Goccia a goccia 2019 - Poesie a tema sociale

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Antologia di poesia contemporanea

©“Goccia

a goccia 2019”

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Antologia di poesia contemporanea

Prefazione

Torna quest’anno la raccolta antologica a tema sociale Goccia a goccia, diventata biannuale. Siamo alla quinta edizione partendo dal 2013 con un crescendo di consensi e di apprezzamenti da parte di Autori e lettori... del resto è lo scopo del mio lavoro quello di divulgare la poesia e di farlo gratuitamente. Il tema sociale di questa raccolta di poesie è sempre più sentito nella società attuale, dove i contrasti si stanno via via facendo aspri e i valori su cui poggia hanno perso consistenza, fino a caratterizzarla da episodi scellerati e sempre a scapito dei più deboli, degli emarginati, dei poveri, degli indifesi... e il tutto nell’indifferenza generale. Il nostro vero nemico è l'indifferenza, la nostra arma è la poesia.. .i nostri versi siano schiaffi per risvegliare coscienze sopite a tal punto da rischiare di diventare inumane. Le nostre poesie siano gocce che scavano pietre e lasciano segni duraturi... Grazie a tutti gli Autori e ai numerosissimi lettori che da anni ci seguono con passione e affetto.

il curatore Matteo Cotugno

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Agli ultimi, a coloro che sono vittime nell’indifferenza generale, proprio com’è accaduto al povero Antonio Stano di Manduria, assassinato dopo essere stato continuamente massacrato di botte, vessato, insultato, aggredito anche di notte, torturato, sequestrato, bullizzato per anni da una banda di minorenni totalmente privi del minimo senso di umanità e il tutto in una colpevole quanto misera e vile indifferenza generale che a tratti è stata palesemente omertosa se non complice del martirio di Antonio.

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Sara Acireale La guerra dei poveri Gela l’anima la guerra dei poveri voluta dai potenti. In questo giorno muore il cielo dell’alba e tutto si fa buio. Notte profonda pianto senza lacrime lamento senza voce. S’è spento il cuore di uomini alla deriva sepolta è la speranza. La porta chiusa scoraggia ogni stimolo d’umana comprensione.

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Alessia Adamo Libertà Il tempo trema, crolla... scorre. E continui ad osservarti, colmo di fatica. Ti sazi delle tue lacrime, come se la rabbia fosse tua nemica. Non esistono razze, non esiste differenza. È la crudeltà che corre. Ma vivila con un sorriso, elimina quella torbida sofferenza. Le tue mani raccontano ciò che hai vissuto e anche il silenzio è costretto ad annuire perciò vivi nel modo più astuto affinché ogni tuo sogno riesca ad uscire. Maneggia quella penna e quel foglio di carta e proprio la libertà... ti sussurrerà che ce l’hai fatta.

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Milena Aliberti Senzatetto nella notte Cielo di stelle con il freddo e con il caldo c'è un posto al riparo per passare le notti. Sul cemento il cartone umido, sopra un pagliericcio basso. A portata di mano la bottiglia di birra. L'uomo ed il cane insieme nella notte. Una sola coperta Nel primo mattino, il rumore dei vetri della raccolta differenziata disturba sonno e silenzio. Indifferenti i pochi passanti, sono di corsa, devono prendere il tram che sferraglia vicino. Comincia un nuovo giorno, simile a quello prima.

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Antonella Ariosto Sogno infranto Non avrò paura la terra oltre il mare saprà accogliermi. Potrò correre dietro ad un pallone e giocare con le macchinine. Avrò un'aula dove studiare e compagni per ridere e giocare. Scapperò dalle bombe e dal loro dolore. Non ci saranno mani avide e sguardi lascivi che il mio innocente corpo profanano. Finiranno gli orrori e le malattie nelle quali ho vissuto da quando ho avuto la sfortuna di nascere nel posto sbagliato. Non avrò paura del mare le sue onde sanno cullare anche mentre mi trascinano con violenza sul fondo e perdo il respiro. Finalmente libero.

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Marcella Attanasi Niente è lontano Non è lontano da me quel grido di un bambino, che chiede aiuto in un angolo di vita, buia e maleodorante di povertà. I graffi sul suo viso svelano il tradimento più grande... l'inganno di una madre, vittima anche lei di se stessa. Non è lontano quell'essere indifeso... Ogni giorno molestato dalla rabbia degli adulti. No... il dolore degli altri mi tocca e sfugge, lasciandomi ulcere sanguinanti nel cuore... Non è lontano... sentire quasi sulla mia pelle il brivido amaro di violenze sconosciute, ma perpetrate per anni su corpi forti e fragili di chi ha perso comunque. Mamme, figlie, sorelle, donne esattamente come me. Non è lontano, guardare un viso stropicciato da profonde rughe e scorgere lo sguardo triste dell'uomo che è stato, ora vecchio, maltrattato da tante mani e scaraventato per terra da un altro essere umano che non accetta il passare del tempo e i suoi cambiamenti. La vita non è sempre giovane e abile, ad un certo punto prima di toglierti il respiro ti ruba la dignità, lasciandoti inerme su un letto di prigione. Non è lontano quel calcio inflitto d’improvviso sull’addome magro e affamato di quel cucciolo marrone, lui cerca solo il suo padrone che lo ha abbandonato per poter andare in vacanza o chissà dove. Non è lontano da me il disprezzo per chi non vuol vedere e si siede ad aspettare che il mondo cambi e cominci a girare nel suo verso, quello del potere. Non è lontano da me, il gancio per amare, ma io sono cieca di fronte a questo sentimento, perché intorno a me sovrasta e imperversa l'orrore.

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Natalia Bakhshieva

Vissuta Sguardo scolorito, Cambio di stagioni Immortale Impresso sulla pelle, Testimone silenzioso Affaticato Logorato Ottenebrato talora Ma giulivo. La donna esulta Contro il pendio della vita Ammantata di vari colori. E canta Sottovoce. Parole quasi sillabate Ispirano una nuova esistenza. Una ninna nanna D'amore Senza etĂ .

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Maria Luisa Bandiera Donne ferite

Oscuro il pensiero di uomini persi nel limbo del male che mai si ravvedono del loro torbido agire. E s’alza alto nel cielo quell’urlo di donne ferite che chiama giustizia.

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Anita Barbaglia Rivolta Pesano oggi nefande disumanità . Con semplice ingenuità di terrena creatura vorrei vedere in una gelida voragine per sempre stritolata ogni traccia di potere mendace e sfrontata violenza di malessere inspiegabile e fatale malignità . Ma non si allevia l’insopprimibile pena.

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Daniela Barbero (DudaDada)

Di me restano solo lettere d'amore siglate del sangue Di quando mi uccidesti

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Michele Barile Passero ferito Attendevamo il sole Venne dalla stellata notte Ăˆ gioia, respinta la bufera Il nostro sole Sorge ad ogni parola pronunciata Splende ad ogni sorriso donato Stupisce ad ogni carezza ricevuta Strazia ad ogni torto subito Scorda i soprusi Spegne le amare lacrime col bacio Ăˆ il nostro sole Ci conforta all'alba Ci accompagna il giorno Ci rasserena al tramonto Ci abbraccia la notte Navighiamo assieme sulla luna Dono di Dio Premio per avvicinarci a Lui Passero ferito non lasciarci soli E nostro sole sei pure tu Quando offri pazienza Quando curi con passione Quando stringi le sue mani Quando ascolti il suo silenzio Quando non volti altrove il capo Il faro sempre acceso per chi cerca l'approdo.

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Gesi Belardi Permetti

Permetti al dolore di insegnarti la lezione, non di distruggerti. Quello che è stato è esatta-mente ciò che doveva essere, con umiltà: riconosci, accogli e ringrazia.

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Mirko Bertelli La povertĂ le siora La poverta' le l'anima La poverta' la obedise al silenzio Ela le siora del tempo Le siora de na sensibilita' che la core La fa viagiar i oci nela luce Sempre davanti In mezo de spei che i guarda la realta' Ela le libera de esprimersi Libera da pensieri El denaro inveze... El denaro el castiga el potere El fa star solo ci se crede da venzar El denaro el ataca Le ogni olta un paso indrio Le el giusto prezo dela fragilita' La vita no la vol mia questo La vita la vol onesta' La vita la ne ama fin in fondo La ne prende par man La ne fa ritornar butini Come quando serane felici Come quando serane proteti dal sol Come quando el pan el ne nutrea Come quando serane siori Siori de tuto l'amor posibile.

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traduzione La povertà è ricca La povertà è l'anima La povertà obbedisce al silenzio Lei è ricca del tempo E' ricca di una sensibilità che corre Fa viaggiare gli occhi nella luce Sempre davanti Al centro di specchi che guardano la realtà Lei è libera di esprimersi Libera da pensieri Il denaro invece... Il denaro castiga il potere Isola chi crede di vincere Il denaro attacca E' ogni volta un passo indietro E' il giusto prezzo della fragilità La vita non vuole questo La vita vuole onestà La vita ci ama fino in fondo Lei ci prende per mano Ci fa ritornare bambini Come quando eravamo felici Come quando eravamo protetti dal sole Come quando il pane ci nutriva Come quando eravamo ricchi Ricchi di tutto l'amore possibile.

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Grazia Bianco Mendicante Mi sconvolge la vita Immersa nel sangue Come coltre invisibile Cammino e respiro Il pensiero è tuo... La notte non esiste Il giorno scivola viscido Ne sono risucchiata ferocemente Aspetto come mendicante la mano dell’amore Elemosina di vita, centellinante linfa Morire di vita Morire senza giustizia ed amore! Camminare e sentire la distruzione alitare Sentire l’odio pesante come piombo fuso Rabbia carnefice di una Umanità illusoria Serpeggia il richiamo di un folle aiuto Strisciando nel fango di odio Morire spaventa Morire per vivere non fa paura Rende il cuore scudo e impavido Vivere senza umanità è tremendo Morire senza sapere il gusto dolce della gioia È il male che si nutre di noi!

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Graziano Boccardi Poeti e ladri Hanno ragione i poeti e i ladri a scrivere della luna sia con la penna o con l'ombra s'intona a l'abito del buio cucito addosso nasconde loro arcani per un bottino d'emozioni che non le rende vani, quanto il supplizio del sole al giorno intento a risvegliarsi negli occhi sgomento a noi povere vittime dei sensi ... amanti senza sogni e baci vivi nella mitezza d'un valore esalto ma senza piĂš significati d'una libertĂ bugiarda in offerta al supermercato degli oggetti antichi. Hanno ragione i ladri a rubare i sogni dei poeti dove la luna schiarisce alle madri la poesia di regalarsi un figlio e a un figlio il sogno della fantasia.

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Elena Bonadies LibertĂ Non vivere da inquilino spettatore, aspettando che mi sbattano in prigione, o affoghi in un barcone, sono nero, giallo, rosso, abbi compassione, ho i tuoi stessi diritti, di camminare e possedere la terra del nostro Dio vivente. Anch'io voglio vivere qui, lontano dalla fame, dalla guerra. Sfamami, dissetami, amami, non guardare il colore della pelle. Dai anche a me la possibilitĂ di vivere, di essere libero. Sono un essere vivente, un essere umano, proprio come te.

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Daniela Borla A guardare le stelle Non sarebbe poi così difficile guardare il cielo. Prima avevo ancora il coraggio di alzare gli occhi. Prima di te. Che mi tenevi la testa bassa a respirare la polvere. E guai a cercare la strada. Quella giusta. Perché Il giusto eri tu e tutto Il resto no. Ed io volevo solo un po’ di sole. Volevo scaldarmi. E tu ti scaldavi solo con me. Ed era festa prima della prima volta. Quando mi hai abbassato le ali e il viso. A guardare la polvere perché “le stelle” dicevi “Non sono per te”. Goccia a goccia 2019 21


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Angela Bosco La luna ti attende E l’alba non rischiara il tuo viso offuscato dalla violenza di un attimo! Tu, preda di un odio feroce ricurva su te stessa cerchi la tua anima rubata! Il bene ti volge le spalle e sprofondi negli abissi della notte! Il male ti guarda sorride al tuo incubo e rimane come ombra al tuo fianco. No, non può sopraffarti... Ti attende la luna e la tua stella è luce ai tuoi passi!

