 al 16 febbraio 2014, taglia il traguardo della 86ª edizione. Oltre a essere un polo espositivo moderno ed efficiente con eventi fieristici di rilevanza nazionale e internazionale, il Centro fiera di Montichiari vanta una tradizione secolare nel settore agricolo e zo-

Lo spazio fiera

otecnico, essendo la sede di uno storico mercato degli animali da reddito dalla forte tradizione. Alla Fazi 2014 si potranno trovare servizi, macchine e attrezzature agricole, attrezzature e prodotti per la zootecnia, soluzioni per le stalle e le strutture di ricovero e allevamento degli animali. Senza dimenticare la nuova frontiera delle energie da fonti rinnovabili

per ridurre i costi di gestione delle aziende agricole e per offrire nuove opportunità di business in campo energetico. La superficie espositiva dedicata alla Fazi sarà di oltre 40mila metri quadrati coperti, di cui oltre 6.000 interamente dedicati alle mostre zootecniche. Numerosi e qualificati gli appuntamenti con la zootecnia. Un ricco programma attende i visitatori.

Da non perdere: il Winter show Nel padiglione riservato alle mostre ed eventi zootecnici, verranno proposti il Winter Show, mostra bovini da latte della razza Frisona italiana (con due appuntamenti in particolare: domenica alle ore 9 le valutazioni categorie manze e giovenche, e alle ore 10.30 le valutazioni categorie vacche in latte). Un appuntamento da sempre importante per la zootecnia bresciana – che, anche in questa occasione, sarà presente in forze sotto la bandiera dell’Associazione provinciale allevatori (Apa) schierando il meglio della propria genealogia – e italiana. Non mancheranno, come da tradizione, gli spazi riservati alle razze equine con l’esposizione dedicata ai cavalli Haflinger per i quali sono anche previste esibizioni sportive e “battesimo della sella” e l'esposizione di cavalli maremmani. Sono confermate, inoltre, le mostre cunicola e avicola, con animali ornamentali e di bassa corte. Con la Fazi il Centro fiera di Montichiari si conferma cuore dell’agricoltura e luogo di confronto e crescita per le imprese del comparto. Grazie alla qualità dell’offerta espositiva, iniziative ed eventi zootecnici di livello, la fiera rappresenta un esempio concreto di marketing territoriale, in grado di abbinare il supporto concreto alle attività produttive.


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Banco di Brescia. 130 anni di credito al servizio del territorio e delle imprese agricole e produttive

Sostenere il tessuto agricolo con progetti mirati e condivisi A sostegno delle imprese agricole danneggiate dal maltempo, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica hanno messo a disposizione un plafond di 15 milioni di euro per sostenere gli agricoltori colpiti dalle calamità a cura di VoceMedia

 Elio Silini è il responsabile della direzione territoriale Brescia Sud del Banco di Brescia, dedicata al distretto della Bassa, coperta con una struttura che mette in campo oltre 200 risorse in 31 sportelli, un centro dedicato alla clientela corporate e private e un centro estero. “La Banca – in un contesto pesante, in cui gli effetti della crisi rendono problematico per le aziende l’incasso dei crediti commerciali e la gestione del magazzino – ha sostenuto il capitale circolante delle imprese, una priorità essenziale per molte realtà duramente provate

dalla congiuntura” commenta il direttore Silini. Il modello di business dell’Istituto di credito, fortemente radicato sul territorio, persegue la creazione di valore in un’ottica di continuità della relazione e di vicinanza alla comunità. E proprio sulla situazione specifica della Bassa che Silini spende una riflessione che lega il profilo economico del territorio all’azione esercitata dalla Banca: “Il tratto caratteristico dell’economia della Bassa – afferma Silini – è la forte propensione agricola. E l’agricoltura rappresenta un importante comparto dell’economia bresciana

