Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso
EDITORIALE
Quando tifare gioca contro
IL TEMA: INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Un caso applicativo nella PA
ALTRI TEMI
I test sui contatori di energia elettrica
Celle di carico per uso industriale
MISURE IN ACUSTICA
Misure di rumore intrusivo
TESTING & DINTORNI
Le verifiche dei gradi protezione IP
TECNOLOGIE IN CAMPO
Quando Misure e Test fanno la differenza: casi applicativi e soluzioni di successo
ALTRI ARGOMENTI
Misure del software: Metrologia e contratti –Parte 37
Le sanzioni illegittime
La figura del tecnico metrologo
La storia del GMEE –Diciannovesima parte
CON IL SOSTEGNO DI
MISURE
TUTTO MISURE IN QUESTO NUMERO TUTTO
ALTRI TEMI: Test di contatori di energia elettrica in condizioni di power quality registrate sul campo
OTHER TOPICS: Testing of electricity meters under power quality conditions as recorded in the field
F Galliana
L Callegaro
A Cultrera
D Serazio
B Trinchera
G Aprile
M Chirulli
27
MISURE IN ACUSTICA: L’approccio probabilistico per la valutazione del rumore intrusivo
ACOUSTIC MEASUREMENTS: The probabilistic approach for the assessment of intrusive noise
Giovanni Brambilla
49
TESTING & DINTORNI: Le verifiche dei gradi di protezione IP
TESTING AND RELATED TOPICS: The verification IP protection levels
Flavio Floriani
59
TECNOLOGIE IN CAMPO: Nuovo accreditamento per la taratura dei wattmetri
TECHNOLOGY IN ACTION: New accreditation for wattmeter calibration
A cura di Massimo Mor tarino
71
Editoriale: Quando tifare gioca contro
(Alessandro Ferrero)
Comunicazioni, Ricerca e Sviluppo, dagli Enti e dalle Imprese
Notizie nel campo delle misure e della strumentazione
Il tema: IA E MISURE
7
9
Intelligenza Ar tificiale e Proof of Concept: 17 un caso applicatvo nella PA (a cura dell’Osservatorio Accredia)
Gli altri temi: CONTATORI DI ENERGIA ELETTRICA
Test di contatori di energia elettrica in condizioni
27 di power quality registrate sul campo (F Galliana, L Callegaro, A Cultrera, D Serazio, B Trinchera, G Aprile, M Chirulli )
Gli altri temi: MISURE DI FORZA
Celle di carico per uso industriale
33 (M Mai, D Vescovi )
La pagina di ACCREDIA
Notizie dall’Ente di Accreditamento
(a cura di R Mugno, S Tramontin, F Nizzero)
Misure in acustica
L’approccio probabilistico per valutazione del rumore intrusivo
41
49 (a cura di Domenico Russo)(articolo di Giovanni Brambilla)
La pagina di IMEKO
Aggiornamenti sulle attivita IMEKO
(a cura di Daniele Fontanelli )
La Pagina dell’IMS
(S Rapuano, S Grassini, M Parvis)
Testing & dintorni
Le verifiche dei gradi di protezione IP
(a cura di Flavio Floriani )
Misure e fidatezza
Sicurezza funzionale in High Demand
(articolo di L Cristaldi, M Tacchini, M Uberti )
(a cura di L Cristaldi, M Catelani, M Lazzaroni e L Ciani )
Tecnologie in campo
Quando Misure e Test fanno la differenza:
55
65
71 casi applicativi e soluzioni di successo
(a cura di Massimo Mortarino)
Metrologia generale
Riflessioni sulla caratterizzazione metrologica
89 dei sistemi di Machine Learning
(a cura di Luca Mari ) (ar ticolo di L. Mari e D. Petri)
I Seriali di T M: Misura del software
Metrologia e Contratti – Par te 37
(a cura di Luigi Buglione)
Metrologia legale e forense
Le sanzioni illegittime
(a cura di Veronica Scotti)
Spazio Associazioni Universitarie di Misuristi
Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi
(a cura di A. Ferrero, L. Angrisani e A. Cigada)
Metrologia… per tutti!
La figura del tecnico metrologo
(a cura di Stefania Accorsi)
Manifestazioni, Eventi e Formazione 2025-2027: eventi in breve
Storia e curiosità
93
97
101
105
109
La storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) 111 Diciannovesima par te: Si celebra il venticinquennio del GMEE (Mario Savino)
Alessandro Ferrero
Quando tifare gioca contro
Rooting against oneself
Cari Lettori, l’estate volge ormai al termine, dopo il periodo di ferie estive che, spero, abbia consentito di distogliere per qualche giorno i nostri pensieri dalla quotidianità delle questioni di lavoro, per fare qualche riflessione, magari oziosa o inaspettatamente profonda, tale da farci affrontare problemi annosamente irrisolti sotto una nuova promettente prospettiva.
Trascorro da anni le vacanze in un piccolo borgo montano, fuori dai circuiti turistici più battuti, cosa che mi consente lunghe camminate, spessissimo solitarie o con quei pochi, occasionali e cordiali incontri, tipici dei sentieri di montagna dove uomo e natura hanno imparato a convivere nel rispetto reciproco.
In breve, sono le condizioni ideali per lasciare la mente libera di seguire i propri pensieri, senza un’apparente logica, sperando di trovare qualche nuova idea: un po’ come si spera che il sentiero si apra su un nuovo panorama alla prossima curva. Non sorprende, data la preoccupante situazione geopolitica internazionale, che il corso dei pensieri parta spesso da lì: ne parlano i mezzi d’informazione ed è facile che il discorso cada su quegli argomenti anche negli incontri occasionali tipici delle vacanze.
Tra le tante, purtroppo amare, riflessioni che ne scaturiscono, una penso possa trovare ampia condivisione tra di noi. Spero non sia solo una mia sensazione, ma ho la netta impressione che si tenda sempre di più a parlare di problemi così complessi come si parla della partita della squadra del cuore odella gara dell’atleta preferito: invece di cercare di capire (che, sia chiaro, come ben diceva Manzoni, non significa necessariamente giustificare) si “tifa”.
Mi direte: “Bella scoperta: è dai tempi dei guelfi e ghibellini, e chissà per quante altre volte in passato, che si tifa, con tutti i guai che ne derivano ”. Verissimo, e prima che pensiate che l’aria rarefatta di montagna abbia negativamente (o, meglio, più negativamente del solito) influenzato le mie facoltà cognitive, lasciatemi meglio spiegare lo “stupore”. Le conoscenze umane non hanno cessato di evol-
vere e di svelare quanto fenomeni apparentemente semplici nascondano, quando ci si sforza di analizzarli, complessità la cui analisi richiede innanzitutto di mettere in discussione ogni ipotesi fatta, non dandola mai per scontata fino a quando non se ne ottiene conferma. L’evoluzione della scienza delle misure, in particolare, dovrebbe aver chiarito quanti fattori possono contribuire all’incertezza di quanto misurato e, se non se ne tiene debito conto, si rischia di giungere a conclusioni drammaticamente sbagliate.
Ciò che stupisce è quanto poco questa consapevolezza sia diventata parte del comune bagaglio culturale, per cui ci si scontra, anche quando si affrontano temi tipicamente scientifici (come il clima, l’ambiente, l’energia, per non parlare della medicina), con posizioni spesso acriticamente assunte, che riflettono un atteggiamento fideisticamente semplificatorio di problemi complessi e meriterebbero ben altri approfondimenti.
Anche questo è un problema complesso, che sottintende motivazioni diverse e non si risolve con facili ricette, visto che finora non si vede ancora la luce in fondo al tunnel. Quando però alcuni aspetti culturali faticano a farsi strada nelle comuni conoscenze, parte delle responsabilità penso vadano cercate nel sistema formativo, quindi scuole di ogni ordine e grado, e poi nei mezzi di comunicazione, che tanta parte hanno nel formare la pubblica opinione. Anche noi, con Tutto_Misure, facciamo parte dei mezzi d’informazione e comunicazione. Quindi anche noi abbiamo la grande responsabilità di affrontare gli argomenti di cui trattiamo con rigore e proprietà di linguaggio, evidenziando eventuali criticità in modo per quanto possibile imparziale, perché si progredisce affrontando i problemi e discutendone le possibili soluzioni senza preclusioni. Non abbiamo certamente la forza dei grandi mezzi di comunicazione, ma un piccolo contributo lo possiamo dare anche noi. In montagna ci si rende conto che anche i più piccoli rivoli d’acqua portano il loro contributo al grande fiume. Con il vostro contributo, fatto di attente segnalazioni, commenti e precisazioni, cari Lettori, cerchiamo di continuare ad alimentare quel piccolo rivolo. Buona lettura!
(direttore@tuttomisure.org)
The MXO 5 series delivers breakthrough oscilloscope technology to speed up your understanding and testing of electronic systems. MXO 5 series impress, making the instrument stand out above other industry choices. In addition, the MXO 5 series oscilloscopes are the epitome of cutting-edge technology by delivering quick and accurate results. With custom technology and game-changing features, these oscilloscopes are the perfect tools for understanding circuit behaviors. More at: www.rohde-schwarz.com/product/mxo5
Notizie nel campo delle misure e della strumentazione
Da Laboratori, Enti e Imprese
NEWS IN MEASUREMENT AND INSTRUMENTATION
This section contains an over view of the most significant news from Italian R&D groups, associations and industries, in the field of measurement science and instrumentation, at both theoretical and applied levels
RIASSUNTO
Questa sezione contiene ar ticoli e notizie significative da gruppi di ricerca, associazioni e aziende leader in Italia nel campo della scienza delle misure
MATERIALI DI RIFERIMENTO
CERTIFICATI: RUOLO, SFIDE E PROSPETTIVE
Si è da poco svolto il 17 settembre scorso, presso il Politecnico di Torino, nell ’ a m b i t o d e l l a c o n f e r e n z a c o n g i u n t a
IMEKO TC8-TC11-TC24, un importante seminario dedicato ai Materiali di Riferimento Cer tificati (CRMs),
o r g a n i z z a t o d a A S S O T I C ( A s s o c i a -
z i o n e i t a l i a n a d e g l i o r g a n i s m i p e r l a
v a l u t a z i o n e d e l l a c o n f o r m i t à ) e d a
EUROLAB (Federazione che raggruppa 25 associazioni nazionali, 3.000 organismi di valutazione della conformità, oltre 9 000 laboratori accreditati e rappresenta oltre 150 000 profession i s t i d i t u t t a E u r o p a ) . I l S e m i n a r i o ( d i c u i p r o p o r r e m o u n ’ a m p i a s i n t e s i nel prossimo numero di dicembre d i T U T T O M I S U R E , n e l l a r u b r i c a “Metrologia per Tutti”) si proponeva di o f f r i r e u n a p a n o r a m i c a s u l c o n t e s t o attuale, sulle tendenze e sulle principali c r i t i c i t à i n c o n t r a t e , c o n l ’ o b i e t t i v o d i rafforzare il dialogo tra i diversi attori: produttori, istituti di ricerca, laboratori e o r g a n i s m i d i a c c r e d i t a m e n t o . Tu t t o ciò attraverso relazioni di elevato valor e , p r o p o s t e d a a u t o r e v o l i e s p e r t i i n materia, con uno spazio per le domande del pubblico e la condivisione delle m i g l i o r i p r a t i c h e d i s p o n i b i l i p e r s u pp o r t a r e i l a b o r a t o r i n e l l ’ i n t e g r a z i o n e efficace dei CRM nei propri processi di assicurazione della qualità, migliorando così la credibilità e l’affidabilità dei loro risultati.
e tematiche. Il Seminario, introdotto da Paolo Moscatti (Vicepresidente ASSOTIC), Claudio Raponi (Direttore ASSOTIC) e Laura Mar tin (Segretario general e E U R O L A B ) e c h i u s o , d a Vi n c e n z o P a t t i ( P r e s i d e n t e A S S O T I C ) , c h e h a tracciato le oppor tune conclusioni, ha visto succedersi sul palco:
– Filippo Venturi ( Dir et t or e t ecnico d e i d i p a r t i m e n t i di alimenti e ma-
t e r i a l i a c o n t a t t o c o n g l i a l i m e n t i p r e s s o p H L a b s d i T Ü V S Ü D ) , “Materiali di riferimento certificati: sfide quotidian e i n u n l a b o r atorio di prova ” ; – M a r i n a P a t r i a r c a ( C h a i r o f t h e
E U R A C H E M Wo r k i n g G r o u p on Cer tified Reference Materials), “ S e l e z i o n e e u t il i z z o d e i m a t eria li d i riferim ent o n e i l a b o r a t o r i d i a n a l i s i : u n a g u i d a E u r achem” ;
di Taratura), “L’accreditamento dei Produttori di Mat e r i a l i d i R i f e r imento (RMP)” ;
– F r a n c e s c a
Giuffredi (CHEM I FA R M S r l –
A c c r e d i t e d C R M Producer), “Il pro-
d u t t o r e d i m a t er ial i di r if er im ento cer tificati: soddisfa le esigenze del mercato?”;
– M a r c o P r e t e
( A R PA E A g enzia
r e g i o n a l e p e r l a p r e v e n z i o n e , l ’ a m b i e n t e e l ’ en e r g i a d e l l ’ E m il i a - R o m a g n a ) , “ U n o p e r t u t t i , t u t t i p e r u n o : l ’ esperienza di due d i v e r s e s t r a t e g i e n e l l a p r e d i s p o s iz i o n e d e g l i s t a nd a r d a l l ’ i n t e r n o d e l l a b o r a t o r i o A R PA E E m i l i aRomagna”.
I Materiali di Riferimento Cer tificati (CRM) svolgono un ruolo fondamentale nell’analisi e nei test di laboratorio, for nendo parametri standardizzati e riferibili per garantire l’affidabilit à , l ’ a c c u r a t e z z a e l a c
misurazioni e dei risultati analitici Essi v e n g o n o u t i l i z z a t i p e r l a t
d e g l
dei metodi analitici e il controllo qualità dei risultati L’uso dei CRM
Per applicazioni anche “pick and place”e versioni compatte “CUBE” da 0,25Nm a 1000Nm f.s.
•Da oltre 30 anni CORETEC produce servopresse ed avvitatori coppia/angolo da 0,25Nm a oltre 1000Nm f.s.
•burster Italia è partner esclusivo di CORETEC per la regione EMEA assicurando supporto tecnico e manutenzione
•Qui sotto alcuni dati di avvitatori standard e “CUBE” della serie 2600 no a 264Nm
Ora è disponibile la serie compatta “CUBE” con coppie a partire da 0,25Nm f.s.
1 N.
N.1 per qualità, prestazioni ed af dabilità. In più l’ottimo servizio di burster Italia per EMEA region.
a g l i standard normativi e industriali Tuttavia, il loro utilizzo presenta diverse sfide da considerare accuratamente:
– Disponibilità: nonostante l’importanza riconosciuta dei CRM, i laborat o r i s p e s s o i n c o n t r a n o d i f f i c o l t à n e l reperirli, specialmente per applicazioni di nicchia o altamente specializzate. L’offer ta limitata può ostacolare i ser vizi dei laboratori
– Costi: i CRM di alta qualità possono essere molto costosi e, in alcuni casi, il l o r o p r e z z o r i s u l t a s p r o p o r z i o n a t o r is p e t t o a l l o s c o p o a n a l i t i c o . I b u d g e t limitati possono obbligare gli utenti a ridurre la quantità e la varietà di CRM che un laboratorio può acquistare, con conseguenti difficoltà nella validazione e nella taratura degli strumenti.
– Stabilità e durata: per mantenere la qualità e l’integrità dei CRM, è nec e s s a r i o r i s p e t t a r e p a r t i c o l a r i c o n d i -
z i o n i d i c o n s e r v a z i o n e . P e r q u e s t o , una corretta formazione sulla ges t i o n e d e i C R M è d i f o n d a m e n t a l e impor tanza
– Conformità normativa: i laboratori devono rispettare numerosi requisit i n o r m a t i v i e s t a n d a r d c h e r e g o l a n o l’uso dei CRM, mantenendosi costantemente aggiornati su eventuali revisioni e aggiornamenti per rimanere conformi alle normative vigenti.
– Va r i a b i l i t à i n t e r - l a b o r a t o r i o :
l ’ u s o d i s t r u m e n t i , p r a t i c h e e m e t o d i diversi tra i laboratori può influenzare i risultati ottenuti con gli stessi CRM, portando a differenze nei risultati che possono compromettere i confronti tra laboratori
SI È TENUTO A TRENTO
IL CONGRESSO
DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI
DEL PROGETTO FINANZIATO PRIN SULLA METROLOGIA FORENSE
È s u p e r f l u o r i c o r d a r e q u i l ’ i m p o r t a nza che la prova scientifica ha assunto nei procedimenti giudiziari, perché è sufficiente leggere le cronache di questi ultimi anni per comprenderlo Ben-
c h é l a g r a n p a r t e d i q u e s t e p r o v e s i
b a s i s u r i s u l t a t i d i m i s u r a , g l i a s p e t t i
m e t r o l o g i c i l e g a t i a l -
l a v a l u t a z i o n e d e l l a
q u a l i t à d e l d a t o d i
m i s u r a e a l d u b b i o che decisioni assunte sulla base dei risulta-
t i d i m i s u r a p o s s a n o
r i v e l a r s i e r r a t e s o n o
b e n l o n t a n i d a l l ’ e s -
s e r e e n t r a t i n e l l a c u ltura giudiziaria.
I l p r o g e t t o d i r i c e r c a ha quindi analizzato
i l p r o b l e m a d e l l ’ a m -
m i s s i b i l i t à e v a l i d i t à d e l l a p r o v a s c i e n t i f i -
c a d a l d u p l i c e p u n t o di vista tecnico e giu-
tiene e dissemina i campioni nazionali delle unità di misura, suppor ta le misure nell’industria e commercio, ricerca scientifica, ambiente e salute I l s e t t o r e M e t r o l o g i a E l e t t r i c a Q u a n t i s t i c a d e l l ’ I N R i M To r i n o c e r c a u n t e c n i c o c h e c o l l a b o r i , a fianco dei propri ricercatori e tecnici, a l l a r e a l i z z a z i o n e d i s i s t e m i d i m i s ura, agli esperimenti scientifici, allo sviluppo dei ser vizi per l’industria L’ambit o oper at ivo è quel l o del l a m et r ol ogia della resistenza e dell’impedenza e l e t t r i c a , p e r l a c a r a t t e r i z z a z i o n e d i dis pos it ivi el et t r ici ed el et t r onici innovativi L’attività è diversificata e preved e u n a f o r m a z i o n e s u c o m p e t e n z e trasversali
r i d i c o , a r r i v a n d o a l l a s t e s u r a d i u n libro bianco con i risultati dello studio e una proposta di linee guida per tecnici e operatori del diritto
I c o n t e n u t i d e l l i b r o b i a n c o s o n o s t a t i discussi nel corso del convegno da giuristi, magistrati, avvocati, investigatori ed esper ti in diverse discipline scientific h e ( m i s u r e , g e n e t i c a , s t a t i s t i c a ) , o ffrendo interessanti spunti di riflessione verso nuovi sviluppi degli studi di metrologia forense.
INRIM CERCA COLLABORATORI
L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrolog i c a ( I N R i M ) s v o l g e e p r o m u o v e l a ricerca in metrologia, sviluppa i campioni e i metodi di misura più avanzati e le relative tecnologie, realizza, man-
Si è tenuto a Trento, presso la Facoltà di Giurisprudenza della locale Università, il 25 e 26 settembre, il congresso di presentazione dei risultati di un prog e t t o d i r i c e r c a b i e n n a l e , f i n a n z i a t o nel 2023 dal MUR nell’ambito dei Progetti di Rilevante Interesse Nazionale ( P R I N ) b a n d i t i n e l 2 0 2 2 , d a l t i t o l o : “Verso una maggiore affidabilità della p r o v a t e c n i c o - s c i e n t i f i c a p e r m e z z o d e l l a m e t r o l o g i a f o r e n s e U n n u o v o antidoto agli errori giudiziari” Questo progetto, a carattere for tement e m u l t i d i s c i p l i n a r e , h a v i s t o c o i n v o l t i giuristi dell’Università di Trento e dell’Insubria e misuristi dell’Università di Trento e del Politecnico di Milano ed è il primo progetto, in ambito nazionale, finanziato su questo tema
Il bando di concorso ha scadenza
8 o t t o b r e . L a p o s i z i o n e è d i d i p e ndente pubblico a tempo determinato di diciotto mesi, eventualmente rinnovabile
L o s t ipendio è com pet it ivo con quel l o d e l s e t t o r e p r i v a t o , c o n t r e d i c e s i m a , buoni pasto e bonus, mensa interna
I l b a n d o è a p e r t o a i d i p l o m a t i d i
I s t i t u t o Te c n i c o ( s e t t o r e Te c n o l o g i c o , i n d i r i z z o M e c c a n i c a , M e c c a t r o n i c a ed Energia; Elettronica ed elettrotecnica; Informatica e telecomunicazioni) e ai diplomati di Istituto Professionale, I n d i r i z z o M a n u t e n z i o n e e a s s i s t e n z a tecnica; è aper to anche ai laureati, sia triennali sia magistrali, in discipline equivalenti
Per ulteriori informazioni, scrivere a l.callegaro@inrim.it.
Diventa un esperto del mestiere approfondendo le tue competenze con il software e con la gestione di più dispositivi
• Gestisci tutti i dispositivi di misura 3D del tuo laboratorio dispositivo
• Genera report uniformi con misure ottenute da qualsiasi strumento
E-mail: infoitalia@polyworkseuropa.com
Web: www.polyworkseuropa.com/it
StefanoBelotti VP Sales Europe AlessandroFrul il Account Manager
InnovMetric amplia il digital thread di PolyWorks tramite partnership aziendali
“La nostra missione pone i clienti al centro delle attività del Supporto tecnico”
Grande soddisfazione per l’ingresso dei primi partner commerciali:
High QA, AutoForm e Duwe-3d
I n n o v M e t r i c p r e s e n t a
collaborazione con aziende software che sviluppano e commercializzano soluzioni per l'ingegneria, la produzione e la qualità, questo nuovo programma mira ad accelerare la digitalizzazione dei processi di produzione. L'obiettivo è creare una rete integrata che favorisca l’interoperabilità dei dati di controllo dimensionale, garantendo una singola fonte affidabile e flussi di dati digitali immediati tra le diverse applicazioni software.
Ciao Alessandro, iniziamo con le presentazioni…?
Mi chiamo Alessandro Vicinelli, sono il direttore del supporto tecnico di produzione, per poi passare alla qualità e alla metrologia in un’azienda di stampaggio automatico del settore automotive.
P e r d i g i t a l i z z a r e i p r o c e s s i d i produzione, le aziende manifatturiere si a ff i d a n o a s o l u z i o n i d i e c c e l l e n z a , offerte da diversi fornitori, e devono
Da quando è presente il supporto tecnico in Italia? PolyWorks Europa inizia ufficialmente a operare in Italia ad aprile del 2016, ma le attività di supporto erano già iniziate l’anno precedente.
Cosa rappresenta per PolyWorks Europa il supporto tecnico? Il supporto tecnico si basa su 3 attività cardini: dimostrare il prodotto, formare i clienti, supportarli nelle sfide quotidiane mettendo a disposizione dei nostri account manager e dei nostri partner, Application Specialist (AS) formati e motivati. La nostra missione pone al centro di queste attività i clienti, con i quali cerchiamo di instaurare fin dal primo incontro un rapporto di collaborazione e fiducia, ascoltando le loro esigenze e proponendo soluzioni specifiche per le varie necessità. Una volta che i clienti ci accordano fiducia scegliendo do passo è quello di fornire una formazione adeguata ed efficace. Ogni licenza include un contratto di supporto che dà la possibilità di contattare i tecnici telefonicamente o tramite canali digitali per confrontarsi con i nostri AS su casi applicativi. Tutto questo è possibile formando in modo continuo e mirato i nostri tecnici. Con la stessa logica lavoriamo anche con la rete di partner.
Com’è organizzato li supporto tecnico di PolyWorks in Italia?
La sede operativa è a Pistoia e abbiamo 7 tecnici che lavorano in home-office in grado di coprire tutta l’Italia. Gli AS si alternano fra supporto da remoto, corsi e dimostrazioni del prodotto: per attività particolarmente complesse abbiamo tecnici esperti in vari settori (CMM, Macro, Reverse, GD&T, etc).
g a r a n t i r e u n f l u s s o d i d a t i c o n t i n u o tra i vari software utilizzati Sebbene funzionali, gli scambi di dati basati su f i l e c o m u n e m e n t e u t i l i z z a t i n e l processo di gestione dimensionale tra i r e p a r t i d i i n g e g n e r i a , p r o d u z i o n e e q u a l i t à p r e s e n t a n o s i g n i f i c a t i v i problemi di flusso, tra cui la presenza d i c o p i e m u l t i p l e d e l l e s t e s s e informazioni sulle ispezioni dimensionali in diverse posizioni. Il digital thread di PolyWorks permette ai partner di connettere digitalmente le proprie soluzioni software alla piattaforma software universale per la metrologia e al server centralizzato di gestione dei dati PolyWorks. Inoltre, consente di automatizzare i flussi di dati che forniscono input per il controllo dimensionale ai reparti qualità e di sfruttare a livello aziendale sia le istanze di digital twin sia gli output derivanti dalle misure 3D.
Questo tipo di organizzazione ci permette, pur mantenendo un livello di eccellenza nelle attività svolte, di ottimizzare le risorse: oltre a corsi, dimostrazioni e interventi di supporto tecnico abbiamo completato diversi progetti di customizzazione.
Hai parlato di Macro e customizzazioni, spiegaci meglio.
Ogni licenza di PolyWorks include gratuitamente un linguaggio macro molto potente e allo stesso tempo semplice e intuitivo che consente ad ogni utilizzatore, anche senza esperienza di programmazione, di scaricare delle macro dalla TSZ (Technical Support Zone) o convertire in un singolo “click” un numero qualsiasi di operazioni. Se il cliente lo desidera, offriamo anche servizi di customizzazione avanzati per fare fronte alle esigenze più complesse.
“I connettori PolyWorks attualmente disponibili coprono già numerose applicazioni e processi, e intendiamo aggiunger ne alt r i in f ut ur o. Tut t av ia, l’us o dei dat i delle m is ur e 3D è in c os t ant e crescita, così come il numero di applicazioni che potrebbero trarne vantaggio. Per questo riteniamo che il compito sia troppo g
Parlaci di progetti futuri
aziende di software, consentendo loro di sviluppare e commercializzare connettori digitali per lo scambio di informazioni sulle misure 3D tra PolyWorks e l
InnovMetric “Per noi è stata una decisione naturale, avendo già stabilito che PolyWorks sarebbe stata una soluzione aperta”
Abbiamo da poco ricevuto il primo ordine per il nostro nuovo prodotto PolyWorks|DataLoop™, che consente una rivoluzionaria gestione, analisi e condivisione dei dati e parallelamente un importantissimo cliente sta iniziando un periodo di test sempre di PolyWorks|DataLoop. Sulla scia di quanto sta già accadendo in nord America, ci prepariamo a supportare la diffusione su larga scala di questo prodotto che rivoluzionerà il modo di lavorare dei nostri clienti. Per mostrare e spiegare ciò di cui vi ho appena parlato, stiamo preparando numerose iniziative, la prima delle quali si terrà presso FICO l’11 Marzo 2022
GLI ESPERTI DI T M
Il Laboratorio metrologico della LABCERT snc, diretto dal cav. Giuseppe Blandino, a seguito dei provvedimenti firmati dal Ministero dello Sviluppo Economico negli ultimi anni e dei numerosi e qualific a t i a c c r e d i t a m e n t i e m e s s i d a A C C R E D I A , è d
importanti Laboratori di metrologia legale in Italia, nel settore della certificazione per marcatura CE di prodotto e della taratura Il Laboratorio possiede i seguenti accreditamenti e notifiche:
– A c c re d i t a m e n t o P R D n . 2 3 7 B : c
EN/ISO/IEC 17065:2012 quale Organismo di Certificazione di prodotti/servizi
– A c c re d i t a m e n t o L AT n . 1 4 7 : c o n f o r m e a l l a n
EN/ISO/IEC 17025:2005 quale Laboratorio di Taratura – Organismo Notificato n 2166: Direttiva 2014/32/UE (MID) – Strumenti di misura; Direttiva 2014/31/UE (NAWID) – Strumenti per pesare a funzionamento non automatico
Servizi di Taratura nell’ambito della metrologia scientifica Il Centro è a c c r e d i t a t o p e r l a t a r a t u r a d e i s e g u e n t i s t r u m e n t i : C a m p i o n i d i masse da 1 mg a 2.000 kg – Strumenti per pesare fino a 100.000 kg –Serbatoi campione e misure materializzate di capacità da 100 ml a 2 000 L – Serbatoi campione e misure materializzate di capacità per gas GPL da 5 L a 2.000 L.
Servizi di Certificazione prodotto e S.Q. nell’ambito della Metrolog i a L e g a l e O l t r e a p o s s e d e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o P R D , L A B C E RT è “Organismo Notificato” europeo n 2166 per la Direttiva 2014/32/UE, r e l a t i v a a g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a ( M I - 0 0 5 , S i s t e m i d i m i s u r a p e r l a misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall’acqua: distributori di carburanti e gas liquefatti; sistemi di misura su condotta di tutti i liquidi, quali vino, latte, birra, saponi, ecc – MI006, Strumenti per pesare a funzionamento automatico: selezionatrici ponderali a funzionamento automatico, riempitrici gravimetriche automatiche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo, pese a ponte per veicoli ferroviari – MI-008, Misure materializzate di lunghezza e di capacità), e la Direttiva 2014/31/UE, relativa agli strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance).
S e r v i z i d i “ Ve r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a ” d e g l i s t r u m e n t i p e r p e s a re e misurare nell’ambito della Metrologia Legale LABCERT ha ottenuto l’idoneità da parte della CCIAA di Pordenone ( 1 1 / 0 3 / 2 0 0 3 n P N - 0 1 i n a p p l i c a z i o n e d e l D M 2 8 / 0 3 / 2 0 0 0 , n 1 8 2 e succ Decreti attuativi), fra i primi Centri autorizzati in Italia Inoltre ha ottenuto l’idoneità da parte di UNIONCAMERE (nn PN-131 e PN-
LABCERT snc di G Blandino & C Via Comina 3 – 33080 San Quirino (PN) Tel 0434/554707 – Fax 0434/362081
E-mail: info@labcert.it – Web: www.labcert.it
Persona da contattare: Cav. Giuseppe Blandino
1 3 2 ) p e r l a v e r i f i c a z i o n e d e g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a r e g o l a m e n t a t i dalla Direttiva MID: MI-005 ed MI-006 I l C e n t r o è i d o n e o a l l ’ e s e c
I
seguenti categorie: Pesi e masse da 1 mg a 2 000 kg – Misure Campione di volume fino a 5 000 L – Strumenti per pesare fino a 300 000 kg NAWI – Strumenti per pesare a funzionamento automatico – Misure di capacità e recipienti (anche montati su autocisterna) – Misuratori volumetrici – Misuratori di carburanti per autotrazione presso distributori stradali – Complessi di misura per carburanti – Misuratori di M e t a n o e G P L – S i s t e m i d
autocisterne.
Servizi di prove e taratura nell’ambito volontario, nelle Aziende con Sistema di Qualità Certificato ISO 9000 Il Centro è dotato di apparecchiature e campioni certificati LAT per emettere rapporti di taratura e di prova (attività non accreditate) su strumenti al di fuori del proprio campo di accreditamento Labcert supporta le aziende per la pianificazione delle tarature di tutti i loro strumenti di misura: Chiavi d i n a m o m e t
P
Manometri, Misuratori di pressione, umidità, temperatura, ecc Formazione Corsi di metrologia teorico/pratici di metrologia, anche s u s p e c i f
Metrologia legale – Metrologia tecnico-scientifica – Taratura masse – Taratura strumenti per pesare e misurare – Documenti OIML, Guide WELMEC, DIRETTIVE EUROPEE di Metrologia Legale – Verifica periodica degli strumenti metrici nazionali & MID MI-005, MI-006
IA E MISURE
Intelligenza Ar tificiale e Proof of Concept: un caso applicativo nella PA
ARTIFICIAL INTELLIGENCE AND PROOF OF CONCEPT: AN APPLICATION IN PUBLIC ADMINISTRATION
The digital era has brought several technological improvements, including Ar tificial Intelligence (AI) that offers an unprecedented innovative oppor tunity to enhance life quality, but also raises impor tant questions related to safety, privacy, fairness and ethics. To reflect on the potential of the relationship between AI and Quality Infrastructure, a study was conducted by the Obser vat or y “ Technical S t andar ds and eval uat ion of accr edit ed conf or m it y f or t he development of Ar tificial Intelligence systems”, star ting in October 2024 and jointly developed by Accredia and the National Laborator y of Ar tificial Intelligence and Intelligent Systems (AIIS) of the National Interuniversity Consortium for Computer Science (CINI)
RIASSUNTO
L’era digitale ha por tato con sé numerosi progressi tecnologici, tra cui l’Intelligenza Ar tificiale (IA), che offre possibilità senza precedenti per l’innovazione e il miglioramento della qualità della vita, ma solleva anche questioni significative relative alla sicurezza, alla privacy, all’equità e all’etica Per riflettere sul potenziale della relazione tra IA e Infrastruttura per la Qualità, nasce lo studio dell’Osser vatorio “Norme tecniche e valutazione della conformità accreditata per lo sviluppo dei sistemi d’Intelligenza Ar tificiale” sviluppato a ottobre 2024 da Accredia insieme al Laboratorio Nazionale di Ar tificial Intelligence and Intelligent Systems (AIIS) del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI).
I PROOF OF CONCEPT PER TESTARE I SISTEMI DI IA NELLA PA
Una par te centrale dell’analisi dell’Osser vatorio realizzato da Accredia con C I N I r i g u a r d a i P o C ( P r o o f o f C o ncept) Ponte tra la teoria normativa e la pratica applicativa, i PoC offrono una p i a t t a f o r m a p e r t e s t a r e , i n a m b i e n t e controllato, l’efficacia e la confor mità dei sistemi di IA rispetto alle norme tecniche e consentono di evidenziare un ruolo potenziale per l’accreditamento e le relative cer tificazioni. I PoC assum o n o u n a s i g n i f i c a t i v a r i l e v a n z a i n q u a n t o s t r u m e n t i e s s e n z i a l i p e r c o mprendere i processi di accreditamento, ispezione e cer tificazione di tali tecnol o g i e : p r o c e s s i f o n d a m e n t a l i p e r g arantire che i sistemi di IA non solo aderiscano alle norme di qualità e sicurezz a s t a b i l i t e d a l l e n o r m e t e c n i c h e , m a siano anche implementati in modo da
rispettare i rigorosi requisiti dell’AI Act europeo. In particolare, l’Osservatorio ha sviluppato un PoC con INAIL con l’obiettivo di verificare come la norma ISO/IEC 42001:2023 possa essere applicata dalla Pubblica Amministrazione (PA) per migliorare la gestione della qualità dei sistemi di IA La norma, infatti, fornisce un quadro di riferimento per la gestione della qualità specificamente adattato ai sistemi di I A , c o n c e n t r a n d o s i s u a s p e t t i c r u c i a l i come la trasparenza, la responsabilità, la robustezza e l’equità Per le PA, c h e o p e r a n o i n a m b i e n t i c o m p l e s s i e a l t a m e n t e r e g o l a m e n t a t i , l ’ a d o z i o n e della ISO/IEC 42001 è essenziale per g a r a n t i r e c h e l e d e c i s i o n i b a s a t e s u ll’IA siano coerenti, riproducibili e allineate ai più alti standard di qualità e sicurezza.
Nel caso in esame, INAIL, come Ente pubblico, gestisce l’assicurazione ob-
bligatoria contro gli infor tuni sul lavoro e le malattie professionali, e ricopre un ruolo chiave in tema di salute e sicurezza sul lavoro, e l’implementazione di sistemi di IA conformi agli standard di q u a l i t à è f o n d a m e n t a l e p e r s v o l g e r e efficacemente questo ruolo Attraverso il PoC, INAIL ha potuto sperimentare e validare l’efficacia di questi sistemi in un ambiente controllato, identificando best practice e aree di miglioramento che possono essere estese ad altre PA Nel contesto di questo PoC, la norma è stata applicata sul caso di un sistema antifrode basato su sistemi di IA.
LA ISO 42001:2023
SUL QUALITY MANAGEMENT
PER I SISTEMI DI IA
L a n o r m a I S O / I E C 4 2 0 0 1 : 2 0 2 3 “ I nformation technology – Ar tificial intelligence – Management system” stabilis c e u n q u a d r o p e r l a g e s t i o n e d e l l a qualità dei sistemi di IA all’interno delle organizzazioni Fornisce i requisiti e le l i n e e g
,
*Lo studio, di cui qui si pubblica un estratto del capitolo è stato realizzato dall’Oss e
Intelligence and Intelligent Systems (AIIS) d
nale per l’Infor matica (CINI). Per Accredia: gr uppo di lavoro coordinato dall’ar
Studi e Statistiche e composto da Riccard o B
G u g l i e l m i , S e r g i o G u z
, R
s a l b a M ugno, Alessandro Nisi, Maria Teresa Ruffo, Guglielmo Tozzi. Per CINI: gr uppo di lavoro diretto da Daniele Nardi e composto da Piercosma Bisconti, Stefano Marrone, Lidia Marrassi, Carlo Sansone, Domenico Bloisi.
implementare, mantenere e migliorare continuamente un sistema di gestione d e l l ’ I A , a s s i c u r a n d o c h e l ’ u s o , l o s v iluppo e il monitoraggio dei sistemi di IA siano eseguiti in modo responsabile e conforme alle aspettative degli stakeholder e agli obblighi normativi È stata sviluppata per assistere le organ i z z a z i o n i d i q u a l s i a s i d i m e n s i o n e e s e t t o r e n e l l ’ i n t e g r a z i o n e e f f i c a c e d e i sistemi di IA nelle loro operazioni quotidiane, garantendo al contempo che tali tecnologie avanzate siano utilizzat e i n m o d o e t i c o e s o s t e n i b i l e . C o p r e a s p e t t i c r i t i c i c o m e l a l e a d e r s h i p , l a pianificazione, il suppor to, l’operazione, la valutazione delle prestazioni e il m ig l ior am ent o cont inuo, f or nendo un approccio olistico alla gestione dell’IA. L’obiettivo è promuovere un’implementazione dell’IA che non solo rispetti gli standard tecnici e di sicurezza ma che incoraggi anche una cultura organizzat iva che val or izzi l ’ innovazione r esponsabile e consapevole
IL PROOF OF
CONCEPT
SUL PROGETTO ANTIFRODE INAIL
Il Progetto Antifrode INAIL consiste nella c r e a z i o n e e i m p l e m e n t a z i o n e d i u n s i s t e m a i n f o r m a t i c o - a m m i n i s t r a t i v o f inalizzato alla rilevazione e al trattament o d i c o m p o r t a m e n t i a n o m a l i a n c h e come presupposto di possibili frodi Il sistema è progettato per implementare t e m p e s t i v a m e n t e m i s u r e p r e v e n t i v e e correttive per affrontare non conformità, sia interne che esterne, compresa la collusione La struttura del documento è ar ticolata in tre sezioni principali che trattano il contesto, la gestione dei dati e la descrizione dettagliata della soluzion e a d o t t a t a , i n c l u s o u n o s t u d i o d i u n caso relativo al rischio di infor tuni per illustrare l’applicazione delle tecniche di apprendimento automatico. L’obiettivo principale del Progetto Antifrode è quello di sviluppare un potente strumento analitico in grado di elaborare grandi volumi di dati, utilizzando indicatori di rischio specifici e algoritmi di machine learning personalizzati Questo strum e n t o n o n s o l o i d e n t i f i c a a n o m a l i e e compor tamenti atipici ma è anche capace di attribuire un livello di rischio a
ogni entità analizzata. Le finalità specifiche del sistema includono:
– Valorizzazione del patrimonio informativo dell’Istituto, anche attraverso l’integrazione con fonti dati esterne.
– I m p i e g o d i a l g o r i t m i d ’ I n t e l l i g e n z a Ar tificiale e di machine learning per automatizzare il rilevamento e l’analisi delle anomalie.
– Riduzione della discrezionalità umana, migliorando l’automazione e la t r a c c i a b i l i t à d e l l e o p e r a z i o n i e g arantendo il rispetto degli standard.
– C l a s s i f i c a z i o n e d e i c o m p o r t a m e n t i di ogni entità interagente con l’Istituto (aziende, Enti, cittadini, ecc ), rendendo dis ponibil i inf or m azioni r il evanti per i processi interni e consentendo controlli integrati.
– O r i e n t a m e n t o d e l l a p i a n i f i c a z i o n e degli audit
– Generazione di un effetto deterrente contro compor tamenti anomali.
– A n a l i s i d e i d a t i s u i c o m p o r t a m e n t i agiti nelle prassi operative
I l S i s t e m a A n t i f r o d e è u n a s o l u z i o n e personalizzata che mira a identificare e gestire eventi anomali attraverso un processo strutturato che utilizza divers e f a s i c h i a v e e u n a v a s t a g a m m a d i a l g o r i t m i d
Questo sistema è progettato per generare allarmi automatici e gestire le segnalazioni attraverso una piattaforma centralizzata, facilitando l’analisi e ulteriori verifiche da par te degli analisti. Una volta completate le valutazioni, i risultati vengono utilizzati per affinare c o n t i n u a m e n
d
s i s t ema, e le anomalie confermate possono essere oggetto di audit.
Le fasi del Processo Antifrode sono: – Definizione dell’ambito di analisi: la Cabina di Regia determina gli ambiti di analisi e gli indicatori di rischio da incorporare nel sistema per la rilevazione delle anomalie.
– Data discovery: identificazione delle f o n t i d a t i r i l e v a n t i , a n a l i s i d e l l o r o contenuto, delle variabili, del tipo di informazioni contenute e delle interazioni tra diverse fonti
– Addestramento e valutazione degli algoritmi: gli algoritmi utilizzati variano da quelli deterministici a quelli di IA, inclusi algoritmi non super visionati
come il clustering K-Means, algoritmi super visionati che apprendono da set di dati etichettati, e algoritmi predittivi che stimano la probabilità di eventi futuri.
– E s t r a z i o n e d e
d a t i e a t
o n e delle fasi di verifica con ritorni ciclici sui sistemi di riferimento
Gli algoritmi di IA sono:
– Motore a regole: utilizza criteri specifici da analisi statistiche per identif i c a r e e e s t r a r r e c a s i s o s p e t t i , i n maniera automatica, mediante codic e p
e anche un valore di rischio all’entità in esame
– Motore analitico: impiega algoritmi non super visionati per individuare alc u n e c a r a t t e r i s t i c h e i n t r i n s e c h e d e i
d a t i e d e i n u o
formità e si attribuisce un risk score
– Motore super visionato e predittivo: utilizza dati etichettati per mappare relazioni tra input e output, aiutando a fare previsioni accurate Include fasi di preprocessing, generazione di dati aggiuntivi tramite tecniche come Bootstrapping o simili, e si suddivide in modelli super visionati che consentono d’individuare delle anomalie sulla base di dati etichettati e di definire un risk score a ciascuna entità analizzata, e modelli predittivi, che non solo classificano, ma anche predicono nuovi eventi utilizzando dati reinterpretati, ad esempio attraverso l’uso di reti neurali per analisi temporali.
Il sistema non solo identifica le anomalie, ma contribuisce anche attivamente a l l a p r e v e n z i o n e d i a t t i f r a u d o l e n t i , proteggendo le risorse finanziarie dell’Istituto e mantenendo l’integrità delle operazioni.
L’approccio proattivo e l’uso di tecnologie avanzate permettono di adattarsi d i n a m i c a m e n t e a n u o v e s t r a t e g i e d i frode, garantendo che le prestazioni e i ser vizi siano erogati in modo equo e conforme alle leggi Il Sistema Antifrode è progettato per identificare e gestire rischi di frode specifici, classificati in varie aree di attività come Aziende e
L a v o r a t o r i . O g n i a r e a h a s c e n a r i d i rischio ben definiti che mirano a mitigare le vulnerabilità settoriali Nell’Ar e a A z i e n d e , g l i s c e n a r i i n c l u d o n o g e s t i o n e d i c o m p e n s a z i o n i i n d e b i t e , problematiche in rappor ti assicurativi, rimborsi e variazioni nei rappor ti assicurativi Questi scenari sono essenziali per prevenire abusi finanziari o amministrativi che possono danneggiare l’Istituto
Nell’Area Lavoratori, i rischi sono focalizzati sulla corretta gestione delle prat i c h e d ’ i n f o r t u n i o e d e l l e o p p o s i z i o n i amministrative o sanitarie, cruciali per garantire l’erogazione equa delle prestazioni e la protezione contro abusi o errori di gestione L’analisi delle pratiche d’infor tunio, per esempio, verifica la corrispondenza tra i giorni d’inabilità concessi e la gravità dell’infor tunio, mentre l’opposizione amministrativa/ s a n i t a r i a a s s i c u r a c h e l ’ i t e r d i v a l u t azione sia stato eseguito correttamente. Questo sistema non solo tutela le risors e f i n a n z i a r i e d e l l ’ I N A I L , m a s a l v ag u a r d a a n c h e l ’ i n t e g r i t à e l a f i d u c i a nelle sue operazioni, assicurando che le prestazioni e i ser vizi siano erogati i n m o d o e q u o e c o n f o r m e a l l e l e g g i , g a r a n t e n d o c o s ì t r a s p a r e n z a e d e f f ic i e n z a n e l l ’ a m b i t o d e l l e o p e r a z i o n i istituzionali.
IL QUESTIONARIO PER INAIL
SUI SISTEMI DI GESTIONE
DELLA QUALITÀ
L ’ O s s e r v a t o r i o A c c r e d i a - C I N I h a e l aborato un questionario per comprender e i n c h e m i s u r a i r e q u i s i t i d e l l a ISO/IEC 42001:2023 sono già rispettati, o sono già presi in considerazione, da INAIL nei suoi processi d’implementazione di sistemi di IA Le domande sono utili per comprendere le modalità con cui INAIL potrebbe, in futuro, a p p l i c a r e l a n o r m a a l l ’ i n t e r n o d e l l a p r o p r i a o r g a n i z z a z i o n e Va i n t e s o che, comunque, INAIL dovrà operare in conformità all’AI Act e che l’adozione della norma permetterà di strutturare il processo inteso a perseguire tale “ c o m p l i a n c e ” P e r t a n t o , l ’ i n t e r e s s e è c o m p r e n d e r e i n c h e m o d o i r e q u i s i t i normativi potranno essere applicati nei
p r o c e s s i d i g o v e r n a n c e g i à p r e s e n t i a l l ’ i n t e r n o d i I N A I L L e d o m a n d e , d i carattere generale, sono riferite all’adozione dei sistemi d’Intelligenza Ar tificiale di cui si è discusso nelle sessioni in presenza, in par ticolare in due focus group che hanno visto la par tecipazione di rappresentanti di INAIL
Domanda 1) Chi avrebbe la responsabilità, all’interno di INAIL, della definizione di processi di risk management, comprese le valutazioni d’impatto, per l’ in d iv id u a z io n e e la m itig a z io n e d e i r is c h i r e la tiv i a i s is te m i d ’ In te llig e n z a Artificiale? Pur esistendo una funzione di Risk Management, per lo specifico c a m p o d e l l ’ I A v a c o n s i d e r a t o i l c o i nv o l g i m e n t o d i d i v e r s i a t t o r i i n t e r n i a I N A I L . Q u e s t o a s p e t t o è r i c h i e s t o a nche d a ll’a p p lica zione d ella norm a ISO 31000 o dal “framework” COSO
R e p o r t , a l f i n e d i g a r a n t i r e u n a m a gg i o r e c o n s a p e v o l e z z a e c o m p r e n s i one del contesto di rischio
La gestione del rischio in INAIL è ar ticolata secondo le seguenti responsabilità:
• S e r v i z i o I s p e t t o r a t o e S i c u r e z z a : cura la valutazione dei rischi e dei controlli su processi e prodotti, malv e r s a z i o n i o f r o d i p o t e n z i a l i a i danni dell’Istituto con eventuale prop o s t a d i a z i o n i c o r r e t t i v e , n o n c h é programmazione e coordinamento d e l l ’ a t t i v i t à d i c o n t r o l l o o p e r a t i v o (Risk Management); è responsabile del coordinamento e monitoraggio d e l l e s t r u t t u r e c e n t r a l i e t e r r i t o r i a l i nelle attività connesse all’attuazione delle norme in materia di sicurezza e riser vatezza delle infor mazioni e dati personali.
• D i r e z i o n e C e n t r a l e O r g a n i z z a z i one Digitale: è responsabile del sistema informatico e dell’organizzazione dell’Ente e, in par ticolare, gestis c e i r i s c h i d e i p r o g e t t i I T r i s p e t t o alla confor mità al GDPR (in raccordo con il R es pons abil e del l a P r ot ezione dei Dati e il SIS); alla cybersic u r e z z a ( s i c u r e z z a b y d e s i g n , piano della sicurezza); ai rischi standard dei progetti IT (tecnici, organizz a t i v i , n o r m a t i v i , r i f e r i t i a g l i s t a k eholder interni ed esterni al progetto, di project management, ecc.).
I n o l t r e , l ’ I s t i t u t o h a c o n s e g u i t o l e s eguenti cer tificazioni:
• UNI CEI ISO/IEC 27001 (con estensione alla ISO/IEC 27017) – Sistem a d i g e s t i o n e p e r l a S i c u r e z z a delle informazioni – per il campo di applicazione Ser vizi di conduzione tecnico-operativa del data center e relativo monitoraggio e Ser vizi ICT a suppor to della denuncia telematic a d i i n f o r t u n i , d e l l a r e g i s t r a z i o n e della Domanda on-line per i bandi
I S I e d e l s u o i n v i o d u r a n t e l ’ e v e n t o click-day erogato in modalità cloud;
• U N I E N I S O 9 0 0 1 – S i s t e m a d i
g e s t i o n e p e r l a Q u a l i t à – p e r i l
c a m p o d i a p p l i c a z i o n e S e r v i z i d i c o n d u z i o n e t e c n i c o - o p e r a t i v a d e l data center e relativo monitoraggio; G o v e r n o d e l l a f o r n i t u r a I C T e d e i
r e l a t i v i l i v e l l i d i s e r v i z i o ; G e s t i o n e dei Centri protesi e riabilitazione sul territorio nazionale;
• I S O / I E C 2 0 0 0 0 - 1 – S i s t e m a d i Gestione del Ser vizio – per il campo di applicazione Ser vizi di Housing p e r l e P u b b l i c h e A m m i n i s t r a z i o n i erogati dal Data Center INAIL.
C o m e i n v e c e r i c h i e s t o d a l l ’ a r t . 9 d e l -
l ’ A I A c t , c h e s i r i f e r i s c e a i s i s t e m i a d
A l t o R i s c h i o , è f o n d a m e n t a l e i s t i t u i r e un modello di gestione dei rischi integrato continuo nel tempo e iterativo. Al m o m e n t o , I N A I L n o n d i s p o n e d i u n sistema appositamente dedicato all’IA, e questo rappresenta il primo punto da a f f r o n t a r e p e r a n t i c i p a r e i r i s c h i c h e p o t r e b b e r o e m e r g e r e i n f u t u r o d a n u o v e a p p l i c a z i o n i a d A l t o R i s c h i o o rischi non monitorati
P e r i l s i s t e m a a n t i f r o d e o g g e t t o d e l POC i rischi di progetto sono stati gestiti secondo i processi standard in essere in INAIL, e declinati in base alla diversa natura del rischio: tecnologica, cont r a t t u a l e , n o r m a t i v a , u t e n z a , t e m p i , pianificazione, costi, interdipendenze c o n a l t r i p r o g e t t i , c h a n g e m a n a g em e n t È i n c o r s o l a s p e r i m e n t a z i o n e d e l l e r i s u l t a n z e d e l l e a n a l i s i Tu t t e l e o p e r a z i o n i s o n o g e s t i t e a l l ’ i n t e r n o d i una piattaforma proprietaria destinata a gestire tutte le tipologie di audit Inolt r e s ono s t at i cons ider at i g l i s t andar d ISO 31000 per la gestione dei rischi, I S O 3 7 0 0 0 p e r a n t i c o r r u z i o n e e t r asparenza.
Domanda 2) Quali sarebbero le principali conoscenze, da prendere in considerazione nella formazione dei dipend e n ti d i IN A IL , c o n r ife r im e n to a ll’ u tilizzo di sistemi di IA? Nel rispondere, si prenda particolarmente in considerazione la formazione degli utenti dei s i s t e m i , e c o l o r o c h e n e v e r r e b b e r o direttamente impattati (se rilevante).
L’attività di formazione dovrà coinvolgere tutti coloro che si inter facceranno
c o n i l s i s t e m a , a p p a r t e n e n t i s i a a u n profilo tecnico che di business In fase di definizione dei requisiti di tale attivit à , s a r à n e c e s s a r i o a p p r o f o n d i r e g l i e l e m e n t i f o n d a n t i e i l f a b b i s o g n o f o rmativo diversificato a seconda del personale coinvolto, nonché l’impatto e le r i c a d u t e o r g a n i z z a t i v e s u l l e a t t i v i t à e sui ruoli da formare al fine di per venire a un efficace e mirato apprendimento
In linea generale, si potrebbero considerare le seguenti macro-aree:
• F o r m a z i o n e b a s e s u i s i s t e m i d i I A (per tutto il personale dell’Istituto): il personale dell’Istituto dovrebbe acquisire conoscenza di base sui sistemi d’Intelligenza Ar tificiale Questa formazione dovrebbe includere una c o m p r e n s i
e i p r i n c i p i f o n d amentali e generali sull’utilizzo di tali sistemi in INAIL
• Comprensione dell’impatto operativ o , e t i c o e
e g a l e d
t e m a ( p e r tutto il personale dell’Istituto): oltre a c o m p r e n d e r e l ’ i m p a t t o o p e r a t i v o dei sistemi di IA sul business e il valore aggiunto che appor tano, i dipendenti dovrebbero essere consapevoli delle questioni etiche e legali correlate all’uso di tali tecnologie.
• C a p a c i t à d i c o m p r e n d e r e c o m e i l
necessario, ignorare l’output del sis
d e i sistemi di IA in essere siano in grado d
l i c
i o n i s u l piano dei diritti fondamentali delle persone. Ciò è impor tante per sensibilizzarli a interpretare l’output del sistema e agire in modo critico, individuando anche i casi in cui l’output
s i a d a e l u d e r e p e r c h é n o n r a p p r esenta fedelmente la realtà fattuale o il risultato desiderato
• C a p a c i t à d i m o n i t o r a r e l a p e r f o rm a n c e d e l s i s t e m a ( g r u p p o d i p r ogetto): i dipendenti che fanno par te del gruppo di progetto dovrebbero e s s e r e i n g r a d o d i m o n i t o r a r e
c o s t a n t e m e n t e l a p e r f o r m a n c e d e i sistemi di IA utilizzati Questo include la capacità di raccogliere e anal i z z a r e d a t i s u l l e p r e s t a z i o n i d e l sistema attraverso specifici KPI, valut a r e l ’ a c c u r a t e z z a e l ’ a f f i d a b i l i t à d e l l ’ o u t p u t e i d e n t i f i c a r e e v e n t u a l i anomalie Il lavoro di monitoraggio, che è alla base di ogni processo di gestione dei rischi, è par ticolarmente impor tante, per agire tempestivamente di fronte a problemi o malfunzionamenti del sistema
Inoltre, come prassi già consolidata in INAIL, anche in relazione a queste tematiche, è oppor tuno sviluppare all’inter no dell’Istituto competenze trasversali quali strumenti per la cos t r uzione di una cul t ur a ident it aria a suppor to dell’evoluzione tecnologica
Domanda 3) Quale percorso di formazione sarà definito, in considerazione della creazione di consapevolezza e allo sviluppo delle necessarie competenze, nelle diverse fasi di tali progetti: definizione obiettivi, sviluppo tecnico, e d u c a z i o n e e a d d e s t r a m e n t o , m a n utenzione
L a f o r m a z i o n e d e i d i p e n d e n t i , c o n i necessari approfondimenti sopra citati, dovrà essere strutturata in modo differenziato, considerando l’impatto dei sistemi sulle loro responsabilità e sulla n a t u r a s p e c i f i c a d e l l o r o r u o l o C i ò significa che la formazione deve soddisfare i fabbisogni formativi delle diverse figure implicate, considerando inolt r e l a d i f f e r e n z a t r a f i g u r e t e c n i c h e e non tecniche Le competenze in materia di formazione del personale dell’Istituto sono in capo alla Direzione centrale risorse umane, che, in par ticolare, previo approfondimento di contesto e di tematica, nonché di impatti e ricad u t e o r g a n i z z a t i v e , e f f e t t u a l ’ a n a l i s i dei fabbisogni formativi e cura l’elaborazione degli inter venti di formazione Annualmente, a cura di questa Direzione, e in raccordo con le diverse strutture dell’INAIL, viene elaborato il Piano triennale della formazione Nel Piano d e l l a f o r m a z i o n e 2 0 2 3 - 2 0 2 5 , è g i à presente un’iniziativa formativa denominata “Data governance ” che ha l’obiettivo di suppor tare la trasformazio-
ne digitale e gli obblighi che ne derivano, favorire l’evoluzione organizzativa dell’Istituto in ottica data-driven svilupp a n d o l a c a p a c i t à d i u t i l i z z a r e i d a t i per migliorare il processo decisionale, rafforzare analisi e strategie, identificare problemi e trovare soluzioni, compiere scelte innovative e sostenere tecnologie “disruptive”.
A tal proposito dovranno essere analizzati i potenziali elementi d’interrelazione tra governance dei dati e governance dell’IA
Pertanto, relativamente alla sezione formazione, nell’individuare iniziative mirate da includere nel Piano 2025/2027 è necessario individuare i destinatari, i contenuti diversificati secondo i ruoli, nonché le modalità più idonee al trasferimento delle conoscenze.
Domanda 4) Quali dipartimenti sarebb e r o r e s p o n s a b i l i d e l l a d e f i n i z i o n e della governance e delle policies interne a INAIL per la gestione dei sistemi di IA? A questo scopo pare giusto notare che potrebbe esserci l’interessamento d i d iv e rsi d ip a rtim e n ti, c h e n e c e ssiteranno di formazione.
L’assegnazione di responsabilità tra le d i v e r s e s t r u t t u r e d e l l ’ I s t i t u t o r i f l e t t e l a complessità e l’interdisciplinarietà delle questioni coinvolte nella gestione dei sistemi di IA e dovrà per tanto garantire u n a p p r o c c i o i n t e g r a t o e c o o r d i n a t o alla definizione delle politiche dell’istituto. Il relativo modello di governance dell’IA è ancora oggetto di approfondimento e analisi
Domanda 5) Quale dipartimento/ufficio sarà responsabile delle politiche di comunicazione con le parti interessate, anche con riferimento alle comunicazioni in caso di criticità?
La Direzione centrale pianificazione e c o m u n i c a z i o n e , è r e s p o n s a b i l e d e l l a c o m u n i c a z i o n e d e l l ’ I s t i t u t o , r e a l i z z a campagne e iniziative di comunicazione dirette a informare l’utenza interna ed esterna. Le campagne informative, valoriali e/o di prodotto, sono promosse, oltre che dalla Direzione stessa, anc h e d a l l e s t r u t t u r e d e l l ’ I s t i t u t o c o m p etenti per materia e in alcuni casi in collaborazione con i Ministeri vigilanti e altri organismi del welfare.
Riguardo alla “comunicazione con gli s t a k e h o l d e r ” n e l l a n o r m a I S O / I E C 42001:2023 (7 4 Comunicazione) è precisato che “L’organizzazione deve deter minare le comunicazioni inter ne e d e s t e r n e p e r t i n e n t i a l s i s t e m a d i gestione dell’IA, inclusi: cosa comunic a r e ; q u a n d o c o m u n i c a r e ; c o n c h i comunicare; come comunicare”.
Domanda 6) Stante il fatto che l’introduzione di strumenti di IA in una quals i a s i o r g a n i z z a z i o n e c o m p o r t a d e i cambiamenti organizzativi e/o di processo e nuove/diverse responsabilità, chi avrà in carico il processo di cambiamento?
L a g e s t i o n e d e l p r o c e s s o d i c a m b i amento in INAIL è affidata, per le rispettive competenze a:
• DC organizzazione digitale, per gli aspetti di organizzazione e IT;
• DC risorse umane, per gli aspetti di formazione e di gestione del personale;
• D C p i a n i f i c a z i o n e e c o m u n i c a z i one, per gli aspetti di comunicazione interna/esterna;
• Ser vizio Ispettorato e Sicurezza per gli aspetti di Risk Management, Sicurezza e Controllo cooperativo;
• S t r u t t u r e c e n t r a l i e t e r r i t o r i a l i c o i nvolte nelle specifiche progettualità.
S i v a l u t e r à s e m u t u a r e e s p e c i f i c a r e questo modello anche per il Gover no del processo di cambiamento determinato dall’introduzione di sistemi di IA.
Domanda 7) L a g e s tio n e d e i r e q u is iti normativi avrà un certo grado di affinità con gli altri processi di gestione già oggetto di certificazione. Ritenete che p o t r à e s s e r e c o n s i d e r a t a u n ’ i n t e g r azione sistemica?
È fondamentale una definizione organ i c a d e l l e p o l i c y e d e l l a c o m p l i a n c e alle diverse fonti normative (normativa d i s e t t o r e , p r i v a c y, n o r m e I S O , e c c . ) . Saranno per tanto analizzate e valutate: aree di complementarità, coerenza, i n t e g r a z i o n e e o m o g e n e i t à d i g e s t i one. In questo quadro potrebbe essere v a l u t a t a l ’ e v e n t u a l e e s t e n s i o n e d e l l e politiche di cer tificazione che progressivamente, in chiave di generazione di valore pubblico, dovrebbero riguardare tutte le attività dell’Istituto.
SIMULAZIONE DI VERIFICA DI CONFORMITÀ ALLA ISO/IEC 42001:2023
Tavola di controllo INAIL secondo la ISO/IEC 42001
Obiettivo Controllo
Implementazione specifica per INAIL (ISO/IEC 42001)
A.2 Politiche relative all’IA
Fornire direzione e suppor to gestionale per i sistemi di IA secondo i requisiti aziendali
A.3 Organizzazione interna
Stabilire responsabilità interne per mantenere un approccio responsabile nell’implementazione, gestione e operatività dei sistemi di IA
A.2.2 Documentazione della politica IA
A.2.3 Allineamento con altre politiche organizzative
A.2.4 Revisione della politica IA
A.3.2 Definizione dei ruoli e delle responsabilità per l’IA
A.3.3 Segnalazione di preoccupazioni
A.4 Risorse per sistemi IA
Assicurare che l’organizzazione consideri tutte le risorse necessarie per comprendere e gestire i rischi e gli impatti dei sistemi di IA
A.5 Valutazione degli impatti dei sistemi di IA
A.4.2 Documentazione delle risorse
A.4.3 Risorse dati
A.4.4 Risorse strumentali
A.4.5 Risorse di sistema e di calcolo
A.4.6 Risorse umane
Formalizzare una politica IA che rifletta gli obiettivi del Progetto Antifrode e integrare normative sulla sicurezza dei dati e privacy Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a tutti gli attori coinvolti, ciascuno per le proprie responsabilità
Verificare e garantire che la politica IA sia coerente con altre politiche esistenti, come quelle sulla sicurezza e sulla conformità normativa Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023 spetterebbe a DC organizzazione digitale, per le policy relative alla digitalizzazione, e al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza, per le policy relative ai processi di ispezione
Stabilire inter valli regolari per la revisione della politica IA per assicurare la sua adeguazione e efficacia nel tempo Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a tutti gli attori coinvolti
Definire chiaramente i ruoli e le responsabilità all’interno del Progetto Antifrode, assicurando la coper tura di tutte le fasi operative e decisionali. Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale e Ser vizio Ispettorato e Sicurezza per ripar tire le responsabilità nei rispettivi ruoli
Implementare un processo formale per la segnalazione di preoccupazioni riguardanti l’IA, incoraggiando una cultura di trasparenza e responsabilità Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza, responsabile del Risk Management e della Sicurezza.
