DAILY#1 79. Mostra del Cinema di Venezia - 31Aug2022 Venews+Ciak

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Modernity’s contradictions and lacerations, oftentimes tragicomical, emerge since the very first day, though not before welcoming the one and only Catherine Deneuve, who will be awarded the Golden Lion for Lifetime Achieve ment. Noah Baumbach meets novelist Don DeLillo for White Noise, a parable of survival between the absurd and the everyday of an average American family, with stars Adam Driver and Greta Gerwig. Much urgent is Roberto De Paolis’ story in Princess. Non-professional actress Glory Kevin interprets a Nigerian prostitute in a suburb of Rome. Escape, or from hostile worlds is what two lovers are after in Dirty Difficult Dangerous by Wissam Charaf: a Syrian refugee and an Eritrean caretaker in collapsing Lebanon are the protagonists. Venice Days also screen The March on Rome on the hundredth year since the historical event. The film by Mark Cousins is a narration that uses the past as the living matter to set things straight in the present. Starting from the future di Roberto Pugliese L e contraddizioni e le lacerazioni, spesso tragicomiche, della contemporaneità irrompono sin dalla giornata d‘apertura sugli schermi della Mostra, ma non prima di aver accolto una vera diva del cinema francese e internazionale: Catherine Deneuve riceve oggi il Leone d’Oro alla carriera. Venezia 79 inizia con il newyorkese Noah Baumbach, già a Venezia con il doc De Palma (2015) e poi con Marriage Story (2019), che incontra lo scrittore Don DeLillo portando sullo schermo White Noise, parabola di sopravvivenza tra l’as surdo e il quotidiano di una famiglia media americana: nel cast Adam Driver e Greta Gerwig. Ben peggiore, e attuale, appare tuttavia il vissuto di Princess di Roberto De Paolis, dove l‘attrice non professionista Glory Kevin, già vittima di traffico sessuale, interpreta tra favola e realismo una prostituta nigeriana in quella Ostia che i fatti ci hanno inse gnato a conoscere come teatro di clan, sopraffazioni e cro naca nera. Una fuga, o almeno il suo tentativo, da un mondo ostile è quella che affrontano anche i due giovani amanti, lui profugo siriano, lei badante eritrea, di Dirty Difficult Dan gerous, nel Libano al collasso descritto dal regista Wissam Charaf. Ma poiché non c’è riflessione sull‘oggi senza me moria di ieri, sempre nelle Giornate il doc Marcia su Roma narrato da Alba Rohrwacher e realizzato nel centenario dell’avvenimento dall’irlandese Mark Cousins è «un film –come scrive la direttrice artistica delle GdA Gaia Furrer – in cui il passato è materia viva per fare i conti con il presente». E, aggiungiamo, con un preoccupante futuro...

CATHERINE

press

DAILY#1 31 Aug 2022 VENICE

palazzo del

PRINCESS

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FESTIVAL

WHITE NOISE

12.00 CONFERENZA STAMPA DI APERTURA della 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA, presentazione delle Giurie VENEZIA 79, ORIZZONTI, VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” e VENEZIA CLASSICI 12.45 DENEUVE LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2022 13.30 (Orizzonti) 14.15 (Venezia 79) conferences casinò FILM

THÉLIOS DESIGNS, PRODUCES AND DISTRIBUTES SUNGLASSES AND OPTICAL FRAMES FOR SOME OF THE MOST PRESTIGIOUS LVMH MAISONS. WITH ITS MANIFATTURA, LOCATED IN LONGARONE, ITALY, THÉLIOS BLENDS THE DISTINCT IDENTITY OF EACH MAISON WITH ITALIAN CRAFTSMANSHIP TO CREATE EXCEPTIONAL LUXURY EYEWEAR. THÉLIOS OPERATES A HIGHLY SELECTIVE DISTRIBUTION NETWORK WITH A DIRECT COMMERCIAL PRESENCE IN ALL MAJOR MARKETS. THE LVMH EYEWEAR EXPERT

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La 79. Mostra del Cinema si apre con una ‘sfida’ stellare su tappeto rosso e sul palco della cerimonia d’apertura. Protagoniste due dive assolute: Catherine Deneuve, Leone d’Oro alla Carriera 2022, e Julianne Moore, Presidente della Giuria di Venezia 79. Da un lato, il grande cinema d’autore euro peo dalla Nouvelle Vague ai giorni nostri, icona moderna, musa del cinema e della moda, ideale di bellezza, è e sarà semplice mente e unicamente: «Je suis...». Dall’altro, il miglior cinema americano, attri ce straordinaria diretta da alcuni dei registi più amati e celebrati, dal grande fascino e dall’intelligenza vivace, curiosa e profonda mente innamorata del cinema. È stata chiamata da Alberto Barbera nel ruolo di Presidente e si è fatta subito coin volgere e appassionare. Le aspettiamo!

Roberto Cicutto Presidente de La Biennale Us and them

We have been trying to work closely with such an institution as the Academy for a long time. Over the last ten years, a connection has been growing between the two, with many films beginning their journey at Venice to later being awarded an Oscar. Last year, a board member followed the several titles screened here at Venice and met me to tell me how much they appreciated the Festival – the line-up, the panels… We then decided to make this relationship official. The Academy soon showed inter est in understanding how the VFF works internally and is now presenting their new course of action here at the Festival. Not much about the individual enter prises, but their guidelines for the future. For us, this is obviously an important acknowledgement and the legitimization of a role and a prestige that we earned through the hard work of all people involved. This is an extraordinary chance to see our efforts recognized and valued by the greatest institution of American cinema. I believe our way to see and work in the most independent possible way with cinema will be more and more appreciated over time and space. Although we work very closely with producers and distributors, we never took the easy way out as a selection committee. I think it all paid out in terms of reputation, in the end. Whether the film in question is submitted to us, or whether it is us who ask for a preview, we decide if it will make it into the shortlist or not. We said no to primary productions. We are very clear in our approach and work hard to maintain the Venice Film Festival’s reputation, which is the only way that allows us to keep our head high and not bow to pressure.

Director's cuts

Al centro esatto della realtà

L a Mostra Internazionale d’Arte Cinematogra fica gode di risonanza mondiale e sempre più sa accompagnare la presentazione di film e autori non solo con un forte impatto mediatico, ma soprattutto con arricchimenti e iniziative che la rendono uno dei più importanti osservatori dello sviluppo tecnologico e della ricerca artisti ca nel settore audiovisivo. Ma la Mostra è anche un luogo della memoria con la presentazione dei Classici restaurati e la presenza di molti maestri che hanno percorso decenni di storia del cinema, rendendola straordinario specchio dell’evolu zione sociale, economica, politica e culturale del mondo intero. La Biennale tutta ha sempre saputo vivere nella storia, senza mai trascurare le criticità più drammatiche e riuscendo spesso a reagire con tempestività ed efficacia.

A common Academy

L a Mostra ha da sempre rivendicato il ruolo cruciale dell’arte nell’esposizione dei film, stella polare nella ricerca di un qualcosa che le consen tisse di essere assimilata proprio alla Biennale Arte. Si tratta di un elemento che nessun’altro festival al mondo può vantare nel proprio pedigree, punto di forza che ne ha garantito la sopravvivenza nei momenti più difficili, come vedremo non spora dici, del suo lungo cammino. Alle spalle della Mostra c’è sempre stata la Bienna le, quindi, c’è sempre stata Venezia. Nella Mostra, di riflesso, c’è sempre stata la voglia e l’orgoglio di rivendicare questa ricerca di cifra artistica anche quando è stato necessario fare compromessi con il cinema popolare, anche quando non era possi bile scegliere i film perché questi venivano imposti dalle singole nazioni e allora si cercava ‘almeno’ di avere i nomi dei grandi registi, degli autori alti. [Estratto dell’intervista a Gian Piero Brunetta di Fabio Di Spirito, pubblicata su «Venezia News», #267, settembre 2022]

Academy sta ampliando la propria base al di fuori degli USA. Ci stiamo aprendo all’internazionalità: siamo nati nel 1927, e per decenni il nostro focus è stato Hollywood ed il cinema americano. Dei 10.000 membri Academy, oggi il 25% è interna zionale, e questa è nostra la direttrice evolutiva. Gra zie anche al Museo dell’Academy, che ci permette di aprirci a collaborazioni come quella con La Biennale e con Cinecittà. Bill Kramer Amministratore Delegato Academy La Leonessa CatherineMrs. President Julianne

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Catherine Deneuve, Bella di giorno (1967)Julianne Moore, A Single Man (2009) © La Biennale di Venezia - foto ASAC

Eyewear and cinema have always been a perfect match, and Venice Film Festival is the ideal field of expression for us: Both of us are deeply rooted in the Veneto region, but with a global reach. With our Manifattura in Longarone, we perpetuate the tradition of high-end eyewear manufacturing and bring exquisite sunglasses and optical frames to the World. The Biennale is undoubtedly an established authority in the world of cinema and represents Italian excellence. Sunglasses and film stars have long been an item. A great pair of glasses can amp up the charming factor of an already established actor – think Brad Pitt or Demi Moore.

If we were to pair the philosophy of Thélios with one film genre, which one would that be?

How will the world’s oldest film festival and the best of international filmmaking be Thelios’ ideal ground?

