Una, cento e più poesie per il Presepe - 2019

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Antologia di poesie

UNA, CENTO E PIÙ POESIE PER IL PRESEPE - 2019

Autori Vari


©“Una cento e più Poesie per il Presepe 2019” è tutelato da diritti di autore a norma di legge ogni Autore si riserva i diritti delle proprie opere presenti

editing a cura di Matteo Cotugno dicembre 2019

Patrocinio del Comune di Montopoli Val d’Arno – PI


Antologia di poesia contemporanea

Prefazione La nostra Associazione è nata nel 2014 rendendo ufficiale il progetto di Giuseppe Nicosia e degli amici Giancarlo Fiaschi, Saverio Chiti e Italo Zingoni e cioè quello di portare la poesia tra la gente e di creare iniziative di carattere culturale da proporre sul territorio e non solo. In questi anni sono nati quindi vari reading poetici e importanti iniziative tra cui ci preme citare, oltre quelle di carattere sociale ed umanitario, come la serata dedicata ai “Bambini Farfalla” con l’associazione DEBRA nel 2015 e quella del Progetto Ana Stoppa, con la consegna gratuita ai bambini dei libri della scrittrice Brasiliana dedicati all’ecologia, durante il Carnevale Sanromanesenel febbraio 2019, quelle con protagonista la “Poesia” e che sono ormai divenute appuntamenti culturali fissi, quali l’iniziativa “Una, cento e più poesie per il Presepe” nella quale raccogliamo ogni anno poesie di tanti autori dall’Italia e dal Mondo che vengono esposte durante l’apertura del Presepe d’Arte di San Romano, il reading poetico “Poesia sotto i loggiati” che si svolge in Maggio a Montopoli e l’evento “VERSI SOTTO LA TORRE” che si tiene dal 2014 ogni anno in luglio sempre a Montopoli, nella piazza della Torre di San Matteo, durante il quale viene assegnato il “Premio “Montopoli-Jennifer Bartoli-Giovani Talenti” da noi istituito nel 2017 e istituzionalizzato dal nostro Comune. A cura della nostra Associazione sono usciti anche due libri, il primo con i testi della serata dei “Bambini Farfalla” (“I Bambini Farfalla ti volano nel cuore”) ed il secondo con 4 sillogi dei poeti fondatori (“Quatto amici…e la poesia”). Associazione Culturale Burrasca di Colori e Parole

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2014/2019


Antologia di poesia contemporanea

Introduzione Noi, che forse siamo inguaribili sognatori, quando ci troviamo di fronte ad un libro di poesie, lo apriamo respirandone i contenuti e ricevendo sensazioni che illuminano la mente e fanno “bene” al cuore ed al pensiero, e quando ci capita di poter condividere il nostro amore per la poesia, non possiamo fare a meno di emozionarci, perché in fondo l’emozione è un segno, il metro che misura la sensibilità delle persone e la loro capacità di trasmettere agli altri quanto maturato dentro e trasformato in parole da spargere nel vento, nell’acqua e nella terra… perché ancora possano dare buoni frutti. Noi che alle parole abbiamo affidato tutto, crediamo che le parole avvicinino, che la Poesia possa contribuire a migliorare il mondo e che non esporla al pubblico, come ogni altra forma di Arte, sarebbe forse una mancanza cui non saremmo mai capaci di rimediare e che ci lascerebbe il vuoto dentro. E’ un rischio che non vogliamo correre, preferiamo semmai rischiare di non essere ascoltati, di non essere compresi, di non trovare condivisioni e di risultare in fondo perfino noiosi, ma abbiamo … sentiamo l’esigenza di scrivere e di comunicare. Senza questa esigenza, senza questo desiderio, ogni forma di Arte sarebbe inutile.

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Dedicato a chi ama la poesia!

“Quando il potere porta l'uomo verso l'arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe la sfera di interesse dell'uomo, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità dell'esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia rigenera.” JOHN FITZGERALD KENNEDY

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SENTI IL DESIDERIO Senti il desiderio nel mio cuore, tenero refrigerio, Dio mio, d’amore! Nelle tue creature corro a cercare, tra aspre chiusure, ciò che mi puoi dare Tu solo, Consolatore, piccolo bambino, mio Salvatore, eppur così vicino che non so immaginare… Il timor fa capolino, l’ansia di lasciare ogni sicurezza, l’animo accostare a quest’ebbrezza. Ascolta la preghiera, che scaturire vuole, non falsa lusinghiera, da un cuor che duole. Non discostare Il tuo caldo abbraccio, la volontà di amare prendi al laccio e in questa vita già fammi pregustare la gioia infinita che vado a bramare.

ELENA ABRUZZO CAPANNE (PI) Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 7


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LA STELLA GUIDA IL CAMMINO La luce di una stella Arriva in fretta al cuore Sempre ci guiderà Tra mille ostacoli E sarà profumo di notte Lungo il viaggio della vita Lontano dall’odio, dal male A seguire un orizzonte d’amore Gioia sarà in ogni cuore Un sentimento di felicità Invaderà ogni anima Donando un tesoro meraviglioso A chiunque lo saprà accogliere Incontreremo il sorriso delle stelle Là dove la luna sarà nostra amica Cavalcando pensieri e sogni A passeggio per l’azzurro cielo Mentre sta per nascere il Divin Bambino Meravigliosa è la grotta, calda, accogliente In cui il bimbo arriverà tra canti di angeli Natale sarà in ogni cuore, sparirà la miseria Oltre l’odio e il rancore, pace eterna sarà.

SARA ACIREALE CALTANISSETTA

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MARÍA NO ESTÁ TRISTE María está triste sin leche, sin pan enferma, hambrienta, se acuesta en su cama con su hijo Jesús mientras escucha las risas -de los vecinosde la casa de al lado que celebran con pompa la feliz navidad . María está triste sin fuerzas, sin vida observa sin ver la piel y los huesos del niño pequeño que tiene en sus brazos... . María, María no está triste ni enferma, ni hambrienta ni tampoco escucha el último aliento ni el débil gemido del pequeño Jesús cuando exclama: -¡Mamita, mamita, tengo hambre

ARELYS AGOSTINI POETESSA ITALO VENEZUELANA

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MARÍA NON È TRISTE, MARIA È... Triste è Maria senza latte, senza pane malata, affamata, sdraiata è sul suo letto con suo figlio Gesù ed è lì che ascolta le risate -dei vicinidalla casa accanto mentre celebrano con sfarzo il buon Natale . Triste è Maria senza forze, senza vita osserva senza vedere la pelle e le ossa del suo piccolo bambino che è lì, tra le sue braccia ... . Maria, Maria non è triste né malata, né affamata ma nemmeno sente l’ultimo respiro né il debole gemito del piccolo Gesù quando esclama: - Mamma, mamma, ho fame!

ARELYS AGOSTINI Poetessa italo venezuelana

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NATALE OGNI GIORNO Colui che adesso ci somiglia e ogni anno si ripete nuovo affezionato alle ruvide braccia d'uomo senza fermarsi in una sola donna. Appena appena spina dentro il certo in quel fluire ipocrita del nostro tempo per chi di troppo vuoto si alimenta che l'anima intorpidita annienta. Le mani in pasta nella terra, come se fosse grano quell'uomo che neppure di sé fa affidamento e Suo lo rende instancabile Adamo: e cede e si rialza forte, nel moto perpetuo di soffio che lo aspetta.

LORENZA AUGUADRA CERMENATE – CO -

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IL DOLORE MI HA CERCATO Potessi allontanare il dolore con un gesto sarei senz'altro un mago con poteri assai richiesto Appannato dall'angoscia vivo qui le mie giornate in attesa di un tramonto e esperienze più sensate Il dolore mi ha cercato e l'ho accolto con rispetto come un ospite inatteso quasi con un po’ d'affetto Non ripudio i tuoi servigi io ti ascolto nel profondo della mia anima malata fino a che non vado a fondo Quando poi io ti conosco inquietarmi più non puoi e con gesti assai sottili io ti domo quando vuoi Nella vita che verrà so che ancora busserai alle porte del mio cuore fino a che non te ne andrai convincendoti di quanto la mia anima rinata voglia vivere con voglia l'esistenza già negata.

GIANLUCA BATTINI MONTOPOLI VAL D’ARNO – PISA

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OLTRE IL NATALE Lontano nel mondo inesplorato una notte senza età avanza con stupore assai pacato Da lì in poi, questa notte un po’ speciale segna il tempo sui nostri calendari quel mondo imperituro, già parla del natale Un evento sì più grande quanto appare qualcosa che va oltre la fede religiosa seguendo le stagioni nel suo ritmo naturale Dall'inverno solstiziale dell'epoca romana la rinascita del giorno la notte poi vinceva nel fluire di una festa già pagana la tenebre cede luce al giorno rinnovato dando lumi all'uomo e a una speranza in una dimensione di cosmico primato. Del periodo di natale è il risorgimento di ogni anfratto più recondito dell'anima in eterno e in costante turbamento Una sorte all'umana evoluzione guidando l'intera civiltà verso un mondo con più sprone. Ogni anno il rito si rinnova portando un dono assai più grande di un cristo nella storia Il terreno desiderio di poter porre la mano ai propositi agli intenti ed ai progetti dallo sbocciar di un giglio allo sfiorir del grano. Certo e cruciale periodo di natale contagio come madre patria di cultura ne è la culla l' italica rinascita sia in futuro presagio a questa nazione ahimè ancor fanciulla

GIANLUCA BATTINI MONTOPOLI VAL D’ARNO – PISA Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 13


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È ANCORA NATALE È ancora Natale dentro quel gesto a tutta la terra continua l'abbraccio. Il seme del Tuo amore penetra ogni anfratto e le Tue mani roventi scaldano di speranza ogni fiore reciso. O Gesù si ripete il mistero in questa notte di Natale; Tu che scendi fra gli uomini e rinnovi la promessa di una salvezza, Tu sei luce nelle tenebre, sei fiume di vita e averti accanto mitiga ogni offesa. Tu parli all'anima e guardando Maria risvegli amore nei nostri cuori sollevandoci dal peso di una croce troppo ingombrante. O Gesù dentro quel gesto continua l'abbraccio... Ed è ancora Natale.

MAURO BATTINI SANTA CROCE SULL’ARNO –PI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 14


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L’AMORE È SOPRA Ho visto un bambino piangere Gli ho sorriso Gli ho donato il gioco più bello L’amore L’amore ci veste d’inverno Ci veste d’estate L’amore piace alla vita Piace ad un fiore L’amore abbraccia il cuore ogni giorno Cento libri…Per capirlo di più Mille lettere…Per amarlo di più Lui abita dappertutto Anche tra il disordine Lui colora sassi pigri Abbraccia città senza nome Amare… Amare il presente per rileggere il passato Per sostenere il futuro L’amore da L’amore riceve L’amore è sopra… Sopra di ogni parola L’amore è la grande anima che vola nel cielo

MIRKO BERTELLI SANGUINETTO – VERONA

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COME ACCADE A DICEMBRE Fra piazze e marciapiedi una storia futura, fatta di nulla. Intanto sono pronti -come accade a dicembrealtri muschi per Natale e annunci che non sarai al cenone; lì c'è troppa gente. Preferisci la docile luna alla cometa (che rapisce la scena al Presepe ). Scolorisci- in difesa- per non farti cogliere, guizzo nivale. E resto... vedova.

NUNZIA BINETTI BARLETTA (BAT)

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NATALE Avevamo smesso di scendere nelle piazze sorde al dolore Nei cieli bigi vagavano nuvole incuranti erano senza solchi i nostri volti cancellata ogni traccia di vita inconsapevoli gli occhi rapiti da lividi schermi solitarie le bocche cucite con orli di silenzio Poi tra i fruscii di vecchie pagine ammuffite di assenza i bambini scoprirono la Parola incantati dalla scia di una stella s'appressarono a frotte sui marciapiedi nei cortili davanti alle porte Come gli antichi pastori intonarono canti nella gelida notte del miracolo.

RITA BONETTI SAN LAZZARO DI SAVENA – BO -

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IL PRESEPE Un lume di gioia un presepe di dolcezza è un Natale nel segno di pace, lo riesco a percepire nel cuore col profumo del mare e nel desiderio di una stella d'amore.

NEL MIO PRESEPE Mi avvicino alla grotta dove una finestra c’è, sul mio desio è un gioco di lumi che si accendono e poi si spengono in un gioco divino nel profuso volteggiare di Angeli in volo...

ANDREA BORCI SAVA – TARANTO

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IL MIO NATALE Voglio il Natale Ma quello vero Fatto di caldo Di piccole luci Voglio il Natale Quello diverso Con il profumo Del pino Voglio il Natale Dentro le strade Quando fa buio Voglio il Natale Delle vetrine Che fanno luce Voglio il Natale Dei fiocchi di neve Quello del tuo sorriso Del tempo per me Voglio questo Natale Che non è poco.

DANIELA BORLA IVREA – TO

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TI ETERNO Dal preciso istante in cui ho avvertito la Tua esistenza e immaginando qualcuno che non c'è Ti ho subito amato senza alcuna riserva senza neanche chiederti se esisti per davvero e senza sentirti toccarti o semplicemente guardarti. Avverto in me una presenza di Amore Eterno inafferrabile e incomprensibile che mi regala la forza di vivere e mi incoraggia ancora ad affrontare gioie, dolore, delusioni e disperazioni ed anche ad accettare questa inspiegabile EMOZIONE.

MARIA ELEONORA BUONFANTINO LATINA Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 20


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C'È TROPPO RUMORE Ho spento la luce perché non potevo sentire il vento portare via le cose. Mi sono chiuso nella tua finestra; ho lasciato fuori il buio a parlare con gli alberi e con i rami tutti, le ultime foglie. Nel chiaro ci sono ombre parlanti tra le cose e cose che ci guardano. - C'è troppo rumore quando restiamo in silenzio Soli, noi che abbiamo lo stesso sorriso degli alberi a primavera quando sui rami ci diamo alla stagione dell'amore e siamo l'amore quando siamo.

NUNZIO BUONO CASORATE PRIMO

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I BAMBINI GIÀ LO SANNO Metti ciò che manca tra le parti: unisciti allo sguardo, allontana il dolore. Assottiglia la misura per un bacio e tienimi tutto il tempo che ti lascio per restare. Sveglia il sogno e costruiscici una casa. Metti un gatto per il freddo sul divano. Un gettito d’inverno nel camino. Lascia fuori il centro. - Scende la neve dietro il vetro nella palla. I bambini già lo sanno, che presto arriverà il natale.

NUNZIO BUONO CASORATE PRIMO

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DI QUEL CHE SAPEVA L’AUTUNNO Raccontami di te di quel che sapeva l’autunno ai tuoi occhi e quel cielo di nebbie che scese, come un sipario alle palpebre dei tuoi giorni. Raccontami al ciglio del tempo che commuove i rami del tuo sentirti madre spoglia e al rigoglio dei passi incerti e al tuo dire muto sguardo alla finestra, sola mentre fuori c’è neve da ascoltare Raccontami ed io sarò mano dei tuoi giorni da sfogliare, sarò luce da scrivere, quando la notte ti sorprenderà sveglia a cercare un sogno; allora raccontati di me.

NUNZIO BUONO CASORATE PRIMO

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NATALE CON TE (A MIO PADRE) Dolce raggio di sole filo dorato increspato tra i rami frammento di luce divina sul mio volto tra i riflessi scintillanti dei lussureggianti decori riscaldami. I figli dei tuoi figli schiamazzano giocosi rallegrano la quiete densa di odorosa abbondanza. Tu non ci sei anche stavolta non ci sei ma sorrido come se il tuo dolce abbraccio ci avvolgesse tutti come se le tue forti mani ci proteggessero. Lontano, oltre l’orizzonte le mattine di sorpresa lo stupore dei balocchi e le mie braccia al tuo collo la tavola infinita i nonni immersi nella cucina il calore dei baci le emozioni condivise. Sono tutti qua i nostri cuori tra risa, abbracci e teneri ricordi siamo tutti qua che Dio ci benedica tutti."

WILLIAMS BUSDRAGHI SANTA MARIA A MONTE

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TORNO DA TE E perdermi nelle persone senza te nei volti assenti dei vecchi soli, soli e spaesati in cerca dei natali passati il dolce fuoco nel camino il borbottante odor di buono generosa giovinezza forte nelle mani gli occhi vividi dei figli lontani, vicini ma ormai lontani sopravvivere nei ricordi alle stanze vuote all'eco di voci morte mescolandoli alle luci agli inutili strabordanti addobbi ai cartelli delle offerte alle foto di cibi esotici. Mi volto stringo al petto nostra figlia e torno da te.