Documentare in modo completo tutte le risorse, inclusi hardware, software, dati e personale, impiegate nel sistema Antifrode Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza, che comunicherebbe i requisiti di risorse a DC organizzazione digitale
Mantenere una documentazione dettagliata delle fonti di dati, inclusi i processi di acquisizione, utilizzo e gestione in conformità al GDPR
Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale, in collaborazione con il Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Elencare e documentare gli strumenti analitici e di monitoraggio utilizzati nel sistema Antifrode, garantendo l’aggiornamento e la manutenzione. Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Specificare le infrastrutture IT impiegate, comprese le capacità di calcolo necessarie per il processamento e l’analisi dei dati Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Identificare e qualificare il personale coinvolto, evidenziando competenze e necessità formative specifiche per il lavoro con l’IA Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC risorse umane, in collaborazione con Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Obiettivo Controllo Implementazione specifica per INAIL (ISO/IEC 42001)
Valutare gli impatti del sistema di IA su par ti interessate durante tutto il ciclo di vita del sistema
A.5.2 Processo di valutazione degli impatti del sistema di IA
A.5.3 Documentazione delle valutazioni d’impatto
A.5.4 Valutazione degli impatti su individui e gruppi
A.5.5 Valutazione degli impatti sociali
A.6 Ciclo di vita del sistema di IA
Definire i criteri e i requisiti per ciascuna fase del ciclo di vita del sistema di IA
A.6.1.2 Obiettivi per lo sviluppo responsabile del sistema di IA
A.6.1.3 Processi per la progettazione e sviluppo fidato del sistema di IA
A.6.2.2 Requisiti e specifiche del sistema di IA
A.6.2.3 Documentazione di progettazione e sviluppo del sistema di IA
A.6.2.4 Verifica e validazione del sistema di IA
A.6.2.5 Implementazione del sistema di IA
A.6.2.6 Operazione e monitoraggio del sistema di IA
A.6.2.7 Documentazione tecnica del sistema di IA
Stabilire metodologie per valutare gli impatti etici, legali e operativi del sistema Antifrode, con par ticolare attenzione alle implicazioni sui diritti individuali. Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a tutti gli attori coinvolti, in par ticolare al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza, responsabile del risk management
Mantenere una documentazione completa delle valutazioni d’impatto, inclusi i metodi utilizzati e i risultati ottenuti
Analizzare specificamente come le decisioni automatizzate possano influenzare individui e gruppi, specialmente in termini di equità e giustizia Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe alle procedure di risk management, e quindi al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Valutare e documentare gli impatti potenziali del sistema Antifrode sulla società, compresi gli effetti a lungo termine sulla fiducia e sulla sicurezza pubblica Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe al risk management, e quindi al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Identificare e documentare gli obiettivi per guidare lo sviluppo del sistema Antifrode, garantendo che le misure adottate rispettino principi di equità e trasparenza. Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Definire e documentare i processi specifici per la progettazione e lo sviluppo del sistema Antifrode, includendo misure di sicurezza e revisioni periodiche Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Specificare e documentare i requisiti per i nuovi sistemi di IA o per miglioramenti sostanziali ai sistemi esistenti, focalizzandosi sulle esigenze specifiche dell’Antifrode Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale, che prenderebbe i requisiti non funzionali dal Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Mantenere documentazione dettagliata delle fasi di progettazione e sviluppo del sistema Antifrode, inclusi i cambiamenti e le modifiche appor tate nel tempo Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Definire e documentare le misure di verifica e validazione per il sistema Antifrode, assicurando che il sistema funzioni come previsto e sia privo di bias dannosi Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale, in collaborazione con il Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Documentare un piano di implementazione che includa requisiti di test e criteri di accettazione prima del rilascio effettivo nel contesto operativo Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a tutti gli attori coinvolti
Definire e documentare i componenti necessari per l’operatività continua del sistema Antifrode, includendo monitoraggio delle prestazioni e suppor to tecnico Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale e al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza, ognuno per le proprie mansioni
Determinare la documentazione tecnica necessaria per le diverse categorie di par ti interessate e fornirla in forma appropriata. Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
POLIZZE ASSICURATIVE PER I RISCHI CYBER
La sicurezza informatica è una delle aree di rischio emergenti per le PMI: senza un’attività di protezione di dati, sistemi e informazioni non è possibile attivare una polizza
di Angelo Nicolosi (Owner C.A. BROKER Srl)
Gli attacchi informatici alle PMI italiane sono in forte crescita Secondo il Rapporto Clusit 2024, gli attacchi DDoS (che consistono nel tempestare di richieste un sito fino a renderlo inaccessibile) rappresentano il 36% del totale degli incidenti, segnando un aumento del 1486% rispetto all’anno precedente. Gli attacchi tramite sfruttamento di vulnerabilità costituiscono il 18% e quelli di phishing e social engineering l’8% La sicurezza informatica è, quindi, una delle aree di rischio emergenti più critiche per le PMI. Non c’è previsione riguardo a dove, come e quando l’incidente informatico si possa verificare, e neppure a quale impatto questo possa avere sull’azienda Rimedi certi e alternativi, se si è connessi, non ne esistono Pensare di stipulare una copertura assicurativa potrebbe sembrare la soluzione al problema. Sì, è vero, un’idonea “Polizza Cyber” può mitigare le conseguenze del danno, ma rimane il fatto che quando si ricorre alla garanzia ormai la criticità è in atto o si è già manifestata, ragion per cui occorre prevenire implementando una serie di prassi, piani e procedure per proteggere dati, sistemi e informazioni che ormai costituiscono il nucleo del patrimonio aziendale.
È necessario precisare che non tutti i settori di attività sono assicurabili (ne esistono alcuni ad alto rischio) così come non lo è qualsiasi tipologia di azienda. Così com’è difficoltoso (o pressoché impossibile) assicurarsi per i danni da furto in edifici sprovvisti di cancelli, porte o finestre, è altrettanto difficoltoso riuscire a contrarre una “Polizza Cyber” se l’azienda è priva di dotazioni basilari sulla sicurezza informatica
Chi intende attivare una “Polizza Cyber” deve, quindi, preventivamente analizzare il proprio livello di protezione, per poi presentare la propria azienda alle compagnie di assicurazione con un’impostazione atta a negoziare il target di copertura; il valore aggiunto alla negoziazione può essere dato dal supporto di un broker indipendente.
P u n t a n d o m a g g i o r m e n t e a i r e q u i s i t i b a s i l a r i c h e o g n i azienda interessata a una “Polizza Cyber” deve possedere, si riporta una breve check-list:
esistenza di procedure scritte e di misure di trattamento, protezione e riservatezza dei dati;
esistenza di Firewall con relativi aggiornamenti;
e s i s t e n z a d i A n t i Vi r u s / S p y Wa r e / A n t i S p a m c o n r e l a t i v i aggiornamenti;
rimozione di utenze generiche o non nominative (tutti g l i a m m i n i s t r a t o r i d i s i s t e m a d e v o n o e s s e r e i d e n t i f i c a t i e nominati);
p a t c h m a n a g e m e n t - r i l a s c i o a u t o m a t i c o d i a g g i o r n amenti critici;
backup settimanale degli archivi digitali e conservazione di un duplicato in luogo sicuro e/o su supporti remoti;
assenza di incidenti informatici negli ultimi tre anni (in caso di incidenti pregressi, sarà necessario uno screening di approfondimento)
Se tali requisiti sono soddisfatti, l’azienda è classificata assi-
curabile e può scegliere le c a r a t t e r i s t i c h e d e l l a p r opria copertura tra:
c o p e r t u r a p r o t e z i o n e dati e responsabilità verso t e r z i p e r i n c i d e n t i i n f o rmatici;
c o p e r t u r a i n t e r r u z i o n e della rete;
copertura attacchi informatici a fini estorsivi;
perdite pecuniarie traenti origine da accertamento PCIDSS;
pronto intervento;
responsabilità civile multimediale;
incidente riguardante i dati elettronici;
fornitori servizi esternalizzati (OSP);
disfunzione sistema informatico;
crime – trasferimento fraudolento fondi;
opzioni tailor made.
Per affrontare in modo approfondito il processo di verifica dei requisiti richiesti per attivare una “Polizza Cyber”, può risultare utile ricorrere a società di consulenza specializzate in questo ambito Gli aspetti economici della polizza variano in base al livello di protezione che l’azienda detiene e in base al tipo di implementazioni tecniche e procedurali che adotta Nell’ambito dei rischi informatici riconducibili alla gestione degli impianti da remoto o con manutenzione predittiva, non tutte le polizze sul mercato offrono un’adeguata copertura. È quindi fondamentale esaminare con attenzione i termini e le condizioni della polizza per assicurarsi che sia adatta alle specifiche esigenze dell’azienda.
L’efficacia della risposta a un incidente informatico dipende in larga misura dalla velocità di reazione Il tempo disponibile per comprendere cosa è successo e prendere le misure n e c e s s a r i e è s p e s s o m o l t o l i m i t a t o P e r q u e s t o m o t i v o , è essenziale disporre di una “Polizza Cyber” ben strutturata, che preveda non solo la copertura finanziaria ma anche un servizio di pronto intervento da parte di esperti del settore Questi specialisti possono agire rapidamente per gestire l’emergenza, contenere i danni e ridurre il rischio di perdite o interruzioni dell’attività aziendale.
La sicurezza informatica dev’essere considerata una priorità a s s o l u t a n e l l a g e s t i o n e d i q u a l s i a s i a z i e n d a , a l p a r i d e l l a sicurezza sul lavoro. Solo affrontando questa nuova sfida con professionalità e preparazione, le aziende operanti nel settore del testing saranno in grado di assicurare la continuità operativa e la sicurezza dei propri sistemi in un mondo sempre più digitalizzato e competitivo Investire nella sicurezza informatica proteggerà l’azienda dalle minacce esterne, contribuirà a rafforzare la sua reputazione sul mercato e la relazione di fiducia con i clienti, mostrando di adattarsi alle nuove sfide CLICCA QUI per approfondire
Obiettivo Controllo
Implementazione specifica per INAIL (ISO/IEC 42001)
A.6.2.8 Registrazione dei log degli eventi del sistema di IA
A.7 Dati per i sistemi IA
Assicurare la comprensione del ruolo e degli impatti dei dati nei sistemi IA durante le fasi di applicazione e sviluppo, fornitura o uso dei sistemi di IA
Stabilire in quali fasi del ciclo di vita del sistema di IA sia necessario abilitare la registrazione dei log degli eventi, specialmente durante l’utilizzo del sistema Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
A.7.2 Dati per lo sviluppo e il miglioramento del sistema di IA
A.7.3 Acquisizione dei dati
A.7.4 Qualità dei dati per i sistemi di IA
A.7.5 Provenienza dei dati
A.7.6 Preparazione dei dati
A.8 Informazioni per le parti interessate
Assicurare che le par ti interessate abbiano le informazioni necessarie per comprendere e valutare i rischi e i loro impatti.
A.8.2 Documentazione e informazioni di sistema per gli utenti
A.8.3 Reporting esterno
A.8.4 Comunicazione degli incidenti
A.8.5 Informazioni per le parti interessate
A.9 Uso dei sistemi di IA
Garantire che l’organizzazione utilizzi i sistemi di IA in modo responsabile e secondo le politiche organizzative
A.9.2 Processi per l’uso responsabile dei sistemi di IA
Definire, documentare e implementare processi di gestione dei dati che suppor tano lo sviluppo del sistema Antifrode, assicurando l’integrità e la protezione dei dati Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC risorse umane e DC organizzazione digitale
Determinare e documentare i dettagli relativi all’acquisizione e alla selezione dei dati utilizzati nei sistemi IA, garantendo la loro rilevanza e qualità Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Definire e documentare i requisiti di qualità dei dati, assicurando che i dati utilizzati nello sviluppo e nell’operatività del sistema Antifrode soddisfino tali standard Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a tutti gli attori coinvolti
Definire e documentare un processo per registrare la provenienza dei dati utilizzati nei sistemi di IA di INAIL, inclusi i dettagli su come i dati vengano raccolti, usati e conser vati. Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe al ser vizio Ispettorato e Sicurezza, se proprietario delle banche dati, e a DC organizzazione digitale nelle sue funzioni di verifica della qualità dei dati.
Definire e documentare le esigenze e le metodologie per la preparazione dei dati utilizzati nel sistema Antifrode, assicurando l’accuratezza e l’adeguatezza dei dati per l’analisi specifica Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale
Determinare e fornire le informazioni necessarie agli utenti del sistema, comprese guide e FAQ dettagliate sul funzionamento e le misure di sicurezza del sistema Antifrode Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC organizzazione digitale per la creazione, a DC Pianificazione e comunicazione per la redazione, e DC risorse umane per la pubblicizzazione
Fornire meccanismi per le par ti interessate per segnalare impatti avversi del sistema, includendo canali di comunicazione chiari e accessibili
Stabilire un piano documentato per la comunicazione degli incidenti, assicurando che le informazioni raggiungano tutte le par ti rilevanti in modo tempestivo e accurato Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a tutti gli attori coinvolti, nelle loro mansioni
Documentare e divulgare obbligazioni e responsabilità relative al sistema di IA alle par ti interessate, mantenendo trasparenza e conformità normativa Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC pianificazione e comunicazione.
Definire e documentare i processi per l’uso responsabile del sistema Antifrode, includendo protocolli per l’interazione umana laddove necessario Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza per la redazione dei processi di super visione, a DC organizzazione digitale per la loro implementazione tecnica.
Obiettivo Controllo Implementazione specifica per INAIL (ISO/IEC 42001)
A.9.3 Obiettivi per l’uso responsabile del sistema di IA
A.9.4 Uso inteso del sistema di IA
A.10 Relazioni con terze parti e clienti
Assicurare che l’organizzazione comprenda le sue responsabilità e rimanga responsabile quando le terze par ti sono coinvolte in qualsiasi fase del ciclo di vita del sistema di IA
A.10.2 Assegnazione delle responsabilità
Identificare e documentare gli obiettivi per guidare l’uso responsabile del sistema di IA, assicurando che questi riflettano gli standard etici e legali.
Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe ai ruoli coinvolti nella pianificazione strategica e al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza
Assicurarsi che il sistema di IA venga utilizzato solo per gli scopi previsti, con controlli adeguati per prevenire usi impropri o non autorizzati
Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe al Ser vizio Ispettorato e Sicurezza e al sistema dei controlli
A.10.3 Fornitori
A.10.4 Clienti
Garantire che le responsabilità siano chiaramente assegnate tra INAIL e le terze par ti coinvolte nel ciclo di vita del sistema di IA, stabilendo accordi chiari e trasparenti Non è chiaro a chi spetterebbe tale responsabilità
Stabilire processi per assicurare che l’uso di ser vizi, prodotti o materiali forniti dai fornitori sia in linea con l’approccio responsabile di INAIL allo sviluppo e uso dei sistemi di IA Non è chiaro a chi spetterebbe tale responsabilità
Assicurarsi che l’approccio di INAIL allo sviluppo e uso dei sistemi di IA consideri le aspettative e le esigenze dei clienti, integrando feedback e osser vazioni per miglioramenti continui
Questa azione, nell’implementazione della ISO/IEC 42001:2023, spetterebbe a DC Pianificazione e Comunicazione.
RISCHIO DELLA PULIZIA CON GETTI AD ALTA PRESSIONE… LAVAGGIO VEICOLI, MA NON SOLO!
IEC/EN 60529, ISO 20653
Si sa, tante persone hanno il rito settimanale (o mensile, o annuale ) del lavaggio del proprio mezzo di trasporto, servendosi di autolavaggi automatizzati, magari fai da te con idropulitrice a getto caldo
E b b e n e t a l i p r a t i c h e p o t r e b b e r o c a u s a r e d a n n i e l e t t r i c i o meccanici se i componenti sottoposti a tali getti non sono adeguatamente protetti contro l’ingresso di acqua e con un adeguata resistenza strutturale; esistono delle norme come, ad esempio, la ISO 20653 dedicata ai veicoli che disciplinano le prove da fare a seconda della destinazione d’uso. In particolare, esiste il grado di protezione IPX9K che specifica esattamente una metodologia di prova che simula l’esposizione dei componenti ai getti di acqua ad alta pressione ed alta temperatura
INTEK S p A oltre ad eseguire le prove di conformità a tutti
i gradi di protezione IP, è dotata di un’apparecchiatura aut o m a t i z z a t a a l
g r a d o d
d’impatto del getto. I produttori di componenti potranno q u i n d i t r o v a r e i n I N T E K S . p . A . u n p a r
e e d accreditato per l’esecuzione di queste prove
CONTATORI DI ENERGIA ELETTRICA
F. Galliana1, L. Callegaro1, A. Cultrera1, D. Serazio1, B. Trinchera1, G. Aprile1, M. Chirulli2
Test di contatori di energia elettrica in condizioni
di power quality registrate sul campo
Quando la normativa non basta
TESTING OF ELECTRICITY METERS UNDER POWER QUALITY
CONDITIONS
AS RECORDED IN THE FIELD
A calibration and verification system for electrical energy meters is presently operating at INRiM The system allows one to per form tests also in low power quality conditions. Both tests described in normative, and tests corresponding to real operating conditions have been implemented. The latter employ waveforms sampled in the field, from operative facilities Results of tests per formed on commercial meters show that their conformity to standardized tests do not always guarantee good operativity under the real operating conditions.
RIASSUNTO
Presso l’INRiM è operativo un sistema di taratura e verifica dei contatori di energia elettrica attiva Il sistema consente di effettuare test anche in condizioni di bassa power quality. Sono stati implementati sia test con forme d’onda standard secondo normativa vigente, sia test in condizioni reali, campionate da impianti elettrici in condizioni operative I risultati su contatori commerciali da impianto mostrano che la conformità a test effettuati con forme d’onda specificate in normativa non sempre garantisce il buon funzionamento in condizioni operative.
INTRODUZIONE: NORMATIVA E LETTERATURA SCIENTIFICA
La misurazione accurata dell’energia elettrica è la base per una corretta tariffazione e per l’implementazione delle strategie di gestione della rete di distribuzione elettrica. Le condizioni di power quality della rete possono peggiorare in presenza di carichi non lineari e d i c o g e n e r a z i o n e d e l l ’ e n e r g i a t i p i c a del paradigma smart grids Gli attuali contatori statici, pur rispettando le norm e v i g e n t i [ 1 ] , p o t r e b b e r o p e r ò n o n rispettare la loro classe di accuratezza i n c o n d i z i o n i d i r e t e p a r t i c o l a r m e n t e lontane dall’idealità [2]. In letteratura, in condizioni di distorsione ar monica estrema, sono stati ripor tati errori di lettura anche del 500% [3]
Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha pubblicato le norme della serie CEI EN 50470 [4], che prescrivono i metodi di prova dei contatori di energia attiva in ambito residenziale, commercial e e i n d u s t r i a l e i n b a s s a t e n s i o n e , s i a elettromeccanici che elettronici. In Italia, per quanto riguarda i controlli
post-installazione, si applica la norma CEI 13-71 [5]. Questa identifica come c o n d i z i o n i n o r m a l i d i f u n z i o n a m e n t o una distorsione ar monica totale (tota l harmonic distortion, THD) sino al 10% per la tensione e sino al 40% per la corrente L’errore massimo permesso (Maximum Permitted Error, MPE) viene prescritto in base alle diverse grandezze d’influenza ed è maggiore della classe d e l l o s t r u m e n t o p e r t e n e r c o n t o d e l l a THD Per le verifiche di laboratorio la 13-71 rimanda alle norme di prodotto, m e n t r e p e r l e v e r i f i c h e s u i m p i a n t o richiede il rilievo della distorsione armonica di tensioni e correnti. Sempre p e r q u a n t o r i g u a r d a i l p a n o r a m a n azionale, va ricordato che sono previste anche verifiche periodiche o casuali in base al DM 93/2017 che però non fa d i r e t t o r i f e r i m e n
l a C E I 1 3 - 7 1 (all’epoca “Guida CEI 13-71”) L ’ O I M L [ 6 ] p r e s c r i v e u n i n s i e m e d i forme d’onda di testing di diverso cont e n u t o a r m o n i c o , t r a c u i d u e f o r m e d’onda con terza, quinta, settima, undicesima e tredicesima armonica In generale, la normativa prevede test
con un numero limitato di forme d’onda identificate a priori. In aggiunta ai metodi descritti in nor mativa, la letteratura scientifica ne propone altri, che cercano di simulare condizioni di testing più realistiche: si veda [7] per una rassegna. L’approccio proposto in questo lavoro è quello di riprodurre in laboratorio forme d’onda campionate da situazioni presenti in installazioni industriali.
IL LABORATORIO DI VERIFICA E TARATURA DI CONTATORI
ELETTRICI
L ’ I N R i M , n e l l ’ a m b i t o d i u n a C o n v e nzione con l’allora Ministero per lo Svil u p p o E c o n o m i c o ( M I S E , o r a M I M I T ) , ha installato un laboratorio per la tarat u r a e v e r i f i c a d i c o n t a t o r i d i e n e r g i a elettrica Sono stati implementati metod i d i v a l i d a z i o n e c o r r i s p o n d e n t i a l l a normativa e regolamentazione corrente, e studiati metodi alter nativi di validazione.
Il sistema di taratura e verifica, mostrato in Fig 1 e descritto nei par ticolari in [8], è dotato di un generatore G di pot e n z a t r i f a s e v i r t u a l e ( s i n o a 3 2 0 V e 1 2 0 A p e r f a s e ) c h e g e n e r a l e f o r m e d’onda di tre canali di tensione e tre di corrente; un wattmetro campione WREF ( l a c u i t a r a t u r a r i s p e t t o a l c a m p i o n e nazionale di potenza ed energia fornisce la riferibilità al sistema) e un contatore in verifica WDUT Le forme d’onda di tensione e corrente possono essere p r o g r a m m a t e i n d i p e n d e n t e m e n t e i n ampiezza (max 320 V, 120 A), fase e contenuto armonico Il wattmetro WREF può controllare per retroazione l’uscita del generatore G
1 INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, Torino f.galliana@inrim.it 2 VERIFICA spa – Locorotondo (BA)
Data una specifica condizione di test, il
s i s t e m a c o n s e n t e l a d e t e r m i n a z i o n e del corrispondente errore percentuale di lettura del contatore
EDUT
dove EDUT e EREF sono, rispettivamente, le letture dell’energia attiva di DUT e di WREF. e = 100 EREF
Figura 1 – Il sistema di taratura e verifica di contatori elettrici. G è il generatore di potenza vir tuale, composto da un’unità di sintesi di forme d’onda, un amplificatore di tensione a tre canali, tre amplificatori di transconduttanza. WREF è il contatore campione WDUT è il contatore in taratura, dotato di trasduttori di tensione e corrente (più contatori possono essere connessi in cascata). I modelli in taratura mostrati in figura non sono quelli a cui si riferiscono i risultati mostratinell’ar ticolo
TEST EFFETTUATI CON IL SISTEMA IMPLEMENTATO
Dalla nor mativa vigente
Sono stati implementati alcuni dei test d e s c r i t t i d a l l a n o r m a t i v a . L a F i g . 2 mostra un esempio del risultato di tarat u r a d i u n c o n t a t o r e t r i f a s e D U T- T 1 d i c l a s s e I E C 0 5 , E N C L a t a r a t u r a è svolta sia in regime sinusoidale che in p r e s e n z a d i u n a q u i n t a a r m o n i c a d i tensione e corrente In entrambe le condizioni l’errore del contatore è all’interno della sua classe di accuratezza.
Dalla letteratura
Un esempio di test implementato, ispirato alla letteratura scientifica [9], im-
Figura 2 – Errore percentuale nella misura dell’energia per il contatore DUT-T1, in funzione della corrente applicata, osser vato in regime sinusoidale e in regime distor to secondo norma EN 50470-3, paragrafo 8.7.7.7 [4]. La corrente ha una componente di quinta armonica del 40% rispetto alla fondamentale, la tensione del 10%.
piega forme d’onda di tensione e corrente date da una fondamentale a 50 Hz e dall’aggiunta di una singola armonica, in fase con la fondamentale. L ’ a m p i e z z a d e l l ’ a r m o n i c a è d e l 1 0 % d e l l a f o n d a m e n t a l e p e r l a t e n s i o n e e del 40% per la corrente. La sequenza di misura prevede di variare l’ordine n d e l l ’ a r m o n i c a a g g i u n t a , d a n = 2 a n=40 La Fig 3a mostra le onde di ten-
n=8 La Fig 3b mostra un risultato del test su di un contatore monofase DUTM1 di classe EN B (1%): l’errore rientra nella classe di accuratezza del contatore quando l’ordine dell’armonica è inferiore a 15
For me d’onda registrate sul campo
U n o d e i
dalla riproduzione di forme d’onda di
delle forme d’onda registrate
Le Figg. 5a e 5b mostrano i risultati della taratura di due diversi contatori trifase, DUT-T1 e DUT-T2, della stessa classe di accuratezza 0 5% ma di diversa fascia di mercato. I risultati mostrano che entrambi i contatori superano i test in condizioni sinusoidali e con quinta armonica di tensione e corrente come definiti in normativa Nel test in condizioni distorte registrate sul campo, invece, se l’errore del DUT-T1 risulta accettabile (e < 0.3%) quello del contatore DUT-T2 è ampiamente oltre i limiti dati dalla sua classe di accuratezza
CONCLUSIONI
Il sistema di taratura e verifica sviluppato consente di deter minare l’errore di
Figura 3 – a) Onde di corrente e tensione utilizzate per il test in Fig. 3b. In questo esempio è mostrato il caso in cui alla fondamentale è sommata la 8a armonica.
b) Errore di misura del contatore DUT-M1 in condizioni distor te più generali rispetto alla normativa. Ogni punto di misura corrisponde alla presenza, sia nell’onda di tensione sia di corrente, di una singola armonica di ordine crescente aggiunta alla componente fondamentale. La fascia tra le due linee tratteggiate rappresenta errori compatibili con la classe di accuratezza di DUT-M1.
VA OVA ZIONE
s
Kit di automazione flessibile per scanner 3D portatili Creaform
Richiedi ulteriori informazioni
Design a rilascio rapido: Passare dalla modalità
Layout di configurazione
Figura 4 – Onde di tensione e corrente (fase 1) registrate sul campo.
misura di contatori commerciali per la misura dell’energia attiva sia nelle condizioni descritte dalle norme che in pres e n z a d i f o r m e d ’ o n d a d i t e n s i o n e e corrente ricostruite da campionamenti effettuati sul campo.
Gli esperimenti effettuati, sia su contatori monofase che trifase, mostrano che i risultati di verifica dipendono dal modello di contatore considerato.
Alcuni contatori mostrano errori consistenti con la loro classe di accuratezza sia in condizioni sinusoidali che distort e , m e n t r e a l t r i p o s s o n o a v e r e e r r o r i
a n c h e d e l 2 0 % – s e n z a c h e q u e s t o compor ti alcuna segnalazione all’utente
I n p
n
Fig. 5b mostrano che un contatore può risultare conforme nei test effettuati con le forme d’onda descritte in normativa, e ciononostante avere un errore inacc e t t a b i l e i n c o n d i z i o n i a n a l o g h e a quelle riscontrate sul campo.
Q
c
e l compor tamento del contatore in condizioni reali di utilizzo.
Future revisioni della normativa e della regolamentazione vigente, che richied o n o c o m u n q u e u n ’ a r m o n i z z a z i o n e reciproca, potranno tener conto anche del metodo proposto per l’inclusione di n u o v i t e s t p i ù v i c i n i a l l e c o n d i z i o n i e f f e t t i v e d i f u n z i o n a m e n t o L ’ a t t i v i t à sperimentale si è per il momento concentrata sugli aspetti di power quality l e g a t i a l c o n t e n u t o a r m o n i c o d e l l e f o r m e d ’ o n d a d i t e n s i o n e e c o r r e n t e Q u e s t o n o n e s a u r i s c e l ’ u n i v e r s o d e i
p a r a m e t r i d i p o w e r q u a l i t y d e s c r i t t i dalle norme.
In prospettiva, l’approccio proposto è comunque estendibile ad altri eventi o condizioni (transienti, salti di fase, ), sia sintetizzati che ottenuti da registrazioni sul campo.
Figura 5 – a) Taratura del contatore DUT-T1, trifase in classe 0.5%. I simboli rappresentano le tre diverse condizioni di test: segnali sinusoidali; segnali con armoniche secondo normativa EN 50470-3, paragrafo 8 7 7 7 [4]; segnali registrati sul campo della Fig 4 Le linee tratteggiate rappresentano la classe di accuratezza dello str umento. b) Taratura di un contatore DUT-T2, trifase classe 0.5%. I simboli impiegati sono analoghi a quelli della Fig. 5a.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
[1] 2014/32/EU; Directive 2014/32/EU of the European Parliament and of the C o u n c i l o f 2 6 F e b r u a r y 2 0 1 4 o n t
Harmonization of the Laws of the Member States Relating to the Making Avail a b
Instruments European Parliament and t h e C o u n c i l o f
: Brussels, Belgium, 2014
[2] A. Ferrero, M. Faifer, S. Salicone, O n Te s t i
E
Meas 2009, 58, 3042-3049
[ 3 ] Te n H a v e , B ; H a r t m a n , T ; M o on e n , N . ; K e y e r, C . ; L
d
i n t e r f e r e n c e f r o m a w a t e r p u m p R enew. Energy Power Qual. J. 2019, 17, 15-19.
[ 4 ] C E I E N 5 0 4 7 0 , A p p a r a t i p e r l a M i s u r a d e l l ’ E n e r g i a E l e t t r i c a ( c a ) –par te 1/A1:2019, par te 2/A1:2020, par te 3:2022. CEI: Milano, Italia.
[5] CEI 13-71; Sistemi di Misura dell’En e r g i a E l e t t r i c a ( c a ) – G u i d a A l l a
C o m p o s i z i o n e , I n s t a l l a z i o n e e Ve r i f i -
ca CEI: Milano, Italy, 2022
[ 6 ] O I M L R 4 6 - 1 / - 2 I n t e r n a t i o n a l R e -
c o m m e n d a t i o n : A c t i v e e l e c t r i c a l energy meters Par t 1: Metrological and technical requirements; Par t 2: Metrological controls and per formance tests, 2012.
[ 7 ] A C u l t r e r a , G G e r m i t o , D S e r az i o , F G a l l i a n a , B Tr i n c h e r a , G
A p r i l e , M C h i r u l l i , L C a l l e g a r o ,
A c t i v e E n e r g y M e t e r s Te s t e d i n R e a l i -
s t i c N o n - S i n u s o i d a l C o n d i t i o n s R e c o r-
d e d o n t h e F i e l d a n d R e p r o d u c e d i n
L a b o r a t o r y E n e r g i e s , 1 7 ( 6 ) , 1 4 0 3 , 2 0 2 4
[8] L. Callegaro, G. Aprile, A. Cultre-
r a , F. G a l l i a n a , G . G e r m i t o , D . S e r azio, B Trinchera, A Calibration-verifi-
c a t i o n t e s t b e d f o r e l e c t r i c a l e n e r-
gy meters under low power quality con-
d i t i o n s . M e a s . S e n s . , 1 8 , 1 0 0 1 8 8 , 2021
[ 9 ] A F e r r e r o , C M u s c a s , O n t h e S e l e c t i o
Flavio Galliana, Luca Callegaro, Alessandro Cultrera, Danilo Serazio, Bruno Trinchera e Giulia Aprile lavorano presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) sulla realizzazione delle grandezze elettriche del Sistema Internazionale , il mantenimento dei campioni nazionali di unità di misura, la disseminazione delle grandezze elettriche e la gestione dei progetti di ricerca nazionali e internazionali associati a queste tematiche
Mar tino Chirulli Ingegnere elettrico Responsabile Tecnico e della qualità LAT 247, specializzato in energia attiva Esper to in verifiche e tarature di contatori elettrici ai fini fiscali, gestione della qualità e metrologia legale , vanta oltre 20 anni di esperienza nelle misure elettriche e nelle verifiche di impianti elettrici in Alta e Bassa Tensione . Ha collaborato con ENEL,TERNA ed ENI, consolidando la sua esperienza nelle procedure di conformità e cer tificazione .
Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle
? DOMANDE COMMENTI PROPOSTE
Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso
MISURE DI FORZA
Massimo Mai, Davide Vescovi
Celle di carico per uso industriale
Modalità di connessione e principali norme di metrologia legale
LOAD CELLS FOR INDUSTRIAL USE
In this third ar ticle, the connection methods of load cells are presented, with reference to the differences between analogue and digital cells, and the most relevant EU applicable legal metrology standards are introduced
RIASSUNTO
In questo terzo ar ticolo, vengono presentate le modalità di connessione delle celle di carico, con riferimento alla differenza tra celle analogiche e digitali, e le principali norme di metrologia legale applicabili in UE.
CONNESSIONE
DELLE CELLE DI CARICO
La grande maggioranza delle celle di carico estensimetriche presenti sul mercato sono puramente analogiche: elett r i c a m e n t e s o n o , c i o è , u n p o n t e d i Wheatstone (come visto nel primo ar ticolo della serie) con l’aggiunta di alcune resistenze di compensazione; non presentano componenti elettronici attivi e la loro uscita è un segnale analogico differenziale in tensione, di piccola a m p i e z z a E s s e o p e r a n o c o n n e s s e a uno strumento elettronico che si occupa d i a l i m e n t a r l e , l e g g e r e i l s e g n a l e i n
uscita, amplificarlo, elaborarlo e pres e n t a r l o a l m o n d o e s t e r n o t r a m i t e u n display, un ’uscita analogica industriale 4-20 mA o 0-10 V, una por ta seriale R S 2 3 2 o R S 4 8 5 o u n b u s d i c a m p o d i p r i m a ( P r o f i b u s , M o d b u s , C A N open, ) o, sempre più frequentemente, seconda generazione a base Ethernet (Profinet, Ether net/IP, EtherCAT, …), che permette d’in-
t e r f a c c i a r s i f a c i l m e n t e a i
PLC più recenti
Esistono anche celle di carico dette “digitali” che incorporano ’ a bordo’ dei circuiti elettronici attivi, che svolgo-
Figura 1 – Segnali di una cella a 4 fili
n o l e s t e s s e f u nzioni appena descritte per lo strumento elettronico
c o n n e s s o a u n a
c e l l a a n a l o g i c a , sia pure a volte in modo semplificato
In sostanza è come se lo strumento elettronico fos-
s e i n s e r i t o a l l ’ i n -
t e r n o d e l c o r p o della cella di ca-
po), che può essere connesso direttamente a un PLC o a un altro strumento elettronico
Nei prossimi paragrafi si vedranno più in dettaglio le modalità di connessione nei due casi appena presentati.
CELLE DI CARICO ANALOGICHE
Tutte le celle analogiche presentano un cavo con almeno 4 conduttori per poter operare
Come illustrato in Fig 1, si tratta di due coppie di cavi: una alimenta la cella ed è quindi per essa un ingresso (di solito d e n o m i n a t a E X C + , E X C, d a “ e x c i t at i o n ” ) e l ’ a l t r a t r a s p o r t a i l s e g n a l e i n uscita di ritorno allo strumento (di solito indicata con SIG+, SIG- da “signal”). Il c a v o p r e s e n t a s e m p r e u n o s c h e r m o ,
Figura 2 – Segnali di una cella a 6 fili
r i c o ; i l s e g n a l e a n a l o g i c o
g e n e r a t o d a l p o n t e d i
W h e a t s t o n e r i m a n e c o n f inato nella cella, e in uscita
c ’ è u n s e g n a l e d i g i t a l e ( d i solito RS485 o bus di cam-
Commissione Metrologia dell’Ordine degli Ingegneri di Milano davide.vescovi@laumas.it help@antoniomai.it
GLI ESPERTI DI T_M
La società ICeM Srl - Industria Calibri e Meccanica di precisione, costituita negli anni ’60 sull’esperienza trentennale acquisita dai soci fondatori in aziende del settore, si è specializzata nella costruzione di calibri fissi secondo le normative nazionali e internazionali (UNI, ANSI, DIN, BS, ecc.), lavorazioni di tornitura, fresatura e rettifica conto terzi, costruzione di attrezzature di controllo speciali, costruzione e rigenerazione di utensili a rullare.
I suoi prodotti hanno trovato applicazione nei più svariati settori produttivi: automobilistico, aereonautico, ferrotramviario, nell’industria vetraria e, in particolare, nel settore elettrico con la costruzione dei calibri per il controllo delle filettature CEI, IEC.
Il proprio Laboratorio Metrologico, sulla base dell’esperienza acquisita nel controllo della propria produzione e dalla verifica periodica della propria strumentazione, ha ottenuto da ACCREDIA, l’Ente Italiano di Accreditamento, il riconoscimento come Centro LAT n. 144 (Labo-
Industria Calibri e Meccanica di precisione via Lampugnano 157 –20151 Milano
ratorio Accreditato di Taratura) per le grandezze “lunghezze” indicate nella specifica tabella di accreditamento (campioni diametrali lisci; cilindri interni e forcelle lisce da 3 mm a 250 mm; cilindri esterni fino a 300 mm; sfere esterne fino a 100 mm; anelli cilindrici filettati da 3 mm a 90 mm; tamponi cilindrici filettati fino a 300 mm.
I calibri sono costruiti dalla società milanese con acciai indeformabili, trattati termicamente e stabilizzati. La durezza, la finitura superficiale e l’indeformabilità nel tempo garantiscono la loro lunga durata.
Su richiesta, alcuni tipi di calibri possono essere forniti in metallo duro, (widia) carburo di tungsteno. Inoltre tamponi e anelli possono essere anche realizzati con riporto superficiale TIN.
da connettere di solito a EXC- o a terra secondo le indicazioni del costruttore dell’indicatore
La maggior par te delle celle presentano una coppia di cavi in più, di solito identificata come REF+, REF-, da “refer e n c e ” , o S E N S E + , S E N S E - e s o n o dette “ a 6 fili” (Fig 2)
La cella è alimentata tramite i conduttori EXC+ e EXC-, che sono quindi percorsi da corrente, comunemente nell’ordine della decina di mA Questa corrente genera una caduta di tensione su questi cavi, di solito nell’ordine della decina di mV. Quindi la tensione effettivamente ricevuta dalla cella risulta essere
i n f e r i o r e d i q u e s t a c a d u t a r i s p e t t o a quella generata dallo strumento e che l o s t r u m e n t o s t e s s o , n e l c a s o a 4 f i l i , considera come tensione di riferimento
N e l c a s o a 6 f i l i , l a c o p p i a a g g i u n t i -
v a d i c o n d u t t o r i R E F + , R E F - n o n è p e r-
c o r s a d a c o r r e n t e ( p e r c h é t e r m i n a s u
u n i n g r e s s o a d a l t a i m p e d e n z a d e l l o
s t r u m e n t o ) e n o n s u b i s c e c a d u t e d i
t e n s i o n e e q u i n d i ’ r i p o r t a ’ a l l o s t r u -
m e n t o l a s t e s s a t e n s i o n e p r e s e n t e
s u l l a c e l l a , c h e v i e n e u t i l i z z a t a c o m e
r i f e r i m e n t o
Questo per mette di migliorare l’accu-
r a t e z z a d e l l a m i s u r a , s o p r a t t u t t o n e i casi in cui il sistema opera a temperature diverse nel corso del tempo, oppure se si sceglie di non effettuare una corre-
z i o n e c o n p e s o c a m p i o n e e d i p r og r a m m a r e l ’ i n d i c a t o r e c o n i v a l o r i nominali della cella.
Una proprietà del ponte di Wheatstone consente di ’ sommare ’ i segnali di più celle, semplicemente mettendone i segnali in parallelo elettrico. Per esempio, se si ha una piattaforma con quattro celle di carico da 1 000 kg di por tata, è sufficiente metterle elettric a m e n t e i n p a r a l l e l o p e r f a r s ì c h e l a c a p a c i t à c o m p l e s s i v a d e l l a p i a t t a f o rma diventi di 4.000 kg.
Molti costruttori di sistemi di pesatura offrono prodotti chiamati “cassette di giunzione”: si tratta, in realtà, di semp l i c i c i r c u i t i s t a m p a t i c h e p r e s e n t a n o tante morsettiere quante sono le celle d a p o r r e i n p a r a l l e l o ( d i s o l i t o 4 o 8 ) p i ù u n a d i u s c i t a p e r l a c o n n e s s i o n e allo strumento e permettono un cablaggio comodo e ordinato.
mite i trimmer è possibile modificare le uscite, rendendole uguali.
I l p r o c e d i m e n t o è d e t t o “ e q u a l i z z a z i o n e ” e m igliora l’accuratezza del-
l a b i l a n c i a s o p r a t t u t t o n e l c a s o i n c u i i l c a r i c o possa essere decentrato, c i o è p o s i z i o n a t o v e r s o un angolo del ricettore di carico, e quindi gravare m a g g i o r m e n t e s u u n a delle celle di carico
CELLE DI CARICO DIGITALI
La Fig 3 è un esempio di schema elettrico di una cassetta di giunzione; i simboli CL1 – 4 rappresentano le morset-
t i e r e p e r c o n n e t t e r e q u a t t r o c e l l e i n parallelo, mentre CL0 è la morsettiera verso l’indicatore
È i n o l t r e p r e s e n t e u n a f u n z i o n e a g -
g i u n t i v a : i c o m p o n e n t i e t i c h e t t a t i c om e W 1 – 4 s o n o t r i m m e r ( r e s i s t e n z e
v a r i a b i l i m a n u a l m e n t e , a g e n d o s u una vite) che per mettono di modificar e l a t e n s i o n e d i a l i m e n t a z i o n e d e l l e singole celle.
G l i e s e m p l a r i d i c e l l e d i c a r i c o n o n
s o n o , i n f a t t i , p e r f e t t a m e n t e i d e n t i c i e hanno risposte (leggermente) diverse a p a r i t à d i a l i m e n t a z i o n e e c a r i c o ; v ariando le tensioni di alimentazione tra-
L ’ e l a b o r a z i o n e d e l s egnale è effettuata direttam e n t e a l l ’ i n t e r n o d e l l a cella; il segnale in uscita è digitale e segue le specifiche del particolare bus di campo impiegato Ciò offre vantaggi in termini di compatibilità elettromagnetica: un segnale digital e è i n g e n e r a l e m e n o s e n s i b i l e a i d isturbi rispetto al segnale analogico di piccola ampiezza delle celle puramente analogiche.
Inoltre, in molti casi si può utilizzare un cablaggio di tipo “daisy chain” in cui i d i s p o s i t i v i s o n o c o n n e s s i , u n o d o p o l’altro, da un singolo cavo (Fig 4) Questo consente maggiore semplicità ed economicità di cablaggio rispetto a un sistema analogico, in cui tutti i cavi cella devono convergere verso la cassetta di giunzione, con una topologia a stella (Fig. 4).
Figura 3 – Schema di una cassetta di giunzione con trimmer
Figura 4 – Topologia cablaggio daisy chain e stella
È possibile impiegare la topologia daisy c h a in , per esempio, con una rete RS485, ma anche con bus di campo a base Ethernet, se le celle di carico digitali offrono sia una porta d’ingresso sia una por ta di uscita. Si tenga presente, però, che le celle digitali sono componenti attivi e richiedono quindi un ’alimentazione con relativo cavo. Nel caso Ethernet alcuni bus di campo supportano la tecnologia PoE (Power Over Ethernet), che permette di portare anche l’alimentazione sul cavo Ethernet; in questo caso, è davvero sufficiente un cablaggio con un solo cavo in daisy chain.
CONFRONTO
TRA LE DUE SOLUZIONI
Le celle digitali offrono diversi vantaggi, in particolare maggiore immunità ai disturbi e facilità di cablaggio, ma sono anche più costose e possono richiedere maggiore complessità a livello software in caso di sistemi a più celle di carico, perché il peso complessivo dev’essere calcolato, mentre nei sistemi analogici viene generato dal parallelo elettrico, come visto poc ’anzi
LE NORME RELATIVE ALL’UTILIZZO DELLE CELLE DI CARICO NELL’AMBITO DELLA METROLOGIA LEGALE
Gli strumenti per pesare utilizzano, in molte applicazioni, le celle di carico a e s t e n s i m e t r i c h e , n e l l e a p p l i c a z i o n i rientranti nell’ambito della metrologia legale, devono rispettare alcuni requisiti specificati nelle norme.
In queste note consideriamo brevemente i casi previsti dalle norme dell’UE, che permettono un approccio modulare alla realizzazione di uno strumento con le indicazioni riportate all’interno del certificato di esame UE del tipo (o modulo B), secondo quanto indicato nella direttiva 2014/31/UE per gli strumenti a funzionamento non automatico.
Come indicato nelle guide tecniche dis p o n i b i l i , p e r p o t e r a c c e d e r e a l l ’ a pp r o c c i o m o d u l a r e è n e c e s s a r i o s o t t oporre una campionatura della produzione di celle a un organismo notifica-
to per avere, se le celle sono idonee, un cer tificato di prova che ripor ta la class e o l e cl as s i del l e cel l e e i par am et r i tecnici utili per i singoli utilizzi, secondo la norma OIML R 60.
La classe delle celle industriali è di solito espressa dalla lettera “C” seguita da u n n u m e r o , c h e e s p r i m e i l n u m e r o d i migliaia di punti in cui si può suddividere il campo di misura. Per esempio, u n a c e l l a C 3 ( c l a s s e m o l t o c o m u n e e sufficiente per la maggior par te delle applicazioni industriali) offre una risol u z i o n e t a l e d a p o t e r r i c a v a r e 3 . 0 0 0 punti dal suo campo di misura. Dal punto di vista di chi debba realizzare uno strumento è quindi indispensabile scegliere celle da installare che siano idonee in fase di progettazione utilizzando le tecniche disponibili. Una modalità prevista è quella di utilizzare la verifica della compatibilità dei moduli che compongono uno strument o N AW I ( N o n A u t o m a t i c We i g h i n g Instrument), per controllare che l’insieme di piattaforma/recettore del carico + c e l l e / c e l l a + i n d i c a t o r e r i s p e t t i i requisiti normativi. Per un fabbricante che, quindi, desider i p r o g e t t a r e u n o s t r u m e n t o , o c c o r r e fare una serie di valutazioni Il primo passo consiste nella modalità d’installazione delle celle di carico, che devono essere tali da rientrare nelle soluzioni ritenute non critiche, come indicato nella guida WELMEC 2 4 Sono ritenute non critiche la maggior parte delle soluzioni più comuni, mentre sono indicate come critiche le applicazioni in un mezzo mobile, come un veicolo o un transpallet, e alcune applica-
5 – Frontespizio della guida Welmec 2.4:2021
zioni del mondo medicale Questi casi vanno sottoposti alla verifica da parte di un organismo notificato, che li inserirà nel modulo B come casi speciali o con cer tificati speciali e dedicati a queste applicazioni La guida WELMEC citata (Fig. 5), come tutti i documenti di questo tipo, è disponibile sul sito www.welmec.org in inglese ed è possibile scaricarla senza registrazione o costi Il secondo passo, altrettanto impor tant e , c o n s i s t e n e l l a v a l u t a z i o n e d e l l a c o m p a t i b i l i t à d e i m o d u l i , o v v e r o n e l controllo che i componenti selezionati siano coerenti con la realizzazione di uno strumento che possa funzionare in modo corretto e sicuro.
L ’ A l l e g a t o F d e l l a n o r m a U N I E N 45501:2015 ( Fig 6) cont iene l ’ el enco delle valutazioni da effettuare per la verifica della compatibilità. Vediamo i principali punti relativi alle
Figura
Figura 6 – Frontespizio della norma EN 45501:2015
L’INN VA OVA ZIONE
PRENDE FORMA HandySCAN 3D
Hand PREND AN 3D ySC E FORMA
Serie BLACK
Gli scanner 3D per metrologia realmente portatili
- Accuratezza 0,025 mm
- Test di accettazione affidabile Laboratorio accreditato ISO 17025
- Distanza di lavoro flessibile Da 200 a 750 mm per un’acquisizione più rapida
ione
Richiedi ulteriori informazioni
celle di carico per gli aspetti tecnici, ricordando che i dati relativi alla cella o alle celle che si intende utilizzare sono disponibili nei certificati di test che il produttore può mettere a disposizione.
Valutazione della corretta por tata massima nominale della cella
L a p o r t a t a n o m i n a l e d e l l a c e l l a d e v e soddisfare la condizione
E max ≥ Q ⋅ Max ⋅ R / N
dove:
– E max è la por tata nominale della cella o di una delle celle;
– Max è la por tata massima dello strumento che si vuole realizzare;
– R è l’eventuale rappor to di riduzione nel caso siano presenti leve meccaniche;
– N è il numero di celle previste;
– Q è un fattore, non inferiore a 1, che t i e n e c o n t o d e l l e c a r a t t e r i s t i c h e d e l l o strumento, quali il peso della struttura, la possibile distribuzione del carico in modo non uniforme, il campo di zero e la tara additiva.
Valutazione del valore minimo di verifica possibile
Q u e s t o d a t o , v m i n , n o n d e v ’ e s s e r e superiore al valore di verifica previsto per lo strumento, coerente con il cer tificato di approvazione dello strumento, ed è sempre espresso in unità di massa. Esso dev’essere:
vmin ≤ e R / √N
dove:
– R e N sono gli stessi del caso precedente;
– e è la divisione dello strumento che, nel caso di strumento a più campi o più intervalli (in cui cioè il campo di misura è suddiviso in più sotto-inter valli, ognuno con la propria risoluzione) corrisponde alla divisione del primo di questi La differenza tra le due modalità è piuttosto tecnica e il lettore interessato la può approfondire sulla norma EN 45501.
Valutazione del numero di divisioni richieste
Il numero di divisioni offer te dalla cella ( l a c l a s s e “ C ” v i s t a i n p r e c e d e n z a )
dev’essere superiore al numero di divisioni richieste dal sistema di pesatura complessivo Per strumenti a più campi o più inter valli ciò dev’essere vero per ogni sotto-inter vallo.
Valutazione del carico minimo sulla cella
Alcuni modelli di celle hanno un funzionamento coper to dal cer tificato di test, c h e p r e v e d e s i a p r e s e n t e u n c a r i c o minimo come indicato nel documento; in questi casi, il test prevede che il carico effettivo sulla cella sia pari o superiore al valore minimo previsto:
DL R/N ≥ Emin
dove Max è il valore della por tata massima del campo più alto, mentre e1 è la divisione del campo più basso
Per gli strumenti multi campo, in cui la divisione del campo più alto resta attiva fino al ritorno a zero, la condizione diviene: Z ≥ 0,4·Max/e1
Questo è solo un estratto dei test previsti nella procedura dell’allegato della norma, ai quali va fatto riferimento per la valutazione complessiva La Fig 7 ripor ta un esempio di tabella con i dati metrologici fondamentali di una cella di carico, estratta da un cer tificato di prova
Figura 7 – Esempio di tabella con i dati metrologici fondamentali di una cella di carico, tratto da un cer tificato di prova
dove:
– R e N sono gli stessi del caso precedente; – DL è il valore di massa della struttura del recettore del carico; – Emin è il valore indicato nel cer tificato di prova della cella di carico
Test per strumenti multi inter vallo o multi campo
Nel caso di strumenti a più campi o più inter valli c’è una condizione ulteriore per le celle di carico, che devono essere in grado di funzionare correttamente sia in fase di carico sia in fase di scar i c o . P e r q u e s t o s i d e v e p
d e n o m i n a t o Z
Qualora questo dato non fosse dispon i b i l e , è p o s s i b i l e u t i l i z z a r e i l v a l o r e corrispondente al numero di divisioni previsto nel cer tificato della cella
Per gli strumenti multi inter vallo la condizione è:
Z ≥ Max/e1
BIBLIOGRAFIA
[1] A Bray et al , Theor y and Practice o f F o r c e M e a s u r e m e n t , A c a d e m i c Press, 1990.
[2] Sito OIML: www.oiml.or g
[3] Sito Welmec: www.welmec.org
Davide Vescovi è ingegnere elettronico e si occupa di metrologia, sistemi embedded, e cer tificazioni per Laumas, un ’azienda produttrice d i s i s t e m i d i p e s a t u r a . È re s p o n s a b i l e d e l l a b o r a t orio LAT aziendale e membro del comitato LMG di Cécip
M a s s i m o M a i è i n g e g n e re e l e t t ro n i c o e s i o c c u p a d i metrologia, gestisce un ’azienda del settore e opera come fo r m a t o re e c o n s u l e n t e i n q u e s t o a m b i t o M e m b ro d e l c o m i t a t o L M G d i C E C I P e par tecipa a comitati tecnici internazionali.
GLI ESPERTI DI T M
Cogo Bilance è dal 1870 leader nel settore della pesatura e del
Laveggio, Iemmegi Progettiamo produciamo e installiamo sia impianti standard quali pese a ponte, piattaforme di pesatura, i
cliente, sia hardware che software
Realizziamo impianti di controllo accessi negli stabilimenti e nei singoli reparti, sia per quanto riguarda mezzi pesanti sia per mezzi leggeri e persone fisiche, per garantire la sicurezza delle persone e il controllo puntuale della movimentazione delle merci
Eseguiamo tarature di impianti di pesatura e dosaggio e disponiamo delle autorizzazioni necessarie per eseguire le verifiche periodiche legali con il nostro laboratorio metrologico Siamo certificati ISO 9001-2015 e nel giugno 2020 il nostro laboratorio
m e t r o l o g i c o h a o t t e n u t o d a A c
Centro LAT n° 292
Via Risorgimento 3 – Oggiona con S. Stefano (VA)
Tel 0331/212312 – Fax 0331/219778
E-mail: segreteria@cogobilance.it
Web: www.cogobilance.it
Persona da contattare: Fabio Martignoni
Le soluzioni
Visualizzatori e convertitori di peso, bilance, celle
p
i d i d o s a g g i o , s o f tw a r e p e s a t u r a , t r a n s p a llet pesatori, tarature man u t e n z i o n i e v e r i f i c h e d i i m p i a n t i d i p e s a t u r a e dosaggio
La pagina di Accredia
Notizie dall’Ente di accreditamento
THE PAGE OF ACCREDIA
b o d y plays an active role in “Tutto Misure”, as a permanent strategic par tner, ensuring a high added-value c
context of the measurement and testing sector, for the benefit of the industr y
RIASSUNTO
Accredia, l’ente unico di accreditamento nazionale gioca un ruolo attivo nella squadra di “Tutto Misure ” , garantendo valore aggiunto a livello contenutistico per quanto riguarda l’ambito delle misure e delle prove
TARATURE TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E NUOVE COMPETENZE
L’adozione dell’Intelligenza Ar tificiale n e i s i s t e m i d i m i s u r a r i c h i e d e n u o v e garanzie, poiché a fare la differenza non sono solo gli strumenti, ma il rigore con cui vengono verificati e tarati sotto accreditamento e le competenze espert e d i c h i l i u t i l i z z a D a g l i s m a r t w a t c h che rilevano parametri vitali, come frequenza cardiaca e livello di ossigeno nel sangue, fino ai sistemi avanzati utilizzati nell’aerospaziale, nell’automotive e nella manifattura, l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando i processi di misura.
Velocità, automazione e capacità predittiva sono caratteristiche ben evidenti nell’uso dell’IA ma, di fronte a una tale r a p i d a e v o l u z i o n e , u n a d o m a n d a r esta centrale: come possiamo garantire che i dati generati, raccolti e misurati s i a n o d a v v e r o a f f i d a b i l i e g e s t i t i c o n competenza?
L ’ i n t r o d u z i o n e d e l l ’ I n t e l l i g e n z a A r t i f ic i a l e n e l c o n t e s t o d e l l e m i s u r a z i o n i i m p o n e u n a r i f l e s s i o n e p r o f o n d a , a nche perché le risposte degli algoritmi, i n g r a d o d i a p p r e n d e r e d a g r a n d i quantità di dati e di restituire risultati in t e m p i r a p i d i s s i m i , d i p e n d o n o m o l t o d a l l a l o r o a d e g u a t e z z a : d a t i e r r a t i o
non affidabili in fase di addestramento dell’IA possono, infatti, alterare le pres t a z i o n i d e l l o s t r u m e n t o d i m i s u r a e , quindi, generare ripercussioni sui prodotti e sui ser vizi finali Per questo, anc h e p e r g l i s t r u m e n t i p i ù s o f i s t i c a t i l a taratura eseguita da laboratori accreditati resta imprescindibile per garantire la qualità delle letture dei dati Così come l’evoluzione dei sistemi di misura intelligenti, in realtà, aumenta la necessità di consapevolezza tecnica, che nel campo dell’accreditamento viene definita dal valore della competenza
Se l’Intelligenza Ar tificiale rappresenta una leva strategica per migliorare l’efficienza dei sistemi, è altrettanto vero che il suo corretto utilizzo richiede figure professionali preparate Qui entra in gioco la cer tificazione accreditata dell e c o m p e t e n z e , s e c o n d o s c h e m i c h e , sempre più spesso, puntano a garantire una formazione accurata nel campo della misurazione suppor tata dall’IA. Non solo sugli strumenti, ma anche sulle logiche degli algoritmi, sui principi della taratura e sui criteri di qualità del dato
Le cer tificazioni, rilasciate da organis m i i n d i p e n d e n t i a c c r e d i t a t i s e c o n d o la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024, attestano che un professionista possieda e mantenga nel tempo le competenze richieste per operare in modo quali-
f i c a t o e a g g i o r n a t o , a n c h e i n q u e s t o ambito. Oltre a garantirne la preparazione sul mercato, la cer tificazione accreditata motiva il professionista a un cont inuo ag g ior nam ent o, e cont r ibuis ce a cr ear e un s is t em a f ondat o s ul l a fiducia, sulla trasparenza e sulla sicurezza dell’intero processo
In assenza di competenze cer tificate, cresce il rischio che l’IA venga utilizzata senza consapevolezza, generando errori potenzialmente critici per la qual it à e l a s icur ezza dei dat i L ’ aut om azione, in questo contesto, non può pres c i n d e r e d a l l a s u p e r v i s i o n e u m a n a qualificata e cer tificata sotto accreditamento
Fino a oggi, l’adozione dell’Intelligenza Ar tificiale nei sistemi di misurazione ha riguardato soprattutto i settori industriali più innovativi, come aerospaziale, automotive e manifattura avanzata
Tu t t a v i a , l ’ a c c e s s i b i l i t à c r e s c e n t e d i queste tecnologie sta por tando anche le piccole e medie imprese a confrontarsi con questa transizione, che coinvolge non solo l’adozione di strumenti intelligenti ma anche la revisione delle l o g i c h e d e c i s i o n a l i a z i e n d a l i . P e r l e P M I , l ’ a d o z i o n e d e l l ’ I A r a p p r e s e n t a una doppia sfida: da un lato, la possibilità d’innovare, ottimizzando tempi, risorse e competitività. Dall’altro, il ris c h i o c o n c r e t o d i u t i l i z z a r e s t r u m e n t i senza avere le competenze adeguate per comprenderne a fondo il funzionamento e i limiti Anche in questo caso, la qualità dei risultati ottenuti dipende
1 Direttore Dipar timento Laboratori di taratura, Accredia Torino r.mugno@accredia.it
2 Direttore Dipar timento Laboratori di prova, Accredia Roma s.tramontin@accredia.it
3 Relazioni esterne, Accredia Roma f.nizzero@accredia.it
n o n s o l o d a l l a t e c n o l o g i a , m a d a l l a capacità d’interpretare correttamente i dati che essa produce e d’inserirli in processi coerenti
Investire nella formazione, nella cer tificazione accreditata delle competenze e nella taratura accreditata degli strumenti diventa, quindi, una priorità sempre più strategica anche per le realtà più piccole. La consapevolezza tecnica, in questo scenario, rappresenta infatti una condizione necessaria per garantire che l’innovazione sia davvero affidabile, oltre che una leva sostenibile di crescita e di fiducia.
SCARICA QUI l’ar ticolo integrale di Rosalba Mugno, Direttrice del Dipar timento Laboratori di taratura di Accredia.
ARMONIZZATA LA NORMA EN ISO 20387 PER LE BIOBANCHE
L’Assemblea Generale di European cooperation for Accreditation (EA) del 21 e 22 maggio scorso ha riconosciuto la EN ISO 20387 come norma armonizz a t a p e r l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e l l e b i obanche La decisione è ripor tata nella E A R e s o l u t i o n 2 0 2 5 ( 5 7 ) 1 – a m e n dment of EA Resolution 2023 (53) 14. Pubblicata in Italia come UNI CEI EN I S O 2 0 3 8 7 : 2 0 2 4 “ B i o t e c n o l o g i e –B i o b a n k i n g – R e q u i s i t i g e n e r a l i p e r i l biobanking”, la nor ma tecnica definisce i requisiti di competenza e imparz i a l i t à d e l l e b i o b a n c h e : s t r u t t u r e c h e raccolgono, conser vano e gestiscono i n m a n i e r a o r g a n i z z a t a i l m a t e r i a l e biologico e i relativi dati clinici, con finalità di ricerca e sviluppo. È un settore e m e r g e n t e c h e , s e c o n d o l e s t i m e d e ll’OCSE, nel 2030 avrà un peso strutturale sull’economia mondiale, incidendo per il 2,7% del Pil globale. Il riconoscimento della ISO 20387 come norma armonizzata promuove la fiducia nel biobanking non solo in Europa, ma a livello mondiale: un processo cruciale per un settore così for temente internazionale per natura e impatti EA ha infatti avviato il processo che render à e f f e t t i v o i l n u o v o A c c o r d o i n t e r n az i o n a l e d i m u t u o r i c o n o s c i m e n t o E A MLA per lo schema Biobanking, attra-
verso il meccanismo della peer evaluation degli Enti di accreditamento Questo significa che i rappor ti di materiale
b
alla rete EA Gli Accordi internazionali d
rilasciati dagli Enti aderenti, facilitando la circolazione dei beni e dei ser vizi cer tificati sui mercati globali Le verifiche di peer evaluation rappresentano, d u
competenze, del rigore procedurale e dell’unifor mità di modus operandi tra gli Enti che svolgono l’attività di accreditamento nel mondo
Inoltre, la Biobanca italiana di ricerca “IRCCS Istituto G. Gaslini – Laboratorio di Genetica Umana” di Genova ha recentemente ottenuto l’accreditamento da par te di Accredia: è la seconda struttura accreditata in Italia, dopo la Biobanca Multispecialistica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, c h e h a o t t e n u t o i l r i c o n o s c i m e n t o Accredia nel 2022.
A l i v e l l o n a z i o n a l e , q u e s t i a c c r e d i t amenti promuovono un contesto di crescita che contribuisce al miglioramento della ricerca e allo sviluppo di nuove b i o t e c n o l o g i e . P e r g a r a n t i r e q u a l i t à , affidabilità e valore scientifico ai campioni biologici, infatti, è fondamentale che ogni fase, dalla raccolta alla conser vazione, dal traspor to alla distribuzione, sia gestita in modo tracciabile e confor me Solo attraverso l’adozione di procedure standard e il controllo dei dati clinici associati, le biobanche possono assicurare la comparabilità e la riproducibilità dei risultati ottenuti nella ricerca
Lavorare in conformità alla norma ISO 20387 consente alle biobanche italiane di dimostrare le capacità operative e l’adeguatezza della struttura in termin i d i c o m p e t e n z a , i m p a r z i a l i t à e f u nzionamento coerente I requisiti della n
d i suppor to, come il sistema di gestione qualità L’aderenza a questi requisiti è un’impor tante garanzia per la ricerca a
LA PAGINA
DI ACCREDIA s
impatto positivo anche nell’ambito della medicina personalizzata, della diagnostica e dell’elaborazione di nuovi farmaci Una ricerca che produce risultati affidabili ha, inoltre, anche un minore impatto sulla spesa sanitaria pubblica
LA SUMMER SCHOOL
DI ACCREDIA ACADEMY CON INRIM ED ENEA-INMRI
Dal 4 giugno al 3 luglio scorsi, si è svolta con successo, nella nuova veste dell’Accredia Academy, la terza edizione della Summer School, promossa da Accredia, con INRiM ed ENEA-INMRI, e dedicata alle attività di taratura in conf o r m i t à a l l a U N I C E I E N I S O / I E C 17025
La Summer School è un corso professionalizzante, che coniuga alta specializzazione tecnica, multidisciplinarietà e formazione sul campo, con l’obiettivo di valorizzare il capitale umano nel settore metrologico L’edizione 2025 ha confermato e rafforzato gli obiettivi form a t i v i d e l l ’ A c c r e d i a A c a d e m y, p e r offrire agli studenti una concreta esperienza di aggiornamento in risposta a un contesto tecnologico e normativo in c o s t a n t e e v o l u z i o n e . U n ’ i m p o r t a n t e novit à ha car at t er izzat o il nuovo perc o r s o : l a c o l l a b o r a z i o n e c o n E N E AINMRI, che ha consentito alla Summer S c h o o l d i f r e g i a r s i , c o n I N R i M , d e l coinvolgimento dei due Istituti Metrologici Primari nazionali
Il programma di studio si è ar ticolato in tre indirizzi tecnico-specialistici, incentrati sulle attività metrologiche di labor a t o r i o i n c o n f o r m i t à a l l a n o r m a d i accreditamento UNI CEI EN ISO/IEC 17025: taratura di ambienti termostatici e climatici; taratura e verificazione periodica di strumenti per pesare a funz i onamento non automatico (NAWI); irraggiamenti di dosimetri personali in conformità alla norma ISO 4037:2019
La proposta didattica ha coniugato la componente teorica a un’intensa attivit à p r a t i c a , g r a z i e a m o d u
n
d i INRiM a Torino e i laboratori di ENEAINMRI a Roma. Q u e s t a t e r z a e d i z i o n e d e l l a S u m m e r
olutionizing
The FSWX is revolutionizing signal and spectrum analysis. This latest addition to the with multiple input ports, preselection and an internal multi-path architecture supporting cross-correlation - especially suitable for RADAR, EW and wideband signal analysis.
