Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale
Progetti di valorizzazione intorno agli archivi sonoro, fotografico e audiovisivo dell’Istituto Centrale per il
Patrimonio Immateriale di Roma
Open Day
Lauree Magistrali
SEDE
Via dei Caniana, 2 23 marzo 2024 DATA
POP CARNIVAL
IMMERGITI NEI SUONI DEL PASSATO
CHI SIAMO
Camilla
01 02 03
INDICE
ANALISI DEL CASO
● ARCHIVIO SONORO DELL’ICPI
● IDENTITICAZIONE E RICOSCIMENTO
● CONSERVAZIONE
● DIGITALIZZAZIONE
● CATALOGAZIONE
● FRUIZIONE
IL PROGETTO: CARNIVAL POP
● ANALISI SWOT
● OBIETTIVI
● LOCANDINA
● LOCATION E DATA
● REALIZZAZIONE
● RISULTATI ATTESI
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
ICPI E ARCHIVIO SONORO
ICPI: Istituto centrale per il patrimonio immateriale
Organo autonomo del ministero della cultura (MIBACT)
La storia dell’archivio sonoro inizia intorno al 1960 quando
Annabella Rossi promuove i primi rilevamenti nell’Italia meridionale.
Conserva una collezione composta da circa 2.700 tra nastri (originali e copie) e dischi di documenti relativi al patrimonio di cultura orale ed etnomusicale.
IDENTIFICAZIONE E RICONOSCIMENTO DEL BENE SONORO
Comunità scientifica
• 1948 nascita dell'etnomusicologia scientifica in Italia: Giorgio Nataletti
fonda il centro nazionale di studi di musica popolare (CNSMP)
• 1962 Diego Carpitella fonda l’archivio etnico linguistico-musicale (AELM)
Fonti orali come documenti storici
Versante giuridico
• 1985 Per la prima volta un archivio sonoro viene dichiarato di interesse storico
• PROBLEMATICHE DI CONSULTAZIONE
• PROBLEMATICHE
METODOLOGICHE
• 1999 viene approvato il d.lgs n490 testo unico in materia di beni culturali
• 2004 Nuovo codice dei beni culturali, dlgs. n. 42/2004
• Provvedere da un adeguato condizionamento dell’oggetto;
• Controllare i parametri ambientali del luogo in cui viene collocato.
CONSERVAZIONE
Cosa significa conservare un documento sonoro? Illuminazione
Quali sono le condizioni ottimali di conservazione di un bene culturale?
Quali sono i fattori di degrado di un bene culturale?
Norma UNI10829 del 1999
Ra
Range di temperatura
Range di umidità
• Attività biologica di micro e macro organismi;
• Illuminazione;
• Immagazzinamento;
• Temperatura;
• Umidità relativa.
DIGITALIZZAZIONE
CATALOGAZIONE
Una questione complessa che ancora oggi non ha trovato una soluzione
• Scheda catalografica dell’ICBSA (istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi)
Tuttavia ciascun archivio procede autonomamente alla schedatura dei documenti sonori
L’ICPI?
Ha realizzato un catalogo digitale, per rendere fruibili le informazioni a livello informatico
RICERCA SUL CAMPO E FRUIZIONE
Perché è importante la fase di produzione?
• Garantisce l’accesso futuro alle fonti
• Scheda campo punto di partenza per la catalogazione
La “destinazione d’uso” puo’ cambiare nelle fonti orali
Il nostro utilizzo delle fonti?
Proponiamo una forma di fruizione culturale innovativa
ANALISI SWOT
Punti di forza
• Coinvolgimento
• Fruizione innovativa
• Accessibilità ed inclusività
• Progetto ripetibile
Debolezze
• Barriera linguistica
• Scarso interesse da parte di una porzione di pubblico
• Collaborazioni Opportunità Minacce
• Concorrenza
• coinvolgimento di diverse fasce d'età
• Problemi tecnici
• proporre una innovativa forma di fruizione
• accessibilità e inclusività
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo n°1
Valorizzazione dei documenti sonori
Obiettivo n° 2
Esaltazione dell'udito
Obiettivo n° 3
Riscoperta del passato
LOCATION E DATA
Dove e quando?
- Dal 28 gennaio al 17 febbraio 2024
- MILANO, ZONA
BRERA
REALIZZAZIONE
• Colori e suoni
• Vivacità
• Proiettori
1° STANZA
• Percorso al buio
• Senso dell'udito
• Dimensione del suono
2° STANZA
RISULTATI ATTESI
PUBBLICO
DOCUMENTI
Brunetti Dimitri & Robotti Diego & Salvalaggio Elisa (2021), Documenti sonori: voce, suono, musica in archivi e raccolte, Torino, Centro Studi Piemontesi.
