Ceràsa Agriturismo Serra Moneta

Agriturismo Serra Moneta

Agriturismo Serra Moneta, Santo Stefano Quisquina Giornata della Ciliegia - 19 giugno 2016

Agriturismo Serra Moneta

LA CILIEGIA La ciliegia è il frutto della pianta conosciuta come ciliegio dolce (Prunus avium), le cui origini risalgono alla preistoria. La pianta è diffusa sull’intero territorio italiano anche come coltivazione spontanea, ma le regioni di maggiore produzione sono Campania, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia.

Il nome ceràsa presente in diversi dialetti italiani, così come quello portoghese, francese, spagnolo e inglese, deriva dal greco κέρασος (kérasos) e da qui al nome della città di Cerasunte (o meglio Giresun), nel Ponto (l’attuale Turchia) da cui, secondo Plinio il Vecchio, furono importati a Roma nel 72 a. C. da Lucio Licinio Lucullo i primi alberi di ciliegie.

L’albero di ciliegio è probabilmente originario dall’Asia; in Giappone, la varietà diffusa è il Prunus Serrulata e il periodo della fioritura della pianta (in giapponese Sakura) è uno degli eventi più affascinanti dell’anno, tanto da richiamare turisti che vengono da ogni parte del mondo appositamente per il cosiddetto Hanami, “ammirare i fiori”.

Al ciliegio sono attribuiti significati diversi a seconda delle zone geografiche di appartenenza: nell’Europa centrale è considerato il protettore dei campi contro i malintenzionati, nei Paesi scandinavi e in Gran Bretagna è il simbolo della sventura e di prossime disgrazie e in Oriente (specialmente in Giappone) è l’emblema di femminilità e sensualità.

Una prima, importante classificazione divide le ciliegie nel gruppo a polpa tenera o “tenerine” (Prunus juliana) e nel gruppo a polpa consistente o “duracine” (Prunus duracina).

Del genere Prunus fa parte anche il Prunus Cerasus, amareno o amaresco che dà frutti come le amarene, le cosiddette ciliegie acide molto usate nell’industria dolciaria e ricche di vitamina C. Le ciliegie tenerine hanno forma regolare e si differenziano per il colore rosso della polpa, rispetto alle duracine dal colore rosso-nerastro generalmente di dimensioni superiori o dal colore rosso chiaro con polpa rosacea e croccante.

Il frutto, normalmente sferico, può assumere anche la forma a cuore o di sfera leggermente allungata. Il colore, normalmente rosso,

può spaziare dal giallo chiaro al rosso quasi nero a seconda della varietà. Le prime varietà giungono a maturazione a fine maggio-inizio giugno: le principali sono “Moretta di Cesena” e “Ferrovia” tra le tenerine, “Bigarreau” tra le duracine. Seguono nel mese di giugno il “Durone Nero I e II di Vignola” dal colore nero scuro e di massima dolcezza, considerate in assoluto le varietà migliori da essere consumate fresche.

Il “Durone dell’anella”, di colore rosso brillante, si trova invece dall’ultima decade di giugno alla prima di luglio e precede l’ultima delle varietà più significative, il “Durone della Marca”: il cui frutto, di polpa consistente e colorazione giallo-rossa, trova una propria valorizzazione anche nell’industria conserviera in cui se ne ricava un prodotto sotto spirito.

Composizione chimica • • • • • • • • • •

Acqua: 77-80 g/100 g Calorie 63 kcal/100 g Fibre 2,1 g Carboidrati: 13-16 g/100 g Grassi: 0,2 g/100 g Proteine: 0,7-1 g/100 g Potassio 220 mg/100 g Calcio 13 mg/100 g Magnesio 11 mg Fosforo 21 mg/100 g

Gli zuccheri delle ciliegie sono a basso indice glicemico il che rende questi frutti permessi sia nelle diete dimagranti che per chi soffre di diabete.

Da evidenziare la presenza del fruttosio, uno zucchero che non ha controindicazioni per i diabetici e che contribuisce ad abbassare l’indice glicemico delle ciliegie.

Tra i principi nutritivi delle ciliegie troviamo le vitamine A, C, K e vi-

tamine del gruppo B che hanno numerosi benefici su diversi organi e apparati del nostro corpo, quali la vista, le cellule, il sistema immunitario e la cute.

La vitamina A esercita proprietà benefiche sui due sistemi di fotorecettori che possiede la retina dell’occhio, per cui la carenza della suddetta vitamina può determinare malfunzionamenti.

La vitamina C fa bene alla pelle essendo un importante elemento nella sintesi di collagene, inoltre la sua presenza nell’organismo favorisce l’elasticità e la tonicità della cute; la stessa vitamina interviene nella sintesi di immunoglobuline e dei globuli bianchi.

La vitamina K è l’elemento basilare nella coagulazione sanguigna; assorbita dal fegato innesca dei meccanismi di produzione dei fattori necessari alla coagulazione del sangue.

Le specie di minerali contenuti in esse agiscono diversamente all’interno dell’organismo: il potassio contribuisce nella regolazione della pressione sanguigna e il fosforo favorisce l’assorbimento del calcio a livello intestinale.

Caratteristiche salutistiche Le proprietà terapeutiche delle ciliegie sono state per lungo tempo studiate da diversi organi di ricerca.

Innanzitutto è un frutto indicato per chi sta affrontando diete dimagranti poiché presenta una quantità relativamente moderata di zuccheri ed un apporto calorico basso.