Learn more: www.rohde-schwarz.com/FSWX-measure-the-impossible www e: Learn mor
v he FSWX is re T .rohde-schwarz.com/FSWX AR, arz.com/FSWX-measur-measure-the-impossible his latest addition to the
School ha registrato un interesse significativo, con 81 domande di par tecipaz i o n e e 7 9 p a r t e c i p a n t i a m m e s s i : u n dato che attesta la crescente attrattività del progetto formativo. La durata compl es s iva del per cor s o, g uidat o da 21 docenti, è stata di 68 ore: 30 ore dedicate alla teoria (suddivise in 24 ore trasversali e 6 specifiche per settore); 16 ore di formazione in materia di Salute e Sicurezza; 22 ore di pratica di laboratorio I par tecipanti provenivano da realtà diverse, come laboratori di taratura accreditati, dipendenti dei tre Enti promotori, ispettori Accredia e laureati in discipline STEM Tutti hanno potuto beneficiare di un approccio formativo integrato e finalizzato alla spendibilità professionale, grazie alla qualità dell’apprendimento attestata dal superamento di una serie di test finali Av v i a t a n e l 2 0 2 3 , l a S u m m e r S c h o o l h a m o s t r a t o f i n d a l l ’ i n i z i o u n f o r t e p o t e n z i a l e d i s v i l u p p o . L a p r i m a e d izione di 58 ore era focalizzata su strumenti per pesare, micro-dosatori e strumentazione elettrica in bassa frequenz a . N e l 2 0 2 4 , i l p r o g r a m m a h a a mpliato il numero di ore e di par tecipanti, toccando tre aree tecniche (misure di temperatura e umidità, pressione e lunghezza) e rafforzando la collaborazione con gli Enti di normazione nazionali e i n t e r n a z i o n a l i . N e l 2 0 2 4 è s t a t a anche assegnata la prima borsa di stud i o a u n n e o l a u r e a t o i n d i s c i p l i n e STEM, pratica rinnovata con successo nel 2025.
L’evoluzione dei contenuti e il consolidamento delle par tnership scientifiche dimostrano la capacità della Summer S c h o o l d i a d a t t a r s i a l l e e s i g e n z e d e l settore, definendo una sempre più elevata qualità metodologica e didattica Inoltre, la sinergia con gli Istituti Metrol o g i c i P r i m a r i n a z i o n a l i , l ’ a p e r t u r a a u n p u b b l i c o d i v e r s i f i c a t o e l a n a t u r a dell’offer ta formativa fanno della Summer School un punto di riferimento nel p a n o r a m a i t a l i a n o d e l l a f o r m a z i o n e tecnica avanzata. Il corso si inserisce all’interno della più ampia strategia formativa di Accredia Academy, il progetto che Accredia ha sviluppato per diffondere la cultura della qualità e dell’accreditamento attraverso percorsi mirati e interdisciplinari.
L’approccio del “fare e for mare ” , evid e n z i a t o d a l P r e s i d e n t e d i A c c r e d i a M a s s i m o D e F e l i c e i n o c c a s i o n e d e l lancio dell’edizione 2025, rappresenta il cardine di una didattica che par te dai problemi reali per costruire soluzioni applicabili, con un equilibrio costante tra teoria e pratica L’Accredia Academy si propone come spazio di dialogo tra Istituzioni, Enti di r i c e r c a , m o n d o a c c a d e m i c o , p r o f e ssionisti e giovani laureati, per sviluppare competenze tecniche al passo con le principali innovazioni tecnologiche e nor mative. Il progetto Summer School rappresenta proprio una delle espressioni più dinamiche e concrete di ques t o i m p e g n o , a f f e r m a n d o l ’ A c a d e m y c o m e h u b d i c o n o s c e n z a e c o n f r o n t o permanente.
CLICCA QUI per sapere di più sugli eventi dell’Accredia Academy.
SCREENING NEONATALE
AFFIDABILE CON LE ANALISI ACCREDITATE
Lo Screening neonatale esteso (Sne) è una delle frontiere più avanzate della p r e v e n z i o n e i n a m b i t o s a n i t a r i o M a dietro la sua apparente semplicità (una goccia di sangue raccolta nelle prime ore di vita) si cela un sistema complesso, che richiede competenze tecniche e l e v a t e , t e c n o l o g i e d i u l t i m a g e n e r azione e, soprattutto, standard condivisi. Per i laboratori di analisi mediche, operare senza un sistema di qualità uniforme rischia di ridurre l’efficacia stessa dello screening. In questo contesto, l ’ a c c r e d i t a m e n t o r i l a s c i a t o d a A c c r edia secondo la norma tecnica UNI EN I S O 1 5 1 8 9 : 2 0 2 4 r a p p r e s e n t a n o n solo un requisito di eccellenza, ma una leva strategica per qualificare e rafforz a r e i l p r o p r i o r u o l o a l l ’ i n t e r n o d e l l a sanità pubblica
Per i laboratori medici, l’accreditamento secondo la UNI EN ISO 15189 non è u n m e r o a d e m p i m e n t o n o r m a t i v o , ma un sistema strutturato che consente d i o p e r a r e c o n r i g o
e m e t o d o l o g i c o , c o e r e n z a p r o c e d u r a l e e t r a s p a r e n z a gestionale. La norma definisce requisiti specifici per la qualità e la competenza
d e i l a b o r a t o r i c h e s v o l g o n o a n a l i s i mediche, coprendo ogni fase del proc e s s o d i a g n o s t i c o : d a l l a r a c c o l t a d e l campione alla comunicazione del risultato, passando per la validazione tecnica, la tracciabilità analitica e il controllo degli strumenti
Per i laboratori che effettuano lo screening neonatale esteso, accreditarsi con Accredia secondo la UNI EN ISO 15189 significa garantire livelli costanti di affidabilità e confrontabilità dei risultati L a v a r i a b i l i t à d e i m e t o d i a n a l i t i c i e delle competenze del personale, quando non regolamentata, può infatti gen e r a r e d i s o m o g e n e i t à , c h e i n c i d o n o direttamente sulla qualità del ser vizio offer to ai neonati e alle famiglie L’accreditamento in quest’ambito permette di creare un ambiente operativo in cui la qualità è misurabile, i processi sono replicabili e gli esiti clinici sono supportati da evidenze oggettive.
Uno dei principali vantaggi dell’accreditamento Accredia secondo la norma UNI EN ISO 15189 è la possibilità di contribuire concretamente alla costruzione di una rete nazionale di laboratori armonizzati. In Italia, lo screening neonatale esteso è regolato dalla Legge 167/2016 recante “Disposizioni in m a t e r i a d i a c c e r t a m e n t i d i a g n o s t i c i neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche e r e d i t a r i e ” , c h e c o m p r e n d e l ’ i d e n t i f icazione precoce di oltre 50 patologie rare e si va sempre più estendendo. Tutt a v i a , l ’ e f f i c a c i a d e l l a l e g g e è l e g a t a alla capacità del sistema di garantire uniformità nell’esecuzione e affidabilit à n e i r i s u l t a t i , m e n t r e o g g i s o l o u n a par te dei laboratori che effettuano Sne è accreditata da Accredia. Questo compor ta il rischio di disomog e n e i t à n e i d a t i r a c c o l t i , c h e a l o r o volta limitano la possibilità di attuare c o n f r o n t i s i s t e m a t i c i e a n a l i s i e p i d emiologiche su scala nazionale.
L ’ a c c r e d i t a m e n t o , i n v e c e , f a v o r i s c e p r o p r i o l a c r e a z i o n e d i d a t a s e t c o nf r o n t a b i l i , v a l i d a t i e i n t e g r a b i l i , c h e p o s s o n o a l i m e n t a r e u n a b a n c a d a t i centralizzata utile per il monitoraggio continuo della qualità e per il miglioramento delle politiche sanitarie Inoltre, una rete di laboratori accreditati facilit a l ’ i m p l e m e n t a z i o n e d i c o n f r o n t i t r a
CHI SIAMO
VERICERT S.r.l. è un Organismo Notificato Europeo n. 1878, accreditato e notificato per la valutazione di conformità di prodotti, impianti e sistemi di gestione attraverso servizi di certificazione e verifica di terza parte.
LA NOSTRA STORIA
Il nome e il ventaglio nel logo di Vericert richiamano le qualità e caratteristiche per cui è stata f o n d a t a : V E R I T À , R I C E R C A , C E RT E Z Z A E C O N -
FORMITÀ Costituita nel 2005, Vericert è operativ a s u t u t t o i l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e e i n t e r n azionale, grazie alla rete di tecnici di cui si avvale. Vericert è partner affidabile per utenti pubblici e privati, per piccole e grandi realtà, e propone un servizio rispondente ai criteri di imparzialità, indipendenza e terzietà.
STRUTTURA AZIENDALE
Vericert è impegnata su molteplici fronti che mirano a un principale obiettivo, riguardante il mondo del lavoro: GARANTIRE
ACCREDITAMENTO
LA SALUTE E LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI E DEI MACCHINARI
E/O PRODOTTI CON I QUALI CI SI INTERFACCIA.
Le aree di interesse, che caratterizzano Vericert dal punto di vista operativo sono così classificate:
l CERTIFICAZIONI
l VERIFICHE
l CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
l PROVE VOLONTARIE
l QUALIFICA DEI SALDATORI
l FORMAZIONE.
Nel corso degli anni, grazie alla fitta rete di tecnici esterni e al personale interno altamente qualificato, in grado di gestire le più sva-
r i a t e r i c h i e s t e p r o v e n i e n t i d a l m e r c a t o d e l l a v o r o , Ve r i c e r t h a potuto ampliare il proprio raggio d’azione in tutte le aree di interesse, mediante l’ottenimento di molteplici accreditamenti, ricon o s c i u t i d a l l ’ e n t e i t a l i a n o d i a c c r e d i t a m e n t o A C C R E D I A . L ’ a ccreditamento è l’attestazione, da parte di un Ente super partes, della competenza e imparzialità degli organismi e laboratori che svolgono attività di valutazione della conformità: tutto il processo conferisce un alto grado di affidabilità al servizio erogato, in termini di qualità e sicurezza dei beni e dei servizi sottoposti a verifica, ufficialmente riconosciuto sui mercati internazionali Vericert è diventata così sinonimo di garanzia di qualità e punto di riferimento per il consumatore, che può fidarsi di un prodotto o servizio testato e certificato, riducendone i rischi associati
VERICERT srl - Certificazioni e Verifiche -
ORGANISMO NOTIFICATO EUROPEO N. 1878
Via L Masotti 5 - 48124 Fornace Zarattini - Ravenna (RA)
E-mail: info@vericert.it - Tel. +39 0544/501951
C.F. / P.IVA 03507060402 - www.vericert.it
l a b o r a t o r i e d i c i r c u i t i d i v a l u t a z i o n e e s t e r n a , f o n d a m e n t a l i p e r m a n t e n e r e sotto controllo la per for mance analitica e stimolare percorsi di miglioramento continuo.
Adottare la UNI EN ISO 15189 e ottenere l’accreditamento Accredia significa anche investire sul capitale umano e sulla cultura organizzativa del laboratorio. Per mantenere l’accreditamento, infatti, il laboratorio deve garantire la f o r m a z i o n e c o n t i n u a d e l p e r s o n a l e , adottare un sistema di gestione docum e n t a l e s t r u t t u r a t o e a s s i c u r a r e l a piena tracciabilità di ogni attività svolta
Questo approccio sistemico contribuisce a rafforzare la credibilità scientific a e o p e r a t i v a d e l l a b o r a t o r i o a n c h e n e i c o n f r o n t i d e l l e i s t i t u z i o n i e d e l l a comunità medica Inoltre, sempre più spesso le Amministrazioni locali, come l a P r o v i n c i a A u t o n o m a d i Tr e n t o , r ichiedono l’accreditamento come prerequisito per affidare i ser vizi di screening: una struttura di laboratorio accreditata non solo facilita l’accesso a convenzioni e incarichi pubblici, ma rappresenta anche un elemento distintivo nella qualificazione della propria offerta diagnostica
L ’ a c c r e d i t a m e n t o s i c o n f i g u r a , d u nq u e , c o m e u n p r o c e s s o c o n t i n u o c h e p e r m e t t e a l l a b o r a t o r i o d i m i s u r a r s i con benchmark internazionali, aggiorn a r e l e p r o p r i e p r a t i c h e o p e r a t i v e e c o n s o l i d a r e l a f i d u c i a d e g l i s t a k e h o lder. Nel medio-lungo periodo, questo si traduce in una maggiore sostenibilità, una crescente qualità delle prestazioni e un migliore posizionamento nel sistema sanitario.
O P E R AT I V O L ’ A C C R E D I TA M E N T O PER IL BENESSERE ANIMALE
Il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale è entrato nell’operatività c o n l a p u b b l i c a z i o n e d e i d i s c i p l i n a r i t e c n i c i e d e i P i a n i d i C o n t r o l l o ( P o C ) per gli operatori e l’aper tura della piattafor ma Classyfar m agli organismi di cer tificazione che hanno fatto domanda di accreditamento ad Accredia
Il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale (SQNBA) è lo schema di cer tificazione, introdotto con l’ar ticolo
2
/ 2 0 2 0 , c h e tutela la sanità animale, oltre a valorizz a r e g l i a l l e v a m e n t i
delle filiere
È
D e c r e t i inter ministeriali del Ministro dell’Agric o l t u r a , d e l l a S o v r a n i t à A l i m e n t a r e e delle Foreste e del Ministro della Salute d e l 2 a g o s t o 2 0 2 2 e d e l 2 3 o t t o b r e 2 0 2 4 , e c o n l ’ a v v i o d e g l i a c c r e d i t amenti da par te di Accredia secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065 In par ticolare, con la Circolare tecnica D C N ° 1 8 / 2 0 2 5 , A c c r e d i a h a f o r n ito agli organismi di cer tificazione interessati tutte le infor mazioni per richied e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o n e l l o s c h e m a , mentre con la Circolare informativa DC N° 30/2025 ha specificato le modalità di verifica dei Piani di Controllo che si applicano agli operatori della produzione pr im ar ia ( al l evat or i) che r ichiedono la cer tificazione.
I P i a n i d i C o n t r o l l o s o n o g l i s t r u m e n t i fondamentali per gli allevatori che aderiscono al SQNBA e per gli organismi di cer tificazione accreditati che li utilizz a n o p e r l ’ a t t i v i t à d i v e r i f i c a , e c o r r ispondono ai seguenti documenti:
P i a n o d i C o n t r o l l o d e l “ D i s c i p l i n a r e requisiti di cer tificazione dei suini da i n g r a s s o ( o l t r e 5 0 k g ) a l l e v a m e n t o all’aper to”;
P i a n o d i C o n t r o l l o d e l “ D i s c i p l i n a r e requisiti di cer tificazione dei bovini da latte in stalla”;
P i a n o d i C o n t r o l l o d e l “ D i s c i p l i n a r e requisiti di cer tificazione dei bovini da carne in stalla”;
P i a n o d i C o n t r o l l o d e l “ D i s c i p l i n a r e requisiti di cer tificazione dei bovini in allevamento familiare”;
P i a n o d i C o n t r o l l o d e l “ D i s c i p l i n a r e r e q u i s i t i d i c e r t i f i c a z i o n e d e i b o v i n i allevati con ricorso o integralmente al pascolo”;
P i a n o d i C o n t r o l l o p e r l a C a t e n a d i custodia.
Gli allevatori possono già presentare richiesta di adesione al SQNBA, sceg l i e n d o l ’ o r g a n i s m o d i c e r t i f i c a z i o n e tra quelli iscritti negli elenchi del Minis t e r o d e l l ’
,
r a n i t à alimentare e delle foreste Intraprendere il percorso di valutazione della conformità del benessere animale offre molteplici vantaggi, rispon-
d e n d o a l l a
e s c e n t e s
n s i b i l i t à d e i consumatori, oltre a ottimizzare le performance e ridurre i rischi sanitari Rispettando maggiormente i ritmi naturali degli animali, gli allevamenti cer tific a t i s o
generare una maggiore efficienza produttiva, aumentando la competitività e migliorando il posizionamento sul mercato.
Per gli organismi di cer tificazione del benessere animale, invece, è stata attiv
denziali assegnate per verificare i prerequisiti degli allevatori che richiedono la cer tificazione S u l l a p i
normativa vigente (i prerequisiti per la cer tificazione), poiché visualizza, tramite un “semaforo”, l’esito dei controlli svolti dal veterinario ufficiale o dal veterinario aziendale/incaricato. In dett ag l io, s u Cl as s y f ar m , è g ià pos s ibil e s vol g er e l e s eg uent i operazioni: associare le aziende tramite la sezione “Selezione azienda”; inserire i valutatori tramite la sezione “Selezione valutatore”; consultare la dashboard “Certificazione – SQNBA”, con i dati riepilogativi relativi agli allevamenti associati
SCARICA QUI le circolari Accredia DC sul Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DEL VICE PRESIDENTE SPANO’
Con profonda tristezza, Accredia esprime il proprio cordoglio per l’improvvisa scomparsa del Dott Angelo Spanò, Vice Presidente dell’Ente di Accreditamento, venuto a mancare il 26 luglio scorso. M e m b r o d e l
C o n s i g l i o
D i r e t t i v o d i Accredia sin dalla sua cos t i t u z i o n e ,
n e l 2 0 0 9 , e s u c c e s s i v a m e n t e c o m p o -
n e n t e d e l C o m i t a t o E s e c u t i v o , i l D o t t
S p a n ò e r a s t a t o n o m i n a t o Vi c e P r e s idente dell’Ente nel maggio 2024, con d e l e g a a l l e r e l a z i o n i c o n l e A s s o c i az i o n i d ’ i m p r e s a . L ’ i m p e g n o c o s t a n t e nel promuovere il dialogo tra il mondo
NEWS t
TARATURA ACCREDITATA
PER LA MASSIMA AFFIDABILITÀ DEI DATI
NEI LABORATORI SCIENTIFICI
N e i l a b o r a t o r i d i r i c e r c a s c i e n t i f i c a , ambientale e farmaceutica, la precisione degli strumenti di misura è un fattore critico per garantire l’attendibilità dei risultati, il rispetto delle normative e la competitività sul mercato La taratura accreditata rappresenta lo standard di riferimento per a s s i c u r a r e r i f e r i b i l i t à m e t r o l o g i c a e conformità agli standard internazionali
Il laboratorio metrologico di STI Srl, C e n t r o A c c r e d i a N 0 0 2 8 3 C a l i b r ation, offre un supporto completo ai laboratori scientifici per la taratura accreditata di bilance, pipette, mass e c a m p i o n e e s t r u m e n t i d i m i s u r a
t
u n tratto distintivo del suo prezioso contributo alle attività di Accredia, anche in vir tù del suo ruolo in Confesercenti e in Innova S.c.r.l., di cui era Amministrator e D e l e
attiva al Tavolo Qualità, la capacità di fare da ponte tra il mondo associativo e l ’ E n t e d i A c c r e d i t a m e n t o , i n s i e m e allo spirito di divulgatore della cultura della qualità, costituiscono un ’eredità professionale e umana per colleghi e collaboratori
della temperatura, come termometri a resistenza, t
tori e trasmettitori)
Grazie a un team altamente qualificato e a una strumentazione di ultima generazione, STI Srl assicura elevati standard di affidabilità, sicurezza e conformità. Grazie all’accreditamento Accredia, i laboratori scientifici possono contare su: un unico partner per più tipologie di taratura accreditata; qualità e garanzia di conformità agli standard UNI CEI EN ISO/IEC 17025; gestione semplificata di tarature, scad e n z e e c e r t i f i c a t i t r a m i t e s o f t w a r e d e d i c a t o , r i l a s c i a t o g r a t u i t a m e n t e a disposizione dei clienti
In un contesto in cui la riproducibilità dei risultati e la qualità dei dati assumono un valore strategico, la taratura accreditata offerta da STI Srl si conferm a c o m e u n e l e m e n t o c h i a v e p e r l a credibilità e l’efficienza delle attività di ricerca e controllo
Oltre ai servizi di taratura, il laborator i o f o r n i s c e c o n s u l e n z a s u l l ’ u t i l i z z o
p i ù i d o n e o d e l l e a p p arecchiature, in particolare per le bilance.
A t t r a v e r s o l ’ a n a l i s i d e l tipo di pesata, della tol-
l e r a n z a r i c h i e s t a , d e l l a pesata minima e dell’in-
c e r t e z z a d i m i s u r a , S T I Srl supporta i clienti nell’impiego ottimale degli
s t r u m e n t i , p r e v e n e n d o
n o n c o n f o r m i t à i n f a s e di audit e riducendo spre-
c h i d i t e m p o e r i s o r s e
I n o l t r e , i l l a b o r a t o r i o è i n g r a d o d i s v i l u p p a r e
p i a n i d i t a r a t u r a p e r s o n a l i z z a t i p e r s o d d i s f a r e a l m e g l i o o g n i e s i g e n z a operativa. Oltre agli strumenti principalmente u t i l i z z a t i n e i l a b o r a t o r i s c i e n t i f i c i , l ’ a c c r e d i t a m e n t o d i S T I S r l n o n s i limita alle grandezze di temperatur a , m a s s a e v o l u m e , m a s i e s t e n d e anche ad altri ambiti metrologici di primaria importanza, quali lunghezza, momento torcente, angolo piano e g r a n d e z z e e l e t t r i c h e L a t a b e l l a completa e aggiornata degli accreditamenti è disponibile su www accredia it
Per ulteriori informazioni o preventivi gratuiti, CLICCA QUI
Articolo di Giovanni Brambilla
L’approccio probabilistico per la valutazione del rumore intrusivo
Il rumore variabile nel tempo
RIASSUNTO
L a U N I / T S
A PROBABILISTIC APPROACH FOR EVALUATING INTRUSIVE NOISE
determine the intrusiveness of a sound coming from an identified source, based on the “Signal Detection
quent, also D’L varies and a probabilistic approach is described to associate at each D’L value its cumulative probability of occurrence.
dell’immissione sonora di una sorgente specifica, basato sulla “Signal Detect ion T heor y ” e quant if icat a m ediant e il “ Det ect abil it y L evel D’ L ” in dB P er suoni variabili nel tempo, i più frequenti, anche il valore di D’L varia e viene descritto un approccio probabilistico per associare a ogni Valore D’L la sua corrispondente probabilità cumulativa di occorrenza.
UN’ESPERIENZA FREQUENTE
Svegliarsi per il suono della goccia che d a l r u b i n e t t o c a d e n e l l a v e l l o p i e n o d’acqua o la tranquillità della casa turbata dal suono di una sirena d’allarme p r o v e n i e n t e d a l l ’ e s t e r n o s o n o e s p erienze comuni, a volte anche frequenti. Percepire suoni con caratteristiche tali da alterare il contesto acustico esistente e in grado d’inter ferire anche con lo svolgimento di attività, quali lo studio, l’ascolto di altre sorgenti sonore, la lettura, il riposo, il sonno, ecc, è ricorrente nella nostra vita quotidiana Questi suoni, in quanto inappropriati e / o i n a t t e s i n e l c o n t e s t o a c u s t i c o n e l q u a l e s o n o p e r c e p i t i , d e f i n i b i l i c o m e “sounds out of place”, sono spesso non tollerati, pur se caratterizzati da livelli s o n o r i n o n e l e v a t i , e s e r i p e t u t i n e l
t e m p o p r o d u c o n o s t r e s s e l a m e n t e l e
v i g o r o s e , c h e s p e s s o d a n n o l u o g o a c o n t e n z i o s i d a p a r t e d e l l e p e r s o n e esposte.
In tali scenari acustici si è in presenza di un “ rumore intrusivo”, proficuamente a n a l i z z a b i l e m e d i a n t e l a “ S i g n a l D e -
tection Theor y (SDT)”, teoria psicofisica che si occupa di studiare le relazioni quantita-
t i v e t r a i l m o n d o ester no (fisico) e quello psichico (sensazioni) Mediante la SDT
s i a n a l i z z a l a r i s p osta di un osser vatore
a l l a e s p o s i z i o n e a uno specifico segnale “ s ” in presenza di altri segnali non d’in-
t e r e s s e , i r r i l e v a n t i e mascheranti (rumore “ n ” ) , d e t e r m i n a n d o la sua capacità (sensibilità) di distinguere
IL RUMORE INTRUSIVO
Negli scenari acustici sopra esemplificati, il segnale “ s ” costituisce il “ rumore i n t r u s i v o ” , m e n t r e i l r u m o r e “ n ” , c o ntemporaneamente presente a “ s ” , è denominato “ rumore di fondo”. L’insieme d i q u e s t i d u e s u o n i f o r m a i l “ r u m o r e ambientale” rilevato a sorgente sonora intrusiva operante, che è misurabile direttamente nella sua globalità ma non è possibile discriminare nelle sue due componenti di rumore intrusivo e di rumore di fondo che, per tanto, sono solo stimabili (Fig 1) Questa è la principale criticità metrologica con la quale ci si confronta quando è necessario quantif i c a r e i l r u m o r e i n t r u s i v o . P e r q u a
i l s e g n a l e r i s p e t t o a l rumore inter ferente in u n i n e v i t a b i l e c o n t esto d’incer tezza caus at o, appunt o, dal l a pr es enza del r umore “ n ” La SDT è diffusamente applicata in numerosi settori, anche par ticolarmente sensibili quali la diagnostica medica.
Figura 1 – Esemplificazione del r umore residuo, di fondo, intr usivo e ambientale (le linee orizzontali tratteggiate corrispondono ai livelli continui equivalenti LAeq)
Dipar timento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT), Università Milano-Bicocca giovanni.brambilla@unimib.it
“ r u m o r e r e s i d u o ” , o s s i a i l r u m o r e a m b i e n t a l e m i s u r a t o d i r e t t a m e n t e a sorgente sonora intrusiva non operante, come illustrato nella esemplificazione in Fig. 1.
In riferimento alla Fig. 1 è evidente che i rilevamenti del rumore ambientale e di quello residuo si riferiscono necessariamente a inter valli temporali diversi, e v e n t u a l m e n t e a n c h e c o n t e m p i d i m i s u r a d i f f e r e n t i , d i p e n d e n t i d a l l a variabilità del rumore nel tempo Questa è un ’ulteriore criticità della misurazione del rumore intrusivo, che richiede l’aggregazione su base temporale del rumore ambientale, e di quello resid u o t r a m i t e d e s c r i t t o r i s i n t e t i c i , t r a i q u a l i i l l i v e l l o c o n t i n u o e q u i v a l e n t e oppure i livelli percentili. È necessario, inoltre, che il contesto acustico oggetto d ’ i n d a g i n e r i m a n g a i l p i ù p o s s i b i l e inalterato nelle due condizioni, rispettivamente, d’inattività e attività della sorgente specifica oggetto di accer tamento, a esclusione ovviamente del contributo di quest’ultima A tale scopo, i rilev a m e n t i a c u s t i c i n e l l e d u e s u d d e t t e condizioni dovrebbero essere eseguiti in prossimità o analogia temporale tra loro
Q u a n t o s o p r a è a p p l i c a b i l e a l l o r c h é l ’ i m m i s s i o n e s o n o r a d e l l a s o r g e n t e oggetto di accer tamento sia controllab i l e n e l l a s u a a t t i v a z i o n e e d u r a t a d i f u n z i o n a m e n t o ; d i v e r s a m e n t e ( a d e s transito di convogli ferroviari o sor voli di velivoli) occorre ripetere i rilevamenti includendo un prefissato numero di i m m i s s i o n i s o n o r e d a p a r t e d e l l a s o rgente stessa
PROCEDURE METROLOGICHE
Per la misurazione del rumore intrusivo, che come visto presenta non poche complessità e criticità metrologiche, il tecnico acustico dispone da tempo di due procedure: 1 ) i l i v e l l i d i f f e r e n z i a l i d ’ i m m i s s i o n e sonora LD, ottenuti dalla differenza tra i livelli continui equivalenti in dB(A) del rumore ambientale (a sorgente attiva) e di quello residuo (a sorgente disattiva), a p p l i c a b i l i i n a m b i t o p u b b l i c i s t i c o , ossia nei rappor ti tra privato e Pubblica Amministrazione;
2) il cr it er io com par at ivo, cons is t ent e nella differenza tra il livello in dB(A) del rumore ambientale e il percentile LA95 del rumore residuo, ritenuto rappresentativo del rumore di fondo; questo criterio è diffuso in ambito giurisprudenziale per valutare la normale tollerabilità ai sensi dell’ar t 844 del codice civile che disciplina il rappor to tra privati. A marzo 2022 è stata pubblicata la Specifica Tecnica UNI/TS 11844:2022 [1], c h e s i a f f i a n c a a l l e d u e p r o c e d u r e sopra elencate, e si differenzia da queste quantificando l’intrusività del rumore mediante il parametro “Detectability L e v e l D ’ L ” , e s p r e s s o i n d B , o t t e n u t o comparando gli spettri a 1/3 di ottava della sorgente oggetto di accer tament o e d e l r u m o r e r e s i d u o . L a S p e c i f i c a Tecnica si basa sulla “Signal Detection Theor y ” e, consapevolmente, non cons i d e r a i c o m p l e s s i m e c c a n i s m i d e l l a p e r c e z i o n e d e l l ’ i n t r u s i v i t à n é q u e l l i , dipendenti anche da fattori non acustici, inerenti al disturbo indotto Il campo d i a p p l i c a z i o n e è m o l t o a m p i o i n c l ud e n d o i m p i a n t i e a p p a r e c c h i a t u r e domestiche, infrastrutture di traspor to, insediamenti produttivi, rumore antropico, rumore dovuto ad attività domestiche e compor tamentali Il “Detectability Level D’L” dipende dal rappor to segnale/rumore in ciascuna banda di 1/3 di ottava, ove il segnale è rappresentato dal livello di banda stimato della sorgente oggetto di accer tamento e il rumore è il livello di banda m i s u r a t o d e l r u m o r e r e s i d u o r i t e n u t o rappresentativo del rumore di fondo A valori crescenti di D’L corrisponde una m a g g i o r e i n t r u s i v i t à , c o m e r i p o r t a t o nella Tab. 1. Si sottolinea che la procedura per il calcolo di D’L è applicabile
per livelli di rumore ambientale, rilevato nel punto di misura prescelto a sorgente oggetto di accer tamento operante, superiori a 20 dB(A) Per livelli al di s o t t o d i t a l e s o g l i a n o n è p o s s i b i l e garantire ripetibilità, riproducibilità e accuratezza con un sufficiente livello di c o n f i d e n z a O c c o r r e v e r i f i c a r e , i n o ltre, che i dati acquisisti per gli spettri del rumore ambientale e di quello residuo siano, in ogni banda, superiori di almeno 10 dB rispetto al rumore autogenerato dalla strumentazione La conformità a questo impor tante requisito è alquanto critica in rilevamenti a bassi livelli sonori, assai frequenti in indagini sulla intrusività acustica in ambienti chiusi Maggiori dettagli sulla procedura di calcolo sono stati illustrati in [2].
Dopo tre anni di sperimentazione, che hanno fornito risultati incoraggianti, la Specifica Tecnica è in fase di revisione per migliorare alcuni aspetti, tra i quali l a v a r i a b i l i t à d e i v a l o r i d i D ’ L c o n s
g
gli spettri da comparare scelti dall’operatore.
VALUTAZIONE DELL’INTRUSIVITÀ SONORA CON APPROCCIO PROBABILISTICO
Per rumori stazionari con livello costant e n e l
à , a n c h e i l r a p p o r t o s e g n a l e / r u m o r e è costante e, per tanto, si ottiene un unico valore di D’L dipendente dal rappor to segnale/rumore
Ben più complessa è la valutazione dell’intrusività in presenza di rumori continui ma con livello variabile nel tempo, i
Tabella 1 – Variazione dell’intr usività corrispondente all’incremento di D’L
più frequenti nella realtà, ai quali corris p o n d e u n r a p p o r t o s e g n a l e / r u m o r e anch’esso variabile nel tempo che, pertanto, produce valori differenti per D’L per il singolo scenario acustico. Quale di questi valori è rappresentativo della intrusività?
La risposta a questa domanda non può e s s e r e d a t a s e n o n m e d i a n t e u n a pp r o c c i o p r o b a b i l i s t i c o c h e r i c h i e d e l’acquisizione multi-spettro dei livelli di rumore ambientale e residuo con intervallo di memorizzazione dei dati suffic i e n t e m e n t e b r e v e ( 0 , 1 s o 0 , 1 2 5 s ) onde ottenere una dimensione campionaria adeguata
Stante questa variabilità dei valori D’L p e r u n a s i n g o l a c o n f i g u r a z i o n e d i rumore ambientale e residuo variabili nel tempo, è impor tante definir ne l’inter vallo da un valore inferiore (D’Linf ) e uno superiore (D’Lsup ) corrispondenti a due scenari estremi e opposti nei quali: a) la stimata immissione sonora della sorgente oggetto di accer tamento è a bassi livelli sonori mentre il rumore resid u o è a d a l t i l i v e l l i s o n o r i m i s u r a t i (D’Linf );
b) la stimata immissione sonora della sorgente oggetto di accertamento è ad alti livelli sonori mentre il rumore residuo è a bassi livelli sonori misurati (D’Lsup) La configurazione a) è descrivibile med i a n t e l o s p e t t r o d e i l i v e l l i m i n i m i d i b a n d a d e l l a s o r g e n t e d a c o n f r o n t a r e con quello dei livelli massimi di banda del rumore residuo. Analogamente, lo scenario b) è rappresentabile mediante lo spettro dei livelli massimi di banda della sorgente da comparare con quello dei livelli minimi di banda del rumore residuo [3]. Entrambe queste config u r a z i o n i , t u t t a v i a , c o r r i s p o n d o n o a c i r c o s t a n z e o c c a s i o n a l i e p o c o f r equent i per cui è pr ef er ibil e f ar e r if er im e n t o a i l i v e l l i p e r c e n t i l i d i b a n d a , come ad esempio:
c) i percentili di banda L95 o L90 per lo spettro stimato della sorgente oggetto di accer tamento confrontati con i percentili di banda L5 o L10 per lo spettro m i s u r a t o d e l r u m o r e r e s i d u o p e r r a ppresentare D’Linf; d) i percentili di banda L5 o L10 per lo spettro stimato della sorgente oggetto di accer tamento confrontati con i percentili di banda L95 o L90 per lo spettro
m i s u r a t o d e l r u m o r e
r e s i d u o p e r r a p p r esentare D’L sup Definito l’inter vallo di variabilità di D’L per
u n a s i n g o l a c o n f i g urazione di rumore ambientale e residuo, come sono distribuiti tal i v a l o r i ? N u m e r o s e
a p p l i c a z i o n i a c a s i reali e anche simulazioni, come quelle des c r i t t e n e l l ’ A p p e n d i -
c e A d e l l a U N I / T S
1 1 8 4 4 : 2 0 2 2 , h a nno evidenziat o che i differenti valori di D’L seguono approssimativamente una distribuzione normale, gaussiana, i cui parametri
Figura 2 – Esempio di probabilità di superamento del valore D’L; in rosso quella del valore D’L ottenuto confrontando gli spettri medi Leq della sorgente e del r umore residuo, in verde. Il valore D’L corrispondente a una probabilità di superamento del 5%
s i n t e t i c i m e d i a m e scar to tipo s sono calcolabili con le seguenti relazioni: o v e s è s t i m a t o c o n s i d e r a n d o u n ’ a mp i e z z a d i v a r i a b i l i t à d i D ’ L p a r i a 4 v o l t e l o s c a r t o t i p o p e r c o m p r e n d e r e approssimativamente il 95% dei valori nell’inter vallo di variabilità In tal modo ai singoli valori D’L ottenuti è possibile associare la loro probabilità cumulativa di occorrenza, deter minabile dall’area A sottesa alla cur va di distribuzione cumulativa normale troncata nell’inter vallo D’L inf-D’Lsup al fine di valutar ne la rappresentatività statistica (Fig 2) Maggiore è tale probabil i t à , m i n o r e è l a p r o b a b i l i t à d i o c c o rrenza per valori superiori di D’L L’applicazione della UNI/TS 11844 in ambito giuridico si propone di fornire al giudice ulteriori elementi oggettivi al fine di suppor tare la sua deliberazione “al di là di ogni ragionevole dubbio”.
D’L sup + D’Linf
m = [dB] 2
D’L sup + D’Linf
s = [dB] 4
Q u e s t o r e q u i s i t o r i c h i e d e u n ’ a n a l i s i rigorosa delle informazioni disponibili e la dimostrazione da par te del giudic e c h e l a s u a d e l i b e r a z i o n e s i a s t a t a r a ggiunta con un ’approssimazione quasi pari alla certezza assoluta. In statistica questo concetto si concretizza nella definizione di livello di confidenza, solitamente assunto pari al 95%
QUANTIFICARE L’INTRUSIVITÀ SONORA
Il complesso fenomeno dell’intrusività s o n o r a r i c h i e d e c o m p e t e n z a e u n ’ a ttenta analisi da par te dell’operatore al fine di scegliere le impostazioni metrologiche più adeguate al contesto acus t i c o o g g e t t o d i a c c e r t a m e n t o . P e r l a quantificazione di tale proprietà, oggi s i dis pone del l a pr ocedur a int r odot t a c o n l a S p e c i f i c a Te c n i c a U N I / T S 11844:2022, mediante la quale determinare il “Detectability Level D’L” in dB al cui valore associare la probabilità cumulativa di occorrenza al fine di rappresentarne la significatività statistica
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
[1] UNI/TS 11844:2022, A custica –
MISURE
IN ACUSTICA
Procedure per la misurazione e l’analisi del rumore intrusivo, UNI Ente Italiano di Normazione, 3 marzo 2022
[2] Luzzi S , Misura e valutazione del r u m o r e i n t r u s i v o , T U T T O M I S U R E 4/24, 51-56.
[3] Brambilla G , Riflessioni sul rumore intrusivo da sorgente specifica, Rivista Italiana di Acustica, 2023, vol. 48(2), 55-62, doi: 10.3280/ria2-2023oa16408.
Giovanni Brambilla dal 1977 si occupa di acustica ambientale in ambiti di ricerca, normazione e didattica È stato ricercatore dell’Istituto di Acustica “O M Corbino” del Consiglio Nazionale delle Ricerche Numerose le sue pubblicazioni, da capitoli in libri ad ar ticoli su riviste indicizzate e nazionali, comunicazioni in congressi internazionali e nazionali Socio effettivo dell’Associazione Italiana di Acustica e dell’Acoustical Society of America
NUOVO STANDARD NELLA VISUALIZZAZIONE DELLA MISURAZIONE DEL FLUSSO 3D AERODINAMICO
Lo definisce l’ultima versione di ProCap 3 2 di Evomisure
È s t a t a u ff i c i a l m e n t e l a n c i a t a P r o C a p 3 . 2 , l ’ u l t i m a v e r s i o n e d e l s i s t e m a d i misurazione e visualizzazione del flusso 3D aerodinamico ProCap, leader del s e t t o r e , c h e o ff r e u n a s e r i e d i n u o v e potenti funzionalità volte a migliorare la visualizzazione dei dati, semplificare il flusso di lavoro e fornire un’interfaccia utente altamente intuitiva Con caratteristiche progettate specificamente per i professionisti e gli utenti c o m p a t t i , P r o C a p 3 2 r a p p r e s e n t a u n importante passo avanti in termini di precisione e usabilità
p
superfici del modell o U n a n u o v a f u nzionalità, che forni-
s
glioramenti consentono agli utenti d’int e r p r e t a r e m e g l i o i campi di flusso complessi e semplificare le configurazioni
Nuove funzionalità del flusso di lavoro –
P o s i z i o n a m e n t o semplificato dei modelli: posizionate fa-
P r o C a p 3 . 2 P r o f e s s i o n a l o r a i n c l u d e m appe di f lus s o s uper f ic iale e l’int r od u z i o n e d e l l e p r o i e z i o n i s u p e r f i c i a l i consente la mappatura in tempo reale dei dati misurati, come la velocità e la
mente in collaborazione con gli utenti, la nuova interfaccia è veloce, fluida e completamente interattiva Gli utenti possono ora visualizzare in anteprima le modifiche e apportare regolazioni reversibili per un’esperienza di configurazione più efficiente e intuitiva. Disponibile sia per la versione Compact sia per la versione Professional.
Gli strumenti avanzati di analisi dei dati includono la trasparenza regolabile per le geometrie dei modelli e le isosuperfici, nonché un rendering migliorato delle l i n e e p e r l e l i n e e d i f l u s s o . Q u e s t i m i -
cilmente i modelli utilizzando coordinate relative;
– Clonazione della configurazione: clonate le configurazioni precedenti come modelli per nuove misurazioni, risparmiando tempo e riducendo gli errori; – Gestione avanzata delle sonde e dei d a t i P r o C a p 3 2 m i g l i o r a l a g e s t i o n e dei dati con: – elenchi delle porte COM attive; – s o g l i e d e f i n i
d a t i in entrata; – opzioni avanzate per l’aggiunta di dati ai file memorizzati
P r o C a p 3 2 è o r a d i s p o n i b i l e p e r i l d o w n l o a d e p u ò e s s e r e a c q u
s t a t o presso EvoMisure.
CLICCA QUI per ulteriori informazioni o per aggiornare la versione attuale.
La pagina di IMEKO
Aggiornamenti
AN INTRODUCTION TO IMEKO
IMEKO, International Measurement Confederation, has been added to the permanent collaborations to the Journ
tions, events and news of interest to our readers.
RIASSUNTO
IMEKO, International Measurement Confederation, si è aggiunta tra i collaboratori stabili della Rivista a par tire dall’inizio del 2014 Questa rubrica contiene informazioni sull’Associazione, pubblicazioni, eventi e notizie di utilità per i nostri lettori
La pagina di aggiornamento sulle attiv i t à I M E K O p e r q u e s t o n u m e r o a p r e doverosamente ripor tando che il dott R a v i F e r n a n d e s , d e l N a t i o n a l M e t r ology Institute (PTB) in Germania, è stato nominato Fellow del Combustion Institute Il riconoscimento premia gli eccellenti contributi di Fernandes nella cinetica delle reazioni e nell’applicazione d i m i s u r e d i p r e c i s i o n e a l l a c h i m i c a della combustione di carburanti alternativi e sostenibili
Sperando di fare cosa gradita ai lettori, il professor Daponte ci por ta invece in un viaggio personale, che intreccia la sua carriera scientifica con la crescita di IMEKO Nato a Minori, un piccolo borgo della Costiera Amalfitana, ci racconta come il luogo d’origine, ricco di storia e di bellezza, abbia influenzato la sua aper tura inter nazionale Dop o l a l a u r e a c o n l o d e i n I n g e g n e r i a Elettrica presso l’Università di Napoli “Federico II” (1981), intraprende una carriera accademica che lo por ta prima in Calabria e poi in contatto con il mondo IMEKO, a par tire dal Simposio TC4 del 1986 a Como. Da lì inizia un lungo percorso, fatto di collaborazioni, amicizie e innovazioni Memorabil e l ’ i n c o n t r o c o n i l P r o f e s s o r L i n u s M ichaeli, da cui nacque non solo un legam e p e r s o n a l e d u r a t u r o , m a a n c h e i l gruppo di lavoro su ADC e DAC Metrology, il primo del suo genere all’interno
di IMEKO. Il Prof. Daponte ha ricoperto ruoli chiave: Segretario Scientifico, Vicepresidente, Presidente di TC4, Presidente IMEKO (2009-2015) e, success i v a m e n t e , P r e s i d e n t e d e l l ’ A d v i s o r y Board In tutti questi incarichi ha promosso cambiamenti profondi: dall’int r o d u z i o n e d i u n n u o v o s t a t u t o a l l a creazione di un sistema centrale per la g e s t i o n e d e g l i e v e n t i , f i n o a l l ’ i n d i c i zzazione dei lavori IMEKO in Scopus e Compendex, che hanno dato visibilità e prestigio inter nazionale all’organizzazione. Un altro capitolo impor tante è stato lo sviluppo delle pubblicazioni: il rafforzamento della rivista Measurement e, soprattutto, la crescita di Acta IMEKO, oggi riconosciuta nelle principali banche dati scientifiche mondiali. La sua storia è anche fatta di rappor ti umani: amicizie, collaborazioni internazionali, sostegno ai giovani ricercatori. Non a caso, tra i momenti più significativi si può annoverare il Disting u i s h e d S e r v i c e Aw a r d , r i c e v u t o n e l 2 0 1 8 , e i l l a n c i o d e l l e i n i z i a t i v e p r em i a l i p e r g l i e v e n t i I M E K O , p e n s a t o p r o p r i o p e r v a l o r i z z a r e i c o n t r i b u t i scientifici più meritevoli. Oggi, a quasi 4 0 a n n i d a l s u o p r i m o i n c o n t r o c o n
IMEKO, il professor Daponte continua a essere protagonista: è infatti Vicepresidente del XXV Congresso Mondiale IMEKO, che si terrà a Rimini nel 2027 Il s uo invit o è chiar o e appas s ionat o:
“Vi aspetto a Rimini, sarà l’occasione per ritrovare vecchi amici e crearne di nuovi. Un invito speciale va ai giovani
r i c e r c a t o r i : f a t e v i a v a
a g l i e v e n t i I M E K O Vo i s i e
o della nostra comunità!”
Per quanto riguarda le attività organizzative IMEKO, il 3 maggio, a Delft, nei P a e s i B a s s i , i l P r e s i d e n t i a l B o a r d s i è riunito per una gior nata intensa di dis c u s s i o n i e s c a m b i d i i d e e A l c e n t r o dell’incontro c ’ era la Vision 2030 e le sue applicazioni concrete: un progetto ambizioso, che guarda al futuro della metrologia e della comunità scientifica internazionale Tra le novità in arrivo, spicca il restyling del sito web IMEKO, p e n s a t o p e r e s s e r e p i ù f u n z i o n a l e e vicino alle esigenze dei Comitati Tecnici e di tutta la comunità Con il crescent e n u m e r o d i c o n f e r e n z e g i à i n p r ogramma, alcune delle quali addirittura f i s s a t e p e r i l 2 0 2 6 , l ’ o r g a n i z z a z i o n e d e g l i e v e n t i e l a p u b b l i c a z i o n e d e i lavori rimangono pilastri fondamentali per la visibilità globale dell’associazione. Un tema centrale della gior nata è s t a t o a n c h e i l C o n g r e s s o M o n d i a l e IMEKO del 2030, tema ulterior mente discusso durante le sessioni del Consiglio Generale, svoltesi a Praga tra il 30 e 31 agosto. Il Congresso, come di cos t u m e , r a p p r e s e n t e r à u n ’ o c c a s i o n e speciale, non solo per i lavori istituzionali ma anche per un nuovo workshop dedicato ai Presidenti dei Comitati Tecnici, pensato per lasciare più spazio alle conversazioni informali e agli scambi di idee che spesso non trovano posto nei programmi ufficiali.
In questa complessa rete di par tenariati, IMEKO ha recentemente avviato una nuova collaborazione con CEEES (Confederation of European Environmental Engineering Societies), un ’organizzaz i o n e i n d i p e n d e n t e c h e p r o m u o v e l a s c i e n z a e l a t e c n o l o g i a n e l c a m p o dell’ingegneria ambientale e delle discipline collegate CEEES coordina lo
scambio di informazioni ed esperienze a l i v e l l o n a z i o n a l e e i n t e r n a z i o n a l e , o r g a n i z z a n d o c o n f e r e n z e e s e m i n a r i sulle tecniche ambientali e le loro applic a z i o n i . I l l a v o r o t e c n i c o s i s v i l u p p a a t t r a v e r s o t r e c o m i t a t i c o n s u l t i v i : A mbienti meccanici; Affidabilità e prove di s t r e s s a m b i e n t a l e ; E f f e t t i c l i m a t i c i e inquinamento atmosferico. Ne fanno par te le associazioni nazionali d’ingegneria ambientale di diversi Paesi europei, tra cui Germania, Francia, Italia (AIVELA), Regno Unito, Svezia, Svizzera, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi e Austria. Tutti contribuiscono alla definizione di norme e codici di buona pratica, sia a livello nazionale sia internazionale
M a c h e c o s ’ è l ’ i n g e g n e r i a a m b i e n t ale? Durante la loro vita utile, i prodotti t e c n o l o g i c i s o n o e s p o s t i a m o l t e p l i c i influenze ambientali, che ne condizionano affidabilità, qualità e durata. Per questo motivo è fondamentale progettarli e realizzarli in modo da resistere a tali sollecitazioni e svolgere le proprie funzioni in maniera sicura ed efficiente. L’ingegneria ambientale studia proprio queste interazioni tra un oggetto e i l s u o a m b i e n t e , v a l u t a n d o s o l u z i o n i innovative e sostenibili Oggi i temi più “caldi” del settore riguardano l’impie-
go dell’intelligenza ar tificiale nell’anal i s i n u m e r i c a e n e l l a v a l u t a z i o n e d e i dati, oltre allo sviluppo di nuove metodologie di test, in par ticolare per le batterie.
Una notizia di carattere più generale, m a d i s i c u r o i n t e r e s s e p e r l a n o s t r a c o m u n i t à , r i g u a r d a i l 2 0 m a g g i o 2025, data in cui si è celebrato a Parigi, nella sede UNESCO, un anniversario davvero speciale: i 150 anni dalla fir ma della Convenzione del Metro Il m o t t o d e
l a r i c o r
, “ à t o u s l e s temps, à tous les peuples” (“per tutti i tempi, per tutti i popoli”), ricorda che il S i s t e m a I n t e r n a z i o n a l e d e l l e u n i t à d i m i s u r a ( S I ) è s t a t o c r e a t o p e r i l b e n e comune, garantendo uniformità e affidabil it à in t ut t o il m ondo. Fir m at o nel 1875 da 17 Paesi, l’accordo ha gettato le basi della cooperazione inter nazionale nel campo delle misure, favorendo lo sviluppo del commercio, della scienza e della tecnologia. Da allora, istituzioni come il BIPM (Bureau International des Poids et Mesures), il CIPM e la CGPM hanno lavorato per per fezion a r e c o s t a n t e m e n t e i l S I , r i d e f i n e n d o ad esempio il metro (1983), attraverso la velocità della luce, e il chilogrammo ( 2 0 1 9 ) , c o n c o s t a n t i n a t u r a l i i n v
COSA SUCCEDE A UN COMPONENTE ELETTRICO/ ELETTRONICO
QUANDO VIENE ESPOSTO
AI CAMPI ELETTROMAGNETICI?
Prove secondo la ISO 11452-5
Convenzione conta 64 Stati membri e 3 7 a s s o c i a t i , t u t t i u
misure a livello globale
ACTA IMEKO
È online il secondo numer o d e l Vo l u m e 1 4 ( a n n o 2025) della rivista open a c c e s s A C TA I M E K O Questo numero raccoglie ben 32 ar ticoli di ricerca: 16 pubblicati nella sezion e G e n e r a l Tr a c k , 1 6 s u d d i v i s i i n t r e
n u m e r i t e m a t i c i s p e c i a l i I l p i ù a m p i o d e i t r e r a c c o g l i e 8 a r t i c o l i ( p r i m a p a r t e ) s e l e z i o
Metrologia 2023 della Società Brasiliana di Metrologia (SBM)
I l s e c o n d o p r o p o n e 5 a r t i c
( a n c h e qui prima par te) provenienti dal XXXII Congresso Nazionale Italiano di Misur e M e c c a n i c h e e Te r m i c h e I n f i n e , i l terzo numero speciale presenta 3 contributi, scelti tra i lavori presentati alle sessioni TC4 del XXIV Congresso Mondiale IMEKO 2024 di Amburgo. Tutti g l i ar t icol i di ACTA IMEKO s ono dis p o n i b i l i g r a t u i t a m e n t e s u l s i t o d e l l a rivista
N e l c a m p o a u t o m o t i v e è s e m p r e p i ù f r equente la richiesta di verificare il livello d’immunità dei componenti ai campi elettromagnetici in radiofrequenza.
L a s e r i e d i n o r m e c h e d e f i n i s c e s p e c i f i c i m e t o d i d i p r o v a è l a I S O 1 1 4 5 2 c h e , n e l l a s u a p a r t e 5 , d e s c r i v e
i l m e t o d o d e l l a s t r i p - l i n e Q u e s t o m e t o d o p e r m e t t e
d i r a g g i u n g e r e l i v e l l i d i p r o v a i n b a s s a f r e q u e n z a
m o l t o e l e v a t i i m p e g n a n d o b a s s e p o t e n z e .
I l l a b o r a t o r i o I N T E K S . p . A . , a t t i v o n e l s e t t o r e a u t o -
motive da oltre vent’anni, è in grado di coprire ampi
i n t e r v a l l i d i f r e q u e n z a c o n i v a r i m e t o d i ( a n t e n n e ,
b u l k c u r r e n t i n j e c t i o n – B C I e s t r i p - l i n e ) r i c h i e s t i d a i
r e g o l a m e n t i e u r o p e i , c a p i t o l a t i c o s t r u t t o r i o p e r omologazione dei componenti in accordo al Regolamento UNECE R10
CLICCA QUI per maggiori informazioni
Notizie dall’IEEE Instr umentation and Measurement Society
Notizie su Congressi, Formazione dottorandi e giovani ricercatori e Attività
NEWS FROM THE IEEE INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT SOCIETY
This column presents the latest news about the activities of the IEEE Instrumentation and Measurement Society (IMS), the community of measurement within the Institute of Electrical and Electronics Engineers Information on conference, funding oppor tunities, education activities and standard development activities of the Society are presented.
RIASSUNTO
Questa rubrica presenta gli ultimi aggiornamenti sulle attività dell’IEEE Instrumentation and Measurement Society (IMS), la comunità delle misure nell’ambito dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers. Vengono presentate informazioni sui congressi, sulle oppor tunità di finanziamento, sulle attività di formazione e sugli standards IEEE gestiti dalla Society
I CONGRESSI DELL’IEEE IMS: AGGIORNAMENTO E SCADENZE 2026
La prossima edizione dell’IEEE Internat i o n a l I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r em e n t Te c h n o l o g y C o n f e r e n c e ( I 2 M T C 2026) si terrà a Nancy in Francia, dal 25 al 28 maggio 2026. La scadenza per la proposta delle sessioni speciali è f i s s a t a a l p r o s s i m o 1 9 s e t t e m b r e L e sessioni speciali sono dedicate ad arg o m e n t i s p e c i f i c i d ’ i n t e r e s s e a c c a d emico e industriale non presenti, o non a p p r o f o n d i t i , n e l l e s e s s i o n i r e g o l a r i .
Nella proposta della sessione specia-
l e , c h e s a r à v a l u t a t a d a l C o m i t a t o
S c i e n t i f i c o , è i m p o r t a n t e s o t t o l i n e a r e sia la motivazione a suppor to dell’or-
g a n i z z a z i o n e d e l l a s e s s i o n e s i a l e
t e m a t i c h e c h e l a d i f f e r e n z i a n o d a l l e
t e m a t i c h e g e n e r a l i d e l l a c o n f e r e n z a
La scadenza per la proposta dei tuto-
rial è fissata al 15 ottobre Come nelle edizioni precedenti i tutorial potranno durare un ’ ora e mezza o tre ore e si terr a n n o i l l u n e d ì c h e p r e c e d e l a c o n f erenza La scadenza per la sottomissione degli ar ticoli è attualmente fissata al 21 novembre 2025. Nell’ambito della conferenza, facendo seguito al successo dell’edizione inaugurale, si terrà la seconda edizione dell’IEEE IMS Intern a t i o n a l S t u d e n t C o n t e s t . I l b a n d o d i p a r t e c i p a z i o n e s a r à p u b b l i c i z z a t o prossimamente sul sito IMS con tutte le informazioni necessarie per la par tecipazione dei team studenteschi L ’ I M S s t a r i v a l u t a n d o l a p o s s i b i l i t à d i o r g a n i z z a r e l e s
S
mi, l’Europa e l’Asia. È in corso di rivalutazione la sede per l’edizione 2027 d e
Bloomington in Minnesota; sono in fase di valutazione altre possibili sedi, quali Lisbona (Por togallo) e Chongqing (Cina) L’edizione 2025 dell’IEEE AUTOTESTCON, organizzata dall’IMS e dall’Aerospace and Electronics Systems Society, prevista dal 15 al 18 settembre presso il National Harbor nel Mar yland (Stati Uniti) è stata cancellata A breve saranno pubblicizzate le informazioni relative all’edizione 2026.
Nei giorni 8-10 luglio 2025 si è tenuta l a v e n t e s i m a e d i z i o
s o r s A p p l i c a t i o n s S y m p o s i u m ( S A S 2025) a Newcastle-upon-Tyne, Regno Unito. La conferenza ha confermato il trend positivo degli ultimi anni, con più di 130 par tecipanti da tutto il mondo e o l t r e 1 0 0 l a v o r i p r e s e n t a t i i n f o r m a orale o poster. In occasione della cerimonia di premiazione, sono stati consegnati due Best Student Paper Awards e sei Student Travel Grants, con un prem i o m o n e t a r i o d i 1 . 0 0 0 $ c i a s c u n o , offer ti dall’IMS, sponsor ufficiale della conferenza Per celebrare il 75° anniversario dell’IMS, sono state conferite medaglie commemorative ai tre relatori dei keynote speech, ai tre organizzatori dei tutorial, a tutto il comitato organ i z z a t o r e d e l l ’ I E E E S A S 2 0 2 5 e a i m e m b r i d e l l ’ I E E E S A S S t e e r i n g C o mmittee presenti alla conferenza.
1 Sergio Rapuano, IEEE IMS Executive Vice President, Dip. di Ingegneria, Università del Sannio ser gio.rapuano@unisannio.it
2 Sabrina Grassini, IEEE IMS, Vice President Membership, Dip. di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino sabrina.grassini@polito.it
3 Marco Par vis, IEEE IMS
AdCom member at large, Dip. di Elettronica e Telecomunicazioni, Politecnico di Torino marco.par vis@polito.it
LA PAGINA DELL’IMS
La prossima edizione del simposio è prevista a Vitória, Brasile, a luglio 2026 Come già anticipato, la prossima ediz i o n e d e l l ’ I E E E
I n t e r n a t i o n a l S y m p os i u m o n M e d i c a l M e a s u r e m e n t a n d Applications (MeMeA 2026) si terrà a M o n t e v i d e o i n U r u g u a y a d a p r i l e 2026 L’anticipazione del simposio ad a p r i l e c o m p o r t a p r e s u m i b i l m e n t e un ’anticipazione delle scadenze per la s o t t o m i s s i o n e d e g l i a r t i c o l i e n t r o f i n e anno Tutte le informazioni e le scadenze ufficiali saranno disponibili sul sito del simposio in fase di allestimento. L’edizione 2026 dell’IEEE Symposium on Artificial Intelligence for Instrumentation and Measurement si svolgerà in Italia, ad Amalfi, dal 21 al 23 maggio La conferenza è dedicata alle applicazioni e interazioni dell’Intelligenza Ar tificiale con il mondo delle misure La scadenza per la sottomissione degli articoli è il 15 gennaio 2026; tutte le informazioni per la partecipazione sono disponibili sul sito della conferenza (https://ai4im2026.ieeeims.org)
COLLABORAZIONI IMS-GMEE
Continua la collaborazione fra IMS e GMEE Anche quest’anno l’IMS ha cofinanziato l’organizzazione della Scuola di Dottorato “I. Gorini” in occasione delle celebrazioni del 75° anniversario della fondazione della Society L’edizione 2025 che si tiene ad Aversa (Caserta), presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dal 1 al 5 settembre 2025, vede per la prima volta il coinvolgimento di sei comitati tecnici dell’IMS (TC-06, TC-17, TC-25, TC-32, TC-37 e TC-39) a conferma dell’eccellente qualità scientifica e dell’ampia gamma di argomenti trattati dalla Scuola
ELEZIONI IEEE E ADCOM
Sono stati definiti i candidati per le elez i o n i d e i m e m b r i d e l l ’ A d C o m p e r i l quadriennio 2026-2029. Nella rosa è stato inserito il collega Luca De Vito dell’unità GMEE di Benevento Le elezioni dei membri dell’AdCom termineranno il 18 settembre 2025. Il collega Salvo B a g l i o d e l l ’ u n i t à G M E E d i C a t a n i a è invece fra i candidati per l’elezione dei delegati IEEE 2026, Divisione II L’elezione dei delegati IEEE terminerà il 1° ottobre 2025.
AGGIORNAMENTI
DALLA SOCIETY
L’IMS ha deciso di estendere la scadenza del bando per l’organizzazione di eventi celebrativi del 75° anniversario della Society al 1° dicembre 2025. Le linee guida per la richiesta di contributi sono disponibili sul sito IMS (https://ieee-ims. org/chapter-activities)
Quest’anno, come già anticipato nello scorso numero, è diventato operativo il Subcommittee on Diversity, Equity and I n c l u s i o n d e l M e m b e r s h i p D e v e l o pment Committee, che ha già organizzato con successo due eventi a I2MTC e MeMeA. Le nuove direttive IEEE hanno recentemente suggerito alcune mod i f i c h e a l n o m e d e l S u b c o m m i t t e e a seguito delle nuove disposizioni governative. La discussione su tali modifiche è i n c o r s o i n v i s t a d e l F a l l A d C o m . I l Subcommittee resterà comunque attivo e il bando per il finanziamento di eventi sulle tematiche di competenza durant e i c o n g r e s s i p r i n c i p a l i I M S p e r i l 2026 sarà aper to entro fine anno. L’IMS ha recentemente istituito l’Equity Travel Grant al fine d’incrementare la partecipazione di ricercatori e studenti dei paesi in via di sviluppo alle principali conferenze IMS. Il programma prevede la possibilità di erogare fino a 50 grant come cofinanziamento alle spese di viaggio e di registrazione. Congratulazioni al collega Carl o Tr i g o n a d e l l ’ u n i t à G M E E d i C a t a n i a p e r l a n o m i n a a I E E E IMS Distinguished Lecturer per il periodo 2026-2028.
AVVITATORI IN CLASSE A PER SISTEMI
ROBOTIZZATI PICK & PLACE
L a g i a p p o n e s e C o re t e c , p a r t n e r esclusivo di burster Italia per la zona EMEA, ha recentemente presentato l’aggiornamento degli avvitatori v endut i in t ut t o il m ondo da olt r e 30 anni
Tr a l e n o v i t à , r i s u l t a l a s e r i e c o mp a t t a “ C U B E ” a n c h e p e r p i c c o l e coppie di 0,25 Nm fondo scala.
L e n o t e d i s t i n t i v e d i q u e s t i t o o l s s o n o l a c o m p a t t e z z a a p a r i t à d i coppia e la dichiarata grande affidabilità
Tr a l e f o r n i t u r e p i ù i m p o r t a n t i i n E u r o p a s i s e g n a l a c o m e r e f e r e n z a la SUZUKI, per una grande fornitura di avvitatori integrati in sistemi robotizzati pick & place invece del classico sistema sparavite
CLICCA QUI per ulteriori informazioni. NEWS s
Figura 1 – I par tecipanti alla Scuola di Dottorato “I. Gorini” 2025
Articolo di Flavio Floriani
Le verifiche dei gradi di protezione IP
È arrivato il momento di fare un altro passo avanti?
THE VERIFICATION OF THE IP PROTECTION LEVELS
This paper covers the tests, ruled by the EN 60529 Std , needed to verify the IP protection level for electrical cases
RIASSUNTO
I n q u e s t o a r t i c o l o s i a n a l i z z a n o
e , d e f i n i t e dalla nor ma EN 60529, per verificare il grado di protezione IP di involucri elettrici
In questo numero approfondiremo la tematica delle verifiche del grado di protezione IP (Inter national Protection) definite dalla norma EN 60529, in merito alla tenuta di involucri elettrici contro ingresso di solidi e liquidi
LA NORMA
P a r t i a m o d a l l o s c o p o d e l l a n o r m a ( a volte non chiaro a tutti):
La presente Norma stabilisce un sistema di classificazione dei gradi di pro-
t e z i o n e d e g l i i n v o l u c r i p e r m a t e r i a l e elettrico la cui tensione nominale non supera 72,5 kV.
D o v e r o s o s u b i t o o s s e r v a r e c h e s i
p a r l a d i i n v o l u c r i p e r m a t e r i a l e e l e t t r i c o , q u i n d i u n c o m p o n e n t e
p u r a m e n t e m e c c a n i c o n o n r i e n t r a n e l
p e r i m e t r o d i n o r m a ; s p e s s o a c h i
c h i e d e l a v e r i f i c a d e l g r a d o I P s u
o g g e t t i n o n r i e n t r a n t i n e l p e r i m e t r o d i
n o r m a f a c c i o q u e s t o e s e m p i o : u n
p a c c h e t t o d i m e r e n d i n e n o n è I P 6 X , b e n c h é s i c u r a m e n t e n o n m i a s p e t t i d i
t r o v a r e p o l v e r e a l l ’ i n t e r n o u n a v o l t a
a p e r t a l a c o n f e z i o n e .
Vediamo la classificazione, definita da un codice a doppia cifra con la possibil it à di aver e del l e l et t er e addizional i, come mostrato in Fig 1
A ogni numero corrisponde una classificazione e, conseguentemente, un test da superare
Il val or e num er ico del l a pr im a cif r a è riferito alla protezione contro l’accesso a par ti pericolose e contro l’ingresso di corpi solidi estranei, mentre la seconda c i f r a è r i f e r i t a a l l a p r o t e z i o n e c o n t r o l’ingresso di acqua
Figura 1 – Str uttura del codice IP (nella figura, relativamente alla seconda cifra, manca la cifra 9, introdotta dall’allegato A2 del 2013)
LA PRIMA CIFRA
La struttura numerica della prima cifra prevede che, fino alla cifra 4, le verific h e v e n
n c a l i b r i d i accessibilità di varia forma e dimensione, da quello che ha le fattezze di un dito umano a calibri di diametro via via più sottile, fino a 1 mm.