Angelo Orcalli (2006). Orientamenti ai documenti sonori, in «Ri-mediazione dei docu-menti sonori», Udine, Forum; Angelo Orcalli, (2010) Quaderni del laboratorio Mirage: una nuova collana di Studi musicali, in Luigi Nono: studi, edizione, testimonianze, Lucca, LIM, pp. VII-XIII. Vademecum per il trattamento delle fonti orali (2021), Roma. Giurati Giovanni (2021). Archivi sonori per le musiche di tradizioni orali: luoghi della memoria condivisa e centri di ricerca, Biblioteche oggi.
by Marzia Arri hi, Roberta S rò, Lisa Offredi, Lidia
Maddaloni e Bruno Silini
INDICE
NOSTRO GRUPPO
● Chi siamo
● Project Work. Metodolo ie e strumenti
STATO DELL’ARTE
● L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
● Stato attuale dell’Archivio Sonoro
● L’Archivio Sonoro in numeri
● Conservazione e criticità di ruizione 3. MOTIVAZIONI E CONCEPT
● Motivazioni pro ettuali
● Il concept di pro etto
4. DARE VOCE AI SUONI IN 5 FASI
● Cronopro ramma
● Fase 1 - Restylin sito internet
● Fase 2 - Inserimento materiale in archivio OPEN
MLOL
● Fase 3 - Spazi adibiti ad audioteca nelle biblioteche;
○ Analisi di contesto. La creazione del sonda io
○ Risultati 01: tipolo ia e randezza
○ Risultati 02: conoscenza de li archivi
○ Risultati 03: disponibilità per l’audioteca
○ I nostri eedback
● Fase 4 - Creazione evento
● Fase 5 - Podcast Etnovoice,distribuzione
Audioboom
● Bud et totale
● Bud et MLOL
● Colophon
5. CONCLUSIONI
● Le nostre aspettative
● Rin raziamenti
Unadellesorpresepiùpiacevoli chepossiamotrovarequandocilanciamo totalmenteinunpro ettospecifico, consistenel attochesor ono orzeeopportunità cheprimanoncisaremmoimma inati.
DomenicoCieriEstada
IL NOSTRO GRUPPO
● Chi siamo
● Project Work: metodolo ie e strumenti di lavoro.
Chi siamo
Studenti dell’Università de li Studi di Ber amo, iscritti al corso di Laurea Ma istrale di Valorizzazione del Patrimonio Culturale Materiale Immateriale, a.a. 2023/2024.
Abbiamo cooperato nella realizzazione di una proposta di valorizzazione dei documenti sonori presenti all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale di Roma, presso cui siamo stati ospiti dal 23 al 26 ottobre 2023. Rispetto allo studio abbiamo atto ri erimento alle lezioni tenute a Roma e alla biblio rafia ornita; ci siamo occupati rispettivamente di:
Lisa Offredi (Laurea triennale in Lettere - Culture letterarie europee)
→ Presentazione enerale archivio sonoro
Marzia Arrighi (Laura triennale in Lettere - Culture letterarie europee)
→ Conservazione e criticità ad essa le ate
Roberta Sgrò (Laurea triennale in Lettere - Arte, moda, desi n e cultura visiva)
→ Fruizione del documento sonoro e problematiche
Bruno Silini (Laurea triennale in Scienze della Comunicazione)
→ Catalo azione e archiviazione presso l’ICPI
Lidia Maddaloni (Laurea triennale in Lettere - Arte, moda, desi n e cultura visiva)
→ Valorizzazione dei beni sonori
PROJECT WORK
Laurea Ma istrale in Valorizzazione del Patrimonio Materiale e Immateriale
Metodolo iaestrumentidilavoro
● Introduzione in Unib ; (25 settembre 2023)
● Tras erta romana all’ICPI; (23/26 ottobre 2023)
● Analisi dello stato dell’arte;
● Stesura di una bozza di relazione a ondamento delle slide di restituzione e del podcast;
● Ricerche, sonda i, richieste specifiche a realtà territoriali;
● L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI)èubicatoaRoma(zonaEur);
● Nascenel2007(D.P.R233/2007);
● Subentra all’Istituto centrale per la demoetnoantropolo ianel2019(D.M.169/2019);
● O ière olamentatodalD.M.46/2022;
● Il ondo sonoro principale risale a li anni
Sessanta ad opera di Annabella Rossi. Conta 2700supportiaudio.
La provenienza dei documenti sonori in possesso dell’ICPI è prevalentemente del Sud Italia e comprende:
● Canti popolari;
● Re istrazioni di interviste;
● Esorcismi;
● Tarantismo.
Stato attuale dell’Archivio Sonoro. La catalo azione
La catalo azione de li Archivi di Etnomusicolo ia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ICBSA) del Ministero della Cultura hanno rappresentato la struttura metodolo ica di ri erimento che il pro . Walter Brunetto ha adottato nella sistemazione dell’Archivio Sonoro dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.
