Pall. Varese Magazine VS ReggioE 16-03-25

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A L L’I T E LY U M A R E N A

A R R I VA LA FO R M A Z I O N E

E M I L I A N A

CROCEVIA REGGIO EMILIA

Dopo le belle prestazioni

con Trapani e Tortona

Varese deve ripetersi e portare a casa punti

L’OJM È CAMBIATA

IL NUOVO CORSO DI

COACH KASTRITIS HA

MESSO IN MOSTRA

UNA

SQUADRA

COMBATTIVA E CAPACE

DI DARE FILO DA

TORCERE A CHIUNQUE

Dopo un mese e una settimana la Pallacanestro Varese torna in casa davanti al suo pubblico per affrontare Reggio Emilia. Una OJM profondamente cambiata rispetto a quella vista contro Trento e il nuovo corso di coach Kastritis ha messo in mostra una squadra combattiva e capace di dare filo da torcere a chiunque. Ne sanno qualcosa Trapani e Tortona che hanno dovuto sudare 45’ prima di avere ragione dei biancorossi che, soprattutto, nell’ultima uscita di domenica scorsa in Piemonte, sono arrivati a un nulla dal vincere la partita. Ora, in casa con Reggio c’è l’occasione

giusta per smuovere finalmente una classifica ferma da ormai sei turni: chissà che il duello in panchina fra coach ellenici non porti bene a Varese...

La formazione del confermato coach greco Priftis vede in cabina di regia a guidarla il forte play Cassius Winston. E’ il tipico regista moderno capace di creare per sé come testimoniano i 17,1 punti di media e i 14 tiri presi a partita che non fanno di lui certamente un giocatore timido, ma sa anche creare per i compagni con 5,1 assist a partita. Insieme a lui a fare reparto c’è Lorenzo

Uglietti: il torinese cresciuto cestisticamente a Biella si è affermato in 4 anni di A2 a Latina per poi trovare spazio prima a Treviso e poi, negli ultimi 3 anni, a Napoli Seconda stagione a Reggio per lui che è un giocatore che sa usare bene il fisico, ma anche discreto passatore. A dare una mano in regia e sdoppiarsi anche in guardia c’è l’altro esterno americano Jamar Smith che possiamo definire un pretoriano di Priftis. Infatti, i due hanno trascorso insieme gli anni di Kazan. Giocatore esperto, classe ‘87, ha giocato anche al Bamberg in Germania e a Malaga in

GLI ARBITRI

Saverio Lanzarini, Edoardo Gonella (nella foto) ed Alessandro Nicolini saranno gli arbitri che dirigeranno il match tra la Pallacanestro Openjobmetis Varese e la UNAHOTEL Reggio Emilia, valido per la ventiduesima giornata del campionato di LBA 2024-2025. Il primo, quest’anno, ha “fischiato” i biancorossi in tre occasioni: Trento-Varese (106-100), Reggio Emilia-Varese (97-80)

e Pistoia-Varese (111-96) Anche per Gonella sono tre i precedenti stagionali con Librizzi e compagni, ossia la sconfitta interna contro Derthona e i due ko esterni maturati sui campi di Pistoia e Milano Nicolini, invece, nel corso di questa stagione ha incrociato la Openjobmetis nella sconfitta a Trento e in quella della Itelyum Arena contro Venezia (77-86)

Spagna ed è una guardia capace di segnare con molta facilità Punta di diamante come guardia è Jaylen Barford, ormai un habituè della nostra serie A. Prima esperienza in quel di Pesaro nel 2019/20, poi Roma, Cremona e, dopo due anni a Kuban, l’ingaggio a Reggio

In ala c’è il solito Michele Vitali, tiratore

di striscia mortifero se in serata, ma capace anche di difendere forte sulle ali avversarie e l’altro azzurro Sasha Grant. Grande promessa tanto da venir acquistato dal Bayern Monaco a soli 15 anni, finora non è mai riuscito a esplodere al piano di sopra E’ al suo secondo anno a Reggio dove finora per

IN ALA CI SONO IL SOLITO MICHELE VITALI, TIRATORE DI STRISCIA MORTIFERO SE IN

SERATA, MA CAPACE ANCHE DI DIFENDERE FORTE SULLE ALI AVVERSARIE E L’ALTRO AZZURRO SASHA GRANT

lui ci sono 4,3 punti in 17’ di utilizzo medio: dati sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno.