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Gino Bramante Depressi Quanti depressi in questa valle di persi, condannati in rete e messi a processi. Continuano a scrivere stupidi libri in questo mondo giĂ zeppo di scemi. Bulli e falsi d'autore che fanno cazzate, ridono da idioti per riempire le serate. Anche l’aria noiosa diventa pesante dove non sanno inventarsi una rosa, un sorriso che porti la luce abbagliante. Consumano vite in menopausa perenne, le anime arrotate, intossicate e distanti. Come il cartone pressato sotto la pioggia si scioglie la coca dalle loro carcasse che barattano i corpi agli artigli rapaci di corvi beffardi che picchiano in testa, delusi del marcio di ragazzi incapaci. Occhi accecati di brillanti e carati brevettati, allucinati e sempre affamati. Lanciati nel vuoto di questo teatro nessuno li guarda e diventa umiliante anche volare con un semplice aliante. Un ammasso di grigio, il conto è salato, nel silenzio condiviso tutto è accordato. Goccia a goccia 2019 23


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Marinella Brandinali Quando una donna piange Adesso guardi l'orizzonte, vedi lontane ombre che arrivano, anche sul tuo viso senza sorriso. Sei tra vento nuovo e tramontana, cerchi appigli e parole antiche, ma le mani scivolano sulle rocce. Hai bisogno di credere, le immagini si sovrappongono nella mente, Il tuo amore invisibile si confonde, e i brividi si nascono sulla pelle nuda e piena di lividi ... Cerchi un addio tra le pagine della tua anima E io cosa ti dovrei dare? Tra i tuoi silenzi fatti di sguardi che hanno voce. Mi devo convincere e accetterò quello che mi vuoi dare, accetterò senza avere pretese. Non tornerò... senza perdono... andrò... dove il cielo non fa più male.

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Maria Eleonora Buonfantino Senza scampo Era una scelta d'amore si è rivelato invece un infinito dolore. Offesa, umiliata, incompresa, maltrattata. Picchiata e minacciata, ogni via di fuga è vanificata! Non c'è scampo né soluzione né ti protegge la giurisdizione. Solo la morte può mettere fine a questa insostenibile situazione diventando così l"unica speranza per porre finalmente termine ad una triste esistenza.

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Don Aldo Callegari Il naufrago

Come vela nell'oceano in tempesta Cede ai flutti, CosÏ è quando l'uomo Nell'oceano Dei piaceri Cede al Male ... E' sempre naufrago!

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Donatella Camatta Il secolo giusto! Scrivo su foglio di vita mia incanto notturno e luce solare immensa. Leggo sofferenza gioia amore su stralci di libri antichi moderni. Lingue diverse su colori e immagini etniche ma il tutto sommato è sempre la ricerca di pace d'amore essenziale. Quest'umano che nei secoli corre vibra lotta e si piega con le guerre con il soldo ... Sorridiamo ai visi ammalati di potere e politica e voltiamo la schiena al nemico non attaccherà mai! La vincita è saper attaccare tutti assieme... questo è il secolo giusto!

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Luciano Capaldo L’ottavo vizio Si può lasciarsi vivere come... umani trasparenti, invisibili, attraversabili, seppur traspaia nobile animo e grande cuore, poi... mossi da innaturale desiderio, si decide di morire per donarsi finalmente un’esistenza.

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Antonietta Caputo Gocce di Memoria Due occhi dolci, il capo un po’ chino una voce flebile. Ora son stanche le tue gambe costretto su una sedia a rotelle. Immerso nei tuoi pensieri, con lo sguardo rivolto verso la finestra... Come scorrono lente le ore... in questa “Residenza” sempre in attesa di “qualcuno”. Ti vedo... Un sorriso, una carezza,mi conquisti, ti conquisto... Ora siamo amici. Mi tendi le mani, ora son vecchio mi dici, ho 91 anni, ma ricordo ancora quel che ero fino a ”ieri”… Fino a “Ieri” era... Scultore, pittore, restauratore d’arte, amante della poesia... Ora è solo malinconia. Rimpiange il suo passato, la sua casa, il suo “laboratorio”… Tra una passeggiata ed un caffè, ogni giorno mi racconta un po’ di sè. - Mi regala le sue gocce di memoria. Tra un sorriso ed una lacrima; come scorrono veloci ora le ore… Gocce di memoria... che io custodirò nel mio cuore come un dono d’amore. Mio nuovo, dolce, caro amico “G”.

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Mery Carol Il métro di Parigi Gente dietro gente, fiume da fiume, Tanta varia umanità Scorre nelle vene della città Vene ampie, profonde S’infilano da sponde a sponde Nell’intrico di gole nere Bizzarro, immenso ipogeo Ora acceso da mille neon, Ora greve di cupa ombra Come enorme comune tomba. Le trame di mille e mille vite Sfilano quaggiù fianco a fianco Si rincorrono, si sfiorano S’incrociano, si allontanano E nel flusso e riflusso, ciarpame In un lurido angolo solitario Lui, il clochard dimentico di sé S’arresta e impudico tossisce Impreca, inneggia, inveisce Nessuno sa a chi si riferisce. Forse non ha nessuno da ricordare O qualcuno che non riesce a scordare Non un legame, non una famiglia; Serra il collo della bottiglia E beve e parla, grida e beve, beve e tace In un attimo di quiete senza pace S’arresta lui ma non riesce A fermare chi entra e chi esce Continuamente, freneticamente Nel métro di Parigi.

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AnnaMaria Cartisano La tua barca da sempre (a mia figlia Chiara)

Ti guardo... è quell'espressione senza vita che mi ferma il cuore. Non vedo il mio mare nei tuoi giovani occhi, ma bianca spuma in flebile movimento. Ti vedo ora come una fredda brezza, il respiro notturno del giorno in un calore febbrile d'agosto. Un bianco e delicato giglio dal colore sbiadito, in questo angolo dimenticato di un maledetto tempo che non ti dà tregua né acqua per una rinascita. Lacrime, lacrime sì, in abbondanza; ogni tanto un disperato urlo di un mare ormai stanco e rauco nel suo richiamo... Ed io, la tua barca da sempre, ti sono accanto in questa maledetta tempesta, che prima o poi si placherà.

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Fabrizio Casapietra Statue Qualche bivacco può scoppiare per strada, lasciando flebili tracce di chiodi… Ecco il mio futuro appiccicato nei ghirigori delle réclames, il passato arrotolato in un vecchio codice legale: me lo fa tirare su il mio presente almeno con la lenza, onorevole? Come un pesce disidratato, accartocciato, fatto a fettine, anche lui castigato da vane e stupide ‘necessità’… Nella mia feritoia lavata nella mia sanguinosa cantina, faccio ammuffire in propositi senza esito anche il vino buono: Fra tutta questa burbanza di chi è riuscito ad accendere la propria vita senza accorgersi che anche si spegne come lampada a sego, il sestante è un pronostico o la rabbia delle statue che a tutto assistono sempre, anche al proprio viaggio farfuglianti fra il nardo, l’incenso e la pappagorgia.

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Monica Casini Maledivita Contagocce di lacrime nel caffè nero dove affoga l'amaro che hai in bocca, tra le dita il dolore di vivere compatto come una zolletta si attacca al fondo zuccheroso di un domani che non bevi. Denso come il petrolio è il pensiero buia come la notte è la vita, sorseggiata in una tazzina nell'attimo che fugge nel tempo di un oltre annunciato versato lentamente. Servita è la ragione, su di un piccolo vassoio su cui poggia tutta la solitudine del mondo condensata in un espresso. L'aroma profondo come un lago profuma di malinconia, il cucchiaino tintinna, mescolandone il sapore.

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Alberto Castrini Invettiva Siamo cambiati! É cambiato il nostro mare, inghiotte impudico uomini, donne, bambini senza restituirli mai. La nostra coscienza s'è fatta puttana, ha raschiato a pelo la misericordia. Ci siamo venduti, nascosti dietro la paura, per carrelli stracolmi di prosciutti, panna e telefonini. La nostra vigliaccheria ingorda ha affogato l'anima, soppressa per sempre nel miserabile futuro.

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Rosaria Catania Il pesco rosso Furon rose di preghiere al vento nell'aria l'odor di sepoltura. Arsero i cuori sulle fiamme dell'inferno. Il pesco ne esaltò i colori dal rosa si trasformò in rosso sangue rimasero sol le spine, di crune vane. L'argentea luce, fece fede al colore nero ed il fiume si unì col cielo per piangere, lacrime, amare. Svanì nella cinerea sfera l'ignoto abbandono nel perduto rintocco di campane a morte. Audacia follia, sull’ideal mortale vita che piange, morte che vaghi oltre. Tutti ben allineati son ombre che sonnecchiano candele spente su alveari di api, sul miele sciupato. Massacro di angeli foglie verdi spezzate cadute sull'inconsapevole sorte. la terra li raccoglie in un abbraccio fatale. Odio inestinguibile la nebbia si curva a se stessa, sull'opaca aria. per non udir più la luce arsa. Invano cercano, la cieca buona carità nell'invana veglia, d'agonia. Guerra in Siria...

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Adriana Caviglia Ci sono tanti modi…. Ci sono tanti modi per uccidere ci sono tanti modi per morire. si può togliere l’aria, si può impedire al sangue di circolare e nutrire, si può rubare il sonno avvilendolo con incubi feroci, si può far navigare nella nebbia dell’indifferenza sino a perdersi senza orizzonte, senza bussola, si può impedire di dare, e di gioire nel farlo impedire di donarsi. si può scarnificare il cuore e farne un guscio vuoto da buttare in un rigagnolo puzzolente di fogna. lo si può inaridire scrostando da esso ogni vernice di fiducia, di speranza ogni residuo di pietà, ogni rosa pur spinosa d’empatia. lo si può friggere nell’olio di una notte senza fine, senza luce di una notte che attende la lama tagliente si può soffocare nell’acido sino a disintegrare l’animo e l’emozione. non si chiamino assassini quelli che, pietosamente, perforano le membra quella solo dolce eutanasia. Goccia a goccia 2019 36


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Silvana Cenciarelli Io ti sapevo Amore che mi tradisti al primo appuntamento! Io ti sapevo sogno, dolce incanto, tenero ardimento. Tu fosti invece incauto, subdolo e violento. Tu mi rubasti l’attimo perfetto dove la carne accesa esplode nelle melodie segrete che di te si nutre. Amore. Una parola famelica che ingoia tutto e non distingue il sacro dal profano. Promiscuo manifesto sbandierato io ti rinnego e inneggio al bene cosmico assoluto e inneggio al sesso dato e non rubato.

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Patrizia Cenci Vita spezzata Le sento le voci dentro e fuori di me. Mi fanno impazzire e mi dilaniano l’anima. Continuo a sentirle... beffarde e taglienti. Devo fuggire devo morire per farle tacere per sempre. Corro, corro senza meta. Non so dove andare per poter sfuggire all’angoscia. Forse in alto. Si là in cima al mondo e alla gente per poter vedere da un’altra prospettiva la vita come dovrebbe essere stata. Bella e felice Si da qui mi posso buttare nell’infinito oblio. Ecco lo sento il silenzio pace dell’anima fra poco ti raggiungo. Non più angoscia non più lame pungenti che trafiggono il costato. A voi lascio l’ipocrisia e la forza che io non ho mai avuto. Ora potete parlare quanto volete. Nel bene e nel male io Vi saluto. Pace eterna eccomi sto arrivando...

