

I progetti
• Welfare di iniziativa. Sostenere i cargivers e prendersi cura di chi si prende cura
• Come costruire un succession plan efficace
• Valutazione di impatto formativo in ambito psicologico
Welfare di iniziativa. Sostenere i cargivers e prendersi cura di chi si prende cura
Azienda finanziatrice: ATS di Bergamo
Docente referente: Prof. Giuseppe Scaratti, Università degli studi di Bergamo
Il progetto esplora i processi socio-organizzativi e i principali impatti generati dal progetto “SOSTENERE GLI ASSISTENTI FAMILIARI. PRENDERSI CURA DI CHI CURA”, attivato dall’ATS di Bergamo sul territorio provinciale, in collaborazione con ambiti e ASST. Il progetto si realizza attraverso una serie di iniziative concrete, tra cui la realizzazione di un portale web dedicato ai caregiver per aiutarli a connettersi con i servizi territoriali dedicati, il coinvolgimento attivo di Enti, Associazioni e Istituzioni del Terzo Settore (riuniti nel “Laboratorio Caregiver Bergamo” ), il coinvolgimento di Fondazioni di Comunità per co-progettare bandi dedicati, la costituzione di 14 team territoriali per fornire servizi socio-sanitari integrati ai caregiver, la strutturazione di un metodo scientifico di analisi dei processi e dei dati raccolti (“Osservatorio Caregiver” ) e l’avvio di azioni sperimentali e di ricerca sui pacchetti di aiuti e sui bilanci sanitari.
Gli obiettivi di ricerca sono i seguenti:
• Evidenziare le condizioni socio-materiali di sostenibilità e concreto supporto generate per i caregiver che si prendono cura dei propri cari e delle persone fragile
• Individuare leve e dispositivi adottati per una efficace gestione dei processi di collaborazione e integrazione intra e inter-organizzativa
• Acquisire tre tipologie di indicatori per una mappatura dell’impatto generato: output, outcome, processi
L’approccio metodologico prevede l’impiego di dispositivi qualitativi e quantitativi al fine di monitorare le dimensioni indagate (osservazione partecipante, focus group, interviste, check list con scale likert e surveys mirate)
In un’epoca in cui le politiche di welfare, sanitarie e del lavoro sono prodotte a livello locale all’interno di reti interorganizzative e sistemi di collaborazione territoriale, il contributo potrebbe fornire uno strumento di valutazione delle reti territoriali per pianificare l’intensità degli interventi necessari a sviluppare collaborazioni efficaci e sostenibili.
Come costruire un succession plan efficace
Azienda finanziatrice: Ecolab srl
Docente referente: Prof. Andrea Greco, Università degli studi di Bergamo
Il Succession Planning rappresenta un elemento cruciale all’interno di Ecolab perché garantisce candidati qualificati per i ruoli chiave.
Il progetto di dottorato si concentrerà sull’organizzazione italiana ed europea di Ecolab, in particolare sulle posizioni di leadership, indagando i fattori chiave, le azioni e gli approcci strategici efficaci nel Succession Planning.
L’obiettivo sarà quello di identificare le best pratices, sviluppare nuovi strumenti di valutazione e di sviluppo, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI), misurare l’impatto e testare le strategie a lungo termine, al fine di preparare i futuri leader ad assumere ruoli critici.
L’obiettivo finale è contribuire al potenziamento dei processi di Succession Planning all’interno di Ecolab, garantendo stabilità organizzativa e successo continuativo nel contesto italiano ed europeo.
Valutazione di impatto formativo in ambito psicologico
Azienda finanziatrice: Cooperativa Spazio Iris
Docente referente: Prof. Giuseppe Scaratti, Università degli studi di Bergamo
Il progetto indaga Il tema della valutazione della formazione intesa non come questione tecnicistica di applicazione metodologica, finalizzata a misurare al meglio il raggiungimento di obiettivi prestabiliti, ma come processo dinamico di apprendimento e di trasformazione individuale, sociale e organizzativo (Scaratti e Kaneklin, 1999; Scaratti et al., 2015; Ivaldi et al., 2015), generativo di nuove visioni e letture della realtà in relazione agli ambiti psicologici considerati. L’assunto teorico-concettuale adottato rimanda alla distinzione tra uso e usabilità della valutazione (Patton,1997; Ledermann, 2011; Saunders, 2012) e alla conseguente connessione tra pratiche di valutazione individuali e dimensioni organizzative, secondo un’idea di organizzazione come flusso di interazioni (Yanow e Tsoukas, 2009), in cui le persone sono assorbite e che forniscono un orientamento valutativo collettivo e negoziale.
Gli obiettivi di ricerca sono i seguenti:
• Individuare pratiche e culture valutative in uso
• Configurare check-list di monitoraggio da adottare prima, durate e dopo la formazione in una prospettiva di valutazione di efficacia formativa
• Prefigurare azioni sostenibili e trasformative a fronte degli esiti valutativi generati
L’approccio metodologico congruente con l’idea di valutazione presentata richiede un forte ancoraggio ai contesti e alla conoscenza locali, mediando l’impiego di dispositivi in grado di valorizzare l’unicità dei casi specifici di riferimento e di facilitare il coinvolgimento degli attori organizzativi (Bisio, 2002; Cousin e Whitmore, 1998; Shaw, 1999; Contandriopoulos e Brousselle, 2012; Ivaldi et al., 2015), attraverso l’adozione di un approccio di ingegneria psicosociale dei processi valutativi (Kirkpatrick, 1967; Hamblin, 1974; Beauvois, 1981; Cuel e LePoultier, 1999; Frascaroli, 2011).