Sotto canestro in ala forte troviamo Cheatham, anche lui arrivato in Italia con prima tappa Pesaro. Era il 2022/23, poi l’anno scorso liga Acb in quel di Granada e quest’anno ottime cifre a Reggio dove è il giocatore con più minutaggio. Suo cambio è Matteo Chillo, giocatore solido che da minuti di quantità e qualità a Priftis seppur ridotti ri-

spetto alla scorsa stagione. Come centri ruotano Stephane Gombauld e il giovane Faye. Il primo è arrivato a Reggio dopo la buona stagione passata a Sassari mentre il secondo è l’ennesimo prodotto sfornato dal settore giovanile reggiano che sta disputando una annata strepitosa. Il classe 2005 sta viaggiando a oltre 10 punti di media e quasi 8 rimbalzi in poco più di 20’ che fanno di lui una delle stelle nascenti della nostra serie A.

A T U P E R T U C O N A L E X TY U S

VARESE: CLUB SUPER TIFOSI TOP

Domenica partita difficile, ma sappiamo come vincere

Esperienza, fisicità, carattere e un palmares ricchissimo di successi. Alex Tyus è un giocatore che del basket europeo di altissimo livello ha contribuito a scriverne la storia a suon di giocate e di vittorie e che ora rappresenta uno dei pilastri della Pallacanestro Varese che lotta per salvarsi. Nonostante l’età, 37 anni, la sua presenza sotto le plance, la sua efficacia a rimbalzo e il suo carisma nello spogliatoio sono caratteristiche essenziali sulle quali il club biancorosso ha puntato per dare una svolta alla propria stagione

Mi racconti qualcosa della sua infanzia...

“Sono nato in Missouri, ho una sorella p i ù p i c c o l a e d h o s e m p r e a m a t o l o

sport, i miei genitori mi hanno sempre sostenuto e aiutato poi a tracciare la mia strada”.

Come nasce la sua passione per la pallacanestro?

“Mi ricordo che mio papà mi ha spinto a giocare a basket. Mi sono subito innamorato di questo sport. Mi seguiva sempre e mi è stato molto vicino nel mio percorso sportivo”

Come descriverebbe il suo rapporto con Israele?

“Il mio rapporto con Israele è stato fin da subito molto forte. Il fatto che io giocassi al Maccabi Tel Aviv ha sicuramente aiutato in questo, abbiamo vinto un Eurolega e per molti tifosi ero diventato un simbolo e anche questo mi

MIO PAPÀ MI HA SPINTO A GIOCARE

A BASKET . MI SONO SUBITO INNAMORATO

DI QUESTO SPORT . MI SEGUIVA SEMPRE

E MI È STATO MOLTO VICINO NEL MIO

PERCORSO SPORTIVO

ha spinto poi verso la scelta di giocare per la Nazionale”

Quali emozioni si provano nel vincere l’Eurolega?

“Sicuramente è qualcosa di fantastico. Ogni partita in Eurolega è molto difficile da vincere, si gioca un basket intenso, si sfidano i migliori giocatori del mondo dopo quelli NBA, per questo v i n c e r e l ’ E u r o l e g a è q u a l c o s a d i unico”.

Maccabi, Unicks, Galatasaray, Real, qual è la migliore squadra?

“Sicuramente per me il Maccabi, per-

ché è la squadra con cui ho vinto l’Eurolega, un club con un organizzazione incredibile, una società che lavora con g r a n d i s s i m a p r o f e s s i o n a l i t à , c o s ì come però tutti i club che giocano l’Eurolega”

Dopo qualche settimana nella Pallacanestro Varese, cosa pensa del club?