WILLIAMS BUSDRAGHI SANTA MARIA A MONTE

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TRA RUDERI E SPIGHE Dunque ti amerò nella neonata gemma che marzo regala ai rami nudi nel becco impaziente del rondinotto in attesa del cibo materno affacciata sul mondo che risorge ti amerò guardando in lontananza quei casolari inondati dal sole risuonare di latrati felici noi vagabondi tra ruderi e spighe l’inizio la fine – la storia… poi d’un tratto mi accorgerò che l’estate non basta ad esaudire la fame di vita allora mi farò silenzio per ascoltare ancora il vento e la tua voce che brilla su di me.

FIAMMETTA CAMPIONE ROMA

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ED È GIÀ NATALE Dicembre si fa triste se l’amarezza brucia adagio, senza far rumore, come la neve che scende e non la senti, e sembra senza suoni il mondo. Intorno è quiete, e dentro me il frastuono stordisce e inebria. Pensieri che volano, a fiocchi, roteando si posano a morir così in un gelido silenzio, mentre fuori è Natale. E vorrei che dentro me scendesse e in un soffio la malinconia spazzasse che fosse d’amore e per amare, e per sognare. E un dono solo, uno soltanto che vale mille, vorrei trovare, serenità.

FRANCA MARIA CANFORA ROMA

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BABBO NATALE Il mio turno è di notte e il mio sacco è una botte con le renne scalpitanti porto doni ai sognanti. Nel mio abito tutto rosso son felice fino all'osso e le mie stelle sorridenti mi fan mille complimenti. Sono il babbo più famoso per me ogni bimbo è un dono prezioso.

VALENTINA CARINATO LORIA

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AMORE A quegli occhi che tanto amo e che luce dei miei occhi sono diventati ; a quella bocca che tanto ossigeno ha donato al mio cuore; a quelle mani che carezze ha regalato al mio viso; vita della mia vita che ha camminato al mio fianco per combattere ogni strale scagliatoci per rendere sempre più duro il nostro scudo a proteggerci dagli eventi. Anni passati a sostenerci a comprenderci ma soprattutto ad amarci. Grazie per essere stato il mio sostegno, per avere proteso le tue braccia verso le mie quando la vita si accaniva contro di noi. Le lacrime che ci hanno solcato il viso, grazie ai nostri figli e nipote, si sono tramutate in torrenti di gioia e amore, dono più grande la vita non ci ha potuto offrire e con loro viviamo il passare del tempo , sempre insieme. Grazie.

ALFREDO CARMINI ROMA

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SPERANZA Buongiorno amico crudele Buongiorno, sei con me da tanto tempo, sei parte del mio esistere e della mia speranza. Buongiorno, sei partito o sei tornato per continuare la tua presenza, il tuo tentativo di avere ciò ho di più personale. Buongiorno, sento la tua presenza ma non la tua voglia di vincere, perché questa battaglia sarà dura e crudele per tutti e due. Buongiorno Amico, mi hai fatto compagnia per tutti questi anni, anche se la tua Amicizia è interessata; ora vuoi il pagamento del biglietto per questo viaggio, ma farò di tutto per eludere il controllore. Buona notte Amico, chiudo gli occhi , ma ti terrò d’occhio come un cane da guardia che è pronto ad aggredire se si tenta di varcare la soglia della vita di chi ama. Buonanotte, a domani per un nuovo tentativo.

ALFREDO CARMINI ROMA

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PASSI Passi che fuggono, passi che lasciano la terra natia, le case, gli affetti. Lasciano la speranza di pace e di serenità. Quale speranza per chi vive avvilito dall'odio della vita, nel disastro della guerra? I passi disperati avanzano nel buio, nel buio della mente. Si cammina appesantiti dal fango e dal dolore, schiacciati dall'indifferenza del mondo che non vede, non aiuta e non vuole. I passi avanzano senza meta con la piccola speranza di trovare un confine aperto, trovare accoglienza e solidarietà.

ANNA CARRANO BRUNI CALCINAIA (PISA )

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NATALE Luci sfolgoranti per via annunciano il Natale. Verdi alberi con radici, strappati dalla terra, ornano strade e case, rutilanti di luci e decorazioni. Lunghe liste di regali e pacchi scelti e preparati con fiocchi e lustrini richiamano la festa. Intenso l'arrembaggio agli acquisti sovrabbondanti di cibo ed alimenti. E' Natale: bisogna, si deve... Gli zampognari, fedeli, scendono a valle per un “Evento che non c'è”. Tornano al Monte, al loro piccolo ed umile Presepe, dove trovano l'EVENTO che si compie.

ANNA CARRANO BRUNI CALCINAIA (PISA)

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SULLA SOMMITA’ DELLA COLLINA Oggi, appena giunto sulla sommità della collina, mi sono seduto tranquillo accanto al cielo. L’ho fatto con discrezione, con fare sommesso per non disturbare con la mia presenza quell’armonia che da sempre avevo immaginato. Al crepuscolo, nella calda sera di una primavera ormai inoltrata, hanno cominciato a volteggiare intorno a me, miliardi di puntini luminosi che si spegnevano in lontananza Sembravano le lucciole che da tempo non vedevo più. Non avevano un corpo, non avevano una forma definita; volavano nel vento tiepido della sera, cullandosi nello Zefiro di un maggio ormai al declino. Si rincorrevano in quegli spazi infiniti che sfocavano nel nulla, e sembravano cristalli di parole che volteggiavano senza sosta, per adornare una visione senza limiti, senza confini. Tutto intorno il tempo sembrava essersi fermato: finalmente. Poi all’improvviso ho sentito come un abbraccio caldo che mi stringeva e mi invitava a ritornare indietro, lungo quella strada che pensavo di aver percorso per l’ultima volta. Non ero ancora pronto per stare accanto a Te, non ero ancora pronto per contemplare il creato.

ROSARIO CASILLO SAN MINIATO –PIUna, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 33


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NON ERI ALTROVE Ti ho immaginato tante volte altrove, distante. Ho creduto qualche volta di averti smarrito per strada. Ma non era vero; anche se non sentivo più il respiro caldo che mi trasmetteva il tuo calore, la tua presenza viva. Per tanto tempo ho guardato al di là della collina, oltre la sommità dei miei pensieri più reconditi, ma scorgevo solo macerie, disseminate ovunque. E immaginavo un deserto infinito, difficile da attraversare. All’improvviso una luce, come spesso accade ha squarciato il buio e, di nuovo, la tua presenza si è rivelata. Allora io, piccolo uomo di questo tempo ho nuovamente confidato in Te, ho cercato la tua mano, per non perderti ancora una volta. Non eri altrove, eri qui tra noi, per donarci una speranza e caricarti fin sulla croce tutti i mali del mondo.

ROSARIO CASILLO SAN MINIATO – PI-

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LA NOTTE DELLA MADONNA Nessuno è senza notte, senza l'attimo che fa l'uomo. Notti d'amore di figli voluti, di paure, di inganni di figli impensati. Notti incantate di figli sognati. Notti inventate di figli fantasma. Notti di luna senza stella cometa Notti di Dio che crea ogni volto che vi mette il tocco di un naso all'insù di ricci capelli di gote rosate. Notti di Dio. Della notte, che gli vide creare bellezza, l'Eterno restò invaghito. Di Maria, la Vergine, innamorato. La notte della Madonna.

MARIA ANTONIETTA CASSARO PALERMO

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NON DI SOLO PANE VIVRÀ L'UOMO (Matteo ap. 4) Non di solo pane, solamente non di solo pane nutrirò la mia mente, non di solo pane nutrirò il mio corpo, certamente non il solo pane recherà sazio al mio spirito Perché la materia è quella forma sostanziale che muore ma l'anima e lo spirito sono quelle forze che si elevano, e si elevano talmente così in alto, che con un sol dito si può anche sfiorare il Divino Con l'infallibile regola del "volere potere". Ogni lacrima che cadrà dal volto di un bimbo innocente e da me raccolta, essa sarà come pillola di nutrimento per ogni mano non rifiutata e tesa verso me in segno di aiuto, e qui il nutrimento per il mio animo un animo assetato, di molto affamato ma non di solo pane! ad ogni grido verso il quale il mio cuore presterà orecchio un nuovo fiore spunterà nel mio giardino. Ah.. Il mio giardino! Di cosa è fatto? Di ortiche e di rovi o di rose e di cuori? Come il poeta che si strugge davanti ai suoi versi e così il pittore che dai suoi colori prende luce e coraggio ognuno di noi nel proprio giardino cosa annaffiamo? Fiori di mille colori o solamente l'ortaggio! Se nella storia il Divino ha sentenziato che l'uomo non vivrà di solo pane, perché si continua a inebriarci di solo vino? Mentre i molti gozzovigliano tra le trame della propria ragnatela fatta di agnosticismo e di ostentato egoismo rieccomi a camminare nel mio giardino e qui! che mi sento come un bambino sempre bisognoso dell'altro. Tra un fiore e un’ ortica verso quest'ultima tendo la mia mano e con vigore la sradico Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 36


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perché ho promesso a Dio e a me stesso che la mia vita non dipenderà dal solo pane, ma dal prossimo sempre più spesso, voluto e piantato in quel giardino da me, tanto amato!

TIZIANO ANGELO CASSARO SAN MINIATO – PI –

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LO STESSO PIANTO Andavano e venivano le stagioni in quella casa che odorava sempre dello stesso pianto. Altrove volavano le rondini un po' più in là del mio balcone. E m'affacciavo più che a veder l'alba a fissare il tramonto a credere che domani sarebbe stato migliore.

MARIA ANTONIETTA CASSARO PALERMO

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SE NON HAI PAURA Svuota il cielo se non hai paura. Svuotalo dai venti e dalle aurore dai nidi d'angeli e dallo strepito d'aquile Se non hai paura dell'oscurità e del gelo svuota il cielo dalle stelle dalla crosta azzurra dai rossi gerani del tramonto Svuotalo della mia caparbietà a sognare che ho lanciato su perché non si inquinasse sulla terra. Non si ammollasse Non si inflaccidisse Non si dissolvesse Svuotalo se non hai paura di me della mia preghiera.

MARIA ANTONIETTA CASSARO PALERMO

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NATALE DI SPERANZA Sono in ritardo e cammino di fretta lungo la strada che mi porta al lavoro. Sotto ai portici vicino alla strada ci sono persone sdraiate per terra… Chi ancora dorme chi si sta risvegliando chi già va raccogliendo quel suo resto di vita per andare ancora avanti. Con la testa persa con le tasche vuote fuori dalla normalità dell’ipocrisia quotidiana di un mondo che esclude che ti lascia ai margini. Sporchi e infreddoliti, vagano in cerca di cibo fra i rifiuti dei cassonetti o mendicando qualcosa. Poi tirano avanti fino a sera in cerca di un nuovo riparo se quello della notte prima fosse da altri occupato. Poi una nuova notte tribolata in compagnia di una bottiglia e, se va bene, di un cane fidato. Continuo a camminare ma il pensiero è fisso a questi sfortunati che, forse, in altri giorni erano ricchi e riveriti ma dalla vita poi sconfitti. Natale sta arrivando e chissà come lor lo passeranno. C’è chi farà bagordi con tacchino arrosto, pandoro o panettone e chi resterà solo senza gioia nel suo cuore e senza pane da mangiare. Il mondo è ben crudele ma almeno per Natale, con la benedizione di Francesco, speriamo sia migliore…

PATRIZIA CENCI BORGO VENETO SALETTO (PD) Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 40


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SOTTO UN CIELO DI STRACCI S'aggrappano lievi le sopite emozioni sugli inganni del cuore di sbiadite passioni. Sono attimi spogli consegnati al passato le memorie di un anno che tramonta impietoso. Corri verso l'immenso non fermarti a pensare giungi dritto alla meta senza troppo esitare. Tra la folla festante sei la mina vagante di chi cerca l'Amore sull'Altare del Cuore. Cerca sotto la pelle di chi guarda le stelle troverai la tua pace ascoltando chi tace. Sarò ancora con te che ti ostini a sognare nel tuo gelido inverno un futuro migliore. Delle nostre macerie ci faremo un castello sotto un cielo di stracci costruiremo il più bello!

LORENA CENTOFANTI SULMONA

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RICOMINCIAMO Punto e a capo ricominciamo pianterò un melograno Allungo il passo sul sentiero nubi nel cielo fumo nero Odore di pioggia nell’aria sarà una tempesta notturna Ma è ancora estate m’ insegue la speranza.

BURRASCA ESTIVA Piombaliberatutti dico tra me mentre colpisco con il palmo della mano un tronco rugoso Mi volto e ripercorro la strada a ritroso incontro il vento e la pioggia Lo so , è burrasca estiva, il sole tra poco s’affaccerà di nuovo

NADIA CHIAVERINI GHEZZANO- SAN GIULIANO TERME (PISA)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 42


Antologia di poesia contemporanea

A MIA FIGLIA Quando / le nostre strade si sono divise separate come rette parallele affiancate senza punto d’incontro Forse quando ogni giorno t’ accompagnavo senza tenerti per mano ti sfioravo per lasciarti libera e sola / perché tu fossi padrona della tua vita infinita come io l’avrei voluta in eredità senza cura sfrangiata

te l’ho lasciata

perché non ti sentissi mai sola ma padrona dell’ esistenza navigante nella tempesta.

NADIA CHIAVERINI GHEZZANO- SAN GIULIANO TERME (PISA)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 43


Antologia di poesia contemporanea

ANIMA IN CAMMINO A capo chino, vado in cerca di te in un perpetuo cammino che non transita solo verso il Natale ma che continua il suo percorso nel tempo alla ricerca di ciò che reputo amore e fede che spesso interseca il suo percorso con sofferenza e dolore. Come anima in cammino percorro questi porticati che tanto mi sono cari, è qui che mi vidi sposo, è qui che mi vidi padre è qui che pace sempre ritrovo nella rinnovata fede. Immenso e incantevole è questo Presepe realizzato da mani certe e sicure che molto hanno di te, e tanto danno di sé. Se tanta beltà ha un senso è perché ognuno di noi si affaccia alla vita con l’animo del giusto e nel cuore quel Credo che ci differenzia fra anime in cammino e la sopraggiunta certezza di avere finalmente trovato in te pace e amore.

SAVERIO CHITI SAN MINIATO - PISA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 44


Antologia di poesia contemporanea

LA MIA COMETA È notte, aspettavo una cometa e invece arrivi tu, la tua coda è comunque di fuoco così come è tanto il rumore che invece non avrei pensato di sentire… Una luce, alta, nel cielo contavo fosse più logica da vedere e non questo bagliore nello scoppio al suolo. Angeli, ora sì, adesso ci sono sono i bimbi caduti con l’esplosione di quel pensavamo fosse una cometa nel cielo di Natale ma che invece è solo un ordigno sganciato da chi non ha e non avrà mai fede. Ho preparato il mio Presepe con la mia cometa in un angolo della stanza, quella più isolata e buia dove il dolore della perdita supera di gran lunga la gioia della tua nuova nascita in questa vita così tragicamente vera in ogni recesso della terra, anche dove il frastuono della guerra crea scie in questo cielo sgomento, dove non vi sono canti di giubilo, ma solo grida di terrore. È notte, in attesa della Santa Cometa sta la mia anima in pena per ogni Angelo vinto dall’ipocrisia di chi genera paura, sebbene il cuore, il mio cuore è per te che sei vita fede e amore.

SAVERIO CHITI SAN MINIATO – PISA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 45


Antologia di poesia contemporanea

HO FATTO L'AMORE CON I TUOI OCCHI Questa mattina ho aperto un libro, quello che ti avevo prestato e ho fatto l'amore con i tuoi occhi. Il ricordo innaffia le mie ciglia ma è soltanto la saliva del vento, non è la pioggia, fosse almeno un temporale, un nubifragio. Sto appartato fra le tue braccia, era così, sarà così per sempre... e non ti sento .