To keep our resolve in condemning aggression wars means to give some thought to Ukrainian documen tarist Sergej Loznitsa’s film, The Kiev Trial, a recon struction of a post-WWII trial against Nazi official. Familial drama is the genre of Emanuele Crialese’s L’immensità, starring Penélope Cruz, and Darren Aronofsky’s The Whale, starring Brendan Fraser and Sadie Sink. Singer-turned-actress Elodie in Pippo Mezzapesa’s Ti mangio il cuore D#8/7 sept

CONTINUES

interview Alessandro Zanardo, CEO Thélios di Mariachiara Marzari

After an amazing debut with The Father Florian Zeller is back with a symmetrical work: The Son, a whirlwind of a story that uproots a borderline family, with Anthony Hopkins, Hugh Jackman, Vanessa Kirby Casey Affleck and Zooey Deschanel walk the red carpet for Dreamin‘ Wild by Bill Pohlad. In the Orizzonti section, past and present find their resolution in meta-filmic metaphor with Iranian film World War III by Houman Seyyedi

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The Festival

Venezia 79 per noi è speciale prima ancora di cominciare, perché segna il nostro decimo compleanno come Sardegna Film Commission. I nostri primi 10 anni di attività, una vera e propria tessitura di talenti, poetiche, produzioni e sperimentazio ne “made in Sardegna”, alleanze istituzionali e cordate di radicali innovatori dedicati alla creazione di racconti inediti per il piccolo e grande schermo. Il tutto espressione di un gruppo di lavoro animato da un auten tico spirito di servizio pubblico; una fucina di senso civico, impegno comunitario e straordinario innalzamento di capacità nella comunità che ha reso possibile la creazione di un forte, solido ecosistema audiovisivo. Abbiamo giocato una partita facile se è vero, come diceva Fabrizio De André, che «la vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattromila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso». Qui a Venezia un po’ di questo paradiso vogliamo condividerlo con tutti, giorno dopo giorno. A partire dalla attenzione per la nostra madre Terra, con la nostra amabile ossessione green, dentro e fuori dal set: le nostre conferenze su soste nibilità ambientale e green protocol saranno arricchite dall’annuncio dei vincitori del primo bando SCREEN IN GREEN, sviluppato in forma sperimentale con il MITE, il Pre mio Solinas e Ocean Space. Non potevamo non raccontare, noi terra del matriarcato, le politiche di inclusione e le fondamentali opportunità di formazione delle più giovani generazioni di donne insieme a nostri partner storici quali WIF e EFA. In questo tessere e intrecciare, l’animazione e le straordinarie narrazioni di illustratori, graphic designers, VFX artists e moltissimi talenti della scrittura divisi tra cinema e industrie creative raccon tano il nostro futuro prossimo con l’ambizio ne di riscrivere le regole della produzione e della formazione nel progetto NAS LAB, un vero laboratorio pubblico sperimentale nel cuore dell’isola. Ma ci sarà molto, molto altro ancora, che vi sveleremo day by day in queste pagine, nei quotidiani appuntamenti alle Giornate degli Autori e all’Isola Edipo. Per portare la Sardegna nel mondo e il mondo in Sardegna. Anche al Lido. Nevina Satta Direttrice Fondazione Sardegna Film Commission

D#2/1 sept Cate Blanchett’s character, Lydia Tár, embodies the lives and stories of pioneer female conductors, such as Antonia Brico, Carmen Campori, and Sarah Caldwell. This second day on Lido loves women: go see Kei Ishikawa’s Aru Otoko and Tizza Covi’s and Rainer Frimmel’s Vera. Out of competition, and of any boundaries, is five-hour-long The Kingdom Exodus by Lars von Trier D#5/4 sept

Interesting question! I think Thélios would best identify with “Cinéma d’Auteur” - such as a filmmaker who expresses their artistic personality through their movie, we are following the same approach for our Maisons. Each piece of eyewear is the fruit of a tight collaboration with the Creative Directors of the Maison, incorporating their personal artistic vision. The aim of Thélios is to conceive, produce and distribute the most sublime products, in line with the universe of the fashion Houses we represent. ON P. 8

DAY 1 © Photo Ben Dauchez for Thélios

The name “Thélios” is the synthesis of the names of the Greek gods Theia, goddess of light and sight, and Helios, god of the sun. A brainchild of the LVMH Group, world leader in luxury, to establish itself in the eyewear sector, Thélios designs, produces and distributes sunglasses and optical frames for some of its most prestigious Maisons: Dior, Fendi, Celine, Givenchy, Loewe, Stella McCartney, Kenzo, Berluti and Fred. With its Manifattura, located in Longarone, Italy, Thélios blends the distinct identity of each Maison with Italian craftsmanship to create exceptional luxury eyewear. Thélios offers its own “enlightened look” on the sector, providing the highest level of quality and excellence both in its products and service. This is Thélios’s first time walking on the red carpet at the Venice Film Festival as a sponsor and the official eyewear purveyor of the VFF’s 79th edition.

So much has been said and filmed about Mari lyn Monroe. Fifty years since her death, Andrew Dominik’s Blonde will focus, instead, on Norma Jeane (Ana de Armas). From Iran, a modern parable on disease, solitude, and maternity: Beyond the Wall by Vahid Jalilvand (2017 Orizzonti laureate). Out of competition is Dry by Paolo Virzì – what would be of Rome, and the world, after a three-year dry spell? From the prison that currently houses him, Jafar Panahi talks to us about an Iran that knows no peace in No Bears, which sees him in a quasi-auto biographic interpretation. Susanna Nicchiarelli’s Chiara, on the life of Saint Clare of Assisi (Marghe rita Mazzucco), runs for the Lion. Out of competi tion is Oliver Stone’s latest work: Nuclear. The Ven ice Days programme ends with Steve Buscemi’s The Listener La versione di... DeLillo Autore molto amato da tutti i geografi culturali. Le sue descrizioni di città sono capolavori letterari. È nato nel Bronx e il suo principale riferimento è New York. Celebre la battuta: «Ma come fai a sapere tutte queste cose?», risposta: «Sono di New York. […] Il calore del cibo e del sesso. Il calore dei grattacieli. Il calore che esce dalla metropolitana e dalle gallerie. Nelle città grosse il calore si leva dai marciapiedi e cala dal cielo inquinato. Gli autobus sbuffano calore…». L’ironia è raffinata e va colta con una lettura attenta. Come la riflessione sulla poten za dei media, raccontata dal ragazzino quattordicenne che dice al padre: «Stasera pioverà». E quando il padre gli fa notare che sta già piovendo, il ragazzino risponde: «La radio ha detto questa sera». Di grande effetto comico le lezioni che il protago nista di Rumore Bianco, emerito professore universitario, direttore del dipartimento di studi hitleriani (!), prende dalla lingua tedesca: «allora iniziava la distorsione... vergognosamente affascinante, come potrebbe essere un attacco di epilessia tenuto sotto controllo. Ritirava la testa dal busto, stringeva gli occhi, si abbandonava a smorfie e boccacce umanoidi»; o ancora le indagini di polizia su un omicidio, in cui

Kazuo Ishiguro Writer (Japan, UK) Parola d’ordine: disvelamento. I suoi romanzi, a partire da Un pallido orizzonte di colline (1982) e Quel che resta del giorno (1989), sono lo specchio disincantato e rivelatore del miscuglio esacerbato di dolo ri, solitudini, utopie, illusioni che gravano sui legami umani. Racconti onirici e rarefatti, ma assieme concreti, che sviscerano i dubbi più reconditi nella mente.

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Festival at a Glance

Italian cinema takes off with Bones and All by Luca Guadagnino, starring Timothée Chalamet. Margin alization is also a theme in Romain Gavras’ Athena, set in the Parisian banlieue. In the ‘Italian’ cohort is also Abel Ferrara’s Padre Pio, screened at Venice Days, starring an unrecognizable Shia LaBeouf Orizzonti speaks the language of women with Isabelle Huppert appearing in The Sitting Duck Today, Paul Schrader will be awarded the Golden Lion for Lifetime Achievement. He is in Venice with Master Gardener, starring Joel Edgerton and Sigourney Weaver. Public and private alternate in the main competition, with Argentina, 1985, a story of two lawyers investigating the crimes of the military junta, and Monica, a film on a tormented mother/daughter relationship. Italian cinema runs for the Lion with Andrea Pallaoro’s Monica

Mariano Cohn Director, screenwriter, producer (Argentina) I suoi lungometraggi, tra cui The Man Next Door (2009) e The Di stinguished Citizen (2016), con cui ha partecipato ai più importanti festival internazionali, hanno ricevuto numerosi premi tra cui un Goya, un Platinum e un Ariel per il miglior film iberoamericano. Il suo ultimo film, Finale a sorpresa - Official Competition con Penélope Cruz e in co-regia con Gaston Duprat, è stato presentato in Concor so a Venezia nel 2021.

Audrey Diwan Writer, journalist, screenwriter, director (France)

Leila Hatami Actress (Iran) Iran, Svizzera, Iran. Ingegneria elettrica, letteratura francese, cinema. Numerose sono le traiettorie geografiche e tematiche per corse dalla Hatami, così come svariati sono i suoi ruoli sul set: una personalità duttile e poliedrica che le ha fatto ottenere un Orso alla Berlinale con Una separazione (2011) e il premio alla miglior attrice al Festival di Karlovy Vary per l’interpretazione in Pele akher (2012).

Dopo gli esordi come scrittrice, intraprende una brillante carriera da giornalista che la porta fino alla direzione editoriale del periodi co «Stylist». Nella regia il potenziale espressivo della sua scrittura ha potuto trovare sfogo ed uscire dai confini della pagina scritta, soprattutto legato a tematiche di forte impatto sociale: esempio lampante ne è L’Événement da lei diretto nel 2021, premiato proprio a Venezia con il Leone d’Oro al miglior film.

