Racconti per Ricominciare 2021 - catalogo

PERCORSI DI TEATRO DAL VIVO

RACCONTI PER RICOMINCIARE 2021 2021

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PERCORSI DI TEATRO DAL VIVO

RACCONTI PER RICOMINCIARE

DAL 28 MAGGIO AL 6 GIUGNO 2021 SECONDA EDIZIONE

Racconti per Ricominciare percorsi di teatro dal vivo un progetto Vesuvioteatro.org coordinamento artistico Giulio Baffi Claudio Di Palma organizzazione generale Dora De Martino Geppi Liguoro con il contributo di Regione Campania Teatro Pubblico Campano Città di Portici Fondazione Ente Ville Vesuviane Goethe-Institut di Napoli Comune di Casamarciano Città di Castellammare di Stabia Comune di Sorrento Besana enti partner Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa Dipartimento di Agraria – Università Federico II Musa – Musei della Reggia di Portici FAI – Fondo Ambiente Italiano Solot – Compagnia Stabile di Benevento Villa Signorini Events & Hotel Villa Fernandes partner di produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro A.G. Spettacoli Tradizione e Turismo Teatro Segreto Arteteca Piccola Città Teatro

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RACCONTI PER RICOMINCIARE

Seconda edizione

Racconti per Ricominciare è un festival diffuso di percorsi teatrali dal vivo e itineranti, ambientati in spazi di grande valore storico e architettonico della Città Metropolitana di Napoli e della Campania. Ideato e organizzato da Vesuvioteatro con il coordinamento artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma, il festival ha presentato la sua seconda edizione dal 28 maggio al 6 giugno 2021.

Per 9 giorni, 12 location della Campania si sono trasformate in suggestivi palcoscenici per 12 spettacoli con 50 attori protagonisti di 32 drammaturgie originali, scritte da 21 autori, italiani e non, e messi in scena prima del tramonto, in simbiosi con i paesaggi e le architetture. Anche quest’anno gli spettacoli si sono svolti prevalentemente all’aperto, per un numero limitato di spettatori e nel pieno rispetto delle misure anti-covid, per continuare a vivere il teatro in totale sicurezza.

Dopo il successo della prima edizione, testimoniato dall’entusiasmo del pubblico che ha apprezzato la qualità della proposta e del connubio teatro-spazi, quest’anno Racconti per Ricominciare, che ha aderito al progetto “la Campania è Teatro, Musica e Danza” promosso da ARTEC/Sistema MED in collaborazione con Scabec, è tornato con una nuova edizione che ancora una volta ha coinvolto un numero importante di lavoratori dello spettacolo e numerose realtà territoriali e istituzionali, mettendo a sistema l’idea dello spettacolo dal vivo come attivatore del patrimonio culturale, in un rapporto di reciprocità tra linguaggio artistico e ambiente naturale che ha permesso di riappropriarsi di quel legame con l’esperienza teatrale che è volano per la rinascita culturale.

Tra le prime iniziative di teatro dal vivo dopo la chiusura dei teatri del 2020 causata dall’emergenza sanitaria, Racconti per Ricominciare nasce per contribuire alla ripartenza dello spettacolo dal vivo, settore gravemente colpito dalla crisi, e contemporaneamente, riattivare i luoghi del patrimonio, grandi attrattori e simboli di civiltà e bellezza ugualmente a rischio, incoraggiando a superare l’isolamento attraverso un’esperienza teatrale immersiva in ambienti di grande interesse storico e artistico.

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o abbiamo detto e scritto più volte, il progetto Racconti per Ricominciare è stato uno dei primi eventi dal vivo dopo il vuoto causato dall’emergenza sanitaria nella primavera del 2020, nato per spingere fortemente verso la ripartenza, la riscoperta dell’incontro con il pubblico.

Il titolo era stato partorito dal periodo che stavamo vivendo; tutti noi, tutto il mondo aveva una voglia matta di ricominciare e ci siamo riusciti, poi ci siamo fermati di nuovo e poi ancora abbiamo ricominciato, poi ancora la paura di doversi fermare.

In questi due anni è stato un continuo... ricominciare.

Perciò abbiamo pensato, anche ora che tutti i teatri sono aperti, anche ora che l’attività di spettacolo è viva e in grande fermento, di conservare il titolo Racconti per Ricominciare, perché ha ancora tanto da condividere con il tempo presente e sarà un ricordo importante quando diventerà superato.

Dobbiamo essere sinceri, pensavamo che l’idea dei Racconti fosse strettamente legata al periodo in cui è stata pensata, era sicuramente un’esigenza di quel terribile momento, non avevamo invece intuito che il progetto potesse radicarsi e diventare un appuntamento così atteso. Il successo della seconda edizione ci ha evidentemente smentiti.

Racconti per Ricominciare cresce ancora, ancora più luoghi accompagneranno la terza edizione, i musei, i palazzi reali, i giardini borbonici, le ville settecentesche, gli antichi mulini apriranno sempre più numerosi le loro porte al nostro ormai affezionato pubblico.

Grazie a tutti coloro che ci hanno accompagnato finora in questo percorso, grazie per esserci ancora vicini nella prossima edizione, accoglieremo con entusiasmo i nuovi partners che ci affiancheranno per Raccontare di più, sempre di più, nella prossima primavera.

GEPPI LIGUORO, DORA DE MARTINO

Vesuvioteatro

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a seconda volta è la più difficile. La seconda idea, la seconda prova, la seconda che avanza dopo il successo della prima. Lo scorso anno il nostro Racconti per Ricominciare fu un successo. L’avevamo costruita con grande passione e fu un successo. Era stata la nostra proposta “per ricominciare” ed abbiamo desiderato che non finisse più. Noi e gli attori, gli attori e gli autori, gli autori e gli spettatori, gli spettatori e gli spazi bellissimi che ci hanno ospitato. In una catena di entusiasmo che cancellava la fatica spesa per organizzare il nostro primo percorso di “Racconti”. Fatica e piccoli-grandi sacrifici. Chiesti e proposti come per un “gioco” in cui abbiamo creduto tutti.

Furono gli applausi ed i ringraziamenti, sono ora la voglia di continuare e la voglia di ricominciare ancora, le richieste e le proposte, le alternanze necessarie ed il desiderio di ritrovarsi per nuovi appuntamenti. Perché il nostro invito a raccontare ed a ricominciare non ha esaurito la sua carica, che oggi è forte come ieri.

Dunque, eccoci alla seconda prova, con nuovi spazi da visitare, piccoli palcoscenici su cui recitare, nuovi racconti da ascoltare. E attori e attrici a ripetere la voglia e la necessità di ricominciare a lavorare. Qualcosa è mutato nel progetto e l’avvicendamento ci offre nuovi e differenti sguardi.

Sono la nostra offerta e la nostra speranza di non deludere in questa seconda volta di Racconti per Ricominciare. Buon divertimento.

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e era risultato necessario contarsi e raccontarsi, se lo scorso anno era stato opportuno ritrovare la voce ed il gesto per misurare ancora gli spazi in cui la vita stava resistendo, quest’anno, come fortunati superstiti di una rovinosa caduta, sarà indispensabile ritrovare le cose perdute; raccogliere gli oggetti sparsi per terra, ravvivare la giacca, rifare attenti una piega, rinforcare gli occhiali per allineare nuovi punti cardinali, recuperare il senso dei sensi. Riprovarci gusto, dunque, reindirizzare gli sguardi avvertendo con rinnovato sentore il contatto dei corpi, ascoltare meglio i silenzi possibili, respirare profondo gli odori del giorno.