Le cifre 5X e 6X: l a prova della polvere
Le cifre 5 e 6 prevedono invece l’impiego di una camera della polvere, all’int e r n o d e l l a q u a l e v i è d e l t a l c o c o n dimensione media delle par ticelle infer i o r e a 7 5 m m E s s o v i e n e m e s s o i n movimento da un sistema di soffianti e cade dall’alto, investendo il campione. A s e c o n d a d e l l a c l a s s i f i c a z i o n e d e l campione e del grado richiesto, può o meno venire applicata una depressione all’involucro, tale da simulare effetti d i r i d u z i o n e d e l l a p r e s s i o n e i n t e r n a r i s p e t t o a l l a p r e s s i o n e a t m o s f e r i c a ambiente causati, ad esempio, da cicli termici
U n a n o t a i n m e r i t o a l l ’ a p p l i c a z i o n e della depressione: sarebbe utile schematizzare meglio le condizioni da soddisfare (ad esempio, tramite una tabella, come la Tab 1), che non risultano s e m p l i c i d a i n t e r p r e t a r e a u n a p r i m a
l e t t u r a . L a d e p r e s s i o n e e l ’ e v e n t u a l e
p o r t a t a d ’ a r i a v a n n o r e g o l a t e i n f u n -
z i o n e d e l v o l u m e d e l l ’ i n v o l u c r o P r o -
v i a m o a s c h e m a t i z z a r e l e c a s i s t i c h e : l’obiettivo è di aspirare 80 volte il volume dell’involucro (chiaramente solo se vi è respirazione)
Flavio Floriani – Direttore Tecnico del Laboratorio di Intek spa flavio.floriani@intek.it
Scansiona
Tabella 1 – Esempio di condizioni di prova
Depressione Volumi aspirati Durata della prova misurata
Caso 1 20 mbar Nessun flusso 8 ore
Caso 2 < 20 mbar Tra 40 e 60 volumi/ora 2 ore
Caso 3 20 mbar < 40 volumi/ora Fino ad aspirare 80 volumi, comunque non superiore a 8 ore
Una criticità, che vale la pena segnal ar e, è quel l a r el at iva al l a m is ur a del volume inter no di un contenitore che, s e p o p o l a t o c o n a p p a r e c c h i a t u r e o con for me par ticolari, non risulta semplice da eseguire e ci obbliga ad affidarci al dato dichiarato dal costruttore Vi è poi una situazione non considerata dalla norma: quando il prodotto che si vuole testare è completamente resinato al proprio interno.
I n q u e s t o c a s o , b e n c h é s i a p o s s i b i l e
aprirlo per la valutazione (seppur danneggiandolo), non è possibile applicare la depressione
S a r e b b e c o n s i g l i a b i l e d i s p o r r e d i u n
c i c l o d i f u n z i o n a m e n t o e l e t t r i c o , p e r por tarlo a regime termico, posizionarlo in camera acceso, iniziare la prova e poi spegnerlo
In questo modo gli effetti del raffreddamento causeranno depressioni in eventuali volumi d’aria intrappolati all’interno. La prova, in questo caso, dovrebbe durare otto ore
LA SECONDA CIFRA: ALCUNI ASPETTI IMPORTANTI DA CONSIDERARE
È b e n e p o r t a r e l ’ a
c h e n
numerico delle cifre più alto garantisce la coper tura dei gradi inferiori. In part i c o l a r
caratteristica (da 0 a 6), la coper tura vale per tutti i gradi precedenti, mentre per la seconda cifra (da 0 a 9) questo è vero solo fino alla cifra 6; un grado di protezione IPX7 non copre il grado IPX6 e si rende quindi necessaria, nel caso, la doppia marcatura
Q u e s t o p e r c h é , n e l l e p r o v e e f f e t t u a t e con acqua, fino alla cifra 6 gli oggetti s o n o s o t t o p o s t i a s p r u z z i c o n p o r t a t e via via crescenti mentre le cifre 7 e 8 sono relative all’immersione completa, c o n f e n o m e n i q u i n d i d i f f e r e n t i . I g r adi 7 e 8 sono tra loro in relazione; quind i u n g r a d o 8 c o p r e u n g r a d o 7 , i n quanto la prova viene fatta a una maggiore profondità d’immersione.
I l g r a d o 9 c o r r e s o l i t a r i o : i n t r o d o t t o infatti in fase successiva, esso si occup a d e l l a v a l u t a z i o n e d e l c o m p o r t amento degli oggetti quando vengono s o t t o p o s t i a g e t t i a d a l t a p r e s s i o n e e
a l t a t e m p e r a t u r a ; q u e s t o g r a d o d e r iv a d a l m o n d o a u t o m o t i v e e h a l o scopo di simulare situazioni simili ad autolavaggi o sistemi di pulitura industriale.
Altro punto su cui por tare l’attenzione, sono le lettere supplementari, in par tic o l a r e M e S Q u a n d o n e l l ’ a p p a r e cchiatura in prova vi sono par ti in movimento, qualora le prove non vengano e s e g u i t e s i a c o n a p p a r e c c h i a t u r a i n moto sia da ferma, va aggiunta una di queste due lettere
S u q u e s t o p u n t o g i o v a p o i o s s e r v a r e che la norma cita “parti mobili dell’apparecchiatura (es rotore di una macc h in a ) ” , non annoverando quindi oggetti quali pulsanti, leve o maniglie che possono avere una o più posizioni stabili durante il funzionamento normale È n e c e s s a r i o q u i n d i e f f e t t u a r e una doppia prova (a meno di esplicite esclusioni) in tutte le posizioni (ad esempio, un pulsante di emergenza dovrà essere testato sia in posizione di azionato che di rilasciato)
Figura 2 – Il “famoso” dito di prova ar ticolato per la verifica del grado IP2X
Il tempo passa
La norma disciplina in modo chiaro sia
l e a p p a r e c c h i a t u r e d a u t i l i z z a r e s i a i metodi di prova, guidando il laborato-
r i o n e l l ’ e s e c u z i o n e d e l l e p r o v e . U n p u n t o s u l q u a l e v o r r e i p e r ò p o r t a r e i l
l e t t o r e a u n a r i f l e s s i o n e è q u e s t o : i n
l a b o r a t o r i o s i t e s t a n o s e m p r e o g g e t t i nuovi ma, presumendo che una classificazione IP all’acqua o alla polvere del p r o d o t t o i m p l i c a l ’ e s p o s i z i o n e d e l l o
s t e s s o a d a g e n t i a t m o s f e r i c i , n o n s arebbe il caso d’introdurre, anche come a l l e g a t o i n f o r m a t i v o , l e c a s i s t i c h e d i materiali che vanno invecchiati prima di effettuare le prove?
Per inciso, nella norma viene ripor tato: La presente Norma si applica solo agli i n v o l u c r i c h e s o n o , s o t t o o g n i a l t r o aspetto, idonei all’uso previsto e, dal punto di vista dei materiali costituenti e d e l l a c o s t r u z i o n e , a s s i c u r a n o c h e i gradi di protezione dichiarati restin o i m m u t a t i n e l l e c o n d i z i o n i ordinarie di ser vizio
Questa frase scarica, di fatto, verso il c o s t r u t t o r e l ’ o n e r e d i v a l u t a r e l ’ i n v e cchiamento e molto difficilmente possiam o a s p e t t a r c i , c o m e c i t a t o n e l l a n o rma, che le condizioni restino immutate (nel tempo)
Vi sono alcune norme di prodotto che p r e n d o n o i n v e c e i n c o n s i d e r a z i o n e l’invecchiamento: – nella norma EN 60598 relativa agli apparecchi d’illuminazione, si prevede una sequenza di prova in cui sono presenti prove di durata; – n e l l a s e r i e d i n o r m e E N 6 0 0 7 9 - x (ATEX), in generale, le prove IP si effett u a n o d o p o u n c o n d i z i o n a m e n t o i n camera climatica di caldo umido; – nella norma EN 62208, relativa agli involucri vuoti per apparecchiature, le prove IP sono inserite all’interno di una sequenza che prevede di eseguire prima le prove d’impatto (grado di protezione IK) Si potrebbe andare avanti con questo e l e n c o m a , d i f a t t o , l a p r o b l e m a t i c a sussiste tutte le volte in cui una norma di prodotto non introduce requisiti addizionali
Una possibile soluzione potrebbe esser e q u e l l a d i a g g i u n g e r e u
e è u n p o ’ datata ) in cui, a seconda dei materiali impiegati nella costruzione dell’inv o l u c r o , s i “ s u g g e r i s c o n o ” i n v e c c h i amenti par ticolari. Credo che la letteratura, presente sui vari materiali, possa consentire di sviluppare una guida in
questi termini, anziché inserire test trasversali che potrebbero risultare inutili (ad esempio, un contenitore in acciaio INOX non sarà suscettibile ai raggi UV, come lo sarà un contenitore in ABS).
Spingendoci ancora oltre, si potrebbe fare un ponte con le norme ambientali della serie EN 60068-2-x e della serie 60721. Questo permetterebbe di relazionare, oltre alla tipologia di materiale, anche l’ambiente d’installazione, considerando quindi quali agenti atmosferici possono essere presenti e individuando un condizionamento che possa essere realmente rappresentativo.
L
una tabella nella quale, come colonne, vi sono i macro-tipi di materiale e, nelle righe, le condizioni ambientali presenti. Nel punto d’incrocio vi saranno i test s ug g er it i A ques t o punt o s i pot r ebbe introdurre una marcatura supplementare (IP-AGED?), a riprova che l’oggetto non è stato provato solo da nuovo, ma anche a seguito di un condizionam e
e d e v i t a r e c o s t o s i s s i m i r i c h i a m i d i materiale che rientra dal campo
COSTRUIRE APP DI SIMULAZIONE E DIGITAL TWIN
Webinar gratuito on-demand: come creare e gestire app intuitive e facili da usare con Comsol Multiphysics®
S i è d a p o c o t e n u t o , i l 1 6 s e t t e m b r e scorso, un innovativo webinar gratuito offerto da COMSOL non solo in versione “live” ma già disponibile in versione “on-demand”, che illustra in dett a g l i o c o m e c o s t r u i r e e d i s t r i b u i r e i n modo semplice una app, descrive casi reali d’uso delle app di simulazione e c o n s e n t e d i p o r r e a i t e c n i c i t u t t e l e proprie specifiche domande. Basta cliccare qui per accedere a ulteriori informazioni, registrarsi e accedere alla versione on-demand
Ma facciamo un passo indietro e conosciamo in breve la simulazione multifisica, strumento che aiuta le organizzazion i a c r e a r e i n n o v a z i o n e i n m o d o p i ù r a p i d
c
t i m o l t o r id o t t i G r a z i e a l l e a p p d i s i m u l a z i o n e , chiunque sia coinvolto in un processo di ricerca e sviluppo può accedere ai risultati della modellazione e dare il proprio c o n t r i b u t o i n q u a l s i a s i m o m e n t o , s u l campo, in produzione o in laboratorio, s e n z a d o v e r i m p a r a r e a u t i l i z z a r e u n nuovo software o a comprendere la tecnologia alla base
In definitiva, le app consentono di migliorare la produttività grazie a cicli di sviluppo più rapidi ed efficienti e a una migliore condivisione delle conoscenze. Grazie all’Application Builder, incluso n e l s o f t w a r e d i s i m u l a z i o n e C O M S O L M u l t i p h y s i c s ® , g l i e s p e r t i p o s s o n o creare e gestire app intuitive e facili da usare Queste app possono incorporare dati quasi in tempo reale e costituire la base di partenza per la costruzione di digital twin affidabili
CLICCA QUI per saperne di più
Articolo di L. Cristaldi 1 , M. Tacchini 2 , M. Uberti2
Sicurezza funzionale in High Demand
Introduzione alla IEC 62061
AN INTRODUCTION TO IEC 62061
This ar ticle is par t of a series of ar ticles written on Functional Safety of Machiner y We recently intro-
13849-1 Here we are covering the IEC 62061
The standard was updated in 2021, and an amendment was published in 2024 It is the second standard used in Machiner y Safety and the least used. It is derived from the IEC 61508 series approach and t h e
Level) It is the preferred standard to be used for machiner y that have process loops inside, like in Industrial Furnaces, or chemical installations
RIASSUNTO
Questo articolo fa parte di una serie di pubblicazioni dedicate alla Sicurezza Funzionale dei macchinari Nei precedenti articoli, apparsi su questa rivista, abbiamo introdotto una delle due norme utilizzate per progettare i Sistemi di Controllo che svolgono funzioni di Sicurezza, in condizioni di Alta Richiesta: si tratta della ISO 13849-1 Ora presenteremo quanto invece riportato nella IEC 62061
La norma è stata aggiornata nel 2021 e ha subito una revisione nel 2024 Si tratta della seconda norma utilizzata nella Sicurezza delle Macchine ed è quella meno utilizzata. È derivata dall’approccio della serie di norme IEC 61508 e il livello di affidabilità di una funzione di sicurezza viene espresso in SIL (Safety Integrity Level) È la norma più utilizzata per macchinari che includono loop di processo interni, come nei forni industriali o negli impianti chimici
BREVE STORIA DELLA IEC 62061
La prima edizione della IEC 62061 è stata pubblicata nel 2005, come par te d e l l ’ a p p r o c c i o d e s c r i t t o n e l l a I E C 61508. È rivolta al settore dei macchinari e consente di verificare il livello di affidabilità raggiunto da un Sistema di Controllo legato alla Sicurezza (SCS –Safety-related Control System)
[IEC 62061 DIS: 2020]
Introduction [ ] T h i s I n t e r n a t i o n a l S t a n d a r d i s i n t e n d e d f o r u s e b y m a c h i n e r y d e s ig n e r s , c o n t r o l s y s t e m m a n u f a c t u r e r s and integrators, and others involved in t h e s p e c i f i c a t i o n , d e s i g n a n d v a l i d ation of an SCS It sets out an approach
and provides requirements to achieve the necessary performance
Intorno al 2010 è stato istituito un gruppo di lavoro con l’incarico di redigere una norma unica per la Sicurezza Funzionale dei Macchinari, denominata ISO/IEC 17305, con l’obiettivo di unificare la ISO 13849-1 e la IEC 62061. Pur troppo, questa nuova norma non ha mai visto la luce fermandosi a una prima bozza Quando il gruppo MT 62061 (MT sta per Maintenance Team, in ambito IEC) si è riunito per la prima volta, ha deciso che quella bozza avrebbe rappresentato il punto di par tenza per la nuova e d i z i o n e d e l l a n o r m a I E C 6 2 0 6 1 . Q u e s t o è u n o d e i m o t i v i p e r c u i l a n u o v a e d i z i o n e d e l l a I E C 6 2 0 6 1 s i
cercato di mediare il formalismo della I E C 6 1 5 0 8 c o n i l p r a g m a t i s m o della ISO 13849-1. Ecco i principali cambiamenti rispetto all’edizione precedente: – la nuova nor ma è ora applicabile anche a tecnologie non elettriche Per questo motivo si fa ora riferimento ai Sistemi di Controllo legati alla Sicurezza (SCS – Safety-related Control Systems) anziché ai soli Sistemi di Controllo Elettrici legati alla Sicurezza (SRECS); – le architetture sono ora meglio definite, in par ticolare l’Architettura C, così come le formule da utilizzare; – il vincolo di architettura, precedentemente chiamato SIL Claim, è ora definito come il SIL massimo che un sottosistema può raggiungere;
– sono stati aggiunti requisiti sull’indip e n d e n z a n e l l e a t t i v i t à d i v e r i f i c a e validazione del software;
– s o n o s t a t i i n t r o d o t t i n u o v i a l l e g a t i informativi impor tanti; le informazioni contenute e l’approccio descritto derivano dalla ISO 13849-1: – – Allegato C: esempi di valori B10D e MTTFD per i componenti; – – A l l e g a t o D : e s e m p i d i v a l o r i d i Diagnostic Coverage (DC)
VINCOLI DI ARCHITETTURA
La norma IEC 62061 rimane connessa al l ’ appr occio del l a IEC 61508 denominato Route 1H.
In modalità a bassa richiesta, o low demand, i componenti sono classificati come Type A o Type B e vengono
1 Politecnico di Milano loredana.cristaldi@polimi.it
Scannerizza il QR-Code per maggiori informazioni su CIBE e tutti i suoi prodotti e servizi metrologici
Dal 1983 il laboratorio metrologico CIBE è specializzato nell’offrire servizi di prova, tarature e certificazioni di masse, pesiere, pipette e strumenti per pesare, ed è un punto di riferimento nell’ambito della metrologia tecnica e legale in Europa
La sua missione è quella di dare supporto a tutti gli utilizzatori e ai for nitori di strumenti e servizi nel settore delle masse e degli strumenti per pesare
SERVIZI
PROVE SU STRUMENTI PER PESARE
Bilance, indicatori di peso, celle di carico, selezionatrici ponderali, riempitrici gravimetriche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo sono solo alcuni degli strumenti che CIBE può sottoporre alle prove previste dalla pertinente documentazione OIML o EN e richieste per l’esame CE del Tipo Tutte le prove sono effettuate in conformità alle procedure riportate nei seguenti documenti normativi: EN 45501 e OIML R76 per strumenti per pesare non automatici, OIML R 60 per celle di carico
O I M L R 6 1 - R 5 1 - R 5 0 - R 1 0 7 p
mento automatico.
FORMAZIONE COSTANTE
C I B E o r g a n i z z a c o r s i e i n t e r v e n t i f o
mente per diffondere la conoscenza metrologica e i temi della qualità delle misure. Lo scopo principale è quello di approfondi-
STRUMENTI
– PESI SINGOLI: Pesi in acciaio INOX in classe di precisione M1; masse OIML in fusione di ghisa classe di precisione M1; masse in classe di precisione M1 per bilance di grossa portata; masse a disco e aste porta pesi in classe di precisione M1; p e s i i n acciaio INOX classe di precisione F1, pesi campione in acciaio INOX classi di precisione E1-E2
– PESIERE: Pesiere in legno e in alluminio con set di pesi in acciaio INOX in classe di precsione M1, F1, E2
Measures You Can Trust
Via Picasso 18/20 – 20025 Legnano (MI) Tel 0331/466611 – Fax 011/465490
E-mail: marketing@cibelab.it Web: www.cibelab.it
CIBE ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione per la qualità in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 per la commercializzazione di masse, consulenza metrologica, servizi di taratura masse, verifica e taratura di strumenti di pesatura e di misura
Il sito web www.cibelab.it contiene tutte le informazioni sui servizi e prodotti offerti.
re tematiche quali: La metrologia legale – La metrologia tecnicos c i e n t i f i
periodica di strumenti per pesare
VERIFICAZIONE PERIODICA
Il laboratorio metrologico CIBE effettua verificazioni periodiche, su tutto il territorio nazionale, di diverse tipologie di strumenti per pesare, sia a funzionamento non automatico che a funzionamento automatico, quali ad esempio: • bilance • piattaforme di peso • selezionatrici ponderali • riempitrici gravimetriche
SERVIZIO DI TARATURA LAT
CIBE è laboratorio LAT (Laboratorio Accreditato di Taratura) per t a
mento non automatico e automatico (selezionatrici ponderali e riempitrici gravimetriche) La tabella di accreditamento è pubblicata sul sito web di ACCREDIA www.accredia.it
– ACCESSORI: Custodie in legno, plastic a e a l l
pinze, pennellini e altri accessori
Da oltre 30 anni CIBE è un punto di riferimento nell’ambito della Metrologia Legale e tecnica in Italia e in Europa. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i clienti nella scelta delle migliori soluzioni per soddisfare le loro esigenze in ambito metrologico, offrendo supporto con la nostra ampia gamma di prodotti e servizi, nel pieno rispetto delle normative vigenti
CIBE offre:
• Servizi di taratura ACCREDIA per pesi, masse, pipette e bilance;
• Rapporti di prova per bilance, indicatori di peso,
• sistemi di pesatura automatica e celle di carico;
• Verificazione Periodica di strumenti per pesare;
• Formazione e consulenza sulla metrologia legale e scientifica;
• Vendita di pesi, pesiere e masse di grossa portata
utilizzate due tabelle diverse per determinare il livello massimo di SIL che un sottosistema di sicurezza può raggiungere
Nella IEC 62061, invece, è definita una sola tabella per tutti i tipi di componenti, il cui contenuto è simile a quello utilizzato per i componenti Type B
Nel contesto dell’hardware safety
i n t e g r i t y , i l l i v e l l o p i ù a l t o c h e p u ò e s s e r e d i c h i a r a t o d a u n S C S ( S a f e t yRelated Control System) è limitato dalla t o l l e r a n z a a i g u a s t i h a r d w a r e ( H F T –Hardware Fault Tolerance) e dalla percentuale di guasti sicuri (SFF – Safe Failure Fraction) del sottosistema che eseg u e l a f u n z i o n e d i s i c u r e z z a : i l r i f e r imento da utilizzare è la Tab 1, che corrisponde alla Tab 6 della IEC 62061 Si osser vi che la limitazione del SIL non implica una limitazione del PFH; nella nuova edizione, il PFHD è ora indicato semplicemente come PFH, in linea con l a s e r i e I E C 6 1 5 0 8 . Q u e s t o s i g n i f i c a che, per ciascun sottosistema, a causa del vincolo di architettura, il valore di PFH risulterà inferiore rispetto a quanto normalmente indicato per quel par ticolare livello di SIL.
In generale, il linguaggio utilizzato e gli a p p r o c c i d e s c r i t t i i n q u e s t a s e c o n d a edizione della norma sono espressi in modo più chiaro rispetto alla sua prima e d i z i o n e . P u r t r o p p o , p e r m a n g o n o es p r e s s i o n i e r e d i t a t e d a l l ’ e d i z i o n e d e l 2005, che possono generare confusione riguardo all’approccio da adottare, e che dovrebbero essere definitivamente eliminate nella prossima edizione. La Tab 2 confronta i Vincoli Architetturali della IEC 62061 con le limitazioni
definite dalla ISO 13849-1 ed è quindi applicabile a tutti i Sistemi di Sicurezza in modalità ad alta richiesta Si può notare che non esiste un’equivalenza tra i livelli SIL e i “PL a” o i “PL b”. Secondo la ISO 13849-1, è possibile realizzare un sistema di sicurezza a singolo canale che non util i z z a c o m p o n e n t i d i c o m p r o v a t a a f f idabi-lità (well-tried components): è sufficiente impiegare sottosistemi di Categoria B con livelli di affidabilità pari a PL a o PL b
U t i l i z z a n d o l a I E C 6 2 0 6 1 , c i ò non è possibile, poiché un’Architettura di un Sottosistema Base di tipo A (1oo1) può essere realizzata solo utilizzando well-tried components In altri t
a r e un sistema di sicurezza: il massimo PL raggiungibile è PL b. Questo non è cons
6 2
6 1 , n é c o n u n canale singolo (Architettura A), né con un canale ridondante privo di diagnostica (Architettura B)
APPROCCIO SEMPLIFICATO
17463 caratteri, 2 figure (tabelle), 1 tabella
Analogamente alle categorie della ISO 13849-1, la norma IEC 62061 prevede quattro Architetture per ciascun sottosistema di sicurezza (Basic Subsystem Architectures), che permettono l’utilizzo di un approccio semplificato, come nella ISO 13849-1. Invece di un grafico o di una tabella che mostra i valori di PFH, la IEC 62061 for nisce all’utente
E FIDATEZZA s
delle for mule che rappresentano, in generale, una semplificazione dei Diagrammi a Blocchi di Affidabilità (Reliability Block Diagrams), e sono pensate per fornire stime conser vative del PFH. In altri termini, ciascuna architettura di base è dotata di una formula per il calcolo del PFH La formula contiene variabili come il tasso di guasto o la Copertura Diagnostica. Nel prossimo numero di Tutto Misure, entreremo nel dettaglio di ciascuna Architettura di Base e commenteremo le diverse formule Tuttavia, l’approccio indicato è applic a b i l e s o l o s e s o d d i s f a t t e l e s e g u e n t i due condizioni:
– l⋅T1 << 1 Ciò significa che il MTTF è d i g r a n l u n g a m a g g i o r e d i T 1 : c h e rappresenta il valore minimo tra l’intervallo di prova (Proof Test) e la vita utile del sottosistema; – durante la vita utile, che corrisponde al valore minimo tra il Tempo di Missione (Mission Time) e il T10D, i tassi di guasto sono costanti.
1 l = MTTF >> T1
Dif ferenze con ISO 13849-1
A l c u n e d e l l e d i f f e r e n z e t r a l e d u e norme sono le seguenti: – nella IEC 62061, il rischio di guasti di causa comune (CCF) viene valut a t o c o n u n a t a b e l l a s i m i l e a q u e l l a della ISO 13849-1; tuttavia, non è prev i s t o u n v a l o r e m i n i m o p e r i l p u n t e ggio; questo è un bel vantaggio a favore della IEC 62061;
Tabella 1 – Vincoli di Architettura di un sottosistema: massimo SIL che può essere raggiunto da un SCS che utilizza il sottosistema
– n e l l a C a t e g o r i a 2 , l a I S O 1 3 8 4 9 - 1 richiede che l’MTTFD del canale di test (TE o Test Element) non sia inferiore alla m e t à d e l v a l o r e d i M T T F D d e l c a n a l e funzionale L’equivalente della Categoria 2 nella IEC 62061 è l’Architettura C In questo caso, tuttavia, non è previsto un livello minimo di affidabilità per la Funzione di Gestione dei Guasti (lD-FH). Qualora il valore non sia conforme alla Tab H 3 della norma, non è possibile utilizzare la formula semplificata per il c a l c o l o d e l P F H d e l s o t t o s i s t e m a e s i d e v e r i c o r r e r e a l l a f o r m u l a g e n e r a l e
prevista per l’Architettura di Sottosistema di Base C. Anche questo è un vantaggio all’utilizzo della IEC 62061; – nella ISO 13849-1, l’MTTFD dei sottosistemi è limitato a 100 anni, a eccezione della Categoria 4; nella IEC 62061, non vi è alcuna limitazione del PFH, in nessuna
Tabella 2 – Vincoli di Architettura per alta richiesta
delle quattro architetture, anche quando viene applicato il vincolo di architettura (limitazione del SIL massimo raggiungibile) Altro vantaggio della IEC 62061
Come calcolare il PFH di un’architettura di un sottosistema di base I seguenti elementi devono essere considerati per poter determinare il PFH di un sottosistema:
– ogni sottosistema dev’essere associato a una delle quattro Architetture di base; – i l D i a g n o s t i c C o v e r a g e ( D C ) e g l i inter valli di test devono essere stabiliti; – il guasto di causa comune (Common Cause Failure) dev’essere calcolato;
– d e v o n o e s s e r e c a l c o l a t i i l l D o i l MTTFD degli elementi del sottosistema; – la vita utile dei componenti è tipicamente di 20 anni, anche se per i componenti con caratteristiche di usura, la vita utile è limitata da T10D.
PROOF TEST IN ALTA RICHIESTA
Durante la revisione della IEC 62061 si è discusso molto sull’efficacia di un Test di Prova (Proof Test) in modalità ad alta richiesta, soprattutto per i componenti elettromeccanici
Il primo aspetto da considerare è che, p e r i c o m p o n e n t i e l e t t r o m e c c a n i c i , i produttori normalmente non forniscono indicazioni su come dovrebbe essere effettuato un Test di Prova su tali componenti. Inoltre, un Test di Prova su questi componenti può essere solo parziale, a causa della presenza di guasti da degrado In altri termini, un comp o n e n t e e l e t t r o m e c c a n i c o , a n c h e a seguito di un proof test non potrà mai e s s e r e c o n s i d e r a t o c o m e n u o v o i n quanto è soggetto a usura Nelle applic a z i o n i i n m o d a l i t à a d a l t a r i c h i e s t a p e r c o m p o n e n t i e l e t t r o m e c c a n i c i , l a norma raccomanda di non utilizzare il concetto di Test di Prova Questo è, ad esempio, chiaramente specificato per l’Architettura di Sottosistema di Base A.
[IEC 62061] 7.5.2.1 Basic subsystem architecture A: single channel without a diagnostic function […] In high or continuous mode of ope-
ration, architecture A shall not rely on a Proof Test
Per le altre architetture, l’inter vallo del Test di Prova (Proof Test) è incluso in un parametro chiamato T1, che corrisponde al valore minore tra:
– Proof Test inter val of the per fect Proof Test e – U s e f u l l i f e t i m e , i l m i n o r e t r a i l M i s s i o n T i m
parametro T10D
In modalità ad alta richiesta, per i componenti elettronici, normalmente il PFH è fornito dal produttore; di conseguenz a , l a d e t e r m i n a z i o n e d e l l ’ i n t e r v
del Test di Prova non è solitamente necessaria per il calcolo dell’affidabilità del sistema di sicurezza.
MISSION TIME E USEFUL LIFETIME
Il Mission Time rappresenta il periodo entro il quale il tasso di guasto del componente è considerat o c o s t a n t e e d è u n v a l o r e d e f i n i t o d a l p r o d u t t o r e d e l c o m p o n e n t e ; e c c o la sua definizione.
[ISO 13849-1] 3.1 Ter ms and definitions
3.1.37 Mission Time TM. Period of tim e c o v e r i n g t h e i n t e n d e d u s e o f a n SRP/CS
Nor malmente, i componenti confor mi sia alla IEC 62061 sia alla ISO 13849-1 h a n n o u n t a s s o d i g u a s t o c o s t a n t e e p a r i a 2 0 a n n i , m a i l p r o d u t t o r e p u ò d e c i d e r e u n p e r i o d o p i ù l u n g o Tu t t avia, in base alla frequenza di utilizzo, il periodo entro cui il tasso di guasto è c o n s i d e r a t o c o
riore ai 20 anni indicati dal produttore del componente: per i componenti con caratteristiche di usura, tale periodo è limitato appunto dal T10D. È p e r
edizione della IEC 62061, si è deciso di utilizzare il ter mine Useful Lifetime; di seguito la sua definizione:
[IEC 62061] 3.2 Ter ms and definitions
3 . 2 . 4 2 U s e fu l L ife tim e . M i n i m u m elapsed time between the installation of
the SCS or subsystem or subsystem element and the point in time when component failure rates of the SCS or subsystem or subsystem element can no longer be predicted, with any accuracy.
La Vita Utile (Useful Lifetime) può essere
d
duttore del componente, e il T10D calcolato dal costruttore della macchina
Useful Lifetime = min (Mission Time; T10D )
Si osser vi che il Mission Time TM è
u
nente e non del Sottosistema, e può essere specificato solo dal produttore del componente. Questo è diverso dall’inter vallo del Proof Test Ti o dal T10D, che sono determinati dal costruttore della macchina
Ogni componente all’interno del Sistema di Controllo per la Sicurezza (SCS) p u ò a v e r e u n M i s s i o n Ti m e d i v e r s o
Nor m al m ent e, al t er m ine del Mis s ion Time, il componente dev’essere sostituito se il Sistema di Sicurezza (SCS) deve continuare a funzionare.
In modalità ad alta richiesta, se la vita u t i l e d e l s o t t o s i s t e m a è m a g g i o r e o u g u a l e a l l a v i t a u t i l e d e l S i s t e m a d i
S i c u r e z z a ( S C S ) , u n P r o o f Te s t n o n è necessario e, nelle stime del PFH, T1 è pari alla vita utile Se invece è minore, il sottosistema o l’elemento del sottosistema dev’essere sostituito durante la vita utile del SCS, se un Proof Test non è possibile
N e l l a I E C 6 2 0 6 1 , i l p a r a m e t r o T 1 è definito come “the proof test interval of the perfect proof test or useful lifetime whichever is the smaller” .
Il concetto è presente anche nella ISO 13849-1 ed è chiamato “operating life time”
LA GESTIONE DEI SYSTEMATIC FAILURES
A n c h e n e l c a s o d e l l a I E C 6 2 0 6 1 , è impor tante eliminare i Systematic Failures Il modo per farlo è seguire le raccomandazioni elencate nella Tab 3
Per trovare esempi di principi di sicur e z z a d i b a s e e p r i n c i p i d i s i c u r e z z a
E FIDATEZZA
comprovati si suggerisce di fare riferimento alla norma ISO 13849-2:2012, Allegati da A a D Si suggerisce inoltre di consultare inoltre gli Allegati A e D della stessa norma per esempi di Welltried components.
La Tab 3 è l’equivalente della Tab 7 della IEC 62061
CORRELAZIONE TRA lD E MTTFD
Ricordiamo che sia la IEC 62061 che l a I S O 1 3 8 4 9 - 1 p r e s u p p o n g o n o u n tasso di guasto costante per gli elementi del sottosistema Con tale assunzione risulta che:
Il tasso di guasto lD può essere calcolat o a p a r t i r e d a l B 10D c o n l a s e g u e n t e
formula:
MTTF e MTTFD sono normalmente indicati in anni I valori di l sono generalmente espressi in FIT (Failure in Time), d o v e 1 F I T c o r r i s p o n d e a u n g u a s t o ogni 10 ore
1 FIT = 1 ⋅ 10–9 [h–1]
Un anno corrisponde approssimativamente a 8.760 ore. Pertanto, un valore di MTTF può essere convertito in un valore di l mediante la seguente formula:
Anche in questo caso, la vita utile del componente è limitata dal suo T10D.
1 MTTFD lD = 1 MTTFD 8760 lD = 01 ⋅ n op B10D MTTFD =
C o n s i d e r a n d o c h e p e r i c o m p o n e n t i e l e t t r o m e c c a n i c i e p n e u m a t i c i v i e n e fornito il valore B10D e sapendo che:
N e l p r o s s i m o a r t i c o l o , p r e s e n t e r e m o l e q u a t t r o a r c h i t e t t u r e e f o r n i r e m o esempi di calcolo raccomandati dalla nor ma.
BIBLIOGRAFIA
[1] IEC 61508 “Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/elettronici/elettronici programmabili relativi alla sicurezza ” , (ed. 2010).
[2] IEC 61511 “Sicurezza funzionale, s i s t e m i s t r u m e n t a l i d i s i c u r e z z a p e r i l settore dell’industria di processo ” (ed 2016).
[ 3 ] Ta c c h i n i M . ( 2 0 2 3 ) . F u n c t i o n a l S a f e t y o f M a c h i n e r y ; H o w t o a p p l y I S O 1 3 8 4 9 - 1 a n d I E C 6 2 0 6 1 N J : Wiley
[4] IEC 62061 “Sicurezza del macchinario – Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo relativi alla sicurezza” (ed 2021)
[5] ISO 13849-1 “Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza – Parte 1: Principi g e n e r a l i p e r l a p r o g e t t a z i o n e ” ( e d 2023) B10D ⋅ 8760 01 ⋅ n
VERICERT CONTRIBUISCE AL SUCCESSO
DELL’EDIZIONE 2025
DELLA GIS DI PIACENZA
Ve r i c e r t s r l ( O r g a n i s m o N o t i f i c a t o Europeo n 1878, accreditato e
t
i e s istemi di gestione attraverso servizi di certificazione e verifica di terza
p a r t e ) è s t a t o f r a l e s o c i e t à p r o t ag o n i s t e d e l l a d e c i m a e d i z i o n e d i GIS, la Fiera dedicata alle macchine e attrezzature per il sollevamento,
l a m o v i m e n t a z i o n e i n d u s t r i a l e e portuale, la logistica meccanizzata e il trasporto pesante, svoltasi a Piacenza dal 25 al 27 settembre scorsi
O l t r e a l l a p r e s e n z a e s p o s i t i v a c o n un proprio stand, Vericert ha anche contribuito direttamente al nutrito p r o g r a m m a d i s e m i n a r i t e c n i c i e c o n f e r e n z e c h e h a u l t e r i o r m e n t e arricchito il valore contenutistico di questa decima edizione di GIS: con i l c o n v e g n o d a l t i t o l o “ N u o v o r egolamento macchine, intelligenza artificiale, robotica e cybersicurezz a ” , t e n u t o s i d a l l e o r e 1 4 . 0 0 a l l e ore 17 00 di giovedì 25 settembre
RICHIEDI QUI ulteriori informazioni sui servizi offerti da VERICERT srl
Tabella 3 – Panoramica dei requisiti di base e della loro interrelazione con le architetture dei sottosistemi di base
Quando Misure e Test fanno la
casi applicativi e soluzioni di successo
Nuovo traguardo nell’eccellenza – Laboratorio di misura 4.0 e non solo... –– Il nuovo orizzonte Eu GMP sull’IA e le nuove tecnologie – Periodicità taratura strumenti di misura: norme e best practice – Cogo Bilance acquisisce la Elimos srl-Electronic, Imaging and Operating Systems – Soluzioni all’avanguardia nella lavorazione e analisi dei polimeri– Hexagon lancia la Future Skills Challenge con Oracle Red Bull Sim Racing – Telecamere acustiche ad alte prestazioni per ambienti pericolosi
TECHNOLOGIES IN ACTION
The section “Technologies in action” presents a number of recent case studies and applications of industries, research institutions and suppliers in the metrology sector, gaining profit from the latest innovation in measuring instruments and systems.
RIASSUNTO
La Rubrica “Tecnologie in campo ” presenta un compendio di casi di studio e applicativi di aziende utenti, istituzioni e fornitori del settore che hanno tratto valore aggiunto competitivo dalla moderna strumentazione di misura.
NUOVO TRAGUARDO NELL’ECCELLENZA
STI srl ottiene un nuovo accreditamento per la taratura dei wattmetri
Il laboratorio metrologico di S.T.I. Srl ha recentemente ottenuto un nuovo accreditamento Accredia per la taratura dei wattmetri, consolidando ulteriormente il suo ruolo di riferimento nell’eccellenza metrologica e nella precisione delle misure elettriche. Questo traguardo si aggiunge all’accreditamento già conseguito in precedenza per la taratura degli strumenti di misura della temperatura, ampliando il ventaglio dei ser vizi metrologici accreditati offerti ai clienti. Abbiamo inter vistato i responsabili dell’azienda per comprendere il valore strategico di questa conquista e il suo impatto a livello tecnico-commerciale. Rispondono alle nostre domande: Gabriella Mammone (Amministratore Unico), Eliseo Crescenzi (Responsabile Centro LAT) e Terenzio Fantauzzi (Responsabile commerciale) dell’azienda di Sora (FR), che ringraziamo per la disponibilità e collaborazione
( G . M a m m o n e ) Q u e s t o a c c r e d i t amento rappresenta un doppio risultato p e r i l n o s t r o l a b o r a t o r i o : d a u n l a t o , conferma la solidità dei nostri processi d i t a r a t u r a e l a c o n f o r m i t à a g l i s t a ndard internazionali; dall’altro, ci con-
sente di rispondere in maniera concreta alle richieste del settore energetico, dove la mis u r a z i o n e a cc u r a t a d e l l ’ en e r g i a è i mp r e s c i n d i b i l e G r a z i e a q u e -
s t o n u o v o r i c o n o s c i m e n t o , a b b i a m o ampliato la gamma di grandezze elettriche per le quali possiamo garantire r ife r ib ilità m e tr o lo g ic a r ic o n o s c iu ta a livello internazionale Questo non solo r a ff o r z a l a q u a l i t à d e i n o s t r i s e r v i z i , ma apre nuove opportunità di crescita n e l s e t t o r e e n e r g e t i c o O g g i p o s s i am o , i n f a t t i , a n c h e s u p p o r t a r e i n o s t r i clienti con tarature accreditate e precise di wattmetri, strumenti fondamentali p e r l a g e n e r a z i o n e , d i s t r i b u z i o n e e gestione dell’energia
ture, assicurando continuità nelle attività produttive e minimizzando i disagi a livello operativo In contesti complessi com e q uello energ etico, d ove og ni interruzione può avere un impatto economico rilevante, si tratta di un vantaggio concreto e strategico Questo è un segnale chiaro del nostro impegno nel f o r n i r e s e r v i z i a l t a m e n t e q u a l i f i c a
i e flessibili, capaci di ridurre al minimo le interruzioni operative dei nostri clienti, g a r a n t e n d o a l c o n t e m p o i l p i e n o r ispetto delle normative tecniche, nazionali e internazionali Le nuove capacità accreditate comprendono, in particolare, la taratura di wattmetri numerici (digitali), strumenti sempre più diffusi nei sistemi di misura moderni Ciò rende il nostro laboratorio un partner completo, in grado di rispondere a esigenze complesse con la massima affidabilità
(E. Crescenzi) Una novità importante riguarda la possibilità di effett u a r e t a r a t u r e d i r e t t a m e n t e presso la sede del cliente. Questa modalità riduce significativamente i tempi di fermo delle apparecchia-
(T. Fantauzzi) Questo nuovo accreditamento ci permette di offrire u n s e r v i z i o r iconosciuto per la misura della p o te n z a e d e ll ’ e n e r g i a a t t iva Le aziende n o n p o s s o n o p e r m e t t e r s i e rrori nelle misurazioni: qual it à , e ff i c i e n z a e c o n f o r m i t à s o n o e l ementi che incidono direttamente su costi, reputazione e successo commercial e I n q u e s t o c o n t e s t o , l a t a r a t u r a a ccreditata dei wattmetri assume un ruolo fondamentale Settori come automazione industriale, energia ed elettronica sta nno p onend o sem p re p iù a ttenz i o n e a l l a p r e c i s i o n e e a l l a r i f e r i b i l ità metrologica, e le nostre tarature acc re d ita te risp o n d o n o p e rfe tta m e n te a queste esigenze. Pensiamo ai collaudi d’inverter, alimentatori o motori elettrici:
u n e r r o r e d e l w a t t m e t r o p u ò f a l s a r e i dati di rendimento Anche le utility elettriche devono garantire misure corrette, specialmente con la diffusione dei contatori intelligenti. Infine, nella ricerca sull’efficienza energetica, la precisione è essenziale per validare i risultati
I n s o m m a , s t a t e p e r c o r r e n d o una strada che conduce a ser vizi di elevato livello, cer tificati e riconosciuti, for temente richiesti dalle aziende utenti che desider a n o f o r n i r e i n n o v a z i o n e c o mp e t i t i v a a i p ro p r i c l i e n t i , g i usto…?
(G. Mammone) Il comparto energetico è in continua trasformazione e crescita: le aziende hanno bisogno di strumenti affidabili per monitorare consumi, distribuzione e produzione di energia Con questo accreditamento ci posizioniamo come partner tecnico qualificato per supportarle nelle sfide quotidiane, consolidando il nostro impegno nella qualità del servizio e nella garanzia di risultati affidabili Per noi essere p a r t n e r d e i c l i e n t i n o n è u n o s l o g a n : q uesto nuovo a ccred ita m ento, infa tti, nasce proprio per supportare uno dei nostri principali clienti del settore energetico, confermando il nostro approccio orientato al servizio e alla collabor a z i o n e t e c n i c a . I l m e r c a t o d e l l ’ e n e rg i a e d e l l ’ e l e t t r o n i c a è s e m p r e p i ù competitivo
Quanto tempo è passato dall’ultimo accreditamento?
( E . C r e s c e n z i ) A b b i a m o o t t e n u t o i l nuovo accreditamento a breve distanza dal precedente Questo dimostra la c a p a c i t à d e l n o s t r o l a b o r a t o r i o d i m a n te n e re sta n d a rd e le v a ti e a g g io r-
nare rapidamente strumenti e competenze N on si tratta di un caso, bensì del risultato di un impegnativo percorso di crescita continua, con investimenti costanti in nuove tecnologie, formazione del personale e potenziamento d e l l e p r o c e d u r e i n t e r n e L a r a p i d i t à con cui siamo riusciti a ottenere questo r i c o n o s c i m e n t o e v i d e n z i a l a s o l i d i t à del nostro sistema qualità e la capacità di anticipare i bisogni del mercato In particolare, volevamo essere pronti a soddisfare le esigenze del settore energetico, che richiede standard elevatissimi di precisione e affidabilità. Questo traguardo rappresenta quindi non s o l o u n r i c o n o s c i m e n t o t e c n i c o , m a a n c h e u n a s c e l t a s t r a t e g i c a p e r p o s izionarci come partner di riferimento in un settore in forte crescita.
Qual è stato il momento più diff i c i l e d u r a n t e i l p ro c e s s o d i a ccreditamento?
(E. Crescenzi) Senza dubbio la fase più complessa è stata l’adeguamento della nostra strumentazione Ci siamo dotati di campioni dichiarati di elevata s t a b i l i t à e a c c u r a t e z z a , s v o l g e n d o q u i n d i u n a l a b o r i o s a v e r i f i c a s p e r imentale e la trattazione statistica delle c a r a t t e r i s t i c h e m e t r o l o g i c h e A n c h e piccoli dettagli potevano fare la differenza: l’iter sperim entale ha richiesto una particolare attenzione, allo scopo di evitare di sottostimare contributi di i n c e r t e z z e a v e n t i u n p e s o d o m i n a n t e n e l l a g e s t i o n e d e l l a r i f e r i b i l i t à d e l l e misure Questo percorso ci ha richiesto un lavoro di squadra intenso e coordin a to , tra p e rso n a le te c n ic o , q u a lità e gestione strumenti.
U n ’ a l t r a s f i d a i m p o r t a n t e è s t a t a l a s im u la z io n e d e lle c o n d iz io n i o p e r a tiv e r e a l i p r e s s o l a s e d e d e i c l i e n t i
D o v e v a m o g a r a n t i r e , i n f a t t i , c h e l e tarature effettuate in campo manteness e r o l a s t e s s a p r e c i s i o n e d i q u e l l e d i
l a b o r a t o r i o C i ò h a c o m p o r t a t o n o n
s o l o a g g i o r n a m e n t i t e c n i c i s u g l i s t r um enti, m a anche l’adozione di protocolli rigorosi e controlli incrociati, che sono stati sottoposti a valutazione da parte di Accredia.
D a l p u n t o d i v i s t a o r g a n i z z a t i v o , i l m o m e n t o p i ù c r i t i c o è s t a t o q u e l l o d i c o o r d in a r e tu tte le r is o r s e in te r n e p e r rispettare scadenze molto strette, senz a c o m p r o m e t t e r e l a q u a l i t à . O g n i p a s s o d o v e v a e s s e r e d o c u m e n t a t o e tracciabile e ogni errore poteva rallentare l’intero processo Alla fine, superare queste difficoltà ci ha dato la cert e z z a c h e i l n o s t r o s i s t e m a è s o l i d o e pronto a rispondere a qualsiasi esigenza del settore energetico
Quali sono le principali sfide da affrontare in un processo di accreditamento?
(T. Fantauzzi) Il percorso di accredit a m e n t o è i m p e g n a t i v o e c o m p l e s s o Richiede procedure interne strutturate, d o c u m e n ta z io n e d e tta g lia ta e g e s tione puntuale di ogni dettaglio Gli strumenti devono essere di altissima qualità e costantemente verificati, mentre il p e r s o n a l e d e v ’ e s s e r e a l t a m e n t e s p ec i a l i z z a t o , c a p a c e d i o p e r a r e s e c o ndo protocolli internazionali e di mantenere un approccio critico e costruttivo, per migliorare continuamente i processi. Ogni fase viene attentamente verificata da organismi esterni accreditati, c h e v a l u t a n o l a c o n f o r m i t à a g l i s t a nd a r d p i ù s e v e r i : n o n c ’ è s p a z i o p e r approssimazioni. È proprio questa severità a dare valore all’accreditamento: per i clienti significa avere la certezz a c h e o g n i r i s u l t a t o s i a a ff i d a b i l e e riconosciuto da enti terzi indipendenti
Una strategia or ganizzativa che compor ta, ovviamente, ingenti investimenti, soprattutto a partire dal personale… (G. Mammone) La formazione continua del personale è fondamentale nel nostro contesto organizzativo, caratter i z z a t o d a l l a q u a n t i t à e c o m p l e s s i t à delle attività svolte: attualmente serviamo oltre 1.000 clienti e forniamo servizi
relativamente a circa 24.000 strumenti l’anno La nostra struttura com prende
v e n t i t e c n i c i o p e r a t i v i , c h e c r e s c o n o costantemente anno dopo anno e sono
c o n t i n u a m e n t e f o r m a t i e a g g i o r n a t i riguardo a ogni novità d’interesse per il proprio lavoro
Quali vantaggi por terà ai clienti questo nuovo accreditamento?
(E. Crescenzi) I vantaggi sono molteplici e toccano diversi aspetti Innanzitutto, i nostri clienti possono contare su
t a r a t u r e a c c r e d i t a t e e r i c o n o s c i u t e a livello internazionale, con la certezza
c h e o g n i m i s u r a s i a r i f e r i b i l e e c o nforme agli standard più severi Questo significa maggiore sicurezza nei proc e s s i i n t e r n i , r i d u z i o n e d e i r i s c h i d i n o n c o n f o r m i t à e , d i c o n s e g u e n z a , u n a t u t e l a i m p o r t a n t e a n c h e s o t t o i l profilo normativo Inoltre, il nuovo acc r e d i t a m e n t o a p r e u n a p r o s p e t t i v a m o l t o i n t e r e s s a n t e p e r i l s e t t o r e e n e rgetico
I wattmetri sono strumenti centrali nella
p r o d u z i o n e , n e l l a d i s t r i b u z i o n e e n e l monitoraggio dei consumi di energia, e poterli tarare con garanzia di precisione rappresenta un supporto concreto per aziende che operano in un comparto in forte espansione e sempre più regolamentato
Come detto prima, un ulteriore vantaggio è la possibilità di svolgere le tarature direttamente presso la sede del client e : q u e s t o r i d u c e i t e m p i d i f e r m o i mpianto e assicura continuità operativa, u n f a t t o r e d e t e r m i n a n t e s o p r a t t u t t o i n contesti complessi come quello energetico, dove ogni interruzione può avere costi significativi In sintesi, questo accreditamento non è soltanto un ricono-
scimento formale: è un valore aggiunto tangibile per i nostri clienti, perché unisce qualità tecnica, comodità operativa e una risposta concreta alle esigenz e s p e c i f i c h e d i u n s e t t o r e s t r a t e g i c o come quello dell’energia.
c l i e n t i l ’ a s p e t t o c o m m e r c i a l e della taratura?
(T. Fantauzzi) M o l t i i n i z i a l m e n t e l o v e d o n o c o m e u n c o s t o o b b l i g a t o r i o
Ma quando comprendono che il certificato Accredia è riconosciuto a livello internazionale e che può essere esibito a clienti, enti certificatori e auditor, lo considerano un investimento È un biglietto da visita che dimostra attenzione alla qualità, e questo spesso si traduce in maggiore fiducia e nuove opportunità di business
Q u a l i s e r v i z
ra?
( G . M a m m o n e ) O l t r e a l l a t a r a t u r a a c c r e d i t a t a d a A c c r e d i a , f o r n i a m o c o n s u l e n z a s u l l a g e s t i o n e d e l p a r c o strumenti, piani di manutenzione personalizzati e formazione tecnica per il personale Questo approccio integrat o a i u t a l ’ a z i e n d a a r i s p a r m i a r e t e mpo e risorse, aumentando al contempo l a p r o d u t t i v i t à e r i d u c e n d o i r i s c h i d i fe rm o im p ia n to Tra le n o stre so lu z ioni, poi, un ruolo importante per la qualità e la riferibilità dei dati viene svolt o d a C a l v e r, i l g e s t i o n a l e s v i l u p p at o i n t e r n a m e n t e p e r i l c o n t r o l l o d e ll a s t r u m e n t a z i o n e A t t r a v e r s o q u e s t a piattaforma i certificati di taratura vengono archiviati in modo centralizzato e resi facilmente accessibili, così che il r e p a r t o q u a l i t à p o s s a r e c u p e r a r l i e analizzarli in m aniera rapida ed efficiente Il Calver può essere utilizzato, in fa tti, c o m e u n d a ta b a se d i in fo rm azioni da analizzare, che offre la possib i l i t à d i r e c u p e r a r e , a l b i s o g n o , t u t t e l e i n f o r m a z i o n i c o n c e r n e n t i i s i n g o l i item e di ricostruirne agilmente lo storico, tramite i dati registrati e archiviati, per migliorare le attività future: come, ad esempio, analizzare lo studio delle d e r i v e p e r a n t i c i p a r e l a d a t a l i m i t e d’usura a partire dallo storico dei risultati.
Altri aspetti vincenti della vostra strategia aziendale…? (T. Fantauzzi) Da sempre, abbiamo c e r c a t o d i a m p l i a r e i n o s t r i s e r v i z i aggiungendo una for te componente consulenziale, offrendo soluz i o n i a l c l i e n t e r i g u a r d a n t i n o n s o l o l’ambito certificativo vero e proprio ma a n c h e q u e l l o t e
m
pianti, ecc.): una sorta di “problem solv i n g ” e s t e s o a
competenza, in quanto prestiamo personale, manodopera e attrezzatura per f a
e analisi delle problematiche inerenti al caso specifico Tendiamo a ottenere quanti più accreditamenti possibili, per poterci espandere in vari settori, caratterizzati dalla n a s c i t a d i s e m p r e n u o v e s p e c i f i c h e norme alle quali committenti e fornitori d e v o n o a d e m p i e r e p u n t u a l m e n t e e con la dovuta precisione, pena l’uscita dal mercato.
Che consiglio darebbe a un responsabile qualità il quale deve giustificare questo investimento alla direzione aziendale?
( E . C r e s c e n z i ) S u g g e r i r e i d i p r e s e n -
t a r l o n o n c o m e u n c o s t o , m a c o m e
u n a g a r a n z i a d i c o m p e t i t i v i t à U n ’ a -
z i e n d a c h e s i a ff i d a a s t r u m e n t i t a r a t i
A c c r e d i a r i d u c e i r i s c h i d i e r r o r i e
c o n t e s t a z i o n i , a c c e l e r a i p r o c e s s i d i
c e r t i f i c a z i o n e e m i g l i o r a l a p r o p r i a
i m m a g i n e s u l m e r c a t o . I n u n c o n t e s t o
d o v e i c l i e n t i c h i e d o n o s e m p r e p i ù
t r a s p a r e n z a e a ff i d a b i l i t à , p o t e r m o -
s t r a r e c e r t i f i c a t i u ff i c i a l i è u n v a n t a g -
g i o , c h e r i p a g a a m p i a m e n t e l ’ i n v e s t im e n t o .
Quali sono i prossimi passi pre-
v i s t i p e r l o s v i l u p p o d e l v o s t ro laboratorio?
( G . M a m m o n e ) C o n t i n u e r e m o a
i n n o v a r e e a m p l i a r e l e n o s t r e c o m p e -
t e n z e I l n o s t r o o b i e t t i v o è q u e l l o d i
c o n s o l i d a r e l ’ a t t u a l e p o s i z i o n e c o m e
l a b o r a t o r i o d i r i f e r i m e n t o p e r a ff i d a -
b i l i t à , p r e c i s i o n e e s e r v i z i s u m i s u r a
p e r i l s e t t o r e e n e r g e t i c o , s u p p o r t a n d o
i c l i e n t i c o n s t r u m e n t i c o n f o r m i a i p i ù
a l t i s t a n d a r d n o r m a t i v i e r i s p o n d e n d o
r a p i d a m e n t e a l l e e v o l u z i o n i d e l m e rc a t o .
LABORATORIO DI MISURA
4.0 E NON SOLO
Interconnessione laboratori metrologici e macchine di misura in casa TAMBURINI
Nello scorso numero avevamo raccolto
l e i m p r e s s i o n i a c a l d o d i A n d r e a Tamburini, Reponsabile Commercia-
l e d e l l a TA M -
B U R I N I s r l d i
M a z z a n o ( B S )
( i n s e r z i o n i s t a storico della nostra rivista, che da anni proget-
t a e c o s t r u i s c e
c a l i b r i , u t e n s i l i
e s i s t e m i d i m isura per lavorazioni meccaniche di precisione nel set-
t o r e a e r o s p a z i a l e , a u t o m o t i v e , m e d icale, per i sistemi di difesa e armeria, per il mondo della rubinetteria e delle valvole), reduce da due fiere leader a livello mondiale nell’ambito del Test & M e a s u r e m e n t ( M E C S P E a B o l o g n a e CONTROL a Stoccarda, in Germania) d o p o a n n i d i a s s e n z a f o r z a t a d a l l e m a n i f e s t a z i o n i e s p o s i t i v e L ’ i n t e r v i s t a (ricca di informazioni e sensazioni utili per inquadrare il valore e il target del singolo evento) si chiudeva con l’invito, rivolto a tutti i nostri lettori, a par tecipare gratuitamente alle Sessioni Tutor i a l I n d u s t r i a , i n p r o g r a m m a i l 1 0 settembre scorso a Napoli nell’ambito d e l F o r u m d e l l e M i s u r e 2 0 2 5 , i l Congresso annuale delle Associazioni GMEE e GMMT del quale la TAMBURIN I è d a q u a l c h e a n n o a p p r e z z a t o s p o n s o r, p r o t a g o n i s t a d i u n a p a r t e espositiva e di sessioni sponsor in progressiva crescita, a livello sia qualitativo sia quantitativo.
D o t t o r Ta m b u r i n i , r i p r e n d i a m o dal Forum delle Misure di Napoli, terminato da appena un paio d i s e t t i m a n e : q u a l i s o n o l e s u e s e n s a z i o n i a c a l d o s u l l ’ e v o l uzione di questa manifestazione, i n p a r t i c o l a r e p e r q u a n t o r iguarda l’aper tura alle aziende manifatturiere…?
( A . Ta m b u r i n i ) U n p r o g e t t o s i c u r a -
mente interessante e, direi, opportuno n e l l ’ o t t i c a d e l s e m p r e m a g g i o r e a pproccio delle imprese alle Misure e alle Prove, come strumento fondamentale per garantire a clienti e consumatori la qualità, affidabilità e sicurezza dei prodotti e dei processi Anno dopo anno, il Forum delle Misure sta diventando sempre più un punto di riferimento non soltanto per gli Universitari e i Ricercatori ma anche per i decisori e responsabili tecnici delle aziende utenti d i s t r u m e n t i e s e
i m e t r o l o g i c i I l gruppo Tamburini è lieto di essere entrato come protagonista di questo progetto di crescita del Forum fin dall’inizio dell’apertura ai partecipanti di provenienza industriale, nel 2023 a Bologna, e di contribuirvi direttamente vers o l ’ a m b i z
Italiana” itinerante, nella quale i protagonisti del Test & Measurement e i loro utenti accademici e industriali potranno confrontarsi a cadenza annuale per due giornate, abbinando la parte formativa con quella informativa, tecnicoc o m m e r c i a l e , i n c o n t r a n d o i m i g l i o r i esperti ai quali chiedere risposte e suggerimenti in merito alle proprie esigenze e problemi Una formula completa, che arriva addirittura a offrire occasioni di trasferimento tecnologico fra Università e Aziende, coinvolgendo i Fornitori di strumenti e servizi come parte attiva, in ottica non obbligatoriamente
lim ita ta a ll’ a m b ito c o m m e r c ia le . U n a formula che richiede e richiederà grande impegno da parte di tutti, ma che si p r o s p e
per le realtà che la sapranno cogliere, prima fra tutte la TAMBURINI.
G
c a l d o ,
h e c o n f e r m a p e r v o i l a chiusura di un ciclo di appuntamenti impor tanti per la ripresa d i c o n t a t t o c o n i l m o n d o d e i potenziali clienti, par zialmente s o s p e s a a p a r t i r e d a l p e r i o d o d o m i n a t o d a l l a P a n d e m i a d i
C o v i d 1 9 . U n p e r i o d o c h e h a
s o r t i t o , c o m e c i h a r a c c o n t a t o ,
p r e c i s e i n d i c a z i o n i s u l l e q u a l i tarare le vostre prossime strate-
g i e t e c n i c o / c o m m e r c i a l i / p rom o z i o n a l i , p i a n i d i s v i l u p p o , azioni concrete da intraprendere…?
( A . Ta m b u r i n i ) E s a t t a m e n t e , m o l t e ind ica zioni e sug g erim enti m a a nche m o l t e c o n f e r m e r i g u a r d o a l l a b o n t à delle nostre scelte e relative iniziative avviate e messe in campo negli ultimi anni, all’insegna dell’innovazione, miglioramento continuo, qualità e affidab i l i t à d e i p r o d o t t i e d e i s e r v i z i , e c c
C o m e i l p r o g e t t o “ L a b o r a t o r i o d i
M isura 4.0” , mirato a velocizzare il processo di misurazione e successiva c e r t i f i c a z i o n e d e i c a l i b r i p r o d o t t i e anche di quelli misurati nell’ambito del
Figura 1 – Laboratori metrologici di TAMBURINI srl
servizio di taratura per i clienti. Il processo di miglioramento è avvenuto collegando tutte le macchine di misura e gli strumenti di supporto a un software dedicato di rilevazione dati; il precedente database è stato migrato sul nuovo softw a r e , p e r r e n d e r l o a d i s p o s i z i o n e d i tutti i laboratori dell’azienda
Avete “messo in rete”, quindi, i t r e l a b o r a t o r i m e t ro l o g i c i p r esenti nella vostra azienda…?
( A . Ta m b u r i n i ) S ì , u n a r e t e l o c a l e che li connette tutti e tre, permettendo agli operatori di calcolare in automatico i parametri di qualsiasi filetto e consultare da qualunque postazione i dati di misura di tutti gli strumenti presenti n e l d a t a b a s e . I l s o f t w a r e i n c l u d e u n database contenente le quote di tutte le misure standard di calibri lisci e filettati, sia cilindrici sia conici L’operatore può trovare a disposizione tutti questi dati, che gli vengono suggeriti dal software di calcolo Durante il processo di misurazione, il software registra tutti i dati necessari per garantire una corrett a r i f e r i b i l i t à m e t r o l o g i c a ( o p e r a t o r e , m a c c h i n a u t i l i z z a t a p e r i l c o n t r o l l o ,
NEWS t
COMSOL NEWS 2025
PORTA SUL TUO PC
LE MIGLIORI PRATICHE
DELLA SIMULAZIONE MULTIFISICA
Le storie di nove realtà di diversi settori industriali, che usano la simulazione multifisica per prendere decisioni migliori più rapidamente e per promuovere l’innovazione
COMSOL, uno dei leader mondiali nel settore dei software di modellazione e simulazione, ha pubblicato l’edizione 2025 del magazine COMSOL News, che raccoglie annualmente il lavoro di enti di ricerca e realtà industriali, utenti della simulazione multifisica in tutto il mondo per ampliare i confini della scienza e della tecnologia Attraverso nove storie di successo, COMSOL News 2025 mostra come la simulazione aiuti i team di ingegneri a prendere decisioni di progettazione più informate, accelerare le itera-
ta dati effettua un back-up giornaliero e d è s e m p r e i n t e r r o g a b i l e p e r l ’ e m i ss i o n e d i n u o v i r a p p o r t i d i t a r a t u r a ; i rapporti emessi sono sempre a disposizione dell’azienda e dei clienti, che li possono trovare in qualsiasi momento e c c ) I n p a s s a t o , e s i s t e v a u n a s o l a postazione di consultazione dei dati di m i
; m e n t r e o r a è possibile consultare lo stesso database da qualsiasi postazione dei tre laboratori Il server dedicato a questa raccol-
zioni, ridurre la necessità di test fisici e ridurre i costi I lettori potranno approfondire i processi decisionali dei progettisti in diversi settori, come quello energetico, medicale, aerospaziale e della difesa, solo per citarne alcuni, e farsi un’idea di come il software COMSOL Multiphysics® possa essere utilizzato per lo sviluppo di prodotti basato sulla simulazione, l’ottimizzazione dei progetti e la ricerca scientifica In sommario:
– Commercializzazione dell’energia da fusione (General Fusion – Canada);
– A c c e l e r a z i o n e d e l l a p r o d u z i o n e b i ofarmaceutica (Sartorius – Germania);
– Sviluppo di batterie per EV basate su chimiche alternative (IAV – Germania);
– A d d e s t r a m e n t o d i v e i c o l i s u b a c q u e i autonomi (University of Southern Mississippi - USA);
– Progettazione di approdi migliori per imbarcazioni su turbine eoliche offsho-
re (Wood Thilsted – Danimarca);
– Analisi del petrolio e d e l g a s e s t r a t t i ( B a k e r Hughes - USA);
– P e r s o n a l i z z a z i o n e delle cure oncologiche (iBMB Srls – Italia);
– Collaborazione nello sviluppo di apparecchi acustici per i produttori (Sonion - Paesi Bassi);
– Supporto per la respirazione degli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (NASA Ames Research Center – USA)
Gli esperti di simulazione di IAV, dell’Università del Mississippi e di iBMB Srls raccontano come la creazione di app di s i m u l a z i o n e i n t u i t i v e , b a s a t e s u i l o r o modelli, abbia permesso di mettere il p o t e r e p r e d i t t i v o d e l l a s i m u l a z i o n e nelle mani di colleghi e clienti senza doverli formare per l’uso dei software di simulazione
SCARICA QUI COMSOL News 2025.
Figura 2 – Le CMM in dotazione ai Laboratori metrologici di TAMBURINI srl
Figura 3 – Applicativo per acquisizione dati
nella loro area riservata accessibile sul sito di Tamburini.
Fondamentale è il sistema di acquisizione diretta dei dati, giusto…?