D#6/5 sept D#7/6 sept

veniva chiesto l’aiuto di una parapsicologa, che ave va sì ritrovato cadaveri e refurtiva, ma pertinenti ad altro caso. Conclude DeLillo: «Il mistero americano si infittisce». Neppure la morte sfugge all’ironia: «Un tecnico dagli occhi cavi emerso dall’era della peste, dai tempi delle inquisizioni, guerre interminabili, manicomi e lazzaretti». E il sospetto è che il medico gli stia così addosso perché curioso del decorso del Finaledecesso.aperto nel libro, in fondo si vuole descrivere una vita dedita al consumismo, ai suoi feticci: il su permercato, la televisione, le medicine riparatrici, le famiglie non famiglie che solo gli ottimisti potrebbe ro definire “allargate”. Gran scalpore fece il romanzo alla sua uscita agli inizi degli anni ‘80. Oggi la nube tossica che tutto potrebbe avvolgere non ci fa più paura. Forse è diventata una presenza quasi domestica. Loris Casadei

Leonardo Di Costanzo Director, screenwriter (Italy) Frequentatore abituale della Mostra, nel 2003 presenta A scuola e L’intervallo è in Orizzonti nel 2012. L’anno seguente il regista fa parte della giuria di Orizzonti e il suo ultimo film Ariaferma (2021), con Silvio Orlando e Toni Servillo, è stato presentato Fuori Concorso nella passata edizione al Lido.

Family dynamics, friendship, and isolation as a choice: Kôji Fukada’s Love Life observes the effects of a late-in-life return of an impoverished, addled fa ther. Martin McDonagh returns, five years after the great Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, with The Banshees of Inisherin, starring Colin Farrell and Brendan Gleeson Olivia Wilde’s second movie as a director is the much anticipated Don’t Worry Darling starring Harry Styles The outlook on Italian cinema grows wider thanks to Gianni Amelio’s Il signore delle formiche. Joana Hogg worked on a recurrent theme at the Festival: mother-daughter relationship, in the shape of a dis quieting ghost story: The Eternal Daughter with the amazing Tilda Swinton in the cast. The Orizzonti section takes us back to the tragedy consuming eastern Europe with Victim by Michal Blaško, a ‘social thriller’. D#9/8 sept D#10/9-10 sept

Rodrigo Sorogoyen del Amo Director, screenwriter, producer (Spain) Una carriera promettente di cui il cognome era già garanzia. Dopo i successi di suo nonno, anch’egli regista, Rodrigo oggi è un produtto re acclamato: una candidatura agli Oscar per il corto Madre (2017) e sette premi Goya per El reino (2018). L’ultimo film, portentoso ibrido tra il drammatico e il thriller, è Madre (2019), naturale prosecuzione del prodromico corto.

D#3/2 sept D#4/3 sept

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Julianne Moore | President Actress (USA) Prima attrice americana nella storia del cinema ad aver ‘indossato’ la tripla corona europea della recitazione, essendo stata premiata ai festival internazionali di Berlino, Cannes e Venezia. Un caposaldo della scena cinematografica contemporanea la cui carriera è stata consacrata nel tempo da innumerevoli riconoscimenti per i ruoli interpretati in oltre settanta pellicole.

VENEZIAGIURIA

人 间 喜 剧 From 28.08 to 27.11.2022 Every day except Tuesday 10 am - 6 pm Abbazia di San Giorgio Maggiore, Isola di San Giorgio, Venezia Tomomotdesign Ai Weiwei LA COMMEDIA UMANA MEMENTO MORI thanks to in partnership with

P rincess è il secondo lungometraggio del regista romano Roberto De Paolis. Il film affronta il tema spinoso dello sfruttamento illegale della pro stituzione nigeriana ed apre oggi il concorso della sezione Orizzonti. Come è nata l’idea di questo film che tratta un argomento non facile come la prostituzione e l’immigrazione clandestina?

Tutto nasce dall’idea di voler provare a fare un film privilegiando il punto di vista di un’immigrata, situazione piuttosto inedita in Italia. Alla base c’era il tentativo di chiedersi che tipo di esperienza sa rebbe stata cambiare la prospettiva anche verso il nostro Paese, visto attraverso gli occhi di una figura figlia dell’immigrazione clandestina utilizzando lo strumento cinematografico che ha nelle sue corde un linguaggio più specifico, più personale ed intimo rispetto ai racconti giornalistici. Volevo cercare di individuare un personaggio, dandole voce, un volto con un racconto personale. Questa è stata la prima idea. Volevo provare a vedere se un team di lavoro italiano sarebbe stato in grado di raccontare le vicende di queste immigrate clandestine nigeriane, fondendo punti di vista diversi, abbandonando la pista ideologica, cercando di fare un film sulla loro esperienza, un lavoro di ascolto e di ricerca molto approfondita. La prostituzione è un tema che si è aggiunto in seguito. Mi è sempre sembrato un mon do a parte, pazzo, assurdo, estremo… una metafora perfetta per una serie di questioni umane. Due persone che condividono la massima intimità fisica senza nemmeno conoscere i loro rispettivi nomi riporta tutto a un livello quasi carnale, istintivo. Eppure, ci sono soldi e potere coinvolti. La prostituta va in scena tutti i giorni, recita per la platea di clienti, nel film solo alcuni erano attori, di Roberto De Paolis con Glory Kevin, Lino Musella, Sandra Osagie, Salvatore Striano, Maurizio Lombardi (2022, Italia, 110’)

Roberto De Paolis di Fabio Marzari

7#1 PRINCESS Orizzonti intervista

ORIZZONTIGIURIA

Antonio Campos Director, screenwriter, producer (USA) Scrutare e tradurre il male dei protagonisti senza tralasciarne l’aspetto umano è il suo approccio prediletto. Buy It Now (2005) ha vinto il primo pre mio della Cinéfondation di Cannes e il suo primo lungometraggio, Afterschool, è stato presentato a Cannes nel 2008. Il suo ultimo film, Le strade del male, è uscito su Netflix nel 2020.

Sofia Djama Director, writer (Algeria) Il primo corto di questa importante figura per l’emancipazione femminile nel cinema africano è Mollement, un samedi matin (2012), adattamento di uno dei suoi racconti brevi. La scrittrice vince il Brian Award e il Lina Mangiacapre Award nel 2017, stesso anno in cui presenta nella sezione Orizzonti a Venezia il suo primo lungometraggio, Les bienheureux Edouard Waintrop Artistic director, film critics (France) Dopo essere stato direttore artistico al Festival di Friburgo e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, quest’anno Venezia lo chiama come giurato. Alle spalle, una fulgida collaborazione col quotidiano «Libération»: un’avventura durata oltre vent’anni e affrontata con la passione di un critico cinematografico dalle competenze trasversali.

altri erano veri clienti. Questo continuo cambio di personaggi per un regista rappresenta un mondo molto interessante, fatto di archetipi, di personaggi un po’ mitologici che si presentano in veste contem poranea. Come è arrivato ad affidare il ruolo di protagonista alla nigeria na Glory Kevin e quanto è stato difficile entrare in empatia con lei per dare i giusti suggerimenti di recitazione? La protagonista è un’attrice non professionista. Nel film tutti, tranne tre attori, sono non professionisti. Glory Kevin, nata in Nigeria nel 1996, era tra tutte le donne quella che sembra va più impavida, coraggiosa nel lanciarsi in questa esperienza di prendersi un film sulle spalle e diventare la voce di tutte le donne nigeriane, perché è stata proprio questa la ragione principale che le ha convinte: far capire loro che l’idea era quella di fare un film non che denunciasse, ma che raccontasse l’esperienza delle donne nigeriane, cioè loro avrebbero dato corpo a tutte le donne che negli anni hanno vissuto questa esperienza di tratta e di sfruttamento illegale della prostituzione. Un film che potesse raccontare il loro punto di vista, in cui noi abbiamo ascoltato molto e dato grande libertà a loro di rappresentarsi. È stato un lavoro creativo fatto insie me, abbiamo costruito insieme ogni cosa, lasciandole molto libere nelle loro azioni. Il suo film è una storia, ma sviluppa un tema di grande attua lità e fortemente divisivo come l’immigrazione. Non crede si corra sempre il rischio di parlare solo agli informati? Come si potrebbe uscire da questo paradosso? È una domanda molto complicata, cui dare una risposta non è affatto semplice. Io penso che forse in questo momento molto difficile rappresenti un buon segnale l’aver potuto realizzare il film, con una storia di questo genere costruita con una modalità di lavoro molto inclusiva, convincendo Rai Cinema ad investire quasi un milione e così pure il Ministe ro, oltre ad un investimento importante da parte di Indigo e anche di Lucky Red come Ildistribuzione.cinemacome l’arte in que sto periodo storico non rie sce ad essere incisivo come un tempo, però non bisogna smettere di credere nella loro forza. Quando i film girano nei cinema, nelle arene, nei festival, arrivano anche ad una platea inaspettata. Il cinema sa offrire un linguaggio intimista, vedere un film di due ore secondo la prospettiva di una giovane nigeriana può offrire sicura mente una qualche consa pevolezza in più in grado di minare molti pregiudizi.