Confidare nel presente e nei suoi cerimoniali più spiccioli, ma nel contempo continuare a credere in quei plausibili fantasmi che la letteratura ci inventa. Occorre resistere e coesistere e la forza incorruttibile dei Racconti tiene testa al tempo e si ostina, di continuo, a provocare legami.

CLAUDIO DI PALMA

coordinatore artistico

GIULIO BAFFI

coordinatore artistico

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Teatro Pubblico Campano

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l Teatro Pubblico Campano è un organismo che promuove le arti performative e i diversi linguaggi espressivi della scena e che, nelle articolazioni del proprio percorso e della propria mission, presta attenzione a quelle produzioni e a quegli eventi che rappresentano momenti di sviluppo culturale e sociale di particolare interesse. Nel 2020, nell’ambito di una riflessione condivisa sulla ‘disgrazia’ improvvisa che ha colpito tutto il nostro mondo, ho affermato che tante storie nuove, fantastiche e bellissime sarebbero nate, che qualcuno le avrebbe scritte, che qualcuno le avrebbe messe in scena, che qualcuno le avrebbe recitate, cantate e poi ancora recitate. Oggi posso dire che, nonostante la grande difficoltà in cui ancora oggi purtroppo viviamo e vive in particolar modo il mondo del teatro e dell’arte, questa piccola ‘profezia’ si è avverata e tanti artisti e autori e autrici si sono messi e si stanno mettendo in gioco per raccontare la nostra storia attraverso la fantasia e l’immaginazione.

Racconti per Ricominciare ha dimostrato di essere fin dalla sua nascita un piccolo straordinario evento in cui tanti elementi fondanti della vita sono messi in gioco in uno specchio di influenze reciproche: la valorizzazione di drammaturgie originali, la complessa articola-

zione di regie e curatele di qualità nei diversi percorsi diffusi nel territorio, l’immersione totalizzante nei più magnifici luoghi del nostro patrimonio architettonico e naturale, la relazione di misurata prossimità con gli spettatori, l’attenzione alla popolazione locale attraverso politiche di marketing appropriate ed accessibili.

Abbiamo individuato subito le qualità e le potenzialità di questo progetto sostenendolo fin dalla sua prima edizione nel 2020, contribuendo ad assicurare la continuità di un’offerta culturale e teatrale che in alcuni territori ha bisogno di essere rinforzata e nutrita da buone idee ma anche da sostegni economici e strategie promozionali condivise.

Come ho già detto in passato, il futuro si nasconde dietro le nubi e niente è facile, ma il teatro unisce gli animi anche nella distanza dei corpi. Il teatro la sa sempre più lunga.

ALFREDO BALSAMO

Direttore del Teatro Pubblico Campano

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Città di Portici

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a Città di Portici è unica nel suo genere. Situata in una posizione geografica invidiabile, è sede di un territorio ricco di storia, cultura, arte, incastonata com’è tra il mare con la visione del magnifico Golfo di Napoli e il Vesuvio con i suoi possenti fiumi di lava.

In un’ottica di crescita sia culturale che sociale, il nostro programma è sempre stato molto attento alla valorizzazione dei siti del Patrimonio culturale e storico della nostra Città e abbiamo da sempre rapporti consolidati e sinergici con i più importanti attori del territorio come il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, la Reggia dei Borbone con il suo famoso e immenso Bosco Superiore, l’Orto Botanico, la settecentesca Villa Fernandes, oggi diventato bene comune e luogo di aggregazione.

tante iniziativa, e di lavorare in prima linea al fianco delle associazioni che da tempo sono attive e collaborano con le Istituzioni, come Vesuvioteatro.

Siamo sempre in ascolto rispetto ai bisogni della popolazioni e non esitiamo a sostenere progetti degni di interesse, combattendo in prima linea a favore dello sviluppo culturale della città.

VINCENZO CUOMO

Sindaco di Portici

È in questa visione che nasce il nostro interesse per l’iniziativa Racconti per Ricominciare, un progetto culturale e teatrale che non solo offre alla cittadinanza un’occasione di crescita e di relazione attraverso la fruizione artistica, ma agisce con l’idea di valorizzare le bellezze di Portici, incoraggiando il pubblico a visitare i luoghi straordinari della nostra storia. Siamo molto orgogliosi di sostenere questa impor-

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Comune di Sorrento

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li appuntamenti fissati a Sorrento con Racconti per Ricominciare, nel 2021, hanno accompagnato il felice periodo di rinascita che ha visto interessata la nostra città alla vigilia dell’estate dello scorso anno.

Grazie a spettacoli che hanno coniugato la bellezza degli scenari offerti dalla terra delle sirene con le superbe performance di un cast di artisti capaci di suggestionare positivamente il pubblico e la critica, abbiamo potuto arricchire, in maniera significativa, il cartellone di eventi destinati a rendere ancora più ammiccante la nostra realtà agli occhi dei visitatori italiani e stranieri.

Nell’esprimere piena soddisfazione per i risultati conseguiti, ci impegniamo a rafforzare il nostro impegno per far sì che Sorrento continui ad occupare un posto di primo piano nel panorama turistico, nazionale ed internazionale grazie ad iniziative che – come questa – risultino capaci di ammaliare i suoi ospiti.

MASSIMO COPPOLA

Sindaco di Sorrento

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Goethe-Institut Neapel

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iò che m’ero aspettato è accaduto in realtà.

(J. W. Goethe, Napoli 17 marzo 1787)

Nell’esprimere il mio più vivo ringraziamento ai direttori artistici Giulio Baffi e Claudio Di Palma come pure a Francesca e a Geppi Liguoro e introdurre le ragioni della collaborazione tra Vesuvioteatro e il Goethe-Institut, prendo in prestito un pensiero del grande poeta tedesco.

All’inizio c’era «soltanto» un’aspettativa, un desiderio, una vaga rappresentazione mentale, insomma un’idea, nata da una conversazione con Claudio Di Palma, di realizzare una lettura scenica tratta dai racconti Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky. Perché il volume, pubblicato nel 2020 dalle edizioni Nottetempo, ci aveva così toccato? La scrittrice e designer, nata nel 1980 a Greifswald, l’antica città anseatica sulle rive del Mar Baltico, rievoca nei suoi racconti dodici cose smarrite o che non esistono più – l’atollo Tuanaki inabissatosi durante un maremoto, l’ultimo esemplare della tigre del Caspio, impagliato e distrutto da un incendio, o il famoso Palazzo della Repubblica, eretto a Berlino Est nel 1976 e drammaticamente smantellato nel 2006.

Grazie a Vesuvioteatro l’idea si tramutava in realtà: quattro capitoli del libro venivano rappresentati dal vivo da Antonello Cossia, Andrea de Goyzueta, Rebecca Furfaro ed Ernesto Lama.

