




di Matteo Gallo
Ultimo appuntamento casalingo della stagione per la Pallacanestro Varese che affronta in casa Trieste. Mandata in archivio settimana scorsa la missione salvezza, gli uomini di coach Kastritis possono cercare di eguagliare il miglior risultato degli ultimi anni ovvero il dodicesimo posto dell’annata 2021/22, quella, per intenderci, dell’intermezzo di coach Roijakkers. Risultato che passa per una vittoria casalinga e siamo certi che i biancorossi vorranno riscattare la
pesante sconfitta di domenica scorsa in quel di Bologna oltre che congedarsi dal proprio pubblico con una prova di spessore L’avversario non sarà facile, ma anche il ricordo del 107-81 in terra triestina contribuirà a dare la carica ai nostri.
Dando uno sguardo al roster giuliano, sono solo tre i sopravvissuti alla retrocessione avvenuta due anni fa e rimasti dopo la subitanea promozione in A. Siamo parlando dell’ex varesino Michele Ruzzier che era arrivato a stagione in corso dalla Virtus Bologna.
Per un triestino doc come lui è un motivo in più indossare la maglia giuliana In questa annata 7,4 punti di media con un superbo 46% e ben 3,5 assist con un a prestazione super contro Trento dove ha realizzato 25 punti in 35’. Altro sopravvissuto è Luca Campogrande: finito ai margini delle rotazioni, l’ex Avellino ha disputato solo 14 gare con poco meno di 7’ di media e un tiro da 3 che si è perso: solo 15% per lui che è uno specialista. Ancora più marginale l’utilizzo di Deangeli, ala classe 2000, che ha avuto poco spazio in tutto l’anno. Reparto guardie che
Edoardo Gonella, Alessandro Perciavalle (nella foto) e Sergio Noce saranno gli arbitri che dirigeranno il match tra la Openjobmetis Varese e la Pallacanestro Trieste, valido per la penultima giornata di LBA 2024-2025
Gonella quest’anno ha incrociato i biancorossi in quattro occasioni: Varese-Derthona (95-105), Pistoia-Varese (111-96), Milano-Varese (119-92) e Va-
rese-Reggio Emilia (63-78)
Solo un precedente a testa stagionale per Perciavalle e Noce: il primo aveva “fischiato” Librizzi e compagni nel successo interno contro Milano (94-92), mentre il secondo
aveva fatto parte della terna del match tra la Openjobmetis e la Nutribullet Treviso, terminato 92 a 89 in favore dei biancorossi
viene completato da un altro amato ex Varese che in tanti vorrebbero rivedere in canotta biancorossa: Markel Brown
La guardia americana sa fare di tutto sul campo: sia il play capace di gestire i ritmi nei minuti caldi che il mastino difensivo quando c’è da mettere la museruola all’avversario più pericoloso così come avere nella propria faretra
varie soluzioni offensive sia in avvicinamento che col tiro da fuori. Più di 15 punti di media per lui quest’anno con oltre il 37% da 3. Passando al capitolo ali anche qui troviamo un altro ex varesino come Justin Reyes. Altra stagione poco fortunata a livello fisico per Justin che ha disputato meno della metà delle gare a calendario:
certamente molto limitante per un giocatore che faceva della sua forza fisica una delle armi migliori sia difensivamente che offensivamente. A compensare la sua assenza c’è il talento di due super giocatori come Valentine e Uthoff Il primo è più guardia ala ed è dotato di grandi qualità tecniche: miglior marcatore dei giuliani con quasi 16 punti di media e un pesante 40% da 3 su oltre 8 tentativi a gara Il secondo è più ala forte, ma anche lui ha una mano educatissima da oltre l’arco (37,5%) e sa andare forte a rimbalzo. A completare il reparto ali un altro fresco ex come Sean McDermott, ripescato dalla Turchia proprio per tamponare i problemi fisici
di Reyes e non solo: 6,5 punti per lui col 44% da 3 fin qui, e l’ex Milano Jeff Brooks, giocatore di lusso che esce dalla panchina per fornire tanti minuti di qualità. Infine, come lunghi troviamo Candussi e Johnson L’azzurro ha finalmente trovato alla soglia dei 30 anni la sua dimensione per recitare da protagonista in serie A con 6,6 punti a gara in poco più di 12’ di utilizzo medio. Johnson, lungo bianco classe ‘97, è una delle sorprese di questa stagione 9,2 punti e 7,1 rimbalzi a gara sono il suo biglietto da visita: pescato dopo 3 anni di G League e un’esperienza in Romania Altra ottima scelta dei triestini: unica pecca il tiro libero dove viaggia sotto il 60%.