“Un club con una grande storia. Quando giocavo a Cantù ho avuto modo di conoscere la storia di questo società, ci sono tifosi fantastici e ora che sono arrivato qui posso confermare queste cose anche se praticamente tutto è cambiato dalla Varese che mi ricordavo, soprattutto a livello di filosofia del club. In ge-

LAVORIAMO OGNI

GIORNO

CON LA

MENTALITÀ DI VOLER CERCARE LA VITTORIA,

DOBBIAMO CONTINUARE A CREDERE NEL

NOSTRO PROCESSO DI CRESCITA E I RISULTATI ARRIVERANNO

nerale il basket italiano è cambiato rispetto a qualche anno fa, ci sono squadre molto forti non solo in A ma anche in A2 Penso che Varese si stia muovendo benissimo nell’ottica di un basket che sta cambiando”

Cosa pensa di coach Kastritis e cosa sta portando alla squadra?

“Penso che ci abbia portato quello che mancava L’intensità giusta, la responsabilità di fare la giocata corretta, un approccio difensivo completamente diverso rispetto a prima, basato su tantissima energia. E poi ha cambiato la nostra mentalità, ci spinge a cercare contro tutti la vittoria fino all’ultimo, come le due sconfitte all’overtime contro grandi squadre come Trapani e Tortona dimostrano. È un grande coach”

Psicologicamente la squadra come ha preso queste ultime due sconfitte?

“È stato difficile accettare queste due sconfitte, perché lavoriamo duro e sodo per dare il meglio e in entrambe i casi siamo andati molto vicini alla vittoria senza riuscire a coglierla Come ti dicevo prima, lavoriamo ogni giorno con la mentalità di voler cercare la vittoria contro tutti e non vediamo l’ora che arrivi la prima Dobbiamo continuare a credere nel nostro processo di crescita e i risultati arriveranno”.

Domenica arriva la sfida con Reggio Emilia e sarà una sfida nella sfida per lei contro Faried...

“I giocatori che hanno giocato in NBA hanno grandissime qualità tecniche e fisiche e per affrontarli devi dare il massimo. Sicuramente sarà una partita difficile per tutti noi, non guardo alle sfide personali ma al lavoro di squadra che dovremo andare a fare: catturando rimbalzi, difendendo, muovendo bene la palla e giocando la nostra partita al meglio”.

O R G A N I G RA M M A

Presidente

Vicepresidente

Amministratore Delegato

Director of Business

Development & Operations

General Manager Basketball Operations

General Manager Basketball Strategy

Assistente General Manager

Direttore Sportivo

Responsabile Operativo Prima Squadra

Amministrazione

Responsabile Marketing ed Eventi

Responsabile Stampa e Comunicazione

Responsabile Relazioni Esterne

e Csr/Safeguarding Officer

Antonio Bulgheroni

Gianpaolo Perego

Luis Scola

Federico Bellotto

Zachar y Sogolow

Maksim Horowitz

Matteo Jemoli

Mario Oioli

Massimo Ferraiuolo

Maria Grazia Ferrari

Francesco Finazzer Flori

Marco Gandini

Raffaella Demattè

Responsabile Biglietteria e Merchandising Filippo Buttarelli

ROSTER

STA F F

Allenatore

Giannis Kastritis

Associate Head Coach

Marco Legovich

Assistente Allenatore

Federico Renzetti

Preparatore Atletico

Silvio Barnabà

Medico Sociale

Andrea Bulgheroni

Medico Ortopedico

Mauro Modesti

Fisioterapista

Davide Zonca

Fisioterapista

Matteo Bianchi

REGGIO EMILIA

KENNETH FARIED

Nato nel 1989 a Newark, Ken-

n e t h B e r n a r d F a r i e d L e w i s qualche pagina importante sul grande libro della pallacanestro l’ha scritta. A 35 anni giunge nel nostro campionato una super stella Nba che