Laura Bispuri Director (Italy) Roma è da più di quarant’anni il suo porto sicuro: città d’origine, centro di formazione, luogo di cre scita personale. Berlino una tappa stimolante, fo riera di esperienze irripetibili che l’hanno collocata al centro della competizione cinematografica. Con Vergine giurata (2015) descrive universi femminili incastrati nei complicati giochi della società. Nel 2021 concorre nella sezione Orizzonti della 78. Mostra di Venezia con il sorprendente Il paradiso del pavone

Isabel Coixet Castillo | President Director, screenwriter (Spain) Il suo cinema è sinonimo di un’esperienza sen soriale immersiva che oscilla tra gli estremi della complessità del reale. Film come Mi vida sin mí (2003) e La vida secreta de las palabras (2005) sono la plastica figurazione di un cinema esisten zialista in cui l’individuo è colto nell’isolamento della malattia e della salute, del dramma e della fe licità. Con un persistente senso di vuoto che corre in sottotraccia senza mai palesarsi del tutto.

sinossi

Princess è una giovane donna nigeriana clandestina che si prostituisce ad Ostia. Come una leggendaria amazzone si sposta all’interno di una sorta di bosco incantato, una grande pineta che si estende fino al mare, un luogo in cui potersi rifugiare oltre che trovare fonte di sopravvivenza, incontrando un cliente dopo l’altro. Un giorno, dopo un litigio con le amiche con cui condivide il destino della strada, Princess incontra un uomo che sembra intenzionato ad offrirle un aiuto concreto, ma scoprirà presto che per trovare la salvezza l’unica su cui può real mente contare è se stessa. Roberto De Paolis è nato a Roma nel 1980 ed è un fotografo, regista e produttore. Ha studiato cinema alla London International Film School. A Venezia nella sezione Controcampo Italiano porta i cortometraggi Bassa Marea (2010) e Alice (2011). Per l’opera prima Cuori puri (2017) viene selezionato a Cannes e a Berlino. Nel 2013, con Carla Altieri ha fondato la casa di produzione cinematografica Young Films. Princess is a young Nigerian woman and an undocumented immigrant in Italy. She works the streets. Like a legendary Amazon, she travels to a sort of enchanted forest, a large pinewood extending as far as the sea and a place of solace, as well as sustenance. It is there that she meets her johns. One day, after a fight with her fel low women, Princess meets a man who looks willing to help her, but she’ll soon find out that the only person she can rely on is herself. Roberto De Paolis was born in Rome in 1980. He is a photographer, director, and producer. He studied film at the London International Film School. De Paolis has been in Venice (in the Controcampo Italiano programme) with Bassa Marea (2010) and Alice (2011). His debut feature film Pure Hearts (2017) had been short listed at Cannes and Berlin. In 2013, he founded production company Young Film with Carla Altieri.

GIORNATE DEGLI AUTORI - EVENTO SPECIALE pubblico - tutti gli accrediti MARCIA SU ROMA (The March on Rome) Mark Cousins (97’) v.o. inglese, italiano st. italiano/inglese A seguire incontro con gli autori/Q&A 13.30 Sala Giardino

GIORNATE DEGLI AUTORI press - industry BLUE JEAN Georgia Oakley (97’) v.o. inglese st. italiano 16.00 Sala Darsena

FUORI CONCORSO - NON FICTION press - industry BOBI WINE: GHETTO PRESIDENT Christopher Sharp, Moses Bwayo (121’) v.o. inglese, luganda st. italiano/inglese 19.30 Sala Casinò

GIORNATE DEGLI AUTORI press - industry STONEWALLING Huang Ji , Ryuji Otsuka (148’) v.o. cinese, inglese st. italiano/inglese 21.30 Sala Perla VENEZIA 79 press - industryTÁR Todd Field (158’) v.o. inglese, tedesco st. italiano/inglese 22.00 Sala Darsena

ORIZZONTI - FILM DI APERTURA pubblico 14+ - tutti gli accrediti PRINCESS Roberto De Paolis (110’) v.o. italiano, inglese, Pidgin English st. italiano/inglese 16.15 Sala Perla

ORIZZONTI - FILM DI APERTURA press - industry PRINCESS Roberto De Paolis (110’) v.o. italiano, inglese, Pidgin English st. italiano/inglese 11.30 Sala Perla

8.30 Sala Darsena

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ORIZZONTI - FILM DI APERTURA press - industry PRINCESS Roberto De Paolis (110’) v.o. italiano, inglese, Pidgin English st. italiano/inglese 9.00 Sala Perla

SETTIMANA DELLA CRITICA - SIC@SIC press - industry PINNED INTO A DRESS Gianluca Matarrese, Guillaume Thomas (19’) v.o. inglese st. italiano TROIS NUITS PAR SEMAINE (Three Nights a Week) Florent Gouëlou (103’) v.o. francese st. italiano/inglese 10.45 PalaBiennale

© Photo Pol Baril for Thélios (part.)

FUORI CONCORSO press - industry LIVING Oliver Hermanus (102’) v.o. inglese st. italiano/inglese 18.45 Sala Darsena VENEZIA 79 press - industryTÁR Todd Field (158’) v.o. inglese, tedesco st. italiano/inglese 19.00 Sala Grande 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA inviti CERIMONIA DI APERTURA OPENING CEREMONY e/and LEONE D’ORO ALLA CARRIERA A CATHERINE DENEUVE a VENEZIAseguire 79 - FILM DI APERTURA WHITE NOISE Noah Baumbach (136’) v.o. inglese st. italiano/inglese 19.00 PalaBiennale 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA pubblico DIRETTA CERIMONIA DI APERTURA OPENING CEREMONY a VENEZIAseguire 79 - FILM DI APERTURA WHITE NOISE Noah Baumbach (136’) v.o. inglese st. italiano/inglese a ORIZZONTIseguire - FILM DI APERTURA pubblico 14+ PRINCESS Roberto De Paolis (110’) v.o. italiano, inglese, Pidgin English st. italiano/inglese 19.00 Sala Corinto GIORNATE DEGLI AUTORI EVENTO SPECIALE press - industry CASA SUSANNA Sébastien Lifshitz (97’) v.o. inglese st. italiano 19.00 Sala Perla

FUORI CONCORSO tutti gli accrediti LIVING Oliver Hermanus (102’) v.o. inglese st. italiano/inglese 21.30 Sala Corinto

VENEZIA 79 press - industry WHITE NOISE Noah Baumbach (136’) v.o. inglese st. italiano/inglese

FUORI CONCORSO press - industry RIGET EXODUS (The Kingdom Exodus) PART I intervallo/intermission 20’ RIGET EXODUS (The Kingdom Exodus) PART II Lars von Trier (Part I 175’ / Part II 120’) v.o. danese, svedese, latino, inglese st. italiano/inglese 14.00 Sala Perla

ORIZZONTI press - industry VERA Tizza Covi, Rainer Frimmel (115’) v.o. italiano st. inglese 19.30 Sala Volpi ORIZZONTI press - industry ARU OTOKO (A Man) Kei Ishikawa (121’) v.o. giapponese st. italiano/inglese 21.00 Sala Giardino

FUORI CONCORSO - NON FICTION press - industry BOBI WINE: GHETTO PRESIDENT Christopher Sharp, Moses Bwayo (121’) v.o. inglese, luganda st. italiano/inglese 22.00 Sala Casinò

In this game of eyewear exegesis, which one is your favourite movie, and which ones the most unforgettable actors? There are many! The most iconic for me is Audrey Hepburn in Breakfast at Tif fany’s, everybody remembers her timeless elegance with her Givenchy dress and her oversized sunglasses. I’m also fond of Woody Allen’s Annie Hall, as the different characters of Diane Keaton were perfectly illustrated by the eyewear she is wearing throughout the movie. What corporate activities will you develop during the Venice Film Festival? The heart of our activity is the Thélios Suite, located at the Hotel Excelsior with a gorgeous view on the Sea. It features an institutional showroom, presenting an exclusive selection of our Maisons’ Fall-Winter 2022 collections in an elegant set-up. We represent a total of nine LVMH Houses, including Dior, Fendi, Celine and Givenchy. The event space also hosts hospitality experiences for selected Thélios guests. We will also open the Suite for movie press junkets and other press and industry events. Thélios is a new addition to the rich LVMH portfolio and already a well-es tablished one, so much so that revenue and jobs offered keep rising. What are your strategies for the next few months? We are indeed quite a young company, as we were born as a start-up only 5 years ago. Being part of LVMH, World leader in luxury, definitely speeds up the process: We are now an international leader in luxury eyewear, with over 1.200 employees, a solid distribution network and a direct commercial presence in all major markets. Over the past 18 months, we have integrated top-tiers Maisons to our portfolio: Dior, Fendi and Givenchy. In the next few months, our focus clearly lies on consolidation. Our ambition is to grow in quality rather than quan tity, setting new standards for the luxury eyewear industry. Development, design, craftsmanship, territory, internationalization are the pillars Thelios is built on. What relationship do you have with the Venetian territory and with the eyewear-making business district in Longarone? We exist thanks to this territory and its peculiar manufacturing know how. The region of Veneto is globally recognized as the place where best eyewear is made. Whether in Venice, New York, Shanghai or Dubai, consumers recognize the excel lence associated to ‘Made in Italy’ eyewear and we are proud to have been able to carry on this excellence. At the same time, a company needs to play an active role on the territory where it is located and to valorise it even further. We do this by preserving the craftmanship and local culture. For instance, we recently incorporated a historical metal stamping workshop and are partnering with local cultural initiatives that keep the area alive.

