Il rettore che ci porta nel futuro Remo Morzenti racconta l'operazione Montelungo-Colleoni-Accademia Gdf che trasformerà la città. L'università si pone come stella polare dello sviluppo. A PAGINA 6
LA SVOLTA
FUTURO Le banche le abbiamo ormai perse, lìtalcementi è emigrata in Germania. L'ateneo è il nuovo punto di riferimento
L'università ha preso per mano la città Intervista al rettore Remo Morzenti dopo il "colpo" Montelungo, Colleoni e Accademia. «Ma stiamo ingrandendo anche Dalmine» di Paolo Aresi
(asp) Il rettore Remo Morzenti appare finalmente rilassato, parla al tavolo del suo studio in via Salvecchio, con l'espressione soddisfatta: l'acquisizione della Montelungo, della Colleoni e dell'Accademia della Guardia di Finanza, garantisce il futuro della nostra università. E insieme all'università sembra profilarsi un nuovo futuro per tutta Bergamo. Tre edifìci enormi, aule nuove, il Centro sportivo universitario, spazi per gli studenti, centinaia di posti letto. Ma dove vuole arrivare questa università? «Vogliamo arrivare a quello che siamo. L'università n o n ingrandirà più i suoi numeri, resteremo in-
t o r n o ai venticinquemila iscritti. Ma è la qualità dell'offerta che salirà ulteriormente; crescerà la possibilità di accoglienza per chi viene da fuori, anche dall'estero. Continuerà il processo di "internazionalizzazione". Questo è cruciale anche per Bergamo: d o b b i a m o tornare ad attirare intelligenze, capacità, idee. Per questo è importante lo scambio con gli studenti che vengono da fuori. Studenti che arriver a n n o e vivranno a Bergamo». Senta, m a tutta l'operazione vi costerà sui settanta milioni di euro, mica cioccolatini. Dove andate a prenderli? «Prima di tutto: quelli
UNIVERSITÀ DI BERGAMO
inerenti l'operazione Montelungo li avevamo già tutti, già da t e m p o pronti. Certo, adesso avremo anche l'altra p a r t e della M o n t e l u n g o , cioè la ex caserma Colleoni, e in più l'Accademia che la guardia di finanza dismette per passare nell'ex s e d e dell'ospedale. Ma anche su questo siamo tranquilli, le coperture ci sono. La mia proposta è stata approvata dal consiglio di amministrazione all'unanimità. Anche C o m u n e e Regione fanno la loro parte». Siamo un ateneo ricco. «No, n o n siamo ricchi, siamo avveduti. Abbiamo sempre risparmiato, a m m i nistrato bene. Tutti, ciascuno dei miei predecessori. Ma lo sviluppo forte si è
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