v a n t a 4 7 8 p r e s e n z e n e l m a s s i m o c a m p i o n a t o a d u n a m e d i a p u n t i d i 24,5 a sera. Insomma, mica poco! Aggiungiamo anche che Faried, noto col soprannome di Manimal che già dice tutto delle sue caratteristiche, è anche

r e c o r d m a n N c a a p e r r i m b a l z i c o n 1673 carambole e ha vinto il Mondiale 2014 con Team Usa venendo inserito nel miglior quintetto della manifestazione. A cambiare la sua carriera è stato il mal di schiena che lo ha attanagliato nella stagione 2016/17 portandolo, spesso, anche a giocare sul dolore. Come siano andate le cose, il suo ruolo prima è diminuito all’interno dei Denver Nuggets – sì, ha giocato anche insieme a Danilo Gallinari – poi i l p a s s a g g i o a N e t s e R o c k e t s c o n ruoli minori Poi ha girato il mondo fra C i n a , P o r t o R i c o , M e s s i c o c o n u n a

s p r u z z a t a d i C s k a M o s c a . E o r a l a firma con Reggio: non resta che gustarsi questo grande talento della pallacanestro sui nostri parquet con Faried che in questo primo scampolo di gare ha dimostrato di poter essere un fattore pur uscendo dalla panchina.

I NUMERI DEL CAMPIONATO

P U N T I

VA LU TA Z I O N E

15/03/2025 - 20:00 B R E S C I A - M I L A N O

15/03/2025 - 20:30 T R A PA N I - T R I E S T E

16/03/2025 - 16:45 VA R E S E - R E G G I O E M I L I A

16/03/2025 - 17:30 T R E N TO - P I S TO I A

16/03/2025 - 18:15

R E V I S O - S A S S A R I

16/03/2025 - 19:00

C A FAT I - D E RT H O N A 16/03/2025 - 19:30

16/03/2025 - 20:00

C LAS S I F I CA

22/03/2025

23/03/2025 - 16:45

23/03/2025 - 17:30

23/03/2025 - 18:15

23/03/2025 - 19:00

23/03/2025 - 19:30

23/03/2025 - 20:00

I NOSTRI GIOVANI CRESCONO

Varese Basketball sempre più fucina di grandi talenti. Non solo

Matteo Librizzi ed Elisée Assui, capisaldi ormai della Prima Squadra, ma anche tanti altri che, il Settore Giovanile congiunto tra Pallacanestro Varese e Robur Et Fides, sta tirando fuori grazie alla qualità del lavoro svolto quotidianamente in palestra.

Così è arrivata la chiamata per Ivan Prato e Federico Bottelli per l’Euroleague Basketball Next Gen Tournament, andato in scena negli scorsi giorni a Belgrado. Buono il bilancio finale per i due, con Prato che ha chiuso la manifestazione con 4 punti e 3.5 rimbalzi in 19’ di utilizzo e Bottelli con 1.8 punti in 10’ di media con la maglia del team Adidas, conquistando 3 vittorie (contro Badalona, Trento e Partizan) e una sconfitta contro INSEP Paris

A tracciare un bilancio sull’esperienza e sui talenti scoutizzati al torneo ci ha pensato Matteo Jemoli, Responsabile del progetto Varese Basketball e Responsabile Scouting della Pallacanestro Varese, che ha accompagnato i due ragazzi a Belgrado

Che giudizio dà sulle prove di Prato e Bottelli a Belgrado?

“Un giudizio positivo In primis per la convocazione arrivata che è una cosa bella che fa piacere a loro ed a noi come club, testimonianza del buon lavoro che stiamo facendo a livello giovanile Prato ha avuto un pò più spazio, giocando 20’ di media e facendo vedere buone cose. Bottelli ha giocato un pò meno ma per lui era la prima volta a questo livello e soprattutto ha giocato sotto età, però si è fatto valere: nella partita con Trento ha anche messo a

L’ESPERIENZA DI BELGRADO È STATA MOLTO POSITIVA PER I NOSTRI RAGAZZI SIA SPORTIVAMENTE CHE DI CRESCITA

di Alessandro Burin

segno i due libri della vittoria per Team Adidas. Nel complesso è un’esperienza che sicuramente li aiuta a crescere”.