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Maria Salvatrice Chiarello Figlia di tutti noi (dedicata a Valeria Solesin vittima nel Bataclan)

Il cielo ha bisogno di te, della tua bellezza, della tua sensibilità. Come foglia al vento, in una sera di Novembre ti hanno spazzata via. Non facevi nulla di male, apprezzavi la bellezza, la musica, la cultura e la vita! Bella anche tu... ma forse troppo bella, libera, colta, troppo di tutto... per certe culture. Ma non poteva la tua madre patria tenerti qui, in casa tua? Ma tu libero uccellino avevi bisogno di volare di nuovi orizzonti, di sapere di più, di conoscere di più e alla fine, malgrado il tuo volere sei volata per sempre. Dove la libertà è libertà, dove le anime pure trovano casa. Non hai scelto tu di volare, uomini non umani, senza valori, senza amore hanno deciso per te. Oggi in cielo gli angeli cantano, per loro... la festa è incominciata e petali di rose aspettano i tuoi passi. Il nostro cielo, riflette il grigio dei nostri cuori. Noi oggi... abbiamo perso tutti una figlia. Piangi Italia! Piangi Mondo!

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Rosa Maria Chiarello Una vita negata Greve è la notte sulla tua pelle secca. Fra le rughe scivolano rivoli di sangue, non senti più il sapore da tempo immemorabile, cadono giù intersecando calde lacrime. Non ricordi più quando il supplizio è iniziato, ricordi una vita nuda fatta di tormenti e fatica. Paura e dolore, silenzio, tanto silenzio. Ma al pensiero non si dà limite e allora voli oltre le nuvole, nel sogno di una vita d’amore. Non hai conosciuto carezze, solo lividi sulla pelle avvizzita dal pianto. Ricordi i giorni bui dell’orrore, quando accartocciata su te stessa ti nascondevi nell’angolo buio della casa nella speranza che non ti scorgesse. Ma puntualmente arrivava non c’è parte del tuo corpo che è stata risparmiata ma l’anima no, la tua anima è rimasta bianca, non è riuscita a sporcarla col sangue. Ora guardi dinanzi a te, il sole ha preso colore l’aria è diventata limpida e tu vuoi respirare per godere della vita che non hai avuto.

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Pina Chirulli Follia Bastava un po' d'amore Invece... s'accanisce su una femmina Il livore d'un'anima sola non accetta si raggomitola nella sete di possesso. Perdonalo non sa ciò che fa. S'è mutato. Il suo presunto amore t'ha sfregiata. Nei gesti ritmici con vorace violenza la sete del branco ha preso il sopravvento. Ha violato la dolcezza intima d'un sogno adolescente. Amaro possesso del non ritorno. Sgombra è la mente t'ha trasfigurata in vittima sacrificale per la redenzione.

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Carla Composto Sguardi nel Buio... Sguardi vogliosi nascosti nell’ombra, scrutano in modo lascivo, l’anima innocente e pura di ogni creatura. Turpi desideri di menti malate, di violenze inaudite, cancellano angoli di paradiso, di grida gioiose, di giochi festosi. Mostri che vanno isolati, mani insozzate di angeli innocenti che vanno mozzate, occhi malati che vanno accecati. Caccia spietata a sinistre figure dalla mente malata. Liberi i bimbi, sorrisi del mondo, a tenersi per mano in un Gran Girotondo.

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Agostino Costa Gioie nascoste Ti vedo ascetica e spicciata, ventilata da grandi sorrisi invidiosi ma freschi come i giardini di pietra vocianti lungo le spiagge marine. Ti trovo celeste, assiepata, danzante con le bandierine sui muri di maiolica discendenti le scale con panieri di frutta assieme alle pupe incantate dell'arte divina. Ti sento sconnessa, profumata come il rosmarino mentre ne baci le bellezze d'Italia, gli uomini che ti danno le rose, involucri di cioccolato, le cime innevate delle alte montagne. Mi sembri calma, lambita di grazie, solare, cullata dall'odierna favola scompigli le regole, ti sciogli leggiadra ed assapori i miracoli, il fresco latte del tuo primo amore, ma tutto il resto, mia cara, lo si vede che n'è mistero nascosto da una vita avvolta d'immenso dolore.

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Matteo Cotugno Antonio (a Antonio Stano assassinato a Manduria da una banda di mostri)

Me chiamane “u pacciu� ma ci ne sannu sti vagnoni ta fatica te nna vita, te tante sofferenze e malattie c'aggiu passatu, e mo puru l'angherie tocca supportu e me dispiace puru intra u core cu visciu sti vicini ccucciati intra e case ca fannu finta te nenzi, nu se ne scornane te sti delinquenti ca se presciane a pijarme 'n giru ta mmane alla sira, nu se ne scornane mancu quannu vanno a missa e pensane alla povera ggente indifesa... ma ieu stau quai! Nnanzi a l'occhi loru, u fanstasma tu paese, u pacciu pe' tutti, pe' tutti nu sciocu ca se po' ccitire te mazzate e futtire tutti i sordi, nu sciocu pe' 'nchire nu vacante de tiempu, svacantuti de core. (vernacolo salentino)

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Antologia di poesia contemporanea

traduzione Antonio Mi chiamano il pazzo, ma che ne sanno 'sti ragazzi delle difficoltĂ di una vita, delle molte sofferenze e malattie che ho avuto, ora anche le angherie devo sopportare e mi dispiace pure di cuore vedere questi vicini nascosti nelle case a far finta di nulla, non si vergognano del divertirsi di questi delinquenti nel prendermi in giro da mattina a sera, non si vergognano nemmeno quando vanno a messa e pensano alla povera gente indifesa.... ma io sono qua! Davanti ai loro occhi! Il fantasma del paese, il pazzo per tutti, per tutti un gioco da ammazzare di botte e derubare di tutto, un gioco per riempire un vuoto di tempo, svuotati di cuore.

Goccia a goccia 2019 45


Antologia di poesia contemporanea

Gabriella Cozzani Non chiamateli uomini Orribili mani di uomini feroci su un corpo indifeso, ormai senza voce. Un orrore senza fine che non si potrà lavare. Odore di sangue e di morte annienta l’esistenza deturpata nel corpo e nell’anima. Uomini vigliacchi hanno strappato dalla gioia di vivere un fiore delicato chiamato “donna”. Hanno annientato il suo profumo, hanno sporcato i suoi colori, hanno devastato la sua essenza incrinando per sempre la legittima voglia di libertà. Bruciature nell’anima faticano a guarire nonostante il tempo e le cure di chi sa amare. Resta la speranza di poter riprendere la vita negata e ci sarà forse un giorno il coraggio di parlare, di vivere ancora, di lottare. Ma il filo sottile della memoria non potrà mai essere spezzato. Un giorno forse non troppo lontano ritornerà il sorriso... La fiducia nella bontà dell’essere umano non deve vacillare. All’improvviso brilla all’orizzonte la forza di ricominciare a vivere insieme a chi si ama. I mostri non devono ferire ancora, devono soccombere. Ma... non chiamateli uomini!

Goccia a goccia 2019 46


Antologia di poesia contemporanea

Maria Clotilde Cundari Violenza Rimarrà il silenzio di tutte le mie grida. Resterà il silenzio della mia vergogna. Ascolteremo il silenzio delle tue insulse ragioni. Porterò dentro i segni della tua violenza, della tua follia, di tutto ciò che sei senza essere nulla. Proverò a vivere non ad esistere, ma senza dimenticare... Non si elimina il male, riaffiora nella mente ad ogni respiro, e quando distrugge l’anima escono i lividi della mancata verità. Mi rincorrono le paure e la rabbia incatena il pensiero mentre dentro urlerà quel silenzio che ha la voce dell’impotenza.

Goccia a goccia 2019 47


Antologia di poesia contemporanea

Francesca D’Andrea Sola (a Roberta Ragusta, vittima e donna)

Sento il cuore pulsare. Vuol dire che sono viva? Non sono viva. E' lei, la mia rabbia. Il mio disprezzo. E' Lei, l'angoscia che nutre. E' lei, la mia bocca. Odorosa e Docile. Fiele fu e mai Veleno. Che dire di lacrime perse. Di scelte mai vissute. Di frantumati sogni, che erano lì, ed erano ali. E Ora? Ora sono a terra. Abbattuti. E di te? Che dire di te? Il silenzio ha un peso. Ogni notte è un delirio perso. Ogni notte, divenuta notte, lascia l'oscura scia ad un solitario Karma. Il giorno. ****** Vorrei rinascere per rifrangermi ancora.. murata al cassero dove tu giaci, perché non ha senso la mia vita. .. se perdo il tuo odore. ***

Goccia a goccia 2019 48


Antologia di poesia contemporanea

Sandra De Felice Nelle ore della notte Capita nelle ore della notte che io mi sveglio e piango, piango perchĂŠ ho freddo piango perchĂŠ ho paura, paura che qualcuno possa rubare il mio amore o possa toccare il mio corpo... Capita nelle ore della notte che io respiro forte per assopire l'angoscia dei ricordi mentre guardo i riflessi della luna alla parete... Capita che stringo le mani per pregare, fuori un nuovo giorno sta nascendo.

Goccia a goccia 2019 49


Antologia di poesia contemporanea

Assunta De Maglie Vecchio Quanta solitudine in quei tuoi passi lenti verso un tramonto che non ha sole! Ricco solo della tua memoria come ad uno specchio retrovisore rivedi la tua vita e ogni volta la racconti. Vita liquidata con due lire, un coccio rotto solo da buttare di un mondo che corre e non consola, ramo secco proteso al potatore. Noi giovani moderni, un po’ distratti in gara, sempre avanti ma per andare dove? non abbiam bisogno delle tue parole né di te, filo che può tenere insieme l’anima e il cuore in questa società. Se fossi ricco, potente, saresti un vecchio sì ma con la ragione della tua stagione.

Goccia a goccia 2019 50


Antologia di poesia contemporanea

Antonella De Rosa Fiore del vento Negli occhi l'amore e la gioia di un mondo migliore, tu dai seni bruni e dalla bocca carnosa, avvolta dai colori stinti di un paese arido di futuro, arresa dall'inganno degli uomini, scalza di vita, votata al sacrificio, a pieni polmoni respiri la libertà del mare infinito, che nega le brutture. Sprofondano le tue membra ambrate, annegata è speranza crocifissa negli abissi dell'animo umano flagellata, seviziata, abusata. Fiore del vento, di petali sparsi sulle onde del tempo. Giovani e agili, sovrastano il cielo Ventisei angeli.

Goccia a goccia 2019 51


Antologia di poesia contemporanea

Anna De Santis Quando realizzi... (per quelle che non hanno voce)

Che ne farò di me, avrò solo ricordi il solo a sostenere qualche barlume di luce sarà il mio stanco cuore batte e non smette ancora non vuole credere intorno solitudine, vuoto, silenzio lo spazio sembra stingerti, ti soffoca eppure avevi preparato tanti colori poi quando realizzi che c'è solo grigio senti una stretta che ti opprime troppo hai dato e troppo desiderato ma niente è andato nel verso giusto c'è chi si stanca, c'è chi manca ed è indifferente le tue ferite cominciano ad aprirsi cominci a sopportare tutto è la peggiore condizione il tempo di liberarti da questa delusione per non umiliare ulteriormente il tuo ego è un attimo, non c'è altra via devi arrivare ad una conclusione.

Goccia a goccia 2019 52


Antologia di poesia contemporanea

Barbara Di Francia Sulla mia pelle (una storia di droga ... a Stefano Cucchi)

Polvere bianca nel buio della notte mi hai incatenato, negandomi la mia libertà fino a togliermi tutto perfino la mia dignità. Sulla mia pelle guance affossate, piene di lividi; si adombrano, come fantasmi sterili in una cella buia piena di false utopie. Sulla mia pelle compaiono calchi pesanti che come zavorre, affossano anche il più debole richiamo d’aiuto. Li lascio andare... sulla mia pelle rimangono i segni, cicatrici che nessuno vede o fa finta di vedere, senza reagire mi anniento... è l’ennesimo caso di giustizia negata. Non rimane più niente, sono gli ultimi giorni di vita, li sconto sulla mia pelle, sono sette... è ora, mi avvio verso il Golgota e dopo l’ultima stazione ritorno a lui.