QUELLO CHE TI DIREI SE TU ESISTESSI DAVVERO - Verresti a liberarmi? - Mi chiedesti un giorno - a liberarmi dalle mie manie, dalle mie debolezze ma non hai catene, amore mio, soltanto un vuoto d'acqua negli occhi e dune di sabbia nella voce e non piangi se non per te stessa Non bastonerò il tempo per te, mia inutile gioia non darò in pasto ai defunti il mio corpo per te, non scenderò neppure negli inferi a cercarti. Vi è già un inferno qui sulla terra che si chiama assenza e tu ci sguazzi dentro e io non so più che fare. Ecco cosa ti direi se tu esistessi davvero

DA LA RACCOLTA: L'EROISMO DELLE API

ANTONIO CIMINIERA RIVA PRESSO CHIERI (TO)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 46


Antologia di poesia contemporanea

SAVONA FERMATA INTERMEDIA Il treno si arrestò ci fu un vuoto d’aria in quel sussulto. - Non ti vedo! Parlami ti prego regalami un'alba con gli occhi verdi e un sorriso platino. - Sei giovane - le gridai e poi più nulla. Chiusi gli occhi. Non fui la tua cetra la nota più alta fu un presente in controvoce. Ci conquistò il mare e venerammo un’onda audace. Non ci bagnò i piedi ma trascinò al largo i nostri silenzi.

DA LA RACCOLTA: L'EROISMO DELLE API

ANTONIO CIMINIERA – RIVA PRESSO CHIERI (TO)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 47


Antologia di poesia contemporanea

NON AVRAI ALTRO DIO “Non avrai altro Dio all’infuori di me” Sulla pietra, in quel tempo, fu scritto. Così anche oggi. Un Dio nuovo governa la terra. Sacrifici si fanno in suo onore. La vita di uomini e piante A lui, in dono, viene offerta. Per lui la terra si sacrifica, Per lui si violenta. Con occhi accecati Da questo idolo d’oro L’uomo non vede l’altro uomo. L’uomo non vede il disastro Del Dio Denaro Il Grande Sovrano crudele che Insaziabile, chiede sacrifici umani. E quando tutto sarà divorato, Crollato, sparito, chissà se l’uomo Troverà il suo piccolo Dio Nascosto nel fondo del cuore.

ANNA COLUCCIO CASCINA (PI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 48


Antologia di poesia contemporanea

IL NATALE CHE VORREI Il Natale che vorrei è un giorno di paure sventate, un giorno di pallottole spuntate. Il Natale che vorrei è un giorno di femminicidi mancati e di stalkers arrestati. Il Natale che vorrei è un giorno senza povertà, un giorno di vera umanità. Il Natale che vorrei è un giorno di bambini sorridenti, di bambini mai di fame tremanti. Il Natale che vorrei è un giorno di conflitti abortiti, un giorno di “falchi” azzittiti. Il Natale che vorrei è un giorno di stipendi pagati, di feriti e di malati risanati. Il Natale che vorrei è un giorno senza incidenti mortali, un giorno senza catastrofi naturali. Il Natale che vorrei è un giorno di politici assennati e di governanti non pregiudicati. Il Natale che vorrei è un giorno senza bugie e furbizie, senza frivole malizie. Il Natale che vorrei è un giorno senza stupide parole dette solo per ingannare il cuore. Il Natale che vorrei è un giorno che non sia solo uno e valga per tutti gli altri senza escludere nessuno. Questo è il Natale che vorrei…

MATTEO COTUGNO MODENA Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 49


Antologia di poesia contemporanea

DOMANI Questa vita non guarda in faccia, che io vinca o perda, questa battaglia l'ho già vinta. Oggi vorrei che fosse già domani, oggi la mia speranza,guarda oltre confine. Domani,quindi avanti. Arriverà la fine, ma non lo sarà mai, arriverà la fine, ma non lo sarà se, penserai che un domani inizia anche per te. Domani, senza rimpianti Domani, senza rancori. Arriverà, ne sono sicura.

SAMANTHA D'ANNUNZIO VASTO (CHIETI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 50


Antologia di poesia contemporanea

ESSENZIALE AMORE Un poco discosto dal crescere varca splendori e oblii disperato e ha il solo valore d’essere vivo. Ma come è obliquo questo mondo, come la comune nudità è solo un vagito che al cospetto del freddo implora tepore, nutrimento, certezze. Ed è un semplice abbraccio.

ANTONIO D’AURIA LIVORNO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 51


Antologia di poesia contemporanea

VESTITI DI SORRISI Ha il sapore del tempo andato quell'ombra sulle soglie degli occhi. Tra le paure perdute hai ritrovato il coraggio di un'alba nuova che s'allunga, timida e vibrante, sin sulle tue labbra ed entra dentro te, tra i ricordi e i desideri, per abitarci per sempre.

COME IL MARE A PRIMAVERA Onda su sponda racconta il vento ogni parola raccolta muta nel tempo lento, lungo un battito di ciglia tra la meraviglia d'un sospiro e l'emozione d'un ricordo. È il ciclo della vita che abbraccia ogni cosa diluendo ogni lacrima che evaporerà in speranza. Fermati lì, sulla battigia a contar le orme che giocano con la risacca a rinascere ancora.

DONATO DE CATERINA GROTTAFERRATA – ROMA Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 52


Antologia di poesia contemporanea

NATIVITA’ A Te che ancora torni bambino per solcare il sentiero della distratta umanità, a te che ci doni una stella tra tutte la più bella per non farci più smarrire e ancora nel freddo torni a soffrire dinanzi al mondo Indifferente, a te che ci doni una Madre un canto, una preghiera e mai ti stanchi di tornar bambino a te apro il mio cuore Gesù Bambino.

SANDRA DE FELICE PESCARA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 53


Antologia di poesia contemporanea

BUON NATALE Son così lontane le stelle dalla terra! Lassù, brilla indifferente Orione mentre qui son lampi di guerra tra miserie, pazzia e confusione. Tra pochi giorni è Natale teniamoci stretti stretti al cuore che né invidia, né odio, né rancore possano infiltrarsi e farci male. Auguro a tutti un Natale inebriante non come cerotto di morfina sul dolore ma gioia vera sempre, viva, appagante, come un bacio che cattura il cuore.

IL MIO NATALE In questa notte attesa metto insieme la tristezza ne faccio miracolo di paglia per una culla ancora vuota. Libero la mente oppressa dei miei pensieri stanchi faccio polvere di stelle e accenderò un bel sogno. Getterò rancori e indifferenze vestirò ancora amore perché il giorno del Signore sia anche il mio Natale.

ASSUNTA DE MAGLIE CINGOLI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 54


Antologia di poesia contemporanea

SI SENTE IL NATALE Nell’aria già si sente il Natale, la sera si accende di luci e colori, io alla finestra, non ho voglia di fare, ma c’è tanta vita nel mondo là fuori. E’ bella questa notte, odo anche i tordi, son come presepi i paesini lontani, ma gli occhi si perdono in vivi ricordi. Fa tanto freddo, ho gelate le mani. “Porta gioia il Natale”, da sempre si dice. Sui vetri appannati disegno un sorriso, propongo a me stessa “devi esser felice”, ma qualcosa di caldo sta rigando il mio viso.

ASSUNTA DE MAGLIE CINGOLI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 55


Antologia di poesia contemporanea

INCANTO DI NATALE Un profumo di dolci natalizi si spande profumando l’aria nella fitta nebbia di un dicembre freddoloso. Scoppietta allegramente il fuoco nel camino, rivestito di lustri e di paillettes, mentre un piccolo alberello, addobbato a festa rallegra coi canti di Natale il sorriso del risveglio mattutino. Gesù s’avvicina silenzioso e accende in ogni cuore la voglia d’amare. Fanno festa le luci colorate accanto al focolare, regalando al cuore la magia del sorriso e la voglia di sperare. È un Natale di pace, di luce, di colori. Una dolce musica sale da ogni dove. Per far nascere davvero - Gesù nel nostro cuore.

NATALINA DI LEGGE ROTELLO (CB)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 56


Antologia di poesia contemporanea

LA TUA UTILE ESIGENZA La chiamavi esigenza di scappare da quelle luci colorate il profumo di zucchero e le iniezioni di miele. Volevi addormentarti senza vedere i sorrisi delle persone per quei pochi giorni di gioia che la vita regalava loro. Non credevi e forse non credi ancora. Se guardi il mare oggi gonfio di disperazione e plastica colorata, comprendo il tuo blasfemo pensare di quei giorni, ma oggi che l’oro giallo ha ricoperto la tua vita, tu sei scappato veramente e sono io che non comprendo questo tuo leggero dimenticare il sapore e il profumo di quei giorni.

MANUELE DREINI SAN MINIATO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 57


Antologia di poesia contemporanea

TORNA IL NATALE Una poesia per Natale quante ne ho compilate con accortezza, con amore, oggi ancora direi come ieri. Il messaggio della Natalità non trova spazio tra la gente, guerre in ogni angolo della terra violenza, sopraffazione, oppressione C'è l'elemosina per sentirsi in pace ma il giorno dopo l'amore ha il qui giace, Una poesia per il Natale un'appello all'umana(?) gente. Voler raccontare una storia esclusivamente d'amore che da tempo, però, ormai immemore viene rifiutato dal potere. Il potere dell'odio, fame e delitti infami. per conservare il possesso dell'uomo sull'uomo, un benessere mostruoso, figlio dell'orrore. Ma il poeta non si stanca dell''amore il poeta sa, che l'onestà può vincere e voi, vili amanti del danaro non lo piegherete al vostro imperio egli sul presepe metterà un bambinello nero.

GERARDO ESPOSITO SANTA MARIA A MONTE – PI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 58


Antologia di poesia contemporanea

ACCESA É buio stasera, una nera coltre copre quest'anima inquieta. È l'ora che giunge Morfeo, ma sensi e desii e ansie, non accennano a seguirlo. Pensieri, aspettative, emozioni, in un silenzio assordante, sulla giostra della vita. Stavolta non restano al buio, ecco la magia del Natale: accende i sogni in sospeso.

AD OCCHI CHIUSI Eccolo il sorriso che amo, genuino-improvviso-innocente. Impagabile e preziosa, l'espressione del volto. Quel giorno ho scritto una letterina a Babbo Natale. Non ho chiesto giochi né dolci, solo Amore per papà e mamma. Niente più litigi, né urla, né pianti, né percosse. Camuffare non serve, non esistono segreti per il cuore. Imbucata la letterina, mi assale una grande pace e un immenso sorriso. Arrivo a casa, il mio sogno è realtà: mamma e papà abbracciati. Mi guardano con Amore, chiudo gli occhi: è il regalo di Natale più bello di sempre. PAOLA FERLA BIBLIS – GERMANIA Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 59


Antologia di poesia contemporanea

I COLORI RITROVATI Provo, almeno per una volta, a ritrovare i veri colori. Qualcuno, tempo fa, li ha miscelati al nero. Una confusione di toni, bui-opachi-senza voce. In un tempo in cui, il silenzio detta legge. Adesso trovo tinte lievi, con l'aiuto di due mani capaci. Viene fuori, per primo, il verde di un'immensa speranza. Segue il bianco, il candore della neve, del pulito. Giunge il rosa, non più lo stesso, niente illusioni, ma emozioni. Arriva il rosso, non delle ferite, ma l'Amore-la passione-la follia. Trovo infine l'azzurro, che dipinge il cielo- il mare- l'infinito. Domani cerco ancora, sono tanti i colori del mondo. Ai toni della vita non rinuncio, sono sacri...Vanno rispettati!!!

PAOLA FERLA BIBLIS – GERMANIA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 60


Antologia di poesia contemporanea

ARRAMPICATA AL CIELO. Solo da te oh mia terra, prenderò la forza, per difender il cuore dalle tempeste in corsa. Solo dei tuoi alberi, afferrerò le radici, per ancorarmi contro le bufere, aver giorni felici. Resisterò alle brutali forze funeste, arginerò i fiumi, mi opporrò alle tempeste. Dragherò la terra, dell’amore ignorato, un'esistenza in guerra, combattuta d’un fiato. Lo consumerò di gioia ,con la mia risolutezza, canterò per lui, melodie, con tenerezza. E quando stanche ,saranno, le membra mie consunte, coglierò fiori, nei campi pieni di giunche. Poserò lo sguardo sulla amata terra e in quell'istante ,non ci sarà alcuna guerra. Guarderò con gli occhi, colmi di rimpianto, la vita fuggir via, nel nulla che mi è accanto. Troverò lo slancio di inginocchiarmi a pregare, colma di quel pianto che non seppi arginare. Con il cuore non più affranto, protetto nel suo velo, annullerò il rimpianto, dì questa vita poiché sarò, arrampicata al Cielo.

SABRINA FIAMMA CAPENA (RM)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 61


Antologia di poesia contemporanea

CERTI GIORNI Certi giorni ci chiudiamo in un bozzolo di indifferenza… Pensiamo solo a noi e, distaccati, sopravviviamo… Certi giorni ci esplode nel cuore un impeto d’amore verso il mondo, usciamo dal bozzolo e condividiamo… Una grande gioia ci invade, non ci sentiamo soli… E viviamo…

ANNA FIASCHI MARTI (PI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 62


Antologia di poesia contemporanea

IL “MIO” NATALE Natale di tanti anni fa… quando il ritmo del tempo era scandito dalle stagioni e tutto era lento… La famiglia raccolta al fuoco del camino con un presepe da nulla e un ramo di pino colto da mio padre nel boschetto vicino… Odore di resina e di mandarino… Magica atmosfera, attesa trepida e gioiosa: tutti ad aspettare quella nascita con emozione sincera… Natale di oggi… nel frenetico tempo dominato dalla pubblicità, dal denaro, dall’egoismo, dall’ apparenza e dal menefreghismo cerco di ricordare le sensazioni di tanto tempo fa… Allora promettevo di esser più buona, adesso spero che questa umanità, per sempre, ma per un giorno almeno, si astenga da tanta violenza e volgarità, capisca che non morte e crudeltà deve vincere, ma la vita, la gioia, la bontà del Natale, in questo Natale, il “mio Natale”.

ANNA FIASCHI MARTI (PI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 63


Antologia di poesia contemporanea

FRATELLI Ancora si ritorna intorno alla magia del presepe in questo scenario unico, coinvolgenti son le scene che raccontano la nascita del messaggero di fede. Ingiustizia e sofferenza ancor cavalcano la scena, in quest’oggi sperperone dove troppa disparità alberga matrigna nelle società e per gli ultimi non c’è vetrina. Come al mendicante sulla via che cerca un po’ di clemenza in quel suo girovagare assente, arrivi dall’animo il segnale e in tutti ritorni un pensiero duraturo solidale, fraterno e di speranza. Quel gesto puro d’amore per tutte le genti e tutte le fedi, in quell’interscambio di culture dove siano abbattuti gli steccati d’intolleranza verso il diverso ... in quell’integrazione di colori. Solo allora sarà un Natale di festa quella gioia contagiosa che ristora, darà speranza e gusto alla vita e bandirà la miseria dalle menti in quel raggio di luce e d’amore e il Presepe ... ci troverà fratelli-

GIANCARLO FIASCHI SAN DONATO- SAN MINIATO – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 64


Antologia di poesia contemporanea

GLI SDRAIATI Anche per loro è Natale imprigionati nel dramma del dolore, loro che vivono il mondo dal basso verso l'alto. Strana e crudele la vita quando ti appieda e non ti dà appello e ti lascia in quel limbo... senza poter ritornare nel mondo. Tu sei li come loro o madre come un oggetto delicato da curare, in quel mondo altere-fatto dove c'è impossibile entrare. Quanti sdraiati non son baciati dal sole sempre lì rinchiusi fra quelle pareti, squallide e lisce mura colorate vi tengono prigionieri dall'essenza di vita. Fuori c'è un prato verde da accarezzare con i piedi in quella corsa viva e salutare, fuori c'è un cielo terso bello da osservare uno spunto meraviglioso per poter cantare. Quanta solitudine ci coglie al varco, c'è chi va oltre la soglia senza tempo e chi resta in questo limbo come oggetto: atroce sentenza per far la penitenza. Anche per voi persone immobili sofferenti corpi nelle vostre piaghe... ci sarà quel suono di cornamusa a dir: È rinata ancor la vita! Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 65


Antologia di poesia contemporanea

Quante parole non mi hai più detto o madre e mi si stringe il petto, vederti sempre lì sofferente e tesa è un supplizio ... che non colora la vita.

GIANCARLO FIASCHI SAN DONATO- SAN MINIATO – PI-

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 66


Antologia di poesia contemporanea

SENZA NESSUN TESTIMONE. Nel travaglio di ogni giorno guardami natura mentre soffro, per quest'arida miseria di sentimento di questa società sorda al buonsenso, lei civettuola fa tante moine ma sperpera e ammorba senza pensare. Oggi la vita corre sul filo e quella baldanza tronfia d'inquinare non l'hai ancora persa uomo con poco sale, amala e rispettala solo questo vale, ma tu nel consumismo selvaggio imperterrito vuoi continuare a bruciare. Ascoltami viandante ramingo sul sentiero non tagliar la vita che alberga si' nel profondo, lascia tutto al suo posto e cura ogni rametto o vedrai il monte venire in paese e quando arriverà non si presenterà tanto affabile ... con le buone maniere. Preso in questo vortice che vede solo potere non aguzzi la vista e ti fai baciare dal sole, cerchi solo voce di lussuria e profumo d'illusione nella giostra della vita non è più tempo di offese: ormai la misura è colma e comincia a dar di-fuori aguzza l'ingegno e mettiti una mano al cuore... sei arrivato fino ai supplementari senza cambiare, ritorna umano e togli il piede dall'acceleratore o il botto sarà grosso, senza nessun testimone.