Soffermiamoci su Prato che qualche settimana prima era andato a fare il Training Camp NBA: sotto quali punti lo sta vedendo maggiormente cresciuto?

“Senza dubbio è cresciuto tanto come persona. Un paio di anni fa era molto bimbo, ora sta diventando sempre più uomo e il fatto di allenarsi ogni giorno con la Prima Squadra lo aiuta a crescere. Giocare in Serie B Interregionale è un altro passo importante nel suo percorso di sviluppo, perché giochi contro i senior e trovi un livello di fisicità importante che è il punto dove sa che deve migliorare. Deve riuscire a essere

più costante, duro, deve saper tenere i contatti e deve arrivare a giocare ad un livello di fisicità più elevato per completare il grande bagaglio tecnico che ha a disposizione”.

Lo vede più come ala grande o come centro?

“Una via di mezzo. Stiamo lavorando su entrambe le posizioni, portandolo a giocare sia su situazioni di pick’n’roll e tagli per andare al ferro, senza però smettere di lavorare sul tiro da tre punti o sulle uscite nel gioco in pick’n’pop, così da dargli il bagaglio tecnico più ampio possibile”

Tanti occhi si stanno posando su di lui e soprattutto con la riforma NIL

IL PERCORSO CHE STIAMO FACENDO

CON I GIOVANI BIANCOROSSI STA INIZIANDO A DARE I FRUTTI

in America c’è il pericolo di perderlo quest’estate. Vi state tutelando in tal senso?

“Ognuno guarda in casa propria. Noi dobbiamo essere innanzitutto bravi a farci pubblicità con il lavoro e i miglioramenti che i nostri ragazzi hanno anno dopo anno. La dimostrazione sono Librizzi e Assui in A e questo è il nostro biglietto da visita affinché i ragazzi scelgano di rimanere con noi. Poi è chiaro c’è tutta una parte contrattuale, l’NIL è una cosa molto appetibile per i ragazzi che magari vogliono sia studiare che giocare facendo questa esperienza negli USA mettendosi via qualche soldino. Noi però guardiamo a noi stessi ed al modo in cui stiamo lavorando che sta dando molti frutti”.

Da Prato a Bottelli, per lui ancor più sorprendente la chiamata a partecipare a questa manifestazione visto che era sotto età e che fino a metà stagione non giocava nemmeno con la B...

“Sì assolutamente, è stata una bella sorpresa la sua chiamata. Quando succedono queste cose noi, come club, siamo super contenti, perché permette al ragazzo di confrontarsi con un livello di basket europeo di alto livello, anche

p e r c h é d u r a n t e l a s t a g i o n e s i g i o c a prettamente in Italia. E’ stata una bella esperienza non solo a livello sportivo ma anche umano”.

Lei a Belgrado ha anche svolto il suo ruolo di scouting biancorosso, perché è vero che si parla di giovanili ma è anche vero che vi hanno partecipato talenti di grande livello appetibili anche in ottica senior. Che livello ha trovato e quali giocatori le hanno rubato maggiormente l’occhio?

“Ho trovato un buon livello di pallacanestro L’INSEP Paris, che poi ha vinto, aveva una fisicità di squadra clamorosa per essere ragazzi di 17 anni. Un nome su tutti sicuramente Nathan Soliman, ala di grandissimo talento, ma non solo p e r c h é s o n o r i m a s t o v e r a m e n t e i mpressionato da Aaron Towo-Nasi, playmaker di 174cm che ha viaggiato per tutta la manifestazione a 20 punti di media. Altro giocatore molto interessante è Noa Kouakou, così come Lonati e Garavaglia di Olimpia Milano che avevo già visto con la maglia di Oleggio contro di noi in B Interregionale e che mi hanno impressionato una volta di più”.

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