Goccia a goccia 2019 53


Antologia di poesia contemporanea

Marilù Di Liberto Racchiusa in un bozzolo Mi son svegliata come svuotata da vili pensieri. Esco dal bozzolo che mi chiudeva e soffocava aspramente. Libera esprimo sicurezza, ancora un po' acerba, ma certa di quella futura. Credo in te nella tua lealtà. Spicco il volo, mi libro nell'aria, in vorticosi giri. Poi plano leggera e aspetto tranquilla l'evolversi. Ogni pensiero è volato via con le mie ansie, sparito nel nulla della difficile esistenza. Ora spiego le ali, verso un futuro senza limiti, in cui coglierò, con gioia, ogni sorpresa.

Goccia a goccia 2019 54


Antologia di poesia contemporanea

Antonella Di Paoli Mea culpa Crocifisso al palo dell’empietà, impiccato alla trave della menzogna, annegato nell’oceano di lacrime amare di fiele, murato vivo nelle secrete degli egoismi, arso nelle fiamme dell’ipocrisia, schiavo del potere oscuro e contaminato, tu, Uomo, tempra il tuo debole spirito con le armi della conoscenza, corrobora la tua mente, ebbra di sangue, e saldala in una comune consapevolezza, urla la tua indignazione e disperazione, perché non ti colpiscano le pietre mortali dell’insana lapidazione. Ma sei svuotato, come floscio fantoccio, assuefatto e addomesticato, come pecora che segue il gregge, impietrito nel tuo pauroso immobilismo. Allora... si dia inizio al massacro. Les jeux sont faits.

Goccia a goccia 2019 55


Antologia di poesia contemporanea

Salvina Distefano Vortice La vita è un enigma che devo ancora scoprire. Un vortice che avvolge le anime in pena. Aggrovigliate in questa atmosfera cerchiamo un appoggio, una terra ferma. Fluttuiamo nell'aria in questa giostra infernale, fin quando qualcuno non ci spezza le ali. Cerchiamo un aiuto dall'infinito... illudendoci che presto ci verrà a salvare.

Goccia a goccia 2019 56


Antologia di poesia contemporanea

Chiara Domeniconi Discriminazione Discriminazioni esteriori, sputate a priori, su dolori interiori, che si tagliano fuori, dalla propria vita. Ognuna impegnata a lavare i suoi panni, a riparare i suoi danni, senza vergogna, senza una gogna. Tossiche maledizioni, povere imprecazioni, a chi forse ha avuto privazioni, che hanno affondato le loro passioni. Diventata passione quotidiana, diventando il figlio di ***tana, che nessuno, neppur se stesso s'ama, nessuna domanda sana. Lasciamoli soli, speriamo che muori! Te lo meriti per una vita che non hai scelto, per essere un diverso. Dietro a quei muri, misteri oscuri, giorni duri di violenza, che ora è il loro senza, fastidiosa assenza. Basta io abbia la mia casa, basta che lasci ch'io riposi, il tuo futuro non è il mio, in un mondo dove poi preghiamo Dio.

Goccia a goccia 2019 57


Antologia di poesia contemporanea

Emilia Esposito Coraggio E ti decidi a chiudere la porta che hai spalancato un giorno a un amore impossibile... Sei stanca di combattere contro i mulini a vento. Vieni chiamata infame solo perché hai avuto il coraggio di non soffrire più, inutilmente, per un amore che non poteva mai vivere alla luce del sole Il coraggio di ammettere che non avresti mai potuto gridare al mondo intero, il coraggio di dire no a un amore fatto di incontri segreti, per dar sfogo al solo istinto sessuale. Noi Donne amiamo con tutte le sfumature dell’amore, per questo non saremo mai comprese e mai ascoltate. Il nostro dire Sì, viene frainteso, non compreso e criticato. Il nostro No è male interpretato e viene giudicato e calpestato. Chi potrà mai capire perché diciamo no o sì? Solo chi sa leggere nella nostra anima, può compenetrarsi nel nostro intimo, delicato e immacolato pensiero...

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Antologia di poesia contemporanea

Pasquale Esposito La vita interiore La tua vita interiore, questa vita interiore dove ti vuol portare? In strade affollate, piene di gente che soffre di solitudine. Ti porta nei centri del consumismo in cui tutti si precipitano in convulsivi acquisti. Ti porta a consumare una giornata con ritmi soffocanti, che termina nel buio dell'io e non nel noi. Ti porta da nefasti governanti del popolo, che esausto per le tasse, arriva al punto di augurare loro ogni male pur ridurre l'esercizio di malgoverno. Si dice... vai dove ti porta il cuore... ma dovrei dire invece, vai dove ti porta il mondo... ma né il cuore né il mondo ci seguono nelle nostre utopie: lavoro per tutti, cibo per tutti, la casa per tutti, la salute per tutti, benessere e pace per tutti! Non succede così, e quei pochi che hanno già tutto prendono anche il poco da tutti. La vita interiore è come un treno, fermalo, perché l'utopia non si realizza mai, e le chimere ti diranno la verità all'alba, quando tutto torna nelle stanze del potere!

Goccia a goccia 2019 59


Antologia di poesia contemporanea

Maristella Fasanaro Una vita per la vita Ci sarĂ un'altra vita in cui gli uomini potranno guardarsi negli occhi senza pregiudizi, senza divieti, senza distanze? Una sola mano, un solo sorriso, un solo sguardo, riflessi su migliaia di specchi, potranno illuminare le notti del mondo intero? Cominciamo ora un'altra vita, una vita per la vita! Percorriamo la strada che ferma l'indifferenza e la morte. Aiutiamo il cielo a sorridere, aiutiamo il vento a far nascere un'alba piĂš azzurra, come uno scrigno d'amore sulla riva del mare.

Goccia a goccia 2019 60


Antologia di poesia contemporanea

Pietro Erasmo Fasani

Scivolando lentamente nelle tenebre Al chiarore di una debole luce Due farfalle con affetto sincero Svolazzando Con voli pindarici Mi riportavano nella luce

Ed ora sono qui Seduto assente Inutilmente Guardo la vita scorrere Oltre una vetrata.

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Antologia di poesia contemporanea

Paola Ferla Abbaglio Stamani si sono imbarcati, pensieri e speranze e attese, viaggiano su un'azzurra via. Il sole ora coperto, da grigie preoccupazioni, non ha ancora deciso cosa fare. Ad un tratto, un abbaglio, un fascio di luce si è fatto spazio, inonda di luce la preziosa barca. I sensi invasi da calore e brividi, viaggiano con pensieri e passioni, su un mare dorato ricco d'emozioni. E' pura magia, l'Amore ha cambiato, come re Mida, in oro, l'azzurro ed il grigio, rimasto alle spalle.

Goccia a goccia 2019 62


Antologia di poesia contemporanea

Sabrina Fiamma #Senzaconfini Afferra la mia mano nella notte nera, non aver timore, ti accoglierò, fuori c'è bufera, il tuo pianto afflitto, per me é senza una bandiera. Ti capirò se non ti fidi, poiché le tue radici affondano in ben lontani lidi, però non c'è confine nel cuore mio, tra noi, ma un universo affine. Grida forte la vita che scorre nel tuo essere, di sofferenze inferte, di un grande malessere. In questa o in altre terre, non conosco barriere, bastano le tempeste, delle vostre vite assai funeste, terribili storie vere. Dentro la tormenta cerca le mie braccia per aggrapparti, come al vecchio molo, dove c'è bonaccia. Amico mio che fuggi dalla Patria tua, sei un fiore nel vivaio, e della tua rotta, sarai per me, esperto marinaio. Di certo non comprendo la tua lingua ignota, barca alla deriva parleremo a gesti, sarai tu il pilota. Ti offro il mio appoggio, stringiamoci forte, sfideremo il destino avverso, allontaneremo la morte anche in mare aperto.

Goccia a goccia 2019 63


Antologia di poesia contemporanea

Ivan Gacina Dom od vjetra Putujem od dana do dana, od kuće do kuće, od noćne more do nove noćne more. Daleko mi rodna čerga dok se pitam gdje me i je li me uopće budućnost čeka. Supruga moja putuje sa mnom i bez mene, s djecom i bez djece, s bolnom dušom i nadom u bolji život. Možda ćemo se jednom u snovima svi zajedno sresti tamo gdje nas umjesto nade čeka i nosi dom od vjetra. Traduzione dal croato La casa nel vento Viaggio/di giorno in giorno,/da casa a casa,/dall'incubo/a un nuovo incubo./Lontano da me/posto natio/mentre mi chiedo dove/e se/il futuro mi aspetta./Mia moglie/viaggia con me/e senza di me, con i bambini, e senza bambini,/coll'animo dolente e la speranza nella vita migliore./Forse/un giorno nei sogni/vi ritroveremo tutti insieme/li dove/al posto della speranza/ci porta e ci aspetta/la casa del vento.

Goccia a goccia 2019 64


Antologia di poesia contemporanea

Giulia Galli Ali (dedicato a tutte le persone sole conosciute nella struttura dov'era mia mamma)

Gioca il vento spettinando le nuvole, di vapore le orna e ali d'angelo leggere appaiono... Occhi stanchi cercano ancora quel sogno antico mentre la mano è protesa a cercare aiuto... Dura è stata la vita e la solitudine ti è stata compagna... Un timido e rugoso sorriso appare ora sulle labbra tue mentre bianche ali ti avvolgono in un abbraccio d'amore...

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Antologia di poesia contemporanea

Francesco Gallina Un semplice tombino Tante sono le persone sia di giorno che di notte che con fretta e indifferenza son saliti sopra la mia testa gettando con noncuranza spesso e volentieri oggetti appartenuti ai loro desideri. Carta straccia, sigarette bigliettini, cucchiaini monetine e ricordini rimarranno custoditi qui, per sempre tra i bui anfratti del mio ventre. Qualcuno ogni tanto si sofferma a curiosare osservando con riserbo il lento incedere del tempo. Ma anche in quegli istanti non riesco a rallegrarmi perché ciò che porto dentro non mostra alcun rispetto. E seppur cada la pioggia tra le fessure della mia luce le macerie della tristezza permangono nell’ombra dell’incertezza. Diventa così, inevitabile pensare al mio destino decretato dal declino dell’essere che mi reputa soltanto un semplice tombino.

Goccia a goccia 2019 66


Antologia di poesia contemporanea

Beniamino Gatto Chesta è 'a mafia!? So’ ormai tant’ anne che ‘o popolo italiano, tra lacreme e miseria ,vutaie p’ ‘a libertà. E, a capo ‘e‘sta Nazione, ormai ‘a tant’anne se passano ‘o cumanno con molta abilità. Politica e Potere: so’ proprio ‘a stessa cosa, ma p’arrivà in politica ‘nce vo chi te spallea e certamente ‘a te pur’isso vo caccosa. Se non ricambi subito te tocca ‘a mala sciorta. Guardate ‘a tuorno, t’addunarraie chiù spisso comme funzionano i giochi ‘e ‘sto Potere: na strignuta ‘e mano? E già si compromesso; se sei accettato nun può chiù retrocedere. Se sei scartato oppure emarginato t’avesse prodere ‘a capa ‘e dicere chello che pienze? Il “pluralismo democratico”accetta si il pensato ma nun te permete certo di esprimerti in coscienza. Si vuò campà tranquillo te tocca ‘e fa l’ipocrita si no ‘o Potere te cundanna a morte. -Comme è possibile - me diciarraie - la pena fu abolita -.‘A capitale, non certo la civile. ‘A morte civile è peggio ‘e chella overa, te stanno ‘nguollo comm’ ‘e cane ‘e presa, guajo a sbaglià: è na jurnata nera. Sulo si muore overo s’alleggerisce ‘a presa.. -Ma allora….Chesta è ‘a Mafia! -Zitto… pe’ carità, addò te asciuto, te sente quaccheruno e porta spia, s’addona ca nun sì fesso e sì futtuto.