GIANCARLO FIASCHI SAN DONATO – SAN MINIATO – PI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 67


Antologia di poesia contemporanea

NON FARANNO CON NOI QUEST’ANNO IL NATALE Ogni cinque secondi l’Universo si espande per altre quaranta tre miglia dicono e in ogni cellula del nostro corpo avvengono mezzo milione di chimiche reazioni e cinquecento fulmini saettano nei cieli aperti e in rete viaggiano diciassette milioni di Email e altrettanti Videoclip e Website e Selfie Nel frattempo mentre tu leggi e io scrivo in quei cinque secondi vengono al mondo ventuno piccoli esseri umani metà dei quali in estrema squallida povertà E in quegli stessi brevi cinque secondi muoiono sulla Terra nove persone che non faranno con noi quest’anno il Natale.

VITTORIO FIORAVANTI LA SPEZIA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 68


Antologia di poesia contemporanea

SPINE IN SILENZIO Impossibile dormire in questa notte nero pece sdraiata sul dorso guardo il cielo l’aria va e viene in cerchi di luce. A scatti il cuore implora pace e adegua il suo ritmo ai battiti della pioggia. Vedo alti velieri navigare nel mare delle incertezze e mi giunge l’eco del vento nenia d’un dolore inconsolabile. Chiudo gli occhi fiduciosa aspetto il placare della tempesta sicura che la quiete della natura sarà cura per l’anima. Al soffio dell’alba sulla pelle tutto tace sotto timidi raggi di sole e ai bordi del silenzio le rose lottano con le spine dischiudendosi alla vita.

CINZIA GARGIULO GROTTAFERRATA – ROMA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 69


Antologia di poesia contemporanea

TESSUTO D’AMORE Sfilaccio le ore fili d’una tela sgranata cercando un senso all’esistenza. M’aggiro aliena in un mondo impazzito tra viali fioriti d’indifferenza. Sotto passi affrettati scricchiolano anime sofferenti rami secchi abbattuti dal vento Traccio le orme sulla scia di quegli urli muti e spezzando grovigli di solitudine scopro un senso regalando sorrisi. Con fili d’amore ritesso la tela del mio tempo ridonando valore ai giorni.

CINZIA GARGIULO GROTTAFERRATA- ROMA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 70


Antologia di poesia contemporanea

AMORE Scalzo viandante di sogni dispersi intingi il tuo inchiostro nel rosso cuore di papaveri in festa. Mistico riverbero di un’oasi nel deserto disseti il vestito di stelle che il cuore ricama per la sua nuda anima. Amore, che nasci fra le piume del sole.

FRANCESCA GHIRIBELLI PIOMBINO (LI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 71


Antologia di poesia contemporanea

MI PIACEREBBE Mi piacerebbe in serate come ieri poter uscire fuori ed immergersi nella nebbia. Sentire solo l'eco dei miei passi svelti risuonare secco per le strade deserte. Prendere le risa della gente all'uscita dei bar e portarle alle lattine di birra vuote deformi lasciate morire sui marciapiedi, per fargli compagnia. Seguire le ombre sui muri scappate furbe e annoiate dai propri assonnati padroni. Giocare un po’ con il destino e con loro, correre poi a perdifiato per sentirsi almeno una volta leoni.

MARIO GIORGINI EMPOLI (FI)

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 72


Antologia di poesia contemporanea

AL MIO RISVEGLIO (il tuo bacio) Fu immensa ed esplose una carezza sconosciuta che al buio mi chiamò ma più rara fu quella mano amica che rividi aperta, ma... per me fu solo un ciao. Identica alla dolce musica quando non va via e fluttua nella testa ma... di memoria poi restò la campana che di una nota sola suonò. È infine bello molto il gran giardino curato ed in fiore ma… invece mi sorprese la siepe che si vestì di solo verde e gialla ginestra. E’ spettacolo quel cielo che ci mostra le sue carte migliori al tramonto e in certe ore ma... struggente fu il piccolo lampo di sole la mattina che trafisse la finestra. La nebbia allora nella notte del suo mistero si fece vanto e grande fu il silenzio che mi zittì fuori dai ristoranti la sera tardi, ma... ancor più bello fu quel tuo bacio. Il mattino al mio risveglio.

MARIO GIORGINI EMPOLI (FI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 73


Antologia di poesia contemporanea

DELLA LEGGE CHE REGOLA IL MONDO Della legge che regola il mondo sei il motore che ne garantisce l’equilibrio. Oltre le follie di ogni uomo sulla terra sei la perenne perpetuazione di un ciclo. Sempre preservi nel tuo dinamico stato la bellezza di ogni essere vivente...ma noi... che facciamo della tua presenza? A chi affidiamo il potere più grande? A quali bisogni e a quanti falsi idoli leghiamo ancora la nostra felicità? Purifica Spirito Consolatore e plasma la vita di vita nuova. Che dolce sia il piede che poggia sul terreno e rispettoso di ogni tua sacra presenza. Di tutto il tuo tutto... il contrario di tutto. Insegnaci ancora il potere di un altro volere. Amore di forza di grazia infinita. Parola di vita essenza gradita unisci l’uomo a suo fratello che l’insieme è già più bello. Se non c’è razza e non c’è stato è tutto e solo un bel creato. Noi siam tralci e tu la vite... cosa sono le ferite? Perdonare la grettezza la mancanza di saggezza. Redenzione è l’occasione di una nuova dimensione Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 74


Antologia di poesia contemporanea

se coscienza di ogni vita si fa azione a te gradita noi potremmo trasformare e l’Amore ritrovare.

ROBERTA GRANDOTTO BASSANO DEL GRAPPA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 75


Antologia di poesia contemporanea

I FIUMI DEI PRESEPI Tutti i presepi che ci son nel mondo, da fiumi immaginari son percorsi; a volte son dipinti sullo sfondo, a volte fan pompare l’acqua a sorsi; nutrono un lago di stagnola tondo ove da verdi rane son rincorsi; or de’ mulini fan girar le ruote ove statuine all’opra son devote. Que’ fiumi hanno sorgenti forse ignote e non han mare pe’ sfociar l’estuario; hanno per meta fantasie remote che van ben oltre il piccolo scenario; s’incontrano “colà dove si puote ciò che si vuole” e dopo, all’incontrario, ritornano al presepe di partenza recando rinnovata provvidenza. I fiumi dei presepi, con pazienza, eroderanno queste quattro mura portando via macerie di violenza lavando dagli sguardi la paura; finché non resterà la sola essenza pacifica d’un mondo in miniatura tra verdi rane, fervide statuine e fiumi immaginari, senza fine.

ALESSIO GUARDINI SAN MINIATO –PI-

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 76


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NATALE IN AFGHANISTAN Kamp Arena, Herat, 24 dicembre Stasera tutte le stelle brillano in cielo, nell’angar sorge un piccolo altare, ed una mangiatoia di telo mimetico: un presepe da inventare, in questo paese lontano, con pezzi di elicottero militare, e terrecotte fatte a mano; sorridono i bambini afgani, ospiti al nostro cenone italiano, insieme a soldati spagnoli, e americani, un ufficiale compie numeri di magia, un altro visita i piccoli afghani, ogni visetto è una poesia, ed il pensiero corre a te, a nostra figlia, il cielo si tinge di malinconia, quanto mi manca la mia famiglia! E questi piccoli? Qual è il loro destino? Si impiglia una lacrima, tra le ciglia, accarezzo il volto di un bambino, vorrei aiutarli, tutti quanti! Si innalza la melodia di un violino, state ascoltando anche voi i canti natalizi? Ecco Astro del ciel in spagnolo… Vi sento vicine, in magici istanti.

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 77


Antologia di poesia contemporanea

Chiedo a Gesù Bambino di portarvi in volo Gioia, speranza, e tutto il mio amore, prego affinché su questo suolo Scenda la pace del Signore.

ANTONELLA IACOPONI CASCINA – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 78


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IL SORRISO Ecco un belato, richiamo lontano, un gregge mite, mansueto, i pastori si avvicinano piano, nel cielo, l'astro più luminoso:, una regale stella cometa, splendente annuncio di nuova vita; gioiscono l'asino, il bue, mentre donano tepore e amore, quanta bontà in un caldo respiro! Ridono gli angeli, seduti su cupole di luna, vegliano al calore delle stelle, avvolti in vesti di tulle e organza, con scarpe ricamate in nuvole,... nella capanna, il Bambino pare udirli, risponde alla loro risata, e batte le manine, contento, i genitori lo guardano e sorridono, son così dolci le creature di Dio!

ANTONELLA IACOPONI CASCINA – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 79


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SPERANZA Speranza meravigliosa. Sii donna, come hai sempre pensato di essere, non quella che si aspettano che tu sia. Sii felice e orgogliosa di Te, anche se a volte ti fanno sentire “fragile, delicata, inefficiente” e vogliono opprimere la tua voce. A volte ti sei sentita dire che i tuoi sogni, non possono avverarsi. Non ascoltare gli invidiosi. Tu, come tante altre prima di Te, hai la capacità di farti sentire. Hai il diritto di urlare i tuoi: NO. Di costruire i tuoi: SI. Di far valere i tuoi: SI. Di lottare per far rispettare i tuoi diritti e trovare ciò che ti appaga e lasciare il segno nel mondo. Non importa quando dovrai sperare e lottare, ma alla fine sarai vittoriosa. Perché Tu sei Meravigliosa.

PINA IANNACCI SAN MARTINO IN PENSILIS CAMPOBASSO Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 80


Antologia di poesia contemporanea

SUDARIO SPURIO La fonte è prosciugata da tempo sembra quasi che non sia mai esistita, intanto le iene cercano carcasse scomparse nella nebbia di un giorno mai nato. Vedere con l’occhio della mente significa dunque questo annullarsi tra i cisti di una spiaggia desolata? le parole non chiariscono i contorni di una tragedia mai scritta per essere vissuta. Si fa ancora un gran parlare di futuro, di tecnologie salvifiche, di elisir di lunga vita. si fa un gran parlare per non pensare. oggi all’ombra di questo cipresso estinto, trasudo lacrime per il sudario lacerato dei miei rimorsi vorticosi di bile rappresa tra le increspature della miriade di sguardi ipocriti di cui siamo fatti

MARCO INCARDONA FIRENZE

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 81


Antologia di poesia contemporanea

NON LE HO MERITATE ANCORA Non le ho meritate ancora Le dolci parole di quiete Che accarezzano le membra fino all'esplosione cosmica. Forse la radura dove questo accadrà certamente è dietro l'angolo. Non la vedo solo per la maledetta protervia del mio orgoglio. Per ora però, solo questo immenso tunnel fatto d'angoscia e inedia Una tenaglia d'acciaio che non lascia la presa a comando. Quanto è acre meritare l'oblio.

MARCO INCARDONA FIRENZE

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 82


Antologia di poesia contemporanea

MADRE Ti vedo con il passo sempre più grave. Con lo sguardo rannicchiato nel silenzio, nella tua foresta di cose non dette, di emozioni non vissute per troppo amore. Ti sei spesa per noi figli ignavi, mai un lamento, mai un sussulto. Per noi non hai mai fatto valere la bilancia con cui tutto viene alla fine deposto in questo mondo fatto di conti in ordine. Quando ti intravedo avvolta nella tua solitudine che nessuno ha mai varcato, le tue mani sembrano invocare una carezza, un gesto di comprensione e dolcezza, quasi un sibilo che si insinua nel filare rapido degli anni, di un'infanzia che ti è stata negata. Essere figlio non significa risarcire il dolore antico dei tuoi anni. Questo è un senso che non ho potuto ribaltare in azioni cristalline. Forse era un'altra la sfida da declinare nello strepitio dei gesti quotidiani, ma tu non hai mai chiesto niente, non mi hai mai aiutato a capirti, a metterti al centro della mia esistenza. Quanto è difficile comprendere ora! Ora che è tutto immerso di polvere e di colpe! Ora che la tenaglia della vita mi stritola con la forza impietosa dei miei errori, nella penombra della tua presenza silenziosa, scorgo prepotente l'angoscia della tua futura assenza. Scorgo solo il dramma di cominciare a vivere una vita senza di te. Quanto vorrei intrappolarmi, in questo giorno di pioggia e lacrime, nell'odore avvolgente delle pizzette che ci facevi allora, ascoltando la radio in sottofondo, Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 83


Antologia di poesia contemporanea

mentre giocavo come un bambino, quando ero solo un bambino e le colpe non inondavano ancora il fiume in piena della memoria.

MARCO INCARDONA FIRENZE

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 84


Antologia di poesia contemporanea

UNA COMETA Una cometa ad indicar la rotta dove la croce nasce un’altra volta.

MARIA TERESA INFANTE SAN SEVERO (FG)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 85


Antologia di poesia contemporanea

RINASCERE Ho bevuto per anni da una scodella sorso a sorso la vita. Ora intingo le dita in pensieri di pane che diventino carne ed infuochino il sangue ma l’inverno è alle porte poi arriva Natale col suo carro di scorte per i buoni ed i folli. Ogni tanto conviene se sei fuori di testa tutto è in ordine dentro differenzi dal vetro tutto ciò che scintilla accatasti giornate poi le getti alle spalle. E che pace t’invade se s’accampa la quiete, tra capanne e comete il bambino rinasce e anche tu torni in fasce somigliando ad un’altra. La magia di un Natale!

MARIA TERESA INFANTE SAN SEVERO (FG)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 86


Antologia di poesia contemporanea

SPERANZA Lei non c’era mentre esplodeva il cielo su New York dal pugno aperto l’ira si scagliò e vide il mare diventar di morte così lei disertò e una ad una terre visitò, perché non si dicesse non avesse cuore e che il suo nome fosse un’illusione. Tra le macerie di Kabul attese piogge a spegnere il dolore per scivolar dagli occhi in una pozza per far di fame la dimenticanza il giorno appresso, come fosse niente il sole si distese ad occidente e cancellò del pianto la sua acqua scambiando per giardini la granaglia. Del suo sguardo più non v’è la traccia sotto le bombe dove il sangue è fiume del suo canto prive son le chiese e le moschee hanno le porte chiuse. Un bimbo che rovista tra la vita indifferente mastica popcorn due bocche che si vendono promesse incollano alle labbra francobolli che tanto partiranno fra tre giorni. E lei non c’era ma avremo pace solo dove impera con la sua veste a sventolar sui tetti tra una manciata di carboni ardenti.

MARIA TERESA INFANTE SAN SEVERO (FG) Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 87


Antologia di poesia contemporanea

ARTISTI Ombre nascoste fuggono la notte, mentre incalza il mattino con i leggeri colori dell’alba. Siamo qui ad aspettare che un nuovo giorno si elevi come altare sulle nostre angosce. I discorsi si accendono di mille pensieri e non ci accorgiamo che il tempo consuma le nostre ossa ed i versi si perdono in mute immagini di pianto.

FRANCESCO INNELLA BATTIPAGLIA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 88


Antologia di poesia contemporanea

NEL SILENZIO DEL PINO C'è il silenzio tra i rami del pino inchinato sull'abisso di questo Mondo, pendente tristezza tra catene di luci sfavillanti tra luminarie di stupidi negozi. Lacrima e sorriso - eterna battaglia tra il bene e il male in ogni Dove, la mancanza di Tutto nel lusso del Nulla, la pozzanghera di fango dell'indifferenza. Dove sei, Cuore? Ti hanno appeso sull'albero in festa - un orfano scaraventato lontano dal bosco, ti hanno spezzato come un panforte ma senza condividerlo col povero prossimo.

Angoscia e gioia, vita e morte, la redenzione attesa degli umani peccati, le spine dell'abete appassito in fretta denudato di addobbi e di umano affetto. È rimasto soltanto il ritornello della vecchia canzone di Cremonese: "A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai: (...) riprendere a sognare (...)"

IZABELLA TERESA KOSTKA MILANO Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 89


Antologia di poesia contemporanea

FARE ANIMA Fare anima radicarla controvento dall'essenza della buona terra grembo che accoglie morte limpida. Farsi anima per spingere stelo e foglie verso la luce ed esplodere in fiori rossi d'ibisco.