La documentazione presente proviene da ricerche sul campo, ciascuna curata da uno studioso e considerata un ondo archivistico individuale. Le ricerche sono or anizzate cronolo icamente con un codice identificativo, e o ni raccolta è divisa in documenti sonori (canzoni, interviste) con un numero pro ressivo.
Con la di italizzazione, questa struttura è stata mantenuta. La catalo azione in ormatizzata prevede una scheda madre per o ni unità archivistica, da cui dipendono schede fi lie per ciascun documento sonoro, colle ati tramite link. Un database contiene i metadati di o ni re istrazione, con descrizioni dei contenuti e dati tecnici.
A lezione con Walter Brunetto
L’Archivio Sonoro in numeri
Considerando che il pro . Walter Brunetto ha catalo ato “solo” 206 supporti, è ra ionevole pensare che ne restino quasi 1.500. Gli estremi delle re istrazioni di questi materiali sono nell’Indice delle Raccolte che il pro . Brunetto ha inviato all’ICPI, se nalando l’opportunità che noi studenti potessimo ruirne. → Visualizza l’indice a iornato ←
Conservazione:
L'archivio sonoro dell’ICPI conserva materiali ri uardanti ricerche volte allo studio di temi quali: reli iosità popolare; musica, canzoni, este popolari; olklore in enerale. L’istituto conserva sia o etti fisici per l’ascolto e la ruizione dei documenti che chiaramente re istrazioni, documenti sonori e audiovisivi; come altri archivi similari, soffre della problematica della mancanza di determinati nonché ade uati strumenti/macchinari di riproduzione per quanto concerne determinatetipolo iedisupporto.
Ha avviato un processo di di italizzazione, e dispone di un laboratorio predisposto a tale scopo. Il processo di di italizzazione sta procedendo correntemente per autori; in questo momento la concentrazione è posta sul ondodi Annabella Rossi.
Criticità ruizione:
Al momento non è ancora stato allestito un database in cui siano stati esportati i dati che il pro. Walter Brunetto ha inserito nelle schede nel corso del lavoro di schedatura svolto (in excel). Il database medesimo, pertanto, essendo da allestire dal punto di vistadelso tware,nonpuòesserenelweb.
Per avere un’idea di come potrebbe essere un lavoro definito il proessore consi lia di consultare il sito dell’Accademia di Santa Cecilia, che tramite ricerca appositiva dà accesso alle inormazioni contenute nella schedapubblicaeall'ascoltodeiprimi 40" di contenuto audio colle ati a ciascuna. scheda.
Laconoscenzadelmetodopro ettuale,delcomesi aa are oaconoscerelecose,èunvaloreliberatorio: èun‘aidate’testesso.
Bruno Munari
Le nostre idee mirano ad un tentativo di ma ior ruizione dei materiali presenti nell’Archivio Sonoro dell’ICPI. Essa rende possibile la restituzione del patrimonio culturale alla collettività, quindi la conoscenza e lo studio, da parte di chiunque, rispetto a un determinato bene culturale. La sua unzione è educativa, in atti il patrimonio è visto comearricchimentodelsin oloindividuo.
Valorizzare questopatrimoniosonoro,diparticolare importanza storico-culturale, si nifica ar sì che resti in vita: se la conservazione e la catalo azione sono essenziali per non disperderlo e dare un criterio di ordine, rafforzare la sua ruizione rende possibile una conoscenza condivisa, un interesse verso l’ambito demo-etnoantropolo ico che può accrescere razieall’ascolto.
Il concept di pro etto
Il concept nasce dall’idea di ar risuonare le voci
dellere istrazioninelterritorio,inmododapoter restituire alla popolazione la conoscenza e la consapevolezzadellaculturapopolareitaliana.
Iltitolodelpro etto ioca,in atti,sullanaturadel materiale - re istrazioni orali, quindi voci, raccolte in un archivio sonoro - che è anche modalitàdidivul azioneepresadiconoscenza.
Sviluppare o potenziare il sito web dell’Istituto per permettere al pubblico di ascoltare e esplorare l'archivio. Assicurare che la piatta orma online sia acile da usare (user riendly), con unzioni di ricerca efficaci e filtri per navi are la collezione.
Sito di ri erimento analizzato per la ruizione online:
● Archivio di Etno rafia e Storia Sociale (AESS) - Re ione Lombardia;
● Dal 1972 conserva e catalo a un corpus in costante a iornamento di mani estazioni culturali territoriali;
● Dal 2003 riconosciuta dalla Convenzione internazionale Unesco;
● Il patrimonio sonoro è costituito da oltre 6000 supporti audio e ha al suo interno 5 ondi differenti.
