1 minute read

Check point • Impadronirsi della Bibbia

IMPADRONIRSI DELLA BIBBIA

DI TIZIANO CIVETTINI

Advertisement

Uno studio sociologico recente ha portato alla conclusione che già si sapeva: gli italiani ignorano quasi tutto della Bibbia. Senza offesa, siamo biblicamente ignoranti. Il fatto è che anche i credenti e praticanti lo sono, nonostante la catechesi, nonostante ogni domenica la si senta proclamare in Chiesa. Ho come l’impressione che, come ‘assistiamo’ alla Messa, così ‘assistiamo’ alle spiegazioni – pur belle – di predicatori ed esperti. Ma non ci “impadroniamo” della Bibbia, non la facciamo nostra. Abbiamo già dimenticato il lockdown? Non potendo andare a Messa, perché le chiese erano chiuse, abbiamo scoperto di desiderare un rapporto più intimo, personale, con Dio. E nella Sacra Scrittura è proprio Dio che ci parla. Lo desideriamo ancora? Siamo pronti a iniziare l’impresa di riappropriarci della Parola di Dio? Se per iniziare un viaggio in mare bisogna costruire una barca, prima ancora bisogna desiderare il mare. E la scelta è tra de-siderare (andare oltre, più in alto, verso le stelle) e as-siderare (congelarsi, stare fermi, paralizzarsi).

Ho sentito qualcuno dire: io ascolto volentieri chi parla della Bibbia, ma a leggerla da sola non la capisco, non sono capace. Veramente, la “capacità” è un concetto fisico. Una bottiglia da un litro ha la capacità di un litro; una damigiana da 20 litri ha una capacità di 20 litri, ma possono essere UGUALMENTE PIENE. Quindi, non ci sono scuse. Conosco dei nonni (anziani) che, per amore dei nipotini, per vederli e parlarci in questi tempi di forzata separazione, hanno imparato ad usare il computer o lo smartphone: quello che si ama, lo si fa!

Allora, forza. Costruiamoci un angolino in casa, con una Bibbia e una croce, magari un lume e dei fiori. Facciamone il luogo del nostro appuntamento quotidiano con Gesù, che è vivo e non vede l’ora di comunicare con noi. Facciamo nostra la Sua Parola e rimaniamo aperti alle sorprese, perché “Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata” (Isaia 55,10-11).