LUCIA LASCIALFARI FIRENZE

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 90


Antologia di poesia contemporanea

IL MIO NATALE Luci adornano colorate alternano scintille niente però in confronto ai fuochi d'artificio che ho in cuore. Natale scaturisce cognizione confido di esserne all'altezza. Sono da poco obbligata a vivere. E avrei dovuto essere paga anziché che dolente. E' questo il dono giunto per Natale, fa paura, esser nata oggi come il Cristo, non avere panni neanche pane. Le luci mi consegnano alla gioia comete verso tonfi al cuore. Verranno i pastori e magi recando doni dubbi e disinganni ma stasera ho in cuore tante luci da illuminare un cielo senza stelle.

LUCIA LASCIALFARI FIRENZE

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 91


Antologia di poesia contemporanea

MIGRAZIONI Adagio nel tiepido cielo si volge volo di migratori al sud d'africa terra. Puntano dritte le ali ancestrali viandanti pungono i nembi e conducono sogni in stormi geometrici. Puntuali e solenni incontro a quel loro viaggio uomini migrano in mare.

LUCIA LASCIALFARI FIRENZE

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 92


Antologia di poesia contemporanea

DIO Ti amo e ti rinnego eppur ti penso. Ti vedo nella luce del giorno nel silenzio della notte nell'emozione del pianto nella gioia del riso e nella sosta della vita aspetto che la tua essenza mi inebri.

BRUNO LOTTI FUCECCHIO (FI)

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 93


Antologia di poesia contemporanea

FLASHBACK Il sole rompe il cielo nero e mi acceca con il suo bagliore. Nella mente immagini sparse come nubi. Sento il frangere dell'onda sugli scogli, il mare è increspato dal flusso del vento e gli occhi accarezzano la forza indomita delle onde che trascinano i miei pensieri. La sabbia è liscia sotto i miei piedi. Le folate trasportano i ricordi, assidui come il lamento dei gabbiani. Sento la tua voce e vorrei che tu mi chiamassi come facevi una volta. Eco di una voce chiusa nella mente, che ora non sento più.

BRUNO LOTTI FUCECCHIO (FI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 94


Antologia di poesia contemporanea

FERMA L'ATTIMO Ferma l'istante nella tua mente e rendilo eterno. Osserva i volti delle persone che incontri e impossessatene. Ascolta il silenzio della tua anima. Un soffio di vento un raggio di sole uno sguardo un profumo che viene da lontano, l'emozione della bellezza, respira tutto e cammina. Cammina per la strada ora, non domani. Ferma l'attimo oggi, domani non ci sarà più, come te. Come la tua vita. BRUNO LOTTI FUCECCHIO (FI) Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 95


Antologia di poesia contemporanea

UN ALTRO NATALE NEL CUORE Mi penetra quella luce intensa che assorbe l'anima mia, l'ho rubata a quella cometa, posta tra le chiome delle palme in quella terra lontana tra altalenanti dune e deserto rosso. Nel cuore ha soffiato calde speranze, sorvolando grovigli di filo spinato, barconi di sogni, sudore e fatica, ha fatto a gara con l'arcobaleno per arrivare in tempo, è scivolata fino alle radici degli alberi per abbracciare la Madre Terra, i suoi figli, per abbracciare me. L'ho tanto aspettata, ora è qui a suggellare quel mio intimo incanto, quel desio d'Amore che l' umanità brama tra profumi di pino e tremuli rami di ulivo.

ROSELLA LUBRANO MELAZZO ( AL )

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 96


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ANCORA, NON ESSERE Guardi nell’attesa di realizzare Il sogno della speranza quella individuale, quella dei popoli quella delle nazioni che soffrono la povertà l’economia della speranza muove i mondi li muove nelle anime, li muove nella finanza vampira. Il primo sbarco l’ho visto in compagnia del silenzio sul molo approdarono angosce e traumi tantissimi nominavano le speranze nella lingua della culla tantissimi usavano suoni che frantumavano le sillabe uno sguardo un gesto narravano un senso il vuoto improvviso ti consegnava ad un’oltranza di sguardo. La parola dice che non si può pronunciare l’abisso che non s’incontrano le geografie, che non si attraversano i ponti sta cambiando tutto e tu attendi e guardi tutto è già cambiato mentre tu guardi e attendi e volgi gli occhi al cielo stupito del chiarore che attende ancora, non essere mentre abiti la vita.

OMBRETTA MARIOTTI CASCINA – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 97


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BUON NATALE Scissi d'albor nascente raggi a penetrar mattino d'un giorno ch’è Natale di quel Gesù bambino d'un tempo primordiale ad oggi ancor la festa sente orgoglio che d'umano attende carità dal Dio ch'è nascente... umile fu quel greppio paglia d'una stalla abbandonata una mangiatoia tutta rovinata travi e tarli alle pareti, un cappio, l'ombra di un futuro che ripaga la gente, il credo e l'anima santificata d'un culto raro al figlio suo più caro permise il sacrificio, il dono, la parola, quella carità divina ridotta a mera mercanzia i popoli il festeggiar Natale lo spendono in vetrina.

PASQUALE MARTINO PALIANO- FR

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 98


Antologia di poesia contemporanea

LE FESTE COMANDATE E adesso arriveran palle e strombazzi a santificare le feste comandate scarnificando di dente e di coltello i bancomat, i porci e le cassiere disposte in bella vista mare e monti in madornali centri commerciali che abbagliano di offerte sodomite solo per te inaudite meraviglie atroci nell'eterno lampeggiare in notti che s'arrestano le renne folli e ubriache rasenti la molestia ammanettate le zampe sulla groppa.

ROBERTO MARZANO LAVAGNA (GE)

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 99


Antologia di poesia contemporanea

NATALE Natale, è festa per donar sollievo a chi è solo, a chi è rimasto nella solitudine senza più la presenza dei cari. Pur essendo in compagnia il pensiero giunge veloce alle persone che non sono più quaggiù. Canti di gloria, illuminati da luci festose, raggiungono ogni cuore che in preghiera accoglie il Bambino Gesù. Tra le mani un dono nuovo di pace e bene da offrire al fratello. Il Natale sarà più bello. Ognuno faccia di sé stesso dono che è quello più prezioso dare la mano, un sorriso, una parola buona che rinsalda e rinnova i legami del cuore È Natale anche lassù per tutti buona festa con Gesù.

ELISA MASCIA SAN GIULIANO DI PUGLIA (CB)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 100


Antologia di poesia contemporanea

PRESEPE A BARDI Rintocchi cerco nella mente. S’allargano nella valle a raggiungere Anche l’ultima casa nel bosco. Rubrica quotidiana di feste, gioie e dolori. Rintocchi cerco nella mente Di un ultimo Natale di neve. Silenzio nella penombra della chiesa E un bacio leggero sulla manina del Bimbo. Mi ha sorriso, ne sono sicura Augurio per il mio prossimo altrove. Non facevo progetti o forse sì, inconsciamente Per timore di vederli sfumare. Ho lasciato là, la mia fanciullezza Nascosta fra mura del grande maniero Che nessuno, possa turbarla. Ascolto rintocchi, in questo Natale E quel dolce sorriso del Bimbo Ancora il cuore riscalda.

VALENTINA SELENE MEDICI NOCETO - PARMA-

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 101


Antologia di poesia contemporanea

OCCHI BENDATI Adiacente all’entrata della rosticceria: faccia ambrata, aria dignitosa. Si confonde con lo stipite di legno scuro, della porta. Attesa passiva carica di contenuta rassegnazione. Senza chiedere, attende. -Forse la stilla di umanità che stenta ad arrivare?La gente entra ed esce senza notarlo. -Come si può- si ripete Chiara mentre osserva dal vetro semiaperto dell’auto in sosta. -Come si può, ostentare questa indifferenza di marmo. Nella rosticceria strapiena, si sfornano miriadi di polli arrosto e pasta intrisa di salsa béchamel che di nausea la inonda. La dignità millenaria, scolpita sui lineamenti di quel volto, fa riflettere chi non ha timore di guardare. Scende dall’auto. Un saluto, un sorriso. -No, non sei trasparente ragazzoUn piccolo aiuto nella mano schiva. Un sorriso, largo come il sole della sua terra scaccia il burian, che infuria sul suo collo. Quando dagli occhi l’umanità evapora e l’indifferenza incenerisce il corpo dell’altro. La cecità è alibi che ingrassa il nostro ego. L’IO in sovrappeso è tsunami che ci sommerge. Indifferenti osserviamo la nostra umanità spirare. Continuiamo a nuotare in questo mare di solitudine. Ignari di recarci danno, evitiamo l’altro, privandoci anche del dono di un sorriso.

SERENELLA MENICHETTI CASCINA – PI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 102


Antologia di poesia contemporanea

AMICA LONTANA Amica mia lontana di quella terra americana Quanti ricordi dolci di piccole cose gradite, odore di libri e colorate matite sapore di papaia e di mango che con nostalgia rimpiango. Giocavamo spesso a “monopolio” tu vincevi sempre, e con orgoglio mi dicevi: “Non ci sai fare!” e ti mettevi a ridere e cantare... Amica mia lontana siamo diventate anziane non ci siamo viste più da tanti anni ma anche se piene di malanni non dimentichiamo mai che la nostra vecchia amicizia ormai ci accompagnerà fino alla fine di questo cammino pieno di spine...

FRANCA MERIGHI TORRICELLA SICURA – TERAMO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 103


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NOTTE SANTA E’ nato un Re in una stalla, è nato povero e senza culla, Che regno strano: senza uno scettro senza corona, senza un nonnulla... Ma tutti vanno ad adorarlo, quel bimbo povero quel bimbo bello. E quella notte la Notte Santa un dolce agnello nacque per noi e a tutti incanta... Mentre un presepe ricorda il giorno di quella notte, del Suo ritorno, accanto al fuoco io rievoco...

FRANCA MERIGHI TORRICELLA SICURA – TERAMO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 104


Antologia di poesia contemporanea

POESIA D’AMORE Non esistono più quelle parole d’amore, che ti facevano tremar e venire il batticuore Bastava un sussurro di quella frase famosa “Ti amo, sei la mia vita vuoi esser la mia morosa?” Lei diventava rossa e non riusciva a parlare lui le prendeva la mano e la voleva baciare... “No per favore” diceva, “se mi vedono è la fine mio padre mi chiuderebbe a chiave con le galline!” “Ti voglio veder giorno e sera tu non mi fare soffrire vedrai, troveremo la maniera... Senza te, meglio morire!”

FRANCA MERIGHI TORRICELLA SICURA – TERAMO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 105


Antologia di poesia contemporanea

UNA SOLA VIA FRA TANTE STELLE. C'è un ramo in fiore che profuma di miele e ci son luci rosse e nere di legna che arde. La luna in cielo è uno spicchio chiaro, che indica la via. Una sola via fra tante stelle.

UNA SERA DOPO L’ALTRA. L’uomo vive in una casetta bianca, in riva al mare. Così ogni sera, finito il suo lavoro, può sedersi a guardare la linea dell’orizzonte, dove il cielo si unisce al mare, per cercare di vedere più in là. Capire se c’è, quello che sogna. E quello che sogna è meraviglioso. Una sera dopo l’altra. Mentre la donna indossa il suo vestito azzurro senza tempo. E sogna di confondersi con il mare e sogna di confondersi con il cielo. Nel punto preciso dove l’orizzonte, da sempre, li rende un‘unica cosa. E un giorno forse ci riuscirà. E sarà mare, e sarà cielo, immaginandosi danzante.

GEMMA CAROLINA MESSORI RIO MARINA (LIVORNO)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 106


Antologia di poesia contemporanea

IO NACQUI TRA I POVERI Nel ventre di mia madre scalciavo, ed essa dolcemente carezzava il suo puro pancino… A lei fui affidato dalla volontà di mio padre…Dio. E così nacqui; povero tra poveri, ma ricchi di tanto amore ed umanità. Vennero genti da ogni parte delle terre vicine; la notizia della mia nascita li aveva incuriositi... La mia dolce mamma vegliava sul mio sonno, ed intanto un gran calore si spargeva in quella grotta; a chi si domanderà da dove esso proveniva, potrei dare solo una risposta… dall'amore di Dio. Ed io nacqui tra poveri. Fu datomi il nome: Gesù Bambino.

MICELLI MARIA BRINDISI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 107


Antologia di poesia contemporanea

QUESTO SENSO DI TE. È questo senso di te che vorrei racchiudere in uno spazio sicuro lontano da insidie che potrebbero nuocergli così anche quando il mondo sembra fare a meno di noi e questo amore non basta a riempire l’aria disseminandola di leggeri piumini bianchi anche così vorrei trattenerlo tra queste nostre mani che non vogliono lasciarsi per paura di perdersi.

LUANA MINATO CAPOTERRA – CA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 108


Antologia di poesia contemporanea

UN MONDO DIVISO I bagliori in quell’orizzonte Si fanno sempre più accesi. I rumori sono sempre più intensi… Io sono piccolino, Come me si moltiplicano occhi di paura… Bocche che recitano, Alcune in silenzio, altre con voce di pianto, Tante con parole tremanti… Vorrei alzare la mia preghiera, Una supplica all’unico Dio …. Se mi ascolta! Una supplica agli uomini che sulla terra credono nella loro “Potenza”… Ma son troppo lontani. Mondo Cristiano Vi preparate ad un appuntamento che gioisce i vostri cuori, Che vi mette pace in una notte di canti e Gloria, Una madre… Una sorella… Una donna sarà la fonte Di un padre… di un fratello… di un uomo sordo o impotente. Nel nostro orizzonte di fuoco Giorni felici per una parte di un continente sconosciuto. Giorni di attesa per noi di una pace anelata… Di libertà… esseri umani… Abbiamo sete, abbiamo fame, Ma il cammino è ancora lungo per risvegliare l’animo dell’uomo? Ecco, io, Cristiano,mi rivolgo per un attimo Al fratello lontano che non parla la mia lingua, non cammina la mia strada ed il mio pensiero. Camminiamo paralleli Con orizzonti paralleli Abbiamo entrambi però sete, Abbiamo entrambi però fame, Ad ogni Natale accendiamo la luce della speranza, invocando la pace… Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 109


Antologia di poesia contemporanea

Forse è troppo flebile la voce? Forse chi sente lascia la sua forza Pesare sulla sua stessa debolezza? Gesù che di pietra Rimani immobile nel mio Presepe Per una volta sola Il miracolo fai, si, di tornare in questa vita…. Toccare il cuore di ognuno di noi nella Tua Grazia. Ricevere la luce che ci porta ad essere “umani” ….e quell’orizzonte brillare non di bombe, Ma finalmente la tranquilla e serena Pace. Saremo sempre per una notte bambini Risvegliandoci nel giorno donne e uomini di questa terra con un unico cielo.

4 Novembre 2019

VIVIANA MIRAGOLI ZISIMOPOULOU ATENE – GRECIA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 110


Antologia di poesia contemporanea

COME IL MATTINO DI UN GIORNO DI GRANDI IMPRESE Siate come l'erba profumata come il mattino di un giorno di grandi imprese, siate amorevoli, generosi, solidi, non tanto in quello che appare a tutti, se non è un sorriso per l'altro, ma piuttosto nell'invisibile, che sia come l'alba di un miracolo. Non fate del vostro calco un tribunale né che il vostro viso diventi il Sant'Uffizio, inginocchiatevi invece, sopra un filo d'erba. Siate uno specchio davanti alla Vita dell'altro, come l'atleta che fa il record del mondo. Portate nel mondo l'umanità di un sorriso, di un bacio, delle carezze, l'umanità delle ciglia. Siate lo stupore e la meraviglia. Fate tornare i miracoli.

VINCENZO MIRRA PISA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 111


Antologia di poesia contemporanea

A EMILY DICKINSON Ah, se potessi dichiararmi Alba, alla tua porta Allora mi presenterei vivo come un Sole Splendente come un’aurora di pesche; Sarei per Te: ali In te: uccello primitivo Su di Te batterei il fragore impetuoso delle onde che schiumano riccioli neri tra i miei capelli; Se solo potessi dichiararmi alba, alla tua porta salirebbe allora sfavillante il sole, sopra la spiaggia dorata, ardente, di una clessidra infinita.