Goccia a goccia 2019 67


Antologia di poesia contemporanea traduzione Questa è la Mafia Sono ormai tanti anni che il popolo italiano, / tra lacrime e miseria, votò per la libertà. / E a capo di questa Nazione, oramai da tanti anni, /si passano il comando con molta abilità. /Politica e Potere sono proprio la stessa cosa, /ma per primeggiare in politica ci vuole chi ti supporta /e di certo pure lui vuole il contraccambio. / Se non ricambi subito sarai uno sfortunato./ Guardati in giro, ti accorgerai molto spesso / come funzionano i giochi di questo Potere:/ una stretta di mano? E già sei compromesso;/ se sei accettato non puoi più retrocede/ Se fossi scartato oppure emarginato/ ti dovesse passare per la testa di dire ciò che pensi? / Il “pluralismo democratico” accetta sì il pensato/ma non ti permette certamente di esprimerti in coscienza. / Se vuoi vivere tranquillo devi fare l’ipocrita /altrimenti il Potere/ti condanna a morte/ “come è possibile” mi dirai “la pena fu abolita” / La pena capitale. Non certamente la civile. / La morte civile è peggiore di quella vera, / ti stanno addosso come i cani da presa/ guai a sbagliare: sarà una giornata nera. / Solamente se muori veramente/diminuisce la pressione. / “Ma allora… questa è la mafia!” / Zitto… per carità, come ti è venuto, / ti può ascoltare qualcuno e porta spia, /si accorge che non sei un fesso e sei spacciato.

Goccia a goccia 2019 68


Antologia di poesia contemporanea

Francesca Ghiribelli Faccia di maschera In un teatro avrei dovuto abitare, un cuore in cui la realtà non fa male; rifugio da poter disegnare con l’acqua di queste lacrime senza dover invecchiare. Il mio volto viaggia di solitudine su rughe fatte di inquietudine e stacco origami di carta per farne un fiore tra i capelli; avrò petali di sabbia per unghie così da non poter stracciare questa faccia di maschera che respira una vita dalle labbra di sale.

Goccia a goccia 2019 69


Antologia di poesia contemporanea

Luca Gilioli ragazza madre dalla mongolfiera lascia le zavorre e con il fiato preservato si riempie i polmoni. inizia un viaggio verso terre sconosciute, ma c’è un fuoco a dar vita al suo volo e il vento, maligno, bisbiglia e poi tace. e la mongolfiera va, e una cicogna è la sua guida nel cielo.

Goccia a goccia 2019 70


Antologia di poesia contemporanea

Stefano Camòrs Guarda Luisa La notte per me è densa, pregna di rumori, ovattati eppure intensi. Al di là della parete, è già un'altra casa, un altro mondo. Michele ha l'età di mio padre e una figlia, due anni più grande di me; sua madre è al fianco di Maria, la Vergine. L'uomo la cerca ogni sera rabbioso, perduto nella memoria e nei litri di rosso. Poi urla, bestemmie, rumori di sedie lanciate. Segue, inatteso, il silenzio, solenne attesa; poi lieve fiorisce sommesso, arreso, il singhiozzo d'un pianto. Acerbo, immeritato, è Luisa che affonda la faccia nel cuscino, nasconde il dolore. Il sonno alla fine mi prende e tutto scompare. Nei miei sogni c'è sempre il sole, un giorno vorrei avere il coraggio d'invitarla laggiù.

Goccia a goccia 2019 71


Antologia di poesia contemporanea

Maria Imbrogno Prima che sia tardi Vado via Via dalla tua vita Dalla tua voglia prepotente di me Via dalla gioia che ti aspettava E che hai rinnegato Via dal tuo malumore incancrenito Dalle giornate grigie e randagie Via dalle speranze sfiorite Dalle attese vane Dai piatti rotti E da ogni sicurezza negata Via dalle mie paure e dalla tua rabbia Via da ogni ora di dolore Via,via,via! Mi riprendo i miei giorni Fuori da questa prigione Mi aspetta il blu di un cielo Finalmente sereno. Io mi salvo da sola.

Goccia a goccia 2019 72


Antologia di poesia contemporanea

Antonella Jacoli Lo sconosciuto in blu

Gettarsi dall'altra parte della strada impermeabile cravatta tutto addosso ai miei occhi divorarli nello spazio sereno puntare a una frase ho bisogno aiutatemi il doppio slancio del ritrarsi in due non sopravvivere al mosaico del giorno.

Goccia a goccia 2019 73


Antologia di poesia contemporanea

Ada Jacono Passi frettolosi sorriso aperto sul viso stringi felice in pugno ciò che volevi ciò che hai ottenuto Ti lasci andare una panchina triste e muta ti accoglie con benevolenza accanto fiorisce una pianta d’ortensia Sai che fa male ma non t’importa hai schiuso la porta al vortice della dipendenza Basta un attimo per volare staccarsi dal mondo tutto lasciare Sirena nell’aria irrompe la quiete Occhi sbarrati in un cielo stellato Un grido d’aiuto col vento è volato Sgomento e dolore sul volto dei cari Non si può non si deve morire nel fiore degli anni

Goccia a goccia 2019 74


Antologia di poesia contemporanea

Izabella Teresa Kostka Esistono incontri Esistono incontri indelebili come un pennarello che imbratta le pagine della memoria, frasi, parole, a volte offese impossibili da cancellare con qualsiasi gomma. S'intrecciano le esistenze abbattendo ogni muro che come un tramezzo separa i mondi, assistono alla nascita di un nuovo ordine risorto dalla strage sull'umana scacchiera. Son tele dipinte quei nostri giorni: i bianchi sorrisi sui neri volti, le macchie rossastre sulle mani bianche, i contorni sfumati di un acquerello lasciato dissolversi sotto la pioggia. Pedoni, guerrieri, martiri e vittime occupano le sedie sulla giostra, s'incontrano e scontrano in una corsa che ha avuto inizio, ma mai avrĂ fine. In un ritrovo di sguardi si compie la vita.

Goccia a goccia 2019 75


Antologia di poesia contemporanea

Michelangelo La Rocca Non si uccide per amore Ti ho portato un rametto di mimosa all’ombra dei cipressi, la tua ultima dimora. Un assassino ti amava così forte che ti ha donato la morte. Il mio cielo è lontano da quell’assurda follia, perciò scusa ti chiedo e perdono per non aver fatto capire che l’amore è una dolce carezza, è regalare un fiore, è un abbraccio che non vuole finire, un bacio appassionato, è come la rugiada su un petalo di rosa ad un’alba di primavera. Che la violenza nulla c’entra con l’amore, come la notte con il sole e con tutto quello che non viene dal... cuore!

Goccia a goccia 2019 76


Antologia di poesia contemporanea

Eugenio Landino Morte dolce Sì lasciami andare In silenziosa intesa Ma spegni quella luce, amore. Spegni il cuore, per favore. Penso a te, ai tuoi dolori. Non aspettare D’incurvare i tuoi pensieri Sotto il peso di una sofferenza Che non troverà rimedio. Se tempo t’è concesso, Non aspettare. La luce ancora filtra Attraverso i miei occhi A riverberare Il tuo animo straziato. Non mestizia, non pena. Non rimanere a guardare Spegnersi la mia vita, amore. L’unica cosa che voglio È che la notte ora ci culli In unico respiro. Se ti confessassi l’intenzione che ancora vuole il cuore Senza esser sfiorato dal pensiero che si sbagli Ti chiederei di addormentarmi senza aspettare Cancellando il dolore che, ignara, mi dai Nel cercare I miei occhi Per un’ultima parola.

Goccia a goccia 2019 77


Antologia di poesia contemporanea

Rosella Lubrano Esule Vivrò di te, padre, nei fievoli respiri di una patria avara, ove i migliori anni della novella età come evanescenti sogni si sbriciolano ai duri colpi del destino. Ricordi amari di campi assetati, gronda solo fatica su questa terra che non dona un fiore. Come scardinar vorrei gli anfratti di un’anima inaridita, scarabocchi di vita, vergati da inchiostro del cuore senza rivoli scuri di sangue versato! Basta pianti di madri oranti, basta cieli plumbei di morte, albe di luce anelo, luccichii che sanno di pace all’ombra del grande ulivo.

Goccia a goccia 2019 78


Antologia di poesia contemporanea

Marco G. Maggi Atti vandalici Insieme di pietre grezze di atti vandalici incisi sui nostri cuori lasciano stupiti e pavidi l’anima stuprata dalla viltà dei troppo furbi Abbiamo scritto epigrammi lettere da custodire ma nelle strade della violenza volano bottiglie di birra e rotolano i sampietrini Sul selciato rimangono gli anni l’istinto di sopravvivere -indicibiliquesta fatica di resistere.

Goccia a goccia 2019 79


Antologia di poesia contemporanea

Gabriella Mancuso Ho visto un uomo Ho visto un uomo battersi per la propria vita ho visto qualcuno sentire le ragioni della propria esistenza l'ho visto credere nei sogni nonostante l'enormità del deserto attorno. Ho visto un uomo reggere il peso dell'ingiustizia e portare addosso stracci con dignità. L'ho visto con lo sguardo attento di chi cerca appigli e di chi dà un senso a ciò che ha. Ho visto anche lacrime sul suo viso, e cercare inutilmente un barlume di speranza. Era sul baratro di una vita assurda lo sapeva, ma cercava di raccogliere le sue mani. Più cercava e più affondava. La depressione è emersa, dura, crudele come un taglio improvviso. L'ho visto così, e non avrei voluto. I miei occhi hanno pianto, e non hanno saputo dargli conforto.

Goccia a goccia 2019 80


Antologia di poesia contemporanea

Roberto Marzano Lizabeth Come spiegherai, Lizabeth, alla tua mamma cosa ci facevi tutta nuda, fatta a pezzi, disarticolata bambola-pupazzo, riversa in un famelico burrone… Chi mai l’avrebbe detto? Tu, il più bello e delicato fiore da Ibadan ad Ogbomosho, promessa cameriera presso certi signori dell’Europa dove il “servizio” l’hai prestato a suon di sberle con le mani e con la bocca e con tutta te stessa sennò ti rompevano le ossa! Lizabeth, occhi fuori dalla testa, con un puffo intorno al collo che non ti lascia uscita, con le cinghiate date senza parsimonia, tanto non si vedon lividi sulle puttane negre e si può continuare a venderle, senza sconto, a qualche onorevole buon padre di famiglia o buttarne i pezzi nei rifiuti se si ostinano a rifiutar ragione…

Goccia a goccia 2019 81


Antologia di poesia contemporanea

Elisabetta Mattioli Maceiò I corpi erano nudi accasciati, sdraiati sulle mattonelle grigie e stretti nella stoffa che ne avvolgeva la pelle scura, bianca e senza nome i miei occhi scivolarono sopra alle forme indistinte vive, morte, stanche le palpebre erano serrate alcune lacrime cadevano a piccoli e lenti passi sui loro volti e precipitarono inesorabili sopra alle scarne labbra che avevano perso l’antico colore rosato e sferzato dalle mosche che abolirono il pudore e colpirono con crudeltĂ ogni singola creatura Io mi allontanai con l’anima spezzata gli anni sono trascorsi e quei bambini vivranno per sempre nel mio grembo (falsamente) vuoto.