Come descrivere l’emozione provata, ad esempio, nell’ascoltare il racconto sui disegni della luna di Kinau? E quale luogo più adatto della leopardia-

na Villa delle Ginestre, alle falde del Vesuvio, per immergersi nella vita del «pastore e astrofilo originario di Suhl» ed essere realmente con lui nel momento in cui appariva ai suoi occhi «un fervido sciame di stelle cadenti che tosto riempì il firmamento di meteore sfavillanti di luce perpetua»?

Se esistere significa anche essere percepito, qualcosa di straordinariamente suggestivo accadeva grazie alla rassegna Racconti per Ricominciare: sotto il cielo trascolorante dall’azzurro intenso al viola cupo della notte, lì dove Giacomo Leopardi aveva vagheggiato l’arcana visione della ginestra, gli attori rendevano tangibili al pubblico le storie di ricerche e ritrovamenti, di perdite e riconquiste redatte dalla raffinata e colta Judith Schalansky.

Lo sforzo perseverante del nostro istituto di cultura tedesco, accanto allo studio e all’insegnamento della lingua, è rivolto alla promozione della cultura. Negli ultimi anni il Goethe-Institut è diventato un centro di produzione di arte contemporanea, dal teatro alle arti figurative e alla letteratura con una particolare attenzione agli autori del presente.

Sono lieta di aver potuto presentare al pubblico italiano, attraverso gli sforzi congiunti di Vesuvioteatro, una scrittrice di tal pregio. A conclusione della rassegna, un grazie di cuore ai solleciti organizzatori e ai portentosi artisti.

MARIA CARMEN MORESE

Direttrice del Goethe-Institut Neapel

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Fondazione Ente Ville Vesuviane

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n nuovo inizio, la rigenerazione della nostra socialità, della capacità e della possibilità di entrare in relazione e, più in generale, la ripresa della vita, attraverso il teatro nelle sue mille declinazioni e modi di rappresentazione. È questo l’intento della seconda edizione dei Racconti per Ricominciare. Re-iniziare a prendersi cura di sé, ricominciare un percorso mai interrotto, purtroppo sopito e mortificato da questi anni di chiusure e limitazioni. E il teatro contribuisce in modo determinante a segnare questa strada: è ascolto, ma, soprattutto, dialogo e motivo di crescita personale e di tutta la società civile.

Per questo motivo, la Fondazione Ente Ville Vesuviane ha sostenuto, per il secondo anno, questa lodevole iniziativa. Le meravigliose Ville settecentesche si pongono come scenari naturali e immaginifici per gli eventi teatrali; le aree, coperte e all’aperto, si fanno palcoscenici, luoghi unici per ospitare ogni sorta di rappresentazione. In un colloquio ininterrotto col pubblico, quello dei cittadini che vivono, finalmente a pieno, le loro città, quello dei turisti e dei visitatori, spettatori di eventi che diventano terapia dell’anima e contribuisco a valorizzare la nostra magnifica terra.

Con l’augurio di tante, tante altre edizioni dei Racconti…

GIANLUCA DEL MASTRO

Presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane

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Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

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er il secondo anno di seguito è stata rinnovata la felice collaborazione tra il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa e Vesuvioteatro. Quest’anno tutto è partito proprio dal nostro meraviglioso Anfiteatro affacciato sul mare, che ha fatto da sfondo alla conferenza stampa che ha dato il via ai Racconti per Ricominciare 2021. Per due settimane, gli spettacoli sono stati ospitati nell’Auditorium “Sala dei Cinquecento” e nella splendida sala delle Locomotive Diesel. Le emozionanti storie dell’ex pugile Patrizio Oliva, eccezionalmente anche nelle vesti di attore oltre che protagonista delle vicende, sono state accolte da un gran successo di pubblico, registrando il sold out per molte delle repliche proposte.

Il Museo di Pietrarsa è e si afferma sempre più come polo culturale del nostro Paese, un grande contenitore che si pone l’obbiettivo di promuovere l’arte e la cultura nelle più svariate forme, e cerca soprattutto il contatto diretto con le realtà artistiche del territorio. Vesuvioteatro è una di queste, che si muove con professionalità e propone iniziative di grande qualità e interesse.

Siamo lieti, pertanto, di portare avanti la sempre più stretta collaborazione intrapresa, che ci auguriamo di poter ospitare anche per le prossime edizioni dell’iniziativa. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutto lo staff di Vesuvioteatro.

ORESTE ORVITTI

Direttore del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

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Centro Musa - Musei della Reggia di Portici

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nche quest’anno la scelta di “ricominciare” dai racconti messi in scena da Vesuvioteatro ha segnato un nuovo, l’ennesimo, punto di inizio. È stato un privilegio dedicare la Reggia di Portici ed il suo Orto Botanico ai nostri piccoli amici.

Abbiamo infatti ospitato il percorso dedicato al teatro per le nuove generazioni che è stato costruito in modo articolato partendo da un lungo laboratorio teatrale dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni, che abbiamo visto prendere forma negli spazi naturali dell’Orto Botanico con grande felicità dei più piccoli, e alla messa in scena dello spettacolo “Bella e Bestia” che, con il suo meraviglioso incanto fiabesco, ha accompagnato le bambine e i bambini in tutte le diverse aree del giardino, permettendo loro di scoprire e vivere la varietà e la complessità degli elementi naturali in un’atmosfera di pura magia.

Siamo fortemente convinti che sviluppare il connubio tra natura e arte sia uno dei modi più efficaci per educare al rispetto dell’ambiente e della natura e saremo sempre lieti di poter affiancare i nostri amici di Racconti per Ricominciare in questo percorso assolutamente originale e creativo.

MARIANO TOSTI

Centro MUSA - Musei Reggia di Portici

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Villa Fernandes Bene Comune

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er il secondo anno consecutivo Villa Fernandes ha scelto di trasformarsi in palcoscenico per Racconti per Ricominciare, e lo ha fatto con ancora nel cuore e nella testa le belle immagini della prima edizione: quelle di un pubblico numeroso accorso nei nostri spazi per assistere ad un spettacolo site specific che non solo ha riportato al centro il Teatro e i suoi protagonisti con un cast di attori professionisti eccezionali, ma ha anche consentito alla nostra Villa di mettere in pratica una delle sue mission principali: essere un bene comune della città, per la città.

Se infatti trasformarsi in tappa di un evento culturale diffuso vuol dire contribuire a sostenere in concreto la ripresa delle attività di settore che molto hanno risentito dei mesi di fermo causa pandemia, allo stesso tempo che ciò venga fatto da un bene confiscato e restituito alla collettività, assume un significato maggiore: significa credere nei fatti alla centralità dell’asset Cultura ai fini dello sviluppo socio-economico di una comunità e trovare in partner qualificati e di lunga esperienza come Vesuvioteatro interlocutori con cui creare reti di collaborazione e progettazione proficue.

In particolare, i due anni di ospitalità della rassegna ci hanno consentito di raggiungere anche una utenza nuova, composta da persone che mai erano state ospiti del nostro bene, e al

contempo ci ha dato modo di mettere a disposizione dell’iniziativa alcuni nostri servizi come il bistrò così contribuendo a creare – per le due settimane di programmazione – una sorta di quartier generale dell’Arte al cui interno si sono potuti intrecciare conoscenze, idee, collaborazioni.

