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EUROPA

Tornando col pensiero al 2022, vediamo un anno segnato dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze a breve e lungo termine, conseguenze che riguardano non solo l’Europa, ma il mondo intero.

La parola d’ordine del 2022 è stata fare rete. La molteplicità e varietà delle organizzazioni e delle istituzioni ecclesiastiche europee che si sono impegnate a porre fine alla tratta di esseri umani si è manifestata nella varietà delle azioni intraprese, per individuare e arrestare i fenomeni di tratta prima che si verifichino. Ciò si è reso evidente grazie a campagne di sensibilizzazione locali, nazionali e transnazionali, ma anche ad attività di ricerca, advocacy e lavoro di rete, oltre che collaborazione con le fasce della popolazione più basse, tutte iniziative mirate a tutelare le vittime di tratta e aiutarle a ricostruire e riabilitare le proprie vite.

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Torniamo indietro col pensiero e vediamo come le organizzazioni che lavorano per contrastare la tratta di esseri umani abbiano fornito una risposta rapida e adeguata allo scoppio del conflitto armato in Ucraina, che ha sollevato serie preoccupazioni circa il fenomeno della tratta di esseri umani, sia all’interno del Paese stesso, sia relativamente ai fenomeni di tratta il cui obiettivo sono i migranti in fuga attraverso i confini nazionali.

Le congregazioni religiose internazionali e locali hanno svolto un ruolo fondamentale nel convogliare gli aiuti umanitari di primo soccorso in tutta l’Ucraina, mantenendo viva la speranza e continuando a lavorare al servizio di comunità, villaggi e città in gravi condizioni di disagio, per tacere delle numerose organizzazioni europee che sono rimaste alle frontiere di vari Paesi, diffondendo informazioni e sensibilizzando la gente sui pericoli legati allo sfruttamento e accompagnando le persone più vulnerabili in luoghi sicuri.

La formazione e la sensibilizzazione, la creazione di reti, il sostegno ai servizi pensati per i sopravvissuti, nonché le iniziative di advocacy, la preghiera e la comunicazione sono state le principali aree di intervento di cui l’Europa si è occupata nel corso del 2022, in un continente in cui donne, bambini e uomini vengono ancora comprati e venduti, umiliati, abusati e a volte uccisi a causa della tratta

La creazione di un’Europa in cui ogni vittima di tratta sia circondata e abbracciata da professionisti formati, da comunità attente e accoglienti, da legislazioni e politiche efficaci, da fornitori di servizi qualificati e da soluzioni di tutela e programmi di ricollocazione adeguati è solo un’utopia? O è una necessità?

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