Esempio di ruizione completa: FondoBrunoPianta
(clicca sull’imma ine a lato per verificare la ruizione del ondo)
Fase 2 - Inserimento materiale in archivio OPEN MLOL
re ionid’Italiaein25paesistranieri.Ilmaterialeaudiopresenteammontaa
128.036 documenti sonori.
Grazie a un colloquio con il CEO Giulio Blasi e Francesco Pandini, siamo venuti a conoscenza della possibilità di collaborazione tra l’ICPI e la piattaorma, poiché l’archivio sonoro potrebbe essereriversatocomerisorsaopen.
Sitratterebbedi una partnership tra l’Istituzione e Mlol cherenderebbe ruibilea liutentidelle biblioteche il materiale di rande valore custodito all’interno dell’archivio sonoro dell’ICPI di Roma.
Fase 3 - Spazi adibiti ad audioteca nella biblioteche
Le biblioteche rivestono un ruolo di diffusione della conoscenza e della cultura ondamentale.
Per questo motivo, nell’ottica di rendere ruibile a più pubblico l’archivio, abbiamo imma inato la creazione di spazidedicati-leaudioteche - all’interno delle biblioteche pubbliche.
Analisi di contesto - La creazione del sonda io
Ese uito,utilizzandoil so tware Brevo,tramiteinviodi mailallebibliotechedellaBer amasca,incuichiedevamo lapartecipazioneaunsonda iocheriportalese uenti domande:
N.B. Le percentuali sono calcolate in base alle letture
della mail riscontrate tramite so tware Brevo
Tuttodiventaunpo’diverso appenalosidiceavocealta.
Fase 4 - Creazione evento
Per la creazione di un evento che coinvol a un pubblico adulto quanto iovanile, abbiamo selezionato le re istrazioni di canti presenti all’ICPI, che rappresentano circail20%delmaterialepresenteinarchivio.
Quest’analisi è stata possibile razie al lavoro effettuato dal proessor Brunetto. Essi sono canti reli iosi, militari e di uerra, carnevaleschi, rituali, estivi e di natura popolare.
Hermann Hesse
Fase 5 - Podcast “ETNOVOICE”, distribuzione AUDIOBOOM
Per i documenti sonori dell’ICPI il podcast permetterà la creazione di contenuti educativi e divul ativi. Attraverso i podcast, in atti, possiamo esplorare la storia, la struttura, i contenuti dell'archivio dell’ICPI e la loro valorizzazione.
Per ora sono solo cinque e corrispondono al settore che o nuno di noi ha preso in carico dopo l’esperienza romana. L’idea è quella di sviluppare vari filoni tematici con il coinvol imento dei responsabili dell’ICPI e la collaborazione di esperti e studiosi, in un‘ottica di multidisciplinarietà.
Riassumendo, partendo dalla situazione iniziale in cui il materiale
finoadoraanalizzatononavevaancoratrovatounpropriospazio all’esterno dell’archivio, ci aspettiamo che con questo pro etto di valorizzazione, che punta ad interventi mirati e su più ronti, si arriviaduna diffusione capillare del patrimonio sonoro.
Attraverso la ramificazione dell’offerta in ambienti e contesti differenti, il risultato ma iormente atteso ri uarderebbe un uada no in termini di pubblici varie ati, con un aumento quindi di ruitori non provenienti quasi esclusivamente dal contesto accademico.
Rin raziamo l’ICPI e i loro docenti per l’ospitalità.
Rin raziamo i docenti Unib per il loro supporto.
Rin raziamo la nostra Università per l’opportunità.
Project Work by MarziaArri hi,RobertaS rò,LisaOffredi,LidiaMaddalonieBrunoSilini
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
POSTCARDS 2.0
una proposta di valorizzazione per la riattivazione delle cartoline
CARRARA BEATRICE
CELI ARIANNA
FOGLIENITABATA
SEMPERBONI ILARIA
INDICE
1
PASSATO
STORIA DELL’ARCHIVIO FOTOGRAFICO :
Tabata Foglieni
LE CARTOLINE DELL’ICPI E LA STORIA DELLA CARTOLINA: Ilaria Semperboni
2
PRESENTE
LA CONSERVAZIONE: Arianna Celi
LA DIGITALIZZAZIONE DELLE CARTOLINE: Beatrice Carrara
❑ S. Berselli e L. Gasparini, L’archivio fotografico. Manuale per la conservazione della fotografia antica e moderna, Zanichelli Editore, Bologna 2000.
❑ ICCU, Linee guida per la digitalizzazione del materiale fotografico, curato dai membri del Gruppo di lavoro sulla digitalizzazione del materiale fotografico, Futura Grafica, Roma 2005.
❑ ICCD, Linee guida per la digitalizzazione del patrimonio culturale, 2022, risorsa online: https://docs.italia.it/italia/icdp/icdp-pnd-digitalizzazione-docs/it/v1.0-giugno-2022/index.html.