e lombarda che registra un significativo aumento nel numero degli occupati, in netta controtendenza con l’andamento economico generale. Un trend positivo, che esprime le potenzialità di un settore che vanta primati, riconosciuti a livello internazionale, che si esprimono nella qualità e nella tipicità dei prodotti”. Il Banco di Brescia supporta quotidianamente le aziende del territorio con strumenti dedicati a soddisfare i fabbisogni di investimento, di sostegno al capitale circolante e di servizi all’impresa agricola. Farm & Food è l’offerta del Gruppo Ubi Banca ca-

ratterizzata da trasparenza di condizioni, oltre che da flessibilità ed elasticità, studiata su misura per le imprese agricole, per soddisfarne le esigenze di gestione dell’attività quotidiana, nonché le diverse esigenze di finanziamento a breve e a mediolungo termine. Il Gruppo Ubi ha altresì perfezionato delle convenzioni volte a favorire l’accesso al credito alle aziende del settore. “Accordi significativi condivisi con le diverse organizzazioni di categoria per sostenere il tessuto agricolo bresciano – conclude Elio Silini – nell’intento di promuovere lo sviluppo di un comparto fondamentale e strategico per la nostra Provincia, nonché patrimonio di tradizioni ed opportunità”. A sostegno delle imprese agricole danneggiate dal maltempo, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica hanno messo a disposizione un plafond di 15 milioni di euro per sostenere gli agricoltori colpiti dalle calamità naturali che hanno causato perdite ingenti al comparto agricolo. Due le tipologie di intervento, per un importo massimo di 70.000 euro: cambiale agraria con durata massima 12 mesi e tasso fisso finito del 2% e un finanziamento chirografario con durata massima di 24 mesi, tasso euribor 3 mesi aumentato di un spread dello 0,75%.


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Brescia Le prospettive del mercato secondo Francesco Martinoni, presidente provinciale dell’Unione agricoltori

Latte: il punto della situazione Il 6 febbraio si è tenuto il convegno “Scenari futuri e opportunità per il lattiero-caseario”, organizzato dall’Unione provinciale agricoltori di Brescia di Francesco Martinoni

 “Esiste un futuro per il latte? Sì, deve esserci. L’obiettivo di questo convegno e del confronto con personaggi illustri come gli ospiti presenti oggi, è proprio quello di designare un quadro realistico di cosa sarà il mercato per il latte bresciano nei prossimi anni. Si tratta di una previsione non facile in quanto per il settore lattiero-caseario sono presenti varianti di difficile interpretazione: da una parte la fine del regime delle quote latte e dall’altra la situazione dei mercati internazionali in veloce evoluzione, con ripercussioni difficilmente prevedibili sul prezzo del latte. Andando oltre le problematiche originate dal sistema delle quote latte – nel merito delle quali l’Unione agricoltori continuerà ad appoggiare chi ha operato rispettando le regole, sostenendo enormi sforzi finanziari per acquistare le quote, in contrap-

posizione a quanti invece le regole le hanno ripetutamente e volutamente ignorate – come Presidente dell’Unione della prima provincia italiana nella produzione di latte, ritengo importante ricordare la forza della catena agroindustriale bresciana, composta sia da cooperative di trasformazione che da industrie casearie di prima importanza. Questo è sicuramente un fatto di rilievo, che continuerà ad aver un suo peso nei futuri assetti del mercato. Parallelamente, allargando la riflessione, si rileva una buona richiesta di latte e derivati nel mondo (con un 2013 abbastanza positivo per i nostri produttori), unita alla presenza sempre maggiore di nuovi paesi

CERCHIA MO A CON DEP GENTI O NELLE P SITO R OV. DI BERGAM O E MILA NO

È IMPORTANTE PRENDERE NOTA, vorrei stare fra i vostri indirizzi necessare perchè domani potrei servirvi. Produciamo e commercializziamo prodotti chimici detergenti, sanitizzanti, disinfestanti, disincrostanti e specializzati: - AZIENDE ALIMENTARI (caseifici, latterie, salumifici e cantine vinicole) - AZIENDE AGRICOLE produttrici di latte - allevamenti zootecnici - PISCINE PRIVATE E PUBBLICHE - COMUNITÀ (ristoranti, residences, bar, alberghi) All’occorrenza interpellateci, ve ne saremmo grati e faremo del nostro meglio per servirvi bene anche nel prezzo. Cordialmente salutiamo.