Le ciliegie presentano attività lassative e diuretiche che fanno bene al fegato e all’intestino; il sorbitolo, presente tra gli zuccheri della ciliegia, è un elemento molto utile a chi soprattutto soffre di stitichezza ma può provocare effetti indesiderati come diarrea e irritazione dell’intestino.

Le ciliegie hanno molteplici proprietà antiossidanti grazie alla presenza di flavonoidi che aiutano a contrastare i radicali liberi e di antociani, che conferiscono la colorazione rossa, utili a contrastare l’invecchiamento cellulare. Inoltre, queste sostanze permettono di ridurre la concentrazione di colesterolo nel sangue e secondo alcuni studi, le proprietà antiinfiammatorie degli antociani si rivelerebbero utili per i problemi causati dall’artrite.

Un’altra sostanza interessante nelle ciliegie è la melatonina, in grado di regolare il ciclo sonno-veglia ed essere un potente antiossidante sulla prevenzione e lotta ai tumori, malattie cardiovascolari e degenerative.

Anche i peduncoli delle ciliegie avrebbero effetti benefici sulla salute, essiccati al sole sono utili per preparare una tisana drenante che avrebbe proprietà diuretiche e antiuriche dovute ai polifenoli e ai Sali di potassio.

In pasticceria La ciliegia è un componente di primaria importanza in pasticceria.

Infatti, non solo è molto usata stagionalmente per tutta una serie di elaborazioni dolciarie, ma si presta anche a molteplice forme di conservazione e trasformazione.

Come frutto fresco, da impiegare subito e manipolare il meno possibile, caratterizza alcuni classici dolci di grande formato, come torte, crostate e clafoutis, ed è ingrediente fondamentale in svariate piccole preparazioni come strudel, tartellette, barchette e biscotti.

E’ altresì usata per guarnire alcune varietà di dolci tipici siciliani come il cannolo di ricotta e i dolci di mandorla Dà origine a gustosi sciroppi, purè e salse, e a una particolare gelatina adoperata per glassare torte e pasticcini, inoltre, si presta ad essere conservata sotto spirito per essere offerta alla fine di un pranzo.

Infine, viene impiegata per la preparazione di classiche confetture , con le quali si possono confezionare crostate, budini, bavaresi e charlotte, farcire biscotti e rotoli di brioche, e glassare dolci in genere.

Classificazione commerciale Le ciliegie sono classificate nella categoria “Extra”, “I categoria” e “II categoria”.

Le ciliegie “Extra” sono di qualità più superiore, ben sviluppate e con caratteristiche tipiche della varietà di appartenenza; non devono presentare difetti, ad eccezione di lievissime alterazioni superficiali della buccia che non pregiudicano l’aspetto generale del prodotto.

Le ciliegie di categoria “I” hanno una buona qualità, caratteristiche tipiche della varietà di appartenenza ma possono presentare lievi difetti di forma o colorazione non eccessivamente tali da pregiudicare l’aspetto, la qualità, la conservazione e la presentazione.

Le ciliegie di categoria “II” sono frutti che non possono essere classificate nelle categorie superiori ma che rispondono alle caratteristiche minime generali; i frutti possono presentare difetti di forma e di colorazione, e lievi difetti superficiali cicatrizzati, che non pregiudicano in modo rilevante l’aspetto o la conservazione.

Il calibro minimo delle ciliegie di categoria “Extra” è di 20 mm, quello delle categorie “I” e “II” è di 17 mm.

Pier Paolo Puleo

“Ceràsa” OPERE IN MOSTRA

Vincenzo Ferlita

“Hanami� tecnica mista su tela, 40x30 cm 2016

Nino Giafaglione

“Senza Titolo” acrilico su carta, 23x17 cm 1990

Laboratorio Artistico Artigianale Litegi “Ceràsa” ceramica Raku, 2016

Dario Lo Vullo

“Vertumno” stampa fotografica su carta satinata, 30x20 cm, 2016

Gianni Piazza

“Kirschbaum” olio e acrilico su tela, 159x42,5 cm, 2016

Federico Pizzuto Antinoro

“Per un pugno di ciliegie (Paraturi Blusss)� penna a inchiostro e colori a matita su carta, 29,7x21 cm, 2016

Giampaolo Puleo

“Sakura� stampa fotografica su carta satinata, 20x30 cm, 2016

Valerio Rabante

“Natura Viva� stampa fotografica su carta satinata, 85x55 cm, 2016

Christian Reina

“Senza Titolo� documentario video, durata 00.03.00, 2016

Peppe Rizzo

“Senza Titolo” acrilico a spatola su tela, 40x50 cm, 2016

Giuseppe Traina

“Cirasaplastica� cera su tavola, 16x25 cm, 2016

Agriturismo Serra Moneta

Agriturismo Serra Moneta, Santo Stefano Quisquina Giornata della Ciliegia - 19 giugno 2016 Opere in mostra di Vincenzo Ferlita Nino Giafaglione Laboratorio Artistico Artigianale Litegi Dario Lo Vullo Gianni Piazza Federico Pizzuto Antinoro Giampaolo Puleo Valerio Rabante Christian Reina Peppe Rizzo Giuseppe Traina Testo Pier Paolo Puleo Organizzazione e realizzazione Agriturismo Serra Moneta Sponsor Terramadre di Salvatore Militello Azienda Agricola - Caseificio Cacciatore Angelo La Casa del Formaggio di Troja & Messina Ciccarello Kalòn Progetto Grafico Valerio Rabante Stampa Tipografia Geraci