❑ ICPI, Archivio fotografico dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, risorsa online: https://icpi.beniculturali.it/archivio-fotografico/.
❑ History of postcards, risorsa online: https://worldpostcardday.com/history.
❑ La cartolina: nuovo mezzo di comunicazione tra ‘800 e ‘900, risorsa online: https://www.storiaememoriadibologna.it/la-cartolina-nuovo-mezzo-di-comunicazione-tra-800--2267evento.
GRAZIE :)
I tour virtuali per tutti
Progetto di Valorizzazione per l’ Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale di Roma
01.l’istituto Analisi contesto
• Salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali demoetnoantropologici
• Svolge attività di tutela e promozione grazie anche a collaborazioni
• Produzione e promozione di documentazioni fotografiche, filmiche, sonore e registrazioni audiovisive
• Tre archivi di competenza: archivio fotografico, sonoro e audiovisivo
02.Fotografia e archivio Analisi contesto
• Nascita della fotografia nel 1839
• L’innovazione e la nascita dell’industria fotografica
• Fotografia come documento in associazione all’antropologia
• 29 Ottobre 1999 fotografia come bene culturale
• Conservazione come attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro.
• D.Lgs. 42/2004 Art. 3
• Cooperazione
04.Conservazione e catalogazione Analisi contesto
• La fotografia come bene culturale da tutelare, conservare e valorizzare
• Conservazione del bene fotografico grazie all’organizzazione archivistica
• Le prospettive di costruzione: gli spazi, le figure professionali e le attrezzature
• Azioni coordinate per la conservazione
• La catalogazione come strumento per creare memoria
05.Valorizzazione e fruibilità Progettazione
• Valorizzare: promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, assicurandone le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica.
• Campagna «Legami Intangibili nei paesaggi festivi»
• Collana «Visioni d’archivio»
• Webinar e incontri online
06.Pubblico Progettazione
• Una cultura senza limiti
• Partecipazione attiva e accessibile a tutti
• Spiegazioni interattive e contenuti
dinamici
07.Progetto di valorizzazione Progettazione
• Fruizione del bene in modo digitale per tutti
• Abbattere i costi e le problematiche legate all’usura del supporto fotografico originale
• Tour virtuali tramite Algor
• Biglietti per accesso programmato, newsletter e target di riferimento
_7.1Progetti scolastici
• L’archivio fotografico come risorsa per l’apprendimento scolastico
• Concorsi e laboratori
• Archivisti per un giorno: ogni casa è un piccolo archivio
Progetti educativi
_7.2Inclusione
• linguaggio
• spiegazioni interattive
• contenuti dinamici
• audio-descrizioni delle opere
• biglietto gratuito
_7.3Partner
_7.4Budget finanziario
STANZE IMMERSIVE:
Un progetto di valorizzazione di un archivio audiovisivo
Deufemia Carmen Galimberti Riccardo Grassi Arianna Savoldini Maddalena
Vegis Alessandra
01
ARCHIVIO AUDIOVISIVO
Cos’è un archivio audiovisivo?
ICPI
Archivio di Antropologia Visiva
Conservazione e archiviazione
Digitalizzazione
INDICE
02
STANZE IMMERSIVE
Archivi audiovisivi a confronto
Museo delle arti e delle tradizioni popolari
Tecnologie immersive
Stanza 1 - Un Patrimonio sulle Spalle
Con il termine “OPERA AUDIOVISIVA” si intende la registrazione di immagini in movimento, anche non accompagnate da suoni, realizzata su qualsiasi supporto e mediante qualsiasi tecnica, anche di animazione, con contenuto narrativo o documentaristico, purché opera dell’ingegno e tutelata dalla normativa vigente in materia di diritto d’autore e destinata al pubblico dal titolare dei diritti di utilizzazione
SUPPORTI
OTTICI MAGNETICI ELETTRONICI
TIPOLOGIE DI ARCHIVIO
Archivi audiovisivi nazionali
Archivi di studi cinematografici
Archivi digitali
È un Istituto dotato di autonomia speciale del Ministero della Cultura e afferisce alla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Svolge nello specifico attività di riordino e inventariazione, conservazione, catalogazione, restauro, digitalizzazione, fruizione e valorizzazione dei beni demoetnoantropologici.
COMPRENDE
Archivio Storico
Archivio Fotografico
Archivio Sonoro
Archivio di Antropologia Visiva
Laboratorio Audiovisivo
Biblioteca
Gabinetto delle Stampe
ARCHIVIO DI ANTROPOLOGIA VISIVA
Conserva documenti audiovisivi di contenuto etnoantropologico in diversi materiali e formati sia su supporti analogici sia su supporti digitali relativi alle tradizioni popolari italiane.