Goccia a goccia 2019 82


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Maria Micelli Il mio nome è Giuseppe (dedicata a Giusppe di Cardito)

Il mio nome è Giuseppe ho 8 anni, quella sera piangevo, avevo paura; una paura unita alla rassegnazione, era la tua mano a picchiarmi " papà"... Incurante del mio pianto hai continuato ad inveire su di me... Cercavo le tue carezze, un tuo abbraccio mamma, ma tu ti preoccupavi solo di lavar via il mio sangue... All'improvviso mi addormentai ed ho iniziato a sognare qualcosa chiamato amore, calore... Ora sono accanto a Dio; paura non più e quel bisogno di carezze non esiste più, poiché di saziarmi di abbracci ci pensa il buon Dio...

Goccia a goccia 2019 83


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Sandra Mirabella

Era come un angelo bambino nulla sapeva delle illusioni, nulla del reale che c'incatena su questa terra e ci avvelena l'Anima. Mostrami il tuo sorriso adesso, ascolta il battito che ha un ritmo selvaggio come tamburo nel mio cuore. Musica antica che mi strazia l'Anima. Ti ho sognato figlio angelo di creta guardavi il mare non ascoltavi le mie parole e le calde onde ti sfioravano i piedi e cancellavano i ricordi dei tuoi precedenti amori. Se cerchi mio figlio lo troverai disteso sulla battigia i suoi piedi toccano ancora il mare. Non galoppa il suo cuore, si è fermato l'Anima però è ancora intorno e scava nella sabbia, cerca una collanina di coralli un ricordo bambino e un braccialetto di conchiglie che il mare si è già portato via. Goccia a goccia 2019 84


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Daniele Miraflores Oltre il confine Andasti in quella terra lacerata e ostile dove nulla sopravvisse neppure al pianto del fanciullo che implorava perdono per una colpa non sua. Figlio frammentasti quelle lacrime che non riuscirono a dissetare quella terra arida dove ancora la speranza prosperò in quel fiore che portasti con orgoglio in patria. Oltre il confine l'intelletto riflesso in quell'esempio che in armonia il creato volle donarci e quel padre stanco scrisse quella supplica per l'inquietudine del tuo non ritorno. Ormai dilaniato da quel male che pareva essere la propria guerra. Ma oltre il confine dal passato tornasti tu... infante e implorasti mai piÚ guerra. Goccia a goccia 2019 85


Antologia di poesia contemporanea

Cesare Moceo La mia sorte Indugio mentre cammino su e giù su questa spiaggia spoglio di malizia e d'arroganza in riva al mare a impiegare il mio tempo estraniandomi da me stesso a volgermi or di qua e di là e alzando gli occhi lontano laggiù dove il cielo si fonde all'orizzonte con i miei pensieri senza apparenza nè coscienza a donarmi diletto E mi raccolgo in isolamento dal mondo come se non esistesse più vita terrena ma percezioni celestiali a ricordarmi promesse di bontà impresse nella mente da questa solitudine che continua a fermentare nell'anima.

Goccia a goccia 2019 86


Antologia di poesia contemporanea

Marco Morandi Nero Non v'è ragione o colpa di nascere se stessi né avere addosso gli occhi che graffiano il mio cuore. Fuggire è il mio destino,la guerra la mia patria e l'acqua ingorda trasforma i corpi in opinioni. Io sono nero, di uguali cose fatto, il mio parere è vivere di dignitoso tempo. Nel nascere diverso mia madre ha condannato, non me in quanto tale, ma l'uomo nel pensiero. Colui che differisce dagli altri il suo destino solo perché può dire quello che sente dentro. Ma è facile dar colpa a chi non ha più nulla che chiede solamente qualcosa per sorridere Fratello mio sereno, di libertà illusoria, concedi a me quel mezzo che inizi la mia vita. Il mio diritto umano è uguale a ciò che siamo: Cellule dell'immenso che vivon dentro noi.

Goccia a goccia 2019 87


Antologia di poesia contemporanea

Marino Moretti Barbone Una panca per amica, sotto un cielo di stelle che non brillano più, la barba si allunga sulla solitudine della vita. Ogni speranza è finita tra l'indifferenza di chi passa e se ne va e l'ignoranza di chi ti allontanerà. La tua fine misurerà il freddo che fa. Una mano amica coprirà dell'anima l'ultima ferita, solo ora che la morte arriva. Mentre il gelo scende dentro il cuore, nessuno verserà una lacrima per l'ultimo tuo dolore.

Goccia a goccia 2019 88


Antologia di poesia contemporanea

Franca Mugittu Grido di giustizia La Solitudine ti faceva compagnia, in quel paese, quel luogo abitato e solitario dove ogni notte iniziava il tuo calvario. Ti rifugiavi in quell’antica stanza di polverosi ricordi. Niente chiedevi e niente ti è stato dato. Hai pensato, forse, che solo il non apparire ti potesse far da scudo alle ignobili insensate ire. Ora sei salito nella cattedra dell’assenza, molto più rumorosa della tua presenza. Ora quei complici nell’omertà spero non svaniscano in una polverosa scatola nascosta, in uno di quegli antri grigi dove tutto giace e tutto si tace.

Goccia a goccia 2019 89


Antologia di poesia contemporanea

Graziella Mussino Invisibili Ombre solitarie che mendicano nelle strade ombre notturne che cercano riparo tra cartoni e scatole. Invisibili agli occhi dei passanti delle vie alla moda. Ombre che offrono rose ai semafori, nei locali. Ombre ignorate, insultate, emarginate, odiate da chi semina odio e intolleranza. Ombre che racchiudono una vita e che chiedono un sorriso e un aiuto.

Goccia a goccia 2019 90


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Daniele Neri Il bambino di Aleppo Ho perso la strada di casa. Dov'è mio padre? Mi teneva per mano, ma l'ho smarrito davanti alla scuola. C'erano uomini vestiti di nero, gridavano e sparavano, ridevano divertiti. Credevo fosse un gioco. Uno di loro ha preso per mano mia sorella e l'ha portata via. La ritroverò a casa? Ma dov'è casa mia, dove sei, mamma? Ho bisogno di te, il cielo ha cambiato colore vedo un arcobaleno malato, la gente piange e fugge, ho perso i miei quaderni e le vie della mia città sembrano diverse. Mi guardo intorno, ho paura, i miei passi si fanno pesanti, la terra trema, sbocciano ovunque fiori di petrolio.

Goccia a goccia 2019 91


Antologia di poesia contemporanea

Giorgio Ombrini L'emotività (è legata alla sensibilità) Sol s'è estrema crea sofferenza, andrebbe sostenuta con coscienza, affrontando meglio l'ansia della vita. La depressione può esser guarita. Il sensibile ha forte emotività, crea empatia e solidarietà. L'emotivo è, di norma, instabile, ma è anche molto più affabile. È, nella donna, un attributo innato, la rende adatta ai figli, al malato. Va agevolata, senza inibizioni, il suo sguardo aiuta le coesioni: per mantenere vivi i sentimenti, per poi rimanere a lungo ferventi, per chi crede all'amore con calore. Segue il ”soave” sulle ali del cuore. Ma l'agir non sempre è razionale; piangono, a volte in modo abituale. hanno gli impulsi a portata di mano, il loro contegno è molto umano! Le scelte morali son ponderate, se le gioie sono state “fiutate”! Ma spesso non seguono la ragione, ma rincorrono “moralità” buone. Aman scambi d'opinione con altri. ma rifiutano i perfidi e gli scaltri. Sono orgogliose per essere schiette, benefiche, autonome e pure rette. Soffron d'ansia, ma sono intuitive, per lo stress, talvolta sono lascive. Per inezie, talor provan dolore, Pur se indisposte, inseguon il cuore. Goccia a goccia 2019 92


Antologia di poesia contemporanea

Antonio Palladino Tavolata Vorrei sedere a una tavolata Con tanti commensali Ognuno passa il cibo a quel di fronte Così che tutti ne abbiano abbastanza Vorrei meno incendi Nel fuoco che vedo divampare Non incontreremo nessun Dio Se non aiuteremo chi chiede soccorso Non c’è maniglia sul nostro cuore Si apre solo dall’interno Non voglio nemici Li tramuto in persone Un cieco mi ha descritto un tramonto Un saggio che anche da un vaso incrinato Può sorgere la vita Corriamo per conquistare terre Tuttavia ne servirà poca per ricoprirci L’Amor non dato Come la pioggia non caduta Lo so E’ una chimera, direte voi Lasciatemi immaginare Come una foglia che cerca di risalire la corrente

Goccia a goccia 2019 93


Antologia di poesia contemporanea

Simonetta Pancotti Discriminazione Negli occhi una lacrima; assapora il suo salato non ha nazionalità, né lingua, né razza. Ha il sapore del mare. In un bacio la tenerezza di un attimo intenso; non ha alcun colore di pelle, alcuna religione che divida. E’ soltanto un atto di amore reciproco. In un convivere il conoscersi; per comprendersi, per riconoscersi e ritrovarsi identici. Non ha censo, non ha etichette, né stemmi regali. E’ soltanto un’esigenza umana di ovunque e di sempre. Il mondo, in ogni suo aspetto, ha perso la memoria di ciò che vale, di ciò che sia l'umana realtà, di ciò che un abbraccio possa significare . Discriminazione Esclusione Isolamento Assenza di conoscenza Del perché - Del come - Del che cosa – Di noi.

Goccia a goccia 2019 94


Antologia di poesia contemporanea

Nadia Pascucci Mi chiamavano ebreo Mi chiamavano ebreo e fui espulso dalla scuola, escluso dalle biblioteche, e dai ritrovi pubblici. Non ebbi più un amico, solo insulti umilianti che mi fecero sentire diverso. Mi svegliavo bambino, mi addormentavo ebreo, Ho subito torture, abissi di sconforto, il calvario della deportazione su treni piombati verso campi di sterminio. Derubato della infanzia innocente, fui spogliato di tutto, persino di dignità e coraggio, il mio nome un marchio sulla pelle. Ricordo il freddo e la fame, i pianti e l'odio, il fumo soffocante giorno e notte l'acre odore nell'aria, le torture e le atrocità indicibili, il sadismo senza fine, e sguardi senza espressione di uomini con lo spirito morto, ancor prima della carne. Ho combattuto per la sopravvivenza in un comprensibile egoismo e nella fioca luce denutrito e scarno, cercavo la forza del Cielo. Mi chiamavano ebreo e voglio che le vittime dell'olocausto, gli orrori e le barbarie subite, simbolo di una follia collettiva, siano perenne monito per la MEMORIA per NON DIMENTICARE ferite aperte, pagine nere della nostra umanità, che fanno discutere, affinché tali ORRORI più non accadano.

Goccia a goccia 2019 95


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Vincenzo Patierno Alle donne vittime Insane mani si avventano su soavi volti, colmi di silenti e rassegnate lacrime che sol d’amore son in cerca, essenza di vita è la loro natura, ma ad esse viene strappata dall’abietto agire. Di donna sono gli occhi spenti e il sangue versato, come il grembo che un dì partorì tal uomo…

Goccia a goccia 2019 96


Antologia di poesia contemporanea

Sonia Pellegrino "Cronaca muta".... Cronaca muta che grida piĂš che delle parole, per chi ascolta con anima e cuore. La mia penna s'intinge nel dolore struggente di vita attuale, per chi legge e regala un'occasione di un futuro migliore. Ăˆ un tormento patire fame dolore è freddo, non fa rumore nĂŠ cronaca, giovane vite che si spengono, bianca innocenza, orbite stanche di lacrime di sale. Ma nell'anima il sereno di chi tra le mani non ha avuto niente, ma ricchi della lode del Signore, e vivere in eterno. Germogli di seme, che la terra non ha aiutato a fiorire, ma innaffiati e curati dal Supremo, sbocceranno di luce, per aiutare come angeli protettori, tutti coloro che soffrono come hanno sofferto loro. Guideranno il bianco la gioia, il bruno il dolore, il rosso l'amore, il giallo il sole, il ricco e il potente, il povero e il pezzente, uniti in un unica nazione.

