Pall. Varese Magazine VS Scafati 30-03-25

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A M AS N AG O A R R I VA S CA FAT I

VIETATO SBAGLIARE

Contro i campani la formazione biancorossa deve assolutamente vincere per continuare nella lotta salvezza

ORA ARRIVA IL

MOMENTO DECISIVO

E SI PARTE DA

SCAFATI: VIETATO

SBAGLIARE SE NON

SI VUOLE DANZARE

PERICOLOSAMENTE

SULLA SOTTILE LINEA FRA LA SALVEZZA

E LA RETROCESSIONE

Varese torna alla Itelyum Arena e cerca ancora il primo successo dell’era Kastritis. Anche a Treviso l’Openjobmetis è arrivata vicina alla vittoria con due soli punti a dividere i biancorossi dal successo. Successo che poteva arrivare se ci fosse stata una piccola attenzione a qualche dettaglio come, ad esempio, non spendere fallo su Bowman su una tripla ampiamente fuori misura Ora arriva il momento decisivo, quello del redde rationem, e si parte da Scafati: vietato sbagliare se non si vuole danzare pericolosamente

di Matteo Gallo

sulla sottile linea rossa fra la salvezza e la retrocessione. Anche a Scafati le acque non sono certo tranquille per cui saranno 40’ ad alta tensione da ambo i lati del campo.

La formazione allenata da coach Ramondino vanta un reparto play di assoluto livello. Infatti, troviamo in primis tutta l’esperienza di Andrea Cinciarini che a 38anni e mezzo non smette di incantare. L’ex Milano viaggia oltre i 30’ di utilizzo medio ed è il giocatore più utilizzato nel roster campano. Alla quan-

tità unisce anche qualità con 10 punti e 7,3 rimbalzi di media e un bel 37% dall’arco. Poi c’è Maxhuni, giocatore finnico con cittadinanza kosovara, arrivato da poco, ma da subito prezioso nelle rotazioni portando solidità, punti e pericolosità al tiro da fuori dato che sta viaggiando con oltre il 50% dai 3 punti. Il suo arrivo ha portato fuori dalle rotazioni un gladiatore come Zanelli tanto che nelle scorse settimane si era parlato di un interessamento nei suoi confronti da parte di Rimini in A2.

GLI ARBITRI

Carmelo Lo Guzzo (nella foto), Gabriele Bettini e Daniele

Valleriani saranno gli arbitri che dirigeranno il match tra la Openjobmetis Varese e la Givova Scafati, valido per la ventiquattresima giornata del campionato di LBA 20242025. Per il primo si tratta della prima volta stagionale; lo scorso anno, però, aveva diretto la Openjobmetis nelle sconfitte esterne a Venezia, Brindisi e Trento, ma

anche nel largo successo interno contro Napoli Il secondo, nel corso di questa stagione, ha già “fischiato” i biancorossi nel ko di Masnago contro Trapani ma anche nel successo maturato sul campo di Sassari, mentre il terzo era presente nella vittoria casalinga di Librizzi e compagni contro Napoli e nella sconfitta a Milano

In guardia troviamo l’americano Anim, guardia 27enne già vista in Italia nella stagione 22/23 con la maglia di Reggio Emilia, poi andato all’Hapoel Eilat in Israele e all’Igokea in Bosnia. In ala piccola troviamo un italiano che sta trovando parecchio spazio nelle ultime

giornate ovvero Federico Miaschi. Classe 2000 e nativo di Genova, è uscito dal vivaio della Reyer Venezia dove è arrivato a 14 anni per poi giocare tanto in A2 a Trapani, Biella, Treviglio inframezzate da un anno a Pesaro in A nel 2019/20. Per lui

SOTTO CANESTRO TROVIAMO L’EX SCOTT

ULANEO, SCESO IN CAMPO SOLTANTO 7

VOLTE IN QUESTA ANNATA E CONFINATO

AD UN RUOLO MARGINALE IN SQUADRA

MENTRE IL TITOLARE È DANIEL AKIN

quest’anno quasi 15’ di media con oltre 6 punti e un massimo di 20 punti contro Pistoia a inizio febbraio in una prova che è valsa la vittoria per la sua squadra. Come tuttofare troviamo uno dei due ex biancorossi ovvero Paulius Sorokas Le qualità leonine di Sorokas sono ben conosciute, combattente vero e giocatore che dà tutto sul parquet con una predisposizione alla difesa, ma anche le cifre non sono niente male: 9,7 punti e 5,9 rimbalzi in poco meno di 30’ di utilizzo medio In ala forte troviamo

Kruize Pinkins, di cui parlaimo nel nostro “Occhio A”.

