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UNICUSANO

mercoledì 22 novembre 2017

TERNANA la squadra della ricerca scientifica italiana

Informazione a cura di Sport Network

Dal 1986 al 1988 il centrocampista giocò due campionati di C2 con le Fere Impatto incredibile: 66 presenze e 23 reti, di cui due proprio al Perugia

«l’aiuto del liberati sarà determinante» Vincenzo D’Amico rivive le emozioni degli anni in cui ha vestito il rossoverde: «Ho ricordi incredibili. I tifosi possono essere decisivi per il derby e la stagione»

Quando vestiva il rossoverde, il Liberati cantava «D’Amico, D’Amico, sei tu il nostro Zico». Perché Vincenzo ha lasciato un ricordo incredibile a Terni, dove ha giocato nelle ultime due stagioni della propria carriera, da capitano e facendo vedere ancora tutte le qualità che aveva messo in mostra con Lazio e Torino. Ha chiuso l’avventura in rossoverde con 66 presenze e 23 gol. Due campionati di C2, molto diversi tra loro, in cui affrontò il Perugia per ben sei volte, complice la Coppa Italia di categoria, mettendo a segno due reti, di cui una strepitosa nell’1-1 del 21 dicembre 1986. Nella settimana che porta al derby umbro, Vincenzo D’Amico è tornato a parlare dei suoi anni a Terni e del nuovo corso del club.

«questo club fa parte della mia vita e ha un posto speciale nel mio cuore»

Vincenzo, a Terni ti ricordano con stima sportiva e grande affetto. Che rapporto hai avuto con la città? «Strepitoso. Dal punto di vista calcistico, il primo anno andò benissimo. Ci giocammo la promozione fino alla fine in un giro-

Vincenzo D’Amico, campione d’Italia con la Lazio nel 1973-74

ne quantomeno strano, in cui il Francavilla inaspettatamente vinse tutte le partite del girone di ritorno tranne o scontro diretto contro di noi e i due pareggi finali. L’anno successivo iniziammo male per problemi economici anche se il presidente, Mimmo Migliucci, era una brava persona. La Ternana fa parte della mia vita, e Terni ha un posto speciale nel mio cuore.».

Hai giocato anche i derby di Roma e Torino. Quali differenze ci sono con quello di Terni? «I derby tendono a somigliarsi. A Roma e Torino respiri un clima diverso nella preparazione della partita perché entrambe le squadre sono della stessa città. Nonostante ciò, quello umbro è davvero carico». Che idea ti sei fatto sulla stagione dei rossoverdi?

musica

Gli Altoforno sono una band molto conosciuta a Terni. Con vena ironica, reinterpretano brani di successo, riscrivendone i testi e traendo ispirazione da situazioni di vita quotidiana e soprattutto ternana. Sul palco insieme da venti anni, con un modulo variabile (visto che potrebbero comporre un undici calcistico) non hanno perso l’allegria degli inizi. Stelvio Filipponi, uno dei componenti della band, è intervenuto a Radio Cusano Campus, durante la trasmissione “Sport Academy”, nella settimana più importante dell’anno per un tifoso ternano, cioè quella che porta al derby con il Perugia. “LA TERNITUDINE”. «Nel-

le nostre canzoni raccontiamo uno spaccato di vita quotidiana ternana – ha spiegato – che è comune a molti. Spesso il tema di

Gli Altoforno raccontano con ironia momenti di vita quotidiana nella città riscrivendo hit

come nasce la “ternitudine”

La “formazione” degli Altoforno sul palco durante un live

fondo è calcistico perché le nostre fortune nascono dal calcio. Quindi siamo riusciti a creare dei brani che

ormai sono nel bagaglio di tutti i tifosi rossoverdi, ma non solo». Naturalmente seguiranno il derby di do-

menica, come conferma Stelvio: «Ogni ternano vive questa partita in un modo personale. Noi della band

probabilmente la vedremo insieme, magari su qualche poltrona dell’Unicusano, se ci invitate».

«È un gruppo che cammina insieme da qualche anno: proprietà, presidente, allenatore e alcuni giocatori. Hanno lavorato insieme in Lega Pro a Fondi questa continuità può portare benefici. Conosco bene il presidente Ranucci ed è una garanzia. Il salto di categoria chiaramente si paga un po’ e sia il tecnico sia la rosa stanno facendo esperienza sul campo in queste prime giornate. Credo che l’o-

biettivo della stagione debba essere ottenere una salvezza tranquilla. L’arma in più a disposizione è sicuramente il pubblico ternano, che si sta dimostrando molto vicino alla squadra. Anche domenica potrà essere decisivo». Hai un pronostico per la partita? «Non sono scaramantico (ride, ndr): dico che vincerà il Perugia... Forza Fere!»

Fondazione Niccolò Cusano racconta tutti i passi in avanti della ricerca Pediatria

Staminali

La luce di tablet e smartphone fa male agli occhi di bimbi e adolescenti che sono ancora in fase di sviluppo. Se usati la sera, questi apparecchi possono sconvolgerne per tutta la vita i ritmi sonno-veglia e causare disturbi del sonno. Lo sostiene uno studio dell’Università del Colorado.

Analizzando le molecole consumate e gli scarti delle cellule staminali del cervello, ovvero il loro metabolismo, è possibile svelarne una sorta d’impronta digitale. Ad affermarlo è uno studio scientifico pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori italiani.


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