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Notizie dal paradiso • di Ruggero Zanon

DI RUGGERO ZANON

Dottore in Diritto Canonico, Presidente dell'Associazione Via Pacis

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Don Domenico è stato un dono per la Chiesa, per Via Pacis e per tantissime persone. E lo è tuttora. Cosa ha da dire don Domenico a noi oggi? Tre belle notizie. La prima: non arrendersi mai. Appena ordinato sacerdote, pieno di entusiasmo, dopo 6 mesi si ammala di Tbc. La Tbc era la pandemia dell’epoca, e colpiva soprattutto i giovani. Sembrava già tutto fi nito in partenza: sogni infranti, futuro compromesso per sempre. Eppure, quella malattia è stata la sua salvezza: gli ha donato un’attenzione e una sensibilità uniche nell’approccio agli ammalati, e la consapevolezza – lui che era così fragile – di poter contare solo sulla forza di Dio. Se vogliamo, le nostre debolezze possono diventare il nostro punto di forza. La seconda: arrendersi… alla misericordia di Dio.

no tizie dal para diso

Le ore interminabili passate a confessare non lo stancavano. Perché la gioia di poter essere strumento del perdono e della misericordia di Dio erano più grandi. Viveva appieno la parola “c’è più gioia in cielo per un peccatore che si converte…”. Si meravigliava – ogni volta come fosse la prima volta – del miracolo del perdono, che – diceva – “è un miracolo più grande della creazione: perché nella creazione Dio ha creato il bene dal nulla, mentre nel perdono Dio crea il bene dal male”. Ed era questa fi ducia incrollabile nell’amore infi nito di Dio che gli dava la forza di accogliere chiunque, di non scandalizzarsi di fronte a nessun peccato. La terza: se tu dai tutto, Dio dà molto di più. Don Domenico non può certo vantare una carriera ecclesiastica: dopo un anno dalla sua ordinazione, era già fuori servizio, in prepensionamento. Era una persona schiva, timida, che ha sempre vissuto nel nascondimento. Ma che ha scommesso tutto sulla fedeltà nella quotidianità, sulla perseveranza del giorno dopo giorno, sul dare tutto e darsi tutto in quel che faceva. Ha vissuto quasi tutta la sua vita qui, ma ora il suo nome è conosciuto nel mondo, dove c’è Via Pacis c’è don Domenico: in India, in Colombia, in Uganda, in Kenya, nelle Filippine, nel Myanmar… Non è mai stato in Africa, ma dal 2007 in Congo c’è un ospedale costruito in sua memoria, dove ogni giorno trovano conforto e cura centinaia di malati. Signore, Ti ringraziamo per averci donato don Domenico. Fa’ che, come lui, possiamo essere persone che amano, pregano e perdonano.