




c O N T R O SAS SA R I p E R I p U N T I SA lV E z z A
c O N T R O SAS SA R I p E R I p U N T I SA lV E z z A
Una vittoria contro Sassari avvicinerebbe sensibilmente Varese all’obiettivo della salvezza
Dopo il bel successo sul campo di Napoli dove Varese ha preso saldamente le redini al 10' per non mollarle più e con una classifica che fornisce un po' più di respiro ai biancorossi, la squadra di coach Kastritis cerca contro la Dinamo Sassari i punti della sicurezza appellandosi ad una difesa diventata certezza nei momenti critici e ad un Jaylen Hands assolutamente mortifero quando deve alzare la mano in fase offensiva Di fronte ci sarà la Dinamo dell'ex Bulleri: subentrato in panchina a stagione in corso, il “Bullo”
si sta guadagnando la conferma sul campo con ottime prove dei suoi.
In cabina di regia troviamo l'unico superstite della scorsa stagione ovvero Cappelletti che è stato autore di una ottima stagione d'esordio in A con Verona e si trova al secondo anno del biennale firmato coi sardi. Quasi 9 punti di media e più di 4 assist a gara sono il suo ottimo biglietto da visita in poco più di 20' di gioco. A dar manforte in questa posizione da circa un mese è arrivato Briante Weber, play visto a Reggio Emilia nella scorsa stagione.
Numeri non esaltanti fin qui per lui, ma sono i fatti a dargli ragione con Sassari che ha più vittorie che sconfitte con Weber in campo Poi c'è Justin Bibbins, ruspante playmakerino di soli 173 centimetri che non ha certo paura ad entrare e subire falli: 4,2 falli subiti a gara per lui con oltre l'85% ai liberi e più di 12 punti realizzati a partita. Nel suo passata tanta Europa partendo dalla Polonia dove ha scalato posizioni fino ad arrivare al Legia Varsavia, poi 4 anni in Francia: due a Pau Orthez, dove ha vinto una Coppa di Francia, e due a
Tolga Ozge Sahin (nella foto), Denis Quarta e Marco Catani sono gli arbitri che si occuperanno di dirigere il match tra la Openjobmetis Varese ed il Banco di Sardegna Sassari, valido per la ventisettesima giornata del campionato di LBA 2024-2025. Il primo quest’anno ha “fischiato” i biancorossi in occasione del ko maturato sul campo di Brescia (118-94) ma an-
che nel successo interno contro Napoli (89-86) Il secondo ha incrociato Librizzi e compagni solo nel derby del Forum contro l’Olimpia Milano (119-92), mentre il terzo faceva parte della terna che ha diretto la vittoria dei biancorossi in casa contro Pistoia (102-95) e la sconfitta contro della Itelyum Arena contro Brescia (77-118)
Nanterre. Sempre nel reparto play guardie troviamo un gradito ex: Matteo Tambone. Per lui tre anni in maglia biancorossa nell'ormai lontano periodo 2017-2020: passano gli anni anche per il giocatore romano che a maggio compirà 31 anni. 5,6 punti con il 36% da 3 il suo biglietto da visita in questa annata sarda. Nel reparto guardie ci sono an-
che Brian Fobbs di cui parliamo nella rubrica occhio a e Erten Gazi, giocatore dal passaporto cipriota finito ai margini delle rotazioni nelle ultime gare In ala piccola è assente da lungo tempo per infortunio Udom e di questo spazio ha approfittato Giovanni Veronesi, classe '98, che ha colto al volo l'occasione. Reduce da anni in A2 in squadre
non di vertice – Agrigento, Latina, Mantova, Piacenza – ha dimostrato di valere la A con fisico e tiro: 38% da 3 in questa stagione e 6,2 punti di media con un massimo di 24 nella vittoria contro Trieste. C'è poi un giocatore dal talento sconfinato come Bendzius che può giocare nei due ruoli pur essendo più ala forte che piccola. Il quasi 35enne lituano viaggia a 11,8 punti con una superlativa percentuale al tiro pesante che sfiora il 41% su quasi 5 tentativi a gara. Non scopriamo certo oggi le sue capacità Uno degli ultimi arrivati è Rashawn Thomas, cavallo di ritorno in quel di Sassari dove aveva già giocato nella stagione 2018/19 conclusasi
con Gianmarco Pozzecco in finale ed una insperata finale playoff Per lui numeri importanti con oltre 14 punti di media in queste 8 gare disputate coi sardi. Sotto i tabelloni troviamo Nate Renfro, una stagione sfortunata per lui costellata di infortuni che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio delle sue possibilità, il bosniaco Miralem Halilovic, reduce da un infortunio nel mese di marzo, e il nostro Luca Vincini, 207 centimetri classe 2003 Nelle ultime stagioni in A2 prima a Biella, poi alla Juvi Cremona. Per lui 3,3 punti di media in poco più di 13' di utilizzo medio in questa prima annata in serie A.