NASTRI MAGNETICI: bobine, aperte, video8, videocassette, mini DV;
Documenti nati DIGITALI;
SUPPORTI OTTICI: CD e DVD
01
PROBLEMI
Problemi di conservazione dei supporti.
Difficoltà legate al continuo evolversi delle tecnologie adottate
02
CATALOGO
N. Inventario
N. di Catalogazione
Titolo Anno Supporti
Autore/i
Collocazione
Descrizione
Parole Chiave
DIGITALIZZAZIONE
“Le strategie sulla gestione, l’archiviazione a lungo termine e la conservazione dell’audio e il video codificati digitalmente si basano sulla premessa che non esiste un supporto di memorizzazione definitivo e permanente, né ci sarà nel prossimo futuro.
Invece, coloro che gestiscono archivi audio digitali devono pianificare l’implementazione di sistemi di gestione e archiviazione della conservazione progettati per supportare processi che prevedano l’inevitabile cambiamento di formato, supporto o altre tecnologie. L’obiettivo principale nella conservazione digitale è quello di costruire sistemi sostenibili piuttosto che supporti permanenti” - IASA
(International Association of Sound and Audiovisual Archives)
AAMOD
ARCHIVI AUDIVISIVI A CONFRONTO
Nasce alla fine degli anni ‘70
Memoria collettiva
PROGETTO VALORIZZAZIONE
Percorsi tematici per le scuole & convegni, seminari e mostre
LUCE AESS
Nasce negli anni ‘70
Comunità lombarde
PROGETTO VALORIZZAZIONE
v
Settimana degli archivi aperti
ISTITUTO
Nasce negli anni ‘20
Collabora con CINECITTA’
Funzione culturale
PROGETTO VALORIZZAZIONE
MIAC & sito online interattivo
CHI?
PERCHÈ?
Collaborazione tra ICPI e Museo delle Civiltà
Valorizzazione patrimonio e completa fruibilità del materiale da parte di tutte/i
COME?
Stanze tematiche e tecnologie immersive
COSA?
Filmati e documenti audiovisivi
DOVE? QUANDO?
Museo delle Arti e delle Tradizioni
Mostra permanente
MUSEO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI
STORIA
Aree in cui verranno collocate le stanze immersive.
Nasce dalla volontà di Lamberto Loria di voler raccogliere documenti e manufatti italiani per promuovere lo studio del folklore.
Dal 2016 entra a far parte del Museo delle Civiltà presso il Palazzo delle Tradizioni Popolari all’EUR.
Il percorso museale è articolato in tre grandi aree tematiche: La terra e le risorse; Vivere e abitare; Riti, feste e cerimonie.
La terza sezione descrive le varie cerimonie, la musica, i giochi e gli spettacoli, gli abiti e gli ornamenti tradizionali.
2 REALTÀ VIRTUALE
3 REALTÀ MISTA
STANZA 1 - UN PATRIMONIO SULLE SPALLE
UN PATRIMONIO SULLE SPALLE: progetto di collaborazione con la Rete delle Feste delle Grandi Macchine a spalla.
MACCHINA DI SANTA ROSA (Viterbo)
LA VARIA DI PALMI (Palmi)
LA DISCESA DEI CANDELIERI (Sassari)
LA FESTA DEI GIGLI (Nola)
Sponsor Istituzionali
Main Sponsor
SPONSOR
Parternship
23-26 ottobre 2023
Archivi
sonori presso l’Istituto centrale per il patrimonio
immateriale
Dal 23 al 26 ottobre 2023 gli studenti del corso di laurea in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, accompagnati dalla prof.ssa Cecilia Nobili e dai proff.
Paolo Buffo e Riccardo Rao, si trovano a Roma presso l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale dove compiono attività didattica e laboratoriale presso gli archivi fotografici, sonori e audiovisivi. Gli archivi dell’Istituto costituiscono la più grande raccolta di materiale etnografico proveniente da ogni regione d’Italia e gli studenti lavoreranno a strategie di tutela, valorizzazione e comunicazione al pubblico del patrimonio culturale immateriale.
27 novembre 2023
Rappresentare la memoria Musei, memoriali, spazi pubblici di fronte alla Shoah
- Visita al Memoriale della Shoah e all’archivio
storico della Fondazione
CDEC
Il 27 novembre 2023 gli studenti del corso di laurea in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, accompagnati dalle prof.sse Anna Chiara Cimoli, Bernadette Majorana e Cecilia Nobili hanno visitato il Memoriale della Shoah a Milano e l’Archivio storico della fondazione CDEC nell’ambito delle attività del Project Work.