consumatori, come la Cina, la Russia ma anche l’Africa. Tutto ciò si riflette positivamente sulla stabilità del mercato. In questo contesto dobbiamo capire come e dove si collocherà l’Italia, e in particolare come possono le nostre aziende prepararsi ad affrontare un mercato ormai globalizzato e che presto non avrà più alcun freno produttivo in Europa. Ritengo fondamentale che le aziende pensino ad aggregarsi in gruppi di produttori, cooperative, reti di produttori o meglio Op (Organizzazioni di prodotto). Il passo successivo potrebbe essere la creazione di un’associazione di Op che, pur mantenendo indipendenza amministrativa e commerciale, ac-

quisirebbe dimensioni tali da poter diventare interlocutore con l’industria per stabilire il prezzo del latte ed esercitare anche un’azione di lobby a livello politico nella difesa degli interessi dei produttori associati. Le prospettive sono molte: una realtà di questo tipo potrebbe anche creare un fondo mutualistico perché intervenga nei momenti di difficoltà, riequilibrando le minori remunerazioni del latte. Sono convinto che per il singolo allevatore affrontare il mercato libero sarà sempre più difficile: consiglio a tutte le aziende di costituire o entrare in gruppi organizzati di produttori. Concludo invitando con decisione l’intero comparto dell’agroalimentare bresciano ad essere positivo, puntando all’innovazione e all’internazionalizzazione e cogliendo le opportunità offerte dalle organizzazioni di produttori. La materia prima è la base per fare un buon prodotto. Noi il buon latte lo sappiamo fare, il mercato ci darà ragione”. L’agricoltura italiana sta attraversando un momento particolare, con numerosi cambiamenti all’orizzonte. Nuovi attori protagonisti, come la Cina, stanno prendendo spazio sul mercato modificando logiche ed equilibri. Il calo dei consumi non accenna a diminuire mentre la crisi dell’economia reale continua a erodere il potere di acquisto delle famiglie. Inoltre, le oscillazioni crescenti del mercato, ormai di dimensione mondiale, si riflettono pesantemente sul prezzo dei beni primari”.


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Agricoltura. Una nutrita delegazione dell’Unione provinciale agricoltori di Brescia ha fatto tappa a Bruxelles

L’Italia è troppe volte assente dai tavoli che contano davvero Francesco Martinoni alla guida del gruppo che ha fatto tappa al Parlamento europeo per presentare istanze e problemi dell’agricoltura bresciana dalla nuova Pac al benessere animale e alla direttiva nitrati di Massimo Venturelli

 Dal 27 al 29 gennaio scorsi una delegazione dell’Unione provinciale agricoltori di Brescia, guidata dal presidente Francesco Martinoni e completata dal vice presidente Gigi Barbieri, dal direttore Trebeschi e da alcuni consiglieri, ha visitato il Parlamento europeo di Bruxelles per discutere su temi della massima importanza per la vita degli agricoltori: la nuova Pac, il benessere animale, la direttiva nitrati, il ruolo dell’Italia nella futura economia europea e mondiale. La delegazione bresciana ha approfittato di un invito dell’eurodeputato Carlo Fidanza

a un confronto sulle istanze degli agricoltori bresciani sugli elementi chiave del settore in sede europea. L’incontro con alcuni funzionari della Direzione generale agricoltura ha permesso agli agricoltori dell’Upa di comprendere come sia Bruxelles il vero posto dove vengono prese le decisioni e come i provvedimenti finali dipendano dalle istanze che i singoli Stati Membri – tra cui l’Italia – sono in grado di avanzare. Come dire che il futuro del comparto agricolo italiano non sia già definito né deciso da sconosciuti attori, ma dipenda dalle capacità dei rappresentanti politici di far valere le po-