Esattamente questo, del resto, è ciò che immaginiamo quotidianamente per Villa Fernandes, e poterlo sperimentare lavorando in sinergia rafforza la nostra idea che i progetti per essere vincenti necessitano di competenza, visionarietà, originalità e devono costantemente dialogare col territorio di riferimento, da valorizzare nei suoi spazi-simbolo al fine di esportare un modello operativo che possa fungere da esempio e buona pratica: per produrre indotto economico, per alimentare turismo culturale, per favorire quella osmosi necessaria e vitale tra centro città e provincia e viceversa.

Dunque, grati e felici di quanto realizzato finora, il nostro augurio non può che tradursi in trepidante attesa per la terza edizione!

ILEANA BONADIES

Referente gruppo cultura di Villa Fernandes

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Villa Signorini Events & Hotel

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illa Signorini Events & Hotel sorge in quel luogo denominato “Miglio d’Oro”, ovvero il lungo tratto di strada che dalla città di Portici arriva fino a quella di Torre del Greco, nel quale l’archiettura settecentesca di matrice borbonica, legata alla costruzione della Reggia di Portici e quella delle residenze nobiliari note come “Ville Vesuviane” ebbe il suo momento culminante. Il territorio è distinto da tre elementi contrastanti: il grigio della roccia vesuviana, il verde delle sue pendici, l’azzurro delle acque del Golfo di Napoli e si contraddistingue per la sua bellezza straordinaria.

cui abbiamo creduto fin dall’inizio e che ha il merito di creare un ponte tra le arti. La narrazione, il teatro, la performance si dipanano e si dispiegano nelle aree del giardino, creando una conversazione diretta con la bellezza antica dei luoghi, che valorizzano e da cui sono a loro volta valorizzate. Il pubblico in arrivo, così come gli stessi ospiti dell’Hotel, fanno esperienza di un continuum indifferenziato tra architettura, natura, interpretazione, narrazione, una sorta di cerchio magico con Villa Signorini al centro, con la sua storia, con il suo glorioso passato e il suo scintillante futuro.

Villa Signorini è una delle poche Ville Vesuviane del XVIII secolo a conservare pressoché invariate le volumetrie originali, senza alcuna superfetazione ottocentesca ed è circondata da un giardino con aiuole all’italiana, agrumeti e due padiglioni quadrati ad archi con cupola maiolicata. Oggi è una struttura estremamente raffinata che ospita eventi di prestigio, manifestazioni private e turismo internazionale, posizionandosi come una delle strutture ricettive più competitive del territorio.

Non c’è limite a quello che gli esseri umani possono fare col proprio ingegno e con la propria volontà, e la combinazione tra il progetto di Villa Signorini Events & Hotel e quello di Racconti per Ricominciare testimonia il più alto grado di fusione tra creatività diverse, al servizio del turismo e della comunità.

CORRADO SORBO

Direttore di Villa Signorini Events & Hotel

Con questa consapevolezza abbiamo accolto, per il secondo anno consecutivo, uno dei percorsi teatrali di Racconti per Ricominciare, una manifestazione culturale e artistica in

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Besana

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esana ha voluto celebrare il suo secolo di storia in modo originale, trasformando lo stabilimento di San Gennaro Vesuviano in un palcoscenico. Lo ha fatto scegliendo di sostenere la cultura e le emozioni del teatro, una forma d’arte gravemente penalizzata dalla pandemia, che così ha potuto finalmente tornare ad esprimersi.

Dal 28 maggio al 6 giugno 2021 in azienda si sono susseguiti ogni sera alcuni spettacoli esclusivi riservati a pochi invitati, fra dipendenti interni e ospiti esterni, per garantire la sicurezza di tutti. Le pièce teatrali, ispirate alla storia di Besana e modulate dalla giusta dose di ironia e leggerezza, sono state portate in scena da Vesuvioteatro, nell’ambito del progetto Racconti per Ricominciare.

“Io canto di lavoro” a cura di Dolores Melodia, “Costante Natale” di Antonio Marfella, “Damme ‘o tiempo” di Fabio Pisano, “Le confezioni di un operaio” ancora di Antonio Marfella, sono i titoli dei quattro emozionanti spettacoli rappresentati in varie giornate e in diverse repliche, per dare modo a tutti i dipendenti, ai collaboratori e agli amici di festeggiare in modo

originale i 100 anni di un’azienda orgogliosa delle proprie origini e del proprio territorio.

Salutare il ritorno alla cultura, al teatro, alla convivialità ospitando spettacoli in azienda è stata una scelta coraggiosa, che si è rivelata davvero molto apprezzata. Tutti noi avevamo bisogno di tornare a sognare, a sperare, a respirare un’aria più “leggera”. Il teatro, con il suo linguaggio universale, ci ha permesso di arrivare dritto al cuore di tutti, dai colleghi agli amici, fino agli ospiti più illustri. Ognuno di noi ha portato a casa un ricordo, un’emozione nuova. Ne vorrei approfittare per ringraziare i colleghi che, con spirito di collaborazione, ci hanno aiutato ad allestire gli spazi dell’azienda trasformati in palcoscenico, e gli attori che si sono rivelati dei grandi professionisti.

VITTORIA CALCAGNI

Presidente di Besana Group srl

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i numeri della seconda edizione

12 4350

luoghi monumentali

183

spettatori

24 8 157

12

32

percorsi teatrali

56

repliche in 9 giorni

partner

9

emittenti radiofoniche

pagine di rassegna stampa

drammaturgie originali

interpreti

enti convenzionati

23

tv locali

68

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testate giornalistiche

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autori

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i luoghi

e gli spettacoli

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Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa Napoli - Portici

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...IN TRE ROUND di Fabio Rocco Oliva a cura di Alfonso Postiglione con Patrizio Oliva Rossella Pugliese Marcello Giannini (chitarra) Ciro Riccardi (tromba) accoglienza pubblico Sveva Di Palma Luigi Sperindeo

Patrizio Oliva è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana. Scorrendo la sua vita appare evidente come sia stata una qualche Ananke a seguirlo da vicino e le sue fatiche sportive ci ricordano le gesta di un semidio.

Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

La sua determinazione a prendere a pugni, più che gli avversari, le ferite della vita hanno reso la sua parabola sportiva ineluttabile: titoli italiani, oro olimpico, titolo europeo, titolo mondiale...

Ma nel ring aperto di un teatro, la sua storia ci racconta le peripezie, le crisi, gli ostacoli che ad ogni passo, sia tu un uomo o un semidio, ti fanno dubitare, anche solo per un attimo, che il tuo destino sia già scritto.

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Patrizio Oliva

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Una scena di ...in tre round

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Ciro Riccardi, Patrizio Oliva, Rossella Pugliese, Marcello Giannini

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Villa Fernandes Portici

DIRIMPETTAI... UN ANNO DOPO racconti per ricominciare 2021 | 34

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DIRIMPETTAI...