Goccia a goccia 2019 97


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Francesca Pillitu Terra promessa Ho scollato sogni al crocifisso, naufragato in un mare d'incerte speranze e li ho visti lottare in balÏa di acque in tempesta nel rimestare eterno di orfane preghiere. Mi supplicavano di non arrendermi quando, nel riverbero della luna, lacrime migranti toccavano il suolo agognato rubando il nome alla terra promessa. Quanto dista il futuro? Tramontano stelle sulle mie labbra e nel disegno delle onde che marchiano le dita, di petali e incenso s'imbianca il silenzio lieve è il passo d'alghe e sabbia, il velo che mi porta in sposa al mio destino.

Goccia a goccia 2019 98


Antologia di poesia contemporanea

Antonia Anna Pinna La famə N ə muccechə də panə so arrubbatə a tejə ca magnə senza dì n’de bunə. La grascia tə sətterra gnianzə tiembə però tə pu murì biellə cundiendə. lə dolcə lə si missə sopra a tuttə a rammanda chə zucchərə j vanella. Tə si frecatə na buttiglia sana i jeje mə so attaccatə alla cannella. Alla salutə allora amichə biellə chə tə pozza scagnia lə lupə pə na pəcurella.

Goccia a goccia 2019 99


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Traduzione dal vernacolo di Villalago AQ La fame Un boccone di pane ho rubato a te che mangi senza assaporare. L’abbondanza ti sotterra prima del tempo però potrai morire assai contento. Il dolce l’hai messo sopra il resto a coprirlo con zucchero e vaniglia. Te sei bevuto una bottiglia intera e io mi sono attaccato alla fontanella. Alla salute allora amico bello che possa il lupo scambiarti per una pecorella.

Goccia a goccia 2019 100


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Daniela Pireddu La luce di me stessa Guardo il mondo dietro un velo, abbasso lo sguardo perchÊ anche il sole non mi sfiori. Dentro alla mia ombra coltivo ogni giorno il mio giardino di petali di silenzio che germogliano e fioriscono senza che nessuna mano li accarezzi. Penso, sorrido e amo, anche se il mondo non mi vede, sono un respiro chiuso in un guscio che vorrei schiudere per imparare a vivere. Ho costruito un castello di carta e mille piccole ali di farfalla che un giorno troveranno un cielo per volare, quando la mia voce diventerà un canto e potrò danzare nella luce di me stessa.

Goccia a goccia 2019 101


Antologia di poesia contemporanea

Antonio Pittau Solo

Loro se ne vanno. Lasciatemi venire Per non soffrire! A casa Sono solo su me stesso. Incuranti se ne vanno. Resto col dolore, la malinconia la tristezza la solitudine. Lasciatemi venire Per non morire!

Goccia a goccia 2019 102


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Angela Platano Tra l'uggiolar dei cani A sera, una sagoma dall'andatura incerta s' aggirava tra i cippi delle fosse granarie. Fedeli compagni, tre cani randagi che lo seguivano come San Rocco. Incurante del freddo d'inoltrato dicembre, se ne stava seduto su un cippo più ampio, a malapena coperto di stracci e lo sguardo perso nel vuoto. Rimaneva lì, fermo. Chissà quali pensieri inseguiva, e quali fossero i suoi drammi, i suoi tormenti interiori da preferire la strada, la solitudine, l'abbandono... Eppure una casa l'aveva, una moglie, dei figli. Ma la sua anima ribelle rifiutava d'essere ingabbiata dalle regole della società civile, reclamava la sua libertà, voleva vivere accarezzata dal vento, dalla pioggia, dal gelo. E giunse l'estate, col suo caldo afoso, soffocante, i suoi fedeli cani accucciati ai suoi fianchi. Era stanco. Uno sguardo al lampione opaco della Luna, al tremolio silente e lontano delle stelle, sulle labbra un sorriso. Al mattino, lo trovarono così, tra l'uggiolar dei cani, addormentato... per sempre.

Goccia a goccia 2019 103


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Monica Poletti D(i) Donna Batte forte il cuore di donna e colpisce nel silenzio arrecando più timore. Nel sospiro di donna son comprese più parole da ascoltare, da capire per trionfare. Con le mani di donna si abbracciano mondi diversi, e diverso è l’abbraccio di donna che incanta il mondo, ammirandolo. Pace, guerra e conquista. Forza, intuizione e bellezza, intonano voci di donna chiamata Vita.

Goccia a goccia 2019 104


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Rosy Pozzi “OLTRE” Kenya Musica d'onde risuona sublime dall'oceano poco più in là mentre brezza marina s'intrufola vezzeggiando - fra tinte vivaci del riservato angolino afrikano. Rilassanti odi in natura cullano menti perse - fra verdi fronde oscillanti adornate di vita e sgargianti colori stagliati nel blu dell'immenso. Cobalto scolpito da cime di secolari alberi grati e suggestionanti baobab che - fra raggi filtranti creano disegni di specchi lucenti che danno vita a pensieri positivi e negativi come solo la vita sa fare. Oltre... a poche spanne più in là dal mare ed asfalto - nella rossa strada sterrata ricca del nulla stridono incessanti desolazione e lamenti che... fan tentennare serenità in chi dall'altra parte volgere il capo non sa.

Goccia a goccia 2019 105


Antologia di poesia contemporanea

Michele Prenna Strano incontro Un giorno ho incontrato la Sofferenza nell’abito scuro d’ordinanza figura tristissima a prima vista che mi chiamò lacrimosa. Mi raccontò malattie e disgrazie infinite perché m’associassi al suo piangere e prendessi di lutto ugual veste ovunque spargendo dolore. Mi fece impressione non nego ma mi rafforzò del contrario: che meglio è fingersi allegro. E più confrontato al patire: quando non si può evitare allora fa bene sorridere.

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Giovanna Rispoli Preghiera Cadono lente piano confuse, addolorate giù, lungo il percorso verso mani giunte in preghiera: Oh Dea smuovi i tuoi figli e genera tempesta colui che hai tanto amato in un fuoco distruttore, si è trasformato; i cieli piangono e Gea perisce dietro cotanto egoismo. Rimembra lui la culla in cui lo hai tenuto stretto a te e lo hai nutrito, prima di offrirlo alle vastità del mondo; le tenebre lo hanno offuscato e la fiamma non ha dato più luce, né forgiato armi di pace, ma morte. Mi offro Oh Dea come nuovo seme di grano: purificami e piantami di nuovo nel ventre tuo; nascerà una nuova fiammella un germoglio straordinario di speranza! Gli antichi ti chiamarono Dea, perché Sei il Ventre di madre terra da cui essa stessa fu generata. Insieme avete creato le più splendide forme di vita: l’uomo, il tuo prediletto! A lui ti sei consacrata più di tutti e senza te no vivrebbe; ma spesso del fuoco che gli facesti dono per generare vita, lo ha trasformato in male; ferendo o devastando tutte le restanti creature.

Goccia a goccia 2019 107


Antologia di poesia contemporanea

Valentina Rizzo Labbra al veleno Battigia d’anima spenta, donna violata d’angelico allitteri silenzi fra le mura e stringi i tuoi pezzi di vetro fra nude carezze d’inverno. Donna spogliata d’intelletto, sei rabbia di labbra al veleno, crimine d’alfabeto violento e cuci rondini sgualcite sul cuore come proiettili di crude parole. Donna svuotata d’emozioni, sei carcere di sangue e tempesta, affilato coltello adagiato alla gola su quel pavimento che orror calpesta. Donna scarabocchiata d’offesa, sei sguardo d’orologio spezzato, tela di un massacro innominato, rabbia di labbra al veleno in un ciel orfano d’amor vero.

Goccia a goccia 2019 108


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Teodolinda Rosica

Cambiami la pelle strappala al mare Sole e sale ti hanno asciugato il cuore Avevo guardato avanti tempeste di sangue avevo inghiottito Mio figlio e’ affogato nell’odio ed ora riprendo a pregare sull’altare della supplica dove mi sbatti ogni notte fratello Abbiamo la stessa paura negli occhi Riportami a casa O dammi la mano Strappami al cielo Regalami un Dio

Goccia a goccia 2019 109


Antologia di poesia contemporanea

Francesco Rossi (Igor Issorf) nerofumo pagine scure intrise di sangue toccano anima Ragione negata distrugge beltĂ di vita gentile Barbarie e ferocia giammai produrrĂ uomini e donne di passione vestiti nel colore d'immenso liberi nel pensiero per ammirare bellezza

Goccia a goccia 2019 110


Antologia di poesia contemporanea

Michela Ruggiero Volo Basso Volo basso per Yara, Volo basso per Tommy, per Sara. Volo basso per tutti i bambini, a cui i grandi rubano i sogni. Volo basso per tutti i bambini, a cui i grandi rubano il volo. In attesa di riprendere quota e volare, volare per loro.

Goccia a goccia 2019 111


Antologia di poesia contemporanea

Maria Cristina Sabella Mi rendono muto a tutti gli anziani maltrattati Quel letto... le sue fredde sbarre, come un carcere la mia mente, tremano i miei pensieri, in quella stanza triste senza piÚ memoria, odo da lontano passi avvicinarsi decisi e fermi, nell'oscurità una flebile luce, il mio cuore batte forte, sento il dolore sulla mia carne, una mano chiude la mia bocca, le lacrime solcano il mio viso antico come papiro, quanta solitudine c'è nella stanza, tra le sbarre del mio letto il carcere del mio cuore.

Goccia a goccia 2019 112


Antologia di poesia contemporanea

Maria Santoro A scuola dei bimbi I volti tristi e piangenti pendono sopra il petto. Sono volti dei bambini molto sofferenti. Il pianto e lo stridor dei denti inaspriscono i docenti. Che sono insofferenti nei riguardi degli innocenti. Gridano, urlano e li maltrattano amaramente. Bimbi impauriti, bimbi insofferenti, grazie ai tenenti incolti e incoerenti. Singhiozzi profondi, occhi arrossati, gola profonda, cuori agitati, menti annebbiate, corpi imprigionati. Obbligati a stare sull’attenti dai loro docenti. Burattini comandati, marionette con manette. Da muoversi solamente all’accenno delle maestre. L’Orco melense, grugnisce e poi punisce. I bimbi, l’infastidisce e poi li inibisce. Infanzia ferita, infanzia punita, infanzia umiliata, infanzia disagiata. Soffocati dal silenzio, impauriti e indifesi costretti solamente ad ascoltar le offese, dell’orco tanto preso. Voglio la mamma, voglio la tata, chiamami la mamma voglio andare a casa. I docenti inaspriti e impertinenti, Li bistrattano trascinandoli sul nudo pavimento Sbavano con parolacce, gridando con rancore verso bimbi, la cui colpa è il loro splendore. Sono anime innocenti, sono bimbi promettenti. Ma i docenti incoerenti, li crescono malamente.

Goccia a goccia 2019 113


Antologia di poesia contemporanea

Maria Scivoletto Il granchio Quando arriva nella tua vita ti scombussola la mente poi nei figli... ansia pura sì... ti viene la paura. Il male del secolo è chiamato nel corpo è spuntato senza essere notato è cresciuto... ti ha azzannato la sua chele ti ha afferrato un colpo in testa ci ha dato. Si... l'aiuto è necessario entri in un mondo di dolore piangi e ti disperi Perché a me? Cosa non va? Che accadrà? Certo è brutto il sol pensiero devo affrontare la situazione prego...prego... tutto va bene Oh Dio aiutami... rendimi forte in questa dolorosa tenzone!