Sotto canestro troviamo l’altro ex Scott Ulaneo, sceso in campo soltanto 7 volte in questa annata e confinato ad un ruolo marginale in squadra mentre il titolare è Daniel Akin, lungo classe ‘98 di nazionalità inglese che arriva dalla squadra francese di Strasburgo con cui l’anno scorso ha disputato la Basketball Champions League. Per lui un impatto da poco meno di 7 punti e di 5 rimbalzi in 20’ di utilizzo medio.

A T U P E R T U C O N JAY L E N H A N D S

IL LAVORO PAGHERÀ

La guardia biancorossa non ha dubbi

sulla salvezza di Varese

Manca sempre meno alla gara cerchiata in rosso sul calendario per la Pallacanestro Varese che, domenica 30 marzo alle ore 16:30, sfiderà sul parquet dell’Itelyum Arena di Varese la Givova Scafati, in un vero e proprio scontro salvezza Per i biancorossi, che hanno da poco accolto l’arrivo di Ethan Esposito da Verona, l’obiettivo sarà in primis vincere, per fermare l’emorragia di 8 ko consecutivi e poi magari farlo, ribaltando il - 9 dell’andata (94-85 in favore dei campani) per portarsi avanti anche in un eventuale arrivo alla pari.

Un match nel quale, ancora una volta, i biancorossi si affideranno all’estro e al talento di Jaylen Hands, pronto a guidare Varese contro i gialloblu, sperando che possa ripetere la prova da 27 punti messa a segno contro un’altra

campana sul parquet di Masnago, Napoli, nella vittoria di qualche mese fa.

Mi racconti qualcosa del suo periodo al College...

“E’ stato un periodo bellissimo, vissuto con tanti amici, che mi ha permesso di crescere molto Ritengo, ad oggi, sia stato il periodo più felice della mia vita”.

Al College cresce molto come giocatore, viaggiando a quasi 30 punti di media. Chi l’ha aiutata in questo sviluppo?

“Ho avuto molti allenatori ottimi al College che mi hanno permesso di conoscere e sviluppare le mie caratteristiche al meglio, tutto passando tramite un lavoro costante in palestra”.

QUELLO DEL COLLEGE E’ STATO UN PERIODO

BELLISSIMO, VISSUTO CON TANTI AMICI,

CHE MI HA PERMESSO DI

CRESCERE

MOLTO. RITENGO, AD OGGI, SIA STATO IL PERIODO

PIÙ FELICE DELLA MIA VITA

Dopo il College arriva il periodo dell’Università a UCLA. Come ha vissuto quell’esperienza di campo ma anche e soprattutto di vita?

“E’ stata un’esperienza speciale, anche perché la vivi in un età molto particolare come quella tra i 18 ed i 22/23 anni. Ho fatto tutto quello che amavo: giocavo a basket, studiavo e si facevano davvero tante feste. Mi ha permesso di crescere molto come giocatore e come persona”.

Arriva poi la chiamata dell’NBA, se la sarebbe mai aspettata?

“Nell’ultimo periodo dell’Università la s q u a d r a n o n a v e v a f a t t o b e n i s s i m o , mentre io ero riuscito a distinguermi e chiaramente l’ambizione era quella di una chiamata. Uno non se l’aspetta mai, poi quando arriva è davvero bellissimo, anche se poi non ho mai esordito”.

Ecco, come nasce allora poi la scelta di giocare in Europa?

“Come dicevo, dopo la scelta di Sacramento passo in G-League dove gioco bene, però la voglia di provare un’esperienza diversa era tanta, così decido di fare il salto grande oltreoceano e sbarcare in Europa. All’inizio non è stato assolutamente facile perché cambiano tutte le abitudini, la lingua, gli usi e i costumi. Esci dalla comfort zone ma è un passo che ti fa crescere molto”.

Dal punto di vista cestistico, com’è stato l’approccio con il basket europeo?

“All’inizio molto complicato anche questo. Un basket molto più fisico, intenso e tattico rispetto a quello americano,. Ho dovuto imparare molto, cercando di adattare le mie caratteristiche ad un sistema di basket completamente diverso da quello dal quale provenivo. Però, con il passare dei mesi, mi sono sentito sempre più cresciuto fino ad arrivare a costruirmi tanti anni di carriera qui”.

L’esperienza più importante prima di Varese in Europa?

“Sicuramente la prima, quella all’FMP Belgrado. Il campionato è molto tosto, l’impatto è stato fortissimo, mi sono scontrato subito con un livello altissimo di basket e questo mi ha messo nelle condizioni di non poter stare tanto a pensare ma ho subito dovuto fare e crescere in breve tempo. Poi sicuramente l’esperienza in ACB dell’anno scorso è stata molto formativa in un c a m p i o n a t o d i a l t i s s i m o l i v e l l o , c o s ì come quella in Grecia dove mi sono espresso molto bene”.

Quest’anno, a livello personale, sta facendo una bella stagione, è soddisfatto?