VINCENZO MIRRA PISA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 112


Antologia di poesia contemporanea

SICILY N.3 – FONTANE BIANCHE Ecco il mare, io dico. Il mare che spalanca gli occhi, di azzurro, di turchino, di cobalto, di ogni blu del suo respiro d'acqua fino al ceruleo dell'orizzonte dove hanno casa i capodogli e si avvolge, di notte, il turbine delle stelle. Ecco il mare, io dico. Eccolo spumeggiare la sua rissosa bianca voluttuosa pace, d'onde che sussultano nelle sue vene, questo martirio di sale sulla pelle. Da qualche parte deve avere il suo cuore, forse è rinchiuso nella bocca muta dei pesci.

VINCENZO MIRRA PISA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 113


Antologia di poesia contemporanea

NELLA GROTTA Nel ventre della terra nasce un sogno che la speranza desta Luminosa una stella la gente invita a far festa La verità si manifesta Viene dal profondo una nuova luce a illuminare il mondo Nello sguardo puro di un bambino la scintilla del divino Accende nel cuore il desiderio di un eterno amore

MARINO MORETTI TUORO SUL TRASIMENO (PG)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 114


Antologia di poesia contemporanea

FIORE DI LOTO (A Manuela, diversamente abile) State pure certi che io vivo è un mondo parallelo- ma ci sono perciò risparmiate quegli sguardi che segnano assenze nei miei giorni. Le distanze biologiche son muri le mie gambe sono limiti all’andare ma io ho strade larghe sotto i piedi corro sulla forza travolgente della vita. Lo so, è difficile capire che sono un fiore di loto- sì speciale ed ho un’anima bella come l’Eden sono parte del tutto, necessaria. Il sole s’è eclissato, vedo poco ma io guardo con gli occhi del mio cane ed ogni giorno invento la mia luce. E’ vero- vedo poco -ma vi osservo il cielo batte forte nel mio petto e poi amo un ‘tipo’ come me che mi fa sentire bella, proprio a norma. Lo so, il velo da sposa è sopra i rovi. Ma insieme noi saremo una risposta ai semafori rossi della vita alle assenze del mondo, ai suoi confini.

VIRGINIA MURRU CAGLIARI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 115


Antologia di poesia contemporanea

LUCE Pellegrini in cammino verso un riparo han fame han freddo stanca lei stanco lui ogni porta si chiude ostile indifferenza. Ecco dei pastori Ecco una capanna Ecco calore e amore. Qui nascerà nuova Luce e Amore.

GRAZIELLA MUSSINO BUCCINASCO (MI)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 116


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IL PRESEPE DI PADRI E MADRI Tramontana gelida, fredda di mezzo Inverno corre su questo presepe colmo di promesse da ascoltare da mantenere Mille Preghiere di Padri e Madri ai loro figli che sono lontani. Fredda è la tavola senza di loro Fuggiti da casa per il lavoro, studio, amore in questo Santo Natale non sorrideranno con loro non vedranno il loro aspetto gioioso nel più bel giorno dell'anno Ma! Padri e Madri aprono i loro cuori a te Presepe che porti speranza e gioia a tutti noi.

GIUSEPPE NICOSIA MARTI- MONTOPOLI IN VAL D ARNO - PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 117


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LA MIA PREGHIERA Il ticchettio del'orologio il brusio dell'acqua il rumorio meccanico" ovunque" spezzano quel silenzio apparente quando gli occhi scrutano il Presepe. Nel silenzio la mente corre i pensieri saltano ostacoli e l'immaginazione ne esce da padrona in quel momento magico. Formuli una preghiera fai promesse di essere più devoto a Dio e alla tua famiglia preghi per i tuoi figli chiedendo un futuro migliore per loro Per magia si accende una luce illuminando la mangiatoia in quell'istante tutti attorno come fratelli pregano chiedendo vita nuova nei paesi dove la guerra toglie dignità, amore, libertà e distruzione di Vita.

GIUSEPPE NICOSIA MARTI - MONTOPOLI IN VAL D ARNO – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 118


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SENZA TE Il cuore di un Poeta non scrive solo parole di fantasia d'amore di felicità ma parole che raccontano la nostra vita. Ho camminato con la luce tra le mani nel cuore della notte per le strade che un giorno percorrevi per trovare di nuovo il tuo sorriso pieno di felicità Ho camminato Insieme a volti sconosciuti occhi sgranati, cuori in cerca di verità Tu sei sparito in cielo nel tuo silenzio senza far rumore in quel fine Settembre lasciando dentro me un vuoto e tanti perché. Ti sono stato vicino durante la tua sofferenza, ascoltavo con gioia le tue ultime parole ma non è valso a nulla più che passavano i giorni e più ti avvicinavi al cielo e io restavo immobile, silente portando il tuo sguardo è sempre con me In questo Presepe con i muri pieni di umidità senza luce e calore, con la gelida tramontana che soffia ovunque ti cerco, e so che ci sei La tua presenza la sento sempre so che sei accanto a me come sempre Padre mio.

GIUSEPPE NICOSIA MARTI - MONTOPOLI IN VAL D ARNO – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 119


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MEDITANDO SUL NATALE Oggi il mio volto all'istante è avvampato: è sorto un desio che avevo accantonato. Eran anni che celebravo il Santo Natale, ma lo festeggiavo in modo assai banale. Ormai era diventata una ritrita abitudine, non un rituale “avvertito” con gratitudine; è salito un palpito nel mio cuor assopito, che ho recepito luminoso, assai colorito. Sognando ho taccato una stella cometa, ero nei secoli trascorsi, aveva una meta. C'indicava la via da percorrere con lena, per non osservare poi un'orrenda scena. Mi è insorta la voglia di regalar ai poveri, doni nobili, specie ai relegati nei ricoveri, al fine di formar le atmosfere armoniose, da favorir la fantasia con le idee gioiose. Almeno questi dì la noia par scomparire, pur i freddi e le penurie fan men soffrire; ogni cosa viene valutata come allegoria; ci si sente più buoni, più felici in allegria. In particolar a Natale, avvertirsi ricordati, rende il clima ameno e ci si sente amati; vicino all'abete, pieno di palline colorate, si scorgon molte scatole assai adornate. Tutto è vivace, pure se molti son gli sfizi Sono sgargianti anche tanti fiori natalizi! Gli occhi di ogni bimbo, brillan di speme sognano balocchi e i dolci con le creme!

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 120


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Ma vedendo la realtà, quanta follia noto; basta sfogliar le riviste, ci son atroci foto Dov'è finita l'umanità da sempre chiesta, s'uccide in nome di Dio; c'è aria funesta!

GIORGIO OMBRINI FORLÌ

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 121


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UN DIMESSO NATALE Nel centro città già si gustan cioccolatini e dolci torroni. Nelle vie aleggia l'aroma del brulé, venduto in banconi! I mercatini natalizi son ritornati in auge, si vendon doni, son poveri, spesso cinesi, abbondan sol le decorazioni; se entro nei negozi noto che si prova a spendere poco, non si spreca, ma per i bimbi non manca l'ambito gioco; la crisi è dura, pure per i ceti medi il ristagno è nefando I più fantasiosi, una fine filosofia stanno già meditando! Ora si usa una moda che ritenevano portasse sfortuna, la “regalia” vien riciclata, sperando non sia inopportuna; altri se la cavan molto bene con idee brillanti e creative, in recessione, talenti e originalità son ideali prerogative. Solo i generi di lusso tengono. Certi sembrano sceicchi, conferman l'enorme divario esistente fra poveri e ricchi! Molti ragazzi viziati fan sfoggio di cellulari, vestiti firmati, mentre altri non han niente, al freddo li osservo alienati! Quest'anno il Natale sarà austero, si tocca con la mano, per il commercio, in passato ha sempre agito da volano; lungo le strade, le luci colorate e ornamentali son ridotte Si spera almen che voglie di dolcezze sian ancor intatte.

Contribuiamo a diffondere la “sacralità” di questa Festa; deve essere sentita, con doni fatti col cuore, non mesta. Recuperiam i sogni di rosei futuri, pur in allegra povertà, l'emozione esalterà una fanciullesca e spontanea bontà.

GIORGIO OMBRINI FORLÌ

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AUGURI DI NATALE Ricordo da bambino, un giorno di Natale, contemplavo una stella che si illuminava. Sognavo un angelo trasportarmi sull'ale! Sentivo un fuoco arcano che "riscaldava" Percepivo la nascita d'un prodigio divino, lontano intravvedevo un intenso chiarore che avrebbe ravvivato il nostro cammino, e reso con un incanto, gaudente il cuore! per Natale, ma “non solo”, sento sovente, il conforto venire dal nostro rinato amore, constato che la vita senza gioia costante, non potrebbe procedere con vero ardore. I tanti colori che “archittettan” l'ottimismo, ci inducono a non lamentarci inutilmente, ci fan sperar che un dilagante vittimismo passerà, scorrerà così la vita lietamente; Impariamo a rispettar sempre il Creatore, nelle molte ed infinite peripezie della vita, seguendo, in vari frangenti, viali d'amore, pur se l'ipotetica giusta via pare smarrita. Siam sempre giusti, umani e caritatevoli; quanto la nostra onesta coscienza vuole, pure noi ci inebrieremo con pindarici voli. Gioierem della luce dell'albeggiante sole; la seduzione, l'incantesimo delle festività, può ravvivar, con sfavillanti tinte, l'anima, anche con l'ausilio della dolce musicalità, in grado di plasmare un'atmosfera intima. Auguro con tutta l'anima, pur quest'anno, a tutti coloro che han avuto vere difficoltà, con una vita vissuta nel costante affanno, Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 123


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che possano rifiorire con mera possibilità. Per ogni Natale, auguro un'intima felicità, che renne magiche rechin il dono gradito, cercando sotto l'abete, ci portino serenità e ogni desio non venale, venga esaudito!

GIORGIO OMBRINI – FORLÌ

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DOLCE NOTTE Dolce notte. Notte di stelle Gocce di cielo Luce tenera di mille fiammelle Trema di dolcezza la fresca rugiada. Un breve vagito, tenerezza infinita.. È' nato un bambino Fruscio d' ali, gli angeli cantano Una dolcissima melodia Shalom Shalom Shalom. Gocce di cielo, gocce d' amore Gocce di vita, gocce di pace!

GIORGINA ORTOLANI SANGUINETTO- VR

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NATALE A PARIGI Parigi ecco, la joie de vivre. E subito ti viene in mente le Folie Bergeres, le Moulin Rouge, le Teatre de L'opera. La città, agli occhi d'un turista, è un immenso luna park. La nebbia del superfluo che offusca la realtà. E dove, se non tra le vie anguste del quotidiano, ritrovi te stesso. A qualunque latitudine. Nei grotteschi movimenti chi si affanna a guadagnarsi la vita, come un verme che ingoia - ed espelle - poco per volta, il mondo circostante. Tutto lo splendore si tramuta in deiezioni della mente. Il clochard, che tende una tremula mano, - nell'altra un brick di pessimo vino era forse un grande attore, o un capitano dell'alta finanza. Possiamo solo sperare che a travolgerci non siano le ruote d'un tram, ma una risata a crepapelle.

PIERO PANCANTI CASCINA - PI

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TIMSHEL Se ti metti in viaggio porta in valigia l'analessi della tua gente e parti da lì dalla consapevolezza di te. Dalle avversità non ti salveranno improbabili uomini della provvidenza ne certezze rivelate dagli Dei pronti all'uso di tutte le toghe del mondo. Quando i predicatori bandiranno la cultura - e ti diranno che non serve ai poveri chiedi in prestito buone scritture ma non le troverai nelle chiese dei benpensanti dove germogliano le carte del cielo. Tu prendi in mano il libro quella è la mappa che conduce alla meta. La bellezza della verità - anche se una bellezza spaventosa è nella parola Timshel – Tu puoi.

PIERO PANCANTI CASCINA - PI-

Timshel: Genesi, capitolo quarto settimo versetto. Nella traduzione è chiaramente specificato che gli uomini – Caino - potranno trionfare sul peccato/ignoranza. Ma questo compito è assegnato unicamente all'uomo - al libero arbitrio Quindi Timshel/ Tu puoi – significa anche NON PUOI. La salvezza o la condanna dipendono dalla strada che gli uomini imboccheranno al bivio.

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IL MISTERO DELLA VITA Granelli di quark caduti per caso nel grembo di Gaia com'allegri gameti in siderale liber'uscita per caso eppur la materia s'è fatta luce e calore e vaga serena in amniotico cielo crogiuolo dei quattro elementi... terra acqua aria e fuoco Nel giuoco perenne alla deriva prosegue ignaro il puerile gestare il tempo s'azzera non sogna una meta né brama un' approdo ma il frutto per esser maturo... ha un tempo preciso e un preciso giorno il ventre rotondo d'albero madre tramuta in torrente e straripa e un urlo rosso di lava annuncia il tutto la vita.

PIERO PANCANTI CASCINA - PI

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STURIELLA ‘E NATALE Stammatina, ‘ntramente stevo dinto 'a stanzulella meja, aggio sentito na vucella ca me chiammava d’’a foro ‘o balcone “ Viciè! Viciè!” Songo asciuto sentenne ca vucella se faceva ‘nsiste “ Viciè! Viciè! Viciè!” Fore là, appuiato ‘ncoppo ‘a chianta ‘e geranio, ce steve nu passero, d’’e penne se vedeva ca er vicchiariello. Ce so' ghiuto ‘ncontro alluccuto “Marò! Piccerì sì propeto tu ca me chiamma? E’ propeto 'a toja ‘a vucella ‘o è na fantasia?” “ Viciè stamme ‘a sentì, te vurria cerca 'n attenzione.” “ 'N attenzione! 'E qual attenzione vuò 'a me?” “Ca Scrive na puoesia p’e 'o Santo Natale.” Piccirì, sì pur veco ca 'e penne toje so' chiù ianche d''e zirule meje, nu so' pueta e po' 'e sapè ca d''a quanno er criaturo, tantu tiempo fa, into 'a ‘sti feste, l'anema meja s'accupa; cuieto vurria durmì nu suonno futo pe' tutto 'o tiempo d’’e ceremmonie: ‘a lummenaria chiù lucente, l'apparamiento chiù bello, ogne tipo 'e festeggiamento, ogne magnata sapurita e 'o rialo chiù desiderato mai m'hanno allerato... Te vurria fa' cuntento, sì sulo l'anema nu fosse appucundruta ’e sapesse scrivere parole juste p’'a nasceta chiù Sacra, int''a qual Cristo è vunuto 'o munno c''o penziero 'e dà cuscienza 'a nuje uommeni; ma fujme tanto “santarielli” c’o mettettemo ‘ncoppo ‘a croce attortamente. Dinto ‘a chisti juorni 'a priezza nun essa essere p' 'o rialo avuto ‘o rato, ce fa' vedè ca ce sbattimmo ‘mpietto pe' cumparì 'e core. Avesseme avè crianza p' 'o mutivo Sacro ‘e ‘stu tiempo... 'O passero me stato 'a ascutà, po', doppo ca c’aggio dato doje mullechelle ‘e nu pucurillo d’acqua se n’è vuliato into ‘a nu cielo lucente...

VINCENZO PATIERNO NAPOLI

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STORIELLA DI NATALE Stamattina, mentre ero dentro alla mia stanza, ho sentito una vocina che mi chiamava da fuori al balcone “Vincenzo! Vincenzo!” Sono uscito sentendo che la vocina diventava insistente “Vincenzo! Vincenzo! Vincenzo!” Lì fuori, appoggiato sopra la pianta di geranio, ci stava un passero, dal piumaggio si notava che era vecchierello. Ci sono andato incontro meravigliato “Madonna! Piccolo sei proprio tu che mi chiami? E’ proprio la tua la vocina o è una fantasia?” “Vincenzo ascoltami, ti vorrei cercare una cortesia.” “Una cortesia! E quale cortesia vuoi da me?” “Che scrivessi una poesia per il Santo Natale.” Piccolo, se pur vedo che le tue penne sono più bianche dei miei capelli, non sono un poeta e poi devi sapere che da quando ero bambino, tanto tempo fa, durante queste feste il mio animo s’incupisce; beato vorrei dormire in un sonno profondo per tutto il tempo d’ogni celebrazioni: la luminaria più splendente, l’addobbo più bello, ogni tipo di festeggiamenti, ogni buona mangiata e il regalo più desiderato mai mi hanno rallegrato… ti vorrei far contento, se solo l’animo non fosse triste e sapessi scrivere giuste parole per la nascita più Sacra, durante la quale Gesù è nato con l’intento di far riflettere noi uomini; ma fummo tanto “bravi” che lo mettemmo sulla croce ingiustamente. Dovremmo avere rispetto per motivo Sacro di questo periodo… Il passero mi è stato ad ascoltare, poi, dopo che gli ho dato qualche mollichina e un pochino d’acqua se ne è volato tra un cielo terso…

VINCENZO PATIERNO NAPOLI

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IL MIO PRESEPIO Come sabbia della clessidra scende l’acqua nella piccola cascata, a scandir il tempo di quel luogo. Scende l’acqua nella piccola cascata, del piccolo paesino sul monte diroccato. Scende l’acqua nella piccola cascata e tutt’intorno di fil d’argento son coperti gli alberelli. Scende l’acqua nella piccola cascata, laddove, in piccole case, son a vivere i pastorelli. Scende l’acqua nella piccola cascata e una grotta, lì vicino, il focolare sarà di Gesù Bambino.