Con la salvezza aritmetica in tasca è il momento di fare i primi bilanci della stagione in casa Pallacanestro Varese, dando però anche uno sguardo al prossimo futuro, con il club biancorosso già al lavoro per strutturare la squadra della prossima stagione. Ed allora chi meglio del presidente Toto Bulgheroni per fare il punto in casa OJM.
Quant’è la soddisfazione per aver raggiunto l’obiettivo salvezza?
“Non possiamo che essere soddisfatti di questo traguardo raggiunto a due giornate dalla fine, quindi senza soffrire troppo mentre altre squadre soffrono ancora Decisive sono state le partite con Napoli e Sassari che ci hanno permesso di metterci ben al sicuro anche prima della sfida di Bologna E’ chiaro che è stata un’annata difficile, compli-
cata, però parto dal fatto che solo chi lavora e fa tanto può sbagliare Come tu sai il nostro margine di errore è condizionato molto dal budget, a volte si indovinano di più le mosse, altre meno, però fa tutto parte di un bagaglio d’esperienze che, se viene utilizzato per migliorare, è sicuramente importante. Da questo ripartiremo e lavoreremo per fare una squadra competitiva, per trovare qualche risorsa in più da dedicare alla Prima Squadra, partiamo con qualche punto fermo e questo è molto importante”.
La permanenza di coach Kastritis è il primo punto di continuità, fondamentale, in vista della prossima stagione. Possiamo dire che con lui si apre un progetto sportivo nuovo?
“Hai centrato pienamente il punto, sono completamente d’accordo Al di là della
sua filosofia di gioco e applicazione è una persona che, non credo di sbagliarmi, posso definire eccezionale Ha capito al volo la nostra realtà e si sta integrando sempre di più nel nostro mondo”.
Secondo lei qual è stato l’errore più grave commesso quest’anno e da non ripetere?
“Certamente abbiamo sbagliato qualcosa e lo sappiamo ma lo andiamo ad analizzare internamente. Amo la cultura della positiva e dell’insegnamento che dagli errori uno deve recepire, sempre compatibilmente al budget che avremo a disposizione e che è molto condizionante”.
Le devo fare una domanda quasi obbligata vedendo l’andamento della stagione: c’è margine per una valutazione anche di qualche cambio nel management della squadra?
“Non posso rispondere a questa domanda E’ una decisione che sta in capo in primis a Scola che non solo è il proprietario ma anche l’AD della nostra società. Parleremo in consiglio, ci confronteremo e valuteremo quali decisioni prendere”.
Ecco Scola che rimane il punto fisso della Pallacanestro Varese?
“Luis è sempre stato e questa è la sua forza più grande, molto legato al progetto Un percorso a metà strada, tanto
è stato fatto a livello giovanile, di rinnovamento del palazzetto e della foresteria, altre cose sono state fatte anche per la Prima Squadra che è la vetrina più importante. Dietro alla vetrina, però, c’è la fabbrica che produce, che ha grandi valenze nei confronti della città, abbiamo più di 500 ragazzi nel Settore Giovanile e con essi le famiglie collegate, abbiamo progettI molto importanti di Responsabilità Sociale tramite i quali cerchiamo di esprimere il nostro impegno per la comunità. Questa è la base di partenza, da cui costruiamo facendo tesoro di quanto accaduto finora”.
La fabbrica di cui lei parlava quest’anno ha iniziato a mostrare i suoi primi frutti: era impensabile che Librizzi e Assui facessero una stagione simile. Quanto è soddisfatto del loro lavoro in campo?
“Moltissimo. La società, tutti noi, abbiamo puntato molto su questo otte-
nendo molto di più di quello che potevamo pensare di ottenere all’inizio Questo è un grande passo in avanti, ci vuole un pò di pazienza, sappiamo p u r t r o p p o c h e q u e s t a n o n s e m p r e s i
c o n i u g a c o n r i s u l t a t i i m m e d i a t i . C e rcheremo però di fare una squadra sol i d a e c h e p o s s a d a r e s e m p r e maggiore soddisfazione ai nostri tifosi che sono una cosa unica ed eccezion a l e . I n s i e m e a l o r o e c o n t u t t o l ’ a ff e t t o c h e c i h a n n o d i m o s t r a t o e c i d i m o s t r e r a n n o d o m e n i c a n e l l ’ u l t i m a partita in casa troveremo il modo di lavorare sempre al meglio, come ci spingono a fare”
L’ha citata, la sfida di domenica contro Trieste sarà molto particolare, con tanti ex presenti, da Arcieri a Ruzzier, passando per Ross, Brown, McDermott e Reyes. Che effetto le farà rivederli tutti insieme con un’altra maglia?