Obiettivo della visita è stato riflettere sulle forme di valorizzazione della Memoria, grazie all’apporto delle testimonianze orali, fotografiche e della documentazione storica relativa alla deportazione degli ebrei italiani durante la Seconda guerra mondiale. La prof.ssa Cimoli ha introdotto la visita con una lezione dal titolo Rappresentare la memoria: musei, memoriali, spazi pubblici di fronte alla Shoah, per collocare la nascita del Memoriale nell’ambito di un più ampio processo di musealizzazione della memoria storica nella seconda metà del Novecento.
Project Work II semestre
ARCHIVI FOTOGRAFICI – In collaborazione con Archivio Fotografico Sestini
Tutela e valorizzazione di un archivio fotografico: dal territorio al Web attraverso i GIS e i prodotti multimediali.
Laurea Magistrale
Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale
• Fotografie di modelle che posano con indumenti da notte prodotti dall’azienda IMEC risalenti agli
anni Sessanta
• Valorizzazione della fotografia unita alla volontà di porre in risalto un’azienda tessile locale
• Il sito si compone di 6 pagine
• Accessibilità: le fotografie sono corredate di registrazioni audio personali per rendere fruibili le immagini anche a persone ipovedenti o che presentano disturbi specifici dell’apprendimento
«UN FONDO, TANTE STORIE»
«ESPLORA L’ARCHIVIO»
PAGINA DI APPROFONDIMENTO (1)
PAGINA DI APPROFONDIMENTO (2)
«EVENTI»
«CHI SIAMO»
MENU’ DI NAVIGAZIONE E FOOTER
Progetto di valorizzazione realizzato da: Lisa Offredi, Camilla Gennati, Melissa Alberti, Eva Bonavetti, Marzia Arrighi
Studentesse del corso di laurea Magistrale Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Materiale e Immateriale dell’Università degli Studi di Bergamo
In collaborazione con il Museo delle Storie - Archivio Sestini di Bergamo
Il sito è stato realizzato per valorizzare alcune fotografie del fondo Pepi Merisio del Museo delle Storie - Archivio Sestini di Bergamo.
Il tema scelto per il progetto Il filo della Storia è il lavoro femminile all’interno dell’industria tessile nella Bergamasca.
In particolare, ci siamo soffermate sulla riflessione del cambiamento del lavoro in questo settore, e soprattutto del ruolo della donna come lavoratrice, dagli anni 60periodo degli scatti di Merisio - ad oggi, con particolare attenzione al ruolo della fast fashion.
L’obiettivo è stato quello di valorizzare le fotografie scelte e, al contempo, sviluppare una riflessione sui cambiamenti nel tempo, sulle loro conseguenze e sull’impatto che questo ha generato e tutt’ora genera sul nostro pianeta e sulle nostre vite.
Galleria Fotografica - Pagina Approfondimenti
La nostra Mission - Pagina Home
lavoro femminile nell’industria tessile negli anni
- Pagina La storia nelle immagini
Proposte di attività per “Tessere il futuro” - Pagina Attività
Fonti di approfondimento utilizzate anche per la stesura dei testi - Pagina Approfondimenti
Progetto realizzato da:
Riccardo Galimberti
Lidia Maddaloni
Licia Schiavi
Roberta Sgrò
Bruno Silini
ALFONSO MODONESI
IL PROGETTO
Il sito nasce da un Project Work promosso dall’Università degli studi di Bergamo in collaborazione con l’Archivio Fotografico Sestini e il Museo delle Storie di Bergamo.
Con questo lavoro si propone la conoscenza e la valorizzazione di Alfonso Modonesi, fotografo bergamasco di fama internazionale, che ha dedicato il proprio lavoro al genere del reportage.
Il fondo è stato donato dall’autore all’Archivio Sestini che si occupa della sua catalogazione, conservazione e digitalizzazione.
Gli studenti universitari, dopo una selezione condivisa, analizzano 10 fotografie realizzate da Alfonso Modonesi, rappresentative di alcuni dei suoi reportage, ciascuna di esse correlata da un’intervista al fotografo.
Alfonso MODONESI Fotografo
Alfonso MODONESI Fotografo
IL SITO
L’interfaccia grafica del sito è stata pensata per valorizzare le immagini di Modonesi.
L’utilizzo di un framework come Bootstrap, rende il sito responsive per tutti i dispositivi ottimizzando l’esperienza sia per una visione orizzontale che verticale. Per migliorare e verificare in tempo reale ogni modifica del sito il codice è stato ancorato alla piattaforma Codepen. Il nostro sito contiene, inoltre, l’alt text (testo alternativo) che viene usato all’interno dell’HTML di un sito web per descrivere testualmente un’immagine. Questo tag è fondamentale per l’accessibilità per non vedenti e ipovedenti.
IL PROGETTO
DI VALORIZZAZIONE
All’interno del sito è stato inserito un progetto per la valorizzazione della figura di Modonesi con la creazione di una summer school a lui dedicata che prevede anche il rilascio di una certificazione nel Metodo Alfonso Modonesi.