(A. Tamburini) Una seconda applicazione del software permette l’acquisizione diretta dei dati rilevati dalle macchine di misura, senza che l’operatore li debba scrivere manualmente e riportare nel software di raccolta dati
Q u e s t o h a p o r t a t o a l l ’ a z z e r a m e n t o d e l l ’ e r r o r e u m a n o n e l l a f a s i d i m i s u -
r a z i o n e e t r a s c r i z i o n e d e i d a t i d i
m i s u r a , n o n c h é a l l a r i d u z i o n e d e l l ’ u -
t i l i z z o d e l l a c a r t a d a p a r t e d e g l i o p e -
E, in sintesi, quali sono i principali vantaggi di questa innovazione di processo?
( A . Ta m b u r i n i ) I n p r i m o l u o g o l a
p o s s i b i l i t à d i r e a l i z z a r e u n d a t a b a s e
c o m p l e t o d i t u t t o i l p a r c o n o r m a t i v o d i
c a l i b r i l i s c i e f i l e t t a t i , s i a c i l i n d r i c i s i a
c o n i c i , s e m p r e d i s p o n i b i l e e c o n s u l t a -
b i l e p e r e s e g u i r e l e m i s u r a z i o n i d e i
c a l i b r i s t e s s i . C o s ì c o m e l a c r e a z i o n e
d i u n d a t a b a s e c o m p l e t o d i t u t t e l e
r a t o r i . La fase successiva è quella di creazion e d e l r a p p o r t o d i t a r a t u r a c h e v e r r à archiviato e resterà a disposizione per e s s e r e s t a m p a t o o i n v i a t o a l c l i e n t e (che in ogni caso lo troverà accedendo alla sua area riservata)
n u o v i r a p p o r t i d i p r o v a U n te r z o d a -
t a b a s e , s e m p r e d i s p o n i b i l e e c o n s u l -
t a b i l e d a q u a l s i a s i p o s t a z i o n e d i
m i s u r a , è q u e l l o c h e i n c l u d e t u t ti i r a p -
p o r t i d i t a r a t u r a e m e s s i . L a n u o v a r e t e
a z i e n d a l e c o n n e t t e t u t t i i l a b o r a t o r i
i n t e r n i e u n s e r v e r d e d i c a t o a l l a r a c -
c o l t a e a g g i o r n a m e n t o d e i d a t i d i
m i s u r a .
Infine, ma tutt’altro che secondari, due ulteriori vantaggi: l’azzeramento degli errori umani di trascrizione dei dati di m i s u r a
t
p r o c e s s o a t t r a v e r s o l ’ a c q u i s i z i o n e automatica dei dati
E , p e r c o n c l u d e r e i n b e l l e z z a , a n c h e l’ottimizzazione del consumo di carta, che ben si sposa con il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente.
Quanto ci ha appena raccontato s i g n i f i c a i n g e n t i i n v e s t i m e n t i e impegni or ganizzativi e gestionali, che cer tamente produrranno consistenti ritorni…!? (A. Tamburini) S tia m o p a rla n d o d i investimenti capaci di produrre ingenti ritorni nel medio-lungo periodo, anche a l i v e l l o e c o n o m i c o e c o m m e r c i a l e , anche se i primi effetti positivi sono già evidenti nel breve periodo, dando mor a l e a c h i s t a i n v e s t e n d o i n m o d o i mportante nel miglioramento continuo. Questo è un aspetto da non trascurare, che può rendere più semplice ogni prog e t t o d i m i g l i o r a m e n t o a z i e n d a l e , anche quello più ambizioso. Lo sperim e n t i a m o q u o t i d i a n a m e n t e n e l l a n os t r a r e a l t à , e s s e n d o l a TA M B U R I N I u n ’ a z i e n d a f a m i l i a r e c h e h a n e l p r op r i o D N A l a r i c e r c a e l ’ i n n o v a z i o n e , quindi la propensione all’investimento continuo (sostenibile)
È importante ottenere riscontri continui dal mercato, dai propri clienti, che ci d a n n o l a f o r z a e l ’ e n t u s i a s m o i n d ispensabili per spostare più in alto l’assicella delle nostre sfide innovative
E gli eventi fieristici/congressuali, per chiudere la nostra inter vista (e ringraziare ancora una volta il nostro interlocutore per la disponibilità), rappresentano momenti indispensabili di raccolt a f e e d b a c k d i r e t t a m e n t e d a l c a m p o , senza veli…
m i s u r a z i o n i d e i c a l i b r i p r o d o t t i , s e mp r e d i s p o n i b i l e p e r l ’ e m i s s i o n e d i
IL NUOVO ORIZZONTE EU GMP SULL’IA E LE NUOVE TECNOLOGIE
A cura di Trescal Life Sciences
EU GMP: l’Europa aggiorna le linee guida per affrontare l’era dell’intelligenza ar tificiale e delle nuove tecnologie
L ’ i n d u s t r i a f a r m a c e u t i c a e u r o p e a s i trova al centro di una trasfor mazione digitale senza precedenti. L’adozione crescente di ser vizi cloud, l’integrazione di sistemi informatici avanzati e l’arrivo dell’intelligenza ar tificiale (IA) nei processi produttivi stanno ridefinendo i requisiti di conformità e qualità. Per rispondere a queste sfide, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica per aggiornar e i l q u a d r o n o r m a t i v o d e l l e G o o d M a n u f a c t u r i n g P r a c t i c e ( G M P ) .
L ’ i n i z i a t i v a r i g u a r d a t r e d o c u m e n t i chiave:
• Capitolo 4 – Documentazione,
• Anexo 11 – Sistemi informatizzati,
• nuovo Anexo 22 – Intelligenza ar tificiale, con l’obiettivo di fornire linee guida armonizzate e al passo con le più recenti evoluzioni tecnologiche.
C a p i t o l o 4 : D o c u m e n t a z i o n e –gestione del rischio e governance dei dati
A oltre 14 anni dall’ultima revisione, il nuovo Capitolo 4 introduce un app r o c c i o b a s a t o s u l l a g e s t i o n e d e l rischio applicato a tutto il ciclo di vita del l a docum ent azione G MP, indipend e n t e m e n t e d a l f o r m a t o ( c a r t a c e o , digitale o ibrido)
L ’ a g g i o r n a m e n t o m i r a a g a r a n t i r e accuratezza, integrità, disponib i l i t à e l e g g i b i l i t à d e i d a t i , r a f f o rzando le indicazioni su firme elettroniche, sistemi ibridi e controllo documentale in ambienti automatizzati. Le nuov e p r e s c r i z i o n i s o n o s t r e t t a m e n t e a l l ineate alle modifiche previste nell’Anexo 11, per assicurare coerenza tra i diversi ambiti normativi.
Anexo 11: Sistemi informatizzati – cybersecurity e controllo dei fornitori
Pur mantenendo la struttura originaria, la nuova bozza dell’Anexo 11 amplia in modo significativo i requisiti su:
• sicurezza informatica,
• integrità dei dati,
• audit trail,
• allarmi e firme elettroniche,
• revisioni periodiche
Par ticolare enfasi viene posta sulla gestione dei fornitori di tecnologia, introducendo l’obbligo di monitoraggio tramite SLA (Ser vice Level Agreement) e KPI (Key Per formance Indicator), con l’obiettivo di garantire un controllo più efficace senza duplicare attività già coperte dalla documentazione del fornitore Questa revisione punta inoltre a eliminare le ambiguità della versione precedente, rispondendo alle nuove sfide del contesto digitale
Anexo 22: l’intelligenza ar tificiale entra nelle GMP
controllo delle modifiche, il monitoragg i o d e l l e p r e s t a z i o n i e p r o c e d u r e d i revisione umana quando necessario
Tempistiche e par tecipazione
La consultazione pubblica resterà aper ta fino al 7 ottobre 2025 Tutti gli operatori del settore farmaceutico –a z i e n d e , a s s o c i a z i o n i d i c a t e g o r i a , enti regolatori – sono invitati a inviare o s s e r v a z i o n i a t t r a v e r s o l o s t r u m e n t o ufficiale di sondaggio dell’UE
Verso un quadro normativo più solido e innovativo
Con queste tre revisioni, l’Unione Europea punta a consolidare un sistema GMP capace di favorire l’innovazione senza compromettere qualità del prodotto e sicurezza del paziente L’aggiornamento rappresenta un passo strategico per garantire che le nuove tecnologie – dall’automazione all’intelligenza artificiale – possano essere integrate in maniera controllata, trasparente e conforme agli standard più elevati
attive.
Il documento si applica ai modelli di machine learning statici e deterministici, ossia quelli che non si riadd e s t r a n o a u t o m a t i c a m e n t e e c h e g arantiscono risultati riproducibili Sono esclusi i modelli generativi e i Large Language Models (LLM), ritenuti non idonei a impieghi GMP critici.
L’Anexo 22 stabilisce requisiti rigorosi per:
• s e l e z i o n e , a d d e s t r am e n t o e c o n v a l i d a d e i modelli,
• d e f i n i z i o n e d e l l ’ u s o previsto,
• applicazione di metri-
c h e d i p r e s t a z i o n e p e r
g a r a n t i r e l a q u a l i t à d
dati di training e test
È
l
Trescal, grazie ai suoi 30 anni di esperienza nel settore Life Sciences, accompagna i suoi clienti nell’adeguamento alle nuove sfide normative e tecnologic h e , v a l u t a n d o l ’ i m p a t t o d e l n u o v o quadro EU GMP – compresi gli Anexo 1 1 e 2 2 – s u i l o r o s i s t e m i , p r o c e s s i e d o c u m e n t a z i o n e d i g i t a l e a l l ’ i n t e r n o del loro sistema di qualità far maceutica (PQS). Rafforziamo la gover nance dei dati, garantendo la riferibilità, l’int e g r i t à e i l c o n t r o l l o d e i r i s c h i s i a n e i s i s t e m i t r a d i z i o n a l i c h e n e l l e t e c n o l ogie emergenti come IA/ML
Scopri di più.
PERIODICITÀ TARATURA STRUMENTI DI MISURA: NORME E BEST PRACTICE
di Christian V ilar Lopez (Chief
Technical Officer –TRESCAL Italy)
Una delle domande più frequenti in metrologia e gestione della qualità è: con quale frequenza dovrei tarare i miei strumenti di misura? Sebbene possa sembrare una semplice questione di frequenza, la risposta è strettamente correlata all’affidabilità del processo, alla natura dello strumento e al rischio associato all’uso di apparecchiature fuori tolleranza
In questo white-paper, esploreremo come determinare l’intervallo di taratura appropriato seguendo le linee guida di ISO/IEC 17025:2017, ISO 9001:2015, ISO 10012:2003, ILAC-G24
OIML D 10 e le migliori pratiche di gestione metrologica
Cosa si intende per Periodicità nella Taratura degli Strumenti di Misura
La periodicità della taratura degli strumenti di misura indica l’inter vallo di tempo che deve intercorrere tra una taratura e la successiva, al fine di garantire la costante affidabilità e precisione delle misure.
Una corretta periodicità consente di:
Prevenire deviazioni nei risultati di misura;
Ridurre i rischi di non conformità nei controlli qualità;
M a n t e n e r e l a r i f e r i b i l i t à m e t r o l o g i c a s e c o n d o g l i s t a ndard normativi.
L ’ a s p e t t o f o n d a m e n t a l e d i u n i n t e r v a l l o d i t a r a t u r a è c h e dovrebbe corrispondere al periodo di tempo in cui si può essere ragionevolmente cer ti che lo strumento soddisferà le specifiche o una specifica stabilita dall’organizzazione per un cer to strumento
Normative e Guide sulla Periodicità delle Tarature
La norma ISO/IEC 17025:2017, nella sezione 6.4.7, stabilisce che:
“Il laboratorio deve stabilire un programma di taratura che dev’essere riesaminato e aggiornato, per quanto necessario, in modo tale da mantenere la fiducia nello stato di tarat u r a ” ( I n t e r n a t i o n a l O r g a n i z a t i o n f o r S t a n d a r d i z a t i o n & International Electrotechnical Commission, 2017)
La norma ISO 9001:2015, nella sezione 7 1 5 2, indica: “Quando la riferibilità delle misurazioni è un requisito, le a p p a r e c c h i a t u r e d i m i s u r a z i o n e d e v o n o e s s e r e t a r a t e o verificate a inter valli specifici o prima dell’uso [ ]” (International Organization for Standardization, 2015)
La norma ISO 10012:2003(E), nella sezione 7 1 2, indica: “I metodi utilizzati per determinare o modificare gli inter valli tra le conferme metrologiche devono essere descritti in procedure documentate Tali inter valli devono essere rivisti e adeguati quando necessario per garantire la conformità continua ai requisiti metrologici specificati (International Organization for Standardization, 2003). NOTA: L’intervallo di taratura può essere uguale all’intervallo di conferma metrologica. Il documento ILAC-G24 OIML D 10 stabilisce le linee guida
per la determinazione degli inter valli di taratura per gli strumenti di misura su cui si basa questo ar ticolo (International Laborator y Accreditation Cooperation, 2022)
Nessuna nor ma impone un inter vallo specifico (annuale, semestrale, ecc.), ma richiede piuttosto una giustificazione tecnica.
? Le normative sono obbligatorie per tutte le aziende?
gestione cer tificati (ISO 9001, IATF 16949, etc )
Termini e definizioni
Taratura (VIM3, 2 39): operazione eseguita in condizioni specificate, che in una prima fase stabilisce una relazione tra i valori di una grandezza, con le rispettive incer tezze di m i s u r a , f
indicazioni, comprensive delle incer tezze di misura associate, e in una seconda fase usa queste informazioni per stabilire una relazione che consente di ottenere un risultato di misura a par tire da un’indicazione (Vocabolario internazionale di metrologia, 2012).
D e r i v a s t r u m e n t a l e ( V I M 3 , 4 . 2 1 ) : v a r i a z i o n e n e l t e m p o , continua o discreta di un’indicazione, dovuta a variazioni d e l l e p r o p r i e t à m e t r o l o g i c h e d i u n o s t r u m e n t o d i m i s u r a (Vocabolario internazionale di metrologia, 2012)
Errore massimo ammissibile (VIM3, 4 26): errore massimo tollerato, limite di errore, valore estremo dell’errore di misura, rispetto a un valore di riferimento noto, consentito dalle specifiche o regolamenti, per una data misurazione, strumento di misura o sistema di misura (Vocabolario internazionale di metrologia, 2012)
Chi è responsabile della definizione dell’inter vallo di taratura?
Il cliente (proprietario dello strumento) è responsabile della determinazione degli inter valli di taratura per i propri strumenti Solo il cliente sa come vengono utilizzati i propri strumenti e in quali condizioni Il cliente deve inoltre disporre di tutta la cronologia delle tarature di ogni strumento, indipendentemente dal fatto che lo tari autonomamente o lo invii a un ser vizio di par te terza. Un altro motivo per cui il cliente dovrebbe essere il proprietario dell’inter vallo di taratura è che i for nitori di ser vizi di taratura accreditati secondo la ISO/IEC 17025, come Trescal, hanno dimostrata imparzialità anche nella definizione dell’inter vallo di taratura per g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a , e v i t a n d o q u i n d i d ’ i m p o r r e s c e l t e solo al fine di generare maggiore profitto
I proprietari degli strumenti sono nella posizione migliore per ottimizzare i costi in base ai propri requisiti di qualità. Poiché i proprietari degli strumenti hanno questa responsabilità per i propri strumenti, essi potrebbero essere tentati di risparmiare estendendo gli inter valli di taratura Tuttavia, estendere un intervallo di taratura oltre quanto ragionevolmente giustificabile dalla cronologia di taratura di uno strumento può portare a situazioni in cui lo strumento non funziona più secondo le specifiche.
Ciò può rivelarsi molto costoso per il proprietario, se i prodotti fabbricati e testati con lo strumento devono essere smaltiti o richiamati
Quanto dura la taratura degli strumenti di misura
Non sarebbe fantastico se qualcuno potesse costruire uno strumento di prova che sia tarato e funzioni secondo le specifiche per sempre? Ci sono diverse ragioni per cui questo non è possibile: le par ti meccaniche si usurano e i componenti elettronici si deteriorano, quindi gli strumenti che comprendono parti meccaniche (come il materiale che compone i sensori a membrana di un manometro) o componenti elettronici (come ogni multimetro digitale) subiranno anch’essi una deriva e funzioneranno in modo diverso nel tempo
La taratura non ha una “durata” predefinita, ma è valida fino a quando le condizioni dell’apparecchiatura restano conformi a quanto verificato durante la taratura stessa.
Come influisce l’ambiente di lavoro sulla periodicità della taratura?
A m b i e n t i c a r a t t e r i z z a t i d a e l e v a t a u m i d i t à , v i b r a z i o n i o contaminanti possono compromettere la stabilità degli strumenti e richiedere tarature più frequenti
Quali fattori influenzano l’inter vallo di taratura?
La determinazione dell’inter vallo di taratura si basa princip a l m e n t e s u u n ’ a n a l i s i d e l l a v a l u t a z i o n e d e l r i s c h i o e d o v r e b b e t e n e r e c o n t o ( m a n o n
seguenti fattori:
Frequenza di utilizzo dello strumento
Condizioni ambientali operative.
Tipologia e stabilità dell’attrezzatura (deriva).
Cronologia delle tarature precedenti (andamenti degli errori)
Impatto dell’errore sui risultati o sulla qualità del prodotto
Raccomandazioni del produttore.
Rischio associato a decisioni prese sulla base di misurazioni errate
Cambiamenti nel processo o nel personale
Incer tezza di misura richiesta
Frequenza e qualità delle verifiche intermedie tra due tarature.
Movimentazione e spostamenti degli strumenti di misura.
Requisiti legali
È impor tante considerare e determinare quali fattori influenzano ogni tipo di strumento utilizzato e per quale strumento cal col ar e l ’ int er val l o di t ar at ur a, poiché a s econda del l a specifica tipologia si applicano metodi di calcolo diversi
Metodi pratici per stabilire la periodicità delle tarature
N o n e s i s t e u n a b e s t p r a c t i c e u n i
p
c r e a
a deter minazione degli inter valli di taratura. Poiché nessun metodo è ideale per l’intera gamma di apparecchiature di misura, il presente documento illustra due dei metodi più semplici per assegnare e rivedere l’inter vallo di taratura e
la loro idoneità per diversi tipi di apparecchiature di misura
Metodo 1: Valutazione storica con deriva
La metodologia si basa su un approccio di deriva osser vata (metodo storico) con aggiustamento del rischio, che viene presentato come uno dei metodi più affidabili per stabilire l’inter vallo di taratura:
Fase 1: raccogliere dati storici
Almeno tre precedenti registrazioni di taratura, tra cui:
Data;
Risultati (errori osser vati);
Condizioni dell’attrezzatura;
Eventuali modifiche appor tate
Fase 2: raccogliere dati storici
Esempio di calcolo della deriva media (D) tra le tarature:
|Errore attuale – Errore precedente|
Deriva = Tempo tra due tarature
Fase 3: stimare il tempo necessario per raggiungere l’errore massimo ammesso (MPE)
Definisce l’errore massimo ammesso (MPE) per lo strumento, in base al processo o allo standard applicabile. Stima per quanto tempo (T) l’errore può essere tollerato prima che la deriva raggiunga l’MPE:
T = Deriva EMP
I n q u e s t o m o d o o t t e r r a i i l t
della successiva taratura
Fase 4: applicare il fattore di sicurezza.
Applicare un fattore di sicurezza (FS) per coprire incer tezza, cam biam ent i am bient al i, us o im pr opr io o al t r i r is chi
Generalmente si raccomanda un fattore di sicurezza compreso tra 0,6 e 0,8: Intervallo = T ⋅ FS
Fase 5: convalidare e aggiustare
Convalidare l’inter vallo proposto considerando:
Apparecchiature di processo critiche;
Raccomandazioni del produttore;
Norme legali o contrattuali
Esempio pratico:
Deriva media: 0,02 mm/mese;
EMP: 0,10 mm;
T = 0,10 / 0,02 = 5 mesi;
FS = 0,8 → Inter vallo suggerito = 4 mesi
Cosa succede se non dispongo di dati storici?
Se non hai registrazioni precedenti, ti consigliamo di:
Applicare l’inter vallo suggerito dal produttore;
Stabilire un inter vallo provvisorio (solitamente annuale);
Monitorare le prestazioni e registrare gli errori;
Regolare l’inter vallo man mano che i dati vengono raccolti
Metodo 2: Grafico di controllo (calendario – tempo)
Questo metodo mira a visualizzare graficamente il comportamento metrologico dell’apparecchiatura nel tempo (anni, mesi), utilizzando i risultati delle tarature passate È utile per rilevare tendenze, derive e compor tamenti fuori controllo, e regolare di conseguenza l’inter vallo di taratura. Basato su ILAC-G24:2022, sezione 6.3.
Prerequisiti
Almeno 4 tarature precedenti;
Risultati numerici dell’errore dello strumento rispetto al valore di riferimento;
Data di ogni taratura;
Errore massimo ammissibile (MPE), tolleranza o criterio di accettazione.
Fase 1: raccogliere dati storici
–
Data di Taratura Errore (mm) EMP (± mm)
01/01/2024 0,02 0,1
01/07/2024 0,04 0,1
01/01/2025 0,07 0,1
01/07/2025
Fase 2: tracciare il grafico dell’errore in funzione del tempo.
Tendenze lineari (deriva crescente o decrescente);
Salti improvvisi (indicativi di guasti);
Stabilità (se l’errore fluttua senza superare l’EMP)
1 – Esempio di grafico
Fase 3: Calcolare la deriva.
La pendenza della cur va (tasso di variazione dell’errore nel tempo) viene calcolata, ad esempio, così:
Deriva = 0,0044 mm/mese 18 mesi +0,10 – (+0,02)
I
della successiva taratura.
Fase 4: stimare il tempo rimanente prima di superare l’EMP
Se l’errore attuale è +0,10 mm (limite) e si è già raggiunto l’EMP, l’inter vallo dovrebbe essere ridotto, ad esempio, a 6 mesi o meno
Se si prevede che l’errore superi l’EMP alla successiva taratura, l’inter vallo precedente era troppo lungo
Fase 5: impostare l’inter vallo di taratura
Se lo strumento rimane stabile e rientra nei limiti, l’intervallo può essere esteso.
Se la tendenza mostra che ci si sta avvicinando rapidamente al limite, l’inter vallo dovrebbe essere ridotto
Se si verificano salti o compor tamenti irregolari, è possibile avviare un’indagine e aumentare il monitoraggio.
Esempio di decisione:
Con una deriva di 0,0044 mm/mese e un margine rimanente di soli 0,00 mm fino all’EMP, lo strumento ha già raggiunto il limite;
Per tanto l’inter vallo di sei mesi dovrebbe essere ridotto, ad esempio, a tre o quattro mesi, per evitare che la misurazione successiva superi i limiti.
Vantaggi del metodo
Visivo e facile da capire anche per i non metrologi;
Consente di prendere decisioni basate su compor tamenti reali;
P e r m e t t e d ’ i n d i v i d u a r e
causino guasti;
Utile come strumento di difesa negli audit (tracciabilità delle analisi).
Conclusione
L ’ i n t e r v a l l o d i t a r a t u r a n o n d o v r e b b e e s
a
o fisso, ma piuttosto il risultato di un ’analisi tecnica che tenga conto dei rischi, delle prestazioni delle apparecchiature e dei requisiti di processo Una gestione metrologica efficace ottimizza le risorse, riduce al minimo gli scar ti e garantisce l’affidabilità delle misure Ricorda: una taratura tempestiva è un investimento in qualità.
Raccomandazione finale
I m p l e m e n t a r e u n a p r o c e d u r a i n t e r n a d o c u m e n t a t a p e r determinare, rivedere e giustificare gli inter valli di taratura. Ciò non solo vi allinea agli standard ISO 17025, ISO 9001 e ISO 10012, ma rafforza anche il vostro sistema di gestione e previene le incongruenze degli audit
Tabella 1
Esempio di raccolta dati storici
Figura
COGO BILANCE
ACQUISISCE LA ELIMOS
SRL – ELECTRONIC, IMAGING AND OPERATING SYSTEMS
La società consolida la posizione nel settore della Pesatura ampliando la propria of fer ta con soluzioni innovative per il controllo accessi e la segnalazione di eventuali pericoli
La COGO Bilance, fornitore di soluzioni di Pesatura da anni in prima fila fra le aziende sostenitrici del progetto di diffusione della cultura metrologica nelle aziende italiane, del quale la nostra rivista TUTTO MISURE rappresenta uno dei massimi strumenti, ha recentemente acquisito la ELIMOS srl, società triestina specializzata in progettazione e sviluppo di software e di soluzioni integrate nel campo dell’automazione industriale, dell’elettronica e dell’image proces-
sing. Un’acquisizione importante, in ottica di ampliamento della gamma di off e r t a , d i c u i p r o viamo ad analizzare i vari aspetti insieme a Fabio Mar tignoni, CEO
.
PARTNERSHIP STRATEGICA
TRA THALES E HEXAGON PER ACCELERARE
I PROCESSI DI QUALITÀ
I l g r u p p o m u l t i n a z i o n a l e T h a l e s e l a divisione Manufacturing Intelligence di H e x a g o n h a n n o f i r m a t o u n a c c o r d o q u a d r o s t r a t e g i c o q u i n q u e n n a l e , c h e
c o n f e r m a i l r u o l o d i H e x a g o n q u a l e p a r t n e r t e c n o l o g i c o s t r a t e g i c o a s u pp o r t o d e l l e p e r f o r m a n c e o p e r a t i v e e del controllo qualità di Thales nell’area
EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa).
I n b a s e a l l ’ a c c o r d o , H e x a g o n d i v e n t a fornitore strategico di dispositivi di met r o l o g i a , s o f t w a r e , s e r v i z i e m a n u t e nz i o n e p e r t u t t e l e d i v i s i o n i e i p a e s i EMEA in cui opera Thales. Attraverso la semplificazione dei processi di acquisto e l a s t a n d a r d i z z a z i o n e d e l l ’ a c c e s s o a tecnologie avanzate per la misurazione e l a g a r a n z i a d e l l a q u a l i t à , l a p a r t n e rship permette ai team Thales in tutta la regione d’incrementare la capacità prod u t t i v a , a s s i c u r a n d o a l c o n t e m p o c o er e n z a e r i f e r i b i l i t à n e i p r o c e s s i d i c o ntrollo qualità L’accordo, sottoscritto in occasione del
nership mirata allo sviluppo di soluzio-
d
eventuali pericoli. Elimos è sostanzialmente una software house, che conta su u n p e rso n a le e stre m a m e n te v a lid o
Expenses Procurement Director di Thales) e Stephen C h a d w i c k ( P r e s i d e n t e E
M E A d e l l a d i v i s i o n e M anufacturing Intelligence di H e x a g o n ) ,
a collaborazione pluriennale tra le due aziende.
che può seguirci in modo molto qualificato su determinati progetti: come quell o , i n f a s e g i à molto avanzata, consistente nella realizzazione di un pesavolume innovativo, che consent e d i disporre un pacco in qualsiasi punto di un pianale della bilancia (non solo su u
getti concernenti ulteriori interpretazion i d
di movimentazione tra una parte e l’altra, sempre in ottica di sicurezza (pens
è richiesto per una certa persona sapere d o v e e c o m e a u t o r i z z a r l e o n e g a r l e l’accesso e, se accadesse un incidente, sapere se c’è qualcuno nei paraggi ed eventualmente identificare di chi si tratta”.
“La ELIMOS ci consentirà di sviluppare ancor più la nostra missione di “azienda sartoriale – continua Mar tignoni –
“ I s i s t e m i d ’ i m p o r t a n z a strategica e le innovazioni tecnologiche di Thales stann o r e g i s t r a n d o u n a f o r t e d o m a n d a , c h e p o r t a a l l a n e c e s s i t à d i aumentare la produzione in EMEA” , ha dichiarato Didier Perrigault “Garantire sistemi di qualità coerenti a livello global e è d i p r i m a r i a i m p o r t a n z a p e r i n o s t r i clienti e la collaborazione con Hexagon, volta ad allineare i processi operativi all’interno e tra i nostri siti, ci permetterà di r a g g i u n g e r e q u e s t o o b i e t t i v o , o l t r e a promuovere efficienza e sostenibilità durante la nostra fase di crescita” “ Q u e s t a p a r t n e r s h i p s t r a t e g i c a r a p p r es e n t a u n i m p o r t a n t e p a s s o a v a n t i n e l nostro rapporto con Thales” , ha dichiarat o S t e p h e n C h a d w i c k . “ S e m p l i f i c a n d o l ’ a c c e s s o a l l e s o l u z i o n i d i m e t r o l o g i a av a n z a t e d i H e x a g o n e a l l e c o m p e t e n z e locali, permettiamo ai team Thales di affrontare le sfide legate all’aumento della produzione con maggiore agilità e fidu-
Nella foto: Didier Perrigault (a sinistra) e Stephen Chadwick (a destra) al Paris Air Show 2025
cia nella qualità, dal singolo componente all’assemblaggio, fino alla consegna” La partnership riflette un i m p e g n o c o n d i v i s o v e rso: – Il m iglior am ent o della qualità a livello globale: attraverso la standardizz a z i o n e e l ’ a r m o n i zz a z i o n e d e i p r o c e
a
tività di Thales nell’area EMEA – L’accelerazione dei processi di acquis t o e d e l l e i m p l e m e n t a z i o n i : g r a z i e all’introduzione di tecnologie avanzate d i m e t r o l o g i a ( s i s t e m i d i m i s u r a l a s e r, L i D A R , a c o n t a t t o e s o l u z i o n i d i a u t omazione intelligente)
– Il rafforzamento della collaborazione: favorendo una maggiore coerenza e riferibilità tra team e siti, e permettendo di estendere la qualità attraverso tecnologie accessibili che collegano persone e processi, rendendo la qualità un risultato replicabile
D o p o l a c o l l a b o r a z i o n e d i s u c c e s s o s u programmi strategici in Francia e in Italia, questo accordo tra Hexagon e Thal e s a p r e l a s t r a d a a u n a c o o p e r a z i o n e p i ù a p p r o f o n d i t a , a s u p p o r t o d e g l i obiettivi di trasformazione industriale e crescita su scala di Thales.
della COGO Bilance
seguendo ancora meglio le esigenze dei clienti dal punto di vita del software, e quindi della personalizzazione degli impianti, non solo dal punto di vista della pesatura ma anche di altri aspetti che riguardano la gestione aziendale e, soprattutto, la sicurezza Per fare un esempio concreto, basti pensare che la società triestina ha sviluppato impianti di gestione della sicurezza all’interno di un istituto di credito, per il controllo sulla movimentazione interna, sul software, sulla gestione dei punti di prelievo automatici e su come vengono interrogati certi programmi” . “L’accordo strategico prevede – conclude Martignoni – una sempre maggiore integrazione fra le due società, mentre la ELIMOS continuerà a essere gestita da uno dei tre componenti del vecchio Consiglio di amministrazione, Piergiorgio Menia (vera anima della società triestina e anch’egli softwarista di grande esperienza), affiancato da me e da mio figlio Leonardo Da alcuni primi feedback, appena ricevuti, intuiamo una reazione molto positiva da parte dei clienti delle due società, che possono ora disporre di un ventaglio di soluzioni ad hoc in più, rispetto a quelle relative a pesatura e dosaggio (COGO) o a quelle riguardanti il controllo accessi (ELIMOS), traendo profitto dalle nuove sinergie in atto fra le due aziende” .
Alcune infor mazioni
sulla ELIMOS srl
È un ’azienda specializzata in progettazione e sviluppo di software e di solu-
zioni integrate nel cam-
p
zione e per le nuove tecn
prodotti e soluzioni sempre di ultima generazione I suoi principali punti di forza sono: affidabilit
co continuo.
Fra i suoi principali prodotti di successo, va certamente segnalato EECO Check, un sistema integrato di controllo accessi e gestione conferimenti per piattaforme ecologiche: uno strumento innovativo ed estremamente efficace, in grado di semplificare e razionalizzare sia gli accessi sia i conferimenti dei rifiuti da parte degli utenti delle Piattafor me Ecologiche o delle Aree di Conferimento, attraverso un processo integrato d’identificazione utenti e gestione via web, tramite il portale cloud L’identificazione può avvenire per mezzo della Car ta Regionale dei Ser vizi (CRS) nel caso dei privati cittadini, o di badge preventivamente distribuiti nel caso di Aziende e mezzi di ser vizio. Il sistema è ampliabile per gestire l’accesso anche tramite la lettura delle targhe (LPR) I siti, anche multipli, posso-
no essere gestiti localmente e attraverso un Centro di Super visione e Controllo Il sistema di monitoraggio EFLAME è in grado di rilevare delle situazioni di pericolo d’incendio, sia in aree all’aper to quali parchi, cortili e spiazzi aziendali, sia in aree chiuse quali magazzini o siti produttivi.
Il Sistema RiTa Automazione Pese è in grado di gestire i transiti su una pesa p o n t e c o n l e t t u r a a u t o m a t i c a d e l l a targa del mezzo sia in ingresso sia in uscita, segnalazione semaforica e registrazione dei transiti per la successiva verifica dell’operatore, con memor i z z a z i o n e d e l l e i m m a g i n i f r o n t a l e e posteriore del mezzo.
E, infine, i Servizi ad hoc e l’automaz i o n e : a p p l i c a z i o n i f i r m w a r e s t a ndard, realizzazione di prototipi e progetti custom per soluzioni rapide e innovative, realizzate su misura.
SOLUZIONI
ALL’AVANGUARDIA
NELLA LAVORAZIONE E ANALISI DEI POLIMERI
Ottimizzazione di ogni fase: precisione, sostenibilità e controllo
Il moderno processo di lavorazione dei p o l i m e r i e d e l l e r e s i n e è u n f l u s s o d i lavoro altamente complicato e multifase, che richiede un controllo preciso di ogni passaggio, dalla selezione delle materie prime ai test del prodotto finale. La variabilità dei polimeri, degli additivi, delle condizioni di lavorazione e dei requisiti di qualità rappresenta una sfida significativa per i produttori Anche piccole deviazioni possono por tare a sprechi di materiale, inefficienze produttive e costosi difetti di prodotto. Anton Paar (azienda che sviluppa, produce e distribuisce strumenti analitic i i m p i e g a t i a l i v e l l o m o n d i a l e n e l l a ricerca, nello sviluppo e nel controllo di q u a l i t à ) p r e s e n t a u n a p p r o c c i o c o mpleto e innovativo per affrontare le sfide attuali nella lavorazione dei polimeri e delle resine, dal riciclo alle applicazioni finali, combinando sostenibilità, analisi avanzate e strumentazione di precisione
Perché è cruciale lavorare i polimeri con precisione La plastica rimane un materiale chiave per molti settori: automotive, sanitario, edilizia, imballaggio e beni di consumo.
Tuttavia, l’incremento delle normative e l’esigenza di processi sostenibili impongono strategie più raffinate nella formulazione, lavorazione e riciclo delle materie plastiche. Attraverso una combinazione di strumentazione analitica e di processo ad alta precisione, l’azienda consente i l m
zazione di ogni fase produttiva: dalla caratterizzazione c
cette, dall’estrusione in scal a l a b o r a t o r i o a l l a v e r i f i c a delle proprietà meccaniche e super ficiali dei prodotti finiti. Tra gli strumenti chiave figurano spettrometri FTIR e Raman, viscosimetri, reometri, picnometri, sistemi per la digestione a microonde e strumenti per l’analisi della bagnabilità, del potenziale zeta e della nanoindentazione
Anton Paar Italia (Rivoli –TO) è il punto di riferimento per il mercato nazionale di prodotti e ser vizi a marchio Anton Paar, e si posiziona come p a r t n e r s t r a t e g i c o p e r l ’ i n d u s t r i a d e i polimeri sul territorio, offrendo soluzioni complete che coniugano efficienza produttiva, controllo di qualità e sostenibilità
Il mix tra analisi avanzate e strumenti d e d i c a t i
e o g n i step del ciclo produttivo con precisione
e innovazione, garantendo adeguato suppor to anche alle attività del panorama accademico nazionale.
Polymer Processing: una guida utile alla produzione di polimeri
A n t o n P a a r h a r e a l i z z a t o u n e - b o o k , scaricabile gratuitamente, come guida c o m p l e t a a l p r o c e s s o d i p r o d u z i o n e dei pol im er i at t r aver s o l ’ es t r us ione di f i l m p l a s t i c
, i n s i e m e a
e c n i c h e d i anal is i ut il izzat e per m as s im izzar e l e p r e s t a z i o n i d e i m a t e r i a l i . Q u e s t o ebook garantisce approfondimenti sulla produzione e dati di misurazione reali e illustra il modo in cui i produttori aum e n t a n o l ’ e f f i c i e n z a e m i g l i o r a n o l a qualità dei loro prodotti
SCARICA QUI gratuitamente l’e-Book “Polymer Processing”.
Sei interessato a scoprire le soluzioni dal vivo? SCOPRI QUI il programma e registrati gratuitamente ai Polymer Days di Anton Paar Italia del 15-16 ottobre.
CLICCA QUI per ulteriori informazioni
HEXAGON LANCIA
LA FUTURE SKILLS CHALLENGE CON ORACLE RED BULL SIM RACING
La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon lancia Telemetr y Tested: The Hexagon x Oracle Red Bull Sim Racing Future Skills Challenge, un quiz interattivo che combina le prestazioni degli eSpor ts con l’intuizione ingegneristica pratica. La sfida, progettata per mettere in evidenza l’approccio ad alte prestazioni, che alimenta sia il sim racing d’élite sia la produzione avanzata, sottopone i partecipanti a una serie di scenari a ritmo serrato e basati sui dati, dove la telemetria si applica alla risoluzione di problemi legati all’ingegneria e alla produzione. Non si tratta solo di registrare un tempo veloce, ma anche di decodificare i dati sulle prestazioni e risolvere rapidamente ogni sfida con intelligenza e precisione
Dagli eSpor ts all’Ingegneria: far emer gere un nuovo pool di talenti
Con questa iniziativa, Hexagon intende valorizzare le competenze condivis e t r a i s i m r a c e r e i n u o v i i n g e g n e r i d e l l a p r o d u z i o n e d e l f u t u r o . P e r e n t r a m b i , i l s u c c e s s o d i p e n d e d a l l a capacità d’interpretare grandi quantità di dati, prendere rapidamente decisioni anche sotto pressione e collabor a r e i n m o d o t r a s v e r s a l e t r a d i v e r s e discipline – che si tratti di una gara virtuale o di por tare sul mercato prodotti sostenibili e ad alte prestazioni. “Gli ingegneri di oggi non devono avere solo competenze tecniche ma devono essere in grado di prendere decisioni rapide e consapevoli basate sui dati, collaborare trasversalmente tra funzioni diverse e abbracciare le nuove tecnologie” , ha commentato Andreas Werner, Chief Technology Officer della divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon. “Grazie alla partnership con Oracle Red Bull Sim Racing ci rivolgiamo a una generazione che già conosce il valore legato alla velocità, alla precisione, alla simulazione e alle performance, mostrando come queste stesse attitudini siano fondamentali anche nel
mondo dell’ingegneria digitale e della manifattura intelligente” I diversi scenari proposti dal quiz sono
s
d
MENSA, associazione inter nazionale
c o n
capacità logiche e di problem-solving Le domande spaziano dall’interpretazione della telemetria di gara a rompicapi logici e sfide a tempo. L’obiettivo è mettere in luce le competenze richies
cognitiva, dalla comprensione di sistemi complessi e dalla capacità di applic
digitale
Ridefinire le competenze del futuro nell’ingegneria
Dalla Formula 1 al settore aerospaziale, i digital twin, l’intelligenza ar tificiale e le tecnologie di simulazione stanno r
mizzati Gli ingegneri di oggi devono saper interpretare le simulazioni, bilanciare compromessi progettuali e risolvere sfide di design in tempo reale, il tutto collaborando tra diverse discipline e aree geografiche “Il settore manifatturiero è in trasformazione e abbiamo bisogno di una nuova ondata di talenti pronti ad affrontare
questa sfida“ ha dichiarato Renée Rädler, Executive Vice President Global HR di Hexagon “Non si tratta più di scegliere tra competenze pratiche e know-how digitale: il futuro appartiene a coloro che sanno combinare entrambi. Ecco perché questa sfida non si limita a testare le conoscenze, ma celebra la mentalità: curiosa, agile e a suo agio con la complessità“ .
Por tare talenti dal mondo virtuale a quello delle corse reali Hexagon e Oracle Red Bull Sim Racing sono convinti che il futuro dell’ingegneria delle prestazioni si fondi su intuizioni condivise tra piloti e ingegneri, tra l’universo eSpor ts e la realtà della fabbrica. Poiché la simulazione e la produzione manifatturiera reale sono sempre più interconnesse, questa competizione è stata ideata per identificare e i s p i r a r e u n a n u o v a g e n e r a z i o n e d i talenti capaci di eccellere in entrambi gli ambiti
“In Oracle Red Bull Sim Racing sappiam o c h e l e p r e s t a z i o n i d ’ é l i t e n o n d i p e n d o n o s o l o d a l l a v e l o c i t à , m a d a l l a p r e c i s i o n e , d a l l a s t r a t e g i a e dalla capacità di comprendere e adattarsi ai dati in tempo reale” ha spiegat o J o e S o l t y s i k , H e a d o f E s p o r t s d i Red Bull Racing e Red Bull Technology. “Questo è esattamente il fulcro di que-
sta iniziativa dedicata alle competenze È entusiasmante vedere sim racer e g i o v a n i i n g e g n e r i m e s s i a l l a p r o v a n o n s o l o i n p i s t a , m a a n c h e n e l l o r o m o d o d i p e n s a r e c o m e a tle ti d ig ita li. O ff r e a i g i o v a n i t a l e n t i u n a s s a g g i o concreto di ciò che serve per avere succ e s s o s i a n e l m o n d o d e l l e c o r s e c h e nell’ingegneria, due mondi sempre più connessi attraverso la tecnologia e la precisione“
Telemetry
Tested: The Hexagon Future Skills Challenge è ora aperta ad aspiranti ingegneri, studenti, sim racer, professionisti del settore manifatturiero e ingegneristico e alle persone interessate provenienti da ogni parte del mondo
CLICCA QUI
per par tecipare o leggere i termini e le condizioni della competizione
TRESCAL PRESENTA
SOLUZIONI INNOVATIVE AL FORUM
DELLE MISURE 2025
Trescal, leader globale nei servizi di taratura e gestione delle apparecchiature di misura, ha partecipato al Forum delle Misure 2025 di Napoli, evento di riferimento per il settore della metrologia e delle tecnologie di misura Nel corso dell’appuntamento, l’azienda ha contribuito al programma tecnico con due interventi dedicati a progetti concreti, che evidenziano l’evoluzione delle metodologie di taratura e la capacità di rispondere a esigenze industriali complesse.
Case study nel settore avionico e difesa
Il primo contributo, presentato da Danilo Paolini (Direttore Commerciale di Trescal Italia), ha illustrato un progetto realizzato per un importante cliente del comparto avionico e difesa L’intervento ha descritto il processo di analisi dei requisiti, pianificazione delle attività e implementazione delle soluzioni metrologiche che hanno permesso di soddisfare le specifiche del cliente, garantendo tempi di
risposta rapidi e il rispetto degli standard qualitativi e normativi propri di un settore ad alta criticità tecnica
Automazione nella taratura: il robot per i multimetri
Il secondo intervento, a cura di Christian V illar Lopez, ha approfondito il percorso di sviluppo di un sistema robotizzato per la taratura dei multimetri, dalla fase di progettazione alla messa in servizio e all’impiego operativo quotidiano
La relazione ha evidenziato i benefici ottenuti in termini di ripetibilità delle misure, riduzione dei tempi di processo e ottimizzazione delle risorse, dimostrando come l’integrazione di soluzioni automatizzate possa migliorare l’efficienza delle operazioni di taratura
mantenendo elevati livelli di accuratezza e riferibilità.
Impegno verso l’innovazione metrologica
La partecipazione di Trescal al Forum delle Misure 2025 conferma l’attenzione dell’azienda verso l’innovazione tecnica e l’evoluzione dei processi di misura I progetti presentati riflettono l’approccio dell’azienda nell’integrare tecnologie avanzate e metodologie agili per rispondere alle esigenze di settori ad alto contenuto tecnologico, come avionica, difesa e industria elettronica.
TELECAMERE ACUSTICHE
AD ALTE PRESTAZIONI
PER AMBIENTI PERICOLOSI
FLIR, una società di Teledyne Technologies, ha annunciato una versione cer ti-
f i c a t a I E C E x d e l l a s u a t e l e c a m e r a a v a n z a t a p e r i m a g i n g a c u s t i c o i n d u -
s t r i a l e S i 2 x , u n o s t r u m e n t o a p p o s i t amente progettato per soddisfare le esi-
g e n z e d i i s p e t t o r i p r o f e s s i o n i s t i c h e necessitano di una soluzione per il rilevamento rapido e accurato delle perdite di aria compressa e gas in ambienti pericolosi. Ora cer tificata secondo gli standard ATEX e IECEx, la telecamera acustica FLIR Si2x è progettata per funz i o n a r e i n p i e n a s i c u r e z z a a n c h e i n a t m o s f e r e e s p l o s i v e , o f f r e n d o p r e s t azioni e usabilità leader del settore.
L e p e r d i t e d i a r i a c o m p r e s s a e g a s p r e s s u r i z z a t i , i g u a s t i m e c c a n i c i e l e scariche parziali sono problemi comuni e costosi da affrontare in settori industriali come quello chimico, petrolifero, f a r m a c e u t i c o e d e l l a l a v o r a z i o n e d e i gas, dove la sicurezza e l’affidabilità sono fondamentali. La telecamera acustica FLIR Si2x consente ai professionisti della manutenzione d’identificare e quantificare questi problemi con precis i o n e e v e l o c i t à s e n z a p a r i , a n c h e i n a m b i e n t i i n c u i l ’ u t i l i z z o d i s t r u m e n t i tradizionali non sono consentiti.
dando la possibilità di effettuare ispez i o n i s i c u r e e c o n f o r m i i n a t m o s f e r e esplosive
• R i l e v a m e n t o a c u s t i c o d a l l e prestazioni ottimali: una schiera di microfoni altamente sensibili offre una precisione millimetrica per il rilevamento di guasti fino a 200 metri di distanz a , r e n d e n d o l o u n o s trumento ideale per ispezionare soffitti alti, asset difficili da raggiungere e stabilimenti rumorosi
• Q u a n t i f i c a z i on e d e l l e p e r d i t e s u l l o s t r u m e nto: visualizzazione
i m m e d i a t a d e l l e d i -
m e n s i o n i d e l l e p e r -
d i t e e d e l c o s t o a n -
n u a l e s t i m a t o , n o nché della gravità della scarica parziale,
c o n s e n t e n d o d i s t abilire le priorità delle riparazioni da ef-
f e t t u a r e e d i o t t e n ere un rapido ritorno
s u l l ’ i n v e s t i m e n t o . I
m a z i o n e e a u m e n t a n o l a p r o d u t t i v i t à delle ispezioni
• Trasferimento dati e repor tistica immediata: utilizzando il Wi-Fi, l’inter faccia USB o il nuovo cavo di trasmissione dati sicuro si possono trasferire le immagini e effettuar ne l’analisi t r a m i t e F L I R T h e r m a
aggior namenti fir mware Over-The-Air ( O TA ) g a
continuo e la compatibilità
d a t i o t t e n u t i p o s s ono essere utilizzati a suppor to delle iniziative di repor ting ESG e di sostenibilità
• Filtro passa-banda: il filtro pas-
s a - b a n d a p e r s o n a l i z z a b i l e c o n s e n t e d ’ i n d i v i d u a r e f r e q u e n z e u l t r a s o n i c h e
s p e c i f i c h e , e l i m i n a n d o i r u m o r i a m -
C a r a t t e r i s t i c h e p r i n c i p a l i d e l l e telecamere acustiche serie FLIR Si2x:
• Cer tificazione ATEX e IECEx: le telecamere acustiche Si2x sono cer tificate per l’utilizzo in luoghi pericolosi,
b i e n t a l i p e r r i l e v a r e c o n c h i a -
r e z z a a n c h e l e p e r d i t e p i ù impercettibili
• D o c u m e n t a z i o n e v i s i v a ad alta risoluzione: la foto-
c a m e r a i n t e g r a t a d a 1 2 M P con zoom dig it al e 8× e il l um in a z i o n e L E D i n t e g r a t a a i u t a a catturare immagini contestuali
d e t t a g l i a t e , p e r f a c i l i t a r e l a redazione di repor t di prova e l a g e s t i o n e d e g l i i n t e r v e n t i d i manutenzione
• S i c u r e e f a c i l i d a u s a r e con una formazione minima: progettate per lavorare in condizioni impegnative, le telecamere acus t i c h e S i 2 x s o n o l e g g e r e , c o m p a t t e e f a c i l i d a u s a r e c o n u n a s o l a m a n o L ’ a m p i o t o u c h - s c r e e n e l ’ i n t e r f a c c i a utente intuitiva riducono i tempi di for-
S i 2 x è u n a svolta per gli ispettori che necessitano di immagini acustiche ad alte prestazioni negli ambienti più critici per la sicurezza ” , ha affermato Darrell Taylor, Global Acoustic Business Development Manager di FLIR “Consente alle squadre di manutenzione di lavorare in modo sicuro ed efficiente, rilevare più rapidamente le perdite e ridurre lo spreco di energia, il tutto nel rispetto degli standard più rigorosi del settore Con il suo design robusto, le prestazioni di precisione e il funzionamento intuitivo, la telecamera acustica Si2x è progettata per affrontare le sfide del mondo reale” Sono disponibili due versioni della telecamera acustica Si2x: il modello Si2xL D , p r o g e t t a t o p e r r i l e v a r e p e r d i t e d i gas pressurizzato e guasti meccanici, e il modello Si2x-Pro, che include tutte l e f u n z i o n a l i t à d e l m o d e l l o L D p i ù l a capacità d’identificare le scariche parziali Tutte le altre caratteristiche rimangono invariate
CLICCA QUI per ulteriori informazioni.
Dalla consulenza specializzata alla fornitura di sensori e strumenti di misurazione all’avanguardia, supportiamo i nostri clienti con competenza e passione.
vibrazioni
Accelerometri | Martelli strumentati | Microfoni
Registratori di vibrazioni | Accelerometri wireless
Luchsinger opera nel campo delle tecnologie di misura per la ricerca e l’industria distribuendo strumenti e soluzioni di importanti aziende internazionali In supporto alla vendita, offre una consulenza tecnica altamente specializzata e diffonde la propria cultura tecnologica attraverso corsi, webinar e seminari
L’ampia offerta di tecnologie di misura comprende:
Estensimetri per l’analisi sperimentale delle sollecitazioni e per la realizzazione di trasduttori, accessori selezionati per garantire installazioni estensimetriche della massima qualità e sistemi di acquisizione dati di Micro-Measurements
Celle di carico | Banchi dinamometrici in coppia
Dinamometri | Celle triassiali
coppia forza
Torsiometri telemetrici |Sensori automotive
Sensori di coppia | Sensori magnetostrittivi
temperatura
Termocamere | Termometri portatili
Sensori a infrarossi | Video-pirometri
spostamento
Sensori laser a triangolazione | Inclinometri
Sensori ottici confocali | Sensori a filo
Sensori a correnti parassite | Sensori capacitivi
dimensioni
Sensori di profilo 2D/3D | Laser Scanner
Micrometri ottici | Sensori surface-3D Velocità e lunghezze | Misure di fori
Vi ricordiamo i nostri servizi!
Corsi di estensimetria | Esami di certificazione per il metodo estensimetrico | Applicazioni di estensimetri e misure su particolari forniti dal cliente
LUCHSINGER SRL
Via Bergamo, 25 24035 Curno (BG) - IT
T. +39 035 46 26 78
E. info@luchsinger.it
www.luchsinger.it
Sensori laser, induttivi, capacitivi e confocali ad alta precisione. L’azienda partner Micro-Epsilon è specializzata nelle tecnologie di misura dello spostamento, distanza e posizione senza-contatto
Pirometri, termocamere, termoscanner e sensori di temperatura a infrarossi. Optris sviluppa tecnologie di misura della temperatura senza-contatto e offre soluzioni dedicate per diversi settori industriali
Accelerometri per testing e industriali, celle di carico piezoel e t t r i c h e , v i b r o m e t r i e m a r t e l l i s t r u m e n t a t i D y t r a n I n s t r uments è un’azienda americana specializzata nello sviluppo e nella produzione di sensori piezoelettrici e MEMS per misure dinamiche di accelerazione, vibrazioni, forza e pressione. Sensori di pressione e vuoto, barometri, sensori dedicati ai settori del condizionamento e riscaldamento aria (HVAC/R), sensori per il Test&Measurement o dedicati al settore sanitario/farmaceutico
Dinamometri, banchi dinamometrici e indicatori per sensori intercambiabili di forza e coppia dell’azienda statunitense Mark-10.
ALCUNE NOVITÀ
– Laser scanCONTROL 30x0: i sensori di profilo offrono una rapida misurazione dei profili 2D/3D ad alta precisione, efficienza in termini di dimensioni, precisione e velocità di misura I sensori raggiungono una frequenza di massimo 10 kHz e una risoluzione sull’asse x fino a 2.048 punti.
– Termocamera USB industriale a infrarossi Xi 640: Progettata per un'analisi precisa della temperatura superficiale senza contatto in ambienti industriali, la termocamera Xi 640 racchiude in sé un design compatto e robusto con messa a fuoco motorizzata, ideale per ambienti industriali esigenti La termocamera Xi 640 è dotata di un imaging termico ad alta risoluzione (640 x 480 pixel) e un intervallo di temperatura da -20°C a 900 °C.
Articolo di L. Mari (LIUC), D. Petri (Università di Trento)
Riflessioni sulla caratterizzazione
metrologica dei sistemi di Machine Lear ning
Sistemi per la classificazione
GENERAL METROLOGY I
and friend Luca Mari, world-recognized exper t in fundamental metrology and member of several Inter national C
ment of the fundamental norms and documents of interest
hesitate to contact him!
METROLOGIA GENERALE
In questa Rubrica permanente il collega e amico Luca Mari, internazionalmente riconosciuto quale esper to di metrologia fondamentale e membro di numerosi tavoli di lavoro per la redazione di Norme, informa i lettori sui più recenti temi d’interesse e sugli sviluppi di Norme e Documenti. Scrivete a Luca per commentare i suoi ar ticoli e per proporre ulteriori temi di discussione!
La crescente diffusione dei sistemi d’intelligenza ar tificiale nella nostra società rende sempre più impor tante valutare in modo appropriato la qualità dell’informazione che essi producono e a q u e s t o s c o p o , q u e l l a c h e a b b i a m o c h i a m a t o c u l t u r a m e t r o l o g i c a ( p e r esempio in “Il ruolo sociale della cultura metrologica: qualche ipotesi”, pubb l i c a t o n e l n u m e r o 1 - 2 0 2 2 d i Tu t t o Misure) può avere un ruolo significativo L’intelligenza ar tificiale è però una disciplina assai ampia (come abbiamo mostrato nella serie “Un’introduzione all’Intelligenza Ar tificiale Generativa”, e in par ticolare nella prima par te, pubb l i c a t a n e l n u m e r o 4 - 2 0 2 4 d i Tu t t o Misure), che oggi si sviluppa a par tire dalle numerose realizzazioni dei sistemi di Machine Learning, entità a comp o r t a m e n t o a p p r e s o i n v e c e c h e p r ogrammato
P r o p o n i a m o q u i q u a l c h e a p p u n t o i n vista di una caratterizzazione metrologica sistematica dei sistemi di Machine Lear ning, e lo facciamo cominciando d a l c a s o s t r u t t u r a l m e n t e p i ù s e m p l i c e dei sistemi finalizzati a classificare l’infor mazione che viene for nita loro, un tema che ci riconduce alla metrologia delle proprietà classificatorie (nominal
properties, in inglese; ne abbiamo discusso in “Verso un’incer tezza di class i f i c a z i o n e - L a c u l t u r a m e t r o l o g i c a nella valutazione delle proprietà classif i c a t o r i e ” , p u b b l i c a t o n e l n u m e r o 22019 di Tutto Misure)
Qualche premessa
Q u a l c h e p r e m e s s a è o p p o r t u n a , p e r chiarire il contesto della nostra analisi. Una classificazione è un processo formalizzato mediante una funzione, tipicamente non iniettiva, f : X → Y, in cui X è l’insieme delle entità da classificare e Y è l’insieme mediante cui si classifica, e su cui si assume non sia definita u n a s t r u t t u r a a l g e b r i c a ( o s e d e f i n i t a non sia utilizzata per definire la funzione: altrimenti il processo così formalizz a t o s a r e b b e p i ù c h e s o l a m e n t e u n a c l a s s i f i c a z i
namento o una regressione)
La funzione f è usualmente intesa come la formalizzazione sia della proprietà degli oggetti, elementi di X, per cui si classifica, sia del processo di classific a z i o n e ; p e r c i ò s i p u ò s c r i v e r e p e r es em pio c o l o r e ( o g g e t t o ) = r o s s o per intendere che quel cer to oggetto ha un cer to colore e che quel colore è stato classificato come rosso
A volte Y è presentato come un insieme di “etichette” (label, in inglese: un termine usato frequentemente nel Machine Learning), o di “nomi” (in riferimento al termine “nominal scale” usato da S t e v e n s n e l l a s u a c l
e
ichettandoli con “ rosso ” o “red” non è s u f f i c i
ò colore (oggetto) = rosso, ma appunto colore (oggetto) = rosso, che è effettivamente un ’equazione: l’oggetto è di colore rosso, e non (solo) il nome (ital i a n o ) d e l c o l o r e d e l l ’ o g g e t t o è “ rosso ” . Gli elementi di Y non sono nemmeno le classi in cui si classifica: una classe è un insieme, e Y non è un insieme di insiemi: è invece un insieme di “proprietà rappresentative”, una per ogni class e d e l l a c l a s s i f i c a z i o n e , e d e s i g n a t e c o n s i m b o l i o a l t r e e n t i t à l i n g u i s t i c h e (nell’esempio, rosso è un colore e non una classe di oggetti, usualmente designato in italiano con “ rosso ” e in inglese con “red”) Ciò mostra che la funzione f associa oggetti dotati di una cer ta proprietà a proprietà rappresentative, e che l’equazione corrispondente dovrebbe essere scritta più correttamente
f (x) = y in Y per esempio
colore (oggetto) = rosso in {bianco, nero, rosso, blu, altro colore}
come per altro accade anche per le valutazioni in scala ordinale (per esempio per riportare il gradimento di un certo oggetto in scala Likert occorre indicare appunto la scala: gradimento (oggetto) = 3 in {1,2,3,4} è ovviamente diverso da gradimento (oggetto) = 3 in {1,2, ,9,10})
C o n c i ò , p e r m a n t e n e r e e s p l i c i t o i l r i f e r i m e n t o l e s s i c a l e a l f a t t o c h e c i
TERMOCAMERE A INFRAROSSO PER L’ANALISI TERMOGRAFICA
DEI CUSCINETTI MECCANICI
Quando un componente meccanico inizia a usurarsi o a funzionare in modo non ottimale si verifica spesso un aumento della resistenza meccanica o dell’attrito
Questo comporta una maggiore dissipazione di energia sotto forma di calore che si traduce in un innalzamento della temperatura.
Per questo motivo, una variazione anomala del profilo termico può rappresentare uno dei primi segnali di malfunzionamento
Grazie all’impiego di termocamere a infrarossi è possibile eseguire un’analisi termografica precisa e non
i n v a s i
g
questi incrementi termici.
Questa tecnologia consente di effettuare una manutenzione predittiva monitorando i cuscinetti meccan i c i d u r a n t e i l n o r m a l e f u n z i o n a m e n t o e r i l e v a n d o precocemente eventuali anomalie prima che evolva-
NUOVA VALIGETTA PORTAMASSE
no in guasti critici.
Un altro metodo ampiamente utilizzato nella manutenzione predittiva è l ’ a n a l i s i d e l l e vibrazioni, che p u ò essere i ntegrata in mod o s i n e r g i c o c o n l a t e r m ografia a infrarossi.
L’unione di queste due tecniche consente un monitoraggio più completo e affidabile dello stato dei cuscinetti meccanici, combinando l’individuazione di anomalie meccaniche con la rilevazione di anomalie termiche.
ALCUNE CARATTERISTICHE
DELLE TERMOCAMERE SERIE XI OPTRIS
Compatta ed economica per range di temperatura da -20 °C a 1.800 °C;
Messa a fuoco motorizzata;
Funzionamento autonomo (senza PC) con rilevatore automatico del punto e uscita analogica diretta, ideale per l’uso OEM;
Interfaccia Ethernet.
CLICCA QUI per ulteriori dettagli RICHIEDI QUI informazioni tecnico-commerciali
Il laboratorio metrologico CIBE ha recentemente presentato un nuovo modello di valigetta portamasse, dal design interamente rinnovato.
P e n s a t a p e r t u t t i g l i o p e r a t o r i c h e u t i l i z z a n o p e s i c a m p i o n e per attività di controllo, la nuova valigetta, realizzata in plastica di alta qualità con una morbida chiusura a scatto, è leggera (pesa solo 388 g!), maneggevole e facile da pulire
La valigetta portamasse (le cui dimensioni sono 21×25×8 cm) può contenere un set di pesi a partire da 1 mg fino a 500 mg, per un totale di 28 vani, oltre a guanto e pinzetta
È disponibile sia come pesiera completa di tutti i pesi all’interno, oppure può essere composta in base alle specifiche esigenze individuali, scegliendo d’inserire solo le masse necessarie.
SCOPRI QUI l’intera linea di valigette CIBE
s t i a m o o c c u p a n d o d i c l a s s i f i c a z i o n i , nel seguito e quando la cosa non genera ambiguità, chiameremo “classi” gli elementi di Y L’assenza di una struttura algebrica su Y implica che le (proprietà rappresentative, e perciò le) classi possibili, debbano essere elencate esplicitamente, e q u i n d i s i a n o i n n u m e r o f i n i t o . D ’ a l t r a par te, Y può essere anche complesso, come quando la classificazione è – m u l t i c l a s s e ( c o m e n e l c a s o i n c u i è dato un insieme Z di classi “di base” e le classi in Y sono sottoinsiemi di Z, e quindi Y = 2Z: se per esempio Z è un i n s i e m e d i c o l o r i , Y c o n t i e n e t u t t e l e combinazioni di tali colori) o – per classi strutturate (di nuovo, è dato u n i n s i e m e Z d i c l a s s i “ d i b a s e ” e l e classi in Y sono strutture di Z, per esempio successioni di elementi di Z: è questo, per esempio, il caso delle traduzion i , c h e p o s s o n o e s s e r e i n t e r p r e t a t e come classificazioni in cui Z contiene l e par ol e del l a l ing ua di ar r ivo e Y l e frasi di quella stessa lingua)
A proposito di X, nei casi semplici è un insieme di oggetti che hanno una proprietà classificatoria, come il colore o la forma geometrica, e questo rende la classificazione analoga a una misurazione:
– in una misurazione, f : X → Y corrisponde a una funzione da un insieme di oggetti che hanno una grandezza a un insieme di valori della grandezza, per esempio da un insieme di oggetti con lunghezza a un insieme di valori in metri; – in una classificazione, f : X → Y corrisponde a una funzione da un insieme d i o g g e t t i c h e h a n n o u n a p r o p r i e t à c l a s s i f i c a t o r i a a u n i n s i e m e d i c l a s s i della classificazione, per esempio da un insieme di oggetti colorati a un insieme predefinito di colori
Ma anche X può essere complesso, e può avere una propria struttura, come nel caso di un’immagine il cui contenuto è da classificare o di un testo da tradurre E in questi casi è poi da chiarire s e l ’ o g g e t t o d e l l a c l a s s i f i c a z i o n e s i a l ’ e n t i t à d i p a r t e n z a ( l ’ i m m a g i n e , i l t e s t o ) o l ’ e n t i t à o t t e n u t a d a u n a s u a codifica (l’elenco delle caratteristiche –f e a t u r e , i n i n g l e s e – r i c o n o s c i u t e n e ll’immagine o la successione dei vettori di embedding che codificano numeri-
camente le caratteristiche semantiche delle par ti identificate nel testo)
Un’ulteriore complessità può poi manifestarsi nella funzione di classificazion e , c h e – c o m e a c c e n n e r e m o s o t t o –potrebbe associare ogni elemento di X non a un singolo elemento di Y, ma a una distribuzione di probabilità su Y, e q u i n d i l a c
e
nella scelta di una classe, tipicamente l
mente nella distribuzione, cioè la sua moda
Anche il caso strutturalmente più semplice dei sistemi di Machine Learning, appunto quello dei sistemi di classificazione, può dunque presentare elementi di significativa complessità dal punto d i v i s t a m e t r o l o g i c o , a p a r t i r e d a l l a questione della definizione dell’oggetto per cui si classifica, ciò che nel caso delle grandezze corrisponde alla propr iet à che s i int ende m is ur ar e, cioè il m i s u r a n d o A v o l t e è c h i a r o c h e l ’ o ggetto per cui si classifica è una proprietà (per esempio la for ma dei caratteri alfanumerici quando si fa optical char a c t e r r e c o g n i t i o n , O C R ) e p e r c i ò l a c l a s s i f i c a z i o n e è i n t e r p r e t a b i l e c o m e una valutazione di tale proprietà, cioè come l’assegnazione a tale proprietà d i u n v a l o r e , c h e i n q u e s t o c a s o è l a proprietà rappresentativa della classe a cui la proprietà è riconosciuta appart e n e r e ( p e r e s e m p i o l a f o r m a d i u n cer to carattere alla classe della lettera “ a”) Ma altre volte, come nel menzionato caso delle traduzioni, che la classificazione sia una forma di valutazion e ( s e s i s t a t r a d u c e n d o d a l l ’ i t a l i a n o a l l ’ i n g l e s e , l ’ a r t i c o l o “ t h e ” è i l v a l o r e dell’ar ticolo “il”?) è meno ovvio
La valutazione della qualità del processo di classificazione
Con ciò, cominciamo la nostra analisi prendendo in considerazione esempi in cui le classificazioni sono interpretab i l i i n m o d o n o n c o n t r o v e r s o c o m e v a l u t a z i o n i d i p r o p r i e t à ( c l a s s i f i c a t orie, ovviamente)
Analogamente a quanto accade per i s i s t e m i d i m i s u r a e l a m i s u r a z i o n e , anche a proposito di sistemi di classifi-
cazione e del processo di classificazione è impor tante distinguere tra valutazioni della qualità del comportamento dei sistemi e valutazioni della qualità dei risultati di tale comportamento. Ovviamente, la qualità del compor tamento di un sistema influenza – perché s t a t i s t i c a m e n t e l i m i t a – l a q u a l i t à d e i r i s u l t a t i c h e s e n e p o s s o n o o t t e n e r e . Inoltre, la qualità dei risultati può essere valutata senza preoccuparsi, almen o d i p r i n c i p i o , d e l p r o c e s s o c o n c u i s ono s t at i ot t enut i, dunque “ a s cat ol a chiusa”, ossia a prescindere dal fatto che il sistema sia di Machine Learning o di altro genere, mentre per valutare l a q u a l i t à d e l c o m p o r t a m e n t o d i u n sistema è generalmente utile osser vare i l c o m p o r t a m e n t o s t e s s o , d u n q u e “ a scatola aper ta”.