“Sono molto orgoglioso di questo, perché vuol dire che abbiamo lavorato bene, facendo tutto il possibile per mantenere alcuni di loro, vedasi Ross, Brown e McDermott ma senza riuscirci.
Questo però non ci deve intristire, anzi, dobbiamo essere fieri del livello che hanno raggiunto perché vuol dire che il lavoro che abbiamo fatto con loro è stato di altissima qualità. Sono felice anche di rivedere Arcieri che a Trieste ha trovato quella piazza importante nella quale poter avere mano libera a livello decisionale: penso che anche per lui l’esperienza a Varese al fianco di Scola sia stata formativa. Li abbraccerò tutti”.
Un giocatore che sicuramente Varese ha rilanciato è stato Davide Alviti che sta giocando la sua miglior stagione in carriera: sappiamo che questo lo porterà ad essere un pezzo pregiato del mercato. Cosa gli direbbe per farlo rimanere a Varese?
“Intanto Davide ha un contratto anche per l’anno prossimo e quindi questa non è una cosa da poco Poi, io ho un ottimo rapporto con Davide, un ragazzo che stimo e che mi piace sotto molti punti di vista e sa cosa penso di lui. Credo che abbia ancora ampi margini di miglioramento e ritengo che questo sia il posto in cui può sviluppare al meglio questa crescita Poi se crescerà così tanto che arriverà una squadra di
Eurolega a prenderlo non potrò che essere felice per lui, però ritengo che questo sia ancora il posto migliore in cui possa crescere”
C’è una possibilità per un ritorno in Europa di Varese, ovviamente facciamo riferimento alla FIBA Europe Cup?
“Se troviamo uno sponsor che ci sostenga nella campagna europea perché no? Però questa è una condizione fondamentale perché è una manifestazione che ha solo costi e non porta ricavi E’ chiaro che per noi sarebbe bello ed importante tornare a giocare una coppa europea, però per farlo abbiamo bisogno di maggior sostegno economico. Se c’è qualcuno che fosse disponibile lo accogliamo a braccia aperte”.
Ed allora sull’onda di questo argomento chiudiamo con un bilancio anche di quello che è stato il sostegno economico alla società quest’anno?
“Sono veramente felice della risposta che il nostro progetto sta avendo da tanti investitori Gli sponsor si sono legati a noi e credono fermamente nel nostro progetto. Loro sanno che per fare un passo in avanti abbiamo bisogno di un maggior sostegno economico ma sono certo che con la loro passione ed il loro entusiasmo riusciremo a crescere anche da questo punto di vista”.
Presidente
Vicepresidente
Amministratore Delegato
Director of Business
Development & Operations
General Manager Basketball Operations
General Manager Basketball Strategy
Assistente General Manager
Direttore Sportivo
Responsabile Operativo Prima Squadra
Amministrazione
Responsabile Marketing ed Eventi
Responsabile Stampa e Comunicazione
Responsabile Relazioni Esterne
e Csr/Safeguarding Officer
Antonio Bulgheroni
Gianpaolo Perego
Luis Scola
Federico Bellotto
Zachar y Sogolow
Maksim Horowitz
Matteo Jemoli
Mario Oioli
Massimo Ferraiuolo
Maria Grazia Ferrari
Francesco Finazzer Flor y
Marco Gandini
Raffaella Demattè
Responsabile Biglietteria e Merchandising Filippo Buttarelli
Allenatore
Giannis Kastritis
Associate Head Coach
Marco Legovich
Assistente Allenatore
Federico Renzetti
Preparatore Atletico
Silvio Barnabà
Medico Sociale
Andrea Bulgheroni
Medico Ortopedico
Mauro Modesti
Fisioterapista
Davide Zonca
Fisioterapista
Matteo Bianchi
di Matteo Gallo
Difficile scegliere in mezzo a un dualismo con Markel Brown, ma forse la scelta di Ross deriva anche da quell’ultima uscita in maglia biancorossa in casa contro Scafati. Quei 33 punti messi a segno in quella gara da vivere o morire in seguito alla famosa penalizzazione. L’ennesima prova sopra le righe del folletto americano e il palazzetto che a pochi secondi dalla fine scandisce “Mvp, Mvp” a testimoniare la grandezza della sua stagione varesina Un giocatore che fatto un’annata eccezionale chiusa a 17,5 punti di media e 7,5 assist a gara. O come quando con Tortona aveva praticamente riportato da solo Varese a contatto con i piemontesi. Ross ha poi avuto molta meno fortuna nell’annata seguente fra la scelta del Buducnost e il rientro in Italia proprio a Tortona: 11,6 punti e 5 assist di media sono un bottino esiguo per lui. Quest’anno in terra giuliana altra ottima stagione seppur funestata dagli infortuni: 15,1 punti col 37% da 3 e quasi 5 assist di media per lui. Sarà un piacere rivederlo alla Itelyum Arena.