sizioni e gli interessi dell’agricoltura italiana. “E in questo, purtroppo – ha sottolineato uno dei funzionari dell’Ufficio di Confagricoltura a Bruxelles –, l’Italia non è d’esempio: sei ministri diversi in soli sei anni, una presenza parlamentare debole, spesso più un’assenza”. Di ritorno dalle giornate di Bruxelles Francesco Martinoni si è dichiarato soddisfatto per l’esperienza vissuta. “Abbiamo finalmente compreso – sono state le sue parole – il funzionamento delle logiche di Bruxelles, soprattutto il fatto che con la presenza e la determinazione dei rappresentanti politici di riferimento le

cose si ottengono. E l’Italia spesso è assente”. A Confagricoltura nazionale il presidente Upa di Brescia ha rivolto un preciso sollecito perché raggiunga i tavoli ministeriali con proposte chiare, possibilmente uniche e condivise anche dalle altre organizzazioni sindacali. “A Letta, attuale ministro dell’Agricoltura ad interim (dopo le dimissioni della De Gregorio), va il mio auspicio perché porti in sede europea le istanze dell’agricoltura italiana. L’Europa ci ha mostrato apertura: non dobbiamo lasciarci scappare importanti opportunità. Il futuro è a Bruxelles”. Queste le richieste del presidente provinciale Martinoni che si appresta a dare il via a un percorso di incontri che nel corso del 2014 affronteranno temi di grande rilievo per l’agricoltura. Il primo, (6 febbraio a Brixia Expo) è dedicato al mercato del latte, uno di grandi temi che spesso hanno generato contrasto tra Brescia e l’Europa. Il convegno vede la partecipazione di rappresentati del mondo accademico, industriale, cooperativo chiamati a un contributo per progettare l’evoluzione del comparto cercando di fornire elementi per prevedere trend e dinamiche in atto.


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Cultura

Manerbio. Alla Lum tra arte, filosofia, economia Il nuovo ciclo di incontri alla Libera università Manerbio (Lum) prevede per i giovedì di febbraio quattro appuntamenti al teatro Bortolozzi con inizio alle 15.15 su temi che spaziano tra arte, filosofia ed economia. Il ciclo, è stato inaugurato il 6 febbraio dalla relazione di Angelo Tiefenthaler: “Vienna 1880-1920: Il clima culturale e la sua espressione architettonica”. Il 13 febbraio è atteso Martino Pini su: “Rinascimento toscano e pittura fiamminga: scene da un matrimonio”. Il 20, Fabrizio Bonera commenterà “Il futuro dell’Europa fra Mediterraneo e Oceano”. Il 27. infine, Giovanni Gregorini relazionerà su: “Le sfide dell'Unione europea tra passato e presente”. (f.pio.)

Sale della comunità. Vari appuntamenti a Bienno, Brescia, Montichiari e Nave

Ecco i “Teatri del Sacro” Spettacoli del progetto di Federgat, Fondazione cultura e comunicazione, Servizio nazionale per il Progetto culturale della Cei. Le proposte in quattro sale della provincia di Brescia di Massimo Venturelli

 Il circuito delle sale della comunità del Bresciano si prepara anche quest’anno a ospitare alcuni spettacoli dell’ultima edizione de “I Teatri del Sacro”, tenutosi a giugno del 2013 a Lucca. Quattro le sale che ospiteranno gli spettacoli: la “San Giovanni Bosco” di Bienno, il “Santa Giulia” del Villaggio Prealpino di Brescia, il “Gloria” di Montichiari e la “San Costanzo” di Nave. “I Teatri del sacro” ha aperto sabato 1 febbraio con la proposta, al teatro Santa Giulia, dello spettacolo “Parabole di un clown (... E Dio in cielo ride)”, del Teatro Minimo di Ardesio, premiato a Lucca nel 2011 e portato in scena da Bruno Nataloni. Arriva invece dall’edizione 2013: “La Radio e il filo spinato” prodotto da 369Gradi con Roberto Abbiati e Luca Salata. Il lavoro, andato in scena a Nave il 5