VINCENZO PATIERNO NAPOLI

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OGGI, DUE BIMBI Non c'è mare, né onda vicino alla capanna, nessun alito gli sfiora il viso, solo il padre e la madre gli son vicino, lo hanno chiamato Salvatore come disse l'angelo a Maria e lei subito rispose: Così sia. C'è un bimbo sulla battigia e l'onda sfiora le sue rosa labbra mentre il viso bacia la greca sabbia, non c'è padre, non c'è madre, non porta il nome di Redentore, è una riva, non ha porte, c'era la vita, oggi la nostra morte!

ANDREA PATRONE GENOVA

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LA LUNGA ATTESA… Profana fu la lunga attesa, fioriva l'anima, come misteriosa perla, in chimica dei gesti, per percepire la presenza. Una ghirlanda d'astri, attraverso i cieli; solcava una scia luminosa, come meravigliosi fuochi, illuminò il diafano sentiero, che la stella guidò come diadema. Tutta la gente fu abbagliata, or un po' spaventata, da codesta sfumatura, dal dorato al blu incavato all' infinito. Ma poiché emanava sensazione di benessere e pace, l' anima assorbì una vibrante luce di paradiso. Ecco che il pargoletto dal cuore gentile, venne al mondo gioioso, per risanar gli afflitti senza vita… Gloria.

SONIA PELLEGRINO COSENZA

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COLTIVA LA SPERANZA. Coltiva la speranza con lo sguardo migliore, ogni palpito è nel cuore che guarda la vita in sé, lascia cadere la pioggia, nel seme lo vedi il germoglio? (2019)

CORRADO PERICOLO ROSSANO (CS)

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CAVALLO DI CROCE FIORITO (traduzione dal russo di Stefania Sini) A memoria del professore Francesco Sanvitale ideatore dell’Istituto nazionale Tostiano ad Ortona che compro’ a Viena questa ultima moneta fatta ad Ortona nel 1495 e ne regalo’ alla citta’. Al di là del mare Ragusa tranquilla nell’invidia di tutti fa affari. Mentre noi dobbiamo salutare il francese di stirpe Valois, battendo moneta in suo onore… Su di essa tre gigli e una croce. La croce non la disapproviamo. È più leggera del dito sovrano di chi ha armate possenti e tremende e i nemici può ridurre in polvere… Che non si polverizzi il nostro bronzo, che non deva ossidarsi il nostro rame… Di anno in anno diventando piu’ duri, oltrepassammo tutti. Mentre in chiesa da apprendisti andammo a espiare il nostro peccato, coniammo moneta da soli, per non finire in un carcere, sognando i settimi cieli che Carlo Ottavo non onora. Dio è misericordioso, sopra di noi il sole… Il palazzo della zecca non è una casamatta. Un giorno tutto si sistemerà, e il numismatico il nostro peccato perdonerà.

VIKTOR PERMIAKOV SAN PIETROBURGO – RUSSIA

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24 ДЕКАБРЯ 1940 Поляки, с Рождеством Христовым! В Сочельник я под звёздной кровлей не в силах подарить по сто вам грамм крепкой водки выборовой. Не обессудьте…Впрочем, толку от водки было бы немного. Дарю рождественскую ёлку и этот мир – творенье Бога. Дарю под ёлкой вам игрушки – поляков несмышлёных трупы. Все на моей, вы, погань, мушке. Но с пулей в сердце те, что глупы. Надеюсь, всем понятно, суки, что вместо с алкоголем чарки дарю, пся крев, вам жизнь на сутки, пока немецкие овчарки – оголодавшие молодки – , мечтая о поживе сладкой, не вцепятся вам, гадам, в глотки своею мёртвой хваткой. Storia della tortura dei polacchi al campo dello sterminio (24.12.1940).

VIKTOR PERMIAKOV SAN PIETROBURGO – RUSSIA

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LA COMETA DI UN RE Quanta gente si avvia… dai propri deserti. Segue una scia di luce… troppo bella per essere lasciata sola. La ragione si appanna, il cuore ha bisogno di credere. La speranza è gravida da mesi il segno della tua nascita lo abbiamo. Noi con te saniamo le ferite con nuova linfa ci rigeneriamo. Il grande gioco ignoto della vita ci confonde con offese e dolori. Amiamo questo piccolo Signore venuto per tracciare quel sentiero che ci porterà a casa… da nostro padre.

ANTONIA ANNA PINNA ROMA

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GRAZIE, NOVELLO GRAMSCI a D. Fusaro Grazie, novello Gramsci: ci ricordi il Vangelo come chi lo dovrebbe spiegare e invece chiude Dio nei «porti aperti» ― quand’è mare che vorrebbe accoglierci nell’ultimo naufragio che tocca a tutti; di una terra e a un cielo ha donato ad ogni popolo l’agio di abitare e sottostare; e l’austero viaggio imprender se il fuoco delle bombe nega la madrepatria o, se è lontana, l’esodo di famiglia o di nazione. Migrare soli e tanti non risana la fame di chi resta ma la porta nei di pochi già bengodi (e a Babele vien su storta la torre e a Francoforte). Chi resta e non ha neppure la tele per evadere, invochi missionari, pellegrini d’amore troppo rari.

FEDERICO PIPITONE EMPOLI – FI-

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NASCERAI Nascerai, nascerai ancora, e io sarò ad aspettarTi, per cercare nei Tuoi occhi di bambino un nuovo cielo di speranza. Seguirò quella stella che mi porterà da Te, non avrò doni da portarTi se non l´amore, lo stesso che Tu hai donato a me. Ti guarderò, umile re senza corona e di fronte al Tuo semplice trono mi inginocchierò. Sarò uno strumento della tua parola, sarò il braccio che con la Tua mano guidi, sarò servo della Tua volontà, sarai il mio solo e unico re.

DANIELA PIREDDU CASTEL FOCOGNANO- RASSINA ( AR)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 139


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UN PRESEPE PIENO D’AMORE Rapita dalla atmosfera magica e rarefatta del Natale, in questa Santa notte, tra mille luci, colori e odori, vago immersa nei miei pensieri. Questa è una notte speciale, dove sotto un cielo ammantato di stelle, quelle più luminose e belle, in un umile stalla, un bimbo appena nato, ma tanto bramato, ha sorriso in modo unico al mondo intero. Nella greppia, da Maria e Giuseppe custodito, è stato deposto il bambin Gesù a riposare, con la sua umile coperta da rimboccare. In un angolo, il bue e l’asinello giacciono e riscaldano il bambinello. Da lontano si intravedono i re magi, studiosi di astronomia, delle stelle e di quei misteri di quel cielo, più bello che ci sia. Quel presepe e quella grotta, per tutti rappresenta Poesia, perché tutti possan vivere in estrema letizia, guardando tutto, con occhi nuovi, quelli dell’Amore. DANIELA PORCELLI BARI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 140


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ESSERE LUCE DI UN NUOVO GIORNO Non mi riconosco più In questo Mondo Violento Che mi ha violentato L'anima. La mia anima è in sofferenza Per la sua violenza Nello specchio dei tempi. L'Eden Il suo giardino È difficile Da coltivare: Significa vincere ogni rapporto Con ciò che mi mette in ombra. Essere luce di un nuovo giorno.

MANUELA POTITI LUCCA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 141


Antologia di poesia contemporanea

NATALE Sarà cielo stellato la notte di Natale gli astri tutti di gran gioia brillanti sospesa sulla grotta la Cometa "E' nato!" risuonerà dagli Angeli. Sarà di nuovo qui Gesù Bambino il bue e l'asino a riscaldar la stalla da un lato e l'altro Giuseppe e Maria vegliato dai pastori con gli agnelli. Notte Santa attesa sempre bella Amor divino che diventa uomo subito a sopportar la penitenza della luce prima con il gelo. Notte Santa rinnovata in Terra e crescerà il Signore per la Croce Via e strumento di Salvezza lo dice con lo sguardo la Madonna.

MICHELE PRENNA VARESE

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 142


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IDEA DI UNA SPONTANEITÀ INFANTILE L'idea, di una spontaneità infantile giocosa e severa sta nelle pieghe di un abito estivo in un giglio sul margine del fiume sul faro che illumina la notte; tra i marosi che scuotono la riva. Appare e scompare, come un sole nella nebbia evanescente sorriso; che sta alla finestra nonostante il dolore del vento. Al mattino, tornerà tra i fiori e chiederà soltanto carezze.

CHIARA RANTINI FIRENZE

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 143


Antologia di poesia contemporanea

LETTERA AD UNA STELLA Cerco una stella che abbia la porta spezzata, il respiro errabondo la vita cresciuta all'interno come un manto chiuso, lontano dallo splendore.

Una stella opaca, rotonda vuota come un mondo residuo su cui Dio ha vegliato ininterrottamente.

CHIARA RANTINI FIRENZE

Una, cento e piÚ Poesie per il Presepe – 2019 144


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RITORNO NEL LETTO DI BAMBINA Dietro alle fiamme vagammo per le vie, scrutando il volto della notte luce bianca e oscurità tastando ciechi l'aria fredda sino alla casa aperta muta nell'abbandono.

Era chiudere gli alberi fuori e salire sul letto di bambina, il volto chino offerto ai baci lasciarsi incantare da una catena di parole. Tacevano le visioni, assenti le paure c'era solo una mano da stringere sul cuore dolce attesa del sonno.

Come una coperta di seta scendeva su di noi la notte, i volti rivolti ad oriente le mani in un nodo d'amore.

CHIARA RANTINI FIRENZE

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 145


Antologia di poesia contemporanea

IL PUNGOLO Conosco il dolore delle sabbie mobili che affoga l'anima lentamente. Senza muoversi affonda le sue spire nei polmoni, strappa il cuore in coriandoli di carne. Ti sporca la vita, ti fa cadere nel quotidiano disprezzo del cielo. Lo conosco il dolore, conosco il ricordo del ghiaccio, il fuoco della vita che vorresti spento. Lo conosco il dolore e il male … Mi difendo come posso. Mi difendo con l'inchiostro. Prego la barba di un dio buono. E mi assolvo.

GIANLUCA REGONDI BOVISIO MASCIAGO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 146


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L’INNOCENZA Rimangono solo occhi parlanti con strane lacrime allegre umida rugiada del deserto che disseta e avanza ancora Non è dolore né solitudine infetta è vita innocente caduta che strani strozzini del tempo hanno rapito l'anima. Il silenzio di te vorrebbe mischiarsi con il velo materno come amore ricordato nostalgia di una felicità già conosciuta che sappiamo già incontrata Smarrita per una fine che vorremmo accettare per una colpa non nostra per una confusa menzogna di noi incapaci di donare alla coscienza questo commosso perdono Alla fine l'innocenza non è mai svanita rimane solo in attesa del tuo ritorno all'amore della neve alle stagioni perdute nell'inevitabile dolore preso per mano nel nostro grido al cielo.

GIANLUCA REGONDI BOVISIO MASCIAGO Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 147


Antologia di poesia contemporanea

HO VISTO UNA SERA Ho visto sguardi liberati, ieri, in una stanza, scivolare sulle parole di una vita come tante Ho visto fuggire l'amaro nella sconfitta di un nulla sempre vivo, digrignare in un tuono della sera Autostrada nera e solitaria poi. Le parole si portano sulla schiena si sudano negli occhi credendo sia un pianto, ma è solo gioia d'essermi liberato.

GIANLUCA REGONDI BOVISIO MASCIAGO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 148


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COME UNA CORSA AD OSTACOLI La vita è come una lunga corsa ostacoli, apprezza l’aria che ti sferza il volto, ascolta le voci di chi ti incita e quelle di chi ti deride, lasciale portare via dal vento. Allarga bene le braccia quando salti gli ostacoli, per trovare un buon equilibrio e abbracciare bene le cose positive. Non importa a quale velocità vai o con quante gambe arrivi, una due o addirittura tre, non ti chinare a guardarle, ma tieni la testa alta e taglia il traguardo orgoglioso del tuo percorso e di te stesso.

ORIETTA RICCI LUCCA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 149


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NATALE Canuti fiocchi di neve ricamano il silenzio d’una cometa ed i comignoli sbuffano dolcemente ad incensar inchiostro di strade fra ghirlande d’agrifoglio ed un coro d’angelico nunziare. Brucano le greggi infreddolite lacrime d’erba sulle rocce appassite ed uno scialle d’azzurro cielo si sbriciola sui tetti delle case, schiude le sue ciglia il miracolo della notte di Natale. Tutto il mondo si stringe in un battito di pace, in un pianto di bimbo nato ad abitare memoria e coscienza degli uomini sulla terra.

VALENTINA RIZZO RACALE (LECCE)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 150


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È SEMPRE IL PRESEPIO Ancora statuine nel loro cammino, stelle a brillare come guida, verso una rotta di speranza. Sui volti le cicatrici sanguinanti, mascherate da sguardi alla vita, zaino la capacità di soffrire. Laggiù dove la cometa chiama, ecco la grotta dove povero, un Re splende dell’amore. La luce che tutto rischiara, racchiusa in un gesto semplice, vincere la paura del diverso. Allora un giorno sarà secolo, il tempo sarà sospeso fra canti e balli di gioia. Il nostro presepio, sapere accogliere, insegnando il nuovo mondo, uguale, quando la miseria si affaccia.

MASSIMO ROZZI MONTECCHIO E. - (RE)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 151


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QUEL BAMBINO. Vedo un poverello in cammino, senza volto, carico della miseria, l’uomo ancora non difende. Debole vacilla spaesato sul sentiero, il deserto lo inghiotte, avido, il potere, vita o morte. Sarà un nuovo natale, grideremo, giustizia, viva il nuovo arrivato, capace di portare la luce. Mani a stringersi, da sconosciuti, rinchiusi oltre il gelido sparo, che eco risuona come concerto. Quel Bambino sarà ancora solo, nel suo incedere con paura, seppellendo i ricordi d’amore. È Natale anche sul migrante, il vero personaggio del presepio, la mano tesa alla verità.

MASSIMO ROZZI MONTECCHIO E. - (RE)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 152


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RINCORRO NUOVI PRESEPI. Fra le nebbie della pianura, torna l’ingenuo a commuoversi, nascosto fra sciarpe e guanti. Caldo dell’ultimo pranzo suntuoso, scambiato fra baci e abbracci dove del nascituro nessuno parla. Sfilano chiese o cortili, addobbati, statuine tirate a lucido parlano, l’adorazione alla povera capanna. L’arte anche oggi esplosa, suona la melodia del ricordo, l’attimo inchinato come pastore. Fuori si spara senza religione, ferendo gli animi con egoismo, mentre dal deserto niente ritorna. Parlo senza voltarmi, solo aiuti, celati dal buonismo che batte, dietro occhi che restano bendati.

MASSIMO ROZZI MONTECCHIO E. - (RE)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 153


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NELLA NOTTE. Scese nella notte , un cristallo di luce baciato dal raggio di luna. Una stella dal vento, cullata nel firmamento. Profumo di legna di mandorlo vestiva l'aria, scoppiettando in silenzio ad aspettare stava. Il bue e l' asinello nell'angolo vicini si scambiavan sguardi. Nessun granello di sabbia o foglia di palma faceva rumore, anche l'angelo sulla grotta stava ad aspettare con amore. Giunse una cometa di lontano, la lunga coda annunciava la sua venuta, lungo il sentiero di terra battuta, cammelli di Re Magi trasportavan doni. Pastori e pastorelle nell'angolo in ginocchio cantavan ninna nanne, ai bambini avvolti nei caldi panni. Un urlo squarciò il silenzio, un vagito si udì, nella paglia una piccola stella, timidamente si posò. Venne al mondo un dono del cielo bianco, come fiocco di neve, tutto il creato lo aveva udito il pianto, di chi era appena arrivato. Cantavan in coro tutte le genti, accorsi ad omaggiar i due unici parenti, una mamma e un papà fuggiti dalla crudeltà, in quella notte fredda nel silenzio della stalla, un miracolo cambiò… il mondo e l'umanità .