UN ANNO DOPO di Eduardo Tartaglia con Angela De Matteo Massimo De Matteo Peppe Miale Serena Pisa Eduardo Tartaglia accoglienza pubblico Ileana Bonadies Fabio Maria Visciano

“In ogni storia d’amore c’è un balcone come quello di Giulietta, sul quale più tardi verrà steso il bucato.” Vasile Ghica È trascorso un anno. È andato poi davvero tutto bene? Certamente no. Ma per assurdo poteva andare peggio. La iconicissima luce in fondo al tunnel comincia a intravedersi: i vaccini sono stati trovati, e a tempo di record (non va dimenticato, per carità!) Eppure molte cose non sono andate forse per il verso giusto. Troppi dolori, troppe sofferenze ci hanno accompagnato in questi mesi in cui le speranze e le illusioni si sono alternate inderogabilmente con le angosce, le frustrazioni, lo smarrimento.

Villa Fernandes, Portici (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

Che cosa è intanto accaduto ai cinque anti-eroi di Villa Fernandes che così tanta simpatia riscossero con le loro vicissitudini esattamente un anno fa? Ce lo racconteranno, ancora una volta dai loro balconi, Pasquale, Maria, Armida, Alfredo e Raffaele il portiere, nell’intento di regalare di nuovo quegli stessi sorrisi con i quali disvelarono le loro emozioni e mettendo a nudo, forse, anche quelle degli spettatori.

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Eduardo Tartaglia

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Il pubblico di Villa Fernandes

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Massimo De Matteo, Serena Pisa, Eduardo Tartaglia, Angela De Matteo, Peppe Miale

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Orto Botanico della Reggia Portici

BELLA E BESTIA racconti per ricominciare 2021 | 40

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Spettacolo per bambini

BELLA E BESTIA tratto dalla fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont a cura di Claudio Di Palma con Renato De Simone Irene Grasso Gioia Miale Fabio Rossi accoglienza pubblico Martina Colantonio Valentina Cepollaro

Orto Botanico della Reggia di Portici (NA) 28/29/30 maggio 2/4/5/6 giugno ore 18.00

La Bella figlia di un mercante è trattenuta in prigionia da una Bestia dalle fattezze orribili.

La ragazza, tuttavia, non resta intimorita dalla figura spaventosa del suo carceriere, ma ne impara a scoprire e suscitare eleganza di modi e nobiltà di cuore, fino a farlo innamorare, a innamorarsene e a decidere di sposarlo.

Una storia eccezionale e senza tempo che sa dirci molto sulla capacità di accettazione del diverso da sé, sulle deformità degli uomini, ma anche sulla forza del sentimento profondo che può prescindere dalle apparenze e che sa rivelare verità e valori nascosti.

Uno spettacolo itinerante fra le maestosità degli alberi e il colore dei fiori del giardino, davvero incantato, dell’Orto botanico di Portici per una versione di Bella e Bestia che, rielaborando varie versioni del testo, anche quelle più recenti, propone una fantasia rappresentativa caratterizzata da costumi sontuosi e coloratissimi che si trasformano in involucri nei quali ricercare sensibilità, corpi, parole e sentimenti nascosti.

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Fabio Rossi e Renato De Simone

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Renato De Simone e Irene Grasso

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Gioia Miale

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Villa Campolieto Ercolano

BARBARI RESIDUI racconti per ricominciare 2021 | 46

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BARBARI RESIDUI a cura di Luciano Melchionna testi di Shirley Jackson Raffaele Ausiello La brava moglie Federica Carruba Toscano Lotteria Irene Scarpato Che pensiero Antonio Lollo Barbaro vettore (il corpo del racconto) accoglienza pubblico Giulia Iula Marco Cuccari

Villa Campolieto, Ercolano (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

Sembrano tenuti in vita dal terrore, questa è la natura dei personaggi dei racconti di Shirley Jackson, creando una tensione che diventa vitale e centripeta come una roulette russa; ognuno sa che non può esserci scampo, perché è solo questione di tempo prima che il loro destino si compia: toccherà a ciascuno di loro, a turno, interpretare il ruolo di vittima sacrificale, e questo è un finale a cui è impossibile sottrarsi. La Jackson si sposta con facilità dal gotico al noir, dalla satira di costume al black humor, regalandoci l’occasione di essere spettatori di ogni malcelata efferatezza, senza alcuna responsabilità diretta e senza sensi di colpa. Segretamente compiaciuti, semmai, quasi eccitati, godiamo di quei Barbari Residui che sopravvivono in noi, camuffati e nascosti dall’ipocrisia dei gesti e dei rituali borghesi, da volti e corpi imbellettati e rivestiti di abiti eleganti e raffinati, vere e proprie ‘uniformi’ atte ad omologare e a coronare l’immagine cui noi esseri umani vogliamo illuderci di aderire, da sempre, quando invece siamo e resteremo peggiori delle bestie, per sempre. E mai come di questi tempi, sotto l’ala tirannica di un ennesimo «Angelo sterminatore» – tanto per scomodare Buñuel – non possiamo far altro che tirare fuori i denti, per un sorriso dai canini affilati, pronti a sbranare, inneggiando ad una nuova umanità, una nuova era che di amore e pace purtroppo ne vedrà sempre meno, ora che l’apparenza non perde colpi, anzi risplende, quando danza sulle macerie dei valori, dei princìpi un tempo inossidabili, e degli ideali che non conoscono più orizzonte.

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Antonio Lollo

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Irene Scarpato

Federica Carruba Toscano

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Raffaele Ausiello

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Parco sul mare di Villa Favorita Ercolano

UNO NESSUNA CENTOMILA racconti per ricominciare 2021 | 52

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UNO NESSUNA CENTOMILA a cura di Nadia Baldi Francesca Morgante Lido per mari unici di Francesca Morgante Isabella Trodini Ma’, dimmi che mi vedi da Carmine Ammirati di Isabella Trodini Piera Russo Piacere mio di Piera Russo Martina Carpino La corona di Dario Postiglione accoglienza pubblico Maria Teresa Colantuono Luigi Saggese

Un titolo che ricorda un classico.

Parco sul mare di Villa Favorita, Ercolano (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

È invece un titolo che parafrasato racchiude la drammaticità di alcune condizioni delle donne.

Uno è quel maschile che considera la donna un oggetto di proprietà. Nessuna perché spesso la donna si annienta in un rapporto di dipendenza affettiva fino a sparire. Centomila sono le tante storie che purtroppo segnano in maniera devastante il destino delle donne.

Uno Nessuna Centomila racchiude 4 monologhi che attraverso l’ironia e l’amarezza delle scritture ci accompagna in quel mondo asfissiante in cui la donna non riesce a godere della propria libertà espressiva ed emotiva.

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Francesca Morgante

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Piera Russo

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Piera Russo, Isabella Trodini, Francesca Morgante, Martina Carpino

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Villa Signorini Ercolano

1700-2000. IL PIATTO È IN TAVOLA racconti per ricominciare 2021 | 58

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1700-2000. IL PIATTO È IN TAVOLA testi di Massimo Andrei Daniela Ioia Una lavapiatti innamorata Gennaro Silvestro La crisi del Monzù Carlo Caracciolo Cultura culinaria moderna Massimo Andrei Odore, sapore e dolore accoglienza pubblico Flavio Altieri Maria Pia Valentini

Quattro storie autonome compongono la quadrilogia dell’amore e del sapore, del gusto e del dolore.

