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STORIA DEL PETROLIO

UNA STORIA LUNGA OLTRE 100 ANNI DA CUI C’È TUTTO DA IMPARARE di Giorgio Carlevaro

Giorgio Carlevaro

In questa nuova puntata della Storia del Petrolio, Giorgio Carlevaro ripercorre un’epopea lunga oltre un secolo, fatta di progressi e innovazioni tecnologiche senza le quali non si sarebbe andati, come si usa dire, da nessuna parte. Una storia che ha ancora molto da insegnarci.

Direttore emerito Staffetta Quotidiana

La fine dei fossili a scadenza più o meno ravvicinata, in quanto fonti di energia che non sarebbero più sostenibili e messe quindi al bando lasciandole sotto terra, postula la tesi che da qui al 2030 o al 2050 l’industria carbonifera, quella del gas e quella del petrolio non saranno in grado di registrare, ovviamente separatamente, innovazioni tecnologiche nei modi di estrarli, di lavorarli e di consumarli simili a quelle realizzate negli ultimi 100 anni. Tali da smentire gli scenari apocalittici che vengono diffusi. Un po’ come è accaduto con il peak oil di cui si parla almeno da cinquant’anni e, nonostante l’aumento dei consumi di questa fonte a livello mondiale, finora nessuno l’ha visto. Grazie alla rivoluzione informatica che ha consentito di moltiplicare e migliorare le conoscenze geologiche. E questo proprio perché la storia di queste fonti, che risale all’età della pietra o, comunque, alla rivoluzione industriale, cioè a più di due secoli fa, smentisce simili assunti. Senza progressi e innovazioni tecnologiche non si sarebbe andati, come si usa dire, da nessuna parte. E saremmo ancora alle carrozze a cavalli, alla navigazione a vela, al lume di candela e alle stufe a le-

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Cosa è avvenuto nel frattempo? È accaduto di tutto e di più e ce ne siamo dimenticati. Al punto che dovendo affrontare la crisi climatica causata dalle emissioni delle fonti fossili la cosa migliore da fare è appunto quella di metterle al bando sic et simpliciter e di non usarle più. Che problema c’è a farne a meno? Lo vediamo in questi mesi con il caro-energia. Non sarebbe più semplice trovare invece il modo di renderle più sostenibili sotto tutti i profili? Imparando appunto dalla storia che ci dice, tra l’altro, proprio a proposito di sostenibilità, che le fonti fossili, in particolare il petrolio e il gas, di strada in tanti decenni sul mercato, ne hanno fatta parecchia.

giornata. Parliamo di quella che oggi conosciamo come Esso Italiana e che allora venne costituita a Venezia come Società Italo Americana pel Petrolio (Siap) avendo come scopo il commercio del petrolio per illuminazione, per riscaldamento e per usi di cucina. Nulla che lasciasse immaginare quello che è poi accaduto. Una delle prime affiliate della Standard Oil, le cui origini risalgono a sua volta al 1870 quando John D. Rockfeller costituisce la Standard Oil Company (Ohio). Dieci anni dopo la prima trivellazione petrolifera del colonnello Drake a Titusville nel nord della Pennsylvania (1859), da cui è partita la corsa all’ “oro nero”. E dieci anni prima della nascita a Torino nel 1899 della Fiat cui seguiranno all’inizio del Novecento le prime richieste di benzina per motori a scoppio: con gli automobilisti che diventano anche loro clienti a tutti gli effetti dell’industria petrolifera.

È il caso sicuramente della storia del petrolio. Partendo da quella di una società che è presente in Italia dal maggio 1891, cioè da 130 anni, l’unica a vantare un record del genere e che ha il merito di avere tenuto memoria della sua storia, anno dopo anno, in una brochure che viene regolarmente ag-

Con la necessità di creare nuovi depositi dopo il primo costituito a Porto Marghera nel 1892. Avveniristico parlare di autobotti (le prime arriveranno nel 1925), per i carri cisterna ci si accontenta del “tiro a due cavalli”. Nasce anche l’industria aeronautica, occorrono benzine speciali e la società

gna. Che, ripensandoci, non era proprio un bel vivere. Come accade del resto ancora oggi alla gente che vive in molti paesi poveri e sottosviluppati


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