M. Forrest Pistoia 17
O. Olisevicius Treviso 17 C
M Bilan Brescia 23 6 M Kabengele Venezia 20 5
03/05/2025 - 20:00
T R E N TO - R E G G I O E.
04/05/2025 - 18:15
P I S TO I A - C R E M O N A
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S A S S A R I - B R E S C I A
04/05/2025 - 18:15
T R A PA N I - M I L A N O
04/05/2025 - 18:15
T R E V I S O - V E N E Z I A
04/05/2025 - 18:15 S C A FAT I - V. B O L O G N A
04/05/2025 - 18:15 VA R E S E - T R I E S T E
04/05/2025 - 18:15 D E RT H O N A - N A P O L I Clicca qui per le statistiche complete
di Alessandro Burin
Passano gli anni ma il fascino e la qualità del Trofeo Garbosi rimangono immutate. Anche per la 46esima edizione della manifestazione dedicata alle annate Under 13 e 14, il periodo pasquale è coinciso con le partite di basket del torneo che riempie la provincia di Varese di tanti giovani talenti.
Per fare il punto della situazione abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Mai, organizzatore del torneo nonché coach del gruppo Under 14 di Varese Basketball, che ha conquistato un bellissimo secondo posto cedendo solo a Urania Milano dopo una finale combattutissima, terminata 76-78.
Che bilancio finale possiamo tracciare di quest’edizione del Trofeo Garbosi?
“Sicuramente positivo, abbiamo avuto un sacco di squadre iscritte, quattro più dell’anno scorso toccando così il totale di 36. Questo ci ha portato addirittura a dover escludere alcune realtà che ci avevano fatto richiesta di partecipazione, a testimonianza del fatto che il fascino del Garbosi è sempre vivo, no-
nostante il passare degli anni: un esempio è Orzinuovi che mi ha chiamato a luglio 2024 per avere un posto riservato quest’anno”
Mentre a livello tecnico che torneo è stato?
“Per quanto riguarda l’Under 14 sapevamo, bene o male, quali sarebbero state la 4 squadre che si sarebbero giocate il titolo e così è stato Tanti complimenti vanno a Urania Milano che ha d i m o s t r a t o a n c h e q u i i l s u o o t t i m o s t a t o d i f o r m a , c o s ì c o m e S t e l l a A zzurra Roma che non ha deluso le att e s e I n U n d e r 1 3 , i n v e c e , c i s o n o state piacevoli sorprese, una su tutte BAT, che ha dimostrato le ottime cose che stanno facendo in campionato. Al di là della finale persa con Milano, ha fatto un grandissimo torneo, battendo i n s e m i f i n a l e l a Vi r t u s B o l o g n a e p o s s o s o l o i m m a g i n a r e c o s a v o g l i a dire per loro questo successo. In generale abbiamo avuto un torneo, sop r a t t u t t o d o p o i g i r o n i , m o l t o equilibrato e questo non ha fatto altro c h e a l z a r e i l l i v e l l o d i c o m p e t i t i v i t à e di spettacolarità delle partite”.
Lei è stato protagonista con il gruppo Under 14 di Varese Basketball della finalissima, persa, contro Urania Milano. Quant’è il rammarico per questa sconfitta?
“Chiaro che a caldo l’amarezza sia stata tanta, però questa partita è solo una tappa del processo di crescita che stiamo portando avanti in maniera ottima da inizio stagione. Non possiamo fermarci a rammaricarci per ciò che non è stato, ora iniziano i playoff del campionato, nel fine settimana fare un altro torneo Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo e sono
certo che il momento di una “rivincita” arriverà presto”
Come si può alzare ancora una volta il livello del torneo?
“Per l’anno prossimo ci piacerebbe poter ospitare qualche squadra straniera anche se non è facile per tanti fattori, due fra tutti la logistica e l’età dei ragazzi, però ci proveremo. Inoltre, vorremmo rendere sempre più grande l’evento dedicato all’incontro di società e allenatori, per un confronto produttivo su quello che è lo stato dell’arte del movimento giovanile in provincia e non solo”.