Lo spettacolo “La radio e il filo spinato”

febbraio e il 6 al Gloria, è dedicato alla storia di padre Massimiliano Kolbe, morto nel campo di concentramento di Auschwitz. Il 9 febbraio al teatro Santa Giulia è stato allestito “Secondo Orfea. Quando l’amore fa miracoli”, prodotto dall’Officina Falso Movimento, con Margherita Antonelli nei panni della vicina di casa di Gesù (il 16 sarà a Bienno). Terza proposta, il 21 febbraio a Montichiari, è “Memorare, l’approdo di Maddalena”, della Compagnia Ilaria Drago/Argot studio, con Ilaria Drago che interpreta la Maddalena che vive

Gloria: in scena tre spettacoli Tre gli appuntamenti del Festival a Montichiari. Il primo arriva il 6 febbraio alle 21 direttamente dall’edizione 2013: “La radio e il filo spinato” prodotto da 369Gradi con Roberto Abbiati e Luca Salata. Il lavoro, dedicato alla storia di padre Massimiliano Kolbe, porta in scena due attori, oggetti e macchinerie, grandi e piccole marionette a cui dar voce e corpo, e due lampioni. Al centro della scena una radio, simbolo della passione del padre francescano per questo mezzo di comunicazione e per capire dove può arrivare il pensiero umano, sia buono che perfido. Del secondo appuntamento abbiamo dato conto nell’articolo a lato, mentre quello promosso dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e da Acec Brescia, sarà “Il forgiatore di uomini” con Luciano Bertoli, una produzione delle Forge Monchieri e Crucifixus Festival di Primavera, su drammaturgia di Claudio Bernardi, proposto il 14 marzo. Viene raccontata la storia della condanna a morte e della crocifissione di Cristo partendo dallo sguardo di un fabbro.

ogni giorno sulla sua pelle la fatica di una vita difficile (replica il 23 febbraio al Teatro Santa Giulia). Ultimo spettacolo del cartellone bresciano dei “Teatri del sacro”, promosso dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e da Acec Brescia, sarà “Il forgiatore di uomini” con Luciano Bertoli, una produzione delle Forge Monchieri e Crucifixus Festival di Primavera, su drammaturgia di Claudio Bernardi, proposto il 14 marzo a Montichiari e il 15 al Prealpino. Info: VoceSas, 03044250 (int.5) o info@vocesas.it.

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) ACQUALUNGA S. Maria Maddalena: Festivo 10 ALFIANELLO Ss. Ippolito e Cassiano: Pref.18.30; fest. 8-10.30-18.30 AZZANO MELLA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: ore 18.00; Festivo 7.30-10-18.30 BAGNOLO MELLA Visitazione Maria Vergine: 18.30; Festivo: 7.30-9-10-11.30-18.30 BARBARIGA S. Vito, Modesto e Crescenzia: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 10.30 – 18.30 BARGNANO S. Pancrazio: Prefestivo 19.00; Festivo 10 BASSANO BRESCIANO S. Michele Arcangelo: Prefestivo 18; Festivo: 8 – 10 – 18 BORGO PONCARALE Purificazione di Maria Vergine: Festivo: 10 - 18 BORGO SAN GIACOMO S. Giacomo maggiore: Prefestivo 18.00; Festivo 7.30-9.30-11.00-18.00 BORGOSATOLLO S. Maria Annunciata: Prefestivo: 19; Festivo: 7 – 8.30 – 9.45 – 11 – 18.30 BRANDICO S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00; Festivo: 8 – 10.30 – 18 CADIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 19.30; Prefestivo 10.30 - 18 CALVISANO S. Silvestro: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 – 10 – 11 – 18.30 CAPRIANO DEL COLLE S. Michele Arcangelo: Festivo 10.30 – 18.30 CARPENEDOLO S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.; Festivo: 7.15-8.30-9.45-11-15.30-18 CASTELCOVATI S. Antonio Abate: Prefestivo 18.30; Festivo 7-8-9.30-11-18.30 CASTENEDOLO S.Bartolomeo Apostolo: Prefestivo 19; Festivo 7 – 9 – 10 – 11 – 18 CASTREZZATO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo: 8-9.30-11-18 CIGOLE S.Martino: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 10.30 CIZZAGO S. Cuore di Gesù e S. Giorgio: Prefestivo 18; Festivo 8 - 10.30 – 18 COMELLA S. Maria Annunciata: Festivo 16 COMEZZANO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18; Festivo 8 - 10 – 18.30 CORTICELLE PIEVE S. Giacomo: Prefestivo 18; Festivo 10 - 17 CREMEZZANO S. Giorgio: Prefestivo 20; Festivo 8.30 – 11 – 18 DELLO Giorgio: Prefestivo 19; Festivo 8 – 11 – 19 FARFENGO S. Martino: Prefestivo 18; Festivo 10 FENILI BELASI Ss. Trinità: Prefestivo 18; Festivo 8 – 11 – 18 FLERO Conversione di S.Paolo: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 8.45 – 10 – 11.15 – 18 FRONTIGNANO Ss. Nazaro e Celso: Prefestivo 18; Festivo 11 – 18 GAMBARA Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 GHEDI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10 - 11 – 18.30 GOTTOLENGO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 20.30; Festivo 8 – 9.30 – 11 - 18 ISORELLA S. Maria Annuciata: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10 – 18.30 LENO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9 – 10 – 11 – 18.30 LOGRATO Ognissanti: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 - 11 – 18

