Arte e scritti, in dono all'Università il Fondo Mario e Ada De Micheli

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Fondo De Micheli

Dipinti e carteggi preziosa donazione

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all'Università Dipinti, sculture, disegni, inci­ sioni, carteggi e fotografie: in dono all'Università di Bergamo

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il Fondo Ada e Mario DeMicheli

De Micheli ritratto da Vaglieri

Arte e scritti, in dono all'Università il Fondo Mario e Ada De Micheli Preziosa raccolta. I coniugi hanno ricoperto un ruolo di primo piano nella cultura italiana Il rettore Morzenti: un onore ricevere il patrimonio di uno dei più qualificati critici del '900 BARBARA MAZZO LENI

Settecento pezzi tra Riferimento per le avanguardie

dipinti, sculture, disegni, inci­ sioni, documenti, libri, carteggi e fotografìe: è stato donato al­ l'Università degli Studi di Ber­ gamo il Fondo Ada e Mario De Micheli. Presto a disposizione della ricerca e del pubblico un inestimabile spaccato per im­ magini e parole di oltre mezzo

A partire dal secondo dopo­ guerra, Mario De Micheli e Ada Tommasi ricoprono un ruolo di primo piano nella cultura ita­ liana attraverso il loro impegno

politico e l'attività di studio, di ricerca, di divulgazione. Dopo

l'esperienza della Resistenza e del carcere, dalle pagine de «L'Unità» De Micheli diventa

un punto di riferimento per l'arte e gli artisti delle avanguar­ se. Non un sorvolo estetico e die, un critico impegnato nel di­ letterario, ma un racconto di vulgare una visione democrati­ secolo di storia del nostro Pae­

azione dentro la storia. Tra

scrittura, poesia e arte si dÌDana il pensiero di un in­ tellettuale poliedri­

ca dellacultura, un intellettuale

poliedrico, un poeta, docente al Politecnico di Milano, autore

del longseller «Le avanguardie artistiche del Novecento» che

oggi ha raggiunto le 42 edizioni

un intellettuale

un poeta, docente al di Milano, autore

«Le avanguardie del Novecento» che

raggiunto le 42 edizioni tradotto in diverse

sua volta, la moglie dopo aver parte­

Resistenza ed essere al «Giusti tra le Nazio­

all'insegnamento pedagogia collaborando specializzati e per radio e televi­ sioni nazionali e lo­ cali.

sede di Palazzo Bassi­Rathgeb che da un paio di anni ospita au­ le e uffici del dipartimento di lettere, filosofia, comunicazio­ ne, incrementando così l'espe­ rienzaperi nostri studenti di vi­

vere a pieno l'esperienza for­ mativa e artistico­culturale. Ci

Dall'intreccio di

piace immaginare questa sede di via Pignolo come un museo stica che ora gli ere­ diffuso in memoria del grande Mario De Micheli, che sia di sità degli Studi di Bergamo. grande ispirazione per i nostri Il polo umanistico studenti. Interessante, in una «Si tratta un nuovo importante prospettiva di ricerca scientifi­ ca, l'analisi del prezioso fondo queste intense esi­

stenze è nata una

preziosa raccolta artistica e archivi­

di hanno scelto di

donare all' Univer­

passaggio nella realizzazione di librario e dell'archivio del criti­ un polo umanistico sempre più co De Micheli, che condividere ­

radicato nel territorio, in uno mo con l'Accademia Carrara,

scambio continuo e proficuo di Gamec e il Museo­Fondazione cultura ­ spiega il Rettore Re­ Bernareggi, riproponendo

co e di un crìtico

ed è stato tradotto in diverse

scientificamente e

Ada Tommasi, dopo aver parte­

socialmente mili­

stata riconosciuta insieme al

mo Morzenti Pellegrini ­. E un l'idea e la suggestione di quella

marito tra i «Giusti tra le Nazio­

onore ricevere la donazione del

tante che ha Iasc iato

il segno nella cultu­ ra del secondo No­

lingue. A sua volta, la moglie cipato alla Resistenza ed essere

ni», si dedicò all'insegnamento e alla pedagogia collaborando con periodici specializzati e nrotframmi per radio e televi­ sioni nazionali e lo­

vecento, che in­ fluenza e viene a sua volta influenzato dai fermenti di

cali.