MARIA CRISTINA SABELLA TERMOLI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 154


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QUALE SENSO Quale senso c’è in queste luci E nella loro intermittenza? Forse è la risposta implicita Al perché della nostra esistenza: accendersi e spegnersi, frequenza ritmica dell’umana rassegnazione. Così fuggiamo Da noi stessi, lungo le strette Vie del presepe, oppure, annidati sui rami dell’abete, lanciamo occhiate sospette a chi ancora non si piega alla notte scura e attende l’alba, al debole chiarore di un lampione.

CINQUE DICEMBRE Alla mente risale un canto lontano Di voce bambina, la luce fioca della cantina, le labbra rosse di amore e di vino, disfatte le rose del tuo giardino tra la brina che brucia e la luna che indugia, in questa notte glaciale, il sogno prevale: attendiamo il Natale.

EVARISTO SEGHETTA MONTEGABBIONE- TERNI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 155


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IL NATALE DEL CONSUMO Shhhh… silenzio, spengete le luci, quelle artificiali seppellite gli alberi di plastica i sorrisi teatrali i regali plateali, i discorsi abituali. Spengete tutta quell’ apparenza, cercate la sostanza. Buonismo, finto affetto concentrato in un solo giorno l'anno. Non mi attira questo inganno, è momento di grande affanno di Gesù avrebbe dovuto essere il compleanno. Soffiate sopra tutto questo fumo abolite il Natale del consumo. Il vero spirito natalizio dovrebbe eliminare il superbo giudizio illuminare i cuori di bontà generosa ed ogni stagione rendere festosa. Solo, straniero ed emarginato si sentirebbe Gesù in questo Natale confezionato. Shhh… silenzio. Spengete tutta questa finta euforia. Cercate un germoglio di vera allegria accendete una piccola candela per riscaldare il cuore di un bambino che congela.

GENNY SOLLAZZI PISA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 156


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LA PACE È “Pace in terra agli uomini di buona volontà” La pace. La pace è figlia del perdono. Non conosce torti Non conosce ragioni. La pace è gioia, è liberazione. Oggi il mio cuore esulta. È la capanna che la stella cometa ha inondato di luce.

ERMINIA SPILLA FUCECCHIO – FI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 157


Antologia di poesia contemporanea

VORREI SPARARE UN BOSSOLO D’AMORE Una povera grotta accende amore sulla terra. Fuoco fatuo per chi ha chiuso il cuore a tanti bimbi nati nelle grotte dell’egoismo umano, spersi in un mare di nessuno. Cuori di pietra, cuori di pirati hanno spento il fuoco! Vorrei armarmi di dolcezza e sparare il mio amore sulle rotte insicure della vita come fosse il bossolo di un devastante kalashnikov!

LUIGI SPILLA CALTANISETTA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 158


Antologia di poesia contemporanea

IL PUGNO DELL’INVERNO D’un albero intirizzito neri rami spogli e d’una solitaria corolla l’insistente brina: è tutto quanto rimane lungo questa strada che segna d’inverno. Tanti secchi pensieri -ricordi senza tempo come ombre spentevanno ad appendersi all’abete d’addobbare e a un cielo caparbio che da troppo tempo non vuole più aprirsi al mite sole risanante. Mentre tu, paziente tra queste mura quiete, benevola anima mia, nell’intermittente brillio di luci senza più decori avvolgi di nuvole grigie e bianche lenzuola calde un cuore morente. E nel silenzio della sera, che col colore ha perso parole fiato e respiro, fiduciosa aspetti l’incedere dell’impavida neve soffice che dal pugno dell’inverno e col piglio del Natale cerca di sparger pace sugli storti vicoli stretti.

GRAZIA TAGLIENTE MILANO Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 159


Antologia di poesia contemporanea

GEMME E siamo ancora tutti qui ad attendere il Messia con la sua Luce che penetra le coscienze ed i tavoli dei falsi profeti buttati all’aria. Il Gesù umano, buono e deciso nato, che strano, in una mangiatoia in una data non proprio veritiera. Non si vedono i prodigi del Dio Bambino ma basta guardarlo e gli occhi sorridono, i lebbrosi guariscono. Gli offro la lebbra dell’anima mia, le mie rabbie, che ne faccia piazza pulita e mi renda tersa, semplice e ricca di amore. Voglio che spuntino gemme, le metterò sull’altare Benedetto.

MARIA TERESA TEDDE SASSARI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 160


Antologia di poesia contemporanea

TONDO Sono qui le statuette del presepe le pastorelle mi sorridono il falegname riprende a piallare il boscaiolo si asciuga il sudore corre il ragazzo a perdifiato gli hanno detto ch’è nato il Divino Bambino. Le guardo attratta: mani rugose pettinano il muschio conservato ma che cosa mai ha combinato l’uomo che per duemila e diciannove anni ha provato e riprovato a divenire umano. Ecco la capanna umida: al centro il Bambinello ai lati il bue e l’asinello Giuseppe e Maria proteggono il Messia. Luci calde, Luci finte speranze dipinte sul laghetto e l’amore dove lo metto, lo faccio scendere dal cielo? Mai stato per me mistero, lo tenevo stretto nel mio cuore lo spostavo dalle stelle alla capanna e sentivo la ninna nanna sussurrata a tutto il mondo. E allora lo capivo perché fosse tondo. MARIA TERESA TEDDE SASSARI Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 161


Antologia di poesia contemporanea

GRANELLO Metti i remi in barca il mare sa il fatto suo sei piccola per la sua estensione. Eolo mi alita segreti mi rifugio per custodirli, non si urla contro vento. Dimmi granello di sabbia ti abbarbichi allo scoglio quando ti innamori? Io sì. E piango.

MARIA TERESA TEDDE SASSARI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 162


Antologia di poesia contemporanea

COME FOSSE IL RUMORE DI UN CUORE Di mora, gelso e rosa spina E neve, sponda lieve dei tuoi gesti. Qualunque voce sei, -di un bacio e dell’abbraccio, rimane un’ombra lieve sulla fronte Acqua sulla porta e pioggia alle finestre saremo i passi di uno stormo e suono di pensiero Solo tu e la mia terra solo io e il tuo nome tra le eco di un gladiolo che si disfa in cielo Come nuvole che stanno già migrando E intanto -io, rimango qui senza un filo d’aquilone E ti perdo.

MARIA GRAZIA VAI PAVIA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 163


Antologia di poesia contemporanea

FOSSI NUVOLA Innamorami (così) tanto che io possa scorrerti nel sottobosco di un sorriso e tracimare -come un canto d’acqua, dalle vesti del tuo amore dentro un fosso Fino a tingere d’azzurro ogni silenzio traducendoti nell’unico inchiostro possibile Tanto sulla mia terra così nella tua bocca piovigginando senza vento fino all'orlo di un respiro dentro un bacio.

MARIA GRAZIA VAI PAVIA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 164


Antologia di poesia contemporanea

NOTTE BIANCA Notte bianca di brina a destare il cristallo del cuore che palpita e sconfina nel freddo. Notte di neve che si inclina al pendio del monte come carezza di donna al suo ventre. Tu mi guardi e mi traduci che di questa notte gli aperti negozi nello sfavillio delle luci non sono niente. E sottintende che son io questa notte bianca in cui il ventre bianco di donna partorirà ancora in me il Natale.

SERENA VESTENE VERONA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 165


Antologia di poesia contemporanea

MI AFFIDO A TE Mi affido a Te nel mio peregrinare vagabondo sciolta l’anima da zavorre o pesi mi affido a Te. Sei bussola nelle vie smarrite luce nelle zone d’ombra ristoro e consolazione. Nei giorni qualunque mi doni la forza per rialzarmi placando ogni sconforto. Dai primi albori del mattino all’adombrare delle luci al tramonto, vegli sui miei sogni proteggendo le notti insonni. Presenza impercettibile eppur costante in questa vita mia che ho temuto di perdere fintanto grazie al tuo potente aiuto ho compreso quanto essa sia preziosa ed inestimabile.

PAOLA VIGILANTE ROMA

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 166


Antologia di poesia contemporanea

D’ALTRONDE È NATALE Sarà Natale tra le città in rovina, tra le case crollate, cancellate, con la neve sui cumuli di macerie… Sarà Natale tra le barche scheletri, sulle spiagge, tra i ricordi di urla e paura, tra le onde in notti senza stelle… Sarà Natale tra la neve alta e un sole che ci prova a scaldarla, a scioglierla, mentre, fermi, restiamo ad aspettare tra fiocchi di ricordi e lacrime dove prima c’erano strade e case e bambini felici. E, d’altronde, è Natale in una notte sola tra macerie di case, tra ricordi di neve e barche sulle spiagge, scheletri immobili fra la neve; la prima volta che ti farò gli auguri, e tu non ci sarai, nel silenzio di quest’ultimo Natale… CARLO ZANUTTO DALMINE (BG) Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 167


Antologia di poesia contemporanea

HO ATTESO IL NATALE. Nei pressi di una notte ho atteso il Natale. Alla luce di poche stelle, con la musica, di una festa, che arriva dal mare… Nei pressi di una notte ho scritto nel cielo dell’arrivo di un figlio, nel gioco di parole o nel silenzio di una notte, sotto un cielo che promette neve, nell’alito caldo di un amore che, nei pressi di una notte, attende con me Natale…

CARLO ZANUTTO DALMINE (BG)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 168


Antologia di poesia contemporanea

PRATO BIANCO… LONTANO NATALE Aria di neve: ho visto lontano il fumo di un camino e nei miei ricordi un bimbo felice che corre in un prato bianco, in un lontano Natale… Urla di ragazzi che uscendo da scuola si rincorrono lasciando aperti i cappotti senza curarsi del gelo e del vento… Aria di neve per un vecchio pittore che non può più finire il suo quadro perché il freddo impedisce le mani ed un poeta che trova mille parole ma le lascia fuggire perché la neve lo riporta lontano ad un prato bianco in un lontano Natale... Aria di neve e riaffiorano ricordi di persone nella mente di un poeta che non dipinge parole ma le lascia cadere proprio come quei fiocchi di neve su un prato, poi bianco, in un lontano Natale...

CARLO ZANUTTO DALMINE (BG)

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 169


Antologia di poesia contemporanea

L’INDIFFERENZA NON SERVE Non serve e mai servirà l’indifferenza a cambiare il tratto di strada che ci è ancora concesso sotto questo cielo infinito Vicino o lontano da noi in altri luoghi in altre situazioni da sempre ci camminano a fianco milioni di persone Universi sconosciuti immischiati nella fretta della modernità o nelle solitudini degli abbandonati da chi disconosce le diversità Risucchiati nel buio delle coscienze minuscoli punti di luce si spengono come stelle cadenti nei vuoti di memoria della nostra civiltà L’indifferenza si nutre dei nostri rifiuti e si insinua nella quotidianità nelle crisi delle nostre identità iniettata come un virus letale Cerchiamo un antidoto diamo valore a quello che vale per dare un senso all’umanità perché l’indifferenza non serve e mai servirà.

ITALO ZINGONI SAN ROMANO –PI-

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 170


Antologia di poesia contemporanea

TROVATEMI UNA SCUSA A guidare lo scorrere del tempo in spazi troppo stretti azzeriamo il tutto e il nulla e la parola resta come piuma in una culla abbandonata Trovatemi una scusa per ogni cosa ma non per i morti innocenti non per i bambini martoriati non per le bombe intelligenti non per chi accumula miliardi né per chi di fame muore –eppure tutto è qui niente è altrove– Non replichiamo non ostentiamo la nostra incommensurabile innocenza ascoltiamo guardiamo pensiamo troppo facile fare finta di nulla il qualunquismo non quieterà le nostre coscienze la libertà si può pagare cara ma un prezzo vero non lo ha se vogliamo essere persone alla ricerca di verità Alzare la voce gridare ribellarsi alla quotidiana disumanità farlo magari anche con un verso -poesia che nessuno considerasperando che qualcuno leggerà –eppure tutto è qui niente è altrove– …Per ogni cosa trovatemi una scusa ma se un giudice supremo ci sarà non ci assolverà per mancanza di prove.

ITALO ZINGONI SAN ROMANO – PIUna, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 171


Antologia di poesia contemporanea

SCHIAVI Schiavi di ciò che non abbiamo sopravviviamo come in un girone infernale sempre in cerca di altro -altro da fare altro da avere altro da conquistareQuesto è un mondo che brucia ogni giorno di guerre mai dichiarate -le stesse di sempre di cui non si dicedi denaro e potere e di ciò che li nutre nella scia di chi cerca soltanto l’avere per farne bandiera del nulla che avanza. Eppure basterebbe a volte guardare una stella osservare nel buio una minuscola luce imparare che tutto è vicino e tutto distante almeno quanto lo siamo dagli altri. Ma questo non conta questo non vale quanto un brillante e neppure quanto le mille illusioni costruite sul nulla che le stesse illusioni circonda -anomala onda dei nostri tsunamiSchiavi del “vuoto” e senza ideali nei vicoli ciechi della disumanità -senza ieri e senza un domanivaghiamo in un mondo che ormai ci concede soltanto qualche spazio di non-vita in attesa della prossima pubblicità.

ITALO ZINGONI SAN ROMANO - PIUna, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 172


ELENCO ALFABETICO DEI 103 POETI PARTECIPANTI A UNA CENTO E PIÙ POESIE PER IL PRESEPE 2019 ABRUZZO ELENA ACIREALE MARIA ROSARIA AGOSTINI ARELYS AUGUADRA LORENZA BATTINI GIANLUCA BATTINI MAURO BERTELLI MIRKO BINETTI NUNZIA BONETTI RITA BORCI ANDREA BORLA DANIELA BUONFANTINO MARIA ELEONORA BUONO NUNZIO BUSDRAGHI WILLIAMS CAMPIONE FIAMMETTA CANFORA FRANCA CARINATO VALENTINA CARMINI ALFREDO CARRANO BRUNI ANNA CASILLO ROSARIO CÀSSARO ANGEL TIZIANO CASSARO MARIA ANTONIETTA CENCI PATRIZIA CENTOFANTI LORENA CHIAVERINI NADIA CHITI SAVERIO CIMINIERA ANTONIO COLUCCIO ANNA COTUGNO MATTEO D’ANNUNZIO SAMANTHA D’AURIA ANTONIO DE CATERINA DONATO DE FELICE SANDRA DE MAGLIE ASSUNTA DI LEGGE NATALINA DREINI MANUELE ESPOSITO GERARDO FERLA PAOLA FIAMMA SABRINA FIASCHI ANNA FIASCHI GIANCARLO FIORAVANTI GRASSO VITTORIO GARGIULO CINZIA GHIRIBELLI FRANCESCA GIORGINI MARIO GRANDOTTO ROBERTA GUARDINI ALESSIO IACOPONI ANTONELLA IANNACCI PINA INCARDONA MARCO INFANTE MARIA TERESA INNELLA FRANCESCO KOSTKA IZABELLA TERESA

LASCIALFARI LUCIA LOTTI BRUNO LUBRANO ROSELLA MARIOTTI OMBRETTA MARTINO PASQUALE MARZANO ROBERTO MASCIA ELISA MEDICI VALENTINA SELENE MENICHETTI SERENELLA MERIGHI FRANCA MESSORI GEMMA CAROLINA MICELLI MARIA MINATO LUANA MIRAGOLI ZISIMOPOULOU VIVIANA MIRRA VINCENZO MORETTI MARINO MURRU VIRGINIA MUSSINO GRAZIELLA NICOSIA GIUSEPPE OMBRINI GIORGIO ORTOLANI GIORGINA PANCANTI PIERO PATIERNO VINCENZO PATRONE ANDREA PELLEGRINO SONIA PERICOLO CORRADO PERMIAKOV VIKTOR PINNA ANTONIA ANNA PIPITONE FEDERICO PIREDDU DANIELA PORCELLI DANIELA POTITI MANUELA PRENNA MICHELE RANTINI CHIARA REGONDI GIANLUCA RICCI PRIETTA RIZZO VALENTINA ROZZI MASSIMO SABELLA MARIA CRISTINA SEGHETTA EVARISTO SOLLAZZI GENNY SPILLA ERMINIA SPILLA LUIGI TAGLIENTE GRAZIA TEDDE MARIA TERESA VAI MARIA GRAZIA VESTENE SERENA VIGILANTE PAOLA ZANUTTO CARLO ZINGONI ITALO

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 173


editing a cura di Matteo Cotugno dicembre 2019

Patrocinio del Comune di Montopoli Val d’Arno – PI

Una, cento e più Poesie per il Presepe – 2019 174


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