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CHE COS’È LA TRATTA DI ESSERI UMANI?

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CONCLUSIONE

CONCLUSIONE

I trafficanti operano in situazioni di vulnerabilità: prendono di mira le persone che desiderano una vita più bella e che sognano di migliorare la propria situazione finanziaria, sviluppare le proprie capacità e competenze o semplicemente trovare un ambiente di vita sicuro. Molte di queste persone sono costrette a fuggire dal proprio Paese d’origine in cerca di sicurezza o di lavoro.

Le vittime di tratta possono rimanere intrappolate nelle maglie di fenomeni come lo sfruttamento sessuale, i matrimoni infantili, precoci e forzati, oppure lo sfruttamento lavorativo, ad esempio nei settori del lavoro domestico, agricolo, alberghiero, minerario e manifatturiero.

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Per sfruttamento si intende una limitazione della libertà personale e l’esercizio di potere sulla vittima attraverso violenza o punizioni reali o minacciate. La tratta di esseri umani priva le vittime della loro dignità, della possibilità di poter decidere della propria vita e del diritto di vivere in sicurezza e libertà.

La tratta di esseri umani colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Le vittime di tratta non rientrano tutte in uno stesso profilo; tuttavia, sono donne e ragazze a essere particolarmente vulnerabili al fenomeno della tratta, a causa delle disuguaglianze economiche, sociali, familiari, culturali e religiose.

La tratta di esseri umani è un fenomeno in continua evoluzione, che si adatta alle realtà sociali, economiche e politiche. È un’attività illegale altamente redditizia. Secondo le statistiche delle Nazioni Unite sulla tratta di esseri umani (Rapporto Globale UNODC sulla tratta di esseri umani 2022), i processi giudiziari in atto mostrano che le vittime di tratta risultano oggetto di sfruttamento per periodi più lunghi e caratterizzati da violenza estrema, soprattutto nel caso di donne e ragazze. Un’alta percentuale (69%) di questi casi fa riferimento a trafficanti che fanno parte di reti di criminalità organizzata.1 Inoltre, il Rapporto chiarisce che i cambiamenti climatici e i conflitti aumentano il grado di vulnerabilità alla tratta di esseri umani.

La Guerra In Ucraina

I conflitti e la tratta di esseri umani sono intrinsecamente correlati. Le zone di conflitto sono i luoghi ideali per i trafficanti, che qui riescono con più facilità a individuare e intrappolare le vittime. Nel 2016, il numero ufficiale di vittime di tratta ucraine in Europa occidentale è quadruplicato, come diretta conseguenza del conflitto del 2014 in Ucraina. La situazione attuale, con la guerra ancora in corsoil presente conflitto, non si sta rivelando diversa. Lo scorso anno, proprio pochi giorni dopo l’inizio della guerra, le reti di Talitha Kum in Europa hanno segnalato l’elevata vulnerabilità dei rifugiati ucraini, soprattutto delle donne, alla tratta traffico di esseri umani.

È stato inoltre riferito un allarmante proliferare dei trafficanti ai confini dell’Ucraina, così come nelle stazioni ferroviarie e degli autobus dei Paesi limitrofi. Dal mese di marzo dello scorso anno, le suore della rete di Talitha Kum, “Bakhita” Religious in Poland Networking Against Trafficking, sono state attivamente impegnate in attività di sorveglianza e hanno raccolto informazioni su potenziali casi di tratta di esseri umani al confine ucraino-polacco: persone che si intrufolavano discretamente tra le varie organizzazioni umanitarie, offrendo cibo e alloggio gratuiti e invitando poi le potenziali vittime a seguirle. Le suore hanno anche raccolto segnalazioni sulla scomparsa di donne e bambini, soprattutto nelle regioni di confine.

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1 https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/glotip/2022GLOTiP_2022_web.pdf

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