Dall'intreccio di

queste intense esi­

* I I

stenze è nata una

preziosa raccolta artistica e archivi­

un'epoca in cui la

stica che ora gli ere­

cultura era ancora strumento

donare all' Univer­

attivo di impegno sociale, civile e politico.

di hanno scelto di

sità degli Studi di Bergamo.

pana da Salvecchio, passando per SantAgostino, via Pignolo, San Tomaso, per arrivare alla Montelungo­Colleoni». nome di tutta la comunità acca­ Ma come si apre la strada demica, gli eredi di Mario De verso l'Università di Bergamo?

Micheli, i figli Anna e Giuseppe (Gioxe), che hanno manifestato L'amicizia con Attilio Pizzigoni la volontà di donare all'ateneo il

L'idea è di Attilio Pizzigoni che dopo essere stato allievo di De

Fondo. Le opere sai­anno op­ portunamente collocate nella

di un'amicizia durata una vita e

Tommasi ricoprono un ruolo di primo piano nella cultura ita­ liana attraverso il loro impegno

politico e l'attività di studio, di ricerca, di divulgazione. Dopo l'esperienza della Resistenza e del carcere, dalle pagine de «L'Unità» De Micheli diventa

un punto di riferimento per l'arte e gli artisti delle avanguar­ die, un critico impegnato nel di­

vulgare una visione democrati­

Micheli al Politecnico di Mila­

no, ha lavorato al suo fianco per diversi anni, legandosi al critico poi proseguita con i figli: «De Micheli è stato uno scrittore e

un critico di livello europeo, il principale storico delle avan­

guardie artistiche del Novecen­ to ­ racconta ­, Nella sua rac­

colta c'è tutto un mondo in pre­ sa diretta che è emozionante, un rapporto a tu per tu con la storia lontanissimo da un eser­

sede di Palazzo Bassi­Rathgeb che da un paio di anni ospita au­ le e uffici del dipartimento di lettere, filosofia, comunicazio­

Riferimento per le avanguardie A partire dal secondo dopo­ guerra, Mario De Micheli e Ada

"dorsale della cultura" che si di­

patrimonio di uno dei più esimi e qualificati critici d'arte del '900 e per questo ringrazio, a

ne, incrementando così l'espe­ rienzaperi nostri studenti di vi­

vere a pieno l'esperienza for­

mativa e artistico­culturale. Ci piace immaginare questa sede di via Pignolo come un museo

diffuso in memoria del grande Mario De Micheli, che sia di grande ispirazione per i nostri

studenti. Interessante, in una prospettiva di ricerca scientifi­ ca, l'analisi del prezioso fondo librario e dell'archivio del criti­

co De Micheli, che condividere ­ mo con l'Accademia Carrara, Gamec e il Museo­Fondazione

Bernareggi, riproponendo l'idea e la suggestione di quella "dorsale della cultura" che si di­

pana da Salvecchio, passando

cizio critico verbale e parolaio. Vi si ritrovano gli artisti attivi nel panorama italiano del do­ poguerra, tra i protagonisti del­ l'arte di impegno sociale e civile. E il materiale racchiuso nel suo archivio, ricco di documenti in­ trovabili, è così ricercato e atte­

so che già nei giorni scorsi, quando ancora era in atto il tra­ sferimento a Bergamo, abbia­ mo ricevuto dalla prestigiosa

per SantAgostino, via Pignolo, San Tomaso, per arrivare alla Montelungo­Colleoni».

Ma come si apre la strada verso l'Università di Bergamo?

UNIVERSITÀ DI BERGAMO

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