La Voce

della Bassa bresciana ANNO V NUMERO 01 - FEBBRAIO 2014 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 20/2010 del 24-05-2010 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: bassabresciana@vocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: marketing@vocemedia.it Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

LUDRIANO S. Filastio: Prefestivo 18.30; Festivo 8 – 11 – 18.30 MACLODIO S. Zenone: Festivo: 8 – 10.30 – 18 MAIRANO S. Andrea apostolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8.30 – 11 – 18.30 MANERBIO S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 - 11.15 - 18.30 MEZZANE DI CALVISANO S. Maria Nascente: Festivo: 7.30 - 10.30 . 18 MILZANELLO S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18; Festivo 7.30 - 10.30 - 18 MILZANO S. Biagio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18 MONTICHIARI S. Maria Assunta: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7 – 8.30 – 10 – 11 – 18.30 MONTIRONE S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 NOVAGLI S. Lorenzo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 - 11.15 – 18.30 OFFLAGA S. Imerio: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 11 ORZINUOVI S.Maria Assunta: Prefestivo: 18; Festivo: 7 - 8.30 - 9.45 - 11 - 17 - 18 ORZIVECCHI Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18 PADERNELLO S. Maria di Valverde: Festivo 18 PAVONE MELLA S. Benedetto Abate: Prefestivo: 18; Festivo: 8 – 10 – 18 POMPIANO S. Andrea Apostolo: Prefestivo 18; Festivo: 8 – 9.30 – 11 – 18 PONCARALE Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18; Festivo 9 – 10.30 PONTEVICO Ss. Tommaso ed Andrea Apostoli: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 11 - 18 PORZANO S. Martino: Prefestivo: 18.30; Festivo 8 – 10.30 – 18.30 PRALBOINO S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 17.30; Festivo 8 – 10 – 17.30 QUINZANO D’OGLIO Ss. Faustino e Giovita: Prefestivo 18.30; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18.30 REMEDELLO SOPRA S. Lorenzo: Prefestivo 18.30; Festivo: 8 – 10.30 – 18.30 ROCCAFRANCA Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30; Festivo: 8 - 10 - 18.30 RUDIANO Natività di Maria Vergine: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 8.30 – 9.30 – 10.45 – 18 SAN GERVASIO BRESCIANO Ss. Gervasio e Protasio: Prefestivo: 18.30, Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SAN PAOLO S. Paolo Apostolo: Prefestivo: 19; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30 SCARPIZZOLO S. Zenone: Prefestivo: 18; Festivo 9.30 SENIGA S. Vitale: Prefestivo: 18; Festivo 8 – 10.45 TRENZANO S. Maria Assunta: Prefestivo 18; Festivo 8 – 9.30 – 11 – 18 URAGO D’OGLIO S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo 7.30 – 9.30 – 11 –18 VEROLANUOVA S. Lorenzo: Prefestivo 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18 VEROLAVECCHIA Ss. Pietro e Paolo Apostoli: Prefestivo: 18; Festivo: 7.30 – 9.30 – 11 – 18 VIGHIZZOLO S. Giovanni Evangelista: Prefestivo: 19; Festivo 8 – 10 – 18 VILLACHIARA S. Chiara: Prefestivo: 18; Festivo 11 - 18 VISANO Ss. Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30; Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.30