Villa Signorini, Ercolano (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

I quattro personaggi di epoche diverse hanno a che fare con la moda del cibo, ma non raccontano semplicemente le loro passioni o affezioni in uno storico affresco enogastronomico. Confidano al pubblico le loro crisi, forse buffe, ma pur sempre condite di onesto desiderio. Le mode passano insieme ai loro segni e simboli, ma le dicotomie critiche sono sempre quelle classiche: il nuovo contro la tradizione, chi è innamorato e chi no.

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Massimo Andrei

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Daniela Ioia

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Carlo Caracciolo, Gennaro Silvestro, Daniela Ioia

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Villa delle Ginestre Torre del Greco

INVENTARIO DI COSE PERDUTE racconti per ricominciare 2021 | 64

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INVENTARIO DI COSE PERDUTE da Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky ed. Nottetempo traduzione di Flavia Pantanella Antonello Cossia Fin giù al fiume Andrea de Goyzueta La luna di Kinau Rebecca Furfaro Tuanaki Ernesto Lama Mani si ringrazia Maria Carmen Morese, direttrice del Goethe-Institut di Napoli, per la scelta dei testi accoglienza pubblico Francesca Calabrese Federica Calabrese

Villa delle Ginestre, Torre del Greco (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

Il Goethe-Institut Neapel vi presenta una delle autrici tedesche più interessanti del presente: Judith Schalansky. Quello che vuole essere Inventario di alcune cose perdute, edito da Nottetempo, è suggerito nella prefazione, vera e propria porta incantata di un libro che si apre su un’altra dimensione, diversa dalla nostra, ma non aliena. Quella delle cose che sono esistite ma che non esisteranno mai più, se non nella nostra memoria.

Un repertorio geografico immaginativo in cui protagoniste sono le parole di Judith Schalansky e fra loro quelle scelte per ripensare alle cose andate perdute, distrutte o solo dimenticate.

Isole (Tuanaki), Libri (Mani), un dipinto (Fin giù al fiume) o un oggetto per la misurazione del mondo, il selenografo (La luna di Kinau).

Narrazioni sospese nel disequilibrio fra assenza e presenza; cose, o solo illusioni, piccole, forse insignificanti, che solo l’immaginazione può riportare alla mente, che solo la narrazione consente lecitamente di rianimare perché la cosa narrata può esistere e allo stesso tempo essere andata perduta.

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Andrea de Goyzueta

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Antonello Cossia

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Ernesto Lama, Andrea de Goyzueta, Rebecca Furfaro

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Palazzo Reale di Quisisana Castellammare di Stabia

FAVORITE E FAVORITI racconti per ricominciare 2021 | 70

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FAVORITE E FAVORITI con Chiara Baffi Nellina e la Signora di Sara Sole Notarbartolo Elisabetta D’Acunzo Giovanna la P… di Elisabetta D’Acunzo Carla Ferraro Il bene più prezioso di Sara Sole Notarbartolo Federica Sandrini La serpe favorita di Anna Marchitelli accoglienza pubblico Stefania Lamberti Daniela Rosa Rosa Antonio Panariello

Palazzo Reale di Quisiana, Castellammare di Stabia (NA) 28/29/30 maggio 4/5/6 giugno ore 18.00 e 19.15

Le storie del regno di Napoli, come d’altronde quelle di ogni corte reale, sono abitate da figure ambigue: le favorite e i favoriti. Sia i Re che le Regine si circondavano dei loro servizi. Dalla pura condivisione di interessi formali fino a stretti e duraturi rapporti d’amore. Nell’ampio panorama possibile l’attenzione delle autrici si è soffermata su Zenobia Revertera, favorita di Maria Amalia di Sassonia, Lucrezia D’Alagno, favorita e amante di Alfonso V d’Aragona, sui numerosi ed occasionali amanti di Giovanna II di Napoli e su Lucia Migliaccio, favorita e moglie morganatica di Ferdinando IV di Borbone.

Perversioni, vizi, ma anche sentimenti profondi restituiti da quattro drammaturgie al femminile in cui si delineano varianti e devianze delle forme dell’amore e del potere.

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Chiara Baffi

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Elisabetta D’Acunzo

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Chiara Baffi, Carla Ferraro, Federica Sandrini, Elisabetta D’Acunzo

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Villa Comunale Sorrento

VISTA SU NAPOLI racconti per ricominciare 2021 | 76

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VISTA SU NAPOLI Paolo Cresta Grotta azzurra di Silvio Perrella Giusy Freccia A tu per tu di Viola Ardone Fabiana Russo Fine primo tempo di Alessio Forgione Fiorenza Calogero La dama di condoglianza di Benedetta Palmieri Marco Palmieri Il coma del cigno di Fabio Pisano accoglienza pubblico Valeria Fiorentino Lorenza Guida

Villa Comunale, Sorrento (NA) 28/29/30 maggio 1/2/3/4/5/6 giugno 11/12/13 giugno ore 18.00 e 19.15

Affacciarsi da Sorrento sul golfo di Napoli e osservare... E osservare è sicuramente guardare, ma è certo anche ob-servare cioè ob: sopra, avanti, attorno ed è pure servare cioè custodire.

E in tutte le sue possibili diramazioni di senso, osservare è anche considerare, eseguire, onorare. Affacciarsi da Sorrento, dunque, è sguardo, memoria, silenzio, rispetto e per questo Sorrento si elegge a crocevia emotivo di pulsioni inebrianti. È possibile, dunque, che a Sorrento una donna si specchi e parli con la città che è di fronte (A tu per tu), che cerchi ristoro dopo aver tanto dispensato conforto (La dama di condoglianza), che riveda sulla miniatura lontana dello stadio di Napoli il fermento contorto di un amore adolescente (Fine primo tempo) o le speranze sconfitte di un singolare ballerino (Il coma del cigno). Ed è possibile, infine, che a Sorrento qualcuno possa riscoprire il raccapriccio seduttivo ed ambiguo di una sirena caprese (Grotta azzurra). Il luogo sublima l’animo e i sensi tutti, le parole dei Racconti ne incarnano gli umori.

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Marco Palmieri

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Paolo Cresta e il pubblico della villa Comunale di Sorrento

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Giusy Freccia, Fiorenza Calogero, Marco Palmieri, Paolo Cresta, Fabiana Russo

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Chiostro di Santa Maria del Plesco Casamarciano

LA DOPPIA VITA DEL FRATE racconti per ricominciare 2021 | 82

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LA DOPPIA VITA DEL FRATE

Storia per quattro voci di Antonio Piccolo con Marianita Carfora Francesca Fedeli Ettore Nigro Bruno Tramice accoglienza pubblico Carmen De Rosa Maria Anna Mascolo

Chiostro di Santa Maria del Plesco, Casamarciano (NA) 28/29/30 maggio 4/5/6 giugno ore 18.00 e ore 19.15

1566. Alle soglie del Monastero di Santa Maria del Plesco a Casamarciano, una donna infuriata urla che facciano uscire suo marito dalla chiesa.

Pretende che le guardie del viceré lo arrestino subito. La donna è Emilia Algieri. Ha appena scoperto che l’uomo con cui è sposata e da cui ha avuto tre figli non è quello che credeva: ha un altro nome, un’altra vita ed è un sacerdote.

Tuttavia, di fronte a tanti peccati e tanti reati c’è di mezzo un impedimento che ne ostacola l’arresto: il diritto di asilo. L’uomo si è rifugiato in chiesa e finché è lì dentro gode dell’immunità ecclesiastica, come spiega pure il sacrestano.