“In questo momento no. Sono felice se la squadra fa bene, il mio risultato personale viene sempre dopo quello della

SO COME LAVORIAMO OGNI GIORNO

IN

PALESTRA E SONO CERTO CHE

CONTINUANDO COSÌ RAGGIUNGEREMO

IL NOSTRO OBIETTIVO

squadra. Cerco ogni giorno ed ogni partita di lavorare per aiutare la squadra a vincere e spero che, in queste ultime partite, i risultati inizino ad arrivare per raggiungere il nostro obiettivo”.

Dal momento dell’arrivo di coach Kastritis ha alzato sensibilmente il suo impatto difensivo. Cos’è cambiato rispetto a prima?

“Il coach ci fa lavorare duramente in difesa, mette il lavoro nella nostra metà c a m p o a l l a b a s e d e l n o s t r o g i o c o e p e n s o c h e a b b i a r a g i o n e . S e d i f e ndiamo forte abbiamo molte più chance di poter correre in transizione e prendere i tiri che vogliamo in attacco, ten e n d o a l t o i l r i t m o S e d i f e n d e n d o p o s s o a i u t a r e l a s q u a d r a , l o f a c c i o molto volentieri. Con me il coach è stato chiaro su quello che vuole che faccia e cerco ogni giorno di farlo al meglio”.

Ma a lei piace difendere?

“Assolutamente sì (sorride, ndr). Faccio

tutto quello che serve per aiutare la squadra a vincere”.

E’ un momento molto complicato per voi. E’ preoccupato dalla situazione?

“No, non sono preoccupato. So come lavoriamo ogni giorno in palestra e sono certo che continuando così raggiungeremo il nostro obiettivo. E’ chiaro che, i n q u e s t o m o m e n t o , t u t t i s i a m o b e n consapevoli della situazione e del peso che ha ogni giocata, ogni pallone e ogni minuto in campo e faremo di tutto per far sì di rendere fiera di noi la gente di Varese”.

Arriva la gara cruciale con Scafati, che sfida si aspetta?

“Tosta. Loro sono una squadra forte, piena di giocatori di grande talento. Dovremo imporre il nostro gioco, soprattutto in difesa, tenere un’alta intensità e cercare di accendere il pubblico sugli spalti: il loro calore per noi è fondamentale”.

O R G A N I G RA M M A

Presidente

Vicepresidente

Amministratore Delegato

Director of Business

Development & Operations

General Manager Basketball Operations

General Manager Basketball Strategy

Assistente General Manager

Direttore Sportivo

Responsabile Operativo Prima Squadra

Amministrazione

Responsabile Marketing ed Eventi

Antonio Bulgheroni

Gianpaolo Perego

Luis Scola

Federico Bellotto

Zachar y Sogolow

Maksim Horowitz

Matteo Jemoli

Mario Oioli

Massimo Ferraiuolo

Maria Grazia Ferrari

Francesco Finazzer Flori

Responsabile Stampa e Comunicazione Marco Gandini

Responsabile Relazioni Esterne

e Csr/Safeguarding Officer

Raffaella Demattè

Responsabile Biglietteria e Merchandising Filippo Buttarelli

ROSTER

STA F F

Allenatore Giannis Kastritis

Associate Head Coach

Marco Legovich

Assistente Allenatore

Federico Renzetti

Preparatore Atletico

Silvio Barnabà

Medico Sociale

Andrea Bulgheroni

Medico Ortopedico

Mauro Modesti

Fisioterapista

Davide Zonca

Fisioterapista

Matteo Bianchi

SCAFATI

KRUIZE PINKINS

Il nostro occhio a settimanale si concentra su Kruize Pinkins. Ala forte alla terza stagione in quel di Scafati e alla sesta complessiva in Italia dopo le esperienze a Casale Monferrato e a Torino, Pinkins è un giocatore di buon talento offensivo con mano educata che sta vivendo una annata un po' sotto i suoi standard con un modesto 27% da

3 e poco meno di 11 punti a gara. Di certo in Campania si aspettavano un po' di più da quello che è uno dei capisaldi di questa squadra ma per la gara di domenica si configura come uno dei pericoli principali per la Pallacanestro Varese perché agisce nel ruolo di ala grande, dove i biancorossi vedranno sì l’esordio del neo arrivato Esposito, ma la potenza fisica ed atletica di Pinkins saranno sicuramente caratteristiche da arginare per la retroguardia biancorossa.