C o n q u e s t a p r e c i s a z i o n e , p r o s e g u i amo queste riflessioni con qualche considerazione su come può essere valutata la qualità dei risultati di un processo di classificazione
Conoscere la quantità d’informazione ottenuta con una classificazione è chiaramente impor tante quando il risultato ottenuto è utilizzato per suppor tare una decisione A tal fine, analogamente a quanto avviene per la misurazione, è appropriato formalizzare il risultato in termini probabilistici. Dato che le classi nell’insieme Y sono in numero finito, si può descrivere in modo completo l’inf o r m a z i o n e f o r n i t a d a u n a c l a s s i f i c az i o n e c o n u n a f u n z i o n e d i m a s s a d i probabilità (probability mass function, PMF, in inglese) Pi = {(yj,p (yj | xi ))}, che stabilisce la probabilità p (yj | xi ) che l’oggetto xi appartenga alla classe yj in Y. Per esempio, il risultato di un processo d i O C R p e r u n c e r t o c a r a t t e r e x i p ot r e b b e e s s e r e P i = { ( “ a ” , 0 , 7 5 ) , ( “ d ” , 0 , 2 0 ) , (“o”, 0,05), (ogni altro carattere, 0,00)}
Tale PMF è ottenibile mediante un processo di taratura del sistema di classific a z i o n e , c h e n e g l i a s p e t t i e s s e n z i a l i coincide con quello di uno strumento di m i s u r a M a m e n t r e s i a s s u m e t i p i c amente che uno strumento di misura abbia una funzione di trasduzione/t a r atura con una forma analitica semplice,
e quindi siano sufficienti pochi punti di taratura (per esempio due nel caso di u n a f u n z i o n e l i n e a r e ) , l ’ a s s e n z a d i struttura algebrica su Y impone che la taratura sia eseguita per ogni classe yj in Y, per far sì che il sistema sia in grad o d i c l a s s i f i c a r e c o r r e t t a m e n t e o g n i oggetto xi candidato È dunque chiaro che nel caso di un sistema di Machine Learning la taratura si realizza nell’add e s t r a m e n t o ( t r a i n i n g , i n i n g l e s e ) d e l sistema Il fatto che, per ogni oggetto xi da classificare, un sistema di classificazione tarato produca non una singola classe, ma una distribuzione di probabilità è l’indicazione del riconoscimento della presenza d’incertezza strumentale nel processo, che, analogamente a quanto raccomandato dalla Guida all’Espressione dell’Incertezza nella Misurazione (la GUM) può avere varie cause/componenti, valutabili con metodi statistici (“di categoria A”) o di altro genere (“di categoria B”). Anche nel caso delle classificazioni, è comunque in generale da considerare la presenza di un’incer tezza di definizione della proprietà da classificare (che nel caso di un processo di OCR potrebbe manifestarsi nella presenza di caratteri di forma inerentemente ambigua), che opera come un limite inferiore all’incertezza di classificazione ottenibile (se anche a un lettore umano non è chiaro se un cer to carattere sia una a o una d, un comportamento certo da parte di un classificatore automatico sarebbe sospetto…). Stabilire e poi ripor tare come risultato di una classificazione un’intera distribuzione di probabilità potrebbe essere c o m u n q u e c o m p l e s s o , e s p e s s o n o n necessario, essendo tipicamente sufficiente considerare solo la par te più rilevante dell’informazione associata alla distribuzione, per esempio ripor tando solo la classe moda con la relativa prob a b i l i t à d i c l a s s i f i c a z i o n e c o r r e t t a (ossia (“a”, 0,75) nell’esempio precedente), oppure un sottoinsieme di classi con la relativa probabilità complessiva (per esempio, sempre con riferimento all’esempio sopra, {“a”, “d”} con probabilità 0,75 + 0,20 = 0,95) Questa seconda modalità di esprimere il risultato di una classificazione è analoga a operare con inter valli e probabilità di c o p e r t u r a n e l l a m i s u r a z i o n e , e p u ò
e s s e r e p a r t i c o l a r m e n t e u t i l e q u a n d o l’informazione ottenuta ha lo scopo di suppor tare una decisione Come nel caso dell’incer tezza di misura, può essere appropriato riassumere l’infor mazione associata alla distribuzione di probabilità relativa alla classificazione dell’oggetto x i mediante un s i n g o l
S h a n n o n , definita come
Hi = – Σj p(yj,| xi ) log2 p (yj | xi) Il valore massimo di H i, pari a log2n , con n pari al numero di classi in Y , si o t t i e n e n e l c a s o d i m a s s i m a i n c e r t e zza, quando la distribuzione è uniforme e quindi la classificazione non ha prod o t t o a l c u n a i n f o r m a z i o n e , m e n t r e i l valore minimo, 0, si ottiene nel caso di minima incer tezza, quando la proprietà da classificare è assegnata con certezza a una singola classe e quindi la classificazione ha prodotto l’infor mazione più specifica possibile dato l’insieme Y scelto per la classificazione (si noti che l’entropia è calcolabile anche per distribuzioni di probabilità relative a proprietà quantitative: una ragione per cui per queste si tende a sintetizzare l’infor mazione mediante l’incer tezza tipo – cioè la deviazione standard –è c h e q u e s t a è u n i n d i c e r e l a t i v o a l l a m e d i a d e l l a d i s t r i b u z i o n e , e q u i n d i esplicitamente al valore misurato, mentre l’entropia non dipende dalla moda della distribuzione) Concludiamo con un cenno a proposi-
Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle
compor tamento dei sistemi di classificazione
Analogamente a quanto accade per la c a r a t t e r i z z a z i o n e m e t r o l o g i c a d e l compor tamento di un sistema di misura, in questo caso si suppone di conoscere le classi in cui gli oggetti dovrebbero essere classificati, dunque i “valori veri” delle proprietà, corrispondenti alle “etichette” nei dataset utilizzati per l’addestramento dei sistemi di Machin e L e a r n i n g Q u e s t o r e n d e p o s s i b i l e c a l c o l a r e p r i m a d i t u t t o l e m a t r i c i d i confusione – che nel caso di classificazioni binarie corrisponde a contare il numero di classificazioni corrette (veri positivi e veri negativi) e non corrette ( f a l s i p o s i t i v i e f a l s i n e g a t i v i ) – e , d a q u e s t e , i n d i c i c o m e l ’ a c c u r a t e z z a ( i l rappor to tra numero di classificazioni corrette e di classificazioni complessive), la precisione (il rappor to tra numer o di ver i pos it ivi e di pos it ivi) , e cos ì via Tali indici forniscono però solo un’inform a z i o n e s u l l a q u a l i t à “ m e d i a ” d e i r i s u l t a t i f o r n i t i d a u n c l a s s i f i c a t o r e , e n o n s p e c i f i c a m e n t e s u l l a q u a l i t à d e l risultato fornito nel caso di una singola classificazione, perché ovviamente in t a l c a s o l a “ c l a s s e v e r a ” n o n è n o t a : analogamente a quanto accade nella m i s u r a z i o n e , p e r v a l u t a r e l a q u a l i t à dei risultati che si ottengono dall’uso di questi sistemi si ricorre non all’accuratezza, ma all’incer tezza.
? DOMANDE COMMENTI
DOMANDE COMMENTI PROPOSTE
Scrivi alla Redazione
PROPOSTE
CLICCA QUI
(LOGO tutto_misure)
Scrivi alla Redazione
Le Misure strumento er la ri resa
CLICCA QUI
TUTTO _ MISURE TUTTO _ MISURE
Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso
e Contratti
RIASSUNTO
METROLOGY AND CONTRACTS - PART 37: PEOPLE MANAGEMENT: MEASURING THE REAL ’WHEEL’ FOR ANY PROJECT
Thir ty-seventh paper based on the new GUFPI-ISMA guidelines on the proper use of “Principles, Assumptions and Contractual Best Practices” (vol.1, 2016) [1] related to the measurability of aspects related to the people working on projects to better understand their impact on/into the per formance of an organization.
Trentasettesimo ar ticolo basato sulle nuove linee guida GUFPI-ISMA sul corretto uso di ’Principi, Assunzioni e Best Practice Contrattuali’ (vol.1, 2016) [1], relativo alla misurabilità anche di aspetti legati alle persone che lavorano nei progetti per meglio comprendere il loro impatto nelle/sulle per formance di un ’organizzazione
Trentasettesimo appuntamento della nostra rubrica, parlando stavolta di misurare le attitudini e performance del personale di una qualsivoglia organizzazione e di come ciò impatti in modo fondamentale sulle performance di un prodotto/servizio Ma vediamo meglio di cosa si tratta
PEOPLE MANAGEMENT (E MEASUREMENT)… È POSSIBILE/UTILE MISURARE ASPETTI “SOFT”?
Spesso si discute sulla causa di possibili per formance non ottimali per un progetto o in generale per una organizzazione. Nella Fig. 1 le motivazioni introdotte potrebbero essere molteplici. Alcune domande da porsi potrebbero essere:
– e f f e t t u a n d o u n ’ a n a l i s i c a u s a - e f f e t t o ( r o o t - c a u s e ) s i p a r l e r e b b e p r i n c i p a lmente di aspetti tecnici o di altri legati alla gestione delle persone e ai team di lavoro (HR-based)?
– è possibile misurare gli aspetti HR così come quelli indicati nella Fig. 1? Spesso si argomenta che le persone e in genera-
le i soft-skills siano aspetti legati a valutazioni soggettive, più che a misurazioni oggettive o con canoni di oggettività Se
si parla delle ” persone ” come di risorse/asset di fondamentale impor tanza, che debbono avere le giuste conoscenze (§7 1), competenze (§7 2), consapevolezza (§7 3), conoscere come comunicare nel modo più efficace ed efficiente possibile (§7.4), anche in termini di supporto al monitoraggio e misurazione delle attività svolte (§7 1 5 x)
Se ciò è vero (e, sempre la norma, richiede il monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione (§9.1.x) per ottenere gli auspicati miglioramenti continuativi (§10 3)), ciò implica che anche aspetti di natura qualitativa debbano poter ricevere le opportune misurazioni per analisi e miglioramento dei relativi processi. Par tendo da una RCA (Root-Cause Analysis) o diagramma d’Ishikawa, è possibile utilizzare come macro-aree di analisi le nuove dimensioni del servizio proposte da ITIL4, tra cui ”OP – Organization & People” (Fig 2)
si, come si potrebbe fare?
P a r t e n d o d a l l ’ a n a l i s i d e i r e q u i s i t i d i
buona gestione proposti nei ” management system”, come la ISO 9001 [2],
Figura 1 – Possibili motivi di cattive per formance
Il posizionamento di questi aspetti in una Balanced Scorecard (BSC), come nell’esempio di Fig. 3, mostra che gli aspetti HR-based siano mappabili con la prospettiva Learning (and Growth), all’inizio di una catena causa-effetto (che in questa rappresentazione par te dal basso per arrivare agli aspetti Finanziari).
QUALI SONO POSSIBILI KPI? DA DOVE PARTIRE?
P e r p a r t i r e , s i p u ò i n i z i a r e d a l l ’ a n a l i s i e l e t t u r a d i a l c u n i modelli di maturità (i cosiddetti MCM – Maturity & Capabil i t y M o d e l s ) , q u a l i i l P e o p l e C M M ( P - C M M ) [ 3 ] , t u t t o r a i n c o r p o r a t o n e l n u o v o C M M I v 3 . 0 , o p p u r e a l t r i Te a m Maturity Models (ad esempio, quelli proposti da Or ganiz a t i o n a l D e v e l o p m e n t To o l s I n s t i t u t e , S W O O P, David Shrimpton) Questi modelli prevedono, per l’appunto, il processo con tutte le le sue componenti, inclusi sugg e r i m e n t i d i m i s u r e I l P e o p l e C M M ( P - C M M ) è u n c d MCM “diagonale” (ovverosia con processi focalizzati su processi organizzativi e di suppor to) con 21 Process Areas (PA) suddivise in 4 stream tematici (Fig 4)
M e a s u r e m e n t & A n a l y s i s ( M A ) è l a p r a c t i c e d a i n v e s t i g a r e a l l ’ i n t e r n o d i ciascuna PA per i suggerimenti di misura La Fig 5 presenta un esempio per la PA “Staffing” .
MA VA BENE COSÌ O SI PUÒ FARE DI PIÙ (E/O MEGLIO)?
Molte guide e manuali propongono (purtroppo) solo una ”bullet list” di titoli di misure; quello che uno "Specialista di Misurazione" può fare è partire da una base di possibili misure e dettagliarle (come già discusso in altri articoli di questa rubrica) costruendo Schede Definizione Misura (SDM) che rispondono ai 6 criteri del ”5W+2H” (Who, What, Why, When, Where, How, How Much).
Nella Fig 6 si propone un esempio della SDM (raccolta in una singola pagina e che potrebbe essere un allegato a un piano di misurazione o direttamente a un piano di qualità) proposta da GUFPIISMA, che relativamente al “Who” distingue tra chi raccoglie e chi usa operativamente il risultato di una deter minata misura per prendere decisioni. Altro possibile approccio è quello di creare misure orientate a un obiettivo di partenza, usando l’approccio GQM (GoalQuestion-Metric) proposto fin dall’inizio degli anni ’80 da Victor Basili e dal team dell’Università del Mar yland [4] Dagli obiettivi (G – Goal) si derivano possibili domande (Q – Questions) a cui poter dar risposta tramite una misura (M – Metric). In Fig. 7 si propone l’esempio di una misura creata partendo dall’obiettivo "caratterizzare la tempestività con cui un documento è disponibile su un sistema di gestione dei documenti per l’utente nella nostra organizzazione”
Anche in questo caso l’idea iniziale di misura andrà raffinata e dettagliata per essere pienamente operativa tramite la creazione di una SDM specifica
ALCUNE CONCLUSIONI
...
Da un punto di vista “meccanicistico”, le cosiddette ”risorse umane ” rappresentano un asset organizzativo, ma sicuramente primario, principale e ineludibile. Tutto si può misurare, anche gli aspetti “HR-based” purchè propriamente definiti e incastonati in uno schema causa-effetto, come la ”strategy map ” di una Balanced Scorecard (BSC) può ben spiegare da un punto di vista visuale E le misure legate alle persone e alla gestione dei team di lavoro rappresentano un tassello fondamentale per la buona riuscita di ogni progetto
Figura 2 – Dalla Root-Cause Analysis usando le 4 dimensioni del Svc Management…
Figura 3 – alla Balanced Scorecard (BSC)
o, nel caso contrario, di un suo possibile fallimento, al di là di ogni tecnologia, soprattutto in contesti ICT (Information & Communication Technology).
È qui che la competenza di uno Specialista di Misurazione (SdM) [5][6] può sicuramente aiutare a (far) prendere decisioni informate e non necessariamente rapide ma non accurate, come discusso brevemente anche in questo nuovo
contributo della Rivista. Considerare cicli di miglioramento e le relative attività di misurazione permette a ogni organizzazione di crescere in termini di maturità organizzativa, osser vando anche il ” come ” si lavora e non solo strettamente “ cosa ” si produce/eroga
Nei prossimi numeri continueremo a commentare ulteriori aspetti derivati dall’analisi e applicazione delle “linee guida contrattuali” GUFPI-ISMA [1], cercando di evidenziare come una corretta applicazione degli aspetti di misurazione permetta a un decision-maker di disporre di dati, informazioni e conoscenze (trend) il più possibile oggettivi, utili a prendere decisioni consapevoli che tengano in debito conto anche dei rischi da individuare, gestire e possibilmente prevedere in un progetto.
“When you value people, you give them freedom ” (Mar tha McSally)
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
[1] GUFPI-ISMA, Principi, Assunzioni & Best Practice Contrattuali (Vol. 1), Feb 2016
Figura 5 – P-CMM e practice Measurement & Analysis: esempi di misure per la PA “Staf fing”
Figura 4 – People CMM (P-CMM) v2.0: Process Areas e stream tematici
[2] ISO, 9001:2015 – Quality management systems – Requirements
[3] B Curtis, B Hefley, S Miller, People Capability Maturity Model v2 0, Software Engineering Institute, Technical Report, CMU/SEI-2009-TR-003, July 2009, URL: https://shorturl.at/aBesK
[4] A Anacletto, T Punter, C Gresse von Wangen-
heim, GQM-Handbook and Over view of GQMPlans, Fraunhofer Institute, IESE Repor t n 008/03/E, April 2003, URL: https://shorturl.at/cjyAR
[5] GUFPI-ISMA, Specialista di Misurazione
[6] CEPAS, Specialista di misurazione di servizi e prodotti
NEWS s
NUOVA SERIE DI TAVOLI VIBRANTI A MAGNETI PERMANENTI
DynaLabs ha ulteriormente migliorato la famiglia di tavoli vibranti a magneti permanenti (distribuiti in Italia d a l l a D S P M I n d u s t r i a s r l d i M i l a n o ) , noti per la loro versatilità, semplicità d’uso e affidabilità Le unità vengono pilotate mediante i tasti funzione e il display, oppure mediante segnale di riferimento generato dall’esterno
L e l o r o p r i n c i p a l i a p p l i c a z i o n i s o n o : nel testing vibrazionale di schede elettroniche, componenti elettromeccanici, test a fatica e risonanza, taratura di sensori di vibrazione e spostam e n t o , m i s u r e d ’ i m p e d e n z a m e c c anica e ricerca
Sono disponibili quattro modelli, con forze di attuazioni crescenti corredate da amplificatore esterno e blower p e r i l r a ff r e d d a m e n t o , c h e o ff r o n o un punto di riferimento per il rapporto prestazioni/costo.
Alcune caratteristiche:
Range di misura di forza sinusoidale da 20 a 440 N
Frequenze da 0 a 12 kHz
Payload da 0,8 a 2,5 kg
Amplificatore integrato o con modulo esterno per i modelli di taglia maggiore (PM250 e PM440)
Raffreddamento a convezione naturale o con elettro-soffiante.
RICHIEDI QUI di discutere la tua applicazione. CLICCA QUI per ulteriori informazioni.
Figura 7 – GQM: un esempio
Figura 6 – Scheda Definizione Metrica (SDM): str uttura
Le sanzioni illegittime
La nuova disciplina della diffida amministrativa
LEGAL AND FORENSIC METROLOGY
T h i s s e c t i o n i n t e n d s t o d i s c u s s t h e g r e a t c h a n g e s o n L e g a l
Metrology after the application of the D Lgs 22/2007, the so-called MID directive In par ticular, it provides information, tips and war nings to all “metric users ” in need of organizations that can cer tify their metric instruments according to the Directive This section is also devoted to enlighting aspects of et hical codes dur ing f or ens ic act ivit ies wher e m eas ur em ent s ar e invol ved
Please send all your inquiries to Ms. Scotti or to the Director!
RIASSUNTO
Questa rubrica intende discutere i significativi cambiamenti in tema di Metrologia Legale a seguito dell’entrata in vigore del D Lgs 22/2007, altrimenti detto Direttiva MID. In par ticolare, vuole fornire utili informazioni, consigli e ammonimenti a tutti gli “utenti Metrici” che si rivolgono per reperire informazioni su Enti e organizzazioni notificate per la cer tificazione del loro prodotto/strumento secondo la Direttiva La rubrica tratta anche di aspetti etici corr e l a
(CTU, CTP). Scrivete all’Avv. Scotti o al Direttore, e verrete accontentati!
Le attività svolte dagli organismi di verificazione periodica, come or mai noto, sono regolate dal DM 93/20171, che prescrive specifici adempimenti indicando anche termini perentori entro cui le differenti operazioni debbano essere eseguite (termini per effettuare la verificazione periodica, termini entro cui trasmettere la comunicazione alle CCIAA, scadenze entro le quali sottoporre a controllo i propri strumenti) In conseguenza dei limiti gerarchici definiti dal sistema delle fonti del diritto, data la loro natura di regolamenti e non di atti propriamente legislativi, i decreti ministeriali possono solo definire condotte e regole ma non comminare sanzioni che, per essere legittime, devono trovare giustificazione ed espressa menzione nelle fonti normative di rango superiore (leggi, decretilegge e decreti legislativi).
Tuttavia, una pratica or mai abbastanz a c o n s o l i d a t a , e s e r c i t a t a d a d i v e r s e CCIAA (della cui legittimità, peraltro, s i d u b i t a ) , è q u e l l a d i p r o c e d e r e a l l a predisposizione e notifica di verbali di accer tamento ex ar t 14 L. 689/1981 p e r l a v i o l a z i o n e d i d i s p o s i z i o n i d e l
D M 9 3 / 2 0 1 7 , i n d i v i d u a n d o q u a l e base per la sanzione l’ar t. 13 D. Lgs. 517/1992 o l’art. 20 D. Lgs. 22/2007, rispettivamente se si tratta di strumenti per pesare NAWI o di altri strumenti di misura
P r e l i m i n a r m e n t e r i t e n g o o p p o r t u n o r i p o r t a r e q u a l c h e r i f l e s s i o n e c i r c a l a l e g i t t i m i t à d e l p o t e r e s a n z i o n a t o r i o cos ì es er cit at o in quant o, a par er e di chi scrive, difetta di alcuni elementi per la sua validità, così come l’effettivo es e r c i z i o r i s u l t a f r u t t o d i u n ’ i n t e r p r e t azione estensiva delle norme
L e n o r m e c h e d i s p o n g o n o s a n z i o n i , come sopra detto, devono essere previste da leggi (o atti normativi equivalenti, di pari grado e forza) a pena d’invalidità
Spesso nel nostro ordinamento si assiste al fenomeno cosiddetto della norma penale in bianco: schema utilizzato principalmente nel diritto penale, ma replicabile anche nel diritto amministrativo, che consiste nella previsione da parte della norma di legge della mera sanzione, senza tuttavia descrivere il comportamento che integra la violazione In pratica, il
legislatore si limita ad affermare la sanzionabilità di determinati comportamenti, individuando l’entità della pena, ma senza fornire alcuna identificazione puntuale delle condotte violate di cui demanda la compiuta descrizione a successivi provvedimenti legislativi o, più spesso, regolamentari (DM, DPCM, DPR) Nell’ambito della metrologia legale ritroviamo questo schema in specie nella previsione di cui all’ar t 20 comma 2 bis D Lgs 22/2007, che così dispone: “ ( ( 2 - b i s S a l v o c h e i l f a t t o c o s t i t u i s c a reato, per le non conformità formali di cui all’ar ticolo 17 e in generale per le v i o l a z i o n i d i v e r s e d a q u e l l a d i c u i a i commi 1 e 2, alle disposizioni del presente decreto e dei connessi regolam e n t i d i a t t u a z i o n e s i a p p l i c a l a s a n z i o n e a m m i n i s t r a t i v a p e c u n i a r i a non inferiore nel minimo a 500 euro e n o n s u p e r i o r e n e l m a s s i m o a e u r o 1 500 per ciascuna violazione, entro il limite complessivo del 10 per cento del f a t t u r a t o d i c h i a r a t o n e l l ’ a n n u a l i t à i n cui si verifica la violazione))”
È quindi evidente, nel caso di specie, la carenza di una compiuta individuazione delle condotte trasgressive, sanzionate nella misura prevista dalla disposizione in oggetto, che saranno meglio individuate nei successivi regolamenti di attuazione.
C e r t a m e n t e è i n n e g a b i l e c h e i l D M 93/2017 sia un regolamento attuativo del D Lgs 22/2007 e, quindi, che la violazione delle sue prescrizioni possa essere sanzionata; tuttavia, non a tutte le ipotesi trasgressive può essere applicata una sanzione
A ben vedere, alcune sanzioni paiono il frutto di un’indebita interpretazione estensiva delle norme di legge, poiché risulterebbe ampliato il novero di sog-
Avvocato – Foro di Milano
Professore a contratto al Politecnico di Milano veronica.scotti@gmail.com
getti destinatari delle sanzioni rispetto a q u e l l i o r i g i n a r i a m e n t e p r e v i s t i d a l decreto legislativo In effetti, il D Lgs 22/2007, oltre a imporre determinati adempimenti a carico di specifici sogg e t t i , q u a l i f a b b r i c a n t e , i m p o r t a t o r e , distributore, rappresentante autorizzato e organismi notificati, prevede sanz i o n i a c a r i c o d i c h i u n q u e e f f e t t u i l e seguenti specifiche operazioni: immissione sul mercato o messa in ser vizio di s t r um ent i di m is ur a ( di cui al decr et o) u t i l i z z a t i p e r l e f u n z i o n i p r e v i s t e d a l decreto stesso. Sebbene la formulazio-
ne faccia riferimento a chiunque, è evid e n t e c h e i s o g g e t t i c o i n v o l t i s o n o i l fabbricante (o assimilato) poiché l’imm i s s i o n e è l a p r i m a m e s s a a d i s p o s iz i o n e d i u n o s t r u m e n t o d i m i s u r a s u l mercato dell’Unione, e l’altro soggetto è l’utente finale, visto che la messa in ser vizio non è altro che la prima utilizz a z i o n e d i u n o s t r u m e n t o d i m i s u r a destinato all’utilizzatore finale.
R i s u l t a p e r t a n t o d e f i n i t o p e r l e g g e i l n o v e r o o , c o m u n q u e , l a t i p o l o g i a d i soggetti sanzionabili, secondo la discip l i n
mente accurata.
– Termocamera integrata;
NUOVA CAMERA ACUSTICA
DALLE ECCEZIONALI PRESTAZIONI
La nuova SoundCam 3 di CAE Software & S y s t e m s ( d i s t r i b u i t a i n I t a l i a d a A E S S E
A M B I E N T E ) è u n a c a m e r a a c u s t i c a c o n caratteristiche prestazionali eccezionali Il gran numero di microfoni in dotazione garantisce immagini ad alta risoluzione, con una gamma dinamica molto elevata Anche le sorgenti sonore deboli possono essere rese visibili in presenza di sorgenti forti I dati dei microfoni vengono analizzati in tempo reale La raccolta ottimale delle informazioni è garantita dall’acquis i z i o n e s i m u l t a n e a d i d a t i p r o v e n i e n t i d a l l a f o t o c a m e r a o t t i c a , d a l l a t e r m o c a-
mera e da altri sensori. SoundCam 3 0 offre prestazioni uniche: – S e n s i b i l i t à m o l t o e l e v a t a e a m p i a gamma dinamica grazie a 176 microfoni con frequenza di campionamento di 200 kHz e risoluzione a 24 bit;
– Risultati in tempo reale sullo schermo a 100 fps acustici; – Sincronizzazione precisa tra immagini a c u s t i c h e e o t t i c h e p e r u n ’ a n a l i s i a l t a -
– Display ad alta risoluzione da 1280 x 800 p x , c o n e c c e l l e n t e l e g g i b i l i t à e d e l e v a t a resa cromatica grazie all’optical bonding; – D i s p o s i t i v o e r g o n o m i c o p o r t a t i l e c o n classe di protezione IP54 impermeabile;
– Utilizzabile senza conoscenze pregresse
grazie al software intuitivo;
– Software Windows per una valutazione e reportistica rapida e dettagliata;
– Ascolto localizzato, inclusa la possibilità di rendere udibile l’ultrasuono, per informazioni aggiuntive;
– Perfetta corrispondenza tra la risoluzion e d e l l a c a m e r a e d e l d i s p l a y g r a z i e a l l a riproduzione pixel-identica.
Principali applicazioni
Localizzazione NVH e BSR – Controllo dell’insonorizzazione – Localizzazione del rumore in ambienti di lavoro – Emissione sonora di dispositivi e sistemi – Diagnosi di dispositivi elettronici – Individuazione del rumore ambientale – Rilevamento delle perdite di aria compressa - Rilevamento scariche elettriche Hardware ad alte prestazioni Un maggior numero di microfoni rispetto a l l a v e r s i o n e p
d
risoluzione a 24 bit garantiscono risultati m i g
Il dis pos it
a
classe di protezione IP54, può essere utiliz-
( s i m i l a r m e n t e a c c a d e p e r i l D . L g s . 5
pliato a discrezione delle autorità amm i n i
i r e g o l a m e n t i , come è il DM 93. Nel caso di specie, secondo l’interpret a z i o n e c o r r e n t e d a p a r t e d i a l
s o ggetti (verificatori e riparatori) cui il decreto ha imposto specifici adempimenti, il decreto ministeriale avrebbe quindi consentito implicitamente di sanzionare nuove categorie di soggetti con le sanzioni amministrative previste dal
zato anche in ambienti umidi. I quattro L ED int egr at i c ons ent ono di lav or ar e al buio senza illuminazione esterna Tuttavia, la SoundCam 3 non è solo un disposit i v o d i m i s u r a z i o n e s u p e r i o r e m a , c o n l’ausilio del software Windows, è anche uno strumento completo per una facile valutazione dei dati di misurazione
Software completo e intuitivo Il software SoundCam 3 è intuitivo e molto facile da usare. Le modalità di misurazione, estremamente utili, permettono di lavorare in modo rapido ed efficiente Queste modalità hanno parametri preimpostati, consentendo a qualsiasi utente di effettuare le misurazioni senza conoscenze pregresse Il dispositivo avvia la misurazione con la semplice pressione di un pulsante e identifica rapidamente la sorgente acustica Funzioni utili, come la misurazione a lungo termine e la funzione di trigger, permettono una misurazione automatizzata Nella modalità di misurazione a lungo termine, è possibile individuare le sorgenti di
rumore in un periodo di tempo definito La funzione di trigger, invece, consente di misurare automaticamente eventi sporadici senza la presenza di un tecnico La misurazione viene attivata in base al livello sonoro o a una curva di trigger definita e successivamente salvata I dati raccolti possono poi essere analizzati e valutati.
CLICCA QUI per richiedere ulteriori informazioni e prenotare una demo gratuita
D. Lgs. 22/2007 o D. Lgs. 517/1992, in quanto la violazione delle disposizioni del decreto da par te di tali operatori
i n t e g r e r e b b e u n a v i o l a z i o n e c o n t e mplata dai decreti legislativi richiamati. Ad avviso di chi scrive, l’ampliamento dei destinatari delle sanzioni ammini-
s t r a t i v e n o n c o n t e m p l a t i n e i d e c r e t i legislativi, così come praticato dalle PA competenti, rischia di risultare illegitti-
m o i n q u a n t o u n a s i m i l e o p e r a z i o n e
i n t e r p r e t a t i v a c o n s e n t i r e b b e a s t r a t t a -
m e n t e a u n d e c r e t o m i n i s t e r i a l e d i
e s t e n d e r e i n d i s c r i m i n a t a m e n t e u n a d i s c i p l i n a a d e s t i n a t a r i n o r m a l m e n t e considerati estranei o, paradossalmente, a tutti senza distinzione In assenza di pronunce giudiziali, che siano volte a fare chiarezza su questi aspetti, è difficile riuscire a delineare un quadro più cer to della materia
Tr a s c u r a n d o i d u b b i s u l l a r e g o l a r i t à formale del potere sanzionatorio delle CCIAA in tali casi, si impongono oggi ulteriori riflessioni a seguito dell’introduzione nel nostro ordinamento dell’istituto della diffida amministrativa con l’emanazione del D. Lgs. 103/2024, entrato in vigore nell’agosto del 2024 ma ancora in corso di completamento q u a n t o a d a d e m p i m e n t i r i c h i e s t i a l l e PA ( e n t r o i l 3 0 / 1 0 / 2 0 2 5 d o v r a n n o essere trasmessi dalle PA al Ministero gli elenchi delle attività di controllo eseg u i t e d a l l e PA i n d i v i d u a n d o p o s s i b i l i a r e e d i s o v r a p p o s i z i o n e d i a c c e r t amenti in vir tù delle varie PA coinvolte in controlli simili).
La diffida amministrativa, applicabile per espressa previsione di legge anche nella materia della tutela della fede pubblica, nasce allo scopo di favorire un rapporto collaborativo e trasparente tra PA e operatori economici, nel solco di un nuovo approccio che disegna la PA come un supporto, dove le attività di controllo e di vigilanza siano programmate preventivamente senza effetto a sorpresa per i destinatari La norma prevede che, in caso di violazioni punite con una sanzione amministrativa non superiore a euro 5.000, il (presunto) trasgressore non sia immediatamente sanzionato (o comunque destinatario di un accer tamento) ma invitato a sanare la violazione e a rimuovere le conseguenze dell’illecito entro un termine perentorio,
definito dalla PA e contenuto entro un massimo di giorni 20 Secondo la norma, la diffida può esse-
sgressive che siano sanabili; per tanto, laddove il bene giuridico tutelato dalle
della verifica. Diverso potrebbe essere, invece, il caso in cui l’esito della verificazione periodica fosse stato negativo e fosse proseguito l’uso dello strumento, rimasto presso il titolare; la mancata t r a s m i s s i o n e t e m p
Legge 689/1981)
applicare questa disciplina, risulta difficile pensare che tutte le violazioni al DM 93/2017 siano irrimediabilmente pregiudizievoli per tale bene e, quindi, non sia in nessun caso possibile disporre la diffida amministrativa. A leggere una direttiva, emanata dalla CCIAA di Vicenza il 17/10/2024 e destinata a fornire un orientamento ai propri ispett o r i , p a r r e b b e i n v e c e e s a t t a m e n t e i l contrario, poiché dal perimetro applicativo della diffida “ sono da escludersi quelle violazioni per le quali l’interesse giuridico non è più recuperabile (sicurezza, fede pubblica e tutela del consumatore)” . I n e f f e t t i , a l l a l u c e d i a c c e r t a m e n t i recentemente notificati a organismi di v e r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a , l a d i s c i p l i n a dis pos t a dal D. L g s . 103/ 2024, s pecie con riguardo alla diffida, sembrerebbe del tutto disattesa, in quanto situazioni che potrebbero essere considerate (oggettivamente) sanabili sono comunque oggetto di accer tamento. In un caso specifico, la violazione contestata, riscontrata a seguito di attività di v i g i l a n z a s v o l t a p r e s s o l a s e d e d o v e e r a i n s t a l l a t o l o s t r u m e n t o d i m i s u r a , r i g u a r d a v a l a m a n c a t a t r a s m i s s i o n e degli esiti della verificazione periodica entro il termine di 10 giorni, come previsto dall’ar t 13 DM 93/2017
Ta l e v e r i f i c a z i o
p
r umento continuava a essere utilizzato Alla luce delle nuove disposizioni, appare evidente che i beni giuridici protetti dalle norme di metrologia legale, fede pubblica e interesse del consumatore non sono pregiudicati nel caso di s p e c i e e l e c o n s e g u e n z e d e l l ’ i l l e c i t o sono facilmente removibili mediante la c o m u n i c a z i o n e ( t a r d i v a ) d e g l i e s i t i
avrebbe consentito alla PA di conoscer e l o s t a t o d e l l o s t r u m e n t o e d i p r ogrammare, in ipotesi, un ’attività di vigil a n z a p r e s s o i
d
mento, con il conseguente perpetrarsi nel tempo di una situazione illecita e di eventuali pregiudizi per i consumatori. Al fine d’individuare l’area applicativa della diffida, anche per evitare un ’ ecc e s s i v a g e n e r i c i t à d e l l e n o r m e c h e pure si presterebbe a opposizioni per difetto di tassatività, sarebbe utile se le PA d e f i n i s s e r o i n m a n i e r a c h i a r a u n elenco di violazioni che ritengono non sanabili e individuassero ipotesi in cui, seppure sussista una violazione, essa possa considerarsi, in linea generale, sanabile, in modo da fornire una bussola agli operatori
Data la recente introduzione di questa disciplina, occorrerà attendere prima d i v e d e r n e l e e f f e t t i v e i m p l i c a z i o n i e applicazioni, ma ritengo doveroso invitare a riflettere gli operatori coinvolti, incluse (soprattutto) le PA, in quanto la m a n c a t a a d o z i o n e d e l l a d i f f i d a n e i casi in cui sarebbe invece obbligatoria ai sensi del D Lgs 103/2024 comport a l ’ i n v a l i d i t à d e l s u c c e s s i v o a c c e r t am e n t
una fase prodromica essenziale, peraltro in danno all’utente e al suo irrinunciabile diritto di difesa garantito costituzionalmente.
NOTE
1 DECRETO 21 aprile 2017, n. 93 Regolamento recante la disciplina attuativa della normativa sui controlli degli strumenti di misura in ser vizio e sulla vigilanza sugli strumenti di misura conformi alla normativa nazionale ed europea.
2 In questo contributo mi limito a riportare esclusivamente quanto appreso nel corso della mia esperienza professionale in relazione ad accertamenti di violazioni notificati a operatori del settore.
MISURE DI ULTRASUONI FINO A 40 KHZ
Nuove indicazioni operative per la misura del rumore da un nuovo fonometro portatile in Classe 1
Nel panorama degli strumenti di misura del rumore, il fonometro portatile SV 977D SVANTEK, conforme alla Classe I della IEC 61672:2013, rappresenta una gradita eccezione Le sue principali applicazioni sono le misura-
z i o n i a c u s t i c h e g e n e r a l i / a m b i e n t a l i , i l m o n i t o r a g g i o anche su lungo periodo e la valutazione della sicurezza
i n a m b i e n t i d i l a v o r o ; m a l a p o t e n
pr oc es s or e int er no r endono unic o ques t o s t r um ent o:
a d e s e m p i o , l a c i r c u
r i c e v e r e u n a c a p s u l a m i c ro f o n i c a p e r l
m
s u r a d e g l i ultrasuoni fino a 40 kHz. La misura di ultrasuoni, tra l’altro, sta prendendo sempre più piede nelle commissioni tecniche del settore ed è già richiesta in molti settori: dalle applicazioni di tipo industriale (lavaggio di utensili o saldatura) alle applicazioni in campo medico-sanitario
A t a l p r o p o s i t o , s o n o s t a t e p u b b l i c a t e ( PA F – P o r t a l e Agenti Fisici, Dicembre 2022) le Nuove indicazioni oper a t i v e p e r l a p r e v e n z i o n e d e l r i s c h i o d a U l t r a s u o n i a i sensi del Decreto Legislativo 81/08, redatte da INAIL e Istituto Superiore di Sanità
I l f o n o m e t r o S V 9 7 7 D è q u i n d i g i à p r e p a r a t o a l l e p i ù
recenti o future normative tecniche e legislative. Tornando alle caratteristiche dello strumento, l’interfaccia user-friendly e la grande maneggevolezza soddisfano le esigenze sia degli specialisti sia di chi si avvicina per la prima volta all’acustica
Lo strumento è dotato anche di modulo Bluetooth, che p e r m e t t e l a c o m u n i c a z i o n e c o n t a b l e t e s m a r t p h o n e tramite app per il controllo da remoto (Assistant Pro) e app (BA Assistant) per il collaudo dei Requisiti Acustici Passivi, la misura del Tempo di Riverbero e la misura di STI/STIPA (Indice di trasmissibilità del parlato)
L e a p p l i c a z i o n i d i m i s u r a d i S T I / S T I PA i n c l u d o n o l a valutazione dei sistemi di rinforzo del suono, di emergenza e di evacuazione, ma anche della comunicazione nelle aule scolastiche, auditorium e altro ancora. In p a r t i c o l a r e l a v a l u t a z i o n e d e i s i s t e m i d i d i f f u s i o n e
s o n o r a ( PA ) e a l l a r m e v o c a l e ( VA ) n e i c o m p l e s s i p u bblici (aeroporti, stazioni, centri commerciali, ecc.) è di f o n d a m e n t a l e i m p o r t a n z a , i n q u a n
n
della scarsa qualità acustica del sistema, con spiacevoli conseguenze
Le funzioni disponibili, oltre a quelle citate e all’analisi in frequenza in tempo reale in 1/1 ottava e 1/3 d’ottava e alla registrazione audio/eventi, sono l’opzione di calcolo automatico del tempo di riverbero (sia con metodo impulsivo sia con rumore interrotto) e l’analisi FFT. La registrazione audio/eventi, in continuo o al superam e n t o d i u n a s o g l i a s e l e z i o n a b i l e , è p a r t i c o l a r m e n t e utile per riconoscere una sorgente di rumore e/o escludere eventi inquinanti.
I dati di misurazione vengono memorizzati automaticamente sulla scheda micro-SD da 8 GB (espandibile a 128 GB) e possono essere facilmente scaricati su PC (via USB)
Con il software SvanPC++ fornito, i dati numerici e i graf i c i s o n o e s p o r t a b i l i c o n u n s e m p l i c e c l i c k i n E x c e l e
Word
Il medesimo software consente il calcolo di C50-80 (ora parte dei CAM – Criteri Ambientali Minimi per i nuovi edifici pubblici), a partire dalla registrazione audio ad alta qualità (48 kHz, 24 bit/campione) effettuata con SV 977D
I l n u o v o f o n o m e t r o p o r t a t i l e è a n c h e s u p p o r t a t o d a l software Supervisor in dotazione, che permette di configurare lo strumento, calcolare l’esposizione al rumore (D L 81/2008) ed esportare risultati in un report, anche mediante template predefiniti
G r a z i e a l l e s u e c a r a t t e r i s t i c h e t e c n i c h e e d e r g o n o m iche, SV 977D si pone già come termine di paragone per tutti i fonometri professionali.
CLICCA QUI per approfondire.
Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi
Notizie da GMEE e GMMT
THE ITALIAN UNIVERSITY ASSOCIATIONS FOR MEASUREMENT
This section groups all the significant infor mation from the main University Associations in Measurement Science and Technology.
RIASSUNTO
Questa rubrica riassume i contributi e le notizie che provengono dalle magg i o r i A s
delle Misure.
UN PRIMO RESOCONTO DEL IX FORUM DELLE MISURE
C o m e a n n u n c i a t o n e i p r e c e d e n t i
n u m e r i , i l I X F o r u m N a z i o n a l e d e l l e
Misure, svoltosi a Napoli dal 10 al 12 settembre 2025, ha coinvolto il Grup-
p o M i s u r e E l e t t r i c h e e d E l e t t r o n i c h e (GMEE) e il Gruppo Misure Meccaniche e Termiche (GMMT) nei lavori congressuali presso la Scuola Politecnica e d e l l e S c i e n z e d i B a s e d e l l ’ U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i N a p o l i F e d e r i c o I I , i n Piazzale V Tecchio
L ’ e d i z i o n e 2 0 2 5 h a r e g i s t r a t o , o l t r e
a l l a p r e
e n z a d i v a r i
p p r e s e n t a t i locali, 250 par tecipanti iscritti e la pres e n z a d i 2 7 a z i e n d e s
delle misure
Le aziende hanno avuto un ruolo centrale, non solo per l’esposizione di prodotti e tecnologie all’avanguardia, ma a
tecnico-scientifico con le diverse comunità accademiche.
L’aper tura dei lavori, mercoledì 10 settembre, ha visto i saluti istituzionali del
Sindaco della città di Napoli, Gaetano Manfredi, e del Rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito.
D
congiunte dei gruppi GMEE e GMMT, s o n o s
temi “Transizione Digitale 4.0 – 5.0”, “Digital Health Solutions in Community M e d i c i n e ” , e “ Te c n o l o g i e Q
a n t i s t iche”
Queste hanno visto succedersi interessanti inter venti da par te di accademici, ricercatori e di numerosi rappresentant i d e l m o n d o i n d u s t r i a l e , c h e h a n n o condiviso approcci innovativi e applicazioni concrete delle tecniche di misura nei rispettivi ambiti
In par ticolare, la discussione sul mondo della transizione digitale si è ar ticolata in tre sessioni, che si sono susseguite durante la giornata.
La prima sessione ha riguardato interventi sulle sfide dell’intelligenza ar tificiale (MARE GROUP), sull’evoluzione d e i s i s t e m i d i c o l l a u d o e l e t t r o n i c o (TME), sull’uso della realtà estesa per c o m p i t i i s p e t t i v i ( Y O U B I Q U O ) , s u i s i s t e m i d i t e l e c o m u n i c a z i o n e t e r r atreno (GEMATICA) e sull’integrazione di test termici e vibrazionali nei componenti elettronici (SIEMENS) La discussione è continuata nella seconda sess i o n e c o n i n t e r v e n t i s u t e m i q u a l i i l beneficio fiscale della digitalizzazione (MEASURE IT), le misurazioni d’impedenza (BURSTER), i ser vizi di taratura ( T R ES CA L ) e il m onit or ag g io acus t ico (SVANTEK).
La terza sessione ha riguardato, infine, s ens or i di vibr azione ( P CB) , int er connessione tra macchine di misura e softw a r e d i r a c c o l t a d a t i ( TA M B U R I N I ) , t e c n i c h e d i b e a m f o r m i n g ( A E S S E
A M B I E N T E ) e t e c n o l o g i e w i r e l e s s (EASTING ELECTRONICS)
P e r l a d i s c u s s i o n e s u l l a m e d i c i n a di comunità sono stati tenuti inter venti d i r i c e r c a t o r i e a z i e n d e c o i n v o l t i n e l
APPLICAZIONE DEL CALCOLO
DELLE INCERTEZZE ALLA METROLOGIA
Sarà dedicato all’incertezza di misura il prossimo corso di f o r m a z i o n e o r g a n i z z a t o d
W
Arese (MI) (società del gruppo WIKA, leader in ambito di pressione e temperatura) il 28-29 Ottobre prossimi presso la propria sede
I l c o r s o “ A p p l i c a
metrologia” , diviso in due giornate, consente di approfondire le nozioni di base della metrologia, della termin o l o g i a e d
t
metodi di calcolo completano le due giornate formative.
Ecco, in sintesi, gli argomenti trattati:
– Qualità delle misure:
Concetti base di metrologia;
Introduzione all’incertezza di misura; La statistica applicata alla metrologia; Le grandezze d’influenza dei processi; Esercitazioni pratiche.
– Il metodo di calcolo:
Caratteristiche degli strumenti di misura; Determinazione delle incertezze di misura; Applicazione del metodo di calcolo delle incertezze; Esempi pratici di calcolo;
Test finale.
Il costo per partecipante, per le due giornate, è di 490,00 €.
Si tratta di una delle tre tipologie di corsi standard che WIKA eroga regolarmente da anni, costantemente rinnovati e adeguati sia alle nuove normative da osservare nella taratura della strumentazione di misura sia all’evoluzione delle tecnologie utilizzate e dei metodi adottati.
L e a l t r e d u e t i p o l o g i e d i c o r s i s t a n d a r d p r o p o s t i d a l l a società milanese, riguardano:
– Metrologia, taratura e conferma metrologica dei misuratori di pressione, temperatura e di grandezze elettriche
Il corso, diviso in tre giornate, consente di approfondire le tematiche inerenti la taratura e la conferma metrologica per gli strumenti di misura di pressione, temperatu-
r a e s e g n a l i e l e ttrici. Al termine di ogni gior nat a s ar a n n o e ff e t t u a t e d e l l e e s e r c i t a z i oni pratiche per impadronirsi delle operazioni da compiere per effettuare una taratura e la conferma metrologica di uno strumento
– Realizzare un laboratorio di taratura secondo la norma 17025:2018
Il corso, diviso in due giornate, consente di approfondire le nozioni di base della metrologia, della terminologia e della determinazione dell’incertezza di una taratura.
Ulteriori informazioni di base sui principali metodi di calcolo completano le due giornate formative.
Oltre ai corsi standard, WIKA offre la possibilità di ricevere una formazione individuale, su misura delle specifiche esigenze dei singoli clienti, che si tratti di una persona o di un gruppo, presso la sede del cliente o presso la sede di WIKA Italia
I corsi di formazione forniscono le nozioni di base necess a r i e p e r t a r a r e l e d
prodotti WIKA offre anche una formazione su un prod o t t o s p e c
all’impianto del cliente
CLICCA QUI per scoprire di più sui corsi WIKA sulla metrologia, scaricare direttamente il programma in formato PDF e iscriverti a uno dei corsi compilando l’apposito modulo
p r o g e t t o D H E A L - C O M , c o n t e s t i m o -
nianze sui risultati ottenuti e sulle rica-
d u t e p r a t i c h e d e l l e s o l u z i o n i d i g i t a l i nella medicina di prossimità
Infine, per le tecnologie quantistiche si è parlato di rilevatori superconduttori
( P h o t o n Te c h n o l o g y I t a l y ) , q u b i t p e r
c o m p u t a z i o n e e s e n s i n g q u a n t i s t i c o (Dipar timento DIETI UniNA), l’impatto d e l l a c o m p u t a z i o n e q u a n t i s t i c a s u l l a
n o s t r a v i t a q u o t i d i a n a ( D I S T E K ) , e l e c o m u n i c a z i o n i q u a n t i s t i c h e ( T H I N KQUANTUM)
L a I X e d i z i o n e d e l F o r u m h a o s p i t a t o
p e r l a p r i m a v o l t a u n a Ta v o l a R o t o n -
d a “ F i e r a d e l l e M i s u r e ” , u n m o m e n t o
d i c o n f r o n t o p i ù a m p i o c o n l a p a r t e c i-
p a z i o n e d i e s p o n e n t i d e l m o n d o a c -
c a d e m i c o , d e l l ’ I N R i M , d i A c c r e d i a ,
d i E n t i d i C e r t i f i c a z i o n e e d i U n i o n c a -
m e r e
I l a v o r i d e l l a p r i m a g i o r n a t a s i s o n o concl us i con l e Com m em or azioni dei
Proff Franco Docchio e Car mine Landi, ricordandone lo spessore umano e s c i e n t i f i c o e l ’ i m p e g n o a p p a s s i o n a t o
per tutte le iniziative dell’Associazione Nazionale GMEE
Il secondo gior no, giovedì 11 settemb r e , h a v
i
n
i e p o s t e r s i a p e r i l G M E E s i a p e r i l
GMMT. Il Forum ha confer mato la propria natura di appuntamento annuale di riferimento per la comunità scientific a i t a l i a n a d e l s e t t o r e , a r r i c c h i t o anche da confronti con rappresentati delle altre aree dell’Ingegneria dell’Infor mazione, e da una keynote sull’applicazione del Sistema Inter nazionale delle unità di misura nella medicina di laboratorio.
Non sono mancati, come da tradizione, gli eventi sociali che hanno contribuito a rendere speciale questa edizione: l’aperitivo di benvenuto nel Cor tile delle Statue della sede centrale dell’At e n e o f e d e r i c i a n o e l a c e n a s o c i a l e nella splendida cornice della Reggia di P or t ici, m om ent i che hanno of f er t o ai p a r t e c i p a n t i l ’ o c c a s i o n e d i v i v e r e l a città di Napoli anche dal punto di vista culturale e turistico
Per gli accompagnatori, questo è stato m a g g i o r m e n t e p o s s i b i l e g r a z i e a l l e visite guidate organizzate lungo i perc o r s i d i S p a c c a n a p o l i e d a M o n t e Echia a Piedigrotta
L ’ u l t i m a g i o r n a t a , v e n e r d ì 1 2 s e t t e m -
b r e , è s t a t a d e d i c a t a a l l e A s s e m b l e e dei soci GMEE e GMMT.
Un resoconto più dettagliato dei lavori s c i e n t i f i c i e d e l l e p r e m i a z i o n i v e r r à pubblicato, come di consueto, nel numero di dicembre.
Figura 3 – Un momento d’interazione con gli Sponsor
Figura 4 – Congressisti alla sessione poster
Figura 2 – La sessione di aper tura
CELLE DI CARICO MINIATURA PER PROCESSI DI ASSEMBLAGGIO
Negli ultimi anni è costantemente cresciuta l’esigenza di m o n i t o r a r e i p r o c e s s i d i a ssemblaggio, per garantire la totale qualità dei prodotti
I t e s t i n l i n e a d i p r o d u z i o n e richiedono tempistiche estremamente contenute, a front e d i u n a s e m p r e m a g g i o r e p r o d u t t i v i t à d e l l e m a c c h i n e automatiche
F U T E K A d v a n c e d S e n s o r s
Te c h n o l o g y I n c l e a d e r
m o n d i a l e n e l l e s o l u z i o n i d i m i s u r a d i F o r z a , To r s i o n e e
C o p p i a ( r a p p r e s e n t a t o i n
I t a l i a d a D S P M I n d u s t r i a d i M i l a n o ) , a g g i u n g e u n a n u o v a v
s i o n e d e l m o d e l l o d e d i c a t o a l
d i q u a l i t à
Con il preciso obbiettivo di raggiungere livelli di affidabilità totali è stata sviluppata ed evoluta la nuova cella di carico LSB205, che completa la famiglia di celle di carico a “S” miniaturizzate La cella di carico LSB205 (19x16,5x7,6 mm) è stata progettata per le misure di forza a trazione/compressione, con blocco meccanico di sicurezza al fondo scala
Realizzata in acciaio 17-4PH, con attacchi filettati M3x0,5, soddisfa tutte le esigenze di misura che richiedono dimensioni miniaturizzate
Applicazioni più ricorrenti: nel settore elettronica, medicale e assemblaggio di componenti plastici
Range di misura da +/-2,5 N a +/-450 N trazione / compressione
Alimentazione 5 Vdc
Uscita elettrica mV/V o digitale USB
Attacchi filettati M3x0,5
Misura della temperatura interna mediante PT1000
TEDs Chip IEEE1451 4 integrato
Connessione mediante Micro Connettore
CLICCA QUI per ulteriori informazioni
RICHIEDI QUI documentazione tecnico-commerciale
SENSORE DI COPPIA A FLANGIA CON TRASMISSIONE OTTICA DEI DATI
Gli specialisti delle misure di burster hanno sviluppato un sensore di coppia a flangia economico con alimentazione induttiva, insensibile alle interferenze EMC grazie alla trasmissione ottica dei dati Il sensore mod 8675 è costituito da un rotore a flangia con foratura DIN e uno statore Questo fornisce energia all’elettronica di valutazione per l’estensimetro nel rotore, riceve i dati di misurazione digitalizzati nel rotore (tramite LED IR senza contatto) e trasmette coppie anche quando è statico Ciò elimina la necessità di anelli di scorrimento e cuscinetti soggetti a usura e il sensore è completamente esente da manutenzione A seconda della versione, l’intervallo di misura va da 0 a 100 Nm o da 0 a 5 000 Nm Il sensore è ottimizzato per la stragrande maggioranza delle applicazioni nell’ingegneria meccanica e impiantistica, offrendo una precisione dello 0,1%: è la soluzione ideale per chi richiede affidabilità, lunga durata e assenza di manutenzione, senza la necessità di un’elevatissima precisione Le applicazioni tipiche includono il monitoraggio della qualità di motori elettrici e riduttori, la costruzione di banchi di prova e la ricerca e sviluppo, ma questo pratico sensore è ideale per un’ampia gamma di applicazioni Il suo design, estremamente compatto, consente un’integrazione perfetta anche in spazi ristretti La trasmissione ottica IR offre un netto vantaggio per l’uso internazionale, eliminando la necessità di complesse procedure di autorizzazione per diversi mercati Ciò non solo riduce i costi, ma accorcia anche i tempi di consegna Il sensore di coppia è disponibile di serie con un’uscita analogica (0-5 V, 0-10 V, ±5 V, ±10 V) e un’uscita in frequenza (RS422, 24 bit) nonché una connessione USB per la configurazione Un protocollo di prova e taratura è incluso nella fornitura Certificati di taratura standard e speciali, anche accreditati, sono disponibili presso il laboratorio di taratura burster e possono essere ordinati direttamente, se necessario L’intervallo di temperatura è compreso tra -20 °C e +85 °C e la coppia operativa massima è pari al 300% della coppia nominale
CLICCA QUI per ulteriori informazioni
Figura 5 – L’aperitivo di benvenuto nel Cor tile delle statue
Figura 6 – La cena sociale nella Reggia di Por tici
La figura del tecnico metrologo
in azienda e in laboratorio
RIASSUNTO
METROLOGY FOR EVERYONE
This column, which was written for many years by our late colleague and friend Michele Lanna, is now being taken over by Stefania Accorsi, leading exper t in metrology, calibration, and accreditation. Here, she continues to discuss topics of interest for the majority of industrial measurement users, in simple and immediate terms, with reference to the m o s t r e
comment on her ar ticles or propose other topics!
Riprende questa Rubrica, tenuta in passato per tanti anni dal compianto collega e amico Michele Lanna, e ora curata da Stefania Accorsi, esper ta di metrologia, taratura e accreditamento industriale, in cui si discute di aspetti d’interesse per la maggior par te degli utenti industriali delle misure, con terminologia semplice e immediata, e facendo riferimento alle più impor tanti e recenti Norme Scrivete a Stefania per commentare i suoi ar ticoli e per proporre ulteriori temi di discussione!
IL TECNICO METROLOGO:
UNA FIGURA CHIAVE NEI DIVERSI
AMBITI APPLICATIVI
La misurazione accurata e affidabile è alla base della qualità, della sicurezza e della competitività di qualsiasi organizzazione. In questo contesto il Tecnic o M e t r o l o g o r a p p r e s e n t a l a f i g u r a professionale che assicura la corretta gestione dei processi di misura, garant e n d o r i f e r i b i l i t à m e t r o l o g i c a , c o n f o rm i t à n o r m a t i v a e o t t i m i z z a z i o n e d e i processi aziendali e di laboratorio
La norma UNI CEI 11902:2023 definis c e i l Te c n i c o M e t r o l o g o c o m e c o l u i che, in vir tù di una solida cultura metrologica, è in grado di progettare, realizz a r e e g e s t i r e m i s u r a z i o n i , i n t e r f a cciandosi con le diverse funzioni aziendali o istituzionali coinvolte. Questa norma ha fatto rientrare la figura del tecnico metrologo tra le professioni non regolamentate, permettendo l a c e r t i f i c a z i o n e a c c r e d i t a t a d i u n a figura professionale, sempre più richiesta dalle aziende.
Nel presente ar ticolo si cerca di analizzarne i compiti, le modalità operative,
le competenze richieste nei vari ambiti in cui si può trovare a operare un tecnico metrologo e i vantaggi che un ’ organizzazione ottiene potendo disporre di un tecnico metrologo competente e certificato.
AMBITO INDUSTRIALE
In ambito industriale il tecnico metrologo è una figura di fondamentale importanza per la produzione, assicurando che gli strumenti e i processi di misura siano idonei, affidabili e permettano di ottenere risultati corretti e significativi per l’azienda Il tecnico metrologo è, quindi, una figura che abbraccia a tutto tondo i processi di misura, dalla definizione del misurando alla definizione e implementazione dei metodi di misura (progettazione, acquisto e installaz i o n e ) , a l l a g e s t i o n e d e l l a s t r u m e n t azione di misura, fino alla gestione del processo di misura stesso implementato in produzione o in controllo qualità La funzione metrologica in una azienda manifatturiera è, quindi, assimilabile a qualsiasi altro processo aziendale,
e come tale deve essere assoggettato alle regole del sistema qualità. Anche per ques t o pr oces s o è neces s ar io app l i c a r e i l c o n c e t t o d i m i g l i o r a m e n t o continuo e, per tanto, il tecnico metrologo ha come scopo principale quello di migliorare i processi di misura, aumentando l’efficienza e cercando di diminuir ne il costo, applicando il classico ciclo di Deming (PDCA) per pianificare, eseguire e migliorare i processi di misura.
I n n a n z i t u t t o , è n e c e s s a r i o d e f i n i r e l e e s i g e n z e m e t r o l o g i c h e p e r c u i r i s u l t a fondamentale la conoscenza del prod o t t o a z i e n d a l e : c o m p e t e n z a c h e s er ve al t ecnico m et r ol og o per individuare correttamente il misurando effettivo da verificare e le modalità idonee a l p r o d o t t o ( m a t e r i a l i , c o n d i z i o n i d i pulizia, ecc.).
U n a v o l t a c o m p r e s e l e n e c e s s i t à d i
m i s u r a , v a n n o v a l u t a t i i r i s c h i e g l i impatti sulla produzione, per cui risulta f o n d a m e n t a l e a n c h e l a c o n o s c e n z a del processo di produzione, che ser ve a l t e c n i c o p e r d e f i n i r e l e m o d a l i t à d i misura adatte al processo produttivo, alle condizioni ambientali, al livello di automazione e della competenza del personale che dovrà effettuare le misurazioni
Una volta che il sistema di misura viene i n d i v i d u a t o e i n s t a l l a t o , d e v ’ e s s e r n e gestita la taratura, che può essere svolt a i n t e r n a m e n t e o e s t e r n a m e n t e . N e l primo caso, il tecnico metrologo svilupp a e i m p l e m e n t a l e p r o c e d u r e , e s eguendo in seguito le tarature; mentre, s e l a t a r a t u r a v i e n e e s e g u i t a e s t e r n amente, egli deve selezionare il laborat o r i o d i t a r a t u r a i d o n e o ( i n b a s e a l l e s u e C M C , C a l i b r a t i o n a n d M e a s u r em e n t C a p a b i l i t i e s ) e s t a b i l i r e l a f r equenza ottimale di taratura. Deve, quindi, gestire la confer ma met r o l o g i c a d e i s i s t e m i d i m i s u r a i m p l ementati, per garantire che l’incer tezza di misura ottenuta in campo sia sempre
PER TUTTI s
idonea al tipo di verifica di conformità c h e d e v ’ e s s e r e e s e g u i t a I n b a s e a i risultati della taratura, definisce la conf o r m i t à o m e n o d e l l o s t r u m e n t o p e r essere utilizzato nel processo di misura e , i n f i n e , n e d e f i n i s c e l a c o n f o r m i t à metrologica
Per svolgere tutte le suddette attività, le c o m p e t e n z e r i c h i e s t e a q u e s t a f i g u r a s o n o m o l t e p l i c i e , s p e s s o , d i d i f f i c i l e reperimento in una persona sola I n n a n z i t u t t o , d o v e n d o g e s t i r e r i s u l t a t i d i m i s u r a , o v v i a m e n t e s o n o r i c h i e s t e conoscenze sui principi di metrologia (caratteristiche metrologiche), sulla fisica delle misure (principi di misura, tipologie di sensori, gestione di segnali) e
nozioni di statistica applicata (statistic a i n f e r e n z i a l e , i n c e r t e z z a , r e g o l e decisionali, SPC, MSA)
Tutto questo si inserisce in una competenza più ampia, relativa alla gestione della qualità e delle norme di riferimento In generale la norma ISO 9001, sia a
e della funzione metrologica, e altre norme più specifiche, come la ISO 10012 p e
c a e l a ILAC G8 e la ISO/IEC Guide 98-4 per le regole decisionali, senza tralasciare t
o che permettono di garantire la riferibilità e la conformità metrologica
possibile prescindere da competenze e capacità organizzative ed economico-gestionali, dal momento che il tecnico metrologo si trova a gestire numeros i s t r u m e n t
dello strumento adeguato alle necessit à a z i e n d a l i , f i n
periodica: si tratta di attività che richiedono autonomia economica e capacità gestionali ben sviluppate
Un tecnico metrologo, formato ad hoc e d e v e n
zione, garantisce all’azienda di avere le armi utili per un sicuro migliorament o d e l
può ottenere una migliore conoscenza
AMETEK COMPLETA L’ACQUISIZIONE DI FARO® TECHNOLOGIES
A M E T E K h a a n n u n c i a t o d i a v e r c o mpletato l’acquisizione di FARO® Technologies, leader globale nelle soluzioni di misurazione e imaging 3D Di conseguenza, FARO si unirà a Creaform e Virtek come parte della divisione Ultra Precision Technologies di AMETEK Insieme, FARO, Creaform e Virtek offriranno uno dei portfolio più completi, potenti e affidabili di soluzioni portatil i e a u t o m a t i z z a t e d i m e t r o l o g i a 3 D , p r o i e z i o n e l a s e r e r e a l t à d i g i t a l e d is p o n i b i l i n e l s e t t o r e Q u e s t a a c q u i s izione strategica riunisce decenni d’inn o v a z i o n e e c o m p e t e n z a , s v i l u p p a t e per servire un’ampia gamma di applicazioni e settori: tutto ciò a beneficio d e l l a c l i e n t e l a , a i u t a n d o l a a r i s o l v e r e le singole sfide più complesse di misur a z i o n e e v i s u a l i z z a z i o n e 3 D . E c c o n e un esempio:
– P ro d u z i o n e i n d u s t r i a l e : b r a c c i d i misurazione portatili, scanner 3D por-
tatili, laser tracker, CMM ottiche, fotoc a m e r e f o t o g r a m m e t r i c h e , e s o f t w a r e d’ispezione e scansione a CAD completamente integrato per il controllo qualit à e l ’ i n g e g n e r i a i n v e r s a n e i s e t t o r i automobilistico, aerospaziale, energetic o, delle at t r ez z at ur e pes ant i e in alt r i settori industriali; – Architettura, ingegneria e costruzioni ( A E C ) / s i c u re z z a p u b b l i c a : L a s e r S c a nner 3D mobili e fissi e soluzioni SaaS di c o l l a b o r a z i o n e e v i s u a l i z z a z i o n e , c h e consentono un’accurata documentazion e A s - B u i l t , l a v e r i f i c a d e l l o s t a t o d i avanzamento della costruzione, l’integrazione BIM, nonché applicazioni d’investigazione forense e di sicurezza pubblica;
– Produzione e assemblaggio: proiettore laser 3D e telecamere intelligenti, che s u p p o r t a n o p r o c e s s i d i a s s e m b l a g g i o complessi e migliorano l’efficienza e la qualità della produzione.