Cauto ottimismo per l’allenatore della Pallacanestro Varese che è concetrato sulla partita contro Sassari
“Nulla è finito” Mantra per voce di coach Ioannis Kastritis che non vuole cali di tensione da parte della Pallacanestro Varese in vista di queste ultime 4 giornate di campionato La vittoria su Napoli ha portato una normale e giustificata tranquillità in vista della corsa salvezza ma l’allenatore greco vuole che tutti i suoi giocatori restino ben settati sull’obiettivo per evitare brutte sorprese nelle ultime partite, a partire dalla gara con Sassari.
Coach, partiamo dal successo di domenica con Napoli, una vittoria importantissima...
“Ogni vittoria è importante quanto partecipi ad un campionato competitivo come quello italiano. E’ stata una vittoria ancor più importante perché colta contro un avversario che lotta per il nostro stesso obiettivo ma soprattutto è
stata importante per il momento della stagione in cui è arrivata, soprattutto dopo la sconfitta subita contro Cremona. Per tutte queste ragioni è stata una vittoria importantissima, i ragazzi hanno messo in campo una bella prova a livello di reazione mentale e caratteriale e sono veramente orgoglioso di quanto hanno fatto”.
Qual è stata la chiave del match secondo lei?
“Penso sia stata la grande voglia e desiderio da parte dei miei giocatori di portare a casa la vittoria a fare la differenza Hanno mostrato una grande reazione mentale alla difficoltà del momento, giocando tutti nella stessa direzione per 40’. Prima di questa vittoria avevamo giocato tante partite facendo bene ma perdendoci in qualche dettaglio e questo non ci aveva permesso di vincere, mentre con Napoli siamo riu-
sciti a non mancare nei dettagli e questo ha fatto la differenza. La forza e la durezza mentale con cui abbiamo affrontato tutta la partita è stata la chiave non solo della vittoria di domenica ma di tutto il percorso che stiamo facendo e che vogliamo portare avanti”
Nella settimana passata ha potuto vivere tutto l’amore e la passione dei tifosi biancorossi per questa società. Cosa ne pensa?
“Per noi è una cosa importantissima e bellissima. Qui usate il termine fanbase ed è proprio così, nel senso che l’amore e la passione dei tifosi sono alla base di quello che facciamo, alla
base di un club così ricco di successi e di storia. Per noi, inteso come squadra, è stato importantissimo sentire il calore e l’affetto della gente come già lo aveva sentito nelle partite in casa Sono sincero quanto dico che per la squadra è stato importante sentire questo sostegno”.
Andiamo nel suo passato, quando e come è iniziata la sua carriera di allenatore?
“All’età di 23 anni ho subito un brutto infortunio che ha messo fine alla mia carriera di giocatore e mi ha permesso di iniziare quella di allenatore. E’ stata una sliding door importante nella mia
vita: un momento di difficoltà e dolore che si è trasformato nella più grande occasione ed opportunità che mi potesse capitare Ho iniziato a studiare e prendere i patentini per allenare ed oggi siamo a circa 20 anni di carriera”.