GIORNATE DEGLI AUTORI – FILM DI APERTURA pubblico - tutti gli accrediti DIRTY DIFFICULT DANGEROUS Wissam Charaf (84’) v.o. arabo, amarico st. italiano/inglese A seguire incontro con gli autori/Q&A 16.30 Sala Corinto

ORIZZONTI press - industry ARU OTOKO (A Man) Kei Ishikawa (121’) v.o. giapponese st. italiano/inglese 22.00 Sala Volpi

8.30 PalaBiennale

VENEZIA 79 press - industry WHITE NOISE Noah Baumbach (136’) v.o. inglese st. italiano/inglese 11.30 Sala Darsena

ORIZZONTI press - industry VERA Tizza Covi, Rainer Frimmel (115’) v.o. italiano st. inglese Opera Prima Accesso in sala consentito solo fino a 10 minuti prima della proiezione. La prenotazione è obbligatoria per pubblico e accreditati./ Access will be allowed only 10 minutes before screening time. Reservation is required for the public and pass holders. Pubblico Accreditati Public Pass holders CONTINUES FROM P. 4 Interview Alessandro Zanardo, CEO Thélios In cima alla vetta di un’epoca segnata da una somma di eventi che mettono a dura prova il nostro immaginario, Isola Edipo, alla sua se sta edizione, inaugura all’insegna dell’incrocio delle arti strumenti ca paci di intuire l’altrove, per spingerci a immaginare altri futuri possibili. Tanti gli ospiti e le attività in programma: tra proiezioni e talk, una nuo va edizione del Premio Inclusione Edipo Re, quest’anno accompagnato da Chiara Civello, Elena Stancanelli e Filippo Timi; le Notti Veneziane, realizzate in collaborazione con le Giornate degli Autori; Il Cinema dell’Inclusione, con la partecipazione di Fondation Cartier pour l’art contemporain, dedicato al grande regista armeno Artavazd Peleshian; le Notti Bianche, con Misia Films e Galeries LaFayette; l’arte di Emilio Isgrò dedicata a Pasolini. Un programma denso, al cuore della rinata Sala Laguna, accompagnato dagli incontri e dall’offerta enogastrono mica di Riva Corinto rivolti al pubblico del Lido e di tutta la Mostra. Silvia Jop Direzione Artistica Isola Edipo Daily Venezia79 Supplemento di n. 267 settembre 2022 Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1245 del 4/12/1996 Direttore responsabile Venezia News Massimo Bran Redazione Marisa Santin (coordinamento editoriale) Mariachiara Marzari (immagine e comunicazione) Paola Marchetti (direzione organizzativa) Davide Carbone, Chiara Sciascia, Andrea Falco, Fabio Marzari Luca Zanatta (graphic design) Hanno collaborato Loris Casadei, Maria Casadei, Fabio Di Spirito, Roberto Pugliese, Sara Sagrati, Cesare Stradaioli, Riccardo Triolo, Delphine Trouillard, Andrea Zennaro, Shanna Beggio, Silvia Baldereschi, Elena Megotto, Matilde Corda Stampa CHINCHIO INDUSTRIA GRAFICA www.chinchio.it redazione@venezianews.it - www.venezianews.it/daily2022

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FAR 25FESTIVALFILMEAST FAREASTFILM.COM21––29UDINE––ITALYAPRIL2023

DELLAL’OCCASIONEMOSTRA

n. 1 Mercoledì 31 agosto 2022

D opo il successo di Storia di un matrimonio, presentato in Concorso alla Mostra del Cinema nel 2019 e candidato a 5 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior sceneggiatura originale, nonché vincitore per la migliore attrice non protagonista a Laura Dern, Noah Baumbach torna al Lido e apre Venezia 79 con il suo White Noise. Protagonista del film è ancora una volta Adam Driver, alla quinta collaborazione con il regista newyorkese, la seconda come protagonista dopo la sua indimenticabile performance in Storia di un matrimonio. La sua presenza è una garanzia che si sposa perfettamente con il talento di Baumbach quale narratore della complessità della vita e delle relazioni di coppia e di famiglia in storie autentiche e universali. White Noise torna sui temi cari alla sensibilità del regista che, per la prima volta, non attinge al proprio vissuto personale, come già era stato anche per Il calamaro e la balena (2005), ma prende spunto dall’omonimo romanzo di successo dello scrittore, di origine italiana, Don DeLillo L’adattamento narra la storia di Jack Gladney (Driver), un professore di studi hitleriani, che vive in una città del Midwest con la sua quarta moglie, Babette (Greta Gerwig) e i loro diversi figli. La rassicurante vita di Jack e della sua famiglia, immersa nelle contraddizioni della società contemporanea, viene sconvolta da un incidente tossico che avvolge la loro area con una nube letale e minacciosa. L’evento mette i protagonisti a confronto con “i misteri universali dell’amore e della morte, e la possibilità della felicità in un mondo incerto”. «Baumbach ha realizzato un’opera originale, ambiziosa e avvincente, che gioca con misura su più registri: drammatico, ironico, satirico – ha detto il direttore artistico Alberto Barbera - Il risultato è un film che esamina le nostre ossessioni, i dubbi e le paure radicate negli anni ’80, ma con riferimenti molto chiari alla realtà contemporanea» White Noise rappresenta la terza collaborazione di Baumbach con Netflix, che ha prodotto il film e che probabilmente, come già accaduto per Roma (2018) di Alfonso Cuarón ed È stata la mano di Dio (2021) di Paolo Sorrentino, lo accompagnerà dalla Mostra del Cinema nel suo cammino fino ai prossimi Oscar. n CHECK-IN La Presidente della giuria Julianne Moore accolta ieri dal direttore

DI FLAVIO NATALIA DI VANIA AMITRANO

SALA GRANDE FAR 25FESTIVALFILMEAST UDINE–ITALY 21–29 APRIL FAREASTFILM.COM2023 FAR FAREASTFILM.COM21–UDINE–ITALY25FESTIVALFILMEAST29APRIL2023

in Mostra

Oggi iniziano i giorni dell’eccellen za per il nostro cinema. Da stasera e per 15 giorni la 79a Mostra di Venezia, ormai conside rato il più prestigioso festival internazionale, per due settimane calamiterà l’attenzione mondiale. Ci arri viamo con l’attesa per film come Blonde , sul mito di Marilyn, e di altri maestri, da Alejandro G. Iñárritu a Darren Aronofsky, da Florian Zeller a Noah Baum bach, da Lars Von Trier a Nicolas Winding Refn, questi ultimi due al Lido con due serie tv, conferma della caduta degli steccati tra cinema e serialità d’auto re. Ma anche appesantiti dai mesi dell’esplosione delle produzioni nostrane, spinte dai tax credit post-Covid, che non riescono ad attirare spettatori in sala. I quali invece sono corsi a vedere anche nei cinema italiani i blockbuster made in Hollywood. Anche quest’anno al cuni dei migliori registi italiani sono ai nastri di parten za al Lido: Luca Guadagnino, Gianni Amelio, Paolo Virzì, il redivivo Emanuele Crialese, la rivelazione Susanna Nicchiarelli, l’outsider Andrea Pallaoro, e autori promettenti nelle altre sezioni (uno per tutti: Pippo Mezzapesa, in Orizzonti con il sorprendente Ti mangio il cuore), promettono di sostenere il con fronto con i registi da tutto il mondo. Un confronto che in molti casi si sposterà poi nelle sale, dove il nostro cinema ha un disperato bisogno di tornare a piacere al pubblico, pena una crisi dagli esiti imprevedibili. Sarà proprio la Mostra veneziana a promuovere questo ritorno in sala, come fece con successo nel 2021 pri ma che l’ultima ondata bloccasse tutto. Una Mostra che ancora una volta il direttore Alberto Barbera, sostenuto dal Presidente della Biennale Roberto Cicutto, ha saputo costruire ricchissima di spunti, co raggiosa perché sintonizzata sul difficile momento che il mondo sta vivendo, stretto tra guerre, crisi ed esiti della pandemia, che si è scelto di raccontare e non di ignorare. È anche un’edizione che si riappropria di spazi e tradizioni (una tra tutte: il red carpet aperto ai fan), apre nuove strutture, calamita glamour e dibattiti come negli anni pre-Covid. I paesi rappresentati sono 56, con 11 titoli Usa e 17 francesi. Davvero un’eccellenza, insomma, da promuovere e proteggere. Anche perché offre al nostro cinema una nuova, grande occasione, che sarebbe sbagliatissimo non cogliere. n 79ª MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA

WHITE NOISE Noah Baumbach apre la Mostra

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Maggiori informazioni su lexus.it. Immagine vettura indicativa. Valori massimi WLTP riferiti alla gamma RX Plug-in Hybrid: consumo combinato 1,2 l/100 km, emissioni CO2 26 g/km. Valori massimi WLTP riferiti alla gamma RX Hybrid: consumo combinato 8,5 l/100 km, emissioni CO2 189 g/km (WLTP - Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedure ai sensi del Regolamento UE 2017/1151). Dati provvisori e soggetti ad omologazione finale. LEXUS AUTO UFFICIALE DELLA 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DELLA BIENNALE DI VENEZIA.

LEXUS. VENEZIA. POTENTE, COME L’IMMAGINAZIONE. Per il 6° anno consecutivo, celebriamo l’eccellenza in ogni sua forma. Nuovo Lexus RX Hybrid ti aspetta a Venezia. Vieni a scoprirlo.