FA R O , C r e a f o r m e Vi r t e k , p u r c o n t inuando a operare in modo indipendente, collaboreranno sempre più per offrire esperienze clienti ineguagliabili, una m i g l i o r e i n t e g r a z i o n e d e i p r o d o t t i e c a p a c i t à d i s e r v i z i o a m p l i a t e s i a p e r i clienti esistenti sia per quelli nuovi. “Siamo entusiasti di entrare a far parte della famiglia AMETEK” , ha dichiarato
P e t e r L a u , P r e s i d e n t e e C E O d i FA R O
Te c h n o l o g i e s “ Q u e s t a p a r t n e r s h i p apre nuove opportunità d’innovazione e crescita e siamo entusiasti di lavorare al fianco di Creaform e Virtek per o ff r i r e u n v a l o r e a n c o r a m a g g i o r e a i nostri clienti” “L’unione di questi tre leader del settore ci consente di offrire una suite di soluzioni davvero unica e potente” , ha aggiunto Fanny Truchon, Presidente di Creaform “Non vediamo l’ora di collaborare più strettamente per ampliare i confini del possibile nella metrologia 3D, nella scansione laser e nella proiezione laser” P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i , v
s i t a r e i siti web: – www.faro.com; – www creaform3d com; – www.virtekvision.com
d e l l e c a r a t t e r i s t i c h e d e i p r o d o t t i c ostruiti: ciò por ta solitamente a una riduz i o n e d i n o n c o n f o r m i t à e s p r e c h i e
p e r m e t t e a l l ’ a z i e n d a d i o t t e n e r e u n a migliore affidabilità e produttività dei propri processi.
L a m e t r o l o g i a s i i n n e s t a a n c h e n e l l e richieste sempre più stringenti di enti di cer tificazione (HSE, Automotive, NADC A P, A e r o s p a c e , B i o m e d i c a l e ) c h e p r e s e n t a n o r e q u i s i t i d e t t a g l i a t i p e r
q u a n t o r i g u a r d a l a g e s t i o n e d e i p r ocessi di misura in azienda (si pensi agli studi MSA, analisi dei sistemi di misur a , r i p o r t a t e s i a n e l l ’ I AT F 1 6 9 4 9 s i a
n e l l a V D A 5 ) Q u i n d i a n c h e u n a m i -
g l i o r e p e r f o r m a n c e n e g l i a u d i t d i s econda e terza par te fornisce all’azienda una maggiore solidità sul mercato.
AMBITO DEGLI ORGANISMI
DI ISPEZIONE
A l l ’ i n t e r n o d i o r g a n i s m i d i i s p e z i o n e
c h e e f f e t t u a n o v a l u t a z i o n e d e l l a c o nformità, cer tificano prodotti o processi
o e f f e t t u a n o v e r i f i c a z i o n i m e t r o l o g i -
c h e , i l t e c n i c o m e t r o l o g o g a r a n t i s c e che le misurazioni usate come base per le ispezioni siano affidabili e riferibili, e suppor ta ispettori e auditor nella verifica tecnica di impianti, prodotti e servizi.
F i g u r a f o n d a m e n t a l e , c o l l a b o r a a l l a definizione dei criteri di ispezione, selezionando di volta in volta la strumentazione idonea all’attività di valutazione da effettuare, per garantire che la regola decisionale richiesta nella valutazione di confor mità venga rispettata È necessario, dunque, che il tecnico metrologo possieda diverse competenze In par ticolare, ha la necessità di conoscere approfonditamente le norme generali sulle ispezioni (come la ISO/IEC 17020, ISO/IEC 17065) ma anche, nel dettaglio, le norme relative alle caratteristiche tecniche di prodotto o processo, che possono essere sia di t ipo cog ent e ( dir et t ive eur opee, l eg g i n a z i o n a l i ) s i a v o l o n t a r i e ( I S O , O I M L , DIN, ecc )
Inoltre, egli ha la necessità di conoscere i metodi di verifica, misura e analisi s p e c i f i c i p e r i l s e t t o r e i n c u i l ’ o r g a n is m o d i i s p e z i o n e o p e r a . P e r c i ò d e v e
conoscere approfonditamente le caratteristiche dei metodi di misura e degli strumenti di misura utilizzati e le modalità di gestione della conferma metrologica dei suddetti strumenti, per garantire risultati di misura e, quindi, corrette d i c h i a r a z i o n i d i c o n f o r m i t à a s p e c i f iche Questo ser ve al tecnico metrologo per valutare il rischio legato alla corrett e z z a d e i r i s u l t a t i d i m i s u r a o t t e n u t i nella valutazione della conformità Nel caso di un Organismo di Ispezione che effettua verificazioni metrologiche, i l t e c n i c o m e t r o l o g o è l a f i g u r a c h e a f f i a n c a i l R e s p o n s a b i l e d e l c e n t r o nella definizione degli strumenti camp i o n e d a a c q u i s t a r e e u t i l i z z a r e ( e s masse di riferimento, masse di lavoro), delle modalità di taratura dei campioni viaggiatori (taratura interna o esterna) e della valutazione della loro conformità nel tempo effettuandone la conferma metrologica. Se prendiamo, come altro esempio, un O r g a n i s m o c h e e f f e t t u a v e r i f i c a z i o n i sulla conformità di ascensori, lo scopo di una delle verifiche è valutare che la f o r z a d i c h i u s u r a d e l l e p o r t e n o n s i a s u p e r i o r e a i 1 5 0 N . L a f u n z i o n e d e l tecnico metrologo sarà, quindi, quella di acquistare il dinamometro adeguato rispetto alla specifica attività di misuraz i o n e ( s t r u m e n t o p o r t a t i l e , d i f a c i l e i n s t a l l a z i o n e , c o n c a m p o d i m i s u r a fino a 300 N e una classe di precisione a nor ma), gestir ne la taratura (in ques t o c a s o , p r e s u m i b i l m e n t e e f f e t t u a t a presso un laboratorio LAT, con adeguata CMC) e le verifiche periodiche intermedie
N e l c a s o d i o r g a n i s m i d i i s p e z i o n e , diventano molto impor tanti anche l’indipendenza e l’imparzialità nei giudizi del tecnico: caratteristiche che devono essere comprese a fondo dal personal e , f i n o a d a v e r e l a c o n s a p e v o l e z z a dell’impor tanza delle misure eseguite e della loro correttezza. Un tecnico metrologo formato e cer tific a t o p u ò d u n q u e p o r t a r e a l l ’ O r g a n ismo di Ispezione una maggiore credib i l i t à e t r a s p a r e n z a n e l l e a t t i v i t à d i
i s p e z i o n e e u n a m a g g i o r c o e r e n z a e uniformità nelle valutazioni Questo si p o t r e b b e a n c h e t r a d u r r e i n u n a m a gg i o r e t u t e l a l e g a l e e r i d u z i o n e d e l rischio di contestazioni.
AMBITO DEI LABORATORI DI PROVA
Nell’immensa eterogeneità delle attività svolte dai laboratori che eseguono prove su materiali, prodotti o processi, i l t e c n i c o m e t r o l o g o a s s i c u r a c h e l e misurazioni siano conformi alle norme e che i risultati siano affidabili e riproducibili
L’attività di prova si basa sull’esecuzion e c o r r e t t a d i p r o c e d u r e e m o d a l i t à codificate in norme, oppure condivise dalle par ti interessate; il tecnico metrol o g o è d u n q u e q u e l l a f i g u r a c h e n o n s o l o g e s t i s c e l a s t r u m e n t a z i o n e , m a p e r m e t t e l ’ i m p l e m e n t a z i o n e c o r r e t t a del metodo dal punto di vista metrologico, definendo la fattibilità dei metodi normati e le necessità relative alla strumentazione per la loro corretta esecuzione.
Fondamentale nella fase di validazione del metodo è l’analisi dell’incer tezza di misura che il laboratorio riesce a o t t e n e r e n e l l ’ e s e c u z i o n e d e l l a p r o v a . Tale incer tezza dev’essere valutata per o g n i m i s u r a n d o e p e r o g n i l i v e l l o d i quantità misurata Il suo calcolo prevede la conoscenza non solo del metodo e d e l l ’ i n c e r t e z z a s t r u m e n t a l e , m a anche delle matrici normalmente anal i z z a t e d a l l a b o r a t o r i o , d e l l a l o r o variabilità, e della variabilità delle condizioni di prova che il laboratorio riesce a garantire.
Se prendiamo ad esempio un laborator io che ef f et t ua pr ove di r ot t ur a a t r azione su acciaio, l’incer tezza di misura che il tecnico deve stimare non dipende solo dalla classe di precisione della macchina prova materiali (tipicamente in Classe 1, cioè con MPE 1% di ripetibilità, risoluzione e accuratezza), ma a n c h e d a l t i p o d i a c c i a i o c h e v i e n e testato (e quindi dal valore misurato) e, soprattutto, dalla variabilità che si può a v e r e t r a g r u p p i d i c a m p i o n i d i v e r s i dello stesso materiale. Questa incer tezza viene infine stimata con tecniche stat is t iche, com e indicat o dal l a G UM, o meno frequentemente con metodi olistici, par tendo da dati di letteratura Per fare questo è necessaria una profonda c o m p e t e n z a d i s t a t i s t i c a a p p l i c a t a e dei metodi di calcolo
I l t e c n i c o m e t r o l o g o n e i l a b o r a t o r i d i
prova deve conoscere a fondo i metodi sperimentali e le tecniche di validazione dei processi di misura, compresa la g e s t i o n e d e l l a s t r u m e n t a z i o n e e l a valutazione di risultati della par tecipaz i o n e a i c o n f r o n t i i n t e r l a b o r a t o r i o .
Inoltre, deve conoscere le regole decis i o n a l i g e n e r a l i ( I L A C G 8 o I S O / I E C Guide 98-4) o ripor tate nella normativa di riferimento (normativa cogente).
Q u e s t a c o n o s c e n z a v i e n e u t i l i z z a t a per l’applicazione delle normative tecniche specifiche per il settore (chimico, meccanico, elettrico, ambientale, ecc.).
I l t e c n i c o m e t r o l o g o c o l l a b o r a a l l ’ a ccreditamento del laboratorio secondo la ISO/IEC 17025, contribuendo alla dimostrazione della competenza tecnica.
D a u l t i m o , m a n o n p e r i m p o r t a n z a , neppure le competenze sulla sicurezza in laboratorio sono secondarie per una c o r r e t t a e s e c u z i o n e d e l l e a t t i v i t à : s i pensi all’utilizzo di strumenti in pressione, in vuoto, con applicazione di alte t e n s i o n i o c o r r e n t i o c h e p r e v e d o n o l’impiego di sostanze e matrici pericolose per la salute umana.
U n t e c n i c o m e t r o l o g o c e r t i f i c a t o p e rm e t t e , q u i n d i , a l l a b o r a t o r i o d i p o t e r ottenere maggior affidabilità dei risult a t i d i p r o v a Q u e s t o a f f e r m a , i n m an i e r a i m p o r t a n t e , i l r i c o n o s c i m e n t o e a c c r e d i t a m e n t o a l i v e l l o n a z i o n a l e e inter nazionale, che por ta a una maggiore fiducia da par te dei clienti e delle autorità di controllo.
AMBITO DEI LABORATORI DI TARATURA
In un laboratorio di taratura, il tecnico metrologo svolge diverse funzioni che permettono di eseguire la taratura degli strumenti di misura dei clienti, rilas c i a n d o c e r t i f i c a t i c o n r i f e r i b i l i t à a campioni nazionali o internazionali. In par ticolare, egli opera svolgendo prove sperimentali con procedure standardizzate definite a livello internazionale, valuta le incer tezze del laboratorio ( C M C ) e g a r a n t i s c e l a r i f e r i b i l i t à d e i risultati
P e r s v o l g e r e q u e s t e a t t i v i t à g l i s o n o richieste molte competenze: in par ticol a r e , u n a c o n o s c e n z a a p p r o f o n d i t a
della catena di riferibilità metrologica, che par te dai campioni internazionali definiti dal BIPM e, attraverso una catena ininterrotta di tarature, garantisce la materializzazione dell’unità di misura attraverso i campioni del laboratorio, al netto di un’incer tezza nota Questa incer tezza dei campioni di riferimento, insieme al metodo di misura e alle condizioni di prova, gli permettono di calcolare la migliore incer tezza del centro per un determinato misurando, utilizzando metodi statistici come quelli suggeriti dalla GUM o il metodo Monte Carlo. Queste analisi richiedon o s
d i s t a
i s t i c a applicata e conoscenza dei metodi di taratura, dei principi fisici alla base di t
variare delle condizioni. Un esempio semplice può essere rapp r
o cchetti piano paralleli. Il tecnico metrologo deve acquistare i campioni di riferimento adeguati alla CMC che il centro vuole ottenere (tipicamente in Classe k ), deve far ne eseguire la taratura presso un NMI (National Metrology Institute, come l’INRiM), deve considerarne l’incer tezza di taratura nel bilancio dell’incer tezza di taratura dei blocchetti del cliente, insieme ai contributi dovuti alla variabilità termica delle condizioni ambientali e dell’incer tezza strumentale del comparatore utilizzato Il tecnico, infatti, dovrà predisporre anche la taratura del comparatore utilizzato dal laboratorio per la misura dei blocchetti, oltre che gestire i campioni di riferimento
L a c o n o s c e n z a d e l l e n o r m e d i r i f e r im e n t o ( I S O m a a n c h e I L A C , B I P M , OIML, EURAMET, ecc.) permette al tecnico di implementare i corretti metodi di misura, scegliere, acquistare e gestire i campioni di misura corretti e idonei a l l a s t r u m e n t a z i o n e i n t a r a t u r a d e l cliente per l’ottenimento dell’incer tezza di taratura richiesta Deve posseder e a n c h e c o m p e t e n z e n e l l a g e s t i o n e d e l l e p r o b l e m a t i c h e d i m i s u r a c h e nascono a fronte di una mancata conf o r m i t à m e t r o l o g i c a d e i c a m p i o n i d i r i f e r i m e n t o , o d i l a v o r o , o d e l l ’ i n a d eguatezza dei risultati ottenuti nei conf r o n t i i n t e r l a b o r a t o r i o : d e v e q u i n d i avere abilità di problem solving tecni-
co per la gestione di strumenti fuori specifica
Un tecnico metrologo cer tificato por ta, dunque, vantaggi sia al laboratorio sia ai suoi clienti, in quanto aumenta l’affidabilità e il riconoscimento internazionale dei cer tificati di taratura Propone un suppor to fondamentale per le aziende che necessitano di conformità legale o regolatoria e riduzione dei rischi l e g a t i a s t r u m e n t i n o n i d o n e i o f u o r i specifica
PERCHÉ È IMPORTANTE
LA FIGURA
DEL TECNICO METROLOGO
La figura del Tecnico Metrologo è trasversale e strategica: dalla produzione industriale alla ricerca, dalla cer tificaz i o n e a l l ’ a c c r e d i t a m e n t o , o v u n q u e v i sia la necessità di misurazioni affidabili. Un tecnico metrologo competente e certificato secondo la UNI CEI 11902:2023 non solo garantisce qualità e conformità, ma por ta all’azienda un vantaggio competitivo in termini di efficienza, reputazione e riduzione dei rischi.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
[1] UNI CEI 11902:2023 Attività professionali non regolamentate – Tecnico Metrologo – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità.
Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle
? DOMANDE COMMENTI PROPOSTE
DOMANDE COMMENTI PROPOSTE
Scrivi alla Redazione
CLICCA QUI
(LOGO tutto_misure)
Le Misure strumento er la ri resa Scrivi alla Redazione
CLICCA QUI
TUTTO _ MISURE TUTTO MISURE
Misure e Testing: strumenti di crescita e progresso
23 settembre
25-26 settembre
30 settembre - 2 ottobre
7-8 ottobre
8 ottobre
15-17 ottobre
15-17 ottobre
20-24 ottobre
22-24 ottobre
28 ottobre
29-31 ottobre
21-23 novembre
1-3 dicembre
11-12 dicembre
2025-2027 eventi in breve
Segnalazione di manifestazioni ed eventi d’interesse
Rovereto (TN)
Trento
Baden-Baden (Germania)
Sambreville (Belgio)
Genova
Strasburgo (Francia)
Bergamo
Reims (Francia)
Ancona
Bologna
Roma
Guangzhou (Cina)
Utsunomiya (Giappone)
Napoli
9-14 febbraio
23-27 marzo
17-20 maggio
21-23 maggio
25-28 maggio
New Orleans (LA, USA)
Hangzhou (Cina)
Nara (Giappone)
Amalfi (SA)
Nancy (Francia)
30 agosto - 3 settembre
Rimini
DIGITAL TWIN E TEST SPERIMENTALE
Verso una maggiore affidabilità della prova tecnico scientifica per mezzo della metrologia forense. Un nuovo antidoto agli errori giudiziari
2025 IEEE International Automated Vehicle Validation Conference - IAVVC 2025
26 h International Symposium on Measurement and Control in Robotics - ISMCR 2025
2025 IEEE International Workshop on Metrology for the Sea; Learning to Measure Sea Health Parameters - MetroSea 2025
2025 IEEE International Conference on Imaging Systems and Techniques - IST 2025
Metrology for Archaeology and Cultural Heritage
TEMPMEKO ISHM Symposium
2025 IEEE International Conference on Metrology for eXtended Reality, Artificial Intelligence and Neural Engineering - MetroXRAINE 2025
2025 IEEE International Workshop on Metrology for Agriculture and ForestryMetroAgriFor 2025
The 5th edition of the Sensors Technologies International conference - Sensors 2025
2025 International Conference on Sensing, Measurement & Data Analytics in the era of Artificial Intelligence - ICSMD 2025
2025 18th International Conference on Sensing Technology - ICST 2025 XXXIII Convegno Nazionale AIVELA 78 h Annual Scientific Conference of the American Academy of Forensic Sciences 25 h Conference on the Measurement of Force, Mass and Torque 20 h International Flow Measurement Conference 2026 - FLOMEKO 2026
MISURE PIÙ AFFIDABILI CON MULTIMETRO AD ALTA RISOLUZIONE
Per chi ha a che fare quotidianamente con problematiche di metrologia, il multimetro rimane un pilastro del kit di strumenti disponibili
S p e s s o c i s i c o n c e n t r a s u l l a s e l e z i o n e d i s t r u m e n t i p e r intervalli e funzioni specifiche, ma un aspetto cruciale, spesso sottovalutato, è costituito dal valore di una risoluzione migliorata
In particolare, per quanto riguarda il multimetro, il passaggio a un multimetro a cifre superiori (ad esempio, da un multimetro a 5 cifre e mezzo a uno a 6 cifre e mezzo) comporta notevoli vantaggi. Non si tratta solo di disporre di un display più elegante, bensì di sbloccare un livello di precisione e affidabilità fondamentale per applicazioni avanzate e diagnostica complessa, in grado di ridurre al minimo l’incertezza di misura
U n m u l t i m e t r o a 5 c i f r e e m e z z o f o r n i s c e u n a l e t t u r a massima di 199 999 conteggi, mentre uno strumento a 6 cifre e mezzo la estende a 1.999.999. Questo intervallo, d e c i s a m e n t e a m p l i a t o , n o n s i l i m i t a a v i s u a l i z z a r e p i ù numeri, ma aumenta notevolmente la risoluzione, ovvero la minima variazione che lo strumento riesce a rilevar e O g n i c i f r a a g g i u n t i v a s u d d i v i d e , d i f a t t o , l ’ u l t i m a cifra significativa per un fattore dieci. Ad esempio, uno s t r u m e n t o a 5 c i f r e e m e z z o c o n u n i n t e r v a l l o d i 1 0 V potrebbe avere una risoluzione di 1 mV. La sua controparte a 6 cifre e mezzo sullo stesso intervallo vanta una risoluzione di 100 mV Questa differenza, apparentemente piccola, ha profonde implicazioni grazie alla precisione e alla capacitàd’identificare anche le più piccole anomalie. Per chiarire ulteriormente i vantaggi della cifra in più, consideriamo questi scenari pratici in cui la maggiore risoluzione di un multimetro a 6 ½ cifre si rivela preziosa:
• Misurazione di temperatura di precisione con RTD: si sta convalidando la taratura di un RTD Pt100, prevedendo una lettura di 150 Ω Un misuratore a 5 ½ cifre potrebbe indicare 150,000 Ω, offrendo una visione limitata dei p o t e n z i a l i e r r o r i U n m i s u r a t o r e a 6 ½ c i f r e , t u t t a v i a , potrebbe indicare 150,0000 Ω, consentendo l’identifica-
zione di piccole deviazioni dal valore nominale e regolazioni di taratura più efficaci.
• Test di soglia a bassa tensione: un circuito si basa su una soglia di tensione precisa di 0,050 V (50 mV) per il corretto funzionamento Un misuratore a 5 ½ cifre potrebbe avere difficoltà a risolvere in modo coerente le variazioni attorno a questa soglia, soprattutto in ambienti rumorosi Un misuratore a 6 ½ cifre offre la maggiore accuratezza necessaria per determinare con sicurezza se il circuito funziona secondo le specifiche
Con queste premesse la nuova serie di multimetri digitali introdotta da Rohde & Schwarz, R&S UDS, si configura come un ottimo strumento dal punto di vista delle prestazioni e non solo.
Questi nuovi strumenti compatti sono in grado di visualizzare tre risultati di misura contemporaneamente (es. tensione, corrente e potenza) e offrono versatili funzion i d i m i s u r a z i o n e e d i v e r s e i n t e r f a c c e p e r i l c o n t r o l l o remoto
I d i v e r s i m o d e l l i s o n o d i s p o n i b i l i c o n u n a r i s o l u z i o n e digitale di 5 ½ e 6 ½, quest’ultima con una precisione di base in DC dello 0,0075%
Con gamme di tensione fino a 1.000 V DC e 750 V AC e gamme di corrente fino a 10 A, questi multimetri offron o u n a s o l u z i o n e c o m p l e t a p e r s v o l g e r e u n ’ a m p i a gamma di attività di misura
Sono dotati di un’interfaccia di facile utilizzo e di un display a colori OVGA da 3,5", che offre un’eccellente leggibilità in qualunque condizione ambientale
L’ampio schermo può visualizzare contemporaneament e f i n o a t r e v a l o r i d i m i s u r a , s e m p l i f
l u
i d i lavoro di test e migliorando la produttività.
Oltre alle dodici funzioni di misura standard, i multimet r i d i s p o n g o n o d i f u n z i o n i s t a t i s t i c h e e m a t e m a t i c h e i n t e g r a t e , c h e l i r e n
d i applicazioni, comprese le misure a due e quattro fili e i test con limiti.
CLICCA QUI per ulteriori informazioni.
Mario Savino
La storia del Gr uppo Misure
Elettriche ed Elettroniche (GMEE)
Diciannovesima parte – Si celebra il venticinquennio del GMEE
NINETEENTH PART: THE TWNETIFIFTH GMEE ANNIVERSARY IS CELEBRATED
The paper follows the eighteenth par t of the histor y of GMEE (Group of Electrical and Electronic Measurements) published on Tutto Misure It refers to the year 2008 relevant to the first year of Franco Ferraris as President and Giovanni Betta as Secretar y. That year, during the annual meeting of the group in Rome, there was a celebration of the twenty-fifth anniversar y of the GMEE bir th GMEE Association purchased the magazine T M This is the reason why the nineteenth par t of this stor y will concern only one year of Franco Ferraris Presidence.
RIASSUNTO
L’ar ticolo è il seguito delle prime diciotto par ti della storia del GMEE (Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche) pubblicata su Tutto Misure. Fa riferimento all’anno 2008 il primo della presidenza del gruppo da par te di Franco Ferraris con Giovanni Betta come segretario In quell’anno vi fu, durante la riunione annuale del gruppo a Roma, la celebrazione dei venticinque anni dalla nascita del GMEE Vi fu anche il definitivo acquisto della rivista T M da par te dell’Associazione GMEE. Questo è il motivo per cui la diciannovesima par te di questa storia riguarda solo il primo anno della presidenza di Franco Ferraris.
INTRODUZIONE
Nella diciottesima par te di questa stor i a s i s o n o r a c c o n t a t i g l i a v v e n i m e n t i relativi al 2007, ultimo della presidenz a d i A l e s s a n d ro F e r r e ro c o n F r a n c o F e r r a r i s s e g r e t a r i o N e l 2008, cui fa riferimento la diciannovesima par te, si ebbe come consuetudine
il passaggio di Ferraris alla presidenza, con Giovanni Betta segretario dell’Associazione del GMEE (vedi Fig. 1).
D i v e r s i f u r o n o g l i a v v e n i m e n t i c h e c a r a t t e r i z z a r o n o q u e l l ’ a n n o : i l p i ù significativo riguardò la celebrazione del venticinquesimo anniversario della n a s c i t a d e l G M E E . A M o n t e P o r z i o Catone, Roma, durante il XXV congresso del GMEE, i past president, con Franco Ferraris, raccontarono la storia del GMEE dal 1983 al 2008: una storia che r a p p r e s e n t a a n c h e u n a p a r t e c o n s i s t e n t e d e l l a ricerca scientifica italian a s u l l e m i s u r e i n q u e l l a s s o d i t e m p o S u l s i t o dell’Associazione è possibile leggere questo int e r e s s a n t i s s i m o d o c umento; inoltre vi è un video nel quale non solo si ascoltano le relazioni d e i p r e s i d e n t i m a s i v e -
dono i volti dei relatori e di alcuni soci dell’Associazione, alcuni dei quali ben n o t i a i n o s t r i
e t t o r i . N e
s e g u i t o s i esporranno anche le decisioni assunte durante i consigli direttivi (CD) dell’Ass o c i a z i o n e . Ta l i d e c i s i o n i f u r o n o p o i r a t i f i c a t e d u r a n t e l e d u e a s s e m b l e e annuali: la prima telematica e la second a i n p r e s e n z a , q u e s t ’ u l t i m a t e n u t a d u r a n t e i l c
G M E E
agli incontri internazionali d’interesse del GMEE e in par ticolare al Simposio tenuto a Firenze in memoria di Gaetan o I u c u l a n o , p r i m o p r e s i d e n t e d e ll’Associazione.
N e l 2 0 0 8 v i f u r o n o a v v e n i m e n t i d a ricordare, come al solito alcuni piacevoli e altri tristi Tra quelli piacevoli, il Consiglio di amministrazione dell’Università Carlo Cattaneo (LIUC) nominò, in qualità di nuovo Rettore per il biennio 2007-2009, Andrea Taroni, che assunse l’incarico a par tire dal primo n o v e m b r e d e l 2 0 0 7 . P a r t i c o l a r m e n t e gradito a chi scrive fu un riconosciment o a t t r i b u i t o a L u i g i n o B e n e t a z z o , c a r i s s i m o a m i c o e i l l u s t r e c o l l e g a Benetazzo fu insignito dall’IEEE Instrum e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t S o c i e t y (IMS) del Career Exellence Award per aver in decenni contribuito all’avanzamento della scienza delle misure e alla sua disseminazione. La stessa IMS premiò nel maggio 2008 Sergio Rapuano, con un “Outstanding young engineer award 2007” per i suoi contributi a i s i s t e m i d i m i s u r a d i s t r i b u i t i e a l l a d i d a t t i c a r e m o t a . D a r i o P e t r i
quale Daponte ebbero il prestigioso r i c o n o s
d i I E E E F
w L u c a Mari fu nominato membro esper to nel JCGM/WG2 (Joint Committee for Guides in Metrology/ Working Group 2)
Politecnico di Bari mario.savino@poliba.it
Figura 1 – Franco Ferraris (a sinistra) e Giovanni Betta (a destra), rispettivamente Presidente e Segretario dell’Associazione GMEE a par tire dal 2008
per la manutenzione e la nuova stesura del VIM (Vocabolario inter nazionale
d i m e t r o l o g i a ) U n ’ a l t r a b e l l a n o t i z i a riguardava la crescita del gruppo, con il bando di cinque nuovi posti di ricerc a t o r e , d u e d a l l ’ u n i t à d i M i l a n o e g l i altri tre da quelle di Cosenza, Padova e Pisa
Fra le tristi notizie, la scoper ta che Sigf r i d o L e s c h i u t t a , n o n o s t a n t e c o n t inuasse a essere molto attivo nella vita d e l l ’ A s s o c i a z i o n e , e r a a f f e t t o d a u n m a l e i n c u r a b i l e e s i s o t t o p o n e v a a pesanti radioterapie con acceleratore lineare. L’anno precedente, inoltre, era improvvisamente venuta a mancare la m o g l i e d i R o b e r t o L o i a c o n o : t u t t i i soci del GMEE avevano avuto modo di apprezzar ne la gentilezza d’animo e l a c o r d i a l i t à , d u r a n t e l e p a u s e d e i nostri congressi e simposi, ai quali lo aveva accompagnato Nel 2008 morirono anche il fratello di Felice Cennamo, la madre di Alessandro Ferrero e il padre di Bernardo Tellini
AGGREGAZIONE DEI SETTORI SCIENTICO DISCIPLINARI E LE FONDAZIONI UNIVERSITARIE
Vi f u r o n o d i v e r s e r i u n i o n i r i g u a r d a n t i la revisione dei Settori Scientifico-Discip l i n a r i ( S S D ) c u i s t a v a l a v o r a n d o i l CUN ( Cons ig l io Univer s it ar io Nazionale), che nel 2007 aveva prodotto, in via sperimentale, un elenco di aggreg a z i o n i , c o m e r i p o r t a t o n e l l a p r e c edente par te di questa storia Ferraris par tecipò a Torino nei giorni 1 e 2 aprile a un Convegno sugli indirizzi della ricerca nel settore dell’ICT (Information and Communication Technology) dove e s p o s e l e t e m a t i c h e d i r i c e r c a d e l
GMEE Betta, in sostituzione del presid e n t e ( i m p e g n a t o i n u n c o n c o r s o p e r r i c e r c a t o r e ) , p r e s e p a r t e a n o m e d e l
GMEE alle riunioni indette dai rappresentanti CUN dell’area 09, in cui non solo si discusse della nuova aggregaz i o n e d e g l i S S D ( s e t t o r i s c i e n t i f i c o d i s c i p l i n a r i ) m a s i a f f e r m ò a n c h e l a necessità d’individuare oppor tuni indicatori della ricerca scientifica La Gelm i n i , i n f a t t i , s c r i s s e n e l l a s u a l e t t e r a del 5 settembre 2008 al Presidente del CUN Lenzi: "che il CUN formuli propo-
ste atte ad individuare alcuni indicatori di qualità relativi all’attività scientifica e di ricerca, da definire in relazione ai diversi livelli concorsuali e alle peculiarità delle diverse aree scientifiche" . Betta suggerì di attivarci per non trovarc i i m p r e p a r a t i q u a n d o i l p r o b l e m a sarebbe diventato ancora più urgente Esor tò i ricercatori e associati del settore scientifico disciplinare (SSD) misure a r a c c o g l i e r e l a m a g g i o r p a r t e d e g l i indicatori più diffusi (numero di riviste
I S I , I m p a c t F a c t o r, H - i n d e x e c c ) i n modo da capire quali meglio fotografassero la comunità del GMEE e dove si potessero collocare eventuali soglie
P e t r i o s s e r v ò c h e l a d e f i n i z i o n e d i indicatori bibliometrici a livello nazionale, oltre a essere applicata a singoli ricercatori, avrebbe por tato inevitabilmente anche a confronti tra SSD divers i , s o p r a t t u t t o t r a q u e l l i a p p a r t e n e n t i alla stessa area e suggerì che potesse e s s e r e i m p o r t a n t e p e r l o s v i l u p p o d e l
G M E E s t e s s o c i t a r e n e i p r o p r i l a v o r i quelli, a loro attinenti, scritti da colleghi delle altre sedi GMEE Taroni informò c h e e s i s t e v a g i à u n d o c u m e n t o d e ll’SSD di fisica inerente agli indicatori di qualità della produzione scientifica Ferraris e tutto il GMEE accolsero l’invito e fu l’inizio di un lavoro che si protrasse per diversi anni e por tò alla definizione di indicatori da utilizzare all’int e r n o d e l s e t t o r e m i s u r e e l e t t r i c h e e d elettroniche, a prescindere dalle scelte ministeriali. Il proseguimento dello stud i o c o s ì a v v i a t o c o n s e n t ì d i a r r i v a r e , come si scriverà nel prosieguo di questa storia, a un documento, molto apprezzato anche all’ester no del settore m i s u r e . L e i n d i c a z i o n i c o n t e n u t e n e l d o c u m e n -
t o f u r o n o , p e r i g i o v a n i ricercatori del GMEE, di guida e di orientamento
s u qual i ar g om ent i indi-
r i z z a r e l e p r o p r i e r i c e r-
c h e e d o v e p r e f e r i b i lmente pubblicarle Questa è, però, storia ancora a venire. Nel giugno del 2008 ci f u u n i m p o r t a n t e c o n v e -
g n o d e l C U N i n t i t o l a t o “ U n i v e r s i t à e s i s t e m a
p a e s e : p e r u n g o v e r n o
p a r t e c i p a t o d e l l o s v i l u p p o ” , t e n u t o
presso il CNR a Roma (la cui sede centrale di Piazzale Aldo Moro è mostrata in Fig 2), in cui tra l’altro fu presentato u n n u o v o m o d e l l o d i c l a s s i f i c a z i o n e
degli SSD. Il convegno fu aper to dagli i n t e r v e n t i d i L u c i a n o M a i a n i , p r e s idente del CNR, Andrea Lenzi, presidente del CUN, e del ministro del MIUR
( I s t r u z i o n e U n i v e r s i t à R i c e r c a ) M a r i a
Stella Gelmini Ci fu anche la par teci-
p a z i o n e d e g l i e x m i n i s t r i Z e c c h i n o ,
Berlinguer e Mussi
Nella giornata di giovedì 19 si tenne la t a v o l a r o t o n d a s u “ P r o p o s t e p e r u n a
r e v i s i o n e f l e s s i b i l e d e g l i a m b i t i d i s c i -
p lina ri” Era il preludio di quanto poi
s a r à c o n t e n u t o n e l l ’ a r t i c o l o 1 5 d e l l a
Legge 240 del 2010 «Norme in materia di organizzazione delle Università, d i p e r s o n a l e a c c a d e m i c o e r e c l u t amento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario».
I n e s s a f u r o n o p r e v i s t i M a c r o S e t t o r i
Concorsuali (MSC) che facevano riferimento alle 14 aree CUN A valle degli M S C f u r o n o f o r m a t i i S e t t o r i C o n c o rsuali (SC), cui seguirono gli SSD. L’elem e n t o p o s i t i v o d i q u e s t a l e g g e s a r à , c o m e g i à a n t i c i p a t o , l ’ a g g r e g a z i o n e in un unico SC degli SSD di misure elettriche ed elettroniche e di misure meccaniche e termiche. In contemporanea a l l o s v o l g i m e n t o d e l C o n v e g n o o r g an i z z a t o d a l C U N s i t e n n e , s e m p r e a Roma, la riunione del CD del GMEE. Ai s o c i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e G M E E n o n f u possibile prendere par te al Convegno per la limitata capienza della sala del CNR
Figura 2 – Sede centrale del CNR di Piazzale Aldo Moro, che nel 2007 aveva celebrato i suoi settant’anni
I l 2 0 0 8 v a r i c o r d a t o , i n q u a n t o i l 2 5 giugno di quell’anno fu emanato il Dl ( D e c r e t o - l e g g e ) n 1 1 2 , n o t o a n c h e com e decr et o Brunetta Il Dl al l ’ ar t 16 diede l a pos s ibil it à al l e univer s it à p u b b l i c h e d i t r a s f o r m a r s i i n f o n d azioni di diritto privato, attraverso una semplice delibera dei Senati Accad e m i c i a m a g g i o r a n z a a s s o l u t a , c o n a p p r o v a z i o n e d a p a r t e d e l M I U R d i concer to con il MEF (Ministero dell’ec o n o m i a e d e l l e f i n a n z e ) I l D l f u p o i conver tito nella legge 133 il 6 agosto dello stesso anno. La tematica era stata g i à a f f r o n t a t a n e l l a l e g g e 3 l u g l i o 1999 n 249 (riforma Berlinguer), che prevedeva la possibilità per più univer-
s i t à d i f e d e r a r s i o f o n d e r s i L o s c o p o principale era quello di reperire, per lo
s v i l u p p o d e l l ’ u n i v e r s i t à , r i s o r s e f i n a n -
z i a r i e p r i v a t e e o r i e n t a r e l a r i c e r c a
s c i e n t i f i c a i n m o d o d a d i v e n t a r e e c o -
n o m i c a m e n t e v a n t a g g i o s a , o l t r e c h e
f i n a l i z z a t a a l l o s v i l u p p o e a l l ’ i n n o v azione delle strutture por tanti del Paese
A s e g u i t o d e l l ’ e m a n a z i o n e d i q u e s t o
Dl, nel 2009 si susseguirono convegni
e s i a p r ì u n a m p i o d i b a t t i t o n e l C U N con, al solito, la formazione di due fazioni, una a favore e l’altra, più numerosa, decisamente preoccupata e contraria Sul sito del MIUR è possibile trovare le poche università che hanno dato luogo a fondazioni.
TUTTO MISURE
ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE GMEE
Ferraris si trovò a dover disbrigare le c o m p l e s s e p r a t i c h e b u r o c r a t i c h e p e r l’acquisto della rivista Tutto Misure, firm a n d o i l c o n t r a t t o d i c o m p r a v e n d i t a della rivista con Augusta Srl e quello di e d i z i o n e c o n l ’ A & T s r l C o m e s c r i t t o nella precedente par te di questa storia, c o n i l n u m e r o t r e l a r i v i s t a , n e l l ’ a n n o 2 0 0 7 , d i v e n n e l ’ o r g a n o u f f i c i a l e d e ll’Associazione GMEE, oltre che della Mostra Congresso Biennale “Metrologia & Qualità”, con la conferma di Serg i o S a r t o r i c o m e d i r e t t o r e È i n t e r e ss a n t e r a c c o n t a r e c o m e S a r t o r i , i l maggior ar tefice del passaggio della proprietà di T M da Augusta all’Assoc i a z i o n e G M E E , d i e d e l a n o t i z i a n e l
s u o E d i t o r i a l e , a p p a r s o n e l n u m e r o quattro di T M del 2008, dal titolo “Più cultura per un futuro migliore” In esso Sar tori sottolineava l’impor tanza contrattuale della scelta da par te della prop r i e t à d e
i v i s t a , c h e evitava la possibilità di una direzione condotta da giornalisti non esper ti nel settore delle misure e, quindi, di contenuti tecnici e scientifici non consoni a una testata che si poneva l’obiettivo di d i m o s t r a r e i v a n t
c a m p o S i complimentava con la scelta coraggiosa del GMEE nell’acquisto della rivista, t
“
g e n e r a l e e d e l l e b u o n e m isure in particolare” Ricordava, tra l e m e r i t e v o l i i n i z i a t i v e p o r t a t e a v a n t i dall’Associazione, la scuola per dottorandi “Italo Gorini” e “I quader ni del G M E E ” , c h e e r a n o p u b b l i c i z z a t i i n q u e l l o s t e s s o n u m e r o d e l l a r i v i s t a . L a promozione della Cultura metrologica in Italia, operata dal GMEE, era contrapposta a politiche gover native che s p e s s o p o r t a v a n o a l l a r i d u z i o n e d e i f o n d i p e r l a s c u o l a , l ’ u n i v e r s i t à e l a ricerca scientifica. Elogiava, infine, la d e c i s a p r e s a d i p o s i z i o n e d e l G M E E c h e , a n c h e a t t r a v e r s o T M , s i e r a s c h i e r a t o c o n t r o i l d e c r e t o c h e p r e v ed e v a l a p o s s i b i l i t à d i t r a s f e r i r e l a “metrologia legale” dalle Camere d i C o m m e r c i o a i C o m u n i i t a l i a n i L a posizione era stata netta e aveva contribuito a cassare l’ar ticolo incriminato nella conversione in legge del decreto. È bene ricordare, a questo proposito, c h e n e l p r e c e d e n t e c o n g r e s s o G M E E di Torino vi era stata una Tavola Rotonda sulle esigenze tecniche della metrol o g i a l e g a l e , c o n i l s a l u t o d i G u i d o Bolatto della Camera di commercio di Torino, l’introduzione di Paolo V igo e g l i i n t e r v e n t i ( c o n t r a p a r e n t e s i g l i argomenti trattati) di Tiziana Pompei ( r u o l o a t t u a l e e f u t u r o d e l s i s t e m a c amerale nella metrologia legale), Marco Par vis (campioni viaggiatori per la v e r i f i c a p e r i o d i c a d e g l i s t r u m e n t i d i pesatura continua per alimenti preconf e z i o n a t i ) , L u i g i n o B e n e t a z z o ( p r ob l e m i d i c o n t r o l l o e v a l i d a z i o n e d e l software negli strumenti legali) e Nello Polese (il problema del controllo della q u a l i t à d e l l ’ e n e r g i a e l a m e t r o l o g i a
l e g a l e ) . C o m e s i s c r i v e r à i n s e g u i t o , durante la Giornata della Misurazione d i q u e l l ’ a n n o v i f u s u l l ’ a r g o m e n t o
u n ’ i n t e r e s s a n t e r e l a z i o n e d a p a r t e d i Franco Boni. È bene anche sottolinear e c h e T M h a s e m p r e c o n t i n u a t o a d e d i c a r e a t t e n z i o n e a l l e p r o b l e
passato coinvolti i centri SIT (Ser vizio d i t a r a t
laboratori di taratura di Accredia Nel n
u affrontato il problema degli autovelox, con considerazioni sullo stato dell’ar te e una nota di Sar tori sull’argomento
N o n o s t a n t e i l b i l a n c i o c o m p l e s s i v o della rivista alla fine del 2008 fosse in pareggio, ci si rese conto che le spese richieste dalla stampa risultavano notevoli e non sempre coper te da pubblicit à e v e n d i t e . S i d e c i s e p e r t a n t o d ’ i n iziare a sperimentare la diffusione della r i v i s t a i n f o r m a e l e t t r o n i c a e n a c q u e così “Tutto Misure News” che si affiancò, con un più ampio bacino d’utenza (intor no alle quindicimila unità), all’ed i z i o n e c a r t a c e a . S a r t o r i i l l u s t r ò l a novità sulla pagina della rivista elettronica con un breve comunicato inerente a l l a n u o v a a c q u i s i z i o n e d a p a r t e d e l GMEE. Al termine di quell’anno manifestò la propria intenzione di lasciare la direzione della rivista Tutto Misure, dando peraltro la propria disponibilità a m a n t e n e r e p e r i l 2 0 0 9 l ’ i n c a r i c o , a f f i a n c a t o d a l d i r e t t o r e i n p e c t o r e . Dopo attento esame dei possibili sostituti e delle disponibilità a ricoprire la c a r i c a d i d i r e t t o r e d e l l a r i v i s t a , l ’ A ssemblea GMEE concordò di affidare la d i r e z i o n e a F r a n c o D o c c h i o , c h e aveva già svolto con solerzia e notevole capacità il ruolo di capo redattore
I QUADERNI DEL GMEE E NON SOLO
I Q u a d e r n i d e l G M E E n a c q u e r o c o n l’entusiastica adesione di tutti i soci dell’Associazione Gli scopi erano molteplici Il primo era quello di rappresentare un biglietto da visita, da distribuire a l m o n d o d e l l ’ i n d u s t r i a i t a l i a n a e d e i ser vizi per far conoscere e capire quali
MONITORAGGIO ACUSTICO “TUTTO IN UNO E LOW COST”
La prima centralina per monitoraggio acustico al mondo omologata in Classe 1, con microfono MEMS
Nel marzo 2022, l’ente di accreditamento tedesco Physik a l i s c h - Te c h n i s c h e B u n d e s a n s t a l t ( P T B ) p e r l a p r i m a volta al mondo ha concesso l’omologazione a una cent r a l i n a d i m o n i t o r a g g i o d e l r u m o r
m
c r o f o n o MEMS Si tratta della SV 307A SVANTEK, che ha ricevuto il certificato di conformità alla Classe 1 specificato dalla norma IEC 61672:2013 La nuova centralina “all in one”, c h e r a p p r e s e n t a u
m i c r o f o n i M E M S e , p i ù i n g e n e r a
e , n e l m o n i t o r a g g i o del rumore ambientale, è composta da un fonometro in C l a s s e 1 c o n m i c r o f o n o M E M S ( “ s i s t e m a b r e v e t t a t o ” e dotato di garanzia a vita), un modem per la comunicaz i o n e w i r e l e s s v i a r e t e 4 G e u n a b a t t e r i a r i c a r i c a b i l e , integrati in un alloggiamento rimovibile, impermeabile e in materiale rinforzato che protegge il sistema da condizioni meteorologiche estreme, soddisfacendo pienamente i requisiti della Classe 1. La comunicazione 4G fornisce un veloce trasferimento dei dati al PC, tramite Internet Lo schermo controvento incluso è altamente efficiente nella riduzione del rumor e d e l v e n t o , a n c h e a e l e v a t e v e l o c i t à I c o m p o n e n t i a g g i u n t i v i h a r d w a r e p e r i l m o n i t o r a g g i o a m b i e n t a l e includono un array multi-microfono “brevettato” all’interno di un alloggiamento per microfono da ½ pollice,
automatizzati o manuali In opzione, la centralina può eseguire in tempo reale l’analisi di frequenza in 1/3 d’ottava e salvarne le time history per ogni banda. Essa può a n c h e re g i s t r a re i l s e g n a l e a u d i o n e i f i l e WAV E , p e r i l riconoscimento delle fonti di rumore e la post elaboraz i o n e t r a m i t e i l s o l f t w a r e “ S v a n P C + + ” i n d o t a z i o n e ; quest’ultimo, in versione per PC, supporta anche le funz i o n i d i s c a r i c o d a t i , i l r i c a l c o l o d e l L E Q ( l i v e l l o s o n o r o equivalente), la creazione di configurazioni di misurazione, la presentazione dei risultati di misura in forma grafica e tabellare e l’esportazione di tutti i dati su un foglio di calcolo o di testo
Con la centralina SV 307A tutti i dati di misura vengono salvati in memoria in una micro-SD da 32 GB, espandibile fino a 128 GB Il sistema è appositamente progettato per una facile installazione: SV 307A è piccola, leggera, particolarmente snella e facile da installare (anche da parte di una singola persona), è dotata di una batteria interna ricaricabile agli ioni di litio, può interfacciarsi con pannelli solari e/o batterie supplementari e include un alimentatore di rete IP67, per caricare la batteria interna e alimentare la centralina.
che rende possibile effettuare un controllo dinamico del sistema in modo continuo, sulla base del segnale acustic o r e a l e m i s u r a t o N e l c a s o i n c u i i l i v e l l i m i s u r a t i d a l microfono di riferimento e dai microfoni di misurazione differiscano oltre una determinata soglia, il controllo del sistema SV 307A fa scattare un allarme. Inoltre la sorgente sonora incorporata, che produce il livello di circa 100 dBA a 1 kHz, può essere utilizzata per controlli di sistema
I l s i s t e m a è p i e n a m e n t e c o m p a t i b i l e c o n S v a n N E T , i l nuovo “cloud” server di Svantek che supporta la conness i o n e r e m o t a t r a P C e S V 307A I l s e r v i z i o base di SvanNET consente l’utilizzo di tutti i t i p i d i s c h e d e S I M , i n d i p e n d e n t e m e n t e dal tipo di IP (pubblico o privato, dinamico o statico) La connessione tramite SvanNET consente agli utenti, anche attraverso cell u l a r e o t a b l e t , d i a v v i a r e / s o s p e n d e r e l e misure, visualizzare i risultati delle misurazioni in tempo reale, scaricare i file sul proprio dispositivo e configurare la centralina
L ’ a c c o u n t o p z i o n a l e A D ( A u t o m a t i c Download) offre inoltre il controllo autom a t i c o ( c o m p r e s o i l d o w n l o a d d e i f i l e d i m i s u r a ) d e l l e c e n t r a l i n e , l a c o n d i v i s i o n e dei dati con altri utenti di SvanNET e l’anteprima dei dati di misura in un sito Web pers onaliz z at o, c on ac c es s o pubblic o o r is ervato (protetto da password)
Il sito web di anteprima, salvabile in infinit e c o n f i g u r a z i o n i e m o d e l l i , p u ò e s s e r e personalizzato con un logo e il nome del singolo progetto e, infine, esportato creando un report Word o PDF con un semplice click La funzionalità di report include anche la possibilità d’impostare report da inviare via posta elettronica a più destinatari, secondo tempistiche appositamente selezionate.
CLICCA QUI per ulteriori approfondimenti.
f o s s e r o l e c o m p e t e n z e a l l ’ i n t e r n o d e l
G M E E a n c h e a l d i f u o r i d e l m o n d o
a c c a d e m i c o e s c i e n t i f i c o I l s e c o n d o era quello di cimentarsi con il difficile
c o m p i t o d i d i m o s t r a r e s i a d i s a p e r e
c o m e r i s o l v e r e i p r o b l e m i d i m i s u r a , che tanti incontrano quotidianamente sui luoghi di lavoro, sia di poter dare loro consigli qualificati e competenti. Il terzo, voluto dalla Commissione didattica (presieduta prima da Ferraris e poi da Betta), rientrava nella necessità di divulgare in tutti i modi possibili i contenuti degli insegnamenti di misure, anche utilizzando i Quaderni.
Quello dei Quaderni era quindi consid e r a t o u n i n v e s t i m e n t o , a n c h e o n e r os o , n e l l a s p e r a n z a c h e p o r t a s s e a l GMEE un ritorno di visibilità e quindi di at t ivit à e cont r at t i, com e quel l o m ol t o redditizio con il CESI In par ticolare, il ritorno più immediato si pensava potesse andare alle unità che si erano fatte carico della stesura dei singoli quadern i Q u e s t ’ u l t i m o e r a i l m o t i v o p e r c u i sulla coper tina dei quaderni non venivano ripor tati i nomi degli autori, ma la loro Unità GMEE di appar tenenza. Si e r a c o n s c i c h e l ’ o p e r a z i o n e p o t e s s e richiedere investimenti cospicui, di cui l ’ A s s ociazione non dis poneva, m a l a s p e r a n z a e r a q u e l l a d i p r o d u r r e u n a s e r i e d i q u a d e r n i s i g n i f i c a t i v a m e n t e estesa (Sar tori affermava che un numer o e s i g u o d i q u a d e r n i s a r e b b e s t a t o a s s o l u t a m e n t e c o n t r o p r o d u c e n t e ) , i n m o d o t a l e c h e l ’ i n i z i a t i v a p o t e s s e a regime autosostenersi, arrivando alme-
n o a l p a r e g g i o t r a s p e s e e r i c a v i L ’ idea era che alcuni quaderni produces-
s er o ut il i con vendit e cons is t ent i, s opperendo così alle perdite prodotte dai
q u a d e r n i m e n o a t t r a t t i v i . S a r t o r i , c h e i n s i e m e c o n i l C o m i t a t o d i r e d a z i o n e dei quader ni (Benetazzo, Ferrero, Sa r t o r i e Sa v i no ) a v e v a p r e p a r a t o un piano editoriale, riteneva che tutto l ’ i m p e g n o p r o f u s o a v e s s e s e n s o s e i q u a d e r n i f o s s e r o s t a t i l e t t i e u t i l i z z a t i d a u n n u m e r o e l e v a t o d i a d d e t t i a l l e misure, quali studenti o dipendenti di aziende o insegnanti di scuole superiori Per il 2008 il piano editoriale prevedeva la pubblicazione di altri tre quaderni ed erano già avviati i contatti con i p r o p o n e n t i d i a l m e n o a l t r i q u a t t r o quaderni per il 2009. Ferraris era par-
t i c o l a r m e n t e c o n t e n t o
d e l l e p r o p o s t e a v a n z a -
t e , c h e a n d a v a n o n e l l a
l i n e a d a l u i i n d i c a t a e condivisa da tutto il Cons i g l i o D i r e t t i v o : “ d a r e una maggiore solidità ai quaderni preparando un piano editoriale con un respiro di almeno due anni, preferibilmente di tre, con la produzione di un consistente numero di quaderni in modo da dare spessore alla collana”.
P e r c h é u n a i n i z i a t i v a e -
d i t o r i a l e p o s s a a v e r e successo dovrebbero ess er e chiar i i r uol i del l ’ ed i t o r e , i n q u e s t o c a s o
A & T ( A u t o m a t i o n a n d Testing ), e dei redattori,
o v v e r o i s o c i d e l l ’ A s s ociazione GMEE. All’editore competono la par te c o m m e r c i a l e e l ’ i n d a g i -
n e d i m e r c a t o , c h e c o n -
s e n t a d ’ i n d i v i d u a r e i temi da privilegiare sulla base delle esigenze indicate, in questo caso, dalle aziende; ai redattori si c h i e d e i l r i s p e t t o d e i t e m p i d i c o n s egna. In base anche al potenziale bacin o d ’ u t e n z a s i s t a b i l i s c e i l n u m e r o d i copie da stampare per la prima edizion e , i n m o d o d a r i d u r r e a l m i n i m o l a giacenza del magazzino. Ebbene, dispiace dirlo, ma la neonata A&T non si dimostrò all’altezza del compito assegnatole In par ticolare, risultò già poco chiara la richiesta da par te di A&T d’ins e r i r e nell’accordo editoriale con il GMEE la collaborazione dei redattori alla ricerca degli sponsor Fu dato anche un suggerimento, definito “sponsorizzazione facilmente reperibile”: si chiedeva l’impegno da par te dello sponsor di acquistare un cer to numero di copie d e l q u a d e r n o N e l c a s o f o s s e r o s t a t e più di cento per quelle copie sarebbe s t a t o s t a m p a t o i n c o p e r t i n a i l l o g o d e l l a d i t t a s p o n s o r i z z a n t e , i n m o d o c h e i l q u a d e r n o p o t e s s e e s s e r e u s a t o c o m e o m a g g i o d e l l ’ a z i e n d a a i s u o i clienti. Ad avviso di chi scrive, che fu l’autore del secondo quader no (Unità
GMME del Politecnico di Bari) Introduzione a lla sensoristica ind ustria le , gli
o m a g g i d e v o n o p r e s e n t a r s i c o n u n a veste gradevole, e questo non poteva dirsi per i quader ni GMEE di for mato
A 5 s p i l l a t o i n c o p e r t i n a ( s i v e d a Fig 3)
S t e s s o f o r m a t o a v e v a a v u t o i l p r i m o quaderno, di cui si è scritto nella precedente par te di questa storia, e lo ebbe anche il terzo, come mostrato in Fig 4,
s c r i t t o d a C a r l o C a ro b b i , M a r c o Cati, Luigi Millanta e Carlo Pancon i ( U n i t à G M E E d i F i r e n z e ) d a l t i t o l o “La compatibilità elettromagnetica per chi fa misure e prove ”
Si corse ai ripari con il quar to quadern o , l a c u i c o p e r t i n a è r i p o r t a t a i n
F i g . 5 , m o l t o b e l l o n e l l a f o r m a e n e i c o n t e n u t i , s c r i t t o d a S i g f r i d o L eschiutta (Unità GMEE del Politecnico di Torino) e intitolato “L’arte della misura del tempo presso le cortigiane e alt r e c u r i o s e s t o r i e s u l l e m i s u r e , l e i s t i t u z i o n i e i p e r s o n a g g i c h e h a n n o
Figura 3 – Coper tina del secondo quaderno GMEE
STORIA
edificato la moderna metrologia” . Era ormai troppo tardi, i ricavi delle vendite non coprivano i costi, nonostante gli sponsor e la pubblicità su T M, dove Sartori presentava le quattro monografie scrivendo: “P r o p o s t e p r a t i c h e d i assoluta attualità certificate nei contenuti da un autorevole Comitato Scientifico e da autori di elevata competenza nei r i s p e t t i v i s e t t o r i ” e proponendo kit di offer ta che consentivano di acquistare uno o più quaderni insieme con la rivista Tutto Misure Delle molte copie stampate per quaderno gran parte restò invenduta. Le proposte per incrementare le vendite si susseguirono da parte di molti Se i quader ni fossero diventati una pubblicazione periodica, si sarebbe potuto chiedere a tutte le biblioteche, non solo universitarie, di abbonarsi. Un’altra possibilità era di aumentare di venti euro l’iscrizione al convegno GMEE, lasciando al socio la liber tà di scegliere due delle quattro pubblicazio-
ni annuali. Ancora, si poteva verificare la possibilità di utilizzare alcuni quaderni come libri di testo per i corsi di misure tenuti in tutta Italia Nonostante vi furono diversi incontri con A&T per cercare possibili sponsor all’iniziativa o sovvenzioni statali a sostegno della diffusione della cultura scientifica, restò irrisolto il problema della coper tura delle spese da affrontare. Così gli altri sette quaderni già in programmazione, che dovevano essere stampati nel 2009 e 2010 non videro mai la luce Il CD diede mandato alla Commissione
D
B
agrafe dell’offer ta didattica del GMEE alla luce del DM 270, ma anche di predisporre un ’offer ta inerente alla didattic a n o n c u r r i c u l a r e
i z z a t a a l l e imprese, soprattutto alle aziende prod u t t r i c i d i s t r u m e n t i
i s u r a , m o l t e delle quali già sponsorizzavano i congressi del GMEE. Si pensò inoltre di uti-
lizzare il sito web del GMEE per condividere l’enorme mole di materiale didattico che le diverse sedi avevano disponibili sui propri siti Franco Ferraris sollecitò tutte le unità a verificare la possibilità di attivare come GMEE dei contratti con le Industrie Car mine Landi segnalò come nell’ambito delle Ricerche di Sistema, finanziate dal PON-FESR (Programma operativo nazionale-Fondo europeo di sviluppo regionale) e dal PON-FSE (Programma operativo nazionale-Fondo sociale europeo) fosse stato possibile per gli Enti Pubblici di Ricerca accedere a finanziamenti interessanti. Restava il dubbio sull’effettiva possibilità dell’Associazione di par tecipare a tali bandi, salvo dar vita a for me consor tili che potessero accedere a tali fonti di finanziamento. Giovanni Betta ebbe anche l’incarico di realizzare una sintetica anagrafe dei progetti sottoposti all’approvazione nei bandi PRIN degli anni 2005, 2006 e 2007.
Figura 4 – Coper tina del ter zo quaderno GMEE
Figura 5 – Coper tina del quar to quaderno GMEE
ALESSANDRO FERRERO ALLA PRESIDENZA DELLA I&M SOCIETY
Come si è scritto nella precedente parte di questa storia Alessandro Ferrero aveva assunto il prestigioso incarico di P r e s i d e n t e d e l l a I n s t r u m e n t a t i o n a n d Measurement Society (IMS) dell’IEEE. Ferrero ringraziò tramite la posta elett r o n i c a t u t t i i s o c i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e GMEE, non solo per le congratulazioni, ma per un doveroso riconoscimento al lavoro di tutto il GMEE operato negli ultimi vent’anni a beneficio delle misure, senza il quale riteneva che l’incarico non gli sarebbe probabilmente mai stato affidato. La speranza era di rius cir e a r eal izzar e, con l ’ aiut o di t ut t a l’Associazione, qualcosa di utile nella durata biennale del suo incarico, nonostante l’inerzia enorme di una struttura come la I&M Society.
Gli obiettivi che si pose Ferrero erano quelli di dimostrare che anche in camp o g e s t i o n a l e g l i i t a l i a n i e r a n o m o l t o bravi e di ridare impulso a una Society che negli ultimi tempi aveva avuto qualc h e b a t t u t a d i a r r e s t o L o s c o p o e r a quello di tornare a essere un impor tant e s t r u m e n t o d i d i s s e m i n a z i o n e d i c on o s c e n z e d i e l e v a t o l i v e l l o i n c a m p o metrologico e, quindi, diventare la più i m p o r t a n t e v e t r i n a i n c u i l a c o m u n i t à scientifica inter nazionale relativa alle misure potesse esporre i propri risultati e le proprie competenze. Ferrero sottolineò che si stava raggiungendo un primo risultato con l’avvio nel 2007 e l’entrata in funzione a gennaio del 2008 d e l s i s t e m a a u t o m a t i c o , b a s a t o s u web, per la sottomissione e le revisioni d e g l i a r t i c o l i i n v i a t i a l l e Tr a n s a c t i o n s o n In s tr u m e n ta tio n a n d M e a s u r e m e n t (TIM) In tal modo si sarebbe conseguita una riduzione del tempo complessivo di revisione, inclusa quindi la second a r e v i s i o n e , c h e s i s t i m a v a p o t e s s e risultare inferiore ai nove mesi Questo avr ebbe dovut o cons ent ir e di f ar perd e r e a l l e C o n f e r e n c e I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t ( I M T C ) i l r u o l o d i c o r s i a v e l o c e p e r l a p u b b l i c a z i o n e e quindi ridare loro il ruolo di forum per l a d i s c u s s i o n e e l o s c a m b i o d i i d e e . Inoltre, informò che, a par tire da gennaio 2008, le TIM sarebbero state pubblicate con dodici numeri annui, inve-
ce dei sei degli anni precedenti; quindi i tempi di pubblicazione si sarebbero ridotti ulteriormente Ferrero si era inoltre fatto promotore e aveva ottenuto sia la nascita di un nuovo Comitato Tecnico (TC) dell’IMS sull’Education sia una scuola inter nazionale IEEE di dottorat o , c h e s i s a r e b b e s v o l t a n e l 2 0 0 8 a Trento.