Che tipo di giocatore era?
“Nessuno se lo ricorda e quasi nemmeno io (ride, ndr). Non ero un grande giocatore, facevo la point-guard e non amavo molto difendere. Ero molto concentrato sullo studio, ero un bravo studente di Ingegneria Elettronica e vedevo la pallacanestro solo come una passione. Con il passare dei giorni, però, la passione è diventata uno sport, sono stato molto fortunato in questo. Come dicevo prima, l’infortunio che mi ha stroncato la carriera di giocatore è stata in realtà la via che mi ha portato a diventare un allenatore e dopo tanti anni di studio e lavoro sono riuscito a crearmi una carriera”.
Chi è stato il suo mentore?
“Non ne ho avuto solo uno: ogni allenatore con cui ho lavorato ed ogni dirigente che mi ha dato un’opportunità di allenare prima come assistente e poi come head coach è stato importante per me nel mio percorso professionale. Sicuramente un posto speciale nel mio cuore ce l’ha l’allenatore che mi allenava ai tempi dell’infortunio di cui parlavo prima mi ha dato la prima chance di fare l’assistente, così come coach Christopoulos che mi ha dato l’opportunità di fare il capo allenatore per la prima volta nel massimo campionato greco. Penso però davvero che ogni persona che mi abbia dato un’opportunità sia stata importante per me”.
Quanto è stato duro lasciare Salonicco dopo 3 anni e mezzo di lavoro?
“Sicuramente non è stato facile: entravo nella quarta stagione a capo
dell’Aris, la sesta in totale contando anche le esperienze sulle panchine di Iraklis e sempre su quella dell’Aris nel 2018-2019. Per me e per mia moglie Salonicco era come una seconda casa, con tanti amici e conoscenti in tutta la città Sicuramente, ripeto, non è stato facile, le emozioni sono emozioni e non le puoi nascondere ma questo fa parte del mi l voro, è già success altre volte, ho lasciato altri posti e succederà in futuro E’ impossibile pensare che un a l l e n a t o r e resti in un solo posto per tutta la vita”.
Lei non allena so la Pallacanestro Varese ma anche i gruppi Under 19 ed Under 20 della Nazionale Greca. Cambia il suo modo di allenare tra senior e giovani?
“No, non cambia. L’approccio può essere diverso: con i ragazzi della Nazionale lavori magari solo un mese, sono ragazzi che giocano tornei di alto livello nei quali sanno di avere molti occhi addosso e quindi tanto del lavoro è anche psicologico con loro, bisogna cercare di guidarli sulla strada giusta L’onesta, le richieste ed il modo di lavorare che ho
con i giovani è lo stesso che ho con i senior: le regole che vengono stabilite e la capacità di convincerli a lavorare in quella direzione per creare una cultura ben precisa di lavoro è la stessa sia che lavori con i giovani o con i senior. Arrivare a fine giornata per essere un giocatore ed una squadra migliore è l’obiettivo comune e non bia a seconda ell’età anche perché io non valuto i giocatori secondo questo criterio Io tratto tutti i giocatori con cui lavoro allo stesso modo e non a seconda dell’età che hanno. Tutti hanno ri opportunità e chi mi dimostra, gioca. Ovviamente allenare le nazionali giovanili della Grecia è diverso che allenare un club, in questo caso Varese, soprattutto per il tempo che ho a disposizione ma come dicevo prima le richieste, l’etica del lavoro ed il metodo di lavoro sono gli stessi”.
Tornando a Varese, le metto sotto la lente dell’attenzione la crescita di un giocatore in particolare dal suo arrivo, ovvero Kao, soprattutto a livello difensivo. Qual è il segreto di
questo sviluppo secondo lei?