Quattro racconti per una sola storia. Tre voci e un canto che ci conducono alla scoperta della misteriosa storia del frate e della sua doppia vita.

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Bruno Tramice e Marianita Carfora

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Francesca Fedeli

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Bruno Tramice, Marianita Carfora, Ettore Nigro, Francesca Fedeli

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Mulino Pacifico Benevento

RADIODRAMMI racconti per ricominciare 2021 | 88

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RADIODRAMMI

Prima parte Seconda parte

liberamente ispirato a La panne di Friedrich Dürrenmatt a cura di Michelangelo Fetto con Assunta Maria Berruti Michelangelo Fetto Antonio Intorcia Riccardo Intorcia accoglienza pubblico Paola Fetto Celeste Mervoglino

Mulino Pacifico, Benevento Prima puntata 28/29/30 maggio Seconda Puntata 4/5/6 giugno orari spettacoli 18.00/19.15

Racconti per Ricominciare. Ricominciare è un verbo che in teatro si usa spesso anzi tanto.

Quando si interrompe una prova per la pausa caffè o per una lampada che improvvisamente si fulmina, la parola più usata è proprio “ricominciare”. Naturalmente coniugata alla prima persona plurale. È questo il motivo per cui “ricominciare” che negli altri comuni mortali può destare preoccupazione ed affanno, vista la situazione devastante in cui è precipitata l’umanità, e che in un quadro verrebbe descritta come un cielo grigio disseminato di nuvole gravide di piogge torrenziali, nel nostro caso risulta essere una parola dolce, sorprendente, fascinosa come ogni mistero che avvolge il futuro che per noi teatranti si esemplifica magnificamente in una trama teatrale.

Racconti per Ricominciare è un’occasione speciale per raccontare noi stessi o meglio il teatro e la cassa che come nel caso dell’orologio che racchiude i complessi meccanismi e “Radiodrammi” che mette in scena, rendendo visibile un tipo di teatro, quello radiofonico dal valore drammaturgico assoluto per storia ed approccio emozionale assolutamente meritevole di essere raccontato ed ammirato non in quanto succedaneo (come la deprimente esperienza dello streaming) ma come espressione artistica assoluta. In scena quattro attori a raccontare una vicenda che ha l’intento di dipanarsi su un doppio filo narrativo, come due rette parallele che a dispetto della geometria troveranno un punto di incontro.

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Assunta Maria Berruti

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Una scena di Radiodrammi

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Antonio Intorcia, Riccardo Intorcia, Assunta Maria Berruti, Michelangelo Fetto

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Stabilimento Besana San Gennaro Vesuviano

100 ANNI DI BESANA racconti per ricominciare 2021 | 94

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100 ANNI DI BESANA evento speciale Dolores Melodia Io canto di lavoro percorso musicale Giovanni Allocca Costante Natale di Antonio Marfella Gabriele Saurio Le confezioni di un operaio di Antonio Marfella Francesca Borriero Damme ‘o tiempo di Fabio Pisano fonico Fiore Carpentieri accoglienza pubblico Carmine Leoncito Dalila Leoncito Patrizia Tizzani Alessandro Cepollaro

Stabilimento Besana, San Gennaro Vesuviano (NA) 28/29/31 maggio 1/3/4/5 giugno ore 18.00 e ore 19.15

L’operaio sgusciatore Costante Natale e il capo squadra Esposito Salvatore, settore confezioni, sono i due eccentrici personaggi che mi sono provato a costruire a partire dalle informazioni offertemi circa l’avventura imprenditoriale di Pino Calcagni. Avventura essa stessa eccentrica, perché, una fabbrica che già da un secolo opera sul mercato internazionale secondo intransigenti criteri di efficienza e con una costante spinta all’innovazione, non può che assumere, alle nostre latitudini, una valenza pressoché favolistica. Altrettanto eccentrico, a ben vedere, è chiedere a un teatrante di costruire delle piccole pièce dedicate ad un’attività di lavorazione della frutta secca. Siamo abituati a cose più astratte, articolate, intelligenti, distanti dalla vita di tutti i giorni, suvvia, lasciateci in pace... S’è rivelata invece una fortunata circostanza intercettare questa possibilità, in quanto mi ha offerto l’opportunità di aggiustare la mira narrativa su fatti concreti, presenti, vivi, fatti che, se ben guardati, ci (ri)guardano. Costante Natale ed Esposito Salvatore, in un ironico dialogo a distanza, incarnano essi stessi alcun aspetti dell’avventura imprenditoriale che ha dato vita alla Besana, mitizzando senza alcun ritegno la figura di Pino Calcagni, un uomo che, secondo me, anziché lamentarsi di dover fare le nozze coi fichi secchi, s’è industriato al punto da riuscire a organizzare, con quegli stessi fichi secchi, dei magnifici sponsali che durano già da un secolo.

Antonio Marfella L’imbarazzo della scelta.

E no, non parlo da consumatore. Parlo da autore.

Perché scrivere per la Besana ha davvero comportato tale sensazione.

Il secolo di storia che la caratterizza è infatti ricco di aneddoti, di nomi, di fatti, di avvenimenti, che rappresentano un vero e proprio germe ideale da cui partire per inventare.

Così ho iniziato a pensare; chi far parlare? A chi affidare il compito, e mediante quale espediente?

Nel giro fatto all’interno della struttura, la postazione delle bassine m’è parsa particolarmente ispiratrice. Mi ha affascinato, il metodo e la ripetizione del movimento, la cura e la costanza. C’è un parallelo con l’arte del teatro. E poi l’incontro. Tra maestranze, veri e propri artigiani. Incontro, e dedizione. Caparbietà. Così lo spettro della scelta s’è andato sempre più stringendosi, quasi naturalmente, su quello che potrebbe essere definito il nemico giurato di tutto ciò che viene prodotto e lavorato alla Besana.

Un nemico giurato in fondo simile, speculare. Un vero e proprio esempio di costanza: il pappece.

Il pappece nella cultura napoletana infarcisce proverbi, modi di dire, ma anche esempi, soprannomi, sfottò e vere e proprie fonti ispiratrici.

Ecco, l’ultimo passaggio mi ha convinto. Ed è proprio attraverso questo piccolo esserino, assente nella fabbrica ma in qualche modo anche solo evocato, che ho deciso di dar voce e vita a questo racconto: un confronto, che attraversa quasi tutto il secolo di storia di questa gloriosa impresa, attraverso la voce di un’operaia e del pappece, attraverso un racconto semplice, ma – spero – efficace, che dia al teatro la sua ragione, e alla fabbrica Besana la gloria che merita.