DAILY n. 1 - MERCOLEDÌ 31.08.2022 p. 3in Mostra

n LA MOSTRA SI APRE NEL SEGNO DEGLI OSCAR AL LIDO UN CONVEGNO E HAPPENING GLAMOUR CON IL PRESIDENTE DELL’ACADEMY HOLLYWOODIANA PER SOTTOLINEARE LA COOPERAZIONE CON LA BIENNALE E CINECITTÀ     Bill Kramer e Alberto Barbera Nicola Maccanico, Michele Centemero, Bill Kramer, Roberto Cicutto, Alberto Barbera e Chiara Sbarigia

SALA GRANDE The chance of the Festival DI TIZIANA LEONE Gli Oscar, la Mostra del Cinema di Venezia, Cinecittà: l’unione fa la forza, del cinema. Seduti allo stesso tavolo, l’Amministratore Delegato dell’Academy Bill Kramer, il Presidente della Biennale Roberto Cicutto, il Direttore artistico della Mostra Alberto Barbera, il Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, l’Amministratore De legato di Cinecittà Nicola Maccanico, e il Country Manager Italy di Mastercard Michele Centemero, hanno parlato dei valori del cinema in una società globale. «Il cinema e l’audiovisivo hanno bisogno di nuoviequilibri– ha affermato Cicutto - Nelpassatole modil’offertaalvistegranditrasformazionitecnologichesonosemprestatecomenemiche,bastaricordareilpassaggiodalbiancoeneroalcolori,dalmutoalsonoro,dallatvVhs.Oggicinemaepiattaformenonsidevonoconsiderarenemici,mapotenzialipartnerperchéd’audiovisivoètalmentegrandechepiùcisonodifruirneemeglioè,l’importanteètrovaresoluzionicondivise».AllasuaprimavoltaalLido,l’ Academy, sempre più aperta al cinema internazionale, condivide la visione di Cicutto. «Pro duttori come Netflix – ha sottolineato Kramer – hanno fatto investimenti straordinari per i film.

cinemailtemadeivalori.Conilnostromuseocioccupiamodiclassico,abbiamounarchivioquasicentenario,lavoreremomoltosullaformazione»«MastercardèdaseiannialfiancodellaBiennaleCinema–aggiunge

regia, una continuità che non può essere casuale e

piadiconclusoOscar,Quantounpresenzasuccedashowpiùcollaboranosarannodecisodiimplementarelemisuredisicurezzacheadaltissimolivello,stiamopreparandounoshowchecelebriilcinemaetuttelearticheallaproduzionedifilm,èimportantedelloshare»EsullasceltadiChrisRockdinontornareallaguidadelloshow,Kramerglissa:«Stiamoandandoavanti,abbiamoanalizzatolodell’annoscorsoperassicurarcichenonpiù».Madiunacosaècerto:«LamiaaVenezia–sorride–nongarantiràchefilmitalianovincal’Oscarperilmigliorfilm»alprocessodiinternazionalizzazionedeglilastradaèormaisegnata.«Qualcunodice–haKramer-chepotrebberodiventareleOlimdelcinema.Losiamogià,perchélacomponenteinternazionaledeinostrimembricontinueràacrescere,cosìcomel’importanzadeicineastistranieri.DopolapandemiapensavamocheiFestivalsparisseroeinvecesiamoquiaVenezia,siamoandatioltrelapandemiadimostrandoquantosianofondamentali»

PSICOCINEMA DI FLAVIA SALIERNO Today starts the decade of excellence for our cinema. The 79th Venice Film Festival, the most prestigious international film festival, will magnetize worldwide attention. We are all waiting for movies such as Blonde, about the myth of Marilyn, the great masters Alejandro G. Iñárritu, Darren Aronofsky, Florian Zeller, Noah Baumbach, Lars Von Trier, Nicolas Winding Refn, the two latter authors of two series, confirming the fall of the barrier between cinema and art-house series. We also have the weight of a massive Italian production supported by post-Covid Tax Credit, but sadly these movies did not find the same audience collected by the blockbusters made in Hollywood in the last few months. There are many of the best Italian directors in Venice this year. As usual. Luca Guadagnino, Gianni Amelio, Paolo Virzì, the revenant Emanuele Crialese, Susanna Nicchiarelli, the outsider Andrea Pallaoro and promising young directors in the collateral sections (one above all: Pippo Mezzapesa, his surprising Ti mangio il cuore is selected in Orizzonti) promise to stand comparison with directors from all over the world. This competition will continue in theatres where our film industry desperately needs to appeal to the audience again to avoid an unpredictable crisis. Venice Film Festival will promote this coming back to theatres. It succeeded in 2021 before the stop caused by the last Covid wave. The Artistic Director Alberto Barbera, supported by President of Biennale Roberto Cicutto, composed a Festival full of suggestions, bravely tuned with the dramatic moment the world is living among wars, crises and the outbreak of the pandemic. The Festival chose to tell these stories and not ignore them. The event also regains possession of locations and traditions (the red carpet is open to fans again), opens new space, and attracts glamour and discussions like before Covid. 56 countries, 11 American movies, 17 from France. Venice Film Festival is excellence to promote and preserve. Even because it gives a great opportunity to the Italian film industry, it would be incredibly wrong not to catch it. n

Maccanico - eilnostro

progetti»averenostrimuseoèdiventatol’occasionefisicapersiglarlo.NoicomeCinecittànonsolopromuoviamoilcinemaitaliano,maanchevalorididiversità,inclusioneeecosensibiltànecessariperesserecompetitivialivelloindustriale.Iteatridiposasonosoldout,daAngelinaJolieaSaverioCostanzocihannoscelto,lachiaveprincipaleèunruolonell’industriaglobaleattraversoisingoli«LastoriadiCinecittàedell’Academy–haricordato

Il ritorno del “vero” red carpet, aperto ai fan di attori e registi protagonisti della Mostra, è una delle novità più visibili di Venezia 79 e sarà tra le più apprezzate da parte del pubblico degli appassionati. L’allentarsi delle restrizioni dovute al Covid, che avevano costretto gli organizzatori a “chiudere” con un muro il red carpet nelle ultime due edizioni della Mostra per evitare assembramenti, ha finalmente consentito di recuperare uno dei momenti più pop e sentiti della rassegna veneziana, esponendo nuovamente star e ospiti all’occhio bramoso dei fan, pronti ad accamparsi per ore davanti a quella passerella, nella speranza di un selfie, un sorriso e magari una stretta di mano dei loro idoli. Un modo per il cinema per recuperare un altro aspetto della sua magia. Lor.Mar.

BENTORNATO RED CARPET

schiaffo di Will Smith a Chris Rock «Stiamo lavorando con i produttori dello show – ha garantito l’ad dell’Academy - e abbiamo

SUL TAPPETO ROSSO DELLO SGUARDO ALTRUI

Il rosso da sempre è il colore della magia, delle divinità, degli imperi, della religione. È forza, è vita, energia. Vittoria, sangue, potere. E camminarci sopra è il trionfo. Agli occhi degli altri, che puntano lo sguardo sulle conferme del successo. Tutti si affollano intorno al red carpet. Perché tutti hanno il desi derio di camminare sul tappeto rosso di quei trionfi. E di sentire le telecamere puntate sulla conferma del senso di Sé. Essere guardati è esistere, è la luce della ribalta nel teatro dell’esisten za. È la vittoria di qualcuno, che funziona da specchio per quel la di altri. I flash scattano e le figure risaltano, divenendo più grandi e importanti. Lampi di emozioni in chi si affanna, aspetta, concentra le attenzioni nell’oggetto delle proprie idolatrie. Che diviene l’eroe a cui battere le mani, a cui dedicare tutto il potere dei sogni. Ecco, i sogni. Le cerimonie sono riti che celebrano la gioia, rituali che esaltano la necessità di fantasticare. Quest’an no il tappeto rosso è di nuovo aperto, pronto per gli sguardi libe ri, con la libertà di accogliere finalmente i sogni, senza barriere.

Sbarigia – si intrecciano da anni. Entrambi hanno iniziato negli anni ‘20 con finalità diverse e la collaborazionedovràsvilupparsiancoraraccogliendo

espandereNonspariràlanecessitàdisalecinematograficheperchérestaun’esperienzafondamentale,maleduemodalitàco-esisterannoinmodochesipossalacapacitàdelcinemadiraggiungerelepersone».CinemachehabisognodegliOscar,tantoquantodiFestivalcomeVenezia,chehasaputoneglianniriconoscerefilmpoipremiaticonlastatuettapiùambita.«Negliultiminoveanni–hanotato Barbera - il rapporto tra la Mostra e la cerimonia degli Oscar si è tradotto in una successione cadenzata di film che l’OscardelhannosfruttatoVeneziaperapprodareallacerimoniapremiopiùambitodelmondo.Quattrohannovintopermigliorfilmesetteilpremioperlamiglior annodeielanemmenofruttodifortunaofiutodeiselezionatori,maconseguenzadiunrecuperatorapportotralaMostragliStudios.Ilnostrolavoroconsistenelcapirequalicircaduemilatitolichecivengonopropostiognisianoimigliorieabbianomaggioriprobabilitàdiattirareleattenzionidicriticaepubblico,vincerepremiinaltriFestivaleaspirareall’Oscar»ManonsoloconVenezia,anchetral’AcademyeCinecittàilconnubioèsemprepiùstretto.«Èunrapportofondamentale–hasottolineato

Centemero - Con Cinecittà sviluppiamo diverse nonattivitàepoterdareinsiemeilbenvenutoall’Academyhaprezzo.Miaugurochesiadibuonauspicioperilnostrocinema».ImpossibilelasciarandareviaKramersenzaunadomandasulfuturodellaNottedegliOscar,dopol’ultimaedizione,inevitabilmentesegnatadallo

H APPUNTAMENTI H Ore 10.00. VENICE IMMERSIVE ISLAND (isola del Lazzaretto Vec chio): Apertura riservata agli accrediti Stampa e Industry fino alle 22.00. Ore 11.00. CAMPARI LOUNGE: Inaugu razione dello spazio, aperto tutti i giorni fino a mezzanotte.