La scuola avrà al suo interno
molte ore di lezioni pratiche ed alcuni interventi teorici sulla storia della fotografia, e sulla storia paesaggistica di Bergamo e dintorni. Alla fine del percorso una commissione di esperti valuterà le fotografie tematiche per eleggerne il vincitore. Con questo progetto intendiamo formare dei fotografi midcareer o amatoriali nella pratica del reportage, seguendo la visione e la tecnica di Modonesi.
L’ARCHIVIO
Il Fondo di Alfonso Modonesi si compone di circa 220.000 unità: 100.000 negativi in bianco e nero, dalla misura di 35 mm 6x6, 100.000 diapositive a colori, con le medesime misure, e un nucleo di circa 20.000 stampe. All’interno di quest’ultimo si trovano sia le stampe finali che alcune prove di stampa dove sono riportate le indicazioni del fotografo per lo stampatore al recto della fotografia.
Tutti i servizi in bianco e nero sono corredati da dei provini a contatto che riportano il soggetto ritratto, la data e il luogo dello scatto, trascritte dallo stesso fotografo e suoi assistenti. Inoltre, questi conservano tutta la selezione effettuata dal fotografo all’interno del servizio di appartenenza.
Attualmente sul portale è possibile trovare 31 serie fotografiche per un totale di circa 3.900 immagini appartenenti al Fondo Alfonso Modonesi. Catalogazione e studio di quest’ultimo sono ancora in corso.
Il progetto intende porre attenzione alle immagini dello stadio di Bergamo che narrano, non solo gli eventi sportivi ma anche le manifestazioni culturali e i momenti di aggregazione che, nel corso degli anni, si sono svolti all’interno, al fine di promuovere l’idea di stadio come luogo di unione sociale.
• Creazione, attraverso le fotografie presenti nell’Archivio Sestini, di una coscienza collettiva della storia dello stadio
• Sviluppo di un sito web per la consultazione del materiale d’archivio e possibilità per i cittadini di condividere e mettere a disposizione documenti fotografici inerenti allo stadio di Bergamo.
• Progettazione di un allestimento temporaneo, con pannelli fotografici, ologrammi e materiale informativo, presso la “Camminata Neroazzurra”
• Creazione di una mostra permanete presso il Gewiss Stadium di Bergamo, costituita da 12 pannelli rappresentanti eventi significativi svoltosi all’interno dello stadio cittadino
27 novembre 2023
Rappresentare la memoria Musei, memoriali, spazi pubblici di fronte alla Shoah
- Visita al Memoriale della Shoah e all’archivio
storico della Fondazione
CDEC
Il 27 novembre 2023 gli studenti del corso di laurea in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, accompagnati dalle prof.sse Anna Chiara Cimoli, Bernadette Majorana e Cecilia Nobili hanno visitato il Memoriale della Shoah a Milano e l’Archivio storico della fondazione CDEC nell’ambito delle attività del Project Work.
Obiettivo della visita è stato riflettere sulle forme di valorizzazione della Memoria, grazie all’apporto delle testimonianze orali, fotografiche e della documentazione storica relativa alla deportazione degli ebrei italiani durante la Seconda guerra mondiale. La prof.ssa Cimoli ha introdotto la visita con una lezione dal titolo Rappresentare la memoria: musei, memoriali, spazi pubblici di fronte alla Shoah, per collocare la nascita del Memoriale nell’ambito di un più ampio processo di musealizzazione della memoria storica nella seconda metà del Novecento.
25 marzo 2024
Home movies: il riuso e la valorizzazione del materiale d’archivio
Visita all’Archivio Cinescatti di Lab80
Gli studenti del corso di laurea in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, accompagnati dal prof. Giorgio Avezzù, si sono recati a visitare l’archivio Cinescatti di Lab80, che conserva un patrimonio di film amatoriali girati in pellicola tra gli anni ‘20 e gli anni ‘90 del Novecento da cineamatori che hanno documentato la loro quotidianità nel corso del secolo. Gli studenti hanno così avuto modo di confrontarsi col riuso e la valorizzazione di home movies, che preservano una preziosa eredità di memoria collettiva, utile per guardare alla storia italiana da un’ottica microsociale e ad altezza d’uomo.
6 maggio 2024
Memoria della città e sfide del digitale: spazi, persone e attrezzature della Biblioteca civica
Angelo Mai
Gli studenti del corso di laurea in Valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriali, accompagnati dal prof. Paolo Buffo, hanno visitato la Biblioteca Angelo Mai, nel cuore della Città alta, e Casa Suardi, nuova sede dell’Archivio storico comunale. Qui hanno potuto visionare documenti, manoscritti, incunaboli e cinquecentine, e hanno discusso delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali per la tutela e valorizzazione di questi materiali.