Fabio Pisano

Francesca Borriero

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Dolores Melodia

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Francesca Borriero, Gabriele Saurio, Dolores Melodia, Giovanni Allocca

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i protagonisti

Giovanni

Viola

ALLOCCA

Chiara

Assunta Maria

BAFFI

BERRUTI

Federica

Renato

Francesca

FEDELI

Elisabetta

Marcello

GIANNINI

Carla

Irene

GRASSO

Alessio

FETTO

Tonino

FORGIONE

Riccardo

INTORCIA

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CARPINO

Massimo

DE MATTEO

Michelangelo

Martina

CARFORA

Angela

DE GOYZUETA

INTORCIA

BALDI

Marianita

CARACCIOLO

Andrea

D’ACUNZO

Nadia

AUSIELLO

Carlo

CALOGERO

FERRARO

Raffaele

ANDREI

Fiorenza

BORRIERO

COSSIA

Francesca

Massimo

AMMIRATI

Antonello

CARRUBA TOSCANO

DE SIMONE

Carmine

ARDONE

DE MATTEO

Giusy

FRECCIA

Daniela

IOIA

Rebecca

FURFARO

Ernesto

Antonio

LAMA

Peppe

Gioia

MIALE

Marco

Rossella

Ciro

PUGLIESE

Gabriele

SAURIO

Fabio

RICCARDI

Irene

SCARPATO

SILVESTRO

Eduardo

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ROCCO OLIVA

Piera

RUSSO

TARTAGLIA

PALMIERI

Fabio

PISANO

Fabiana

ROSSI

Gennaro

Fabio

PISA

Benedetta

OLIVA

Federica

RUSSO

Bruno

TRAMICE

SANDRINI

Isabella

TRODINI

i protagonisti

Alfonso

MELODIA

Patrizio

NOTARBARTOLO

Serena

PICCOLO

Dolores

MELCHIONNA

Sara Sole

NIGRO

Antonio

PERRELLA

Luciano

MARFELLA

Ettore

MORGANTE

Silvio

PALMIERI

Antonio

MARCHITELLI

Francesca

MIALE

POSTIGLIONE

Anna

LOLLO

progetto

un progetto

con il contributo di

enti partner

la manifestazione aderisce a

convenzioni

Racconti per Ricominciare percorsi di teatro dal vivo seconda edizione un progetto Vesuvioteatro.org coordinamento artistico Giulio Baffi Claudio Di Palma organizzazione generale Dora De Martino Geppi Liguoro con il contributo di Ministero della Cultura Regione Campania Teatro Pubblico Campano Città di Portici Fondazione Ente Ville Vesuviane Goethe Institut di Napoli Comune di Casamarciano Comune di Castellammare di Stabia Comune di Sorrento Besana enti partner Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa Dipartimento di Agraria – Università degli Studi di Napoli Federico II Musa – Musei della Reggia di Portici FAI – Fondo Ambiente Italiano Solot – Compagnia Stabile di Benevento Villa Fernandes Villa Signorini Events & Hotel

partner di produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro A.G. Spettacoli Tradizione e Turismo Teatro Segreto Arteteca Piccola Città Teatro la manifestazione aderisce a la Campania è Teatro, Musica e Danza coordinamento organizzativo Marica Castiello staff organizzativo Valentina Cepollaro Carmine Leoncito Gianni Rossiello Mariapia Valentini Roberta Verdile comunicazione e promozione Elena Cepollaro Francesca Liguoro ufficio stampa Renato Rizzardi foto e video Anna Abet PLKS Lorenzo Lapiccirella illustrazione Amleto col metro Giacomo Di Niro

convenzioni Carta Più e MultiPiù Feltrinelli Campania>ArteCard Goethe-Institut di Napoli FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano Libreria Libridine di Portici Mondadori Point – Portici Besana Cantine Astroni Palazzo Venezia Napoli staff Flavio Altieri Ileana Bonadies Federica Calabrese Francesca Calabrese Alessandro Cepollaro Martina Colantonio Maria Teresa Colantuono Marco Cuccari Carmen De Rosa Sveva Di Palma Paola Fetto Valeria Fiorentino Lorenza Guida Giulia Iula Stefania Lamberti Dalila Leoncito Maria Anna Mascolo Celeste Mervoglino Antonio Panariello Daniela Rosa Rosa Luigi Saggese Luigi Sperindeo Patrizia Tizzani Fabio Maria Visciano

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Vesuvioteatro nasce nel 1996 come struttura dedita all’organizzazione di eventi e rassegne teatrali.

Da più di vent’anni anni svolge un’attività di organizzazione in ambito teatrale e culturale a Napoli e in Campania, in sinergia con Enti istituzionali e privati del territorio campano, operando in teatri convenzionali ma anche e soprattutto in luoghi di grande valore storico e architettonico, traslando la scena teatrale in scenari di grandissimo fascino e suggestione come cortili di palazzi storici, giardini di ville settecentesche, castelli e borghi antichi, musei.

Realizza progetti di propria ideazione e progetti commissionati da Enti pubblici o privati.

Agli inizi degli anni 2000 ha collaborato alla produzione dello spettacolo Nur Du di Pina Bausch al Teatro San Carlo di Napoli e alla installazione dell’artista Rebecca Horn a Napoli, in Piazza del Plebiscito.

Ha svolto la produzione esecutiva dello spettacolo Oracoli del regista colombiano Enrique Vargas e ha ideato e realizzato un evento con il Premio Nobel portoghese José Saramago venuto a Napoli per assistere alla produzione teatrale Il Contagio tratta dal suo romanzo Cecità per la regia di Carlo Cerciello.

Ha poi prodotto spettacoli per le regie di Enzo Moscato, Francesco Saponaro, Cristina Pezzoli e ha stretto intense collaborazioni con Giulio Baffi, Claudio Di Palma, Stefano Valanzuolo.

Ha curato l’organizzazione di diverse edizioni dei progetti I Cortili del Teatro, rassegna di teatro nei

cortili delle Ville Settecentesche di Portici, La Scatola Magica, rassegna di teatro ragazzi, Il Sorriso del Vulcano, rassegna di teatro e musica nelle più belle ville del Miglio d’Oro, Emozioni Napoli, uno spettacolo ogni ora al Maschio Angioino di Napoli per una 24 ore ininterrotta di spettacolo dal vivo, MozArt Box, festival di musica nel Palazzo Reale di Portici, Benevento Città Spettacolo, festival di teatro nei teatri e nei siti storici di Benevento, SportOpera, festival incentrato sui rapporti tra l’arte e lo sport ancora attivo grazie alla collaborazione con il Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio.

Sempre per il Campania Teatro Festival da quattro anni organizza il progetto di poesia e letteratura curato da Silvio Perrella al quale hanno partecipato i più importanti poeti italiani.

Ha organizzato eventi, spettacoli e concerti di grandi artisti italiani ed europei quali Michael Nymann, Ludovico Einaudi, Stefano Bollani, Luis Bacalov, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Antonello Venditti, Massimo Ranieri, Erri De Luca, Premiata Forneria Marconi, Isa Danieli, Lina Sastri, Peppe Barra.

La rassegna SportOpera ideata e realizzata da Vesuvioteatro e Claudio Di Palma ha ospitato negli anni Vincenzo Cerami, Elio e le Storie Tese, Pietro Mennea, Gianfranco Zola, Piera Degli Esposti, Roberto Herlitzka, Pamela Villoresi, Mariano Rigillo, Emilio Solfrizzi, Andrea Zorzi, Patrizio Oliva.

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Vesuvioteatro.org associazione culturale www.vesuvioteatro.org

a cura di Vesuvioteatro.org llustrazione in copertina Giacomo Di Niro stampa Effegi, Portici (Na) finito di stampare nel mese di febbraio 2022

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