Si accese anche un interessante dibattito sui lavori presentati agli IMTC e selez i o n a t i p e r l a p u b b l i c a z i o n e s u u n o S p e c i a l I s s u e della rivista TIM Mario Savino chiedeva il motivo per il quale i due ar ticoli dovessero differenziarsi sostanzialmente, con l’introduzione in quello per la rivista di evidenti novità
Q u e s t a p o l i t i c a a v r e b b e s c o r a g g i a t o la par tecipazione ai Congressi IMTC, in quanto si era costretti a scrivere l’art i c o l o , p r e p a r a r e l a p r e s e n t a z i o n e e poi riscrivere un nuovo ar ticolo; si sarebbe fatto molto prima inviando direttamente l’ar ticolo alla rivista. Giovanni Betta palesò il pericolo di arrivare a c o m p o r t a m e n t i c e n s u r a b i l i d e l t i p o : “nel convegno utilizzo un titolo meno bello e mi conser vo qualche risultato, in modo che la versione su rivista risulti g i à p r o n t a i n m a n i e r a a u t o m a t i c a ” E v i d e n z i a v a c h e q u e s t o i m p l i c i t o i ncentivo a “nascondere” i dati, tipico di alcuni settori in campo medico-far maceutico, non fosse prassi dei soci dell’Associazione e non andava perseguit o M a t t e o B e r t o c c o c o n c o r d ò c o n G i o v a n n i B e t t a s u l l a g a r b a t a e s o r t az i o n e a l l a m a s s i m a s e r i e t à p r o f e s s i onale, ritenendo disdicevole il comport a m e n t o d i a u t o r i c h e “ n a s c o n d o n o ” alcuni risultati che avevano già ottenuto per favorire una successiva pubblicazione su un ipotetico Special Issue. Condivise anche la preoccupazione di M a r i o S a v i n o s u i t e m p i r i c h i e s t i d a l passaggio dalla fase proceeding alla fase transaction. Sottolineò però la diff e r e n z a d e l l o s c o p o d i p u b b l i c a z i o n i su atti di conferenza e su rivista, ponendosi dalla par te dei revisori, asserendo c h e i c r i t e r i c h e u n r e v i s o r e a d o t t a v a per considerare una pubblicazione accettabile per rivista fossero necessariamente diversi (e molto meno accondis c e n d e n t i ) r i s p e t t o a q u e l l i a d o t t a t a t i per l’accettazione sugli atti della conferenza. L’impor tanza di una conferenza
s t a v a n e l l a d i s c u s s i o n e d i r i s u l t a t i e degli esiti di tale discussione si doveva tener conto nella pubblicazione sul successivo Special Issue Peraltro, tra una s o t t o m i s s i o n e e q u e l l a s u c c e s s i v a s arebbero ttrascorsi diversi mesi e questo avrebbe facilmente por tato a due pubbl icazioni s ig nif icat ivam ent e diver s e, specialmente per lavori con una for te componente sperimentale. Il processo di revisione rappresentava per Ber tocco un momento impor tante, quale che fosse l’esito, in quanto aiutava l’autore a riflettere e a crescere. Denunciò con rammarico alcuni episodi, condivisi da chi scrive, di lavori revisionati con par e r i p e s a n t e m e n t e n e g a t i v i , c o r r e d a t i da un insieme esteso di motivazioni, e p o i p u b b l i c a t i n e l l a l o r o v e r s i o n e i n iziale, senza che si fosse tenuto in alcun conto la revisione fatta F e r r e ro , p u r c o n d i v i d e n d o l e p r e c edenti osser vazioni, informò che la decisione presa dall’Editore delle Transact i o n e r a s t a t a a v v a l l a t a d a l l ’ A d m i n istrative Committee (AdCom) e non rapp r e s e n t a v a u n a d e c i s i o n e a u t o n o m a della IMS. Infatti, la politica di pubblic a z i o n e d e l l ’ I E E E v i e t a v a t a s s a t i v amente il double publishing L’IMS era f i n i t a s o t t o i n c h i e s t a p e r i l c o m p o r t amento, giudicato “ per missivo”, che aveva tenuto con gli Special Issue delle Transaction. Continuare su quella strada avrebbe potuto avere gravi conseguenze, per cui esor tava tutti alla massima comprensione. Secondo Ferrero, per l’ar ticolo su rivista bastava apport a r e q u e l l e m o d i f i c h e c h e r i s u l t a v a n o quasi naturali, visto il tempo trascorso (almeno tre mesi), e la discussione avvenuta durante il congresso. In tal mod o s i s a r e b b e r i d a t o a i c o n g r e s s i e a IMTC, in par ticolare, il ruolo originario di favorire lo scambio di opinioni e la discussione fra ricercatori Pur troppo, ormai quel ruolo si era sempre più perduto, finendo per rendere i congressi s o l o l ’ a n t i c a m e r a a l l a p u b b l i c a z i o n e veloce su rivista Ferrero sottolineò, infine, l’impor tanza degli altri eventi organizzati dalla IMS su argomenti più specifici, in cui l’interazione fra par tecipanti riusciva naturalmente più facile e c o s t r u t t i v a , e c h e c o n s e n t i v a n o l a p u b b l i c a z i o n e s u l l e S p e c i a l S e c t i o n delle Transaction.
È i n f i n e d a c i t a r e i l s u c c e s s o o t t e n u t o con l’elezione di Pasquale Daponte nell’AdCom della IEEE Instrumentation a n d M e a s u r e m e n t S o c i e t y R o b e r t o Ottoboni aveva inviato a tutti i potenziali elettori una lettera (per e-mail) di sostegno alla candidatura di Daponte, ricordando l’eccellente organizzazion e c o m e G e n e r a l C h a i r d e l l ’ I M T C a Sorrento, avvenuta nell’aprile dell’anno 2006, oltre al suo ruolo nel Technic a l C o m m i t t e e T C 1 0 , d o v e e r a s t a t o e d i t o r e d e l l ’ I E E E P 1 6 5 8 D r a f t S t a ndard for Terminology and Test Methods
o f D i g i t a l - t o - A n a l o g C o n v e r t e r D e v ices
IL PRIMO CONSIGLIO
DIRETTIVO DEL 2008
E L’ASSEMBLEA TELEMATICA
C o m e a l s o l i t o , i l p r i m o C o n s i g l i o
Direttivo (CD) del GMEE, riunitosi il giorno 14 marzo 2008 presso la sala riunioni del Dipar timento d’Ingegneria
E l e t t r i c a d e l l ’ U n i v e r s i t à d i R o m a “ L a Sapienza”, fu dedicato essenzialmente ai rendiconti, consuntivo 2007 e prev i s i o n a l e 2 0 0 8 I n i z i a l m e n t e F e r r a r i s p r o p o s e l a f o r m a z i o n e d i u n a n u o v a Unità GMEE, rappresentata dall’Istit u t o N a z i o n a l e d i M e t ro l o g i a d e l l e R a d i a z i o n i I o n i z z a n t i ( I N M R I - E N E A C a s a c c i a R M ) c h e a v e v a c h i e s t o d i a f f e r i r e a l G M E E I l CD diede parere favorevole e salutò al suo interno Pierino de Felice in qualità di rappresentante dell’istituto Diverse f u r o n o l e r i c h i e s t e a c c e t t a t e d i n u o v i s o c i o r d i n a r i ( M a s s i m o A j e l l o , G i useppe Ber tolini, Attilio Licciardello, G ior g io Miglio ) e quel l a di un s ocio sostenitore avanzata dalla Mitutoyo Italia, con la rappresentante in CD di Annarita Lazzari
Fu presentato il rendiconto consunt i v o 2 0 0 7 a p p r o v a t o a l l ’ u n a n i m i t à d a l C o n s i g l i o D i r e t t i v o , s e n z a a v e r ricevuto rilievi dal Collegio dei Revisor i . L e a t t i v i t à a m m o n t a v a n o a p i ù d i c e n t o d i e c i m i l a e u r o , c o n u n p a t r i m onio netto intor no ai novantamila euro comprensivo dell’avanzo di esercizio dell’anno 2007, superiore ai ventimila euro. Fu presentato anche il prospetto relativo al rendiconto previsiona-
le 2008, anch’esso privo di rilievi da par te del Collegio dei Revisori Il rendiconto stabiliva che le quote associative f o s s e r o m a n t e n u t e i n a l t e r a t e e p a r i a quelle relative al 2007. Si prevedeva u n s o s t a n z i a l e p a
p
S e m i n a r i o ’Italo Gorini’ e del Congresso annuale per l’anno 2008. Si fissava un contributo di trentamila euro per le borse di s t udio in l abor at or i es t er i e di t r em il a euro per il premio di dottorato 2008 A i q u a d e r n i G M E E e
r v a t o u n impegno di diecimila euro. Si supponeva di avere un disavanzo di gestione i n t o r n o a
t r e n t a s e i m i l a e u r o I l C D approvò all’unanimità sia il rendiconto consuntivo sia il rendiconto previsionale 2008.
Il 7 aprile 2008 Ferraris convocò l’Assemblea telematica dell’Associazione, s e g u e n d o i l r e g o l a m e n t o a p p r o v a t o nel febbraio 2005. La seduta telematica, in r iunione con s ol a vot azione, s i concluse l’11 aprile 2008 Furono app r o v a t i s i a i l r e n d i c o n t o c o n s u n t i v o 2007, sia quello previsionale 2008 Si decise di cancellare dall’Associazione i soci che, nonostante i ripetuti solleciti, n o n a v e v a n o v e r s a t o l a q u o t a d ’ i s c r i -
zione per l’anno 2007 e di accettare i nuovi soci precedentemente nominati, i l c h e p o r t a v a i l n
l
dei soci a 257 (duecento cinquantasett e ) . Q u e s t o n u m e r o a u m e n t ò c o n l e i
q
redatto e approvato seduta stante con ottantadue favorevoli, nessun contrario né astenuto
GIORNATA DELLA MISURAZIONE
L a X X V I I G i o r n a t a d e l l a M i s u r a z i o n e (GdM) si svolse nel 2008 presso l’Univ e r s i t à d i R o m a Tr e ( i l r e t t o r a t o è mostrato nella Fig. 6), nei giorni 19 e 20 giugno, ospiti di Maurizio Caciotta La gior nata fu gestita in par te dai m i s u r i s t i m e c c a n i c i ( F r a n c e s c o A ngrilli, Giovanni Battista Rossi, Paolo Cappa , Michele Gasparetto ) e, in par te, da una commissione del GMEE ( D o m e n i c o M i r r i , M a r i o S a v i n o ,
F r a n c o F e r r a r i s ) . S i r i c o r d a c h e l a
G d M e r a s t a t a f o n d a t a d a M a r i a n o Cunietti con lo scopo di consentire un
Figura 6 – Rettorato dell’Università Roma TRE
incontro e un confronto di idee tra tutti coloro che si occupano di misure pur appar tenendo ad ambiti culturali divers i D o p o l ’ a b b a n d o n o d e l l ’ i n i z i a l e sede storica a Villa Olmo, in Como, e il s u c c e s s i v o p e r e g r i n a r e t r a B o l o g n a , P a d o v a e F i r e n z e , g l i i n c a r i c a t i d e l
G M E E p e r l a c o n s e r v a z i o n e e r e a l i zzazione della GdM, Mirri e Savino, erano riusciti a trovare nell’Università di Roma Tre una sede facilmente raggiungibile da tutt’Italia, che si sperava fosse gradita e stabile nel tempo Nel sito internet del GMEE, insieme con gli abstract delle relazioni, furono fornite tutte le informazioni relative alla GdM, che fu annunciata anche nel sito Internet dell’Associazione Italiana di Storia dell’Ingegneria.
Mirri ebbe il compito di verificare la d i s p o n i b i l i t à d i a b i t u a l i r e l a t o r i n e l l e precedenti GdM Come si è accennato nella prefazione, Sigfrido Leschiutta fu sollecitato dalla richiesta e, ricordando quando giovane misurista elettrico era stato schernito da Angelo Barbagelata, in quanto credeva nei metri di gomma ed era affascinato dall’arrivo d e l t u b o e l e t t r o n i c o , p r o p o s e d i r e l azionare su “I metri di gomma, con l’arrivo del tubo elettronico negli strumenti di misura” Altro tema da lui proposto fu “Il frequenzimetro con lettura diretta di Francesco Vecchiacchi” , affermand o c h e a g l i i n i z i d e l t e r z o m i l l e n n i o quel frequenzimetro era ancora riprodotto in quasi un milione di esemplari a l l ’ a n n o e c h e c e r t e v e t t u r e c o n a n t is k i d ( s i s t e m a e l e t t r o n i c o a n t i b l o c c a ggio ABS) ne avevano da due a tre Vecchiacchi, apprezzatissimo allievo dello scienziato Giancarlo Vallauri, era stato l’ideatore dei primi ponti radio in Italia e il realizzatore di quello televisivo “Tomi” a larga banda per le trasmissioni RAI Aveva fondato la rivista “Alta frequenza” di cui fu direttore per molti anni. Lavorò, ancora giovane, alla Magneti Marelli e a lui fu intitolato il laboratorio centrale radio dello stabilimento di Sesto San Giovanni. Vinse poi la cattedra di Comunicazioni Elettriche al P o l i t e c n i c o d i M i l a n o , d o v e i n s e g n ò Radiotecnica Fu autore di diversi libri, tra i quali quello a cui faceva riferimento Leschiutta: “Meccanismo di funzionamento e frequenza del multivibrato-
re ” . Pur troppo Sigfrido, per ragioni di salute, non fu in grado di par tecipare a l l a G d M M i
anche a Franco Cabiati, Luca Mari e Sergio Sar tori di riferire alla GdM sull ’ a
c i internazionali, nei suoi aspetti culturalm e n t e
G i a n c a r l o Marullo Reedtz, sull’attività del Co-
Magnetismo (CCEM) e a Walter Bich, sull’attività del Comitato Consultivo per
confermò la sua disponibilità a tenere
definì par te impor tante della sua carriera (e del suo cuore).
Ci fu un contrasto di vedute tra Savino e Mirri, che voleva invitare ogni anno un filosofo della scienza per presentare le più impor tanti scuole di quel settore, a partire dal secolo scorso Mirri sapeva che non era possibile chiedere ai filosofi della scienza di fare inter venti di tipo misuristico, ma era convinto che fosse compito dei metrologi, una volta informati, capire quale di queste scuole potesse for nire utili chiarimenti per la propria attività in campo misuristico Si fissarono i tempi: per una relazione lunga, in cui il relatore poteva parlare per 40-45 min lasciando 20-15 min per la discussione, mentre per una relazione breve si avevano a disposizione 20 min e 10 min per la discussione. Nel pomeriggio di giovedì 19 giugno i n i z i a r o n o i l a v o r i d e l l a G d M , c o n Carlo Cellucci che tenne una relazione su “Il metodo della ricerca scientifica tra induzione e deduzione” . Seguì quella di Marco Rossi su “Nanotecnologie e nanoscienza: la nuova frontiera della conoscenza e una sfida per la metrologia” . Si passò quindi alle relaz i o n i t r a d i z i o n a l i , p r i m a c o n Wa l t e r
Bich su “La GUM del terzo millennio?” e “Cricità concettuali e pratiche nella mise en pratique della nuova unità di m a s s a ” , p o i c o n L u c a M a r i s u “ R a pporto sullo stato del VIM” Seguì la cen a s o c i a l e A l m a t t i n o d e l g i o r n o s eguente si iniziò con la relazione di Ana Millán Gasca su “Un ruolo per la stor i a n e l l a f o r m a z i o n e u n i v e r s i t a r i a
s c i e n t i f i c o - t e c n i c a ” , F r a n c o B o n i s u “La metrologia legale in Italia e i contr o lli m e tr o lo g ic i” , Salvatore D’Agos t i n o s u “ P e r c h é l a s t o r i a d e l l ’ I n g eg n e r i a ?”. Furono quindi ripresi i temi t r a d i z i o n a l i , c o n L u c a M a r i e D a r i o Petri, su “Modelli nella misurazione: v a lo r e d e l m is u r a n d o e in c e r te z z e ” e G i a n c a r l o M a
b
delle m isure” La gior nata si concluse con una discussione sui possibili temi della successiva GdM
PREMIO CARLO OFFELLI E SCUOLA DI DOTTORATO ITALO GORINI
Per quanto atteneva al Premio di dottorato “Carlo Offelli”, quell’anno al bando avevano partecipato otto candidati, presentando tutti lavori di alto livello. La Commissione nominata dal CD propose di assegnare il premio ad Alessandro Depari dell’Università di Brescia Dopo attento esame della proposta, il CD l’approvò all’unanimità
P r i m a d i r e l a z i o n a r e i n m e r i t o a l l a Scuola di Dottorato “Italo Gorini” di quell’anno, fa piacere ripor tare i n s i n t e s i l a p r e s e n t a z i o n e f a t t a n e l n u m e r o q u a t t r o d e l 2 0 0 8 d i Tu t t o Misure, dove si afferma che tale Scuola è una delle più riuscite iniziative culturali del GMEE Si lamenta la scarsissima iscrizione alla Scuola da par te di d i p e n d e n t i d e l l e a z i e n d e , c h e n o n hanno saputo cogliere l’oppor tunità di a l t a f o r m a z i o n e o f f e r t a d a l G M E E , come avviene in altri paesi, dove scuole simili alla Gorini vedono una par tecipazione notevole di giovani inviati da
a z i e n d e d i o g n i d i m e n s i o n e . I n o l t r e , nell’ar ticolo si delinea la figura di Italo i n u n b r e v e r i c o r d o “ I t a l o G o r i n i f u professore straordinario e, successivam e n t e o r d i n a r i o d i M i s u r e E l e t t r i c h e presso il Politecnico di Torino dal 1980
a l 1 9 9 3 , a n n o i n c u i s c o m p a r v e p r ematuramente Fu un ricercatore raffinat i s s i m o s e m p r e t e s o a s c o p r i r e i l n o cciolo del problema, per poi illustrarlo
c o n i l m a s s i m o r i g o r e e c o n q u e l l a
c h i a r e z z a e s t r e m a c h e c o n t r a d d i s t i ngueva anche il suo modo di fare didattica. Incarnò alla perfezione la figura del metrologo, unendo l’attenzione a-
NEWS s
NUOVA SERIE DI TRASMETTITORI DIGITALI MULTIFUNZIONE
La serie SUA8000 di trasmettitori digitali di Rigol Technologies unisce la generazione di forme d’onda arbitrarie, l’acquisizione di segnali e la registrazione delle forme d’onda in un unico strumento, offrendo praticità plug-and-play, affidabilità e coerenza grazie a un design modulare standard e pronto all’uso Combinando tecnologia avanzata di trasmettitori digitali con algoritmi d’intelligenza artificiale, la serie genera, cattura e analizza in modo efficiente segnali ad alta velocità, offrendo anche interfacce aperte per estensioni personalizzate e sviluppi secondari La sua piattaforma software completa permette agli ingegneri nei settori della rilevazione remota, metrologia industriale, elettronica automotive e in molti altri ambiti di creare flussi di lavoro di test automatizzati o soluzioni su misura; mentre le sue prestazioni hardware di livello superiore e le funzionalità intelligenti consentono una ricerca e sviluppo e test applicativi più precisi ed efficienti, accelerando l’innovazione
Vantaggi principali:
• Frequenza di campionamento fino a 8 GSa/s e risoluzione a 14 bit;
• S inc r oniz z az ione m ass i c c i a : s t a b i l i t à i n t e r- c anale <1 ps; inter-dispositivo <10 ps;
• Opzioni di doppio cont r o l l o : C P U a d a l t e p r e -
s t a z i o n i o G P U o t t i m i zzata per AI
• C o m p a t t o e s c a l a b i l e : fino a 8 canali per unità; 1 2 8 c a n a l i i n u n r a c k 32U;
• C o n t r o l l o b a s a t o s u l
Web: gestione remota e supporto per lo sviluppo secondario;
Applicazioni comprovate: radioastronomia, sistemi di alimentazione, radar automobilistico
CLICCA QUI per ulteriori informazioni
ESCLUSIVA WEB PER I TEST SUI VEICOLI ELETTRICI DI GANTNER
Con la rapida evoluzione della tecnologia delle batterie dei veicoli elettrici e dei progetti di propulsione, gli ingegneri r i c h i e d o n o s o l u z i o n i d i t e s t a v a n z a t e , i n g r a d o d i o ff r i r e precisione, informazioni in tempo reale, integrazione perfetta e scalabilità. I tradizionali sistemi di acquisizione dati (DAQ) hanno difficoltà a eseguire test di sicurezza delle batterie ad alta velocità, spesso perdendo dati critici durante runaway termici o guasti meccanici Le moderne soluzioni DAQ ora integrano video sincronizzati ad alta velocità con m i s u r a z i o n i e l e t t r i c h e , t e r m i c h e e m e c c a n i c h e , o ff r e n d o frequenze di campionamento fino a 4 MHz e prestazioni di rumore ottimizzate per tensioni fino a 1.500 V cc. Ciò consente un’identificazione precisa delle modalità di guasto e una maggiore sicurezza della batteria I gruppi propulsori ad alta tensione per veicoli elettrici, oper a n t i a f r e q u e n z e p i ù e l e v a t e , p r e s e n t a n o d u r e s f i d e n e i confronti degli analizzatori di potenza convenzionali, dove le imprecisioni rischiano di compromettere l’ottimizzazione d e l l ’ e ff i c i e n z a . G l i a n a l i z z a t o r i a v a n z a t i o ff r o n o l i v e l l i d i rumore di fondo estremamente bassi, frequenze di campionamento di 4 MHz per canale e supportano la registrazione dei dati attivata e l’accesso diretto ai valori grezzi, fornendo informazioni accurate sulla potenza elettrica e meccanica in tempo reale La compatibilità con interfacce aperte, come
E t h e r C AT e C A N - F D , s e m p l i f i c a u l t eriormente l’integrazione nelle configurazioni di test esistenti.
Con la diversificazione delle tecnolo-
g i e d e l l e b a t t e r i e , l a s p e t t r o s c o p i a d’impedenza elettrochimica (EIS) e il monitoraggio della tensione diventano sempre più complessi Piattaforme
E I S u n i f i c a t e e s c a l a b i l i s u p p o r t a n o ora test sincronizzati a livello di cella, m o d u l o e p a c c o b a t t e r i e , i n c l u s e m i-
s u r a z i o n i d i t e m p e r a t u r a , d e f o r m az i o n e e t e n s i o n e . I l m o n i t o r a g g i o i n
tempo reale dell’invecchiamento e delle prestazioni della batteria in condizioni estreme è ora possibile
Inoltre, l’accuratezza a livello di microampere nella misuraz i o n e d e l l a c o r r e n t e d i r i p o s o è d i v e n t a t a e s s e n z i a l e p e r identificare consumi di energia nascosti, che incidono sulla longevità della batteria e sull’autonomia del veicolo I sistemi moderni offrono un rilevamento automatizzato in tempo reale, fondamentale per soddisfare rigorosi standard di efficienza.
I futuri test sui veicoli elettrici richiedono soluzioni modulari, integrate e scalabili che combinino accuratezza, adattabilità e interfacce aperte per soddisfare standard di prestazioni e sicurezza in continua evoluzione
Il motore di spettroscopia d’impedenza elettrochimica (EIS) ad alta potenza di Gantner analizza le risposte dinamiche di batterie, celle a combustibile ed elettrolizzatori applicando segnali sinusoidali e monitorando i comportamenti elettrici risultanti L’analizzatore di potenza GPA 101 effettua misurazioni precise dei sistemi di trasmissione elettrica, inclusi motori e inverter, individuando le aree di miglioramento e contribuendo direttamente a una migliore gestione dell’energia e alle prestazioni complessive del veicolo
CLICCA QUI per approfondire
Immagine per gentile concessione di Gantner Instr uments
gli aspetti conoscitivi teorici e speculativi a un ’attività di sperimentatore sempre pronto a impiegare e valutare nuove tecnologie Un esempio per tutti: negli anni Settanta fu tra i primi a utilizzare la televisione nella didattica, realiz-
z a n d o a l c u n i f i l m a t i p e r i l l u s t r a r e l e
e s e r c i t a z i o n i s p e r i m e n t a l i d i M i s u r e
E l e t t r i c h e . F u u n o d e i f o n d a t o r i d e l
G M E E , a l q u a l e h a s e m p r e d e d i c a t o una riserva di energia apparentemente inesauribile Se ne ricordano gli int e r v e n t i , i n A s s e m b l e a e a i C o n s i g l i
Scientifici: sempre appassionati, semp r e v o l t i a d a n t e p o r r e l a c r e s c i t a d e l
Gruppo agli interessi delle singole Sedi, perché aveva correttamente previsto che solo in un Gruppo culturalmente e scientificamente forte potevano svilupparsi le singole Sedi e, soprattutto potevano trovare spazio quei giovani che tanto gli stavano a cuore ”
Betta relazionò sulla Scuola tenutasi sia a Gaeta, sia presso la sala congress i d e l C a s t e l l o B a r o n a l e d i M i n t u r n o (LT) dall’1 al 5 settembre 2008 dal titolo “Metodologie e dispositivi di misura nei diversi ambiti industriali, dei ser viz i , d e l l a q u a l i t à ” , d i r e t t a d a l u i e d a Massimo D’Apuzzo e con la segreter i a d i M a r c o L a r a c c a e R o s a r i o Schiano Lo Moriello Quella fu l’ultima del ciclo triennale sotto la direzione di Betta e D’Apuzzo. Vi furono più di 50 iscritti, inferiori agli oltre 70 delle d u e p r e c e d e n t i e d i z i o n i L ’ o s p i t a l i t à degli allievi comprese quattro giorni di pensione completa, gita e cena sociale Diverse furono le sponsorizzazioni ( t r a l e q u a l i : U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i Cassino; DIEL dell’Università di Napol i - F e d e r i c o I I ; P r o v i n c i a d i L a t i n a ; C omune di Minturno; Comune di Gaeta; I s t i t u t o M e d i t e r r a n e o d i F o r m a z i o n e per le Professionalità Nautiche; Associazione Cantieri Navali Caboto; Base
N a u t i c a F l a v i o G i o i a ) . L e t e m a t i c h e
r i g u a r d a r o n o p r i m a l e M i s u r e p e r l a
c a r a t t e r i z z a z i o n e d i c o m p o n e n t i e
s i s t e m i , c o n i l c o o r d i n a m e n t o d i P a -
s q u a l e D a p o n t e , c h e i n t e r v e n n e s u
“Recent trend in ADC and DAC archi-
t e c t u r e s ” , e l e r e l a z i o n i d i G i o v a n n i
C h i o r b o l i s u “ S y s t e m s a n d t e s t i n g procedures for an accurate evaluation of the systematic uncertainties in anal o g - t o - d i g i t a l c o n v e r s i o n ” , G r e g o r i o
Andria e Jan Saliga su “ADC dynam i c c h a r a c t e r i z a t i o n a n d t e s t i n g ” L a seconda tematica riguardò i Sensori e sistemi di trasduzione, con il coordinamento di Andrea Taroni che si soffermò su “Microsensori, sensori isteretici e trasduttori basati su ferrofluidi” con le relazioni di Salvatore Baglio e Alessandra Flammini su “Reti di sensori intelligenti”. La terza tematica riguardò l e M i s u r e p e r l a s o c i e t à d e l l ’ i n f o r m azione, con il coor dinam ent o di Dar io Petri che disser tò su “Sintesi e verifica formale del software” e le relazioni di Rober to Passerone su “Modellistica empirica di sistemi non lineari dinamici mediante approcci tipo serie di Volterr a ” , d i P i e r A n d r e a Tr a v e r s o s u “ L e decisioni in situazioni incer te: quantific a r e e s c e g l i
i s c h i d e
a n t i d a ll’incer tezza” e Nicola Giaquinto su “L’incer tezza e l’informazione in senso statistico”. Il pomeriggio del 3 settemb r e v i f u u n a g i t a s o c i a l e , m e n t r e l a m a t t i n a d e l 4 s e t t e m b r e f u d e d i c a t a , s e c o n d o l a t r a d i z i o n e , a l l e p r e s e n t azioni di giovani ricercatori e dottorandi che si soffer marono sullo stato dell’ar te e le problematiche generali nell’ambito del lavoro di ricerca da loro svolto
L ’ a n n o s u c c e s s i v o l a S c u o l a s a r e b b e stata diretta da Paolo Carbone e Marc a n t o n i o C a t e l a n i . I l p r i m o a n n o s i sarebbe tenuta a Perugia nell’Etruscan Choco Hotel dal 31 agosto al 5 settembr e, af f r ont ando l e t em at iche r el at ive alle linee di ricerca su Misure per l’ind u s t r i a , M e t r o l o g i a e M i s u r e p e r l a qualità e la gestione dei processi Neg l i a n n i s u c c e s s i v i l e s e d i s a r e b b e r o state Firenze e Siena.
IL CD IN CONCOMITANZA
CON LA GDM
E LE BORSE DI STUDIO ALL’ESTERO
Il Consiglio Direttivo del GMEE si riunì i l g i o r n o 1 9 g i u g n o 2 0 0 8 , p r e s s o l a sala riunioni del Rettorato dell’Università di Roma Tre, prima dell’inizio della GdM Inizialmente Ferraris propose la formazione di una nuova Unità GMEE, rappresentata dal CMM Club Italia ( M a c c h i n e d i m i s u r a c o o r d i n a t e ) c h e a v e v a c h i e s t o d i a f f e r i r e a l G M E E e
avrebbe fornito il nome del suo rappres e n t a n t e a l l ’ i n t e r n o d e l C D P r o v v i s oriamente ne avrebbe fatto le funzioni, c o m e s o c i o o r d i n a r i o d i d
, A
e ss a n d r o B a l s a m
, p
s i d e n t e d e l C M M C l u b I t a l i a . I l C M M C l u b e r a nato nel 1985 come gruppo di lavoro e, nel 1997, era diventato un ’associazione senza fini di lucro; contava intorno a settanta soci tra individuali, anche universitari, e aziende costruttrici o utilizzatrici di macchine di misura a coordinate La proposta fu unanimemente accettata. Diverse furono le richieste di nuovi soci ordinari (Marco Gati, Iacopo Trotta, Sabrina Grassini, Emma A n g e l i n i ) , a n c h ’ e s s e a c c e t t a t e , e quella di un socio sostenitore avanzata dalla Q-Tech s.r.l. di Brescia, che si e r a r i s e r v a t a d ’ i n d i c a r e i n f u t u r o c h i sarebbe stato il rappresentante in CD
L a m a g g i o r p a r t e d e l C D f u d e d i c a t a alle borse di studio all’estero. Era stata nominata una commissione esaminatrice per tali borse, di cui facevano par te
F e r r a r i s ( c o n i l c o m p i t o d ’ i s t r u i r e l e
p r a t i c h e ) , F e r r e ro , S a r t o r i ( e l e t t o
c o o r d i n a t o r e ) e S a v i n o . E r a s t a t o
r e d a t t o i l r e g o l a m e n t o e i l b a n d o d i
r i f e r i m e n t o L a c o m m i s s i o n e s v o l s e i l
s u o l a v o r o i n u n a t r e n t i n a d i g i o r n i Furono otto le domande per venute per
l e q u a t t r o b o r s e d i s p o n i b i l i . C r e ò u n po ’ d’imbarazzo l’iscrizione al GMEE di tre nuovi soci, con pagamento della
q u o t a s o c i a l e , q u a s i c o n t e m p o r a n e a alla richiesta di concorrere alle borse
d i s t u d i o . B e t t a , c h e i n q u a l i t à d i
s e g r e t a r i o a v e v a a v u t o a c c e s s o a l l ’ is t r u t t o r i a , m a n i f e s t ò d u r a n t e i l C D l a s u a d i s a p p r o v a z i o n e d i t a l i a t t e g g i am e n t i , n o n o s t a n t e a v e s s e a v u t o u n lungo chiarimento epistolare con Sergio Sar tori Secondo lui la Commission e n o n a v r e b b e d o v u t o c o n s i d e r a r e come potenziali assegnatari i tre nuovi s o c i , p e r c o e r e n z a c o n i r e g o l a m e n t i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e e p e r c o r r e t t e z z a verso tutti i numerosi giovani dottorandi, assegnisti e ricercatori GMEE che p a r t e c i p a v a n o a l l a s c u o l a G o r i n i , a i c o n v e g n i G M E E , d e l l ’ I E E E o n I & M e dell’IMEKO In realtà, la commissione aveva esaminato diverse ipotesi, tra le q u a l i a n c h e q u e l l a d i n o n a s s e g n a r e tutte e quattro le borse. Pur troppo, nel bando non era contemplato qualcosa
GLI ESPERTI DI T M
La nostra società opera da oltre 40 anni nella misura delle grandezze fisiche e ha maturato una competenza specialistica e qualificata in un ampio spettro di impieghi, nei settori dell’industria, della ricerca e del laboratorio La conoscenza ed esperienza applicativa ci porta a risolvere le problematiche di misura utilizzando le migliori tecnologie sviluppate dai primari Marchi dei quali siamo Partner Ci occupiamo di consulenza tecnica, vendita, assistenza, calibrazioni ed esecuzioni custom
Principali grandezze fisiche: accelerazione, angolo, torsione, coppia, f o r z a , i n c l i n a z i o n e
p
angolare, sistemi dinamometrici, sistemi telemetrici, sistemi inerziali e avionici, condizionatori di segnale e acquisitori
A c c e l e ro m e t r i s p e c i f i c i p e r Te s t i n g , R & D , m o
l i , installazioni permanenti, controllo vibrazione di processo Trasduttori di pressione per impieghi industriali, ATEX, miniaturizzati per impieghi in ambito avionico/difesa e motorsport (omologati FIA)
Via Paolo Uccello 4– 20148 Milano
Tel 02/48009757 – Fax 02/48002070
E-mail: info@dspmindustria.it
Web: www.dspmindustria.it
Persona da contattare: Ing. Riccardo Romanelli
Celle di carico miniatura, con blocco meccanico di sicurezza, multiassiali, con elevata risposta in frequenza, uscite amplificate ed USB
Sensori di posizione/spostamento LVDT, potenziometrici, induttivi, ad alta temperatura, miniaturizzati, per impieghi ATEX, a filo Banchi dinamometrici completi per la caratterizzazione e l’analisi elettro-meccanica di motori elettrici, torsiometri, freni ad isteresi magnetica
Sistemi inerziali miniaturizzati ad alte prestazioni IMU, VG, AHRS, INS, per applicazioni flight test, UAV, motorsport, vehicle testing, robotica
Alcune novità
Cella di carico FUTEK mod LSB205, miniatura ad “S” Realizzata completamente in acciaio 17-4 PH, blocco meccanico di sicurezza del fondo scala, range di misura da 2,5 a 500 N Connettore a 7 pin, TEDS e sensore PT1000 per la misura di temperatura
Torsiometro ad alberi Magtrol serie TS, lo stato dell’arte nelle misure di c o p p i a m e d i a n t e a l b e r o r o t a n t e R a n g e d i m i s u r a d a 0 , 0 5 a 1 0 N m
Sovraccarico sicuro 3X, uscita analogica e digitale USB Encoder 2x360 impulsi+index
che riguardasse l’anzianità d’iscrizion e , n é e r a p o s s i b i l e d i s c r i m i n a r e u n c a n d i dato solo perché da poco aveva iniziato il dottorato o era appena iscritto La commissione, alla fine della sua relazione, suggerì di apportare alcune modifiche ai successivi regolamenti delle borse all’estero, aggiungendo per esempio, fra i requisiti richiesti, che il candidato avesse un ’esperienza di almeno un anno nel settore misure, certificata da un anno di anzianità come socio GMEE Ferraris , pur concordando sulla sing o l a r i t à d i c e r t e i s c r i z i o n i a l G M E E , r i t e n n e n e c e s s a r i o a s s e g n a r e t u t t e e quattro le borse; inoltre, fu par ticolarm e n t e s o d d i s f a t t o d e l l a f o r t e c o n v e rgenza di giudizi da par te dei commissari e si complimentò per il loro ottimo e d e q u i l i b r a t o l a v o r o e p e r i l g r a n d e l ivel l o di s int onia r ag g iunt o Dedus s e che il GMEE negli anni era ser vito ad amalgamare il pensiero di personalità differenti in un modo di pensare comune. Il giudizio della commissione riten e v a t u t t i g l i o t t o p r o g e t t i p r e s e n t a t i
b u o n i e a l d i s o p r a d e l l a s o g l i a d i
a c c e t t a b i l i t à p o s t a d a l b a n d o A l l a
f i n e , i l C D f e c e p r o p r i a l a p r o p o s t a d e l l a c o m m i s s i o n e d i a s s e g n a r e l e 4 borse di 7500 € a (in ordine alfabetico e , t r a p a r e n t e s i , t i t o l o d e l l a r i c e r c a e sede estera della ricerca): Alessio De Angelis Università di Perugia (“Ultra wideband indoor positioning and trac-
k i n g s y s t e m s ” , S i g n a l p r o c e s s i n g l a b del Royal Institute of technology, Stocc o l m a , S v e z i a ) , L u c a F e r ro g l i o d e ll’INRIM (“Av o g a d r o a n d m o la r P la n k costants for the redefinition of the kilog r a m ” , Ins t it ut L aue L ang evin, G r enob l e , F r a n c i a ” ) , L e o n a r d o Ga s p a r i ni d e l l ’ U n i v e r s i t à d i Tr e n t o ( “ D e v e l o pm e n t a n d m e t r o l o g i c a l c h a r a c t e r i z at i o n o f a w i r e l l c a m e r a n e t w o r k ” , Dipar timento di computer design, California Santa Cruz, USA), Carlo Trigona dell’Università di Catania (“Innovat i v e i n t e g r a t e d s e n s o r s i n s t a n d a r d C M O S t e c h n o l o g y ” , U M R / C N R S , Université Montpellier, Francia) Ferrar i s , m o l t o a t t e n t o a l l e n o r m e r e g o l amentari e statutarie, sulla scor ta dell’esperienza fatta, propose di modificare il regolamento per l’iscrizione di nuovi soci In esso si prevedeva la compilazione di una domanda di richiesta di
affiliazione, unita al pagamento della q u o t a a s s o c i a t i v a ( c h e s a r e b b e s t a t a r e s t i t u i t a i n c a s o d i p a r e r e n e g a t i v o all’iscrizione) La richiesta sarebbe stata por tata all’approvazione del Consig l io Dir et t ivo. In ques t o m odo l e dat e d’iscrizione avrebbero coinciso con la d a t a d i u n o d e i C D L a d a t a d e l C D sarebbe stata considerata a tutti i fini come la data di effettiva iscrizione del s o c i o . C o n l ’ u n a n i m i t à d e l C D f u a pp r o v a t a l a m o d i f i c a a l R e g o l a m e n t o del GMEE Ferraris si impegnò anche a por tare all’approvazione di un success i v o C D u n
n d o d e l l e borse di studio all’estero e per questo m o t i v o p r o p o s e d i s o p r a s s e d e r e p e r quell’anno al bando: proposta che fu approvata dalla maggioranza dei pres e n t i . C l a u d i o N a r d u z z i p r o p o s e , i n a l t e r n a t i v a , l a d e s t i n a z i o n e d i u n a s o m m a , c o m p r e s a t r a 1 5 0 0 0 € e 20 000 € annui, come borsa destinata a s t u d e n t i s t r a n i e r i c h e i n t e n d e s s e r o svolgere attività di ricerca per un periodo di almeno sei mesi presso una sede del GMEE Le motivazioni addotte da Narduzzi stavano nella generale poca c a p a c i t à d i a t t r a z i o n e v e r s o s t u d e n t i stranieri del sistema universitario italiano L’iniziativa di una borsa di studio avrebbe potuto offrire l’oppor tunità di allacciare o rafforzare relazioni di coll a b o r a z i o n e s c i e n t i f i c a a l i v e l l o i n t e rnazionale e favorire l’aper tura internazionale dell’Associazione in varie direzioni
Furono anche rinnovati i Responsabili delle Linee di Ricerca. Ferraris formulò una proposta, frutto di alcuni criteri generali messi a punto di concer to con il segretario e tesa a coinvolgere anche soci più giovani e maggiormente impegnati nelle attività di ricerc a L a p r o p o s t a , d i s e g u i t o r i p o r t a t a , accanto alla linea di ricerca indica, tra p a r e n t e s i , i l n o m e d e l r e s p o n s a b i l e : Metrologia (Andrea Ferrero); Metodi d i m i s u r a ( C l a u d i o N a r d u z z i ) ; S t r um e n t a z i o n e d i m i s u r a ( C o n s o l a t i n a Liguori ) ; S e n s o r i e s i s t e m i d i t r a s d uz i o n e ( Vi t t o r i o F e r r a r i ) ; M i s u r e e metodi per la qualità e la gestione dei processi (Paolo Carbone); Misure per la c a r a tte r iz z a z io n e d i c o m p o n e n ti e sistemi (Gregorio Andria); Misure per la società dell’informazione (Leopoldo
A n g r i s a n i ) ; M i s u r e p e r l ’ i n d u s t r i a ( G a b r i e l e d ’ A n t o n a ) ; M i s u r e p e r l ’ u o m o e p e r l ’ a m b
e (Carlo Muscas). Dopo l’approvazion
responsabili delle linee di ricerca per il successivo triennio ebbe l’unanimità dei consensi anche da parte dell’Assemblea generale che si tenne a Roma. Fu approvata anche una modifica al Regolamento dell’Associazione inerente alle modalità con cui si svolgeva l’Assemblea in forma telematica. La modifica fu proposta nell’ottica di semplificare le procedure, alla luce dell’esperienza fatta negli anni precedenti
Al termine del CD si ebbe una riunione d e l l a C o m m i s s i o n e d i c o o r d i n amento, sia per verificare la situazione dei concorsi e delle valutazioni comparative nelle diverse Unità dell’Associazione sia per un breve giro di opinioni su problematiche inerenti alla gestione delle iniziative del GMEE.
CONGRESSI E INCONTRI INTERNAZIONALI
Dal 22 al 24 gennaio si svolse a Orlando in Florida il Radio and Wireless Symposium dell’IEEE con più di 200 lavori presentati, raccolti in due volumi dei proceeding, molti inerenti alle misure nelle telecomunicazioni
Dal 7 al 9 aprile si tenne a Napoli, con successo, il secondo convegno nazionale di Storia dell’Ingegneria organizzato dall’AISI (Associazione italiana di storia dell’ingegneria), con la partecipazione di molti soci dell’Associazione.
Dal 12 al 15 maggio si svolse a Victoria, isola di Vancouver, British Columb i a – C a n a d a l ’ I M T C 2 0 0 8 ( I n s t r um e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t Te c h n ol o g y C o n f e r e n c e ) d a l t i t o l o M o d e r n Technique and Technologies. I temi trattati riguardarono: sm art sensors sensing technology; digital signal processing; microwave measurement; energy h a r v e s t i n g a n d m a n a g e m e n t ; e l e c t r ica l p ow er m ea surem ents; im a g e p roc e s s i n g a n d p a t t e r n r e c o g n i t i o n ; distributed measurement systems; A/D and D/A converters; human-computer interfaces; RF and microwave sensing
t e c h n o l o g y ; r e l i a b l e s y s t e m - o n - c h i p a n d sy ste m -in -p a c k a g e Come al solit o , l a p a r t e c i p a z i o n e d e g l i i t a l i a n i e dei soci dell’Associazione alla conferenza fu ampia. Alessandro Ferrero, Rober to Ottoboni, Lorenzo Peretto e Massimo Lazzaroni coordinarono le sessioni sulla misura di potenza elett r i c a , M a r c o P a r v i s , D a v i d M a c i i e Vincenzo Di Lecce quelle sulle telecom u n i c a z i o n i , Vi n c e n z o P i u r i q u e l l a sul soft computing, Gabriele D’Antona quella sui sistemi distribuiti, Alber to Va l l a n e M a t t e o P a s t o r i n o q u e l l a sulla ricostruzioni di immagini, Pasqual e D a p o n t e q u e l l a s u i c o n v e r t i t o r i
A D C e D A C , C l a u d i o N a r d u z z i e
Leopoldo Angrisani quella su misure e reti, Cesare Alippi quella sull’autoal i m e n t a z i o n e d e i s e n s o r i , C a r m i n e
Landi e Alessandra Flammini quelle
s u s e n s o r i e t r a s d u t t o r i , D a r i o P e t r i
q u e l l a d e l l e m i s u r e p e r i s i s t e m i d i comunicazione. Quell’anno fu attivata la nuova procedura degli Special issue I2MT C, pr ecedent em ent e indicat a da Ferrero, che permise di avere il numero della rivista dedicato alla conferenza disponibile a maggio dell’anno succes-
s i v o D e l l e v e r s i o n i a m p l i a t e d i c i r c a
m e t à d e i 2 7 8 a r t i c o l i p r e s e n t a t i a l l a conferenza (i cui proceeding contarono 2.020 pagine) ne furono accettate 62 e rigettate 76.
O r g a n i z z a t o d a D a r i o P e t r i e A l e ssandro Ferrero si tenne a Sardagna, Tr e n t o d a l 2 1 a l 2 2 l u g l i o 2 0 0 8 , l a q u a r t a e d i z i o n e d e l Wo r k s h o p
A M U E M ( A d v a n c e d M e t h o d s f o r
U n c e r t a i n t y E s t i m a t i o n i n M e a s u r ement) dell’IEEE Come nelle precedenti edizioni, ampiamente documentate ai lettori di questa storia, lo scopo principale dell’incontro fu quello di analizzare i metodi e gli strumenti più avanzati
p e r l a d e f i n i z i o n e e l a v a l u t a z i o n e d e l l ’ i n c e r t e z z a n e l l e m i s u r e . I l a v o r i presentati furono 25, cinque dei quali in versione ampliata furono pubblicati su una sezione speciale di TIM (Transaction on Instrumentation and Measurement) volume 59 issue 1.
Sempre a Sardagna, sul monte Bondon e p r o s p i c i e n t e a Tr e n t o , a l u g l i o s i svolse, come aveva anticipato Ferrero, l a p r i m a e d i z i o n e d e l l ’ I n t e r n a t i o n a l
Measurement University (IMU). Dario
della Ph.D. School dell’IMU sotto l’egida dell’IEEE I&M Society. La scuola, i cui par tecipanti sono visibili nella foto di gruppo di Fig 7, ebbe molto success o e pr os eg uì neg l i anni s ucces s ivi in quanto l’IMU aveva ampiamente soddisfatto le aspettative che avevano portato alla sua nascita In base alle risposte dei par tecipanti al test di gradimento, risultò che essi avevano appreso e sviluppato ottime relazioni per la condivisione delle conoscenze
Marcantonio Catelani organizzò dal 21 al 24 settembre 2008, presso il centro didattico Morgagni dell’Università
d i F i r e n z e ( F a c o l t à d ’ I n g e g n e r i a e anche di Economia), Università di Siena (Facoltà d’Ingegneria) e con l’INRiM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) il XVI IMEKO TC4 International S y m p o s i u m s u “ E x p l o r i n g N e w F r o nt i e r s o f I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e t h o d s for Electrical and Electronic M easurements” L’evento fu dedicato alla cara memoria dell’amico e collega Gaetan o I u c u l a n o , p r i m o P r e s i d e n t e d e ll’Associazione GMEE, scomparso nel 2 0 0 7 ( c o m e a m p i a m e n t e r i c o r d a t o n
ria), il quale desiderava for temente che il Simposio TC4 si svolgesse a Firenze, i n c o r r i s p o n d
d
l c i n q
s i m o a n n i v e r s a r i o d e l l a f o n d a z i o n e d e
MEKO. Fu previsto un premio per giov a n i a
u l a n o Insieme con il Simposio TC4 si tenne il X I I I I n t e r n a t i o n a l W o r k s h o p o n A D C modelling and testing (IWADC). Cont e m p o r a n e a m e n t e a l Wo r k
strumentazione di misura: l’IEEE TC10
Technical Meeting su “Waveform Generation Measurement and Analysis” , allo scopo di rinsaldare i rappor ti culturalmente molto efficaci tra l’IEEE TC10 e il Working Group sugli ADC del TC4 I M E K O . D u r a n t e i l m e e t i n g M a r i o
S a v i n o e s p o s e i r i s u l t a t i d e l P R I N
2 0 0 6 d a l u i c o o r d i n a t o s u “ D e v e l o pm e n t o f I n n o v a t i v e M e t h o d s f o r C h aracterizing, Modeling and Correcting t h e N o n - I
A / D a n d D/A Conversion Channels, in Order to Contribute Towards Harmonizing and U p g r a d i n g I n t e r n a t i o n a l S t a n d a r d s ” , c h e a v e v a v i s t o i m p e g n a t e , o l t r e a quella del Politecnico di Bari, le Unità d i F i r e n z e ( M a r c a n t o n i o C a t e l a n i ) , Palermo (Salvatore Nuccio), Bologna (Domenico Mirri) e dell’Università del
Figura 7 – I par tecipanti alla prima edizione di IMU (foto fornita da Alessandro Ferrero)
Sannio, Benevento (Pasquale Daponte) Franco Pavese, presidente dell’IMEKO TC21, organizzò una sessione
c o n g i u n t a I M E K O T C 4 - T C 2 1 , n e l l a quale furono esposti i principali algoritmi matematici d’interesse per gli stru-
m e n t i d i m i s u r a M a u r i c e G C o x tenne la lezione plenaria del Simposio dal titolo “Systematic-error modelling, with an application to complex permittivity measurement”
Il Simposio IMEKO TC4 di Firenze del 2008 registrò uno dei più alti numeri
d i a r t i c o l i p r e s e n t a t i ( 2 1 3 l a v o r i a r r i -
v a t i , 1 9 5 f u r o n o a c c e t t a t i c o n 1 0 8 presentazioni orali e 87 poster) nella storia dei Simposi TC4, secondo solo
a q u e l l o o r g a n i z z a t o d a M a s s i m o
D ’ A p u z z o e P a s q u a l e D a p o n t e a
N a p o l i n e l 1 9 9 8 ( 2 5 6 ) . P r i m a d e l l a cena sociale vi fu un breve ricordo del c o l l e g a e a m i c o G a e t a n o I u c u l a n o ,
a n c h e d a p a r t e d i c h i s c r i v e , v i s i b i l -
m e n t e e m o z i o n a t o . S e g u ì p o i l a c o nsegna del premio intestato a Iuculano
A conclusione del quadro delle attivi-
t à d i I M E K O T C 4 n e l 2 0 0 8 , l ’ o t t a v a
S u m m e r S c h o o l s u “ D i s t r i b u t e d M e a -
s u r e m e n t S y s t e m s ” s i s vol s e a G avl e, in Svezia, organizzato da Peter Handel e Niclas Bjoersel
IL CONGRESSO DI ROMA E L’ASSEMBLEA DEI SOCI
R o b e r t o L o j a c o n o e M a r c e l l o S a lmeri, dell’Unità di ricerca di Roma Tor
Ve r g a t a , f u r o n o g l i o r g a n i z z a t o r i d e l XXV Congresso annuale dell’Associazione GMEE, che si svolse dal 7 al 10 settembre 2008 a Villa Mondragone a M o n t e P o r z i o C a t o n e ( F r a s c a t i ) , a pochi chilometri da Roma Il comitato o r g a n i z z a t o r e c o n c l u s e v a n t a g g i o s e convenzioni con alcuni alberghi nelle v i c i n a n z e d i Vi l l a M o n d r a g o n e e d e l centro storico di Frascati. Fu proposto un tour, gestito da una società locale, nei due giorni precedenti il congresso, finalizzato a conoscere più da vicino la cultura, l’ar te e il paesaggio del luogo che avrebbe ospitato la riunione Anche per gli accompagnatori fu previsto un ricco e interessante programma
P o i c h é n o n e r a n o a n c o r a s t a t i v o t a t i d a l l ’ A s s e m b l e a ( c h e s i t e n n e d o p o i l
c o n g r e s s o ) i n u o v i r e s p o n s a b i l i d e l l e linee di ricerca proposti dal precedent e C D , l a s c e l t a d e l l
p r e s e n t a z i o n i orali e dei poster fu demandata a quelli in scadenza (Bava, Ottoboni, Piet ro s a n t o , Ta ro n i , C a t e l a n i , D aponte, Petri, Landi, Par vis e Mirr i ) È d a s o t t o l i n e a r e u n ’ i n t e r e s s a n t e iniziativa introdotta quell’anno. Fu istit u i t o u n p r e m i o p e r i m i g l i o r i p o s t e r, giudicati in base ad alcuni parametri prefissati, da par te dei membri del consiglio direttivo Era un modo per incent i v a r e a l m a s s i m o l a p a r t e c i p a z i o n e alla presentazione dei poster, momento considerato molto impor tante per lo scambio di esperienze, soprattutto da par te dei giovani ricercatori L’iniziativa ebbe successo e fu ripresa nei successivi congressi dell’Associazione. Il congresso fu aper to alle ore 17:00 di domenica 7 settembre, con l’inaugurazione dell’interessante mostra “Le Mis u r e A n t i c h e ” , c h e r i m a s e a p e r t a a nche nei giorni di lunedì 8 e mar tedì 9 ed è visibile nel video disponibile sul s i t o d e l l ’ A s s o c i a z i o n e , n e l l a s e z i o n e “Storia”. Seguirono una visita guidata a l l a s e d e c o n g r e s s u a l e d i Vi l l a M o ndragone e, quindi, il cocktail di benvenuto, con degustazione di vini e un intrattenimento musicale di arpa, flauto e tastiera. La cena sociale si tenne in un noto ristorante romano su una terrazza c o n v i s t a “ m o z z a f i a t o ” d e i f o r i i m p er i a l i e d e i m e r c a t i t r a i a n e i , m o s t r a t i nella Fig. 8. Pur troppo, i costi sostenuti furono alquanto elevati e causarono un bilancio in rosso del convegno Lunedì 8 settembre iniziarono i lavori c o n g r e s s u a l i c o n u n ’ i n t r o d u z i o n e d a
par te di Ferraris che, dopo aver ringraziato gli organizzatori per l’impeg n o p r o f u s o n e l l ’ o r g a n i z z a z i o n e d e l Convegno, in par ticolare Lojacono, coordinatore di tutta l’organizzazione, Salmeri e consor te, instancabili organizzatori sia della par te scientifica sia d e l l a p a r t e p i ù c o n v i v i a l e , A r i a n n a Mencattini e Caciotta. Informò poi i congressisti di essere giunti al venticinq u e s i m o C o n g r e s s o A n n u a l e d e l GMEE Tanti anni avevano consentito a i s o c i G M E E d ’ i n t e s s e r e r a p p o r t i ormai di amicizia sia tra i più anziani sia tra i più giovani, questi ultimi grazie a n c h e a l l a S c u o l
intitolata a Italo Gorini Ricordò il passaggio da gruppo infor male del CNR ad Associazione e la consistenza del GMEE con più di 250 soci e 42 unità di ricerca Citò i numerosi ar ticoli, pubblicati dai soci su due delle più prestigiose riviste a livello mondiale nel campo delle misure elettriche ed elettroniche e l ’ a s s u n z i o n e d i p r e s i d e n z e d i i mpor tanti comitati tecnici dell’IMEKO e d e l l ’ I E E E I M S S o t t o l i n e ò l ’ a t t e n z i o n e prestata ai giovani dell’Associazione e l’aper tura verso tutti coloro che si occupano di misure in Italia Questo intento d i a m p l i a r e l ’ A s s o c i a z i o n e a n u o v e componenti dell’università e degli enti di r icer ca f u una cos t ant e del l a pr es idenza di Ferraris. Seguirono le introduz i o n i d e i r e s p o n s a b i l i d e l l e l i n e e d i r i c e r c a , c i t a t i p r e c e d e n t e m e n t e , e l a presentazione di 152 lavori, alcuni in modalità orale e altri a poster. Il 10 settembre si riunì l’Assemblea del GMEE presso Villa Mondragone Ferraris riassunse la situazione dei soci ricordando quelli onorari nei colleghi Brand o l i n i , Mangiavacchi, Rea e Z i n g a l e s R i c o r d ò a ll ’ A s s e m b l e a c h e o c c o rreva rinnovare i Respons a b i l i d e l l e L i n e e d i R i -
c e r c a , i n c a r i c a p e r i prossimi tre anni, e che il C D d i g i u g n o a v e v a avanzato i nominativi prec e d e n t e m e n t e i n d i c a t i
L a p r o p o s t a d e l C D f u a p p r o v a t a a l l ’ u n a n imità, così come le modif i c h e a l R e g o l a m e n t o
Figura 8 – Fori imperiali a Roma con vista dei mercati traianei
d i s c u s s e n e l C D . S i n t e t i z z ò l o s t a t o delle iniziative riguardanti la rivista del GMEE Tutto Misure e i Quaderni Confer mò la sede dell’Università di Roma TRE per la prossima GdM e relazionò i n m e r i t o a l l a s c u o l a I t a l o G o r i n i e a l premio di dottorato Carlo Offelli Piet r o s a n t o i l l u s t r ò a l l ’ A s s e m b l e a i p r i m i dettagli organizzativi della successiva riunione annuale a Salerno.
A m a r g i n e d e l c o n g r e s s o s i r i u n ì l a commissione di coordinamento, per discutere su un documento prodotto dai rappresentanti del CUN area 9, che invitava a suddividere i ricercatori del gruppo in tre classi in base ad alcuni indicatori della produzione scientifica Pasquale Daponte e Dario Petri si resero disponibili a esaminare la problematica e a fornire delle prime indicazioni in merito
L’ULTIMO CONSIGLIO
DIRETTIVO GMEE
DEL 2008
L’ultimo CD del 2008 si riunì il gior no 5 dicembre, presso la sala riunioni del Dipar timento di Elettrotecnica del Politecnico di Milano Ferraris comunicò le richieste di adesione all’Associazione di due nuovi soci, l’Istituto ISPRA e l ’ I s t i t u t o d i M e t r o l o g i a d i Z a g a b r i a . Dopo la presentazione di questi istitut i , a l l ’ u n a n i m i t à i l C D d i e d e p a r e r e p o s i t i v o a l l ’ i n g r e s s o d e i n u o v i s o c i . Pietrosanto, che stava organizzand o l a r i u n i o n e a n n u a l e a S a l e r n o n e l 2 0 0 9 , c o n s i d e r a n d o i l p a s s i v o d e l congresso di Roma propose di aumentare legger mente le quote d’iscrizione rispetto a quelle dell’anno precedente, mentre Sar tori invitò gli organizzatori a p r e v e d e r e s o l u z i o n i a l t e r n a t i v e d a a t t i v a r e i n b a s e a l l ’ e v o l u z i o n e d e l l e s p o n s o r i z z a z i o n i . S e r g i o S a r t o r i espose anche la situazione e il consunt i v o e c o n o m i c o d e l l a r i v i s t a Tu t t o Misure, sostanzialmente in pareggio, e il nuovo piano editoriale. Ferraris propose al consiglio la nomina di Sart o r i c o m e D i r e t t o r e d e l l a r i v i s t a p e r i l
2 0 0 9 L a p r o p o s t a f u a c c e t t a t a a l l ’ unanimità e, come previsto, fu deciso di affiancargli Franco Docchio, in modo che potesse “imparare il mestiere”. A
proposito dei quader ni GMEE, il CD si a g g i o r n ò a l l ’ a n n o s u c c e s s i v o p e r p ot e r e s a m i n a r e m e g l i o l a s i t u a z i o n e economica
Tr a m i t e L u c a M a r i , R o m a n M orawsky chairman della rivista polacc a “ M e t r o l o g y a n d M e a s u r e m e n t Systems” aveva avanzato la proposta dell’ingresso del GMEE nella gestione d e l l a r i
l e i m p l i c a z i o n i economiche dell’operazione, si decise di non accettare la proposta Per quanto riguardava le borse di ricerca all’es t e r o s i d e c i s e p e r q u e l l ’ a n n o d i n o n bandirle, in quanto era necessario rived e r e i l r e g
a m e
e a l l ’ e s p erienza maturata Ferraris si impegnò a por tare in un successivo CD una bozza r e v i s i o n a t a , m e n t r e f u a p p r o v a t o i l nuovo bando del Premio di Dottorato “Carlo Offelli” 2009, con un impor to pari a 3.000 €, come quello dell’anno 2008. Lazzaroni informò che nel sito w e b d e l G M E E v i e r a u n a s e z i o n e dedicata a ospitare le migliori cinque pubblicazioni per ogni ricercatore dell’Associazione.
Ferraris propose di dotare l’Associazione di un Codice Etico e diede mandato a una commissione composta da L u i g i n o B e n e t a z z o , S e r g i o S a r t o r i e Mario Savino di stendere una bozza di tale Codice da discutere nei successivi C D e p o r r e i n v o t a z i o n e n e l l ’ A s s e mblea Annuale
Informò il CD della bozza di documento CUN sugli indicatori della produzione scientifica dei ricercatori universitar i e p r o p o s e , c o n a p p r o v a z i o n e d e l CD, di dare mandato alla commissione di coordinamento di redigere un documento in cui fossero indicati alcuni criteri oggettivi di valutazione/autovalutazione dei soci GMEE
CONCLUSIONI
S i s o n o s i n t e t i z z a t i g l i a v v e n i m e n t i , r e l a t i v i a l l ’ a n n o 2 0 0 8 , i l p r i m o d e l l a p r e s i d e n z a d i F r a n c o F e r r a r i s c o n
Giovanni Betta segretario
Si sono ricordati gli eventi più significativi, alcuni piacevoli e altri tristi
S i è r a c c o n t a t o d e l l ’ a n d a m e n t o d e l l e nuove iniziative intraprese nel GMEE
q u a l i i q u a d e r n i e l ’ i s t i t u z i o n e d e l l e borse di studio all’estero
Consistente fu, come al solito, la par tec i p a z i o n e d i s o c i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e agli eventi scientifici internazionali.
U n s u c c e s s o f u i l S i m p o s i o d e l T C 4
G
e
P
e s i d e n t e dell’Associazione GMEE. La prossima p a r t e d i q u e s t a s t o r i a r i g u a r d e r à i n u m e r o s i i n c o n t r i i
misure organizzati in Italia e la definiz i o n e d i i n d i c a t o r i d
scientifica.
RINGRAZIAMENTI
L’autore ringrazia i colleghi Giovanni Betta , Alessandro Ferrero , e Dario Petri, per le informazioni fornitegli su alcuni avvenimenti del periodo in esame. Precisa, inoltre, che la responsabilità di quanto scritto è soltanto la sua. Ciò che racconta è avvalorato dall’ess e r e s t a t o p r e s e n t e a l l o r a , d o v e e quando i fatti si sono svolti La storia, se non è scritta, è come se non esistess e . L ’ a u t o r e r i t i e n e c h e l a p o s t e r i t à richieda la disponibilità di archivi ben organizzati
M a
mente un contratto di cons u l e n z a s c i e
p re s s o
l Politecnico di Bari Si occupa di misure elettriche ed elett ro n i c h e ap p l
È s t a t o professore ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche al Politecnico di Bari e ha presieduto il GMEE nel triennio 1995-1998. Nel 2011 ha ricevuto il Career Excellence Award d a l l a I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u rement Society con la seguente motivazione: “For decades of advancements in measurement science and its dissemination” .
Comitato di Redazione: Bruno Andò, Pasquale Arpaia, Luca Callegaro, Loredana Cristaldi, Zaccaria Del Prete, Nicola Giaquinto, Michele Lanna, Massimo Lazzaroni, Claudio Narduzzi, Dario Petri, Antonio Pietrosanto, Carmelo Pollio, Domenico Russo, Lorenzo Scalise, Bernardo Tellini, Gaetano Vacca, Veronica Scotti, Emanuele Zappa, Massimo Mortarino
Redazioni per:
Storia: Mario Savino, Riccardo Nicoletti, Aldo Romanelli Le pagine delle Associazioni Universitarie di Misuristi: Alessandro Ferrero, Leopoldo Angrisani, Alfredo Cigada
Comitato Scientifico: ACCREDIA (Filippo Trifiletti, Rosalba Mugno, Emanuele Riva, Silvia Tramontin); ACISM-ANIMA (Roberto Cattaneo); AEIT-ASTRI (Roberto Buccianti); AIPT (Paolo Coppa); AIS-ISA (Piergiuseppe Zani); A L A T I (Paolo Giardina); ALPI (Paolo Moscatti); ANIE (Marco Vecchi); ANIPLA (Marco Banti); AUTEC (Gabriele Bitelli), CNR (Ruggero Jappelli); GISI (Sebastian Fabio Agnello); GMEE (Emilio Sardini); GMMT (Alfredo Cigada); GUFPI-ISMA (Luigi Buglione); IMEKO (Paolo Carbone); INMRI – ENEA (Pierino De Felice, Maria Pimpinella); INRIM (Diederik Sybolt Wiersma, Gianbartolo Picotto, Luca Callegaro); ISPRA (Maria Belli)
Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 204 del 3/3/1999.
I testi firmati impegnano gli autori.
Direzione, Redazione e Pubblicità
Associazione Italiana Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche - GMEE
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità e immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.
NEL PROSSIMO NUMERO
• Avvicendamenti alla direzione
• I materiali di riferimento certificati
• La storia del GMEE
E molto altro ancora...
A B B I A M O L E T T O P E R V O I
We have read for you
MENTIRE
CON LE STATISTICHE
di Darrel Huff
204 pp. Monti & Ambrosini Editori, Pescara, 2009
ISBN: 88-89479-09-4
Prezzo ed car tacea: € 14,25
Qui maggiori informazioni
Il libro è la traduzione italiana di “How to lie with statistics” , pubblicato per la prima volta nel 1954 e diventato un classico della divulgazione sulla statistica Diversam ent e da quant o il t it ol o pot r ebbe s ug g er ir e, non è un m anual e per appr ender e come ingannare con i dati, ma un testo utile per capire i limiti dell’informazione fornita mediante la statistica L’Autore spiega, con rigore scientifico ma anche con chiarezza, serietà e semplicità di linguaggio, ciò che è utile sapere a tutti coloro che desiderano basare le proprie decisioni su dati oggettivi Le distorsioni e le manipolazioni, che possono derivare dall'uso improprio della statistica, sono illustrate con molti esempi diver tenti e spunti umoristici, oltre che con acume critico
I l l i b r o c o n t i e n e m o l t i s u g g e r i m e n t i u t i l
p e r i d e n
e q
l
n i p o s s
nascondersi dietro i dati, più o meno attendibili, che ci sommergono e possono confonderci ogni giorno; in par ticolare, mostra come sia possibile ingannare proponendo in modo oppor tuno campioni, medie, grafici e correlazioni, facendo credere che i dati suppor tino una data conclusione, quando invece dovrebbe essere tutt’altro Alla base dell’uso improprio dei dati vi può essere la volontà d’ingannare, oppure di mirare al sensazionalismo anziché a una corretta informazione, e il motivo può essere la mancanza di una formazione metrologica e logico-statistica di base. Per evitare false interpretazioni dei dati, l’Autore incoraggia un atteggiamento critico; invita i lettori a porsi domande che aiutano a valutare la credibilità delle informazioni presentate, domande come: Chi lo dice? Come fa a saperlo?
“Mentire con le statistiche” è quindi un'opera rivolta a chiunque desideri conoscere come valutare i limiti dell’informazione fornita da un dato statistico; offre strumenti per difendersi dalle manipolazioni e interpretare i dati in modo critico, elementi essenziali per una cittadinanza consapevole.