Goccia a goccia 2019 114


Antologia di poesia contemporanea

Valentina Selene Medici Non ho paura Stringimi la mano, così non ho paura. Portami nel mondo che ora più non vedo. Parlami del sole che sento mi riscalda parlami dell’erba che soffice mi accoglie. Fammi toccare un fiore per sentirne il profumo non per staccare petali di bianche margherite. Non mi servono conferme se mi sei vicino. Raccontami i colori che ho nei ricordi dentro. Il nero della notte e il giallo delle stelle. Il bianco della neve e il rosso di una palla. L’azzurro del cielo disteso sopra i monti e l’arcobaleno che illumina la valle. Fammi scorrere calda rena fra le dita E donami una conchiglia portata dalla risacca. Ascolta con me il dolce ritmo della pioggia che cade su foglie nuove di questa primavera. Calma i miei timori se nella notte fonda Il gemere del vento fa sbattere imposte aperte. Condividi le parole nate dalla mia mente Che siano conservate anche nell’avvenire. Voglio riscoprire il mondo con i tuoi commenti. Io non ho paura se mi stringi tu la mano.

Goccia a goccia 2019 115


Antologia di poesia contemporanea

Marina Sirolla Lo fanno tutti! Fumare la prima canna normale lo fanno tutti, risate esagerate effetti della droga, all’inizio c'è euforia sarà così il perché si inizia? Prima la curiosità poi stare nel branco, per la solitudine spesso si torna casa non c’è nessuno. Se ci sono non ascoltano. Il parlare dire cose banali, chiedere come va leggerti dentro, allora chiudi la porta sei solo. Perdersi! La colpa di chi, di cosa? Non si scorge la meta, muore un figlio della madre terra il male è una deficienza di bene, in quanto tale divora se stesso. Siamo individui stanchi di combattere, di desiderare, rassegnati a ciò che il caso, ci prospetta. Si rincorre il di più avere a tutti i costi, domandiamoci tutti il perché?...

Goccia a goccia 2019 116


Antologia di poesia contemporanea

Snežana Šolkotovic Non permettete Non permettete che uccidano lentamente il paese e il chiasso dei bambini per le strade, non permettete che il silenzio entri qua e là in ogni vicolo del vecchio luogo... Non lasciate che la polvere attraverso il tempo copra l'icona del santo, le magie delle birichinate con le quali crescono i nostri bambini. Non permettete che si spenga la candela della festa, vecchia eredità e la promessa solenne con loro le tradizioni e la felicità dell'evento perché i bambini sono il nostro futuro, il nostro mondo. Non permettete che il tempo cancelli le tracce del passato, che si spenga il mormorio in strada, l'ospitalità con la quale si accolgono gli ospiti, la musica e il canto, esclamazioni felici... Perchè se si quietano i vicoli se si chiudono le finestre resteranno i vecchi soltanto che non avranno con chi scambiare una parola... Le case verranno chiuse a chiave, il silenzio si poserà là dove non ci sono bambini il freddo invaderà gli spazi... Non permettete che uccidano lentamente il paese e il chiasso dei bambini sulle sue strade perché quando il silenzio si intrufola scompariranno le canzoni dal vecchio luogo.

Goccia a goccia 2019 117


Antologia di poesia contemporanea

traduzione: Rada Rajić Ristić NE DAJTE... Ne dajte da lagano zamre selo na ulicama dečja graja ne dozvolite da se tišina ušunja tu i tamo u svakom sokaku starog kraja... Ne dajte da prašina kroz vreme pokrije ikonu sveca čaroliju vragolija sa kojima rastu naša deca. Ne dajte da se ugasi slavska sveća, staro nasleđe i zavet sa njima običaji, s praga sreća jer deca su naša budućnost, naš svet. Ne dajte da tragove prošlosti briše vreme zamre žagor na ulici, gostoprimstvo kojim se oduševljava gost muzika i pesma, veseli uzvici... Jer ako utihnu sokaci kada se prozori zatvore ostaće samo starci koji neće imati sa kim da progovore... Zaključaće se kuće, slegnuće se tišina, tamo gde nema dece hladnoća se prostorom prožima... Ne dajte da lagano selo zamre na njegovim ulicama dečja graja jer kada se tišina ušunja nestaće pesme iz starog kraja...

Goccia a goccia 2019 118


Antologia di poesia contemporanea

Diana Stanescu Un brutto sogno Correvo ed inciampavo rialzandomi però. La mia corsa continuava libera tra il vento gelido e un raggio di sole rubato dal cielo uggioso. I boschi mi parlavano e i rami ondulanti danzavano per me... Ma guarda, la vita cosa serba in grembo! Fui percossa dal prorompente legno che a colpi bassi mi lasciò una ferita sul volto... Eppure il bosco mi parlava, mi amava. Tu sei stato il ramo senza foglie! Un giorno, guardandomi allo specchio scoprii la bimba che era in me ma tu, mi trattasti da donna. Quanti discorsi non aperti e chiusi ancora insieme al tuo mistero... Mutevole il tuo sguardo e muto pure il tuo pensiero perdendosi cosÏ nel grigiore della vita, Svanendo tra i vapori delle nubi.

Goccia a goccia 2019 119


Antologia di poesia contemporanea

Rita Stanzione In assenza di aquiloni Arsi di siccità boccheggianti nei piatti troppo pieni Senza nostalgia degli automi soffrono immortalmente lesi alle giunture E nessun dolore inizia nÊ finisce, in oblio d’occhi troppo vuoti Mentre oltre i muri cirri bianchi corrono in assenza di aquiloni [mentre fuori piove] e i bambini piangono con i piedi nelle pozzanghere

Goccia a goccia 2019 120


Antologia di poesia contemporanea

Elenia Stefani Post stupro Vestiti strappati giacciono ai miei piedi Lividi e botte vestono la mia pelle Urla e paura riempiono la mia anima, Lacrime. Un getto d’acqua bollente prova a bruciare le mie sensazioni, Lacrime. Riflessa nello specchio non mi vedo, Lacrime mi lambiscono ancora. Il tempo passa mentre provo a camminare nella mia quotidianità ma in ogni passo trova spazio solo il dolore. “Quale dolore?” vi chiederete, Non lo so! Dolore fisico? Si, certo! Dolore psicologico? Anche quello. È feroce, inciso nel mio epicentro, ormai attanagliato in ogni parte di me e so che in ogni passo che farò, di fronte a me sempre lo troverò.

Goccia a goccia 2019 121


Antologia di poesia contemporanea

Grazia Tagliente D'intorno solo i fari gemono Nel paradiso menzognero d’una vita finta delizia, a baci pesanti ed occhi irati feroce onda assassina d’alterato mar inquieto più bagna vascello candido. Un maroso su rena attonita ha scaricato l’utile inerme d’un criminal tormento di quell'adirato mar: l’ultimo intossicato reflusso del suo mal di viver l’amore. Attorno un silenzio tombale, e d’intorno solo i fari gemono.

Goccia a goccia 2019 122


Antologia di poesia contemporanea

Giovanni Tartaglia Onora tua madre Sei nato da un gesto d'amore, sei nato con una volontà d'amare. Sei stato curato con amore. Nei momenti di difficoltà hai sempre trovato l'appoggio di tua madre, che ti ha sempre detto le parole giuste. Adesso che il tempo è trascorso e sei diventato uomo ama come lei ti ha insegnato. La vita è amore e rispetto non dimenticarlo mai, non è semplicemente un diritto ma una collaborazione.

Goccia a goccia 2019 123


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Viola Tatham L'ombra nera (ad Angelo Di Carlo, operaio disoccupato, che si diede fuoco davanti a Montecitorio)

Angelo bruciò quel che restava dopo che arsero i suoi sogni. La dignità è un frugale pasto è la fatica d'un lavoro onesto. Domani il suo nome sarà dimenticato. Nessuna strada, nessun monumento non fu un eroe per la libertà e di angeli ne è piena la città.

Goccia a goccia 2019 124


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Donatella Tranquillo

Ho una fitta al cuore Un fucile piantato al petto scaricato da una gelida mossa. Digrignano Le mie esili ossa sono scarne di forza Passo la presa alla mente che scricchiola che sceglie, che n'esplode l'arma. I frammenti che sputo dalla bocca uno alla volta schizzano follie di una folla d'amore ne disseminano il colore ne asciugano l'illusione ne svuotano le vene, dalla voglia d'amare Evapora la pressione di un'embolia d'amore. Ma a lei, cosĂŹ cerebrale che importa ora Se di quel cuore di donna rimasto appeso e intrappolato ne giace la pietĂ per la sua ombra. Cosa ne rimane, coi corvi al passaggio del sacrificio smembrato dal colore di donna Del ritratto speculare di un'immagine fraintesa Delle sue nuditĂ dalla pelle scabrosa. Di una pazza che ha consumato in fretta la vita.

Goccia a goccia 2019 125


Antologia di poesia contemporanea

Marisa Tumicelli Spinoso cuore Dal tepore di una culla giaciglio d’amore creature in risveglio, quieti passi sulla soglia di amorevole accoglienza, dentro il vento dell’inganno colori e forme a incantare sguardi ardenti su tenero fogliame, guizzi luce a celebrare l’ingresso delle mani forza di spinoso cuore innocenza castigata con la falce della mente, sprangato muro e grido sigillato ogni battito ferma la barca dei sogni frantumato il girotondo.

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Antologia di poesia contemporanea

Patrizia Varnier Dov’è la mia generazione? Dov’è la mia generazione nata da ceneri di folle guerra planetaria, nutrita al seno di ideali di libertà, svezzata da nutrimento di giustizia sociale? Altre sono le ceneri che vediamo oggi e non sono case in rovina ma cultura e sapere e forza solidale che unisce. Dov’è il fermento, la rivolta l’indole orgogliosa che non si piega la dignità di popolo che chiede il giusto senza pensare che non gli sia dovuto? Si mendicano oggi briciole al tavolo di Epulone dietro a maschere bianche chiedendo sottovoce, pregando, che non c’è legge che tuteli chi lavora. Io piango un paese in fiamme. Nerone ride e nemmeno nutre più progetti di grandezza ma solo ruberie indegne e vili.

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Antologia di poesia contemporanea

Serena Vestene La disgregazione umana Nei verdi campi del Pianeta dove i bambini saltano nell'aria ci sono alcune strade della Terra dove i bambini saltano in aria. Negli imbuti di coscienze ciascuno passa - della buona acqua, purga o unguento in quel collo di plastica - senza ormai piÚ testa di ciò che ancora chiamiamo Mondo. Solo la luna guarda colui che prima di inforcare gli occhiali studia lo stesso tondo della montatura poi smonta tra la folla nella calura ed esplode una mina insieme al resto che brucerà . E si spegne con gli altri dieci, cento un rosso caldo di un grido morto. Per continuare a non capire la disgregazione umana.

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Antologia di poesia contemporanea

Michela Zanarella La finestra parla alle tue rughe

La finestra parla alle tue rughe di una vita che là fuori continua gli occhi fanno fatica a credere al sole e allora ti allontani da te stesso in una malinconia che fa paura alle pareti. Pensi sia il momento di mettersi in disparte l’ombra come unica compagna il silenzio come visita del giorno la solitudine ti cade tra le ossa.

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Antologia di poesia contemporanea

Italo Zingoni L'indifferenza non serve Non serve e mai servirà l’indifferenza a cambiare il tratto di strada che ci è ancora concesso sotto questo cielo infinito Vicino o lontano da noi in altri luoghi in altre situazioni da sempre ci camminano a fianco milioni di persone Universi sconosciuti immischiati nella fretta della modernità o nelle solitudini degli abbandonati da chi disconosce le diversità Risucchiati nel buio delle coscienze minuscoli punti di luce si spengono come stelle cadenti nei vuoti di memoria della nostra civiltà L’indifferenza si nutre dei nostri rifiuti e si insinua nella quotidianità nelle crisi delle nostre identità iniettata come un virus letale Cerchiamo un antidoto diamo valore a quello che vale per dare un senso all’umanità perché l’indifferenza non serve e mai servirà. tratto da - POESIA ANNO ZERO – 5.1 T.d.r. - 04/01/2019

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Antologia di poesia contemporanea

realizzato nel giugno 2019 da Matteo Cotugno ebookpoesia@libero.it http://vocidipoesia.blogspot.it/ http://poesiedimatteocotugno.blogspot.it/

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Antologia di poesia contemporanea

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