“Come sai non mi piace parlare dei singoli ma del gruppo, però visto che me lo hai chiesto ti dico che con Kao, così come con ogni altro giocatore della nostra squadra, sono stato fin da subito molto chiaro facendo capire come il mio lavoro fosse e sia quello di cercare di aiutarli a migliorare sotto ogni aspetto le proprie qualità individuali da mettere poi al servizio della squadra. I giocatori non devono avere paura dell’allenatore ma sapere che son qui per cercare di aiutarli e i ragazzi devo dire che sono stati fin da subito pronti a seguire ogni tipo d’insegnamento e consiglio. Noi cerchiamo di costruire un determinato piano di lavoro ed i giocatori devono essere pronti per seguirlo se no crolla tutto. Devono essere pronti a soffrire, a lottare per seguire il piano stabilito. Non è facile fare questo soprattutto quando cambia l’allenatore a metà stagione, però parlando di Kao e nella mia opinione tutti i giocatori della nostra squadra, hanno subito mostrato grande disponibilità in un momento molto complicato della stagione, mettendosi in gioco e lavorando duro per
provare a uscire da questa situazione nella strada prospettatagli”
Ora arriva la sfida contro Sassari, una squadra molto forte e in grande fiducia. Che tipo di partita si aspetta?
“Questa per me è la domanda più importante di tutta l’intervista: dobbiamo essere solo ed unicamente concentrati e pronti ad affrontare la sfida di sabato che sarà molto difficile Sassari è una squadra che considero da livello playoff, ha giocatori di grande qualità non solo offensiva ma anche difensiva come Weber o Cappelletti sugli esterni che sanno mettere grande pressione sui portatori di palla, oppure Nenfro e Thomas sotto le plance. Dobbiamo essere pronti a lottare, soprattutto in questo momento Vogliamo vincere perché nulla è finito: non siamo sicuri di essere salvi quindi voglio che la squadra sia concentrata e pronta a fare una bella partita come con Napoli. Stiamo lavorando duro per questo e sono sicuro che se manteniamo un giusto livello di concentrazione arriveremo pronti a questa sfida”.
Presidente
Vicepresidente
Amministratore Delegato
Director of Business
Development & Operations
General Manager Basketball Operations
General Manager Basketball Strategy
Assistente General Manager
Direttore Sportivo
Responsabile Operativo Prima Squadra
Amministrazione
Responsabile Marketing ed Eventi
Responsabile Stampa e Comunicazione
Responsabile Relazioni Esterne
e Csr/Safeguarding Officer
Antonio Bulgheroni
Gianpaolo Perego
Luis Scola
Federico Bellotto
Zachar y Sogolow
Maksim Horowitz
Matteo Jemoli
Mario Oioli
Massimo Ferraiuolo
Maria Grazia Ferrari
Francesco Finazzer Flor y
Marco Gandini
Raffaella Demattè
Responsabile Biglietteria e Merchandising Filippo Buttarelli
Allenatore
Giannis Kastritis
Associate Head Coach
Marco Legovich
Assistente Allenatore
Federico Renzetti
Preparatore Atletico
Silvio Barnabà
Medico Sociale
Andrea Bulgheroni
Medico Ortopedico
Mauro Modesti
Fisioterapista
Davide Zonca
Fisioterapista
Matteo Bianchi
di Matteo Gallo
Arriva da Bonn dove ha avuto ottime cifre in Bundesliga: 14 punti con il 37% da 3 Il suo curriculum, però, parla anche di Finlandia dove ha raggiunto la finale per il titolo con il Salo e in Belgio con il Mechelen dove è stato Mvp della Lega Insomma, un pedigree di tutto rispetto per lui che è una guardia mancina come il nostro Bradford.
Fobbs ha grandi qualità atletiche, è capace di crearsi un vantaggio giocando in uno contro uno grazie alla sua forza fisica ed è un giocatore che sa far male anche dall'arco Insomma, un giocatore che dopo il college ha saputo sempre aggiungere un nuovo pezzo alle sue qualità di giocatore e ha già avuto esperienze europee e la partecipazione alla Basketball Champions League. In questa annata sta viaggiando con più di 13 punti a partita e un robusto 37% al tiro pesante che fanno di lui una delle armi più pungenti del Banco di Sardegna.