COMUNI ACQUAFREDDA www.comune.acquafredda.bs.it AZZANO MELLA www.comune.azzanomella. bs.it BARBARIGA www.comune.barbariga.bs.it BASSANO BRESCIANO www.comune.bassanobresciano.bs.it BORGO SAN GIACOMO www.comune.borgosangiacomo.bs.it BORGOSATOLLO www.comune.borgosatollo. bs.it BRANDICO www.comune.brandico.bs.it CALVISANO www.comune.calvisano.bs.it CARPENEDOLO www.comune.carpenedolo.bs.it CASTELCOVATI www.comune.castelcovati.bs.it CASTENEDOLO www.comune.castenedolo.bs.it CASTREZZATO www.comunecastrezzato.it COMEZZANO-CIZZAGO www.comune.comezzanocizzago.bs.it FIESSE www.comune.fiesse.bs.it GAMBARA www.comune.gambara.bs.it GHEDI www.comune.ghedi.brescia.it GOTTOLENGO www.gottolengo.com ISORELLA www.comune.isorella.bs.it LENO www.comune.leno.bs.it LOGRATO www.comune.lograto.bs.it LONGHENA www.comune.longhena.bs.it MACLODIO www.comune.maclodio.bs.it MAIRANO www.comunedimairano.it MANERBIO www.comune.manerbio.bs.it MILZANO www.comune.milzano.bs.it MONTICHIARI www.comune.montichiari.bs.it MONTIRONE www.comune.montirone.bs.it OFFLAGA www.comune.offlaga.bs.it ORZINUOVI www.comune.orzinuovi.bs.it ORZIVECCHI www.comune.orzivecchi.bs.it PAVONE MELLA www.comune.pavone-del-mella.bs.it POMPIANO www.comune.pompiano.brescia.it PONTEVICO www.pontevico.it PRALBOINO www.comune.pralboino.bs.it QUINZANO D’OGLIO www.quinzano.it REMEDELLO www.comune.remedello.bs.it ROCCAFRANCA www.comune.roccafranca.bs.it RUDIANO www.comune.rudiano.bs.it SAN GERVASIO BRESCIANO www.comune.sangervasiobresciano.bs.it SAN PAOLO www.comune.sanpaolo.bs.it SENIGA www.comune.seniga.bs.it TRENZANO www.comune.trenzano.bs.it URAGO D’OGLIO www.comune.uragodoglio. bs.it VEROLANUOVA www.comune.verolanuova.bs.it VEROLAVECCHIA www.comune.verolavecchia. bs.it VILLACHIARA www.comune.villachiara.bs.it VISANO www.comune.visano.bs.it

DISTRETTI SANITARI

EMERGENZA

OSPEDALE DI MANERBIO Via G.Marconi, 7, telefono 030/99291

118

(Emergenza sanitaria)

112

(Carabinieri)

113

(Polizia)

115

(Vigili del Fuoco)

117

(Guardia di Finanza)

OSPEDALE DI LENO Piazza Donatori di sangue, 1, Telefono 030/90371 OSPEDALE DI MONTICHIARI Via Ciotti, 154, Telefono 030/99631 OSPEDALE DI ORZINUOVI Via Crispi,2, Telefono 030/99441

15

1515 (Corpo Forestale)



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