di Matteo Gallo

I NUMERI DEL CAMPIONATO

P U N T I

VA LU TA Z I O N E

C LAS S I F I CA

29/03/2025 - 20:00 S A S S A R I - T R A PA N I

30/03/2025 - 16:30 VA R E S E - S C A FAT I

30/03/2025 - 17:30

R E M O N A - T R E V I S O

30/03/2025 - 18:15

30/03/2025

19:00

30/03/2025 - 20:00

19:45

05/04/2025 - 20:00

05/04/2025 - 20:30

06/04/2025 - 17:00

06/04/2025 - 17:30

06/04/2025 - 18:15

06/04/2025 - 19:00

06/04/2025 - 20:00

07/04/2025 - 20:00

VARESE BASKETBALL GRANDE PROGETTO

di Alessandro Burin

Sta crescendo in maniera esponenziale Claudio Carità, uno degli ultimi gioielli di casa Varese Basketball. L’esterno, sotto la sapiente guida di coach Roncari, sta maturando rapidamente in una Prima Squadra quanto mai giovane, assumendosi quelle responsabilità che dopo l’assenza di Assui, si stanno moltiplicando sempre più nel gruppo che disputa il campionato di Serie B Interregionale.

Una crescita, culminata con la convocazione con la Pallacanestro Varese in più di un’occasione. Un sogno che si realizza per il giovane Claudio che, però, non vuole fermarsi qui.

Come nasce la sua passione per la pallacanestro?

“Nasce dai miei genitori, soprattutto da mio papà, grande tifoso della Pallacanestro Varese che mi ha cresciuto a suon di racconti dello Scudetto della Stella. Un estate mi portano a fare un camp multisport e non appena prendo la palla da basket tra le mani scatta qualcosa e così a settembre mi sono iscritto subito per giocare La passione per la pallacanestro è cresciuta sempre più e non mi abbandonerà mai”.

Quando inizia a giocare e dove?

“Inizio a giocare a basket all’età di tre

LA PASSIONE PER IL BASKET NASCE DAI MIEI GENITORI, SOPRATTUTTO DA MIO PAPÀ, GRANDE TIFOSO DELLA PALLACANESTRO

VARESE CHE MI HA CRESCIUTO A SUON DI RACCONTI DELLO SCUDETTO DELLA STELLA

anni e mezzo al Buguggiate Basket.

Quando a 6 anni ci siamo traferiti a Masnago ho iniziato a giocare in Robur e ci sono rimasto fino alla creazione di Varese basketball”

L’allenatore che l’ha aiutata di più a crescere finora?

“Coach Davide Roncari. Nonostante ci siano stati alti e bassi tra di noi penso che abbia sempre riposto in me grandissima fiducia e lo ringrazio moltissimo per questo e sicuramente nel mio processo di crescita è l’allenatore che mi ha aiutato a migliorare di più non solo

come giocatore in campo ma anche come uomo fuori”.

Il compagno più forte con cui ha giocato finora?

“Senza dubbio Elisée Assui. Un giocatore di grandissime qualità fisiche e atletiche, un amico e un esempio per me”.

La tappa di crescita che l’ha formata maggiormente?

“Senza dubbio l’unione tra Robur e Pallacanestro Varese. Questo ha portato ad una crescita, a livello d’intensità di

L’UNIONE TRA ROBUR E PALLACANESTRO

VARESE. QUESTO HA PORTATO AD UNA

CRESCITA, A LIVELLO D’INTENSITÀ DI

LAVORO DURANTE GLI ALLENAMENTI E MI HA

APERTO IL PANORAMA DEL MONDO SENIOR, POTENDOMI CONFRONTARE COSÌ CON UN CAMPIONATO DEI GRANDI, SFIDANDO

GIOCATORI GIÀ FATTI E FINITI E QUESTO POI,

QUANDO GIOCO IN U19 FA LA DIFFERENZA

lavoro durante gli allenamenti e mi ha aperto il panorama del mondo senior, p o t e n d o m i c o n f r o n t a r e c o s ì c o n u n

campionato dei grandi, sfidando giocatori già fatti e finiti e questo poi, quando gioco in U19 fa la differenza, perché giocare tra i senior ti fa crescere soprattutto a livello mentale e di tenuta fisica”.

Quanta emozione ha provato per la convocazione con la prima squadra della Pallacanestro Varese?

“Inspiegabile a parole. Come dicevo prima sono figlio di un grandissimo tifoso biancorosso, sono cresicuto con il sogno di indossare questa maglia un giorno e realizzarlo è stato qualcosa di pazzesco”.

Qual è stata la reazione dei suoi familiari a questa chiamata?

“Tanta emozione, è stato un grande traguardo per me ma soprattutto un immenso orgoglio per loro che mi sono sempre stati affianco supportandomi sempre e sono certo continueranno a farlo”. Gli obiettivi futuri?

“Il primo è conquistare la salvezza in B Interregionale, poi per il futuro sicuramente continuare a crescere e diventare la versione migliore di me sia come giocatore che come uomo. Sono consapevole sarà un lavoro duro ma voglio dare tutto me stesso per riuscirci”.

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