PARTNER D’ECCELLENZA

CIAK

Il sostegno del Gruppo FS alle iniziative culturali passa anche attraverso un network di oltre 7mila treni al giorno. Una vocazione sintetizzata in Un Tempo Nuovo, il claim del Gruppo guidato dall’Ad Luigi Ferraris che sottolinea l’importanza del momento storico che stiamo vivendo, la necessità di reagire e tenere insieme percorsi ed esigenze diverse, per guardare con fiducia al futuro. Anche per questa ragione Frecciarossa attribuirà un riconoscimento a un racconto sul tema del viaggio nell’ambito del Concorso del Campiello Giovani, inserito nel Premio Campiello 2022, il cui vincitore verrà proclamato a Venezia il 3 settembre. Insieme a cinema e letteratura, ampio spazio è dedicato alla musica. Quest’estate Ferrovie dello Stato e Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno fatto viaggiare la musica classica a bordo dei treni storici di Fondazione FS e hanno organizzato concerti nelle principali stazioni ferroviarie del Sud con Tempo Binario, progetto itinerante che ha portato cinque musicisti a suonare dal vivo in Sicilia, Calabria e Campania, passando per le acque dello Stretto di Messina. Trenitalia, infine, sostiene i grandi concerti dal vivo ed è stata Official Green Carrier del Jova Beach Party L’offerta Speciale Eventi ha reso e rende possibili sconti fino al 60% per raggiungere località limitrofe agli show live degli artisti più seguiti, da Vasco Rossi a Ligabue, da Elton John ai Rolling Stones.

«Unfilmhalaportatadidieciannidimieconferenze»: così Cecilia Strada sottolinea la sua fiducia nel potere del cinema di incidere sulle coscienze. Non a caso l’ex Presidente di Emergency, oggi impegnata con la Onlus ResQ – People Saving People a soccorrere i migranti nel Mediterraneo, ha guidato la Giuria (formata con lei da Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto) per l’XI edizione del Premio Bookciak, Azione!, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi. Durante la serata in Sala Laguna, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, sono stati incoronati i vincitori del concorso che fa incontrare cinema e letteratura attraverso i bookciak, corti tratti da libri, scelti a loro volta da un’apposita Giuria formata da Antonietta De Lillo, Laura Pugno, Rossana Rummo e dal Presidente Marino Sinibaldi. Ed è stato un palmarès tutto al femminile: premiate infatti Beatrice Perego per Due case (da Sindrome Italia), Giulia Marilungo per Radici (da Ninna nanna delle mosche), Manola Massimo per Bad Vibes (da Neroconfetto), Giulia Maggio, Ambra Lupini e Sara Maffi per Il periodo (da Imperfetto futuro, per la sezione Memory Ciak, in collaborazione con LiberEtà, Spi-CGIL e Premio Zavattini). Allo stesso libro è ispirato Sofiaabbraccia il mondo, per la nuova sezione LiberaMente, dove gli autori sono utenti del Centro Diurno di Salute Mentale Antonino Di Giorgio (ASL Roma 1). Il “mare aperto” è la traccia scelta quest’anno da Bookciak, in sintonia con l’esperienza di Cecilia Strada Che, rispetto al cinema, si confessa «una spettatrice medio-bassa», ma deve anche a un film, Grido di libertà con Denzel Washington, la formazione del suo «senso della giustizia: parlava dell’apartheid in Sudafrica, allora in vigore. Ero piccola e mi dicevo: “questa cosa è sbagliata!”». Fuocoammare di Gianfranco Rosi è invece, per Strada, uno dei lungometraggi più significativi fra quelli che di recente hanno toccato il dramma delle migrazioni, da anni «al centro di unacampagnaelettoralepermanentesulla pelle di povera gente», con «danni culturali enormi. Non c’è alcuna “invasione”, l’unica “emergenza migranti” è quella che vivono loro, vittime della vergogna italiana ed europea dei respingimenti in Libia». Ma un po’ di fiducia nel futuro può venire dai giovani filmmaker di Bookciak: accomunati dal voler «raccontaretemicheipiùvecchi cercano di scansare: tra questi, anche quello della salute mentale, su cui in Italia c’è uno stigma impressionante. Forse perché, guardandolo da vicino, ci fa capire che nessuno è “normale”». Emanuele Bucci

in Mostra Cinema, arte, musica. La cultura come motore per lo sviluppo del Paese, perché in grado di creare connessioni tra persone, luoghi e idee. Così come il treno, mezzo sostenibile per ec cellenza che connette persone e popoli, con l’obiettivo di ridurre le distanze non solo fisiche. La partnership tra Ciak e Frecciarossa, il treno Alta Velocità di Trenitalia, (Gruppo FS Italiane) fiore all’occhiello della mobilità italiana, nasce con quest’obiettivo: unire cultura e mobilità, facendole viaggiare insieme anche alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia. Ciak e Frecciarossa realizze ranno i daily legati al Festival del Lido, per informare quotidianamente su protagonisti, film, storie e avvenimenti. Un accordo in linea con lo spirito che spinge il Gruppo FS Italiane e il suo Polo Passeggeri di cui Trenitalia è capofila, all’impegno di “muovere le persone e connetterle alla cultura, nel pieno ri spetto della sostenibilità sociale e ambientale e della promozione turistica”. Nei giorni della Mostra del Cinema, chi raggiunge Venezia con Trenitalia può usufruire di un forte sconto sul biglietto di ingresso per le mostre Bruce Nauman: Contrapposto Studies, a Punta della Dogana (fino al 27 novembre) e Marlene Dumas. open-end, a Palazzo Grassi fino all’8 gennaio. Con lo stesso meccanismo è possibile visitare la collezione permanente e la mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata al Guggenheim Museum fino al 26 settembre. L’accordo siglato per la Mostra del Cinema di Venezia rafforza l’impegno del Gruppo FS a favore del cinema. Ferrovie dello Stato Italiane, infatti, anche quest’anno sarà Official Sponsor sia della Festa del Cinema di Roma (13-23 ottobre), sia del Floating Theatre, con anteprime e proiezioni sul lago di Villa Ada tra agosto e settembre. Inoltre, chi viaggerà con Trenitalia per recarsi a Torino, fino al 16 gennaio potrà visitare il Museo Nazionale del Cinema e la mostra dedicata a Dario Argento con la promo 2X1 sul biglietto di ingresso al Museo o l’ingresso ridotto per il singolo.

Anche quest’anno gli inviati del nostro mensile al Lido realizzeranno Ciak in Mostra, il quotidiano ufficiale realizzato con Venezia News, che verrà distribuito al Lido nei giorni della rassegna. E torna anche il quotidiano digitale, che verrà diffuso in tutto il mondo per gli accreditati della Mostra a cura della Biennale di Venezia e sarà reperibile sul sito ciakmagazine.it. Lo scorso anno il daily digitale ha avuto un successo di fruizioni superiore a ogni attesa. Naturalmente, la 79ma Mostra del Cinema sarà raccontata ogni giorno sul sito di Ciak minuto per minuto, con interviste, curiosità, recensioni, anticipazioni, protagonisti e servizi fotografici esclusivi. Potrete seguirci anche sui nostri Social media.

CECILIA STRADA PER BOOKCIAK, AZIONE: «UN FILM HA FORMATO IL MIO SENSO DI GIUSTIZIA» E FRECCIAROSSA: CULTURA UN PER LA NOSTRA TESTATA E IL DAILY DIGITALE

Ore 11.15. HOTEL HUNGARIA: minipress del film Princess di Roberto De Paolis, film di apertura della sezione Orizzonti, con il regista e il cast. Ore 12.00. CASA DEGLI AUTORI: pho tocall del film Dirty Difficult Dangerous alla presenza di Wissam Charaf e degli interpreti Clara Couturet, Ziad Jallad. Ore 12.45. SALA CONFERENZE STAM PA: consegna del Leone d’oro alla carriera a Catherine Deneuve Ore 15.00. ITALIAN PAVILION: L’onda lunga. Storia extra-ordinaria di una associazione - Presentazione della mostra ANAC che ripercorre la sua storia. Ore 16.15. ITALIAN PAVILION: conferenza stampa di presentazione del Terra di Siena International Film Festival Ore 17.00. SALA LAGUNA PASOLINI: Tanti futuri possibili: presentazione del libro Pier Paolo Pasolini, l’ultimo eretico di Francesco Cenetiempo, presenta Silvia Jop, modera Francesco Ranieri Martinotti. Ore 17.00. SALA TROPICANA 1: Inau gurazione dello Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo

E MOBILITÀ VIAGGIANO INSIEME

UN SULLADIGITALEQUOTIDIANOMOSTRA

DAILY n. 1 - MERCOLEDÌ 31.08.2022 p. 5in Mostra

AL LIDO con

STEFANO DISEGNI «Per me è una grandissima responsabilità, un immenso traguardo, ma anche un punto di partenza importante. Vorrei che ci fosse una Rocío prima della Mostra e una dopo, forte della sua esperienza personale». Madrina di questa edizione, Rocío Muñoz Morales si sta preparando a vestire un ruolo sognato. «Non me lo sarei mai immaginato, ma per chi fa il mio lavoro ci sono certi momenti nel proprio percorso che hanno un significato particolare, Venezia è uno di quelli» Vorresti vincere la Coppa Volpi interpretando chi? Una donna piena di contrasti, colori e disequilibri. Non so chi, ma vorrei che fosse una donna complessa. Ti piace interpretare donne diverse da te nella vita? È la grande sfida e il grande stimolo del nostro mestiere. Personalmente provo sempre ad allontanarmi nei film da quello che io sono nella vita. La Mostra è anche glamour, hai già scelto gli abiti che indosserai? Ovviamente. Sono convita che l’abito debba aiutare a tirare fuori il proprio carattere e non a nasconderti: nelle due serate di apertura e chiusura ho scelto vestiti in grado di supportarmi emotivamente. Emozionata, ma felice? È una bellissima occasione che va vissuta con il sorriso più bello. Arriverà al Lido anche tuo marito, Raoul Bova? Mi raggiungerà mostra facendo. Tiziana Leone Rocío Muñoz Morales, madrina della Mostra, al suo arrivo al Lido

LIDO LANDMADRINA IN MOSTRA

www.stefanodisegni.it

Ariaferma, che poi è andato anche benino nelle sale», sottolinea Guzzo, «io credo che MYMovies riesca a promuovere il cinema indipendente di qualità e, in particolare quello italiano. Quest’anno a Venezia abbiamo grandi attese per il film di Risuleo, quello di Roberta Torre e il film di Ghezzi, prima di prepararci ai festival dell’autunno che ci attendono» Os. Co. CORAGGIOSI E SPERIMENTALI DA TUTTO GIORNATE

MARCIA SU ROMA Italia, 2022 Regia Mark Cousins Con Alba Rohrwacher Distribuzione I Wonder Pictures Durata 1h e 37’ A cent’anni dall’ascesa del regime fascista in Italia, e in un’Europa dove la minaccia dei nazionalismi autoritari è tutt’altro che scon giurata, le Giornate degli Autori aprono con l’evento speciale MarciasuRoma. Dove il grande documentarista irlandese Mark Cousins (The Story of Film) rievoca la manifestazione eversiva del 28 ottobre 1922. Ma, soprattutto, riflette sui meccanismi di manipolazione della verità messi in atto, ieri come oggi, da certa propaganda politica attraverso il mezzo filmico. Marcia su Roma, sottolinea lo stesso regista, è quindi un doc «sulla cultura delle immagini» e su «quanto possano essere orribili al servizio di potenti e assassini. Ma rivela anche la grandezza del cinema quando viene usato con cuore aperto». Il film (una produzione Palomar in collaborazione con Il Saggiatore e CSC) si avvale inoltre della recitazione di Alba Rohrwacher, nella parte di Anna: un personaggio che rappresenta il sentimento di gran parte dell’Italia di allora, sedotta dalla narrazione mussoliniana e poi tradita dalla cupa realtà. Emanuele Bucci FILM DI APERTURA - FUORI CONCORSO in Mostra Direttore Responsabile: Flavio Natalia - Responsabili di Redazione: Oscar Cosulich (contenuti), Biagio Coscia (realizzazione) - In Redazione: Emanuele Bucci, Alessandro De Simone; Claudia Giampaolo, Davide Di Francesco (web), Tiziana Leone - Grafica: Guido Benigni - Collaboratori: Vania Amitrano, Giulia Bianconi, Mattia Pasquini - Foto: Maurizio D’Avanzo - Stampa: CHINCHIO INDUSTRIA GRAFICA www.chinchio.it www.ciakmagazine.it Facebook.com/CiakMagazine Twitter.com/CiakMag Instagram.com/CiakMag DIRTY, DIFFICULT, DANGEROUS Id., Francia, Italia, Libano, 2022 Regia Wissam Charaf. Interpreti Clara Couturet, Ziad Jallad, Rifaat Tarabeym, Darina Al Joundi, Kawsie Chandra Durata 101’ Il regista e sceneggiatore Wissam Charaf, già responsabile dell’ottimo Tombé du ciel (2016), dove raccontava le conseguenze della riapparizione di Samir, ex miliziano presunto morto da vent’anni, nella vita del fratello minore Omar, ci porta nuovamente nella Beirut di oggi. Dirty, Difficult, Dangerous è la storia dell’amore contrastato di due giovani amanti, che rincorrono la leggerezza della passione sullo sfondo di un Libano al collasso. Ahmed (Ziad Jallad) è un rifugiato siriano, Mehdia (Clara Couturet), una badante immigrata etiope. Lei cerca di affrancarsi dall’agenzia dell’impiego che la tiene sotto ricatto, mentre Ahmed tenta di sopravvivere commerciando in componenti metalliche di seconda mano ed è affetto da una malattia misteriosa. La loro sembra una storia senza futuro, ma non avendo niente da perdere i due decidono di tentare la sorte e di lasciare insieme Beirut. Oscar Cosulich PRIMA MONDIALE - IN CONCORSO

di MYmovies

Trois nuits par semaine, Francia, 2022 Regia Florent Gouëlou Interpreti Pablo Pauly, Romain Eck, Hafsia Herzi, Harald Marlot, Mathias Jamain, Houngnikpo Durata 1h e 43’ Al via la 37a Settimana Internazionale della Critica, con Three NightsaWeek (Troisnuitsparsemaine, fuori concorso), opera prima di Florent Gouëlou. A Parigi, il ventinovenne Baptiste ha una relazione con Samia, ma le cose cambiano quando il giovane incontra Quentin, ovvero la drag queen Cookie Kunty, con cui vuole realizzare un progetto fotografico. Ma il rapporto tra i due andrà ben oltre il piano professionale. Questa commedia romantica queer è il primo di molti titoli che alla SIC 2022, come sottolineato dalla Direttrice Artistica Beatrice Fiorentino, metteranno a fuoco i temi connessi all’universo LGBTQ e alla «complessitàdell’identitàdigenere», in un contesto dove «pare che lo schema binario maschile-femminile sia completamente superato». Partono anche i corti di SIC@SIC, con Pinned Into a Dress di Guillaume Thomas e Gianluca Matarrese. Em. Bu. PRIMA MONDIALE - IN CONCORSO VENEZIA 79” «La ad un lavoro di comunicazione e e Ceo che, per l’undicesimo d’Arte Cinematografica, film delle sezioni Orizzonti, Fuori Concorso, College - Cinema, nella sala virtuale cui dall’indirizzo ad orari prestabiliti si accede alla piattaforma Biennale Cinema Channel. I film di Venezia 79, come già negli anni scorsi, simulano le proiezioni tradizionali e sono disponibili per 5 giorni, fino all’esaurimento dei 2.500 posti totali accessibili in streaming per ogni titolo. «Inizialmente ci aveva spinto uno spirito di reazione al primo lockdown. In breve siamo arrivati a un’offerta di cinquemila titoli in un anno, tutti indipendenti e che non avrebbero avuto una distribuzione italiana», ricorda Guzzo parlando della metamorfosi di MYmovies, il sito-piattaforma italiano dedicato al cinema che ora non è più solo una raccolta di informazioni e banca dati sui film in uscita, in lavorazione e sui migliaia e migliaia di titoli già esistenti, ma offre anche un’offerta in streaming sia gratuita sia a pagamento, che ha portato alla nascita di una vera «piattaforma del cinema d’autore» «Loperché,sala«Nel2020abbiamooffertoquestoservizioa80festivalitaliani,loscorsoannoifestivalconunawebsullanostrapiattaformasonodiventati140,mentrequest’annoinumeristannocalandoconlafinedellerestrizionilegateallapandemia,lasalawebdiventainteressantesoloperifestivalconunpiùampiorespirointernazionale»,spiegaGuzzo.MYmovies,oltreallaMostradiVeneziaha,traglialtri,nelsuocarnetfestivalcomeilFarEast,itrefestivaltriestini(Fantascienza,ShorteTriesteFilmFestival),ilFestivaldeiPopoli,ilKoreaFilmFestival,ilBiografilmeilfestivaldelcinemamutodiPordenone,cheèl’unicolecuiproiezioninonsonogeo-bloccateequindivantanounpubblicovirtualedatuttoilmondo:«IlcasodelfestivaldiPordenonefariflettere»,ricordaGuzzo,«lacittàcolmaggiornumerodivisionièNewYork,lasecondaLondraePordenonesipiazzasoloalterzopostodellaclassifica!»MasecondoMYmoviesperchéilcinemaitalianohaavutouncrollodipresenzeinsala?scorsoannoilfilm“veneziano”cheeraandatomegliosullapiattaformaèstato

DEGLI AUTORI E ORGOGLIO QUEER ALLA SETTIMANA DELLA CRITICA AL VIA OGGI CON TRE PRIME MONDIALI GianlucaGuzzo

LA MOSTRA DELLE SEZIONI INDIPENDENTI FILM

con proiezioni in streaming di una selezione di

Extra, Giornate degli Autori e Biennale

promozione», spiega Gianluca Guzzo, fondatore

www.mymovies.it/ondemand/biennalecinema/

anno consecutivo, cura la Sala Web della Mostra Internazionale

nostra collaborazione con la Mostra è improntata

IL MONDO NELLE

THREE NIGHTS A WEEK

“MYMOVIES, LO STREAMING D’AUTORE ANCHE A

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