18/04/2025 - 20:30 M I L A N O - C R E M O N A
19/04/2025 - 16:00 R E G G I O E - T R A PA N I
19/04/2025 - 18:00 VA R E S E - S A S S A R I
19/04/2025 - 19:15
R E V I S O - D E RT H O N A
19/04/2025 - 19:30
I S TO I A - V. B O L O G N A
19/04/2025 - 20:00
I E S T E - T R E N TO
- 20:30
A PA N I - V E N E Z I A
19/04/2025 - 20:45
VA R E S E S c h O O l
c U p 2025
di Alessandro Burin
Una giornata di sport, energia, musica, tifo e talento: si è conclusa sabato 12 aprile, davanti a un’Itelyum Arena di Masnago gremita, la finalissima della Varese School Cup 2025, il torneo di basket scolastico più atteso dell’anno. Un evento capace di riunire in un’unica grande festa decine di istituti superiori del territorio di Varese e da quest’anno, anche le scuole medie. A trionfare è stato l’ITET Casula, che ha interrotto il dominio delle scorse edizioni firmato dal Ferraris, superandolo in finale con un netto 71 a 106. Una vittoria costruita con intensità, fisicità e un ritmo costante che ha permesso al Casula di allungare minuto dopo minuto fino al trionfo finale. La giornata si è aperta alle 8:30 con la finale per il terzo e quarto posto tra lo
Stein di Gavirate e il Da Vinci – Pascoli, vinta dallo Stein per 70 a 60. Dopo un avvio equilibrato e un primo allungo di Gavirate, il Da Vinci-Pascoli ha provato una rimonta accorciando fino al -1, ma nel finale lo Stein ha ripreso il controllo, chiudendo il match con grinta e determinazione
Tra un quarto e l’altro, il palazzetto si è acceso grazie alle performance delle crew dance, che anche quest’anno hanno portato sul parquet entusiasmo, musica, creatività e colori. Un’energia contagiosa che è ormai parte integrante del progetto della Varese School Cup In particolare, l’esibizione della crew dance del Dalla Chiesa di Sesto Calende ha conquistato tutti, meritando con forza il primo premio come miglior
crew dance 2025. Originalità, ritmo e un’esplosività scenica che ha fatto applaudire e divertire l’intero palazzetto. Ospiti speciali dell’edizione
anche la crew dance del Don Bosco di
Borgomanero, vincitrice della prima edizione della Novara School Cup, che ha portato a Masnago un’altra ventata di energia.
Prima della partita per il primo e se-
condo posto, sulle tribune è calato il silenzio per l’esecuzione dell’Inno di Mameli, cantato da Arianna Gagliardi del Ferraris di Varese Una voce ormai familiare e amatissima in questo contesto, che più edizioni accompagna la manifestazione con la sua voce emozionante A impreziosire il programma anche la gara del tiro da tre punti, vinta da Claudio Carità del Ferraris, talento
di casa Varese Basketball, dove milita in Serie B e nell’Under 19 Eccellenza Tra le novità più apprezzate, la partecipazione delle scuole medie (Anna Frank, Dante, Maria Ausiliatrice, Pellico, Vidoletti), coinvolte per la prima volta in questo progetto per permettere anche ai più giovani di vivere l’emozione della Varese School Cup.
1ª classificata: ITET CASULA
2ª classificata: Ferraris Varese
3ª classificata: Stein Gavirate
4ª classificata: Da Vinci Pascoli
MVP: Seini (Casula Daverio)
Spiriti (Da Vinci Pascoli)
Acciari (Stein Gavirate)
Bottelli (Ferraris Varese)
Carità (Ferraris Varese)
Seini (Casula Daverio)
Marco Cardillo (Stein Gavirate)
P R E M I O M I G L I O R P E R C O R S O T I F O P O S I T I V O
Don Milani Tradate per la loro creatività, correttezza e il coinvolgimento: tra cartelloni, mascotte e tanto entusiasmo
Dalla Chiesa - Sesto Calende
Stein - Gavirate
Scuola Europea